SORPRESA DINIZ, AFFONDANO I BIG

gennaio 24, 2013
Categoria: News

Il semisconosciuto brasiliano della Funvic Brasilinvest attacca sull’ascesa finale di Mirador del Potrero e giunge solitario al traguardo con 24” sull’ottimo Mauro Santambrogio e sul polacco Michal Kwiatowski e 34” Diego Ulissi buon 8° mentre Alberto Contador soffre nel finale perdendo 48” ed escono definitivamente dai giochi Vincenzo Nibali e Joaquin Rodriguez. A Diniz anche la leadership della generale in attesa della crono di San Luis

Foto copertina: Alex Diniz trionfa sulla cima del Potrero (foto Bettini)

Dopo le prime due frazioni dedicate ai velocisti il Tour de San Luis è entrato nel vivo con la terza tappa, 173,1 km da La Punta a Mirador del Potrero al termine di una salita di 5 km affrontata in tutte le precedenti edizioni della corsa argentina e che nelle ultime stagioni ha visto imporsi Josè Serpa nel 2010, Rafael Valls nel 2011 e Alberto Contador nel 2012, anche se in seguito alla squalifica per il caso clenbuterolo la vittoria è stata poi attribuita a Levi Leipheimer. Oltre all’ascesa conclusiva il percorso prevedeva anche nella sua fase centrale il gpm di 1a categoria dell’Alto de Nogoli e questo ha fatto sì che, a differenza dei giorni precedenti, anche corridori di un certo calibro abbiano tentato la fuga nelle prime fasi di corsa a partire dall’ex campione francese Sylvain Chavanel (Omega-QuickStep) e dall’argentino Jorge Giacinti (San Luis Somos Todos) che nel 2007 si era aggiudicato la prima edizione del Tour de San Luis, in compagnia di Flavio De Luna (Mexic), Eloy Teruel (Movistar), di Ben Gastauer e del nostro Manuel Belletti (Ag2r) e di Leandro Messineo, compagno di squadra di Giacinti: i battistrada hanno acquisito fino a 7′ di margine al km 48 ma sull’Alto de Nogoli la Saxo-Tinkoff di Contador ha preso il comando delle operazioni con un forcing che ha ridotto il gruppo dei migliori, dal quale hanno immediatamente perso contatto tutti i velocisti tra cui il leader della generale Sacha Modolo (Bardiani), a una quarantina di unità e ha fatto sì che i fuggitivi perdessero rapidamente terreno, con Chavanel che si è rialzato immediatamente dopo lo scollinamento e gli altri che hanno proseguito nell’azione ma sono stati raggiunti a 10 km dal traguardo da un gruppo forte ora di un centinaio di atleti in seguito ai rientri avvenuti in discesa.
Gli uomini dell’Astana di Vincenzo Nibali si sono portati al comando e insieme a quelli della Saxo-Tinkoff hanno tenuto alta l’andatura sulle prime rampe dell’ascesa finale fino a 3 km dal traguardo, provocando il cedimento tra gli altri di Joaquin Rodriguez (Katusha) che chiuderà con oltre 7′ di ritardo, quando il 27enne brasiliano Alex Diniz (Funvic Brasilinvest), vittorioso in passato solo in gare di casa e reduce tra l’altro da due anni di squalifica per essere risultato positivo all’EPO, è scattato dal gruppo: sembrava un’azione estemporanea destinata ad esaurirsi nel giro di poche centinaia di metri e inizialmente nessuno ha reagito ma Diniz non ha più dato alcun segno di cedimento continuando a incrementare il vantaggio fino al traguardo che ha tagliato in solitudine con 24” di margine sul comasco Mauro Santambrogio (Vini Fantini), che dopo una stagione contraddittoria ma conclusa con un lusinghiero 4° posto al Giro di Lombardia alla Bmc avrà la possibilità di essere leader della formazione abruzzese nelle corse più impegnative, e sull’astro nascente polacco Michal Kwiatkowski (Omega-QuickStep): a 25” hanno chiuso il duo della Lotto-Belisol Bart De Clercq e Jurgen Van den Broeck in compagnia della maglia bianca dell’ultimo Tour de France Tejay Van Garderen (Bmc) con l’idolo di casa Ricardo Diaz 7° a 29” e il livornese Diego Ulissi (Lampre-Merida) 8° a 34” mentre Contador ha perso contatto nelle ultime centinaia di metri chiudendo 13° a 48” e Nibali è affondato a oltre 2′ preceduto anche dai compagni di squadra Paolo Tiralongo e Fabio Aru, rispettivamente 16° a 1′03” e 19° a 1′08” da Diniz. Chi ha avuto la peggio è stato però Peter Sagan (Cannondale) che pur avendo tagliato il traguardo è rimasto vittima di una caduta in cui ha riportato la sospetta frattura della clavicola e ha chiuso qui il suo Tour de San Luis.
La classifica generale rispecchia quella di tappa con il brasiliano nuovo leader con 24” su Santambrogio e Kwiatkowski e 25” su Van den Broeck, De Clercq e Van Garderen: alla luce della cronometro di 19 km da San Luis a San Luis che attende i corridori i più accreditati a conquistare il primato, sebbene Diniz nelle corse disputate in Brasile abbia dimostrato di possedere buone qualità nelle prove contro il tempo, sembrano Kwiatkowski e Van Garderen con altri atleti tra cui il parmigiano Adriano Malori (Lampre-Merida) a tentare di giocarsi la vittoria di tappa

Marco Salonna

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