LA FUGA PREMIA CUMMINGS

agosto 31, 2012
Categoria: News

Nella tredicesima tappa della Vuelta riesce finalmente ad arrivare una fuga, che premia una poderosa azione negli ultimi chilometri del britannico Stephen Cummings (BMC), precedendo i validi compagni d’avventura (Meyer, Flecha, Clarke, Gerdemann e De Gendt). Protagonista della fuga anche il nostro Elia Viviani, tagliato fuori nel finale ma comunque autore di un’ottima prova. I big della classifica hanno goduto di una giornata di riposo in vista finalmente delle prime vere montagne.

Foto copertina: Cumming arriva tutto solo a Ferrol (foto Bettini)

In questa Vuelta a España costellata da arrivi in salita disegnati su misura per i corridori di casa e senza ancora una vera tappa di montagna nonostante i corridori siano ormai arrivati agli sgoccioli della seconda settimana (la prima sarà lunedì con la sedicesima tappa), l’ultima giornata interamente in Galizia è stata interlocutoria in vista delle tappe movimentate dei prossimi tre giorni. La Santiago de Compostela – Ferrol (172,8 Km) non presentava infatti alcun GPM, per quanto diversi saliscendi caratterizzassero il percorso.
Nella prima fase di corsa ci sono stati diversi tentativi di fuga, anche da parte di gruppi numerosi e con attivi anche alcuni velocisti, decisi a tentare in tutti i modi di spezzare l’egemonia di John Degenkolb (Argos-Shimano), ma il gruppo ha sempre ricucito. Finalmente al Km 34 prende corpo il tentativo di sette ottimi corridori: Juan Antonio Flecha Giannoni (Sky), Linus Gerdemann (Radioshack-Nissan), Simon Clarke e Cameron Mayer (Orica-GreenEdge), Thomas De Gendt (Vacansoleil-DCM), Stephen Cummings (BMC) e il nostro Elia Viviani (Liquigas-Cannondale), desideroso anch’egli di anticipare la volata. Grazie al lavoro dell’Argos-Shimano il gruppo sembra riuscire a tenere sotto controllo la fuga, il cui vantaggio non supera mai i 3’50”.
Al primo sprint intermedio di A Laracha (Km 72,5) transita per primo De Gendt davanti a Viviani e Gerdemann, conservando ancora più di 3’ sugli inseguitori. Tuttavia la squadra del favoritissimo Dagenkolb riceve cambi solo da parte della Lotto-Belisol – con intensità solo nell’ultima ora di corsa – e così i sette uomini davanti riescono a gestirsi al meglio, mantenendo ancora a 30 Km dal traguardo un margine appena inferiore ai 2’. Il passaggio su un lungo ponte esposto al vento spezza la coda del gruppo principale, che resta attardata e fatica moltissimo a rientrare, riuscendoci solo una parte.
Uno strappo a 18 Km dall’arrivo, poco dopo il primo passaggio da Ferrol, comporta un rimescolamento delle posizioni nel gruppo e la fuga trova qualche nuova speranza di andare in posto, in quanto con soli 15 Km da fare il vantaggio ammonta ancora a 59”. L’Argos-Shimano si sfalda dopo il lunghissimo lavoro e dal gruppo si muove Paolo Tiralongo (Astana), costringendo Dagenkolb a richiudere addirittura in prima persona in salita sugli attacchi. Riesce ad andarsene un terzetto composto da Andrey Kashechkin (Astana), Daniel Moreno (Katusha) e Gert Steegmans (OmegaPharma-QuickStep), mentre a 6 Km dal traguardo scatta Flecha sfruttando un ennesimo tratto di leggera salita. Rientra sullo spagnolo Cummings e poi progressivamente anche tutti gli altri fuggitivi tranne Viviani, il migliore del lotto in volata. Il secondo sprint intermedio di Catabois (167,8 Km) viene volato via nella bagarre, con Flecha che precede Cummings e De Gendt. Prova ad andarsene in solitaria Stephen Cummings quando mancano 3,5 Km: riesce a sorprendere i compagni d’avventura, tenendo a distanza di pochi metri Meyer e Flecha con una caparbia resistenza e tagliando il traguardo a braccia alzate. Termina secondo Meyer e terzo Flecha, con poi Clarke, Gerdeman e De Gendt. Il gruppo viene regolato dal solito Dagenkolb, che vince la volata per i punti della maglia verde davanti a Allan Davis (Orica-GreenEdge) e Ben Swift (Sky).
Nella classifica generale non è cambiato niente e Joaquin Rodriguez (Katusha) affronterà così in maglia rossa l’inizio delle maggiori asperità, a partire dalla quattordicesima tappa di domani: 149,2 Km da Palais de Rei al Puerto de Ancares, con cinque GPM (non impossibili) e l’arrivo in salita.

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