LA FUGA VA: DILLIER SVERNICIA L’ITALIANO VILLELLA

agosto 28, 2012
Categoria: News

Si attendeva lo sprint ma la prima tappa in linea del Tour de l’Avenir ha dimostrato che non bisogna mai dare nulla di scontato nelle corse destinate ai professionisti. Si pensava che il momento cruciale, con queste premesse, sarebbe stato il GPM piazzato a 20 Km dall’arrivo e, invece, la corsa si è decisa ben prima, con una fuga da lontano che ha raggiunto i 5 minuti di vantaggio, un distacco che ben presto si è rilevato irrecuperabile. Il traguardo, dove il gruppo è giunto con quasi un quasi un minuto di ritardo, se lo sono giocati i compagni d’avventura, con l’elvetico Dillier che ha preceduto allo sprint l’italiano Davide Villella.

Foto copertina: la volata che ha “sigillato” la prima tappa (foto James Startt, sportbreizh.com)

La prima tappa in linea di questo Tour de l’Avenir era totalmente pianeggiante ad esclusione degli 20 km dove era posto l’unico GPM di giornata: un buon trampolino per chi volesse evitare lo sprint.
Almeno così si pensava, perché di fatto la corsa ha dimostrato l’irrazionalità di cui gode la categoria degli under 23 e premiando un drappello di sei corridori partiti a inizio tappa e regolati dallo svizzero Silvan Dillier che battuto il nostro Davide Villella, rimpinguato dal recente accordo con la Liquigas-Cannondale per un suo passaggio di categoria che avverrà tra 2 anni.
La corsa si è sviluppata con un inizio velocissimo fino a che il gruppo non ha mollato la presa lasciando andare i 6 corridori che poi si giocheranno la tappa: Stimulak, Van Poppel, Bystrom, Egested, Villella e Dillier, un sestetto di tutto rispetto ma che il gruppo, in questo caso, ha sottovalutato.
L’Australia è l’unico team che tenta un effimero inseguimento, ma i fuggitivi continueranno a guadagnare fino a raggiungere e superare i 5 minuti di vantaggio quando mancano ancora 140 chilometri al traguardo, costringendo così l’Australia a uno sforzo super per limitare i danni, consapevoli di non lasciare troppo vantaggio ad atleti come Van Poppel, già secondo all’Istrian Spring Trophy, una corsa Open quindi aperta anche ai prof, battuto da Eibegger ma dove si è lasciato alle spalle personaggi come Kump e Bileka.
Più tardi anche i francesi e tedeschi affiancano gli australiani nell’inseguimento dei fuggitivi, ma ormai la frittata è fatta.
Ai 50 km all’arrivo 2 battistrada perdono contatto: Van Poppel e Egested, ma da quel punto i fuggitivi riescono addirittura a guadagnare ulteriormente, dimostrazione che davanti non si è risparmiato nessuno, e forse è proprio così che Villella ha perso energie preziose per lo sprint finale.
Sul GPM, ai meno 20 km, il quartetto transita con 4′ sul gruppo, un distacco impossibile da recuperare per chiunque.
Davanti intanto comincia il rilassamento prima della volata ristretta, la quiete prima della tempesta.
I più veloci sono lo svizzero Dillier e l’italiano Villella che transitano sul traguardo proprio in questo ordine; e per i piazzamenti lo svizzero veste la maglia di leader strappata così a McCarthy, arrivato col gruppo regolato dall’olandese Wippert a 58”.
Domani altra tappa in apparenza per velocisti, ma saranno da mettere in preventivi gli attacchi da parte dei più coraggiosi che sui numerosi mangia e bevi proveranno ad anticipare il gruppo.

Paolo Terzi

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