GILBERT TORNA GRANDE, RODRIGUEZ SEMPRE PIU’ IN ROSSO

agosto 26, 2012
Categoria: News

Il belga della Bmc e il leader della Vuelta fanno il vuoto sullo strappo del Montjuic e arrivano in tandem sul traguardo di Barcellona dove Purito lascia la vittoria al rivale ma allunga prepotentemente in classifica generale rifilando tra distacco e abbuoni 17” a Valverde e 20” a Contador e Froome. Si rivede nelle zone alte Tiralongo 3°, bene anche Bennati 5°.

Foto copertina: Gilbert si impone sul traguardo di Barcellona (foto Susanne Goetze)

Dopo la cronosquadre di apertura a Pamplona e una settimana di tappe dedicate esclusivamente ai velocisti oppure agli uomini di classifica la Vuelta ha presentato una frazione adatta a diverse tipologie di atleti, 196,3 km da Andorra a Barcellona sostanzialmente pianeggianti prima della celebre collina del Montjuic, affrontata per la prima volta dal 1995 quando a dare spettacolo fu Laurent Jalabert che vinse la tappa e rafforzò la maglia amarillo poi mantenuta fino a Madrid, da scalare a 3 km dal traguardo. Un finale del genere faceva gola a tanti e consapevoli di ciò i corridori non hanno fatto il diavolo a quattro nelle prime fasi per andare in fuga ad eccezione di Buffaz (Cofidis), Maaskant (Garmin), Lindeman (Vacansoleil) e dell’immancabile Chacon (Andalucia), che sono scattati immediatamente dopo l’abbassamento della bandierina del via ufficiale e hanno avuto il via libera del gruppo che però non ha mai concesso troppo spazio, con diverse squadre ad alternarsi al comando ma su tutte, malgrado i fuggitivi fossero tutti molto lontani in classifica generale, la Katusha della maglia rossa Rodriguez, segnale inequivocabile delle intenzioni bellicose del catalano voglioso di regalare una nuova gioia a sè e ai propri tifosi.
Con i quattro uomini di testa ripresi a 25 km dal traguardo il gruppo è arrivato compatto a Barcellona dove con un’azione piuttosto difficile da interpretare Contador (Saxo Bank-Tinkoff), prima ancora che iniziasse l’ascesa del Montjuic, ha tentato la sortita venendo immediatamente riassorbito dagli uomini del Team Sky: sulle prime rampe è partito invece Ballan (Bmc) che ha dato il la al contrattacco di Rodriguez e del suo compagno Gilbert, che con una sparata irresistibile hanno saltato il campione del mondo di Varese e hanno fatto il vuoto alle loro spalle, dove il solo Roche (Ag2r) ha tentato invano di chiudere il gap mentre non c’è stata reazione da parte dei diretti avversari di Purito in classifica generale. Sulla carta un gruppo ben organizzato avrebbe comunque potuto rientrare nei 3 km conclusivi ma ormai le squadre si erano sfaldate e Gilbert e Rodriguez, che dopo un iniziale momento di esitazione hanno trovato l’accordo, hanno tirato dritto fino al traguardo dove il 30enne di Verviers, per la prima volta in stagione apparso ai livelli del magico 2011, ha regolato Purito che non ha neppure tentato di insidiarlo nello sprint, accontentandosi di raggranellare secondi e consolidare la sua maglia rossa. 3° a 7” ha chiuso un buon Tiralongo (Astana), che è evaso dal gruppo nelle ultime centinaia di metri e lancia la propria candidatura per una maglia azzurra ai Mondiali di Valkenburg dopo un avvio di Vuelta anonimo a causa della caduta nella cronosquadre che ha costretto al ritiro il suo compagno Gasparotto: a 9” hanno chiuso la rivelazione Marczynski (Vacansoleil), sempre a ridosso dei big anche nelle tappe di montagna, l’altro azzurro Bennati (RadioShack), che si conferma come uno dei velocisti che tengono meglio in salita, e Valverde (Movistar) mentre il grosso del gruppo dei migliori comprendente Froome (Sky), Contador e i nostri Nocentini (Ag2r) e Capecchi (Liquigas) ha chiuso con un distacco di 12”; ancora una volta non è stata invece una buona giornata per Cunego (Lampre), che si è fatto vedere nelle posizioni d’avanguardia del gruppo prima della scalata del Montjuic ma ha perso terreno nel finale chiudendo 60° a 41” da Gilbert. La classifica generale prima del giorno di riposo con Rodriguez leader con 53” su Froome, 1′00” su Contador e 1′07” su Valverde, margini che possono consentirgli di dormire sonni relativamente tranquilli in vista della cronometro di Pontevedra: prima della sfida contro il tic-tac sarà però in programma la 10a tappa, 190 km da Ponteareas a Sanxenxo in cui i nostri Viviani e Bennati tenteranno di rompere l’imbattibilità di Degenkolb negli arrivi in volata in questa Vuelta.

Marco Salonna

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