CATALDO, RIMONTA IRRESISTIBILE

giugno 25, 2012
Categoria: News

Terzo a metà gara alle spalle dei grandi favoriti Malori e Pinotti l’abruzzese dell’Omega-QuickStep fa la differenza nel secondo giro del circuito di Levico Terme e fa suo il campionato italiano a cronometro battendo di soli 2” il parmense campione uscente e di 35” il bergamasco. In campo femminile dominio di Tatiana Guderzo davanti a Elisa Longo Borghini e Noemi Cantele mentre tra gli under 23 si impone di misura Coledan su Martinelli e Trosino.

Foto copertina: il podio della crono (foto Bettini)

Per il terzo anno consecutivo la Settimana Tricolore si è conclusa con le prove a cronometro disputate nell’occasione in quel di Levico Terme e riservate ai professionisti, agli under23, alle donne elite e nell’occasione anche alle varie categorie di amatori, che sono stati i primi a gareggiare sulla distanza di 16 km con Fabrizio Ferri che ha fatto segnare in assoluto il miglior tempo in 21′04” contro il 21′36” di Paolo De Carli e il 21′41” di Gabriele Valentini.
La prova più attesa era comunque quella dei professionisti, disputata sulla distanza di 37 km lungo due giri di un circuito in gran parte pianegiante ma con due strappi di circa 1 km l’ultimo dei quali portava al traguardo: i grandi favoriti alla vigilia erano il campione uscente Malori (Lampre), reduce dal 2° posto nella crono del Giro di Slovenia battuto per 1” da Koren, e Pinotti (Bmc), che un anno fa non aveva preso il via in quanto infortunato ma che si era imposto dal 2007 al 2010 e soprattutto ha dominato in questa stagione la crono conclusiva di Milano al Giro d’Italia. Per metà gara tutto si è svolto secondo le previsioni con il parmense in leggero vantaggio sul bergamasco ma nel secondo giro e in particolare nei due tratti in salita più adatti alle sue caratteristiche è venuto fuori Cataldo (Omega-QuickStep), che dopo la corsa rosa chiusa in 12a piazza nella generale ha disputato il Giro di Svizzera ottenendo il 7° posto nel prologo e si è ritirato nella prova in linea di Borgo Valsugana per preparare al meglio questa cronometro, così come fortemente voluto dal suo direttore sportivo Bramati: il 27enne abruzzese è risalito dal terzo posto dei 18,5 km battendo per soli 2” Malori, all’ennesima beffa stagionale dopo quella già citata del Giro di Slovenia e quella della crono della Settimana Coppi & Bartali in cui fu battuto per 4” da Barta, e per 35” Pinotti che nel finale ha pagato il fatto di non aver più gareggiato dopo il Giro d’Italia. Ai piedi del podio un terzetto Liquigas composto da Dall’Antonia 4° a 45” che conferma il piazzamento di un anno fa, Moser 5° a 1′09” e autore di una prova lusinghiera se si considera che aveva nelle gambe i 254 km della prova in linea chiusa sul gradino più basso del podio, e Marangoni 6° a 1′34”; chiudono la top ten Montaguti (Ag2r) 7° a 1′36”, Trentin (Omega-QuickStep) 8° a 2′09”, Balloni (Farnese) 9° a 2′16” e Biondo (Meridiana) 10° a 2′23” mentre hanno deluso Boaro (Saxo Bank), battuto di misura da Malori un anno fa e considerato il terzo incomodo alla vigilia, solo 12° a 3′11” e Basso (Liquigas) che in vista del Tour de France non è andato oltre il 16° posto a 3′25” da Cataldo facendo meglio per soli 2” rispetto al compagno Viviani, che ha utilizzato la cronometro per cercare una buona posizione aerodinamica in vista delle prove su pista alle Olimpiadi di Londra.
Per ultime hanno gareggiato le categorie under 23 ed elite donne lungo un tracciato di 22,5 km caratterizzato da un giro del circuito di Levico Terme, lo stesso lungo il quale si è disputata la prova dei professionisti, con l’aggiunta di un tratto di 4 km che portava a Roncegno Terme. La prova dei dilettanti è stata molto combattuta con 6 atleti nello spazio di 23” al traguardo e il successo del trevigiano Massimo Coledan, che bissa il successo ottenuto in passato nella categoria juniores, con 4” sul bresciano classe ‘93 Davide Martinelli, figlio del ds dell’Astana Beppe, e 8” sul pisano Mirko Trosino, che di recente si è aggiudicato la tappa di Lonato del Garda al GiroBio; seguono Graziano Di Luca 4° a 17”, Michele Scartezzini 5° a 19” e Diego Florio 6° a 23”. Nessuna incertezza invece nella prova femminile che ha avuto una dominatrice assoluta in Tatiana Guderzo che ha conquistato il quarto titolo italiano a cronometro dopo quelli del 2005, del 2008 e del 2010 e facendo segnare tra l’altro un tempo di soli 2′27” superiore a quello di Coledan che le avrebbe consentito di precedere sei colleghi maschi; la 28enne vicentina, che punterà ora al podio sfuggitole per un soffio un anno fa al Giro d’Italia, ha rifilato 1′01” ad Elisa Longo Borghini, 1′13” alla campionessa uscente e medaglia d’argento ai Mondiali di Mendrisio Noemi Cantele e 1′21” a Silvia Valsecchi, che pur essendosi imposta solo nel 2006 era sempre salita sul podio nelle ultime sette edizioni mentre questa volta ha dovuto accontentarsi della medaglia di legno dopo il 2° posto nella prova in linea; seguono Rossella Ratto 5a a 1′22”, Simona Frapporti 6a a 2′37” e Susanna Zorzi 7a a 2′59”.

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