LA ETAPA DEL DÍA: ALZIRA – ALTO DE AITANA

settembre 6, 2009
Categoria: News

Sono arrivate le tappe più attese dagli appassionati. Oggi sul cammino dei corridori s’interporranno le prime vere montagne: si comincerà con l’Alto de Aitana, impegnativa ascesa della Spagna meridionale che sarà affrontata al termine di una frazione particolarmente esigente. Non s’incontreranno grandi pendenze prima di arrivare sulla salita finale, ma la continuità degli sforzi renderà questa frazione più impegnativa di quanto possa apparire a un primo esame del tracciato. Un percorso che, anche senza questa ed altre variabili, è garanzia di selezione e di battaglia vera tra i pretendenti alla maglia amarillo finale.

Scocca l’ora delle montagne in un’edizione della Vuelta che farà a meno delle sue storiche ascese, quelle pirenaiche e quelle asturiane, per la decisione di saltare il nord della nazione a causa della partenza dall’Olanda. Un evento inedito (a parte le primissime Vuelte, tracciate molto con mano molto blanda; per vedere un arrivo in salita bisognerà attendere i traguardi del Formigal e di Arrate, proposti nel 1972) ma non negativo, perché permetterà di valorizzare le ascese delle comunità meridionali, talvolta decisive ma mai presentate in maniera così massiccia e continuata. Per la maggior parte dei casi si tratta di scoperte recenti, scovate per proporre un’alternativa alla solita Sierra Nevada, com’è stato per l’Aitana, il monte che accoglierà l’arrivo quest’oggi. Gli organizzatori lo inserirono per la prima volta nel 2001, replicandolo poi nel 2004, al termine di una frazione paragonabile a questa: oggi come allora, infatti, questa sarà la prima presa di contatto con le salite vere, dopo una settimana di percorsi scarsamente selettivi (ovviamente, senza contare quelli delle due cronometro). Il percorso è molto impegnativo, anche se non presenteranno grandi pendenze i 7 GPM che porteranno ai piedi dell’Aitana: a pesare sarà proprio il “continuum spazio-temporale” delle difficoltà, proposte una dietro l’altra a partire dal 50° Km di gara. Si continuerà a salire e scendere, seguendo un percorso che proporrà rare occasioni nelle quali pedalare sul “velluto”, inerpicandosi su stradine secondarie spesso tracciate attraverso paesaggi brulli, senza vegetazione a bordo strada a riparare dal caldo, che anche oggi potrebbe farsi sentire, anche se a sprazzi.
Il tutto contribuirà a rendere ancor più tosta l’ascesa finale, già dura di suo. Non è un caso che siano stati considerati “Especial” (una classificazione simile alla “Hors Catégorie” adottata al Tour) i 22 e rotti chilometri che condurranno fino alle installazioni militari sommitali, dopo aver superato oltre 1200 metri di dislivello ed aver incontrato le inclinazioni più rilevanti proprio nei chilometri conclusivi. Laddove oseranno gli scalatori, laddove il serbatoio d’energie con il quale si sarà partiti da Alzira si sarà certamente svuotato, la strada si drizzerà cattiva sotto i pedali, aggrappandosi ai nudi dirupi della Sierra de Aitana e vincendoli alternando tratti ancora pedalabili a strappi nei quali la pendenza raggiungerà picchi del 14% (e, dunque, ci sarà da mettere in conto anche l’irregolarità della scalata), mentre negli ultimi 6300 metri la media si attesterà attorno al 7,9%, dopo un abbrivo pedalabile, “ouverture” al gran finale della prima giornata montana della Vuelta 2009. E domani si replicherà.

RECUERDOS DE LA VUELTA 1
Alzira sarà una delle otto sedi di tappa inedite della Vuelta 2009. Lo era anche il monte Aitana nel 2001, quando fu inserito per la prima volta nel tracciato, al termine d’una frazione di 207 Km che il danese Claus-Michael Möller conquistò con 15” di vantaggio su Gilberto Simoni. Per vedere un italiano vittorioso lassù abbiamo dovuto pazientare tre anni: il 12 settembre 2004 Leonardo Piepoli tagliò per primo il traguardo della nona frazione, precedendo di 4” e di 10” gli spagnoli Heras e Nozal.

Piepoli primo sullAlto dei Aitana nel 2004 (foto EFE)

Piepoli primo sull'Alto dei Aitana nel 2004 (foto EFE)

Uno spettacoare scorcio della Sierra de Aitana (www.exodus.co.uk)

Uno spettacolare scorcio della Sierra de Aitana (www.exodus.co.uk)

RECUERDOS DE LA VUELTA 2
Alzira è il capoluogo della comarca della “Ribera Alta”, area conosciuta per la produzione di riso e arance. Ciascun dominatore di queste terre le ha imposto un diverso nome: dall’originario Sucro dei Cartaginesi, si è arrivati all’attuale Alzira (derivante dal toponimo arabo Algezirah) passando per il Sætabicula romano. Con i vicini centri di Algemesí e Carcagente forma una popolata conurbazione, la seconda per numero d’abitanti della Comunidad Valenciana. Nel centro storico presenta diversi monumenti interessanti, come la Casa Consistorial (municipio), la chiesa di Santa Caterina, la sede del Círculo Alzireño e la cerchia muraria. Meritevole di una visita è anche il monastero di Santa María de la Murta, circondato dall’area naturale protetta “La Murta y la Casella”.
“Alcireñi” celebri sono il pilota automobilistico Adrián Campos Suñer (corse anche per la Minardi) e il motociclista Jorge “Aspar” Martínez.
Con i suoi 1.558 metri (la tappa si fermerà 33 metri sotto la vetta) il Pico de Aitana è la vetta più elevata dell’omonima sierra, complesso facente parte della Cordigliera Betica, che si estende dall’Andalusia fino a Valencia. Estesa per quasi 2000 ettari la Sierra de Aitana è caratterizza da rilievi accidentati, con le principali vette situate sul versante settentrionale.
Anche questo luogo sperduto vanta preziosissimi cittadini illustri, come l’aquila dei “Bonelli”, rapace la cui sopravvivenza è considerata a rischio elevato. Le fanno buona compagnia sparvieri, falchi, gufi, cornacchie, corvi, merli, pettirossi, rondoni e rondini. Rimanendo con i piedi per terra si possono incontrare la rarissima lince pardina, cinghiali, scoiattoli, genette comuni, tassi, donnole, conigli selvatici e volpi.

EL TIEMPO
Oggi, come dicevamo, il tempo potrebbe influenzare pesantemente il risultato della prima frazione montana, rendendo ancor più difficile un tracciato già duro di suo. Comunque, le previsioni delle ultime ore lasciando intendere una giornata meno “canicolare” di quel che si temeva, con il vero caldo che si avvertirà solamente in partenza e al termine delle discese. Quando i corridori si metteranno in marcia, il sole sarà già alto – dopo che nelle ore mattutine si saranno diradate le nubi che hanno oscurato il cielo della Comunidad Valenciana nella giornata precedente – e le temperature avranno ripreso connotati estivi, attestandosi sui 27° C. Durante la giornata non si dovrebbe superare questo dato, mentre ci saranno giocoforza dei cali di temperatura sulle cime dei colli, anche grazie alla possibilità di sporadici piovaschi, previsti solo nelle prime ore di gara. Per questo motivo l’ascesa finale sarà caratterizzata da un’escursione termica di 12 gradi, passando dai 26°C “standard” ai 14°C previsti a 1525 metri sul livello del mare.

Mauro Facoltosi

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