GUARDINI-BIS IN MALESIA

febbraio 26, 2012
Categoria: News

Dopo il successo in volata della 2a tappa, Andrea Guardini concede il bis nella terza, bruciando l’olandese Kreder e il malese Manan, che hanno estromesso dal podio l’altro azzurro Andrea Piechele, quarto. Domani altro probabile sprint a Muar, prima di due frazioni poco adatte alle ruote veloci.

Foto copertina: Andrea Guardini celebra il secondo successo consecutivo al Tour de Langkawi (foto Bettini)

Più difficile del previsto – ma forse proprio per questo di maggiore spessore – la seconda vittoria in due giorni di Andrea Guardini al Tour de Langkawi, sempre più sua terra di conquista. Dopo la passeggiata di ieri, quando un chilometraggio contenuto e un profilo altimetrico oltremodo favorevole avevano agevolato il compito dello sprinter di Tregnago, è stato oggi il pur non proibitivo strappo di Bukit Belah, collocato ad una decina di chilometri dal traguardo, a mettere in discussione un risultato che pareva per il resto scritto in partenza.
Ormai neutralizzata la fuga a carattere asiatico della prima ora, imbastita dal padrone di casa Fauzan e dai giapponesi Fukushima e Nishitani in compagnia del britannico Coutts, la Colnago ha infatti provato a mettere in difficoltà l’uomo da battere con un forcing nel punto chiave della frazione, facendo leva sulla ben nota idiosincrasia di Guardini per qualsiasi pendenza. La resistenza del velocista della Farnese è stata però vincente e non troppo sofferta, lasciando intravedere quale sarebbe stato l’epilogo di una frazione scivolata via sino a quel momento come da previsione.
Premiando almeno in parte il gran lavoro svolto dalla sua Garmin-Barracuda, è stato l’olandese Raymond Kreder a rappresentare la più seria minaccia per Guardini nelle battute finali, venendo però costretto alla piazza d’onore dalla solita, micidiale progressione dell’azzurro. Il malese Manan ha regalato al paese ospitante il primo podio della corsa, estromettendo dalle prime tre posizioni quell’Andrea Piechele in funzione del quale la Colnago si era spesa nei chilometri precedenti.
Alla vigilia di un’altra giornata sulla carta favorevole ai velocisti, teoricamente destinata a lasciare inalterata la classifica generale, David Zabriskie ha conservato in scioltezza la maglia gialla di leader, mantenendo il minuto di margine nei confronti del duo australiano Phelan – Lapthorne. Sempre quarto l’altro americano della Garmin Tom Danielson, che è però incappato in una caduta di massa nei chilometri conclusivi che, se le conseguenze si rivelassero serie, potrebbero definitivamente convincere la formazione americana a puntare sull’attuale capoclassifica in chiave successo finale. Per quello parziale di domani, invece, non ci stupiremmo di applaudire un tris di Guardini, che neppure nella trionfale spedizione dell’anno passato seppe conquistare tre vittorie consecutive.

Matteo Novarini

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