LA ETAPA DEL DÍA: TARRAGONA – VINARÒS

settembre 3, 2009
Categoria: News

La Vuelta giunge in Spagna, ritrovando le sue consuete rotte, decisamente differenti da quelle tracciate tra le pianeggianti lande olandesi, e i suoi tipici climi. La tappa che si concluderà a Vinaròs proporrà, infatti, un tracciato frastagliato che non dovrebbe, però, mettere a dura prova le squadre dei velocisti, oramai avvezze a portare i propri uomini sul rettilineo d’arrivo al termine di frazioni ben più dure di queste. In mancanza di grandi difficoltà altimetriche, a rendere dura la giornata interverranno le alte temperature e, per alcuni corridori, i disagi insiti nella ripresa dopo una giornata di sosta. E molti non avranno ancora smaltito i postumi del ruzzolone di Liegi.

¡Hola Países Bajos! ¡Hola España!
La Vuelta saluta la terra dei tulipani e, dopo una giornata di riposo, si rimetterà in marcia sulle assolate strade della Costa Dorada, finalmente giunti sul sacro suolo spagnolo dopo quattro giorni di peregrinazioni tra le pianure olandesi. Le strade costantemente piatte ora diventeranno un ricordo, già a partire da questa frazione: la Spagna è simile geograficamente all’Italia, con alture dislocate su tutto il territorio nazionale e, a parte qualche raro caso, è quasi impossibile predisporre un tracciato che sia totalmente sgombro di difficoltà. Il percorso odierno presenterà sei ascese che non dovrebbero costituire ostacoli insormontabili per i velocisti, considerata la collocazione e la caratura di queste ascese. La più impegnativa sarà il Colle di Fatxas, primo GPM di seconda categoria della Vuelta 2009, che sarà affrontato a 125 Km esatti dall’arrivo e non presenterà grandissime pendenze. Poi si affronteranno la lunga ma lenta ascesa verso Mas de Barberans, poco più dura d’un falsopiano e, proprio a ridosso del traguardo, il cosiddetto “Alto de Ermita”. La salita dell’Eremo è solo uno zampellotto, ma i suoi 1600 metri al 3,7% potrebbe rimanere nelle gambe di qualche sprinter. In quei frangenti, mancando appena 8 Km alla meta, si andrà molto veloci e inevitabilmente qualcuno perderà le ruote su quello strappetto, trovando poi molte difficoltà per rientrare sul gruppo. Stavolta potrebbero pagare dazio non soltanto i corridori che non digeriscono la giornata di riposo, ma anche coloro che soffriranno la brusca escursione termica tra Olanda e Spagna e chi non avrà ancora smaltito i postumi del capitombolo di Liegi. Tra questi ultimi ci sono anche uomini di classifica e questo evento rende molto interessante il finale della frazione di Vinaròs, in previsione delle tappe decisive della Vuelta, che incominceranno dopodomani, inaugurate dalla crono di Valencia.

RECUERDOS DE LA VUELTA 1
Tarragona ha all’attivo 11 traguardi di tappa, disputati tra il 1936 – anno della seconda edizione della Vuelta – e il 2000. Al debutto del XXI secolo la città catalana accolse l’arrivo di una cronometro individuale di 37 Km, disputata in circuito e vinta dallo spagnolo Olano. Anche nel 1963 si era gareggiato contro il tempo (vittoria dello spagnolo Pacheco), mentre tutti gli altri precedenti si svolsero in linea. Tra gli altri ricordiamo i successi dei due “grandi Rik”: Van Steenbergen si impose nel 1956, Van Looy due anni dopo.
Vinaròs accoglierà quest’anno la sua ottava tappa: l’elenco è aperto dal successo del francese Gilbert Bellone nel 1967 ed è attualmente chiuso dall’olandese Max van Heeswijk, che qui ha vinto nel 2005. In mezzo, spiccano due vittorie italiane, conseguite da Marino Basso (1975) e da Giuseppe Martinelli (1980).

Vinaròs e la Playa del Fortín (http://www.inmove.net)

Vinaròs e la Playa del Fortín (http://www.inmove.net)

RECUERDOS DE LA VUELTA 2
Tarragona costituisce una delle principali mete turistiche spagnole, che attrae tutti i palati, sia gli amanti del turismo squisitamente balneare, sia chi preferisce abbinare divertimento e cultura: un binomio possibile in una località ricca di storia, grazie quel capolavoro del gotico che è la cattedrale di Santa María e ai resti dell’antica Tárraco (posti sotto l’egida dell’UNESCO), tra i quali si trova la presunta casa natale di Ponzio Pilato.
Vinaròs è una località balneare della “Comunità Valenzana”, posta all’estremità settentrionale della regione spagnola. Il turismo è arrivato solo in tempi recenti in quello che una volta era un importante porto di pesca: il luogo più gettonato dai bagnanti è la “playa del Fortín”, lunga quasi 700 metri e larga 60. Agli appassionati d’arte la località di Vinaròs offre diversi, interessanti, monumenti religiosi. “Vinarocenses” celebri sono il poeta Joan-Elies Adell, il compositore Carles Santos Ventura e il pianista Leopoldo Querol Rosso.

EL TIEMPO

Il cambio di latitudine sarà avvertito sensibilmente dai partecipanti alla Vuelta: si passerà bruscamente dai 22° C del raduno di partenza di Venlo ai quasi 28° di Tarragona, con un tasso d’umidità elevato al punto che, fisicamente, si percepiranno fino a 31° C, in una situazione di vento debole che poco interverrà a mitigare la calura. Farà ancora più caldo a Vinaròs: nelle ore conclusive della tappa il termometro segnerà 31°C di temperatura reale, mentre il tasso di umidità si abbatterà di 24 punti percentuali rispetto il mattino, attestandosi sul 48%. Sempre deboli i venti

Mauro Facoltosi

Commenta la notizia