PASTICCIO GILBERT-LOTTO, A RUI COSTA IL GP MONTREAL

settembre 12, 2011
Categoria: News

Il campione belga e la sua squadra questa volta si fanno sorprendere e malgrado un finale impressionante lui e il gregario Roelandts non vanno oltre il 3° e il 4° posto, anticipati dal portoghese della Movistar attivissimo per tutta la corsa che brucia in volata Fedrigo.

Foto copertina: dopo la tappa di Super Besse dell’ultimo Tour de France, ecco un altro successo che conta per il portoghese Rui Costa (foto Rob Jones)

Il Gp di Montréal, seconda delle due prove canadesi del World Tour, si è snodato lungo un circuito di 12,1 km da ripetere per 17 volte per un totale di 205,7 km, caratterizzato in avvio dall’impegnativa Côte Camilien-Houde, 2 km all’8% di pendenza media, dalla decisamente più agevole Côte de la Polytechnique nella parte centrale e da un arrivo con la strada che tirava leggermente. Per quanto visto al Gp di Quèbec gli uomini da battere erano il dominatore delle corse di un giorno di questa stagione Gilbert (Omega Pharma), il vincitore della passata edizione Gesink (Rabobank) e il colombiano Uran (Sky), ma fin dall’inizio la squadra belga ha adottato un comportamento singolare rimanendo sempre sulle ruote mentre sono stati olandesi e britannici a chiudere sulla fuga di un Di Luca (Katusha) che essendo distante dalla migliore condizione ha tentato la sortita da lontano in compagnia di Arashiro (Europcar), Geslin (Fdj) e Pate (Htc). I quattro sono evasi dopo circa 30 km e sono ripresi quando ne mancavano altrettanti al traguardo dopo aver accumulato un vantaggio massimo di 6′30”, con l’americano che è stato l’ultimo ad arrendersi.
La corsa nel plotone è esplosa a 60 km dalla conclusione nel momento in cui i fuggitivi avevano ormai poco più di 1′ di vantaggio con Weening (Rabobank) che ha operato un forcing per il suo capitano Gesink; da quel momento in poi nessuno è stato più in grado di controllare la situazione e vi è stato un susseguirsi di scatti nei quali erano presenti quasi sempre atleti della Rabobank e della Sky, che però non riuscivano a guadagnare più che qualche manciata di secondi: l’azione più significativa è stata promossa a metà del terzultimo giro da Veilleux (Europcar), Tuft (Spidertech), Barry (Sky), Danielson (Garmin), Wynants (Rabobank), Rast (Radioshack), Salerno (Liquigas), Stangelj (Astana), Rui Costa (Movistar), Reda (Quickstep), Peraud (Ag2r), Hoogerland (Vacansoleil) e Dumoulin (Cofidis) che hanno acquisito fino a 36” su un gruppo ancora molto nutrito ma nel quale a fianco di Gilbert era rimasto il solo Roelandts.
Nel penultimo passaggio sulla Côte Camilien-Houde il vallone ha tentato l’azione di forza con alla ruota Gesink e Marcato (Vacansoleil) riuscendo quasi a chiudere sui fuggitivi che però hanno riguadagnato terreno nel successivo tratto pianeggiante; ci ha pensato tuttavia la Radioshack a chiudere e l’azione degli uomini di Bruyneel ha fatto sì che all’inizio dell’ultimo giro il vantaggio del gruppo di testa, che sulla salita aveva perso alcuni elementi, fosse ridotto a non più di 10 secondi. Sull’ultimo strappo Rui Costa è rimasto solo al comando venendo poi raggiunto da Gerrans e Uran (Sky), con l’australiano che ha successivamente ceduto, e da Vandevelde (Garmin) ma Leipheimer (Radioshack) ha riportato sotto il resto del gruppo nel quale Gilbert si manteneva nelle posizioni di retrovia.
L’azione decisiva è nata nella successiva discesa ad opera di Denifl (Leopard), Fedrigo (Fdj) e dell’immancabile Rui Costa, sui quali ha tentato invano di riportarsi Giampaolo Caruso (Katusha); grazie al lavoro di stopper dei compagni di squadra di Fedrigo il trio ha guadagnato una ventina di secondi e solo una lunga trenata di un Samuel Sanchez (Euskaltel) nuovamente brillante dopo la delusione del Gp Quèbec ha fatto sì che gli inseguitori riducessero leggermente il gap. Il più generoso tra i tre al comando è stato Denifl che ha finito inevitabilmente per tirare la volata agli altri due; sulla carta il più veloce era Fedrigo, che aveva già castigato in passato al Tour de France i nostri Commesso, Pellizotti e Cunego, ma Rui Costa ha avuto più energie e si è imposto davanti al francese, mentre dietro di loro Gilbert e Roelandts hanno scattato il resto del gruppo e si sono prodotti in una rimonta straordinaria che li ha portati a superare Denifl e a chiudere in 3a e 4a posizione nella scia dei primi due e davanti all’austriaco: è vero che il vallone ha consolidato la leadership nella classifica del World Tour ma vista la condizione mostrata da lui e da Roelandts nel finale desta a maggior ragione perplessità la condotta di squadra dell’Omega Pharma che per tutto il giorno non si è mai mossa per chiudere sui vari tentativi di fuga e di questo ne ha approfittato il 24enne portoghese della Movistar per conquistare meritatamente il terzo successo stagionale dopo la classfica generale della Vuelta a la Comunidad de Madrid e soprattutto la tappa di Superbesse all’ultimo Tour de France. Buona la prova dei nostri Pietropolli (Lampre), Marcato (Vacansoleil) e Nocentini (Ag2r) rispettivamente 6°, 7° e 9° al traguardo mentre l’8a piazza è stata occupata da Vichot (Fdj) e la 10a da Wegmann (Leopard).

Marco Salonna

Commenta la notizia