ALMANACCO DEL DOPO TAPPA: QUI MADRID

settembre 12, 2011
Categoria: Approfondimenti

Ecco l’oramai consueta rubrica di approfondimento delle grandi corse a tappe della stagione 2011. Adesso tocca alla Vuelta per la quale, come al solito, vi proporremo la rassegna stampa internazionale, i commenti dei tifosi, l’illustrazione delle singole tappe, le previsioni meteo e il racconto di una “Vuelta che fu”

Foto copertina: Madrid, il Palazzo Reale (www.seniortripspain.com)

VUELTA A ESPAÑA, VUELTA DEL MUNDO

Vuelta, trionfa Cobo “Ma la vita non cambia” (Gazzetta dello Sport)

Vueltu uzavrel triumf Sagana, celkovým víťazom je Španiel Cobo (Pravda)

Cobo vandt Vuelta a España (Jyllands-Posten)

Den ukendte spanier vinder Vuelta’en (Sporten.dk)

Dyb depression afløst af stor Vuelta-jubel (Politiken)

Sagan vant siste etappe, Cobo vant Vueltaen (Adresseavisen)

Le grand tour de Cobo (L’Equipe)

Bennati gewinnt vorletzte Etappe (Tageblatt)

Cobo krönt sich zum Vuelta-Champion (Westdeutsche Allgemeine Zeitung)

Juanjo Cobo se corona en Madrid (AS)

‘El Bisonte’ más Grande (Marca)

Cobo gana la Vuelta (El Mundo Deportivo)

Cobo sort de l’ombre pour remporter le Tour d’Espagne (Le Soir)

Sagan (Liquigas) remporte sa 3e étape, Cobo déclaré vainqueur final (Sud Presse)

Cobo wint Vuelta (De Standaard)

L’Espagnol Juan Jose Cobo (Geox) remporte le Tour d’Espagne (L’Avenir)

Helper wint verrassend Ronde van Spanje (Het Nieuwsblad)

Groene trui Mollema (De Telegraaf)

Cobo Closes in on Spanish Vuelta Win (The New York Times)

BOX POPULI
Ecco le impressioni degli appassionati di ciclismo, gente che le corse non le segue solo davanti alla tv, ma le vive sia andando ad applaudire i campioni lungo le strade, sia ricalcando le stesse rotte e sudando in sella ad una bici.

Mauro Facoltosi: Vorrei far notare che nella tappa di ieri Wiggins si è piazzato terzo ad un traguardo volante, di fatto “scippando” un probabile abbuono a Froome. Il motivo secondo voi? Si era accorto che Froome non avrebbe avuto le gambe e si è lanciato per evitare che l’abbuono finisse a Cobo? Oppure non c’è feeling tra Wiggins e Froome e gli ha fatto un dispettuccio?

Hotdogbr: ieri è successo un pasticcio, intanto lo sprint intermedio è stato spostato a 17 km dall’arrivo all’ultimo momento e Froome ha fatto la volata ma lo striscione era quello dei -20, poi forse Wiggins voleva tirare la volata al compagno e non si sono intesi

Salitepuntocià: Ha vinto il migliore, ha tenuto bene nell’unica crono, e ha staccato il sospettoso duo inglese sull’Angliru, che ANCHE QUEST’ANNO E’STATO DECISIVO, senza di esso, COBO non la vinceva

Ceemo: Analizzando la Vuelta di quest’anno ma vista anche la tendenza che questa corsa sta prendendo mi viene da chiedere se abbia ancora senso la sua esistenza intesa come corsa da tre settimane.
Le ragioni della rivisitazione della sua importanza e durata sono:

-I percorsi sono mediamente semplici con chilometraggi raramente superiori ai 200 km;
-Assenza o quasi di tapponi ( uno nel 2011, uno nel 2010), con salite decisive inserite da sole nel finale.
-Livello di combattività mediocre con medie veramente basse fino agli ultimi 30 km
-Livello di partecipazione mediocre e spesso finalizzato al mondiale.
- Collocazione delle tappe decisive pessima, con la terza settimana praticamente inutile.
- Organizzazione non all’altezza ( vedasi rotonda non adeguatamente segnalata a 300 metri dall’arrivo nella tappa vinta da Haedo).

Per questi motivi io vedrei meglio come corsa di una decina di giorni come è già per il giro di Svizzera.

N@po:
Hai ragione, quest’anno si è vista una corsa disegnata malissimo, pubblico assente sulle strade e protagonisti imbarazzanti. Ma questo è il progetto dell’UCI e di ASO (evidentemente). Stroncare le corse trisettimanali (tour escluso) a favore di nuove corse nei paesi emergenti. Cos’, anche il giro d’Italia, secondo i boss del ciclismo andrebbe ridimensionato. Mentre negli USA già non escludono di fondere Utah e Colorado per avere la prima corsa bisettimanale.

Howling Wolf14: Il ciclismo professionistico deve fare una scelta di campo. O restare strettamente legato alla sua storia e alle tradizioni, con il rischio, però, di sconfinare in un ultraconservatorismo, oppure aprirsi a nuovi orizzonti, non solo e non tanto sottoforma di lancio di prove nei Paesi “emergenti”, ma anche e soprattutto con una totale revisione del calendario e della durata delle prove. Quando sarà stata fatta questa scelta di campo, allora sarà possibile dire che cosa è giusto fare e che cosa è giusto non fare. Tutto ciò, però, per il bene del ciclismo, non per salvaguardare ognuno il proprio orticello, mutuando le furbizie dei politici.

Hotdogbr: -basta che gli organizzatori lo vogliano e le tappe di oltre 200 km si possono fare
-idem come sopra, le montagne per fare tapponi in Spagna non mancano
-per la verità se si eccettuano le poche tappe pianeggianti quest’anno le medie sono sempre state altissime con fughe che non partivano prima di 50-60 km
-il livello di partecipazione era indubbiamente più alto rispetto a quello del Giro e anche molti di quelli venuti a preparare il Mondiale sono stati protagonisti, Sagan su tutti ma anche Bennati, Chavanel, Van Avermaet e altri: è vero che molti erano in America ma questo è dovuto non tanto alla perdita di appeal della Vuelta quanto al fatto che rispetto al passato ci sono molti più corridori e squadre americane che scelgono di portare i big nelle corse di casa
-torniamo ai primi due punti, basta che gli organizzatori lo vogliano e i tapponi alla terza settimana si possono mettere, peraltro quest’anno ci sono stati meno ritiri ma dubito per la mancanza di tapponi quanto perchè il Mondiale è a due settimane e non una dalla fine della Vuelta
-sui punti dell’organizzazione e del raffronto con il Giro di Svizzera, che ha una storia superiore a quella della Vuelta, possiamo essere d’accordo

Ceemo: Io non criticavo la possibilità di creare un bel percorso, con tapponi lunghi e con molte salite, bensi la volontà di farlo.
Gli ultimi anni ci hanno fatto vedere terze settimane penose( non sempre a dire il vero ma spesso).
Sul livello di partecipazione a me non sembrava così alto, e tolto Sagan io di campioni non ne ho visti. Per la classifica invece la lotta era tra giovani emergenti e gregari ritrovati. Dove sarebbe la superiorità con il giro?
Cobo meglio di Contador? non scherziamo
Sagan meglio di Cavendish? per ora no, vedremo in futuro.
Che senso ha quindi andare avanti per questa strada?
Temo che abbia ragione Napo, ma se questa è la strada non vedo un futuro a medio termine molto roseo per il ciclismo.

Hotdogbr: Cavendish c’era e non è colpa di Cobo se quelli più quotati di lui sono andati piano

Salitepuntocià: OK, ma sia Cobo che gli altri presunti campioni, che io non ho visto, non son Contador nemmeno messi tutti assieme… vero che c’erano nibali e scarponi, ma il loro top era al giro, idem cavendish,menchov non ha messo la vuelta come top, etc Wiggins ha peso scoppole sia al giro che al tour ultimamente… Bisogna vedere Cobo al giro che fa, al tour penso non abbia chances di vittoria non essendoci l’angliru

Hotdogbr: ok, se prendiamo i primi 10 del Giro con la condizione che avevano al Giro e li mettiamo insieme ai primi 10 della Vuelta probabilmente finirebbero davanti i primi però la qualità del campo partenti la si vede appunto prima della corsa e non dopo, Contador è un nome importantissimo ma accanto a lui i soli Kreuziger e Rujano, che in salita vale almeno quanto Cobo ma è meno continuo dello spagnolo, erano presenti al Giro e non alla Vuelta mentre i corridori importanti presenti alla Vuelta e non al Giro erano molti di più

con la collaborazione degli utenti del Forum dello Scalatore (www.salite.ch)

LA TAPPA CHE VERRA’
La Vuelta è finita. L’appuntamento è per la prossima edizione, che scatterà da Pamplona con un prologo a cronometro, mentre la prima tappa terminerà a Viana. In progetto quattro impegnative tappe sulle strade dell’arcipelago delle Canarie

C’ERA UNA VUELTA

Dopo avervi narrato, attraverso i titoli dei giornali dell’epoca, il Giro del Centenario dell’Unità (1961) e il primo Tour vinto da Indurain (1991), ora vi proporremo il ricordo della Vuelta del 1956, la prima conquistata da un italiano, Angelo Conterno. Giusto 55 anni fa.
Titoli dal quotidiano spagnolo “El Mundo Deportivo”
Altimetrie e grafici dal nostro personale archivio (in corso di aggiornamento), accessibile selezionando dal menù a discesa sotto la voce “Altimetrie storiche GT” (in alto a sinistra)ù

17a TAPPA: VITORIA – BILBAO

CONTERNO GRAN VENCEDOR DE LA VUELTA CICLISTA A ESPAÑA (G.P. FIRESTONE)

En Bilbao triunfò Van Steenbergen, una vez más, al esprint – Loroño, que en el Sollube iba líder, es segundo de la general, seguido del Impanis y Bahamontes – Chacón, gran revelación de la Vuelta, es sexto – De Filippis vencedor del Gran Premio de la Montaña – España primera por equipos

ImagesTime.com - Free Images Hosting

ARCHIVIO ALMANACCO
Selezionare la voce “Vuelta″ nel menù “Corse” (in home, sopra la copertina)

Commenta la notizia