GIRO DI SICILIA, BONIFAZIO RITROVA IL GUSTO DELLA VITTORIA

aprile 12, 2023 by Redazione  
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Nella città siciliana dal nome beneaugurante la vittoria è andata a Bonifazio che si è imposto in una volata di gruppo su Albanese e Blake. Quinto Caruso.

La Canicattì-Vittoria di 193 km, seconda tappa del Giro di Sicilia 2023, ha visto la vittoria di Niccolò Bonifazio. Il ligure portacolori della Intermarché – Circus – Wanty si è imposto con l’esperienza al termine di una volata di gruppo che ha portato l’intero plotone a piombare sul traguardo di giornata. Secondo posto per Vincenzo Albanese, che ha schierato la propria Eolo-Kometa a gestire le fasi di preparazione alla volata con l’intenzione di centrare la vittoria per scalzare dal primo posto della classifica il vincitore di ieri, il neozelandese Finn Fisher-Black (UAE Team Emirates). Terza piazza per Blake Quick (Team Jayco AlUla). Da segnalare la quinta posizione di Damiano Caruso (Bahrain – Victorious), un piazzamento inatteso in una tappa non adatta alle sue caratteristiche che dimostra tutta la sua volontà nel bissare il successo finale dello scorso anno. Il vincitore di giornata ha così commentato la sua vittoria: “Ho lavorato molto durante l’inverno ma non avevo avuto ancora la mia occasione, tuttavia stamattina ero fiducioso di poter vincere oggi. Sono partito lungo e ce l’ho fatta. La mia ultima vittoria risale a quasi 300 giorni fa, poco prima del Tour de France dello scorso anno. Voglio vedere cosa succederà ora. È una vittoria importante”.
La tappa odierna a parte la scarica adrenalinica del finale, dove ha prevalso la scaltrezza del velocista ligure, ha vissuto sull’impresa dei 9 coraggiosi impegnati nella lunga fuga di giornata: Riccardo Ciuccarelli (Biesse – Carrera), Michael Belleri (Biesse – Carrera), Giannicola di Nella (D’Amico – UM Tools), Tommaso Bergagna (General Store – Essegibi – F.Lli Curia), Andrés Liber Mancipe (GW Shimano-Sidermec), Ben Granger (Mg.K Vis – Colors for Peace), Luca Cretti (Team Colpack Ballan), Charles Planet (Team Novo Nordisk), Gabriele Petrelli (Team Technipes #inEmiliaRomagna).
Fallito in parte l’assalto di Albanese alla maglia giallorossa di Fisher-Black in classifica domina ancora il neozelandese con 6″ sul corridore campano, che ora comanda la classifica a punti, con 14″ su Diego Ulissi (UAE Team Emirates) e 18″ su Caruso.
Dopo il traguardo Fisher-Black ha commentato “È stata una bella sensazione correre con la maglia di leader oggi. Non l’avevo mai provata prima. Mi aspettavo che Vincenzo Albanese si lanciasse in volata oggi e non potevo fare ugualmente. Domani la tappa sarà più impegnativa”.
Domani la terza tappa, Enna-Termini Imerese di 150 Km, prevede le ascese di Rocca Vutura, di Sperlinga e della Portella di Bafurco prima della lunga discesa che porterà sulla costa tirrenica. Finale pianeggiante, con l’eccezione dell’ultimo chilometri in salita al 6% con 5 tornanti. Non è una “tappa dolomitica” ma ha tutti gli ingredienti per ingolosire gli appassionati di ciclismo.

Mario Prato

La volata vincente di Bonifazio a Vittoria (foto La Presse)

La volata vincente di Bonifazio a Vittoria (foto La Presse)

AGRIGENTO PREMIA FISHER-BLACK, PRIMO NEOZELANDESE A VINCERE AL GIRO DI SICILIA

aprile 12, 2023 by Redazione  
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Successo neozelandese ad Agrigento sede d’arrivo della prima tappa del Giro di Sicilia 2023. A primeggiare è infatti stato Finn Fisher-Black in maglia UAE. Piazze d’onore per Albanese ed Ulissi.

Ha preso il via ieri a Marsala il Giro di Sicilia, breve corsa a tappe organizzata dalla RCS e ritornata in calendario nel 2019 dopo 40 anni di assenza.
L’edizione 2023 prevede quattro tappe e si concluderà a Giarre venerdì prossimo venturo. Ieri, primo giorno di gara, il plotone ha preso le mosse in quel di Marsala per dirigersi verso Agrigento. L’arrivo che puntava verso l’alto ha premiato il neozelandese in maglia UAE Team Emirates Finn Fisher-Black. Il giovane, alla sua prima vittoria da professionista, grazie al gioco di squadra ha piazzato una vera e propria azione da finisseur infliggendo così 8” a Vincenzo Albanese (EOLO-Kometa), giunto secondo davanti a Diego Ulissi (UAE Team Emirates). Per il toscano la soddisfazione di salire comunque sul podio dopo aver favorito l’azione del compagno di squadra. Quarto si è piazzato il vincitore dello scorso anno Damiano Caruso (Bahrain – Victorious)
Prima della conclusione della tappa che ha visto il successo di Fisher-Black, attuale possessore di tutte le maglie in palio di questa edizione, la tappa ha vissuto sulle gesta di 7 coraggiosi, Sebastian Schonberger (Human Powered Health), Michael Belleri (Biesse-Carrera), Niccolò Galli (Nazionale Italiana), Nicolas Milesi (Colpack Ballan), Umberto Poli (Novo Nordisk), Matteo Montefiori (Technipes #inEmiliaRomagna) e Roland Thalmann (Tudor Pro Cycling). Nonostante la loro buona volontà, il plotone (guidato dall’Astana e dall’UAE Team Emirates) non ha mai lasciato il guinzaglio troppo lungo e il loro vantaggio non è mai salito sopra ai 3’.
Quando mancavano una trentina di chilometri alla conclusione l’allungo perentorio di Thalmann ha suonato il “De Prufundis” per l’armonia del gruppo di testa e ne ha favorito il riassorbimento da parte del plotone, avvenuto a 5 Km dall’arrivo. Poco dopo ci provava Emanuele Ansaloni (Technipes #inEmiliaRomagna), tentativo subito stoppato dal gruppo.
Dopo l’arrivo il giovane neozelandese, primo vincitore del paese al Giro di Sicilia, ha così commentato: “Non era affatto questo il piano. Mi aspettavo che Diego vincesse. Ho attaccato e, quando mi sono guardato indietro, non c’era più nessuno. Il direttore sportivo alla radio mi ha detto di continuare. Non credevo di vincere finché non ho tagliato il traguardo. È la mia prima vittoria da professionista ed è molto importante per me, visto che l’anno scorso mi sono rotto una gamba e tornare è stato molto difficile… E’ stato emozionante ricevere i complimenti da parte di Vincenzo Nibali sul palco. Sono cresciuto guardandolo in televisione e mi ha dato motivazione per diventare professionista. Spero di poter diventare un corridore da corse a tappe ma, per questo Giro di Sicilia, dovrò vedere come starò domani. Ho un grande supporto da parte del team ma allo stesso tempo ci sono tante opzioni per la vittoria finale. Ho corso assieme a Jonas Vingegaard quando ero alla Jumbo-Visma e vedere la sua crescita come corridore mi ha sicuramente aiutato.”
Oggi la seconda tappa da Canicattì a Vittoria prevede un tracciato con una lunga sequenza di curve e saliscendi che terminano a circa 20 km dalla linea di arrivo. Il finale pianeggiante dovrebbe favorire le ruote veloci.

Mario Prato

Finn Fisher-Black (foto Getty)

Finn Fisher-Black (foto Getty)

11-04-2023

aprile 11, 2023 by Redazione  
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GIRO DI SICILIA

Il neozelandese Finn Fisher-Black (UAE Team Emirates) si è imposto nella prima tappa, Marsala – Agrigento, percorrendo 159 Km in 3h24′07″, alla media di 46.738 Km/h. Ha preceduto di 8″ gli italiani Vincenzo Albanese (EOLO-Kometa Cycling Team) e Diego Ulissi (UAE Team Emirates). Fisher-Black è il primo leader della classifica con 12″ su Albanese e 14″ su Ulissi

PARIGI – CAMEMBERT

Il francese Valentin Ferron (TotalEnergies) si è imposto nella corsa francese, Magnanville – Livarot, percorrendo 209 Km in 5h30′10″, alla media di 37.981 Km/h. Ha preceduto allo sprint il connazionale Ewen Costiou (Team Arkéa-Samsic) e di 15″ il norvegese Fredrik Dversnes (Uno-X Pro Cycling Team). Unico italiano in gara Lorenzo Germani (Groupama – FDJ), 32° a 2′17″.

GP PALIO DEL RECIOTO (Under 23)

L’olandese Tijmen Graat (Jumbo-Visma Development Team) si è imposto nella corsa italiana, circuito di Negrar, percorrendo 147.2 Km in 3h57′55″, alla media di 37.122 Km/h. Ha preceduto allo sprint gli italiani Giulio Pellizzari (Green Project-Bardiani CSF-Faizanè) e Alessandro Pinarello (Green Project-Bardiani CSF-Faizanè)

10-04-2023

aprile 11, 2023 by Redazione  
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ROUNDE DE MOUSCRON (Donne)

L’italiana Martina Fidanza (Ceratizit-WNT Pro Cycling) si è imposta nella corsa belga, circuito di Mouscron, percorrendo 120 Km in 3h03′40″, alla media di 39.201 Km/h. Ha preceduto allo sprint la finlandese Anniina Ahtosalo (Uno-X Pro Cycling Team) e la francese Valentine Fortin (Cofidis Women Team)

THE PRINCESS MAHA CHAKRI SIRINDHORNS CUP WOMEN’S TOUR OF THAILAND

La sudcoreana Eun Hee Lee (nazionale sudcoreana) si è imposta nella terza ed ultima tappa, Rayong – Dok Krai Reservoir, percorrendo 89 Km in 2h18′39″, alla media di 38.514 Km/h. Ha preceduto allo sprint l’indonesiana Ayustina Delia Priatna (nazionale indonesiana) e la malesiana Nur Aisyah Mohamad Zubir (nazionale malesiana). Nessuna italiana in gara. La Lee si impone in classifica con 5″ sulla Mohamad Zubir e 6″ sulla Delia Priatna

GIRO DEL BELVEDERE (Under 23)

Il norvegese Johannes Staune-Mittet (Jumbo-Visma Development Team) si è imposto nella corsa italiana, circuito di Villa di Villa, percorrendo 171 Km in 4h07′55″, alla media di 41.385 Km/h. Ha preceduto di 10″ l’italiano Davide De Pretto (Zalf Euromobil Fior) e l’olandese Loe Van Belle (Jumbo-Visma Development Team)

PARIGI-ROUBAIX 2023: LE PAGELLE

aprile 10, 2023 by Redazione  
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Promossi e bocciati della Parigi-Roubaix 2023

Mathieu van der Poel: Dopo il secondo posto al Giro delle Fiandre vinto da Pogacar Van der Poel non voleva farsi sfuggire anche la Parigi-Roubaix. L’olandese ha corso con molta determinazione e coraggio, attaccando più volte per stanare gli avversari. Ha dimostrato di avere sul pavé un passo più veloce dei rivali e una fame degna del miglior predatore in natura, fame e talento un binomio vincente. Fortunato quando resta in piedi nello scontro con Degengkolb e nel trovare in Philipsen un compagno di squadra superlativo. Fortunato anche quando una foratura blocca Van Aert, una volta che i due si erano involati da soli verso il velodromo di Roubaix ma, come tutti sanno, la fortuna aiuta gli audaci e Van der Poel in audacia non è secondo a nessuno. Gli mancano la Liegi-Bastogne-Liegi e il Giro di Lombardia per completare il cerchio e vincere tutte le Classiche Monumento, difficile ma per lui non impossibile. VOTO 9,5

Jasper Philipsen: L’Alpecin-Deceuninck riesce a fare il botto grazie a Van der Poel e a Philipsen. Il corridore belga dimostra di essere molto più che un semplice velocista. Chiude in seconda posizione dopo aver lavorato a lungo per il capitano, tira il gruppetto quando c’è da tirare e rompe i cambi tra gli inseguitori quando deve mettere il bastone tra le ruote agli avversari. VOTO 9

Wout Van Aert: Sfortunato il belga. Oggi ha corso in maniera ineccepibile, sempre a ruota di Van der Poel, nascosto e poco appariscente, sino a quando decide di spaccare la corsa nel tratto in pavé del Carrefour de l’Arbre. Non riesce più a rientrare e conclude al terzo posto, ma la foratura odierna lo accompagnerà a lungo negli incubi notturni. VOTO 8

Mads Pedersen: Il danese corre da protagonista, sempre pronto a sfruttare le occasioni migliori per tentare il colpaccio. Alla Parigi-roubaix arriva scarico ma con tenacia rientra dopo essersi fatto trovare impreparato nella Foresta di Arenberg e chiude con un ottimo 4° posto. VOTO 7,5

Stefan Kung: Il corridore della Groupama-Fdj è un classicomane del Nord, tanti piazzamenti ma risultati pochi. Un quinto posto prevedibile all’inizio ma che non cambia certamente la carriera di un ciclista che potrebbe raccogliere molto di più. VOTO 7

Filippo Ganna: Il nostro Pippo corre alla pari coi mostri sacri del pavé, sempre nelle prime posizioni ma senza mai dar l’impressione di poter impensierire Van der Poel o Van Aert. Chiude al sesto posto con la speranza di poter far molto meglio in futuro. VOTO 6,5

John Degenkolb: Il tedesco corre come ai vecchi e gloriosi tempi finché una manovra azzardata lo mette fuori gioco sul Carrefour de l’Arbre. Lui che la Parigi-Roubaix l’ha vinta nel 2015 non si demoralizza e continua a lottare chiudendo al settimo posto. VOTO 6,5

Christophe Laporte: Il francese dopo i successi ottenuti in questa primavera si conferma anche oggi uno dei ciclisti più forti in questa fase della stagione. Lo ferma sul più bello la sfortuna con una foratura che lo taglia fuori nel momento più importante della corsa. Con lui e Van Aert davanti la corsa avrebbe preso un’altra piega. Chiuderà decimo nel tentativo invano di rientrare sul gruppetto Van der Poel. VOTO 6,5

Alexander Kristoff : Ancora una volta il norvegese corre da protagonista alla Roubaix vincendo la volata del gruppo. VOTO 6

Gianni Moscon: Arrivato a Parigi su richiesta della dirigenza, il corridore trentino che nel 2021 fu fermato solo dalla sfortuna, corre una gara anonima terminando lontano dai migliori. VOTO 5

Matteo Trentin: Senza Pogacar ha carta bianca per giocarsi le sue chance. Purtroppo non riesce a sfruttare l’occasione ed esce dalla lotta per la vittoria già nelle fasi centrali della corsa. VOTO 5

Luigi Giglio

VAN DER POEL RE DEL PAVE’. ALL’OLANDESE LA PARIGI-ROUBAIX 2023

aprile 9, 2023 by Redazione  
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Mathieu van der Poel (Team Alpecin Deceuninck) doma lo storico pavè con lucidità, classe, potenza ed anche un po’ di fortuna, visto che Wout van Aert (Team Jumbo Visma), il suo peggior rivale, è fermato da una foratura sul più bello. La festa dell’Alpecin Deceuninck è completata dal secondo posto di Jasper Philipsen. Filippo Ganna (Team INEOS Grenadiers) è il primo italiano all’arrivo

La Parigi-Roubaix si conferma ancora una volta corsa dura, imprevedibile e variegata, con un ritmo già elevato da subito, tant’è vero che la fuga di giornata vera e propria partiva dopo un’ottantina di km dalla partenza ad opera di Sjoerd Bax (UAE Team Emirates), Derek Gee (Team Israel Premier Tech), Jonas Koch (Team BORA Hansgrohe), Juri Hollmann (Team Movistar) e Nils Eekhoff (Team DSM). Il vantaggio dei cinque di testa non superava mai i 2 minuti anche perché il ritmo del gruppo inseguitore era sempre abbastanza elevato, con Team Jumbo Visma, Team Trek Segafredo, Team INEOS Grenadiers e Team Bahrain Victorious spesso davanti a tirare. Peter Sagan (Team TotalEnergies) se non tra i ciclisti più attesi, almeno tra quelli più acclamati, anche perché oggi disputava la sua ultima Parigi-Roubaix, era costretto al ritiro a causa di una caduta dopo 105 km. La Foresta d’Aremberg si rivelava lo spartuacque della corsa, con i fuggitivi che venivano ripresi proprio al suo interno e con una caduta nel gruppo inseguitore che metteva fuori due pezzi da novanta come Dylan van Baarle (Team Jumbo Visma) e Kasper Asgreen (Team Soudal Quick Step). In testa alla corsa, a circa 80 km dalla conclusione, si formava un gruppo in cui era presente il terzetto di capitani dell’Alpecin Deceuninck con Mathieu van der Poel, Gianni Vermeersch e Jasper Philipsen, gli ultimi due rientrati sul gruppo di testa che si era avvantaggiato sul resto dei ciclisti e che comprendeva anche Christophe Laporte e Wout van Aert (Team Jumbo Visma), Stefan Kung (Team Groupama FDJ), John Degenkolb (Team DSM), Laurenz Rex (Team Intermarchè Circus Wanty) e Max Walscheid (Team Cofidis). Insieme a Vermeersch e Philipsen, rientravano sul gruppo di testa anche Filippo Ganna (Team INEOS Grenadiers) e Mads Pedersen (Team Trek Segafredo). Laporte doveva arrendersi a causa di una foratura, lasciando così il capitano Van Aert da solo. A circa 50 km dalla conclusione, dopo alcune accelerazioni di Van Aert e di Van der Poel nel settore di Mons-en-Pévèle, si staccavano dal gruppo di testa Rex, Walscheid e Vermeersch. A 20 km dalla conclusione era ormai chiaro che a giocarsi la vittoria sarebbero stati Kung, Pedersen, Van Aert, Van der Poel, Philipsen, Degenkolg, Ganna e Kung. Durante l’attraversamento del Carrefour de l’Arbre, tra i settori di pavè più sconnessi, una caduta tagliava fuori Degenkolb. Si avvantaggiavano per un attimo Van Aert e Van der Poel ma era l’olandese ad accelerare ed a guadagnare sia sul belga, rallentato anche da un problema meccanico che lo costringeva a cambiare bici, che sul resto del gruppo. Van der Poel era così autore di una cavalcata trionfale negli ultimi 20 km. Alle sue spalle Van Aert, ferito nell’animo ma non abbattutosi del tutto, dimostrava di avere comunque un’ottima gamba visto che le sue accelerazioni mettevano in croce Pedersen, Kung e Ganna. Soltanto Philipsen riusciva a stargli dietro. Van der Poel trionfava nel velodromo di Roubaix di fronte ad una folla festante mentre Philipsen si piazzava secondo a 46 secondi di ritardo battendo Van Aert nella volata per i gradini più bassi del podio. Pedersen era quarto a 50 secondi di ritardo, mentre chiudeva la top five Kung. Ganna, primo degli italiani, si piazzava in sesta posizione e confermava così di essere la speranza italiana per le Parigi-Roubaix che verranno. La stagione del pavè si chiude formalmente oggi, anche se la settimana entrante si disputerà la Freccia del Brabante, che porterà alle nuove corse sulle Ardenne che caratterizzeranno la seconda metà di Aprile e dove Van der Poel vorrà ancora stupire.

Antonio Scarfone

Mathieu van der Poel vince la Parigi-Roubaix 2023 (foto: Getty Images Sport)

Mathieu van der Poel vince la Parigi-Roubaix 2023 (foto: Getty Images Sport)

09-04-2023

aprile 9, 2023 by Redazione  
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PARIGI – ROUBAIX

L’olandese Mathieu van der Poel (Alpecin-Deceuninck) si è imposto nella classica francese, Compiègne – Roubaix, percorrendo 256.6 Km in 5h28′41″, alla media di 46.841 Km/h. Ha preceduto di 46″ i belgi Jasper Philipsen (Alpecin-Deceuninck) e Wout Van Aert (Jumbo-Visma). Miglior italiano Filippo Ganna (INEOS Grenadiers), 6° a 50″

CIRCUIT DES ARDENNES

Lo statunitense Luke Lamperti (Trinity Racing) si è imposto nella quarta ed ultima tappa, Bazeilles – Charleville-Mézières, percorrendo 138.7 Km in 3h11′30″, alla media di 43.457 Km/h. Ha preceduto allo sprint il francese Thibaud Gruel (Groupama-FDJ Conti) e l’italiano Alberto Bruttomesso (nazionale italiana). Il danese Mathias Bregnhøj (Leopard Togt Pro Cycling) si impone in classifica con 8″ sul ceco Matej Zahalka (Elkov-Kasper) e 33″ su Gruel. Miglior italiano Francesco Busatto (Circus-ReUz-Technord), 6° a 48″

THE PRINCESS MAHA CHAKRI SIRINDHORNS CUP WOMEN’S TOUR OF THAILAND

La vietnamita Thi That Nguyen (nazionale vietnamita) si è imposta nella seconda tappa, circuito di Rayong, percorrendo 82.2 Km in 1h58′48″, alla media di 41.515 Km/h. Ha preceduto allo sprint la thailandese Jutatip Maneephan (Thailand Women’s Cycling Team) e la sudcoreana Ah Reum Na (nazionale sudcoreana). Nessuna italiana in gata. La Nguyen è la nuova leader della classifica con 6″ sulla Maneephan e 18″ sulla Na

08-04-2023

aprile 8, 2023 by Redazione  
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ITZULIA BASQUE COUNTRY

Il danese Jonas Vingegaard (Jumbo-Visma) si è imposto nella sesta ed ultima tappa, circuito di Eibar, percorrendo 137.8 Km in 3h36′42″, alla media di 38.154 Km/h. Ha preceduto di 47″ il britannico James Knox (Soudal Quick-Step) e di 49″ lo spagnolo Ion Izagirre (Cofidis). Miglior italiano Matteo Sobrero (Team Jayco-AlUla), 19° a 3′16″. Vingegaard si impone in classifica con 1′12″ sullo spagnolo Mikel Landa (Bahrain Victorious) e 1′29″ su Izagirre. Miglior italiano Sobrero, 16° a 4′00″.

PARIS-ROUBAIX FEMMES

La canadese Alison Jackson (EF Education-TIBCO-SVB) si è imposta nella classica francese, Denain – Roubaix, percorrendo 145.4 Km in 3h42′56″, alla media di 39.133 Km/h. Ha preceduto allo sprint l’italiana Katia Ragusa (Liv Racing TeqFind) e la belga Marthe Truyen (Fenix-Deceuninck)

CIRCUIT DES ARDENNES

Il francese Thibaud Gruel (Groupama-FDJ Conti) si è imposto nella terza tappa, Chooz – Haybes, percorrendo 169.6 Km in 4h08′09″, alla media di 41.007 Km/h. Ha preceduto allo sprint il connazionale Rémi Capron (V.C.Villefranche Beaujolais) e il portoghese António Morgado (Hagens Berman Axeon). Miglior italiano Francesco Busatto (Circus-ReUz-Technord), 5° a 3″. Il danese Mathias Bregnhøj (Leopard Togt Pro Cycling) è ancora leader della classifica con 8″ sul ceco Matej Zahalka (Elkov-Kasper) e 20″ sul belga Alec Segaert (Lotto Dstny Development Team). Miglior italiano Busatto, 8° a 48″

THE PRINCESS MAHA CHAKRI SIRINDHORNS CUP WOMEN’S TOUR OF THAILAND

La thailandese Jutatip Maneephan (Thailand Women’s Cycling Team) si è imposta nella prima tappa, circuito di Rayong, percorrendo 70 Km in 1h45′23″, alla media di 39.854 Km/h. Ha preceduto allo sprint la vietnamita Thi That Nguyen (nazionale vietnamita) e l’indonesiana Marenda Maghfirotika (nazionale indonesiana). Nessuna italiana in gata. La Maneephan è la prima leader della classifica con 4″ sulla Nguyen e 9″ sulla Maghfirotika

A EIBAR IL TRIS DI VINGEGAARD. IL DANESE VINCE CON AUTORITA’ IL GIRO DEI PAESI BASCHI 2023

aprile 8, 2023 by Redazione  
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Ancora Jonas Vingegaard (Team Jumbo Visma) protagonista al Giro dei Paesi Baschi, con un’ultima tappa in cui mette il sigillo alla vittoria finale. Il danese attacca sul gpm di Izua e lo rivedono solo alla fine. La Jumbo Visma si conferma squadrone vero

La sesta ed ultima patta del Giro dei Paesi Baschi parte da Eibar e termina nella medesima località dopo 137.8 km. Un chilometraggio non eccessivo che presenta però un percorso molto esigente con ben sette gmp sui quali la corsa potrebbe esplodere grazie ai ciclisti che vogliono contrastare il dominio, finora piuttosto netto, di Jonas Vingegaard (Team Jumbo Visma), ormai ad un passo dalla vittoria della breve corsa basca. Il primo tentativo di attacco dopo la partenza veniva portato da Nicolas Prodhomme (Team AG2R Citroen) e Jimmy Janssens (Team Alpecin Deceuninck). Il gruppo maglia gialla reagiva e riprendeva i due attaccanti sul primo gpm di Elkorrieta, posto al km 13.5, sul quale scollinava per primo Jon Barrenetxea (Team Caja Rural – Seguros RGA). Il gruppo restava compatto anche sul successivo gpm di Azurki, posto al km 24.9, sul quale scollinava in prima posizione Steven Kruijswijk (Team Jumbo Visma). Proprio l’olandese era tra i protagonisti dell’allungo decisivo con cui si formava la fuga di giornata. Oltre a lui, erano presenti il compagno di squadra Attila Valter, Marc Hirschi (UAE Team Emirates), Ruber Guerreiro (Team Movistar), Eddie Dunbar (Team Jayco AlUla), rein Taaramae (Team Intermarchè Circus Wanty), Bruno Armirail (Team Groupama FDJ), Esteban Chaves (Team EF Education EasyPost), Harm Vanhoucke (Team DSM), Emanuel Buchmann (Team BORA Hansgrohe), Valentin Paret-Peintre (Team AG2R Cicloweb) e Daniel Martinez (Team INEOS Grenadiers). Sul successivo gpm di Gorla posto al km 45, era Guerreiro a scollinare in prima posizione. Ad 80 km dalla conclusione il vantaggio della fuga sul gruppo maglia gialla era di 1 minuto e 35 secondi. Tra le squadre più attive in testa al gruppo si segnalava il Team Bahrain Victorious, con Mikel Landa che classifica alla mano era l’uomo più insidioso per Vingegaard. Si avvicinava il gpm di Krabelin, il più duro della tappa, con pendenze superiori al 10% per larghi tratti. I 12 uomini di testa iniziavano la scalata del predetto gpm con un minuto di vantaggio sul gruppo inseguitore. Guerreiro scollinava in prima posizione. Oltre al portoghese, restavano in testa Chaves, Kruijswijk e Valter. Chaves si aggiudicava il primo traguardo volate di Markina-Xemein posto al km 83.7. Il colombiano si ripeteva poco dopo scollinando in prima posizione sul gpm di Trabakua posto al km 92.6. Mauro Schmid (Team Soudal Quick Step) raggiungeva il gruppetto di testa quando mancavano circa 40 km alla conclusione. Lo svizzero si aggiudicava il secondo traguardo volante di Eibar posto al km 104.5. Sul successivo gpm di Izua uno scatto secco di Jonas Vingegaard spezzettava il gruppo degli inseguitori. Il danese si riportava in poco tempo su Chaves e Schmid, che nel frattempo erano rimasti da soli in testa. Anzi, dopo averli raggiunti, Vingegaard ripartiva tutto solo distanziandoli nettamente nel giro di un centinaio di metri. Il danese scollinava in prima posizione ed al suo inseguimento si formava un gruppetto di undici uomini. Vingegaard scollinava per primo sull’ultimo gpm di Urkaregi posto al km 125.3 e guadagnava tra discesa e pianura oltre 1 minuto sugli immediati inseguitori. Il danese andava a vincere così la sua terza tappa del Giro dei Paesi Baschi, mentre James Knox (Team Soudal Quick Step) si piazzava in seconda posizione a 47 secondi. In terza posizione Ion Izagirre (Team Cofidis) regolava il gruppo degli inseguitori mentre chiudevano la top five Brandon McNulty (UAE Team Emirates) in quarta posizione e Sergio Higuita in quinta posizione. Il trionfo di Vingegaard è netto visto che in classifica generale rifila 1 minuto e 12 secondi di ritardo a Landa ed 1 minuto e 29 secondi di ritardo a Izagirre. Per quanto riguarda le brevi corse a tappe, c’è già attesa in Trentino per il prossimo Tour of the Alps, in programma dal 17 al 21 Aprile. Sarà come al solito la classica preparazione in vista del Giro d’Italia.

Antonio Scarfone

Jonas Vingegaard vince il Giro dei Paesi Baschi 2023

Jonas Vingegaard vince il Giro dei Paesi Baschi 2023

SERGIO HIGUITA VINCE AD AMOREBIETA. VINGEGAARD RESTA IN MAGLIA GIALLA

aprile 7, 2023 by Redazione  
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Nella quinta e penultima tappa del Giro dei Paesi Baschi, il solito finale esplosivo con continue salitelle brevi ma ripidissime favorisce nel finale un gruppo con i ciclisti più forti in cui è Sergio Higuita (Team BORA Hansgrohe) a prevalere in volata. Jonas Vingegarrd (Team Jumbo Visma)resta in maglia gialla ed è ad un passo dalla vittoria nella breve corsa basca

La quinta tappa del Giro dei Paesi Baschi 2023 ripropone un percorso già visto e rivisto con i soliti ripidi gpm ed i dentelli nel finale che possono far esplodere la corsa. Dopo la partenza da Amorebieta già la prima salita di Montecalvo posta dopo 11 km e mezzo può essere il trampolino giusto per la fuga di giornata. Ed infatti proprio su questa salita evadevano dal gruppo principale Rémi Cavagna e Mattia Cattaneo (Team Soudal Quick Step). Era il francese a scollinare in prima posizione. Era invece Cattaneo a scollinare in prima posizione sul successivo gpm di Natxitua posto al km 54.2. La coppia di testa raggiungeva il vantaggio massimo sul gruppo maglia gialla, di poco inferiore ai 5 minuti, intorno al km 70. Cattaneo si aggiudicava anche il terzo gpm di Paresi posto al km 102.1. A 50 km dalla conclusione, il vantaggio della fuga sul gruppo maglia gialla era sceso a 2 minuti e 45 secondi. Era come al solito il Team Jumbo Visma a comandare le operazioni ed a dettare il ritmo più consono all’inseguimento di Cavagna e Cattaneo. L’italiano si aggiudicava il primo traguardo volante di Muxika posto al km 124 ed il successivo gpm di Balarrinaga posto al km 140.3. I due ciclisti di testa venivano ripresi dal gruppo poco prima del secondo traguardo volante di Amorebieta-Ttxano, posto al km 147.1, sul quale transitava per primo Romain Gregoire (Team Groupama-FDJ). Gli attacchi e i contrattacchi negli ultimi 10 km di tappa, favoriti da alcuni dentelli con pendenze che arrivavano anche al 13%, frazionavano il gruppo ma nelle posizioni di testa era sempre presente e vigile la maglia gialla Jonas Vingegaard (Team Jumbo Visma), che in alcune occasioni provava anche l’allungo. La volata vedeva protagonista un gruppo forte di una ventina di unità ed ad imporsi in volata era Sergio Higuita (Team BORA Hansgrohe) davanti ad Andrea Bagioli (Team Soudal Quick Step) e Mattias Skjelmose Jensen (Team Trek Segafredo). Chiudevano la top five Matteo Sobrero (Team Jayco AlUla) in quarta posizione e Mauro Schmid (Team SOudal Quick step) in quinta posizione. Higuita ottiene la prima vittoria stagionale mentre in classifica generale Vingegaard conserva la maglia gialla con 13 secondi di vantaggio su Mikel Landa (Team Bahrain Victorious) e 31 secondi di vantaggio su David Gaudu (Team Groupama FDJ). Visto che in 40 secondi sono racchiusi 10 ciclisti, nell’ultima tappa di domani ancora è tutto possibile anche se Vingegaard parte come favorito per la vittoria finale. Sono ben sette i gpm che i ciclisti affronteranno da Eibar ad Eibar, ultima tappa di quadi 138 km. In caso di ritmo forsennato, alcune di queste sette salite potrebbero fare danni e la più dura di tutte, Krabelin, posta al km 70.2, praticamente a metà del percorso, aspetta i ciclisti per far esplodere la corsa. Insomma Vingegaard dovrà tenere gli occhi ben aperti fino alla fine per portare a casa la seconda corsa a tappe stagionale dopo il Gran Camino vinto lo scorso Febbraio.

Antonio Scarfone

Sergio Higuita vince ad Amorebieta (foto: Getty Images)

Sergio Higuita vince ad Amorebieta (foto: Getty Images)

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