LA PRIMA VOLTA DI JAKOBSEN: L’OLANDESE VINCE LO SPRINT DI NYBORG. VAN AERT NUOVA MAGLIA GIALLA.

luglio 2, 2022 by Redazione  
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Si sa, una delle massime aspriazioni per uno sprinter è vincere almeno una tappa al Tour de France. Una sorte di consacrazione che oggi è toccata a Fabio Jakobsen vincitore della sua prima frazione alla Grand Boucle. Il corridore della Quick Step Alpha Vinyl ha superato in rimonta Wout Van Aert (Jumbo-Visma) e Mads Pedersen (Trek-Segafredo) sbucando alle spalle del belga negli ultimi 50 metri e tagliando il traguardo di Nyborg a braccia alzate. Per l’olandese, reduce da un inizio di stagione in cui aveva già ottenuto 10 successi, si tratta della fine di un ideale percorso iniziato dopo la terribile caduta al Tour de Pologne del 2020 che lo aveva ridotto letteralmente in fin di vita. Per Van Aert invece un altro secondo posto dopo quello ottenuto nella crono d’apertura che però porta in dote la maglia gialla grazie ai 6 secondi d’abbuono ottenuti sul traguardo, abbastanza per strappare il simbolo del primato dalle spalle di Yves Lampaert (Quick Step Alpha Vinyl), ora 2° in classifica generale ad appena 1″ dal connazionale.

La seconda tappa del Tour 2022 era almeno da un punto di vista altimetrico piuttosto semplice. I 202,2 km che hanno condotto i corridori da Roskilde a Nyborg erano infatti quasi completamente piatti, ad eccezione di 3 gpm di 4a categoria posti nella parte iniziale del percorso. Le insidie di giornata erano così concentrate nel Great Belt Bridge, una colossale opera ingegneristica formata da due lunghissimi ponti, l’East Brigde ed il West Bridge (lunghi rispettivamente 6,6 e 6,8 km) che i corridori dovevano affrontare da est ad ovest per passare dalla Selandia alla Fionia. Lungo i due ponti i corridori erano attesi dal forte vento che spesso insiste nel tratto di mare compreso tra le due isole. Il traguardo di Nyborg era posto a pochissimi km dal termine del West Bridge ed era presumibilmente destinato a premiare un velocista.

La fuga di giornata è partita subito, praticamente al km zero. Ad animare la tappa sono stati Magnus Cort Nielsen (EF Education-EasyPost), Sven Bystrom (Intermarchè-Wanty-Gobert Materiaux) e il duo della B&B Hotels-KTM formato da Pierre Rolland e Cyril Barthe. Il quartetto ha subito ricevuto il via libera dal gruppo ma non è mai riuscito a portare il gap oltre i 3 minuti, complice il nervosismo in testa al plotone che sempre mantenuto un’andatura piuttosto sostenuta. I fuggitivi, che non coltivavano particolari velleità per quel che riguardava la vittoria di tappa, si sono concentrati nella lotta per i tre gran premi della montagna che avrebbero sancito la prima maglia a pois di questo Tour. Lungo il primo dei tre gpm, la Cote d’Asnaes Indelukke (km 62), il duo della B&B ha perso contatto da Cort e Bystrom, col danese che ha poi agilmente battuto il corridore dell’Intermarchè in cima allo strappo (1,1 km al 5,1%) conquistando il primo punto. Vista anche la vicinanza del secondo gpm, la Cote d’Hove Straede (900 m al 5,7%) posta 10 km dopo, il duo scandinavo non si è rialzato, anzi ha aumentato il ritmo impedendo a Rolland e Barthe di rientrare. Cort è transitato per primo anche sul secondo gpm, gudagnandosi matematicamente la prima maglia a pois, ed ha poi completato l’opera vincendo a braccia alzate anche il terzo (Karup Strandbakke, km 84) in mezzo al tripudio del numerorissimo pubblico danese. In questa fase i due battistrada sono riusciti a portare ad oltre 3′ il gap su un gruppo maglia gialla che in precedenza si era avvicinato fino ad 1′40″. Il gruppo ha però iniziato ad aumentare il ritmo in vista dello sprint intermedio di Kalundborg, posto ai -75. Il traguardo voltante è andato a Bystrom grazie anche al disinteresse di un Cort evidentemente soddisfatto dopo aver centrato l’obiettivo di giornata. La volata del gruppo è invece andata a Caleb Ewan (Lotto-Soudal), davanti a Wout Van Aert (Jumbo-Visma) e Peter Sagan (TotalEnergies). Proprio l’accelerazione prodotta nell’avvicinamento allo sprint intermedio ha fatto crollare il vantaggio dei due fuggitivi, sceso addirittura a 20″. A questo punto Bystrom ha rilanciato l’andatura, mentre Cort si è rialzato, lasciando il norvegese da solo in testa alla corsa. Bystrom è rimasto a lungo con pochi secondi di vantaggio sul gruppo, prima di essere ripreso quando al traguardo mancavano 31 km.

Il lungo tratto di avvicinamento all’imbocco del ponte è stato caratterizzato dal nervosismo e da numerose cadute. Una di queste ha coinvolto Rigoberto Uran, capitano della EF Education-EasyPost. Il colombiano, aiutato dai compagni di squadra, è stato poi protagonista di un lungo inseguimento. L’agitazione è continuata anche una volta raggiunto il Grand Belt Bridge e così altri corridori sono finiti per terra. Tra questi anche la maglia gialla Yves Lampaert (Quick Step Alpha Vinyl) che è prontamente rientrato grazie all’aiuto prestato dai compagni di squadra Michael Morkov e Mikkel Honorè. Proprio quando ci si aspettava che la corsa potesse esplodere, si è capito che il vento era forte ma spirava in direzione prevalentemente opposta alla marcia dei corridori. Ciò ha spento ogni eventuale idea di attacco, consentendo man mano il rientro di quasi tutti i corridori che erano caduti, tra cui lo stesso Uran.
La tensione in testa al gruppo però non è calata neanche una volta usciti dal ponte e così ne sono venute fuori nuove cadute. La più rilevante ha tagliato in due il gruppo ma è giunta quando i corridori erano già transitati sotto lo striscione dei -3, che sanciva la neutralizzazione dei tempi in caso di cadute.

La Quick Step, grazie al lavoro di Kasper Asgreen, Mattia Cattaneo e Yves Lampaert ha condotto il gruppo fino ai 500 metri quando, esaurito il lavoro della maglia gialla, sono arrivati in testa gli uomini della Trek-Segafredo con Jasper Stuyven in versione ultimo uomo di Mads Pedersen. E’ stato proprio il danese ha lanciare la sua lunghissima volata ai -250. Van Aert si è subito posto a ruota dell’ex-campione del mondo uscendo a sua volta ai -150. Il belga ha superato il danese ma proprio quando la vittoria sembrava in pugno alle sue spalle è spuntato come una saetta Jakobsen che ha superato Van Aert solo negli ultimi 30 metri. Per l’olandese è la prima affermazione in assoluto al Tour, mentre la Quick Step ottiene il secondo successo di tappa in due giorni. Alle spalle di Jakobsen giungono nell’ordine Van Aert e Pedersen. 4° posto per Danny Van Poppel (Bora-Hansgrohe), davanti a Jasper Philipsen (Alpecin-Deceuninck) e al redivivo Peter Sagan (TotalEnergies). Quindi troviamo Jeremy Lecroq (B&B Hotels-KTM) al 7° posto, seguito da Dylan Groenewegen (Team BikeExchange-Jayco), Luca Mozzato (B&B Hotels-KTM) e Hugo Hofstetter (Team Arkea-Samsic). Grazie all’abbuono ottenuto sul traguardo Wout Van Aert scavalca Yves Lampaert in classifica generale e ora guida con 1″ sullo stesso Lampaert, 8″ su Tadej Pogacar (UAE Team Emirates), 11″ su Filippo Ganna (Ineos Grenadiers) e 12″ su Mads Pedersen. Seguono Mathieu Van der Poel (Alpecin-Deceuninck) a 14″, Jonas Vingegaard (Jumbo-Visma) a 16″, Primoz Roglic (Jumbo-Visma) a 17″, Bauke Mollema (Trek-Segafredo) a 18″ e Dylan Teuns (Bahrain-Victorius) a 22″.

Domani è il programma la terza tappa, l’ultima in territorio danese prima del trasferimento in Francia. I corridori affronteranno la Vejle-Sonderborg per un totale di 182 km. Anche in questo caso il percorso sarà quasi totalmente piatto ad esclusione di tre strappetti classificati come gpm di 4a categoria. I velocisti saranno nuovamente chiamati in causa.

Pierpaolo Gnisci

02-07-2022

luglio 2, 2022 by Redazione  
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TOUR DE FRANCE

L’olandese Fabio Jakobsen (Quick-Step Alpha Vinyl Team) si è imposto nella seconda tappa, Roskilde – Nyborg, percorrendo 202.2 Km in 4h34′34″, alla media di 44.186 Km/h. Ha preceduto allo sprint il belga Wout Van Aert (Jumbo-Visma) e il danese Mads Pedersen (Trek-Segafredo). Miglior italiano Luca Mozzato (B&B Hotels-KTM), 9°. Van Aert è la nuova maglia gialla con 1″ sul connazionale Yves Lampaert (Quick-Step Alpha Vinyl Team) e 8″ sullo sloveno Tadej Pogacar (UAE Team Emirates). Miglior italiano Filippo Ganna (INEOS Grenadiers), 4° a 11″

GIRO D’ITALIA DONNE

L’olandese Marianne Vos (Team Jumbo-Visma) si è imposta nella terza tappa, Cala Gonone – Olbia, percorrendo 113.4 Km in 2h48′22″, alla media di 40.412 Km/h. Ha preceduto allo sprint la connazionale Charlotte Kool (Team DSM) e l’italiana Elisa Balsamo (Trek-Segafredo). La Balsamo è ancora maglia rosa con 6″ sulla Vos e 12″ sull’australiana Georgia Baker (Team BikeExchange-Jayco)

GP INTERNACIONAL TORRES VEDRAS – TROFEU JOAQUIM AGOSTINHO (Portogallo)

Il portoghese Daniel Freitas (Radio Popular-Paredes-Boavista) si è imposto nella seconda tappa, Atouguia da Baleia – Torres Vedras, percorrendo 143.2 Km in 3h32′07″, alla media di 40.506 Km/h. Ha preceduto allo sprint il connazionale Antonio Barbio (Tavfer-Mortágua-Ovos Matinados) e lo spagnolo Joan Bou (Euskaltel-Euskadi). Unico italiano in gara Alessio Gasparini (JAVA Kiwi Atlántico), 65° a 3′44″. Freitas è il nuovo leader della classica con 9″ sul connazionale Tiago Antunes (Efapel Cycling) e 11″ sullo spagnolo Luis Angel Maté (Euskaltel-Euskadi). Gasparini 61° a 12′18″

COURSE CYCLISTE DE SOLIDARNOSC ET DES CHAMPIONS OLYMPIQUES (Polonia)

Il polacco Patryk Stosz (Voster ATS Team) si è imposto nella quinta ed ultima tappa, Kielce – Łódź, percorrendo 201.8 Km in 4h45′51″, alla media di 42.358 Km/h. Ha preceduto allo sprint il connazionale Alan Banaszek (HRE Mazowsze Serce Polski) e il belga Simon Dehairs (Alpecin-Deceuninck Development Team). Nessun italiano in gara. Il belga Timo Kielich (Alpecin-Fenix Development Team) si impone in classifica con 3″ sul polacco Tomasz Budzinski (HRE Mazowsze Serce Polski) e 7″ sullo slovacco Matus Stocek (ATT Investments)

SIBIU CYCLING TOUR (Romania)

L’olandese Tim Van Dijke (Jumbo-Visma) si è imposto nel prologo, circuito a cronometro di Sibiu, percorrendo 2.3 Km in 2′43″, alla media di 50.798 Km/h. Ha preceduto di 75 centesimi di secondi il polacco Marceli Boguslawski (HRE Mazowsze Serce Polski) e di 2″ l’estone Martin Laas (BORA-hansgrohe). Miglior italiano Michele Gazzoli (Astana Qazaqstan Team), 12° a 6″. Van Dijke è il primo leader della classifica con 1″ su Boguslawski e 2″ su Laas. iglior italiano Gazzoli, 12° a 6″.

CAMPIONATI NAZIONALI ITALIANI -STRADA DONNE JUNIOR

Eleonora Ciabocco (Team Di Federico Pink) si è imposta nella gara su strada, circuito di Cherasco, percorrendo 98.3 Km in 2h39′38″, alla media di 36.947 Km/h. Ha preceduto di 10″ Federica Venturelli (Team Gauss Fiorin) e Gaia Segato (Breganze Millenium)

LA TAPPA DEL GIORNO (e altro ancora): ROSKILDE – NYBORG

luglio 2, 2022 by Redazione  
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Prima tappa in linea quasi totalmente pianeggiante ma dal finale insidioso. È previsto il passaggio sull’interminabile ponte del Grande Belt, viadotto sul mare esposto all’azione del vento, che oggi spirerà fin quasi ai 30 Km/h. Elevato, dunque, sarà il rischio d’incappare nei temuti ventagli, fratture in seno al gruppo nelle quali si possono perdere parecchi minuti, con pochissime possibilità di recuperarli perchè il traguardo sarà alle porte e davanti andranno sicuramente a tutta.

Se avete intenzione di prendervi una domenica di libertà con gli amici cercate di rincasare per le 16.30 perché è attorno a quell’ora che – secondo la media più alta stilata dagli organizzatori per la seconda tappa in linea – che il gruppo dovrebbe imboccare il Storebæltsbroen, ponte lungo quasi 15 Km inaugurato nel 1998 tra le isole di Selandia e Fionia superando così in due balzi il Grande Belt, degli stretti che collegano il Mare del Nord al Mar Baltico. In quei frangenti non ci sarà solo da ammirare l’opera dell’ingegno umano ma potrebbero anche svilupparsi interessanti azioni di corsa perché in quelle zone il vento spesso picchia forte e ogni centimetro del ponte potrebbe essere quello buono perché si apra un ventaglio in gruppo, con tutte le conseguenze del caso. In situazioni simili si possono anche perdere parecchi minuti ed è già un problema quando capitano a 40-50 Km dal traguardo, ma in questo caso ne mancheranno appena una ventina all’arrivo, momento della corsa nel quale normalmente già si viaggia ad altissima velocità, per cercare di ridurre il vantaggio accumulato dai fuggitivi di giornata e nel contempo incominciare le grandi manovre che porteranno allo sprint finale. Se in questo contesto uno o più corridori di classifica dovrebbero staccarsi non ci sarà praticamente possibilità di recuperare e per qualcuno potrebbero fin d’adesso spegnersi definitivamente le possibilità di vittoria finale al Tour 2022.

Il ponte del Grande Belt e l’altimetria della seconda tappa (www.motormagasinet.dk)

Il ponte del Grande Belt e l’altimetria della seconda tappa (www.motormagasinet.dk)

METEO TOUR

Roskilde : cielo sereno, 21.5°C vento moderato da WSW (20-25 km/h), umidità al 55%
Holbæk (42.3 Km): cielo sereno, 21.6°C vento moderato da SW (22-26 km/h), umidità al 56%
Kalundborg (traguardo volante – 126.9 Km): cielo sereno, 20.6°C vento moderato da SW (21-25 km/h), umidità al 61%
Pont du Grand Belt (181.1 Km): cielo sereno, 21.5°C vento moderato da SW (22-26 km/h), umidità al 51%
Nyborg : cielo sereno, 21.6°C vento moderato da SW (23-28 km/h), umidità al 45%

GLI ORARI DEL TOUR

12.00: inizio diretta su Eurosport1
12.35: partenza da Roskilde
13.55-14.05: GPM della Côte d’Asnæs Indelukke
14.10-14.20: GPM della Côte d’Høve Stræde
14.25-14.35: GPM della Côte de Kårup Strandbakke
14.45: inizio diretta su RAI2
15.20-15.35: traguardo volante di Kalundborg
16.30-16.55: imbocco ponte del Grande Belt
17.00-17.25: arrivo a Nyborg

RASSEGNA STAMPA

Sorpresa Lampaert nella crono d’apertura: beffato Van Aert, è la prima maglia gialla

Gazzetta dello Sport – Italia

Pogačar rumeno majico že pocukal za rokav

Delo – Slovenia

På eventyrenes boulevard manglede kun den lykkelige danske afslutning

Politiken – Danimarca

Lampaert claims surprise win in the wet on first Tour de France stage

The Independent – Regno Unito

Lampaert vainqueur du contre-la-montre

L’Équipe – Francia

Pogacar pega el primer golpe

AS – Spagna

Yves Lampaert kan het amper geloven: “Ik ben maar een boerke uit België, mijn hoofd ontploft”

Het Nieuwsblad – Belgio

Eerste gele trui in Tour van 2022 verrassend voor Yves Lampaert

De Telegraaf – Paesi Bassi

Lampaert überrascht: “Mein Kopf explodiert” – Pogacar setzt erstes Zeichen

Kicker – Germania

Болеем за темную лошадку из России! Почему стоит смотреть «Тур де Франс» в этом году

Sport Express – Russia

Con sorpresa comenzó el Tour de Francia 2022

El Espectador – Colombia

TOURALCONTRARIO

L’ordine d’arrivo e la classifica generale visti dal punto di vista della maglia nera.

Ordine d’arrivo della prima tappa, circuito a cronometro di Copenaghen, e prima classifica generale

1° Frederik Frison
2° Luca Mozzato a 7″
3° Pierre Rolland a 11″
4° Guy Niv a 16″
5° Alex Kirsch a 17″

STRAFALGAR SQUARE

L’angolo degli strafalcioni dei telecronisti

Garzelli: “I corridori dovranno avere la testa sulla corsa, sull’asfalto bagnato”
Rizzato: “Roglic è transitato con un’eccellente prova”
Rizzato: “Via anche il Tour de France per Pogacar”
Garzelli: “Sta facedo una crono senza prendendo rischi”
Giovannelli: “La sua bicicletta era un po’ sgonfia”
Rizzato: “Non ha più il visore davanti al casco” (visiera)
Garzelli: “Vlasov si ritrova 24″ (24 secondi)
Rizzato: “Ammissione postuma di Bjarne Riis” (Riis è ancora in vita…)
Bettiol: “I direttori sportivi mi hanno invogliato un po’ di attenzione”
Televideo: “Ganna si è dovuto accontentare del quarto crono”
Televideo: “Castelnau – Magnoac” (la penultima tappa è Castelnau-Magnoac – Cahors)

CASA RICORDI: TOUR DE FRANCE 1992

Sono passati 30 anni dall’impresa di Claudio Chiappucci al Tour del 1992. Riviviamo quell’edizione della corsa francese attraverso i titoli del quotidiano “La Stampa”

1a TAPPA: SAN SEBASTIÁN – SAN SEBASTIÁN (194.5 Km) – 6 LUGLIO 1992

PER IL TOUR SALITE IMPREVISTE – VINCE ARNOULD, ZUELLE LEADER
Le agitazioni di camionisti e contadini rischiano di fermare la corsa – Il francese s’impone in volata – Lo svizzero spodesta Indurain
C’è il problema dei blocchi stradali e per le auto scarseggia la benzina – Fondriest e Argentin già ko

LAMPAERT SIRENETTO (ALL’ASCIUTTO) IN GIALLO, IL BELGA STRACCIA A SORPRESA IL CONNAZIONALE VAN AERT

luglio 1, 2022 by Redazione  
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Lampaert vince a sorpresa la crono di apertura del Tour de France grazie alle migliori condizioni meteo e di asfalto trovate lungo il percorso rispetto ai favoriti. Il tracciato, molto tecnico nella seconda parte, favorisce Van Aert, più sicuro nelle curve rispetto a Filippo Ganna. Pogacar viaggia sui tempi dei migliori ed inizia ad infliggere distacchi ai rivali in classifica generale.

Alla fine la decide il meteo, anche se solo Lampaert riesce a far meglio degli specialisti, partiti sotto la pioggia battente. Specialisti che hanno visto inserirsi nella lotta un Tadej Pogacar che già l’anno scorso aveva mostrato di aver effettuato il salto di qualità anche nelle prove contro il tempo. In effetti oggi si è classificato terzo dietro a Yves Lampaert e a Wout Van Aert e davanti al campione del mondo di specialità Filippo Ganna, rifilando anche 8 e 9 secondi rispettivamente al padrone di casa Jonas Vingegaard e al connazionale Primoz Roglic.
La prova si presentava abbastanza tecnica, specialmente nella seconda parte dove curve strette secche e insidiose rendevano il tracciato una vera e propria gimcana. La pioggia, caduta copiosa sui big, ha reso ancor più difficile il tracciato e il rischio di finire a terra nei punti in cui si doveva piegare la bicicletta era sicuramente alto.
E’ stato questo a parere di chi scrive l’elemento che ha determinato la sconfitta di “Super Pippo”, non tanto nei confronti di un Lampaert che ha disputato la prova in condizioni meteo decisamente migliori rispetto a quelle che ha trovato il piemontese, ma anche nei confronti di Van Aert, partito solo un minuto dopo, e di Pogacar, anch’egli partito nel giro di pochissimi minuti.
Guardando la corsa si è avuta la netta impressione che Ganna non fosse molto sicuro nelle curve più difficili, rallentava molto e cercava di non inclinare la bicicletta per non rischiare cadute. Le traiettorie scelte da Van Aert e Pogacar sono sembrate decisamente migliori, più pulite, con meno cali di velocità e quindi con meno energie da spendere per rilanciare la velocità in uscita.
Non può sottacersi il fatto che Ganna abbia anche patito una foratura che non lo ha costretto a fermarsi grazie ad una innovazione tecnologica (i copertoncini che si autoriparavano grazie ad un gel), tuttavia l’impressione è stata di una scarsa sicurezza nelle curve a causa dell’asfalto bagnato.
Van Aert del resto è uno migliori in gruppo quanto a capacità di guida del mezzo e quindi, in una situazione come quello odierna, era naturale aspettarsi un piccolo vantaggio per il belga.
Probabilmente anche Van Aert è rimasto male per il secondo posto, ma probabilmente la mancata maglia gialla potrebbe essere un vantaggio per la corazzata Jumbo, che così potrà esimersi dal controllare la corsa lasciando l’ingrato compito alla Quick Step oltre che alle formazioni dei velocisti.
In particolare, nella tappa di domani, che prevede nel finale un ponte di 18 Km completamente esposto ai venti, gli uomini di Roglic e Vingegaard potranno compattarsi intorno ai propri capitani per tenerli davanti in caso di ventagli.
Per quanto riguarda la questione big, il copione è stato abbastanza rispettato, con Pogacar che – nonostante abbia cercato di non rischiare troppo – è riuscito a distanziare di qualche secondo i due rivali della Jumbo.
Adam Yates ha fatto una buona prova perdendo solo 16 secondi da Pogacar e precedendo di 2 secondi un quasi specialista come Geraint Thomas.
Aleksandr Vlasov ha concluso la prova con un ritardo di 31 secondi da Lampaert e di 24 da Pogacar.
Un po’ peggio hanno fatto Damiano Caruso ed Enric Mas che hanno accusato 48 secondi dal leader della UAE.
Molto male, invece, è andato Ben O’Connor, che era sembrato in grande spolvero al Delfinato e che ha invece concluso la prova con oltre un minuto di ritardo dal vincitore.
Dopo questa frazione, la lotta per a generale sembra già un affare a tre e, anche se gli outsiders forti in montagna potranno certamente tentare di inventarsi qualcosa, le differenze sembrano piuttosto nette.
Da domani, però, inizierà una girandola di tappe in cui fare molta attenzione, cosa che potrebbe comportare un dispendio notevole di energie – più a livello mentale che fisico – fino alla tappa con arrivo alle soglie della foresta dell’Arenberg, che sarà il primo vero banco di prova dopo le anticipazioni di oggi.

Benedetto Ciccarone

Lampaert sfreccia accanto alla Sirenetta nel corso della cronometro di Copenhagen (Yves Lampaert (foto Luca Bettini/SprintCyclingAgency)

Lampaert sfreccia accanto alla Sirenetta nel corso della cronometro di Copenhagen (Yves Lampaert (foto Luca Bettini/SprintCyclingAgency)

01-07-2022

luglio 1, 2022 by Redazione  
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TOUR DE FRANCE

Il belga Yves Lampaert (Quick-Step Alpha Vinyl Team) si è imposto nella prima tappa, circuito a cronometro di Copenhagen, percorrendo 13.2 Km in 15′17″, alla media di 51.821 Km/h. Ha preceduto di 5″ il connazionale Wout Van Aert (Jumbo-Visma) e di 7″ lo sloveno Tadej Pogacar (UAE Team Emirates). Miglior italiano Filippo Ganna (INEOS Grenadiers), 4° a 10″. Lampaert è la prima maglia gialla con 5″ su Van Aert e 7″ su Pogacar. Miglior italiano Ganna, 4° a 10″

GIRO D’ITALIA DONNE

L’italiana Elisa Balsamo (Trek-Segafredo) si è imposta nella seconda tappa, Villasimius – Tortolì, percorrendo 106.5 Km in 2h39′13″, alla media di 40.134 Km/h. Ha preceduto allo sprint le olandesi Marianne Vos (Team Jumbo-Visma) e Charlotte Kool (Team DSM). La Balsamo è la nuova maglia rosa con 4″ sull’australiana Georgia Baker (Team BikeExchange-Jayco) e 8″ sulla statunitense Kristen Faulkner (Team BikeExchange-Jayco)

GP INTERNACIONAL TORRES VEDRAS – TROFEU JOAQUIM AGOSTINHO (Portogallo)

Lo spagnolo Jonathan Lastra (Caja Rural-Seguros RGA) si è imposto nella prima tappa, São Mamede da Ventosa – Sobral de Monte Agraço, percorrendo 150.8 Km in 3h46′22″, alla media di 39.971 Km/h. Ha preceduto allo sprint il connazionale Fernando Barceló (Caja Rural-Seguros RGA) e il portoghese Frederico Figueiredo (Glassdrive/Q8/Anicolor). Unico italiano in gara Alessio Gasparini (JAVA Kiwi Atlántico), 63° a 6′15″. Il portoghese Tiago Antunes (Efapel Cycling) è ancora leader della classica con 5″ su Lastra e 7″ sul portoghese Daniel Freitas (Radio Popular-Paredes-Boavista). Gasparini 63° a 8′11″

COURSE CYCLISTE DE SOLIDARNOSC ET DES CHAMPIONS OLYMPIQUES (Polonia)

L’olandese Tim Bierkens (Allinq Continental Cyclingteam) si è imposto nella quarta tappa, Mielec – Tarnobrzeg, percorrendo 142.8 Km in 3h16′06″, alla media di 43.692 Km/h. Ha preceduto allo sprint i polacchi Adrian Banaszek (HRE Mazowsze Serce Polski) e Szymon Krawczyk (Voster ATS Team). Nessun italiano in gara. Il belga Timo Kielich (Alpecin-Fenix Development Team) è ancora leader della classifica con 4″ sul polacco Tomasz Budzinski (HRE Mazowsze Serce Polski) e 8″ sullo slovacco Matus Stocek (ATT Investments)

L’IRIDE DELLA BALSAMO ILLUMINA TORTOLÌ

luglio 1, 2022 by Redazione  
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Successo della campionessa del mondo Elisa Balsamo nella prima tappa in linea del Giro d’Italia Donne 2022. Nello sprint a ranghi compatti la cuneese ha avuto la meglio su Marianne Vos e Charlotte Kool. Nella TopTen anche le “nostre” Consonni, Barbieri, Bastianelli e Zanardi. Per la piemonte questo successo è valso anche la conquista delle leadership della classifica generale e di quella a punti

Nella prima tappa in linea del Giro d’Italia Donne a primeggiare è stata la campionessa del mondo Elisa Balsamo. La portacolori della Trek-Segafredo si è imposta al termine della Villasimius-Tortolì regolando in una volata a ranghi compatti Marianne Vos (Team Jumbo-Visma), Charlotte Kool (Team DSM), Lotte Kopecky (Team SD Worx), Chiara Consonni (Valcar – Travel & Service), Isotta Barbieri (Servetto – Makhymo – Beltrami TSA), Georgia Baker (Team BikeExchange – Jayco), Marta Bastianelli (UAE Team ADQ), Silvia Zanardi (Bepink) e Lea Lin Teutenberg (Ceratizit-WNT Pro Cycling), che ha completato la TopTen.
Il successo odierno ha permesso alla cuneese di scalzare la vincitrice del cronoprologo di ieri Georgia Baker, oggi settima, e di insediarsi in vetta alla generale andando ad indossare la maglia rosa. Dopo queste due prime tappe la classifica vede alle spalle della Balsamo proprio la Baker a 9″. Seguono la Kopecky a 10″ la Vos a 12″, Elisa Longo Borghini (Trek – Segafredo) a 15″, Emma Norsgaard (Movistar Team) a 18″, Kristen Faulkner (Team BikeExchange – Jayco) a 19″, la Kool a 21″, Lucinda Brand (Trek – Segafredo) e Annemiek van Vleuten (Movistar Team), entrambe classificate con 23″ di ritardo dalla Balsamo.
La maglia rosa non è l’unica ad arricchire il “guardaroba” della vincitrice odierna perchè la Balsamo ha conquistatro anche quella ciclamino della Classifica a punti.
Grazie al passaggio sull’unico GPM di giornata, nonchè primo di questo Giro, la teutonica Franziska Brauße (Ceratizit-WNT Pro Cycling) è andata ad indossare la maglia verde della speciale classifica.
Domani il Giro d’Italia donne saluterà la Sardegna con l’ultima tappa sulle strade isolane. È in programma la Cala Gonone-Olbia di 113,4km, che percorrerà la costa orientale della Sardegna per un arrivo fotocopia di quello odierno, ancora favorevole alle velociste.

Mario Prato

Elisa Balsamo indossa la maglia rosa al termine della seconda tappa (foto Dario Belingheri / Getty Images)

Elisa Balsamo indossa la maglia rosa al termine della seconda tappa (foto Dario Belingheri / Getty Images)

LA TAPPA DEL GIORNO (e altro ancora): COPENHAGEN – COPENHAGEN

luglio 1, 2022 by Redazione  
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Si parte dalla Danimarca con una cronometro individuale di 13 Km, palcoscenico perfetto per le cilindrate dei passisti come Filippo Ganna. Riuscirà il corridore piemontese a conquistare quella maglia gialla che ci manca dal 2019, dai due giorni trascorsi da Giulio Ciccone al vertice della classifica generale del Tour?

C’è particolare attesa quest’anno tra i tifosi italiani, anche se l’edizione 2022 del Tour de France – a meno di clamorose sorprese – non potrà vincerla uno dei nostri corridori. Altri sono i grandi favoriti per la vittoria finale, ma altissime sono la possibilità di riportare in Italia la maglia gialla e di vederla indossata da un nostro corridore per qualche giorno. E quel ciclista ha un nome e un cognome ben preciso: Filippo Ganna. Il corridore piemontese, che quest’anno punta anche alla conquista del record dell’ora (tentativo previsto a fine agosto a Grenchen, in Svizzera), ha scelto di saltare il Giro per la decisione degli organizzatori del Tour di far partire la loro corsa con una tappa a cronometro, fatto che non accadeva dal 2017, quando la Grande Boucle come quest’anno era scattata fuori dai confini nazionali, per la precisione della città tedesca di Düsseldorf. Il via dalla capitale danese sarà una sorta di clone di quel “Grand Départ” poiché sulle strade di Copenaghen non si disputerà un tradizionale cronoprologo – che di norma non supera gli 8 Km di lunghezza – ma una prova individuale lunga 13.2 Km, di 800 metri più corta rispetto a quella di Düsseldorf che terminò con il successo del gallese Geraint Thomas a 52.282 Km/h, una media che potrebbe anche essere superata da Ganna, considerato che quel pomeriggio i corridori gareggiarono sotto il maltempo. Il percorso tedesco era totalmente pianeggiante, al pari di quello danese, mentre era un pelo meno movimentato sotto l’aspetto planimetrico, essendo previste quel giorno circa venti curve, una decina in meno rispetto a quelle inserite nel tracciato disegnato nel cuore di Copenaghen. Il tratto più insidioso s’incontrerà a circa 4 km dall’arrivo poiché, oltre ad essere il più tortuoso, si snoderà in prossimità del porto della capitale, zona nella quale il vento potrebbe causare qualche problema e la salsedine rendere le strade scivolose. Tra i luoghi toccati dal percorso ci sono la celebre Sirenetta e il complesso dell’Amalienborg, residenza dei sovrani danesi, mentre il traguardo sarà collocato nella centralissima Rådhuspladsen, la Piazza del Municipio, a breve distanza dal Parco Tivoli.

METEO TOUR

Copenaghen – partenza primo corridore: pioggia consistente (1.9 mm), 21.2°C, vento moderato da SW (12-17 km/h), umidità al 90%
Copenaghen – arrivo ultimo corridore: pioggia debole (0.4 mm), 19.4°C, vento moderato da W (21-29 km/h), umidità al 91%

GLI ORARI DEL TOUR

15.30: inizio diretta su Eurosport1
16.00: partenza primo corridore
17.15: inizio diretta su RAI2
18.55: partenza ultimo corridore
19.10: arrivo ultimo corridore

Qui trovate l’ordine di partenza della cronometro

https://www.letour.fr/en/stage-1

RASSEGNA STAMPA

Roglic, Vingegaard, Thomas…Chi può battere il fenomeno Pogacar?

Gazzetta dello Sport – Italia

Pogačarja zgodovina ne zanima, sedanjost je preveč zabavna

Delo – Slovenia

Jonas Vingegaards nøgterne konstatering er meget løfterig

Politiken – Danimarca

Pogacar, the invisible champion out to win his third Tour de France

The Independent – Regno Unito

Des saisies lors des perquisitions visant Bahrain

L’Équipe – Francia

Mas mira al podio en el Tour

AS – Spagna

Tadej Pogacar aan de vooravond van de Tour: “We moeten ons geen zorgen maken over de concurrentie. We zijn sterker dan ooit”

Het Nieuwsblad – Belgio

Dominator und Wunderkind: Konkurrenz schmiedet Pläne gegen Pogacar

Kicker – Germania

«Тур де Франс» начинается с обысков. Все из-за релакса с допингом

Sport Express – Russia

Tour de France Preview: Pogacar Leads the Way Once Again

The New York Times – USA

Nairo, Rigoberto y Daniel: los ases colombianos en el Tour de Francia

El Espectador – Colombia

Tour de force: Aussie star primed for podium tilt

The Australian – Australia

TOURALCONTRARIO

L’ordine d’arrivo e la classifica generale visti dal punto di vista della maglia nera.

Così è finito il Tour nel 2021

1° Tim Declercq
2° Cees Bol a 24′30″
3° Mark Cavendish a 26′55″
4° Michael Mørkøv a 28′24″
5° Mads Pedersen a 31′52″

Miglior italiano: Daniel Oss, 27° a 1h14′16″
Maglia nera: Tadej Pogacar, 141° a 5h01′09″

STRAFALGAR SQUARE

L’angolo degli strafalcioni dei telecronisti (a partire da domani)

CASA RICORDI: TOUR DE FRANCE 1992

Sono passati 30 anni dall’impresa di Claudio Chiappucci al Tour del 1992. Riviviamo quell’edizione della corsa francese attraverso i titoli del quotidiano “La Stampa”

RADUNO DI PARTENZA (SAN SEBASTIÁN) – 4 LUGLIO 1992

ATTENTATO AL TOUR, TENSIONE E PAURA – BUGNO CAUTO
Esplodono due molotov nel quartier-generale della corsa, arrestato uno dei responsabili – In piazza 10 mila separatisti baschi Oggi cronoprologo a S. Sebastiano – “Tre i favoriti, io un outsider”

PROLOGO: SAN SEBASTIÁN (cronometro individuale – 8 Km) – 5 LUGLIO 1992

INDURAIN SUBITO GIALLO, MA BUGNO C’È
Ancora paura e tensione al Tour, dieci auto bruciate prima del prologo
Solo 12″ tra i due rivali – Male Chioccioli – Oggi ancora in Spagna

L’Amalienborg e l’altimetria della prima tappa (www.visitcopenhagen.it)

L’Amalienborg e l’altimetria della prima tappa (www.visitcopenhagen.it)

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