LA TAPPA DEL GIORNO (e altro ancora): CARCASSONNE – FOIX
luglio 19, 2022 by Redazione
Filed under Approfondimenti
Dopo l’ultima giorno di riposo è in programma il “blocco” pireanico, le ultime tre frazioni di montagna dell’edizione 2022 del Tour. Si comincia con la Carcassonne – Foix, la meno facile del trittico ma non certo una passeggiata, soprattutto per la presenza del ripido Col de Péguère a una trentina di chilometri dall’arrivo
È ora di riprendere l’ascensore. Dopo l’ultimo giorno di riposo il Tour riparte con la tre giorni pirenaica, che debutterà con la meno difficile tra le frazioni che ne compongono il trittico. È sbagliato, però, definire poco impegnativa la tappa di Foix poiché si dovrà affrontare il Col de Péguère, salita che gli organizzatori hanno denominato “muro” sulle cartine a causa delle notevoli inclinazioni che la strada proporrà negli ultimi tre chilometri (complessivamente l’ascesa ne misura nove), nei quali la pendenza media non scende mai sotto il 10% e si raggiunge un picco massimo del 18%. Va, però, detto che sul Péguère non è mai successo nulla di particolare, con i corridori poco motivati alla battaglia dai quasi 30 Km che successivamente si dovranno percorrere per andare al traguardo: così andò a finire la tappa terminata a Foix nel 2012 (arrivo della fuga e gruppo con i migliori di classifica tutti assieme a quasi 20 minuti), il cui finale era “gemello” di quello odierno per la presenza subito prima del Péguère dell’ascesa al Port de Lers (11.4 Km al 7%). A rendere la tappa più difficile ci penseranno le condizioni climatiche, con temperature che potranno toccare ancora i 36°C e vento fino a 30 Km/h nelle fasi iniziali.

Il castello di Foix e l’altimetria della sedicesima tappa (www.francethisway.com)
METEO TOUR
Carcassonne : sole e caldo, 32.3°C, vento moderato da ESE (30-36 km/h), umidità al 40%
Lavelanet (traguardo volante – 67.8 Km): sole e caldo, 31.8°C, vento debole da NE (10-11 km/h), umidità al 41%
Tarascon-sur-Ariège (97 Km): sole e caldo, 33.4°C, vento debole da NE (5-7 km/h), umidità al 40%
Foix : sole e caldo, 32.8°C, vento debole da ENE (9-12 km/h), umidità al 42%
GLI ORARI DEL TOUR
12.20: inizio diretta su Eurosport1
12.40: partenza da Carcassonne
13.00-13.05: GPM della Côte de Saint-Hilaire
13.35-13.45: GPM del Col de l’Espinas
14.15-14.30: traguardo volante di Lavelanet
14.45: inizio diretta su RAI2
15.45-16.10: GPM del Port de Lers
16.00-16.30: inizio salita Mur de Péguère
16.30-17.00: GPM del Mur de Péguère
17.00-17.30: arrivo a Foix
RASSEGNA STAMPA
Philipsen batte Van Aert in volata. Vingegaard in giallo cade e perde Roglic e Kruijswijk
Gazzetta dello Sport – Italia
Drama z rumeno majico se je srečno končala, Philipsen zmagal
Delo – Slovenia
Vingegaard slipper med skrækken på barsk dag, der koster ham to støtter
Politiken – Danimarca
Jonas Vingegaard stays in yellow but Tour hopes suffer blow with crash and team-mates’ withdrawal
The Daily Telegraph – Regno Unito
Cette fois, Philipsen peut célébrer
L’Équipe – Francia
Un infierno para Vingegaard
AS – Spagna
Eindelijk! Jasper Philipsen heeft zijn eerste zege in de Tour dan toch binnen, voor Van Aert
Het Nieuwsblad – Belgio
Philipsen sprint naar ritzege, Vingegaard met geel naar rustdag – Gaat Roglic zichzelf verlossen van ’Tour-trauma’? – Steven Kruijswijk met breuk bij sleutelbeen uit de Tour
De Telegraaf – Paesi Bassi
Jasper Philipsen gewinnt im Massensprint
Luxemburger Wort – Lussemburgo
Premierensieg für Philipsen – Politts Flucht bei Hitzeschlacht nicht belohnt
Kicker – Germania
Бельгиец Филипсен выиграл 15-й этап «Тур де Франс»
Sport Express – Russia
Jasper Philipsen se quedó con la etapa 15 del Tour de Francia 2022
El Espectador – Colombia
Philipsen wins stage 15 sprint finish as Vingegaard survives tough day
The Sydney Morning Herald – Australia
TOURALCONTRARIO
L’ordine d’arrivo e la classifica generale visti dal punto di vista della maglia nera.
Ordine d’arrivo della quindicesima tappa, Rodez – Carcassonne
1° Caleb Ewan
2° Matis Louvel a 2″
3° Taco van der Hoorn s.t.
4° Adrien Petit s.t.
5° Tiesj Benoot s.t.
Miglior italiano Mattia Cattaneo, 11° a 18″
Classifica generale
1° Caleb Ewan
2° Reinardt Janse Van Rensburg a 12′36″
3° Frederik Frison a 13′06″
4° Albert Torres a 22′38″
5° Amund Grøndahl Jansen a 29′30″
Miglior italiano Luca Mozzato, 38° a 1h25′34″
STRAFALGAR SQUARE
L’angolo degli strafalcioni dei telecronisti
Garzelli: “Inizialmento”
Rizzato: “Il lavoro per abbassare la temperatura di questa squadra” (strada)
Garzelli: “Il tempo viene preso lo stesso tempo del corridore”
Rizzato: “40°C sulle spalle dei corridori”
Garzelli (a Rizzato, che ha seguito il Giro in moto): “Tutti i giri che hai corso in moto”
Garzelli: “L’ex compagno di attacco”
Televideo: “Carcassone” (Carcassonne)
Televideo: “Ammiriglia” (Ammiraglia)
Televideo: “Vingegaar” (Vingegaard)
CASA RICORDI: TOUR DE FRANCE 1992
Sono passati 30 anni dall’impresa di Claudio Chiappucci al Tour del 1992. Riviviamo quell’edizione della corsa francese attraverso i titoli del quotidiano “La Stampa”
15a TAPPA: LE BOURG-D’OISANS – SAINT-ÉTIENNE (198 Km) – 20 LUGLIO 1992
CHIOCCIOLI BATTE IL SUO COLPO
Continua in Francia lo show di chi è stato protagonista al Giro d’Italia
Pazza picchiata di “Coppino” in discesa sotto la pioggia – Chiappucci ci prova, ma Indurain non si fa sorprendere – Perini terzo
17-07-2022
luglio 17, 2022 by Redazione
Filed under Ordini d'arrivo
TOUR DE FRANCE
Il belga Jasper Philipsen (Alpecin-Deceuninck) si è imposto nella quindicesima tappa, Rodez – Carcassonne, percorrendo 202.5 Km in 4h27′27″, alla media di 45.429 Km/h. Ha preceduto allo sprint il connazionale Wout van Aert (Jumbo-Visma) e il danese Mads Pedersen (Trek-Segafredo). Miglior italiano Luca Mozzato (B&B Hotels – KTM), 8°. Il danese Jonas Vingegaard (Jumbo-Visma) è ancora maglia gialla con 2′22″ sullo sloveno Tadej Pogacar (UAE Team Emirates) e 2′43″ sul britannico Geraint Thomas (INEOS Grenadiers). Miglior italiano Damiano Caruso (Bahrain Victorious), 20° a 44′45″
GEMENC GRAND PRIX (Ungheria)
Il ceco Tomas Barta (ATT Investments) si è imposto nella seconda ed ultima tappa, circuito di Szekszárd, percorrendo 127.4 Km in 2h55′33″, alla media di 43.543 Km/h. Ha preceduto allo sprint il neozelandese Luke Mudgway (Bolton Equities Black Spoke Pro Cycling) e l’ungherese Adam Kristof Karl (Epronex-Hungary Cycling Team). Miglior italiano Andrea Berzi (So.L.Me – Olmo), 4°. Mudgway si impone in classifica con 2″ su Barta e 4″ sul polacco polacco Damian Papierski (Voster ATS Team). Miglior italiano Andrea Biancalani (Beltrami TSA Tre Colli), 4° a 10″
GIRO CICLISTICO DELLA VALLE D’AOSTA – MONT BLANC (Under 23)
Il britannico Oscar Onley (Development Team DSM) si è imposto nella quinta ed ultima tappa, Valtournenche – Cervinia, percorrendo 119.7 Km in 3h45′41″, alla media di 31.823 Km/h. Ha preceduto di 22″ l’italiano Walter Calzoni (nazionale italiana) e di 38″ lo statunitense Matthew Riccitello (Hagens Berman Axeon). Il francese Lenny Martinez (Groupama-FDJ Conti) si impone in classifica con 25″ sul neozelandese Reuben Thompson (Groupama-FDJ Conti) e 1′46″ sull’italiano Simone Raccani (nazionale italiana)
BALOISE LADIES TOUR (Belgio)
Terza tappa suddivisa in due semitappe
L’olandese Lorena Wiebes (Team DSM) si è imposta nella quarta ed ultima tappa, circuito di Deinze, percorrendo 119.7 Km in 2h57′41″, alla media di 40.42 Km/h. Ha preceduto allo sprint la polacca Daria Pikulik (ATOM Deweloper Posciellux.pl Wroclaw) e la connazionale Mylene De Zoete (AG Insurance-NXTG Team). Miglior italiana Letizia Paternoster (Trek-Segafredo), 57° a 9″. L’olandese Ellen van Dijk (Trek-Segafredo) si impone in classifica con 21″ sulla Wiebes e 1′02″ sulla francese Audrey Cordon-Ragot (Trek-Segafredo). Miglior italiana la Paternoster, 21° a 6′31″
VUELTA INTERNACIONAL FEMENINA A COSTA RICA
La colombiana Carolina Vargas (nazionale colombiana) si è imposta nella quarta ed ultima tappa, circuito di Ciudad Quesada, percorrendo 91.1 Km in 2h41′33″, alla media di 33.835 Km/h. Ha preceduto di 35″ la connazionale Laura Daniela Rojas (nazionale colombiana) e di 45″ la costaricense Estefanie Alvarez (ATL-BC Crbicis.com). Nessuna italiana in gara. La Vargas si impone in classifica con 4″ sulla guatemalteca Jasmin Gabriela Soto (nazionale guatemalteca) e 47″ sulla connazionale Jennifer Camila Sanchez (nazionale colombiana)
PHILIPSEN, VOLATA AL CARDIOPALMA A CARCASSONNE. VINCE IL BELGA, VINGEGAARD RESTA IN GIALLO
In una tappa condizionata dal caldo estremo e da sfortune varie della Jumbo Visma, che vede i ritiri di Roglic e Kruijswijk e la caduta – apparentemente senza conseguenze – della maglia gialla Vingegaard, a Carcassonne va di scena una spettacolare volata in cui Jasper Philipsen (Team Alpecin Fenix) batte di mezza ruota Wout van Aert (Team Jumbo Visma) e Mads Pedersen (Team Trek Segafredo). Dopodomani iniziano i Pirenei e lo spettacolo finale del Tour 2022.
Nell’avvicinamento ai Pirenei oggi si svolge un’altra tappa interlocutoria, la sedicesima, con partenza da Rodez ed arrivo a Carcassonne, per un totale di 202 km. Diversi mangia e bevi, tipici della ‘pianura’ francese, sono disseminati lungo il percorso, su cui spiccano i due GPM della Cote d’Ambialet e della Cote des Cammazes, quest’ultima a circa 50 km dall’arrivo. E’una tappa che vede ancora una volta i fuggitivi protagonisti, ma non escludiamo un arrivo in volata, anche se finora un arrivo in volata vero e proprio risale alla terza tappa in Danimarca. I big di classifica dovrebbero prendersi una giornata di riposo in vista del tour de force finale sui Pirenei della settimana entrante. Da Roden non partivano Primoz Roglic (Team Jumbo Visma), per problemi alla schiena, Magnus Cort Nielsen (Team EF Education EasyPost) e Simon Clarke (Team Israel Premier Tech), questi ultimi due a causa del covid. La prima fuga partiva grazie all’azione di Wout van Aert (team Jumbo Visma), Nils Politt (Team BORA Hansgrohe) e Mikkel Honorè (Team Quick Step Alpha Vinyl). Dopo una quarantina di km Van Aert si rialzava facendosi riprendere dal gruppo maglia gialla. Politt era il primo a scollinare sul GPM della Cote d’Ambialet posta al km 68.9. Erano le squadre dei velocisti, in particolare Team BikeExchange Jayco ed Alpecin Fenix a tirare in testa al gruppo, il quale aveva poco più di 3 minuti di ritardo al km 73. A 65 km dall’arrivo una caduta metteva ko Steven Kruijswijk (Team Jumbo Visma). L’olandese era costretto al ritiro a causa di una sospetta frattura alla clavicola destra. La maglia gialla Vingegaard perdeva in un colpo solo due forti gregari in vista dei Pirenei. La sfortuna tra le fila del Team Jumbo Visma non era finita, visto che dopo qualche km un’altra caduta coinvolgeva Tiesj Benoot e proprio la magli gialla Jonas Vingegaard. Quest’ultimo cambiava bici e rientrava in gruppo dopo un paio di km. A 55 km dall’arrivo, all’inizio della Cote des Cammazes, il vantaggio della coppia di testa era sceso a soli 25 secondi. Honorè si aggiudicava il traguardo volante di Saint-Ferréol posto al km 147, mentre iniziavano a staccarsi alcuni ciclisti, tra cui anche Benoot che probabilmente aveva risentito le botte della precedente caduta. Una volta ripresi Politt ed Honorè, partiva al contrattacco Jonas Rutsch (team EF Education EasyPost). Il tedesco però veniva ripreso subito dal gruppo, dove a tirare erano gli uomini del Team Trek Segafredo. Tra i velocisti staccati si segnalavano Caleb Ewan (Team Lotto Soudal), Fabio Jakobsen (Team Quick Step Alpha Vinyl) e Dylan Groenewegen (Team BikeExchange Jayco). Benjamin Thomas (Team Cofidis) scollinava in prima posizione e continuava l’azione in discesa, trainando con sé Alexis Gougeard (Team B&B Hotels KTM). In testa al gruppo a tirare si vedevano anche uomini del Team DSM e del Team BORA Hansgrohe. Il gruppo Groenewegen riusciva a riprendere la coda del gruppo maglia gialla a circa 25 km dall’arrivo. Nel frattempo il vantaggio di Gougeard e Thomas restava costante intorno ai 25 secondi. Thomas accelerava a circa 4 km dall’arrivo ma veniva ripreso a circa 700 m dall’arrivo. Era la BikeExchange Jayco a tirare la volata per Groenewegen ma incalzava l’Alpecin Fenix con Jasper Philipsen che in un arrivo che tirava leggermente all’insù riusciva a mettere la sua ruota davanti a tutti. In seconda posizione si classificava Wout van Aert (Team Jumbo Visma) mentre terzo era Mads Pedersen (Team Trek Segafredo). Chiudevano la top five Peter Sagan (Team TotalEnergies) in quarta posizione e Danny Van Poppel (Team BORA Hansgrohe) in quinta posizione. Nella top ten si segnalavano l’ottavo posto di Luca Mozzato (Team B&B Hotels KTM) ed il nono posto di Andrea Pasqualon (Team Intermarchè Wanty Gobert) Dopo un terzo ed un secondo posto nella terza e nella quarta tappa, Philipsen ottiene la prima vittoria al Tour 2022. Tutto invariato in classifica generale con Vingegaard davanti a Pogacar e Thomas. Domani il terzo giorno di riposo farà da vigilia alla sedicesima tappa di martedì da Carcassonne a Foix con quattro GPM. I Pirenei iniziano ad essere protagonisti specialmente con le due ultime salite, il Col de Lens ed il Mur de Péguère, quest’ultimo a circa 30 km dall’arrivo. I big di classifica torneranno ad essere protagonisti con lo scontro frontale tra Vingegaard e Pogacar.
Antonio Scarfone

Jasper Philipsen vince a Carcassonne (foto: Anne Christine Poujoulat AFP via Getty Images)
LA TAPPA DEL GIORNO (e altro ancora): RODEZ – CARCASSONNE
luglio 17, 2022 by Redazione
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Si torna a Carcassone ad un anno dalla vittoria allo sprint di Mark Cavendish, ma ci sono ottime probabilità che stavolta a tagliare per primo la linea d’arrivo non sia un velocisti. I continui saliscendi renderanno molto problematica la tappa da controllare per le loro squadre e anche oggi potrebbe andare in porto la fuga da lontano. Sempre che il gran caldo non costringa l’organizzazione a prendere provvedimenti
Se il caldo non costringerà l’organizzazione ad accorciare la tappa (previsti quasi 40° al traguardo), come recentemente successo alla Route d’Occitanie, questa sarà la seconda frazione più lunga dell’edizione 2002 del Tour, una delle tre a superare la distanza di 200 Km. L’arrivo sarà a Carcassonne, sullo stesso rettilineo dove dodici mesi fa il britannico Mark Cavendish – quest’anno assente – s’impose allo sprint ottenendo la sua quarta e ultima vittoria, al termine di una frazione facilissima, quasi completamente pianeggiante. Ripetersi, per i velocisti, non sarà gioco facile perché stavolta il percorso avrà tutt’altro aspetto e di pianura vera se ne incontreranno poca, praticamente “confinata” ai 13 Km conclusivi. In precedenza il percorso proporrà sin dalla partenza un continuo saliscendi e in particolare si contano 14 brevi ascese, mai difficili ma che metteranno a dura prova le squadre degli sprinter, chiamate a lavorare per andare a riprendere i fuggitivi di giornata su di un tracciato che non rende molto facile questo tipo di operazioni. Non è escluso, quindi, che la fuga da lontano rimanga tale fin sotto gli imponenti baluardi delle famose fortificazioni di Carcassonne.

La cittadella fortificata di Carcassonne e l’altimetria della quindicesima tappa (whc.unesco.org)
METEO TOUR
Rodez : cielo sereno, 29.2°C, vento debole da ESE (6-8 km/h), umidità al 27%
Côte d’Ambialet (GPM – 68.9 Km): sole e caldo, 36°C, vento debole da SE (4-5 km/h), umidità al 27%
Revel (141.7 Km): sole e caldo, 37.4°C, vento debole da ESE (5 km/h), umidità al 21%
Carcassonne : sole e caldo, 36.7°C, vento moderato da ESE (19-23 km/h), umidità al 22%
GLI ORARI DEL TOUR
12.55: inizio diretta su Eurosport1
13.15: partenza da Rodez
14.45: inizio diretta su RAI2
14.45-14.55: GPM della Côte d’Ambialet
16.30-16.45: traguardo volante di Saint-Ferréol
16.40-16.55: GPM della Côte des Cammazes
17.40-18.05: arrivo a Carcassonne
RASSEGNA STAMPA
Tour, Matthews supersonico spegne il sogno di Bettiol. Pogacar, attacco a vuoto
Gazzetta dello Sport – Italia
Matthews slavil, Pogačar ni pridobil niti sekunde
Delo – Slovenia
Vingegaard forsvarer med stil sin førertrøje under Pogacars angreb på en dag, hvor australier vandt
Politiken – Danimarca
Matthews ends five-year wait for Tour de France victory
The Daily Telegraph – Regno Unito
Matthews vainqueur, Vingegaard ne cède rien
L’Équipe – Francia
Vingegaard aguanta el pulso
AS – Spagna
Michael Matthews boekt fantastische overwinning na zenuwslopende finale, Vingegaard doorstaat aanvalswerk Pogacar
Het Nieuwsblad – Belgio
Matthews wint Tour-rit na waanzinnige ontknoping
De Telegraaf – Paesi Bassi
Michael Matthews gewinnt Hitzeschlacht
Luxemburger Wort – Lussemburgo
Matthews besitzt das größte Stehvermögen in der Ausreißergruppe
Kicker – Germania
Австралиец Мэттьюс выиграл 14-й этап «Тур де Франс»
Sport Express – Russia
Michael Matthews ganó la etapa 14 del Tour de Francia 2022
El Espectador – Colombia
Aussie Michael Matthews wins Tour de France stage 14 after solo ride
The Sydney Morning Herald – Australia
TOURALCONTRARIO
L’ordine d’arrivo e la classifica generale visti dal punto di vista della maglia nera.
Ordine d’arrivo della quattordicesima tappa, Saint-Étienne – Mende
1° Reinardt Janse Van Rensburg
2° Caleb Ewan s.t.
3° Frederik Frison s.t.
4° Tim Wellens s.t.
5° Mads Pedersen a 11′03″
Miglior italiano Luca Mozzato, 15° a 13′32″
Classifica generale
1° Caleb Ewan
2° Anthony Turgis a 12′17″
3° Reinardt Janse Van Rensburg a 12′18″
4° Frederik Frison a 12′48″
5° Michael Mørkøv a 14′31″
Miglior italiano Luca Mozzato, 32° a 1h5′00″
STRAFALGAR SQUARE
L’angolo degli strafalcioni dei telecronisti
Garzelli: “Tenere sotto contrallo la fuga”
Garzelli: “È una situazione di corsa che stanno andando molto forte”
Rizzato: “La caduta di ieri ha picchiato duro”
Garzelli: “Domani la volata non arriverà”
Garzelli: Domani tappa che dovranno salvarsi”
Garzelli: “Speriamo possa cambiare la ruota interiore”
Garzelli: “L’inerzia della fuga è di andare più veloci”
Garzelli: “Questi 15 Km a 15 Km dalla conclusione”
Garzelli: “Questa lunga curva a destra che Alberto ha paura”
Televideo: “Jokob Fuglsang” (Jakob)
CASA RICORDI: TOUR DE FRANCE 1992
Sono passati 30 anni dall’impresa di Claudio Chiappucci al Tour del 1992. Riviviamo quell’edizione della corsa francese attraverso i titoli del quotidiano “La Stampa”
14a TAPPA: SESTRIERE – ALPE D’HUEZ (186.5 Km) – 19 LUGLIO 1992
SOLO CHIAPPUCCI NON GETTA LA SPUGNA
Tour, all’Alpe d’Huez arrivo solitario dello statunitense Hampsten e crollo di Bugno – Bugno: un ko senza scuse
Indurain, trionfo sempre più vicino – Un grande Vona di nuovo secondo – L’iridato perde oltre nove minuti, LeMond si ritira – Tanti errori, ma non è solo colpa sua – Chioccioli a 6’
16-07-2022
luglio 16, 2022 by Redazione
Filed under Ordini d'arrivo
TOUR DE FRANCE
Il britannico Michael Matthews (Team BikeExchange-Jayco) si è imposto nella quattordicesima tappa, Saint-Étienne – Mende, percorrendo 192.5 Km in 4h30′53″, alla media di 42.638 Km/h. Ha preceduto di 15″ l’italiano Alberto Bettiol (EF Education-EasyPost) e di 34″ il francese Thibaut Pinot (Groupama-FDJ). Il danese Jonas Vingegaard (Jumbo-Visma) è ancora maglia gialla con 2′22″ sullo sloveno Tadej Pogacar (UAE Team Emirates) e 2′43″ sul britannico Geraint Thomas (INEOS Grenadiers). Miglior italiano Damiano Caruso (Bahrain Victorious), 24° a 44′45″
GEMENC GRAND PRIX (Ungheria)
Il polacco Damian Papierski (Voster ATS Team) si è imposto nella prima tappa, Paks – Szekszárd, percorrendo 166.9 Km in 3h34′58″, alla media di 46.583 Km/h. Ha preceduto allo sprint l’italiano Andrea Biancalani (Beltrami TSA Tre Colli) e il neozelandese Luke Mudgway (Bolton Equities Black Spoke Pro Cycling). Papierski è il primo leader della classifica con 2″ su Mudgway e 3″ su Biancalani
GIRO CICLISTICO DELLA VALLE D’AOSTA – MONT BLANC (Under 23)
Il neozelandese Reuben Thompson (Groupama-FDJ Conti) si è imposto nella quarta tappa, Pont-Saint-Martin – Fontainemore (Plan Coumarial), percorrendo 173.8 Km in 5h04′32″, alla media di 34.243 Km/h. Ha preceduto allo sprint il francese Lenny Martinez (Groupama-FDJ Conti) e di 43″ l’italiano Simone Raccani (nazionale italiana). Martinez è ancora leader della classifica con 25″ su Thompson e 1′12″ su Raccani (nazionale italiana)
BALOISE LADIES TOUR (Belgio)
Terza tappa suddivisa in due semitappe
L’olandese Lorena Wiebes (Team DSM) si è imposta anche nella prima semitappa, Cadzand – Knokke-Heist, percorrendo 82.8 Km in 1h56′09″, alla media di 42.772 Km/h. Ha preceduto allo sprint la connazionale Amber van der Hulst (Liv Racing Xstra) e l’italiana Letizia Paternoster (Trek-Segafredo). La Wiebes è ancora leader della classifica con 20″ sulla connazionale Ellen van Dijk (Trek-Segafredo) e 36″ sulla francese Audrey Cordon-Ragot (Trek-Segafredo). Miglior italiana Letizia Paternoster (Trek-Segafredo), 17° a 4′37″
La Van Dijk si è imposta nella seconda semitappa, circuito a cronometro di Knokke-Heist, percorrendo 15.6 Km in 19′34″, alla media di 47.836 Km/h. Ha preceduto di 44″ la tedesca Mieke Kröger (Human Powered Health) e di 46″ la Cordon-Ragot. Miglior italiana la Paternoster, 22° a 2′05″. La Van Dijk è tornata leader della classifica con 31″ sulla Wiebes e 1′02″ sulla Cordon-Ragot. Miglior italiana la Paternoster (Trek-Segafredo), 21° a 6′22″
VUELTA INTERNACIONAL FEMENINA A COSTA RICA
La colombiana Jennifer Camila Sanchez (nazionale colombiana) si è imposta nella terza tappa, Florencia – San Miguel de Sarapiquí, percorrendo 71.8 Km in 2h06′26″, alla media di 34.073 Km/h. Ha preceduto di 16″ la guatemalteca Jasmin Gabriela Soto (nazionale guatemalteca) e di 30″ la costaricense Estefanie Alvarez (ATL-BC Crbicis.com). Nessuna italiana in gara. La Soto è la nuova leader della classifica con 28″ sulla Sanchez e 46″ sulla colombiana Serika Mitchell Guluma (ATL-BC Crbicis.com)
BUON SANGUE NON MENDE. MATTHEWS VINCE ALLA GRANDE UN’ALTRA TAPPA CON LA FUGA PROTAGONISTA
A Mende un impagabile Michael Matthews (Team BikeExchange Jayco) vince dopo essere andato in fuga, attaccato in prima persona negli ultimi 30 km scremando gli attaccanti ed infine rispondendo all’attacco finale di Alberto Bettiol (Team EF Education EasyPost). No contest tra i big di classifica, Vingegaard resta in giallo
I quasi 193 km della quindicesima tappa da Saint-Etienne a Mende strizzano l’occhio a una nuova fuga, anche se il muro finale dell’arrivo potrebbe anche interessare a qualche big di classifica per racimolare qualche secondo d’abbuono, in caso arrivo nelle prime tre posizioni. Dipende se la fuga di giornata riuscirà ad avvantaggiarsi nel corso della tappa oppure se le squadre degli uomini di classifica terranno chiusa la corsa. Dopo la partenza da Saint Etienne gli attacchi erano subito numerosi ed il gruppo già era molto sfilacciato sulla Cote de Saint-Just-Malmont, primo GPM da scalare dopo 14.2 km. Era Neilson Powless (Team EF Education EasyPost) a scollinare in prima posizione. Anche Tadej Pogacar (UAE Team Emirates) e Jonas Vingegaard (Team Jumbo Visma) erano molto attivi nelle prime posizioni del gruppo. Sulla Cote de Chataignier, secondo GPM di giornata, si formava una fuga di 23 elementi che comprendeva Simon Geschke (Team Cofidis), Alberto Bettiol, Rigoberto Uran e Neilson Powless (Team EF Education EasyPost), Lennard Kamna, Felix Grossschartner e Patrick Konrad (Team BORA Hansgrohe), Marc Soler (UAE Team Emirates), Daniel Martinez (Team INEOS), Benoit Cosnefroy (Team AG2R Citroen), Gregor Muhlberger (Team Movistar), Thibaut Pinot e Stefan Kung (Team Groupama FDJ), Louis Meintjes (Team Intermarchè Wanty Gobert), Bauke Mollema e Quinn Simmons (Team Trek Segafredo), Jakob Fuglsang, Michael Woods e Krists Neilands (Team Israel Premier Tech) e Franck Bonnamour (Team B&B Hotels KTM), Andreas Kron (Team Lotto Soudal), Luis Leon Sanchez (Team Bahrain Victorious) e Michael Matthews (Team BikeExchange Jayco). Era Simmons a scollinare in prima posizione. Matthews si aggiudicava il traguardo volante di Yssingeaux posto al km 50.7. Dopo 80 km il vantaggio della fuga sul gruppo maglia gialla era di circa 8 minuti e mezzo. Meintjes, ad oltre 15 minuti di ritardo da Vingegaard in classifica generale, era la ‘minaccia’ più grande per la maglia gialla. Geschke era il primo a transitare sul Col de Grandieu posto al km 135.3. Sotto l’impulso di Matthews che attaccava nella successiva discesa, contrattaccavano anche Sanchez, Grossschartner e Kron. I quattro uomini in testa alla corsa avevano una quarantina di secondi di vantaggio sugli ex compagni di fuga ai piedi della Cote de la Fage, penultima asperità di giornata. Era Matthews a scollinare per primo. La lunga discesa verso il muro finale vedeva diminuire il vantaggio dei quattro di testa. Alle loro spalle un primo drappello di inseguitori con Soler, Martinez, Meintjes e Bettiol provava a rientrare sulla testa della corsa. Nel frattempo, a 23 km dall’arrivo, il gruppo maglia gialla era segnalato ad oltre 14 minuti di ritardo. Nel gruppo di testa Kron era fermato da una foratura e doveva dire addio ai sogni di gloria. A 10 km dal termine il terzetto di testa aveva 40 secondi di vantaggio su tredici inseguitori. Matthews, Sanchez e Grossschartner iniziavano a salire l’insidiosa Cote de la Croix Neuve con un vantaggio di 30 secondi sui diretti inseguitori. Matthews restava da soli in testa a 3 km e mezzo dall’arrivo. Sull’australiano rientrava un indiavolato Bettiol a meno di 3 km dall’arrivo. Il toscano provava l’allungo a circa 1 km dallo scollinamento. Ma Matthews restava attaccato alla ruota dell’italiano ed anzi era capace di contrattaccare e di scollinare in prima posizione con circa 5 secondi di vantaggio su Bettiol. Matthews andava a vincere sul traguardo di Mende con 14 secondi di vantaggio su Bettiol e 34 secondi di vantaggio su Pinot. Chiudevano la top five Soler in quarta posizione a 50 secondi di ritardo e Konrad in quinta posizione a 58 secondi di ritardo. Il gruppo maglia gialla era regolato da Tadej Pogacat (UAE Team Emirates) che arrivava a 12 minuti e 34 secondi di ritardo e precedeva proprio Vingegaard, che riusciva a restare costantemente alla ruota dello sloveno. Vingegaard conserva la maglia gialla con 2 minuti e 22 secondi di vantaggio su Pogacar mentre Geraint Thomas (Team INEOS) è terzo a 2 minuti e 43 secondi di ritardo. Domani è in programma la quindicesima tappa da Rodez a Carcassonne di oltre 202 km. La Cote d’Ambialet e la Cote des Cammazes, quest’ultima ad una cinquantina di km dall’arrivo, sono le due uniche asperità di una tappa che potrebbe arridere ai velocisti, sempre che la fuga di giornata venga tenuta sotto controllo.
Antonio Scarfone

Matthews in azione sulla salita di Mende (Getty Images)
LA TAPPA DEL GIORNO (e altro ancora): SAINT-ÉTIENNE – MENDE
luglio 16, 2022 by Redazione
Filed under Approfondimenti
La traversata del Massiccio Centrale toccherà oggi il suo culmine con il classico arrivo sulla pista dell’aeroporto di Mende, preceduto dalla breve ma ripida salita della Croix-Neuve, l’ascesa che dal 1995 porta il nome del campione francese Laurent Jalabert, autore lassù di un’impresa rimasta impressa nella memoria dei suoi connazionali
Il Tour si addentra nel Massiccio Centrale per raggiungere un traguardo storico, almeno per i corridori francesi. È dal 14 luglio del 1995 che la salita che conduce all’aeroporto di Mende ha cambiato nome divenendo per tutti i transalpini (e non solo) la “Montée Jalabert” in ricordo dell’impresa che Laurent Jalabert confezionò nel giorno della festa nazionale, regalando ai suoi tifosi un’impresa nata da lontano e che gli permise di recuperare quasi sei minuti su Indurain, risalendo in classifica dal sesto al terzo posto con un passivo di 3’35” sullo spagnolo. Quella tappa si disputava come quella odierna tra Saint-Étienne e Mende, anche se i due percorsi avranno in comune solo il tratto conclusivo, proprio quello che prevede la breve ma bruciante “Salita Jalabert”, 2900 metri al 10.4% per arrivare fino alla “Croix Neuve”, rampa sulla quale nella tappa disputata 27 anni fa ci provò anche Marco Pantani, senza riuscire a scrollarsi di dosso gli avversari. L’arrivo non sarà in vetta all’ascesa poiché per questioni logistiche si dovranno poi percorrere 1500 metri in leggera discesa per “planare” sulla pista dell’aeroporto di Mende – Brenoux, che ospiterà un arrivo di tappa del Tour per la sesta volta nella storia. Dopo Jalabert, che inaugurò questo traguardo, qui si sono imposti lo spagnolo Marcos Serrano nel 2005, il suo connazionale Joaquim Rodríguez nel 2010, il britannico Steve Cummings nel 2015 e ancora un iberico, Omar Fraile, nel 2018. A questi precedenti vanno aggiunti i tre arrivi della Parigi-Nizza, occasioni le tappe si concludevano al termine della “Salita Jalabert”, luogo ha colto due volte la vittoria Alberto Contador (2007, 2010) mentre nel 2012 il primo al traguardo fu l’olandese Lieuwe Westra.

La cattedrale di Mende e l’altimetria della quattordicesima tappa (TripAdvisor)
METEO TOUR
Le Bourg-d’Oisans: cielo sereno, 24.3°C, vento moderato da N (13-16 km/h), umidità al 47%
Yssingeaux (traguardo volante – 50.7 Km): cielo sereno, 25.3°C, vento moderato da NNE (14-17 km/h), umidità al 41%
Mende*: sole e caldo, 31.6°C, vento debole da N (10-15 km/h), umidità al 31%
* previsioni relative al centro di Mende (734 metri), arrivo a quota 1030
GLI ORARI DEL TOUR
12.00: inizio diretta su Eurosport1
12.30: partenza da Saint-Étienne
12.50-12.55: GPM della Côte de Saint-Just-Malmont
13.25-13.35: GPM della Côte de Châtaignier
13.40-13.50: traguardo volante di Yssingeaux
14.45: inizio diretta su RAI2
15.40-16.05: GPM della Côte de Grandrieu
16.20-16.45: GPM della Côte de la Fage
17.00-17.30: GPM della Côte de la Croix Neuve – Montée Jalabert
17.05-17.35: arrivo a Mende
RASSEGNA STAMPA
Tour 2022: Pedersen trionfa a Saint Etienne dopo una volata senza storia
Gazzetta dello Sport – Italia
Pedersenu nesrečna 13. etapa, Pogačar ostaja drugi
Delo – Slovenia
Mads Pedersens pragtpræstation understreger et næsten surrealistisk dansk felttog
Politiken – Danimarca
Pogacar and Vingegaard renew Tour de France rivalry on stage 13
The Independent – Regno Unito
Pedersen avec la manière
L’Équipe – Francia
El Tour habla danés
AS – Spagna
De Tour is aan de Denen! Pedersen is sterkste vluchter, favorieten beleven snipperdag
Het Nieuwsblad – Belgio
Pidcock wint op Alpe d’Huez, Vingegaard geeft geen krimp – Van Aert kan zich vinden in ploegtactiek: “Verstandig om ons afzijdig te houden en onze benen te sparen”
De Telegraaf – Paesi Bassi
Pedersen lässt sich seine Chance nicht entgehen
Luxemburger Wort – Lussemburgo
Ausreißer kommen durch: Pedersen siegt im Sprint der Spitzengruppe
Kicker – Germania
Мадс Педерсен выиграл 13-й этап «Тур де Франс»
Sport Express – Russia
La calma después de la tormenta: Mads Pedersen ganó la etapa 13 del Tour
El Espectador – Colombia
Luckless Ewan crashes on stage 13 as Pedersen claims win
The Sydney Morning Herald – Australia
TOURALCONTRARIO
L’ordine d’arrivo e la classifica generale visti dal punto di vista della maglia nera.
Ordine d’arrivo della tredicesima tappa, Le Bourg-d’Oisans -Saint-Étienne
1° Benjamin Thomas
2° Caleb Ewan a 7″
3° Michael Mørkøv s.t.
4° Fabio Jakobsen s.t.
5° Edward Planckaert s.t.
Miglior italiano Kristian Sbaragli, 18° a 7″
Classifica generale
1° Anthony Turgis
2° Caleb Ewan a 1′18″
3° Mikkel Bjerg a 2′21″
4° Michael Mørkøv a 4′46″
5° Albert Torres a 9′31″
Miglior italiano Luca Mozzato, 32° a 52′46″
STRAFALGAR SQUARE
L’angolo degli strafalcioni dei telecronisti
Pancani: “La Lotta Soudal” (Lotto Soudal)
Garzelli: “Guardate le bandiere come stanno soffiando”
Garzelli: “Lora faranno questa doppia fila”
Garzelli: “Stanno mantenendo tutta la sede stradale”
Garzelli: “Andava a 170 di battiti”
Garzelli: “Pederez” (Pedersen)
Rizzato: “Andiamo a fare un break sulla gioia di Mads Pedersen”
CASA RICORDI: TOUR DE FRANCE 1992
Sono passati 30 anni dall’impresa di Claudio Chiappucci al Tour del 1992. Riviviamo quell’edizione della corsa francese attraverso i titoli del quotidiano “La Stampa”
13a TAPPA: SAINT-GERVAIS MONT BLANC – SESTRIERE (254.5 Km) – 18 LUGLIO 1992
CHIAPPUCCI
Al Tour, grande impresa dell’italiano: stacca tutti sui monti e vince al Sestriere tra 100 mila tifosi in delirio – “Ho pensato, ora svengo”
Come Fausto Coppi 40 anni fa – Indurain in giallo, Bugno ko – Vona secondo – Claudio ironico: dietro, Bugno tirava – Per la tv un arrivo a sorpresa
15-07-2022
luglio 15, 2022 by Redazione
Filed under Ordini d'arrivo
TOUR DE FRANCE
Il danese Mads Pedersen (Trek-Segafredo) si è imposto nella tredicesima tappa, Le Bourg-d’Oisans -Saint-Étienne, percorrendo 192.6 Km in 4h13′03″, alla media di 45.667 Km/h. Ha preceduto allo sprint il britannico Fred Wright (Bahrain Victorious) e il canadese Hugo Houle (Israel-Premier Tech). Miglior italiano Filippo Ganna (INEOS Grenadiers, 6° a 32″. Il danese Jonas Vingegaard (Jumbo-Visma) è ancora maglia gialla con 2′22″ sullo sloveno Tadej Pogacar (UAE Team Emirates) e 2′26″ sul britannico Geraint Thomas (INEOS Grenadiers). Miglior italiano Damiano Caruso (Bahrain Victorious), 22° a 42′07″
GIRO CICLISTICO DELLA VALLE D’AOSTA – MONT BLANC (Under 23)
Il francese Alex Baudin (Tudor Pro Cycling Team) si è imposto nella terza tappa, circuito di Aosta, percorrendo 138.8 Km in 3h48′29″, alla media di 36.449 Km/h. Ha preceduto di 11″ l’italiano Lorenzo Milesi (Development Team DSM) e di 32″ il britannico Thomas Gloag (Trinity Racing). Il francese Lenny Martinez (Groupama-FDJ Conti) è ancora leader della classifica con 25″ sul neozelandese Reuben Thompson (Groupama-FDJ Conti) e 29″ sull’italiano Simone Raccani (nazionale italiana)
BALOISE LADIES TOUR (Belgio)
L’olandese Lorena Wiebes (Team DSM) si è imposta anche nella seconda tappa, circuito di Herzele, percorrendo 114.6 Km in 2h54′57″, alla media di 39.303 Km/h. Ha preceduto di 1″ la connazionale Ellen van Dijk (Trek-Segafredo) e la polacca Daria Pikulik (ATOM Deweloper Posciellux.pl Wroclaw). Miglior italiana Gemma Sernissi (Aromitalia Basso Bikes Vaiano), 57° a 3′52″. La Wiebes ancora leader della classifica con 11″ sulla Van Dijk e 27″ sulla francese Audrey Cordon-Ragot (Trek-Segafredo). Miglior italiana Miglior italiana Letizia Paternoster (Trek-Segafredo), 18° a 4′30″
VUELTA INTERNACIONAL FEMENINA A COSTA RICA
La colombiana Carolina Vargas (nazionale colombiana) si è imposta nella seconda tappa, cronometro individuale Muelle – Santa Rosa de Pocosol, percorrendo 20.2 Km in 30′05″, alla media di 40.288 Km/h. Ha preceduto di 15″ la connazionale Serika Mitchell Guluma (ATL-BC Crbicis.com) e di 47″ la guatemalteca Jasmin Gabriela Soto (nazionale guatemalteca). Nessuna italiana in gara. La Vargas è la nuova leader della classifica con 15″ sulla Guluma e 47″ sulla Soto
PEDERSEN PROLUNGA LA FESTA DANESE A SAINT-ÉTIENNE, VINGEGAARD RESTA IN GIALLO
E’ ancora una volta la fuga a calamitare le attenzioni della tredicesima tappa da Le Bourg d’Oisans a Saint-Etienne. Dopo attacchi e contrattacchi anche tra i fuggitivi, per scremare sempre di più la testa della corsa, Mads Pedersen (Team Trek Segafredo) vince in una volata a tre davanti a Fred Wright (Team Bahrain Victorious) ed Hugo Houle (Team Israel Premier Tech). Jonas Vingegaard (Team Jumbo Visma) conserva agevolmente la maglia gialla.
Il Tour si lascia alle spalle le Alpi e punta i Pirenei attraversando il Massiccio Centrale con alcune tappe nervose, ricche di mangia e bevi ma non completamente montagnose. La tredicesima tappa da Le Bourg d’Oisans a Saint-Etienne è lunga oltre 193 km e presenta tre GPM di cui due di terza ed uno di seconda categoria. Pianura ce n’è oggettivamente poca quindi ci aspettiamo che la fuga di ciclisti fuori classifica abbia la meglio per la vittoria parziale. Anche i velocisti hanno qualche minima possibilità di successo ma devono passare indenni i numerosi saliscendi contenuti nella tappa. Dopo i due terribili tapponi alpini di ieri e di l’altro ieri prevediamo comunque un rilassamento tra i big di classifica. Il primo tentativo di fuga concreto dopo la partenza da Le Bourg d’Oisans si concretizzava grazie all’azione di Filippo Ganna (Team INEOS), STefan Kung (Team Groupama FDJ) e Matteo Jorgenson (Team Movistar). Era Ganna a scollinare in prima posizione sul primo GPM della Cote de Briè posto al km 30.4. Dopo una cinquantina di km ai tre di testa si univano Mads Pedersen e Quinn Simmons (Team Trek Segafredo), Fred Wright (Team Bahrain Victorious) ed Hugo Houle (Team Israel Premier Tech). Si formava così una fuga di sette uomini che aveva un minuto circa di vantaggio sul gruppo maglia gialla dopo una cinquantina di km. La fuga iniziava l’ascesa del Col de Parménie, secondo GPM di giornata posto al km 79.2, con quasi 2 minuti di vantaggio sul gruppo maglia gialla, che ancora non aveva lasciato andar via i fuggitivi. Era Pedersen a scollinare per primo. A 100 km dall’arrivo la fuga aveva 1 minuto e 46 secondi di vantaggio sul gruppo tirato dal Team Lotto Soudal e dal Team Alpecin Fenix. Pedersen si aggiudicava il traguardo volante de La Côte-Saint-André posto al km 101.4. Una caduta coinvolgeva a 72 km dall’arrivo Caleb Ewan ed Andreas Kron. I problemi per l’australiano, mai capace fino adesso di disputare una volata decente, si manifestavano sul successivo GPM della Côte de Saint-Romain-en-Gal, visto che si staccava dal gruppo maglia gialla. Chi invece provava a resistere in coda al gruppo era Fabio Jakobsen (Team Quick Step Alpha Vinyl). Pedersen scollinava in prima posizione sulla Côte de Saint-Romain-en-Gal, posta al km 148.6. Mancavano poco più di 40 km all’arrivo e le maggiori asperità altimetriche della tappa erano finite. Si vedeva in testa al gruppo a tirare anche il Team BikeExchange Jayco, con la doppia possibilità per l’eventuale volata offerta dalla coppia Matthews-Groenewegen. In testa alla corsa si era staccato Simmons, perciò i fuggitivi erano rimasti in sei. Con tre passistoni come Pedersen, Kung e Ganna il gruppo maglia gialla doveva accelerare il ritmo negli ultimi 40 km. Nonostante gli sforzi del Team BikeExchange Jayco, la fuga manteneva oltre 2 minuti di vantaggio a 18 km dall’arrivo. Il vincitore di tappa si sarebbe deciso tra i sei uomini di testa. A circa 13 km dall’arrivo, Pedersen, Houle e Wright staccavano con successo Ganna, Kung e Jorgenson. Nella volata a tre Pedersen aveva la meglio su Wright e Houle. Quarto si piazzava Kung a 30 secondi di ritardo mentre Jorgenson chiudeva in quinta posizione davanti a Ganna. Wout van Aert (Team Jumbo Visma) regolava il gruppo maglia gialla a 5 minuti e 45 secondi di ritardo da Pedersen. L’ex campione del mondo ottiene la settimana vittoria stagionale, sicuramente la più prestigiosa. In classifica generale Jonas Vingegaard (Team Jumbo Vista) conserva la maglia gialla davanti a Tadej Pogacar (UAE Team Emirates) e Geraint Thomas (Team INEOS). Domani è in programma la quattordicesima tappa da Saint-Etienne a Mende, di oltre 192 km. Sono cinque i GPM da scalare, di cui quattro di terza ed uno, l’ultimo, di seconda categoria. La Cote de la Croix Neuve, che coincide col traguardo, è un muro vero e proprio di 3 km ad oltre il 10% di pendenza media. La fuga avrà le sue chances di giocarsi la vittoria di tappa, ma i big di classifica dovranno tenere gli occhi ben aperti.
Antonio Scarfone

Mads Pedersen vince a Saint-Etienne (foto: Anne Christine Poujoulat AFP via Getty Images)
LA TAPPA DEL GIORNO (e altro ancora): LE BOURG-D’OISANS – SAINT-ÉTIENNE
luglio 15, 2022 by Redazione
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Inizia il lungo trasferimento dalle Alpi verso i Pirenei, tre insidiose giornate interlocutorie che si snoderanno sulle tormentate strade del Massiccio Centrale. Oggi si viaggerà in direzione di Saint-Étienne, una meta che 32 anni fa costò una probabile vittoria al Tour a Claudio Chiappucci
Archiviata la pratica Alpi ora il Tour intraprenderà la traversata del Massiccio Centrale, costituita da tre insidiose frazioni che traghetteranno il gruppo verso l’ultimo giorno di riposo, in programma lunedì prossimo, e la tre giorni pirenaica. Si tratta di percorsi altimetricamente non impossibili ma sui quali in diverse occasioni si sono viste azioni a sorpresa che hanno lasciato il segno in classifica e, per fare un esempio oggi particolarmente calzante, è quel che accadde il 14 luglio del 1990 in occasione di una tappa che partiva dall’area alpina per concludersi proprio a Saint-Étienne. Grazie anche a una fuga bidone sottovalutata durante la prima tappa, all’uscita delle Alpi Claudio Chiappucci si trovava a vestire la maglia gialla con più di sette minuti di vantaggio sul grande favorito per la vittoria finale, l’americano Greg LeMond, il quale provò a ridurre le distanze il giorno successivo con un attacco a più voci che spezzò il gruppo. Rimasto staccato, il “Diablo” non riuscì più a recuperare e perse quel giorno 4’53”, riuscendo a mantenere la maglia gialla con 2’34” di vantaggio su LeMond. Se si pensa che quest’ultimo giungerà a Parigi in giallo con 2’16” su Chiappucci, il corridore varesino forse avrebbe vinto quel Tour se non ci fosse stata la giornataccia di Saint-Étienne. Tornando al percorso di quest’anno, la tappa presenterà un’altimetria meno impegnativa rispetto a quello della frazione del 1990, ma dobbiamo rammentare il fatto che l’azione che spezzò il gruppo 32 anni fa avvenne su di una modesta salitella di quarta categoria e oggi di ascese lungo il tracciato se ne incontreranno cinque, tra le quali una di seconda categoria. Con un tracciato del genere un piccolo gruppo all’attacco avrà maggior chance di resistere all’inseguimento di un gruppo più corposo e, anche se non ci fossero “pesci grossi” in avanscoperta, di andare fino al traguardo. Sarà dunque un’altra freccia a disposizione dei cacciatori di tappe, mentre non dovrebbero avere grandi possibilità di vittoria i velocisti: anche se la fuga dovesse essere ripresa, un’ultima difficoltà altimetrica a ridosso del traguardo potrebbe tarpar loro le ali e metterle a un finisseur. E non è ancora finita perché proprio in corrispondenza delle tre frazioni disegnate sul Massiccio Centrale i corridori andranno incontro ad un progressivo innalzamento delle temperature, con la “canicule” che potrebbe picchiar duro soprattutto in occasione della tappa di domenica, quando a Carcassonne la colonnina di mercurio sfiorerà i 40°C.

La cattedrale di Saint-Étienne e l’altimetria della tredicesima tappa (www.leprogres.fr)
METEO TOUR
Le Bourg-d’Oisans: previsioni non disponibili
Grenoble (40.3 Km): sole e caldo, 32.4°C (percepiti 35°C), vento moderato da N (12-14 km/h), umidità al 48%
Vienne (136 Km): sole e caldo, 32.7°C, vento moderato da N (21-23 km/h), umidità al 37%
Saint-Étienne : cielo sereno, 28.4°C, vento moderato da NNE (14-17 km/h), umidità al 45%
GLI ORARI DEL TOUR
12.55: inizio diretta su Eurosport1
13.20: partenza da Le Bourg-d’Oisans
14.00-14.05: GPM della Côte de Brié
14.45: inizio diretta su RAI2
15.00-15.10: GPM del Col de Parménie
15.30-15.45: traguardo volante di La Côte-Saint-André
16.30-16.50: GPM della Côte de Saint-Romain-en-Gal
17.25-17.50: arrivo a Saint-Étienne
RASSEGNA STAMPA
L’Alpe d’Huez è di Pidcock, oro olimpico mtb: Pogacar attacca tre volte re Vingegaard
Gazzetta dello Sport – Italia
Pogiju ni uspelo streti rumene majice, Pidcock zmagal
Delo – Slovenia
Jonas Vingegaard brillerer sammen med sit hold i suverænt forsvar af den gule trøje
Politiken – Danimarca
Tom Pidcock becomes youngest winner on Alpe d’Huez in Tour de France history
The Daily Telegraph – Regno Unito
Pidcock vainqueur, Vingegaard solide, Bardet hors du podium
L’Équipe – Francia
Indestructible Vingegaard
AS – Spagna
Pidcock steelt de show in de Tour en wint op Alpe d’Huez, Pogacar prikt maar zonder succes
Het Nieuwsblad – Belgio
Pidcock wint op Alpe d’Huez, Vingegaard geeft geen krimp
De Telegraaf – Paesi Bassi
Pidcock stürmt auf der Königsetappe zum Sieg
Luxemburger Wort – Lussemburgo
Cross-Weltmeister Pidcock gewinnt Königsetappe nach Alpe d’Huez – Vingegaard wehrt Pogacars Attacken ab
Kicker – Germania
Британский велогонщик Пидкок выиграл 12-й этап «Тур де Франс»
Sport Express – Russia
Pogacar Attacks Tour Leader on Iconic Climb, to No Avail
The New York Times – USA
Tour de Francia 2022: Thomas Pidcock salió victorioso en Alpe d’Huez
El Espectador – Colombia
Ewan allays Tour doubt after surviving the Alps, as Pidcock triumphs on Alpe d’Huez
The Sydney Morning Herald – Australia
TOURALCONTRARIO
L’ordine d’arrivo e la classifica generale visti dal punto di vista della maglia nera.
Ordine d’arrivo della dodicesima tappa, Briançon – Alpe d’Huez
1° Victor Lafay
2° Fabio Jakobsen s.t.
3° Michael Mørkøv s.t.
4° Yves Lampaert a 59″
5° Reinardt Janse Van Rensburg a 1′38″
Miglior italiano Luca Mozzato, 15° a 3′51″
Classifica generale
1° Anthony Turgis
2° Mikkel Bjerg a 2′14″
3° Caleb Ewan a 9′03″
4° Marc Hirschi a 10′31″
5° Victor Lafay a 11′03″
Miglior italiano Luca Mozzato, 29° a 45′11″
STRAFALGAR SQUARE
L’angolo degli strafalcioni dei telecronisti
Pancani: “Un continuo saliscendi” (Galibier, Croix de Fer, Alpe d’Huez: alla faccia dei saliscendi!)
Garzelli: “Risposte importante”
Rizzato: “Pidcock ha tirato delle curve strepitose”
Garzelli: “Ieri hanno più speso tutti più energie”
Rizzato: “Hinault, vincitore di cinque volte”
Garzelli: “Un corridore arriva magra all’inizio del Tour”
Garzelli: “Ha sprecato tante energia”
CASA RICORDI: TOUR DE FRANCE 1992
Sono passati 30 anni dall’impresa di Claudio Chiappucci al Tour del 1992. Riviviamo quell’edizione della corsa francese attraverso i titoli del quotidiano “La Stampa”
GIORNO DI RIPOSO – 17 LUGLIO 1992
RESA DEI CONTI SULLE ALPI
Per Bugno e Chiappucci un tranquillo weekend di paura
Il Tour de France arriva oggi ai piedi del Monte Bianco – Domani si sale al Sestriere, domenica all’Alpe d’Huez
12a TAPPA: DOLE- SAINT-GERVAIS MONT BLANC (267.5 Km) – 17 LUGLIO 1992
BUGNO E CHIAPPUCCI, A VOI
A St. Gervais, Jaermann si impone su Delgado e Roche, i nostri a 2’56” con Indurain – L’iridato sotto accusa
La tappa del Sestriere, ultima chance – Il severo giudizio di Hinault: “Gianni sta sbagliando tutto” – Perini è quarto