25-04-2022

aprile 25, 2022 by Redazione  
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LE TOUR DE BRETAGNE CYCLISTE

Il francese Mickaël Guichard (WB-Fybolia Morbihan) si è imposto nella prima tappa, Guenrouët – Sainte-Reine-de-Bretagne, percorrendo 162.3 Km in 3h34′53″, alla media di 45.318 Km/h. Ha preceduto di 5″ il lussemburghese Arthur Kluckers (Leopard Pro Cycling) e di 7″ l’olandese Casper van Uden (Development Team DSM). Miglior italiano Nicolò Parisini (Team Qhubeka), 13° a 7″. Guichard è il primo leader della classifica con 8″ su Kluckers e 17″ su Van Uden. Miglior italiano Parisini, 14° a 21″

GRAN PREMIO DELLA LIBERAZIONE (Under 23)

Il tedesco Henri Uhlig (nazionale tedesca) si è imposto nella corsa italiana, circuito di Roma, percorrendo 138 Km in 3h18′40″, alla media di 41.678 Km/h. Ha preceduto allo sprint gli italiani Martin Marcellusi (Bardiani CSF Faizanè) e Carlo Francesco Favretto (General Store-Essegibi-F.Ili Curia).

GRAN PREMIO DELLA LIBERAZIONE FEMMINILE (donne)

L’italiana Silvia Persico (Valcar-Travel & Service) si è imposta nella corsa italiana, circuito di Roma, percorrendo 96 Km in 2h32′00″, alla media di 37.895 Km/h. Ha preceduto allo sprint le italiane Chiara Consonni (Valcar-Travel & Service) e Maria Giulia Confalonieri (Ceratizit-WNT Pro Cycling)

LIEGI-BASTOGNE-LIEGI 2022: LE PAGELLE

La stagione delle classiche 2022 si è chiusa ieri con la Liegi-Bastogne-Liegi. Ecco le pagelle

REMCO EVENEPOEL: Il giovane ciclista della Quick-Step attacca e sorpende il gruppo sulla Redoute. Si invola da lontano con una potenza devastante che lascia tutti di sasso. Attacca quando di chilometri dal traguardo ne mancano oltre 30, da solo contro tutti e metro dopo metro va a vincere la sua prima Classica Monumento salvando anche la Campagna del Nord della Quick-Step Alpha Vinyl Team. VOTO: 10

QUINTEN HERMANS: A sorpresa il ciclista della Intermarché regola il gruppo inseguitore classificandosi al secondo posto. Non spetta a lui e al suo team organizzare l’inseguimento ad Evenepoel, si accoda giustamente e prende il massimo che poteva prendere. VOTO: 8

MAURI VANSEVENANT: Il corridore classe ‘99 della Quick-Step si rivela una pedina importante in questa edizione della Liegi-Bastogne-Liegi. È lui, infatti, a lanciare l’azione decisiva di Evenepoel sulla Redoute. VOTO: 7

WOUT VAN AERT: Sulle côtes finali soffre e resiste fino alla Roche aux Faucons, dove perde le ruote del gruppo inseguitore. Approffitta dell’atteggiamento troppo attendista di Valverde, Teuns e company per rientrare e cogliere un buon terzo posto. VOTO: 6,5

ALEJANDRO VALVERDE: A quarantadue anni suonati il murciano è ancora lì, coi giovani rampanti a contendersi la vittoria in una corsa dura come la Liegi-Bastogne-Liegi. VOTO: 6,5

BRUNO ARMIRAIL: Il francese della Groupama-FDJ entra nella fuga di giornata ed è il primo ciclista a transitare in cima alla Redoute, una bellissima soddisfazione per lui. VOTO: 6

DANIEL FELIPE MARTINEZ: Il colombiano della Ineos è in un ottimo stato di forma, una condizione che, però, si scontra con l’inesperienza nei momenti clou. Raccoglie un quarto posto di incoraggiamento per il futuro. VOTO: 6

MIKEL LANDA: Si mette a disposizione della squadra attaccando da lontano per far scoppiare la corsa. L’azione non va in porto e, una volta ripreso, si mette a disposizione di Teuns. VOTO: 6

SERGIO HIGUITA: Col compagno di squadra Vlasov non riesce ad organizzare insieme alle altre squadre un inseguimento serio per cercare di riprendere un indiavolato Evenepoel. Si deve accontentare di un quinto posto. VOTO: 6

ALEKSANDR VLASOV: Il corridore della Bora-Hansgrohe sta bene ma perde le ruote di Evenepoel sulla Redoute nell’azione decisiva di giornata. Nel finale prova a invogliare gli altri inseguitori a spingere di più finché, spazientito, prova a riprendere il corridore della Quick-Step da solo e senza successo. VOTO: 5,5

MARC HIRSCHI: Senza Pogacar si ritrova capitano della UAE-Team Emirates, ma non sfrutta l’occasione e rimane inglobato nelle retrovie sulla Redoute quando si decide il destino della corsa. VOTO: 5,5

BENOIT COSNEFROY: Dopo le ultime prova incoraggianti il francese oggi alza bandiera bianca appena la corsa entra nel vivo. VOTO: 5

MICHAŁ KWIATKOWSKI: Il corridore polacco della Ineos Grenadiers era una delle punte del suo team, che si presentava ai nastri di partenza con ambizioni importanti. Si perde malamente nel finale. VOTO: 5

DYLAN TEUNS: Il belga della Bahrain ha uno squadrone a suo supporto, ma non riesce a tenere la corsa chiusa facendo scappare Evenepoel prima e non organizzando un inseguimento efficace poi. VOTO: 5

Luigi Giglio

24-04-2022

aprile 24, 2022 by Redazione  
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LIEGI-BASTOGNE-LIEGI

Il belga Remco Evenepoel (Quick-Step Alpha Vinyl Team) si è imposto nella classica belga, circuito di Liegi, percorrendo 257.2 Km in 6h12′38″, alla media di 41.413 Km/h. Ha preceduto di 48″ i connazionali Quinten Hermans (Intermarché-Wanty-Gobert) e Wout van Aert (Jumbo-Visma). Miglior italiano Diego Ulissi (UAE Team Emirates), 22° a 2′30″

LIEGI-BASTOGNE-LIEGI FEMMINILE

L’olandese Annemiek van Vleuten (Movistar Team) si è imposta nella classica belga, Bastogne – Liegi, percorrendo 142.1 Km in 3h52′32″, alla media di 36.666 Km/h. Ha preceduto di 43″ l’australiana Grace Brown (FDJ-Nouvelle Aquitaine-Futuroscope) e la connazionale Demi Vollering (Team SD Worx). Miglior italiana Elisa Longo Borghini (Trek-Segafredo), 5° a 43″

RUTLAND-MELTO CICLE CLASSIC

Il britannico Finn Crockett (Ribble Weldtite Pro Cycling) si è imposto nella corsa britannica, Oakham – Melton, percorrendo 180 Km in 4h37′40″, alla media di 38.895 Km/h. Ha preceduto allo sprint il ceco Tomas Kopecky (À Bloc CT) e il connazionale Jacob Scott (WiV SunGod). Ritirato l’unico italiano in gara, Alessio Gasparini (Java Kiwi Atlántico)

LIEGI INCORONA REMCO. EVENEPOEL VINCE LA DOYENNE IN SOLITARIA

aprile 24, 2022 by Redazione  
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A Liegi è il gran giorno di Remco Evenepoel. Il giovane talento fiammingo conquista la sua prima grande classica (alla prima partecipazione) grazie ad un’azione in solitaria in perfetto stile Evenepoel. Reduce da una primavera finora abbastanza deludente, caratterizzata più dalle sconfitte (vedi Tirreno-Adriatio e Itzulia Pais Vasco) che dalle buone pretazioni, Evenepoel è riuscito con un colpo da fuoriclasse a risollevare la stagione della sua Quick Step Alpha Vynil, mancata clamorosamente in tutta la prima parte delle classiche del nord. Per il belga, partito con un’accelerazione clamorosa in cima alla Cote de la Redoute e poi capace di aumentare il vantaggio sugli inseguitori fin sul traguardo, si tratta dell’affermazione più importante di una carriera già piena di allori, benchè ancora molto giovane. Alle spalle di Remco, il sorpendente Quentin Hermans (Intermarché-Wanty-Groupe Gobert) capace di regolare in volata Wout Van Aert (Jumbo-Visma), buon terzo. 7a posizione per Alejandro Valverde (Movistar Team) all’ultima partecipazione nella corsa che lo ha reso grande.

Il percorso della Doyenne ricalcava in buona parte quello dello scorso anno, ad eccezione dell’eliminazione della Cote des Forges, tolta dal percorso per avvicinare la Redoute alla Roche-aux-Faucons. I corridori erano quindi attesi 257 km caratterizzati da 10 cotes, in gran parte addensate negli ultimi 90 km, e numerosi altri strappetti non ‘ufficiali’.
Prima del via si sono registrate le defezioni di Jay Hindley (Bora-Hansgrohe) e Tiesj Benoot (Jumbo-Visma), quest’ultimo vittima di sintomi influenzali, a cui si è poi aggiunto il ritiro dopo appena 15 km di Michael Matthews (Team BikeExchange-Jayco).

La fuga di giornata ha iniziato a prendere forma al km 6 grazie all’attacco di Sylvain Moniquet (Lotto-Soudal). Al giovane vallone si sono immediatamente accodati il compagno di squadra Harm Vanhoucke, Bruno Armirail (Groupama-FDJ), Jacob Hindsgaul (Uno-X Pro Cycling Team) e Fabien Doubey (TotalEnergies). I cinque fuggitivi hanno subito guadagnato un margine di sicurezza (30″ al km 12) ma gli animi nel gruppo non si sono raffreddati poichè in tanti altri, in particolare gli uomini della Bingoal Pauwels Sauces WB, avevano voglia di rientrare sui battistrada. Al km 25 un drappello di tre uomini formato dalla coppia Kenny Molly e Luc Wirtgen (Bingoal Pauwels Sauces WB) e dallo spagnolo Pau Miquel (Equipo Kern Pharma) è uscito dal gruppo all’inseguimento del quintetto di testa. Di lì a poco ai tre contrattaccanti si sono aggiunti altri 3 uomini: Baptiste Planckaert (Intermarchè-Wanty-Gobert Materiaux), Paul Ourselin (TotalEnergies) e Marco Tizza (Bingoal Pauwels Sauces WB).
A questo punto il gruppo si è rilassato, scivolando rapidamente ad oltre 3 minuti di ritardo, mentre i 6 inseguitori sono riusciti a rientrare sulla testa della corsa al km 54, andando così a formare un plotoncino di 11 corridori. Il gap del gruppo, in questa fase era tirato da Tim Declerq (Quick Step Alpha Vynil) e Timo Roosen (Jumbo Visma), è ulteriormente cresciuto toccando un massimo di circa 6 minuti e mezzo per poi attestarsi a lungo attorno ai 5 minuti.

La corsa ha proceduto a lungo su questo canovaccio e così le prime due cotes di giornata, la Cote de La Roche-en-Ardenne (2,7 km al 5,7%) posta al km 77 e la Cote de Saint-Roch (1 km al 10,3%) al km 124,1, non hanno riservato nessun sussulto. L’andatura del gruppo principale ha iniziato man mano ad aumentare con l’approssimarsi delle ultime 8 cotes ‘ufficiali’ in programma, concentrate negli ultimi 90 km di corsa. In cima alla Cote de Mont-le-Soie (1,7 km al 5,5%), posta a 89 km dal traguardo, il distacco è così sceso sotto i 3′20″, gap che si è poi mantenuto costante nei chilometri successivi. Superata senza colpi di scena la Cote de Wanne (3,5 km al 5%), il gruppo di testa si è letteralemente disintegrato lungo la quinta asperità di giornata, la Cote de Stockeau (1 km al 12,6%) posta ai -74, . Davanti sono così rimasti il duo della Lotto formato da Moniquet e Vanhoucke, la coppia della Total composta da Doubey e Ourselin e quindi Armirail e Wirtgen. Il loro vantaggio in cima alla Cote de la Haute Levée (2,2 km al 7,1%) era di circa 2′50″.
Ai -60, nel tratto di discesa in avvicinamento alla Cote du Rosier, una terribile caduta avvenuta in testa al plotone ha letteralmente tirato giù mezzo gruppo. Tra i corridori coinvolti Tim Wellens (Lotto-Soudal), Rigoberto Uran (EF Education-Easy Post), Brandon McNulty (UAE Team Emirates), Romain Bardet (Team DSM), Tom Pidcock (Ineos Grenadiers) e soprattutto Julian Alaphilippe (Quick Step Alpha Vynil). Il campione del mondo è finito in mezzo a due alberi ed è stato costretto al ritiro in ambulanza. Tra i corridori attardati anche Alejandro Valverde (Movistar Team), ma a differenza del transalpino lo spagnolo è riuscito rapidamente a riportarsi su quel che rimaneva del gruppo principale tirato dagli uomini della Bahrain-Victorius e transitato in cima al Rosier (4,4 km al 5,7%) con uno svantaggio di 2′30″ dai battistrada.

Sulla terzultima salita di giornata, la Cote de Desnié (1,6 km al 7,4%) ai -43, Mikel Landa (Bahrain-Victorius) ha impresso una serie di accelerazioni con l’evidente intento di portare via un drappello, ma il Basco ha sempre trovato la pronta reazione del gruppo, ormai ridotto ad una quarantina di unità. Le sfuriate del corridore delle Bahrain hanno però avuto l’effetto di far crollare il distacco ad 1′40″. Lungo il successivo falsopiano un altro corridore Bahrain, Wout Poels, ha provato a sorprendere gli avversari in contropiede. L’azione del neerlandese è stata però neutralizzata poco dopo, ai piedi della Cote de la Redoute (-30) grazie al lavoro della Quick Step. Sulla Cote simbolo della Liegi (2 km al 8,6 %) il gruppo dei battistrada è lettarlmente esploso sotto i colpi di Bruno Armirail che staccato tutti i compagni di fuga restando da solo al comando della corsa. Nel frattempo in testa al gruppo erano arrivati gli uomini della Quick Step Alpha Vynil impegnati a propiziare l’attacco di Remco Evenepoel (Quick Step Alpha Vynil) arrivato proprio in cima alla Redoute. Il giovane talento fiammingo ha impresso una stilettata con cui ha staccato tutti di ruota e si è lanciato in solitaria all’inseguimento di Armirail, ripreso ai -21,5. A quel punto il gruppo tirato sempre dagli uomini della Bahrain, pagava un distacco di circa 30″. Evenepoel ha continuato del suo passo con Armirail a ruota mantenendo il vantaggio inalterato fino ai piedi del la Cote de la Roche-aux-Faucons (-13), l’ultima asperità prima del traguardo. Lungo le prime rampe del durissimo strappo (1,3 km al 10,5%) Armirail si è staccato, mentre Evenepoel ha continuato con un ritmo piuttosto elevato, scollinando con oltre mezzo minuto su un gruppo sembrato fin troppo arrendevole. Quando però la corsa sembrava ormai decisa, sull’ultimo tratto all’insù, è arrivata l’accelerazione di Aleksander Vlasov (Bora-Hansgrohe) che ha portato il gap sotto i 20″. Dopo una ulteriore fase di rallentamento, il russo è ripartito tutto solo lanciandosi all’inseguimento di Evenepoel. Ma era ormai impossibile riprendere lo scatenato Remco che anzi ha continuato a guadagnare fino al traguardo, garantendosi la possibilità di esultare nelle ultime centinaia di metri. Alle spalle del fuoriclasse fiammingo, Vlasov era stato nel frattempo ripreso dal gruppetto degli inseguitori arrivato a 48″ e regolato allo sprint da Quentin Hermans (Inermarchè-Wanty-Gobert Materiaux) davanti a Wout Van Aert (Jumbo-Visma) che sale sul podio della Liegi 7 giorni dopo il 2° posto alla Roubaix. Alle loro spalle il duo colombiano formato da Daniel Martinez (Ineos Grenadiers) e Sergio Higuita (Bora-Hansgrohe). Completanto la top ten, Dylan Teuns (Bahrain-Victorius), Alejandro Valverde (Movistar Team), Neilson Powless (EF Education-Easy Post), Marc Hirschi (UAE Team Emirates) e Michael Woods (Israel-Premier Tech).

La campagna delle classiche di primavera finisce così con un succeso che rivitalizza la stagione della Quick Step Alpha Vynil e lancia definitivamente Evenepoel nel novero dei campioni.

Pierpaolo Gnisci

Remco Re a Liegi

Remco Re a Liegi (fonte:Sprint Cycling Agency)

23-04-2022

aprile 23, 2022 by Redazione  
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EPZ OMLOOP VAN BORSELE (Donne)

L’olandese Maaike Boogaard (UAE Team ADQ) si è imposta nella corsa olandese, circuito di ’s-Heerenhoek, percorrendo 88 Km in 2h07′03″, alla media di 41.558 Km/h. Ha preceduto di 7″ la connazionale Sofie Van Rooijen (Parkhotel Valkenburg) e la norvegese Nora Tveit (Team Coop-Hitec Products). Miglior italiana Matilde Vitillo (BePink), 20° a 1′20″

A LIENZ PINOT BRINDA ALLA VITTORIA DOPO UN LUNGO DIGIUNO. BARDET VINCE IL TOTA 2022

aprile 22, 2022 by Redazione  
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Sotto una pioggia battente che ha condizionato gran parte della quinta e ultima tappa di Lienz, Thibaut Pinot (Team Groupama FDJ) va nuovamente in fuga e questa volta riesce a vincere dopo tre anni di digiuno, cancellando la delusione di ieri. Nella volata a due con la strada che si impenna al 6%, il francese stacca David De La Cruz (Team Qazakstan) mentre nella lotta per la maglia verde Romain Bardet (Team DSM) stacca a sua volta Pello Bilbao (Team Bahrain Victorious) e vince il suo primo Tour of the Alps.

L’ultima tappa del Tour of The Alps 2022 parte da Lienz e finisce a Lienz dopo 114.5 km. La classifica generale, ancora abbastanza corta, prenderà la sua fisionomia definitiva al termine di una tappa difficile ma non difficilissima e che avrà il suo momento clou sul GPM di Stronach, a 10 km dall’arrivo: sono 3 km davvero tosti con pendenze costantemente in doppia cifra. Il duello tra Pello Bilbao (Team Bahrain Victorious) e Romain Bardet (Team DSM), separati da 2 soli secondi in classifica, può riservate sorprese dovute anche alla presenza di terzi o più incomodi. Anche il primo GPM di Bannberg, posto al km 40, non scherza, visto che bisognerà scalare oltre 5 km al 10% di pendenza media. Proprio prima dell’inizio del Bannberg, verso il km 30, si formava in testa un gruppo di 15 ciclisti: David De La Cruz (Team Astana Qazaqstan), Andrey Amador (Team INEOS), Lennard Kamna (Team BORA Hansgrohe), Thibaut Pinot (Team Groupama FDJ), James Piccoli (Team Israel Premier Tech), Abner Gonzalez (Team Movistar), Marco Brenner (Team DSM), Johnatan Canaveral e Luca Covili (Team Bardiani CSF), Jefferson Cepeda (Team Caja Rural), Edoardo Zardini (Team Drone Hopper Androni Giocattoli), Davide Bais ed Igor Arrieta (Team Eolo Kometa), Mikel Iturria (Team Euskaltel Eyskadi) e Torstei Traeen (Uno X Pro Cycling Team). Il primo a scollinare sul Bannberg era Traeen. A 65 km dalla conclusione restavano in testa alla corsa De La Cruz, Amador, Kamna, Pinot, Arrieta e Traeen. Pinot e De La Cruz acceleravano sfruttando i numerosi saliscendi che precedevano il traguardo volante di Anras. Il francese e lo spagnolo si avvantaggiavano sugli ex compagni di fuga e così a 60 km dall’arrivo avevano 55 secondi di vantaggio sul primo gruppo inseguitore. Il gruppo maglia verde aveva rallentato e per il momento era segnalato a oltre 7 minuti di ritardo dalla coppia di testa. De La Cruz si aggiudicava il traguardo volante di Anras posto al km 59.8. La coppia di testa aumentava il vantaggio sul primo gruppo inseguitore e soprattutto sul gruppo maglia verde. De La Cruz e Pinot affrontavano il durissimo GPM di Stronach con oltre 11 minuti di vantaggio sul gruppo maglia verde. Il francese attaccava con decisione staccando De La Cruz a circa 1 km dallo scollinamento e transitava per primo sul GPM. Nel tratto in discesa De La Cruz riusciva a rientrare sul francese a 4 km dall’arrivo. Nel frattempo la lotta era serrata alle loro spalle in ottica classifica generale. Thymen Arensman e Romain Bardet (Team DSM) acceleravano a circa 2 km dalla vetta del GPM di Stronach trainando con loro un ottimo Michael Storer (Team Groupama FDJ), mentre la maglia verde Bilbao si staccava. Il terzetto scollinava con circa 25 secondi di vantaggio su Bilbao e Bardet era virtualmente la nuova maglia verde. Intanto nello sprint ristretto per la vittoria di tappa, su una strada che si impennava al 5-6% negli ultimi 600 metri, Pinot aveva la forza di staccare De La Cruz ed andare a vincere a braccia alzate sul traguardo di Lienz, per una vittoria violuta fortemente dopo la grande delusione di ieri. Secondo era De La Cruz a 7 secondi di ritardo mentre terzo si classificava Kamna a 1 minuto e 46 secondi di ritardo da Pinot. A chiudere la top five, Arrieta era quarto a 2 minuti e 43 secondi di ritardo mentre Traeen era quinto a 3 minuti e 26 secondi di ritardo. Grazie al grande lavoro di Arensman che tirava il gruppetto con Storer e Bardet, quest’ultimo giungeva ottavo con oltre 30 secondi di vantaggio su Bilbao. Era il trionfo per Bardet che vinceva il suo primo Tour of The Alps senza aver vinto neanche una tappa. Il francese era la maglia verde definitiva mentre Bilbao scendeva addirittura al quarto posto a 37 secondi di Bardet. Nel mezzo, in seconda posizione si classificava Storer a 14 secondi di ritardo da Bardet mentre Arensman era terzo a 16 secondi di ritardo dal suo compagno di squadra. Per quanto riguarda le altre classifiche, Traeen vinceva quella dei GPM ed Arensman quella del miglior giovane. Anche se il TOTA non ha avuto ciclisti italiani protagonisti, è stata un’ottima corsa da seguire in preparazione del Giro d’Italia, ormai alle porte. E Bardet, considerando l’ottima forma, sarà un ciclista da tenere in grandissima considerazione dopodomani nella Liegi-Bastogne-Liegi, ultima classica delle Ardenne e della stagione al Nord.

Giuseppe Scarfone

Thibaut pinot vince a Lienz (foto: Tim de Waele/Getty Images)

Thibaut pinot vince a Lienz (foto: Tim de Waele/Getty Images)

22-04-2022

aprile 22, 2022 by Redazione  
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TOUR OF THE ALPS

Il francese Thibaut Pinot (Groupama-FDJ) si è imposto nella quinta ed ultima tappa, circuito di Lienz, percorrendo 114.5 Km in 3h09′24″, alla media di 36.272 Km/h. Ha preceduto di 7″ lo spagnolo David De La Cruz (Astana Qazaqstan Team) e di 1′47″ il tedesco Lennard Kämna (BORA-hansgrohe). Miglior italiano Edoardo Zardini (Drone Hopper-Androni Giocattoli), 25° a 11′03″. Il francese Romain Bardet (Team DSM) si impone in classifica con 14″ sull’australiano Michael Storer (Groupama-FDJ) e 16″ sull’olandese Thymen Arensman (Team DSM). Miglior italiano Simone Ravanelli (Drone Hopper-Androni Giocattoli), 38° a 22′57″

21-04-2022

aprile 21, 2022 by Redazione  
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TOUR OF THE ALPS

Il colombiano Miguel Ángel López (Astana Qazaqstan Team) si è imposto nella quarta tappa, Villabassa – Kals am Grossglockner, percorrendo 142.4 Km in 3h29′04″, alla media di 40.867 Km/h. Ha preceduto di 7″ il francese Thibaut Pinot (Groupama-FDJ) e di 15″ il francese Romain Bardet (Team DSM). Miglior italiano Edward Ravasi (EOLO-Kometa Cycling Team), 31° a 2′38″. Lo spagnolo Pello Bilbao (Bahrain Victorious) è ancora leader della classifica con 2″ su Bardet e 12″ sull’ungherese Attila Valter (Groupama-FDJ). Miglior italiano Simone Ravanelli (Drone Hopper-Androni Giocattoli), 38° a 18′11″

LOPEZ VINCE A KALS AM GROSSGLOCKNER. BILBAO RESTA IN MAGLIA VERDE

aprile 21, 2022 by Redazione  
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Sulla salita conclusiva della quarta tappa del TOTA 2022, Thibaut Pinot (Team Groupama FDJ) attacca a 10 km dall’arrivo e prova a inseguire una vittoria che gli manca da tre anni, ma un coriaceo Miguel Angel Lopez (Team Astana Qazaqstan) lo va a riprendere proprio sotto lo striscione dell’ultimo km. Il colombiano attacca a sua volta e si invola tutto solo verso la prima vittoria stagionale. Pello Bilbao (Team Bahrain Victorious) resta in maglia verde con soli 2 secondi di vantaggio su Romain Bardet (Team DSM)

La quarta tappa del TOTA 2022 si corre quasi interamente in Austria e precisamente da Villabassa a Kals am Grossglockner per un totale di 142.4 km. Il primo GPM di Kartitscher Sattel dopo 30 km potrebbe fare da trampolino di lancio della fuga di giornata. Successivamente si dovrà affontare il secondo GPM di Gailberg Sattel prima dell’arrivo in salita di Kals an Grossglockner. Quest’ultimo è lungo formalmente 12 km ma è diviso in due spezzoni, il primo dei quali ha le pendenze più arcigne. Pello Bilbao (Team Bahrain Victorious) dovrà difendersi dagli attacchi che gli saranno portati dai suoi avversari diretti, primo fra tutti Romain Bardet (Team DSM), che è distante soltanto 6 secondi in classifica generale. La fuga di giornata, dopo la partenza da Villabassa, partiva intorno al km 15 grazie all’azione di undici ciclisti: David De La Cruz (Team Astana Qazaqstan), Geoffrey Bouchard (Team AG2R Citroen), Patrick Gamper (Team BORA Hansgrohe), Vinicius Rangel Costa (Team Movistar), Omar El Gouzi e Luca Rastelli (Team Bardiani CSF), Simone Ravanelli (Team Drone Hopper Androni Giocattoli), Erik Fetter (Team Eolo Kometa), Igor Arrieta (Team Kern Pharma), Iker Ballarin (Team Euskaltel Euskadi) e Felix Engelhardt (Tirol KTM Cycling Team). La fuga affrontava il primo GPM di Kartitscher Sattel con un minuto circa di vantaggio sul gruppo inseguitore, tirato dagli uomini del Team Israel Premier Tech e del Team Bahrain Victorious. In cima al GPM restava davanti un terzetto con Bouchard, il primo a scollinare, De La Cruz e Ravanelli. Il gruppo maglia verde scollinava con una ventina di secondi di ritardo sul terzetto di testa, il quale veniva ripreso nella successiva discesa. Sul successivo GPM di Gailberg Sattel si formava una nuova fuga grazie all’azione di 15 uomini: Sebastian Henao e Fabio Felline (Team Astana Qazaqstan), Andrey Amador e Ben Swift (Team INEOS), Nicolas Prodhomme (Team AG2R Citroen), Matteo Fabbro ed Anton Palzer (Team BORA Hansgrohe), Jonathan Caicedo e Mrhawi Kudus (Team EF Education EasyPost), Thibaut Pinot (Team Groupama FDJ), Omer Goldstein (Team Israel Premier Tech), Abner Gonzalez (Team Movistar), Natnael Tesfatsion (Team Drone Hopper Androni Giocattoli), Igor Arrieta (Team Kern Pharma) ed Unai Cuadrado (Team EUskaltel Euskadi). Iribar scollinava in prima posizione mentre il gruppo aveva rallentato e inseguiva ad oltre due minuti di ritardo. Palzer si aggiudicava il traguardo volante di Zettersfeldbahn posto al km 107.7. A 30 km dall’arrivo il vantaggio della fuga sul gruppo era di 1 minuto e 40 secondi. La fuga iniziava l’ultima salita verso l’arrivo con circa 1 minuto e mezzo di vantaggio sul gruppo maglia verde. Nel tratto più duro della salita attaccava Pinot. Il francese aumentava il vantaggio sugli ex compagni di fuga i quali venivano riassorbiti, chi prima chi dopo, dal gruppo in forte rimonta. A 5 km dalla conclusione la strada ricominciava a impennarsi dopo un breve tratto pianeggiante e Pinot dava tutto quello che aveva per provare ad ottenere una vittoria che gli mancava da quasi tre anni. Dal gruppo scattava Miguel Angel Moreno (Team Astana Qazaqstan) che rientrava su Pinot a 1 km dall’arrivo. Il colombiano accelerava a sua volta ed andava a vincere in solitaria sul traguardo di Kals am Grossglockner con un vantaggio di 7 secondi su Pinot mentre il gruppo maglia verde era regolato da Romain Bardet (Team DSM) a 15 secondi di ritardo da Lopez. In quarta posizione si classificava la maglia verde Pello Bilbao (Team Bahrain Merida) mentre chiudeva la top five Felix Gall (Team AG2R) in quinta posizione. Lopez ottiene la prima vittoria stagionale mentre in classifica generale Bardet si avvicina a Pello Bilbao. Il francese ha soltanto 2 secondi di ritardo dallo spagnolo e l’ultima tappa sarà quella decisiva per le sorti della classifica generale. Domani andrà di scena l’atto conclusivo del TOTA 2022. La quinta tappa da Lienz a Lienz presenta una parte centrale complicata con diverse salite, anche se è classificato il solo GPM di Bannberg dopo 40 km. La tappa si deciderà molto probabilmente sul secondo ed ultimo GPM di Stronach, a 10 km dall’arrivo. Sono poco più 3 km con pendenza media del 12.4%. Ci aspettiamo un finale davvero scoppiettante per la breve corsa a cavallo tra le Alpi.

Giuseppe Scarfone

Miguel Angel Lopez vince a Kals an Grossglockner (foto: Getty Images Sport)

Miguel Angel Lopez vince a Kals an Grossglockner (foto: Getty Images Sport)

ROUBAIX E FRECCIA 2022: LE PAGELLE

Settimana intensa quella successiva alla Pasqua, con Roubaix e Freccia Vallone inserite in calendario nel volgere di pochi giorni. Ecco le pagelle delle due classiche del nord.

PARIGI-ROUBAIX

DYLAN VAN BAARLE: Il ciclista olandese vince una Parigi-Roubaix da autore, una corsa fatta di costanza, gambe e tanto cuore. Si lancia all’inseguimento dei fuggitivi e li riprende uno a uno per poi staccarli tutti vincendo con quasi due minuti di vantaggio sul secondo, un leone. Prima vittoria di prestigio per il corridore della Ineos più volte sottovalutato, soprattutto dal suo team. VOTO: 10

WOUT VAN AERT: Non doveva partecipare. Veniva da uno stop causa Covid e, nonostante tutto, facendo a pugni con la sfortuna in corsa arriva secondo alle spalle dell’ironman Van Baarle. VOTO: 9

STEFAN KUNG: Lo svizzero ha una costanza da far invidia ai più, ma non riesce a trovare lo spunto vincente per staccare i diretti concorrenti alla vittoria finale. Termina sul gradino più basso del podio un’ottima Parigi-Roubaix. VOTO: 8

MATEJ MOHORIC: Il corridore della Bahrein vuole vincere per Colbrelli e ci prova in tutti modi non risparmiandosi mai. Purtroppo per lui la sfortuna lo colpisce nel modo meno opportuno. VOTO: 7,5

TOM DEVRIENDT: Attaccando a più riprese nella fuga principale di giornata il trentenne belga sta in testa alla corsa per buona parte della gara. A trent’anni sfiora un podio da leggenda. VOTO: 7

YVES LAMPAERT: Prova a salvare la Campagna del Nord della QuickStep. Il belga cerca di anticipare i tempi attaccando da lontano sorprendendo tutti, ma la sua corsa si infrange urtando un tifoso a bordo strada. VOTO: 6,5

MATHIEU VAN DER POEL: Il motore c’è, ma quando corrono tutti contro di te non è facile smarcarsi a dovere e il buon Mathieu perde l’attimo giusto per entrare nell’azione decisiva. VOTO: 6

ANDREA PASQUALON: Al debutto alla Parigi-Roubaix il ciclista della Intermarché – Wanty termina al diciannovesimo posto, primo degli italiani. VOTO: 6

NILS POLITT: Il tedescone della Bora-Hansgrohe non si nasconde e prova ad entrare in azioni dalla media-lunga distanza, tentativi che non sono mai decisivi. VOTO: 5,5

KASPER ASGREEN: Uno dei favoriti si perde nel marasma di giornata e non riesce mai a tenere il ritmo dei migliori. VOTO: 5

FRECCIA VALLONE

DYLAN TEUNS: Prima vittoria stagionale per il belga della Bahrain-Victorious, una vittoria di testa e gambe in un finale dove i favoriti di giornata si marcavano a uomo sottovalutandolo. VOTO: 10

ALEJANDRO VALVERDE: Il murciano alla bellezza di quarantuno primavere sfiora l’incredibile impresa di vincera la sesta Freccia Vallone, la sua corsa preferita. Intramontabile. VOTO: 9,5

ALEKSANDR VLASOV: Il giovane corridore della Bora-Hansgrohe si muove con intelligenza nel finale, ma perde l’attimo decisivo non seguendo Teuns. VOTO: 7,5

DANIEL MARTINEZ: Ha tutta la Ineos Grenadiers dalla sua parte e cerca di ripagare la fiducia nel migliore dei modi chiudendo al quinto posto. VOTO: 7

CARLOS VERONA: Si mette in testa al grupetto nel finale per lancia il capitano Valverde sul muro di Huy, un’azione decisa che poteva far male a tutti. VOTO: 7

GERAINT THOMAS: Il gallese si mette a disposizione di Martinez con cuore e abnegazione. VOTO: 6,5

JULIAN ALAPHILIPPE: Il vincitore in carica non riesce a riconfermarsi nonostante un gregario di lusso come Evenepoel. Nel finale prova ad anticipare i rivali ma rimane impantanato. Alla fine raccoglie un quarto posto che di certo non lo gratifica. VOTO: 6

DOMENICO POZZOVIVO: Il lucano prova a inserirsi nella battaglia finale sul muro di Huy, ma le gambe non reggono il ritmo dei migliori. VOTO: 6

TADEJ POGACAR: Lo sloveno corre col freno a mano tirato, si nasconde in vista della Liegi-Bastogne-Liegi. VOTO: 6

MARC HIRSCHI: Lo svizzero aveva dato segnali di risveglio nelle ultime corse, segnali che non stati ripetuti alla Freccia Vallone. VOTO: 5

JONAS VINGEGAARD: Il corridore della Jumbo-Visma si arrende subito ed esce presto dalla contesa per la Freccia Vallone. VOTO: 5

Luigi Giglio

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