BALSAMO ORO CHE COLA A LOVANIO, ELISA RIPORTA IL MONDIALE IN ITALIA DOPO 10 ANNI
Tripudio italiano tra le donne Elite che conquistano un oro strepitoso grazie ad un impeccabile lavoro di squadra che tira alla perfezione la volata ad Elisa Balsamo. La ciclista piemontese vola verso l’oro davanti a Marianne Vos argento e Katarzyna Niewiadoma bronzo. E domani gran finale con gli uomini elite
La prova in linea donne elite dei Mondiali 2021 di ciclismo su strada segue la prova donne juniores che ha visto prevalere in mattinata la britannica Zoe Backstedt davanti alla statunitense Kaia Schmid ed alla tedesca Linda Riedmann. Sarà un pomeriggio tutto da seguire nei quasi 160 km da Anversa a Lovanio. Ebbene, la domanda alla partenza è una sola: chi sarà in grado di contrastare lo squadrone olandese che punta alla quinta medaglia d’oro consecutiva. Presenti le ultime quattro iridate: Anna Van Der Breggen, Annemiek Van Vleuten e Chantal Van Den Broek – Blaak, a cui si aggiungono altre atlete del calibro di Lucinda Brand, Amy Pieters, Ellen Van Dijk, Demi Vollering e Marianne Vos. L’Italia, alla quale manca l’oro da 10 anni, si presenta con una squadra solida che punta al podio. Elisa Longo Borghini, bronzo mondiale 2021, sarà coadiuvata da Elisa Balsamo, Marta Bastianelli, Marta Cavalli, Elena Cecchini, Maria Giulia Confalonieri e Vittoria Guazzini. Dopo la partenza da Anversa il primo attacco era portato dalla coppia Luciana Roland (Argentina) e Urska Bravec (Slovenia). Ma il gruppo reagiva e annullava l’azione delle due attaccanti. Il primo passaggio sul circuito di Lovanio vedeva il gruppo molto allungato; alcune formazioni anglofone, in particolare Gran Bretagna, Usa e Nuova Zelanda, erano molto attive in testa al gruppo Nella parte centrale del percorso, sui primi muri fiamminghi, attaccava la neozelandese Michaela Drummond. A 75 km dall’arrivo il gruppo inseguiva a 35 secondi di ritardo. Ma anche la Drummond veniva ripresa, quando mancavano circa 70 km all’arrivo. Ai meno 55 era proprio l’Olanda, la squadra di riferimento dei Mondiali, a smuovere le acque con un’accelerazione da parte di Annemiek Van Vleuten, appoggiata dalla compagna di squadra Lucinda Brand. Il gruppo si allungava ulteriormente. A due giri dal termine, entrati nel circuito finale di Lovanio, il gruppo di tests era formato da una quarantina di unità, con una lenta ma progressiva selezione da dietro. Ci provava la francese Aude Biannic a 30 km dall’arrivo. Al suo inseguimento si portava la svizzera Marlen Reusser. La coppia di testa veniva ripresa a meno di 26 km dall’arrivo. Nelle prime posizioni erano presenti atlete belghe, olandesi e italiane. Mavi Garcia Canellas (Spagna) ripartiva e prendeva un vantaggio di una trentina di secondi. Una nuova accelerazione del gruppo, formato da una trentina di cicliste e comprendente tra le altre anche Marta Bastianelli, Elisa Longo Borghini ed Elisa Balsamo, si metteva all’inseguimento della spagnola che veniva ripresa sul Keizersberg a poco meno di 11 km dall’arrivo. Le azzurre erano tra le atlete più numerose insieme alle olandesi e si sacrificavano a turno per ricucire sugli scatti di svizzere e polacche. All’ultimo km si presentavano in una trentina circa a contendersi la medaglia d’oro. L’Italia apriva il gas e metteva in fila il gruppo. Bastianelli, Longo Borghini e Confalonieri preparavano alla perfezione la volata per Elisa Balsamo che sfruttava la leggera pendenza degli ultimi 100 metri al 2.5% e vinceva davanti a Marianne Vos (Olanda) e Katarzyna Niewiadoma (Polonia). Chiudevano la top five l’ungherese Blanka Kata Vas in quarta posizione e la cubana Arlenis Sierra in quinta posizione. L’Italia al femminile si riprende l’oro mondiale dopo 10 anni esatti dall’ultima affermazione iridata di Giorgia Bronzini e guarda con fiducia a domani con un medagliere che recita primo posto assoluto. E domani con la prova in linea uomini elite. Il Belgio attende i suoi profeti Remco Evenepoel e Wout Van Aert, ma le altre nazioni non staranno certo a guardare. A cominciare da Francia e Olanda che con il campione del mondo uscente Julian Alaphilippe e l’altro talento orange Mathieu Van Der Poel saranno in prima linea per la corsa all’oro.
Giuseppe Scarfone

Elisa Balsamo trionfa a Lovanio e conquista un'oro mondiale che ci mancava dal 2011 (foto Bettini)
25-09-2021
settembre 25, 2021 by Redazione
Filed under Ordini d'arrivo
CAMPIONATI DEL MONDO
L’italiana Elisa Balsamo si è imposta nella gara su strada donne, Anversa – Lovanio, percorrendo 157.7 Km in 3h52′27″, alla media di 40.706 Km/h. Ha preceduto allo sprint l’olandese Marianne Vos e di 1″ la polacca Katarzyna Niewiadoma.
La britannica Zoe Backstedt si è imposta nella gara su strada donne junior, circuito di Lovanio, percorrendo 75 Km in 1h55′33″, alla media di 38.944 Km/h. Ha preceduto allo sprint la statunitense Kaia Schmid e di 57″ la tedesca Linda Riedmann. Miglior italiana Eleonora Ciabocco, 9° a 57″.
LE TOUR DE BRETAGNE CYCLISTE
Il tedesco Justin Wolf (Bike Aid) si è imposto nella sesta tappa, Quédillac – Fougères, percorrendo 166 Km in 3h52′48″, alla media di 42.784 Km/h. Ha preceduto di 55″ il danese Tobias Lund Andresen (Development Team DSM) e 58″ il francese Ewen Costiou (Côtes d’Armor-Marie Morin). Miglior italiano Kevin Bonaldo (Team Qhubeka), 22° a 1′09″. Il francese Thibault Ferasse (B&B Hotels p/b KTM) è ancora leader della classifica con 2″ sul connazionale Valentin Retailleau (AG2R Citroën U23 Team) e 4″ sull’olandese Nick van der Lijke (Riwal Cycling Team). Miglior italiano Mattia Guasco (Team Qhubeka), 36° a 7′43″
24-09-2021
settembre 24, 2021 by Redazione
Filed under Ordini d'arrivo
CAMPIONATI DEL MONDO
L’italiano Filippo Baroncini si è imposto nella gara su strada uomini U23, Anversa – Lovanio, percorrendo 161.1 Km in 3h37′36″, alla media di 44.421 Km/h. Ha preceduto di 2″ l’eritreo Biniam Ghirmay Hailu e l’olandese Olav Kooij.
Il norvegese Per Strand Hagenes si è imposto nella gara su strada uomini junior, circuito di Lovanio, percorrendo 121.4 Km in 2h43′48″, alla media di 44.469 Km/h. Ha preceduto di 19″ il francese Romain Grégoire e di 24″ l’estone Madis Mihkels. Miglior italiano Manuel Oioli, 7° a 24″
LE TOUR DE BRETAGNE CYCLISTE
L’italiano Leonardo Marchiori (Androni Giocattoli-Sidermec) si è imposto nella quinta tappa, Châteaubriant – Boisgervilly, percorrendo 217 Km in 4h50′08″, alla media di 44.876 Km/h. Ha preceduto allo sprint il neozelandese Aaron Gate (Black Spoke Pro Cycling) e il belga Milan Fretin (Lotto Soudal U23). Il francese Thibault Ferasse (B&B Hotels p/b KTM) è ancora leader della classifica con 2″ sul connazionale Valentin Retailleau (AG2R Citroën U23 Team) e 4″ sull’olandese Nick van der Lijke (Riwal Cycling Team). Miglior italiano Mattia Guasco (Team Qhubeka), 39° a 7′16″
BARONCINI ORO MONDIALE. L’AZZURRO ATTACCA NEL FINALE E VINCE A LOVANIO
Al termine di una corsa appassionante con attacchi e contrattacchi, Filippo Baroncini trova i tempi giusti attaccando a cinque km dalla conclusione e non viene più ripreso dal gruppo. L’italiano trionfa sul traguardo di Lovanio davanti a Biniam Ghirmay (Eritrea) ed Olav Kooij (Olanda).
I Mondiali di Ciclismo su strada 2021 entrano nel vivo con le prove in linea maschili e femminili. Dopo la prova juniores uomini che stamani ha visto la vittoria del norvegese Per Strand Hagenes davanti al francese Romain Gregoire ed all’estone Madis Mihkels, oggi pomeriggio è in programma la corsa maschile U23 che si snoda attraverso 161 km da Anversa a Lovanio. Per grandi linee i ciclisti affronteranno lo stesso percorso che attende domenica gli uomini elite e potremo avere già alcuni interessanti riferimenti su cui poter discutere, considerando anche la priva femminile di domani. La parte centrale sarà molto interessante con i muri di Overijse, Tervuren, Huldenberg ma sarà il circuito finale di Lovanio con i quattro muri di Sint-Antoniusberg, Keizersberg, Decouxlaan e Wijnpers, da affrontare due volte e mezzo negli ultimi 40 km, che ci dirà chi succederà a Samuele Battistella, ultimo campione mondiale under23. E proprio l’Italia arriva in Belgio con concrete possibilità di medaglia; la nazionale azzurra ruota attorno a Filippo Zana e Filippo Baroncini, con quest’ultimo che già si è messo in evidenza nella prova a cronometro ed alla recente Coppa Sabatini e viene da un argento europeo conquistato a Trento due settimane fa. Tra i grandi favoriti ci sono comunque i padroni di casa del Belgio che con Thibau Nys sognano la doppietta Europei-Mondiali. Da tenere in considerazione anche, Germania, Francia, Olanda, Colombia e Norvegia, uniche nazionali insieme a Belgio ed Italia a partire con sei ciclisti. Partono invece con cinque ciclisti ma sono comunque temibili altre nazionali come Spagna, Gran Bretagna, Danimarca, Slovacchia, Stati Uniti, Russia e Svizzera. Tra gli outsider proviamo a nominare l’Eritrea con Biniam Ghirmay e Natnael Tesfatsion che, avendo già corso tra i pro ed essendo particolarmente adatti al percorso, potrebbero dire la loro. Dopo la partenza da Anversa, il primo attacco dopo 7 km era portato da Gleb Karpenko (Estonia), Nicolas Vinokourov (Kazakistan), Logan Currie (Nuova Zelanda) e Adam Ward (Irlanda). Dopo una trentina di km la fuga perdeva Vinokourov che veniva ripreso dal gruppo tirato da Italia e Olanda. Dopo 37 km il terzetto di testa aveva 3 minuti e 30 secondi di vantaggio sul gruppo inseguitore. All’inizio del primo passaggio nel circuito di Lovanio, prima di affrontare la vallonata parte centrale, la fuga aveva aumentato il vantaggio a quasi 5 minuti. Anche la Colombia e la Spagna erano presenti nelle prime posizioni del gruppo. Dopo 90 km il vantaggio della fuga era sceso a meno di 2 minuti. Anche l’Eritrea dava man forte nelle prime posizioni ed il gruppo si allungava riducendo sempre di più il ritardo dal terzetto in testa. Baroncini era vittima di una caduta ma fortunatamente era lesto a rimettersi in sella e ripartire. Con un attacco deciso il francese Hugo Page si riportava su Currie, ultimo fuggitivo a resistere al ritorno del gruppo. A 45 dal termine il gruppo era composto da una ottantantina di unità con diverse accelerazioni da parte di ciclisti isolati. Si avvantaggiava un gruppo di nove ciclisti tra cui l’italiano Luca Colnaghi. Gli altri otto erano l’olandese Daan Hoole, il ceco Thomas Kopecki, l’australiano Jarrad Drizners, lo svizzero Mauro Schmid, lo statunitense Kevin Vermaerke, il neozelandese Finn Fisher-Black, il portoghese Fabio Manuel Costa ed il norvegese Anders Johannessen. A 27 km dall’arrivo rientravano sul gruppo di testa il francese Kevin Vauquelin ed il kazako Yevgeniy Fedorov. Il gruppo inseguiva ad una quarantina di secondi di ritardo con Belgio e Danimarca che tiravano per rientrare sulla testa della corsa. Schmid provava l’azione solitaria a meno di 17 km dall’arrivo, affidandosi alle suo ottime dote di cronoman. Lo svizzero iniziava l’ultimo giro del circuito di Lovanio con 7 secondi di vantaggio sugli immediati inseguitori. Grazie alla decisa accelerazione della nazionale olandese, il gruppo riprendeva il drappello all’inseguimento di Schmid e così anche lo svizzero vedeva diminuirsi il suo vantaggio in testa. Schmid veniva raggiunto a 6 km dall’arrivo dal lussemburghese Arthue Kluckers. Ma a sua volta Filippo Baroncini anticipava il gruppo inseguitore attaccando e riprendendo in prima persona i due ciclisti che lo precedevano. Anzi l’italiano aumentava a sua volta l’andatura e guadagnava una decina di secondi sul gruppo. Sfruttando le sue doti da passista Baroncini manteneva un vantaggio costante di una decina di secondi sul gruppo e andava a vincere in solitaria sul traguardo di Lovanio. A 2 secondi dall’italiano il gruppo inseguitore sprintava per le altre due medaglie. Ghirmay (Eritrea) era secondo e conquistava l’argento mentre Olav Kooij (Olanda) era terzo e si aggiudicava il bronzo. Chiudevano la top five Michele Gazzoli (Italia) in quarta posizione e Lewis Askey (Gran Bretagna) in quinta posizione. A dimostrazione della grande prova dell’Italia Luca Colnaghi terminava in settima posizione mentre l’attesissimo belga Nis era soltanto sesto. L’Italia è ora prima nel medagliere con due ori ed un bronzo e le possibilità di medaglia sono ancora alla portata nelle ultime tre prove in linea in programma. Domani infatti sarà la volta di donne juniores e donne elite. Per queste ultime, il percorso, lungo poco meno di 160 km, ricalcherà per sommi capi quello degli uomini under 23, con partenza da Anversa ed arrivo a Lovanio. Un antipasto coi fiocchi prima dell’attesissima gara degli uomini elite di domenica.
Giuseppe Scarfone

Filippo Baroncini è oro mondiale a Lovanio (foto: Bettini Photo)
23-09-2021
settembre 23, 2021 by Redazione
Filed under Ordini d'arrivo
OMLOOP VAN HET HOUTLAND
L’olandese Taco van der Hoorn (Intermarché-Wanty-Gobert) si è imposto nella corsa belga, Middelkerke – Lichtervelde, percorrendo 190 Km in 3h57′19″, alla media di 48.037 Km/h. Ha preceduto di 4″ il connazionale Danny van Poppel (Intermarché-Wanty-Gobert) e il belga Gerben Thijssen (Lotto Soudal). Unico italiano in gara Alberto Dainese (Team DSM), 5° a 4″.
LE TOUR DE BRETAGNE CYCLISTE
L’olandese Elmar Reinders (Riwal Cycling Team) si è imposto nella quarta tappa, Ploeren – Louisfert, percorrendo 167.6 Km in 3h49′56″, alla media di 43.734 Km/h. Ha preceduto allo sprint il francese Alan Riou (Arkéa-Samsic) e di 4″ il francese Loris Trastour (AG2R Citroën U23 Team). Miglior italiano Leonardo Marchiori (Androni Giocattoli-Sidermec), 8° a 28″. Il francese Thibault Ferasse (B&B Hotels p/b KTM) è ancora leader della classifica con lo stesso tempo del connazionale Valentin Retailleau (AG2R Citroën U23 Team) e 3″ sull’olandese Nick van der Lijke (Riwal Cycling Team). Miglior italiano Nicola Venchiarutti (Androni Giocattoli-Sidermec), 23° a 2′15″
GERMANIA UBER ALLES. AI TEDESCHI L’ORO IRIDATO NELLA STAFFETTA MISTA
La Germania, con una prova equilibrata e di squadra, vince con autorità la staffetta mista da Knokke-Heist a Bruges. Menzione d’onore per Tony Martin che conclude la carriera nel migliore dei modi con un altro oro iridato. Al secondo posto l’Olanda che vincono un argento grazie all’apporto della coppia Van Dijk-Van der Breggen. L’Italia, dopo il miglior tempo ‘maschile’ nella prima metà, cala con le ragazze nella seconda parte e si deve accontentare del bronzo.
Il percorso mondiale su cui si snoda la Staffetta Mista a Cronometro è lungo 44 km e mezzo. Si parte da Knokke-Heist e si arriva a Bruges. I sestetti delle Nazionali impegnate si dividuno in due gruppi di tre uomini e tre donne. Partono per prima gli uomini che a metà percorso, sul primo passaggio da Bruges, cederanno il testimone alle donne. L’Europa sulla carta non sembra avere rivali, con Olanda, Germania e Italia a contendersi il podio. Outsider possono essere Gran Bretagna, Svizzera e i padroni di casa del Belgio. L’Italia, con un terzetto di tutto rispetto formato da Edoardo Affini, Matteo Sobrero ed il due volte campione iridato Filippo Ganna fa segnare il miglio intertempo al rimo passaggio da Bruges ma le ragazze purtroppo sperperano i quasi quaranta secondi che avevano in dote rispetto a Germania e Olanda. Elisa Longo Borghini, Marta Cavalli ed Elena Cecchini fanno peggio dei terzetti omologhi e concludono al terzo posto con il tempo di 51 minuti e 27 secondi. E’ medaglia di bronzo thrilling per la nazionale italiana visto che la Svizzera fa segnare lo stesso tempo dell’Italia ma per soli cinque centesimi di secondo la nazionale azzurra conquista il gradino più basso del podio. Dopo una prima parte piuttosto equilibrata tra Germania e Olanda, le tedesche nella seconda parte aumentano l’andatura e resistono agli attacchi del terzetto olandese che schierava contemporaneamente Ellen Van Dijk ed Annemiek Van Vleuten prima e terza nella cronometro individuale. La Germania termina in 20 minuti e 49 secondi, unica a scendere sotto i 51 minuti. L’olanda è seconda con il tempo di 51 minuti e 2 secondi, a 13 secondi di ritardo dalla Germania. E’ giusto citare il sestetto tedesco campione del mondo: Lisa Klein, Lisa Brennauer, Mieke Kroger, Nikias Arndt, Max Walscheid e Tony Martin. Proprio quest’ultimo, uno dei cronoman più forti dell’ultimo decennio, chiude la carriera con un meritato oro. Chiudono la top five, come già detto, la Svizzera con lo stesso tempo dell’Italia e la Gran Bretagna, poco più dietro, mentre deludono i padroni di casa del Belgio che non fanno meglio del settimo posto, superati anche dalla Danimarca. Terminate le prove a cronometro, adesso spazio alle prove su strada. Si inizia venerdì con le prove uomini juniores e under 23. Sabato sarà la volta delle donne con juniores ed elite ed infine domenica si conclude con l’attesissima prova su strada degli uomini elite.
Antonio Scarfone

La Germania è oro iridiato nella staffetta mista (foto: Bettini Photo)
22-09-2021
settembre 22, 2021 by Redazione
Filed under Ordini d'arrivo
CAMPIONATI DEL MONDO
La nazionale tedesca si è imposto nella cronometro a squadre mista, Knokke-Heist – Bruges, percorrendo 44.5 Km in 50′49″, alla media di 52.542 Km/h. Ha preceduto di 12″ la nazionale olandese e di 37″ la nazionale italiana.
LE TOUR DE BRETAGNE CYCLISTE
Lo spagnolo Óscar Pelegrí Ferrandis (Electro Híper Europa) si è imposto nella terza tappa, Rosporden – Brandivy, percorrendo 170.5 Km in 4h17′48″, alla media di 39.682 Km/h. Ha preceduto allo sprint i francesi Tom Mainguenaud (Sojasun espoir-ACNC) e Thibault Ferasse (B&B Hotels p/b KTM). Miglior italiano Nicola Venchiarutti (Androni Giocattoli-Sidermec), 6°. Ferasse è il nuovo leader della classifica con lo stesso tempo del connazionale Valentin Retailleau (AG2R Citroën U23 Team) e 3″ sull’olandese Nick van der Lijke (Riwal Cycling Team). Miglior italiano Venchiarutti, 19° a 2′15″
21-09-2021
settembre 21, 2021 by Redazione
Filed under Ordini d'arrivo
CAMPIONATI DEL MONDO
Il danese Gustav Wang si è imposto nella cronometro individuale uomini junior, Knokke-Heist – Bruges, percorrendo 22.3 Km in 25′37″, alla media di 52.232 Km/h. Ha preceduto di 20″ il britannico Joshua Tarling e di 29″ il belga Alec Segaert. Due italiani in gara:Samuele Bonetto 9° a 53″, Tommaso Bessega 24° a 1′38″
La russa Alena Ivanchenko si è imposta nella cronometro individuale femminile junior, Knokke-Heist – Bruges, percorrendo 19.3 Km in 25′05″, alla media di 46.166 Km/h. Ha preceduto di 11″ la britannica Zoe Backstedt e di 25″ la tedesca Antonia Niedermaier. Due italiane in gara: Carlotta Cipressi 29° a 3′24″, Francesca Barale 43° a 3′53″
GRAND PRIX DE DENAIN – PORTE DE HAINAUT
Il belga Jasper Philipsen (Alpecin-Fenix) si è imposto nella corsa francese, circuito di Denain, percorrendo 200.3 Km in 4h40′44″, alla media di 42.809 Km/h. Ha preceduto allo sprint il connazionale Jordi Meeus (Bora-Hansgrohe) e il britannico Benjamin Ian Swift (INEOS Grenadiers). Miglior italiano Leonardo Basso (INEOS Grenadiers), 59° a 4′17″
LE TOUR DE BRETAGNE CYCLISTE
Il britannico Leo Hayter (Development Team DSM) si è imposto nella seconda tappa, Corlay – Rosporden, percorrendo 169.1 Km in 4h02′07″, alla media di 41.905 Km/h. Ha preceduto di 37″ il danese Tobias Lund Andresen (Development Team DSM) e il belga Milan Fretin (Lotto Soudal U23). Miglior italiano Leonardo Marchiori (Androni Giocattoli-Sidermec), 7° a 37″. Il francese Valentin Retailleau (AG2R Citroën U23 Team) è ancora leader della classifica con 3″ sull’olandese Nick van der Lijke (Riwal Cycling Team) e 4″ sul connazionale Thibault Ferasse (B&B Hotels p/b KTM). Miglior italiano Nicola Venchiarutti (Androni Giocattoli-Sidermec), 33° a 2′15″
PRICE-PEJTERSEN E VAN DIJK COME GANNA. DANIMARCA E OLANDA FANNO FESTA TRA UNDER23 e DONNE ELITE
Danimarca e Olanda sorridono a Bruges. Johan Price-Pejtersen si conferma dopo gli Europei ed è oro iridato della cronometro individuale degli uomini Under 23. Tra le donne Elite si prende invece una bella rivincita Ellen Van Dijk, argento a Trento, che batte la campionessa continentale Marlen Reusser.
Dopo il magnifico bis mondiale di Filippo Ganna, oggi si disputano le ultime gare individuali a cronometro. Uomini under23 e donne elite si sfidano sullo stesso percorso di 30 km e 300 metri da Knokke-Heist a Bruges. In mattinata la prova dei giovanotti con il campione continentale danese Johan Price-Pejtersen che si conferma anche ai Mondiali. Il giovane talento dell’Uno-X Pro Cycling Team chiude in 34 minuti e 29 secondi ed è oro iridato. La lotta per le medaglie è stata molto agguerrita. A 10 secondi da Price-Pejtersen e medaglia d’argento si è piazzato l’australiano Luke Plapp, che ha chiuso in 34 minuti e 39 secondi. Perdel’argento per un solo secondo il belga Florian Vermeersch in 34 minuti e 40 secondi. Chiudono la top five in quarta posizione il norvegese Søren Waerenskjold con il tempo di 39 minuti e 42 secondi ed in quinta posizione l’olandese Mick Van Dijke con il tempo di 39 minuti e 53 secondi. Le speranze dell’Italia erano riposte su Fabio Baroncini e Marco Frigo. Il primo, fresco argento continentale a Trento, conclude in nona posizione a 57 secondi di ritardo da Price-Pejtersen. Va decisamente peggio per Frigo che ottiene un anonimo trentatreesimo posto a 2 minuti e 1 secondo di ritardo dal danese. Nel pomeriggio sono andate di scena le donne elite con la rivincita tra la svizzera Marlen Reusser e l’olandese Ellen Van Dijk. A Trento la svizzera è stata oro e l’olandese argento. Oggi le cose si sono ribaltate con la Van Dijk che ha vinto la prova mondiale con il tempo di 36 minuti e 5 secondi. La Reusser combatte con le unghie e con i denti ma sulla linea del traguardo paga 10 secondi rispetto all’olandese e deve accontentarsi della medaglia d’argento. Ancora Olanda sul gradino più basso del podio con Annemiek Van Vleuten che si prende la medaglia di bronzo con 24 secondi di ritardo dalla Van Dijk. Chiudono la top five la statunitense Amber Neben, quarta con 1 minuto e 24 secondi di ritardo dalla Van Dijk e la tedesca Lisa Brennauer, quinta con 1 minuto e 29 secondi di ritardo dalla Van Dijk. Deludente la spedizione rosa italiana con gli anonimi ventiquattresimo e ventinovesimo posto di Vittoria Guazzini e di Elena Pirrone. Le prove a cronometro mondiali proseguiranno martedì con uomini e donne juniores e mercoledì con l’interessante staffetta mista dove l’Italia dovrebbe tornare a recitare un ruolo di primo piano.
Antonio Scarfone

Il podio donne Elite della prova iridata a cronometro. (foto: Bettini Photo)
20-09-2021
settembre 20, 2021 by Redazione
Filed under Ordini d'arrivo
CAMPIONATI DEL MONDO
Il danese Johan Price-Pejtersen si è imposto nella cronometro individuale U23, Knokke-Heist – Bruges, percorrendo 30.3 Km in 34′29″, alla media di 52.721 Km/h. Ha preceduto di 10″ l’australiano Lucas Plapp e di 12″ il belga Florian Vermeersch. Due italiani in gara: Filippo Baroncini 9° a 57″, Marco Frigo 33° a 2′01″
L’olandese Ellen van Dijk si è imposta nella cronometro individuale femminile, Knokke-Heist – Bruges, percorrendo 30.3 Km in 36′05″, alla media di 50.383 Km/h. Ha preceduto di 10″ l’elvetica Marlen Reusser e di 24″ la connazionale Annemiek van Vleuten. Due italiane in gara: Vittoria Guazzini 24° a 3′17″, Elena Pirrone 29° a 4′08″
LE TOUR DE BRETAGNE CYCLISTE
Il francese Valentin Retailleau (AG2R Citroën U23 Team) si è imposto nella prima tappa, Le Cambout – Allineuc, percorrendo 159 Km in 4h02′27″, alla media di 39.348 Km/h. Ha preceduto allo sprint il connazionale Thibault Ferasse (B&B Hotels p/b KTM) e l’olandese Nick van der Lijke (Riwal Cycling Team). Miglior italiano Nicola Bagioli (B&B Hotels p/b KTM), 15° a 1′15″. Retailleau è il primo leader della classifica con 3″ su Van der Lijke e 4″ su Ferasse. Miglior italiano Bagioli, 15° a 1′25″