03-08-2021
agosto 3, 2021 by Redazione
Filed under Ordini d'arrivo
VUELTA A BURGOS
Il belga Edward Planckaert (Alpecin-Fenix) si è imposto nella prima tappa, Burgos (Catedral) – Burgos (El Castillo), percorrendo 161 Km in 3h34′42″, alla media di 44.993 Km/h. Ha preceduto allo sprint lo spagnolo Gonzalo Serrano Rodríguez (Movistar Team) e di 1″ l’italiano Vincenzo Albanese (EOLO-Kometa). Planckaert è il primo leader della classifica con lo stesso tempo di Serrano Rodríguez e 1″ su Albanese
OLIMPIADI, RECORD DEL MONDO PER GANNA E COMPAGNI
Filippo Ganna ha guidato gli azzurri verso la finale per l’oro nell’inseguimento a squadre in programma domani, nel farlo ha fatto segnare un incredibile record del mondo. Contro di loro c’è però la Danimarca, autentica di un grande disastro nella semifinale dopo aver dimostrato però di essere superiori agli azzurri. Nella prova femminile vittoria dominante delle tedesche con le azzurre che si sono fermate al sesto posto facendo segnare il record italiano.
Nelle gare sprint a squadre successo per la Cina nella giornata di ieri al femminile e all’Olanda nella gara maschile di oggi.
All’Izu Velodrome sono andate in scena le prime due giornate di gara dei Giochi Olimpici di Tokyo 2020. Nella giornata di ieri, perlopiù dedicata alle qualificazioni sono andate in scena le qualifiche per gli inseguimenti a squadre dove Germania al femminile e Danimarca al maschile hanno dimostrato il loro valore di squadre favorite vincendo la prova. Per l’Italia femminile il quarto posto le costringeva ad affrontare la Germania nelle batterie, mentre al maschile Filippo Ganna ha portato gli azzurri al secondo posto con la ostica Nuova Zelanda come avversaria in batteria.
Il programma olimpico aveva anche le sprint a squadre femminile che assegnavano la prima medaglia. Nelle qualificazioni era la Germania a spuntarla in 32.102 con solo 33 millesimi di margine sulla compagine cinese, campionesse in carica di Rio 2016, mentre Olanda e il Comitato Olimpico Russo erano nettamente avvantaggiate per giocarsi il bronzo avendo un ritardo di 3 decimi dalle prime due squadre e 6 decimi di vantaggio sul Messico. Infatti le prove in batterie hanno confermato il passaggio del turno delle quattro formazioni con la Cina in grado di abbassare il record del mondo (appartenuto a loro dal 2015) a 31.804 con la Germania che con 31.905 segnava il secondo tempo migliore di sempre. Era quindi l’ora delle due finali con Comitato Olimpico Russo e Olanda a contendersi il bronzo con una partenza velocissima delle russe che garantiva loro la conquista della medaglia. A seguire lo showdown tra Germania e Cina con una partenza forte delle cinesi che riuscivano a difendersi per 85 millesimi dal ritorno delle tedesche. Il podio di Rio 2016 veniva quindi confermato con Russia e Germania ad invertirsi di medaglie, mentre la Cina si confermava la più forte.
Nella seconda giornata di pista si iniziava con l’inseguimento a squadre femminile dove il Canada riusciva ad effettuare un ottimo tempo, difficile da battere per le azzurre che avrebbero dovuto migliorare notevolmente (2 secondi) il record italiano. La sfida più attesa era quella tra Stati Uniti e Gran Bretagna con le atlete britanniche che finivano molto forte la loro prova vincendo con margine e distruggendo il record del mondo fatto segnare nella giornata precedente dalle tedesche (4:07.307) con 4:06.748. A seguire era il turno delle italiane contro la superpotenza tedesca, per il gruppo azzurro il record italiano non bastava andando a qualificarsi per la sfida per il 5°-6° posto. Contemporaneamente la Germania rispondeva immediatamente alle britanniche con un impressionante 4:06.159, la finale per il terzo posto vedeva quindi le statunitensi a dover sfidare le canadesi. L’Italia non riusciva a battere l’Australia nella lotta per il quinto posto, mentre gli Stati Uniti conquistavano il bronzo con margine. Nella finale per l’oro le britanniche pagavano la fatica accumulata nella semifinale non riuscendo minimamente a rispondere alle tedesche perdendo quindi il titolo conquistato a Rio, nel frattempo le tedesche si esibivano in una prova fantasmagorica andando a disintegrare il record del mondo con un impressionante 4:04.249, ben sei secondi più veloce della finale di cinque anni fa.
Nella stessa sessione erano previste anche le batterie dell’inseguimento maschile, con le finali però programmate per la giornata di domani, qui l’Australia riusciva a riscattarsi dalla controprestazione di ieri con il nuovo record olimpico in 3:44.902. A seguire erano gli azzurri che si affrontavano in una semifinale palpitante contro i neozelandesi. La sfida era rimasta molto equilibrata finché gli all blacks riuscivano ad andare in vantaggio di mezzo secondo a 750 metri dal termine della prova. In quel momento era Filippo Ganna a prendere le redini del terzetto azzurro (Francesco Lamon era già rimasto staccato) andando a compiere una rimonta impressionante che andava a colmare il gap a solo 150 metri dalla fine. L’Italia vinceva distruggendo il record del mondo in 3:42.307 ben 2 secondi e 3 decimi sotto il tempo fatto segnare dalla Danimarca nel 2020, mentre la Nuova Zelanda, incredibilmente, con 3:42.397 restava fuori dalla finale per l’oro, ma sicura di potersi giocare la medaglia. I danesi nell’ultima batteria dimostravano di essere i favoriti per la vittoria con una prova devastante, ai 3000 metri erano oltre al secondo di vantaggio sull’Italia. All’inizio del giro finale però avveniva il disastro. Il Regno Unito aveva sostituto Edward Clancy (che si è così ritirato definitivamente dalla pista) con Charlie Tanfield, il quale aveva perso le ruote dei compagni di squadra, ma essendo il terzo uomo aveva comunque da continuare la sua prova. Frederik Madsen, forse non aspettandosi questa situazione, stava gareggiando a testa bassa, andando ad impattare contro il britannico e creando una caduta, fortunatamente evitata dagli altri danesi. Dopo un’ora di discussioni è stato deciso di assegnare il passaggio in finale ai danesi perché avevano raggiunto la scia del terzo uomo dei britannici che nell’inseguimento a squadra garantisce il passaggio del turno. L’Italia ha provato a protestare chiedendo una squalifica per aver causato la caduta, ma non è stata ascoltata. Sarà quindi sfida Italia-Danimarca domani per la medaglia d’oro, mentre la medaglia di bronzo andrà ad una squadra oceanica con la sfida Australia-Nuova Zelanda. Per gli Azzurri e Ganna in primis, servirà un’impresa per battere i danesi, ma arrivati a questo punto è lecito sognare.
L’altra competizione in programma era la sprint a squadre maschile dove nelle qualificazioni gli olandesi miglioravano il record olimpico con 42.134 davanti a Gran Bretagna, Australia e Francia. Nelle batterie l’Australia riusciva a migliorare il tempo con un 42.103, che veniva però battuto in successione prima dai britannici con 41.829 e poi dagli olandesi in 41.431 (a due decimi dal record del mondo stabilito da loro nel 2020). La Francia era la quarta classificata contro gli australiani per il bronzo dove gli atleti del Down Under sbagliavano la partenza andando a compromettere la loro prova, i francesi erano bravi a sfruttare l’occasione conquistando il bronzo. Subito dopo era l’ora della battaglia per l’oro tra Olanda e Gran Bretagna con i britannici anche loro vittime di una partenza disastrosa, ma poco avrebbero potuto contro gli olandesi che riuscivano a limare ancora il record olimpico con un 41.369 che garantiva a loro l’oro, mentre per i campioni in carica di Rio della Gran Bretagna era un altro titolo olimpico perso.
Carlo Toniatti.

L'esultanza di Filippo Ganna dopo aver fatto segnare il record del mondo - Bettini Photo
02-08-2021
agosto 3, 2021 by Redazione
Filed under Ordini d'arrivo
KREIZ BREIZH ELITES
L’olandese Mick Van Dijke (Jumbo-Visma Development Team) si è imposto nella quarta ed ultima tappa, Guingamp – Rostrenen, percorrendo 172.6 Km in 4h13′00″, alla media di 42.806 Km/h. Ha preceduto di 4″ il belga Laurenz Rex (Bingoal Pauwels Sauces WB) e il francese Axel Mariault (Team U Nantes Atlantique). Miglior italiano Lorenzo Germani (Équipe continentale Groupama-FDJ), 38° a 33″. L’olandese Nick van der Lijke (Riwal Cycling Team) si impone in classifica con 6″ su Van Dijke e 10″ sul tedesco Michel Hessmann (Jumbo-Visma Development Team). Miglior italiano Germani, 32° a 2′07″
CIRCUITO DE GETXO, VINCE NIZZOLO
Giacomo Nizzolo vince il Circuito de Getxo davanti a Giovanni Aleotti e Buitrago Sanchez
Circuito mosso e tortuoso quello della classica spagnola alla quale in tanti hanno posto il cerchiolino rosso sul calendario.
La fuga non riesce ad evadere per lunghi tratti, fin quando un gruppetto prende il largo di forza intorno ai 70 km di corsa. Si tratta di Vincenzo Albanese (Eolo-Kometa), Cesare Benedetti (Bora-Hansgrohe), Dayer Quintana e Matis Louvel (Team Arkéa-Samsic), Lluis Mas e Mathias Norsgaard (Movistar), Matej Mohoric (Bahrain-Victorious), Antonio Nibali e Gianluca Brambilla (Trek-Segafredo), Antonio Jesus Soto (Euskaltel-Euskadi) e Matteo Trentin (UAE Team Emirates). Nomi pesanti che non fanno dormire sonni tranquilli al plotone, il quale controlla il distacco massimo sotto i 2 minuti. Quando il vantaggio è ridotto ormai a una manciata di secondi davanti gli unici superstiti della fuga iniziale sono Mohoric, Norsgaard, Soto, Trentin e Albanese. Iniziata l’ultima salita di giornata dal plotone principale ci prova Abner González (Movistar), prontamente seguito da Santiago Buitrago (Bahrain-Victorious). I due raggiungono i fuggitivi e guadagnano qualcosa mentre alle loro spalle si forma una coppia tutta italiana all’inseguimento, Giulio Ciccone (Trek-Segafredo) e Giovanni Aleotti (Bora-hansgrohe). Prima dello scollinamento fuoriescono dal gruppo anche Alessandro Covi (UAE Team Emirates) e Giacomo Nizzolo (Qhubeka NextHash), e nei 10 km di discesa seguenti tutti questi piccoli drappelli distanziati di poche manciate di secondi si compattano in un’unica testa della corsa lanciata verso la volata per la vittoria.
Sul traguardo il più veloce per distacco è Giacomo Nizzolo, che salta e stacca Giovanni Aleotti e Buitrago Sanchez.
Lorenzo Alessandri
TW @LorenzoAle8

Giacomo Nizzolo esulta sul traguardo. Photo Credit: Bettini Photo
01-08-2021
agosto 1, 2021 by Redazione
Filed under Ordini d'arrivo
CIRCUITO DE GETXO – MEMORIAL HERMANOS OTXOA
L’italiano Giacomo Nizzolo (Team Qhubeka NextHash) si è imposto nella corsa spagnola, Bilbao – Getxo, percorrendo 193.5 Km in 4h12′24″, alla media di 45.998 Km/h. Ha preceduto allo sprint l’italiano Giovanni Aleotti (Bora – Hansgrohe) e il colombiano Santiago Buitrago Sánchez (Bahrain – Victorious)
KREIZ BREIZH ELITES
Il britannico Samuel Watson (nazionale britannica) si è imposto nella terza tappa, Ploërdut – Carhaix, percorrendo 180.5 Km in 4h13′00″, alla media di 42.806 Km/h. Ha preceduto di 23 l’olandese Nick van der Lijke (Riwal Cycling Team) e di 35″ il francese Julian Lino (Bike Aid). Miglior italiano Antonio Puppio (Team Qhubeka), 6° a 52″. Watson è il nuovo leader della classifica con 6″ su Van der Lijke E 16″ sul tedesco Michel Hessmann (Jumbo-Visma Development Team). Miglior italiano Puppio, 26° a 1′06″