SUL MURO SPUNTA LA STELLA DI VAN DER POEL, ADOMBRATO ALAPHILIPPE

giugno 27, 2021 by Redazione  
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Uno strepitoso Mathieu van der Poel (Team Alpecin Fenix) vince sul Mur-de-Bretagne piazzando uno scatto mortifero a circa 2 km dall’arrivo della seconda tappa. Nessun avversario riesce a tenergli testa e grazie agli abbuoni guadagnati durante la tappa è la nuova maglia gialla.

Julian Alaphilippe parte in maglia gialla da Perros-Guirec nella seconda tappa del Tour 2021 dopo la schiacciante vittoria di ieri; la prima tappa, con le due maxicadute nel finale, lascia però pesanti strascichi. Ieri i ritiri in corsa di Ignatas Konovalovas (Team Groupama FDJ), Jasha Sutterlin (Team DSM) e Cyril Lemoine (Team B&B Hotels KTM). Oggi il forfait, prima della partenza, di Marc Soler (Team Movistar) che ieri era riuscito a tagliare il traguardo con un ritardo considerevole ma con fratture ad entrambe le braccia. La tappa di oggi, ancora in Bretagna, si concluderà sulla sua ‘Alpe d’Huez’, ovvero l’omonimo Mur più volte affrontato al Tour; le ultime due volte si sono registrate la vittoria di Alexis Vuillermoz nel 2015 e quella di Daniel Martin nel 2018. La fuga di giornata si formava dopo pochi km. Erano in sei ad evadere dal gruppo: Ide Schelling (Team Bora Hansgrohe), Edward Theuns (Team Trek Segafredo), Anthony Perez (Team Cofidis), Simon Clarke (Team Qhubeka NextHash), Jeremy Cabot (Team Total Energies) e Jonas Koch (Team Intermarchè Wanty Gobert). Dopo 30 km il vantaggio della fuga superava i 3 minuti. Perez si aggiudicava il GPM della Cote de Sainte-Barbe posto al km 72.8. Poco più tardi Theuns transitava in prima posizione sul traguardo volante di Plouha. A circa metà tappa il gruppo si avvicinava ai fuggitivi, tirato dagli uomini della Deceuninck Quick Step. Il primo passaggio sul Mur-de-Bretagne era provvisto di abbuoni speciali in secondi per i primi tre ciclisti a transitarvi (otto, cinque e tre secondi), per cui Julian Alaphilippe era interessato a fare il massimo per aumentare il proprio vantaggio in classifica generale. Sulla Cote de Pordic Schelling transitava in prima posizione dopo aver staccato Perez. Mathieu van der Poel era vittima di una foratura a 73 km dall’arrivo. Il talento olandese, tra i favoriti della tappa di oggi, si faceva assistere dal meccanico che gli sostituiva la ruota posteriore e grazie ad un paio di compagni rientrava in breve tempo nel gruppo maglia gialla. Sulla successiva Cote de Saint-Brieuc Theuns transitava in prima posizione. A 40 km dalla conclusione Theuns e Cabot mantenevano un vantaggio di 1 minuto e 45 secondi sul gruppo maglia gialla. Dopo una prima parte di tappa condizionata dalle avverse condizioni climatiche, il sole faceva capolino nel finale. A 20 km dall’arrivo il forte ritmo imposto dal gruppo faceva crollare il vantaggio della coppia in testa, che aveva ormai soltanto 20 secondi di margine. Sulla Cote du Village de Mur-de-Bretagne, posta al km 165.2, Theuns riusciva a scollinare per primo. All’inizio della prima ascesa sul Mur-de-Bretagne, Mathieu Van der Poel (Team Alpecin Fenix) attaccava immediatamente. Il giovane olandese scollinava per primo andando a conquistare gli otto secondi dell’abbuono speciale. Il gruppo tornava compatto nella discesa che avrebbe condotto alla seconda ed ultima scalata. L’INEOS Grenadiers era tutta schierata in testa al gruppo. All’inizio della seconda salita verso il Mur-de-Bretagne, Davide Formolo (UAE Team Emirates) attaccava ma il ritmo dell’INEOS era troppo elevato perché l’ex campione italiano potesse cullare sogni di gloria. Una trentina di ciclisti affrontavano a tutta la parte iniziale, quella più difficile, con pendenze che arrivavano al 13%. A circa 2 km dall’arrivo un nuovo scatto di Van der Poel decideva la tappa. L’olandese si avvantaggiava progressivamente sul gruppo e andava in solitaria a trionfare sul traguardo. A 6 secondi Tadej Pogacar (UAE Team Emirates) si piazzava davanti a Primoz Roglic (Team Jumbo Visma). In quarta posizione giungeva Wilco Kelderman (Team Bora Hansgrohe) mentre chiudeva la top five Julian Alaphilippe a 8 secondi di ritardo. Tra le delusioni della giornata, si segnalano Migiel Angel Lopez (Team Movistar) e Geraint Thomas (Team INEOS Grenadiers), giusnti entramdi nel secondo gruppetto a 23 secondi di ritardo da Van der Poel. Grazie agli abbuoni guadagnati complessivamente Van der Poel è la nuova maglia gialla con 8 secondi di vantaggio su Alaphilippe e 13 secondi di vantaggio su Pogacar. Domani è in programma la terza tappa da Lorient a Pontivy per un totale di 183 km. Due semplici GPM di quarta categoria nella seconda parte del tracciato non daranno troppe noie ai velocisti puri, che dovrebbero giocarsi la prima vittoria allo sprint.

Giuseppe Scarfone

Mathieu van der Poel vince sul Mur-de-Bretagne (foto: Getty Images Sport)

Mathieu van der Poel vince sul Mur-de-Bretagne (foto: Getty Images Sport)

LA TAPPA DEL GIORNO (e altro ancora): PERROS-GUIREC – MÛR-DE-BRETAGNE

giugno 27, 2021 by Redazione  
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È una tappa fotocopia di quella disputata ieri quella che terminerà in vetta alla breve erta di Mûr-de-Bretagne, traguardo dove i “mattatori” dovrebbero essere gli stessi corridori visti in azione al traguardo di Landerneau

L’estate, televisivamente parlando, è il periodo delle repliche e anche il Tour 2021 non si sottrae a questa prassi. L’epilogo della seconda frazione ricalcherà il modello della tappa d’apertura e come quella presenterà il traguardo al termine di una breve ascesa a quota collinare. Sarà l’oramai arcinota salita bretone di Mûr-de-Bretagne ad accogliere le fasi finali, più breve rispetto a quella di Landerneau ma anche più pendente. I suoi 2000 metri spaccati al 6.9% – anche questi caratterizzati dalle pendenze più importanti all’inizio (il primo chilometro sale al 9.8%) – dovranno essere ripetuti due volte perché nel finale si percorrerà una tornata di un circuito di 15 Km lungo il quale s’incontrerà una terza salita, non valida per la classifica degli scalatori, la “côte” di Saint-Mayeux (1.4 Km al 5.5%). Detto questo, nonostante il finale più impegnativo rispetto a quello di ieri, al traguardo dovrebbe comunque presentarsi un gruppo decisamente nutrito, come accadde su questo traguardo nel 2015 quando, con lo stesso circuito da inanellare e con 10 secondi di ritardo dai primi due, piombarono in 25 sulla linea d’arrivo e in quell’occasione si era già all’ottava tappa, mentre stavolta saremo solo alla seconda e le energie ancora fresche. Eh sì, è proprio il periodo delle repliche!

Il lago di Guerlédan e l’altimetria della seconda tappa (www.cirkwi.com)

Il lago di Guerlédan e l’altimetria della seconda tappa (www.cirkwi.com)

L’ANGOLO DELLA STORIA

Fino al 2011 Mûr-de-Bretagne era stata semplicemente un luogo di passaggio e mai nessun organizzatore del Tour aveva pensato di far “campeggiare” il gigantesco carrozzone del Tour nel piccolo centro bretone, men che meno in vetta alla sua salita, che termina in mezzo a sterminate distese di campi, in un luogo privo di parcheggi nel quale collocare tutte le strutture che seguono la Grande Boucle. Christian Prudhomme, che ha preso in mano le redini del Tour nel 2007, ha però dimostrato che, con qualche sacrificio logistico, è possibile arrivare anche in posti che si pensavano impossibili e tra questi ci sono proprio Mûr-de-Bretagne e la sua côte, che negli ultimi dieci anni già due volte hanno accolto l’arrivo di tappa: così nel 2011 – quando il traguardo fu secco in cima alla salita e non ci fu circuito finale – a imporsi fu l’australiano Cadel Evans, che allo sprint ebbe ragione di un gruppetto di nove corridori precedendo lo spagnolo Alberto Contador (piazzamento che gli sarà poi revocato per squalifica doping retroattiva) e il kazako Aleksandr Vinokurov; nel 2015 – il precedente pocanzi ricordato – a tagliare per primo il traguardo fu il francese Alexis Vuillermoz, che precedette di 5” l’irlandese Daniel Martin e di 10” lo spagnolo Alejandro Valverde. Prima del 2011, come detto, Mûr-de-Bretagne era stato presente sui percorsi del Tour come semplice GPM, traguardo della montagna conquistato dal belga Lucien Van Impe nel 1977, dal francese Laurent Desbiens nel 1993, dal tedesco Ronny Scholz nel 2004, dal francese Sylvain Calzati nel 2005 e dal suo connazionale ed omonimo Chavanel nel 2008.

METEO TOUR

Le previsioni meteo per la tappa del giorno

Perros-Guirec: cielo coperto, 16.1°C (percepiti 17°C), vento debole da WSW (8 km/h), umidità al 86%
Plage de Trestel (39 Km): nubi sparse, 16.6°C, vento debole da W (9 km/h), umidità al 80%
Côte de Saint-Brieuc (115.3 Km): temporale con pioggia moderata (0.5 mm), 17.6°C, vento debole da SW (6 km/h), umidità al 84%
Mûr-de-Bretagne: pioggia moderata e schiarite (0.3 mm), 16.1°C (percepiti 17°C), vento moderato da SW (14-18 km/h), umidità al 85%

GLI ORARI DEL TOUR

13.10: partenza da Perros-Guirec
13.15: inizio diretta su Eurosport1
13.20: partenza ufficiale
14.00: inizio diretta su RAI 2 (a circa 29 Km dalla partenza)
15.00-15.10: scollinamento Côte de Sainte-Barbe
15.15-15.30: traguardo volante di Plouha
15.40-15.55: scollinamento Côte de Pordic
15.55-16.15: scollinamento Côte de Saint-Brieuc
17.05.17.30: scollinamento Côte du Village de Mûr-de-Bretagne
17.10-16.15: scollinamento di Mûr-de-Bretagne (primo passaggio dal traguardo)
17.30-17.55: arrivo a Mûr-de-Bretagne

TOURALCONTRARIO

Ordine d’arrivo della prima tappa, Brest – Landerneau, e prima classifica generale

1° Marco Soler
2° Marc Hirschi a 6′29″
3° Amund Grøndahl Jansen a 8′09″
4° Mike Teunissen s.t.
5° Sepp Kuss s.t.

Miglior italiano: Kristian Sbaragli, 26° a 15′06″

STRAFALGAR SQUARE

L’angolo degli strafalcioni dei telecronisti

Orlando: “Giada Borgata” (Borgato)
Orlando e Garzelli: “Julienne Alaphilippe” (Julian)
Garzelli: “Ci sarà una velocità a folle”
Garzelli: “Chi vince tra premiazione e antidoping arriva un’ora, un’ora e mezza, due in albergo”
Garzelli: “Tappa di Cava dei Tirroni” (Tirreni)
Garzelli (ricordando la caduta di Pantani nella tappa di Cava dei Tirreni del Giro del 1997): “Un brutto colpo al ginocchio sinistro” (si procurò una lacerazione al muscolo della coscia sinistra)
Garzelli: “Dall’ammiraglia hanno avvisato che curva molto stretta”
Garzelli: “Sono stata i corridori”
Garzelli: “Una caduta non ti permettere”
Garzelli: “Como sono prese”
Garzelli: “Van der Poel hanno una squadra”
Televideo: “Côte aux Loups” (Côte de la Fosse aux Loups)
Televideo: “Domani arrivo al Mûr-de-Bretagne”

DISCOTOUR

Crash! Boom! Bang! (Roxette)

26-06-2021

giugno 26, 2021 by Redazione  
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TOUR DE FRANCE

Il francese Julian Alaphilippe (Deceuninck – Quick Step) si è imposto nella prima tappa, Brest – Landerneau, percorrendo 197.8 Km in 4h39′05″, alla media di 42.525 Km/h. Ha preceduto di 8″ l’australiano Michael Matthews (Team BikeExchange) e lo sloveno Primož Roglič (Team Jumbo-Visma). Miglior italiano Vincenzo Nibali (Trek – Segafredo), 18° a 8″. Alaphilippe è il primo leader della classifica con 12″ su Matthews e 14″ su Roglič. Miglior italiano Nibali, 18° a 18″

LA COURSE BY LE TOUR DE FRANCE (Donne)

L’olandese Demi Vollering (SD Worx) si è imposto nella corsa francese, Brest – Landerneau, percorrendo 107.4 Km in 2h50′29″, alla media di 37.798 Km/h. Ha preceduto allo sprint la danese Cecilie Uttrup Ludwig (FDJ Nouvelle Aquitaine Futuroscope) e la connazionale Marianne Vos (Team Jumbo-Visma Women). Miglior italiana Soraya Paladin (Liv Racing), 7°.

VOLTA AO ALENTEJO (Portogallo)

Due tappe disputate nel quarto giorno di gara.

Il portoghese Daniel José Pereira Mestre (W52 / FC Porto) si è imposto nella quarta tappa, Monforte – Castelo de Vide, percorrendo 85 Km in 2h00′50″, alla media di 42.206 Km/h. Ha preceduto allo sprint l’uruguayano Mauricio José Moreira Guarino (Efapel) e il connazionale Daniel Alexandre Loureiro Silva Freitas (Rádio Popular – Boavista). Nessun italiano in gara. Il portoghese Rafael Jorge Magalhães Silva (Antarte – Feirense) è il nuovo leader della classifica con lo stesso tempo di Loureiro Silva Freitas e di Pereira Mestre.

L’uruguayano Moreira Guarino si è imposto nella quinta tappa, circuito a cronometro di Castelo de Vide, percorrendo 8.4 Km in 12′14″, alla media di 41.199 Km/h. Ha preceduto di 1″ il portoghese José Carlos Prates Neves Fernandes (W52 / FC Porto) e di 8″ il portoghese Rafael Ferreira Reis (Efapel). Moreira Guarino è il nuovo leader della classifica con 3″ su Neves Fernandes e 10″ su Ferreira Reis

COURSE CYCLISTE DE SOLIDARNOSC ET DES CHAMPIONS OLYMPIQUES (Polonia)

L’olandese Casper van Uden (Development Team DSM) si è imposto nella quinta ed ultima tappa, Ostrowiec Świętokrzyski – Stalowa Wola, percorrendo 165.3 Km in 3h24′44″, alla media di 48.444 Km/h. Ha preceduto allo sprint il connazionale Coen Vermeltfoort (VolkerWessels Cyclingteam) e il polacco Alan Banaszek (HRE Mazowsze Serce Polski). Nessun italiano in gara. Il ceco Jan Bárta (Elkov – Kasper) si impone in classifica con 15″ sul connazionale Jakub Ťoupalík (Elkov – Kasper) e 37″ su Van Uden

ALAPHILIPPE DOMA LA FOSSA DEI LUPI E METTE LA MAGLIA GIALLA SOPRA L’IRIDE

giugno 26, 2021 by Redazione  
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Uno spettacolare finale di prima tappa, nonostante due maxi cadute una ai meno 35 e l’altra ai meno 7, consegna la vittoria a Julian Alaphilippe (Team Deceuninck Quick Step) che con un’azione delle sue parte nel tratto più duro della salita finale e va a vincere sul traguardo di Landerneau con 8 secondi di vantaggio sui diretti inseguitori. Il duello Roglic-Pogacar è già iniziato.

La Bretagna è protagonista del grand depart del Tour 2021. Si parte da Brest e si arriva dopo quasi 200 km a Landerneau. I ciclisti affronteranno un percorso antiorario dirigendosi prima a sud fino a Quimper e successivamente risalendo fino a Landerneau, che in linea d’aria è distante solamente una ventina di km dalla sede di partenza. E’ già grande l’attesa per conoscere il primo ‘indossatore’ della maglia gialla, visto che il tracciato della prima tappa apre diverse soluzioni a riguardo. Una fuga ben nutrita potrebbe avere interessanti prospettive di successo e i sei GPM – due di terza e quattro di quarta categoria – spalmati omogeneamente sul percorso, avranno a loro volta una valenza non trascurabile. In particolare l’arrivo finale piazzato al termine della Cote de la Fosse aux Loups, in caso di arrivo del gruppo compatto, favorirà i finisseur e i velocisti più resistenti. I nomi più gettonati per la vittoria nella prima tappa sono Mathieu van der Poel (Team Alpecin Fenix), Wout van Aert (Team Jumbo Visma) e Julian Alaphilippe (Team Deceuninck Quick Step). Ma attenzione a gente come Peter Sagan (Team Bora Hansgrohe), Alejandro Valverde (Team Movistar) ed al campione italiano Sonny Colbrelli (Team Bahrain Victorious), che si esalta su arrivi del genere e sarà ancora più motivato indossando la maglia di campione italiano. Dei velocisti più attesi, che possono dire la loro su un arrivo del genere, citiamo Arnaud Demare (Team Groupama FDJ), Caleb Ewan (Team Lotto Soudal) e Michael Matthews (Team DSM). Infine un occhio di riguardo lo avranno anche i big di classifica o presunti tali, che già oggi si testeranno su un arrivo insidioso, dove tutti vorranno arrivare nelle prime posizioni; gli sloveni terribili Tadej Pogacar (UAE Team Emirates) e Primoz Roglic (Team Jumbo Visma) li vedremo senz’altro protagonisti, così come i capitani del Team INEOS Grenadiers: Richie Porte, Richard Carapaz e Geraint Thomas sono pronti a insidiare la coppia prima citata, autentica protagonista del Tour 2020. Dopo la partenza da Brest si segnalavano vari attacchi ma quello più deciso era portato da Victor Campenaerts (Team Qhubeka ASSOS) che scattava con decisione più volte, mantenendo un margine di vantaggio che gli consentiva di scollinare in prima posizione sul GPM della Cote de Trebeollin posta al km 8.6. Il ciclista belga veniva ripreso e ricominciavano attacchi e contrattacchi. Si avvantaggiava questa volta un drappello di sei ciclisti formato da Ide Schelling (Team Bora Hansgrohe), Anthony Perez (Team Cofidis), Danny Van Poppel (Team Intermarchè Wanty Gobert), Connor Swift (Team Arkea Samsic), Cristian Rodriguez (Team Total Direct Energie) e Franck Bonnamour (Team B&B Hotel KTM). Questa volta il gruppo lasciava fare e all’inizio della Cote de Rosnoen, secondo GPM di giornata, il sestetto dio testa aveva 2 minuti e 30 secondi di vantaggio. Questa volta era Van Poppel a scollinare in prima posizione mentre il gruppo inseguiva a quasi 4 minuti di ritardo. Sulla successiva Cote de Locronan posta al km 61.5 Perez scollinava in prima posizione. Nella seconda parte della tappa il gruppo accelerava l’andatura e il vantaggio della fuga diminuiva progressivamente. Schelling attaccava nel gruppo dei fuggitivi e scollinava in prima posizione sulla Cote de Stanga ar Garront posta al km 115. Il tedesco guadagnava sugli ex compagni di fuga e restava da solo al comando. Al traguardo volante di Brasparts Schelling transitava ancora in prima posizione con un vantaggio di circa 2 secondi sul gruppo tirato dagli uomini della Deceuninck Quick Step e della Fenix Alpecin. Intanto i cinque ex fuggitivi, compagni di fuga di Svhelling, venivano ripresi dal gruppo. Schelling scollinava in prima posizione sul penultimo GPM della Cote de Saint-Rivoal. Il gruppo era segnalato a 1 minuto e 25 secondi di ritardo. Uno spettatore con un cartello in evidenza, un po’ troppo in mezzo alla strada, già stretta di suo, provocava una maxi caduta. Il primo a cadere era Tony Martin (Team Jumbo Visma) e a sua volta cadeva praticamente tutto il gruppo. I ciclisti indenni, tra cui quasi tutta l’INEOS Grenadiers e quasi tutta la Deceuninck Quick Step, rallentava davanti ed aspettava i ciclisti rimasti attardati. La caduta costringeva al ritiro Jasha Sutterlin (Team DSM) che così era il primo ciclista che diceva addio al Tour 2021. Tra i nomi caldi che restavano attardati e che dovevano recuperare sul gruppo principale a 35 km dall’arrivo si segnalavano Wout van Aert (Team Jumbo Visma), Sonny Colbrelli (Team Bahrain Victorious) e Miguel Angel Lopez (Team Movistar). Il gruppo si ricompattava a circa 30 km dall’arrivo e riprendeva anche Schelling. A 7 km dall’arrivo nella discesa prima dell’ultima salita una nuova caduta innescata da un ciclista del team Movistar spezzava il gruppo. La Deceuninck a questo punto prendeva in mano le operazioni con un monumentale Davide Ballerini che guidava alla perfezione Julian Alaphilippe nelle prime centinaio di metri della salita finale, che erano anche i più duri con pendenze che arrivavano in doppia cifra. Alaphilippe scattava con prepotenza a circa 3 km dall’arrivo ed alla sua ruota provava a portarsi Anthony Turgis (Total Direct Energie). Più dietro si staccavano dal gruppo anche Tadej Pogacar (UAE Team Emirates) e Primoz Roglic (Team Jumbo Visma), che già facevano le prove generali per il duello forse più atteso di questo Tour. Alaphilippe resisteva al ritorno degli immediati inseguitori dando tutto negli ultimi 2 km, dalle pendenze più facili. Il campione del mondo si andava a imporre con 8 secondi di vantaggio su Michael Mattews (Team BikeExchange) che regolava il gruppetto davanti a Primoz Roglic terzo. Una delle vittorie più spettacolari al Tour de France da parte di Alaphilippe gli consente di vestire la maglia gialla con 12 secondi di vantaggio su Matthews e 14 secondi di vantaggio su Roglic. Tra gli attardati nella caduta ai meno 7 dall’arrivo si segnalavano Richie Porte (Team INEOS Grenadiers) e Miguel Angel Lopez (Team Movistar). Il Tour per loro forse è già terminato e vedremo nei prossimi giorni se ci saranno conseguenze anche per altri ciclisti. Domani è in programma la seconda tappa da Perros-Guirec al Mur-de-Bretagne. Altri sei GPM attendono i ciclisti e anche questa volta sull’ultimo di questi è situato l’arrivo di tappa. L’arrivo finale, con 2 km al 6.9% è altrettanto esplosivo di quello della prima tappa, e dovremmo aspettarci un duello tra gli stessi protagonisti di oggi.

Giuseppe Scarfone

La vittoria di Julian Alaphilippe a Landerneau (foto: Getty Images Sport)

La vittoria di Julian Alaphilippe a Landerneau (foto: Getty Images Sport)

LA TAPPA DEL GIORNO (e altro ancora): BREST – LANDERNEAU

giugno 26, 2021 by Redazione  
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Prende il via dalla Bretagna la 108a edizione del Tour de France. Anche quest’anno non ci sarà il tradizionale prologo d’avvio, ma stavolta anon saranno i velocisti i protagonisti del primo giorno di gara. Il traguardo è, infatti, posto al vertice d’una salita lunga circa 3 Km

Il Tour rinuncia per il quarto anno consecutivo alla tradizionale cronometro d’avvio, che ritornerà nel 2022 quando la corsa francese scatterà da Copenaghen con una prova contro il tempo di 13 Km, ma stavolta i protagonisti sul rettilineo d’arrivo della prima tappa non saranno i velocisti. La tappa in linea di 198 Km che darà il via alla centottesima edizione della Grande Boucle presenterà, infatti, un tracciato collinare e in particolare il rettilineo d’arrivo non sarà posto al termine di un tratto di strada pianeggiante, com’era stato a Fontenay-le-Comte nel 2018, a Bruxelles nel 2019 e a Nizza lo scorso anno. Il traguardo, infatti, sarà collocato in cima alla Côte de la Fosse aux Loups, salita di 3 Km al 5.6% di pendenza media che rappresenterà anche l’ultimo dei 6 Gran Premi della Montagna della quale è infarcita la tappa e che presenterà le inclinazioni maggiori a inizio ascesa perché i primi 1000 metri salgono all’8.8% medio, raggiungendo subito il picco massimo del 14%. Potrebbe essere un finisseur, dunque, il primo corridore a vestire la maglia gialla ma, poiché siamo a inizio corsa e le energie complessive ancora molte, non va esclusa la volata di un folto gruppo dal quale sono stati epurati gli sprinter: così terminò la prima tappa del Tour del 2008, che pure partì da Brest e si concluse a Plumelec in cima alla Côte de Cadoudal (1700 metri al 6.3%), sulla cui linea d’arrivo si presentarono in tredici con sette secondi di vantaggio su altri 34 elementi del gruppo: in quell’occasione a prevalere fu lo spagnolo Alejandro Valverde, che precedette il belga Philippe Gilbert e il francese Jérôme Pineau.

Un romantico scorcio di Landerneau e l’altimetria della prima tappa (www.bretagna-vacanze.com)

Un romantico scorcio di Landerneau e l’altimetria della prima tappa (www.bretagna-vacanze.com)

L’ANGOLO DELLA STORIA

Landerneau sarà la prima delle quattro sedi d’arrivo inedite (le altre tre saranno Pontivy, Malaucène e Quillan) mentre Brest non è certamente una novità per il Tour, avendo già ospitato la corsa transalpina in 27 occasioni per quanto concerne i traguardi di tappa, una lunga serie di successi inaugurata nel 1906 – anno della quarta edizione del Tour – dal francese Louis Trousselier e nella quale spicca una sola affermazione italiana, conquistata nel 1931 dal mantovano Fabio Battesini. “Grand Départ” come quello di quest’anno nella cittadina bretone che ne sono già stati tre e il primo risale al 1952, quando la corsa prese le mosse con una tappa di 246 Km terminata a Rennes con il successo allo sprint del belga Rik Van Steenbergen. Saranno introdotti solo nel 1967 i cronoprologhi e sarà proprio una gara di questo tipo a dare il via al Tour nel 1974, conquistato da Eddy Merckx e al momento ultimo arrivo di tappa ufficiale a Brest. Sempre da questa cittadina, come ricordato poco sopra, partì l’edizione 2008 con la frazione conclusasi a Plumelec con la vittoria di Valverde.

METEO TOUR

Le previsioni meteo per la tappa del giorno

Brest: cielo coperto, 15.1°C (percepiti 16°C), vento debole da WNW (5 km/h), umidità al 77%
Côte de Locronan (GPM – 161.5 Km): cielo coperto, 15.7°C, vento debole da W (5 km/h), umidità al 74%
Châteaulin (111.7 Km): cielo coperto, 15.9°C, vento debole da SW (4 km/h), umidità al 73%
Landerneau: cielo coperto con possibilità di deboli e isolte precipitazioni, 16.2°C (percepiti 17°C), vento debole da NW (8 km/h), umidità al 74%

GLI ORARI DEL TOUR

11.45: inizio diretta su Eurosport1
12.10: partenza da Brest
12.30: partenza ufficiale
12.40-12.45: scollinamento Côte de Trébéolin
13.05-13.10: scollinamento Côte de Rosnoën
13.55-14.10: scollinamento Côte de Locronan
14.00: inizio diretta su RAI 2 (a circa 61 Km dalla partenza)
15.05-15.20: scollinamento Côte de Stang Ar Garront
15.35-15.55: traguardo volante di Brasparts
15.55-16.15: scollinamento di Côte de Saint-Rivoal
17.00-17.30: arrivo a Landerneau

TOURALCONTRARIO

L’ordine d’arrivo e la classifica generale visti dal punto di vista della maglia nera.

Così è finito il Tour nel 2020

1° Roger Kluge
2° Frederik Frison a 5′14″
3° Caleb Ewan a 16′37″
4° Marco Haller a 20′35″
5° Jasper De Buyst a 23′55″

Miglior italiano: Niccolò Bonifazio, 6° a 24′49″
Maglia nera: Tadej Pogačar, 146° a 87h20′05″

STRAFALGAR SQUARE

L’angolo degli strafalcioni dei telecronisti

Nibali (a proposito delle sua possibile convocazione per le Olimpiadi): “Nel caso in cui arrivasse la convocazione della squadra italiana” (messo così sembra che sia la nostra nazionale ad essere selezionata per partecipare o meno alle Olimpiadi)
Televideo: “Landernau” (Landerneau)
Televideo: “Mur Bretagne” (Mûr-de-Bretagne)
Televideo: “Oyannaz” (Oyonnaz)
Televideo: “Le Grand Bornard” (Le Grand Bornand)
Televideo: “Saint Paul Tres Chateaux” (Saint-Paul-Trois-Châteaux)
Televideo: “Carcassone – Pontivy” (la 14a tappa si correrà tra Carcassone e Quillan)

DISCOTOUR

Retour à la normale ( Matmatah, gruppo fondato nel 1995 a Brest)

25-06-2021

giugno 25, 2021 by Redazione  
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VOLTA AO ALENTEJO (Portogallo)

Il portoghese Iúri Gabriel Dantas Leitão (Tavfer-Measindot-Mortágua) si è imposto anche nella terza tappa, Alcácer do Sal – Mora, percorrendo 171.7 Km in 4h16′16″, alla media di 40.2 Km/h. Ha preceduto allo sprint lo spagnolo Mikel Aristi Gardoki (Euskaltel – Euskadi) e il connazionale Luís Carlos Ribeiro Nunes Mendonça (Efapel). Nessun italiano in gara. Dantas Leitão è ancora leader della classifica con lo stesso tempo di Aristi Gardoki e dello spagnolo David González López (Caja Rural – Seguros RGA).

COURSE CYCLISTE DE SOLIDARNOSC ET DES CHAMPIONS OLYMPIQUES (Polonia)

Il ceco Jan Bárta (Elkov – Kasper) si è imposto nella quarta tappa, Tomaszów Mazowiecki – Kielce, percorrendo 212.7 Km in 5h07′04″, alla media di 41.561 Km/h. Ha preceduto allo sprint il polacco Maciej Paterski (Voster ATS Team) e l’olandese Sjoerd Bax (Metec – Solarwatt p/b Mantel). Nessun italiano in gara. Bárta è il nuovo leader della classifica con 15″ sul connazionale Jakub Ťoupalík (Elkov – Kasper) e 44″ su Paterski

LOTTO BELGIUM TOUR (donne)

La belga Lotte Kopecky (nazionale belga) si è imposta nella terza ed ultima tappa, circuito di Geraardsbergen, percorrendo 101.1 Km in 2h30′21″, alla media di 40.346 Km/h. Ha preceduto di 7″ le olandesi Yara Kastelijn (Plantur-Pura) ed Ellen van Dijk (Trek-Segafredo Women). Due italiane in gara: Barbara Guarischi (Movistar Team) 31° a 2′27″, Arianna Fidanza (Team BikeExchange), 82° a 11′04″. La Kopecky si impone in classifica con 20″ sulla Van Dijk e 36″ sull’olandese Lorena Wiebes (Team DSM). La Guarischi 46° a 17′02″, la Fidanza 65° a 26′09″

TOUR 2021: IL BORSINO DEI FAVORITI

giugno 25, 2021 by Redazione  
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Sta per scattare da Brest la 108a edizione del Tour de France. Ecco il listino dei favoriti, che vede godere dei favori del pronostico il vincitore uscente della corsa francese, lo sloveno Tadej Pogacar.

TADEJ POGACAR: Lo sloveno della UAE – Team Emirates è il favorito numero 1. Dopo la vittoria sorprendente nell’edizione dello scorso anno del Tour de France, si presenterà al via dopo una prima parte di stagione ricca di soddisfazioni, che l’ha visto importsi all’UAE Tour, alla Tirreno-Adriatico, alla Liegi-Bastogne-Liegi e, poche settimane fa, nella corsa di casa, il Giro di Slovenia, affermazioni che arricchiscono ancor di più il palmares di questo giovane ciclista. Avrà gli occhi di tutti puntati addosso, con la Jumbo-Visma di Roglic e la Ineos-Grenadiers di Geraint Thomas che faranno di tutto per mettergli i bastoni tra le ruote. POSSIBILITÀ DI VITTORIA: 30%

PRIMOZ ROGLIC: Non corre dalla Liegi-Bastogne-Liegi del 25 Aprile e dopo la beffa dello scorso anno la voglia di rivincita è tanta. Si sta concentrando e allenando da mesi per un solo obiettivo: Tour de France 2021. In terra francese sarà supportato da una Jumbo-Visma versione super. Gesink, Kruijswijk, Vingegaard, Kuss, Tony Martin, Teunissen e il jolly Van Aert sono in grado di fare la differenza su ogni tipo di terreno, nulla da invidiare alla corazzata Ineos-Grenadiers. Pogacar e il quadrunvirato Carapaz-Thomas-Porte-Geoghengan Hart sono avversari temibili ma il percorso adatto alle sue caratteristiche, il team e la voglia di rivalsa potrebbero fare la differenza. POSSIBILITÀ DI VITTORIA: 25%

RICHARD CARAPAZ: Con il Tour de Suisse dominato qualche settimana fa ha lanciato un segnale importante a tutti i rivali e chi vorrà vincere il Tour de France 2021 dovrà vedersela anche con lui. La voglia di cancellare l’opaca prestazione dello scorso anno sarà un’arma in più e la grande corazzata Ineos potrebbe essere determinante. Il percorso può facilitare la sua missione in terra transalpina e portare per la prima volta nella storia del ciclismo un ecuadoriano sul gradino più alto della corsa francese. POSSIBILITÀ DI VITTORIA: 15%

GERAINT THOMAS: Il 2021 ha visto il gallese correre come ai bei tempi, i terzi posti al Giro di Catalogna e al Delfinato e soprattutto la vittoria al Romandia sono biglietti da visita interessanti. La concorrenza interna è dura e se regge nelle prime tappe e avrà tutta l’Ineos dalla sua sarà una dura gatta da pelare per gli avversari, anche se Roglic e Pogacar sono due ossi duri e in casa Ineos dovranno inventarsi qualcosa di straordinario per metterli in difficoltà. POSSIBILITÀ DI VITTORIA: 15%

RICHIE PORTE: Il terzo moschettiere del team di Brailsford appare il più in forma alla vigilia del Tour de France. Se i giri di Catalogna e Romandia sono sfumati per poco, il Delfinato l’ha vinto meritatamente. A 36 anni non sarà facile contro corridori più giovani di quindici anni, ma per il tasmaniano può essere l’ultima occasione della carriera per vincere la corsa francese. POSSIBILITÀ DI VITTORIA: 10%

MIGUEL ANGEL LOPEZ: Il cambio di casacca sembra aver fatto bene allo scalatore colombiano, che nel team di Unzue sta riacquistando quella confidenza e quella sicurezza con la bici che gli è mancata nel 2020. Vederlo trionfare a Parigi sarà difficile, ma nel ciclismo mai dare nulla per scontato. POSSIBILITÀ DI VITTORIA: 1%

ENRIC MAS: Lo spagnolo della Movistar si dividerà i gradi di capitano con Miguel Angel Lopez. In una stagione nella quale una condizione fisica ottimale non è stata mai raggiunta, i segnali visti alla Mont Ventoux Dénivelé Challenges lasciano presagire un Tour de France da protagonista. Riuscire a migliorare la classifica dello scorso anno sarebbe già qualcosa di straordinario, ma in un contesto di totale equilibrio tra i big una seconda linea talentuosa come lui potrebbe approfittarne per tirare un colpo mancino. POSSIBILITÀ DI VITTORIA: 1%

TAO GEOGHEGAN HART: Mettersi a disposizione dei compagni di squadra più quotati dopo aver vinto il Giro d’Italia 2020 non è il massimo delle aspettative per il giovane inglese. Le prime tappe del Tour de France potrebbero dargli una mano, specie per Porte e Thomas che della sfortuna hanno fatto un cavallo di battaglia. POSSIBILITÀ DI VITTORIA: 1%

RIGOBERTO URAN: Il colombiano non ha mai vinto un Grande Giro, eppure quando meno te lo aspetti è lì ad un pelo, attaccatto al sogno del successo finale. Chris Froome, Vincenzo Nibali e Nario Quintana ne sanno qualcosa. POSSIBILITÀ DI VITTORIA: 1%

JULIAN ALAPHILIPPE: In passato ha provato a far classifica andando vicino ad un risultato clamoroso. Nel 2019 abdicò solo nella ventesima tappa infrangendo i suoi sogni e quelli di tutti i suoi connazionali francesi. In una corsa equilibrata con ritmi non elevatissimi in salita potrebba saltar fuori, soprattutto se riuscisse a conquistare la maglia gialla nelle prime tappe. POSSIBILITÀ DI VITTORIA: 1%

Luigi Giglio

Il porto di Brest, la città bretone dalla quale scatterà il Tour de France 2021 (pixabay.com)

Il porto di Brest, la città bretone dalla quale scatterà il Tour de France 2021 (pixabay.com)

BEN HERMANS DOMA L’APPENNINO

giugno 25, 2021 by Redazione  
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Ben Hermans (Israel Start-Up Nation) ha vinto in solitaria il Giro dell’Appennino grazie ad un azione sulla Madonna della Guardia. Valerio Conti (UAE-Team Emirates) ha regolato il gruppo per la seconda posizione davanti a Enrico Battaglin (Bardiani-CSF-Faizanè).

L’82esima edizione del Giro dell’Appennino partiva da Pasturana e arrivava a Genova dopo 192 chilometri con cinque salite da affrontare e 2700 metri di dislivello, con la Madonna della Guardia come salita più importante, 7.2km al 7.7%, a 25 chilometri dall’arrivo.
I corridori più importanti alla partenza erano Gianni Moscon e Thomas Pidcock per la Ineos – Grenadiers, Ben Hermans della Israel Start-Up Nation e la UAE-Team Emirates con Diego Ulissi, Matteo Trentin e il neopro Juan Ayuso, attesissimo alla sua prima prova tra i professionisti.
La fuga di giornata prendeva il via dopo una trentina di chilometri con Paolo Totò (Amore E Vita), al quale si aggregano Diego Pablo Sevilla (EOLO-Kometa Cycling Team), Niccolò Salvietti (Mg.k Vis VPM), Raffaele Radice (Mg.k Vis VPM), Thibault Guernalec (Team Arkéa – Samsic), Mattia Guasco (Team Qhubeka) e Andrea Di Renzo (Vini Zabù).
Il vantaggio massimo della fuga saliva fino a 2’30” con le tre formazioni dei favoriti a controllare la corsa, andando a riprendere i fuggitivi già ai piedi della Crocetto d’Orero, penultima salita di giornata. Stefano Pirazzi (Amore & Vita) era l’unico corridore a provarci in questo tratto, ma la Israel controllava con decisione la corsa fino alla salita finale. Con l’aiuto di UAE e INEOS il ritmo aumentava sulla Madonna della Guardia fino all’attacco di Gianni Moscon (INEOS – Grenadiers), al quale riuscivano a rispondere Giovanni Carboni (Bardiani-CSF-Faizanè), Ben Hermans (Israel Start-Up Nation) e Juan Ayuso (UAE-Team Emirates). In seguito anche Nikolay Cherkasov (Gazprom-RusVelo) , Diego Ulissi, Jan Polanc e Valerio Conti (UAE-Team Emirates) riuscivano a rientrare. La salita continuava però a mietere vittime con i soli Moscon, Hermans e Ayuso a resistere a un chilometro dallo scollinamento. Il corridore belga attaccava proprio prima dello scollinamento riuscendo a guadagnare subito un margine di venti secondo lungo la discesa con il resto del gruppo a quaranta secondi. Hermans era scatenato nel tratto pianeggiante riuscendo ad aumentare il suo vantaggio sul duo inseguitore a 45” ai meno dieci, mentre una quindicina di corridori riuscivano a riavvicinarsi fino a chiudere su Moscon e Ayuso all’ultimo chilometro. Purtroppo per loro Ben Hermans restava saldamente al comando riuscendo a conquistare una meritatissima vittoria andando a transitare sulla linea di arrivo con la bici in mano come negli ultimi anni fatto da Philippe Gilbert al Giro delle Fiandre o da Diego Rosa al Giro dei Paesi Baschi. Alle sue spalle era Valerio Conti (UAE-Team Emirates) a vincere la volata del gruppetto, davanti a Enrico Battaglin (Bardiani-CSF-Faizanè). Da segnalare anche il dodicesimo posto di un eterno Davide Rebellin (Work Service Marchiol Vega).

Carlo.

Ben Hermans trionfa con la bici in mano (Bettini photo)

Ben Hermans trionfa con la bici in mano (Bettini photo)

24-06-2021

giugno 24, 2021 by Redazione  
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GIRO DELL’APPENNINO

Il belga Ben Hermans (Israel Start-Up Nation) si è imposto nella corsa italiana, Pasturana – Genova, percorrendo 192.1 Km in 4h50′22″, alla media di 39.695 Km/h. Ha preceduto di 30″ gli italiani Valerio Conti (UAE-Team Emirates) ed Rnrico Battaglin (Bardiani-CSF-Faizanè)

VOLTA AO ALENTEJO (Portogallo)

Il portoghese Iúri Gabriel Dantas Leitão (Tavfer-Measindot-Mortágua) si è imposto nella seconda tappa, Almodôvar – Sines, percorrendo 195.5 Km in 5h11′18″, alla media di 37.681 Km/h. Ha preceduto allo sprint gli spagnoli Mikel Aristi Gardoki (Euskaltel – Euskadi) e David González López (Caja Rural – Seguros RGA). Nessun italiano in gara. Dantas Leitão è il nuovo leader della classifica con lo stesso tempo di Aristi Gardoki e González López

COURSE CYCLISTE DE SOLIDARNOSC ET DES CHAMPIONS OLYMPIQUES (Polonia)

L’olandese Casper van Uden (Development Team DSM) si è imposto nella terza tappa, Koluszki – Sieradz, percorrendo 191.6 Km in 4h35′41″, alla media di 41.7 Km/h. Ha preceduto allo sprint i connazionali Coen Vermeltfoort (VolkerWessels Cyclingteam) e Nick Brabander (VolkerWessels Cyclingteam). Nessun italiano in gara. Van Uden è il nuovo leader della classifica con lo stesso tempo di Brabander e 2″ su Vermeltfoort

LOTTO BELGIUM TOUR (donne)

La bielorussa Alena Amialiusik (Canyon SRAM Racing) si è imposta nella seconda tappa, circuito di Galmaarden, percorrendo 137.5 Km in 3h49′31″, alla media di 35.945 Km/h. Ha preceduto di 3″ l’olandese Lorena Wiebes (Team DSM) e la belga Lotte Kopecky (nazionale belga). Due italiane in gara: Arianna Fidanza (Team BikeExchange), 67° a 14′03″, Barbara Guarischi (Movistar Team) 80° a 14′03″. La Wiebes è la nuova leader della classifica con 2″ sulla Kopecky e 9″ sull’olandese Ellen van Dijk (Trek-Segafredo Women). La Guarischi 50° a 14′27″, la Fidanza 61° a 14′57″

23-06-2021

giugno 24, 2021 by Redazione  
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VOLTA AO ALENTEJO (Portogallo)

Lo spagnolo Juan José Lobato del Valle (Euskaltel – Euskadi) si è imposto nella prima tappa, Reguengos de Monsaraz – Beja, percorrendo 193.7 Km in 1h37′31″, alla media di 46.207 Km/h. Ha preceduto allo sprint il portoghese Iúri Gabriel Dantas Leitão (Tavfer-Measindot-Mortágua) e il connazionale David González López (Caja Rural – Seguros RGA). Nessun italiano in gara. Lobato del Valle è il primo leader della classifica con lo stesso tempo di Dantas Leitão e González López

COURSE CYCLISTE DE SOLIDARNOSC ET DES CHAMPIONS OLYMPIQUES (Polonia)

Due tappe disputate nel primo giorno di gara.

Il polacco Patryk Stosz (Voster ATS Team) si è imposto nella prima tappa, Pabianice – Łódź, percorrendo 75.1 Km in 1h37′31″, alla media di 46.207 Km/h. Ha preceduto allo sprint il ceco Pavel Bittner (Development Team DSM) e il connazionale Alan Banaszek (HRE Mazowsze Serce Polski) Nessun italiano in gara. Stosz è il primo leader della classifica con 2″ su Bittner e 3″ su Banaszek.

L’olandese Nick Brabander (VolkerWessels Cyclingteam) si è imposto nella seconda tappa, Kutno – Płock percorrendo 96.9 Km in 1h59′56″, alla media di 48.477 Km/h. Ha preceduto allo sprint Banaszek e il connazionale Coen Vermeltfoort (VolkerWessels Cyclingteam). Banaszek è il nuovo leader della classifica con 1″ su Stosz e Brabander

LOTTO BELGIUM TOUR (donne)

L’olandese Lorena Wiebes (Team DSM) si è imposta nella prima tappa, Blankenberge – Bruges, percorrendo 112.6 Km in 2h28′57″, alla media di 45.358 Km/h. Ha preceduto allo sprint la belga Jolien D’Hoore (SD Worx) e l’italiana Barbara Guarischi (Movistar Team). In gara anche l’italiana Arianna Fidanza (Team BikeExchange), 7°. La D’Hoore è la nuova leader della classifica con 2″ sulla Wiebes e 4″ sull’olandese Ellen van Dijk (Trek-Segafredo Women). La Guarischi 17° a 23″, la Fidanza 55° a 53″

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