15-11-2019

novembre 16, 2019 by Redazione  
Filed under Ordini d'arrivo

TOUR DU SÉNÉGAL

Il tedesco Anton Benedix (Team Embrace The World) si è imposto anche nella quinta tappa, Thiès – Saint-Louis, percorrendo 181.8 Km in 4h42′00″ alla media di 38.68 Km/h. Ha preceduto allo sprint lo slovacco Martin Haring e il tedesco Hermann Keller. Il ruandese Didier Munyaneza (Benediction Excel Energy) è ancora leader della classifica con 21″ su Keller e 48″ sullo slovacco Marek Čanecký

14-11-2019

novembre 16, 2019 by Redazione  
Filed under Ordini d'arrivo

TOUR DU SÉNÉGAL

Il tedesco Hermann Keller (Team Embrace The World) si è imposto anche nella quarta tappa, circuito di Ngaparou, percorrendo 140 Km in 3h43′38″ alla media di 37.56 Km/h. Ha preceduto allo sprint il connazionale Thomas Lienert e il senegalese Bécaye Traoré. Il ruandese Didier Munyaneza (Benediction Excel Energy) è ancora leader della classifica con 3′01″ su Keller e 3′07″ su Lienert

13-11-2019

novembre 16, 2019 by Redazione  
Filed under Ordini d'arrivo

TOUR DU SÉNÉGAL

Il tedesco Hermann Keller (Team Embrace The World) si è imposto nella terza tappa, Fatick – Nguéniène, percorrendo 98.2 Km in 2h45′11″ alla media di 35.67 Km/h. Ha preceduto allo sprint lo slovacco Marek Čanecký e il connazionale Thomas Lienert. Il ruandese Didier Munyaneza (Benediction Excel Energy) è ancora leader della classifica con 3′13″ su Lienert e 3′15″ su Keller

12-11-2019

novembre 16, 2019 by Redazione  
Filed under Ordini d'arrivo

TOUR DU SÉNÉGAL

Giorno di riposo

11-11-2019

novembre 16, 2019 by Redazione  
Filed under Ordini d'arrivo

TOUR DU SÉNÉGAL

Lo slovacco Ján Andrej Cully (Dukla Banská Bystrica) si è imposto nella seconda tappa, Ziguinchor – Kolda, percorrendo 185 Km in 4h43′45″ alla media di 39.12 Km/h. Ha preceduto di 3′21″ i ruandesi Patrick Byukusenge e Didier Munyaneza (Benediction Excel Energy), nuovo leader della classifica con 3′20″ sul tedesco Thomas Lienert e 3′30″ sul tedesco Hermann Keller

10-11-2019

novembre 11, 2019 by Redazione  
Filed under Ordini d'arrivo

TOUR OF QUANZHOU BAY (Cina)

Il cinese Xianjing Lyu (Hengxiang Cycling Team) si è imposto nella terza ed ultima tappa, Yongchun – Beixi Scenic Point, percorrendo 112.6 Km in 2h29′59″ alla media di 45.05 Km/h. Ha preceduto allo sprint l’australiano Ryan Cavanagh (St George Continental Cycling Team) e l’eritreo Metkel Eyob. Cavanagh si impone in classifica con 4″ sull’ucraino Mykhaylo Kononenko e 14″ sull’ucraino Oleksandr Polivoda

TOUR DE SINGKARAK (Indonesia)

Il malesiano Muhamad Zawawi Azman (Team Sapura Cycling) si è imposto nella nona ed ultima tappa, Pesisir Selatan – Padang, percorrendo 107.7 Km in 2h44′38″ alla media di 39.25 Km/h. Ha preceduto allo sprint il connazionale Muhammad Nur Aiman Mohd Zariff e il filippino Marcelo Felipe Hernández. L’australiano Jesse Ewart (Team Sapura Cycling) si impone in classifica con 1′43″ sul moldavo Cristian Raileanu e 3′57″ sull’iraniano Mirsamad Pourseyedi

TOUR DE OKINAWA

Il giapponese Nariyuki Masuda (Utsunomiya Blitzen) si è imposto nella corsa giapponese, circuito di Nago, percorrendo 210 Km in 5h17′58″ alla media di 39.63 Km/h. Ha preceduto di 18″ il connazionale Kohei Uchima e lo spagnolo Benjamín Prades Reverter.

TOUR DU SÉNÉGAL

Il tedesco Thomas Lienert (Embrace The World Cycling) si è imposto nella prima tappa, Kolda – Ziguinchor, percorrendo 185 Km in 4h44′29″ alla media di 39.02 Km/h. Ha preceduto allo sprint il connazionale Hermann Keller e lo slovacco Marek Čanecký. Lienert è il primo leader della classifica con 4″ su Keller e 6″ su Čanecký

09-11-2019

novembre 9, 2019 by Redazione  
Filed under Ordini d'arrivo

TOUR OF QUANZHOU BAY (Cina)

L’australiano Matthew Rice (Pro Racing Sunshine Coast) si è imposto nella seconda tappa, Waigaocun – Quanzhou, percorrendo 108.5 Km in 2h29′49″ alla media di 43.45 Km/h. Ha preceduto allo sprint il serbo Dušan Kalaba e il malesiano Mohd Shahrul Mat Amin. L’ucraino Mykhaylo Kononenko (Shenzhen Xidesheng Cycling Team) è ancora leader della classifica con 3″ sull’australiano Ryan Cavanagh e 6″ sull’indonesiano Aiman Cahyadi

TOUR DE SINGKARAK (Indonesia)

L’indonesiano Jamalidin Novardianto (Pgn Road Cycling Team) si è imposto nell’ottava tappa, Sungai Penuh – Pesisir Selatan, percorrendo 212.9 Km in 5h04′46″ alla media di 41.91 Km/h. Ha preceduto allo sprint il filippino Rustom Cabanilla Lim e di 1′10″ l’australiano Jesse Ewart (Team Sapura Cycling), ancora leader della classifica con 1′43″ sul moldavo Cristian Raileanu e 4′03″ sull’iraniano Mirsamad Pourseyedi

08-11-2019

novembre 8, 2019 by Redazione  
Filed under Ordini d'arrivo

TOUR OF QUANZHOU BAY (Cina)

L’ucraino Mykhaylo Kononenko (Shenzhen Xidesheng Cycling Team) si è imposto nella prima tappa, Qingyang Residential District – Haiqianwei, percorrendo 101.4 Km in 2h15′38″ alla media di 44.85 Km/h. Ha preceduto allo sprint l’australiano Ryan Cavanagh e l’indonesiano Aiman Cahyadi. Kononenko è il primo leader della classifica con 4″ su Cavanagh e 6″ su Cahyadi

TOUR DE SINGKARAK (Indonesia)

L’iraniano Mohammad Ganjkhanlou (Foolad Mobarakeh Sepahan) si è imposto nella settima tappa, Kayu Aro – Kerinci, percorrendo 82.9 Km in 1h50′06″ alla media di 45.18 Km/h. Ha preceduto allo sprint il malesiano Akmal Hakim Zakaria e l’australiano Jesse Ewart (Team Sapura Cycling), ancora leader della classifica con 1′04″ sul moldavo Cristian Raileanu e 3′24″ sull’iraniano Mirsamad Pourseyedi

07-11-2019

novembre 7, 2019 by Redazione  
Filed under Ordini d'arrivo

TOUR DE SINGKARAK (Indonesia)

Il filippino Rustom Cabanilla Lim (7 Eleven Cliqq – air21 by Roadbike Philippines) si è imposto nella sesta tappa, Singkarak – Solok Selatan, percorrendo 214.1 Km in 5h38′08″ alla media di 37.99 Km/h. Ha preceduto di 5″ l’iraniano Mirsamad Pourseyedi e di 27″ il thailandese Phuchong Sai-udomsin. L’australiano Jesse Ewart (Team Sapura Cycling) è ancora leader della classifica con 1′01″ sul moldavo Cristian Raileanu e 3′18″ sul filippino Jonel Carcueva

VOLATA TRA LE STEPPE

novembre 6, 2019 by Redazione  
Filed under News

Assegnata la prima maglia rosa con la cronometro d’apertura sulle strade di Budapest, l’Ungheria ospiterà altre due frazioni della corsa rosa, entrambe destinate ai velocisti. La terra magiara è notoriamente pianeggiante, ma la tappa che condurrà il gruppo a Győr proporrà anche alcune difficoltà altimetriche, dotate di pendenze interessanti, che però difficilmente impediranno l’epilogo allo sprint.

Dopo la breve cronometro d’avvio si comincia a pedalare su chilometraggi più consistenti – oggi si sfioreranno i 200 Km – anche se le due tappe in linea ungheresi non saranno particolarmente “saporite” sul piano altimetrico, pur sfatando il luogo comune di una nazione caratterizzata da sconfinate steppe pianeggianti. Ciò corrisponde al vero ma lo stato europeo presente anche aree collinari e lo dimostrerà in particolare proprio la frazione di Győr, nella quale s’incontreranno tratti in salita talvolta caratterizzati da pendenze non trascurabili. La pianura la farà comunque da padrona in questa giornata e, grazie alla quasi totale assenza di difficoltà negli ultimi 100 Km (brevissimo muretto di Pannonhalma a parte), molto difficilimente i velocisti si faranno scappare quella che è la prima delle sette occasioni di vittoria che gli organizzatori hanno riservato loro al Giro d’Italia 2020.
La seconda giornata di gara della 103a edizione della Corsa Rosa prenderà il via in pianura, assetto di gara nei primi 12 km verso Szentendre, centro noto con il soprannome di “città dei musei” per le numerose esposizioni che offre ai turisti, d’arte e non solo (per i golosi ce n’è uno dedicato al marzapane), come quello etnografico all’aperto che il gruppo si trova proprio ai piedi della prima salita di giornata, diretta al gran premio della montagna di Svábvár. Superata questa collina alta 450 metri, che i “girini” raggiungeranno scavalcheranno con 3 Km di strada inclinata al 7% medio, si planerà verso le rive del Danubio, nella cui valle si pedalerà in perfetta pianura per una trentina di chilometri, costeggiando il fiume nel tratto dove questo funge da confine la Repubblica Slovacca, in direzione di Esztergom, la capitale religiosa della nazione magiara. Qui ha sede l’arcivesco primate d’Ungheria – dal 2002 tale ruolo è rivestito dal cardinale Péter Erdő – e, infatti, il principale monumento cittadino è la Cattedrale di Nostra Signora e di Sant’Adalberto, che è anche la più grande chiesa ungherese, la cui pala dell’altar maggiore, opera dell’italiano Michelangelo Grigoletti, è la più grande del mondo tra quelle realizzate su un solo pezzo di tela.
Successivamente il gruppo saluterà il “Duna” (così gli ungheresi chiamano il “bel fiume blu”) per inoltrarsi in una zona di basse collinette, inizialmente incontrando dislivelli quasi impercettibili mentre si pedalerà alla volta di Bajna, villaggio di circa 2000 abitanti presso il quale si trova un castello che appartenne alla famiglia Sándor- Metternich, il casato del celebre cancelliere austriaco Klemens von Metternich, tra i principali protagonisti del Congresso di Vienna che nel 1815 ridisegnò il volto dell’Europa politica dopo la fine dell’era napoleonica.
Non hanno un disegno particolarmente deciso i successivi 25 km, movimentati da una serie di facili salitelle che porteranno i corridori sino a 388 metri di quota per poi iniziare la dolce discesa verso Tata, cittadina affacciata su due piccoli laghi, nel più grande dei quali si specchia un castello costruito nel XIV secolo come residenza estiva dei sovrani ungheresi.
Imboccati i 100 conclusivi chilometri di gara la corsa andrà quindi a toccare Kocs, la patria del cocchio, il mezzo di trasporto che prende il nome proprio da questo comune ungherese, dove ne fu iniziata la produzione nel XV secolo. Una decina di chilometri più avanti si giungerà quindi alle porte di Nagyigmánd, villaggio natale di Lajos Tóth, cestista che nel 1956 prese la cittadinanza italiana dopo esser fuggito come profugo dall’Ungheria e che gareggiò in serie A per il Varese dal 1957 al 1959 e dal 1961 al 1963.
Cambiata improvvisamente direzione di marcia, si prenderà verso sud in direzione di Kisbér, centro dove è possibile visitare l’Ungheria in pochi minuti grazie al piccolo Mini Magyarország Makettpark (un parco simile alla nostra Italia in Miniatura), mentre con una deviazione dal percorso di gara di una ventina di chilometri è possibile raggiungere prima l’Henryxcity di Császár, inaspettata ricostruzione di un villaggio western, e poi il lago Bokodi, costruito per scopi industriali e poi, dopo la chiusura della vicina centrale per la quale fungeva da bacino di raffreddamento, diventato uno dei più pittoreschi dell’Ungheria per il suo villaggio galleggiante abitato da pescatori.
Un altro cambio di direzione porterà i corridori verso l’ultima difficoltà altimetrica di giornata, un microscopico muro di 600 metri all’8,5% che, con tratti a doppia cifra di pendenza, terminerà alle soglie della storica abbazia benedettina di Pannonhalma, fondata nel 996 dal principe Géza, seconda al mondo per dimensioni dopo quella di Montecassino e inserita nella lista dei patrimoni dell’umanità dell’UNESCO.
Superato quest’ultimo, piccolo scoglio mancheranno 26 Km al traguardo, fissato a Győr, il capoluogo della regione del Transdanubio Occidentale dove vedremo per la prima volta gli assi dello sprint contendensi la vittoria in questa edizione del Giro, al termine d’una tappa che per loro non dovrebbe proporre soverchie difficoltà.

Mauro Facoltosi

FOTOGALLERY

Szentendre, museo etnografico all’aperto

La cattedrale di Esztergom vista dalla sponda slovacca del Danubio

La pala d’altare di Michelangelo Grigoletti all’interno della cattedrale di Esztergom

Bajna, Castello Sándor- Metternich (www.szepmagyarorszag.hu)

Bajna, Castello Sándor- Metternich (www.szepmagyarorszag.hu)

Bajna, Castello Sándor- Metternich (www.szepmagyarorszag.hu)

Il castello di Tata

Kisbér, Mini Magyarország Makettpark

Császár, Henryxcity

Il villaggio galleggiante di pescatori sul lago Bokodi

Abbazia di Pannohalma

Győr, la centralissima Piazza Széchenyi

Un cavallo sfreccia nella steppa e, in trasparenza, l’altimetria della seconda tappa del Giro 2020 (www.famigliaesploramondo.com)

Un cavallo sfreccia nella steppa e, in trasparenza, l’altimetria della seconda tappa del Giro 2020 (www.famigliaesploramondo.com)

« Pagina precedentePagina successiva »