26-01-2019

gennaio 26, 2019 by Redazione  
Filed under Ordini d'arrivo

LA TROPICALE AMISSA BONGO (Gabon)

Il tedesco André Greipel (Arkéa Samsic) si è imposto nella sesta tappa, Bitam – Oyem, percorrendo 115 Km in 2h30′54″ alla media di 45.72 Km/h. Ha preceduto allo sprint l’algerino Youcef Reguigui e il francese Lorrenzo Manzin. L’italiano Niccolò Bonifazio (Direct Énergie) è ancora leader della classifica con 16″ su Manzin e 20″ su Greipel

NEW ZEELAND CYCLE CLASSIC

L’australiano Jesse Featonby (Oliver’s Real Food) si è imposto nella quarta tappa, Cambridge – Maungakawa Hill, percorrendo 143.8 Km in 3h33′45″ alla media di 40.36 Km/h. Ha preceduto di 2″ il connazionale Jay Vine e di 7″ il neozelandese Aaron Gate (EvoPro Racing), ancora leader della classifica con 1′09″ su Featonby e 1′15″ su Vine.

25-01-2019

gennaio 26, 2019 by Redazione  
Filed under Ordini d'arrivo

LA TROPICALE AMISSA BONGO (Gabon)

L’italiano Niccolò Bonifazio (Direct Énergie) si è imposto nella quinta tappa, Bitam – Mongomo, percorrendo 126 Km in 3h04′51″ alla media di 40.90 Km/h. Ha preceduto allo sprint l’algerino Youcef Reguigui e il francese Lorrenzo Manzin. Bonifazio è ancora leader della classifica con 20″ su Manzin e 26″ sull’eritreo Sirak Tesfom

NEW ZEELAND CYCLE CLASSIC

L’australiano Jensen Plowright (Drapac-Cannondale Holistic Development Team) si è imposto nella terza tappa, circuito di Te Awamutu, percorrendo 157 Km in 3h42′32″ alla media di 40.98 Km/h. Ha preceduto allo sprint il neozelandese Aaron Gate (EvoPro Racing) e l’australiano Cameron Ivory. Gate è ancora leader della classifica con 11″ sul connazionale Matthew Zenovich e 1′04″ sull’elvetico Stefan Bissegger.

STAGIONE 2019, UN FEBBRAIO CORTO MA INTENSO

gennaio 25, 2019 by Redazione  
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In 28 giorni – anche qualcuno in più strabordando tra gennaio e marzo – il mese di febbraio concentra già una trentina d’importanti appuntamenti del calendario ciclistico, che vede il debutto del gruppo in Europa. La maggior parte delle corse organizzate nel vecchio continente nel secondo mese dell’anno si svolgeranno in Spagna, ma si comincerà “timidamente” a correre anche in Francia e in Italia, mentre i paesi extraeuropei saranno ancora protagonisti con la Vuelta Colombia 2.1 e le corse arabe.

Sarà anche il mese più corto che ci sia, ma i 28 giorni di febbraio sembrano non finire mai per l’appassionato di ciclismo grazie alle quasi 30 gare – tra corse in linea e a tappe – concentrate in questa fase dell’anno. Qui ci limiteremo a presentarvi gli appuntamenti principali, comunque non pochi, che propone il calendario, per il quale il mese inizia con un giorno d’anticipo perché è fissata al 31 gennaio la partenza della prima corsa europea del 2019, la Challenge Ciclista Mallorca, gara a tappe atipica perché non è prevista nessuna classifica generale mentre i corridori possono scegliere a quale delle cinque frazioni prendere il via. Giunta alla sua 28a edizione, la corsa organizzata alle Baleari quest’anno presenterà un tracciato più impegnativo del solito per la scelta di inasprire il percorso inserendo un arrivo in salita, pur se non difficile, e raddoppiando la tradiziona ascesa al Puig Major, mentre ai velocisti rimarranno i bruscolini della frazione conclusiva. Si comincerà con i 177 Km del “Trofeo Ses Salines-Campos-Porreres-Felanitx”, solitamente preda per gli sprinter ma non sarà così stavolta perché sarà questa la tappa dell’arrivo in salita, posto in vetta al Puig de Sant Salvador, percorsi 5 Km al 6.2% di pendenza media. Il giorno dopo nel corso del “Trofeo Andratx-Lloseta” (172 Km) si salirà per la prima volta sul Puig Major, la montagna più alta dell’isola di Maiorca, affrontandola dal versante più impegnativo (851 metri, 14 Km al 6%) a una cinquantina di chilometri dal traguardo. Seguirà l’appuntamento con il “Trofeo Serra de Tramuntana”, vero e proprio tappone in miniatura perché in 140 Km dovranno essere superate sette salite, con il ritorno sul Puig Major (dal lato più facile) e il Coll den Bleda (4.2 Km al 5.1%) da affrontare quale ultima difficoltà di gara a 5 Km dal traguardo di Deià. Come il solito sarà il “Trofeo Playa de Palma-Palma” a chiudere la corsa spagnola, che terminerà sul lungomare di Palma di Maiorca dopo quasi 160 Km che prevedono l’unica salita a 34 Km dall’arrivo e un circuito conclusivo di 11 Km che dovrà essere ripetuto una volta.
Dopo la Spagna il ciclismo si risveglierà dal letargo anche in Francia dove, dopo il Grand Prix Cycliste la Marseillaise del 3 febbraio, il sette del mese scatterà la prima corsa a tappe transalpina dell’anno, l’Étoile de Bessèges, dove si assisterà a un cambio di rotta esattamente inverso rispetto a quello intrapreso dagli organizzatori della challenge maiorchina. Se nel cuore del Mediterraneo si era optato per un indurimento del tracciato, al contrario la corsa francese è stata nettamente addolcita togliendo un giorno di gara e piallando il più possibile le prime tre frazioni, che saranno terreno di conquista per i velocisti, mentre è stata confermata la cronometro dell’ultimo giorno, quest’anno unica tappa decisiva. Si comincerà con una frazione di 145 Km che vedrà i corridori pedalare da Bellegrade a Beaucaire transitando per due volte sulla modesta Côte de la Tour (700 metri al 5.8%), da superare l’ultima volta a 45 Km dall’arrivo. 158 Km misurerà la seconda tappa, che da Saint-Geniès-de-Malgoirès porterà il gruppo a La Calmette, dove si giungerà dopo aver affrontato un altro tracciato privo di grandi difficoltà. Anche la tappa “titolare” della corsa, disegnata per 158 Km attorno a Bessèges, non dovrebbe sfuggire al controllo delle squadre degli sprinter poichè l’ascesa al Col de Trélis (3 Km al 6.1%), della quale venivano solitamente proposti più passaggi, dovrà esser scavalcata una sola volta e subito dopo il via, non incontrando poi più grandissime difficoltà altimetriche fino al traguardo: non possono, infatti, essere ritenuti rilevanti i 5.5 Km al 3% della Côte de Méjannes-le-Clap da scavalcare a 60 Km dall’arrivo e nemmeno lo strappo di mille metri al 6% che s’incontrerà ai meno 16. Così il nome del 49° vincitore dell’Étoile lo conosceremo solo al traguardo della conclusiva cronometro individuale in programma sulle strade di Alès, 11 Km pianeggianti fino ai piedi dell’ascesa verso il belvedere dell’Ermitage, un chilometro e 700 metri al 7,5% che sanciranno il nome del successore di Tony Gallopin, che lo scorso anno fece l’en plein portandosi a casa sia la vittoria di tappa, sia il successo in classifica generale.
Ci si sposterà nuovamente in Spagna per la 70a edizone della Volta a la Comunitat Valenciana, nella quale il campione del mondo in carica Alejandro Valverde dovrà difendere il titolo di recordman di successi (3 volte, l’ultima lo scorso anno) e avrà come principali avversari il britannico Geraint Thomas e il colombiano Esteban Chaves, voglioso di riscatto dopo due stagioni decisamente fallimentari. Chi punterà al successo finale sarà già all’opera nella giornata inaugurale del 6 febbraio, quando si disputerà una cronometro individuale lunga poco più di 10 Km sulle pianeggianti strade di Orihuela, che terminerà in cima a un secco strappo di 700 metri all’8.2%. Attorno ad Alicante si dipanerà la seconda frazione, un anello di 166 Km con un profilo di media montagna nei primi 125 Km – che culminano con l’ascesa ai 1017 del Puerto de la Carrasqueta (7.8 Km al 3.4%) – mentre il restante tratto non riserverà più difficoltà e potrebbe consentire ai velocisti di lasciare il segno in questa giornata. Due sono gli arrivi in salita che caratterizzeranno il percorso della Vuelta Valenciana 2019 e il primo di questi, il più facile, sarà affrontato l’indomani al termine della Quart de Poblet – Chera, 194 Km che prevedono due pedalabili ascese a ridosso del finale, il Sot de Chera (4.1 Km al 5.8%) e il Salto de la Mora (5.4 km al 4.5%), superato il quale si continuerà debolmente a salire anche nei 2.7 Km conclusivi. A decidere la corsa sarà la successiva frazione di 188 Km che scatterà da Vila-real per terminare in vetta all’impegnativa ascesa dell’Ermita de Santa Lucía, sopra la località di Alcossebre, i cui 3.4 Km al 9.7% (con un picco del 20% a 1500 metri dall’arrivo) non costituiranno una novità per il gruppo essendo questa salita già stata affrontata al Giro di Spagna nel 2017, quando qui si era imposto il kazako Alexey Lutsenko mentre avevano ceduto qualche secondo Aru e Nibali. L’atto conclusivo della corsa sarà, invece, una pura formalità perché gli appena 88 Km che si dovranno percorrere tra Paterna e Valencia non presenterano il becco d’una salita.
Sempre in terra di Spagna quest’anno tornerà a essere una corsa a tappe la Vuelta Ciclista a la Región de Murcia Costa Cálida, ridotta a gara di un giorno nelle ultime sei stagioni. La 34a edizione della corsa di casa di Valverde, che pure dovrebbe essere ai nastri di partenza, si snoderà nell’arco di 48 ore, tra il 15 e il 16 febbraio, e il primo giorno proporrà un tracciato di 189 Km favorevole ai velocisti tra Yecla e San Javier mentre la seconda e ultima frazione sarà quella più impegnativa con i 180 Km che si dovranno percorrere tra Beniel e Murcia che prevedono prima la salita simbolo della corsa iberica, il Collado Bermejo – Cima Marco Pantani (1199 metri, 7.2 Km al 7.1%), e poi la non meno tradizionale ascesa della Cresta del Gallo (4.4 Km al 6.5%), da alcuni anni presenza praticamente fissa delle corse professionistiche con arrivo a Murcia e che dovrà essere scalata a 12 Km dal traguardo.
Si tornerà quindi a volare oltreoceano per la seconda edizione del Tour Colombia 2.1 (12-17 febbraio), disputata per la prima volta lo scorso anno con il nome di “Colombia Oro y Paz” e che non va confusa con la storica Vuelta a Colombia, che si corre dal 1951 nel mese di agosto. Se lo scorso anno le “stelle” al via erano tutte colombiane, stavolta gli organizzatori sono riusciti ad ampliare il “parterre de roi” e accanto ai locali Quintana, López e Urán ci saranno anche il francese Alaphilippe e, udite udite, il quattro volte vincitore del Tour de France Chris Froome. Ancora non sappiamo se sarà l’uomo da battere, essendo questa la sua prima uscita stagionale, ma potrebbe comunque essere lui il primo a vestire la prima maglia di leader perché la tappa d’apertura sarà una cronometro a squadre di 12 Km a Medellin, disegnata su di uno scorrevole circuito che la Sky non dovrebbe aver troppi problemi a interpretare grazie alle rare curve proposte dal tracciato.
Il gruppo si sposterà quindi a La Ceja attorno alla quale si disputerà la prima delle due frazioni riservate ai velocisti, un circuito ad altissima quota (la sede d’arrivo è a più di 2100 metri sul livello del mare) privo di difficoltà in grado d’impensierire gli sprinter. L’indomani nella stessa zona si correrà una frazione più movimentata che prevede di ripetere quattro giri di un circuito di 42 Km, con l’arrivo a Llano Grande e l’ascesa dell’Alto El Nano (3.9 Km al 5.6%) da affrontare l’ultima volta a 17 Km dal traguardo, a sua volta preceduto di 6 Km da uno strappo di mille metri al 4.9%. Si tornerà a Medellin per la quarta frazione, costituita da un anello cittadino di 24 Km da ripetere sei volte e caratterizzato da una salita di 1.3 Km al 6.6% che non dovrebbe far troppa paura agli sprinter anche se, affrontata l’ultima volta a circa 13 Km dall’arrivo, potrebbe ispirare qualche tentativo o rimanere nelle gambe dei velocisti più stanchi. Cambierà decisamente la musica nelle ultime due frazioni, deputate a costruire la classifica generale finale e inserite in ordine crescente di difficoltà cominciando con la tappa disegnata attorno alla cittadina di La Unión, dove il traguardo sarà anticipato di 4.5 Km dalla cima dell’omonimo “alto” (7.5 Km al 5.2%), in vetta al quale si toccheranno i 2534 metri di quota, tetto massimo del Tour Colombia 2.1. Leggermente più basso ma molto più esigente nella lunghezza e nelle pendenze sarà l’Alto de Palmas, ai cui 2519 metri si concluderà il giorno dopo l’ultima e più impegnativa tappa, percorsi dal raduno di partenza di El Retiro 174 Km, gli ultimi sedici dei quali in salita al 6,6%.
In un vero e proprio ping pong mondiale, i riflettori dei media ciclistici si accenderanno ora sulla penisola araba, dove dal 16 al 21 si correrà la decima edizione del Tour of Oman, il cui percorso – a livello difficoltà altimetriche – non si discosterà di una virgola dal classico clichè della corsa organizzata da ASO e che offrirà anche in questo caso grosse opportunità agli scalatori, come ci ricordano il successo di Vincenzo Nibali nell’edizione disputata nel 2016 e le due vittorie consecutive conseguite da Froome nel bienno 2013-14. Il primo giorno saranno indubbi protagonisti i velocisti, complice l’unica frazione totalmente piatta prevista dal percorso, che condurrà in 138.5 Km da Al Sawadi Beach a Suhar Corniche, dove potrebbero però esserci delle sorprese perché, gareggiando costantemente lungo le coste dell’Oceano Indiano, il vento potrebbe provocare pesanti distacchi in caso di ventagli. Le successive due frazioni saranno, invece, tarate sulle misure dei finisseur, ai quali sarà offerta la possibilità d’affermarsi prima sul traguardo di Al Bustan – preceduto di 5 Km dalla salita di Al Jissah (1.4 Km al 9%) – e poi a Qurayyat, dove l’arrivo sarà collocato al termine di un’ascesa di 2.8 Km al 6.5%. Il quarto giorno di gara la protagonista sarà la salita di Bousher Al Amerat, da ripetere tre volte (da due versanti differenti) percorrendo i 125 Km previsti tra Yiti e Mascate, dove il traguardo sarà collocato presso l’Oman Convention and Exhibition Centre, 27 Km dopo l’ultimo scollinamento e questo potrebbe consentire anche un arrivo allo sprint a ranghi ridotti. Sarà la penultima la frazione decisiva, che proporrà l’immancabile arrivo in salita sulla Jabal al Akhdhar, presenza fissa della corsa araba fin dalla seconda edizione, quando per la prima volta il gruppo scoprì i quasi 6 Km dall’ascesa omanita, che si arrampica fino a 1235 metri di quota superando una pendenza media del 10.5%.
Protagonisti il primo giorno, i velocisti torneranno a calcare il palcoscenico del Tour of Oman nella conclusiva frazione di 135 Km che prevede nel finale tre giri del tradizionale circuito disegnato sulla corniche di Matrah.

Si farà quindi ritorno in Europa per la prima corsa italiana (Trofeo Laigueglia, quest’anno in calendario il 17 febbraio sul medesimo tracciato che nel 2018 vide imporsi Moreno Moser e che ha il suo punto di forza nella quadruplice ascesa a Colla Micheri) e quindi per due gare a tappe in contemporanea (20-24 febbraio) che avranno come terreno di svolgimento la penisola iberica, la Volta ao Algarve em Bicicleta in Portogallo e la Vuelta a Andalucía in Spagna. Cominciamo con la corsa geograficamente a noi più lontana, quella portoghese, il cui percorso può essere considerato una fotocopia delle ultime edizioni perché continueranno a farne parte, nella medesima posizione temporale, gli arrivi in salita agli “alti” di Fóia e di Malhão e la cronometro individuale del terzo giorno. Il primo saranno in scena i velocisti, chiamati a esibirsi al termine del 199 Km della Portimão – Lagos, tappa che prevede un paio di pedalabili ascese da affrontare nelle fasi centrali mentre gli ultimi 70 Km si presentano leggermente nervosi. Una prima fetta della vittoria finale sarà giocata al secondo giorno di gara sulla salita che condurrà, dopo la partenza da Almodôvar e percorsi 187 Km, agli 887 metri l’Alto da Fóia, il punto più elevato della regione dell’Algarve. 8 Km è lunga l’ascesa finale, che sale al 6.1% di pendenza media e che l’anno scorso è stata conquistata dal polacco Michał Kwiatkowski, vincitore anche della classifica finale, mentre nel passato recente si sono imposti lassù l’irlandese Daniel Martin (2017) e lo spagnolo Luis León Sánchez (2016). Gli esiti di questa frazione potranno già l’indomani essere ribaltati dalla tappa contro il tempo, che si correrà in circuito a Lagoa, sulla distanza di 20 Km e su di un tracciato abbastanza veloce, nel quale il tratto più impegnativo sarà costituito da uno strappo di 600 metri al 5,3% da superare nelle fasi iniziali. Archiviata la successiva Albufeira – Tavira, 198 Km nervosi ma ancora favorevoli alla volata finale, a determinare il nome del vincitore della 46a edizione della corsa lusitana sarà la conclusiva frazione di 173 Km che scatterà da Faro per terminare ai 512 metri dell’Alto do Malhão, ascesa più breve dell’Alto do Fóia, ma pure in grado di stuzzicare i garretti dei grandi campioni grazie all’elevata pendenza media (9,2%) che si registra nello spazio di 2700 metri: basti ricordare che il plurivincitore in vetta al Malhão è stato Alberto Contador, che ha messo la sua firma lassù in tre occasioni, nel 2010, nel 2014 e nel 2016.

Pur non proponendo nessun arrivo in salita, nettamente più impegnativo si annuncia il percorso della “parallela” Vuelta a Andalucía e potremmo vedere le “stelle” al via della corsa spagnola sgomitare già nel finale della prima tappa che, 170 Km dopo la partenza da Sanlúcar de Barramed, si concluderà ad Alcalá de los Gazules in cima a un muro di 1200 metri al 10.8%, lo stesso che dodici mesi fa ha accolto un arrivo di questa stessa corsa con la vittoria di Tim Wellens. La seconda frazione sarà la più semplice delle cinque in programma, ma quest’anno chanches per i velocisti non dovrebbero essercene poichè la strada salirà anche nel finale della Siviglia – Torredonjimeno, pur se stavolta su tenere pendenze (5.6 Km al 2.7%). Le rimanenti tre giornate di gara saranno quelle decisive, introdotte da una breve ma difficile cronometro individuale di 16 Km disegnata tra Mancha Real e La Guardia de Jaén con due tratti da percorrere in salita, prima verso i quasi 930 metri dell’Alto de Siete Pilillas (4.5 Km al 3.6%) e poi per raggiungere il traguardo e a questo punto potrebbero risultare determinanti per sancire l’ordine d’arrivo i 1800 metri conclusivi al 7.6%. La tappa regina della corsa sarà la penultima, corta ma molto difficile perché nel corso dei 120 Km che condurrano il gruppo da Armilla a Granada si dovranno affrontare due tra le più impegnative salite che risalgono le pendici della Sierra Nevada, prima l’Alto del Purche (8.9 Km al 7.7%) – conosciuto anche con il nome di Puerto de Monachil – e poi l’Alto de Hazallanas, 7.3 Km al 9.6% che nel 2015 erano stati arrivo di tappa proprio alla corsa andalusa, quando vinse Alberto Contador, mentre stavolta saranno seguiti da una velocissima discesa di 17 Km che si concluderà a 5 Km dal traguardo. Il giorno dopo la parola “fine” alla 65a edizione della “Ruta del Sol” sarà vergata al termine di una frazione di media montagna di 165 Km che sulla carta non pare particolarmente impegnativa, perché i primi 4 GPM – tutti pedalabili – sono “confinati” nei primi 74 Km della Otura – Alhaurín de la Torre, mentre l’ultima ascesa dovrà essere superata quando al traguardo mancheranno ancora 30 Km. Ma quest’ultima difficoltà potrebbe rivelarsi un boccone indigesto per qualcuno se si sarà usciti dalla frazione granadina con le ossa peste: l’Alto della Valle de la Vida potrebbe rappresentare la “muerte” per le ambizioni di classifica a chi rimarranno sullo stomaco i suoi 2.3 Km al 10% di pendenza media, dove si raggiungerà un picco del 20% e che saranno resi ancor più selettivi dalla sede stradale notevolmente ristretta.

Infine, il corto ma ricco mese di febbraio si concluderà con una novità, anche se – a ben guardare – non si tratta di una “primizia” vera e propria l’UAE Tour che si disputerà tra il 27 e il 2 marzo, corsa nata dalla fusione dei preesistenti giri a tappe di Dubai e Abu Dhabi, come questi organizzati dalle mani italiane di RCS Sport. Dopo aver ottenuto dall’Unione Ciclistica Internazioni un giorno di gara in più (la prima versione del calendario prevedeva la partenza il 28) Vegni e soci hanno allestito un interessante palcoscenico che affianca i due “pilastri” delle precedenti gare (il muro di Hatta del Dubai Tour e la Jebel Hafeet dell’Abu Dhabi Tour) a un secondo arrivo in salita e a una cronometro a squadre di 16 Km, che sarà frazione d’apertura disegnata sulle ventose strade dell’isola artificiale di Al Hudayriat. La seconda tappa del Giro degli Emirati Arabi Uniti sarà la prima delle quattro riservate ai velocisti e vedrà il gruppo percorrere 184 Km sulle strade della capitale Abu Dhabi, con partenza da Yas Marina e l’arrivo situato sull’isola di Al Marina, con l’unica insidia rappresentata dal vento che spira dal Golfo Persico e che potrebbe condizionare la gara. Gli scalatori entreranno per la prima volta in scena il giorno successivo affrontando i 9.5 Km al 7.4% dell’ascesa verso la Jebel Hafeet (1024 metri), la “Montagna Vuota”, atto terminale di una frazione per il resto completamente pianeggiante ma resa insidiosa dagli ampi tratti che si dovranno percorrere nelle terre desertiche che circondano la città di Al Ain. La carovana si sposterà poi nell’emirato di Dubai per una frazione che collegherà due “location” tradizionali della soppressa corsa araba, l’isola artificiale di Palm Jumeirah e la spettacolare diga di Hatta, ai confini con l’Oman: si tratterà della tappa più lunga (205 Km), che riserverà i momenti più palpitanti nel muro conclusivo di 100 metri al 15.2%, sì ripido ma anche troppo breve per impedire ai più resistenti tra i velocisti di sprintare su questo traguardo che, negli scorsi anni, è stato conquistato dal tedesco John Degenkolb, dallo spagnolo Juan José Lobato e dall’italiano Sonny Colbrelli. Si tornerà ad assistere a uno sprint più tradizionale l’indomani quando sarà in programma la traversata del “Corno d’Arabia”, 181 Km dalle rive del Golfo Persico (Sharjah) a quelle dell’Oceano Indiano (Khor Fakkan), lungo le quali si snoderanno gli ultimi 40 Km di gara, nei quali il vento potrebbe ancora rivelarsi un’insidia di non poco conto. Al penultimo giorno di gara il ciclismo scoprirà – novità nella novità – una salita inedita, quella che condurrà il gruppo verso la Jebel Jais (1934 metri), la montagna più alta degli Emirati Arabi. In attesa del completamento della strada che la risale fin quasi alla vetta, previsto alla fine della prossima estate, i corridori per quest’anno si limiteranno a percorrerne i primi 14 Km, che salgono fino a quota 1325 metri affrontando sette spettacolari tornanti e superando una pendenza media del 5.8%, ultima possibilità di lottare per la classifica prima della conclusiva frazione di Dubai riservata alle ruote veloci.

Mauro Facoltosi

I SITI DELLA CORSE


CHALLENGE CICLISTA MALLORCA

http://vueltamallorca.com/challenge-mallorca/

GRAND PRIX CYCLISTE LA MARSEILLAISE

http://www.lamarseillaise.fr/sports/grand-prix-la-marseillaise

ÉTOILE DE BESSÈGES

http://www.etoiledebesseges.com/

VOLTA A LA COMUNITAT VALENCIANA

https://vueltacv.com/

VUELTA CICLISTA A LA REGIÓN DE MURCIA COSTA CÁLIDA

http://www.vueltamurcia.es/

TOUR COLOMBIA 2.1

https://tourcolombiauci.com/

TOUR OF OMAN

https://www.tour-of-oman.com/fr

TROFEO LAIGUEGLIA

https://trofeolaigueglia.wordpress.com/

VOLTA AO ALGARVE EM BICICLETA

http://voltaaoalgarve.com/en/home-2/

VUELTA A ANDALUCÍA

http://www.vueltaandalucia.es/

UAE TOUR

https://www.theuaetour.com/

La spettacolare strada che risale la Jebel Jais, linedita salita degli Emirati Arabi Uniti che il gruppo scoprirà allUAE Tour (www.drive.com.au)

La spettacolare strada che risale la Jebel Jais, l'inedita salita degli Emirati Arabi Uniti che il gruppo scoprirà all'UAE Tour (www.drive.com.au)

24-01-2019

gennaio 25, 2019 by Redazione  
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LA TROPICALE AMISSA BONGO (Gabon)

Il francese Lorrenzo Manzin (Vital Concept – B&B Hotels) si è imposto nella quarta tappa, Mitzic – Oyem, percorrendo 122 Km in 2h35′24″ alla media di 47.10 Km/h. Ha preceduto allo sprint gli italiani Niccolò Bonifazio (Direct Énergie) e Matteo Pelucchi (Androni Giocattoli – Sidermec). Bonifazio è ancora leader della classifica con 14″ su Manzin e 16″ sull’eritreo Sirak Tesfom

NEW ZEELAND CYCLE CLASSIC

L’elvetico Stefan Bissegger (nazionale elvetica) si è imposto nella seconda tappa, Cambridge – Lake Karapiro, percorrendo 129 Km in 3h05′16″ alla media di 41.78 Km/h. Ha preceduto allo sprint il neozelandese Shane Archbold e l’australiano Blake Quick. Il neozelandese Aaron Gate (EvoPro Racing) è ancora leader della classifica con 5″ sul connazionale Matthew Zenovich e 1′01″ su Bissegger

23-01-2019

gennaio 23, 2019 by Redazione  
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LA TROPICALE AMISSA BONGO (Gabon)

L’eritreo Biniyam Ghirmay (nazionale eritrea) si è imposto nella terza tappa, Léconi – Franceville, percorrendo 98 Km in 2h35′09″ alla media di 37.90 Km/h. Ha preceduto allo sprint l’algerino Youcef Reguigui e l’italiano Niccolò Bonifazio (Direct Énergie), ancora leader della classifica con 13″ sull’eritreo Sirak Tesfom e 14″ sul tedesco André Greipel

NEW ZEELAND CYCLE CLASSIC

Il neozelandese Aaron Gate (EvoPro Racing) si è imposto nella prima tappa, circuito di Cambridge, percorrendo 134.5 Km in 3h00′48″ alla media di 44.39 Km/h. Ha preceduto di 2″ il connazionale Matthew Zenovich e di 1′02″ l’olandese Wouter Wippert. Aaron è il primo leader della classifica con 5″ su Zenovich e 1′10″ su Wippert

22-01-2019

gennaio 22, 2019 by Redazione  
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LA TROPICALE AMISSA BONGO (Gabon)

L’italiano Niccolò Bonifazio (Direct Énergie) si è imposto anche nella seconda tappa, Franceville – Okondja, percorrendo 169 Km in 4h04′23″ alla media di 41.49 Km/h. Ha preceduto allo sprint il tedesco André Greipel e il ruandese Bonaventure Uwizeyimana. Bonifazio è ancora leader della classifica con 9″ sull’eritreo Sirak Tesfom e 10″ su Greipel

21-01-2019

gennaio 21, 2019 by Redazione  
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LA TROPICALE AMISSA BONGO (Gabon)

L’italiano Niccolò Bonifazio (Direct Énergie) si è imposto nella prima tappa, Bongoville – Moanda, percorrendo 100 Km in 2h43′23″ alla media di 36.72 Km/h. Ha preceduto allo sprint il francese Lorrenzo Manzin e il tedesco André Greipel. Bonifazio è il primo leader della classifica con 2″ sull’eritreo Sirak Tesfom e 3″ sul ruandese Didier Munyaneza.

PORTE SEMPRE PROTAGONISTA A WILLUNGA HILL MA IL SUCCESSO FINALE PORTA LA FIRMA DI IMPEY

gennaio 20, 2019 by Redazione  
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Come da previsione Willunga Hill è determinante nell’assegnare la vittoria del Tour Down Under. Richie Porte (Trek Segafredo) è il grande protagonista, come al solito, sulla salita simbolo della breve corsa australiana e vince l’ultima tappa ma Daryl Impey (Mitchelton Scott) resiste fino alla fine agli attacchi dell’australiano e giunge terzo alle spalle di Wout Poels (Sky). In questo modo Impey, grazie anche agli abbuoni ottenuti duranta tutta la corsa, vince per il secondo anno consecutivo la maglia ocra dimostrando di sentirsi a proprio agio su questo percorso.

Nonostante la caduta e le botte di ieri nel finale della penultima tappa, Patrick Bevin (Team CCC) risaliva stoicamente in sella per difendere il primato nell’ultima tappa del Tour Down Under 2019. La doppia ascesa di Willunga Hill avrebbe determinato la classifica finale della corsa australiana ed il neozelandese, alla partenza di oggi sicuramente il favorito numero 1 se non fosse per l’incidente di ieri, doveva fare un vero e proprio numero per portare a casa la vittoria. Oltre a Daryl Impey (Mitchelton Scott), il più vicino in classifica generale a 7 secondi di ritardo, Bevin doveva considerare anche gli attacchi che avrebbe potuto ricevere da ciclisti più staccati ma comunque temibili come Richie Porte (Trek Segafrego), Michael Woods (EF Education First) e Wout Poels (Sky), per dirne alcuni. Dopo la partenza da McLaren Vale si formava la fuga di giornata composta da Lukas Pöstlberger (Bora Hansgrohe), Thomas Gendt (Lotto Soudal), Gediminas Bagdonas (AG2R), Alex Dowsett (Katusha), Danny Van Poppel (Jumbo Visma), Jasha Sütterlin (Movistar) e Nicholas White (UniSA-Australia). I sette di testa raggiungevano un vantaggio massimo di 3 minuti e mezzi sul gruppo a circa 100 km dall’arrivo. I due traguardi intermedi di Snapper Point, posti al km 63 e al il km 103, se li aggiudicava entrambi Van Poppel. La corsa si dirigeva così verso l’atteso finale, caratterizzato dalla doppia ascesa di Willunga Hill. Team Sky e Trek Segafredo erano le squadre più attive in testa al gruppo mentre la fuga perdeva pezzi. White e Van Poppel affrontavano da soli la prima ascesa verso il traguardo, sulla quale la Sky aumentava il ritmo raggiungendo e superando in un batter d’occhio i due di testa, mentre Bevin galleggiava nelle retrovie. Era Kenny Elissonde (Sky) il primo a smuovere le acque e ad attaccare con decisione. Il francese trainava con sè il compagno di squadra Poels ed i due uomini Sky scollinavano in coppia sul primo GPM di Willunga Hill. Nella discesa il gruppo dei migliori ritornava sui primi e in tre contrattaccavano: Daniel Oss (Bora Hansgrohe), Héctor Carretero (Movistar) e Tomasz Marczyński (Lotto Soudal). Il terzetto di testa raggranellava un vantaggio vicino ai 20 secondi a 13 km dall’arrivo. Astana e Trek Segafredo acceleravano e portavano il gruppo sui primi. L’ascesa finale veniva affrontata a gran ritmo con Porte che scattava a poco più di un chilometro dall’arrivo, cercando di fare il vuoto. Gli unici a resistere erano Impey e Poels, che si avvicinavano all’australiano nelle ultime centinaia di metri. Porte si imponeva sull’olandese e sul sudafricano, tutti cronometrati con lo stesso tempo al traguardo, e la classifica generale arrideva così per il secondo anno di fila ad Impey, vincitore del Tour Down Under 2019 con 13 secondi di vantaggio su Porte e 17 su Poels. La top five era completata da Luis León Sánchez (Astana) e da Rohan Dennis (Bahrain Merida), rispettivamente a 19 e 26 secondi da Impey. Anche stavolta, a conti fatti, il sudafricano è riuscito a vincere sfruttando gli abbuoni guadagnati durante la corsa. Il calendario World Tour proseguirà ora in terra australiana con la Cadel Evans Great Ocean Road Race, in programma domenica prossima nei dintorni di Geelong, la sede dei mondiali di ciclismo nel 2010. Si tratterà di una corsa frizzante e aperta a molte soluzioni, prima di tornare alle nostre latitudini dove, tra Spagna e Francia, inizierà anche la stagione europea su strada. Ma prima ci sarà anche l’interessante appuntamento argentino della Vuelta a San Juan Internacional, che schiererà ai nastri di partenza campioni del tenore del colombiano Quintana e del francese Alaphilippe.

Giuseppe Scarfone

ORDINE D’ARRIVO

1 Richie Porte (Aus) Trek-Segafredo 3:30:14
2 Wout Poels (Ned) Team Sky
3 Daryl Impey (RSA) Mitchelton-Scott
4 Rohan Dennis (Aus) Bahrain-Merida 0:00:03
5 Luis Leon Sanchez (Spa) Astana Pro Team 0:00:06
6 Chris Hamilton (Aus) Team Sunweb 0:00:10
7 Michael Woods (Can) EF Education First Pro Cycling 0:00:15
8 Diego Ulissi (Ita) UAE Team Emirates 0:00:17
9 Tom-Jelte Slagter (Ned) Dimension Data
10 Dries Devenyns (Bel) Deceuninck-QuickStep
11 Ruben Guerreiro (Por) Katusha-Alpecin
12 Ryan Gibbons (RSA) Dimension Data 0:00:20
13 Rubén Fernandez (Spa) Movistar Team
14 Domenico Pozzovivo (Ita) Bahrain-Merida
15 Tadej Pogacar (Slo) UAE Team Emirates
16 George Bennett (NZl) Team Jumbo-Visma
17 Jan Polanc (Slo) UAE Team Emirates 0:00:30
18 Dylan van Baarle (Ned) Team Sky
19 Eduard Prades (Spa) Movistar Team 0:00:41
20 Jai Hindley (Aus) Team Sunweb 0:00:43
21 Ben O’Connor (Aus) Dimension Data
22 Lucas Hamilton (Aus) Mitchelton-Scott 0:00:48
23 Gregor Muhlberger (Aut) Bora-Hansgrohe 0:00:51
24 Tobias Ludvigsson (Swe) Groupama-FDJ 0:00:53
25 Michael Storer (Aus) Team Sunweb
26 Steve Morabito (Swi) Groupama-FDJ
27 Chris Harper (Aus) UniSA-Australia
28 Lluís Mas (Spa) Movistar Team
29 Jay McCarthy (Aus) Bora-Hansgrohe
30 Robert Gesink (Ned) Team Jumbo-Visma
31 Herman Pernsteiner (Aut) Bahrain-Merida 0:00:59
32 Carl Fredrik Hagen (Nor) Lotto Soudal
33 Victor De La Parte (Spa) CCC Team
34 Lennard Hofstede (Ned) Team Jumbo-Visma
35 Remi Cavagna (Fra) Deceuninck-QuickStep
36 Dylan Sunderland (Aus) UniSA-Australia 0:01:09
37 Pierre Latour (Fra) AG2R La Mondiale
38 Nans Peter (Fra) AG2R La Mondiale 0:01:27
39 Hubert Dupont (Fra) AG2R La Mondiale 0:01:35
40 Clement Chevrier (Fra) AG2R La Mondiale
41 Peter Stetina (USA) Trek-Segafredo 0:01:56
42 Yukiya Arashiro (Spa) Bahrain-Merida
43 Cameron Meyer (Aus) Mitchelton-Scott 0:02:01
44 Kenny Elissonde (Fra) Team Sky 0:02:04
45 Miles Scotson (Aus) Groupama-FDJ 0:02:54
46 Rafael Valls (Spa) Movistar Team 0:02:56
47 Tomasz Marczynski (Pol) Lotto Soudal
48 James Whelan (Aus) EF Education First Pro Cycling 0:03:05
49 Nick White (Aus) UniSA-Australia
50 Kilian Frankiny (Swi) Groupama-FDJ
51 Lars Bak (Den) Dimension Data
52 Michael Valgren (Den) Dimension Data
53 Adam Hansen (Aus) Lotto Soudal
54 Matthieu Ladagnous (Fra) Groupama-FDJ
55 Viacheslav Kuznetsov (Rus) Katusha-Alpecin
56 Leo Vincent (Fra) Groupama-FDJ
57 Jarlinson Pantano (Col) Trek-Segafredo 0:03:12
58 Maarten Wynants (Bel) Team Jumbo-Visma 0:04:44
59 Manuele Boaro (Ita) Astana Pro Team 0:04:52
60 Sven Erik Bystrom (Nor) UAE Team Emirates
61 Daniel Oss (Ita) Bora-Hansgrohe
62 Jasha Sütterlin (Ger) Movistar Team
63 Heinrich Haussler (Aus) Bahrain-Merida
64 Héctor Carretero (Spa) Movistar Team 0:05:00
65 Davide Ballerini (Ita) Astana Pro Team 0:05:36
66 Yevgeniy Gidich (Kaz) Astana Pro Team
67 Laurens De Vreese (Bel) Astana Pro Team
68 Alberto Bettiol (Ita) EF Education First Pro Cycling
69 Johannes Fröhlinger (Ger) Team Sunweb
70 Luke Rowe (GBr) Team Sky
71 Roger Kluge (Ger) Lotto Soudal 0:05:40
72 Michael Morkov (Den) Deceuninck-QuickStep
73 Scott Davies (GBr) Dimension Data
74 Ivo Oliveira (Por) UAE Team Emirates
75 James Knox (GBr) Deceuninck-QuickStep
76 Lukasz Owsian (Pol) CCC Team 0:05:41
77 Joey Rosskopf (USA) CCC Team
78 Marco Haller (Aut) Katusha-Alpecin
79 Ayden Toovey (Aus) UniSA-Australia
80 Patrick Bevin (NZl) CCC Team
81 Lachlan Morton (Aus) EF Education First Pro Cycling 0:05:46
82 Michael Hepburn (Aus) Mitchelton-Scott 0:05:53
83 Alex Edmondson (Aus) Mitchelton-Scott
84 Luke Durbridge (Aus) Mitchelton-Scott
85 William Clarke (Aus) Trek-Segafredo 0:06:00
86 Michael Potter (Aus) UniSA-Australia 0:07:00
87 Caleb Ewan (Aus) Lotto Soudal
88 Mat Hayman (Aus) Mitchelton-Scott 0:07:02
89 Daniel Hoelgaard (Nor) Groupama-FDJ
90 Jasper Phlipsen (Bel) UAE Team Emirates 0:07:18
91 Tom Leezer (Ned) Team Jumbo-Visma 0:07:30
92 Cees Bol (Ned) Team Sunweb
93 Ryan Mullen (Ire) Trek-Segafredo
94 Jason Lea (Aus) UniSA-Australia
95 Gediminas Bagdonas (Ltu) AG2R La Mondiale 0:08:30
96 Thomas De Gendt (Bel) Lotto Soudal 0:09:13
97 Danny van Poppel (Ned) Team Jumbo-Visma
98 Adam Blythe (GBr) Lotto Soudal 0:09:41
99 Peter Sagan (Svk) Bora-Hansgrohe
100 Koen de Kort (Ned) Trek-Segafredo
101 Rory Sutherland (Aus) UAE Team Emirates
102 Christian Knees (Ger) Team Sky
103 Nico Denz (Fra) AG2R La Mondiale
104 Nic Dlamini (RSA) Dimension Data
105 Owain Doull (GBr) Team Sky
106 Danil Fominykh (Kaz) Astana Pro Team
107 Oscar Gatto (Ita) Bora-Hansgrohe
108 Maciej Bodnar (Pol) Bora-Hansgrohe
109 Artyom Zakharov (Kaz) Astana Pro Team
110 Mitchell Docker (Aus) EF Education First Pro Cycling
111 Francisco Ventoso (Spa) CCC Team
112 Jakub Mareczko (Ita) CCC Team
113 Thomas Scully (NZl) EF Education First Pro Cycling
114 Dimitrii Strakhov (Rus) Katusha-Alpecin
115 Lukas Postlberger (Aut) Bora-Hansgrohe 0:13:28
116 Marcel Sieberg (Ger) Bahrain-Merida 0:13:41
117 Phil Bauhaus (Ger) Bahrain-Merida
118 Bert-Jan Lindeman (Ned) Team Jumbo-Visma
119 Kiel Reijnen (USA) Trek-Segafredo
120 Kristoffer Halvorsen (Nor) Team Sky
121 Max Walscheid (Ger) Team Sunweb
122 Neil Van der Ploeg (Aus) UniSA-Australia
123 Elia Viviani (Ita) Deceuninck-QuickStep
124 Fabio Sabatini (Ita) Deceuninck – QuickStep
125 Michael Sajnok (Pol) CCC Team
126 Jens Debesschere (Bel) Katusha-Alpecin
127 Benoit Cosnefroy (Fra) AG2R La Mondiale
128 Nathan Haas (Aus) Katusha-Alpecin 0:24:16
129 Alex Dowsett (GBr) Katusha-Alpecin

CLASSIFICA GENERALE

1 Daryl Impey (RSA) Mitchelton-Scott 20:30:42
2 Richie Porte (Aus) Trek-Segafredo 0:00:13
3 Wout Poels (Ned) Team Sky 0:00:17
4 Luis Leon Sanchez (Spa) Astana Pro Team 0:00:19
5 Rohan Dennis (Aus) Bahrain-Merida 0:00:26
6 Chris Hamilton (Aus) Team Sunweb 0:00:33
7 Michael Woods (Can) EF Education First Pro Cycling 0:00:38
8 Ruben Guerreiro (Por) Katusha-Alpecin 0:00:40
9 Diego Ulissi (Ita) UAE Team Emirates
10 Dries Devenyns (Bel) Deceuninck-QuickStep
11 Ryan Gibbons (RSA) Dimension Data 0:00:43
12 George Bennett (NZl) Team Jumbo-Visma
13 Tadej Pogacar (Slo) UAE Team Emirates
14 Domenico Pozzovivo (Ita) Bahrain-Merida
15 Jan Polanc (Slo) UAE Team Emirates 0:00:53
16 Dylan van Baarle (Ned) Team Sky
17 Tom-Jelte Slagter (Ned) Dimension Data 0:01:01
18 Jai Hindley (Aus) Team Sunweb 0:01:06
19 Lucas Hamilton (Aus) Mitchelton-Scott 0:01:18
20 Ben O’Connor (Aus) Dimension Data 0:01:27
21 Gregor Muhlberger (Aut) Bora-Hansgrohe 0:01:35
22 Eduard Prades (Spa) Movistar Team 0:01:36
23 Tobias Ludvigsson (Swe) Groupama-FDJ 0:01:37
24 Lluís Mas (Spa) Movistar Team 0:01:44
25 Steve Morabito (Swi) Groupama-FDJ 0:01:48
26 Chris Harper (Aus) UniSA-Australia
27 Herman Pernsteiner (Aut) Bahrain-Merida
28 Michael Storer (Aus) Team Sunweb 0:02:00
29 Remi Cavagna (Fra) Deceuninck-QuickStep 0:02:01
30 Dylan Sunderland (Aus) UniSA-Australia 0:02:11
31 Robert Gesink (Ned) Team Jumbo-Visma 0:02:12
32 Pierre Latour (Fra) AG2R La Mondiale 0:02:21
33 Jay McCarthy (Aus) Bora-Hansgrohe 0:02:31
34 Cameron Meyer (Aus) Mitchelton-Scott 0:02:45
35 Lennard Hofstede (Ned) Team Jumbo-Visma 0:03:01
36 Carl Fredrik Hagen (Nor) Lotto Soudal 0:03:16
37 Michael Valgren (Den) Dimension Data 0:04:00
38 Viacheslav Kuznetsov (Rus) Katusha-Alpecin 0:04:33
39 Yukiya Arashiro (Spa) Bahrain-Merida 0:05:19
40 Lars Bak (Den) Dimension Data 0:05:23
41 Patrick Bevin (NZl) CCC Team 0:05:38
42 Rafael Valls (Spa) Movistar Team 0:05:47
45 Héctor Carretero (Spa) Movistar Team 0:07:24
46 James Whelan (Aus) EF Education First Pro Cycling 0:07:47
47 Hubert Dupont (Fra) AG2R La Mondiale 0:08:06
48 James Knox (GBr) Deceuninck-QuickStep 0:08:24
49 Heinrich Haussler (Aus) Bahrain-Merida 0:08:49
50 Peter Stetina (USA) Trek-Segafredo 0:09:05
51 Jarlinson Pantano (Col) Trek-Segafredo 0:09:07
52 Daniel Oss (Ita) Bora-Hansgrohe 0:09:40
53 Sven Erik Bystrom (Nor) UAE Team Emirates 0:09:55
54 Tomasz Marczynski (Pol) Lotto Soudal
55 Peter Sagan (Svk) Bora-Hansgrohe 0:10:16
56 Jasha Sütterlin (Ger) Movistar Team 0:10:48
57 Dimitrii Strakhov (Rus) Katusha-Alpecin 0:11:19
58 Nick White (Aus) UniSA-Australia 0:11:38
59 Scott Davies (GBr) Dimension Data 0:12:04
60 Rubén Fernandez (Spa) Movistar Team 0:12:09
61 Marco Haller (Aut) Katusha-Alpecin 0:12:11
62 Joey Rosskopf (USA) CCC Team 0:13:47
63 Yevgeniy Gidich (Kaz) Astana Pro Team 0:13:48
64 Alex Edmondson (Aus) Mitchelton-Scott 0:14:46
65 Michael Hepburn (Aus) Mitchelton-Scott 0:14:58
66 Ryan Mullen (Ire) Trek-Segafredo 0:15:55
67 Victor De La Parte (Spa) CCC Team 0:15:57
68 Danny van Poppel (Ned) Team Jumbo-Visma 0:16:25
69 Kilian Frankiny (Swi) Groupama-FDJ 0:16:27
70 Matthieu Ladagnous (Fra) Groupama-FDJ
71 Tom Leezer (Ned) Team Jumbo-Visma 0:16:52
72 Clement Chevrier (Fra) AG2R La Mondiale 0:16:57
73 Ayden Toovey (Aus) UniSA-Australia 0:16:59
74 Thomas De Gendt (Bel) Lotto Soudal 0:17:20
75 Adam Hansen (Aus) Lotto Soudal 0:18:10
76 Alberto Bettiol (Ita) EF Education First Pro Cycling 0:18:33
77 Jasper Phlipsen (Bel) UAE Team Emirates 0:18:41
78 Luke Durbridge (Aus) Mitchelton-Scott 0:19:08
79 Johannes Fröhlinger (Ger) Team Sunweb 0:19:22
80 Leo Vincent (Fra) Groupama-FDJ 0:19:50
81 Nans Peter (Fra) AG2R La Mondiale 0:20:14
82 Lachlan Morton (Aus) EF Education First Pro Cycling 0:20:23
83 Davide Ballerini (Ita) Astana Pro Team 0:21:22
84 Mat Hayman (Aus) Mitchelton-Scott 0:21:51
85 Danil Fominykh (Kaz) Astana Pro Team 0:22:06
86 Thomas Scully (NZl) EF Education First Pro Cycling 0:22:10
87 Christian Knees (Ger) Team Sky 0:22:23
88 Ivo Oliveira (Por) UAE Team Emirates 0:22:37
89 Luke Rowe (GBr) Team Sky 0:23:00
90 Daniel Hoelgaard (Nor) Groupama-FDJ 0:23:05
91 Maarten Wynants (Bel) Team Jumbo-Visma 0:23:17
92 Manuele Boaro (Ita) Astana Pro Team 0:23:56
93 Mitchell Docker (Aus) EF Education First Pro Cycling 0:23:57
94 Phil Bauhaus (Ger) Bahrain-Merida 0:24:14
95 Caleb Ewan (Aus) Lotto Soudal 0:24:21
96 William Clarke (Aus) Trek-Segafredo 0:24:29
97 Maciej Bodnar (Pol) Bora-Hansgrohe 0:24:33
98 Lukasz Owsian (Pol) CCC Team 0:24:52
99 Owain Doull (GBr) Team Sky 0:25:46
100 Nic Dlamini (RSA) Dimension Data 0:25:57
101 Michael Morkov (Den) Deceuninck-QuickStep 0:26:11
102 Laurens De Vreese (Bel) Astana Pro Team 0:26:51
103 Artyom Zakharov (Kaz) Astana Pro Team 0:27:02
104 Fabio Sabatini (Ita) Deceuninck – QuickStep 0:27:05
105 Michael Potter (Aus) UniSA-Australia 0:27:06
106 Koen de Kort (Ned) Trek-Segafredo 0:27:08
107 Jason Lea (Aus) UniSA-Australia 0:27:23
108 Bert-Jan Lindeman (Ned) Team Jumbo-Visma 0:27:37
109 Cees Bol (Ned) Team Sunweb 0:27:54
110 Roger Kluge (Ger) Lotto Soudal 0:28:44
111 Rory Sutherland (Aus) UAE Team Emirates 0:30:24
112 Francisco Ventoso (Spa) CCC Team 0:30:39
113 Adam Blythe (GBr) Lotto Soudal
114 Jakub Mareczko (Ita) CCC Team 0:31:06
115 Nico Denz (Fra) AG2R La Mondiale 0:31:14
116 Gediminas Bagdonas (Ltu) AG2R La Mondiale 0:32:00
117 Kristoffer Halvorsen (Nor) Team Sky 0:33:27
118 Jens Debesschere (Bel) Katusha-Alpecin 0:33:29
119 Elia Viviani (Ita) Deceuninck-QuickStep 0:33:56
120 Max Walscheid (Ger) Team Sunweb 0:34:07
121 Neil Van der Ploeg (Aus) UniSA-Australia 0:34:13
122 Marcel Sieberg (Ger) Bahrain-Merida 0:34:22
123 Oscar Gatto (Ita) Bora-Hansgrohe 0:36:35
124 Benoit Cosnefroy (Fra) AG2R La Mondiale 0:36:48
125 Nathan Haas (Aus) Katusha-Alpecin 0:37:21
126 Kiel Reijnen (USA) Trek-Segafredo 0:40:32

Nel giorno dellennesimo successo di Richie Porte a Willunga Hill, il sudafricano Daryl Impey si impone nelledizione 2019 del Tour Down Under (Getty Images)

Nel giorno dell'ennesimo successo di Richie Porte a Willunga Hill, il sudafricano Daryl Impey si impone nell'edizione 2019 del Tour Down Under (Getty Images)

PHILIPSEN, VITTORIA A TAVOLINO A STRATHALBYN. BEVIN RESTA PRIMO

gennaio 20, 2019 by Redazione  
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A Strathalbyn vince in volata Jesper Philipsen (UAE Team Emirates), premiato dai giudici che retrocedono Caleb Ewan (Lotto Soudal) – primo sul traguardo – per volata irregolare. Patrick Bevin (Team CCC) resta in maglia ocra ma conclude la tappa dolorante a causa di una caduta a 10 km dall’arrivo. Vedremo se domani, nell’ultima tappa con la doppia ascesa di Willunga Hill, riuscirà a salire in sella per provare a vincere il Tour Down Under.

Da Glenelg a Strathalbyn, nella quinta e penultima tappa del Tour Down Under, i velocisti tornano a dettare legge prima del gran finale di domenica a Willunga Hill, dove i big di classifica si daranno battaglia per determinare chi sarà il vincitore della prima corsa WT del 2019. La fuga di giornata partiva subito dopo il via ad opera di Clément Chevrier (AG2R), Ayden Toovey e Jason Lea (UNISA Australia). Il gruppo controllava la situazione senza problemi, con gli uomini della Mitchelton-Scott che si facevano vedere nelle prime posizioni. Il vantaggio del terzetto di testa arrivava ad oltre 2 minuti a circa 130 km dall’arrivo. Le strade ampie e pressochè pianeggianti favorivano l’inseguimento del gruppo. L’unica insidia altimetrica, per così dire, era costituita dal semplice GPM di Sellicks Hill posto al km 44, conquistato da Lea dopo il compagno di squadra Toovey si era staccato dalla fuga. Il gruppo annullava il tentativo dopo il GPM, facendosi ingolosire dal successivo sprint intermedio con abbuoni. Era ancora la Mitchelton-Scott a schierarsi in testa per Daryl Impey e riusciva a portare il sudafricano nelle condizioni migliori per sprintare, transitare per primo ed ottenere tre preziosi secondi di abbuono che gli permettevano di rosicchiare un secondo alla maglia ocra Patrick Bevin (Team CCC), visto che il neozelandese era secondo dietro Impey. Bevin rimetteva le cose a posto nel successivo sprint intermedio di Inman Valley, posto al km 74, dove sprintava in prima posizione proprio su Impey e tornando così ad avere 7 secondi di vantaggio sul sudafricano in classifica generale. A circa 80 km dalll’arrivo si riformava una fuga in cui era di nuovo protagonista Toovey, al quale si univa Matthieu Ladagnous (Groupama FDJ). Questa volta al loro inseguimento si portavano principalmente la Lotto Soudal ed il Team CCC. A 60 km dall’arrivo la coppia di testa aveva 3 minuti di vantaggio sul gruppo, che ai meno 40 aveva più che dimezzato il ritardo dalla fuga; anche la Bora-Hansgrohe si faceva vedere nelle prime posizioni, a conferma che Peter Sagan voleva partecipare alla probabile volata finale. Toovey era il primo ad arrendersi all’impetuoso ritorno del gruppo, che infine raggiungeva Ladagnous a 34 km dal termine. Ai meno 30 un’improvvisa accelerazione del Team Visma Jumbo metteva il gruppo in lunga fila indiana. Anche la Sky partecipava al tentativo di smuovere le acque e di creare dei ventagli che potessero mettere in difficoltà qualcuno nelle retrovie. Daniel Oss (Bora-Hansgrohe) era abile a trainare il capitano Sagan nelle posizioni di testa, con una velocità di punta superiore a 50 km/h. A 10 km dall’arrivo Bevin era vittima di una caduta nella parte centrale del gruppo. Tutta la squadra si fermava per cercare di riportarlo nel gruppo, mentre le squadre dei velocisti, in particolare la Lotto-Soudal e la Deceuninck – Quick Step, si organizzavano per la volata. Bevin riusciva miracolosamente a rientare a meno di 2 km dall’arrivo. La volata vedeva la vittoria di Caleb Ewan (Lotto Soudal), che però stringeva un po’ troppo verso destra ostacolando Jesper Philipsen (UAE Team Emirates). I giudici, dopo aver analizzato la volata dell’australiano, lo relegavano in ultima posizione, sancendo così la vittoria del belga, alla sua prima affermazione stagionale. Peter Sagan era secondo mentre Danny Van Poppel (Visma Jumbo) chiudeva in terza posizione. Soltanto quinto Elia Viviani (Deceuninck – Quick Step). La classifica generale rimane invariata nelle prime due posizioni con Bevin che continua a condurre con 7 secondi di vantaggio su Impey, mentre Luis León Sánchez (Astana) è terzo con 16 secondi di ritardo da Bevin. Il neozelandese, dolorante all’arrivo dopo la caduta, è stato condotto in ospedale per accertamenti e non è detto che possa prendere il via per l’ultima e decisiva tappa di Willunga Hill. La decisione, stando ad un comunicato stampa del proprio team, verrà presa prima della partenza. In caso di forfait di Bevin, Impey avrebbe la concreta possibilità di bissare la vittoria nel Tour Down Under conseguita lo scorso anno, anche se gli avversari gli renderanno la vita difficile fino all’ultimo metro.

Giuseppe Scarfone

ORDINE D’ARRIVO

1 Jasper Phlipsen (Bel) UAE Team Emirates 3:37:00
2 Peter Sagan (Svk) Bora-Hansgrohe
3 Danny van Poppel (Ned) Team Jumbo-Visma
4 Jens Debesschere (Bel) Katusha-Alpecin
5 Elia Viviani (Ita) Deceuninck – Quick-Step
6 Phil Bauhaus (Ger) Bahrain-Merida
7 Cees Bol (Ned) Team Sunweb
8 Ryan Gibbons (RSA) Dimension Data
9 Wout Poels (Ned) Team Sky
10 Davide Ballerini (Ita) Astana Pro Team
11 Luis Leon Sanchez (Spa) Astana Pro Team
12 Ruben Guerreiro (Por) Katusha-Alpecin
13 Eduard Prades (Spa) Movistar Team
14 Jan Polanc (Slo) UAE Team Emirates
15 Lluís Mas (Spa) Movistar Team
16 Tadej Pogacar (Slo) UAE Team Emirates
17 Jasha Sütterlin (Ger) Movistar Team
18 George Bennett (NZl) Team Jumbo-Visma
19 Daryl Impey (RSA) Mitchelton-Scott
20 Domenico Pozzovivo (Ita) Bahrain-Merida
21 Fabio Sabatini (Ita) Deceuninck – Quick-Step
22 Max Walscheid (Ger) Team Sunweb
23 Michael Woods (Can) EF Education First Pro Cycling
24 Daniel McClay (GBr) EF Education First Pro Cycling
25 Ryan Mullen (Ire) Trek-Segafredo
26 Chris Hamilton (Aus) Team Sunweb
27 Diego Ulissi (Ita) UAE Team Emirates
28 Lars Bak (Den) Dimension Data
29 Sven Erik Bystrom (Nor) UAE Team Emirates
30 Richie Porte (Aus) Trek-Segafredo
31 Tobias Ludvigsson (Swe) Groupama-FDJ
32 Viacheslav Kuznetsov (Rus) Katusha-Alpecin
33 Heinrich Haussler (Aus) Bahrain-Merida
34 Neil Van der Ploeg (Aus) UniSA-Australia
35 Michael Valgren (Den) Dimension Data
36 Koen de Kort (Ned) Trek-Segafredo
37 Jay McCarthy (Aus) Bora-Hansgrohe
38 Dries Devenyns (Bel) Deceuninck – Quick-Step
39 Jai Hindley (Aus) Team Sunweb
40 Christian Knees (Ger) Team Sky
41 Nick White (Aus) UniSA-Australia
42 Rohan Dennis (Aus) Bahrain-Merida
43 Patrick Bevin (NZl) CCC Team
44 Marco Haller (Aut) Katusha-Alpecin
45 Tom Leezer (Ned) Team Jumbo-Visma
46 Dylan van Baarle (Ned) Team Sky
47 Jarlinson Pantano (Col) Trek-Segafredo
48 Héctor Carretero (Spa) Movistar Team
49 Ben O’Connor (Aus) Dimension Data
50 Remi Cavagna (Fra) Deceuninck – Quick-Step
51 Pierre Latour (Fra) AG2R La Mondiale
52 Daniel Hoelgaard (Nor) Groupama-FDJ
53 Herman Pernsteiner (Aut) Bahrain-Merida
54 Nans Peter (Fra) AG2R La Mondiale
55 Gregor Muhlberger (Aut) Bora-Hansgrohe
56 Tom-Jelte Slagter (Ned) Dimension Data
57 Cameron Meyer (Aus) Mitchelton-Scott
58 Steve Morabito (Swi) Groupama-FDJ
59 Lennard Hofstede (Ned) Team Jumbo-Visma
60 Luke Rowe (GBr) Team Sky
61 Lucas Hamilton (Aus) Mitchelton-Scott
62 Dylan Sunderland (Aus) UniSA-Australia
63 William Clarke (Aus) Trek-Segafredo
64 Nic Dlamini (RSA) Dimension Data
65 Ivo Oliveira (Por) UAE Team Emirates
66 Kilian Frankiny (Swi) Groupama-FDJ
67 Rafael Valls (Spa) Movistar Team
68 Robert Gesink (Ned) Team Jumbo-Visma
69 Hubert Dupont (Fra) AG2R La Mondiale
70 Peter Stetina (USA) Trek-Segafredo
71 Owain Doull (GBr) Team Sky
72 Yukiya Arashiro (Spa) Bahrain-Merida
73 Michael Morkov (Den) Deceuninck – Quick-Step
74 Chris Harper (Aus) UniSA-Australia
75 Manuele Boaro (Ita) Astana Pro Team
76 Rubén Fernandez (Spa) Movistar Team
77 Artyom Zakharov (Kaz) Astana Pro Team
78 Yevgeniy Gidich (Kaz) Astana Pro Team
79 Danil Fominykh (Kaz) Astana Pro Team
80 Matthieu Ladagnous (Fra) Groupama-FDJ
81 Jaime Castrillo (Spa) Movistar Team
82 Jakub Mareczko (Ita) CCC Team
83 Caleb Ewan (Aus) Lotto Soudal
84 Michael Storer (Aus) Team Sunweb 0:00:17
85 Alex Edmondson (Aus) Mitchelton-Scott 0:00:20
86 Maarten Wynants (Bel) Team Jumbo-Visma
87 Johannes Fröhlinger (Ger) Team Sunweb 0:00:24
88 Tomasz Marczynski (Pol) Lotto Soudal
89 Nico Denz (Fra) AG2R La Mondiale
90 Marcel Sieberg (Ger) Bahrain-Merida 0:00:29
91 Michael Hepburn (Aus) Mitchelton-Scott 0:00:31
92 Scott Davies (GBr) Dimension Data
93 Kenny Elissonde (Fra) Team Sky 0:00:34
94 Miles Scotson (Aus) Groupama-FDJ 0:00:41
95 Daniel Oss (Ita) Bora-Hansgrohe
96 Leo Vincent (Fra) Groupama-FDJ 0:00:43
97 Dimitrii Strakhov (Rus) Katusha-Alpecin
98 Alberto Bettiol (Ita) EF Education First Pro Cycling 0:00:46
99 Adam Hansen (Aus) Lotto Soudal 0:00:47
100 Maciej Bodnar (Pol) Bora-Hansgrohe 0:00:54
101 James Knox (GBr) Deceuninck – Quick-Step 0:00:56
102 James Whelan (Aus) EF Education First Pro Cycling 0:01:00
103 Thomas Scully (NZl) EF Education First Pro Cycling
104 Clement Chevrier (Fra) AG2R La Mondiale 0:01:04
105 Victor De La Parte (Spa) CCC Team
106 Gediminas Bagdonas (Ltu) AG2R La Mondiale
107 Bert-Jan Lindeman (Ned) Team Jumbo-Visma 0:01:11
108 Alex Dowsett (GBr) Katusha-Alpecin
109 Luke Durbridge (Aus) Mitchelton-Scott 0:01:22
110 Mitchell Docker (Aus) EF Education First Pro Cycling
111 Thomas De Gendt (Bel) Lotto Soudal
112 Carl Fredrik Hagen (Nor) Lotto Soudal
113 Roger Kluge (Ger) Lotto Soudal
114 Francisco Ventoso (Spa) CCC Team 0:01:59
115 Adam Blythe (GBr) Lotto Soudal
116 Lukasz Owsian (Pol) CCC Team 0:02:14
117 Joey Rosskopf (USA) CCC Team
118 Kristoffer Halvorsen (Nor) Team Sky
119 Michael Potter (Aus) UniSA-Australia 0:03:30
120 Laurens De Vreese (Bel) Astana Pro Team 0:04:18
121 Lachlan Morton (Aus) EF Education First Pro Cycling 0:04:33
122 Michael Sajnok (Pol) CCC Team
123 Mat Hayman (Aus) Mitchelton-Scott 0:05:40
124 Rory Sutherland (Aus) UAE Team Emirates
125 Kiel Reijnen (USA) Trek-Segafredo
126 Nathan Haas (Aus) Katusha-Alpecin
127 Jason Lea (Aus) UniSA-Australia
128 Ayden Toovey (Aus) UniSA-Australia
129 Oscar Gatto (Ita) Bora-Hansgrohe
130 Lukas Postlberger (Aut) Bora-Hansgrohe
131 Benoit Cosnefroy (Fra) AG2R La Mondiale

CLASSIFICA GENERALE

1 Patrick Bevin (NZl) CCC Team 17:00:25
2 Daryl Impey (RSA) Mitchelton-Scott 0:00:07
3 Luis Leon Sanchez (Spa) Astana Pro Team 0:00:16
4 Ryan Gibbons (RSA) Dimension Data 0:00:26
5 Jan Polanc (Slo) UAE Team Emirates
6 Ruben Guerreiro (Por) Katusha-Alpecin
7 George Bennett (NZl) Team Jumbo-Visma
8 Chris Hamilton (Aus) Team Sunweb
9 Wout Poels (Ned) Team Sky
10 Michael Woods (Can) EF Education First Pro Cycling
11 Diego Ulissi (Ita) UAE Team Emirates
12 Dries Devenyns (Bel) Deceuninck – Quick-Step
13 Dylan van Baarle (Ned) Team Sky
14 Tadej Pogacar (Slo) UAE Team Emirates
15 Domenico Pozzovivo (Ita) Bahrain-Merida
16 Richie Porte (Aus) Trek-Segafredo
17 Jai Hindley (Aus) Team Sunweb
18 Rohan Dennis (Aus) Bahrain-Merida
19 Lucas Hamilton (Aus) Mitchelton-Scott 0:00:33
20 Peter Sagan (Svk) Bora-Hansgrohe 0:00:38
21 Tobias Ludvigsson (Swe) Groupama-FDJ 0:00:47
22 Cameron Meyer (Aus) Mitchelton-Scott
23 Ben O’Connor (Aus) Dimension Data
24 Tom-Jelte Slagter (Ned) Dimension Data
25 Gregor Muhlberger (Aut) Bora-Hansgrohe
26 Herman Pernsteiner (Aut) Bahrain-Merida 0:00:52
27 Lluís Mas (Spa) Movistar Team 0:00:54
28 Eduard Prades (Spa) Movistar Team 0:00:58
29 Michael Valgren (Den) Dimension Data
30 Steve Morabito (Swi) Groupama-FDJ
31 Chris Harper (Aus) UniSA-Australia
32 Dylan Sunderland (Aus) UniSA-Australia 0:01:05
33 Remi Cavagna (Fra) Deceuninck – Quick-Step
34 Michael Storer (Aus) Team Sunweb 0:01:10
35 Pierre Latour (Fra) AG2R La Mondiale 0:01:15
36 Robert Gesink (Ned) Team Jumbo-Visma 0:01:22
37 Viacheslav Kuznetsov (Rus) Katusha-Alpecin 0:01:31
38 Jay McCarthy (Aus) Bora-Hansgrohe 0:01:41
39 Dimitrii Strakhov (Rus) Katusha-Alpecin
40 Lennard Hofstede (Ned) Team Jumbo-Visma 0:02:05
41 Carl Fredrik Hagen (Nor) Lotto Soudal 0:02:20
42 Lars Bak (Den) Dimension Data 0:02:21
43 Héctor Carretero (Spa) Movistar Team 0:02:27
44 James Knox (GBr) Deceuninck – Quick-Step 0:02:47
45 Rafael Valls (Spa) Movistar Team 0:02:54
46 Miles Scotson (Aus) Groupama-FDJ 0:03:16
47 Yukiya Arashiro (Spa) Bahrain-Merida 0:03:26
48 Heinrich Haussler (Aus) Bahrain-Merida 0:04:00
49 James Whelan (Aus) EF Education First Pro Cycling 0:04:45
50 Daniel Oss (Ita) Bora-Hansgrohe 0:04:51
51 Sven Erik Bystrom (Nor) UAE Team Emirates 0:05:06
52 Kenny Elissonde (Fra) Team Sky
53 Jarlinson Pantano (Col) Trek-Segafredo 0:05:58
54 Jasha Sütterlin (Ger) Movistar Team 0:06:00
55 Scott Davies (GBr) Dimension Data 0:06:27
56 Marco Haller (Aut) Katusha-Alpecin 0:06:33
57 Hubert Dupont (Fra) AG2R La Mondiale 0:06:34
58 Tomasz Marczynski (Pol) Lotto Soudal 0:07:02
59 Peter Stetina (USA) Trek-Segafredo 0:07:12
60 Danny van Poppel (Ned) Team Jumbo-Visma 0:07:21
61 Joey Rosskopf (USA) CCC Team 0:08:09
62 Thomas De Gendt (Bel) Lotto Soudal 0:08:10
63 Yevgeniy Gidich (Kaz) Astana Pro Team 0:08:15
64 Ryan Mullen (Ire) Trek-Segafredo 0:08:28
65 Nick White (Aus) UniSA-Australia 0:08:39
66 Alex Edmondson (Aus) Mitchelton-Scott 0:08:56
67 Michael Hepburn (Aus) Mitchelton-Scott 0:09:08
68 Tom Leezer (Ned) Team Jumbo-Visma 0:09:25
69 Phil Bauhaus (Ger) Bahrain-Merida 0:10:36
70 Ayden Toovey (Aus) UniSA-Australia 0:11:21
71 Jasper Phlipsen (Bel) UAE Team Emirates 0:11:26
72 Rubén Fernandez (Spa) Movistar Team 0:11:52
73 Danil Fominykh (Kaz) Astana Pro Team 0:12:28
74 Thomas Scully (NZl) EF Education First Pro Cycling 0:12:32
75 Christian Knees (Ger) Team Sky 0:12:45
76 Alberto Bettiol (Ita) EF Education First Pro Cycling 0:13:00
77 Nathan Haas (Aus) Katusha-Alpecin 0:13:08
78 Luke Durbridge (Aus) Mitchelton-Scott 0:13:18
79 Kilian Frankiny (Swi) Groupama-FDJ 0:13:25
80 Matthieu Ladagnous (Fra) Groupama-FDJ
81 Fabio Sabatini (Ita) Deceuninck – Quick-Step 0:13:27
82 Johannes Fröhlinger (Ger) Team Sunweb 0:13:49
83 Bert-Jan Lindeman (Ned) Team Jumbo-Visma 0:13:59
84 Mitchell Docker (Aus) EF Education First Pro Cycling 0:14:19
85 Lachlan Morton (Aus) EF Education First Pro Cycling 0:14:40
86 Mat Hayman (Aus) Mitchelton-Scott 0:14:52
87 Maciej Bodnar (Pol) Bora-Hansgrohe 0:14:55
88 Victor De La Parte (Spa) CCC Team 0:15:01
89 Adam Hansen (Aus) Lotto Soudal 0:15:08
90 Clement Chevrier (Fra) AG2R La Mondiale 0:15:25
91 Davide Ballerini (Ita) Astana Pro Team 0:15:49
92 Daniel Hoelgaard (Nor) Groupama-FDJ 0:16:06
93 Owain Doull (GBr) Team Sky 0:16:08
94 Nic Dlamini (RSA) Dimension Data 0:16:19
95 Jaime Castrillo (Spa) Movistar Team 0:16:23
96 Leo Vincent (Fra) Groupama-FDJ 0:16:48
97 Ivo Oliveira (Por) UAE Team Emirates 0:17:00
98 Caleb Ewan (Aus) Lotto Soudal 0:17:24
99 Artyom Zakharov (Kaz) Astana Pro Team
100 Luke Rowe (GBr) Team Sky 0:17:27
101 Koen de Kort (Ned) Trek-Segafredo 0:17:30
102 William Clarke (Aus) Trek-Segafredo 0:18:32
103 Maarten Wynants (Bel) Team Jumbo-Visma 0:18:36
104 Alex Dowsett (GBr) Katusha-Alpecin 0:18:41
105 Nans Peter (Fra) AG2R La Mondiale 0:18:50
106 Manuele Boaro (Ita) Astana Pro Team 0:19:07
107 Lukasz Owsian (Pol) CCC Team 0:19:14
108 Kristoffer Halvorsen (Nor) Team Sky 0:19:49
109 Jens Debesschere (Bel) Katusha-Alpecin 0:19:51
110 Jason Lea (Aus) UniSA-Australia 0:19:56
111 Michael Potter (Aus) UniSA-Australia 0:20:09
112 Elia Viviani (Ita) Deceuninck – Quick-Step 0:20:18
113 Cees Bol (Ned) Team Sunweb 0:20:27
114 Max Walscheid (Ger) Team Sunweb 0:20:29
115 Michael Morkov (Den) Deceuninck – Quick-Step 0:20:34
116 Neil Van der Ploeg (Aus) UniSA-Australia 0:20:35
117 Marcel Sieberg (Ger) Bahrain-Merida 0:20:44
118 Rory Sutherland (Aus) UAE Team Emirates 0:20:46
119 Francisco Ventoso (Spa) CCC Team 0:21:01
120 Adam Blythe (GBr) Lotto Soudal
121 Laurens De Vreese (Bel) Astana Pro Team 0:21:18
122 Jakub Mareczko (Ita) CCC Team 0:21:28
123 Nico Denz (Fra) AG2R La Mondiale 0:21:36
124 Daniel McClay (GBr) EF Education First Pro Cycling 0:22:12
125 Roger Kluge (Ger) Lotto Soudal 0:23:07
126 Benoit Cosnefroy (Fra) AG2R La Mondiale 0:23:10
127 Gediminas Bagdonas (Ltu) AG2R La Mondiale 0:23:33
128 Kiel Reijnen (USA) Trek-Segafredo 0:26:54
129 Oscar Gatto (Ita) Bora-Hansgrohe 0:26:57
130 Lukas Postlberger (Aut) Bora-Hansgrohe 0:27:50
131 Michael Sajnok (Pol) CCC Team 0:34:20

Jasper Philipsen conclude lo sprint al secondo posto ma viene proclamato vincitore della 5a tappa del Tour Down Under in seguito alla retrocessione di Caleb Ewan (foto Tim de Waele/Getty Images)

Jasper Philipsen conclude lo sprint al secondo posto ma viene proclamato vincitore della 5a tappa del Tour Down Under in seguito alla retrocessione di Caleb Ewan (foto Tim de Waele/Getty Images)

20-01-2019

gennaio 20, 2019 by Redazione  
Filed under Ordini d'arrivo

SANTOS TOUR DOWN UNDER

L’australiano Richie Porte (Trek – Segafredo) si è imposto nella sesta ed ultima tappa, McLaren Vale – Willunga Hill, percorrendo 151.5 Km in 3h30′14″ alla media di 43.24 Km/h. Ha preceduto allo sprint l’olandese Wout Poels e il sudafricano Daryl Impey (Mitchelton-Scott). Miglior italiano Diego Ulissi (UAE-Team Emirates), 8° a 17″. Impey si impone in classifica con 13″ su Porte e 17″ su Poels. Miglior italiano Ulissi, 9° a 40″.

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