TEUNS IMPRENDIBILE A SZCZYRK. SAGAN RITORNA IN GIALLO.

luglio 31, 2017 by Redazione  
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L’insidiosa seconda parte della terza tappa del Giro di Polonia premia i finisseur con Dylan Teuns (BMC), fresco vincitore del Tour de Wallonie, che si esalta sullo strappetto finale con pendenze in doppia cifra. Il belga batte Peter Sagan e Rafal Majka (Bora Hansgrohe) ma è proprio lo slovacco a riprendersi la maglia gialla ai danni del disperso Danny Van Poppel (Sky). Domani tappa per velocisti che anticipa le ultime tre tappe ancora una volta caratterizzate da diversi saliscendi.

La terza tappa del Giro di Polonia 2017 da Jaworzno a Szczyrk presentava una seconda parte piuttosto nervosa, puntellata di GPM, ben 4, e tutti di prima categoria. Le due salitelle di Salmopol e di Zamecek all’apparenza potevano nascondere qualche insidia e l’eventualità che la classifica generale, per adesso infarcita di uomini veloci nelle prime posizioni, potesse cambiare al termine della tappa era piuttosto concreta. Dopo la partenza erano molti i tentativi di formare la fuga di giornata e solo verso il km 20 il gruppo dava via libera a sette ciclisti: Bert-Jan Lindeman (Team LottoNL-Jumbo), Maciej Paterski (CCC Sprandi), Adam Stachowiak (nazionale polacca), Bob Jungels e Rémi Cavagna (Quick-Step Floors), Josè Gonçalves (Katusha), Sébastien Reichenbach (FDJ) e Maxime Monfort (Lotto Soudal). I sette si erano raggruppati precisamente dopo che un primo terzetto era partito subito all’attacco e tra questi c’era il lussemburghese Bob Jungels (Quick-Step Floors(, che aveva vinto il primo traguardo intermedio di Myslowice dopo 10 km. Il vantaggio massimo della fuga non superava mai i 3 minuti – 3 minuti e mezzo. Dopo la prima metà in pianura iniziava la prima ascesa verso il GPM di Salmopol, vinto da Paterski. Ai meno 60 dall’arrivo il vantaggio della fuga era sceso a 2 minuti e 30 secondi. Reichenbach si aggiudicava il secondo GPM di Zamecek. Ai meno 40 il gruppo era in forte rimonta ed il vantaggio della fuga si era ridotto a soli 40 secondi. Ai meno 35 la fuga veniva annullata ed il gruppo ritornava compatto. La Sky si metteva in testa a fare un ritmo piuttosto blando. Laurens De Plus (Quick-Step Floors) si aggiudicava il terzo GPM mentre ai meno 20 la Katusha prendeva la testa del gruppo ed imprimeva un ritmo più deciso sull’ultimo GPM di giornata. Alla squadra russa si alternavano in testa, a circa 14 km dall’arrivo, AG2R e Bahrain Merida. Il primo dei big a muoversi era Ilnur Zakarin (Katusha) che restava in avanscoperta per un chilometro circa. Dopodichè era il turno di Jack Haig (Orica Scott) che transitava in prima posizione sull’ultimo GPM, a circa 11 km dall’arrivo. Il gruppetto dei migliori, formato da una ventina di ciclisti, scollinava a una decina di secondi da Haig. Erano BMC e Sky ad impegnarsi maggiormente nell’inseguimento e Haig veniva ripreso proprio all’ultimo chilometri, quando la strada ritornava a salire con pendenze superiori al 10%. Il primo a provare l’attacco era Adam Yates (Orica Scott) ma il britannico veniva ripreso a meno 300 metri dall’arrivo da Dylan Teuns (BMC), fresco vincitore del Tour de Wallonie, che riusciva a resistere al ritorno della coppia Bora – Hansgrohe Peter Sagan-Rafal Majka e vinceva così la terza tappa del Giro di Polonia. Da segnalare il buon settimo posto di Domenico Pozzovivo (AG2R) a 7 secondi da Teuns. In classifica generale Peter Sagan si riappropria della maglia gialla con 6 secondi di vantaggio su Teuns e 12 secondi su Majka. Domani è in programma la quarta tappa da Zawiercie a Zabrze, questa sì completamente pianeggiante, se si eccettua un piccolo GPM di 4° categoria dopo una trentina di chilometro dal via. Saranno quindi, molto probabilmente, i velocisti a giocarsi la vittoria.

Giuseppe Scarfone

Pochi giorni dppo laffermazione nel Giro della Vallonia il belga Dylan Teuns porta a casa anche la terza frazione del Giro di Polonia (foto Bettini)

Pochi giorni dppo l'affermazione nel Giro della Vallonia il belga Dylan Teuns porta a casa anche la terza frazione del Giro di Polonia (foto Bettini)

31-07-2017

luglio 31, 2017 by Redazione  
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TOUR DE POLOGNE

Il belga Dylan Teuns (BMC Racing Team) si è imposto nella terza tappa, Jaworzno – Szczyrk, percorrendo 161 Km in 3h51′41″ alla media di 41.695 Km/h. Ha preceduto allo sprint lo slovacco Peter Sagan (Bora – Hansgrohe) e il polacco Majka. Miglior italiano Domenico Pozzovivo (AG2R La Mondiale), 7° a 8″. Sagan è tornato nleader della classifica con 6″ su Teuns e 12″ su Majka. Miglior italiano Pozzovivo, 7° a 24″

THE LARRY H.MILLER TOUR OF UTAH

Lo statunitense Ty Magner (Holowesko-Citadel Racing Team) si è imposto nella prima tappa, circuito di Logan, percorrendo 211.2 Km in 4h56′49″ alla media di 42.693 Km/h. Ha preceduto allo sprint il britannico Lawless e il connazionale McCabe. Miglior italiano Marco Canola (Nippo – Vini Fantini ), 7°. Magner è il primo leader della classifica con 4″ su Lawless e sull’australiano Berry. Miglior italiano Canola, 9° a 10″

CIRCUITO DE GETXO “MEMORIAL RICARDO OCHOA”

Lo spagnolo Carlos Barbero Cuesta (Movistar Team) si è imposto nella corsa spagnola, circuito di Getxo, percorrendo 170 Km in 3h53′06″ alla media di 43.758 Km/h. Ha preceduto di 2″ il connazionale Madrazo Ruiz e di 4″ il connazionale Herrada López. Miglior italiano Simone Ravanelli (Unieuro Trevigiani – Hemus 1896), 44° a 12′16″

KREIZ BREIZH ELITES (Francia)

Il danese Rasmus Guldhammer (Team Veloconcept) si è imposto nella quarta ed ultima tappa, Guinguamp – Rostrenen, percorrendo 151 Km in 3h38′44″ alla media di 41.420 Km/h. Ha preceduto allo sprint il connazionale Gonas Gregaard Wilsly (Riwal Platform Cycling Team) e di 3″ il connazionale Quaade. Gregaard Wilslysi impone in classifica con 10″ sul connazionale Eg e 20″ su Guldhammer

TOUR CYCLISTE INTERNATIONAL DE LA GUADELOUPE

Il francese Antoine Bravard (Bourg-en-Bresse Ain Cyclisme) si è imposto nella terza tappa, Gourbeyre – Vieux-Habitants, percorrendo 150 Km in 3h38′22″ alla media di 41.215 Km/h. Ha preceduto di 6″ il connazionale Sablon e il giapponese Ishibashi. Il francese Sébastien Fournet-Fayard (Team Pro Immo Nicolas Roux) è ancora leader della classifica con 11″ sul connazionale Vanoverschelde e 41″ sul colombiano Vargas Crus

30-07-2017

luglio 31, 2017 by Redazione  
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TOUR DE POLOGNE

L’italiano Sacha Modolo (UAE Team Emirates) si è imposto nella seconda tappa, Tarnowskie Góry – Katowice, percorrendo 142 Km in 3h15′21″ alla media di 43.614 Km/h. Ha preceduto allo sprint l’olandese Danny Van Poppel (Team Sky) e il tedesco Walscheid. Van Poppel è il nuovo leader della classifica con lo stesso tempo di Sagan e Modolo.

PRUDENTIAL RIDELONDON-SURREY CLASSIC

Il norvegese Alexander Kristoff (Team Katusha – Alpecin) si è imposto nella corsa britannica, circuito di Londra, percorrendo 185.9 Km in 4h05′41″ alla media di 45.400 Km/h. Ha preceduto allo sprint il norvegese Cort Nielsen e l’australiano Matthews. Miglior italiano Elia Viviani (Team Sky), 12°.

TOUR ALSACE

L’olandese Fabio Jakobsen (SEG Racing Academy) si è imposto nella quarta ed ultima tappa, Neuf-Brisach – Dannemarie, percorrendo 155.3 Km in 3h40′54″ alla media di 42.182 Km/h. Ha preceduto allo sprint il norvegese Skjerping e il britannico Hayter. Miglior italiano Carmelo Foti (Leopard Pro Cycling), 13°. L’australiano Lucas Hamilton (Mitchelton Scott) si impone in classifica con 9″ sul norvegese Hagen e 20″ sullo statunitense Mcnulty. Miglior italiano Cattaneo, 18° a 4′44″

LA POLY NORMANDE

Il francese Alexis Gougeard (AG2R La Mondiale) si è imposto nella corsa francese, Avranches – Saint-Martin-de-Landelles, percorrendo 168.9 Km in 3h59′09″ alla media di 42.375 Km/h. Ha preceduto di 3″ i connazionali Le Bon e Pichon. Due italiani in gara: Claudio Catania (Team Differdange – Losch) è 29° a 9′36″, Simone Antonini (Wanty – Groupe Gobert) 42° a 9′36″

KREIZ BREIZH ELITES (Francia)

Due tappe disputante nel secondo giorno di gara.
Il mattino, il neozelandese James Oram (One Pro Cycling) si è imposto nella seconda tappa, Ploërdut – Callac, percorrendo 83 Km in 1h53′30″ alla media di 43.877 Km/h. Ha preceduto di 9″ gli olandesi De Kleijn e Bakker. Oram è il nuovo leader della classifica con 9″ su De Kleijn e sul belga Stallaert.
Il pomeriggio, il francese Alexis Guérin (VC Rouen 76) si è imposto nella terza tappa, circuito di Carhaix, percorrendo 98.1 Km in 2h35′35″ alla media di 37.832 Km/h. Ha preceduto allo sprint il connazionale Maurelet e l’olandese Rob Ruijgh (Tarteletto – Isorex). Ruijgh è il nuovo leader della classifica con lo stesso tempo di Maurelet e del danese Eg

RAD AM RING

L’olandese Huub Duijn (Vérandas Willems-Crelan) si è imposto nella corsa tedesca, circuito del Nürburgring (Adenau), percorrendo 141.2 Km in 3h27′57″ alla media di 40.741 Km/h. Ha preceduto di 4″ il belga Van Aert e di 7″ il belga Peyskens. Unico italiano in gara Nicola Toffali (0711 Cycling), 12° a 1′08″

GP KRANJ

Lo sloveno Matej Mugerli (Amplatz – BMC) si è imposto nella corsa slovena, circuito di Kranj, percorrendo 157.3 Km in 3h30′21″ alla media di 44.868 Km/h. Ha preceduto allo sprint il connazionale Jerman e l’austriaco Eibegger. Miglior italiano Mattia Bais (Cycling Team Friuli), 4°.

TOUR CYCLISTE INTERNATIONAL DE LA GUADELOUPE

Seconda tappa suddivisa in due semitappe.
Il mattino, il francese Théo Vimpère (Team Pro Immo Nicolas Roux) si è imposto nella prima semitappa, Lamentin – Gourbeyre, percorrendo 100 Km in 2h27′34″ alla media di 40.660 Km/h. Ha preceduto di 3″ il connazionale Eustache e di 9″ il francese Vanoverschelde. Vimpère è il nuovo leader della classifica con 5″ su Eustache e 15″ su Vanoverschelde
Seconda semitappa in aggiornamento
Il pomeriggio, il venezuelano Juan Engelberth Murillo Ortiz (Gwada Bikers 118 , Loteria del Tachira) si è imposto nella seconda semitappa, cronometro individuale Gourbeyre – Sainte-Claude, percorrendo 7 Km in 18′30″ alla media di 22.703 Km/h. Ha preceduto di 20″ il francese Sébastien Fournet-Fayard (Team Pro Immo Nicolas Roux) e di 52″ il francese Monier. Fournet-Fayard è il nuovo leader della classifica con 9″ su Vanoverschelde e 21″ su Vimpère

PRUDENTIAL RIDELONDON: SI RIVEDE KRISTOFF

luglio 31, 2017 by Redazione  
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La prima edizione della Prudential RideLondon disputata sotto l’egida del World Tour ha applauso al ritorno al successo del norvegese Alexander Kristoff, reduce da un Tour che l’ha sempre visto a bocca asciutta e a secco di successi dal primo maggio scorso, quando aveva messo per l’ultima volta la sua ruota davanti a quella di tutti gli altri alla Rund um den Finanzplatz Eschborn-Frankfurt. I battuti rispondono ai nomi di Magnus Cort Nielsen e della maglia verde dell’ultima Grande Boucle Michael Matthews. A tener alto l’onore dell’Italia ci ha pensato Matteo Trentin, tra i promotori del tentativo di fuga ripreso solo all’ultimo chilometro, mentre nell’ordine d’arrivo il primo dei nostri è stato Elia Viviani, solo 11° al traguardo.

Giunta alla quinta edizione la Prudential RideLondon, corsa nata in seguito al grande successo del ciclismo alle Olimpiadi di Londra del 2012, è entrata quest’anno nel panorama del ciclismo che conta, essendo stata inserita nel calendario World Tour. Ottima la partecipazione, grazie anche alla collocazione nel calendario a ridosso del Tour de France, che ha visto fronteggiarsi nomi importanti come Viviani (Sky), Kristoff (Katusha), Greipel (Lotto Soudal), Matthews (Sunweb), Bennet (Bora), Cort Nielsen (Orica) e tanti anche i nomi italiani: oltre al già citato Viviani si sono schierati al via anche Pozzato (Wilier), Gavazzi (Androni), Napolitano (Wanty) e Trentin (Quick Step). Proprio quest’ultimo è stato il portacolori azzurro che più si è messo in mostra, giungendo ad un passo dal giocarsi la corsa.
Il 28enne di Borgo Valsugana ha, infatti, acceso la corsa portando via un drappello ad una settantina di chilometri dal traguardo. Il classico tentativo della prima ora si era appena esaurito e con il veneto se ne sono andati Kennaugh Nekkaugh (Sky) e Impey (Orica), raggiunti in seguito da Van Stuyven (Trek).
Nei chilometri successivi prima Kennaugh poi Impey hanno perso contatto lasciando la coppia Stuyven-Trentin a dare tutto per provare a giocarsi la vittoria. Le loro speranze sono, però, scemate ad appena un chilometro dall’arrivo quando il gruppo a tutta velocità li ha raggiunti giusto in tempo per lanciare la volata: finirà con Kristoff a braccia alzate davanti a Cort Nielsen e Matthews e senza italiani nelle prime posizioni. Il migliore dei nostri sarà, infatti, Viviani, piazzatosi in undicesima posizione.
Il norvegese torna quindi alla vittoria dopo due mesi molto difficili e un Tour de France ben al di sotto delle aspettative.

Andrea Mastrangelo

ORDINE D’ARRIVO

1 Alexander Kristoff (Nor) Katusha-Alpecin 4:45:41
2 Magnus Cort Neilson
3 Michael Matthews (Aus) Team Sunweb
4 Sep Vanmarcke (Bel) Cannondale-Drapac
5 Wouter Wippert (Ned) Cannondale-Drapac
6 Jean-Pierre Drucker (Lux) BMC Racing Team
7 Zakkari Dempster (Aus) Israel Cycling Academy
8 Sam Bennett (Irl) Bora-Hansgrohe
9 Rudy Barbier (Fra) AG2R La Mondiale
10 Oliver Naesen (Bel) AG2R La Mondiale
11 Elia Viviani (Ita) Team Sky
12 Jack Bauer (NZl) Quick-Step Floors
13 Ben Swift (GBr) UAE Team Emirates
14 Michel Kreder (Ned) Aqua Blue Sport
15 Danilo Napolitano (Ita) Wanty – Groupe Gobert
16 Edward Theuns (Bel) Trek-Segafredo
17 Jonas Rickaert (Bel) Sport Vlaanderen – Baloise
18 Jonas Koch (Ger) CCC Sprandi Polkowice
19 Francesco Gavazzi (Ita) Androni Giocattoli
20 Hugo Houle (Can) AG2R La Mondiale
21 Yves Lampaert (Bel) Quick-Step Floors
22 Scott Thwaites (GBr) Dimension Data
23 Stefan Küng (Swi) BMC Racing Team
24 Ryan Gibbons (RSA) Dimension Data
25 Jonathan Lastra (Spa) Caja Rural-Seguros RGA
26 Simone Ponzi (Ita) CCC Sprandi Polkowice
27 Amund Grondahl Jansen (Nor) Team LottoNl-Jumbo
28 Nikolas Maes (Bel) Lotto Soudal
29 Preben Van Hecke (Bel) Sport Vlaanderen – Baloise
30 Loïc Vliegen (Bel) BMC Racing Team
31 Rick Zabel (Ger) Katusha-Alpecin
32 Gijs Van Hoecke (Bel) Team LottNl-Jumbo
33 Sebastian Langeveld (Ned) Cannondale-Drapac
34 André Greipel (Ger) Lotto Soudal
35 Manuel Belletti (Ita) Wilier Triestina
36 Krists Neilands (Lat) Israel Cycling Academy
37 Julien Vermote (Bel) Quick-Step Floors
38 Rüdiger Selig (Ger) Bora-Hansgrohe
39 Lukasz Owsian (Pol) CCC Sprandi Polkowice
40 Xandro Meurisse (Bel) Wanty – Groupe Gobert
41 Gregory Rast (Swi) Trek-Segafredo
42 Fabricio Ferrari (Uru) Caja Rural-Seguros RGA
43 Koen De Kort (Ned) Trek-Segafredo
44 Julen Amezqueta (Spa) Wilier Triestina
45 Matthias Brändle (Aut) Trek-Segafredo
46 Jon Irisarri (Spa) Caja Rural-Seguros RGA
47 Ben Gastauer (Lux) AG2R La Mondiale
48 Manuel Quinziato (Ita) BMC Racing Team
49 Francisco Ventoso (Spa) BMC Racing Team
50 Dylan Van Baarle (Ned) Cannondale-Drapac
51 Mark Christian (GBr) Aqua Blue Sport
52 Nikias Arndt (Ger) Team Sunweb
53 Jaco Venter (RSA) Dimension Data 0:00:11
54 Maarten Wynants (Bel) Team LottoNl-Jumbo 0:00:14
55 Mitch Docker (Aus) Orica-Scott
56 Michael Morkov (Den) Katusha-Alpecin
57 Marcel Sieberg (Ger) Lotto Soudal
58 Mathew Hayman (Aus) Orica-Scott 0:00:24
59 Michael Hepburn (Aus) Orica-Scott 0:00:37
60 Nils Politt (Ger) Katusha-Alpecin
61 Paul Martens (Ger) Team LottoNl-Jumbo
62 Ian Stannard (GBr) Team Sky
63 Mike Teunissen (Ned) Team Sunweb 0:00:59
64 Ramon Sinkeldam (Ned) Team Sunweb
65 Vegard Stake Laengen (Nor) UAE Team Emirates
66 Peter Kennaugh (GBr) Team Sky 0:01:08
67 Marco Haller (Aut) Katusha-Alpecin 0:01:17
68 Jasper Stuyven (Bel) Trek-Segafredo 0:01:19
69 Matteo Trentin (Ita) Quick-Step Floors
70 Roger Kluge (Ger) Orica-Scott 0:01:25
71 Marko Kump (Slo) UAE Team Emirates 0:01:34
72 Søren Kragh Andersen (Den) Team Sunweb 0:01:45
73 Daryl Impey (RSA) Orica-Scott 0:05:21
74 Andreas Schillinger (Ger) Bora-Hansgrohe 0:09:04
75 Stijn Steels (Bel) Sport Vlaanderen – Baloise
76 Benjamin Perry (Can) Israel Cycling Academy
77 Julien Berard (Fra) AG2R La Mondiale
78 Alexander Edmondson (Aus) Orica-Scott
79 Michal Paluta (Pol) CCC Sprandi Polkowice
80 Tao Geoghegan Hart (GBr) Team Sky
81 Mirko Trosino (Ita) Wilier Triestina
82 Federico Zurlo (Ita) UAE Team Emirates 0:13:01
83 Iljo Keisse (Bel) Quick-Step Floors 0:13:10
84 Matthew Brammeier (Irl) Aqua Blue Sport
85 Leszek Plucinski (Pol) CCC Sprandi Polkowice
86 José Manuel Díaz (Spa) Israel Cycling Academy
87 Owain Doull (GBr) Team Sky
88 William Clarke (Aus) Cannondale-Drapac
89 Mark Mcnally (GBr) Wanty – Groupe Gobert
90 Fabien Doubey (Fra) Wanty – Groupe Gobert
91 Raffaello Bonusi (Ita) Androni Giocattoli
92 Josu Zabala (Spa) Caja Rural-Seguros RGA
93 Dylan Page (Swi) Caja Rural-Seguros RGA
94 Lars Boom (Ned) Team LottoNl-Jumbo
95 Benjamin Declercq (Bel) Sport Vlaanderen – Baloise
96 Kenny Elissonde (Fra) Team Sky
97 Andrea Palini (Ita) Androni Giocattoli
98 Twan Castelijns (Ned) Team LottoNl-Jumbo
99 Moreno Hofland (Ned) Lotto Soudal
100 Mateusz Taciak (Pol) CCC Sprandi Polkowice
101 Oliviero Troia (Ita) UAE Team Emirates
102 Filippo Ganna (Ita) UAE Team Emirates
103 Mads Würtz Schmidt (Den) Katusha-Alpecin
104 Michael Schwarzmann (Ger) Bora-Hansgrohe
105 Jay Robert Thomson (RSA) Dimension Data 0:17:18
106 Simone Consonni (Ita) UAE Team Emirates

Kristoff ritrova la gioia di vincere sul traguardo di Londra (Tim de Waele/TDWSport.com)

Kristoff ritrova la gioia di vincere sul traguardo di Londra (Tim de Waele/TDWSport.com)

MODOLO SFRECCIA A KATOWICE. DANNY VAN POPPEL NUOVO LEADER.

luglio 30, 2017 by Redazione  
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Sacha Modolo (UAE Emirates) vince la seconda tappa del Giro di Polonia al termine di una volata piuttosto disordinata, battendo Danny Van Poppel (Sky) e Max Walscheid (Sunweb). Van Poppel indossa la maglia gialla di leader alla vigilia della terza tappa che nel finale presenta qualche insidia altimetrica.

Dal punto di vista altimetrico anche la seconda tappa del Giro di Polonia 2017 non sembrava presentare eccessive insidie altimetriche, visto che i ciclisti dovevano affrontare per due volte i facili strappetti di Korfantego e di Goreckiego, situati entrambi all’interno del circuito finale di Katowice. Il gruppo prendeva il via da Tarnowskie Góry con Peter Sagan (Bora Hansgrohe) in maglia gialla e subito veniva lasciata partire la fuga di giornata, composta da Martijn Keizer (Team LottoNL-Jumbo), Joona Henttala (Novo Nordisk), Adrian Kurek (CCC Sprandi) e Kamil Gradek (nazionale polacca). Il vantaggio massimo della fuga raggiungeva i 3 minuti dopo circa 50 km dalla partenza. Kurek tentava l’assolo personale e si aggiudicava i tre sprint intermedi di Piekary Slaskie, Chorzow e Siemanowice Slaskie, concentrati tra il km 56 e il km 85. Il polacco veniva ripreso dal gruppo a 40 km dall’arrivo. Era così la volta di Pawel Bernas (nazionale polacca) a tentare un nuovo attacco, che si concretizzava con la vittoria del primo GPM di Korfantego, al km 106. Dopodichè il gruppo annullava anche questo attacco a 22 km dall’arrivo. La corsa nel finale veniva controllata dalle squadre dei velocisti che non permettevano altre “evasioni”. Era Petr Vakoč (Quick-Step Floors) a tentare un ultimo attacco a meno di 3 km dall’arrivo ma veniva ripreso poco dopo la linea dell’ultimo chilometro. La volata veniva lanciata con i ciclisti che occupavano tutta la sede stradale e a prevalere era Sacha Modolo (UAE Emirates) su Danny Van Poppel (Sky) e Max Walscheid (Sunweb), mentre Sagan veniva chiuso e doveva accontentarsi dell’ottavo posto. Modolo ottiene la quarta vittoria stagionale dopo aver già vinto il GP del Cantone d’Argovia e due tappe al Giro di Croazia. In classifica generale Modolo è primo con lo stesso tempo di van Poppel e Sagan ma, a causa della somma dei piazzamenti, è l’olandese figlio d’arte – terzo nella tappa d’apertura ieri a Cracovia, a vestire la maglia gialla su Sagan e Modolo terzo, mentre Caleb Ewan (ORICA-Scott) è quarto a 4 secondi e Walscheid quinto a 6 secondi. Domani è in programma la terza tappa da Jaworzno a Szczyrk per un totale di 161 km. La seconda parte della tappa presenta quattro GPM di prima categoria mentre l’arrivo è posto al termine d’uno strappetto breve ma ripidissimo. Potremo quindi assistere ad una tappa frizzante con i big di classifica che dovrebbero iniziare a farsi vedere.

Giuseppe Scarfone

Conclusione allo sprint anche per la seconda tappa del Giro di Polonia: stavolta la gloria è tutta per Sacha Modolo, vincitore, e per Danny Van Poppel, nuovo capoclassifica (foto ANSA/EPA

Conclusione allo sprint anche per la seconda tappa del Giro di Polonia: stavolta la gloria è tutta per Sacha Modolo, vincitore, e per Danny Van Poppel, nuovo capoclassifica (foto ANSA/EPA

SAGAN, RITORNO DI FIAMMA A CRACOVIA. TAPPA E MAGLIA PER LO SLOVACCO

luglio 29, 2017 by Redazione  
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A Cracovia Peter Sagan (Bora Hansgrohe) si impone in volata nella prima tappa del Giro di Polonia battendo Caleb Ewan (Orica Scott) e Danny Van Poppel (Sky). Il campione del mondo è così il primo ad indossare la maglia gialla di leader della classifica generale. Domani tappa ancora adatta ai velocisti

Così come Giro di Svizzera e Criterium del Delfinato sono le ultime due brevi corse a tappe che anticipano il Tour de France, così Giro di Polonia e BinckBank Tour (ex Eneco Tour) rappresentano l’anticamera del Giro di Spagna. La prima corsa citata, giunta ormai alla 74° edizione, si svolge a cavallo tra Luglio ed Agosto ed offre un percorso abbastanza variegato, che vede una prima metà nella quale i velocisti avranno pane per i loro denti con frazioni sostanzialmente pianeggianti ed una seconda metà caratterizzata da tappe più ondulate e con arrivi in salita non proprio banali, anche se privi di grandissime pendenze. La prima tappa è lunga 137 km e si snoda in un circuito nei dintorni di Cracovia che vede un solo GPM posto a una quarantina di chilometri dal termine. C’è molta curiosità ai nastri di partenza per Peter Sagan e Rafal Majka, entrambi della Bora Hansgrohe, usciti male dal Tour, il primo per squalifica ed il secondo per una brutta caduta nella tappa di Chambéry. Dopo la partenza da Cracovia si formava subito la fuga di giornata grazie all’azione di quattro ciclisti, Martijn Keizer (Team LottoNL-Jumbo), Charles Planet (Novo Nordisk), Pawel Bernas (nazionale polacca) e Maciej Paterski (CCC Sprandi). Il gruppo lasciava fare e il vantaggio della fuga non superava i 2 minuti, tenuto sotto controllo in particolare da Bora Hansgrohe e Orica Scott. Keizer transitava in prima posizione sull’unico GPM di Bachowice. Il gruppo aumentava il ritmo e la fuga veniva ripresa a circa 30 km dall’arrivo. Si alternavano così le squadre dei velocisti in testa al gruppo per tenere il ritmo alto e lanciare al meglio la volata per i propri capitani. Era Sagan a lanciare una volata lunga ed a resistere al ritorno di Caleb Ewan (Orica Scott). In terza posizione si classificava Danny Van Poppel (Sky) mentre chiudevano la top five gli italiani Riccardo Minali (Astana Pro Team) e Niccolò Bonifazio (Bahrain Merida). Sagan ritorna così subito alla ribalta dopo l’esclusione dal Tour de France ed indossa la prima maglia gialla. Domani è in programma la seconda tappa da Tarnowskie Góry a Katowice per un totale di 142 km. Qualche salitella nel circuito finale da ripetere tre volte potrebbe escludere qualche velocista dalla prevedibile volata finale, anche se non diamo del tutto per scontato l’azione vincente di qualche finisseur. E magari il bis del campione del mondo.

Giuseppe Scarfone

Sagan alza il gomito anche in Polonia, ma stavolta è tutto ok (Tim de Waele/TDWSport.com)

Sagan alza il gomito anche in Polonia, ma stavolta è tutto ok (Tim de Waele/TDWSport.com)

29-07-2017

luglio 29, 2017 by Redazione  
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CLÁSICA CICLISTA SAN SEBASTIÁN

Il polacco Michal Kwiatkowski (Team Sky) si è imposto nella corsa spagnola, circuito di San Sebastián, percorrendo 231 Km in 5h52′53″ alla media di 39.276 Km/h. Ha preceduto allo sprint il francese Gallopin e l’olandese Mollema. Miglior italiano Alberto Bettiol (Cannondale-Drapac Pro Cycling Team), 6° a 28″.

TOUR DE POLOGNE

Lo slovacco Peter Sagan (Bora – Hansgrohe) si è imposto nella prima tappa, circuito di Cracovia, percorrendo 130 Km in 2h56′16″ alla media di 44.251 Km/h. Ha preceduto allo sprint l’australiano Ewan e l’olandese Danny Van Poppel. Miglior italiano Riccardo Minali (Astana Pro Team), 4°. Sagan è il primo leader della classifica con 4″ su Ewan e 6″ su Danny Van Poppel. Miglior italiano Minali, 5° a 10″

TOUR ALSACE

Il norvegese Carl Fredrik Hagen (Team Joker Icopal) si è imposto nella terza tappa, Ribeauvillé – Lac Blanc, percorrendo 165.3 Km in 4h52′17″ alla media di 33.933 Km/h. Ha preceduto di 1″ il britannico Knox e di 6″ il francese Schmidt. Miglior italiano Mattia Cattaneo (Androni – Sidermec – Bottecchia), 16° a 2′23″. L’australiano Lucas Hamilton (Mitchelton Scott) è il nuovo leader della classifica con 9″ su Hagen e 20″ sullo statunitense Mcnulty. Miglior italiano Cattaneo, 17° a 4′31″

KREIZ BREIZH ELITES (Francia)

Il belgs Joeri Stallaert (Cibel – Cebon) si è imposto nella prima tappa, Calanhel – Plouray, percorrendo 198.3 Km in 4h56′53″ alla media di 40.076 Km/h. Ha preceduto allo sprint il danese Clausen e il norvegese Jensen. Stallaert è il primo leader della classifica con lo stesso tempo di Clausen e Jensen

DOOKOLA MAZOWSZA (Polonia)

Il ceco Alois Kankovsky (Elkov – Author Cycling Team) si è imposto nella quarta ed ultima tappa, circuito di Kozienice, percorrendo 164.7 Km in 3h32′02″ alla media di 46.606 Km/h. Ha preceduto allo sprint il lettone Liepins e il connazionale Hacecky. Kankovsky si impone in classifica con 6″ sul polacco Stepniak e 12″ su Liepins

TOUR OF QINGHAI LAKE (Cina)

Il kazako Yevgeniy Gidich (Vino – Astana Motors) si è imposto nella tredicesima ed ultima tappa, circuito di Zhongwei, percorrendo 111 Km in 2h13′58″ alla media di 49.714 Km/h. Ha preceduto allo sprint il turco Örken e l’eritreo Teshome. Miglior italiano Nicolas Marini (Nippo – Vini Fantini), 4°. Il venezuelano Yonathan Monsalve Pertsinidis (Qinghai Tianyoude Cycling Team) si è imposto in classifica con 20″ sul colombiano Ortega Ramírez e 24″ sul tedesco Thurau. Miglior italiano Antonio Santoro (Monkey Town Continental Team), 5° a 1′49″

TOUR CYCLISTE INTERNATIONAL DE LA GUADELOUPE

Lo spagnolo Julio Alberto Amores Palacios (Inteja Dominican Cycling Team) si è imposto nella prima tappa, Pointe-à-Pitre – Lamentin, percorrendo 167 Km in 3h51′44″ alla media di 43.239 Km/h. Ha preceduto di 2″ il francese Tortelier e di 11″ il lituano Savickas. Amores Palacios è il primo leader della classifica con 6″ su Tortelier e 17″ su Savickas

AGOSTO, VACANZE MIE NON TI CONOSCO!

luglio 28, 2017 by Redazione  
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Non vanno in vacanza i corridori ad agosto. Il mese delle ferie dei “comuni mortali” per i “forzati del pedale” è quello della Vuelta di Spagna e delle brevi corse a tappe che l’anticipano. Nella prima metà del mese se ne concentreranno ben cinque, per tutti i gusti: chi ama le salite punterà sulla Tour of Utah o sulla Vuelta a Burgos, mentre chi preferirà un approccio meno “aggressivo” avrà l’imbarazzo della scelta tra le strade della Polonia, della Norvegia o, ancora, quelle delle classiche del Nord, che si ritroveranno in occasione del BinckBank Tour.

Agosto è, per i più, il mese delle ferie. Ma non lo è certo per i professionisti del pedale, le cui agognate vacanze arriveranno solo in autunno, una volta terminata la stagione, ed ora si accingeranno ad affrontare una serie di brevi ma interessanti corse a tappe che faranno da “trait d’union” tra il Tour de France e la Vuelta a España, la cui 72a edizione scatterà sabato 19 agosto da Nîmes.

Quando ancora il mese di luglio non avrà chiuso i battenti – sabato 29, appena sei giorni dopo la conclusione della Grande Boucle – scatterà il Giro di Polonia, corsa che schiererà al via tra gli altri “big” il campione del mondo Peter Sagan, reduce dall’espulsione dal Tour, e il nostro Vincenzo Nibali. Non appare, però, molto adatto allo “Squalo dello Stretto” il percorso della corsa polacca, comunque intrigante perché gli organizzatori sono riusciti a imbastire un tracciato non banale nonostante la mancanza di grandi salite in terra di Polonia. Anche per questo motivo s’è optato per la cancellazione dal percorso della tappa a cronometro dell’ultimo giorno, che si disputava dal 2013 in quel di Cracovia. Quest’ultima ospiterà stavolta la giornata d’apertura con una breve frazione in circuito di 137 che dovrebbe terminare allo sprint, poi l’indomani si disputerà una nervosa tappa di 142 Km disegnata tra Tarnowskie Góry – centro che festeggia nel 2017 l’ingresso delle sue miniere di piombo, argento e zinco nella lista dei patrimoni mondiali dell’umanità dell’UNESCO – e la città di Katowice, dove si affronterà un circuito di 17,5 Km che sarà ripetuto tre volte e che non proporrà nemmeno un metro di pianura. Prima giornata interessante per chi punta alla classifica sarà la terza, quando si percorreranno i 161 Km che da Jaworzno conducono alla stazione sciistica di Szczyrk, dove si giungerà dopo aver affrontato quattro ascese classificate di prima categoria, anche se i loro “numeri” sarebbero più da seconda: ai fini del risultato di tappa i giochi dovrebbero aver luogo sull’ultimo GPM, quello del Passo Salmopolska (927 metri, 6 Km al 6,2%), dalla cui cima mancheranno una dozzina di chilometri al traguardo, posto in cima a un breve ma arcigno muro lungo quasi un chilometro e caratterizzato da una pendenza media superiore al 12%. La successiva frazione da Zawiercie a Zabrze sarà la più lunga (238 Km) ma, di là di quest’aspetto, anche la più facile di tutte poichè, tolti i saliscendi che movimentano i primi 50 Km, si snoderà quasi totalmente in pianura. Le tre frazioni rimanenti saranno quelle decisive, introdotte dalla tappa che partirà da Nagawczyna per concludersi dopo 130 Km a Rzeszów, il capoluogo della Precarpazia, dov’è previsto un circuito finale di 28 Km con la salita di Łany (2a categoria) da ripetere due volte, ma da due versanti differenti. Le ultime due frazioni costituiscono punti fissi della corsa polacca a cominciare dall’arrivo nella principale stazione invernale dello stato, quella Zakopane dove si giungerà dopo esser partiti dalle celebri miniere di sale di Wieliczka e aver percorso 199 Km, lungo i quali spiccano 5 GPM di 1a categoria: a decidere la corsa saranno verosimilmente le salite di Bustryk (1002 metri, 4,5 Km al 6,2%) e di Butorowy Wierch (1124 metri, 4,8 Km al 6,1%) perché, oltre ad essere le più impegnative, saranno anche quelle più vicine al traguardo con la vetta dell’ultima situata a 9 Km dalla linea d’arrivo, disegnata al termine di un tratto conclusivo in leggero falsopiano. Quasi sicuramente il nome del vincitore del 74° Giro di Polonia lo conosceremo solo il giorno dopo, al termine della conclusiva tappa che si snoderà attorno alla località termale di Bukowina Tatrzańska, dove lo scorso anno la frazione “regina” della corsa, allora prevista al penultimo giorno di gara, fu annullata a causa del maltempo che aveva reso impraticabili le strade. Il percorso non è lo stesso di dodici mesi fa, una vera e propria “grandinata” di brevi ascese (15 in 194 Km), ma sarà ugualmente molto complicato perché in 132 Km si dovranno superare sei salite ufficiali di 1a categoria, alle quali aggiungere quella che condurrà al traguardo, da ripetere due volte, presenza fissa nel tracciato del Tour de Pologne dal 2010.

Sempre alla fine di luglio, proprio il 31 per la precisione, i riflettori del circo mediatico del ciclismo si accenderanno anche oltreoceano poiché negli USA si disputerà la 13a edizione del Tour of Utah, corsa dove alle difficoltà tipiche delle gare disegnate a favore degli scalatori si aggiungeranno quelle dovute alle alte quote perché in tre delle sette tappe previste si supereranno abbondantemente i duemila metri. Si comincerà a salire sin dalla prima tappa che proporrà la doppia ascesa verso i quasi 2400 metri del Logan Canyon, affrontata prima dal versante di Logan – la cittadina che ospiterà partenza e arrivo di questa prima frazione – e poi da quello più impegnativo di Garden City (10,3 Km al 5,4%), in cima al quale si scollinerà quando al traguardo mancheranno 60 dei 212 Km previsti. Il giorno successivo si disputerà il primo dei tre arrivi in salita, che vedrà i corridori arrampicarsi verso la stazione sciistica di Snowbasin Resort, dove si farà tappa dopo aver percorso 152 Km e superate le salite di Sardine Canyon (1793 metri, 11,9 Km al 3,6%) e di North Ogden Divide (1879 metri, 4 Km al 9,6%) prima dell’ascesa finale, costituita da due rampe non particolarmente impegnative separate da una breve discesa intermedia. La prima delle due tappe “forti” sarà, l’indomani, la cronoscalata del Big Cottonwood Canyon, 9 Km per giungere sino alla ski area di Brighton, a poco più di 2600 metri di quota, dopo aver affrontato una pendenza media complessiva (su 8 Km) del 5,4%. Le due frazioni successive (circuito di South Jordan e Layton – Bountiful) si svolgeranno a quote più basse e rappresenteranno entrambe succulente occasioni per i cacciatori di tappe e i finisseur poi entrerà in scena il tradizionale “giudice” del Tour of Utah, anche nel 2017 costituito dall’ascesa ai 2446 metri di Snowbird, la più difficile della corsa in virtù dei suoi 12 Km al 7,1%, proposta al termine di una frazione lunga soli 99 Km e che proporrà poco dopo la partenza anche la salita ai 2455 metri dell’American Fork Canyon. Infine, l’atto conclusivo della corsa sarà una tappa-passerella interamente disegnata sulle strade della celebre Salt Lake City ma che potrebbe anche non essere il classico epilogo allo sprint per la presenza di alcuni, seppur lievi, dislivelli e perché l’arrivo sarà posto al termine di un breve zampellotto.

Contemporaneamente a queste due gare in Spagna si svolgerà la 39a edizione della Vuelta a Burgos che prenderà il via martedì primo agosto con una tappa di 151 Km che prevede partenza e arrivo nella città titolare della corsa, percorso prevalentemente pianeggiante e traguardo fissato in cima allo strappo del castello di Burgos, da prendere di petto due volte negli ultimi 10 Km e che dovrebbe costuire un invito a nozze per i finisseur, anche se potrebbero dire la loro pure i velocisti che sanno resistere a queste rampe finali (come lo spagnolo Lobato, che si impose su questo traguardo nel 2015). La prima occasione “pura” per gli sprinter arriverà al termine della facile seconda frazione, da Oña a Belorado per 153 Km, poi si disputerà la prima delle due tappe di montagna, che scatterà dal complessivo carsico di Ojo Guareña per concludersi dopo 173 Km – massima distanza prevista in questa edizione della corsa iberica – con l’inedito arrivo in salita al Picón Blanco: il traguardo sarà collocato a 1486 metri di quota, dopo aver affrontato un’ascesa lunga 8 Km e caratterizzata da una pendenza media dell’8,9%. La penultima tappa che condurrà il gruppo dalle cantine Bodegas Nabal di Gumiel de Izán all’area archeologica della colonia romana di Clunia Sulpicia, presso Peñalba de Castro, è una sorta di fotocopia della prima frazione con il percorso pressochè privo di difficoltà e i chilometri finali in leggera ascesa verso il traguardo. L’ultimo giorno l’appuntamento sarà con la salita simbolo della breve corsa spagnola, quella che conduce alle Lagunas de Neila e che dal 2008 – con l’eccezione del 2014 – ospita l’approdo della decisiva frazione conclusa, che quest’anno scatterà dal Comunero de Revenga e terminerà dopo appena 136 Km ai 1824 metri del luogo dove nel 1998 si concluse anche una tappa della Vuelta di Spagna vinta dall’indimenticato José Maria Jiménez, percorsi 13,3 Km al 5,8% e con le pendenze più rilevanti concentrate negli ultimi 2500 metri che salgono al 10,3% medio.

Pochi giorni dopo la conclusione di questa prima terna di corsa il calendario internazionale segnala una corsa a tappe all’apparenza inedita, iscritta nell’UCI World Tour (così come il Polonia): il BinckBank Tour. In realtà questa è semplicemente la nuova denominazione della gara che fino all’anno scorso si è chiamata Eneco Tour e che è nata nel 2005 dall’evoluzione dello scomparso Giro dei Paesi Bassi in una sorta del Giro del Benelux a metà, perché la corsa nei suoi primi dodici anni di vita s’è sempre disputata a cavallo di Olanda e Belgio, tagliando completamente fuori il Lussemburgo. Cambia il nome della gara, dunque, ma non l’aspetto tecnico della stessa, che vivrà le sue fasi salienti nella parziale riproposizione di alcune delle rotte di tre grandi classiche del nord, l’Amstel, la Liegi e il Fiandre. A dare il “la” alla corsa sarà una frazione totalmente pianeggiante da disputarsi tra Breda e Venray, 180 Km non privi d’insidie perché a queste latitudini la mancanza di elevazioni espone più che altrove all’azione del vento con il concreto rischio d’incappare in ventagli che “ingabbino” anche pesci grossi della classifica. Tutta in pianura si svolgerà anche la seconda tappa, decisamente più selettiva della precedente anche se non si potranno scavare enormi distacchi nei 9 Km della cronometro individuale prevista sulle strade di Voorburg, rese comunque “spigolose” dalla presenza di oltre venti curve. L’indomani la corsa traslocherà temporaneamente dai Paesi Bassi al Belgio per un’altra frazione destinate alle ruote veloci e che si correrà sulla distanza di 186 Km tra Blankenberge e Ardooie, comune fiammingo che è presente nel tracciato dell’ex Eneco sin dalla quarta edizione (2008), sempre come arrivo di tappa. Sulle strade belghe si svolgerà interamente anche la quarta giornata di gara, in circuito per 155 attorno a Lanaken e ancora votata ad un arrivo allo sprint, poi si tornerà in terra d’Olanda per la prima delle tre frazioni altimetricamente più impegnative, che, considerata la brevità della cronometro affrontata pochi giorni prima, decideranno le sorti della classifica generale. Saranno le strade annualmente percorse all’Amstel Gold Race a essere solcate nel corso della tappa n° 5, che partirà da Sittard-Geleen – cittadina che è stata sede in tappa in tutte e dodici le edizioni finora disputate – per farvi ritorno dopo aver percorso 165 Km e scavalcato 19 “côtes”, la più celebre delle quali è il Cauberg (800 metri all’8%), che però sarà del tutto ininfluente collocata com’è a soli 43 Km dalla partenza: le più interessanti in chiave vittoria di tappa e classifica saranno la Bergstraat (1 Km al 7%) e il cortissimo strappo della Weg langs Stammen, 350 metri all’8% su strada molto molto stretta che sarà affrontato due volte, la prima a 49 Km dall’arrivo e la seconda quando di chilometri al traguardo ne mancheranno 12, all’interno dei quali s’incontreranno altre due brevi zampelotti (700 metri al 4,5% ai – 8 e 400 metri al 4% ai – 6 Km). Sbarcato definitivamente sulle strade del Belgio, il 12 agosto il BinckBank Tour proporrà quello che è il “tappone” dell’edizione 2017, sia per il chilometraggio, sia per l’altimetria. Infatti, i quasi 200 Km della Riemst-Houffalize si disputeranno nelle Ardenne affrontando 14 salite e incrociando il percorso della Liegi-Bastogne-Liegi esclusivamente in corrispondenza della breve ma durissima Côte de la Ferme Libert (1,2 Km al 12,1%), che è stata affrontata per la prima volta nell’ultima edizione della Doyenne e che stavolta sarà superata a un centinaio di chilometri dalla conclusione. Più vicina al traguardo sarà la non meno scoscesa Côte Saint-Roch (1 Km all’11%) che sarà superata all’inizio del circuito finale di 29 Km che poi proporrà nelle fasi finali la Côte de Rue de le State (1,2 Km al 3%) e poi quella del Vieux Chemin (400 metri al 5%). Dopo la partenza da Essen, infine, la tappa conclusiva si concluderà per il sesto anno consecutivo nel comune fiammingo di Geraardsbergen, famoso in campo ciclistico perché vi si trova il tremendo Grammont, il muro simbolo del Giro delle Fiandre che i corridori dovranno ripetere due volte nel circuito che chiuderà questa frazione lunga complessivamente 186 Km e che proporrà anche il Bosberg, con l’ultimo passaggio in vetta al “Kapelmuur” quando mancheranno 25 Km al traguardo.

Ultima corsa a tappe di un certo livello prima della partenza della Vuelta sarà l’Arctic Race of Norway, ovvero il Giro della Norvegia Artica, che si disputerà dal 10 al 13 agosto. Giunta alla 5a edizione, la corsa scandinava non proporrà grandissime difficoltà ma frazioni dai finali nervosi che vedono favoriti per la vittoria finale gli uomini delle sparate brevi e violente, i “finisseur”, mentre si annuncia impegnativo ripetersi per Gianni Moscon, che lo scorso anno s’impose grazie alla vittoria nella tappa con arrivo in salita, presente anche in questa edizione ma che prevede un’ascesa finale molto più facile rispetto a quella affrontata dodici mesi fa. Sulla distanza di 156 Km, il primo atto della corsa organizzata da ASO – lo stesso gruppo che “imbandisce” il Tour de France – sarà una frazione che dal piccolo villaggio di pescatori di Engenes, situato sull’isola di Andørja, condurrà il gruppo a Narvik, attorno alla quale si dovrà effettuare un circuito di 10,5 Km che proporrà la principale insidia altimetrica di giornata, la salita verso Skistua Summit, 2300 metri al 6,6% che si concluderanno a 5,5 Km dal traguardo, a sua volta collocato in vetta a un breve strappo. L’unica occasione ai velocisti sarà offerta al termine della seconda frazione, 184,5 Km per andare da Sjøvegan a Bardufoss dove il traguardo sarà collocato sulla pista dell’aeroporto che ospita la Sesta Divisione dell’Esercito Norvegese. La terza tappa sarà quella dell’arrivo in salita, parte integrante del tracciato dell’Arctic Race fin dalla seconda edizione, quando lo sloveno Špilak si impose a Kvænangsfjellet; l’anno successivo a Målselv sarà il belga Hermans a trionfare poi arriverà la citata affermazione di Moscon a Korgfjellet, percorsa un’ascesa lunga 9 Km e caratterizzata da una pendenza media del 6,4%. Come segnalato in precedenza, stavolta il finale sarà meno favorevole agli scalatori perché, dopo la partenza da Lyngseidet si arriverà in 185,5 Km a Finnvikdalen, dopo aver affrontato una salita finale di 4 km al 5,5% il cui scollinamento coinciderà con lo striscione dell’ultimo chilometro, anche se poi la strada continuerà a salire in maniera ancor più blanda verso il traguardo. A due giorni da Ferragosto la corsa vivrà il suo gran finale sulle strade di Tromsø, palcoscenico di una nervosa frazione di 160,5 Km interamente tracciata in circuito, composta da un primo anello prevalentemente snello e da un secondo di 13 Km che dovrà essere ripetuto tre volte e che porterà a superare prima l’ascesa di Røstbakken (1,3 Km al 7,5%) e poi quella di Prestvannet, gemella della precedente sotto l’aspetto dei “numeri” e che è piazzata a soli 3 Km dal traguardo.

E poi verrà l’ora di “bailare” il Ritmo Vuelta!

Mauro Facoltosi

I SITI DELLE CORSE

GIRO DI POLONIA

www.tourdepologne.pl/en

TOUR OF UTAH

www.tourofutah.com

VUELTA A BURGOS

www.vueltaburgos.com/es

BINCKBANK TOUR

www.sport.be/binckbanktour/2017/nl

ARCTIC RACE OF NORWAY

www.letour.fr/arctic-race-of-norway/2017/us

VUELTA DI SPAGNA

www.lavuelta.com

Lo scollinamento del muro di Grammont, che ad agosto tornerà ad accogliere il grande ciclismo durante la frazione conclusiva del BinckBank Tour (foto greggranato.files.wordpress.com)

Lo scollinamento del muro di Grammont, che ad agosto tornerà ad accogliere il grande ciclismo durante la frazione conclusiva del BinckBank Tour (foto greggranato.files.wordpress.com)

28-07-2017

luglio 28, 2017 by Redazione  
Filed under Ordini d'arrivo

TOUR ALSACE

Il belga Jasper Philipsen (BMC Development Team) si è imposto nella seconda tappa, Belfort – Blotzheim, percorrendo 144 Km in 3h13′14″ alla media di 44.713 Km/h. Ha preceduto allo sprint l’olandese Welten e il tedesco Krieger. Miglior italiano Mattia Cattaneo (Androni – Sidermec – Bottecchia), 11° a 6″. Il norvegese Markus Hoelgaard (Team Joker Icopal) è ancora leader della classifica con 16″ sull’australiano Hamilton e 26″ sul belga Vanhoucke. Miglior italiano Cattaneo, 28° a 2′33″

DOOKOLA MAZOWSZA (Polonia)

Il tedesco Theo Reinhardt (Rad-Net Rose Team) si è imposto nella terza tappa, circuito di Odrzywół, percorrendo 165 Km in 3h34′57″ alla media di 46.057 Km/h. Ha preceduto allo sprint il ceco Kankovsky e il lettone Liepins. Il polacco Grzegorz Stepniak (Wibatech 7r Fuji) è ancora leader della classifica con 5″ su Kankovsky e 10″ su Liepins

TOUR OF QINGHAI LAKE (Cina)

L’italiano Nicolas Marini (Nippo – Vini Fantini) si è imposto nella dodicesima tappa, circuito di Yinchuan, percorrendo 105 Km in 2h14′35″ alla media di 46.811 Km/h. Ha preceduto allo sprint lo spagnolo Aberasturi Izaga e il rumeno Grosu. Il venezuelano Yonathan Monsalve Pertsinidis (Qinghai Tianyoude Cycling Team) è ancora leader della classifica con 20″ sul colombiano Ortega Ramírez e 24″ sul tedesco Thurau. Miglior italiano Antonio Santoro (Monkey Town Continental Team), 5° a 1′49″

TOUR CYCLISTE INTERNATIONAL DE LA GUADELOUPE

Il cronoprologo, circuito di Pointe-à-Pitre, è stata annullato per motivi di sicurezza

27-07-2017

luglio 28, 2017 by Redazione  
Filed under Ordini d'arrivo

TOUR ALSACE

Il norvegese Markus Hoelgaard (Team Joker Icopal) si è imposto nella prima tappa, Velleminfroy – Planche des Belles Fille, percorrendo 148.1 Km in 3h43′41″ alla media di 39.726 Km/h. Ha preceduto di 7″ l’australiano Hamilton e di 18″ il belga Vanhoucke. Miglior italiano Mattia Cattaneo (Androni – Sidermec – Bottecchia), 33° a 2′20″. Hoelgaard è il nuovo leader della classifica con 16″ su Hamilton e 26″ su Vanhoucke. Miglior italiano Cattaneo, 31° a 2′33″

DOOKOLA MAZOWSZA (Polonia)

Il polacco Jaroslaw Marycz (Domin Sport) si è imposto nella seconda tappa, circuito di Grodzisk Mazowiecki, percorrendo 170.6 Km in 3h51′04″ alla media di 44.299 Km/h. Ha preceduto allo sprint il connazionale Grzegorz Stepniak (Wibatech 7r Fuji) e il lettone Liepins. Stepniak è il nuovo leader della classifica con 5″ sul ceco Kankovsky e 7″ sul lettone Bogdanovics

TOUR OF QINGHAI LAKE (Cina)

L’undicesima tappa, Tianshui – Pingliang (240 Km) è stata prima interrotta e poi annullata a causa del maltempo. Il venezuelano Yonathan Monsalve Pertsinidis (Qinghai Tianyoude Cycling Team) rimane così leader della classifica con 20″ sul colombiano Ortega Ramírez e 24″ sul tedesco Thurau. Miglior italiano Antonio Santoro (Monkey Town Continental Team), 5° a 1′49″

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