ALENTOUR DU TOUR… A SAINT-GERVAIS MONT BLANC

luglio 23, 2016 by Redazione  
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Cambia nome in occasione del Tour, ma è sempre la consueta rubrica-contenitore del dopo tappa, che vi accompagnerà giorno per giorno, da Mont-Saint-Michel a Parigi. Trovete una rassegna stampa “breve”, i commenti dei tifosi, la colonna sonora del giorno, la presentazione della tappa del giorno dopo e i possibili scenari agonistici di gara, le previsioni meteo, gli strafalcioni dei telecronisti, il Tour visto all’incontrario e il ricordo del passato

IL POKER D’ASSI

Breve rassegna stampa dai paesi del “poker d’assi” del Tour 2016, Contador, Froome, Quintana e l’accoppiata Nibali / Aru. In aggiunta l’Equipe e i quotidiani dei vincitori di giornata e delle maglie gialle di turno

Vincenzo Nibali / Fabio Aru: Italia

Gioia Bardet, brividi Froome. Cuore Aru: è 6° in classifica – Froome: “Ho botte ovunque Ma ormai Parigi è vicina…” – Bardet da solo – Tour, Bardet: “Sono su una nuvola”. Mollema: “Classifica andata” (Gazzetta dello Sport)

Tour, Froome cade in discesa. Ma prosegue con un’altra bici e resta in giallo

Contador: Spagna – RITIRATO

Froome sobrevive a una caída – Chris Froome se fue al suelo camino del Mont Blanc (AS)

Susto y herida de Froome – Quintana: “Es un milagro que continúe en el Tour” – Valverde: “Cuando se cayó Froome, no pudimos ir más rápido” – Tom Dumoulin abandona el Tour (Marca)

Bardet gana en las faldas del Mont Blanc – Posible fractura de muñeca de Tom Dumoulin – Quintana: “Es un milagro que esté sobre la bici” – Valverde: “Cuando cayó Froome no pudimos ir más deprisa” – La etapa del Tour en el Valle de Aran genera un impacto económico de 1’6 millones de euros (El Mundo Deportivo)

Froome: Regno Unito

Froome sees lead go despite crashing after Mont Blanc lifeline (The Independent)

Romain Bardet ends his and host nation’s wait with Tour de France stage win victory after Chris Froome crashes on dramatic day in the mountains – Can Chris Froome hold on to his leader’s yellow jersey? (The Daily Telegraph)

Froome slips up in the rain but retains overall lead – Froome bloodied but unbowed as he boosts lead (The Times)

Quintana: Colombia

Nairo entra al podio del Tour de Francia; Bardet ganó la etapa 19 – “Es una emoción estar en el podio del Tour”: Nairo Quintana (El Tiempo)

Nairo Quintana se metió en el podio del Tour – Tom Dumoulin abandona el Tour tras sufrir una caída – Nairo Quintana: “Lo que pasa en mi cuerpo es difícil de explicar” (El Espectador)

Francia

Ça a Bardet! – Rolland chute – Froome chute mais repart – Dumoulin abandonne – Vuillermoz: “Confiants pour Romain” – Barguil: “Un peu le chaos (L’Equipe)

BOX POPULI

Ogni giorno qui troverete i commenti degli appassionati di ciclismo, gente che le corse non le segue solo davanti alla tv, ma le vive sia andando ad applaudire i campioni lungo le strade, sia ricalcando le stesse rotte e sudando in sella ad una bici.

PRIMA DELLA TAPPA

Howling Wolf14: Tappone alpino per logorare le gambe. Già in croce alla fine della terza settimana. La mia previsione è: selezione da dietro sino a metà dell’ultima salita. Poi se qualcuno avrà gambe e polmoni potrà tentare qualcosina. Ma le differenze, è ormai accertato, non si fanno con i propri scatti ma con i cedimenti degli avversari. Bisogna correre con senno, senza esibirsi in azioni sconsiderate, e aspettare sulla riva del fiume, con pazienza, il passaggio del cadavere dell’avversario

Nebe1980: Credo che se Aru sta bene proverà a logorare gli avversari facendo fare ritmo alto sul Monte de Bisanne e poi proverù un attacco sull’ultima salita perchè purtroppo tra il Monte e l’ultima salita ci sono molti chilometri in falsopiano mentre se domani avrà ancora un distacco non indifferente potrebbe provare una azione di più lungo respiro anche perchè il traguardo di domani non è in salita

DOPO LA TAPPA

Nisky: Olà… c’è voluta la pioggia a eliminare la solita melina che aveva portato scarsoni nelle vette del Tour! La tappa di oggi ci ricorda che: 1) Aru è acerbo…..fa tirare ma non combina niente 2) Mollema è tornato nel suo 3) Porte ci ricorda come non sia un corridore da gt e per un motivo o per l’altro + sempre un pulcino bagnato! Bardet è un corridore che mi piace! E’ uno solido capace di andare in salita, in pianura e in discesa! Ma son contento che i nostri nobili protagonisti sono tornati più o meno nei posti giusti

Nebe1980: Aru un’altra volta ha provato a un chilometro e mezzo dall’arrivo mentre io avrei provato ad affilarmi a Bardet e in due potevano collaborare e guadagnare di più e soprattutto guadagnare su Quintana che è un avversario per il podio. Quintana si affilava agli allunghi di Porte ma nessuno e dico nessuno ha tentato di affondare a tutta sulla caduta di Froome. Dispiace per la caduta ma la corsa è corsa io avrei attaccato come un pazzo su quella caduta. Bardet che è l’unico che ha attaccato seriamente è riuscito guardacaso a vincere la tappa ed a guadagnare qualcosa in generale. Domani è prevista ancora pioggia e la discesa del Joux Plane è tecnica

Profpivo: Peccato Aru che ha perso la ruota dei due Ag2r e Rosa sulla discesa, se attaccava la salita con Bardet si poteva giocare tappa e podio. Bravo comunque, penso possa finire nei cinque perché domani prevedo grossi problemi per Porte e Yates. Certo che non ricordo un Tour in cui a una tappa dalla fine il decimo in classifica ha solo 7′ di distacco, sembra più la classifica del Delfinato.

Nebe1980: sì, e il decimo ha tre minuti di distacco dal secondo. Del resto se nessuno attacca i distacchi non si fanno, quelli che ci sono stati sono in buona parte dovuti a cadute o robe simili

Howling Wolf14: Leggo con piacere, finalmente, dei giudizi misurati, assennati, obiettivi. Non occorre molto, come vedete, per saper leggere la corsa. Giusta anche l’osservazione finale: la terza settimana mette tutto a posto. Sia Martinello che soprattutto Pancani hanno avuto lodi sperticate pere l’Astana. Ma i frutti che ha portato il lavoro dei vari Sanchez, Tiralongo, Rosa & Co. in casa kazaka è piuttosto modesto. Puntavano ad una vittoria di tappa e Aru non è stato in grado di rispondere a Bardet. Da come si sono messi a tirare sembrava che il sardo dovesse fare sfracelli. Aru è stato ammirevolissimo, mi è piaciuto tanto, più di così non poteva fare, ma all’Astana valeva la pena di continuare a tirare? Non hanno chiesto, prima, ad Aru come stava? Per Aru è stata sicuramente una giornata positiva, anche sopra le aspettative, ma da come si ostinavano gli Astana in testa al gruppo sembrava che fosse lui il predestinato al successo di tappa. Bravissimo Aru, 10 e lode per volontà e tenacia, sufficienza piena anche per livello di forma, ma all’Astana non riserverei tanto elogi così come gli sono stati fatti dalla Rai.

Howling Wolf14: Domani sulla Joux-Plane attacco feroce di Fabio Aru ad Adam Yates. Che oggi è parso molto appesantito. Aru può farcela a scalare ancora un posto e finire 5°. E se tutto va bene, e anche Porte non ce la fa a tenere il ritmo, può anche terminare il TdF al 4° posto. Forza Aru!

In collaborazione con il Forum dello Scalatore

DISCOTOUR: la colonna sonora della tappa del Tour scelta per voi da ilciclismo.it

“L’Armando” (Jannacci)

a cura di DJ Jorgens

LA TAPPA CHE VERRA’ – 20a TAPPA: MEGÈVE – MORZINE (146.5 Km)

E’ l’estrema occasione offerta agli scalatori per “scalare” la classifica, alla vigilia della tappa conclusiva parigina che, come al solito, sarà “affaire” per velocisti. A differenza delle tre frazioni precedenti l’arrivo non sarà in salita ma, nonostante ciò, il finale di gara sarà uno dei più appetitosi per chi va forte in montagna perchè a 23 Km dal traguardo s’inizierà una delle ascese più temute della storia della Grande Boucle, il Col de Joux Plane, l’ultimo GPM “hors catégorie” del Tour 2016, i cui 11,6 Km all’8,6% misero in difficoltà nel 2000 pure un certo Lance Armstrong, corridore che ben sappiamo come corresse “equipaggiato”. Non sarà l’unica difficoltà di giornata poichè subito dopo la partenza si dovranno superare due colli, l’Aravis e la Colombière, mentre lo Joux Plane avrà come antipasto i quasi 14 Km al 7% del Col de la Ramaz. Quest’ultimo passaggio è stato in “forse” fino all’ultimo momento a causa di grosso movimento franoso lungo il versante della discesa e che ha costretto gli organizzatori a modificare il percorso dell’Étape du Tour, la granfondo disputata il 10 luglio scorso sul medesimo tracciato di questa frazione. In quell’occasione non si è saliti sulla Ramaz, che fortunatamente si è riusciti a mantenere nel tracciato dell’ultima tappa montana della Grande Boucle.

ANTEPRIMA TOUR

Dopo 10 anni di assenza, il Joux-Plane torna nel percorso del Tour, e lo fa nella veste più prestigiosa di cui un colle francese possa ammantarsi: quella di ultima salita dell’ultima tappa di montagna, giudice inappellabile della contesa per la maglia gialla.

I precedenti indicano nell’ascesa che sovrasta Morzine un’asperità di per sé sufficiente a far male, ma se qualcuno vorrà ribaltare il Tour e recuperare diversi minuti, non basterà. Fortunatamente, il terreno per imbastire azioni più ardite non mancherà.

Come il giorno precedente, aspettiamoci orde di corridori all’attacco nei primi chilometri, sulle rampe dell’Aravis e della Colombière, inclusi gregari illustri con funzioni di teste di ponte. La Ramaz, piazzata a poco più di 50 km dall’arrivo, farà le veci del Bisanne della diciannovesima tappa, determinando la piega della tappa: chi vorrà tentare di rovesciare la corsa non potrà indugiare oltre; se anche la Ramaz verrà percorsa a ritmo regolare, la maglia gialla potrà cambiare padrone solo in caso di classifica molto corta.

Sul Joux-Plane sarà senz’altro ognuno per sé, e si tratterà di dar fondo alle poche energie rimaste nel serbatoio dopo venti giorni di uno dei Tour più montagnosi di sempre.

Il favorito, considerando la successione di colli e la collocazione della tappa in fondo al Tour, non può che essere Nairo Quintana.

Favoriti: Quintana, Contador, Aru

(A cura di Matteo Novarini)

METEO TOUR

Previsioni meteo della ventesima tappa tappa, Megève – Morzine (146.5 Km)

Megève: temporale con pioggia moderata e schiarite (0,8 mm), 18.6°C, vento debole da NNW (4 Km/h), umidità al 87%
Le Grand-Bornand – Traguardo volante (Km 33.5): temporale com pioggia moderata (1.7 mm), 18°C (percepiti 19°C), vento debole da NW (3-4 Km/h), umidità al 95%
Mieussy (Km 78.5): temporale con pioggia debole (0,4 mm) e schiarite, 20,1°C, vento debole da W (4-5 Km/h), umidità al 95%
Samoëns (Km 122) : temporale con pioggia debole (0,4 mm) e schiarite, 20,7°C, vento debole da WNW (4-5 Km/h), umidità al 95%
Morzine : temporale con pioggia debole (0,4 mm) e schiarite, 18.3°C, vento debole da WNW (4-5 Km/h), umidità al 95%

I MISTERI DELLA CASSAPANCA
Gli strafalcioni dei giornalisti al seguito della corsa rosa

Martinello: “Chi è dietro di lui c’è una bella lotta”
Martinello: “Una settimana priva era abbastanza deluso”
Pancani: “San Bernardo è stato proclamato da papa Pio XI padrone degli alpinisti” (patrono, non padrone)
De Stefano (parlando dei discesisti): “Scendere sul Tour de France” (parlando dei discesisti)
Pancani: “Traguardo di arrivo”
De Stefano: “Alberto Faria Costa” (Rui Alberto Faria da Costa)
Televideo: ” Romain Bardet vince in solitaria sul Monte Bianco”

IL TOUR DI GOMEZ

In questa rubrica vi faremo rileggere i piani alti della classica, come li avrebbe visti Gomez Addams nelle sue letture del giornale in “verticale”… vale a dire le classifiche giornaliere viste al contrario, dal punto di vista della maglia nera!

Ordine d’arrivo 19a tappa, Albertiville – Saint-Gervais Mont Blanc

1° Daniel Mclay
2° Ariel Maximiliano Richeze a 3′52″
3° John Degenkolb a 3′55″
4° Peter Sagan s.t.
5° Cyril Lemoine s.t.

Miglior italiano: Jacopo Guarnieri, 15° a 4′11″

Classifica generale

1° Sam Bennett
2° Lars Ytting Bak a 15′30″
3° Leigh Howard a 21′35″
4° Bernhard Eisel a 25′41″
5° Daniel Mclay a 26′34″

Miglior italiano: Davide Cimolai, 7° a 37′11″

ALL’ASSALTO DEL VENTOUX

Una delle tappe più temute di questa edizione sarà la 12a, quella che – il 14 luglio, giorno della festa nazionale francese – si arrampicherà sul temuto Mont Ventoux. E’ una frazione che giunge nel 65° anniversario della prima scalata al “Gigante della Provenza” ed è proprio a quell’edizione del Tour, disputata nel 1951 e vinta dall’elvetico Hugo Koblet, che ci ricondurranno i i titoli del quotidiano “La Stampa” per il nostro tradizionale appuntamento con il ricordo di un Tour passato

25 LUGLIO 1951 – 20a TAPPA: GAP – BRIANÇON (165 Km)

COPPI RITROVA SE STESSO E DOMINA NELLA TAPPA DI BRIANÇON
In fuga dopo pochi chilometri – Primo sul Vars, sull’Izoard e al traguardo – Koblet difende bene la maglia gialla – Bartali, arrivato quarto, si avvicina in classifica a Lazaridès e Geminiani – Fausto in fuga – Sull’Izoard

26 LUGLIO 1951 – 21a TAPPA: BRIANÇON – AIX-LES-BAINS (201 Km)

VITTORIOSA FUGA DELLO SPAGNOLO RUIZ NELLA TAPPA DEI CINQUE COLLI ALPINI
Robic è secondo al traguardo di Aix-Les-Bains – Cauta corsa degli assi e classifica immutata – Bartali fora e Coppi gli offre la ruota – Bobet in grave ritardo – Robic si innervosisce

ARCHIVIO ALMANACCO

Selezionare la voce “Tour de France″ nel menù “Corse” (in home, sopra la copertina)

Il Monte Bianco, spettatore di lusso della terzultima tappa del Tour 2016 (www.savoie-mont-blanc.com)

Il Monte Bianco, spettatore di lusso della terzultima tappa del Tour 2016 (www.savoie-mont-blanc.com)

BARDET, SCOMMESSA VINCENTE A LE BETTEX. FROOME CADE MA CAMBIA POCO IN GENERALE

luglio 23, 2016 by Redazione  
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L’Astana continua a lavorare sodo e pure la pioggia fa la propria parte. Svariate cadute ma pochi attacchi per l’ennesima tappa con pochi attacchi e minimi distacchi.

La tappa comincia in salita, anche se non si tratta di Gpm, e la diretta integrale fa presagire una prima ora scoppiettante. Purtroppo però i padroni del peloton hanno deciso altrimenti, forse in vista delle previsioni di pioggia che potrebbero scompaginare i rigidi piani stilati a tavolino, o per il sordo timore che la terza settimana, ormai agli sgoccioli, riservi brutte sorprese. Maglia gialla e maglia verde si schierano in prima fila con i loro scherani, spalleggiati dalla Trek del secondo classificato Mollema, e non lasciano fisicamente spazio per passare se non ai membri di una fuga innocua, niente Movistar e un solo Astana, il lupo solitario Lutsenko a caccia di tappe con libera licenza kazaka. In fuga viene ammesso Majka, maglia a pois e compagno della maglia verde Sagan, per consolidare matematicamene il proprio bottino. A fine giornata, pur ripreso, ce l’avrà fatta: come nel caso di Peter, gli basta ora tagliare il traguardo di Parigi per vestire il simbolo del primato nella speciale classifica della montagna.
Proprio quando la noia minaccia di farla da padrona per l’ennesima volta, un episodio curioso movimenta la testa del gruppo: Nibali allunga con un paio di compagni, e Purito Rodríguez si accoda. Non si capisce, tuttavia, dove possa andare a parare l’azione: gli Astana attendono rinforzi, più probabilmente da altre squadre, ma nessuno si muove; così il drappello veleggia cento metri avanti al resto del gruppo per un imbarazzante quarto d’ora, che esemplifica il conformismo e l’omologazione imperanti nel folto del gruppo.
L’Astana prova allora a fare tutto da sé, facendo allungare un altro paio di uomini: però il troppo stroppia, e il gruppo non sta più a guardare, tallonando gli uomini in azzurro che si vedono dunque obbligati a cambiare tattica. La missione diventa dunque quella di tenere a tiro la fuga per puntare alla vittoria di tappa e, chissà, magari al podio con Aru.
Di qui la tappa prende un andamento piuttosto regolare e, ancora una volta, alquanto soporifero benché, per lo meno, il ritmo lungo le salite sia finalmente pimpante, anche se non certo fulminante come ai tempi del Tour di Nibali. D’altro canto Aru ha diverse caratteristiche rispetto al compagno, più esplosivo sul breve ma meno propenso a mantenere ritmi alti lungo più e più ascese. Emblematico il bisticcio tra Grivko, del “gruppo Nibali”, intento a tirare forte, e Diego Rosa, scudiero di Aru e futuro uomo Sky, che si avvicina al compagno per chiedergli di ridurre un momento il ritmo.
L’interesse si accende con lo scurirsi del cielo, si addensano le nubi e in corrispondenza della lunghe e insidiose discese che precedono l’ascesa conclusiva iniziano gli scrosci di pioggia. Davanti ne fa le spese Rolland, che aveva allungato con Rui Costa, lasciando il solo portoghese alla missione disperata e infine fallita di reggere al rientro del gruppo. Cade tra i fuggitivi anche il bravo Dani Navarro, addio clavicola e addio Tour: peccato perché lo spagnolo era stato assai intraprendente ma poco fortunato tappa dopo tappa. Da notare che in precedenza (prima della pioggia) era pure cascato, con frattura del polso, il bravo Dumoulin, in predicato di lottare per l’oro olimpico nella crono e ora avversario in meno in tale disciplina per l’arrembante Froome.
È comunque paradossale che l’interesse della competizione sia affidato alla lotteria delle cadute. In termini puramente sportivi, assistiamo come unica nota collaterale alla sofferenza di Adam Yates, giovanissimo uomo da podio nonché maglia bianca, nella penultima salita di giornata, la più lunga e dura. Ma in discesa rientrerà e, come vedremo, stante la poca lotta nel finale nemmeno perderà troppo tempo. Tanto per dire di come la selezione proprio non si riesca a fare anche quando vengono meno le gambe di qualcuno a meno che, appunto, non ci si mettano le cadute (e in un certo senso, a volte nemmeno così).
Richie Porte cade e rientra con l’aiuto del team, anche lui non ha le gambe e anche lui perderà comunque poco nel finale. Cade Bauke Mollema, secondo in classifica, e invece lui sì la paga cara: senza appoggi e indolenzito, arriverà con quattro minuti di ritardo alla meta. Ma va pure detto che già negli scorsi giorni aveva dato segni di cedimento, non appena la gara si era fatta minimamente dura.
Ai -15km dalla fine, l’unica vera azione di giornata, con un deciso allungo di Romain Bardet in discesa: in questo Tour sembra una cavalcata epica, anche se, includendo tutta l’ultima salita fino al traguardo, parliamo di meno di 35’ di sforzo complessivo, prima con l’assistenza di Cherel poi in solitaria. Bravissimo comunque il francese che era stato accusato di attendismo, rispetto alle sue prove in altre gare o in anni precedenti, ma che attendeva solo la sua “finestra”, il momento chiave in cui agire per raccogliere il massimo. Vittoria di tappa e secondo posto in generale, più di così era davvero difficile pretendere! Alla faccia degli scatti tardivi a cinque minuti dal finale, il segaligno capitano dell’Ag2R difende alla grande il suo vantaggio, perdendo alla fine solo 10” dai migliori in tutta l’ultima salita.
Ma che succede dietro di lui? Poco o niente, a parte… altre cadute! Cade Froome, che aveva forse “attaccato” in discesa, e cade Nibali che lo tallonava. L’inglese però stavolta ha imparato la lezione del Ventoux, e si fa passare una bici al volo: quella di Thomas, perfetta per le sue misure. Mancano solo le corone ovali. Chi pensa che questo dettaglio o le evidente sbucciature bastino per mettere fuori gioco Chris sarebbe in errore. Pur sofferente, con l’appoggio dei tanti gregari (l’ultimo e cruciale Poels, tanto per cambiare), la maglia gialla riesce a perdere poco o nulla.
Non c’è da stupirsene d’altronde, perché nessuno si muove con decisione sull’ultima ascesa, che pure esordisce con rampe asperrime. Basti immaginare che Yates pare perdere contatto, qualcosa di norma irreparabile su una salita finale, ma in uno dei dati stop collettivi rientra, e in ultima istanza pur in affanno non va affatto alla deriva. Uniche mosse “proattive” degne di nota, più o meno nel paio di km finale, una sgasata di Porte, poco incisiva, tanto che l’australiano finirà poi leggermente staccato dai migliori; e una lunga progressione di Aru. Poca roba. Tra gli uomini della generale arrivano assieme, non per nulla, i più “sprintosi”, cioè Purito, secondo di giornata dietro al coraggioso Bardet, su Valverde e Mentjes. Quintana becca da costoro 3”, Aru 5”. Capiamoci! Secondi, la miseria di secondi. Un Froome dolorante perde 10” da Quintana.
Siamo davvero al ridicolo, Quintana è spento, gli altri sono giovani e inesperti o essenzialmente contenti così, assestati sulla propria dimensione. Brilla il bravo Bardet, certo, ma è una scintilla nel buio. Ultima speranza è che la tappa finale di domani (poi c’è solo la passerella parigina) riscatti tre settimane davvero deludenti, nelle quali poche volte le fasi movimentate della tappa sono durate più di 10 o 15 minuti, e dove le “azioni” definibili come tali si contano sulle dita di una mano. Quasi tutte, peraltro, attribuibili alla maglia gialla, che sembra meno incisiva di altri anni, ma in qualche modo più solida e completa. Resta il fatto che con una squadra del genere a supporto, e nell’isolamento degli atrui capitani, era arduo che l’esito potesse essere diverso. Domani c’è Morzine, il Joux Plan, simbolo di grandi scossoni, e ribaltamenti minacciati ma poi neutralizzati, dai poteri del gruppo o dall’antidoping: la cavalcata di Pantani che fece tremare Armstrong, poi messo in croce da Ullrich nel 2000, e la fantascientifica impresa di Landis nel 2006. Sarà sorpresa?

Gabriele Bugada

ORDINE D’ARRIVO

1 Romain Bardet (Fra) AG2R La Mondiale 4:14:08
2 Joaquim Rodriguez (Spa) Team Katusha 0:00:23
3 Alejandro Valverde (Spa) Movistar Team
4 Louis Meintjes (RSA) Lampre – Merida
5 Nairo Quintana (Col) Movistar Team 0:00:26
6 Fabio Aru (Ita) Astana Pro Team 0:00:28
7 Daniel Martin (Irl) Etixx – Quick-Step
8 Wouter Poels (Ned) Team Sky 0:00:36
9 Christopher Froome (GBr) Team Sky
10 Richie Porte (Aus) BMC Racing Team 0:00:53
11 Jon Izaguirre (Spa) Movistar Team
12 Mikel Landa Meana (Spa) Team Sky
13 Adam Yates (GBr) Orica-BikeExchange 0:00:56
14 Warren Barguil (Fra) Team Giant-Alpecin 0:01:17
15 Rui Costa (Por) Lampre – Merida 0:01:52
16 Sergio Henao (Col) Team Sky 0:01:57
17 Roman Kreuziger (Cze) Tinkoff Team 0:01:58
18 Damiano Caruso (Ita) BMC Racing Team 0:03:00
19 Stef Clement (Ned) IAM Cycling 0:03:10
20 Jarlinson Pantano (Col) IAM Cycling 0:03:52
21 Diego Rosa (Ita) Astana Pro Team
22 Alexis Vuillermoz (Fra) AG2R La Mondiale
23 Bauke Mollema (Ned) Trek-Segafredo 0:04:26
24 Emanuel Buchmann (Ger) Bora-Argon 18 0:04:42
25 Daniel Moreno (Spa) Movistar Team 0:04:49
26 Cyril Gautier (Fra) AG2R La Mondiale 0:06:08
27 Rafal Majka (Pol) Tinkoff Team 0:06:13
28 Geraint Thomas (GBr) Team Sky 0:06:33
29 Haimar Zubeldia (Spa) Trek-Segafredo
30 Jakob Fuglsang (Den) Astana Pro Team
31 Tony Gallopin (Fra) Lotto Soudal 0:07:49
32 Pierre Rolland (Fra) Cannondale-Drapac 0:07:54
33 Mikael Cherel (Fra) AG2R La Mondiale 0:08:20
34 Mikel Nieve (Spa) Team Sky 0:08:43
35 Daryl Impey (RSA) Orica-BikeExchange 0:09:03
36 Tanel Kangert (Est) Astana Pro Team 0:09:07
37 Sébastien Reichenbach (Swi) FDJ 0:09:33
38 Amaël Moinard (Fra) BMC Racing Team 0:11:04
39 Ilnur Zakarin (Rus) Team Katusha 0:11:43
40 Alexey Lutsenko (Kaz) Astana Pro Team
41 Vincenzo Nibali (Ita) Astana Pro Team
42 Robert Kiserlovski (Cro) Tinkoff Team
43 Kristijan Durasek (Cro) Lampre – Merida
44 Eduardo Sepulveda (Arg) Fortuneo – Vital Concept
45 Peter Stetina (USA) Trek-Segafredo 0:11:53
46 Steve Morabito (Swi) FDJ 0:12:34
47 Romain Sicard (Fra) Direct Energie 0:13:13
48 Fabrice Jeandesboz (Fra) Direct Energie
49 Alberto Losada (Spa) Team Katusha 0:13:30
50 Vasil Kiryienka (Blr) Team Sky 0:13:36
51 Marcus Burghardt (Ger) BMC Racing Team 0:14:29
52 Michael Schär (Swi) BMC Racing Team
53 Greg Van Avermaet (Bel) BMC Racing Team
54 Jan Polanc (Slo) Lampre – Merida
55 George Bennett (NZl) Team LottoNl-Jumbo 0:15:02
56 Thomas De Gendt (Bel) Lotto Soudal 0:16:50
57 Frank Schleck (Lux) Trek-Segafredo 0:17:30
58 Martin Elmiger (Swi) IAM Cycling
59 Sylvain Chavanel (Fra) Direct Energie
60 Bertjan Lindeman (Ned) Team LottoNl-Jumbo 0:18:01
61 Michael Matthews (Aus) Orica-BikeExchange 0:18:32
62 Wilco Kelderman (Ned) Team LottoNl-Jumbo
63 Luis Leon Sanchez (Spa) Astana Pro Team 0:19:34
64 Arnold Jeannesson (Fra) Cofidis, Solutions Credits 0:19:57
65 Dylan Van Baarle (Ned) Cannondale-Drapac
66 Natnael Berhane (Eri) Dimension Data
67 Ben Gastauer (Lux) AG2R La Mondiale
68 Georg Preidler (Aut) Team Giant-Alpecin
69 Michael Valgren (Den) Tinkoff Team
70 Daniel Teklehaimanot (Eri) Dimension Data
71 Jerome Coppel (Fra) IAM Cycling
72 Jerome Cousin (Fra) Cofidis, Solutions Credits
73 Nelson Oliveira (Por) Movistar Team 0:21:15
74 Winner Anacona (Col) Movistar Team
75 Ruben Plaza (Spa) Orica-BikeExchange
76 Anthony Delaplace (Fra) Fortuneo – Vital Concept 0:21:57
77 Antoine Duchesne (Can) Direct Energie 0:22:53
78 Thomas Voeckler (Fra) Direct Energie
79 Petr Vakoc (Cze) Etixx – Quick-Step 0:23:00
80 Julien Vermote (Bel) Etixx – Quick-Step 0:23:03
81 Tony Martin (Ger) Etixx – Quick-Step
82 Alexis Gougeard (Fra) AG2R La Mondiale 0:23:46
83 Julian Alaphilippe (Fra) Etixx – Quick-Step
84 Bryan Coquard (Fra) Direct Energie
85 Paolo Tiralongo (Ita) Astana Pro Team
86 Laurens Ten Dam (Ned) Team Giant-Alpecin 0:24:47
87 Simon Geschke (Ger) Team Giant-Alpecin 0:25:18
88 Imanol Erviti Ollo (Spa) Movistar Team
89 Bartosz Huzarski (Pol) Bora-Argon 18 0:27:38
90 Cesare Benedetti (Ita) Bora-Argon 18
91 Tom Jelte Slagter (Ned) Cannondale-Drapac
92 Jan Barta (Cze) Bora-Argon 18
93 Luis Angel Mate (Spa) Cofidis, Solutions Credits
94 Reto Hollenstein (Swi) IAM Cycling
95 Pierre-Luc Perichon (Fra) Fortuneo – Vital Concept
96 Paul Voss (Ger) Bora-Argon 18
97 Jan Bakelants (Bel) AG2R La Mondiale
98 Samuel Dumoulin (Fra) AG2R La Mondiale
99 Paul Martens (Ger) Team LottoNl-Jumbo
100 William Bonnet (Fra) FDJ
101 Oliver Naesen (Bel) IAM Cycling
102 Sondre Holst Enger (Nor) IAM Cycling 0:29:56
103 Vegard Breen (Nor) Fortuneo – Vital Concept
104 Ian Stannard (GBr) Team Sky
105 Luke Rowe (GBr) Team Sky
106 Florian Vachon (Fra) Fortuneo – Vital Concept
107 Leigh Howard (Aus) IAM Cycling 0:31:28
108 Adam Hansen (Aus) Lotto Soudal
109 Sep Vanmarcke (Bel) Team LottoNl-Jumbo
110 Jurgen Roelandts (Bel) Lotto Soudal
111 Fabio Sabatini (Ita) Etixx – Quick-Step
112 Chris Anker Sörensen (Den) Fortuneo – Vital Concept
113 Oscar Gatto (Ita) Tinkoff Team
114 Matteo Tosatto (Ita) Tinkoff Team
115 Timo Roosen (Ned) Team LottoNl-Jumbo
116 Kristijan Koren (Slo) Cannondale-Drapac
117 Geoffrey Soupe (Fra) Cofidis, Solutions Credits
118 Robert Wagner (Ger) Team LottoNl-Jumbo
119 Christophe Laporte (Fra) Cofidis, Solutions Credits
120 Iljo Keisse (Bel) Etixx – Quick-Step
121 Brent Bookwalter (USA) BMC Racing Team
122 Tejay Van Garderen (USA) BMC Racing Team
123 Patrick Konrad (Aut) Bora-Argon 18
124 Grégory Rast (Swi) Trek-Segafredo
125 Michael Albasini (Swi) Orica-BikeExchange
126 Ramon Sinkeldam (Ned) Team Giant-Alpecin
127 Albert Timmer (Ned) Team Giant-Alpecin
128 Matteo Bono (Ita) Lampre – Merida
129 Mathew Hayman (Aus) Orica-BikeExchange
130 Luka Pibernik (Slo) Lampre – Merida
131 Tsgabu Grmay (Eth) Lampre – Merida
132 Lawson Craddock (USA) Cannondale-Drapac
133 Marcel Kittel (Ger) Etixx – Quick-Step
134 Nicolas Edet (Fra) Cofidis, Solutions Credits
135 Jasper Stuyven (Bel) Trek-Segafredo
136 Serge Pauwels (Bel) Dimension Data
137 Alexander Kristoff (Nor) Team Katusha
138 Luke Durbridge (Aus) Orica-BikeExchange
139 Alex Howes (USA) Cannondale-Drapac
140 Armindo Fonseca (Fra) Fortuneo – Vital Concept
141 Dylan Groenewegen (Ned) Team LottoNl-Jumbo
142 Markel Irizar (Spa) Trek-Segafredo
143 Jérémy Roy (Fra) FDJ
144 Domenico Pozzovivo (Ita) AG2R La Mondiale
145 Andriy Grivko (Ukr) Astana Pro Team
146 André Greipel (Ger) Lotto Soudal
147 Brice Feillu (Fra) Fortuneo – Vital Concept
148 Roy Curvers (Ned) Team Giant-Alpecin
149 Angel Vicioso (Spa) Team Katusha
150 Sam Bennett (Irl) Bora-Argon 18
151 Andreas Schillinger (Ger) Bora-Argon 18
152 Ramunas Navardauskas (Ltu) Cannondale-Drapac
153 Christopher Juul Jensen (Den) Orica-BikeExchange
154 Arthur Vichot (Fra) FDJ
155 Anthony Roux (Fra) FDJ
156 Reinardt Janse Van Rensburg (RSA) Dimension Data
157 Maarten Wynants (Bel) Team LottoNl-Jumbo
158 Davide Cimolai (Ita) Lampre – Merida
159 Marco Haller (Aut) Team Katusha
160 Yohann Gene (Fra) Direct Energie
161 Jacopo Guarnieri (Ita) Team Katusha
162 Maciej Bodnar (Pol) Tinkoff Team
163 Adrien Petit (Fra) Direct Energie
164 Edvald Boasson Hagen (Nor) Dimension Data
165 Greg Henderson (NZl) Lotto Soudal
166 Yukiya Arashiro (Jpn) Lampre – Merida
167 Stephen Cummings (GBr) Dimension Data
168 Lars Ytting Bak (Den) Lotto Soudal
169 Marcel Sieberg (Ger) Lotto Soudal 0:31:44
170 Bernhard Eisel (Aut) Dimension Data
171 Cyril Lemoine (Fra) Cofidis, Solutions Credits
172 Peter Sagan (Svk) Tinkoff Team
173 John Degenkolb (Ger) Team Giant-Alpecin
174 Maximiliano Richeze (Arg) Etixx – Quick-Step 0:31:47
175 Daniel Mclay (GBr) Fortuneo – Vital Concept 0:35:39

CLASSIFICA GENERALE

1 Christopher Froome (GBr) Team Sky 82:10:37
2 Romain Bardet (Fra) AG2R La Mondiale 0:04:11
3 Nairo Quintana (Col) Movistar Team 0:04:27
4 Adam Yates (GBr) Orica-BikeExchange 0:04:46
5 Richie Porte (Aus) BMC Racing Team 0:05:17
6 Fabio Aru (Ita) Astana Pro Team 0:06:00
7 Alejandro Valverde (Spa) Movistar Team 0:06:20
8 Louis Meintjes (RSA) Lampre – Merida 0:07:02
9 Daniel Martin (Irl) Etixx – Quick-Step 0:07:10
10 Bauke Mollema (Ned) Trek-Segafredo 0:07:42
11 Joaquim Rodriguez (Spa) Team Katusha 0:07:52
12 Roman Kreuziger (Cze) Tinkoff Team 0:09:45
13 Sergio Henao (Col) Team Sky 0:18:51
14 Sébastien Reichenbach (Swi) FDJ 0:21:37
15 Geraint Thomas (GBr) Team Sky 0:28:31
16 Pierre Rolland (Fra) Cannondale-Drapac 0:30:09
17 Stef Clement (Ned) IAM Cycling 0:35:11
18 Warren Barguil (Fra) Team Giant-Alpecin 0:36:35
19 Mikel Nieve (Spa) Team Sky 0:38:30
20 Alexis Vuillermoz (Fra) AG2R La Mondiale 0:42:02
21 Emanuel Buchmann (Ger) Bora-Argon 18 0:42:48
22 Jarlinson Pantano (Col) IAM Cycling 0:43:04
23 Haimar Zubeldia (Spa) Trek-Segafredo 0:46:44
24 Damiano Caruso (Ita) BMC Racing Team 0:48:23
25 Tanel Kangert (Est) Astana Pro Team 0:50:39
26 Ilnur Zakarin (Rus) Team Katusha 0:53:48
27 Tejay Van Garderen (USA) BMC Racing Team 0:58:46
28 Rafal Majka (Pol) Tinkoff Team 1:04:26
29 Wouter Poels (Ned) Team Sky 1:06:57
30 Steve Morabito (Swi) FDJ 1:14:51
31 Daniel Moreno (Spa) Movistar Team 1:18:23
32 Mikel Landa Meana (Spa) Team Sky 1:18:59
33 Frank Schleck (Lux) Trek-Segafredo 1:20:30
34 Domenico Pozzovivo (Ita) AG2R La Mondiale 1:22:23
35 Vincenzo Nibali (Ita) Astana Pro Team 1:23:39
36 Wilco Kelderman (Ned) Team LottoNl-Jumbo 1:28:07
37 Serge Pauwels (Bel) Dimension Data 1:30:48
38 Diego Rosa (Ita) Astana Pro Team 1:33:16
39 Daryl Impey (RSA) Orica-BikeExchange 1:40:36
40 Greg Van Avermaet (Bel) BMC Racing Team 1:40:39
41 Peter Stetina (USA) Trek-Segafredo 1:45:09
42 Bartosz Huzarski (Pol) Bora-Argon 18 1:50:36
43 Amaël Moinard (Fra) BMC Racing Team 1:53:16
44 Jakob Fuglsang (Den) Astana Pro Team 1:54:38
45 Thomas De Gendt (Bel) Lotto Soudal 1:55:11
46 Sylvain Chavanel (Fra) Direct Energie 1:55:12
47 Luis Leon Sanchez (Spa) Astana Pro Team 1:57:05
48 Eduardo Sepulveda (Arg) Fortuneo – Vital Concept 1:58:37
49 Kristijan Durasek (Cro) Lampre – Merida 1:58:41
50 George Bennett (NZl) Team LottoNl-Jumbo 2:02:26
51 Julian Alaphilippe (Fra) Etixx – Quick-Step 2:03:38
52 Robert Kiserlovski (Cro) Tinkoff Team 2:05:02
53 Jan Bakelants (Bel) AG2R La Mondiale 2:05:14
54 Georg Preidler (Aut) Team Giant-Alpecin 2:09:10
55 Mikael Cherel (Fra) AG2R La Mondiale 2:13:55
56 Jon Izaguirre (Spa) Movistar Team 2:14:17
57 Rui Costa (Por) Lampre – Merida
58 Jan Polanc (Slo) Lampre – Merida 2:15:47
59 Luis Angel Mate (Spa) Cofidis, Solutions Credits 2:18:49
60 Fabrice Jeandesboz (Fra) Direct Energie 2:20:30
61 Laurens Ten Dam (Ned) Team Giant-Alpecin 2:23:06
62 Brice Feillu (Fra) Fortuneo – Vital Concept 2:24:23
63 Alberto Losada (Spa) Team Katusha
64 Ben Gastauer (Lux) AG2R La Mondiale 2:27:15
65 Ruben Plaza (Spa) Orica-BikeExchange 2:27:54
66 Thomas Voeckler (Fra) Direct Energie 2:28:12
67 Alexey Lutsenko (Kaz) Astana Pro Team 2:28:32
68 Patrick Konrad (Aut) Bora-Argon 18 2:30:53
69 Paolo Tiralongo (Ita) Astana Pro Team 2:32:38
70 Tony Gallopin (Fra) Lotto Soudal 2:34:48
71 Anthony Roux (Fra) FDJ 2:34:52
72 Cyril Gautier (Fra) AG2R La Mondiale 2:35:59
73 Martin Elmiger (Swi) IAM Cycling 2:36:02
74 Romain Sicard (Fra) Direct Energie 2:38:20
75 Simon Geschke (Ger) Team Giant-Alpecin 2:39:27
76 Winner Anacona (Col) Movistar Team 2:40:23
77 Jerome Coppel (Fra) IAM Cycling 2:42:13
78 Michael Schär (Swi) BMC Racing Team 2:44:19
79 Andriy Grivko (Ukr) Astana Pro Team 2:45:03
80 Tom Jelte Slagter (Ned) Cannondale-Drapac 2:45:40
81 Nelson Oliveira (Por) Movistar Team 2:46:36
82 Chris Anker Sörensen (Den) Fortuneo – Vital Concept 2:47:18
83 Arnold Jeannesson (Fra) Cofidis, Solutions Credits 2:48:34
84 Daniel Teklehaimanot (Eri) Dimension Data 2:50:28
85 Michael Valgren (Den) Tinkoff Team 2:53:23
86 Oliver Naesen (Bel) IAM Cycling 2:54:53
87 Marcus Burghardt (Ger) BMC Racing Team 2:54:58
88 Anthony Delaplace (Fra) Fortuneo – Vital Concept 2:55:35
89 Arthur Vichot (Fra) FDJ 2:56:07
90 Jérémy Roy (Fra) FDJ 2:57:25
91 Jan Barta (Cze) Bora-Argon 18 2:57:31
92 Tony Martin (Ger) Etixx – Quick-Step 2:58:04
93 Bertjan Lindeman (Ned) Team LottoNl-Jumbo 3:00:45
94 Peter Sagan (Svk) Tinkoff Team 3:03:16
95 Tsgabu Grmay (Eth) Lampre – Merida 3:06:27
96 Dylan Van Baarle (Ned) Cannondale-Drapac 3:06:40
97 Adam Hansen (Aus) Lotto Soudal 3:08:52
98 Florian Vachon (Fra) Fortuneo – Vital Concept 3:10:19
99 Paul Martens (Ger) Team LottoNl-Jumbo 3:13:49
100 Vasil Kiryienka (Blr) Team Sky 3:15:02
101 Edvald Boasson Hagen (Nor) Dimension Data 3:17:13
102 Antoine Duchesne (Can) Direct Energie 3:19:32
103 Luka Pibernik (Slo) Lampre – Merida 3:20:00
104 Pierre-Luc Perichon (Fra) Fortuneo – Vital Concept 3:20:05
105 Reto Hollenstein (Swi) IAM Cycling 3:20:34
106 Luke Durbridge (Aus) Orica-BikeExchange 3:22:05
107 Michael Matthews (Aus) Orica-BikeExchange 3:22:06
108 Jasper Stuyven (Bel) Trek-Segafredo 3:22:32
109 Sep Vanmarcke (Bel) Team LottoNl-Jumbo 3:24:23
110 Paul Voss (Ger) Bora-Argon 18 3:24:37
111 Bryan Coquard (Fra) Direct Energie 3:26:07
112 Reinardt Janse Van Rensburg (RSA) Dimension Data 3:26:40
113 Petr Vakoc (Cze) Etixx – Quick-Step 3:28:08
114 Markel Irizar (Spa) Trek-Segafredo 3:28:27
115 Lawson Craddock (USA) Cannondale-Drapac 3:29:32
116 Imanol Erviti Ollo (Spa) Movistar Team 3:30:07
117 Yukiya Arashiro (Jpn) Lampre – Merida 3:31:16
118 Natnael Berhane (Eri) Dimension Data 3:32:22
119 Roy Curvers (Ned) Team Giant-Alpecin 3:33:48
120 Grégory Rast (Swi) Trek-Segafredo 3:33:54
121 Nicolas Edet (Fra) Cofidis, Solutions Credits 3:34:09
122 Jerome Cousin (Fra) Cofidis, Solutions Credits 3:34:57
123 Timo Roosen (Ned) Team LottoNl-Jumbo 3:35:04
124 Jurgen Roelandts (Bel) Lotto Soudal 3:35:54
125 William Bonnet (Fra) FDJ 3:36:28
126 Samuel Dumoulin (Fra) AG2R La Mondiale 3:38:18
127 Alex Howes (USA) Cannondale-Drapac 3:38:32
128 Michael Albasini (Swi) Orica-BikeExchange 3:38:48
129 Ramunas Navardauskas (Ltu) Cannondale-Drapac 3:39:24
130 André Greipel (Ger) Lotto Soudal 3:39:49
131 Christopher Juul Jensen (Den) Orica-BikeExchange 3:40:19
132 Mathew Hayman (Aus) Orica-BikeExchange 3:40:43
133 Angel Vicioso (Spa) Team Katusha 3:42:01
134 Cyril Lemoine (Fra) Cofidis, Solutions Credits 3:43:59
135 Brent Bookwalter (USA) BMC Racing Team 3:44:42
136 Sondre Holst Enger (Nor) IAM Cycling 3:45:40
137 Julien Vermote (Bel) Etixx – Quick-Step 3:46:10
138 Stephen Cummings (GBr) Dimension Data 3:46:47
139 Maarten Wynants (Bel) Team LottoNl-Jumbo 3:47:03
140 Geoffrey Soupe (Fra) Cofidis, Solutions Credits 3:47:05
141 Iljo Keisse (Bel) Etixx – Quick-Step 3:47:07
142 Cesare Benedetti (Ita) Bora-Argon 18 3:47:42
143 Ramon Sinkeldam (Ned) Team Giant-Alpecin 3:51:25
144 Matteo Tosatto (Ita) Tinkoff Team 3:52:29
145 Maximiliano Richeze (Arg) Etixx – Quick-Step 3:52:34
146 Armindo Fonseca (Fra) Fortuneo – Vital Concept 3:53:11
147 John Degenkolb (Ger) Team Giant-Alpecin 3:54:34
148 Alexander Kristoff (Nor) Team Katusha 3:54:38
149 Matteo Bono (Ita) Lampre – Merida 3:56:18
150 Fabio Sabatini (Ita) Etixx – Quick-Step 3:57:03
151 Albert Timmer (Ned) Team Giant-Alpecin 3:57:55
152 Andreas Schillinger (Ger) Bora-Argon 18 3:58:17
153 Greg Henderson (NZl) Lotto Soudal 3:59:32
154 Maciej Bodnar (Pol) Tinkoff Team 3:59:48
155 Yohann Gene (Fra) Direct Energie
156 Christophe Laporte (Fra) Cofidis, Solutions Credits 3:59:57
157 Oscar Gatto (Ita) Tinkoff Team 4:00:10
158 Dylan Groenewegen (Ned) Team LottoNl-Jumbo 4:00:44
159 Alexis Gougeard (Fra) AG2R La Mondiale 4:01:04
160 Adrien Petit (Fra) Direct Energie 4:01:15
161 Luke Rowe (GBr) Team Sky 4:02:15
162 Kristijan Koren (Slo) Cannondale-Drapac 4:02:27
163 Robert Wagner (Ger) Team LottoNl-Jumbo 4:02:29
164 Jacopo Guarnieri (Ita) Team Katusha 4:04:55
165 Marcel Kittel (Ger) Etixx – Quick-Step 4:05:16
166 Vegard Breen (Nor) Fortuneo – Vital Concept 4:05:36
167 Ian Stannard (GBr) Team Sky 4:06:00
168 Marco Haller (Aut) Team Katusha 4:06:21
169 Davide Cimolai (Ita) Lampre – Merida 4:09:47
170 Marcel Sieberg (Ger) Lotto Soudal 4:10:44
171 Daniel Mclay (GBr) Fortuneo – Vital Concept 4:20:24
172 Bernhard Eisel (Aut) Dimension Data 4:21:17
173 Leigh Howard (Aus) IAM Cycling 4:25:23
174 Lars Ytting Bak (Den) Lotto Soudal 4:31:28
175 Sam Bennett (Irl) Bora-Argon 18 4:46:58

Bardet allattacco verso Saint-Gervais (foto Bettini)

Bardet all'attacco verso Saint-Gervais (foto Bettini)

22-07-2016

luglio 22, 2016 by Redazione  
Filed under Ordini d'arrivo

TOUR DE FRANCE

Il francese Romain Bardet (AG2R La Mondiale) si è imposto nella diciannovesima tappa, Albertville – Saint-Gervais Mont Blanc, percorrendo 146 Km in 4h14′08″, alla media di 34.470 Km/h. Ha preceduto di 23″ gli spagnoli Rodríguez Oliver e Valverde Belmonte. Miglior italiano Fabio Aru (Astana Pro Team), 6° a 28″. Il britannico Christopher Froome (Team Sky) è ancora maglia gialla con 4′11″ su Bardet e 4′27″ sul colombiano Quintana Rojas. Miglior italiano, Aru 6° a 6′00″

TOUR OF QINGHAI LAKE (Cina)

L’ucraino Sergiy Lagkuti (Kolss BDC Team) si è imposto nella sesta tappa, Xihai Town – Qilan, percorrendo 207 Km in 4h51′16″, alla media di 42.641 Km/h. Ha preceduto di 2″ il colombiano Perez e di 9″ il colombiano Colorado Hernández. Miglior italiano Matteo Rabottini (Meridiana Kamen Team), 4° a 13″. L’ucraino Vitaly Buts (Kolss BDC Team) è ancora leader della classifica con lo stesso tempo di Lagkuti e 1″ sul kazako Gidich. Miglior italiano Alberto Cecchin (Team Roth), 5° a 22″

ALENTOUR DU TOUR… A MEGÈVE

luglio 21, 2016 by Redazione  
Filed under Approfondimenti

Cambia nome in occasione del Tour, ma è sempre la consueta rubrica-contenitore del dopo tappa, che vi accompagnerà giorno per giorno, da Mont-Saint-Michel a Parigi. Trovete una rassegna stampa “breve”, i commenti dei tifosi, la colonna sonora del giorno, la presentazione della tappa del giorno dopo e i possibili scenari agonistici di gara, le previsioni meteo, gli strafalcioni dei telecronisti, il Tour visto all’incontrario e il ricordo del passato

IL POKER D’ASSI

Breve rassegna stampa dai paesi del “poker d’assi” del Tour 2016, Contador, Froome, Quintana e l’accoppiata Nibali / Aru. In aggiunta l’Equipe e i quotidiani dei vincitori di giornata e delle maglie gialle di turno

Vincenzo Nibali / Fabio Aru: Italia

Froome vince pure la crono. Che Aru: 3°! Podio più vicino – Che tifo a Domancy
– Aru: “Penso solo a pedalare Grazie a Nibali se sono qui” – Froome: “È incredibile”. Dumoulin: “Devo migliorare”(Gazzetta dello Sport)

Tour, Froome pigliatutto: tappa e mani sulla corsa. Ma che prova di Aru

Contador: Spagna – RITIRATO

Froome deja a Dumoulin sin triplete y al resto sin Tour (AS)

Froome revienta la crono y vuela hacia París – El Skoda Kodiaq liderará el pelotón en el final del Tour (Marca)

Froome gana la cronoescalada y pone la directa hacia París – Valverde, sobre Quintana: “Ganar el Tour es muy complicado” – Purito, muy satisfecho con su cronoescalada – Quintana: “Me está pasando algo, quizá una alergia” – Los números de la victoria de Chris Froome (El Mundo Deportivo)

Froome: Regno Unito

Froome wins stage 18 to extend overall lead and close in on title (The Independent)

Chris Froome extends lead over Tour de France rivals after beating Tom Dumoulin to claim mountain time trial victory (The Daily Telegraph)

Froome delivers another hammer blow to rivals with victory (The Times)

Quintana: Colombia

Nairo sigue cuarto en el Tour, Froome ganó la ‘cronoescalada’ (El Tiempo)

Nairo se acerca al podio del Tour de Francia – Fabian Cancellara se retira del Tour para preparar los Olímpicos – Movistar no espera una recuperación milagrosa de Nairo Quintana – Nairo Quintana: “El cuerpo no responde, puede ser un tipo de alergia” (El Espectador)

Francia

Un boulevard pour Froome – Le contre-la-montre en chiffres – Dumoulin: “Un combat très dur” – Prudhomme: “Un terrain propice aux offensives” (L’Equipe)

BOX POPULI

Ogni giorno qui troverete i commenti degli appassionati di ciclismo, gente che le corse non le segue solo davanti alla tv, ma le vive sia andando ad applaudire i campioni lungo le strade, sia ricalcando le stesse rotte e sudando in sella ad una bici.

Nebe1980: ottimo tempo per Aru che comincia ad avere un po’ di fondo e venire fuori nella terza settimana. Ora il podio è possibile per Aru ma non si può ridurre allo scatto ai 2 Km. La tappa di Morzine potrebbe essere l’ideale mandando in fuga Nibali, se Aru lo raggiungesse in cima avendo staccato gli avversari che oggi sembrano meno brillanti di lui potrebbe farsi pilotare dallo squalo nella discesa tecnica incrementando il vantaggio. Speriamo che trovi le forze necessarie per far questo che non è semplice dato che i corridori da superare in generale sono 4 non uno o due

Howling Wolf14: Aru è stato molto bravo, degnissimo di elogi. Ora deve stare attento a non bruciarsi, perché 4 giorni consecutivi di montagne possono portare al logoramento. Il suo Tour finora è più che positivo. Se avesse fanno una cronometro al pari di Mollema, ora sarebbe più o meno sul podio. L’importante è che rimanga con i migliori e che non si bruci. Se poi avrà la gamba per attaccare e guadagnare qualche posizione tanto meglio.

Nebe1980: Beh io lo vedo in crescita rispetto ai Pirenei ed al Ventoux, certo 4 giorni di montagna si possono pagare però lui mi sembra non solo in crescita fisica ma soprattutto in crescita di motivazione. Se ha la stoffa è il momento di tentare di tirarla fuori con un attacco al podio, poi se non gli riesce pazienza, non è mica semplice con 4 uomini da superare in classifica però io ho l’impressione che gli altri cominciano ad essere bolliti mentre lui sta entrando in forma ora, la terza settimana è sempre difficile

In collaborazione con il Forum dello Scalatore

DISCOTOUR: la colonna sonora della tappa del Tour scelta per voi da ilciclismo.it

“E qui comando io” (Gigliola Cinquetti)

a cura di DJ Jorgens

LA TAPPA CHE VERRA’ – 19a TAPPA: ALBERTVILLE – SAINT-GERVAIS MONT BLANC (146 Km)

Siamo arrivati all’ultimo dei 4 arrivi in salita ufficiali del Tour 2016, anche se dopo questa per gli scalatori ci sarà un’ulteriore occasione nella frazione di dopodomani che terminerà a Morzine. Tra 24 ore attenderanno i partecipanti alla Grande Boucle 5 ascese da affrontare tra Albertiville e Saint-Gervais Mont Blanc e le più interessanti saranno le ultime due. La prima, l’inedita Montée de Bisanne (12,4 Km all’8,2%), potrebbe però scorrere via senza troppo colpo ferire sia per i 50 Km che poi bisognerà percorrere per andare al traguardo, sia per l’andazzo visto in questo Tour, con i “big” che aspettano sempre l’uscita ascesa per muoversi. Quella che condurrà al traguardo, posto nella stazione di sport invernali di Le Bettex dove il Tour fece già scalo nel 1990 (vinse Thierry Claveyrolat), è lunga poco meno di 10 Km e ha una pendenza media simile a quella della precedente Bisanne, con i tratti più duri all’inizio, nei 2,7 Km della Côte des Amerands, nei quali l’inclinazione media schizza all’11,2%. A rendere più impegnativa e selettiva la frazione potrebbe intervenire il maltempo, essendo previsti temporali con piogge abbondanti sin dalla partenza e una situazione complessiva che si manterrà su questi livelli sin sul traguardo, seppur con un lieve miglioramento.

ANTEPRIMA TOUR
Ultimo arrivo in salita e penultimo appuntamento alpino. Due i punti cruciali della tappa: la Montée de Bisanne, al debutto assoluto al Tour de France, e l’ascesa finale verso Le Bettex, sopra Saint-Gervais. L’impatto che la tappa avrà sulla classifica generale sarà probabilmente determinata dal primo: se in cima, a 50 km scarsi dal termine, i migliori saranno ancora tutti insieme, pilotati da un trenino di gregari della maglia gialla o di un suo diretto rivale, la salita finale non potrà produrre distacchi di più di qualche decina di secondi, salvo crisi inopinate. Se invece la battaglia sarà già scoppiata, il Tour potrebbe decidersi in questa occasione.

I primi 80 km, con il Tamié (incredibilmente non classificato come GPM) e altre due Forclaz (de Montmin e de Queige), permetteranno ai volenterosi di spedire in avanscoperta dei compagni di squadra, e la possibilità di sganciare la fuga in salita autorizza ad immaginare la formazione di un drappello corposo. Il Bisanne, erta più dura di giornata, offrirà il trampolino buono per l’attacco, che andrà però studiato accuratamente: dalla cima all’imbocco dell’ultima salita mancheranno 40 km, fra i quali un mortifero tratto di falsopiano a salire per raggiungere Megève. Sarà fondamentale avere compagni a disposizione in questo tratto, pena un dispendio di energie che presenterebbe un conto salatissimo nel finale.

Se le condizioni non saranno propizie all’attacco da lontano, meglio accontentarsi di attendere l’ultima ascesa e rimandare l’assalto all’indomani, ultima occasione utile.

Favoriti: Quintana, Contador, Froome

(A cura di Matteo Novarini)

METEO TOUR

Previsioni meteo della diciannovesima tappa tappa, Albertiville – Saint-Gervais Mont Blanc (146 Km)

Albertville : temporale con pioggia abbondante (2,9 mm), 22.6°C, vento debole da SSE (2-4 Km/h), umidità al 90%
Talloires (Km 32.5): pioggia abbondante (2,2 mm) e schiarite, 20.8°C, vento debole da S (5-7 Km/h), umidità al 87%
Ugine (Km 64): temporale con pioggia debole (0,5 mm), 23.7°C, vento debole da SSE (2-3 Km/h), umidità al 87%
Megève (Km 121.5) : temporale con pioggia moderata (0,7 mm) e schiarite, 19.6°C, vento debole da S (1-4 Km/h), umidità al 89%
Saint-Gervais Mont Blanc* : pioggia debole e schiarite (0,6 mm), 21.9°C, assenza di vento, umidità al 85%
* previsioni relative al centro di Saint-Gervais (800 metri), traguardo in loc. Le Bettex (quota 1372)

I MISTERI DELLA CASSAPANCA
Gli strafalcioni dei giornalisti al seguito della corsa rosa

De Stefano: “Ci siamo lasciati ieri con questi distacchi persi”
Martinello: “Partito in questo istente”
De Stefano: “C’è un 17% di pendio”
Pancani: “Cofidisc” (Cofidis)
Martinello: “Le levie del manubrio”
Garzelli: “Alcuni corridori hanno scelto le bici da cronometro con le strade a profilo alto”
De Stefano: “Un percorso durissimo di tutta la storia dei mondiali”
De Stefano: “Secondi di davanti” (vantaggio)
Martinello: “Appoggiato con le avambraccia”
Martinello: “Froome ha transitato”
Pancani: “Per andare a indossare il 40° giorno in maglia gialla”
Televideo: “Sallanche” (Sallanches)

IL TOUR DI GOMEZ

In questa rubrica vi faremo rileggere i piani alti della classica, come li avrebbe visti Gomez Addams nelle sue letture del giornale in “verticale”… vale a dire le classifiche giornaliere viste al contrario, dal punto di vista della maglia nera!

Ordine d’arrivo 18a tappa, cronoscalata Sallanches – Megève

1° Bernhard Eisel
2° Armindo Fonseca a 19″
3° Daniel Navarro a 38″
4° Daniel Mclay a 43″
5° Marco Haller a 1′03″

Miglior italiano: Davide Cimolai, 6° a 1′06″

Classifica generale

1° Sam Bennett
2° Lars Ytting Bak a 15′30″
3° Leigh Howard a 21′35″
4° Bernhard Eisel a 25′57″
5° Daniel Mclay a 30′45″

Miglior italiano: Davide Cimolai, 7° a 37′11″

ALL’ASSALTO DEL VENTOUX

Una delle tappe più temute di questa edizione sarà la 12a, quella che – il 14 luglio, giorno della festa nazionale francese – si arrampicherà sul temuto Mont Ventoux. E’ una frazione che giunge nel 65° anniversario della prima scalata al “Gigante della Provenza” ed è proprio a quell’edizione del Tour, disputata nel 1951 e vinta dall’elvetico Hugo Koblet, che ci ricondurranno i i titoli del quotidiano “La Stampa” per il nostro tradizionale appuntamento con il ricordo di un Tour passato

23 LUGLIO 1951 – 18a TAPPA: AVIGNONE – MARSIGLIA (173 Km)

MAGNI PRIMO A MARSIGLIA
Anche Biagioni nel gruppo di diegi fuggitivi – Irregolare volata di Sciardis – Gino Bartali giunge con il plotone a 4’34”, perde un posto in classifica e pare insoddisfatto del comportamento della squadra – Nuove speranze – Il dilemma di Binda

24 LUGLIO 1951 – 19a TAPPA: MARSIGLIA – GAP (208 Km)

BARTALI SECONDO A GAP E PRIMO SUL COL DI SAGNES
La tappa vinta da Baeyens – Speranze italiane per le odierne salita del Vars (m. 2111) e dell’Izoard (m. 2360) – Le fasi della corsa – Bartali al microfono

ARCHIVIO ALMANACCO

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Megève vista dalla collina del chemin du Calvaire (megeve.com)

Megève vista dalla collina del ''chemin du Calvaire'' (megeve.com)

FROOME ASSESTA IL COLPO DEL KO

luglio 21, 2016 by Redazione  
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La maglia gialla vince in rimonta la cronoscalata da Sallanches a Megève, precedendo Tom Dumoulin e un Fabio Aru finalmente convincente. Pagano Mollema e Yates, che conservano seconda e terza piazza ma scivolano a quattro minuti circa dal leader, venendo pericolosamente avvicinati dagli inseguitori. Per Aru il podio appare ora un obiettivo possibile, distante meno di due minuti.

La fase calda della cronoscalata tra Sallanches e Megève è durata 7 minuti circa, fra le 17.11 e le 17.18: il tempo intercorso fra i transiti di Chris Froome al primo e al secondo intermedio di giornata, separati da 3 km e mezzo di salita pedalabile.
Il primo riferimento, in vetta alla Côte de Domancy del leggendario Mondiale 1980, vedeva una maglia gialla sorprendentemente in ritardo di 23’’ rispetto a Richie Porte, partito – forse sulle ali dell’entusiasmo per l’ottima prestazione di ieri – con una baldanza che, come alla Caverne du Pont d’Arc la scorsa settimana, si sarebbe poi rivelata eccessiva. Davanti a Froome si collocavano anche Dumoulin (2°), in testa al traguardo, De Gendt (4°), e soprattutto Adam Yates, 3° all’intertempo e nella generale. Gli altri uomini di alta classifica, ad eccezione di un Quintana in sempre più profonda crisi, erano raccolti in pochi secondi alle spalle del britannico della Sky, improvvisamente umano.
L’illusione di sfatare il tabù dell’imbattibilità del keniano bianco e della sua corazzata è durata la miseria di 423 secondi: tanto ha impiegato la maglia gialla a divorare il tratto di gara da Domancy a Combloux, facendo fermare il cronometro sul tempo di 18’59’’: appena 10’’ peggio di Dumoulin, alla pari con Porte, addirittura 32’’ meglio di Yates, calato drasticamente dopo l’exploit nel primo terzo di gara.
Il resto della prova non ha fatto che confermare la tendenza: già al comando al terzo intermedio, con 13’’ su un Dumoulin a sua volta in flessione, Froome ha dilatato il margine fino ai 21’’ finali, conquistando la seconda vittoria di tappa in questo Tour (la settima in carriera), e soprattutto dando con ogni probabilità la spallata definitiva alla classifica generale: Mollema, dopo l’exploit del Mont Ventoux, ha confermato le difficoltà di ieri, chiudendo 17° a 1’25’’; Yates lo ha preceduto di appena 2’’. Il distacco dei due, che pure mantengono per ora il secondo e il terzo gradino del podio, schizza così a 3’52’’ e 4’16’’ rispettivamente, e la sensazione è che, nelle due frazioni alpine restanti, sarà proprio su quei gradini che si focalizzerà la battaglia.
Le controprestazioni dell’olandese e del britannico di scorta hanno infatti accorciato la classifica alle spalle di Froome, a cominciare da un Quintana che, dopo la partenza letargica, ha poi scalato la classifica fino al 10° posto di tappa, e, pur continuando a non convincere affatto, si trova ad appena 21’’ dalla terza piazza. Proprio a quella, con ogni probabilità, punterà il colombiano, che non sembra avere né le gambe né il coraggio per dare l’assalto al fortino Sky.
Oltre a pensare a scavalcare chi lo precede, Quintana dovrà però guardarsi al contempo le spalle da chi lo segue, a cominciare da un ottimo Romain Bardet, 5° oggi e in graduatoria, grazie anche ad un tempo eccezionale nel tratto finale, migliore – benché per un solo secondo – anche di quello di Froome. Ancor più minacciosa di quella del francese, che pure rende ora solo 20’’ a Quintana, è però la sagoma di Richie Porte, che prosegue la sua rimonta con il 4° posto di oggi, a 33’’ da Froome, malgrado la discutibile gestione dello sforzo, e sarebbe a quest’ora non sesto ma secondo senza il minuto e mezzo abbondante accusato a Cherbourg a causa di una foratura. Solo 44’’ separano in ogni caso il leader BMC dal podio, ed è proprio lui, vista la tendenza degli ultimi giorni, il principale candidato a scalzare uno degli attuali occupanti.
Meglio di tutti gli altri uomini di classifica, incluso il tasmaniano, ha però saputo fare oggi Fabio Aru, alla prima prova davvero convincente di un Tour de France sinora al di sotto delle attese, più per le prestazioni incolori che per il piazzamento in sé. Il sardo, che all’inverso di Porte ha disputato una crono in crescendo, è stato secondo al solo Froome tra Domancy e il traguardo, soffiando in extremis, per questione di centesimi, il podio di giornata allo stesso Porte. Il guadagno cronometrico non è nel complesso particolarmente ingente, e Yates continua a distare quasi 2’. Ciò che più conta è tuttavia la ritrovata verve di Aru, in una prova che non dà modo di nascondersi, proprio alla vigilia delle due frazioni alpine decisive.
La lotta per accompagnare Froome sul podio parigino pare essersi ristretta a questi sei corridori. Valverde, 8°, sembra infatti cominciare a pagare le scorie del Giro, e chi segue (Meintjes, Martin, Rodriguez e Kreuziger), con l’eccezione dell’irlandese, apparso però in calo negli ultimi giorni, ha costruito la propria posizione soprattutto sulla regolarità, che difficilmente basterà per colmare un gap tra i 3 e i 4 minuti.
A dirimere la questione provvederà, almeno in parte, la tappa di domani, che, secondo quello che è ormai un costume consolidato del Tour, batterà di nuovo le strade odierne, sia pure in senso opposto. Chilometri che saranno tra i più facili ma al contempo tra i più decisivi in programma: sarà questo, infatti, il tratto di discesa e fondovalle che separerà la vetta dell’ascesa più ardua di giornata, la Montée de Bisanne, dai piedi della salita finale verso Le Bettex. Un percorso non inappuntabile ma impegnativo, che speriamo non venga sacrificato, come già tante altre frazioni della Grande Boucle in corso, in nome del terrore delle salite dell’indomani.

Matteo Novarini

CLASSIFICA DI TAPPA
1 Christopher Froome (GBr) Team Sky 0:30:43
2 Tom Dumoulin (Ned) Team Giant-Alpecin 0:00:21
3 Fabio Aru (Ita) Astana Pro Team 0:00:33
4 Richie Porte (Aus) BMC Racing Team
5 Romain Bardet (Fra) AG2R La Mondiale 0:00:42
6 Thomas De Gendt (Bel) Lotto Soudal 0:01:02
7 Jon Izaguirre (Spa) Movistar Team 0:01:03
8 Joaquim Rodriguez (Spa) Team Katusha 0:01:05
9 Louis Meintjes (RSA) Lampre – Merida 0:01:08
10 Nairo Quintana (Col) Movistar Team 0:01:10
11 Jerome Coppel (Fra) IAM Cycling 0:01:15
12 Alejandro Valverde (Spa) Movistar Team 0:01:18
13 Roman Kreuziger (Cze) Tinkoff Team 0:01:20
14 Stef Clement (Ned) IAM Cycling 0:01:22
15 Vincenzo Nibali (Ita) Astana Pro Team 0:01:23
16 Adam Yates (GBr) Orica-BikeExchange
17 Bauke Mollema (Ned) Trek-Segafredo 0:01:25
18 Daniel Martin (Irl) Etixx – Quick-Step 0:01:28
19 Romain Sicard (Fra) Direct Energie 0:01:38
20 Sylvain Chavanel (Fra) Direct Energie 0:01:44
21 Nelson Oliveira (Por) Movistar Team 0:01:46
22 Nicolas Edet (Fra) Cofidis, Solutions Credits 0:01:54
23 Geraint Thomas (GBr) Team Sky 0:02:09
24 Alexey Lutsenko (Kaz) Astana Pro Team 0:02:12
25 Damiano Caruso (Ita) BMC Racing Team 0:02:13
26 Jan Barta (Cze) Bora-Argon 18 0:02:15
27 Tony Gallopin (Fra) Lotto Soudal 0:02:18
28 Julian Alaphilippe (Fra) Etixx – Quick-Step 0:02:20
29 Sébastien Reichenbach (Swi) FDJ 0:02:21
30 Michael Valgren (Den) Tinkoff Team 0:02:22

CLASSIFICA GENERALE
1 Christopher Froome (GBr) Team Sky 77:55:53
2 Bauke Mollema (Ned) Trek-Segafredo 0:03:52
3 Adam Yates (GBr) Orica-BikeExchange 0:04:16
4 Nairo Quintana (Col) Movistar Team 0:04:37
5 Romain Bardet (Fra) AG2R La Mondiale 0:04:57
6 Richie Porte (Aus) BMC Racing Team 0:05:00
7 Fabio Aru (Ita) Astana Pro Team 0:06:08
8 Alejandro Valverde (Spa) Movistar Team 0:06:37
9 Louis Meintjes (RSA) Lampre – Merida 0:07:15
10 Daniel Martin (Irl) Etixx – Quick-Step 0:07:18
11 Joaquim Rodriguez (Spa) Team Katusha 0:08:11
12 Roman Kreuziger (Cze) Tinkoff Team 0:08:23
13 Sébastien Reichenbach (Swi) FDJ 0:12:40
14 Sergio Henao (Col) Team Sky 0:17:30
15 Geraint Thomas (GBr) Team Sky 0:22:24
16 Pierre Rolland (Fra) Cannondale-Drapac 0:22:51
17 Tejay Van Garderen (USA) BMC Racing Team 0:27:54
18 Mikel Nieve (Spa) Team Sky 0:30:23
19 Stef Clement (Ned) IAM Cycling 0:32:37
20 Warren Barguil (Fra) Team Giant-Alpecin 0:35:54
21 Emanuel Buchmann (Ger) Bora-Argon 18 0:38:42
22 Alexis Vuillermoz (Fra) AG2R La Mondiale 0:38:46
23 Jarlinson Pantano (Col) IAM Cycling 0:39:48
24 Haimar Zubeldia (Spa) Trek-Segafredo 0:40:47
25 Tanel Kangert (Est) Astana Pro Team 0:42:08
26 Ilnur Zakarin (Rus) Team Katusha 0:42:31
27 Damiano Caruso (Ita) BMC Racing Team 0:45:59
28 Domenico Pozzovivo (Ita) AG2R La Mondiale 0:51:31
29 Rafal Majka (Pol) Tinkoff Team 0:58:49
30 Serge Pauwels (Bel) Dimension Data 0:59:56

Froome impegnato in salita nella crono odierna (foto Getty Images Sport)

Froome impegnato in salita nella crono odierna (foto Getty Images Sport)

21-07-2016

luglio 21, 2016 by Redazione  
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TOUR DE FRANCE

Il britannico Christopher Froome (Team Sky) si è imposto nella diciottessima tappa,
cronoscalata Sallanches – Megève, percorrendo 17 Km in 30′43″, alla media di 33.207 Km/h. Ha preceduto di 21″ l’olandese Dumoulin e di 33″ l’italiano Fabio Aru (Astana Pro Team). Froome è ancora maglia gialla con 3′52″ sull’olandese Mollema e 4′16″ sul connazionale Yates. Miglior italiano Fabio Aru (Astana Pro Team), 7° a 6′08″

TOUR OF QINGHAI LAKE (Cina)

Il kazako Yevgeniy Gidich (Vino 4ever SKO) si è imposto nella quinta tappa, Qinghai Lake – Gangcha, percorrendo 185 Km in 4h02′24″, alla media di 45.792 Km/h. Ha preceduto allo sprint gli italiani Daniele Colli (Nippo – Vini Fantini) e Alberto Cecchin (Team Roth). L’ucraino Vitaly Buts (Kolss BDC Team) è ancora leader della classifica con 9″ su Gidich e 18″ sul connazionale Kononenko. Miglior italiano Cecchin, 5° a 21″

ALENTOUR DU TOUR… A FINHAUT / EMOSSON

luglio 21, 2016 by Redazione  
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Cambia nome in occasione del Tour, ma è sempre la consueta rubrica-contenitore del dopo tappa, che vi accompagnerà giorno per giorno, da Mont-Saint-Michel a Parigi. Trovete una rassegna stampa “breve”, i commenti dei tifosi, la colonna sonora del giorno, la presentazione della tappa del giorno dopo e i possibili scenari agonistici di gara, le previsioni meteo, gli strafalcioni dei telecronisti, il Tour visto all’incontrario e il ricordo del passato

IL POKER D’ASSI

Breve rassegna stampa dai paesi del “poker d’assi” del Tour 2016, Contador, Froome, Quintana e l’accoppiata Nibali / Aru. In aggiunta l’Equipe e i quotidiani dei vincitori di giornata e delle maglie gialle di turno

Vincenzo Nibali / Fabio Aru: Italia

Froome sempre più padrone. Aru a 19”, tappa a Zakarin – Ecco chi è Zakarin -Aru: “Non ne avevo per partire”. Pozzovivo: “Ma quanto si va forte?” – Froome: “Sempre in controllo”. Zakarin: “Rinato dopo il volo al Giro” (Gazzetta dello Sport)

Tour de France, 17esima tappa a Zakarin. Froome sempre più giallo

Contador: Spagna – RITIRATO

El Tour se esfuma para Nairo, que cede 28″ ante Froome (AS)

Froome no tiene rival – Quintana: “¿El sueño amarillo? Tengo muchos años por delante” – “Me siento mejor que el año pasado en la tercera semana” – El último ‘caballito’ de Sagan (Marca)

Movistar ataca, pero no puede con un Froome que es más líder – Los enemigos de Nairo Quintana – Froome: “Creo que estoy mejor que el año pasado en la tercera semana” – Quintana: “¿El sueño amarillo? Tengo muchos años por delante” – El dato que ha decidido la etapa a favor de Froome y ha hundido a Quintana – ¡Show de Peter Sagan al acabar la etapa! (El Mundo Deportivo)

Froome: Regno Unito

Cavendish pulls out of Tour to focus on Olympic dream (The Independent)

Tour de France 2016, stage 17: Chris Froome tightens grip on leader’s yellow jersey after Ilnur Zakarin wins mountaintop finish (The Daily Telegraph)

Froome takes total control as rivals wilt (The Times)

Quintana: Colombia

Nairo se resigna en el Tour en gran etapa de Pantano (El Tiempo)

Jarlinson Pantano llegó segundo en la etapa 17 y Froome sigue aumentando su ventaja – “Hoy es el día de Colombia, espero que estén contentos”: Jarlinson Pantano – “Me quedan muchos años para seguir luchando por el sueño amarillo”: Nairo Quintana (El Espectador)

Francia

Froome grappille encore – Zakarin : “Vraiment pas une surprise” – Mollema: “Ça aurait pu être pire” – Bardet a appris la patience – Hinault: “Le vélo, c’est un jeu” (L’Equipe)

Russia

Россиянин Закарин выиграл 17-й этап «Тур де Франс» (Sovetsky Sport)

BOX POPULI

Ogni giorno qui troverete i commenti degli appassionati di ciclismo, gente che le corse non le segue solo davanti alla tv, ma le vive sia andando ad applaudire i campioni lungo le strade, sia ricalcando le stesse rotte e sudando in sella ad una bici.

PRIMA DELLA TAPPA

Mauro Facoltosi: Previsioni?

Howling Wolf14: Vediamo chi ha gambe. Il terreno per attaccare c’è. Ma ci vogliono le gambe. Se attacchi e non hai le gambe, salti. Per attacchi intendo attacchi seri, che abbiano continuità, non quelli di Bardet, di Aru, di Dan Martin o di Purito. Bisogna essere concreti. La velleità di mettersi in mostra in tv può prenderti visceralmente, ma dal punto di vista tecnico taluni siparietti sono un po’ patetici. Si vede da lontano che sono realizzati già con la speranza che gli inseguitori rientrino presto, così si finisce di penare. Speriamo che la solfa cambi, ma la terza settimana di corsa è impietosa. Se già avevi poche gambe prima figurati adesso. Devi star lì ad aspettare che scoppino gli avversari, così come gli indiani si siedono sulla riva del fiume in paziente attesa di veder passare i cadaveri sulle acque. Il ciclismo di resistenza, d’altronde, è questo.

DOPO LA TAPPA:

Nebe1980: a me Quintana sembra scemo… ma non lo capisce che se porta Froome all’ultimo km perde? Deve provare a 40 Km dall’arrivo

Mauro Facoltosi: Froome allunga, raggiunge Porte e guadagna una manciata di secondi. La vittima della tappa è Quintana.

Nisky: la vittima della tappa è il Tour! Meno male che gli scenari son gradevoli. Che poi a parer mio Froome va molto meno degli altri anni, non mi pare quella macchina da guerra 14-18. Il problema semmai sono gli avversari seri che quest’anno non ci sono! Contador non c’è e comunque non è più il Contador 2010, Nibali fa il gregario, Quintana dimostra ancora tutti i suoi limiti, gli avversari di Froome quest’anno sono Porte e Mollema e dopo Peraud e Pinot nel 2014 ecco un’altra coppia non all’altezza! Si sta cercando di enfatizzare la grandezza del Tour ma quest’anno il Tour non ha giganti… ha qualche spilungone!

Howling Wolf14: Beh, Nisky, te l’ho già detto. Se non ci sono giganti con chi dobbiamo prendercela? Con il buon Dio, che ne sforna solo 3-4 per ogni secolo? Con i farmacisti che non trovano la pozione giusta? Io sono amante del ciclismo perché è uno sport di resistenza. Ciclismo su strada, intendo, perché quello su pista è fatto di scatti e allunghi. Io con le tappe come quella di oggi ci vado a nozze perché adoro la selezione da dietro, mi provoca emozioni. Non vorrei che la si confondesse con il sadismo, ma vedersi staccare prima Van Garderen, poi Valverde, poi Dan Martin, poi Mollema, poi Aru, poi Quintana, per me è motivo di soddisfazione. Voi le emozioni le provate vedendo gli scatti, io invece amo questo tipo di ciclismo. Dove si inizia la salita in 30 e si arriva in 2 o in 3. E ad ogni curva se ne stacca uno. E restano davanti solo i più forti, anzi i più resistenti. Voi invocate pure il tipo di spettacolo che vi piace, a me va benissimo così, per me il vero ciclismo è questo

Howling Wolf14: Qui c’è sempre gente che pensa di essere nelle gambe dei corridori. Se si andasse un po’ di più in bicicletta forse si memorizzerebbero meglio le dinamiche. Con le gambe non si scherza. Tutti professori davanti alla tastiera, vorrei poi vederli in bici con i loro amici più forti se fanno gli spiritosi come pretendono che facessero i vari Quintana, Aru o Valverde.

Nebe1980: Oggi era l’occasione buona per attaccare sulla Forclaz. Persa anche questa… Ecco il tasso tecnico: Ilnur Zakarin quattordicesimo nel ranking (davanti a Froome trentesimo).

Howling Wolf14: Domani c’è una cronometro. In salita. Con la Cote de Domancy al 14%. Solo un pollo attaccherebbe sulla Forclaz. Per che cosa? Per poi farsi infilzare sulla salita finale? Per guadagnare 15″ oggi e perdere domani 6′ minuti in più di quelli che si perderebbero normalmente? Per fortuna i corridori hanno un cervello. Magari non hanno le gambe ma il cervello. Ma non vedete che su ogni salita, ogni giorno, perdono colpi almeno in 5 o 6. E Van Garderen (scoppiato) e Kreuziger e Barguil e Dan Martin e lo stesso Mollema e il Purito e l’Aru e il Quintana. Volevate che Aru attaccasse sulla Forclaz? Per poi farsi riprendere e suicidarsi sulla salita finale? I corridori sono corridori. Non kamikaze.

Nisky: No Howling….. lo so benissimo che se uno non ne ha… che scatti vuoi che faccia? E la selezione da dietro mi piace, ma non quella dell’ultimo chilometro. Io infatti critico la pochezza dei corridori, ma non li incolpo di niente. Finchè la Sky arriva ai -3 con 4/5 unità che vanno su a buon passo di scatti non ce ne saranno. L’unica alternativa è un attacco da lontano ma qua torniamo ai giganti…. che non ce ne sono, quindi tant’è! Su Aru hai ragione, ma non si capisce perché ha bruciato la squadra; io almeno non l’ho capito! Comunque sia, con la selezione da dietro dell’ultimo chilometro il Tour finisce con Froome che vince senza rispondere nemmeno ad un attacco.

Nebe1980: Appunto ci vuole un attacco da lontano, non di Aru che finora ha dimostrato di non essere capace di attaccare da lontano ma la selezione da dietro a 1500 metri non è più questione di resistenza. Io ricordo che ai tempi di Indurain il gruppo maglia gialla era composto da 5 persone già sulla penultima salita, qua arrivano in trenta ai – 3 e in cinquanta ai – 5. L’altro giorno sulla penultima salita c’erano ancora i velocisti in gruppo. E poi Howling smettila con la spocchia di pensare che solo tu vai in bici, io faccio migliaia di chilometri l’anno e come me un sacco di persone che scrivono su questo forum

Nisky: Si si Nebe…mi piace!!!!! Indurain….. lui si che faceva selezione da dietro, che arrivavano su in due….. e iniziava almeno ai -6. Poi per i km in bici, io ne faccio 7000 ricchi di tappe di montagna e so cosa vuol dire stare legato con lo spaghetto. Infatti non mi sognerei mai di criticare Yates, Mollema, Aru perché ne ho intuito i limiti. Io mi arrabbio con chi potrebbe fare di più, tipo Quintana, anche se pare che quest’anno non vada granché! Per questo insisto col dire che i giganti son spariti e Froome non mi pare quello del 2013. Come la Vuelta 2015, come il Giro 2016, anche il Tour lo vince la squadra che ammazza la corsa coprendo i limiti dei capitani. Per questo Nowling dice bene: squadre di 7 unità o tetto spese per tutte le formazioni, altrimenti la Sky per il 2017 compera anche Aru, Quintana, Van Garderen e cosi è finito il ciclismo dei grandi giri. Bisogna modernizzarsi un pò. Se ci son squadre che comprano i corridori di punta, allora diminuiamo il numero per squadra. Poi Froome porterà Landa, Nieve, Aru, Quintana, Kreuziger e chi vuole….. e allora verrà attaccato nei ventagli…… almeno si stimola un pà la fantasia e si constringe il leader ad esporsi in prima persona più spesso

Howling Wolf14 (a Nisky): Hai ragione. Ma Froome è troppo superiore. Hai visto quando Porte ha attaccato? L’australiano sputava sangue, non ce la faceva più, Froome lo seguiva come un’ombra senza la minima smorfia. La differenza di potenziale si vede anche sui volti. Anche Porte ci ha provato. Risultato zero. Almeno nei confronti di Froome. Porte ha staccato i suoi avverari per i posti d’onore, ha guadagnato posizioni in classifica, ma Froome è inattaccabile. Bella la lotta dal 2° posto in giù. D’altronde se uno è troppo forte non possiamo mettergli una zavorra di 30 kg in maniera che gli altri lo possano attaccare. Accettare la realtà e rendere onore al più forte è un segno di maturità. Quanto ad Aru e all’Astana, secondo me sono stati condizionati dalla Rai. La Rai chiede, Martinelli s’inchina. Siparietto. E così Martinelli sarà sempre riverito dall’Oca Giuliva e da Pancani. Il quale, candidamente, ha sottolineato che oggi l’Astana è stata l’unica squadra a mettere in difficoltà Froome. Ma dove? Vedi, quando si vuole lo spettacolo a tutti i costi, poi si finisce nel ridicolo, nella parodia, nel grottesco.

Howling Wolf14 (a Nebe1980): Nebe, se tu vai in bici è ben strano che nei tuoi ragionamenti non si sia mai trattato delle logiche e delle dinamiche che costituiscono i fondamentali di questo sport. Se tu non hai mai ipotizzato che chi secondo te dovrebbe attaccare e non lo fa perché non ha le gambe, significa che non ti è mai capitato di pedalare sopra le righe e poi di far fatica a rientrare a casa. Ergo, se non ti è mai capitato, significa che o sei un fenomeno, a livello di Froome, oppure che in bici ci vai ben poco.

Howling Wolf14 (a Nisky): Nisky, come fai a dire che Quintana potrebbe fare di più? Si è staccato anche oggi. Perché riponete tante aspettative nei corridori senza essere nelle loro gambe? Se oggi Quintana si è staccato, ed ha perso 20-30″, pensa a quanto avrebbe perso se avesse attaccato prima. Lo avrebbero risucchiato e sarebbe arrivato con 5 minuti. E non bisogna dire ppoteva tentare. Perché può tentare chi le gambe le ha, non le ha è un suicidio, fai la fine del topo.

Nebe1980: Faccio circa 4 mila chilometri l’anno qualche anno anche 5 mila, tante volte mi è capitato di trovarmi a mal partito. Una volta sono venuti a cercarmi perchè ero rimasto senza mangiare e senza bere e non riuscivo più a salire per una strada abbastanza facile. Però io sono scarso non sono un professionista. La stanchezza non è solo questione di volti, a volta la smorfia arriva dopo un attacco serio, se non lo fai la smorfia non la vedi. Altre volte (prendi Tonkov) non vedi nessuna smorfia pure in caso di crisi nera. Se ci fosse Contador attaccherebbe a 100 Km dall’arrivo. L’onore al più forte lo si rende a Parigi dopo averlo attaccato a fondo e in tutti i modi, qui non provano neppure fargli fuori la squadra. Quintana ogni giorno dice che sente buone sensazioni ma poi l’attacco non arriva mai. Se arrivi ai – 2 con Froome è ovvio che ti stacca. I piani glieli puoi scombinare se fai attacco serio a 50 Km dall’arrivo dopo avergli sfiancato la squadra. Chiaro che così sfianchi anche la tua però a iniziare dai Pirenei con più squadre probabilmente qualche cosa in più sarebbe venuta fuori

Nisky: Il problema è la squadra! Se loro van su a dieci e tu puoi tenere gli 11 o attacchi a -30, oppure fai lo scattino dei -5 dove acceleri fino ai 13 per poi venire risucchiato perché sei costretto a calare! I giganti non ci sono piu o meglio…… c’è solo Froome! Gli altri hanno una dimensione diversa. Contador non è più quello del 2010 e infatti al Tour le busca di continuo anche con attacchi ai -50. Nibali e Quintana sono inferiori e altri sono macchinette radiocomandate. Una volta c’era più inventiva; ora grazie alla radio tutti copiano la Sky ma non sono in grado di competere coi britannici e finché ci saran 9 corridori e Froome il trend sarà questo…..anche per il 2017! Poi Froome in discussione non si mette mai e quindi niente giro per lui! Dobbiamo attendere nuove leve e sperare che ci sia più equilibrio! Io ho iniziato a vedere ciclismo con Indurain che se la vedeva con Bugno, Rominger, Chiappucci, Ugrumov, Pantani….. poi Armstrong se la vedeva con Ullrich, Pantani, Basso, Vino…. era gente che anche se inferiore aveva tempra diversa! Oggi i corridori sono robotici e corrono tutti uguale e così non succede più niente. Vince chi si stacca di meno, il più regolare (che poi, in questo caso, ha una squadra ideale per il compitino!)

Nebe1980: Oggi Martinello in cronaca ha ricordato proprio Chiappucci sottolineando come lui benché inferiore a Bugno e ad Indurain riuscisse con attacchi che potevano sembrare scriteriati a fare cose pregevoli e a mettere in difficoltà i più forti. Chiappucci dopo la tappa del Mortirolo del 94 disse che Pantani stava imparando a correre ed aggiunse “purtroppo stando sempre a ruota non si può vincere”. Non mancano solo giganti ma mancano anche quelli coraggiosi. Oltre a ridurre le squadre si dovrebbero vietare radioline e frequenzimetri. Uno deve essere in grado di gestirsi e di imparare a conoscere il proprio corpo,capire quando è in soglia e quando sta facendo un fuori giri, così ci sarebbero anche crisi inaspettate

In collaborazione con il Forum dello Scalatore

DISCOTOUR: la colonna sonora della tappa del Tour scelta per voi da ilciclismo.it

“Il padrone della festa” (Fabi-Silvestri-Gazzè)

a cura di DJ Jorgens

LA TAPPA CHE VERRA’ – 18a TAPPA: SALLANCHES – MEGÈVE (cronometro, 17 Km)

Ricordate le cronoscalate viste in questi ultimi anni al Giro, da quella di Oropa a quelle del Plan de Corones e dell’Alpe di Siusi? Ebbene, dimenticatele! Quella che andrà in scena domani al Tour sarà totalmente differente, apparentemente meno impegnativa in virtù di una pendenza media complessiva più gradevole rispetto a quelle delle salite citate (6,5% su 10,5 Km circa), ma in realtà molto più ardua da gestire a causa del vero e proprio “caleidoscopio” di variazioni di ritmo che imporrà e che potrebbero, alla fine, rivelarsi più selettive delle inclinazioni proposte dalla strada. Non solo la salita, infatti, sarà decisamente variegata nelle pendenze, ma saranno presenti anche due tratti che in salita non sono, a partire dai 4 Km perfettamente pianeggianti che s’incontreranno uscendo da Sallanches e che consentiranno ai passisti d’incamerare un piccolo vantaggio quando s’attaccherà la salita, che debutterà proprio con il tratto più ripido, i 2,5 Km al 9,4% verso la Côte de Domancy, una delle ascese più conosciute di Francia, affrontata per venti volte ai mondiali di ciclismo del 1980, conquistati da Bernard Hinault. Dopo Domancy la salita proseguirà con meno mordente, dovendosi superare in 8 Km i rimanenti 409 metri di dislivello (media del 5,1%), ma procedendo a corrente alternata per quanto riguarda le pendenze, che riserveranno due improvvise balze di mille metri ciascuna al 8,3% in vista dello scollinamento della Côte des Chozeaux. A quel punto mancheranno 2 Km e mezzo all’arrivo, tutti tracciati in veloce discesa (4,9% la media) verso l’elitaria stazione di sport invernale di Megève.

ANTEPRIMA TOUR

Non è una cronometro tradizionale, non è nemmeno una cronoscalata a tutti gli effetti. Non è semplice classificare la seconda ed ultima cronometro del Tour, e con piacere ci rendiamo conto di aver più di una volta, nel corso di questa presentazione, frasi sulla stessa falsa riga.

I distacchi, complice il chilometraggio modesto, saranno probabilmente contenuti. Difficile, però, pronosticare a favore di chi: la salita molto irregolare, che alle durissime rampe di Domancy farà seguire pendenze pedalabili intervallate da qualche strappo meno tenero, renderà quasi impossibile trovare il ritmo, e le doti da cronoman puro serviranno quasi esclusivamente nei primi 4 km, gli unici in pianura.

Facile ipotizzare che la vittoria di tappa sarà questione tra uomini di classifica. Dovendo fare un nome secco, scegliamo quello di Contador, tradizionalmente a suo agio nelle cronoscalate e nelle cronometro con ascese impegnative. Perfino nel 2013, in quella che fu forse la sua versione peggiore di sempre al Tour, il madrileno sfiorò la vittoria a Chorges, piegato per soli 9’’ da un Froome in stato di grazia. Se – come pensiamo – Contador avrà un’altra gamba alla Grande Boucle 2016, potrebbe essere la sua giornata.

Segnaliamo tra i favoriti anche Thibaut Pinot, autore di notevoli progressi nella specialità in questa stagione.

Favoriti: Contador, Froome, Pinot

(A cura di Matteo Novarini)

METEO TOUR

Previsioni meteo della diciottesima tappa tappa, cronoscalata Sallanches – Megève (17 Km)

Sallanches : previsioni non disponibili
Megève – arrivo primo corridore : poco nuvoloso con possibilità di deboli e isolate precipitazioni, 23.4°C, vento debole da SW (2-3 Km/h), umidità al 60%
Megève – arrivo maglia gialla : pioggia debole e schiarite (0,2 mm), 24.7°C, vento debole da WSW (5-7 Km/h), umidità al 51%

I MISTERI DELLA CASSAPANCA
Gli strafalcioni dei giornalisti al seguito della corsa rosa

De Stefano: “Per 2 Km si arriva alla diga d’Emosson”
Pancani: “La taballa oraria”
De Luca: “Questo bellissimo lago glaciale” (il lago d’Emosson è artificiale)
Pancani: “Inizia la salita che conduce alla prima salita”
Martinello: “Questi 13 Km che possano al colle”
Martinello: “Uomini che hanno lavorato in panura”
Martinello: “Le ultime due tappe alpline”
Pancani: “Lo stesso vantaggio che Zakarin contiene a mantenere”
Pancani: “Steven Reichenbach” (Sébastien Reichenbach)
Pancani: “Zakarin era stato declassato al Romandia 2015″ (è successo quest’anno)
Pancani: “Qua a Finhaut/Emosson un giorno storico, perchè arriva per la prima volta questo 2016″
Pancani: “Punteggi che vanno raccontiati”
De Stefano: “Francesco Pantani”
De Stefano: “Non mi stupirei che venisse assegnato a lui il numero del numero rosso del più combattivo”
Martinello: “Si è ripreso dalla caduta dal Giro d’Italia” (è volato giù dall’altimetria Zakarin?)
Televideo: “Tour, prima salita alpina a Zakarin” (il Mont Ventoux, affrontato settimana scorsa, fa già parte delle alpi)
Sportal.it: “Menintjes” (Meintjes)
Sportal.it: “Classifica finale” (la classifica finale sarà quella di Parigi)
Cyclingnews: “Shane Archbold’s Argon 18 dead on the road of the Tour de France” (tradotto: Shane Archbold della Argon 18 è morto sulle strade del Tour de France. MA ARCHBOLD STA BENISSIMO!! BACINO FRATTURATO A PARTE)

IL TOUR DI GOMEZ

In questa rubrica vi faremo rileggere i piani alti della classica, come li avrebbe visti Gomez Addams nelle sue letture del giornale in “verticale”… vale a dire le classifiche giornaliere viste al contrario, dal punto di vista della maglia nera!

Ordine d’arrivo 17a tappa, Berna – Finhaut / Emosson

1° Vegard Breen
2° Daniel McLay a 3″
3° Armindo Fonseca s.t.
4° Jérome Cousin a 1′28″
5° Arnold Jeannesson s.t.

Miglior italiano: Davide Cimolai, 12° a 1′28″

Classifica generale

1° Sam Bennett
2° Lars Ytting Bak a 15′20″
3° Leigh Howard a 20′08″
4° Shane Archbold a 26′12″
5° Bernhard Eisel a 27′15″

Miglior italiano: Davide Cimolai, 9° a 37′23″

ALL’ASSALTO DEL VENTOUX

Una delle tappe più temute di questa edizione sarà la 12a, quella che – il 14 luglio, giorno della festa nazionale francese – si arrampicherà sul temuto Mont Ventoux. E’ una frazione che giunge nel 65° anniversario della prima scalata al “Gigante della Provenza” ed è proprio a quell’edizione del Tour, disputata nel 1951 e vinta dall’elvetico Hugo Koblet, che ci ricondurranno i i titoli del quotidiano “La Stampa” per il nostro tradizionale appuntamento con il ricordo di un Tour passato

22 LUGLIO 1951 – 17a TAPPA: MONTPELLIER – AVIGNONE (224 Km)

SUPERBA CORSA DI BARTALI – LUISON BOBET VINCE LA TAPPA (MA GINO ARRIVA NEL GRUPPO DI TESTA)
Nella dura e faticosa Montpellier-Avignone – Sul Mont Ventoux: 1° Lazaridès, 2° Bartali

ARCHIVIO ALMANACCO

Selezionare la voce “Tour de France″ nel menù “Corse” (in home, sopra la copertina)

Il vecchio lago dEmosson, situato a monte del nuovo bacino presso il quale sè conclusa la 17a frazione del Tour 2016 (www.nant-de-drance.ch)

Il vecchio lago d'Emosson, situato a monte del nuovo bacino presso il quale s'è conclusa la 17a frazione del Tour 2016 (www.nant-de-drance.ch)

FINHAUT-EMOSSON, FINE DELLE EMOZIONI: SKY TROPPO SUPERIORE. TAPPA A ZAKARIN

luglio 21, 2016 by Redazione  
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La coalizione tra Movistar e Astana fa finalmente ruggire I motori in salita, ma, complice qualche battuta a vuoto dei due team,la Sky regge l’urto. Nel finalino di due km scarsi, brillano Porte e Froome. Ancora una volta la tappa va a un fuggitivo.

Un Tour ormai rituale si ripete quasi identico a se stesso. Emozionante e combattuta la lotta per andare in fuga, dato che ormai è chiaro che l’onnipotente Sky sta “comprando” il beneplacito di molti team lasciando che le briciole di una vittoria di tappa vadano a salvare la gara dell’una o altra squadra, mentre la classifica generale continua rigida e blindata.
Oggi ci riprova Pozzovivo, con scarso successo (ci avviamo a un Tour senza colpi d’ala italiani?), e con lui, oltre a molta altra gente infilatasi nella classica evasione a oltre 50 km/h, troviamo un paio di nomi chiave, entrambi della Tinkoff, come sono Sagan e Majka, entrambi lanciati a rafforzare il dominio nella rispettive classifiche di maglia, cioè la verde e quella a pois. Sagan, vincendo senza sforzo lo sprint intermedio di oggi, fa addirittura sua la maglia verde in modo matematico: se non ha inceppi che lo mettano fuori gara prima di Parigi, l’ennesimo trionfo nella classifica a punti sarà suo, a dispetto dei cambi normativi e di tracciato da parte degli organizzatori per scongiurare un evento ormai fin troppo prevedibile. Siamo dalle parti di Binda, mutatis mutandis, naturalmente. L’Astana manda in fuga un paio di uomini, facendo presagire possibili mosse tattiche, e rivediamo anche Jarlinson Pantano, che grazie alle sue imprese è riuscito a strappare un buon contratto con la Trek. Nominiamo infine Zakarin, bramoso di riscatto dopo la lente a contatto persa che gli costò la tappa di Culoz.
Tra i fuggitivi la tappa si risolverà in un duello uomo contro uomo nella durissima ascesa finale: sulla Forclaz, penultimo Gpm di giornata, avevano allungato Majka e Pantano (prima solo un velleitario gioco di allunghi tra Lutsenko e Gallopin, due creativi dell’assalto solitario poco a loro agio sui muri alpini). Per essere più esatti, l’allungo chiave avviene “giù” dalla Forclaz: dopo aver accelerato in vista dei punti della montagna, i due ormai stretti conoscenti Majka e Pantano si trovano in testa in discesa per via di un buco lasciato dal sempre incerto, lenti a contatto o meno, Ilnur Zakarin. Il russo di origini tartare compensa la svista con un allungo poderoso nella prima fase, più pedalabile, della salita conclusiva verso la diga di Finhaut-Emosson. Lascia secchi tutti i compagni di fuga e si riporta sul duo di testa, che in breve spacca con un ulteriore scatto a cui resiste appena il solo Pantano. Le fucilate del segaligno atleta Katusha si susseguono fino a stroncare il colombiano, e a poco varrà che Zakarin cominci a soffrire quando le pendenze supereranno il 10%: in vista dell’ultimo km darà fondo a ogni energia per prendere definitivamente il largo, relegando i due suddetti compagni di scampagnata al secondo e terzo posto – comunque prezioso, in termini di punti, per il polacco Majka. Due maglie sue tre (la bianca è più una classifica avulsa che altro) prendono chiaramente la strada di casa Tinkoff. Commovente il tentativo di Zakarin, riuscito in senso letterale “solo a metà” dopo un paio di prove, di chiudere la zip dela maglia per rendere dovuto omaggio allo sponsor, peraltro “nazionale”. Eroico questo rientro dopo un Giro ben corso e chiuso anzitempo con la spalla fratturata per la drammatica caduta sulle pietraie dell’Agnello.
A proposito di eroismi, oggi non possiamo dire che almeno un paio delle squadre avversarie della Sky non abbiano provato a fare la propria parte, vale a dire Movistar e soprattutto Astana. Purtroppo, per lo spettacolo s’intende, a poco è servito.
La Movistar, decimata dal secondo ritiro chiave di un forte scalatore (dopo Herrada, oggi tocca a Gorka Izagirre, per caduta), prova a dare uno squillo con Anacona, ancora malmesso, ma dopotutto unico vero gregario da salita rimasto al team spagnolo, dato che Dani Moreno versa in condizioni fisiche precarie, pur essendo ancora in corsa. Erviti è infatti passista puro, Ion Izagirre e Oliveira, ottimi cronomen, rendono anche in salita, ma più su percorsi mossi, non certo alpini.
Chi risponde alla chiamata alle armi è l’Astana che, dopo una prima rullata di un redivivo Tiralongo, mette Nibali a fare il ritmo su e giù dalla Forclaz, e poi ancora sui primi km dell’ultima ascesa. L’italiano è a dir poco monumentale, non solo saltano alcuni presunti pezzi grossi, in modo definitivo nel caso di Van Garderen, ma per la prima volta assistiamo a un traballamento del treno Sky, fin lì intatto data l’assenza di pregresse difficoltà altimetriche. Un Tour senza veri tapponi, questo, e i danni in termini di spettacolo sono emblematici. Altro che tappette sprint. Comunque Nibali picchia duro e costante, dicono addio i passistoni, incluso Kiryenka, ma dice addio anche Geraint Thomas, e come lui pure Landa. Certo che a Froome restano tre pezzi da novanta come Henao, Nieve e l’onnipotente Poels baciato da un anno di grazia. Sarà possibile finire il lavoro? Purtroppo l’Astana perde Fuglsang, ancora una volta inefficace in momenti chiave, e il ruolo di ultimo uomo è deputato a Diego Rosa. Almeno, comunque, si sono visti ritmi alti in salite lunghe, già una grossa novità, anche se purtroppo, come detto, nella tappa odierna le salite vere erano solo due. Nei prossimi giorni vedremo più Gpm, certo, ma in tappette da 140 km…
Nibali si sposta, e tocca a Rosa: colpo di scena, l’ottimo torinese fa cilecca, tira appena e poi crolla. Gambe molli o braccino corto pensando al contratto già firmato sottobanco, a quanto si dice, per andare in Sky l’anno prossimo? Non vogliamo pensare troppo male, una giornata no capita a tutti, tranne forse in casa Sky, dove proprio nel momento cruciale non si parla più di rotazioni, ma tutto il gregariato al completo rende al massimo in una giornata davvero decisiva.
Ecco che allora, come già Nibali prima, si sacrifica un grande senatore, un vero campione da grandi giri, com’è indiscutibilmente Valverde: una, due, tre rasoiate, e la corazza del drago nero Sky perde un’altra scaglia, ovvero Henao. Ma Nieve contiene Valverde che, finalmente esausto, cede. Dando per ovvio che i passisti avessero previamente ceduto per stanchezza e per naturale impulso dell’accelerazione in salita (ci sarebbe mancato il contrario!), è impressionante vedere come un Nibali faccia fuori un gregario da salita, Landa, e forse Thomas, mentre Valverde, lui pare, elimini un solo uomo, Henao. Con tutta la bella retorica sui gregari Sky potenziali capitani altrove, va detto che ciò è vero se li si pensa capitani per la mezza classifica o gare minori, non certo capitani per vincere multipli grandi giri. Eppure qui nelle implacabili equazioni della strada ciascuno di loro vale tanto quanto campioni assoluti, vincenti di massima caratura, come possono essere Nibali o Valverde. Un Rosa, quali che siano i motivi, non sbuccia nemmeno un po’ la pelle della cipolla Sky. C’è davvero da piangere!
Quando nessun altro attacca, Nieve tira imperturbabile, riconducendo all’ordine senza troppo sforzo un attacco kamikaze da tutto o niente di Daniel Martin. Cede qualcosa, di suo, Mollema. Niente di rilevante da segnalare, comunque, in uno stillicidio di trenate ciondolanti, fino ai – 2 km circa.
Qui ci prova è Richie Porte, subito inseguito da un Quintana che vuol cogliere l’occasione. Ma con Froome c’è Poels, che si mangia senza sforzo il colombiano, che pure accelera a tutto gas, tanto da subire poi un contraccolpo. Ci prova pure Aru, niente. L’unico che mantiene un po’ di spazio è l’australiano della BMC: il buon Porte, col sorriso stampato sul volto, viene raggiunto da una mini-frullata di Froome, che abbatte definitivamente Quintana. Poi Richie torna a fare il gregario e va tirando il vecchio capitano fino alla linea di meta.
Dietro si distingue tra tutti Adam Yates. Con un rapporto durissimo, imposta una lunga progressione che lo riporta vicinissimo alla coppia di testa, mentre gli altri avversari, Bardet, Quintana, Aru, stentano a tenergli la ruota. Un’interessante lezione per il resto della compagine, visto che cercare di tenere gli sprint di Froome pare suicida, meglio lasciarlo sfogare e poi rientrare in progressione, dato che i solchi non sono più quelli visti in anni precedenti, ma nemmeno da lontano (comincia a venire il dubbio, però, che Froome si stia contenendo per non dare adito a smodati sospetti). Da notare anche la questione del rapporto, che era caratteristica anche di Quintana prima che nell’ultimo anno si mettesse a lavorare sull’agilità con lo specifico scopo di reggere le famose frullate.
In tutto ciò, comunque, la tristezza è vedere come la corsa sia bloccata fino ai km finali, letteralmente un paio, ovvero meno di sette minuti di sforzo massimale; oppure come due dei team più forti del peloton, tra loro alleatisi, non scalfiscano il muro Sky, che, quando davvero serve, trova tutti i suoi mattoni al loro posto, senza turni o alternanze; oppure come d’amblai si scoprano campioni a tutto tondo dei neofiti quale il giovane Yates o viceversa corridori maturi e di caratteristiche già note come Porte o lo stesso Mollema (che pure ha ceduto qualcosa oggi). Nonostante tutto lo strapotere esibito da Sky, i distacchi sulla meta sono stati davvero infimi, nemmeno 30” per un Quintana allo sbando, ma, per dire, miseri 8” subiti da Yates, 19” per Aru. È un ciclismo di treni e sprint, anche se il tutto si svolge al ralenti e in salita. Il fondo e la resistenza non sembrano avervi un posto rilevante, anche quando, come oggi, un paio di squadre si mettono di buzzo buono per cercare di fare le cose bene. Emblematico anche vedere come un Poels, nonostante il lavoro fatto, giunga a 40” dal leader, davanti a Mollema o Martin, o un Nieve, ancora più spremuto, perda meno di un minuto, precedendo, per dire, Kreuziger o Purito Rodriguez.
Il Tour è con ogni probabilità in cassaforte, blindato a forza di “marginal gains”. Crono a parte (comunque non straripante) si va avanti a 6” qui, 30” là, ma di fatto se si guadagna sempre, e col supporto chiave di questi gregari monstre, i distacchi pian piano salgono. È la marea montante del Tour più brutto del decennio, il simbolo di un nuovo ciclismo fondato sullo strapotere economico e politico. Uno strapotere che dall’anno prossimo schiererà nella fila indiana anche Diego Rosa.

Gabriele Bugada

ORDINE D’ARRIVO

1 Ilnur Zakarin (Rus) Team Katusha 4:36:33
2 Jarlinson Pantano (Col) IAM Cycling 0:00:55
3 Rafal Majka (Pol) Tinkoff Team 0:01:26
4 Kristijan Durasek (Cro) Lampre – Merida 0:01:32
5 Brice Feillu (Fra) Fortuneo – Vital Concept 0:02:33
6 Thomas Voeckler (Fra) Direct Energie 0:02:46
7 Domenico Pozzovivo (Ita) AG2R La Mondiale 0:02:50
8 Stef Clement (Ned) IAM Cycling 0:02:57
9 Steve Morabito (Swi) FDJ 0:04:38
10 Richie Porte (Aus) BMC Racing Team 0:07:59
11 Christopher Froome (GBr) Team Sky
12 Adam Yates (GBr) Orica-BikeExchange 0:08:07
13 Romain Bardet (Fra) AG2R La Mondiale 0:08:10
14 Fabio Aru (Ita) Astana Pro Team 0:08:18
15 Louis Meintjes (RSA) Lampre – Merida
16 Nairo Quintana (Col) Movistar Team 0:08:27
17 Wouter Poels (Ned) Team Sky 0:08:39
18 Bauke Mollema (Ned) Trek-Segafredo
19 Daniel Martin (Irl) Etixx – Quick-Step 0:08:46
20 Mikel Nieve (Spa) Team Sky 0:08:57
21 Tanel Kangert (Est) Astana Pro Team 0:09:11
22 Joaquim Rodriguez (Spa) Team Katusha
23 Roman Kreuziger (Cze) Tinkoff Team 0:09:38
24 Sébastien Reichenbach (Swi) FDJ
25 Alejandro Valverde (Spa) Movistar Team 0:10:01
26 Sergio Henao (Col) Team Sky 0:10:15
27 Greg Van Avermaet (Bel) BMC Racing Team 0:10:52
28 Daniel Moreno (Spa) Movistar Team 0:11:16
29 Serge Pauwels (Bel) Dimension Data 0:12:15
30 Alexey Lutsenko (Kaz) Astana Pro Team
31 Haimar Zubeldia (Spa) Trek-Segafredo 0:12:44
32 Diego Rosa (Ita) Astana Pro Team 0:13:54
33 Tony Gallopin (Fra) Lotto Soudal 0:14:16
34 Emanuel Buchmann (Ger) Bora-Argon 18 0:15:20
35 Pierre Rolland (Fra) Cannondale-Drapac
36 Alexis Vuillermoz (Fra) AG2R La Mondiale
37 Geraint Thomas (GBr) Team Sky 0:15:27
38 Mikel Landa Meana (Spa) Team Sky 0:16:40
39 Vincenzo Nibali (Ita) Astana Pro Team
40 Damiano Caruso (Ita) BMC Racing Team
41 Peter Stetina (USA) Trek-Segafredo 0:17:11
42 Thomas De Gendt (Bel) Lotto Soudal 0:20:34
43 Anthony Roux (Fra) FDJ 0:20:51
44 Frank Schleck (Lux) Trek-Segafredo 0:20:56
45 Jan Polanc (Slo) Lampre – Merida
46 Jakob Fuglsang (Den) Astana Pro Team 0:21:47
47 Warren Barguil (Fra) Team Giant-Alpecin 0:21:49
48 Alberto Losada (Spa) Team Katusha 0:22:05
49 Luis Angel Mate (Spa) Cofidis, Solutions Credits 0:23:41
50 Jerome Coppel (Fra) IAM Cycling 0:25:05
51 Winner Anacona (Col) Movistar Team 0:25:30
52 Amaël Moinard (Fra) BMC Racing Team 0:25:57
53 Julian Alaphilippe (Fra) Etixx – Quick-Step
54 Wilco Kelderman (Ned) Team LottoNl-Jumbo 0:26:15
55 Timo Roosen (Ned) Team LottoNl-Jumbo
56 Reto Hollenstein (Swi) IAM Cycling
57 Anthony Delaplace (Fra) Fortuneo – Vital Concept
58 Ben Gastauer (Lux) AG2R La Mondiale
59 Daryl Impey (RSA) Orica-BikeExchange
60 Bartosz Huzarski (Pol) Bora-Argon 18
61 Paolo Tiralongo (Ita) Astana Pro Team
62 Adam Hansen (Aus) Lotto Soudal
63 Michael Valgren (Den) Tinkoff Team
64 Tejay Van Garderen (USA) BMC Racing Team
65 Jan Barta (Cze) Bora-Argon 18
66 Luis Leon Sanchez (Spa) Astana Pro Team
67 Yukiya Arashiro (Jpn) Lampre – Merida
68 Jasper Stuyven (Bel) Trek-Segafredo 0:27:09
69 Laurens Ten Dam (Ned) Team Giant-Alpecin 0:27:59
70 Peter Sagan (Svk) Tinkoff Team 0:29:03
71 Oliver Naesen (Bel) IAM Cycling 0:30:26
72 Andriy Grivko (Ukr) Astana Pro Team
73 Martin Elmiger (Swi) IAM Cycling
74 Dylan Van Baarle (Ned) Cannondale-Drapac
75 Daniel Teklehaimanot (Eri) Dimension Data
76 Mikael Cherel (Fra) AG2R La Mondiale
77 Chris Anker Sörensen (Den) Fortuneo – Vital Concept
78 Tom Dumoulin (Ned) Team Giant-Alpecin
79 Arthur Vichot (Fra) FDJ
80 Markel Irizar (Spa) Trek-Segafredo
81 Jérémy Roy (Fra) FDJ
82 Michael Schär (Swi) BMC Racing Team
83 Luka Pibernik (Slo) Lampre – Merida
84 Andreas Schillinger (Ger) Bora-Argon 18
85 Brent Bookwalter (USA) BMC Racing Team
86 Fabrice Jeandesboz (Fra) Direct Energie
87 Daniel Navarro (Spa) Cofidis, Solutions Credits
88 Roy Curvers (Ned) Team Giant-Alpecin
89 Imanol Erviti Ollo (Spa) Movistar Team
90 Grégory Rast (Swi) Trek-Segafredo
91 Nelson Oliveira (Por) Movistar Team
92 Alex Howes (USA) Cannondale-Drapac
93 Cyril Gautier (Fra) AG2R La Mondiale
94 Jon Izaguirre (Spa) Movistar Team
95 Jan Bakelants (Bel) AG2R La Mondiale
96 Sylvain Chavanel (Fra) Direct Energie
97 Michael Albasini (Swi) Orica-BikeExchange
98 Reinardt Janse Van Rensburg (RSA) Dimension Data
99 Georg Preidler (Aut) Team Giant-Alpecin
100 Cesare Benedetti (Ita) Bora-Argon 18
101 Robert Kiserlovski (Cro) Tinkoff Team
102 Paul Martens (Ger) Team LottoNl-Jumbo
103 Christopher Juul Jensen (Den) Orica-BikeExchange
104 Patrick Konrad (Aut) Bora-Argon 18
105 William Bonnet (Fra) FDJ 0:30:44
106 Simon Geschke (Ger) Team Giant-Alpecin 0:30:47
107 Vasil Kiryienka (Blr) Team Sky 0:30:58
108 Matteo Tosatto (Ita) Tinkoff Team
109 Tom Jelte Slagter (Ned) Cannondale-Drapac
110 Fabian Cancellara (Swi) Trek-Segafredo 0:31:31
111 Angel Vicioso (Spa) Team Katusha
112 Florian Vachon (Fra) Fortuneo – Vital Concept
113 Albert Timmer (Ned) Team Giant-Alpecin 0:31:35
114 Ramon Sinkeldam (Ned) Team Giant-Alpecin
115 Edvald Boasson Hagen (Nor) Dimension Data 0:31:56
116 Bertjan Lindeman (Ned) Team LottoNl-Jumbo 0:32:18
117 George Bennett (NZl) Team LottoNl-Jumbo 0:32:23
118 Marcus Burghardt (Ger) BMC Racing Team 0:32:47
119 Petr Vakoc (Cze) Etixx – Quick-Step 0:33:12
120 Maarten Wynants (Bel) Team LottoNl-Jumbo 0:33:26
121 Antoine Duchesne (Can) Direct Energie 0:34:19
122 Mathew Hayman (Aus) Orica-BikeExchange 0:36:56
123 Michael Matthews (Aus) Orica-BikeExchange
124 Luke Durbridge (Aus) Orica-BikeExchange
125 Pierre-Luc Perichon (Fra) Fortuneo – Vital Concept 0:37:07
126 Luke Rowe (GBr) Team Sky 0:39:51
127 Robert Wagner (Ger) Team LottoNl-Jumbo
128 Sep Vanmarcke (Bel) Team LottoNl-Jumbo
129 Dylan Groenewegen (Ned) Team LottoNl-Jumbo
130 Iljo Keisse (Bel) Etixx – Quick-Step
131 Fabio Sabatini (Ita) Etixx – Quick-Step
132 Tsgabu Grmay (Eth) Lampre – Merida
133 Rui Costa (Por) Lampre – Merida
134 Matteo Bono (Ita) Lampre – Merida
135 Marcel Sieberg (Ger) Lotto Soudal
136 Geoffrey Soupe (Fra) Cofidis, Solutions Credits
137 Christophe Laporte (Fra) Cofidis, Solutions Credits
138 Samuel Dumoulin (Fra) AG2R La Mondiale
139 Natnael Berhane (Eri) Dimension Data
140 Marcel Kittel (Ger) Etixx – Quick-Step
141 Romain Sicard (Fra) Direct Energie
142 Alexis Gougeard (Fra) AG2R La Mondiale
143 Lawson Craddock (USA) Cannondale-Drapac
144 Julien Vermote (Bel) Etixx – Quick-Step
145 Oscar Gatto (Ita) Tinkoff Team
146 Alexander Kristoff (Nor) Team Katusha
147 Ruben Plaza (Spa) Orica-BikeExchange
148 Eduardo Sepulveda (Arg) Fortuneo – Vital Concept
149 Jurgen Roelandts (Bel) Lotto Soudal
150 Kristijan Koren (Slo) Cannondale-Drapac
151 André Greipel (Ger) Lotto Soudal
152 Tony Martin (Ger) Etixx – Quick-Step
153 Maximiliano Richeze (Arg) Etixx – Quick-Step
154 Lars Ytting Bak (Den) Lotto Soudal
155 Maciej Bodnar (Pol) Tinkoff Team
156 Leigh Howard (Aus) IAM Cycling
157 Adrien Petit (Fra) Direct Energie
158 Nicolas Edet (Fra) Cofidis, Solutions Credits
159 Bryan Coquard (Fra) Direct Energie
160 Ramunas Navardauskas (Ltu) Cannondale-Drapac
161 Yohann Gene (Fra) Direct Energie
162 Cyril Lemoine (Fra) Cofidis, Solutions Credits
163 Jacopo Guarnieri (Ita) Team Katusha
164 Ian Stannard (GBr) Team Sky
165 Paul Voss (Ger) Bora-Argon 18
166 Stephen Cummings (GBr) Dimension Data
167 John Degenkolb (Ger) Team Giant-Alpecin
168 Davide Cimolai (Ita) Lampre – Merida
169 Bernhard Eisel (Aut) Dimension Data
170 Sam Bennett (Irl) Bora-Argon 18
171 Marco Haller (Aut) Team Katusha
172 Sondre Holst Enger (Nor) IAM Cycling
173 Greg Henderson (NZl) Lotto Soudal
174 Shane Archbold (NZl) Bora-Argon 18
175 Arnold Jeannesson (Fra) Cofidis, Solutions Credits
176 Jerome Cousin (Fra) Cofidis, Solutions Credits
177 Armindo Fonseca (Fra) Fortuneo – Vital Concept 0:41:16
178 Daniel Mclay (GBr) Fortuneo – Vital Concept
179 Vegard Breen (Nor) Fortuneo – Vital Concept 0:41:19

CLASSIFICA GENERALE

1 Christopher Froome (GBr) Team Sky 77:25:10
2 Bauke Mollema (Ned) Trek-Segafredo 0:02:27
3 Adam Yates (GBr) Orica-BikeExchange 0:02:53
4 Nairo Quintana (Col) Movistar Team 0:03:27
5 Romain Bardet (Fra) AG2R La Mondiale 0:04:15
6 Richie Porte (Aus) BMC Racing Team 0:04:27
7 Alejandro Valverde (Spa) Movistar Team 0:05:19
8 Fabio Aru (Ita) Astana Pro Team 0:05:35
9 Daniel Martin (Irl) Etixx – Quick-Step 0:05:50
10 Louis Meintjes (RSA) Lampre – Merida 0:06:07
11 Roman Kreuziger (Cze) Tinkoff Team 0:07:03
12 Joaquim Rodriguez (Spa) Team Katusha 0:07:06
13 Sébastien Reichenbach (Swi) FDJ 0:10:19
14 Sergio Henao (Col) Team Sky 0:14:40
15 Geraint Thomas (GBr) Team Sky 0:20:15
16 Pierre Rolland (Fra) Cannondale-Drapac 0:20:24
17 Tejay Van Garderen (USA) BMC Racing Team 0:23:03
18 Mikel Nieve (Spa) Team Sky 0:27:58
19 Stef Clement (Ned) IAM Cycling 0:31:15
20 Warren Barguil (Fra) Team Giant-Alpecin 0:33:05
21 Alexis Vuillermoz (Fra) AG2R La Mondiale 0:35:44
22 Emanuel Buchmann (Ger) Bora-Argon 18 0:35:59
23 Jarlinson Pantano (Col) IAM Cycling 0:36:31
24 Haimar Zubeldia (Spa) Trek-Segafredo 0:38:03
25 Tanel Kangert (Est) Astana Pro Team 0:39:24
26 Ilnur Zakarin (Rus) Team Katusha 0:39:56
27 Damiano Caruso (Ita) BMC Racing Team 0:43:46
28 Domenico Pozzovivo (Ita) AG2R La Mondiale 0:48:08
29 Rafal Majka (Pol) Tinkoff Team 0:55:12
30 Serge Pauwels (Bel) Dimension Data 0:56:08
31 Steve Morabito (Swi) FDJ 0:59:29
32 Frank Schleck (Lux) Trek-Segafredo 0:59:55
33 Daniel Navarro (Spa) Cofidis, Solutions Credits 1:02:27
34 Wouter Poels (Ned) Team Sky 1:03:50
35 Wilco Kelderman (Ned) Team LottoNl-Jumbo 1:06:39
36 Daniel Moreno (Spa) Movistar Team 1:09:06
37 Vincenzo Nibali (Ita) Astana Pro Team 1:11:09
38 Mikel Landa Meana (Spa) Team Sky 1:16:14
39 Bartosz Huzarski (Pol) Bora-Argon 18 1:19:16
40 Greg Van Avermaet (Bel) BMC Racing Team 1:22:50
41 Diego Rosa (Ita) Astana Pro Team 1:27:32
42 Daryl Impey (RSA) Orica-BikeExchange 1:29:40
43 Peter Stetina (USA) Trek-Segafredo 1:29:46
44 Tom Dumoulin (Ned) Team Giant-Alpecin 1:33:39
45 Jan Bakelants (Bel) AG2R La Mondiale 1:34:28
46 Luis Leon Sanchez (Spa) Astana Pro Team 1:34:53
47 Sylvain Chavanel (Fra) Direct Energie 1:36:34
48 Thomas De Gendt (Bel) Lotto Soudal 1:37:55
49 Julian Alaphilippe (Fra) Etixx – Quick-Step 1:38:08
50 Amaël Moinard (Fra) BMC Racing Team 1:39:20
51 Kristijan Durasek (Cro) Lampre – Merida 1:43:35
52 George Bennett (NZl) Team LottoNl-Jumbo 1:44:06
53 Eduardo Sepulveda (Arg) Fortuneo – Vital Concept 1:44:50
54 Jakob Fuglsang (Den) Astana Pro Team 1:46:04
55 Georg Preidler (Aut) Team Giant-Alpecin 1:46:33
56 Luis Angel Mate (Spa) Cofidis, Solutions Credits 1:46:47
57 Robert Kiserlovski (Cro) Tinkoff Team 1:48:44
58 Brice Feillu (Fra) Fortuneo – Vital Concept 1:50:35
59 Laurens Ten Dam (Ned) Team Giant-Alpecin 1:55:21
60 Patrick Konrad (Aut) Bora-Argon 18 1:56:12
61 Jan Polanc (Slo) Lampre – Merida 1:58:38
62 Anthony Roux (Fra) FDJ 1:59:53
63 Mikael Cherel (Fra) AG2R La Mondiale 2:00:41
64 Thomas Voeckler (Fra) Direct Energie 2:02:26
65 Ruben Plaza (Spa) Orica-BikeExchange 2:03:36
66 Fabrice Jeandesboz (Fra) Direct Energie 2:04:19
67 Ben Gastauer (Lux) AG2R La Mondiale 2:05:06
68 Paolo Tiralongo (Ita) Astana Pro Team 2:06:01
69 Alberto Losada (Spa) Team Katusha 2:07:19
70 Rui Costa (Por) Lampre – Merida 2:08:04
71 Andriy Grivko (Ukr) Astana Pro Team 2:08:48
72 Chris Anker Sörensen (Den) Fortuneo – Vital Concept 2:11:06
73 Simon Geschke (Ger) Team Giant-Alpecin 2:11:49
74 Jon Izaguirre (Spa) Movistar Team 2:12:57
75 Alexey Lutsenko (Kaz) Astana Pro Team 2:15:13
76 Winner Anacona (Col) Movistar Team 2:15:22
77 Tom Jelte Slagter (Ned) Cannondale-Drapac 2:15:39
78 Martin Elmiger (Swi) IAM Cycling 2:15:57
79 Arthur Vichot (Fra) FDJ 2:21:34
80 Jerome Coppel (Fra) IAM Cycling 2:21:37
81 Jérémy Roy (Fra) FDJ 2:23:18
82 Romain Sicard (Fra) Direct Energie 2:24:05
83 Nelson Oliveira (Por) Movistar Team 2:24:11
84 Oliver Naesen (Bel) IAM Cycling 2:24:18
85 Tony Gallopin (Fra) Lotto Soudal 2:25:17
86 Arnold Jeannesson (Fra) Cofidis, Solutions Credits 2:26:49
87 Cyril Gautier (Fra) AG2R La Mondiale 2:26:52
88 Michael Schär (Swi) BMC Racing Team 2:27:08
89 Jan Barta (Cze) Bora-Argon 18 2:28:14
90 Peter Sagan (Svk) Tinkoff Team 2:28:23
91 Daniel Teklehaimanot (Eri) Dimension Data 2:28:29
92 Anthony Delaplace (Fra) Fortuneo – Vital Concept 2:31:20
93 Tsgabu Grmay (Eth) Lampre – Merida 2:31:26
94 Michael Valgren (Den) Tinkoff Team 2:31:40
95 Tony Martin (Ger) Etixx – Quick-Step 2:32:05
96 Adam Hansen (Aus) Lotto Soudal 2:33:37
97 Marcus Burghardt (Ger) BMC Racing Team 2:36:35
98 Florian Vachon (Fra) Fortuneo – Vital Concept 2:36:55
99 Bertjan Lindeman (Ned) Team LottoNl-Jumbo 2:39:07
100 Paul Martens (Ger) Team LottoNl-Jumbo 2:43:09
101 Edvald Boasson Hagen (Nor) Dimension Data 2:43:17
102 Dylan Van Baarle (Ned) Cannondale-Drapac 2:43:40
103 Luka Pibernik (Slo) Lampre – Merida 2:44:08
104 Jasper Stuyven (Bel) Trek-Segafredo 2:46:53
105 Luke Durbridge (Aus) Orica-BikeExchange 2:47:34
106 Sep Vanmarcke (Bel) Team LottoNl-Jumbo 2:49:13
107 Pierre-Luc Perichon (Fra) Fortuneo – Vital Concept 2:50:00
108 Reto Hollenstein (Swi) IAM Cycling 2:50:17
109 Reinardt Janse Van Rensburg (RSA) Dimension Data 2:50:25
110 Markel Irizar (Spa) Trek-Segafredo 2:52:04
111 Antoine Duchesne (Can) Direct Energie 2:53:27
112 Paul Voss (Ger) Bora-Argon 18 2:53:36
113 Lawson Craddock (USA) Cannondale-Drapac 2:54:08
114 Fabian Cancellara (Swi) Trek-Segafredo 2:55:00
115 Yukiya Arashiro (Jpn) Lampre – Merida 2:55:23
116 Vasil Kiryienka (Blr) Team Sky 2:56:54
117 Roy Curvers (Ned) Team Giant-Alpecin 2:57:26
118 Grégory Rast (Swi) Trek-Segafredo 2:57:42
119 Bryan Coquard (Fra) Direct Energie 2:59:29
120 Timo Roosen (Ned) Team LottoNl-Jumbo 2:59:51
121 Michael Matthews (Aus) Orica-BikeExchange 3:00:24
122 Jurgen Roelandts (Bel) Lotto Soudal 3:00:44
123 Petr Vakoc (Cze) Etixx – Quick-Step 3:00:59
124 Nicolas Edet (Fra) Cofidis, Solutions Credits 3:01:23
125 Imanol Erviti Ollo (Spa) Movistar Team 3:01:50
126 Alex Howes (USA) Cannondale-Drapac 3:01:58
127 André Greipel (Ger) Lotto Soudal 3:03:28
128 William Bonnet (Fra) FDJ 3:04:33
129 Michael Albasini (Swi) Orica-BikeExchange 3:04:35
130 Mathew Hayman (Aus) Orica-BikeExchange 3:04:53
131 Ramunas Navardauskas (Ltu) Cannondale-Drapac 3:05:29
132 Christopher Juul Jensen (Den) Orica-BikeExchange 3:06:06
133 Angel Vicioso (Spa) Team Katusha 3:06:35
134 Samuel Dumoulin (Fra) AG2R La Mondiale 3:06:45
135 Natnael Berhane (Eri) Dimension Data 3:07:33
136 Cyril Lemoine (Fra) Cofidis, Solutions Credits 3:07:53
137 Brent Bookwalter (USA) BMC Racing Team 3:09:36
138 Maarten Wynants (Bel) Team LottoNl-Jumbo 3:10:21
139 Jerome Cousin (Fra) Cofidis, Solutions Credits 3:11:17
140 Iljo Keisse (Bel) Etixx – Quick-Step 3:11:21
141 Stephen Cummings (GBr) Dimension Data 3:11:22
142 Sondre Holst Enger (Nor) IAM Cycling 3:11:31
143 Geoffrey Soupe (Fra) Cofidis, Solutions Credits 3:11:40
144 Ramon Sinkeldam (Ned) Team Giant-Alpecin 3:14:49
145 Armindo Fonseca (Fra) Fortuneo – Vital Concept 3:15:16
146 Matteo Tosatto (Ita) Tinkoff Team 3:16:23
147 Maximiliano Richeze (Arg) Etixx – Quick-Step 3:16:27
148 Cesare Benedetti (Ita) Bora-Argon 18 3:16:40
149 John Degenkolb (Ger) Team Giant-Alpecin 3:18:04
150 Julien Vermote (Bel) Etixx – Quick-Step 3:18:08
151 Alexander Kristoff (Nor) Team Katusha 3:19:04
152 Matteo Bono (Ita) Lampre – Merida 3:19:36
153 Fabio Sabatini (Ita) Etixx – Quick-Step 3:20:58
154 Andreas Schillinger (Ger) Bora-Argon 18 3:21:44
155 Greg Henderson (NZl) Lotto Soudal 3:23:17
156 Albert Timmer (Ned) Team Giant-Alpecin 3:23:25
157 Dylan Groenewegen (Ned) Team LottoNl-Jumbo 3:24:03
158 Yohann Gene (Fra) Direct Energie 3:24:11
159 Christophe Laporte (Fra) Cofidis, Solutions Credits 3:24:17
160 Oscar Gatto (Ita) Tinkoff Team 3:24:47
161 Maciej Bodnar (Pol) Tinkoff Team 3:25:33
162 Adrien Petit (Fra) Direct Energie 3:25:38
163 Kristijan Koren (Slo) Cannondale-Drapac 3:26:12
164 Robert Wagner (Ger) Team LottoNl-Jumbo 3:26:23
165 Luke Rowe (GBr) Team Sky 3:28:10
166 Jacopo Guarnieri (Ita) Team Katusha 3:28:16
167 Marco Haller (Aut) Team Katusha 3:29:10
168 Marcel Kittel (Ger) Etixx – Quick-Step 3:29:53
169 Ian Stannard (GBr) Team Sky 3:31:04
170 Vegard Breen (Nor) Fortuneo – Vital Concept 3:32:26
171 Davide Cimolai (Ita) Lampre – Merida 3:32:39
172 Marcel Sieberg (Ger) Lotto Soudal 3:33:44
173 Alexis Gougeard (Fra) AG2R La Mondiale 3:35:31
174 Daniel Mclay (GBr) Fortuneo – Vital Concept 3:38:42
175 Bernhard Eisel (Aut) Dimension Data 3:42:47
176 Shane Archbold (NZl) Bora-Argon 18 3:43:50
177 Leigh Howard (Aus) IAM Cycling 3:49:54
178 Lars Ytting Bak (Den) Lotto Soudal 3:54:42
179 Sam Bennett (Irl) Bora-Argon 18 4:10:02

Zakarin a pochi passi dal successo nel tappa del Lac dEmosson, una delle più impegnative del Tour 2016 (Getty Images Sport)

Zakarin a pochi passi dal successo nel tappa del Lac d'Emosson, una delle più impegnative del Tour 2016 (Getty Images Sport)

20-07-2016

luglio 20, 2016 by Redazione  
Filed under Ordini d'arrivo

TOUR DE FRANCE

Il russo Ilnur Zakarin (Team Katusha) si è imposto nella diciassettesima tappa,
Berna – Finhaut / Emosson, percorrendo 184.5 Km in 4h36′33″, alla media di 40.029 Km/h. Ha preceduto di 55″ il colombiano Pantano Gómez e di 1′26″ il polacco Majka. Miglior italiano Domenico Pozzovico (AG2R La Mondiale), 7° a 2′50″. Il britannico Christopher Froome (Team Sky) è ancora maglia gialla con 2′27″ sull’olandese Mollema e 2′53″ sul connazionale Yates. Miglior italiano Fabio Aru (Astana Pro Team), 8° a 5′35″

GRAND PRIX CERAMI

Il belga Jelle Wallays (Lotto Soudal) si è imposto nella corsa belga, Saint Ghislain – Frameries, percorrendo 211 Km in 4h41′58″, alla media di 44.899 Km/h. Ha preceduto di 7″ il connazionale Baugnies e di 13″ il britannico Latham. Miglior italiano Antonio Parrinello (D’Amico – Bottecchia), 6° a 15″

TOUR OF QINGHAI LAKE (Cina)

L’ucraino Vitaly Buts (Kolss BDC Team) si è imposto nella quarta tappa, Guide – Qinghai Lake, percorrendo 147 Km in 4h01′51″, alla media di 36.469 Km/h. Ha preceduto allo sprint lo sloveno Mugerli e il connazionale Kononenko. Miglior italiano Alberto Cecchin (Team Roth), 4°. Buts è ancora leader della classifica con 12″ sul colombiano Rubiano Chávez e 16″ su Kononenko. Miglior italiano Cecchin, 5° a 22″

MATTEOTTI: ALBANESE ANTICIPA TUTTI

luglio 20, 2016 by Redazione  
Filed under News

Prima vittoria tra i professioni per il (non)professionista Albanese, grande speranza del ciclismo azzurro futuro.

Se l’aggiudica Vincenzo Albanese (Hopplà Petroli Firenze, ma in corsa con la maglia azzurra) l’edizione 2016 del Trofeo Matteotti, gara che fino ad un mese fa rischiava di essere l’ennesima a venir depennata dal calendario a causa della mancanza di fondi. Invece, gli organizzatori sono riusciti a “salvarla” e l’esito è stato uno dei meno attesi: ad imporsi in mezzo a tanti professionisti è stato un atleta classe 96, non ancora inserito nel giro maggiore. Il corridore abruzzese ha anticipo la volata riuscendo a resistere al ritorno del gruppo lanciato per una manciata di metri e, così come nella la scorsa edizione, i velocisti sono stati beffati nonostante una maniacale attenzione ai distacchi e il controllo su ogni tentativo di fuga. La prima aveva avuto protagonisti quattro elementi – Gazzara (Norda), Gil Martínez (Wilier), Stash (Gazprom) e Fortin (GM Europa) – che si sono visti riassorbire dal plotone quando mancavano ancora 30km al traguardo.
Nella seconda parte della gara non sono mancati gli attacchi e, anzi, si è accesa una sorta di sfida tra Bardiani e Androni con la prima che ha tentato numerose volte, con Bongiorno, di far saltare il banco; la seconda formazione, dal canto suo, ha rintuzzato tutti gli attacchi. Più tardi è stato il turno di Filosi (Nippo) che però è stato ripreso in pochi metri. Quindi ai -2 è stata la volta di Albanese che, con la fiducia di Cassani sulle spalle, ha lasciato il plotone sorprendendo tutti proprio quando lo sprint sembrava praticamente avviato.
Nulla da fare così per i velocisti che per il secondo anno di fila si devono accontentare dei piazzamenti: Belletti (Wilier) giunge appena pochi metri dietro al vincitore battendo Viganò (Androni), Gaffurini (Norda), Zamparella (Amore e Vita), Parrinello (D’Amico), Shalunov (Gazprom) e Marcato (Italia).

Andrea Mastrangelo

ORDINE D’ARRIVO

1 Vincenzo Albanese (Ita) Italian National Team 4:41:36
2 Manuel Belletti (Ita) Wilier Trestina-Southeast
3 Davide Vigano (Ita) Androni Giocattoli – Sidermec
4 Nicola Gaffurini (Ita) Norda–MG.Kvis Vega
5 Marco Zamparella (Ita) Amore & Vita – Selle SMP
6 Antonio Parrinello (Ita) d’Amico Bottecchia
7 Evgeny Shalunov (Rus) Gazprom-Rusvelo
8 Marco Marcato (Ita) Italian National Team
9 Mauro Finetto (Ita) Unieuro Wilier
10 Francesco Gavazzi (Ita) Androni Giocattoli – Sidermec
11 Artem Nych (Rus) Gazprom-Rusvelo
12 Simone Sterbini (Ita) Bardiani CSF
13 Stefano Pirazzi (Ita) Bardiani CSF
14 Antonio Di Sante (Ita) GM Europa Ovini
15 Francesco Manuel Bongiorno (Ita) Bardiani CSF
16 Marco Tizza (Ita) d’Amico Bottecchia
17 Iuri Filosi (Ita) Nippo – Vini Fantini
18 Aleksey Rybalkin (Rus) Gazprom-Rusvelo
19 Marco Tecchio (Ita) Unieuro Wilier
20 Alessio Taliani (Ita) Androni Giocattoli – Sidermec
21 Franco Pellizotti (Ita) Androni Giocattoli – Sidermec
22 Simone Velasco (Ita) Bardiani CSF
23 Giulio Ciccone (Ita) Bardiani CSF
24 Redi Halilaj (Alb) Amore & Vita – Selle SMP
25 Gian Marco Di Francesco (Ita) Norda–MG.Kvis Vega
26 Enrique Sanz (Spa) Wilier Trestina-Southeast
27 Cristian Rodriguez Martin (Spa) Wilier Trestina-Southeast
28 Michele Gazzarra (Ita) Norda–MG.Kvis Vega
29 Simone Ravanelli (Ita) Unieuro Wilier
30 Alan Marangoni (Ita) Italian National Team
31 Federico Borella (Ita) GM Europa Ovini
32 Mattia Frapporti (Ita) Unieuro Wilier
33 Damiano Cunego (Ita) Nippo – Vini Fantini
34 Davide Pacchiardo (Ita) GM Europa Ovini
35 Ivan Balykin (Rus) GM Europa Ovini
36 Andrea Cacciotti (Ita) Unieuro Wilier
37 Egan Arley Bernal Gomez (Col) Androni Giocattoli – Sidermec
38 Danilo Celano (Ita) Amore & Vita – Selle SMP
39 Edoardo Zardini (Ita) Bardiani CSF
40 Marco Frapporti (Ita) Androni Giocattoli – Sidermec
41 Pier Paolo De Negri (Ita) Nippo – Vini Fantini
42 Rafael Andriato (Bra)
43 Julen Amezqueta (Spa) Wilier Trestina-Southeast
44 Filippo Rocchetti (Ita) Italian National Team
45 Enrico Salvador (Ita) Unieuro Wilier
46 Matteo Rotondi (Ita) GM Europa Ovini
47 Paolo Totò (Ita) Norda–MG.Kvis Vega
48 Michele Scartezzini (Ita) Norda–MG.Kvis Vega
49 Artur Ershov (Rus) Gazprom-Rusvelo
50 Roman Kustadinchev (Rus) Gazprom-Rusvelo
51 Niko Colonna (Ita) Italian National Team
52 Matteo Fabbro (Ita) Italian National Team
53 Iltjan Nika (Alb) d’Amico Bottecchia
54 Eugenio Bani (Ita) Amore & Vita – Selle SMP
55 Andrea Ruscetta (Ita) GM Europa Ovini
56 David Galarreta Ugarte (Spa) Amore & Vita – Selle SMP
57 José Alberto Marquez Moreno (Spa) GM Europa Ovini
58 Davide Leone (Ita) d’Amico Bottecchia
59 Paolo Ciavatta (Ita) d’Amico Bottecchia
60 Yonder Godoy (Ven) Wilier Trestina-Southeast

Lunder 23 Vincenzo Albanese precede a sorpresa i professionisti in gara alla 69a edizione del Trofeo Matteotti (foto Scanferla)

L'under 23 Vincenzo Albanese precede a sorpresa i professionisti in gara alla 69a edizione del Trofeo Matteotti (foto Scanferla)

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