SAGAN SCACCIA LA NEMESI VAN AVERMAET
Testa a testa tra il campione del mondo e il belga della Bmc sull’arrivo di Laguna Seca ma, a differenza di quanto era spesso avvenuto nelle ultime due stagioni, questa volta è lo slovacco della Tinkoff a precedere il rivale nella volata del gruppetto selezionatosi nelle due salite finali, comprendente anche Gianni Moscon (14° sul traguardo), portando a 15 i suoi successi in carriera al Giro di California. Sebbene non brillantissimo nel finale, Julian Alaphilippe allunga in classifica generale dove ora conduce con 22” su Peter Stetina e 37” su George Bennett.
La quarta tappa del Giro di California, 217 km da Morro Bay a Laguna Seca, si è disputata lungo un percorso in gran parte agevole, al di là dei tre GPM di modesta difficoltà disseminati qua e là, e tutto in riva all’Oceano Pacifico ma con un finale decisamente insidioso, caratterizzato da una salita di 2a categoria ai -8 dal traguardo e una di 3a categoria ai -3M con l’arrivo posto all’interno del celebre circuito che ogni anno ospita una prova del MotoMondiale. Una frazione dunque non alla portata della maggior parte dei velocisti e questo ha incentivato i tentativi di fuga, che sono stati innumerevoli nei primi 60 km in cui nessuno è riuscito a prendere veramente il largo, tanto che Julian Alaphilippe (Etixx-QuickStep) ha potuto transitare in testa al primo sprint intermedio conquistando 3” di abbuono e rafforzando la sua leadership nella classifica generale. Uno dei corridori più attivi nel cercare di avvantaggiarsi è stato stranamente Mark Cavendish (Dimension Data), che alla fine ce l’ha fatta a prendere il largo in compagnia di Michael Mørkøv (Katusha), Ryan Anderson (Direct Energie), Timo Roosen (Lotto-Jumbo), Tanner Putt (UnitedHealthcare), William Routley (Rally Cycling) e Gregory Daniel (Axeon Hagens Berman), quest’ultimo già in grande evidenza nella tappa di ieri, nella quale era stato l’ultimo ad arrendersi al ritorno del gruppo sulla salita finale della Gibriltar Road. Gli uomini di testa, tutti piuttosto lontani in classifica generale, hanno avuto via libera dall’Etixx-QuickStep acquisendo un vantaggio massimo intorno ai 5′, ma la Tinkoff, com’era prevedibile, si è portata con decisione in testa a tirare per Peter Sagan, favoritissimo di giornata su di un finale cucito su misura per le sue caratteristiche.
I fuggitivi hanno comunque venduto cara la pelle, conservando un vantaggio ancora di 1′ ai piedi della salita di Laureles Grade sulla quale, come era avvenuto il giorno prima, Daniel ha lasciato dietro di sè i compagni d’avventura tentando di resistere in tutti i modi alla rincorsa dei big, tra i quali si è scatenata la bagarre, alla quale non ha potuto purtroppo partecipare Lachlan Morton (Jelly Belly) che, rimasto vittima di una caduta, arriverà al traguardo con un ritardo di 10′02” dicendo addio alle velleità di chiudere nelle zone alte della classifica generale, dove occupava il 7° posto. Il primo a muoversi è stato Daniel Jaramillo (UnitedHealtcare), dopo di che ci hanno prova il terzo della generale George Bennett (Lotto-Jumbo), portato avanti dal compagno Alexey Vermeulen; quindi è stata la volta del nostro Gianni Moscon (Team Sky) e di Daniel Teklehaimanot (Dimension Data), le cui azioni hanno fatto sì che il gruppo si riducesse a una ventina di atleti, comprendente tutti gli uomini di classifica ma anche Sagan e Greg Van Avermaet (Bmc) e che Daniel venisse ripreso e staccato. Sull’ultima salita, posta all’interno del circuito di Laguna Seca, hanno provato ad andarsene nell’ordine Ruben Guerreiro (Axeon Hagens Berman), Nathan Haas (Dimension Data) e il secondo della generale Peter Stetina (Trek-Segafredo), che ha tentato di mettere in difficoltà un Alaphilippe evidentemente meno brillante rispetto alla tappa di Gibraltar Road, che si è sempre mantenuto nelle retrovie del gruppetto. Tutte queste azioni non hanno comunque sortito effetti, anche perchè la Bmc, in netta superiorità numerica rispetto alle altre formazioni, ha preso decisamente in mano la situazione negli ultimi 3 km preparando lo sprint di Van Avermaet. Il belga si è posizionato in terza posizione a ruota di Haas, che è stato il primo a lanciare lo sprint, e di Sagan tentando di anticipare quest’ultimo sul rettilineo finale ma, nel momento stesso in cui ha visto il rivale alzarsi sui pedali, il campione del mondo è partito a sua volta impedendogli di superarlo per poi saltarlo e cogliere il suo secondo successo in questo Giro di California, nonchè il quindicesimo in carriera nella corsa a tappe statunitense, e prendendosi una bella rivincita nei confronti della sua bestia nera Van Avermaet, che tra il 2015 e il 2016 aveva sfidato 5 volte incassando 4 sconfitte (due tappe alle ultime due Tirreno-Adriatico, l’Omloop Het Nieuwsblad dello scorso febbraio e la frazione di Rodez al Tour de France di un anno fa). Questa volta, invece, è stato l’atleta della Bmc a doversi accontentare della piazza d’onore davanti ad Haas, al suo compagno Brent Bookwalter e ai due talenti dell’Axeon Hagens Berman Tao Gheoghegan Hart e Neilson Powless mentre Alaphilippe e Stetina, rispettivamente 10° e 11°, hanno guadagnato 3” su Bennett e su Laurens Ten Dam (Giant-Alpecin), rimasti nel secondo gruppo insieme a Moscon, 14° al traguardo, per via di un buco creatosi in volata. La nuova classifica generale vede dunque Alaphilippe portare a 22” il suo vantaggio su Stetina con Bennett 3° a 37”, Bookwalter 4° a 40”, Powless 5° a 43” e Ten Dam 6° a 49”, ma potrà subire nuove modifiche al termine della quinta tappa, 212 km da Lodi a South Lake Tahoe, che presenta un’altimetria un po’ particolare. I chilometro tra il 60° e il 140° circa sono, infatti, un lunghissimo falsopiano in salita che porta dal livello del mare fino ai 2400 metri di altitudine, dopo di che verranno affrontate le due brevi salite di Kirkwood e di Carson Pass e, soprattutto, lo strappo che porta sul traguardo, 1700 metri con una pendenza media del 5,9%.
Marco Salonna
ORDINE D’ARRIVO
1 Peter Sagan (Svk) Tinkoff Team 5:16:33
2 Greg Van Avermaet (Bel) BMC Racing Team
3 Nathan Haas (Aus) Dimension Data
4 Brent Bookwalter (USA) BMC Racing Team
5 Tao Geoghegan-Hart (GBr) Axeon Hagens Berman
6 Neilson Powless (USA) Axeon Hagens Berman
7 Rohan Dennis (Aus) BMC Racing Team
8 Jurgen Van den Broeck (Bel) Team Katusha
9 Rob Britton (Can) Rally Cycling
10 Julian Alaphilippe (Fra) Etixx – Quick-Step
11 Peter Stetina (USA) Trek-Segafredo
12 Samuel Sanchez (Spa) BMC Racing Team
13 Andrew Talansky (USA) Cannondale Pro Cycling 0:00:03
14 Gianni Moscon (Ita) Team Sky
15 Ruben Guerreiro (Por) Axeon Hagens Berman
16 Lawson Craddock (USA) Cannondale Pro Cycling
17 Javier Megias (Spa) Team Novo Nordisk
18 George Bennett (NZl) Team LottoNl-Jumbo
19 Haimar Zubeldia (Spa) Trek-Segafredo
20 Laurens ten Dam (Ned) Team Giant-Alpecin
21 Jhonatan Restrepo (Col) Team Katusha
22 Daniel Jaramillo (Col) UnitedHealthcare Professional Cycling Team 0:00:12
23 Travis McCabe (USA) Holowesko-Citadel Racing Team 0:00:38
24 Marco Canola (Ita) UnitedHealthcare Professional Cycling Team
25 Danny Van Poppel (Ned) Team Sky
26 Daniel Teklehaimanot (Eri) Dimension Data
27 Robin Carpenter (USA) Holowesko-Citadel Racing Team
28 Antoine Duchesne (Can) Direct Energie
29 Rob Squire (USA) Holowesko-Citadel Racing Team
30 Søren Kragh Andersen (Den) Team Giant-Alpecin
31 John Hornbeck (USA) Holowesko-Citadel Racing Team 0:01:04
32 Jonathan Clarke (Aus) UnitedHealthcare Professional Cycling Team 0:01:06
33 Sindre Skjøstad Lunke (Nor) Team Giant-Alpecin
34 Janez Brajkovic (Slo) UnitedHealthcare Professional Cycling Team
35 Jacob Rathe (USA) Jelly Belly p/b Maxxis
36 Fabrice Jeandesboz (Fra) Direct Energie
37 Alexey Vermeulen (USA) Team LottoNl-Jumbo
38 Tiago Machado (Por) Team Katusha
39 Xabier Zandio (Spa) Team Sky
40 Julien Bernard (Fra) Trek-Segafredo 0:01:14
41 Angus Morton (Aus) Jelly Belly p/b Maxxis
42 Maxime Bouet (Fra) Etixx – Quick-Step
43 Kiel Reijnen (USA) Trek-Segafredo 0:01:25
44 Christopher Jones (USA) UnitedHealthcare Professional Cycling Team
45 Phillip Gaimon (USA) Cannondale Pro Cycling
46 Petr Vakoc (Cze) Etixx – Quick-Step 0:02:37
47 Timo Roosen (Ned) Team LottoNl-Jumbo 0:02:53
48 Ryan Anderson (Can) Direct Energie
49 Vasil Kiryienka (Blr) Team Sky 0:03:08
50 Michael Mørkøv (Den) Team Katusha 0:03:09
51 Koen De Kort (Ned) Team Giant-Alpecin 0:03:25
52 Alex Peters (GBr) Team Sky
53 Jasper Stuyven (Bel) Trek-Segafredo
54 Danilo Wyss (Swi) BMC Racing Team 0:03:28
55 Gregory Daniel (USA) Axeon Hagens Berman 0:03:49
56 Maximiliano Richeze (Arg) Etixx – Quick-Step 0:04:43
57 Geoffrey Curran (USA) Axeon Hagens Berman
58 Adrien Petit (Fra) Direct Energie 0:05:49
59 Angelo Tulik (Fra) Direct Energie
60 Joonas Henttala (Fin) Team Novo Nordisk
61 Logan Owen (USA) Axeon Hagens Berman
62 Daniel Eaton (USA) UnitedHealthcare Professional Cycling Team
63 Dennis van Winden (Ned) Team LottoNl-Jumbo
64 Juraj Sagan (Svk) Tinkoff Team 0:08:07
65 Michael Gogl (Aut) Tinkoff Team
66 Bernhard Eisel (Aut) Dimension Data
67 Michael Schär (Swi) BMC Racing Team
68 David Lozano Riba (Spa) Team Novo Nordisk
69 Mark Cavendish (GBr) Dimension Data
70 Mike Teunissen (Ned) Team LottoNl-Jumbo
71 Maarten Wynants (Bel) Team LottoNl-Jumbo
72 Jacques Janse Van Rensburg (RSA) Dimension Data
73 William Routley (Can) Rally Cycling
74 Toms Skujins (Lat) Cannondale Pro Cycling
75 Emerson Oronte (USA) Rally Cycling 0:08:19
76 Daniel Patten (GBr) Team WIGGINS
77 Julián Arredondo (Col) Trek-Segafredo
78 Romain Sicard (Fra) Direct Energie 0:08:22
79 John Degenkolb (Ger) Team Giant-Alpecin 0:09:00
80 Alexander Kristoff (Nor) Team Katusha 0:09:02
81 Lars Petter Nordhaug (Nor) Team Sky 0:09:08
82 Andzs Flaksis (Lat) Holowesko-Citadel Racing Team 0:09:43
83 Taylor Sheldon (USA) Jelly Belly p/b Maxxis 0:10:01
84 Lachlan Morton (Aus) Jelly Belly p/b Maxxis 0:10:02
85 Jordan Cheyne (Can) Jelly Belly p/b Maxxis
86 Martin Velits (Svk) Etixx – Quick-Step 0:10:17
87 Taylor Phinney (USA) BMC Racing Team
88 Caleb Fairly (USA) Team Giant-Alpecin
89 Adam de Vos (Can) Rally Cycling
90 Markel Irizar (Spa) Trek-Segafredo
91 William Barta (USA) Axeon Hagens Berman
92 Krists Neilands (Lat) Axeon Hagens Berman
93 Dylan Groenewegen (Ned) Team LottoNl-Jumbo
94 Michael Sheehan (USA) Jelly Belly p/b Maxxis
95 Tanner Putt (USA) UnitedHealthcare Professional Cycling Team 0:10:39
96 Evan Huffman (USA) Rally Cycling
97 Bryan Coquard (Fra) Direct Energie
98 Nikolay Trusov (Rus) Tinkoff Team 0:11:46
99 Vladimir Isaychev (Rus) Team Katusha
100 Owain Doull (GBr) Team WIGGINS
101 Christopher Latham (GBr) Team WIGGINS
102 Ben King (USA) Cannondale Pro Cycling
103 Patrick Bevin (NZl) Cannondale Pro Cycling
104 Ramon Sinkeldam (Ned) Team Giant-Alpecin
105 Andrea Peron (Ita) Team Novo Nordisk
106 Christopher Williams (Aus) Team Novo Nordisk
107 Alan Marangoni (Ita) Cannondale Pro Cycling
108 Charles Planet (Fra) Team Novo Nordisk
109 Martijn Verschoor (Ned) Team Novo Nordisk
110 Stephen Clancy (Irl) Team Novo Nordisk
111 Jake Kelly (GBr) Team WIGGINS
112 Robert Wagner (Ger) Team LottoNl-Jumbo
113 Bryan Nauleau (Fra) Direct Energie
114 Mark Christian (GBr) Team WIGGINS
115 Nikolas Maes (Bel) Etixx – Quick-Step
116 Roy Curvers (Ned) Team Giant-Alpecin
117 Tyler Farrar (USA) Dimension Data
118 Tom Boonen (Bel) Etixx – Quick-Step
119 Adam Blythe (GBr) Tinkoff Team
120 Bradley Wiggins (GBr) Team WIGGINS
121 Jean-Pierre Drucker (Lux) BMC Racing Team
122 Zdenek Stybar (Cze) Etixx – Quick-Step
123 Michal Kolár (Svk) Tinkoff Team
124 Marco Haller (Aut) Team Katusha
125 Matthew Brammeier (Irl) Dimension Data
126 Mark Renshaw (Aus) Dimension Data
127 Michael Thompson (GBr) Team WIGGINS
128 Jacopo Guarnieri (Ita) Team Katusha
129 Andrew Fenn (GBr) Team Sky
130 Andrei Krasilnikau (Blr) Holowesko-Citadel Racing Team
131 Joseph Lewis (Aus) Holowesko-Citadel Racing Team
132 John Murphy (USA) UnitedHealthcare Professional Cycling Team
133 Chris Putt (USA) Jelly Belly p/b Maxxis
134 Danny Pate (USA) Rally Cycling
135 Ben Wolfe (USA) Jelly Belly p/b Maxxis
136 Pierrick Naud (Can) Rally Cycling
137 Wouter Wippert (Ned) Cannondale Pro Cycling
138 Andrew Tennant (GBr) Team WIGGINS
139 Niccolò Bonifazio (Ita) Trek-Segafredo 0:11:54
140 Oscar Clark (USA) Holowesko-Citadel Racing Team 0:15:37
141 Jesse Anthony (USA) Rally Cycling 0:15:40
142 Erik Baska (Svk) Tinkoff Team 0:16:45
143 Oscar Gatto (Ita) Tinkoff Team
CLASSIFICA GENERALE
1 Julian Alaphilippe (Fra) Etixx – Quick-Step 18:06:17
2 Peter Stetina (USA) Trek-Segafredo 0:00:22
3 George Bennett (NZl) Team LottoNl-Jumbo 0:00:37
4 Brent Bookwalter (USA) BMC Racing Team 0:00:40
5 Neilson Powless (USA) Axeon Hagens Berman 0:00:43
6 Laurens ten Dam (Ned) Team Giant-Alpecin 0:00:49
7 Rohan Dennis (Aus) BMC Racing Team 0:01:01
8 Samuel Sanchez (Spa) BMC Racing Team
9 Rob Britton (Can) Rally Cycling 0:01:12
10 Haimar Zubeldia (Spa) Trek-Segafredo 0:01:15
11 Andrew Talansky (USA) Cannondale Pro Cycling
12 Lawson Craddock (USA) Cannondale Pro Cycling 0:01:18
13 Ruben Guerreiro (Por) Axeon Hagens Berman 0:01:34
14 Javier Megias (Spa) Team Novo Nordisk 0:01:39
15 Jurgen Van den Broeck (Bel) Team Katusha 0:01:44
16 Tao Geoghegan-Hart (GBr) Axeon Hagens Berman 0:02:13
17 Jonathan Clarke (Aus) UnitedHealthcare Professional Cycling Team 0:02:39
18 John Hornbeck (USA) Holowesko-Citadel Racing Team 0:02:40
19 Janez Brajkovic (Slo) UnitedHealthcare Professional Cycling Team 0:03:40
20 Fabrice Jeandesboz (Fra) Direct Energie 0:03:43
21 Daniel Teklehaimanot (Eri) Dimension Data 0:03:45
22 Rob Squire (USA) Holowesko-Citadel Racing Team
23 Robin Carpenter (USA) Holowesko-Citadel Racing Team 0:04:19
24 Maxime Bouet (Fra) Etixx – Quick-Step
25 Nathan Haas (Aus) Dimension Data 0:04:57
26 Sindre Skjøstad Lunke (Nor) Team Giant-Alpecin 0:05:32
27 Julien Bernard (Fra) Trek-Segafredo 0:05:41
28 Daniel Jaramillo (Col) UnitedHealthcare Professional Cycling Team 0:05:53
29 Jhonatan Restrepo (Col) Team Katusha 0:05:59
30 Alexey Vermeulen (USA) Team LottoNl-Jumbo 0:06:11
31 Angus Morton (Aus) Jelly Belly p/b Maxxis 0:06:55
32 Christopher Jones (USA) UnitedHealthcare Professional Cycling Team 0:07:27
33 Danilo Wyss (Swi) BMC Racing Team 0:07:55
34 Phillip Gaimon (USA) Cannondale Pro Cycling 0:08:01
35 Greg Van Avermaet (Bel) BMC Racing Team 0:09:45
36 Tiago Machado (Por) Team Katusha 0:10:03
37 Lachlan Morton (Aus) Jelly Belly p/b Maxxis 0:10:50
38 Jacques Janse Van Rensburg (RSA) Dimension Data 0:10:58
39 Travis McCabe (USA) Holowesko-Citadel Racing Team 0:11:37
40 Timo Roosen (Ned) Team LottoNl-Jumbo 0:12:44
41 Koen De Kort (Ned) Team Giant-Alpecin 0:13:16
42 Antoine Duchesne (Can) Direct Energie 0:13:26
43 Lars Petter Nordhaug (Nor) Team Sky 0:13:35
44 Gregory Daniel (USA) Axeon Hagens Berman 0:13:36
45 Petr Vakoc (Cze) Etixx – Quick-Step 0:15:25
46 Kiel Reijnen (USA) Trek-Segafredo 0:15:28
47 Jordan Cheyne (Can) Jelly Belly p/b Maxxis 0:15:43
48 Geoffrey Curran (USA) Axeon Hagens Berman 0:15:55
49 Romain Sicard (Fra) Direct Energie 0:16:13
50 Danny Van Poppel (Ned) Team Sky 0:16:34
51 Mark Christian (GBr) Team WIGGINS 0:16:44
52 Angelo Tulik (Fra) Direct Energie 0:16:57
53 Ben King (USA) Cannondale Pro Cycling 0:17:03
54 Jasper Stuyven (Bel) Trek-Segafredo 0:17:28
55 Daniel Eaton (USA) UnitedHealthcare Professional Cycling Team 0:17:57
56 Michael Gogl (Aut) Tinkoff Team 0:17:58
57 Michael Schär (Swi) BMC Racing Team
58 Mike Teunissen (Ned) Team LottoNl-Jumbo 0:18:59
59 Søren Kragh Andersen (Den) Team Giant-Alpecin 0:19:07
60 Maarten Wynants (Bel) Team LottoNl-Jumbo 0:19:38
61 Taylor Sheldon (USA) Jelly Belly p/b Maxxis 0:19:52
62 Emerson Oronte (USA) Rally Cycling 0:20:51
63 Andzs Flaksis (Lat) Holowesko-Citadel Racing Team 0:21:05
64 Krists Neilands (Lat) Axeon Hagens Berman 0:21:09
65 Jacob Rathe (USA) Jelly Belly p/b Maxxis 0:21:19
66 Michael Mørkøv (Den) Team Katusha 0:21:27
67 Maximiliano Richeze (Arg) Etixx – Quick-Step 0:21:37
68 Peter Sagan (Svk) Tinkoff Team 0:21:44
69 Gianni Moscon (Ita) Team Sky 0:22:08
70 Juraj Sagan (Svk) Tinkoff Team 0:22:10
71 Tom Boonen (Bel) Etixx – Quick-Step 0:22:38
72 Marco Canola (Ita) UnitedHealthcare Professional Cycling Team 0:22:43
73 Xabier Zandio (Spa) Team Sky 0:23:11
74 Logan Owen (USA) Axeon Hagens Berman 0:24:00
75 Adrien Petit (Fra) Direct Energie 0:24:42
76 Alex Peters (GBr) Team Sky 0:25:30
77 Toms Skujins (Lat) Cannondale Pro Cycling 0:26:25
78 Joonas Henttala (Fin) Team Novo Nordisk 0:26:47
79 John Degenkolb (Ger) Team Giant-Alpecin 0:27:18
80 Nikolas Maes (Bel) Etixx – Quick-Step 0:27:42
81 Danny Pate (USA) Rally Cycling
82 William Barta (USA) Axeon Hagens Berman 0:28:25
83 Taylor Phinney (USA) BMC Racing Team 0:28:28
84 David Lozano Riba (Spa) Team Novo Nordisk 0:28:39
85 Andrei Krasilnikau (Blr) Holowesko-Citadel Racing Team 0:29:29
86 Markel Irizar (Spa) Trek-Segafredo 0:30:21
87 Adam de Vos (Can) Rally Cycling
88 Alexander Kristoff (Nor) Team Katusha 0:31:03
89 Michael Sheehan (USA) Jelly Belly p/b Maxxis 0:31:11
90 Martin Velits (Svk) Etixx – Quick-Step 0:31:17
91 Evan Huffman (USA) Rally Cycling 0:32:28
92 Bryan Coquard (Fra) Direct Energie 0:32:44
93 Patrick Bevin (NZl) Cannondale Pro Cycling 0:33:51
94 Niccolò Bonifazio (Ita) Trek-Segafredo 0:33:59
95 Dennis van Winden (Ned) Team LottoNl-Jumbo 0:34:05
96 Tanner Putt (USA) UnitedHealthcare Professional Cycling Team 0:34:16
97 Zdenek Stybar (Cze) Etixx – Quick-Step 0:34:30
98 Ryan Anderson (Can) Direct Energie 0:35:06
99 Dylan Groenewegen (Ned) Team LottoNl-Jumbo 0:36:17
100 Marco Haller (Aut) Team Katusha 0:36:19
101 Daniel Patten (GBr) Team WIGGINS 0:36:22
102 Charles Planet (Fra) Team Novo Nordisk 0:37:15
103 Robert Wagner (Ger) Team LottoNl-Jumbo 0:38:13
104 Vasil Kiryienka (Blr) Team Sky 0:39:29
105 Oscar Clark (USA) Holowesko-Citadel Racing Team 0:39:48
106 Michael Thompson (GBr) Team WIGGINS 0:40:05
107 Chris Putt (USA) Jelly Belly p/b Maxxis
108 Ben Wolfe (USA) Jelly Belly p/b Maxxis 0:40:12
109 Ramon Sinkeldam (Ned) Team Giant-Alpecin 0:40:25
110 Owain Doull (GBr) Team WIGGINS 0:40:38
111 Roy Curvers (Ned) Team Giant-Alpecin 0:40:44
112 William Routley (Can) Rally Cycling 0:40:58
113 Julián Arredondo (Col) Trek-Segafredo 0:41:12
114 Jesse Anthony (USA) Rally Cycling 0:41:44
115 Andrea Peron (Ita) Team Novo Nordisk 0:42:29
116 Jean-Pierre Drucker (Lux) BMC Racing Team
117 Caleb Fairly (USA) Team Giant-Alpecin 0:43:37
118 Andrew Tennant (GBr) Team WIGGINS 0:43:53
119 Pierrick Naud (Can) Rally Cycling 0:43:59
120 Jacopo Guarnieri (Ita) Team Katusha
121 Vladimir Isaychev (Rus) Team Katusha 0:44:38
122 Wouter Wippert (Ned) Cannondale Pro Cycling 0:44:59
123 Bryan Nauleau (Fra) Direct Energie 0:45:11
124 Jake Kelly (GBr) Team WIGGINS 0:45:19
125 Alan Marangoni (Ita) Cannondale Pro Cycling 0:45:21
126 Mark Cavendish (GBr) Dimension Data 0:45:31
127 Nikolay Trusov (Rus) Tinkoff Team 0:46:16
128 Bernhard Eisel (Aut) Dimension Data 0:46:48
129 Adam Blythe (GBr) Tinkoff Team 0:47:59
130 Andrew Fenn (GBr) Team Sky 0:48:07
131 Martijn Verschoor (Ned) Team Novo Nordisk 0:49:13
132 Mark Renshaw (Aus) Dimension Data
133 John Murphy (USA) UnitedHealthcare Professional Cycling Team
134 Tyler Farrar (USA) Dimension Data
135 Christopher Williams (Aus) Team Novo Nordisk
136 Stephen Clancy (Irl) Team Novo Nordisk
137 Bradley Wiggins (GBr) Team WIGGINS
138 Joseph Lewis (Aus) Holowesko-Citadel Racing Team
139 Matthew Brammeier (Irl) Dimension Data 0:50:06
140 Christopher Latham (GBr) Team WIGGINS 0:51:46
141 Michal Kolár (Svk) Tinkoff Team 0:52:02
142 Erik Baska (Svk) Tinkoff Team 0:57:00
143 Oscar Gatto (Ita) Tinkoff Team 0:58:36

Sagan vince la 4a tappa del Giro di California sul traguardo posto sul famoso circuito di Laguna Seca (Getty Images Sport)
ALMANACCO DEL DOPO TAPPA: QUI ASOLO
maggio 19, 2016 by Redazione
Filed under Approfondimenti
È diventato quasi un marchio di fabbrica di ilciclismo.it l’almanacco post gara dove, dopo ciascuna frazione del Giro (e poi anche del Tour) troverete tante rubriche: la rassegna stampa internazionale, il punto di vista dei tifosi, la colonna sonora del giorno, le previsioni del tempo per la tappa successiva, le “perle” dei telecronisti, il Giro d’Italia rivisto alla “rovescia” e il ricordo di un Giro passato (abbiamo scelto quello del 1966, essendoci quest’anno una tappa a Cassano d’Adda, nel 50° anniversario della vittoria alla Corsa Rosa del cassanese Gianni Motta).
GIRO D’ITALIA, GIRO DEL MONDO
Italia
Ulissi show: doppietta! Amador 2°, Jungels sempre più rosa – Giro, si ritira Tom Dumoulin. È stato sei giorni in rosa – Landa: “Giro triste, non lo guarderò in tv. Ora vincerà…” – Ulissi: “Ho vinto di cervello. Io come Valverde? Magari!” (Gazzetta dello Sport)
Giro d’Italia, è Ulissi show: raddoppia e vince ancora. Jungels sempre in rosa (Corriere della Sera)
Paesi Bassi
Dumoulin stapt toch af in Giro – Dumoulin toch van start in Giro d’Italia (De Telegraaf)
Dumoulin stapt af in Giro – Ulissi boekt tweede ritzege in Giro, Jungels pakt tijd (Algemeen Dagblad)
Tom Dumoulin stapt af in Ronde van Italië vanwege zitvlakblessure – Opnieuw ritzege Ulissi in Ronde van Italië (de Volkskrant)
Svizzera
Giro, vittoria di tappa per Diego Ulissi (Corriere del Ticino)
Nouvelle victoire pour Diego Ulissi (24 Heures)
Zweiter Etappensieg für Ulissi (Neue Zürcher Zeitung)
Francia
Ulissi, encore lui! – Tom Dumoulin abandonne (L’Equipe)
Giro Ulissi remporte la 11e étape (Le Figaro)
Bob Jungels revient fort et conserve son maillot rose du Giro (Le Monde)
Spagna
Ulissi ganó, Nibali lo intentó y Jungels abre más hueco – Landa: “No sé qué pasó, tuve fiebre, frío y descomposición” – Valverde: “¿Que no colaboré con Nibali? Sí lo hice” – Dumoulin se retira del Giro por sus dolores con el sillín – Jungels: “Ganar era difícil y traté de sacar tiempo” – Nibali lidera las apuestas en el Giro tras el abandono de Landa (AS)
Jungels amplía su ventaja – Dumoulin también abandona el Giro – Landa: “El favorito para mí ahora es Valverde” – Valverde: “Nibali hace su carrera y yo la mía”
(Marca)
Ulissi repite y Valverde cede 13” al líder Jungels – Ulissi: “Vine por una victoria y ya tengo dos” – Dumoulin abandona la carrera (El Mundo Deportivo)
Belgio
Nummer twee voor Ulissi in de Giro, dappere Jungels steviger in het roze – Wat we vandaag in de Giro niét te zien zullen krijgen… (Het Nieuwsblad)
Giro: abandon de Tom Dumoulin – Tour d’Italie: Ulissi pour la deuxième fois, Jungels s’enflamme (La Dernière Heure/Les Sports)
Lussemburgo
“Außergewöhnlicher Tag”(Tageblatt)
Jungels wird Dritter und bleibt in Rosa (Luxemburger Wort)
Germania
Luxemburger Jungels festigt Führung beim Giro (Berliner Zeitung)
Danimarca
Massestyrt kostede Fuglsang dyrt i italiensk Giro-triumf (Jyllands-Posten)
Fuglsang efter dyrt styrt: Det er ikke slut endnu – Massestyrt ødelagde alt: Dødsstød for Fuglsangs Giro-drømme – Kørte i den lyserøde førertrøje i flere dage: Nu er han ude af Giroen med ondt i r..en (BT)
Voldsomt massestyrt koster Fuglsang dyrt i dramatisk Giro-finale (Politiken)
Slovenia
Giro: zmagovalec Ulissi izrecno pohvalil Mohoriča(Delo)
Stati Uniti
Jungels Retains Giro Lead, Ulissi Wins Stage (The New York Times)
Costa Rica
Andrey Amador buscó el triunfo de etapa y fue segundo en Asolo – Keylor Navas se emocionó al ver a Andrey Amador peleando una etapa del Giro (La Nación)
Colombia
Chaves está de octavo y Urán, de undécimo en la general del Giro (El Tiempo)
Giro 2016: La lucha por la ‘maglia rosa’ (El Espectador)
Australia
Chaos on Giro Stage 11 (Herald Sun)
BOX POPULI
Ogni giorno qui troverete i commenti degli appassionati di ciclismo, gente che le corse non le segue solo davanti alla tv, ma le vive sia andando ad applaudire i campioni lungo le strade, sia ricalcando le stesse rotte e sudando in sella ad una bici.
Howling Wolf14: E’ già in atto una fuga a tre, concordata e pilotata. Così il gruppo fa la sua transumanza e fa poca fatica. Arrivo a ranghi compatti.
Mauro Facoltosi: Nessuna transumanza: prima ora a di 51 Km/h. Intanto, ritiro di Dumoulin.
Nebe1980: Si ma Howling parla per partito preso, se avessimo visto la medesima tappa a Tour avrebbe detto che era spettacolare. Comunque per l’arrivo io aspetteri di vedere se succede qualcosa sulla Forcella Mostaccin. Non è tappa da big ma qualche attacco di seconde linee ci potrebbe stare
Mauro Facoltosi: Nibali affronta la discesa dalla Forcella in testa, seguito da Valverde. Sul Monfumo se ne va Amador, inseguito e raggiunto da Jungels.
Nebe1980: Jungels e Amador sono ottimi passisti non è facile chiudere su due come loro
Mauro Facoltosi: Ulissi raggiunge Jungels ed Amador sulla salita di Asolo e li regola allo sprint. Il gruppo con Nibali e Valverde arriva dopo 13 secondi. Pozzovivo perde circa un minuto a causa di una caduta di gruppo che ha spezzato il gruppo poco prima di giungere ai piedi della Forcella Mostaccin. Commenti?
Howling Wolf14: Mah, tante energie buttate via per niente. Soprattutto da Jungels, Nibali, Valverde e Amador. Passi per Jungels che è un giovane emergente in cerca di gloria. Ma cosa cercavano in discesa Nibali e Valverde? Di guadagnare 7″? Si vincerà per quei 7″ il Giro? Siparietto alquanto penoso. Molto meglio Ulissi, che puntava alla tappa e ha speso per vincere la tappa. Obiettivo centrato. Gli altri proprio non li capisco.
Nisky: Io non capisco Ulissi….al Giro pare un fenomeno! Corre ed è un fenomeno! Poi finito il Giro sparisce e non ha nè vittorie nè piazzamenti minimamente lusinghieri in corse che contano. Beh, Howling è tutto vero! Il fatto è che dopo undici tappe non c’è stata ancora una tappa che assesti la classifica e che faccia venir fuori i testa a testa eliminando i comprimari. Secondo me iniziano ad esser logori e stufi di non poter assestare bene la classifica eliminando tutte queste incognite come Jungels, Amador, Kruijsvik, Zakarin ecc…c he non si sa dove possono arrivare e son sempre là… e ogni volta che partono fan ansia….s econdo me iniziano a esser frustrati.
Howling Wolf14: Beh, ma rientra nella categoria di corridori che hai classificato. Quelli specialistici. Non è solo Ulissi a far così. Ormai ci si specializza per un frammento di stagione e si dà tutto in quella fase. Poi si sparisce. D’altronde, non per deporre a favore di Ulissi o di altri, la stagione è lunghissima e logorante. Impossibile tener botta da febbraio a novembre.
Nisky: Il Giro di Contador del 2011 a sto punto era già finito….. quello era eccessivo….. ma qua siam a metà Giro e non si sa ancora chi può far una classifica decente e non per l’equilibrio dei corridori ma per il disegno del Giro che non sta convincendo. E occhio che questo week end potrebbe succedere qualcosa, ma potrebbe anche succedere poco niente…… e ritrovarsi ancora 15 corridori sotto i 5 minuti
Nebe1980: Beh Jungels è un passista, non ha più crono a disposizione dato che quella dell’Alpe di siusi è una cronoscalata; ha inseguito Amador secondo me immaginando che Valverde avrebe fatto da stopper perchè Valverde fa spesso così e ha cercato di guadagnare su tutti i migliori sui quali ora ha più di un minuto. Se sta davvero bene potrebbe tentare di difendere la maglia anche a Cividale.
Anche Amador ha guadagnato su tutti ed ora la Movistar può fare la propria tattica a due mandando Amador in avanscoperta per costringere gli altri a inseguire spompandosi e poi attaccare
Nebe1980 (rispondendo all’ultimo messaggio di Nisky): Beh ma a me piace così, c’è incertezza per più tempo. Il Tour dello scorso anno è finito a La Pierre Saint Martin. Kruijswijk e Zakarin sono pericolosi, Jungels è ancora una incognita, Amador l’anno scorso ha mollato solo sul Finestre: insomma è più emozionante così, venerdì a Cividale potremo capire come stanno le cose
Howling Wolf14: Salvo macrosorprese, non occorre essere grandi veggenti per immaginare lo sviluppo della corsa. Se sono al top e sono motivati, Nibali e Valverde sono di una spanna sopra gli altri. Anzi, due. Sono le due sole eccellenze del Giro. Per il resto dovrebbe essere una corsa al terzo gradino del podio: i concorrenti non sono di elevatissima caratura, da Chaves a Majka, da Kruijswijk a Zakarin, da Uran a Pozzovivo ed Hesjedal. Tutti abbastanza prevedibili. L’unica vera incognita resta Bob Jungels. Che però secondo me (ma ovviamente posso sbagliare) può ambire al massimo, ma dico veramente al massimo, ad un piazzamento tra il 7° e il 10° posto. E vista l’età sarebbe un grande successo. A meno che non sia il fenomeno emergente. D’accordissimo con te sul fatto che nel fine-settimana può succedere qualcosa ma anche niente.
Howling Wolf14: Sul fattore emozionale ti abbiamo già detto di concordare con te. Però qui a volte si discute anche di fattore qualitativo. Emozionante è anche la Granfondo Gimondi. Oppure la Maratona delle Dolomiti. Nessuno ti dice che occorre la qualità per rendere emozionante un evento. Ma bisogna saper distinguere, quand’è il momento, tra parte emotiva e qualità. Abbiamo capito che tu sei contento anche se manca la qualità. Noi no.
Succhiaruote: Amen. Le tappe fin qui sono state quasi tutte godibili, e quella di oggi non fa eccezione. D’altronde nessuno nega che una partita di calcio del campionato olandese possa essere più divertente di una finale di Champions League. Basta essere consapevoli di cosa si sta parlando.
Nebe1980: Sì ma il Giro non è la granfondo nè il trofeo Gian Burrasca il Giro è il Giro, una corsa importante il paragone non è il campionato olandese e la champions league ma al limite la champions league e la coppa uefa.
La qualità c’è anche qui. Al Tour ci sono più campioni ma se devo vedere gente che pedala senza attacchi o emozioni allora posso guardarmi la sfilata di moda dei corridori non una corsa. Volete la qualità ma se poi questa qualità non si traduce con attacchi ed emozioni con la qualità c fai il bollito molto fumo perché ci sono grandi campioni ma poi le emozioni, il vero spirito ciclistico invece che quello da formula 1 è al giro.
Howling Wolf14: Io la qualità la pretendo. Non la voglio. La pretendo. E senza giustificazioni. Soprattutto da una corsa che ha la pretesa di qualificarsi come la corsa più bella del mondo. La prese in giro (o in Giro) le condanno, mi dispiace ma su questo sono intransigente.
Howling Wolf14: E’ tutto opinabile, Succhiaruote. Tutto relativo. Io non amo giocare al ribasso. Pretendo. Non mi accontento. Ma se c’è gente che si accontenta non posso convincerla ad essere scontenta. Mi sentirei in colpa, togliendole la felicità. Io esprimo dei giudizi critici, senza condizionamenti, perché per carattere sono uno che pretende sempre il massimo, poi ognuno si tenga, giustamente, le convinzioni che nutre.
Nebe1980: e io pretendo battaglia ed emozioni e se non ci sono come al tour dello scorso anno beh la corsa non è un granchè anche se ci sono tutti i campioni, Se prendi Messi e i calciatori più forti e li metti a giocare a passaggi saranno anche i più forti ma quella partita non è un granchè
Howling Wolf14: Non ho dubbi sui tuoi gusti, Nebe. Ognuno è libero di scegliere la strada che più gli piace. Se io pretendessi solo battaglia e poca qualità mi accontenterei di vedere la sfida in salita tra i miei amici Luciano e Roberto. Chi si accontenta gode, fai bene a fare così, almeno non ti fai il sangue amaro.
Nebe1980: Te l’ho già detto, al giro non ci sono Luciano e Roberto ma Nibali Valverde, Kruiswick, Zakarin, Majka e Landa che si è purtroppo ritirato e questi sono uomini di qualità
Howling Wolf14: Al Giro ci sono Nibali e Valverde. Punto. Ma soprattutto non c’è combattività. Anche perché i premi in palio, il prestigio e la visibilità internazionale sono piuttosto modesti. A parte i due grandi, è una lotta, mai sbocciata, comunque, tra comprimari dignitosi ma ben lontani dagli alti livelli. Se tu ritieni che Majka, Zakarin, Kruijswijk e Uran siano ottimi corridori sei liberissimo di pensarlo. Sonoc orridori che si impegnano, encomiabili, ma nulla di più. Io non la penso come te e ritengo che il livello medio di partecipazione al Giro sia piuttosto modesto. Anche se hanno tentato di pompare il più possibile e di sopravvalutare i vari Landa, Dumoulin, Hesjedal e Formolo. Io non voglio convincerti del contrario di ciò che pensi, ma è inutile che tu cerchi di convincere me.
Nebe1980: Kruiswick e Zakarin l’anno scorso in montagna sono andati quasi ai livelli di Contador e Landa è stato anche superiore ma è inutile discutere con te dato che ti lamenti che al giro manca un mediocre come Mollema.
tu sei fazioso, tutto ciò che c’è al tour è bello e ciò che c’è al giro è brutto. Ci vuole un po’ di obbiettività ma tu non sai neppure dove sta di casa l’obbiettività
Howling Wolf14: Ok, ok, capito. Grazie mille.
Nisky: Sempre meglio corridori dignitosi, non mediocri….. che nomi altisonanti che dopo una settimana se ne vanno. Quelli, oltre a non abbellire il Giro, fanno più danno che altro! Quindi meglio Kruiswijk che Dumoulin e meglio Zakarin di un Porte, almeno non recano danno con la loro spossatezza e indolenza! Resto comunque dell’idea che il Giro sia da un buon 7. E se il percorso fosse stato disegnato meglio gli darei pure qualcosa in più! Gli assenti che mancano sono Froome e Quintana, già Contador non mi convince piu tanto! Per il resto è una brodaglia mista di comprimari da aspettative auree e risultati mediocri. Van Garderen, Mollema, Purito, Pinot sono tutti valori aggiunti; ma, a parte Pinot che però è inaffidabile ed estroso, gli altri non aggiungono niente a Kruiswijk, Zakarin, Amador e Jungels! Avessimo scambiato questi nomi…. lo spettacolo sarebbe restato lo stesso!
Pudra: Scusami, Howling Wolf, però dovresti deciderti. Prima dici “sarà una tappa da transumanza” e quindi noiosa. La tappa e’ stata combattuta all’inizio e poi c’è stato un finale scoppiettante ricco di attacchi. E ti lamenti, dicendo che Nibali e Valverde hanno fatto attacchi dissennati. Mah… non puoi pretendere che tutti i super big vengano al Giro nello stesso anno dato che è più importante il Tour. Comunque il lotto di concorrenti per la vittoria e’ ottimo ed è tutto meno che da corsa paesana.
A mio parere e’ meglio che non ci sia stata una tappa di montagna che ha definito la classifica, perché siamo ancora a metà giro: io preferisco incertezza come c’è adesso, piuttosto che una classifica ben definita in cui si intuisce già il vincitore.
In collaborazione con il Forum dello Scalatore
DISCOGIRO: la colonna sonora della tappa del Giro scelta per voi da ilciclismo.it
“The Second Time Around” – Shalamar (dedicata al bis di Ulissi)
“Johnny Bassotto” – in memoria di Lino Toffolo, scomparso oggi
a cura di DJ Jorgens
METEO GIRO
Le previsioni si riferiscono agli orari di partenza, passaggio e arrivo della 12a tappa Noale – Bibione
Noale: temporale con pioggia moderata (1,5 mm), 14.9°C (percepiti 23°C), vento debole da E (8-10 Km/h), umidità al 90%
Mogliano Veneto (44.2 Km) : temporale con pioggia moderata (1,5 mm), 15.3°C (percepiti 14°C), vento debole da ESE (10 Km/h), umidità al 86%
Ormelle – Traguardo Volante (94.7 Km) : temporale con pioggia moderata (1,9 mm), 14.9°C (percepiti 14°C), vento debole da ESE (9 Km/h), umidità al 90%
Portogruaro – Traguardo Volante (131.1 Km) : temporale con pioggia moderata (1,7 mm), 15.4°C (percepiti 13°C), vento moderato da SSE (12 Km/h), umidità al 87%
Bibione : temporale con pioggia moderata (1,2 mm), 15.5°C (percepiti 12°C), vento moderato da S (15-19 Km/h), umidità al 83%
I MISTERI DELLA CASSAPANCA
Gli strafalcioni dei giornalisti al seguito della corsa rosa
De Stefano: “Siamo partiti questa mattina da Modena” (tardissima mattina, il via era prevista alle 11.45)
De Stefano: “Le immagini del ritoro di Tom Dumoulin”
De Stefano: “Valverde non ha mai corso in maggio” (in passato ha partecipato ad alcune edizioni del Giro della Catalogna, quando ancora si disputava a maggio, giungendo 2° nel 2009)
Cassini: “Alla strega di altri grandi nomi” (stregua)
De Luca: “Non c’è stato un centimetro libero di asfalto, tifosi a destra e sinistra”
De Luca: “Siamo sul gruppo della maglia rosa” (la maglia rosa non c’era più perchè era uscito all’inseguimento di Amador)
Martinello: “Cima del salita”
De Stefano: “Nella tappa della tappa”
De Stefano: “Il ritiro di Dom Domoulin”
Pozzato: “Siamo passato su dei paesi stupendi” (volavate per via dei 51 Km/h della prima ora?)
Televideo: “Laengel” (Laengen)
Televideo: “Il gruppo maglia rosa con Jungels non molla e il leader si porta in testa tallonato da Amador” (è accaduto l’esatto contrario: Amador è partito dal gruppo maglia rosa e Jungels lo ha raggiunto)
Eurosport: “Giambrilla” (Brambilla)
IL GIRO DI GOMEZ
In questa rubrica vi faremo rileggere i piani alti della classica, come li avrebbe visti Gomez Addams nelle sue letture del giornale in “verticale”… vale a dire le classifiche giornaliere viste al contrario, dal punto di vista della maglia nera!
Ordine d’arrivo dell’undicesima tappa, Modena – Asolo
1° Evgeny Petrov
2° Matthias Brändle s.t.
3° Arnaud Démare a 43″
4° Ignatas Konovalovas s.t.
5° Ramunas Navardauskas s.t.
Miglior italiano: Alberto Bettiol, 24° a 43″
Classifica generale
1° Matthias Brändle
2° Cheng Ji a 3′52″
3° Artur Ershov a 4′43″
4° Riccardo Stacchiotti a 4′57″
5° Jack Bobridge a 5′23″
IL GIRO DI MOTTA
Nel 1966 Motta vinse il Giro d’Italia. Passati 50 anni il Giro ricorderà questo successo con un arrivo di tappa a Cassano d’Adda, paese natale di Motta. Noi di ilciclismo.it ricorderemo quell’edizione del Giro tutti i giorni, proponendovi la rassegna stampa dell’epoca, con i titoli del quotidiano “La Stampa”
30 MAGGIO 1966 – 13a TAPPA: CIRCUITO A CRONOMETRO DI PARMA (46 Km)
ADORNI DIFENDE LA SUA MAGLIA
Nel Giro d’Italia Jimenez ha perso il primato, ma la lotta è sempre incerta – Oggi sul Mottarone (m 1389) poi arrivo ad Arona – Così si è giunta a Parma – Incominciano le salite
Con il trionfo nella tappa a cronometro di lunedì, il ciclista di Parma ha staccato Anquetil e Gimondi di oltre tre minuti in classifica generale – Ora deve guardarsi dagli attacchi di Motta (47″ di svantaggio in graduatoria), De Rosso (a 1’13″) e Altig (a 2′2″) tutti e tre appartenenti alla stessa squadra – Anche Zilioli, Balmamion e Jimenez sono in condizioni di puntare al successo finale – Ieri giornata di riposo, oggi si riparte per la serie di tappe conclusive – Lunedì, nella tappa a cronometro, Anquetil è stato nettamente battuto – I distacchi – Nelle ultime tappe gli scalatori avranno molte occasioni di darsi battaglia – Adorni saprà difendersi contro i tentativi dello specialista Jimenez? – Il Giro d’Italia attraversa oggi Milano e giunge in Piemonte

Il giorno dopo il ritiro di Landa, anche Dumoulin lascia il Giro d'Italia (foto Bettini)
ARCHIVIO ALMANACCO
Cliccare sul nome della tappa per visualizzare l’articolo
Raduno di partenza
1a tappa: cronometro di Apeldoorn
2a tappa: Arnhem – Nimega
3a tappa: Nimega – Arnhem
4a tappa: Catanzaro – Praia a Mare
5a tappa: Praia a Mare – Benevento
6a tappa: Ponte – Roccaraso (Aremogna)
7a tappa: Sulmona – Foligno
8a tappa: Foligno – Arezzo
9a tappa: cronometro Radda in Chianti – Greve in Chianti
10a tappa: Campi Bisenzio – Sestola
IL TRATTATO DEL RIBELLE DI JUNGELS: LA MIGLIOR DIFESA È L’ATTACCO
Il ritorno di Ulissi: bis di tappa con un numero di gran classe. Non delude l’adrenalinico finale di Asolo, in una tappa padana partita a tutto vapore e chiusasi con un finale esplosivo.
Interminabile biliardo padano, oggi, per duecento e passa chilometri prima della trentina finale corrugata e minacciosa. Facile immaginare una fuga numerosa, ma il gruppo non è d’accordo e quando prende corpo un’offensiva di nove uomini di notevole solidità, la caccia si fa furiosa. Davanti ci sono grandi passisti ed enfants du pays: Pozzato (supportato dal compagno Zhupa), Quinziato, Boaro, Moreno Moser hanno motore e fiuto da classica per il finale, tanto più se accompagnati da rouleurs come Vorobyev o Howard (anch’egli con l’aiuto di un altro IAM, Kluge). Immancabile l’uomo fuga di questo Giro, Berlato della Nippo. Il braccio di ferro tra l’orda di inseguitori, capeggiata dalla Lampre, e i tambureggianti attaccanti dura due ore di fuoco, sudore e probabilmente qualche lacrima – quelle di Dumoulin, ad esempio, costretto al ritiro – mantenendo una media generale superiore ai 50 km/h. Oltre cinquanta all’ora per due ore, sì, non è un refuso!
Il gruppo si dichiara soddisfatto quando la pericolosa azione rientra nei ranghi e finisce sostituita da un più inoffensivo trio di caratteristiche simili alla mossa precedente, ma senza la forza dei numeri: lo stesso Vorobyev torna alla ribalta con un passistone della IAM, quel Laengen già in mostra nella crono, e la gloria locale Liam Bertazzo.
C’è tempo e modo per instaurare una tregua di un altro paio d’ore, ma poi l’incombere della breve e aspra Forcella Mostaccin, che inaugura un finale da imboscate, inietta nervosismo a fiotti nelle viscere del gruppo: comincia la lotta per le posizioni e di colpo il peloton si trasforma in un mucchio di atleti ribaltati e biciclette aggrovigliate che tappano tutta la sede stradale come una barricata.
L’Astana è decimata, Nibali sopravvive in testa al gruppo con un solo compagno ma Fuglsang è dietro come pure Scarponi. Il fido Agnoli riporta una possibile frattura del gomito che preannuncia un ritiro. Pozzovivo è dietro. Brambilla è dietro. La FDJ, che sta lottando , a questo Giro, essenzialmente per garanitire la Maglia Rossa della classifica a punti a Demare, è tutta sparsa per terra. La Movistar, viceversa è davanti in forze. Greipel si produce in un turno mostruoso in testa allo spezzone di sopravvissuti, rinunciando alle proprie prospettive di arrivare a una volata (per lui c’è la tappa di domani) ma in vista di un vantaggio per il compagno Wellens: con un peloton così ridotto la corsa diventa facilmente incontrollabile, tanto più se parliamo di una sede stradale che appena raggiunge i tre metri di larghezza, sinuosa, boscosa, qui e là chiazzata di ombra e umidità.
Lungo la Forcella Mostaccin l’attesa si fa quasi insostenibile: il gruppo procede forte ma regolare, ora trainato dalla Lampre, e ingoia inesorabilmente i tre fuggitivi. Il team blu-fucsia tentenna per eccesso di opzioni: scremare per favorire Ulissi o limitare gli scatti con un passo intenso ma omogeneo, per consentire a Modolo di rimanere con i migliori? L’opzione favorita è la seconda, così la salita – breve ma prolungata dalle basse velocità che la pendenza impone – sembra trascorrere in un duello di sguardi. È Cunego a rompere gli indugi, in caccia di punti per la classifica di miglior scalatore, Betancur lo tiene sotto tiro voglioso di allungare, però è solo con Kruijswijk, l’olandese della Lotto Jumbo, che assistiamo a un’accelerazione davvero decisa, una fiammata che di colpo incenerisce la maggior parte dei presenti, distillando una decina scarsa di uomini da alta classifica, tra i quali Valverde e Chaves appaiono i più reattivi, con Nibali subito dietro.
È proprio Nibali a lanciare l’attacco successivo, una carica a tutta velocità giù per l’insidiosissima discesa: un assalto lancia in resta prevedibile come pochi, ma in quanto tale ancor più meritorio nel momento in cui va in porto, creando in pochissimi istanti una frattura nel gruppo. Con lui ci sono i soli Valverde e Chaves, sempre loro: l’abilità di Valverde nella guida del mezzo (specie se non si tratta di limare) è nota, ma il colombiano sorprende in positivo, dimostrando una lucidità sintomo di freschezza e attenzione al massimo.
Qui la svolta tattica della giornata: Vincenzo si profonde in lunghe tirate che mantengono stabile il vantaggio, anche perché pure dietro rimangono solo uomini di classifica, in quanto tali restii a tirare; non possono aspettare i gregari attardati o le altre squadre, giacché altrimenti il trio di testa svanirebbe nella macchia. Per dare senso all’azione, però, è indispensabile la collaborazione: Chaves non è un gran passista, ma dà qualche timido contributo; il grande assente, anzi, l’autore del gran rifiuto è, quasi fatalmente, Valverde. Lo spagnolo ha, da sempre in carriera, una ritrosia al lavoro di gruppetto che è quasi da barzelletta. Qui non è del tutto fuor di logica, il suo atteggiamento: se Nibali si spreme, tanto meglio, e se Nibali non vuole spremersi, da dietro rimonteranno almeno cinque Movistar, tra cui Amador, altro uomo che il team vuole mantenere in classifica generale, dopo il quarto posto ottenuto l’anno passato e dopo una prima settimana assai lusinghiera. Quel che manca è il cuore, la grinta, la capacità di intuire l’occasione per tirare in testa a tutti gli altri contendenti un mezzo minutino almeno ma soprattutto una bella botta morale – e magari, portarsi a casa una tappa, dato che nel trio non sussistono dubbi su chi sia il più veloce. Un vero peccato, il calcolo sparagnino del murciano – o della sua ammiraglia – tanto più dal momento che la tappa di domani è del tutto piatta e, al netto del possibile maltempo, si potrebbe costituire come giorno di riposo per gli uomini di classifica. Lo spettro per tutti i tifosi è un remake dello scorso Tour, con una Movistar attentissima a spegnere ogni fiammella di ribellione allo scopo di garantire il podio ad entrambi i propri atleti di punta, anche a costo di ridurre le chance di vittoria finale per il più prestante dei due. Quando si dice lo spirito di gruppo! E dire che ieri Valverde era parso scocciato, facendoci ben sperare, per l’allungo indipendentista del compagno costaricense.
La Storia tuttavia non aspetta, nemmeno quella spicciola di un Giro d’Italia, e quel che Valverde senz’altro ottiene è di far vibrare ancor di più i nervi già ballerini di un Nibali la cui olimpica serenità è ormai un carattere del passato, da un paio d’anni in qua.
Il terzetto viene arrestato dal gruppo ristretto, che si spancia, vede rientrare da dietro molti comprimari con diversi interessi, e proprio allora se ne va Amador. Il secondo in classifica, attualmente: anche se è chiaro che il trio prima evaso, Nibali, Valverde e Chaves è quello delle potenziali maglie rosa in pectore. Jungels e Amador vengono visti come ospiti che tengono in caldo il prestigioso capo d’abbigliamento, dei sottoprodotti della crono che si sbricioleranno sulle rampe delle salite alpine. Si corre un bel rischio, a pensarla così… ma evidentemente questa è la chiave di lettura di chi porta le stellette in ammiraglia.
Il paradosso è quindi che i due leader attuali della classifica si trovino ad agire come insorti, rivoltosi, guerriglieri: è Jungels in persona che si riporta su Amador con un’accelerazione imperiosa, che non ammette repliche.
La coppia trova un accordo facilmente, a maggior ragione giacché tale accordo tacito implica che la maglia rosa si sobbarchi la gran parte del lavoro (e in effetti Amador pare spesso perfino sul punto di perdere la ruota del collega). Il giovanissimo lussemburghese è da alcuni anni un membro dell’elite dei professionisti, quasi ci si scorda che ha soltanto 23 anni e un talento sconfinato, via via più corroborato dall’esperienza che però, a quanto pare, non gli ha intiepidito il coraggio. Da cronoman che era pare si stia evolvendo verso le corse a tappe, e se continua a non sentire la catena come in questi giorni, potrebbe diventare un cliente assai scomodo.
Ad inseguire ci sono le truppe di fanteria della Bardiani, per Colbrelli, e della Lampre, per la doppia carta Modolo-Ulissi: il distacco si erode a stento; nel gruppo la squadra più rappresentata è la Movistar, ma con Amador davanti semmai gli spagnoli pensano a rompere i cambi.
La svolta la riserva l’ultimo strappo verso Asolo, appena un km al 7% coronato da un lastricato ostico che si insinua tra i vicoli storici della parte alta della cittadina. Dallo scollinamento alla linea d’arrivo mancheranno solo tremila metri. Ed appena la strada torna a salire, esce dal gruppo Ulissi come una freccia scoccata dal più teso degli archi. È Betancur che cerca di infilarsi alla ruota del toscano, ma il colombiano, pur volenteroso e in crescita, non ha nelle gambe l’esplosività dei propri momenti migliori; al contempo Ulissi è in forma smagliante.
Non quartetto, dunque, ma trio, ancora una volta. Amador si tiene davanti con le unghie, in evidente affanno; Jungels si profonde in trenate epiche, tra cui quella di puro dispendio, trance agonistica e fame di secondi, lungo quasi tutto l’ultimo km.
Ulissi, semplicemente, domina la situazione e li fulmina sotto lo striscione dell’arrivo.
Le marce forzate degli inseguitori sono estenuanti ma vane. Nizzolo vince la volata – e quando Nizzolo vince una volata, è quella dei battuti. Dietro di lui un promettente quartetto di ruote veloci nazionali, nell’ordine Colbrelli, Trentin, Modolo e Battaglin. Sono i loro percorsi, ma non è la loro giornata. Brambilla e Pozzovivo arrivano assieme, stremati, alla linea di meta con un ritardo di circa un minuto e mezzo. Nulla di fatto tra gli altri uomini di classifica: attacchi, sortite, colpi bassi e pugnalate alle spalle si traducono in differenze di pochi secondi. Ma da venerdì, sulle rampe impietose di Cima Porzus, si combatterà una guerra diversa, con le pendenze in doppia cifra protratte per mezzore e non per pochi minuti. I distacchi potrebbero scorrere a fiumi e un’alleanza sbagliata, o mancata, potrebbero costare l’uscita di classifica. Fin qui i pezzi sono stati disposti sulla scacchiera, adesso comincia la vera partita.
Gabriele Bugada
ORDINE D’ARRIVO
1 Diego Ulissi (Ita) Lampre – Merida 4:56:32
2 Andrey Amador (CRc) Movistar Team
3 Bob Jungels (Lux) Etixx – Quick-Step
4 Giacomo Nizzolo (Ita) Trek-Segafredo 0:00:13
5 Sonny Colbrelli (Ita) Bardiani CSF
6 Matteo Trentin (Ita) Etixx – Quick-Step
7 Sacha Modolo (Ita) Lampre – Merida
8 Enrico Battaglin (Ita) Team LottoNl-Jumbo
9 Tim Wellens (Bel) Lotto Soudal
10 Alejandro Valverde (Spa) Movistar Team
11 Ivan Savitskiy (Rus) Gazprom-Rusvelo
12 Ilnur Zakarin (Rus) Team Katusha
13 Rigoberto Uran (Col) Cannondale Pro Cycling
14 Rafal Majka (Pol) Tinkoff Team
15 Steven Kruijswijk (Ned) Team LottoNl-Jumbo
16 Kanstantsin Siutsou (Blr) Dimension Data
17 Maxime Monfort (Bel) Lotto Soudal
18 Sergey Firsanov (Rus) Gazprom-Rusvelo
19 Esteban Chaves (Col) Orica-GreenEdge
20 Valerio Conti (Ita) Lampre – Merida
21 Vincenzo Nibali (Ita) Astana Pro Team
22 Ryder Hesjedal (Can) Trek-Segafredo
23 Davide Formolo (Ita) Cannondale Pro Cycling
24 Rein Taaramae (Est) Team Katusha
25 Mikel Nieve (Spa) Team Sky
26 Manuele Boaro (Ita) Tinkoff Team
27 Carlos Betancur (Col) Movistar Team
28 Stefano Pirazzi (Ita) Bardiani CSF
29 Giovanni Visconti (Ita) Movistar Team
30 Jose Joaquin Rojas (Spa) Movistar Team
31 Gianluca Brambilla (Ita) Etixx – Quick-Step 0:01:30
32 Domenico Pozzovivo (Ita) AG2R La Mondiale
33 Sebastian Henao (Col) Team Sky
34 Bram Tankink (Ned) Team LottoNl-Jumbo
35 Damien Howson (Aus) Orica-GreenEdge 0:01:32
36 Stefan Kueng (Swi) BMC Racing Team
37 Grega Bole (Slo) Nippo – Vini Fantini
38 Adam Hansen (Aus) Lotto Soudal 0:01:49
39 Jakob Fuglsang (Den) Astana Pro Team
40 Joseph Rosskopf (USA) BMC Racing Team
41 Alexander Kolobnev (Rus) Gazprom-Rusvelo 0:01:52
42 Heinrich Haussler (Aus) IAM Cycling
43 Davide Malacarne (Ita) Astana Pro Team 0:02:22
44 Maxim Belkov (Rus) Team Katusha
45 Matteo Tosatto (Ita) Tinkoff Team
46 Pavel Brutt (Rus) Tinkoff Team
47 Alessandro Bisolti (Ita) Nippo – Vini Fantini
48 Manuel Belletti (Ita) Wilier Triestina-Southeast
49 Johann Van Zyl (RSA) Dimension Data
50 Kristian Sbaragli (Ita) Dimension Data
51 Daniel Martínez (Col) Wilier Triestina-Southeast
52 Jelle Vanendert (Bel) Lotto Soudal 0:02:39
53 Marco Coledan (Ita) Trek-Segafredo
54 Simone Andreetta (Ita) Bardiani CSF
55 Tanel Kangert (Est) Astana Pro Team 0:02:45
56 Darwin Atapuma (Col) BMC Racing Team
57 Georg Preidler (Aut) Team Giant-Alpecin
58 Merhawi Kudus (Eri) Dimension Data
59 Hubert Dupont (Fra) AG2R La Mondiale
60 Pavel Kochetkov (Rus) Team Katusha
61 Igor Anton Hernandez (Spa) Dimension Data
62 Andre Cardoso (Por) Cannondale Pro Cycling
63 Matteo Montaguti (Ita) AG2R La Mondiale
64 Andrey Zeits (Kaz) Astana Pro Team
65 Lars Ytting Bak (Den) Lotto Soudal
66 Stefan Denifl (Aut) IAM Cycling
67 Gianfranco Zilioli (Ita) Nippo – Vini Fantini 0:03:29
68 Tobias Ludvigsson (Swe) Team Giant-Alpecin 0:03:54
69 Jurgen Roelandts (Bel) Lotto Soudal 0:04:54
70 Daniel Oss (Ita) BMC Racing Team
71 Paolo Simion (Ita) Bardiani CSF 0:05:08
72 Primoz Roglic (Slo) Team LottoNl-Jumbo
73 Bakhtiyar Kozhatayev (Kaz) Astana Pro Team
74 Eugenio Alafaci (Ita) Trek-Segafredo
75 Pim Ligthart (Ned) Lotto Soudal
76 Vegard Stake Laengen (Nor) IAM Cycling 0:06:04
77 Giacomo Berlato (Ita) Nippo – Vini Fantini 0:06:42
78 Damiano Cunego (Ita) Nippo – Vini Fantini
79 Matej Mohoric (Slo) Lampre – Merida
80 Anton Vorobyev (Rus) Team Katusha 0:07:43
81 José Herrada (Spa) Movistar Team 0:08:17
82 David De La Cruz (Spa) Etixx – Quick-Step 0:09:01
83 Cheng Ji (Chn) Team Giant-Alpecin 0:09:42
84 Nikias Arndt (Ger) Team Giant-Alpecin
85 Eugert Zhupa (Alb) Wilier Triestina-Southeast 0:11:56
86 Filippo Pozzato (Ita) Wilier Triestina-Southeast
87 Alexander Porsev (Rus) Team Katusha
88 Cristian Rodriguez (Spa) Wilier Triestina-Southeast
89 André Greipel (Ger) Lotto Soudal
90 Jasha Sütterlin (Ger) Movistar Team
91 Fabio Sabatini (Ita) Etixx – Quick-Step
92 Eduard Michael Grosu (Rom) Nippo – Vini Fantini
93 Lukasz Wisniowski (Pol) Etixx – Quick-Step
94 Liam Bertazzo (Ita) Wilier Triestina-Southeast
95 Riccardo Stacchiotti (Ita) Nippo – Vini Fantini
96 Sean De Bie (Bel) Lotto Soudal
97 Mirco Maestri (Ita) Bardiani CSF
98 Laurent Didier (Lux) Trek-Segafredo
99 David Lopez Garcia (Spa) Team Sky
100 Pawel Poljanski (Pol) Tinkoff Team
101 Matteo Busato (Ita) Wilier Triestina-Southeast
102 Nicolas Roche (Irl) Team Sky
103 Nathan Brown (USA) Cannondale Pro Cycling
104 Philip Deignan (Irl) Team Sky
105 Ivan Rovny (Rus) Tinkoff Team
106 Jaco Venter (RSA) Dimension Data
107 Alessandro De Marchi (Ita) BMC Racing Team 0:12:09
108 Manuele Mori (Ita) Lampre – Merida 0:13:15
109 Simone Petilli (Ita) Lampre – Merida
110 Przemyslaw Niemiec (Pol) Lampre – Merida
111 Giulio Ciccone (Ita) Bardiani CSF
112 Francesco Manuel Bongiorno (Ita) Bardiani CSF
113 Manuel Senni (Ita) BMC Racing Team
114 Moreno Moser (Ita) Cannondale Pro Cycling
115 Rory Sutherland (Aus) Movistar Team
116 Bert De Backer (Bel) Team Giant-Alpecin
117 Amets Txurruka (Spa) Orica-GreenEdge
118 Patrick Gretsch (Ger) AG2R La Mondiale
119 Chad Haga (USA) Team Giant-Alpecin
120 Twan Castelijns (Ned) Team LottoNl-Jumbo
121 Tom Stamsnijder (Ned) Team Giant-Alpecin
122 Albert Timmer (Ned) Team Giant-Alpecin
123 Maarten Tjallingii (Ned) Team LottoNl-Jumbo
124 Manuel Quinziato (Ita) BMC Racing Team
125 Ruben Plaza (Spa) Orica-GreenEdge
126 Michael Hepburn (Aus) Orica-GreenEdge
127 Artem Ovechkin (Rus) Gazprom-Rusvelo
128 Guillaume Bonnafond (Fra) AG2R La Mondiale
129 Viacheslav Kuznetsov (Rus) Team Katusha
130 Alexander Foliforov (Rus) Gazprom-Rusvelo
131 Axel Domont (Fra) AG2R La Mondiale
132 Simon Clarke (Aus) Cannondale Pro Cycling
133 Jay McCarthy (Aus) Tinkoff Team
134 Jesus Hernandez (Spa) Tinkoff Team
135 Jay Robert Thomson (RSA) Dimension Data
136 Ilia Koshevoy (Blr) Lampre – Merida
137 Sam Bewley (NZl) Orica-GreenEdge
138 Moreno Hofland (Ned) Team LottoNl-Jumbo
139 Martijn Keizer (Ned) Team LottoNl-Jumbo
140 Jos Van Emden (Ned) Team LottoNl-Jumbo
141 Songezo Jim (RSA) Dimension Data
142 Julen Amezqueta (Spa) Wilier Triestina-Southeast
143 Aleksey Rybalkin (Rus) Gazprom-Rusvelo
144 Alexander Serov (Rus) Gazprom-Rusvelo
145 Svein Tuft (Can) Orica-GreenEdge
146 Jack Bobridge (Aus) Trek-Segafredo
147 Egor Silin (Rus) Team Katusha
148 Riccardo Zoidl (Aut) Trek-Segafredo
149 Roberto Ferrari (Ita) Lampre – Merida
150 Joe Dombrowski (USA) Cannondale Pro Cycling
151 Genki Yamamoto (Jpn) Nippo – Vini Fantini
152 Nicola Ruffoni (Ita) Bardiani CSF
153 Nicola Boem (Ita) Bardiani CSF 0:13:24
154 Ian Boswell (USA) Team Sky 0:16:09
155 Roger Kluge (Ger) IAM Cycling 0:16:20
156 Eros Capecchi (Ita) Astana Pro Team 0:17:45
157 Valerio Agnoli (Ita) Astana Pro Team
158 Michele Scarponi (Ita) Astana Pro Team
159 Alberto Bettiol (Ita) Cannondale Pro Cycling
160 Murilo Antonio Fischer (Bra) FDJ
161 Christian Knees (Ger) Team Sky
162 Rick Zabel (Ger) BMC Racing Team
163 Carlos Verona (Spa) Etixx – Quick-Step
164 Luka Mezgec (Slo) Orica-GreenEdge
165 Olivier Le Gac (Fra) FDJ
166 Marc Sarreau (Fra) FDJ
167 Mickael Delage (Fra) FDJ
168 Pieter Serry (Bel) Etixx – Quick-Step
169 Blel Kadri (Fra) AG2R La Mondiale
170 Benoît Vaugrenard (Fra) FDJ
171 Arnaud Courteille (Fra) FDJ
172 Hugo Houle (Can) AG2R La Mondiale
173 Marcel Wyss (Swi) IAM Cycling
174 Leigh Howard (Aus) IAM Cycling
175 Caleb Ewan (Aus) Orica-GreenEdge
176 Artur Ershov (Rus) Gazprom-Rusvelo
177 Andrei Solomennikov (Rus) Gazprom-Rusvelo
178 Ramunas Navardauskas (Ltu) Cannondale Pro Cycling
179 Ignatas Konovalovas (Ltu) FDJ
180 Arnaud Demare (Fra) FDJ
181 Matthias Brandle (Aut) IAM Cycling 0:18:28
182 Evgeny Petrov (Rus) Tinkoff Team
CLASSIFICA GENERALE
1 Bob Jungels (Lux) Etixx – Quick-Step 45:16:20
2 Andrey Amador (CRc) Movistar Team 0:00:24
3 Alejandro Valverde (Spa) Movistar Team 0:01:07
4 Steven Kruijswijk (Ned) Team LottoNl-Jumbo
5 Vincenzo Nibali (Ita) Astana Pro Team 0:01:09
6 Rafal Majka (Pol) Tinkoff Team 0:02:01
7 Ilnur Zakarin (Rus) Team Katusha 0:02:25
8 Esteban Chaves (Col) Orica-GreenEdge 0:02:43
9 Gianluca Brambilla (Ita) Etixx – Quick-Step 0:02:45
10 Diego Ulissi (Ita) Lampre – Merida 0:02:47
11 Rigoberto Uran (Col) Cannondale Pro Cycling 0:03:12
12 Jakob Fuglsang (Den) Astana Pro Team 0:03:39
13 Ryder Hesjedal (Can) Trek-Segafredo 0:03:56
14 Domenico Pozzovivo (Ita) AG2R La Mondiale 0:04:01
15 Stefano Pirazzi (Ita) Bardiani CSF 0:04:27
16 Kanstantsin Siutsou (Blr) Dimension Data 0:04:33
17 Sergey Firsanov (Rus) Gazprom-Rusvelo 0:04:59
18 Giovanni Visconti (Ita) Movistar Team
19 Davide Formolo (Ita) Cannondale Pro Cycling 0:05:49
20 Maxime Monfort (Bel) Lotto Soudal 0:07:21
21 Tanel Kangert (Est) Astana Pro Team 0:09:42
22 Igor Anton Hernandez (Spa) Dimension Data 0:09:58
23 Matteo Montaguti (Ita) AG2R La Mondiale 0:10:05
24 Hubert Dupont (Fra) AG2R La Mondiale 0:12:52
25 Sebastian Henao (Col) Team Sky 0:13:31
26 Darwin Atapuma (Col) BMC Racing Team 0:13:42
27 Valerio Conti (Ita) Lampre – Merida 0:14:38
28 Andre Cardoso (Por) Cannondale Pro Cycling 0:15:27
29 Pavel Kochetkov (Rus) Team Katusha 0:17:14
30 Georg Preidler (Aut) Team Giant-Alpecin 0:20:20
31 Nicolas Roche (Irl) Team Sky 0:21:00
32 Andrey Zeits (Kaz) Astana Pro Team 0:21:05
33 David De La Cruz (Spa) Etixx – Quick-Step 0:21:49
34 Carlos Verona (Spa) Etixx – Quick-Step 0:24:50
35 Michele Scarponi (Ita) Astana Pro Team 0:25:29
36 Rein Taaramae (Est) Team Katusha 0:26:43
37 Pawel Poljanski (Pol) Tinkoff Team 0:26:53
38 Manuele Boaro (Ita) Tinkoff Team 0:27:18
39 Jose Joaquin Rojas (Spa) Movistar Team 0:29:49
40 Marcel Wyss (Swi) IAM Cycling 0:30:23
41 Ivan Rovny (Rus) Tinkoff Team 0:30:45
42 Enrico Battaglin (Ita) Team LottoNl-Jumbo 0:30:49
43 Davide Malacarne (Ita) Astana Pro Team 0:31:27
44 Tobias Ludvigsson (Swe) Team Giant-Alpecin 0:31:48
45 Merhawi Kudus (Eri) Dimension Data 0:32:53
46 Bram Tankink (Ned) Team LottoNl-Jumbo 0:34:37
47 Damien Howson (Aus) Orica-GreenEdge 0:35:45
48 Egor Silin (Rus) Team Katusha 0:36:40
49 Carlos Betancur (Col) Movistar Team 0:38:49
50 Nathan Brown (USA) Cannondale Pro Cycling 0:38:56
51 Damiano Cunego (Ita) Nippo – Vini Fantini 0:42:04
52 Stefan Kueng (Swi) BMC Racing Team 0:44:25
53 Joe Dombrowski (USA) Cannondale Pro Cycling 0:45:10
54 Guillaume Bonnafond (Fra) AG2R La Mondiale 0:45:15
55 Mikel Nieve (Spa) Team Sky 0:45:57
56 Valerio Agnoli (Ita) Astana Pro Team 0:48:39
57 Moreno Moser (Ita) Cannondale Pro Cycling 0:49:14
58 Riccardo Zoidl (Aut) Trek-Segafredo 0:49:17
59 Bakhtiyar Kozhatayev (Kaz) Astana Pro Team 0:52:11
60 Evgeny Petrov (Rus) Tinkoff Team 0:52:28
61 Matteo Trentin (Ita) Etixx – Quick-Step 0:53:25
62 Manuele Mori (Ita) Lampre – Merida 0:53:44
63 Giulio Ciccone (Ita) Bardiani CSF 0:56:02
64 Matteo Busato (Ita) Wilier Triestina-Southeast 0:56:38
65 Amets Txurruka (Spa) Orica-GreenEdge 0:57:41
66 Adam Hansen (Aus) Lotto Soudal 0:57:46
67 Jesus Hernandez (Spa) Tinkoff Team 0:59:03
68 Laurent Didier (Lux) Trek-Segafredo 0:59:17
69 Axel Domont (Fra) AG2R La Mondiale 0:59:26
70 Kristian Sbaragli (Ita) Dimension Data 0:59:27
71 Sonny Colbrelli (Ita) Bardiani CSF 0:59:49
72 Tim Wellens (Bel) Lotto Soudal 1:01:17
73 Simone Petilli (Ita) Lampre – Merida 1:01:24
74 Heinrich Haussler (Aus) IAM Cycling 1:02:24
75 Przemyslaw Niemiec (Pol) Lampre – Merida 1:02:26
76 Primoz Roglic (Slo) Team LottoNl-Jumbo 1:03:18
77 Sacha Modolo (Ita) Lampre – Merida 1:03:32
78 Manuel Belletti (Ita) Wilier Triestina-Southeast 1:03:40
79 Lars Ytting Bak (Den) Lotto Soudal 1:04:09
80 Pieter Serry (Bel) Etixx – Quick-Step 1:04:47
81 Jelle Vanendert (Bel) Lotto Soudal 1:04:49
82 Giacomo Nizzolo (Ita) Trek-Segafredo 1:05:17
83 Manuel Senni (Ita) BMC Racing Team 1:06:02
84 Francesco Manuel Bongiorno (Ita) Bardiani CSF 1:06:41
85 Alexander Kolobnev (Rus) Gazprom-Rusvelo 1:08:00
86 Pavel Brutt (Rus) Tinkoff Team 1:08:07
87 Nikias Arndt (Ger) Team Giant-Alpecin 1:08:10
88 Alessandro Bisolti (Ita) Nippo – Vini Fantini 1:08:40
89 José Herrada (Spa) Movistar Team 1:08:47
90 Simon Clarke (Aus) Cannondale Pro Cycling 1:08:55
91 Giacomo Berlato (Ita) Nippo – Vini Fantini 1:09:06
92 Christian Knees (Ger) Team Sky 1:09:18
93 Ruben Plaza (Spa) Orica-GreenEdge 1:09:39
94 Eugenio Alafaci (Ita) Trek-Segafredo 1:09:48
95 Ivan Savitskiy (Rus) Gazprom-Rusvelo 1:10:28
96 Alexander Foliforov (Rus) Gazprom-Rusvelo
97 Hugo Houle (Can) AG2R La Mondiale 1:11:35
98 Alberto Bettiol (Ita) Cannondale Pro Cycling 1:12:00
99 Chad Haga (USA) Team Giant-Alpecin 1:12:24
100 Jaco Venter (RSA) Dimension Data 1:12:30
101 Sean De Bie (Bel) Lotto Soudal 1:13:22
102 Johann Van Zyl (RSA) Dimension Data 1:13:24
103 Matteo Tosatto (Ita) Tinkoff Team 1:13:27
104 Cristian Rodriguez (Spa) Wilier Triestina-Southeast 1:15:31
105 Daniel Martínez (Col) Wilier Triestina-Southeast 1:15:42
106 Matej Mohoric (Slo) Lampre – Merida 1:16:05
107 Filippo Pozzato (Ita) Wilier Triestina-Southeast 1:16:12
108 Joseph Rosskopf (USA) BMC Racing Team 1:16:14
109 Ian Boswell (USA) Team Sky 1:16:51
110 Jos Van Emden (Ned) Team LottoNl-Jumbo 1:17:36
111 Mirco Maestri (Ita) Bardiani CSF 1:17:37
112 Jurgen Roelandts (Bel) Lotto Soudal 1:18:20
113 Stefan Denifl (Aut) IAM Cycling 1:18:23
114 Jay McCarthy (Aus) Tinkoff Team 1:18:36
115 Philip Deignan (Irl) Team Sky 1:18:37
116 Maxim Belkov (Rus) Team Katusha 1:19:03
117 André Greipel (Ger) Lotto Soudal
118 Rory Sutherland (Aus) Movistar Team 1:19:47
119 David Lopez Garcia (Spa) Team Sky 1:20:53
120 Alessandro De Marchi (Ita) BMC Racing Team 1:21:42
121 Vegard Stake Laengen (Nor) IAM Cycling 1:22:12
122 Liam Bertazzo (Ita) Wilier Triestina-Southeast 1:22:22
123 Daniel Oss (Ita) BMC Racing Team 1:23:14
124 Marco Coledan (Ita) Trek-Segafredo 1:23:22
125 Martijn Keizer (Ned) Team LottoNl-Jumbo 1:23:43
126 Eugert Zhupa (Alb) Wilier Triestina-Southeast 1:23:57
127 Paolo Simion (Ita) Bardiani CSF 1:24:44
128 Manuel Quinziato (Ita) BMC Racing Team 1:25:26
129 Alexander Serov (Rus) Gazprom-Rusvelo 1:25:38
130 Moreno Hofland (Ned) Team LottoNl-Jumbo 1:26:14
131 Anton Vorobyev (Rus) Team Katusha 1:26:24
132 Ilia Koshevoy (Blr) Lampre – Merida 1:27:06
133 Patrick Gretsch (Ger) AG2R La Mondiale 1:27:15
134 Pim Ligthart (Ned) Lotto Soudal 1:27:22
135 Roberto Ferrari (Ita) Lampre – Merida 1:27:46
136 Leigh Howard (Aus) IAM Cycling 1:28:09
137 Fabio Sabatini (Ita) Etixx – Quick-Step 1:28:18
138 Gianfranco Zilioli (Ita) Nippo – Vini Fantini 1:29:30
139 Jasha Sütterlin (Ger) Movistar Team 1:29:50
140 Twan Castelijns (Ned) Team LottoNl-Jumbo 1:30:35
141 Viacheslav Kuznetsov (Rus) Team Katusha 1:31:04
142 Eros Capecchi (Ita) Astana Pro Team 1:31:32
143 Arnaud Demare (Fra) FDJ 1:34:32
144 Luka Mezgec (Slo) Orica-GreenEdge 1:34:44
145 Simone Andreetta (Ita) Bardiani CSF 1:36:45
146 Ramunas Navardauskas (Ltu) Cannondale Pro Cycling 1:37:02
147 Andrei Solomennikov (Rus) Gazprom-Rusvelo 1:37:08
148 Lukasz Wisniowski (Pol) Etixx – Quick-Step 1:37:49
149 Rick Zabel (Ger) BMC Racing Team 1:38:36
150 Maarten Tjallingii (Ned) Team LottoNl-Jumbo 1:38:43
151 Songezo Jim (RSA) Dimension Data 1:38:47
152 Tom Stamsnijder (Ned) Team Giant-Alpecin 1:39:21
153 Benoît Vaugrenard (Fra) FDJ 1:40:02
154 Sam Bewley (NZl) Orica-GreenEdge 1:40:51
155 Ignatas Konovalovas (Ltu) FDJ 1:41:02
156 Julen Amezqueta (Spa) Wilier Triestina-Southeast 1:41:36
157 Alexander Porsev (Rus) Team Katusha 1:41:40
158 Arnaud Courteille (Fra) FDJ 1:42:13
159 Svein Tuft (Can) Orica-GreenEdge 1:42:49
160 Nicola Ruffoni (Ita) Bardiani CSF 1:43:29
161 Artem Ovechkin (Rus) Gazprom-Rusvelo 1:43:30
162 Grega Bole (Slo) Nippo – Vini Fantini 1:44:28
163 Nicola Boem (Ita) Bardiani CSF 1:45:21
164 Caleb Ewan (Aus) Orica-GreenEdge 1:45:26
165 Jay Robert Thomson (RSA) Dimension Data 1:45:40
166 Roger Kluge (Ger) IAM Cycling 1:46:56
167 Mickael Delage (Fra) FDJ 1:47:00
168 Michael Hepburn (Aus) Orica-GreenEdge 1:47:46
169 Blel Kadri (Fra) AG2R La Mondiale 1:48:36
170 Aleksey Rybalkin (Rus) Gazprom-Rusvelo 1:48:38
171 Olivier Le Gac (Fra) FDJ 1:48:43
172 Eduard Michael Grosu (Rom) Nippo – Vini Fantini 1:51:14
173 Genki Yamamoto (Jpn) Nippo – Vini Fantini 1:53:14
174 Bert De Backer (Bel) Team Giant-Alpecin 1:53:40
175 Albert Timmer (Ned) Team Giant-Alpecin 1:53:49
176 Murilo Antonio Fischer (Bra) FDJ 1:56:54
177 Marc Sarreau (Fra) FDJ 1:57:00
178 Jack Bobridge (Aus) Trek-Segafredo 2:04:50
179 Riccardo Stacchiotti (Ita) Nippo – Vini Fantini 2:05:16
180 Artur Ershov (Rus) Gazprom-Rusvelo 2:05:30
181 Cheng Ji (Chn) Team Giant-Alpecin 2:06:21
182 Matthias Brandle (Aut) IAM Cycling 2:10:13

La maglia rosa all'attacco con Amador ed Ulissi nello spettacolare finale di Asolo (foto Tim de Waele/TDWSport.com)
18-05-2016
maggio 18, 2016 by Redazione
Filed under Ordini d'arrivo
GIRO D’ITALIA
L’italiano Diego Ulissi (Lampre – Merida) si è imposto nell’undicesima tappa, Modena – Asolo, percorrendo 227 Km in 4h56′32″, alla media di 45.931 Km/h. Ha preceduto allo sprint il costaricano Amador Bikkazakova e il lussemburghese Bob Jungels (Etixx – Quick Step), che conserva la maglia rosa con 24″ su Amador Bikkazakova e 1′07″ sullo spagnolo Valverde Belmonte. Miglior italiano Vincenzo Nibali (Astana Pro Team), 5° a 1′09″
AMGEN TOUR OF CALIFORNIA
Lo slovacco Peter Sagan (Tinkoff) si è imposto nella quarta tappa, Morro Bay – Laguna Seca, percorrendo 217 Km in 5h16′33″, alla media di 41.131 Km/h. Ha preceduto allo sprint il belga Van Avermaet e l’australiano Haas. Miglior italiano Gianni Moscon (Team Sky), 14° a 3″. Il francese Julian Alaphilippe (Etixx – Quick Step) è ancora leader della classifica con 22″ sullo statunitense Stetina e 37″ sul neozelandese Bennett. Miglior italiano Moscon, 69° a 22′08″
TOUR OF NORWAY
L’australiano Steele Von Hoff (One Pro Cycling) si è imposto nella prima tappa, Drammen – Langesund, percorrendo 173.4 Km in 4h19′31″, alla media di 40.090 Km/h. Ha preceduto allo sprint il tedesco Bauhaus e il francese Martinez. Miglior italiano Daniele Colli (Nippo – Vini Fantini), 8°. Von Hoff è il primo leader della classifica con 4″ su Bauhaus e sul norvegese Trondsen. Miglior italiano Colli, 10° a 10″
BALTYK – KARKONOSZE TOUR (Polonia)
L’olandese Johim Ariesen (Metec – TKH Continental Cyclingteam p/b Mantel) si è imposto nella prima tappa, Kołobrzeg – Chociwel, percorrendo 193.9 Km in 4h30′36″, alla media di 42.993 Km/h. Ha preceduto allo sprint l’italiano Filippo Fortin (GM Europa Ovini) e il polacco Gronkiewicz. Ariesen è il primo leader della classifica con 2″ sull’australiano Hill e 3″ sul ceco Kraus. Miglior italiano Fortin, 4° a 4″
TOUR OF IRAN (AZARBAIJAN)
Il kazako Yevgeniy Gidich (Vino 4ever SKO) si è imposto nella sesta ed ultima tappa, circuito di Tabriz, percorrendo 114 Km in 2h44′14″, alla media di 41.648 Km/h. Ha preceduto allo sprint lo spagnolo Aberasturi Izaga e l’ucraino Tesler. Unico italiano in gara Marco Zanotti (Parkhotel Valkenburg CT), 5°. L’iraniano Mirsamad Pourseyedi (Tabriz Shahrdari Team) si impone in classifica con 1′45″ sul connazionale Kazemi e 2′22″ sul connazionale Emami. Zanotti 47° a 38′13″
ALAPHILIPPE BATTE ANCHE SE STESSO
Il giovane francese dell’Etixx-QuickStep, smentendo le dichiarazioni della vigilia in cui affermava di non poter essere competitivo ai massimi livelli, domina la tappa regina del Giro di California con arrivo in salita a Gibraltar Road e conquista la maglia gialla con tre scatti in rapida successione negli ultimi 2 km che piegano la resistenza degli avversari, ultimo dei quali Peter Stetina che viene superato a 500 metri dal traguardo, dopo aver attaccato in precedenza, e chiude con 15” di ritardo. Nella scia dello statunitense chiudono George Bennett, Brent Bookwalter, la rivelazione Neilson Powless e Laurens Ten Dam, mentre escono dalla lotta per il successo finale Peter Sagan e l’ex leader della generale Ben King.
A differenza di quel che accade di solito anche nelle brevi corse a tappe, in cui le frazioni decisive vengono sempre poste nella parte finale delle stesse, già al terzo degli otto giorni di gara si è disputata la tappa regina del Giro di California, 167,5 km da Thousand Oaks alla Gibraltar Road con tre GPM di 2a e 3a categoria disseminati lungo il percorso e soprattutto un’ascesa finale “hors catégorie” di 12 km all’8% di pendenza media e con punte oltre la doppia cifra, in particolare negli ultimi 2 km.
La corsa è a lungo vissuta sulla fuga che ha visto protagonisti Andrew Tennant (Team Wiggins), Tanner Putt (UnitedHealthcare), Gregory Daniel e Krists Neilands (Axeon Hagens Berman), Oscar Clark (Holowesko-Citadel), Evan Huffman (Rally Cycling), per il secondo giorno consecutivo all’attacco e a caccia di punti per rafforzare la leadership nella graduatoria degli scalatori, ed un Julian Arredondo (Trek-Segafredo) decisamente lontano dai fasti di un paio di stagioni fa quando si aggiudicò, tra l’altro, la tappa con arrivo in salita al Rifugio Panarotta al Giro d’Italia. Come era prevedibile tutto si è deciso sulle rampe che portavano a Gibraltar Road, ai piedi delle quali Gregory Daniel, che aveva nel frattempo distanziato strada facendo tutti i compagni d’avventura, è stato ripreso da un gruppo guidato a lungo dalla Cannondale della maglia gialla Ben King e del quale non faceva più parte Peter Kennaugh (Team Sky), costretto al ritiro da una caduta andando a completare la giornata nera per lo squadrone in maglia nera che a poche ore di distanza ha perso il britannico, che era l’uomo deputato a fare classifica al Giro di California, e Mikel Landa, che ne era il leader al Giro d’Italia.
A fare il forcing nei primi chilometri di salita è stato il campione svizzero Danilo Wyss, alfiere di una Bmc che poteva contare su Samuel Sánchez, Rohan Dennis e Brent Bookwalter, tutti e tre in grado di chiudere nelle zone alte. Immediatamente il gruppo si è disintegrato con Peter Sagan (Tinkoff), che dunque non ripeterà il clamoroso successo del 2015, tra i primi a perdere contatto mentre poco dopo è toccato ad altri possibili protagonisti come Petr Vakoč (Etixx-QuickStep), Tiago Machado (Katusha), Romain Sicard (Direct Energie), Daniel Jaramillo (UnitedHealtcare) e non sorprendentemente a King, il che non ha comunque impedito alla Cannondale di portarsi a sua volta in testa al gruppo con Lawson Craddock a lavorare per un Andrew Talansky in ripresa rispetto alle ultime alquanto deludenti uscite. Il primo a uscire dal plotoncino dei migliori, già ridotto a una ventina di elementi, è stato ai -8 dal traguardo il giovane statunitense Neilson Powless (Axeon Hagens Berman), che ha acquisito un vantaggio intorno ai 15” per poi essere raggiunto ai -4 da Peter Stetina (Trek-Segafredo) e dal recente vincitore del Tour of Gila Lachlan Morton (Jelly-Belly), mentre a condurre l’inseguimento si è portato Sánchez, alla cui ruota sono rimasti i soli Dennis, Bookwalter, Laurens Ten Dam (Giant-Alpecin), George Bennett (Lotto-Jumbo) e Julien Alaphilippe (Etixx-QuickStep). Quando mancavano 2 km al traguardo, in coincidenza con l’inizio del tratto più duro Stetina è rimasto da solo in testa e sembrava ormai lanciato verso il successo ma non aveva fatto i conti con Alaphilippe, che si è prodotto in tre accelerazioni impressionanti una dopo l’altra: con la prima ha staccato i corridori che erano con lui, ad eccezione di Bennett unico a rimanergli a ruota; con la seconda si è liberato dell’australiano e di Morton e Powless, rimasti nel frattempo nel mezzo, e si è riportato su Stetina; infine, con la terza, prodotta a circa 500 metri dal traguardo, ha lasciato sul posto lo statunitense andando a conquistare per il secondo anno consecutivo la tappa più dura del Giro di California, dopo che nel 2015 si era imposto nell’arrivo in salita di Mount Baldy strappando la maglia gialla a Sagan, che se l’era poi ripresa nella frazione conclusiva di Pasadena.
A dire il vero si tratta di una vittoria del tutto inattesa dallo stesso Alaphilippe, che alla vigilia aveva dichiarato in un’intervista di non sentirsi nella stessa condizione di un anno fa e di non puntare alla classifica generale, che invece ora lo vede saldamente al comando: Stetina è, infatti, giunto al traguardo con 15” di ritardo mentre 3° a 25” ha concluso Bennett, 4° a 27” un Bookwalter rinvenuto forte nel finale, 5° a 30” un comunque sorprendente Powless, 6° a 33” Ten Dam, 7° a 35” Morton e 8° a 48” Dennis (probabilmente l’uomo più pericoloso alla luce dei 20 km a cronometro in quel di Folsom che avrà a disposizione nella sesta tappa) con a ruota Sánchez. Quest’ordine d’arrivo ricalca sostanzialmente la classifica generale, con Alaphilippe che, grazie agli abbuoni conquistati sul traguardo, guida con 19” su Stetina, 31” su Bennett e 37” su Bookwalter. La quarta tappa, 217 km da Morro Bay a Laguna Seca, con l’arrivo posto all’interno del circuito che ogni anno ospita una prova del MotoMondiale, presenta un finale movimentato con un GPM di 2a categoria e uno di 3a posti ripetutamente ai -8 e ai -3 km dal traguardo, un tracciato sul quale uomini come Sagan potrebbero tornare alla ribalta ma anche gli uomini di classifica dovranno tenere gli occhi aperti.
Marco Salonna
ORDINE D’ARRIVO
1 Julian Alaphilippe (Fra) Etixx – Quick-Step 4:36:59
2 Peter Stetina (USA) Trek-Segafredo 0:00:15
3 George Bennett (NZl) Team LottoNl-Jumbo 0:00:25
4 Brent Bookwalter (USA) BMC Racing Team 0:00:27
5 Neilson Powless (USA) Axeon Hagens Berman 0:00:30
6 Laurens ten Dam (Ned) Team Giant-Alpecin 0:00:33
7 Lachlan Morton (Aus) Jelly Belly p/b Maxxis 0:00:35
8 Rohan Dennis (Aus) BMC Racing Team 0:00:48
9 Samuel Sanchez (Spa) BMC Racing Team
10 Andrew Talansky (USA) Cannondale Pro Cycling 0:00:59
11 Rob Britton (Can) Rally Cycling
12 Haimar Zubeldia (Spa) Trek-Segafredo
13 Lawson Craddock (USA) Cannondale Pro Cycling 0:01:02
14 Ruben Guerreiro (Por) Axeon Hagens Berman 0:01:18
15 Jonathan Clarke (Aus) UnitedHealthcare Professional Cycling Team 0:01:20
16 Javier Megias (Spa) Team Novo Nordisk 0:01:23
17 John Hornbeck (USA) Holowesko-Citadel Racing Team
18 Jurgen Van den Broeck (Bel) Team Katusha 0:01:31
19 Tao Geoghegan-Hart (GBr) Axeon Hagens Berman 0:02:00
20 Janez Brajkovic (Slo) UnitedHealthcare Professional Cycling Team 0:02:21
21 Fabrice Jeandesboz (Fra) Direct Energie 0:02:24
22 Jacques Janse Van Rensburg (RSA) Dimension Data 0:02:38
23 Maxime Bouet (Fra) Etixx – Quick-Step 0:02:52
24 Daniel Teklehaimanot (Eri) Dimension Data 0:02:54
25 Rob Squire (USA) Holowesko-Citadel Racing Team
26 Robin Carpenter (USA) Holowesko-Citadel Racing Team 0:03:28
27 Lars Petter Nordhaug (Nor) Team Sky 0:04:14
28 Nathan Haas (Aus) Dimension Data
29 Sindre Skjøstad Lunke (Nor) Team Giant-Alpecin
30 Julien Bernard (Fra) Trek-Segafredo
31 Danilo Wyss (Swi) BMC Racing Team
32 Mark Christian (GBr) Team WIGGINS 0:04:45
33 Alexey Vermeulen (USA) Team LottoNl-Jumbo 0:04:52
34 Jhonatan Restrepo (Col) Team Katusha 0:05:04
35 Ben King (USA) Cannondale Pro Cycling 0:05:28
36 Daniel Jaramillo (Col) UnitedHealthcare Professional Cycling Team
37 Jordan Cheyne (Can) Jelly Belly p/b Maxxis
38 Angus Morton (Aus) Jelly Belly p/b Maxxis
39 Christopher Jones (USA) UnitedHealthcare Professional Cycling Team 0:05:49
40 Phillip Gaimon (USA) Cannondale Pro Cycling 0:06:23
41 Romain Sicard (Fra) Direct Energie 0:07:38
42 Tiago Machado (Por) Team Katusha 0:08:44
43 Greg Van Avermaet (Bel) BMC Racing Team 0:09:38
44 Michael Schär (Swi) BMC Racing Team
45 Timo Roosen (Ned) Team LottoNl-Jumbo
46 Koen De Kort (Ned) Team Giant-Alpecin
47 Gregory Daniel (USA) Axeon Hagens Berman
48 Michael Gogl (Aut) Tinkoff Team
49 Taylor Sheldon (USA) Jelly Belly p/b Maxxis
50 Joonas Henttala (Fin) Team Novo Nordisk 0:10:39
51 Michael Sheehan (USA) Jelly Belly p/b Maxxis
52 Martin Velits (Svk) Etixx – Quick-Step
53 Tom Boonen (Bel) Etixx – Quick-Step
54 Maarten Wynants (Bel) Team LottoNl-Jumbo
55 Mike Teunissen (Ned) Team LottoNl-Jumbo
56 Antoine Duchesne (Can) Direct Energie
57 Angelo Tulik (Fra) Direct Energie
58 Andzs Flaksis (Lat) Holowesko-Citadel Racing Team
59 Krists Neilands (Lat) Axeon Hagens Berman
60 Travis McCabe (USA) Holowesko-Citadel Racing Team 0:10:46
61 Geoffrey Curran (USA) Axeon Hagens Berman 0:10:48
62 Daniel Eaton (USA) UnitedHealthcare Professional Cycling Team 0:11:58
63 Daniel Patten (GBr) Team WIGGINS
64 Emerson Oronte (USA) Rally Cycling 0:12:19
65 Petr Vakoc (Cze) Etixx – Quick-Step 0:12:35
66 David Lozano Riba (Spa) Team Novo Nordisk 0:13:08
67 Jasper Stuyven (Bel) Trek-Segafredo 0:13:50
68 Markel Irizar (Spa) Trek-Segafredo
69 Adam de Vos (Can) Rally Cycling
70 Søren Kragh Andersen (Den) Team Giant-Alpecin
71 Juraj Sagan (Svk) Tinkoff Team
72 Kiel Reijnen (USA) Trek-Segafredo
73 Andrea Peron (Ita) Team Novo Nordisk 0:15:08
74 Charles Planet (Fra) Team Novo Nordisk
75 Jean-Pierre Drucker (Lux) BMC Racing Team 0:15:10
76 Nikolas Maes (Bel) Etixx – Quick-Step 0:15:43
77 Dennis van Winden (Ned) Team LottoNl-Jumbo
78 Robert Wagner (Ger) Team LottoNl-Jumbo
79 Danny Van Poppel (Ned) Team Sky
80 Dylan Groenewegen (Ned) Team LottoNl-Jumbo
81 Andrei Krasilnikau (Blr) Holowesko-Citadel Racing Team
82 Nikolay Trusov (Rus) Tinkoff Team
83 Jesse Anthony (USA) Rally Cycling
84 Danny Pate (USA) Rally Cycling
85 Tanner Putt (USA) UnitedHealthcare Professional Cycling Team 0:16:16
86 Maximiliano Richeze (Arg) Etixx – Quick-Step 0:16:41
87 Caleb Fairly (USA) Team Giant-Alpecin 0:17:45
88 William Barta (USA) Axeon Hagens Berman 0:17:58
89 Ramon Sinkeldam (Ned) Team Giant-Alpecin
90 Chris Putt (USA) Jelly Belly p/b Maxxis
91 Roy Curvers (Ned) Team Giant-Alpecin
92 Michael Thompson (GBr) Team WIGGINS
93 Logan Owen (USA) Axeon Hagens Berman
94 Jake Kelly (GBr) Team WIGGINS
95 Taylor Phinney (USA) BMC Racing Team
96 Adam Blythe (GBr) Tinkoff Team 0:18:05
97 John Degenkolb (Ger) Team Giant-Alpecin
98 Ben Wolfe (USA) Jelly Belly p/b Maxxis
99 Michael Mørkøv (Den) Team Katusha
100 Toms Skujins (Lat) Cannondale Pro Cycling
101 Jacob Rathe (USA) Jelly Belly p/b Maxxis
102 Owain Doull (GBr) Team WIGGINS 0:18:31
103 Adrien Petit (Fra) Direct Energie 0:18:40
104 Christopher Williams (Aus) Team Novo Nordisk 0:21:52
105 Peter Sagan (Svk) Tinkoff Team
106 Alan Marangoni (Ita) Cannondale Pro Cycling
107 Oscar Gatto (Ita) Tinkoff Team
108 Mark Cavendish (GBr) Dimension Data
109 Christopher Latham (GBr) Team WIGGINS
110 Zdenek Stybar (Cze) Etixx – Quick-Step
111 Jacopo Guarnieri (Ita) Team Katusha
112 Martijn Verschoor (Ned) Team Novo Nordisk
113 Tyler Farrar (USA) Dimension Data
114 Gianni Moscon (Ita) Team Sky
115 Marco Canola (Ita) UnitedHealthcare Professional Cycling Team
116 Mark Renshaw (Aus) Dimension Data
117 Ryan Anderson (Can) Direct Energie
118 Pierrick Naud (Can) Rally Cycling
119 Michal Kolár (Svk) Tinkoff Team
120 Evan Huffman (USA) Rally Cycling
121 Stephen Clancy (Irl) Team Novo Nordisk
122 Patrick Bevin (NZl) Cannondale Pro Cycling
123 Vladimir Isaychev (Rus) Team Katusha
124 Matthew Brammeier (Irl) Dimension Data
125 Bryan Nauleau (Fra) Direct Energie
126 Vasil Kiryienka (Blr) Team Sky
127 Bradley Wiggins (GBr) Team WIGGINS
128 Xabier Zandio (Spa) Team Sky
128 Niccolò Bonifazio (Ita) Trek-Segafredo
130 Alex Peters (GBr) Team Sky
131 Erik Baska (Svk) Tinkoff Team
132 Joseph Lewis (Aus) Holowesko-Citadel Racing Team
133 Andrew Tennant (GBr) Team WIGGINS
134 Alexander Kristoff (Nor) Team Katusha
135 Andrew Fenn (GBr) Team Sky
136 Bryan Coquard (Fra) Direct Energie
137 John Murphy (USA) UnitedHealthcare Professional Cycling Team
138 Bernhard Eisel (Aut) Dimension Data
139 William Routley (Can) Rally Cycling
140 Marco Haller (Aut) Team Katusha 0:22:00
141 Oscar Clark (USA) Holowesko-Citadel Racing Team 0:22:17
142 Julián Arredondo (Col) Trek-Segafredo 0:22:32
143 Wouter Wippert (Ned) Cannondale Pro Cycling 0:22:58
CLASSIFICA GENERALE
1 Julian Alaphilippe (Fra) Etixx – Quick-Step 12:49:47
2 Peter Stetina (USA) Trek-Segafredo 0:00:19
3 George Bennett (NZl) Team LottoNl-Jumbo 0:00:31
4 Brent Bookwalter (USA) BMC Racing Team 0:00:37
5 Neilson Powless (USA) Axeon Hagens Berman 0:00:40
6 Laurens ten Dam (Ned) Team Giant-Alpecin 0:00:43
7 Lachlan Morton (Aus) Jelly Belly p/b Maxxis 0:00:45
8 Rohan Dennis (Aus) BMC Racing Team 0:00:58
9 Samuel Sanchez (Spa) BMC Racing Team
10 Haimar Zubeldia (Spa) Trek-Segafredo 0:01:09
11 Rob Britton (Can) Rally Cycling
12 Andrew Talansky (USA) Cannondale Pro Cycling
13 Lawson Craddock (USA) Cannondale Pro Cycling 0:01:12
14 Ruben Guerreiro (Por) Axeon Hagens Berman 0:01:28
15 Jonathan Clarke (Aus) UnitedHealthcare Professional Cycling Team 0:01:30
16 Javier Megias (Spa) Team Novo Nordisk 0:01:33
17 John Hornbeck (USA) Holowesko-Citadel Racing Team
18 Jurgen Van den Broeck (Bel) Team Katusha 0:01:41
19 Tao Geoghegan-Hart (GBr) Axeon Hagens Berman 0:02:10
20 Janez Brajkovic (Slo) UnitedHealthcare Professional Cycling Team 0:02:31
21 Fabrice Jeandesboz (Fra) Direct Energie 0:02:34
22 Jacques Janse Van Rensburg (RSA) Dimension Data 0:02:48
23 Maxime Bouet (Fra) Etixx – Quick-Step 0:03:02
24 Daniel Teklehaimanot (Eri) Dimension Data 0:03:04
25 Rob Squire (USA) Holowesko-Citadel Racing Team
26 Robin Carpenter (USA) Holowesko-Citadel Racing Team 0:03:38
27 Sindre Skjøstad Lunke (Nor) Team Giant-Alpecin 0:04:23
28 Julien Bernard (Fra) Trek-Segafredo 0:04:24
29 Danilo Wyss (Swi) BMC Racing Team
30 Lars Petter Nordhaug (Nor) Team Sky
31 Mark Christian (GBr) Team WIGGINS 0:04:55
32 Nathan Haas (Aus) Dimension Data 0:04:58
33 Alexey Vermeulen (USA) Team LottoNl-Jumbo 0:05:02
34 Ben King (USA) Cannondale Pro Cycling 0:05:14
35 Angus Morton (Aus) Jelly Belly p/b Maxxis 0:05:38
36 Daniel Jaramillo (Col) UnitedHealthcare Professional Cycling Team
37 Jordan Cheyne (Can) Jelly Belly p/b Maxxis
38 Jhonatan Restrepo (Col) Team Katusha 0:05:53
39 Christopher Jones (USA) UnitedHealthcare Professional Cycling Team 0:05:59
40 Phillip Gaimon (USA) Cannondale Pro Cycling 0:06:33
41 Romain Sicard (Fra) Direct Energie 0:07:48
42 Tiago Machado (Por) Team Katusha 0:08:54
43 Gregory Daniel (USA) Axeon Hagens Berman 0:09:46
44 Greg Van Avermaet (Bel) BMC Racing Team 0:09:48
45 Timo Roosen (Ned) Team LottoNl-Jumbo
46 Michael Gogl (Aut) Tinkoff Team
47 Koen De Kort (Ned) Team Giant-Alpecin
48 Michael Schär (Swi) BMC Racing Team
49 Taylor Sheldon (USA) Jelly Belly p/b Maxxis
50 Tom Boonen (Bel) Etixx – Quick-Step 0:10:49
51 Krists Neilands (Lat) Axeon Hagens Berman
52 Mike Teunissen (Ned) Team LottoNl-Jumbo
53 Travis McCabe (USA) Holowesko-Citadel Racing Team 0:10:56
54 Angelo Tulik (Fra) Direct Energie 0:11:05
55 Geoffrey Curran (USA) Axeon Hagens Berman 0:11:09
56 Andzs Flaksis (Lat) Holowesko-Citadel Racing Team 0:11:19
57 Maarten Wynants (Bel) Team LottoNl-Jumbo 0:11:28
58 Daniel Eaton (USA) UnitedHealthcare Professional Cycling Team 0:12:05
59 Emerson Oronte (USA) Rally Cycling 0:12:29
60 Petr Vakoc (Cze) Etixx – Quick-Step 0:12:45
61 Antoine Duchesne (Can) Direct Energie
62 Jasper Stuyven (Bel) Trek-Segafredo 0:14:00
63 Kiel Reijnen (USA) Trek-Segafredo
64 Juraj Sagan (Svk) Tinkoff Team
65 Danny Van Poppel (Ned) Team Sky 0:15:53
66 Nikolas Maes (Bel) Etixx – Quick-Step
67 Danny Pate (USA) Rally Cycling
68 Maximiliano Richeze (Arg) Etixx – Quick-Step 0:16:51
69 Andrei Krasilnikau (Blr) Holowesko-Citadel Racing Team 0:17:40
70 William Barta (USA) Axeon Hagens Berman 0:18:05
71 Logan Owen (USA) Axeon Hagens Berman 0:18:08
72 Taylor Phinney (USA) BMC Racing Team
73 John Degenkolb (Ger) Team Giant-Alpecin 0:18:15
74 Toms Skujins (Lat) Cannondale Pro Cycling
75 Michael Mørkøv (Den) Team Katusha
76 Søren Kragh Andersen (Den) Team Giant-Alpecin 0:18:26
77 Adrien Petit (Fra) Direct Energie 0:18:50
78 Markel Irizar (Spa) Trek-Segafredo 0:20:01
79 Adam de Vos (Can) Rally Cycling
80 Jacob Rathe (USA) Jelly Belly p/b Maxxis 0:20:10
81 David Lozano Riba (Spa) Team Novo Nordisk 0:20:29
82 Michael Sheehan (USA) Jelly Belly p/b Maxxis 0:20:51
83 Joonas Henttala (Fin) Team Novo Nordisk 0:20:55
84 Martin Velits (Svk) Etixx – Quick-Step 0:20:57
85 Evan Huffman (USA) Rally Cycling 0:21:46
86 Peter Sagan (Svk) Tinkoff Team 0:21:52
87 Alexander Kristoff (Nor) Team Katusha 0:21:58
88 Niccolò Bonifazio (Ita) Trek-Segafredo 0:22:02
89 Marco Canola (Ita) UnitedHealthcare Professional Cycling Team
90 Bryan Coquard (Fra) Direct Energie
91 Patrick Bevin (NZl) Cannondale Pro Cycling
92 Gianni Moscon (Ita) Team Sky
93 Alex Peters (GBr) Team Sky
94 Xabier Zandio (Spa) Team Sky
95 Zdenek Stybar (Cze) Etixx – Quick-Step 0:22:41
96 Tanner Putt (USA) UnitedHealthcare Professional Cycling Team 0:23:34
97 Oscar Clark (USA) Holowesko-Citadel Racing Team 0:24:08
98 Marco Haller (Aut) Team Katusha 0:24:30
99 Charles Planet (Fra) Team Novo Nordisk 0:25:26
100 Dylan Groenewegen (Ned) Team LottoNl-Jumbo 0:25:57
101 Jesse Anthony (USA) Rally Cycling 0:26:01
102 Robert Wagner (Ger) Team LottoNl-Jumbo 0:26:24
103 Daniel Patten (GBr) Team WIGGINS 0:28:00
104 Dennis van Winden (Ned) Team LottoNl-Jumbo 0:28:13
105 Michael Thompson (GBr) Team WIGGINS 0:28:16
106 Chris Putt (USA) Jelly Belly p/b Maxxis
107 Ben Wolfe (USA) Jelly Belly p/b Maxxis 0:28:23
108 Ramon Sinkeldam (Ned) Team Giant-Alpecin 0:28:36
109 Owain Doull (GBr) Team WIGGINS 0:28:49
110 Roy Curvers (Ned) Team Giant-Alpecin 0:28:55
111 Andrea Peron (Ita) Team Novo Nordisk 0:30:40
112 Jean-Pierre Drucker (Lux) BMC Racing Team 0:30:42
113 Andrew Tennant (GBr) Team WIGGINS 0:32:04
114 Pierrick Naud (Can) Rally Cycling 0:32:10
115 Jacopo Guarnieri (Ita) Team Katusha
116 Ryan Anderson (Can) Direct Energie
117 William Routley (Can) Rally Cycling 0:32:49
118 Vladimir Isaychev (Rus) Team Katusha
119 Julián Arredondo (Col) Trek-Segafredo 0:32:50
120 Wouter Wippert (Ned) Cannondale Pro Cycling 0:33:10
121 Caleb Fairly (USA) Team Giant-Alpecin 0:33:17
122 Bryan Nauleau (Fra) Direct Energie 0:33:22
123 Jake Kelly (GBr) Team WIGGINS 0:33:30
124 Alan Marangoni (Ita) Cannondale Pro Cycling 0:33:32
125 Nikolay Trusov (Rus) Tinkoff Team 0:34:27
126 Adam Blythe (GBr) Tinkoff Team 0:36:10
127 Andrew Fenn (GBr) Team Sky 0:36:18
128 Vasil Kiryienka (Blr) Team Sky
129 Martijn Verschoor (Ned) Team Novo Nordisk 0:37:24
130 Mark Cavendish (GBr) Dimension Data
131 Mark Renshaw (Aus) Dimension Data
132 John Murphy (USA) UnitedHealthcare Professional Cycling Team
133 Tyler Farrar (USA) Dimension Data
134 Christopher Williams (Aus) Team Novo Nordisk
135 Stephen Clancy (Irl) Team Novo Nordisk
136 Joseph Lewis (Aus) Holowesko-Citadel Racing Team
137 Bradley Wiggins (GBr) Team WIGGINS
138 Matthew Brammeier (Irl) Dimension Data 0:38:17
139 Bernhard Eisel (Aut) Dimension Data 0:38:38
140 Christopher Latham (GBr) Team WIGGINS 0:39:57
141 Erik Baska (Svk) Tinkoff Team 0:40:12
142 Michal Kolár (Svk) Tinkoff Team 0:40:13
143 Oscar Gatto (Ita) Tinkoff Team 0:41:48

Il francese Alaphilippe domina la frazione regina dell'Amgen Tour of California 2016 (Getty Images Sport)
MODENA – ASOLO: DRIN! DRIN! È ARRIVATO L’INTERVALLO
Giornata interlocutoria per la corsa rosa che oggi offrirà un’occasione d’oro ai cacciatori di tappe, messi fuori causa i velocisti dalla Forcella Mostaccin, breve ma secca rampa che a 14 km dall’arrivo spezzerà la continuità della pianura. La stessa ascesa rappresenta un invito a nozze per i finisseur, che certamente cercheranno d’entrare nella fuga, e sarà attesa con qualche timore anche dai big perché la strada stretta non consente rimonte e un fugace momento no potrebbe essere pagato a caro prezzo.
È un po’ come l’intervallo scolastico questa 11a frazione della corsa, che arriva esattamente a metà del lungo cammino da Apeldoorn a Torino e che è l’unica intrusa delle ultime due settimane di gara, nelle quali altrimenti s’incontranno o sole tappe per velocisti (tre in tutto ne mancheranno) o sole frazioni d’alta classifica. Oggi, invece, complice il disegno finale di una tappa totalmente pianeggiante fino agli ultimi 14 Km, gli sprinter non avranno possibilità di successo e non ci sarà conseguentemente il controllo in corsa delle loro formazioni, mentre chi punterà a più alte mete si concederà una giornata di riposo vigile e così, proprio come durante le pause tra una lezione e l’altra, ci si potrà prendere mille libertà. Sarà, dunque, una giornata apparentemente senza “regia”, occasione da non sprecare per i cacciatori di tappa per lanciarsi in una fuga che, mai come in questa frazione, avrà parecchie opportunità di andare in porto. Non abbiamo la sfera di cristallo e non possiamo sapere chi si lancerà in avanscoperta ma, molto probabilmente, nel drappello d’attaccanti vedremo corridori di squadre rimaste ancora a bocca asciutta e, soprattutto, uomini dotati di sparata perché gli ultimi chilometri proporranno un paio di rampe in grado di provocare i cosiddetti “finisseur” come Philippe Gilbert, che al Giro dell’anno scorso proprio sulle strade del Veneto s’impose con un’azione delle sue in cima al Monte Berico. Stavolta il traguardo non sarà in vetta ma la tortuosità degli ultimi chilometri dovrebbe consentire a chi si avvanteggerà di mantenere il distacco dagli inseguitori. E possiamo anche anticiparvi che il controllo del gruppo comunque ci sarà, anche se meno serrato del solito, per evitare che qualcuno degli attaccanti scali troppe posizioni in classifica – poichè, alla fine, fa molto prestigio anche l’ingresso nella top ten – mentre i grandi favoriti non si distrarranno fino in fondo perché se uno dei big dovesse avere un piccolo “momento no” rischierebbe di perder le ruote del gruppo e non riuscire più a rimontare, anche a causa della ristrettezza delle carreggiate nei due tratti di salita.
Questa tappa di “ricreazione ma non troppo” scatterà dal cuore della città di Modena, al cospetto di uno dei suoi monumenti più celebri, l’ex Palazzo Ducale sede della prestigiosa accademia militare. Lasciata la città che vanta anche il complesso della Piazza Grande, con il duomo e la “Ghiraldina” iscritto tra i patrimoni UNESCO dal 1997, la corsa si dirigerà verso Nonantola, centro nel quale si può visitare l’abbazia benedettina di San Silvestro, fondata nel 752 dall’abate Anselmo, divenuto monaco dopo esser stato Duca del Friuli per alcuni anni e che aveva ricevuto in dono dal cugino, il re longobardo Astolfo, il territorio nel quale sarà eretto il monastero. Si percorrerà in seguito la porzione del modenese che maggiormente fu colpita dal terremoto del 20 maggio 2012 a causa della vicinanza all’epicentro, registrato nei pressi di Finale Emilia, centro che vide gravemente danneggiata la Rocca Estense e perse la Torre dei Modenesi, monumento divenuto simbolo del sisma e della quale è stata progettata la ricostruzione.
Dopo Finale si attraverserà per una ventina di chilometri la provincia di Ferrara, toccando il centro di Bondeno, situato in un’area un tempo spesso soggetta ad alluvioni e presso il quale è possibile ammirare importanti opere difensive dalle acque come la cosiddetta “Botte Napoleonica”, costruita dal governo napoleonico per convogliare le acque del canale di Burana direttamente nel Mare Adriatico sottopassando il corso del Panaro. Raggiunto il borgo di Stellata, il tracciato supererà il corso del Po – sulle cui rive sorge l’elegante mole della Rocca Possente – mediante il ponte in cemento armato costruito negli anni ’70 sul luogo dove si trovava un ponte di barche realizzato all’inizio del secolo scorso, traballante porta d’accesso al Veneto che il gruppo raggiungerà nella zona del Polesine, terra che dal fiume più lungo d’Italia ha tratto nel corso dei secoli vita e sostentamento, ma anche distruzione e morte, sotto la forma di disastrose indondazioni, come quelle che lo colpirono nel 1951 e ancor prima nel 1882, evento quest’ultimo che causò anche una massicia emigrazione degli sfollati verso l’America meridionale.
È in questo frangente, esattamente dalle parti di Bagnolo di Po, che si oltrepasserà il “giro di boa” dell’edizione 2016 della corsa rosa, lasciandosi alle spalle la prima metà, non terribile, del Giro e andando incontro alle fasi delle salite alpine, che comincerà 48 ore più tardi con la tappa di Cividale del Friuli. Per adesso la pianura rimarrà ancora per parecchi chilometri protagonista del tracciato che attraversando la provincia di Rovigo punterà ora su Badia Polesine, dove si trovano i resti dell’antica Abbazia della Vangadizza, costruita nel X secolo e in gran parte demolita nel 1810, dopo la soppressione per opera della Repubblica di Venezia. Il gruppo giungerà quindi nella cittadina di Este, dalla quale trae il nome il casato di genesi milanese che governò Ferrara dal 1208 al 1598 e che poi estese il proprio dominio su gran parte dell’Emilia-Romagna. Un paio di microscopici falsipiani, che neanche si notano sull’altimetria, interromperanno momentaneamente l’egemonia della pianura laddove il tracciato andrà a sfiorare per un attimo i piedi dei Colli Euganei, infilandosi nel canale che li separa dall’isolato Monte Lozzo. Dopo un breve sconfinamento sulle strade della provincia di Vicenza – giusto il passaggio dal centro di Montegalda, dominato dalla villa-castello Grimani Sorlini – si tornerà a pedalare sulle strade del padovano alla volta di Piazzola sul Brenta, centro che gravita attorno alla preziosa Villa Contarini Camerini, una delle più celebri “creazioni” di Andrea Palladio, che nel 1976 fu sede di gran parte delle riprese del film “Dimmi che fai tutto per me”, nel quale era la dimora del suocero di Johnny Dorelli, interpretato dall’attore francese Jacques Dufilho, famoso in Italia per aver dato il volto allo stralunato Colonnello Buttiglione in una divertente serie di pellicole. I chilometri successivi ci faranno sfogliare il libro della storia recente del Giro, alle pagine delle volate, poiché si lambirà prima l’ellittica cinta muraria di Cittadella, che fece da scenografica quinta alla vittoria di Mark Cavendish nella 13a tappa del Giro del 2008, per poi saltellare sul porfido di Piazza Giorgione nella vicina Castelfranco Veneto che, all’ombra del medioevale castello che ne cinge il centro storico, accolse gli sprint vincenti di Silvio Martinello e Mario Cipollini, rispettivamente nel 1991 e nel 1999. Sbarcato nel frattempo in provincia di Treviso, il tracciato, che a cavallo di questi due centri aveva per un momento interrotto il suo cammino verso nord per procedere in direzione est, riprenderà la risalita dello stivale italico portandosi ai piedi dei Colli Asolani, teatro del gran finale, in quel di Maser, dove fa bello sfoggio un’altra celebre villa palladiana, quella che l’architetto padovano progettò e il pittore Paolo Veronese decorò per la famiglia Barbaro, pure lei finita immortalata sul grande schermo nell’episodio “Cuore di padrone” del film “Noi donne siamo fatte così”, con protagonista la grande Monica Vitti. Le immagini dall’elicottero della RAI indugeranno giusto un attimo sulla magnifica costruzione, poi dirigeranno altrove i loro riflettori poiché è proprio a Maser che inizierà la fase più attesa di questa frazione, introdotta dalla breve ma secca ascesa che in poco meno di 3 Km (2,7 per la precisione, inclinati al 7%) condurrà alla Forcella Mostaccin, valico dal toponimo curioso perché derivante – caso più unico che raro – dal cognome di una famiglia “normale”, i Mostaccin appunto, che dimoravano in tempi remoti nell’edificio rurale oggi in abbandono posto nel punto di scollinamento. Una discesa quasi perfettamente speculare nelle caratteristiche alla salita appena percorsa (2,9 Km al 7,1%) farà guadagnare l’ultima fetta di pianura prevista quest’oggi, tremila metri snelli prima di tornare a pedalare all’insù, affrontando i 1500 metri netti al 5,1% del Foresto di Casonetto, in cima al quale ci si ritroverà sulle stradine lastricate del centro storico di Asolo, lungo le quali passeggiarono in passato parecchie celebrità, qui attratte dall’amenità del luogo, tra le quali ricordiamo il drammaturgo britannico Robert Browning e l’attrice teatrale Eleonora Duse, che qui fu sepolta. Il traguardo è oramai a portata di mano, il tempo di un ultimo tuffo di 3500 metri per poi riemergere nel mare degli applausi e della gloria. Che, come sempre, saranno per una persona sola.
Mauro Facoltosi
LAVORI IN CORSO
Inserita la salita facilissima di Monfumo tra quelle della Forcella Mostaccin e di Asolo
I VALICHI DELLA TAPPA
Forcella Mostaccin (385 metri). Quotata 374 metri sulle cartine del Giro 2016, separa le due principali cime dei Colli Asolani, il Collalto e il Calmoreggio. È valicata da una stretta strada comunale che mette in comunicazione Maser con Monfumo.
RINGRAZIAMENTI
Segnaliamo che le citazioni cinematografiche (nel testo e nella fotogallery) sono frutto della collaborazione con il sito www.davinotti.com, che ringraziamo per la disponibilità.
FOTOGALLERY
Modena, Palazzo Ducale
Modena, Piazza Grande
Nonantola, abbazia di San Silvestro
Finale Emilia, la Torre dei Modenesi com’era prima del terremoto
Bondeno, la “Botte Napoleonica”
La “rocca possente” di Stellata
Badia Polesine, Badia della Vangadizza
Este, scorcio del castello
Il Monte Lozzo visto dal “corridoio” che lo separa dal resto dei Colli Eugenei

Montegalda, Castello Grimani Sorlini (www.vicenzanews.it)

Villa Contarini di Piazzola sul Brenta come appare nel film “Dimmi che fai tutto per me” (www.davinotti.com)
Le mura di Cittadella
Il castello di Castelfranco Veneto visto da Piazza Giorgione

Villa Barbaro di Maser inquadrata nel film ‘’Noi donne siamo fatte così’’ (www.davinotti.com)
Un tornante della salita della Forcella Mostaccin
Duomo di Asolo

Lo scollinamento della Forcella Mostaccin e, in trasparenza, l’altimetria dell’undicesima tappa del Giro 2016
17-05-2016
maggio 18, 2016 by Redazione
Filed under Ordini d'arrivo
GIRO D’ITALIA
L’italiano Giulio Ciccone (Bardiani-CSF) si è imposto nella decima tappa, Campi Bisenzio – Sestola, percorrendo 219 Km in 5h44′32″, alla media di 38.138 Km/h. Ha preceduto di 42″ il russo Rovny e di 1′20″ il colombiano Atapuma Hurtado. Il lussemburghese Bob Jungels (Etixx – Quick Step) è la nuova maglia rosa con 26″ sul costaricano Amador Bikkazakova e 50″ sullo spagnolo Valverde Belmonte. Miglior italiano Vincenzo Nibali (Astana Pro Team), 5° a 52″
AMGEN TOUR OF CALIFORNIA
Il francese Julian Alaphilippe (Etixx – Quick Step) si è imposto nella terza tappa, Thousand Oaks – Gibriltar Road, percorrendo 167.5 Km in 4h36′59″, alla media di 36.284 Km/h. Ha preceduto di 15″ lo statunitense Stetina e di 25″ il neozelandese Bennett. Miglior italiano Andrea Peron (Team Novo Nordisk), 73° a 15′08″. Alaphilippe è il nuovo leader della classifica con 19″ su Stetina e 31″ su Bennett. Miglior italiano Niccolò Bonifazio (Trek – Segafredo), 88° a 22′02″
TOUR OF IRAN (AZARBAIJAN)
L’iraniano Ghader Mizbani (Tabriz Shahrdari Team) si è imposto nella quinta tappa, Sarein – Sahand, percorrendo 181.3 Km in 5h16′38″, alla media di 34.355 Km/h. Ha preceduto allo sprint i connazionale Moazemi e Sohrabi. Unico italiano in gara Marco Zanotti (Parkhotel Valkenburg CT), 72° a 16′29″. L’iraniano Mirsamad Pourseyedi (Tabriz Shahrdari Team) è ancora leader della classifica con 1′42″ sul connazionale Kazemi e 2′19″ sul connazionale Emami. Zanotti 50° a 38′10″
ALMANACCO DEL DOPO TAPPA: QUI SESTOLA
maggio 17, 2016 by Redazione
Filed under Approfondimenti
È diventato quasi un marchio di fabbrica di ilciclismo.it l’almanacco post gara dove, dopo ciascuna frazione del Giro (e poi anche del Tour) troverete tante rubriche: la rassegna stampa internazionale, il punto di vista dei tifosi, la colonna sonora del giorno, le previsioni del tempo per la tappa successiva, le “perle” dei telecronisti, il Giro d’Italia rivisto alla “rovescia” e il ricordo di un Giro passato (abbiamo scelto quello del 1966, essendoci quest’anno una tappa a Cassano d’Adda, nel 50° anniversario della vittoria alla Corsa Rosa del cassanese Gianni Motta).
GIRO D’ITALIA, GIRO DEL MONDO
Italia
Ciccone, la magia del deb,. A 21 anni da solo a Sestola. Jungels nuova maglia rosa. – Clamoroso, Landa si ritira! Il Giro perde uno dei favoriti – Landa saluta, ecco cosa cambia. Brambilla commuove – Brambilla: “Ho voluto tirare”. Jungels: “Mi ha sorpreso” – Ciccone: “Il mio giorno più bello: mi sembra di sognare” (Gazzetta dello Sport)
Giro d’Italia: vince Ciccone, Jungels in rosa, Landa si ritira (Corriere della Sera)
Paesi Bassi
Dumoulin twijfelt over afstappen (De Telegraaf)
Dumoulin dubt over afstappen in Giro en mijdt Tour – Ciccone wint, Jungels nieuwe drager roze trui (Algemeen Dagblad)
Ciccone wint, Jungels nieuwe drager roze trui in Ronde van Italië (de Volkskrant)
Svizzera
Ciccone gagne la 10e étape, Jungels maillot rose (24 Heures)
Ciccone siegreich, Jungels neuer Leader (Neue Zürcher Zeitung)
Francia
Ciccone s’impose, Jungels en rose – Landa, le coup dur (L’Equipe)
Bob Jungels succède à Charly Gaul – Ciccone vainqueur, Jungels en rose – Malade, Landa abandonne (Le Figaro)
Abandon de Landa et victoire de Ciccone sur le Giro (Le Monde)
Spagna
Mikel Landa abandona el Giro – Bob Jungels se viste de rosa y Valverde ya está en el podio – Valverde: “Estoy contento, pero lo pudimos hacer mejor” (AS)
Jungels toma el mando y Valverde se afianza – Mikel Landa abandona el Giro con problemas de salud – El día en que Valverde salvó su Giro (Marca)
Bomba en el Giro: Landa abandona por una gastroenteritis – Bob Jungels nuevo maglia rosa, Amador dispara al palo – Valverde: “Se ha ido Andrey y yo he hecho de freno” – Jungels: “Ya no se ve en el ciclismo que un líder tire de su equipo” (El Mundo Deportivo)
Belgio
Nieuwe rozetruidrager: “Wat Brambilla deed, dat zie je anders nooit in de koers”
Italiaanse neoprof wint verrassend zware Giro-rit, Jungels neemt roze trui over van ploegmaat – Sportwielrennen Italiaanse neoprof wint verrassend zware Giro-rit, Jungels neemt roze trui over van ploegmaat – Favoriet Landa geeft op in de Giro – De Giro-etappe van woensdag: vlak met steile klim op het einde (Het Nieuwsblad)
10e étape du Giro: succès de l’Italien Giulio Ciccone, le Luxembourgeois Bob Jungels en rose – Un Giro au coude-à-coude – Giro: Katusha retire Tsatevich de la course pour “comportement inacceptable” lors de la 9e étape (La Dernière Heure/Les Sports)
Lussemburgo
Bob Jungels 57 Jahre nach Gaul (Tageblatt)
Jungels holt das Rosa Trikot (Luxemburger Wort)
Germania
Wieder Führungswechsel beim Giro: Jungels nun in Rosa (Berliner Zeitung)
Danimarca
21-årig udbryder holdt hele vejen til mål i Giroen (Jyllands-Posten)
Stor overraskelse: 21-årige udbryder holder hele vejen – ny mand i lyserødt – Efter favorittens chok-exit: Nu bliver der ryddet op i Giroen (BT)
Slovenia
Giro: s pobegom do zmage mladi Ciccione, v rožnatem Jungels (Delo)
Stati Uniti
Giro Over for Landa, Jungels Takes Over Lead (The New York Times)
Costa Rica
Andrey Amador roza el liderato y pone a vibrar a Costa Rica (La Nación)
Colombia
Chaves regresó al ‘top’ y Urán está de 13 en el Giro de Italia (El Tiempo)
Esteban Chaves regresó al top-10 en la clasificación del Giro (El Espectador)
BOX POPULI
Ogni giorno qui troverete i commenti degli appassionati di ciclismo, gente che le corse non le segue solo davanti alla tv, ma le vive sia andando ad applaudire i campioni lungo le strade, sia ricalcando le stesse rotte e sudando in sella ad una bici.
PRIMA DELLA TAPPA
Mauro Facoltosi: previsioni sulla tappa?
Nebe1980: al di là di una fuga che bisogna vedere quanto vantaggio accumulerà credo che i big si daranno battaglia (forse) negli ultimi chilometri ed anche se non credo che qualcuno si staccherà potrebbe esserci qualche defaillances tipo qulla di Dumoulin sull’Alpe di Poti se i big saranno in vena di attacchi. Sarebbe bello vedere un attacco sul Pian del Falco ma la vedo difficile. Attenzione alla discesa dal Pian del Falco che è molto tecnica e qualcno potrebbe staccarsi e poi rientrare potrebbe non essere uno scherzo ancheperchè se la possiblità di deboli e isolate precipitazioni dovesse concretizzarsi sulla discesa del pian del Falco la strada bagnata o viscida potrebbe fare ulterori danni
DURANTE LA TAPPA
Mauro Facoltosi: Clamoroso: Landa si è ritirato dopo aver accusato 7 minuti di ritardo sulla prima salita. Inoltre, secondo Cicloweb, anche Dumoulin starebbe meditando il ritiro.
Nebe1980: a sto punto andrà al Tour per affiancare Froome o per rimpiazzarlo in caso di defaillances del keniano bianco, mi dispiace perché avrei avuto piacere se avesse vinto lui visto che l’anno scorso gli hanno tappato le ali. Forse Ilnur Zakarin potrebbe attaccare sulla salita di Pian del Falco però bisogna dire che Zakarin non è un asso in discesa e la tecnicità della discesa di Pian del Falco lo sfavorisce oltre al fatto che bisogna veder come ha digerito la sfortunata cronometro (anche se lui ci ha messo del suo)e il giorno di riposo
Nisky: Giro stile Vuelta sta diventando! Tanti nomi e tanti desaparecidos! da Kittel che ha fatto il compitino e se n’è ito…. Cancellara che a fare il compitino non c’ha neanche provato…. Landa che sparisce misteriosamente (e io ai malori sospetti non ci credo più) e pure Dumoulin pare si stia per ritirare…. ha spolpato fin dove ha potuto e adesso se ne va? Poco professionale! Restano sempre gli stessi dai… più Valverde! Onestamente per tutte sti ritiri immotivati è un qualcosa che bene non va… se fosse vero che se ne va pure il neerlandese…. mah
Pedra85: Mai avuto un’influenza o la febbre in primavera/estate?
Nisky: Sì, in questo momento preciso, influenza intestinale come Landa. Ma non c’entra….. sembra che abbia avuto proprio quello e che senza spiegazioni…… anche Hamilton nel 2004 aveva problemi intestinali sui Pirenei….. poi sul libro ci spiega ben che lui e Ullrich erano state vittime sui Pirenei di una trasfusione non riuscita….. ed era grigio anche lui in faccia… ciò non toglie che Landa probabilmente oggi stava male sicuro….. dispiace parecchio perché perder Landa significa perder un buon 40% d’interesse nel Giro
Mauro Facoltosi: La Sky ha parlato di virus gastrointestinale per Landa. Quanto a Dumoulin soffrirebbe di problemi al soprasella. Tra l’altro si è staccato appena è iniziato il tratto duro di Pian del Falco
Profpivo: Ha fatto un gran numero Ciccone, considerando che ha anche lavorato per l’inutile Pirazzi… meno male che in discesa si è scontrato con Cunego lasciando via libera al compagno di squadra. Applausi anche a Brambilla in maglia rosa che si rende conto di non poter tenere le ruote dei migliori e si mette a disposizione di Jungels
Howling Wolf14: Bravo! Vedi che più o meno trai le mie conclusioni, quelle che feci prima dell’inizio del Giro. Stringi stringi, ridimensionati Landa e Dumoulin, non restano che Nibali e Valverde. Ormai nei grandi giri, specie Giro e Vuelta, quelli che sono tagliati fuori dalla lotta per la classifica si specializzano nella prima settimana (Dumoulin), nel gpm (Cunego) ecc. Io non ho mai voluto fare la cassandra ma ho sempre pensato che Landa non fosse un fenomeno. Non dico una meteora, ma un corridore che ha avuto un picco irripetibile. Anche Dumoulin è stato sopravvalutato. Più o meno con lo stesso metro di misura. Bisogna sempre andar cauti, mai esprimere giudizi entusiastici prima della prova del nove. Basta dire “buon corridore”, poi se è un campione il tempo lo dirà. Sta di fatto, comunque, che dopo 10 giorni siamo già qui con Nibali e Valverde e ben poco altro. Speriamo in Jungels, ma non mi sembra in grado di duellare con Nibali e Valverde. Per il resto il livello è buono ma non eccelso: Krujswijk, Chaves, Zakarin, Pozzovivo, Majka, ecc.
In collaborazione con il Forum dello Scalatore
DISCOGIRO: la colonna sonora della tappa del Giro scelta per voi da ilciclismo.it
“Siamo una squadra fortissimi” – Checco Zalone (dedicata alla Bardiani-CSF)
“Mamma mia che mal di pancia” – Topo Gigio (dedicata a Landa)
a cura di DJ Jorgens
METEO GIRO
Le previsioni si riferiscono agli orari di partenza, passaggio e arrivo della 11a tappa Modena – Asolo
Modena: poco nuvoloso, 20.5°C, vento debole da SE (2 Km/h), umidità al 53%
Bondeno (55.6 Km) : poco nuvoloso, 22.1°C (percepiti 23°C), vento debole da ESE (6 Km/h), umidità al 45%
Piacenza d’Adige – rifornimento (94.8 Km) : poco nuvoloso, 22.6°C, vento debole da SE (7-8 Km/h), umidità al 42%
Grisignano di Zocco – Traguardo Volante (144.7 Km) : poco nuvoloso, 21.9°C (percepiti 20°C), vento debole da SSE (10-12 Km/h), umidità al 42%
Castelfranco Veneto (183 Km) : poco nuvoloso, 21.6°C (percepiti 19°C), vento moderato da S (13 Km/h), umidità al 45%
Asolo: nuvole sparse con possibilità di deboli e isolate precipitazioni, 19.9°C (percepiti 17.5°C), vento moderato da S (14-17 Km/h), umidità al 52%
I MISTERI DELLA CASSAPANCA
Gli strafalcioni dei giornalisti al seguito della corsa rosa
De Stefano: “Appena si solleveranno gli elicotteri”
Conti: “La sera di riposo”
Benincasa a Nibali: “Ti aspetti iniziative di Movistar?”
De Stefano: “La prima salita del primo GPM”
De Stefano: “Pian di Falco” (Pian del Falco)
Garzelli: “Hanno tanti chilometri per sgolfarsi”
Garzelli: “Tanti chilometri di tante salite”
Benincasa: “E’ saltato il banca per Mikel Landa”
De Stefano: “Andiamo da Pancani e Martinello per vivere questa nostra frazione”
Pancani: “Vediamo l’aspetto altimetrico di questa tappa con la linea rosa che avanza” (la linea era nera)
De Stefano: “Circa 4000 metri quadri di dislivello”
Garzelli: “Un’alternanza di asfalti”
Garzelli: “Un gruppo molto frastragliato”
Direttore sportivo intervistato: “Un passaggio molto stretto di 3 Km”
Pancani: “Lama Mocogna” (Lama Mocogno)
Martinello: “Wellens e Greipel, la rossa e l’azzurra” (è il contrario, Wellens indossa la maglia azzurra e Greipel la rossa)
Martinello: “Un cronometro che presenta un percorso”
Martinello: “Una destanza importante”
De Luca: “Sono alle spalle della coppia Hesjedal”
Martinello: “Discesa che soprattutto nella prima parte è esigente e complicata” (era la seconda parte la più impegnativa)
Martinello: “Prima stagione tra i professionista”
Martinello: “Riceverà dalle spalle del compagno di squadra la maglia rosa”
Pancani: “Giulio Cicconi” (Ciccone)
Pancani: “Una tappa che ha regolato tantissime emozioni”
Televideo: “La decima tappa… finisce nei pedali di Giulio Ciccone” (tra l’altro questa frase “finisce nei pedali” fa parte del dizionario dei cronisti del televideo)
Televideo: “Brambilla non riesce a difendere il secondo di vantaggio nella generale su Bob Jungels” (nella realtà si è lasciato staccare apposta perchè Jungels, suo compagno di squadra, prendesse la maglia rosa)
Televideo: “Jacon Fuglsang”
Delo (quotidiano sloveno): “Giulio Ciccione”
IL GIRO DI GOMEZ
In questa rubrica vi faremo rileggere i piani alti della classica, come li avrebbe visti Gomez Addams nelle sue letture del giornale in “verticale”… vale a dire le classifiche giornaliere viste al contrario, dal punto di vista della maglia nera!
Ordine d’arrivo della decima tappa, Campi Bisenzio – Sestola
1° Marc Sarreau
2° Matthias Brändle s.t.
3° Bert De Backer s.t.
4° Mikel Nieve s.t.
5° Ignatas Konovalovas s.t.
Miglior italiano: Riccardo Stacchiotti, 12°, s.t.
Classifica generale
1° Cheng Ji
2° Riccardo Stacchiotti a 3′19″
3° Matthias Brändle a 4′54″
4° Jack Bobridge a 5′04″
5° Artur Ershov a 8′54″
IL GIRO DI MOTTA
Nel 1966 Motta vinse il Giro d’Italia. Passati 50 anni il Giro ricorderà questo successo con un arrivo di tappa a Cassano d’Adda, paese natale di Motta. Noi di ilciclismo.it ricorderemo quell’edizione del Giro tutti i giorni, proponendovi la rassegna stampa dell’epoca, con i titoli del quotidiano “La Stampa”
28 MAGGIO 1966 – 11a TAPPA: GIULIANOVA – CESENATICO (229 Km)
29 MAGGIO 1966 – 12a TAPPA: CESENATICO – REGGIO EMILIA (206 Km)*
* Il 29 maggio 1966 la Stampa non uscì
TAPPA A CRONOMETRO: ANQUETIL ATTACCA – A CESENATICO VITTORIA DI ALTIG – REGGIO EMILIA: PRIMO ZANDEGÙ – IL FRANCESE DEVE GIOCARE LE SUE CARTE
Oggi nel Giro ciclistico d’Italia una delle prove decisive – Così si sono concluse in volata le due prove di sabato e di ieri – Per recuperare almeno in parte i 4’34” di ritardo
Il tedesco ha battuto sabato allo sprint Marcoli ed altri nove corridori – Alle spalle dei fuggitivi ha forato la maglia rosa Jimenez – Gli assi italiani sono scattati all’offensiva ma lo spagnolo, aiutato da Anquetil, è rientrato presto in gruppo – Ieri Zandegù ha preceduto Dancelli – Nel finale Motta ha cercato di sorprendere i rivali in classifica – Ha preso un lieve vantaggio poi è stato raggiunto – Soltanto Altig può minacciare Anquetil nella «cronometro» – Le speranze di Adorni, Gimondi, Motta, Balmamion, Zilioli e della maglia rosa Jimenez – Il via alle ore 12,10 – Migliorano le condizioni del corridore Pesenti – Scandelli dovrà ritirarsi?

Il momento del ritiro dello spagnolo Mikel Landa, uno dei grandi favoriti per il successo finale del Giro 2016 (foto Tim de Waele/TDWSport.com)
ARCHIVIO ALMANACCO
Cliccare sul nome della tappa per visualizzare l’articolo
Raduno di partenza
1a tappa: cronometro di Apeldoorn
2a tappa: Arnhem – Nimega
3a tappa: Nimega – Arnhem
4a tappa: Catanzaro – Praia a Mare
5a tappa: Praia a Mare – Benevento
6a tappa: Ponte – Roccaraso (Aremogna)
7a tappa: Sulmona – Foligno
8a tappa: Foligno – Arezzo
9a tappa: cronometro Radda in Chianti – Greve in Chianti
LARGO AI GIOVANI! A CICCONE LA TAPPA, A JUNGELS LA MAGLIA
La formazione dei Reverberi coglie la prima vittoria al Giro d’Italia con un grandissimo Giulio Ciccone che, dopo aver lavorato per Pirazzi sulla salita di Pian del Falco, s’invola lungo la difficile discesa, riuscendo a guadagnare un margine incolmabile anche sulla successiva salita. Brambilla, in difficoltà sul Pian del Falco, decide di aiutare Jungels e, dopo essere rientrato nella discesa, fa il ritmo per evitare che l’attacco di Amador porti la maglia rosa in casa Movistar.
E’ stata la tappa dei giovani: il ventunenne Ciccone ha centrato la vittoria parziale, la prima da professionista, mentre Bob Jungels, grazie allo straordinario risultato della cronometro, riesce a vestire la maglia rosa. Ottima l’azione di Ciccone che, lungo la salita di Pian del Falco, si era messo a disposizione di Stefano Pirazzi, ma poi, viste le difficoltà del laziale e di Cunego lungo la difficile e tecnica discesa, l’abruzzese ha deciso di andarsene, pennellando le curve e riuscendo a guadagnare sugli insicuri inseguitori. Sulla salita finale Ciccone è poi riuscito a mantenere un buon ritmo, aumentando il vantaggio su Ivan Rovny che, nel frattempo, si era portato all’inseguimento.
Jungels, dal canto suo, ha retto bene il ritmo dell’Astana sulla salita del Pian del Falco mentre Brambilla è andato in netta difficoltà e quindi, quando Brambilla è rientrato sui migliori sfruttando le proprie abilità di discesista, ha deciso di mettersi al servizio del compagno di squadra che poi, grazie alle accelerazioni del gruppo ed alla flessione di Amador, è riuscito a vestirsi di rosa.
Il principale scossone in classifica non è arrivato dalla corsa, come era del resto prevedibile, ma dal ritiro di Mikel Landa Meana che, al chilometro 66, ha dovuto alzare bandiera bianca e salire in ammiraglia a causa di un virus intestinale che, stando a quanto riferiscono in Sky, lo avrebbe colto durante la notte.
Fatto sta che il basco si è staccato non appena è iniziata la prima salita e, quando aveva già oltre 7 minuti di ritardo, ha deciso di abbandonare la corsa.
Tom Dumoulin, che si era riportato nelle prime posizioni della generale grazie ad una cronometro nella quale non era comunque riuscito ad esprimersi al meglio, è giunto sotto la linea del traguardo con un ritardo vicino al quarto d’ora che ha di fatto sancito la sua uscita di classifica. Si vocifera anche di un problema al soprasella per l’olandese che, secondo alcuni, starebbe meditando il ritiro. Da registrare anche l’abbandono di Marcel Kittel che, nella peggiore tradizione di certi velocisti nelle grandi corse a tappe, si ritira prima delle montagne nonostante dopodomani sia in programma la più piatte delle tappe di questo Giro d’Italia, quella che condurrà la carovana da Noale a Bibione.
La corsa è partita subito forte, con Johan Van Zyl (Dimension Data), Damiano Cunego (NIPPO – Fantini), Vegard Stake Laengen (IAM Cycling) ed Eugenio Alafaci (Trek – Segafredo) che partono subito dopo il via ufficiale, ma il gruppo è lesto a ripiombare addosso ai protagonisti del primo speranzoso tentativo. Un attacco più deciso si verifica sul Passo della Collina. Mentre Landa si stacca inesorabilmente dai migliori prima di ritirarsi, davanti vanno in avanscoperta Giovanni Visconti (Movistar) e Francesco Manuel Bongiorno (Bardiani – CSF). Il siciliano riesce a staccar il compagno di avventura, ma viene raggiunto nella discesa da Nicola Boem (Bardiani – CSF) e Przemyslaw Niemiec (Lampre – Merida).
Sulla seconda salita Cunego, che è anche a caccia di punti per riprendersi la maglia azzurra, prova di nuovo ad uscire e questa volta in compagnia di Darwin Atapuma (BMC) e Giulio Ciccone (Bardiani – CSF). I tre vengono tosto raggiunti anche da Stefano Pirazzi (Bardiani – CSF), Guillaume Bonnafond (Ag2r La Mondiale), Riccardo Zoidl (Trek – Segafredo), Georg Preidler (Giant – Alpecin), Ivan Rovny (Tinkoff), Egor Silin (Katusha) e Nathan Brown (Cannondale), andando così a formare un gruppo strutturato all’inseguimento dei battistrada. Ciononostante gli inseguitori hanno molti problemi a rientrare finché Boem non si mette in testa a rompere i cambi per permettere agli inseguitori con Pirazzi e Ciccone di rientrare. A questo punto il margine sul gruppo è di circa 5 minuti. Boem si incarica di tirare per cercare di dare linfa alla fuga per Pirazzi, mentre dietro ci si prepara ad affrontare la salita di Pian del Falco. Subito dopo l’inizio della asperità cerca di andarsene tra i battistrada Preidler, che riesce a guadagnare un certo margine, mentre in gruppo si alzano i ritmi. Dal gruppetto inseguitori, si stacca un terzetto con Ciccone, Pirazzi e Cunego che raggiungono e staccano Preidler, scollinando in testa al GPM.
Nel gruppo perde contatto Gianluca Brambilla che soffre il ritmo elevatissimo imposto dagli uomini dell’Astana, che nel frattempo si erano portati in testa, alzando notevolmente la velocità e provocando gravi problemi anche a Tom Dumoulin, che giungerà al traguardo con un grosso ritardo.
Nella discesa tra i battistrada se ne va Ciccone, cogliendo l’occasione da uno scontro (per fortuna senza caduta) tra Cunego e Pirazzi che perdono un po’ di sicurezza, consentendo al bravissimo Ciccone di guadagnare un margine interessante. Nel gruppo dei migliori, invece, se ne va Amador, terzo in generale con un ritardo esiguo, che già nella cronometro aveva dimostrato le sue doti di discesista gettandosi a capofitto sotto il diluvio. Ottime doti di discesista le possiede anche Brambilla che, infatti, riesce rapidamente a rientrare sul gruppo dei migliori, decidendo di dare una mano a Jungels per inseguire Amador che rischia di involarsi verso la rosa.
Sulla salita finale, Ciccone riesce a resistere al tentativo di rientro di Rovny, mentre dietro la maglia rosa si rialza dopo aver esaurito il proprio lavoro per Jungels e si lascia staccare. Zakarin, invece, prova un paio di accelerate senza pretese. Amador riprende diversi elementi del drappello dei tredici, ma nel finale cede e viene praticamente raggiunto sulla linea del traguardo dai migliori, in seno ai quali il solito Valverde riesce a creare il buco che gli permette di guadagnare 4 secondi su tutti i migliori.
Ora Valverde è terzo a 50 secondi insieme a Kruijswick, che diventa pericoloso per la generale se si ricorda che l’anno scorso riuscì a tenere testa a Landa e Contador sul Mortirolo, che sinora non ha avuto alcun passaggio a vuoto e che sui monti potrebbe essere uno scomodissimo cliente, dato che è uno che non molla anche quando è in difficoltà ed è davvero difficile da staccare. Nibali è subito dietro a 52 secondi.
Domani tappa ad Asolo con la Forcella Mostaccin nel finale che potrebbe anche causare bagarre tra i big, viste le arcigne pendenze e il successivo terreno accidentato per andare all’arrivo.
Benedetto Ciccarone
ORDINE D’ARRIVO
1 Giulio Ciccone (Ita) Bardiani CSF 5:44:32
2 Ivan Rovny (Rus) Tinkoff Team 0:00:42
3 Darwin Atapuma (Col) BMC Racing Team 0:01:20
4 Nathan Brown (USA) Cannondale Pro Cycling 0:01:53
5 Damiano Cunego (Ita) Nippo – Vini Fantini 0:02:04
6 Andrey Amador (CRc) Movistar Team 0:02:10
7 Giovanni Visconti (Ita) Movistar Team 0:02:11
8 Alejandro Valverde (Spa) Movistar Team
9 Esteban Chaves (Col) Orica-GreenEdge
10 Jakob Fuglsang (Den) Astana Pro Team
11 Rafal Majka (Pol) Tinkoff Team 0:02:15
12 Steven Kruijswijk (Ned) Team LottoNl-Jumbo
13 Domenico Pozzovivo (Ita) AG2R La Mondiale
14 Vincenzo Nibali (Ita) Astana Pro Team
15 Bob Jungels (Lux) Etixx – Quick-Step
16 Rigoberto Uran (Col) Cannondale Pro Cycling
17 Ilnur Zakarin (Rus) Team Katusha
18 Diego Ulissi (Ita) Lampre – Merida
19 Sebastian Henao (Col) Team Sky 0:02:20
20 Stefano Pirazzi (Ita) Bardiani CSF
21 Igor Anton Hernandez (Spa) Dimension Data
22 Guillaume Bonnafond (Fra) AG2R La Mondiale
23 Kanstantsin Siutsou (Blr) Dimension Data 0:02:24
24 Sergey Firsanov (Rus) Gazprom-Rusvelo 0:02:26
25 Ryder Hesjedal (Can) Trek-Segafredo
26 Davide Formolo (Ita) Cannondale Pro Cycling
27 Michele Scarponi (Ita) Astana Pro Team 0:02:36
28 Hubert Dupont (Fra) AG2R La Mondiale 0:02:47
29 Georg Preidler (Aut) Team Giant-Alpecin 0:02:57
30 Pawel Poljanski (Pol) Tinkoff Team 0:03:08
31 Riccardo Zoidl (Aut) Trek-Segafredo 0:03:27
32 Gianluca Brambilla (Ita) Etixx – Quick-Step
33 Nicolas Roche (Irl) Team Sky 0:04:29
34 Marcel Wyss (Swi) IAM Cycling
35 Maxime Monfort (Bel) Lotto Soudal
36 Andre Cardoso (Por) Cannondale Pro Cycling
37 Carlos Verona (Spa) Etixx – Quick-Step
38 Matteo Montaguti (Ita) AG2R La Mondiale
39 Andrey Zeits (Kaz) Astana Pro Team
40 Joe Dombrowski (USA) Cannondale Pro Cycling
41 Tanel Kangert (Est) Astana Pro Team
42 Pavel Kochetkov (Rus) Team Katusha
43 Valerio Conti (Ita) Lampre – Merida
44 Egor Silin (Rus) Team Katusha
45 Jesus Hernandez (Spa) Tinkoff Team 0:04:46
46 Jelle Vanendert (Bel) Lotto Soudal 0:06:37
47 Manuel Senni (Ita) BMC Racing Team
48 Manuele Boaro (Ita) Tinkoff Team 0:07:09
49 Simone Petilli (Ita) Lampre – Merida
50 David De La Cruz (Spa) Etixx – Quick-Step 0:09:28
51 Axel Domont (Fra) AG2R La Mondiale 0:10:02
52 Jose Joaquin Rojas (Spa) Movistar Team 0:11:33
53 Carlos Betancur (Col) Movistar Team
54 Christian Knees (Ger) Team Sky
55 Davide Malacarne (Ita) Astana Pro Team
56 Enrico Battaglin (Ita) Team LottoNl-Jumbo
57 Primoz Roglic (Slo) Team LottoNl-Jumbo
58 Amets Txurruka (Spa) Orica-GreenEdge 0:12:07
59 José Herrada (Spa) Movistar Team
60 Damien Howson (Aus) Orica-GreenEdge
61 Valerio Agnoli (Ita) Astana Pro Team 0:13:00
62 Alexander Foliforov (Rus) Gazprom-Rusvelo
63 Moreno Moser (Ita) Cannondale Pro Cycling
64 Alberto Bettiol (Ita) Cannondale Pro Cycling
65 Bakhtiyar Kozhatayev (Kaz) Astana Pro Team
66 Tobias Ludvigsson (Swe) Team Giant-Alpecin
67 Evgeny Petrov (Rus) Tinkoff Team
68 Cristian Rodriguez (Spa) Wilier Triestina-Southeast
69 Laurent Didier (Lux) Trek-Segafredo
70 Tom Dumoulin (Ned) Team Giant-Alpecin
71 Bram Tankink (Ned) Team LottoNl-Jumbo
72 Lars Ytting Bak (Den) Lotto Soudal 0:15:51
73 Rory Sutherland (Aus) Movistar Team 0:17:02
74 Manuele Mori (Ita) Lampre – Merida
75 Chad Haga (USA) Team Giant-Alpecin
76 Merhawi Kudus (Eri) Dimension Data
77 Hugo Houle (Can) AG2R La Mondiale
78 Pieter Serry (Bel) Etixx – Quick-Step 0:18:35
79 Ilia Koshevoy (Blr) Lampre – Merida
80 Stefan Kueng (Swi) BMC Racing Team 0:18:52
81 Adam Hansen (Aus) Lotto Soudal
82 Matteo Tosatto (Ita) Tinkoff Team 0:23:20
83 Sam Bewley (NZl) Orica-GreenEdge
84 Pavel Brutt (Rus) Tinkoff Team
85 Alexander Kolobnev (Rus) Gazprom-Rusvelo
86 Francesco Manuel Bongiorno (Ita) Bardiani CSF
87 Rein Taaramae (Est) Team Katusha
88 Daniel Martínez (Col) Wilier Triestina-Southeast
89 Sonny Colbrelli (Ita) Bardiani CSF
90 Twan Castelijns (Ned) Team LottoNl-Jumbo
91 Martijn Keizer (Ned) Team LottoNl-Jumbo
92 Eros Capecchi (Ita) Astana Pro Team
93 Jos Van Emden (Ned) Team LottoNl-Jumbo
94 Przemyslaw Niemiec (Pol) Lampre – Merida 0:23:32
95 Filippo Pozzato (Ita) Wilier Triestina-Southeast 0:27:33
96 Marco Coledan (Ita) Trek-Segafredo
97 Fabio Sabatini (Ita) Etixx – Quick-Step
98 Eugert Zhupa (Alb) Wilier Triestina-Southeast
99 Ivan Savitskiy (Rus) Gazprom-Rusvelo
100 Giacomo Berlato (Ita) Nippo – Vini Fantini
101 Stefan Denifl (Aut) IAM Cycling
102 Jasha Sütterlin (Ger) Movistar Team
103 Mirco Maestri (Ita) Bardiani CSF
104 Julen Amezqueta (Spa) Wilier Triestina-Southeast
105 Paolo Simion (Ita) Bardiani CSF
106 Joseph Rosskopf (USA) BMC Racing Team
107 Sean De Bie (Bel) Lotto Soudal
108 Alexander Serov (Rus) Gazprom-Rusvelo
109 Tom Stamsnijder (Ned) Team Giant-Alpecin
110 Simon Clarke (Aus) Cannondale Pro Cycling
111 Matej Mohoric (Slo) Lampre – Merida
112 Kristian Sbaragli (Ita) Dimension Data
113 Patrick Gretsch (Ger) AG2R La Mondiale
114 Jay Robert Thomson (RSA) Dimension Data
115 Blel Kadri (Fra) AG2R La Mondiale
116 Gianfranco Zilioli (Ita) Nippo – Vini Fantini
117 Genki Yamamoto (Jpn) Nippo – Vini Fantini
118 Johann Van Zyl (RSA) Dimension Data
119 Alessandro Bisolti (Ita) Nippo – Vini Fantini
120 Anton Vorobyev (Rus) Team Katusha
121 André Greipel (Ger) Lotto Soudal
122 Songezo Jim (RSA) Dimension Data
123 Jurgen Roelandts (Bel) Lotto Soudal
124 Giacomo Nizzolo (Ita) Trek-Segafredo
125 Manuel Quinziato (Ita) BMC Racing Team
126 Maarten Tjallingii (Ned) Team LottoNl-Jumbo
127 Moreno Hofland (Ned) Team LottoNl-Jumbo
128 Eugenio Alafaci (Ita) Trek-Segafredo
129 Andrei Solomennikov (Rus) Gazprom-Rusvelo
130 Manuel Belletti (Ita) Wilier Triestina-Southeast
131 Daniel Oss (Ita) BMC Racing Team
132 Svein Tuft (Can) Orica-GreenEdge
133 Artem Ovechkin (Rus) Gazprom-Rusvelo
134 Maxim Belkov (Rus) Team Katusha
135 Liam Bertazzo (Ita) Wilier Triestina-Southeast
136 Cheng Ji (Chn) Team Giant-Alpecin
137 Vegard Stake Laengen (Nor) IAM Cycling
138 Sacha Modolo (Ita) Lampre – Merida
139 Philip Deignan (Irl) Team Sky
140 Ian Boswell (USA) Team Sky
141 Pim Ligthart (Ned) Lotto Soudal
142 Roberto Ferrari (Ita) Lampre – Merida
143 Leigh Howard (Aus) IAM Cycling
144 Matteo Busato (Ita) Wilier Triestina-Southeast
145 Simone Andreetta (Ita) Bardiani CSF
146 Jaco Venter (RSA) Dimension Data
147 Roger Kluge (Ger) IAM Cycling
148 Heinrich Haussler (Aus) IAM Cycling
149 Nikias Arndt (Ger) Team Giant-Alpecin
150 Tim Wellens (Bel) Lotto Soudal
151 Alessandro De Marchi (Ita) BMC Racing Team 0:28:11
152 Nicola Boem (Ita) Bardiani CSF 0:28:28
153 Lukasz Wisniowski (Pol) Etixx – Quick-Step 0:30:37
154 Matteo Trentin (Ita) Etixx – Quick-Step
155 Nicola Ruffoni (Ita) Bardiani CSF
156 Ramunas Navardauskas (Ltu) Cannondale Pro Cycling 0:30:41
157 Grega Bole (Slo) Nippo – Vini Fantini 0:32:22
158 Murilo Antonio Fischer (Bra) FDJ 0:37:35
159 Arnaud Demare (Fra) FDJ
160 Mickael Delage (Fra) FDJ
161 Olivier Le Gac (Fra) FDJ
162 Rick Zabel (Ger) BMC Racing Team
163 Michael Hepburn (Aus) Orica-GreenEdge
164 Luka Mezgec (Slo) Orica-GreenEdge
165 Albert Timmer (Ned) Team Giant-Alpecin
166 Viacheslav Kuznetsov (Rus) Team Katusha
167 Aleksey Rybalkin (Rus) Gazprom-Rusvelo
168 Artur Ershov (Rus) Gazprom-Rusvelo
169 Ruben Plaza (Spa) Orica-GreenEdge
170 Arnaud Courteille (Fra) FDJ
171 David Lopez Garcia (Spa) Team Sky
172 Riccardo Stacchiotti (Ita) Nippo – Vini Fantini
173 Benoît Vaugrenard (Fra) FDJ
174 Caleb Ewan (Aus) Orica-GreenEdge
175 Jay McCarthy (Aus) Tinkoff Team
176 Eduard Michael Grosu (Rom) Nippo – Vini Fantini
177 Alexander Porsev (Rus) Team Katusha
178 Jack Bobridge (Aus) Trek-Segafredo
179 Ignatas Konovalovas (Ltu) FDJ
180 Mikel Nieve (Spa) Team Sky
181 Bert De Backer (Bel) Team Giant-Alpecin
182 Matthias Brandle (Aut) IAM Cycling
183 Marc Sarreau (Fra) FDJ
CLASSIFICA GENERALE
1 Bob Jungels (Lux) Etixx – Quick-Step 40:19:52
2 Andrey Amador (CRc) Movistar Team 0:00:26
3 Alejandro Valverde (Spa) Movistar Team 0:00:50
4 Steven Kruijswijk (Ned) Team LottoNl-Jumbo
5 Vincenzo Nibali (Ita) Astana Pro Team 0:00:52
6 Gianluca Brambilla (Ita) Etixx – Quick-Step 0:01:11
7 Rafal Majka (Pol) Tinkoff Team 0:01:44
8 Jakob Fuglsang (Den) Astana Pro Team 0:01:46
9 Ilnur Zakarin (Rus) Team Katusha 0:02:08
10 Esteban Chaves (Col) Orica-GreenEdge 0:02:26
11 Domenico Pozzovivo (Ita) AG2R La Mondiale 0:02:27
12 Diego Ulissi (Ita) Lampre – Merida 0:02:53
13 Rigoberto Uran (Col) Cannondale Pro Cycling 0:02:55
14 Ryder Hesjedal (Can) Trek-Segafredo 0:03:39
15 Stefano Pirazzi (Ita) Bardiani CSF 0:04:10
16 Kanstantsin Siutsou (Blr) Dimension Data 0:04:16
17 Sergey Firsanov (Rus) Gazprom-Rusvelo 0:04:42
18 Giovanni Visconti (Ita) Movistar Team
19 Davide Formolo (Ita) Cannondale Pro Cycling 0:05:32
20 Tanel Kangert (Est) Astana Pro Team 0:06:53
21 Carlos Verona (Spa) Etixx – Quick-Step 0:07:01
22 Maxime Monfort (Bel) Lotto Soudal 0:07:04
23 Igor Anton Hernandez (Spa) Dimension Data 0:07:09
24 Matteo Montaguti (Ita) AG2R La Mondiale 0:07:16
25 Michele Scarponi (Ita) Astana Pro Team 0:07:40
26 Nicolas Roche (Irl) Team Sky 0:09:00
27 Hubert Dupont (Fra) AG2R La Mondiale 0:10:03
28 Darwin Atapuma (Col) BMC Racing Team 0:10:53
29 Tom Dumoulin (Ned) Team Giant-Alpecin 0:11:42
30 Sebastian Henao (Col) Team Sky 0:11:57
31 Marcel Wyss (Swi) IAM Cycling 0:12:34
32 Andre Cardoso (Por) Cannondale Pro Cycling 0:12:38
33 David De La Cruz (Spa) Etixx – Quick-Step 0:12:44
34 Valerio Conti (Ita) Lampre – Merida 0:14:21
35 Pavel Kochetkov (Rus) Team Katusha 0:14:25
36 Pawel Poljanski (Pol) Tinkoff Team 0:14:53
37 Georg Preidler (Aut) Team Giant-Alpecin 0:17:31
38 Andrey Zeits (Kaz) Astana Pro Team 0:18:16
39 Ivan Rovny (Rus) Tinkoff Team 0:18:45
40 Egor Silin (Rus) Team Katusha 0:23:21
41 Rein Taaramae (Est) Team Katusha 0:26:26
42 Nathan Brown (USA) Cannondale Pro Cycling 0:26:56
43 Manuele Boaro (Ita) Tinkoff Team 0:27:01
44 Tobias Ludvigsson (Swe) Team Giant-Alpecin 0:27:50
45 Davide Malacarne (Ita) Astana Pro Team 0:29:01
46 Jose Joaquin Rojas (Spa) Movistar Team 0:29:32
47 Merhawi Kudus (Eri) Dimension Data 0:30:04
48 Enrico Battaglin (Ita) Team LottoNl-Jumbo 0:30:32
49 Valerio Agnoli (Ita) Astana Pro Team 0:30:50
50 Joe Dombrowski (USA) Cannondale Pro Cycling 0:31:51
51 Guillaume Bonnafond (Fra) AG2R La Mondiale 0:31:56
52 Bram Tankink (Ned) Team LottoNl-Jumbo 0:33:03
53 Evgeny Petrov (Rus) Tinkoff Team 0:33:56
54 Damien Howson (Aus) Orica-GreenEdge 0:34:09
55 Damiano Cunego (Ita) Nippo – Vini Fantini 0:35:18
56 Moreno Moser (Ita) Cannondale Pro Cycling 0:35:55
57 Riccardo Zoidl (Aut) Trek-Segafredo 0:35:58
58 Carlos Betancur (Col) Movistar Team 0:38:32
59 Manuele Mori (Ita) Lampre – Merida 0:40:25
60 Giulio Ciccone (Ita) Bardiani CSF 0:42:23
61 Stefan Kueng (Swi) BMC Racing Team 0:42:49
62 Amets Txurruka (Spa) Orica-GreenEdge 0:44:22
63 Matteo Busato (Ita) Wilier Triestina-Southeast 0:44:38
64 Mikel Nieve (Spa) Team Sky 0:45:40
65 Jesus Hernandez (Spa) Tinkoff Team 0:45:44
66 Axel Domont (Fra) AG2R La Mondiale 0:46:07
67 Pieter Serry (Bel) Etixx – Quick-Step 0:46:58
68 Bakhtiyar Kozhatayev (Kaz) Astana Pro Team 0:46:59
69 Laurent Didier (Lux) Trek-Segafredo 0:47:17
70 Simone Petilli (Ita) Lampre – Merida 0:48:05
71 Przemyslaw Niemiec (Pol) Lampre – Merida 0:49:07
72 Christian Knees (Ger) Team Sky 0:51:29
73 Manuel Senni (Ita) BMC Racing Team 0:52:43
74 Matteo Trentin (Ita) Etixx – Quick-Step 0:53:08
75 Francesco Manuel Bongiorno (Ita) Bardiani CSF 0:53:22
76 Hugo Houle (Can) AG2R La Mondiale 0:53:46
77 Alberto Bettiol (Ita) Cannondale Pro Cycling 0:54:11
78 Simon Clarke (Aus) Cannondale Pro Cycling 0:55:36
79 Adam Hansen (Aus) Lotto Soudal 0:55:53
80 Ruben Plaza (Spa) Orica-GreenEdge 0:56:20
81 Kristian Sbaragli (Ita) Dimension Data 0:57:01
82 Alexander Foliforov (Rus) Gazprom-Rusvelo 0:57:09
83 Primoz Roglic (Slo) Team LottoNl-Jumbo 0:58:06
84 Nikias Arndt (Ger) Team Giant-Alpecin 0:58:24
85 Chad Haga (USA) Team Giant-Alpecin 0:59:05
86 Sonny Colbrelli (Ita) Bardiani CSF 0:59:32
87 José Herrada (Spa) Movistar Team 1:00:26
88 Heinrich Haussler (Aus) IAM Cycling 1:00:28
89 Jaco Venter (RSA) Dimension Data 1:00:30
90 Ian Boswell (USA) Team Sky 1:00:38
91 Tim Wellens (Bel) Lotto Soudal 1:01:00
92 Manuel Belletti (Ita) Wilier Triestina-Southeast 1:01:14
93 Lars Ytting Bak (Den) Lotto Soudal 1:01:20
94 Sean De Bie (Bel) Lotto Soudal 1:01:22
95 Jelle Vanendert (Bel) Lotto Soudal 1:02:06
96 Giacomo Berlato (Ita) Nippo – Vini Fantini 1:02:20
97 Sacha Modolo (Ita) Lampre – Merida 1:03:15
98 Cristian Rodriguez (Spa) Wilier Triestina-Southeast 1:03:31
99 Filippo Pozzato (Ita) Wilier Triestina-Southeast 1:04:12
100 Jos Van Emden (Ned) Team LottoNl-Jumbo 1:04:17
101 Eugenio Alafaci (Ita) Trek-Segafredo 1:04:36
102 Giacomo Nizzolo (Ita) Trek-Segafredo 1:05:00
103 Jay McCarthy (Aus) Tinkoff Team 1:05:17
104 Mirco Maestri (Ita) Bardiani CSF 1:05:37
105 Pavel Brutt (Rus) Tinkoff Team 1:05:41
106 Alexander Kolobnev (Rus) Gazprom-Rusvelo 1:06:04
107 Alessandro Bisolti (Ita) Nippo – Vini Fantini 1:06:14
108 Rory Sutherland (Aus) Movistar Team 1:06:28
109 Philip Deignan (Irl) Team Sky 1:06:37
110 André Greipel (Ger) Lotto Soudal 1:07:03
111 David Lopez Garcia (Spa) Team Sky 1:08:53
112 Matej Mohoric (Slo) Lampre – Merida 1:09:19
113 Alessandro De Marchi (Ita) BMC Racing Team 1:09:29
114 Ivan Savitskiy (Rus) Gazprom-Rusvelo 1:10:11
115 Leigh Howard (Aus) IAM Cycling 1:10:20
116 Liam Bertazzo (Ita) Wilier Triestina-Southeast 1:10:24
117 Martijn Keizer (Ned) Team LottoNl-Jumbo
118 Johann Van Zyl (RSA) Dimension Data 1:10:58
119 Matteo Tosatto (Ita) Tinkoff Team 1:11:01
120 Eugert Zhupa (Alb) Wilier Triestina-Southeast 1:11:57
121 Manuel Quinziato (Ita) BMC Racing Team 1:12:07
122 Alexander Serov (Rus) Gazprom-Rusvelo 1:12:19
123 Moreno Hofland (Ned) Team LottoNl-Jumbo 1:12:55
124 Daniel Martínez (Col) Wilier Triestina-Southeast 1:13:16
125 Jurgen Roelandts (Bel) Lotto Soudal 1:13:22
126 Eros Capecchi (Ita) Astana Pro Team 1:13:43
127 Ilia Koshevoy (Blr) Lampre – Merida 1:13:47
128 Patrick Gretsch (Ger) AG2R La Mondiale 1:13:56
129 Joseph Rosskopf (USA) BMC Racing Team 1:14:21
130 Roberto Ferrari (Ita) Lampre – Merida 1:14:27
131 Stefan Denifl (Aut) IAM Cycling 1:15:34
132 Vegard Stake Laengen (Nor) IAM Cycling 1:16:05
133 Fabio Sabatini (Ita) Etixx – Quick-Step 1:16:18
134 Maxim Belkov (Rus) Team Katusha 1:16:37
135 Arnaud Demare (Fra) FDJ 1:16:43
136 Luka Mezgec (Slo) Orica-GreenEdge 1:16:55
137 Twan Castelijns (Ned) Team LottoNl-Jumbo 1:17:16
138 Viacheslav Kuznetsov (Rus) Team Katusha 1:17:45
139 Jasha Sütterlin (Ger) Movistar Team 1:17:50
140 Daniel Oss (Ita) BMC Racing Team 1:18:16
141 Anton Vorobyev (Rus) Team Katusha 1:18:40
142 Ramunas Navardauskas (Ltu) Cannondale Pro Cycling 1:19:13
143 Andrei Solomennikov (Rus) Gazprom-Rusvelo 1:19:19
144 Paolo Simion (Ita) Bardiani CSF 1:19:32
145 Marco Coledan (Ita) Trek-Segafredo 1:20:39
146 Rick Zabel (Ger) BMC Racing Team 1:20:47
147 Pim Ligthart (Ned) Lotto Soudal 1:22:10
148 Benoît Vaugrenard (Fra) FDJ 1:22:13
149 Ignatas Konovalovas (Ltu) FDJ 1:23:13
150 Arnaud Courteille (Fra) FDJ 1:24:24
151 Maarten Tjallingii (Ned) Team LottoNl-Jumbo 1:25:24
152 Songezo Jim (RSA) Dimension Data 1:25:28
153 Lukasz Wisniowski (Pol) Etixx – Quick-Step 1:25:49
154 Gianfranco Zilioli (Ita) Nippo – Vini Fantini 1:25:57
155 Tom Stamsnijder (Ned) Team Giant-Alpecin 1:26:02
156 Sam Bewley (NZl) Orica-GreenEdge 1:27:32
157 Caleb Ewan (Aus) Orica-GreenEdge 1:27:37
158 Julen Amezqueta (Spa) Wilier Triestina-Southeast 1:28:17
159 Mickael Delage (Fra) FDJ 1:29:11
160 Svein Tuft (Can) Orica-GreenEdge 1:29:30
161 Alexander Porsev (Rus) Team Katusha 1:29:40
162 Nicola Ruffoni (Ita) Bardiani CSF 1:30:10
163 Artem Ovechkin (Rus) Gazprom-Rusvelo 1:30:11
164 Roger Kluge (Ger) IAM Cycling 1:30:32
165 Blel Kadri (Fra) AG2R La Mondiale 1:30:47
166 Olivier Le Gac (Fra) FDJ 1:30:54
167 Nicola Boem (Ita) Bardiani CSF 1:31:53
168 Jay Robert Thomson (RSA) Dimension Data 1:32:21
169 Simone Andreetta (Ita) Bardiani CSF 1:34:02
170 Michael Hepburn (Aus) Orica-GreenEdge 1:34:27
171 Aleksey Rybalkin (Rus) Gazprom-Rusvelo 1:35:19
172 Murilo Antonio Fischer (Bra) FDJ 1:39:05
173 Marc Sarreau (Fra) FDJ 1:39:11
174 Eduard Michael Grosu (Rom) Nippo – Vini Fantini 1:39:14
175 Genki Yamamoto (Jpn) Nippo – Vini Fantini 1:39:55
176 Bert De Backer (Bel) Team Giant-Alpecin 1:40:21
177 Albert Timmer (Ned) Team Giant-Alpecin 1:40:30
178 Grega Bole (Slo) Nippo – Vini Fantini 1:42:52
179 Artur Ershov (Rus) Gazprom-Rusvelo 1:47:41
180 Jack Bobridge (Aus) Trek-Segafredo 1:51:31
181 Matthias Brandle (Aut) IAM Cycling 1:51:41
182 Riccardo Stacchiotti (Ita) Nippo – Vini Fantini 1:53:16
183 Cheng Ji (Chn) Team Giant-Alpecin 1:56:35

Il neoprofessionista Giulio Ciccone lascia la sua prima zampata da professionista sul traguardo di Sestola del Giro d'Italia (foto Bettini)
CAMPI BISENZIO – SESTOLA: UN MARTEDÌ DA FALCHI
L’ultima tappa appenninica costituisce un invito a notte per i discesisti, chiamati alla ribalta da una delle più difficili e tecniche picchiate del Giro 2016. I 7000 metri al 10,3% della discesa da Pian del Falco, lungo una stretta strada panoramica, potrebbero consentire ai virtuosi delle planate di accumulare un bel gruzzoletto, con la possibilità poi di dilatarlo sull’ascesa finale. Tra i corridori in grado di far bene in questo scenario c’è anche uno dei nomi di punta del Giro 2016, quel Vincenzo Nibali che pochi mesi or sono ci ha mostrato le sue doti di discesista al Giro di Lombardia magistralmente vinto in quel di Como.
È la prima cosa che salta all’occhio guardando l’altimetria dell’ultima frazione appenninica e non ci stiamo riferendo né all’arrivo in salita a Sestola, né al punto più culminante del grafico, rappresentato dai 1352 di Pian del Falco. No, l’elemento che più colpisce è quella linea retta che viene giù dal penultimo GPM e che ha tutto l’aspetto di una bella picchiata, di quelle che ispirano i discesisti di razza, uomini in grado di distanziare gli avversari nelle planate più tecniche e tavolta di mettere in cascina un discreto gruzzoletto. Di corridori simili non ce ne sono molti, ma uno dei più abili a guidare la bicicletta in questi contesti sarà al via del Giro 2016 e risponde al nome di Vincenzo Nibali. Forse ci eravamo dimenticati che lo scalatore siciliano è imbattibile su questo terreno e ce lo ha ricordato solo pochi mesi fa, giù dal Civiglio nello strepitoso finale del Giro di Lombardia, dove lo “Squalo dello Stretto” non solo ha ottenuto una delle più belle vittorie della sua carriera, ma ci ha riconsegnato un successo italiano in una grande classica, che ci mancava dall’affermazione di Enrico Gasparotto all’Amstel Gold Race del 2012. Potrebbe essere un’occasione preziosa per Nibali per guadagnare sui più diretti avversari, favorito anche dal successivo arrivo in salita verso Sestola, non durissimo ma che certamente gli consentirebbe di aumentare il vantaggio acquisito al termine di una frazione impegnativa anche per il chilometraggio complessivo (216 Km) e per la sua particolare collocazione nel calendario della corsa rosa, l’indomani di un giorno di riposo che a diversi corridori risulta particolarmente indigesto. Anche l’andamento altalenante dell’altimetria, movimentata da sette salite tra le quali s’inseriscono lunghi tratti a saliscendi, potrebbe avere un suo peso alla fine di questa giornata, soprattutto se il gruppo interpreterà al massimo questa frazione, che invoglia a una partenza piuttosto veloce essendo i primi 25 Km totalmente sgombri di difficoltà.
Oggi il Giro si radunerà in quel di Campi Bisenzio, comune della provincia di Prato situato quasi alle porte della città di Firenze e del quale è originaria la famiglia dell’indimenticato Franco Ballerini, vincitore di due Parigi-Roubaix e commissario tecnico della nazionale azzurra dal 1° agosto 2001 al 7 febbraio del 2010, giorno della sua tragica scomparsa durante una gara di rally.
Lasciata Campi la corsa si dirigerà su Prato, città che nel secondo dopoguerra ha fondato buona parte della sua prosperità economica sull’attività di rigenerazione degli stracci e che invita alla sosta per ammirarne i suoi pregiati monumenti, dalla basilica di Santa Maria delle Carceri al Duomo, dal Palazzo Pretorio al Centro per l’Arte Contemporanea “Luigi Pecci”. Un’altra interessante città d’arte sarà attraversata dai “girini” quasi al termine del tratto pianeggiante iniziale e poi, dopo Pistoia – da non tralasciare una visita alla bellissima Piazza del Duomo – si andrà incontro alla prima delle quattro salite ufficiali previste dal percorso perché tanti saranno i traguardi GPM che l’organizzazione ha deciso di posizionare lungo il cammino per Sestola. I primi punti per la maglia azzurra saranno così messi in palio al Passo della Collina, ma meglio sarebbe dire ai suoi piedi poiche l’ascesa non sarà affrontata nella sua interezza, fermandosi all’imbocco del traforo sottostante, percorsi 12,4 Km al 5,3% di pendenza media. Sarà l’atto d’arrivederci alla Toscana perchè nel corso della successiva discesa la corsa entrerà in Emilia-Romagna, passando nel contempo dall’Italia centrale a quella settentrionale poco prima di giungere nella località termale di Porretta, frequentata per scopi curativi sin dall’epoca etrusca e nei cui dintorni si trovano, scaglionati lungo le prime pendici del Corno alle Scale, i borghi di Pianaccio – paese natale di Enzo Biagi – e di Castelluccio, con il bel Castello Manservisi che nel 1983 fu prescelto da Pupi Avati per girare alcune scene de ‘’Una gita scolastica”.
Nel frattempo sarà terminata la discesa dal Passo della Collina e nel giro di pochi chilometri ci si troverà ai piedi della difficoltà successiva, un pelo più impegnativa rispetto alla precedente e dunque non avranno grosse pretese di selezione nemmeno i 7,8 Km al 6,1% verso il borgo di Pietracolora, il cui simbolo è una torre-belvedere costruita alla fine degli anni 80 con il contribuito degli abitanti del paese sul luogo di uno scomparso castello. Come nel tratto all’interno del tunnel sulla Collina, anche dopo questo GPM non s’inizierà subito a scendere, affrontando un tratto in quota di circa 7 km a cavallo del quale si supererà il confine tra le province di Bologna e Modena e che terminerà con il passaggio da uno dei più pittoreschi centri collinari dell’appenino modenese, il borgo di Montese, nei cui pressi si possono alcuni resti della Linea Gotica, la catena di fortificazioni costruite dai tedeschi durante la seconda guerra mondiale per rallentare l’avanzata degli alleati. Si scenderà quindi nella valle del Panaro e per quasi una ventina di chilometri la pianura tornerà a scorrere sotto le ruote dei corridori mentre questi si avvicineranno a Marano sul Panaro, località a vocazione agricola (nella zona sono coltivate le famose ciliegie note come “duroni neri di Vignola”) dalla quale si tornerà a pedalare verso l’alto, salendo prima a Ospitaletto (7,8 Km al 4,8%) e poi a Serramazzoni, giungendo con un tratto di 5 Km al 5% al paese del quale è originario il bomber Luca Toni e nel cui territorio, in frazione Montagnana, si trova uno dei più insoliti musei d’Italia, dedicato alla Rosa Antica e nel cui giardino sono coltivate ben 800 varietà differenti del fiore che ha la stessa tinta del Giro.
È a questo punto che inizierà la tratta più insidiosa della tappa perché i successivi 50 Km si snoderanno costantemente in quota, a mezza costa, affrontando una miriade di quelli che in gergo ciclistico sono definiti “mangia e bevi”, ovvero continui saliscendi sui quali, se dovesse verificarsi un’accelerazione in seno al gruppo, questo potrebbe sfilaccarsi o frazionarsi. I tratti più vallonati inizieranno dopo il passaggio da Pavullo nel Frignano, località di villeggiatura che nel 1938 diede i natali a Romeo Venturelli, professionista che gareggiò dal 1960 al 1973 e che era dotato di una classe stellare che, complici la prematura scomparsa del suo mentore Fausto Coppi e le intemperanze del suo carattere, riuscì raramente a capitalizzare a suon di successi, come quando vinse a sorpresa la cronometro di Sorrento al Giro del 1960, riuscendo, lui neoprofessionista, a battere nientemeno che l’asso numero uno della specialità dell’epoca, il navigato asso francese Jacques Anquetil.
I corridori si vedranno, quindi, interrotto il contesto di saliscendi dallo strappo, non ripido ma quasi improvviso, di 3,2 Km al 5,7% verso Polinago, località di villeggiatura che fu in parte distrutta durante la seconda guerra mondiale a causa della vicinanza alla Linea Gotica e nei cui boschi si trova un curioso monolito naturale di roccia arenaria detto, per la sua forma ad arco, “Ponte d’Ercole”. Riprenderanno poi le ondulazioni in direzione di Lama Mocogno, località posta lungo la statale dell’Abetone che, poco più avanti, supera l’ascesa del Barigazzo (non prevista dal tracciato di questa frazione), l’ultima delle quattro difficoltà altimetriche che furono affrontate il 29 maggio del 1940 nel corso della Firenze – Modena, tappa rimasta incisa a caratteri cubitali nella storia del ciclismso perché fu teatro della prima vittoria al Giro di Fausto Coppi, che quel giorno fece bottino pieno conquistando anche la sua prima maglia rosa.
Attraversata Lama, una discesa di 4,5 Km (5,3%) porrà termine alla fase più frastagliata di questa frazione, fungendo da “trait d’union” con gli ultimi 31,5 Km di gara, i più interessanti ai fini della lotta per la classifica. È, infatti, arrivato il momento di misurarsi con l’ascesa di Pian del Falco, asperità “triple-face” per la presenza di tre tratti di tre differenti gradazioni. La salita, complessivamente lunga 16,3 Km, inizia già decisa con quasi 5 Km al 6,9% che terminano alle porte di Montecreto, dove inizia un pedalabile settore intermedio di poco più di 7 Km, dolcissimo nelle inclinazioni e nel corso del quale si toccherà il centro di Roncoscaglia, con l’isolato oratorio di San Biagio, soprannominato “chiesa del Diavolo” per le figure zoomorfe scolpite sulle pareti che la fantasia popolare attribuì alla mano del maligno. Transitati una prima volta da Sestola e superata una lieve contropendenza, la salita mostrerà il suo volto più cattivo negli ultimi 3,3 Km, percorrendo la più diretta tra le due strade che dalla più gettonata stazione di sport invernali dell’Emilia – Romagna salgono fino al Pian del Falco, laddove – affrontata una pendenza media del 9,4% in quest’ultimo tratto – al Giro del 1971 vinse José Manuel Fuente, Pantani iberico dell’epoca, che s’impose con 3” su Lino Farisato e con 17” su Gösta Pettersson, il corridore svedese che quell’anno conquisterà la classifica finale, magistralmente guidato dall’ammiraglia dal futuro commissario tecnico Alfredo Martini.
Come anticipato, si spalancherà ora di fronte ai “girini” una delle discese più difficili e tecniche del Giro 2016, poco meno di 7 Km al 10,3% di pendenza media che si faranno ancor più impegnativi quando s’imbocchera la panoramica ma stretta strada che “picchia” verso Fanano, antico luogo di sosta per i pellegrini che percorrevano la Via Romea Nonantolana (strada di pellegrinaggi che superava la catena appenninca al Passo della Croce Arcana) e che potevano trovare alloggio presso un monastero oggi scomparso fondato da San Colombano all’inizio del VII secolo.
Siamo oramai agli sgoccioli di questa decima frazione che riserverà ora l’ultima fatica, non particolarmente faticosa a onor del vero, essendo appena del 4,9% l’inclinazione media dei 7400 metri che riporteranno la corsa a Sestola. Ma potrebbe diventare il palcoscenico di un finale di gara più spettacolare del previsto, se prima i falchi avranno saputo menar le ali!
Mauro Facoltosi
I VALICHI DELLA TAPPA
Passo della Collina (tunnel) (785 metri). Quotato 777 metri sulle cartine del Giro 2016 e noto anche come Passo della Porretta, è valicato dalla SS 64 “Porrettana” tra Capostrada (Pistoia) e Sambuca Pistoiese. Il passo geografico (932 metri) costituisce lo spartiacque tra le valli dei torrenti Limentra di Sambuca e Ombrone Pistoiese (da non confondere con l’omonimo fiume toscano) ed è raggiunto dal tracciato della vecchia statale, oggi declassata a provinciale. Finora è stato traguardo GPM in cinque occasioni, che hanno visto scollinarvi in testa Gino Bartali nella Firenze – Montecatini Terme del 1935 e nella Prato – Bologna del 1946, lo spagnolo Federico Bahamontes nella Lucca – Bologna del 1956, il tedesco Fabian Wegmann nella Porretta Terme – Civitella in Val di Chiana del 2004 e, infine, l’ucraino Andriy Grivko durante la Campi Bisenzio – Bologna (San Luca) del 2009.
Passo Canevaccia (792m). Quotato 795 sull’atlante stradale del TCI, vi transita l’ex SS 623 “del Passo Brasa” tra Abetaia e Castel d’Aiano e coincide con l’omonimo quadrivio, dove confluiscono le strade provenenti da Montese e da Marano (Pietracolora), che percorreranno i corridori.
Sella di Montese (752m). Valicata dalla SP 27 tra il Passo Canevaccia e Montese.
Sella di San Gaetano (525m). Valicata dalla SP 21 tra Marano sul Panaro e San Dalmazio (salita di Ospitaletto).
Passo della Crocetta (539m). Valicata dalla SP 21 tra Marano sul Panaro e San Dalmazio, poco prima di giungere a quest’ultima località.
Sella Serramazzoni (791m). Coincide con l’omonima località, quotata 797 sulle cartine del Giro 2016.
Sella di Pavullo nel Frignano (682m). Coincide con l’omonima località, quotata 675 sulle cartine del Giro 2016.
Sella Lama Mocogno (842m). Coincide con l’omonima località, quotata 851 sulle cartine del Giro 2016.
Sella di Roncoscaglia (912m). Valicata dall’ex SS 324 “del Passo delle RadicI” tra Montecreto e Sestola, nei pressi dell’omonima località.
Sella di Sestola (1020). Vi sorge l’omonimo centro, punto, dove fu disputato un traguardo GPM durante la tappa Barberino di Mugello – Fiorano Modenese del Giro del 2007, vinta dal norvegese Kurt Asle Arvesen dopo che era scollinato per primo a Sestola Emanuele Sella. Quest’anno per la prima volta nella storia una tappa del Giro si concluderà nel centro cittadino, mentre in passato vi sono stati un arrivo a Pian del Falco (1971) e uno al Passo del Lupo (2014), dove s’impose l’olandese Pieter Weening.
Valico Pian del Falco (1350). Vi sorge l’omonima località di sport invernale, frazione del comune di Sestola, ed è valicato dalla strada che sale da Sestola al Passo del Lupo e al Lago della Ninfa. Vi si concluse la tappa Forte dei Marmi – Sestola (Pian del Falco) del Giro del 1971, vinta dallo spagnolo José Manuel Fuente.
RINGRAZIAMENTI
Segnaliamo che le citazioni cinematografiche (nel testo e nella fotogallery) sono frutto della collaborazione con il sito www.davinotti.com, che ringraziamo per la disponibilità.
FOTOGALLERY
Campi Bisenzio, Pieve di Santo Stefano
Prato, Basilica di Santa Maria delle Carceri

Pistoia, Piazza del Duomo (perleditoscana.wordpress.com)
Il complesso delle Terme Alte a Porretta Terme, oggi in abbandono

Il Castello Manservisi di Castelluccio visto nel film ‘’Una gita scolastica’’ (www.davinotti.com)
La torre simbolo del borgo di Pietracolora
La Rocca di Montese, sede del museo dedicato alla Linea Gotica
Montagnana di Serramazzoni, l’ingresso al museo dedicato alla Rosa Antica

Il Ponte d’Ercole, monolito naturale situato nei boschi di Polinago (panoramio)
L’imbocco della salita di Pian del Falco
Oratorio di San Biagio a Roncoscaglia
Tornante nel settore più aspro dell’ascesa di Pian del Falco
La curva che introduce nella fase più impegnativa della discesa su Fanano (i corridori arriveranno da destra)
Fanano, Pieve di San Silvestro
Castello di Sestola

La panoramica picchiata da Pian del Falco verso Fanano e, in trasparenza, l’altimetria della decima tappa del Giro 2016