12-05-2015
maggio 12, 2015 by Redazione
Filed under Ordini d'arrivo
GIRO D’ITALIA
L’italiano Davide Formolo (Team Cannondale – Garmin) si è imposto nella quarta tappa, Chiavari – La Spezia, percorrendo 150 Km in 3h47′59″, alla media di 39,476 Km/h. Ha preceduto di 22″ l’australiano Simon Clarke (Orica GreenEDGE) e il venezuelano Monsalve. Clarke è la nuova maglia rosa con 10″ sul colombiano Chaves Rubio e 17″ sul ceco Kreuziger. Miglior italiano Fabio Aru (Astana Pro Team), 5° a 23″
AMGEN TOUR OF CALIFORNIA
Il lettone Toms Skujinš (Hincapie Racing Team) si è imposto nella terza tappa, circuito di San Jose, percorrendo 169,8 Km in 4h33”10″, alla media di 37,296 Km/h. Ha preceduto di 1′06″ lo slovacco Sagan e il francese Alaphilippe. Miglior italiano Manuel Senni (BMC Racing Team), 21° a 1′09″. Skujinš è il nuovo leader della classifica con 32″ su Sagan e 43″ sul canadese Britton. Miglior italiano Senni, 20° a 47″
OLIMPIA’S 3M TOUR (Paesi Bassi)
Prima tappa suddivisa in due semitappe
Il mattino, il team olandese Cyclingteam Jo Piels si è imposto nella prima semitappa, cronometro a squadre di Assen, percorrendo 21,8 Km in 25′27″, alla media di 51,395 Km/h. Ha preceduto di 1″ il team statunitense BMC Development Team e di 7″ il team olandese Cyclingteam Join’s – De Rijke. L’olandese Jeff Vermeulen (Cyclingteam Jo Piels) è il primo leader della classifica con lo stesso tempo dei connazionali Van Rhee e Poutsma. Unico italiano in gara Marco Zanotti (Parkhotel Valkenburg CT), 43° a 21″.
Il pomeriggio, l’olandese Wim Stroetinga (Parkhotel Valkenburg CT) si è imposto nella seconda semitappa, Assen – Ureterp, percorrendo 114,8 Km in 3h21′17″, alla media di 34,220 Km/h. Ha preceduto allo sprint il connazionale Vermeltfoort e il danese Brøchner. Zanotti 8°. L’olandese Jeff Vermeulen (Cyclingteam Jo Piels) ancora leader della classifica con 1″ sul belga Van Hooydonck e sull’elvetico Bohli. Zanotti 29° a 21″.
CHIAVARI – LA SPEZIA: QUATTRO STELLE… MA NIENTE LUSSI!!!
È la più insidiosa delle quattro tappe liguri e, contemporaneamente, la più spettacolare per la bellezza dei luoghi attraversati. Ma le panoramiche e tortuose strade delle Cinque Terre non consentiranno distrazioni ai ‘’girini’’, coniugate come sono ad un tracciato che, negli ultimi 100 Km di gara, con concederà nemmeno un attimo per tirare il fiato. Si salirà o si scenderà, con concessioni alla pianura limitate alla prima parte di gara e ai chilometri immediatamente precedenti il traguardo, ai quali si arriverà dopo la planata da Biassa, ideale palestra per le azioni di qualche finisseur ispirato. Anche chi punta a vestirsi di rosa a Milano dovrà stare all’erta, perché oggi potremmo già sapere i nomi di qualche favorito che non godrà quel privilegio.
<!–adsense–>
Quattro sono le stelle che gli organizzatori hanno assegnato all’ultima tappa totalmente ligure del Giro 2015 e, di primo acchito, sembrerebbero immeritate perché il grado di difficoltà è lo stesso di tappe decisamente più corpose di questa, come quelle che arriveranno a Campitello Matese, Madonna di Campiglio e al Sestriere, tre frazioni di montagna destinate a lasciare il segno nella classifica finale. I 150 Km spaccati che condurrano da Chiavari alla Spezia, invece, presenteranno sei ascese gradevoli nelle pendenze e che, considerate singolarmente, non turberebbero più di tanto chi punta alla classica finale, se non fosse per il fatto d’essere inserite in un tracciato pieno di trabocchetti a causa della tortuosità delle strade che si percorreranno nella seconda metà della tappa, che tra una salita e l’altra non presenterà mai un tratto per tirare il fiato, seguendo un filo conduttore esattamente inverso rispetto a quello della tappa precedente, che concentrava le difficoltà nella prima parte. Quattro stelle, dunque, ma niente lussi, come quelli che la storia ha da sempre negato agli abitanti delle difficilmente addomesticabili Cinque Terre, fiore all’occhiello di questa frazione sia dal punto di vista scenografico che da quello tecnico perché sarà da quelle parti che si vivranno le fasi più impegnative, nelle quali potremmo vedere qualche corridore tra i più attesi costretto a inseguire lungo un tracciato che non agevola questo tipo di operazioni e che potrebbe ribadire gli eventuali passaggi a vuoto di qualche elemento evidenziati già il giorno prima salendo a Barbagelata. Per intenderci, terminata questa frazione non sapremo certamente chi vincerà il Giro, ma qualche nome potremmo già tranquillamente depennarlo dall’elenco dei favoriti, mentre per la vittoria di tappa vale lo stesso discorso fatto per la tappa di Sestri Levante: difficile che il gruppo lasci troppo spazio alla fuga – che oggi avrebbe, comunque, più chanches di andare al traguardo – non va scartata l’ipotesi di un arrivo di un gruppo selezionato (come nel 1989, in occasione dell’ultimo arrivo del Giro alla Spezia, quando s’impose allo sprint la maglia rosa di turno, l’indimenticato Laurent Fignon) oppure il concretizzarsi nel successo dell’azione di un finisseur nata sulla salita di Biassa, la cui cima è piazzata a 10 Km dalla conclusione. Il raduno di partenza si svolgerà a Chiavari, una delle principali località di villeggiatura del Tigullio, della quale prese la cittadinanza Giuseppe Garibaldi dopo che la natia Nizza era stata ceduta alla Francia. I primi 12 Km, prevalentemente tracciati sulla statale Aurelia, si snoderanno in pianura andando, poco dopo il via, a ricalcare il finale della tappa disputata ventiquattrore prima. Ritornati a Sestri Levante il tracciato si allontanerà dal mare per risalire la Val Petronio e andare ad affrontare la prima delle sei salite previste – isolata da tutte le altre, concentrate negli ultimi 100 Km di gara – la Colla di Velva, sulla quale si scollinerà dopo aver affrontato 7,9 Km (in due balze) di strada inclinata al 4,9% e presso la quale si trova uno dei nove santuari liguri dedicati alla Madonna della Guardia, il più celebre dei quali si trova sul Monte Figogna, vicino a Genova, luogo dell’apparizione mariana che, nel 1490, diede corpo a questa particolare devozione, celebrata il 29 agosto. Nei successivi 30 Km si tornerà a pedalare sul velluto, che qui avrà la forma di un’interminabile e dolcissima planata attraverso la Val di Vara – percorsa dall’omonimo fiume che, con i suoi 58 Km, è il più lungo della Liguria – che avrà termine con il passaggio da Borghetto di Vara, centro sviluppatosi da una stazione di posta creata in epoca romana lungo la Via Aurelia, sulla quale ora si tornerà a pedalare e che, proprio a questo punto, presentava e presenta tuttora il suo tratto più disagevole. Tra Borghetto e Sestri, infatti, s’interpone il Monte San Nicolao che l’antica strada consolare, dopo aver affrontato anche il piccolo e modesto Valico del Termine, scavalca arrampicandosi fino ai 610 metri del Passo del Bracco, altrettanto accessibile senza troppe difficoltà (sono circa 8 Km al 4,5%) e che è ancora oggi una delle ascese appenniniche più frequentate dalla corsa rosa, che la scalò per la prima volta il 25 maggio del 1909, durante la tappa Firenze – Genova del primo Giro d’Italia, scelta personalmente scelta dal direttore del Giro Armando Cougnet che, nel suo diario giornaliero, la definì ‘’molto forte: il terreno è buono, ma i frequenti e rapidi tourniquets ci costringono ad andare adagio’’. I ‘’girini’’ del 2015 ripercorreranno in parte quella rotta poiché, giunti a 2 Km dallo scollinamento – quando il ‘’grosso’’ della salita sarà stato comunque affrontato poiché il tratto terminale è quasi pianeggiante – svolteranno a sinistra per scendere da un versante secondario del Bracco, che conduce a Levanto e che abbandoneranno a sua volta per spezzare la discesa verso il mare affrontando una serie di saliscendi a monte dei centri costieri di Framura e Bonassola. Giunti a Levanto, stazione di villeggiatura di antica origine che conserva avanzi della cinta merlata realizzata tra il XIV e il XVI secolo, il gruppo si troverà alle porte delle ‘’Cinque Terre’’ e, contemporaneamente, ai piedi della più rilevante difficoltà altimetrica di giornata. Infatti, i celebri cinque borghi incastonati nella dirupata Riviera di Levante non sono direttamente collegati tra loro, anche perché i lavori della progettata ‘’Litoranea delle Cinque Terre’’ furono interrotti in seguito alle proteste di chi temeva la deturpazione di quest’angolo di paradiso, e così la viabilità è costretta ad aggirarli addentrandosi nell’entroterra e abbandonando il litorale appena raggiunto per salire fino ai 548 metri del Passo del Termine, 6,4 Km al 7,3% che furono affrontati anche nel corso della tappa a cronometro di Riomaggiore del 2009 – una delle più dure frazioni contro il tempo della storia del Giro – e lungo i quali si tocca il principale santuario della provincia della Spezia, la Madonna di Soviore, eretto nel 740 sul luogo del ritrovamento di un’effige sacra, qui nascosta oltre cent’anni prima per difenderla dalle scorrerie barbariche. Dopo lo scollinamento, secondo dei tre GPM in programma, non inizierà subito la discesa poiché si rimarrà in quota per una decina di chilometri, coincidenti con il tratto più tortuoso della tappa, il meno indicato per chi si troverà a dover recuperare il terreno perduto in salita: basta dire che quei 10 Km si snodano tra due luoghi, la cima del GPM e l’inizio della picchiata verso Riomaggiore (ultimi 1500 metri al 13,5%!), che tra loro distano 5 Km. Via una salita dentro un’altra e, così, subito dopo aver lambito Riomaggiore, ci si lascerà alle spalle le Cinque Terre affrontando quale penultimo ostacolo di giornata la cosiddetta ‘’salita della Litoranea’’, 1,7 Km al 7% scavalcati i quali ci sarà l’ingresso nel circuito finale, lungo 18 Km e nel corso del quale il tracciato dell’ultima tappa ligure tornerà ad inerpicarsi. Per salire fino ai 323 metri del Gran Premio della Montagna di Biassa bisognerà percorrere gli ultimi 4,7 Km di questa giornata nei quali la strada punterà verso l’alto, incontrando una pendenza media del 6,6% e 16 tornanti che cercheranno di mitigarla. Ma attenzione, perché dietro ciascuno di essi potrebbe essere in agguato una sorpresa, al termine di una frazione più esigente di quando sembrino declamare le cartine.
Mauro Facoltosi
I VALICHI DELLA TAPPA
Colle di Velva (545). Quotato 536 sulle cartine del Giro 2015, è valicato dal vecchio tracciato della SS 523 ‘’del Colle di Cento Croci’’ tra l’omonimo centro e Torza. Già affrontato in passato al Giro, ma mai come GPM.
Valico del Termine (Monte Pistone) (264). Valicato dalla SS 1 ‘’Via Aurelia’’, tra Borghetto di Vara e Carrodano Inferiore.
Valico del Bivio della Baracca (589). Valicato dalla SS 1 “Via Aurelia” salendo da Carrodano al Passo del Bracco. Coincide con la località “La Baracca” e con il punto nel quale confluisce nell’Aurelia la strada provinciale proveniente da Levanto.
Colla di Gritta (336). Vi transita la SP 38 che sale alla Foce del Termine da Levanto. Inoltre vi confluiscono altre due strade, entrambe provenienti da Monterosso al Mare.
Foce del Termine (548). Nota anche come Passo del Termine, è attraversato dalla SP 38 tra Levanto e Pignone. È stato affrontato come GPM nel 2009, nel corso della crono di Riomaggiore dominata dal russo Denis Menchov.
Foce Drignana (500). Non è toccata direttamente dall’itinerario della tappa, ma solo lambita dalla “strada panoramica dei Santuari” (SP 51) nei pressi della confluenza della strada che, non segnalata sull’atlante TCI, sale da Vernazza passando per il Santuario della Madonna di Reggio.
FOTOGALLERY

Chiavari (www.ligurianautica.com)
Visualizzazione ingrandita della mappa
Santuario di Velva
Visualizzazione ingrandita della mappa
Passo del Bracco
Visualizzazione ingrandita della mappa
Levanto vista dalla strada che scende dal Passo del Bracco
Visualizzazione ingrandita della mappa
Uno scorcio di Monterosso al Mare, la prima delle ”Cinque Terre”

Santuario della Madonna di Soviore (www.e-cinqueterre.com)
Visualizzazione ingrandita della mappa
Riomaggiore
Visualizzazione ingrandita della mappa
Il primo tornante della salita verso Biassa
Visualizzazione ingrandita della mappa
La Spezia vista dalla discesa che da Biassa condurrà al traguardo

Uno scorcio delle Cinque Terre e, in trasparenza, l’altimetria della quarta tappa del Giro 2015 (www.locandadelpapa.com)
UN CAVENDISH DA 11 E ”LODI”
Prosegue l’ottimo momento del campione del mondo di Copenhagen che, nella località omonima a quella del capoluogo lombardo, si impone di stretta misura, beffando ancora una volta Peter Sagan in quello che è il suo undicesimo successo stagionale, e rafforza la leadership nella classifica generale del Giro di California. Tra i protagonisti di giornata Daniel Oss, in fuga con altri tre corridori e ripreso ai -2 dal traguardo, mentre una caduta costringe al ritiro Warren Barguil.
La seconda tappa del Giro di California, 193,7 km da Nevada City a Lodi, si presentava al pari di quella di Sacramento che l’ha preceduta come una frazione dedicata alle ruote veloci, in virtù di un percorso vallonato ma prevalentemente in discesa nella prima metà (se si eccettua un unico GPM posto dopo 50 km) e completamente piatto nella seconda. La fuga che ha caratterizzato gran parte della tappa è stata portata avanti dal trentino Daniel Oss (Bmc) e da Markel Irizar (Trek), ai quali si sono successivamente aggiunti Luis Amaran (Jamis-Hagens Berman) e Robin Carpenter (Hincapie Racing). La loro azione ha avuto fin quasi alla fine buon gioco, sia perchè l’inseguimento è stato inizialmente condotto unicamente dall’Etixx-QuickStep di Mark Cavendish (a tal proposito è da rilevare una polemica nata nel dopo gara di Sacramento per la quale la formazione belga aveva accusato in particolare la Tinkoff-Saxo di Peter Sagan di non aver collaborato nella rincorsa ai fuggitivi di quella tappa), sia soprattutto perchè, a quanto pare a causa di problemi nelle comunicazioni radiofoniche, non è stato a lungo ben chiaro quale fosse il vantaggio dei battistrada che, dopo aver raggiunto un vantaggio massimo di 5′10” al km 75, potevano contare ancora su un margine di 4′ ai -30 dal traguardo. A quel punto, però, la Tinkoff-Saxo si è portata a sua volta in testa al gruppo e lo stesso ha fatto la MTN-Qhubeka dell’idolo di casa Tyler Farrar e il gap ha iniziato a scendere velocemente, finchè gli atleti al comando, rimasti nel frattempo in tre per il cedimento di Amaran, non sono stati riassorbiti quando mancavano ormai solo 2 km al traguardo. In precedenza va registrata anche una caduta in cui è stato coinvolto Warren Barguil (Giant-Alpecin), costretto al ritiro, mentre gli altri uomini di classifica sono tutti rimasti nel gruppo di testa.
A differenza di quanto avvenuto nella giornata precedente l’Etixx-QuickStep non è riuscita a impostare al meglio il proprio treno nelle fasi finali e diverse formazioni si sono alternate davanti fino all’ingresso sul rettilineo, in cui Daniele Bennati è riuscito a portarsi davanti, con alla ruota nell’ordine Sagan, Cavendish e Wouter Wippert (Drapac). Proprio il giovane velocista olandese ha provato a sorprendere tutti partendo in anticipo ma negli ultimi metri è stato rimontato dai suoi due più illustri colleghi, che hanno condotto un testa a testa fino alla linea bianca, risoltosi di stretta misura a favore di Cavendish. Per l’ex campione del mondo, che rafforza anche il primato in una classifica generale (rimasta comunque sostanzialmente invariata, al di là degli abbuoni), si tratta del secondo successo consecutivo dopo quello di Sacramento, dell’undicesimo stagionale e del quinto nelle ultime sei volate disputate, con l’unica macchia di Istanbul, nell’ultima tappa del Giro di Turchia, dove è stato preceduto da Lluís Guillermo Mas Bonet. Ancora una volta Sagan non è, dunque, andato oltre la piazza d’onore, davanti a Wippert, a John Murphy (UnitedHealtCare), a Danny Van Poppel (Trek) e a Jean-Pierre Drucker (BMC), ma lo slovacco avrà una ghiotta occasione per rifarsi in occasione della terza tappa, 168,9 km con partenza e arrivo a San José nel corso dei quali verrà scalato l’impegnativo Mount Hamilton ai -40 dal traguardo e caratterizzati da un finale movimentato da uno strappo finale di 400 metri al 10%.
Marco Salonna
ORDINE D’ARRIVO
1 Mark Cavendish (GBr) Etixx – Quick-Step 4:47:02
2 Peter Sagan (Svk) Tinkoff-Saxo
3 Wouter Wippert (Ned) Drapac Professional Cycling
4 John Murphy (USA) UnitedHealthcare Pro Cycling
5 Danny van Poppel (Ned) Trek Factory Racing
6 Jempy Drucker (Lux) BMC Racing Team
7 Lucas Sebastian Haedo (Arg) Jamis – Hagens Berman
8 Tyler Farrar (USA) MTN – Qhubeka
9 Jure Kocjan (Slo) Team SmartStop
10 Zico Waeytens (Bel) Team Giant-Alpecin
11 Martijn Verschoor (Ned) Team Novo Nordisk
12 Sep Vanmarcke (Bel) Team LottoNL-Jumbo
13 Guillaume Boivin (Can) Optum p/b Kelly Benefit Strategies
14 Dion Smith (NZl) Hincapie Racing Team
15 Eric Marcotte (USA) Team SmartStop
16 Eric Young (USA) Optum p/b Kelly Benefit Strategies
17 Robert Gesink (Ned) Team LottoNL-Jumbo
18 Lawson Craddock (USA) Team Giant-Alpecin
19 Jay McCarthy (Aus) Tinkoff-Saxo
20 Dennis van Winden (Ned) Team LottoNL-Jumbo
21 Alex Howes (USA) Cannondale-Garmin Pro Cycling Team
22 Mike Teunissen (Ned) Team LottoNL-Jumbo
23 Marco Canola (Ita) UnitedHealthcare Pro Cycling
24 Robin Carpenter (USA) Hincapie Racing Team
25 Julian Alaphilippe (Fra) Etixx – Quick-Step
26 Daniele Bennati (Ita) Tinkoff-Saxo
27 Christian Knees (Ger) Team Sky
28 Peter Kennaugh (GBr) Team Sky
29 Ben Hermans (Bel) BMC Racing Team
30 Gregory Obando Brenes (Crc) Jamis – Hagens Berman
31 Joseph Lewis (Aus) Hincapie Racing Team
32 Jesse Anthony (USA) Optum p/b Kelly Benefit Strategies
33 Travis McCabe (USA) Team SmartStop
34 Andrea Peron (Ita) Team Novo Nordisk
35 Janez Brajkovic (Slo) UnitedHealthcare Pro Cycling
36 Stijn Devolder (Bel) Trek Factory Racing
37 Jasper Stuyven (Bel) Trek Factory Racing
38 Michael Woods (Can) Optum p/b Kelly Benefit Strategies
39 Alexandr Braico (Mda) Jelly Belly p/b Maxxis
40 Javier Megias Leal (Spa) Team Novo Nordisk
41 Michael Schär (Swi) BMC Racing Team
42 Laurent Didier (Lux) Trek Factory Racing
43 Joshua Berry (USA) Jelly Belly p/b Maxxis
44 Sergio Luis Henao Montoya (Col) Team Sky
45 Koen de Kort (Ned) Team Giant-Alpecin
46 Phillip Gaimon (USA) Optum p/b Kelly Benefit Strategies
47 Rob Britton (Can) Team SmartStop
48 Laurens ten Dam (Ned) Team LottoNL-Jumbo
49 Danilo Wyss (Swi) BMC Racing Team
50 Mark Renshaw (Aus) Etixx – Quick-Step
CLASSIFICA GENERALE
1 Mark Cavendish (GBr) Etixx – Quick-Step 9:30:09
2 Peter Sagan (Svk) Tinkoff-Saxo 0:00:08
3 Robin Carpenter (USA) Hincapie Racing Team 0:00:11
4 William Clarke (Aus) Drapac Professional Cycling
5 Markel Irizar Aranburu (Spa) Trek Factory Racing 0:00:14
6 Jempy Drucker (Lux) BMC Racing Team 0:00:16
7 Wouter Wippert (Ned) Drapac Professional Cycling
8 Rob Britton (Can) Team SmartStop
9 John Murphy (USA) UnitedHealthcare Pro Cycling 0:00:20
10 Danny van Poppel (Ned) Trek Factory Racing
11 Tyler Farrar (USA) MTN – Qhubeka
12 Zico Waeytens (Bel) Team Giant-Alpecin
13 Guillaume Boivin (Can) Optum p/b Kelly Benefit Strategies
14 Jure Kocjan (Slo) Team SmartStop
15 Martijn Verschoor (Ned) Team Novo Nordisk
16 Lucas Sebastian Haedo (Arg) Jamis – Hagens Berman
17 Dion Smith (NZl) Hincapie Racing Team
18 Jay McCarthy (Aus) Tinkoff-Saxo
19 Robert Gesink (Ned) Team LottoNL-Jumbo
20 Marco Canola (Ita) UnitedHealthcare Pro Cycling
21 Dennis van Winden (Ned) Team LottoNL-Jumbo
22 Ben Hermans (Bel) BMC Racing Team
23 Travis McCabe (USA) Team SmartStop
24 Eric Marcotte (USA) Team SmartStop
25 Lawson Craddock (USA) Team Giant-Alpecin
26 Christian Knees (Ger) Team Sky
27 Koen de Kort (Ned) Team Giant-Alpecin
28 Julian Alaphilippe (Fra) Etixx – Quick-Step
29 Peter Kennaugh (GBr) Team Sky
30 Andrea Peron (Ita) Team Novo Nordisk
31 Mark Renshaw (Aus) Etixx – Quick-Step
32 Alex Howes (USA) Cannondale-Garmin Pro Cycling Team
33 Mike Teunissen (Ned) Team LottoNL-Jumbo
34 Daniele Bennati (Ita) Tinkoff-Saxo
35 Logan Owen (USA) Axeon Cycling Team
36 Janez Brajkovic (Slo) UnitedHealthcare Pro Cycling
37 Michael Schär (Swi) BMC Racing Team
38 Joey Rosskopf (USA) BMC Racing Team
39 Gregory Obando Brenes (Crc) Jamis – Hagens Berman
40 Michael Woods (Can) Optum p/b Kelly Benefit Strategies
41 Gavin Mannion (USA) Jelly Belly p/b Maxxis
42 Kiel Reijnen (USA) UnitedHealthcare Pro Cycling
43 Joseph Lewis (Aus) Hincapie Racing Team
44 Stijn Devolder (Bel) Trek Factory Racing
45 Sergio Luis Henao Montoya (Col) Team Sky
46 Laurens ten Dam (Ned) Team LottoNL-Jumbo
47 Javier Megias Leal (Spa) Team Novo Nordisk
48 Sep Vanmarcke (Bel) Team LottoNL-Jumbo
49 Jordan Kerby (Aus) Drapac Professional Cycling
50 Roy Curvers (Ned) Team Giant-Alpecin

Bis di Cavendish sulle strade del Giro di California 2015 (foto Jonathan Devich/epicimages.us)
ALMANACCO DEL DOPO TAPPA: QUI SESTRI LEVANTE
maggio 11, 2015 by Redazione
Filed under Approfondimenti
Anche quest’anno ilciclismo.it, proporrà, poche ore dopo la conclusione della tappa, l’oramai tradizionale almanacco zeppo di golosità: cominceremo dalla rassegna stampa internazionale, passando poi il parere dei tifosi, la colonna sonora del giorno, le previsioni del tempo per la tappa successiva, le “perle” dei telecronisti, il Giro d’Italia rivisto alla “rovescia” e il ricordo di un Giro passato (abbiamo scelto il 1975, nel 40° anniversario della vittoria di Fausto Bertoglio).
GIRO D’ITALIA, GIRO DEL MONDO
Italia
A Sestri vince Matthews: Felline bruciato in volata – Pozzovivo, attimi di terrore. Cade in discesa, “Ora è lucido e cosciente” (Gazzetta dello Sport)
Giro, Pozzovivo cade e sbatte la faccia sull’asfalto: «ferito ma cosciente» – A Sestri vince la maglia rosa Matthews (Corriere della Sera)
Regno Unito
Michael Matthews retains lead but Domenico Pozzovivo’s crash mars stage (The Times)
Pozzovivo crashes out of Giro d’Italia (The Daily Telegraph)
Francia
Matthews conforte son maillot rose – Pozzovivo chute lourdement(L’Equipe)
Spagna
Tremenda caída de Pozzovivo – Matthews gana de rosa en el sprint de Sestri Levante (AS)
Matthews refuerza su maglia rosa – Grave caída de Pozzovivo (Marca)
Matthews gana el sprint vestido de rosa (El Mundo Deportivo)
Belgio
Troisième étape du Tour d’Italie: Philippe Gilbert arrive troisième (Le Soir)
Matthews sprint naar zege, Pozzovivo valt zwaar (De Standaard)
LTour d’Italie : Michael Matthews remporte au sprint la 3e étape (L’Avenir)
Tour d’Italie: La terrible chute de Pozzovivo, la victoire de Matthews (La Dernière Heure/Les Sports)
Giro: l’Australien Matthews remporte la 3e étape, marquée par la terrible chute de l’Italien Pozzovivo, Philippe Gilbert 3e (Sudinfo.be)
Paesi Bassi
Paniek in Giro door val (De Telegraaf)
Germania
Spitzenreiter Matthews gewinnt 3. Giro-Etappe (Berliner Zeitung)
Stati Uniti
Matthews Wins in Pink as Pozzovivo Crashes Out of Giro – Pozzovivo Conscious After Giro Horror Crash (The New York Times)
Colombia
Michael Matthews ganó la etapa y es más líder (El Tiempo)
Esteban Chaves, el mejor colombiano tras la tercera etapa del Giro – Domenico Pozzovivo fuera de peligro tras sufrir una fuerte caída (El Espectador)
Australia
Matthews retains pink jersey (Herald Sun)
BOX POPULI
Ogni giorno qui troverete i commenti degli appassionati di ciclismo, gente che le corse non le segue solo davanti alla tv, ma le vive sia andando ad applaudire i campioni lungo le strade, sia ricalcando le stesse rotte e sudando in sella ad una bici.
Mauro Facoltosi: Vittoria allo sprint di Matthews, che conserva la maglia rosa. Bruttissima caduta di Pozzovivo nella discesa da Barbagelata, costretto al ritiro. Commenti?
Garda Bike: Personalmente voglio solo porgere i miei più sinceri auguri di rapida guarigione a Domenico Pozzovivo, le immagini viste in diretta tv per un attimo hanno fatto temere il peggio.
Nebe1980: Commenti pessimi, speravo in qualcosa di meglio rispetto ad uno sprint con tutti i velocisti, una fuga poteva anche starci, domani il GPM di Biassa è più vicino all’arrivo… speriamo altrimenti aveva ragione il povero Pantani quando disse: “ci siamo ridotti a sprintare anche in salita”
Howling Wolf14: Se sulla salita di Biassa si danno battaglia, in discesa di sicuro non rientrano più. La salita è piuttosto ripida (ci sono punte del 14%), se ci danno dentro i velocisti saranno tutti tagliati fuori, compresi quelli che spesso non mollano, tipo Matthews. Se invece decidono che non è il momento di sfidarsi potranno arrivare, come oggi, anche in 60.
In collaborazione con il Forum dello Scalatore
DISCOGIRO: la colonna sonora della tappa del Giro scelta per voi da ilciclismo.it
Bling è il soprannome di Matthews
“Bling Bling ” (Christopher Dorsey “B.G.”)
a cura di DJ Jorgens
METEO GIRO
Le previsioni si riferiscono agli orari di partenza, passaggio e arrivo della tappa Chiavari – La Spezia
Chiavari : cielo sereno, 26,9°C (percepiti 28°C), vento debole da S (5 Km/h), umidità al 49%
Borghetto di Vara – traguardo volante (Km 55,2): cielo sereno, 29,9°C (percepiti 29°C), vento debole da SSW (10 Km/h), umidità al 36%
Levanto – traguardo volante (Km 91,7): poco nuvoloso, 25,7°C (percepiti 27°C), vento debole da SSW (8-9 Km/h), umidità al 52%
La Spezia: poco nuvoloso, 28,1°C, vento debole da SW (8-12 Km/h), umidità al 45%
I MISTERI DELLA CASSAPANCA
Gli strafalcioni dei giornalisti al seguito della corsa rosa
Giromattina: “Siamo quasi pronti per il gran finale” (la tappa era partita da pochi minuti)
De Stefano: “Sestri Levante, dove transiterà una tappa particolarmente rilevante” (non proprio un passaggio)
Anteprima Giro: “E’ una delle salute più dure della zona”
Lelli: “E’ un tratto che la strada sale”
Pancani: “Salvatore Puccio, l’anno scorso maglia rosa per un giorno” (è successo nel 2013)
De Stefano: “Non ci sono trauma”
Dottor Tredici: “La macchina medico”
De Stefano: “Una bici si è inserita nel gruppo e ha causato una volata”
De Stefano: “La priorità ha la cronaca”
Garzelli: “E’ andato giù senza potersi proteggere con il viso”
Televideo: “Una ventina di corridori si stacca”
De Stefano: “Domani, la tappa integrale” (non fa ingrassare?)
IL GIRO DI GOMEZ
In questa rubrica vi faremo rileggere i piani alti della classica, come li avrebbe visti Gomez Addams nelle sue letture del giornale in “verticale”… vale a dire le classifiche giornaliere viste al contrario, dal punto di vista della maglia nera!
Ordine d’arrivo della terza tappa, Rapallo – Sestri Levante
1° Robert Wagner
2° Marco Coledan s.t.
3° Matteo Pelucchi s.t.
4° Aleksejs Saramotins s.t.
5° Gianni Meersman a 7′48″
Classifica generale
1° Matteo Pelucchi
2° Aleksejs Saramotins a 2′20″
3° Manabu Ishibashi a 3′35″
4° Marco Coledan a 3′21″
5° Roger Kluge a 9′59″
IL GIRO DI BERTOGLIO
Tuffo nella storia del Giro del 1975, nel quarantesimo anniversario della vittoria di Fausto Bertoglio e della fantastica conclusione dell’ultima tappa al Passo dello Stelvio. Ci condurranno indietro di 40 anni i titoli del quotidiano “L’Unità”
19 MAGGIO 1975 – 3a TAPPA: ANCONA – PRATI DI TIVO
BATTAGLIN SOLO A PRATI DI TIVO È MAGLIA ROSA
Con l’arrivo in salita è venuta la prima vittoria italiana –Il giovane leone si è ridestato
Alle spalle del vincitore gli spagnoli Galdos (a 21”) e Lasa (a 1’53”), poi Fabbri e Bergamo a 2’14”, Bitossi, Conti, Gimondi e Baronchelli a 2’16”
ARCHIVIO ALMANACCO
Cliccare sul nome della tappa per visualizzare l’articolo
Raduno di partenza
1a tappa: San Lorenzo al Mare – Sanremo
2a tappa: Albenga – Genova

Boonen saluti i suoi tifosi al raduno di partenza di Rapallo (foto Getty Images Sport)
MATTHEWS, TRIONFO IN ROSA
Il capoclassifica batte tutti a Sestri Levante, rimontando negli ultimi metri Fabio Felline. Terzo posto per Gilbert, a lungo in fuga insieme ad altri 24 corridori. Nessun movimento tra gli uomini di classifica. Paura per Domenico Pozzovivo, caduto rovinosamente nella discesa di Barbagelata. Scongiurato il rischio di gravi conseguenze per il lucano, comunque costretto al ritiro.
Il terremoto minacciato dall’ininterrotto saliscendi della terza tappa, abbondante di spunti per tentare le prime imboscate del Giro, non si è registrato, lasciando spazio ad un copione ben più convenzionale; un copione che ha premiato Michael Matthews, partito da Rapallo sfoggiando la sua settima maglia rosa, dopo le sei dello scorso anno, ed arrivato a Sestri Levante a braccia alzate, dopo aver spezzato con le ultime pedalate il sogno di Fabio Felline, vicino come mai era stato alla prima vittoria in carriera al Giro. Un successo con il quale l’australiano, già capace di imporsi in rosa a Montecassino nel 2014, ha coronato l’impeccabile condotta tattica della Orica GreenEdge, abile a scaricare su altri (Tinkoff in primis), per quasi tutta la tappa, l’onere del controllo della corsa, salvo poi materializzarsi in testa appena in tempo per ricompattare il gruppo e lanciare Matthews allo sprint.
Fondamentale, in tal senso, l’inserimento di Esteban Chaves e Simon Clarke nella maxi-fuga della prima ora, promossa Chad Haga al chilometro 0. Contrariamente alle attese, il primo tentativo è stato quello buono, anche perché ben 24 atleti si sono uniti all’americano: Samoilau, Hansen, Boonen, Fernandez, Pineau, Boem, Fischer, Atapuma, Paterski, Ulissi, Herrada, Burghardt, Villella, Boaro, Gilbert, Lindeman, Zardini, Malacarne, Domont, Kochetkov, Puccio e Zilioli, oltre agli Orica citati. Benché rappresentata al comando da Boaro, la Tinkoff, un po’ per tenere Contador lontano dai guai, un po’ per evitare che la fuga assumesse proporzioni scomode, si è insediata con autorevolezza in testa al gruppo, sentendosi e venendo riconosciuta come padrona de facto del Giro. Il distacco tra battistrada e plotone non è così mai salito oltre i 3 minuti, attestandosi anzi – dopo la fiammata iniziale – tra il minuto e il minuto e mezzo.
I venticinque hanno leggermente semplificato il compito agli uomini di Contador smarrendo più volte l’accordo, con alcune serie di scatti e controscatti che hanno inutilmente sfaldato il drappello, comunque ricompostosi quasi completamente ai piedi della salita di Barbagelata (assenti soltanto Haga, Malacarne, Boonen e Domont, riassorbiti).
La temuta ultima asperità, con i suoi 6 km scarsi ad una media superiore all’8%, non ha sconvolto la corsa, facendo registrare le défaillances di Fernandez, Puccio, Zilioli, Zardini e Mori tra gli attaccanti e il puntuale scatto di Pirazzi in gruppo, vanificato da un salto di catena proprio nel momento del ricongiungimento con i battistrada. Vedendosi ormai braccato da un plotone distante poche decine di secondi, Kochetkov ha allungato, con il duplice obiettivo di dare nuova linfa ai suoi sogni di gloria e di assicurarsi il primato nella classifica scalatori.
Nemmeno la pur non semplice discesa seguente è servita a scuotere la gara, facendo tuttavia sobbalzare gli spettatori per il meno auspicabile dei motivi: in una curva a destra, ormai nel tratto più agevole della picchiata, la ruota anteriore della bici di Domenico Pozzovivo ha perso aderenza, costando allo scalatore lucano una violenta caduta con atterraggio di faccia sull’asfalto. La visibile preoccupazione dei compagni di squadra fermatisi a verificare le condizioni di Pozzovivo ha fatto vivere momenti di paura in corsa, non certo alleviati dal maldestro soccorso di un pur benintenzionato spettatore, andato a sollevare bruscamente il corpo quasi inerte dell’atleta.
Le confortanti notizie fornite dai medici al seguito della carovana hanno fortunatamente permesso di tornare ad occuparsi a cuor leggero delle vicissitudini di gara, che volgevano ormai al peggio per i fuggitivi: né un appesantito Kochetkov, né i poco organizzati inseguitori hanno mai dato la sensazione, una volta raggiunta la pianura costiera, di poter reggere al ritorno del gruppo, al quale è stata sufficiente l’entrata in azione di Weening per abbattere rapidamente il distacco. Hansen e Paterski, marcati da Clarke, hanno salutato i poco collaborativi compagni d’avventura ai -13 dal traguardo, riportandosi nello spazio di tre chilometri sul russo al comando, ma neppure nella nuova conformazione la fuga ha potuto contrastare il rientro del plotone. Il ricongiungimento, al quale Kochetkov si è coraggiosamente ribellato un’ultima volta ai -5, allungando ancora in compagnia del solito Clarke, si è materializzato a 3 km e mezzo dalla linea bianca, preannunciando uno sprint forse più nutrito del previsto.
Un paio di effimeri tentativi di Siutsou e Slagter hanno ravvivato l’avvicinamento allo sprint, lanciato da un encomiabile Gerrans, atleta che – se libero da obblighi di scuderia – su arrivi simili rappresenterebbe uno degli uomini da battere. Felline ha tentato di scombinare i piani della Orica anticipando la partenza di Matthews, e la mossa l’ha portato non lontano dal successo, sfumato soltanto negli ultimi 30 metri. Vana la rimonta in extremis di Gilbert, comunque buon terzo, arrivato ad un soffio dall’aggancio a Felline grazie al miglior colpo di reni. A seguire, ai piedi del podio, Sergey Lagutin, mentre a chiudere la top 5 è stato un Paolo Tiralongo che sta evidentemente prendendo gusto a bazzicare le volate, dopo il sorprendente decimo posto di ieri.
Grazie all’abbuono, Matthews, accreditato stamane dello stesso tempo di tre compagni di squadra, si coricherà stasera con 6’’ di vantaggio su Clarke, secondo in classifica, e 10’’ su Gerrans e Chaves, grazie ai quali la Orica continuerà almeno per altre ventiquattro ore a monopolizzare le prime quattro piazze della generale.
Difficile, tuttavia, che l’egemonia australiana possa protrarsi oltre le prossime due frazioni, e sono consistenti le possibilità che già domani le zone alte della graduatoria possano subire una radicale trasformazione. Lungo i 150 km da Chiavari a La Spezia saranno infatti disseminate quattro asperità (una delle quali – il Passo del Bracco – per qualche ragione non ritenuta degna di un GPM), con il muro di Biassa, forte di punte al 15%, piazzato a 10 km quasi esatti dal traguardo. Ben altro panorama rispetto a quello odierno, anche se la condizione superlativa messa in mostra da Matthews, già capace di sorprendere per tenuta in salita nella passata edizione, obbliga a non dare per finita la permanenza in rosa dell’australiano.
Matteo Novarini
CLASSIFICA DI TAPPA
1 Michael Matthews (Aus) Orica GreenEdge 3:33:53
2 Fabio Felline (Ita) Trek Factory Racing
3 Philippe Gilbert (Bel) BMC Racing Team
4 Sergey Lagutin (Rus) Team Katusha
5 Paolo Tiralongo (Ita) Astana Pro Team
6 Luca Paolini (Ita) Team Katusha
7 Francesco Gavazzi (Ita) Southeast Pro Cycling
8 Enrico Battaglin (Ita) Bardiani CSF
9 Luis Leon Sanchez (Spa) Astana Pro Team
10 Jonathan Monsalve (Ven) Southeast Pro Cycling
11 Grega Bole (Slo) CCC Sprandi Polkowice
12 Fabio Aru (Ita) Astana Pro Team
13 Matteo Montaguti (Ita) AG2R La Mondiale
14 Elia Favilli (Ita) Southeast Pro Cycling
15 Silvan Dillier (Swi) BMC Racing Team
16 Davide Formolo (Ita) Cannondale-Garmin Pro Cycling Team
17 Andrey Amador (CRc) Movistar Team
18 Davide Villella (Ita) Cannondale-Garmin Pro Cycling Team
19 Alberto Contador (Spa) Tinkoff-Saxo
20 Diego Rosa (Ita) Astana Pro Team
21 Simon Gerrans (Aus) Orica GreenEdge
22 Jan Polanc (Slo) Lampre-Merida
23 Tanel Kangert (Est) Astana Pro Team
24 Roman Kreuziger (Cze) Tinkoff-Saxo
25 Damiano Caruso (Ita) BMC Racing Team
26 Dario Cataldo (Ita) Astana Pro Team
27 Esteban Chaves (Col) Orica GreenEdge
28 Andre Cardoso (Por) Cannondale-Garmin Pro Cycling Team
29 Kanstantsin Siutsou (Blr) Team Sky
30 Michael Rogers (Aus) Tinkoff-Saxo
31 Andrey Zeits (Kaz) Astana Pro Team
32 Ilnur Zakarin (Rus) Team Katusha
33 Darwin Atapuma Hurtado (Col) BMC Racing Team
34 Jurgen Van Den Broeck (Bel) Lotto Soudal
35 Richie Porte (Aus) Team Sky
36 Steven Kruijswijk (Ned) Team LottoNL-Jumbo
37 Igor Anton (Spa) Movistar Team
38 Alexandre Geniez (Fra) FDJ.fr
39 Stef Clement (Ned) IAM Cycling
40 Simon Clarke (Aus) Orica GreenEdge
41 Brent Bookwalter (USA) BMC Racing Team
42 Rigoberto Uran (Col) Etixx – Quick-Step
43 Ion Izagirre (Spa) Movistar Team
44 Yury Trofimov (Rus) Team Katusha
45 Carlos Betancur (Col) AG2R La Mondiale
46 Sébastien Reichenbach (Swi) IAM Cycling
47 Francesco Bongiorno (Ita) Bardiani CSF
48 Stefano Pirazzi (Ita) Bardiani CSF
49 Maxime Monfort (Bel) Lotto Soudal
50 Mikel Nieve (Spa) Team Sky
CLASSIFICA GENERALE
1 Michael Matthews (Aus) Orica GreenEdge 8:06:27
2 Simon Clarke (Aus) Orica GreenEdge 0:00:06
3 Simon Gerrans (Aus) Orica GreenEdge 0:00:10
4 Esteban Chaves (Col) Orica GreenEdge
5 Roman Kreuziger (Cze) Tinkoff-Saxo 0:00:17
6 Alberto Contador (Spa) Tinkoff-Saxo
7 Michael Rogers (Aus) Tinkoff-Saxo
8 Paolo Tiralongo (Ita) Astana Pro Team 0:00:23
9 Fabio Aru (Ita) Astana Pro Team
10 Diego Rosa (Ita) Astana Pro Team
11 Luis Leon Sanchez (Spa) Astana Pro Team
12 Dario Cataldo (Ita) Astana Pro Team
13 Mikel Landa Meana (Spa) Astana Pro Team
14 Philippe Gilbert (Bel) BMC Racing Team 0:00:25
15 Rigoberto Uran (Col) Etixx – Quick-Step 0:00:29
16 Maxime Bouet (Fra) Etixx – Quick-Step
17 Ion Izagirre (Spa) Movistar Team 0:00:31
18 Andrey Amador (CRc) Movistar Team
19 Giovanni Visconti (Ita) Movistar Team
20 Benat Intxausti (Spa) Movistar Team
21 Fabio Felline (Ita) Trek Factory Racing 0:00:33
22 Damiano Caruso (Ita) BMC Racing Team 0:00:35
23 Stef Clement (Ned) IAM Cycling
24 Brent Bookwalter (USA) BMC Racing Team
25 Amaël Moinard (Fra) BMC Racing Team
26 Alexandre Geniez (Fra) FDJ.fr 0:00:36
27 Francis Mourey (Fra) FDJ.fr
28 Kenny Elissonde (Fra) FDJ.fr
29 Luca Paolini (Ita) Team Katusha 0:00:37
30 Richie Porte (Aus) Team Sky
31 Kanstantsin Siutsou (Blr) Team Sky
32 Leopold Konig (Cze) Team Sky
33 Mikel Nieve (Spa) Team Sky
34 Yury Trofimov (Rus) Team Katusha
35 Ilnur Zakarin (Rus) Team Katusha
36 Jurgen Van Den Broeck (Bel) Lotto Soudal 0:00:39
37 Maxime Monfort (Bel) Lotto Soudal
38 Steven Kruijswijk (Ned) Team LottoNL-Jumbo 0:00:46
39 Enrico Battaglin (Ita) Bardiani CSF 0:00:47
40 Francesco Bongiorno (Ita) Bardiani CSF
41 Igor Anton (Spa) Movistar Team 0:00:50
42 Grega Bole (Slo) CCC Sprandi Polkowice 0:00:55
43 Maciej Paterski (Pol) CCC Sprandi Polkowice
44 Carlos Betancur (Col) AG2R La Mondiale 0:00:58
45 Jonathan Monsalve (Ven) Southeast Pro Cycling 0:01:02
46 Francesco Gavazzi (Ita) Southeast Pro Cycling
47 Davide Formolo (Ita) Cannondale-Garmin Pro Cycling Team 0:01:03
48 Andre Cardoso (Por) Cannondale-Garmin Pro Cycling Team
49 Ryder Hesjedal (Can) Cannondale-Garmin Pro Cycling Team
50 Tom Jelte Slagter (Ned) Cannondale-Garmin Pro Cycling Team

Michael Matthews celebra la vittoria di Sestri Levante (foto Tim De Waele/TDWSport.com)
11-05-2015
maggio 11, 2015 by Redazione
Filed under Ordini d'arrivo
GIRO D’ITALIA
L’australiano Michael Matthews (Orica GreenEDGE) si è imposto nella terza tappa, Rapallo – Sestri Levante, percorrendo 136 Km in 3h33′53″, alla media di 38,152 Km/h. Ha preceduto allo sprint l’italiano Fabio Felline (Trek Factory Racing) e il belga Gilbert. Matthews è ancora maglia rosa con 6″ sul connazionale Clarke e 10″ sul connazionale Gerrans. Miglior italiano Paolo Tiralongo (Astana Pro Team), 8° a 23″
AMGEN TOUR OF CALIFORNIA
Il britannico Mark Cavendish (Etixx – Quick Step) si è imposto anche nella seconda tappa, Nevada City – Lodi, percorrendo 193,7 Km in 4h47”02″, alla media di 40,490 Km/h. Ha preceduto allo sprint lo slovacco Sagan e l’olandese Wippert. Miglior italiano Marco Canola (UnitedHealthcare), 23°. Cavendish è ancora leader della classifica con 8″ su Sagan e 11″ sullo statunitense Carpenter. Miglior italiano Canola, 20° a 20″
RAPALLO – SESTRI LEVANTE: PRIME MONTAGNE, PRIMI DOLORI
Debuttano le salite al Giro 2015 in una frazione che, sulla carta, parrebbe abbastanza trascurabile a causa della totale mancanza di difficoltà negli ultimi 45 Km di gara. Prima, invece, si dovranno affrontare sei ascese consecutive, tutte abbastanza pedabalili ma inserite una dietro l’altra, in una fase di gara che non concederà quasi mai di tirare il fiato. In un simile contesto, i 7 Km al 6,5% di Barbagelata, ultima delle sei asperità di giornata, potrebbero far boccheggiare qualche grosso calibro se la tappa si sarà rivelata più dispendiosa del previsto. Dopo di spazio per recuperare ce ne sarà parecchio, ma per i ”malcapitati” comincerà a suonare un inquietante campanello d’allarme…
La Liguria è un autentico ginepraio orografico e questo fattore sarà particolarmente evidente negli ultimi due atti della quattro giorni che la corsa rosa ha messo in cartellone tra Sanremo e La Spezia. Se nelle prime quarantottore le salite erano, più che altro, un fuori programma per variare un attimo il tema della pianura imperante, nelle restanti saranno le protagoniste, con ben 12 ascese in programma, equamente distribuite tra le frazioni di Sestri Levante e della Spezia e inserite nel contesto di tappe molto intricate anche dal punto planimetrico, che faranno di queste frazioni autentici trabocchetti, nonostante non siano mai previste pendenze rilevanti. La prima di queste due giornate parrebbe, tra l’altro, disegnata con scarsa intelligenza, poiché nei 137 Km che condurranno da Rapallo a Sestri le sei ascese di turno, tutte pedalabili, saranno ‘’ammucchiate’’ entro i primi 93 Km mentre nei restanti 45 Km ci sarà solo discesa e pianura. Ma non per questo la terza frazione del Giro 2015 dovrà essere assolutamente sottovalutata perché potrebbe offrire le prime indicazioni circa la condizione in salita dei nomi più attesi. L’ultima delle sei in programma, infatti, è la più impegnativa e qualcuno dei pretendenti alla maglia rosa finale potrebbe sfruttarla per imprimere un’accelerazione di prova, giusto per vedere chi si stacca e chi no, certamente non con finalità di vittoria odierna considerata la mole di chilometri che separa la cima di Barbagelata dal traguardo e che, quasi certamente, consentirà a chi avrà perso le ruote del gruppo di rientrare. Ma questo primo gap, subìto e immediatamente rientrato, farà risuonare un campanello d’allarme nelle orecchie dei malcapitati di turno, cominciando a minarne anche la sicurezza e i nervi. Sugli effetti di questa tappa peserà molto anche il basso chilometraggio (escluse le due crono, questa sarà la tappa più breve assieme a quella di Lugano) che, come spesso accade, potrebbe invogliare il gruppo a una partenza piuttosto veloce, anche se le salite previste in partenza faranno certamente da ‘’freno’’. Per quanto riguarda il successo di giornata, invece, verosimilmente questo arriverà al termine di una volata ristretta e a imporsi, favoriti dal finale piatto, potrebbero essere tutti quei velocisti resistenti che sanno rimanere a ‘’galla’’ su percorsi impervi come il tedesco Degenkolb e il francese Bouhanni, che tiene bene anche quando il traguardo è posto al termine di un breve e pedalabile tratto in salita. Più difficile che vada in porto una fuga poiché, essendo appena il terzo giorno di Giro, la classifica sarà ancora apertissima e parecchi corridori avranno la possibilità di conquistare oggi la maglia rosa: di certo le loro formazioni s’impegneranno perché il tentativo che nascerà nei chilometri iniziali non assuma dimensioni incolmabili. Va notato, a questo proposito, che la prima parte del tracciato favorisce più chi sta all’attacco piuttosto che il più numeroso gruppo inseguitore, proprio per il terreno accidentato e la presenza di tratti tortuosi.
Si partirà da Rapallo, dunque, e questo sarà anche un modo per ricordare ancora Wouter Weylandt, il corridore olandese deceduto il 9 maggio del 2011, durante la terza tappa della corsa rosa, frazione che si concludeva nella ridente località del Tigullio.
I primi 3 km privi di difficoltà altimetriche serviranno per non far ‘’decollare’’ immediatamente la tappa in salita, poi si affronteranno i pedalabili 5 Km d’ascesa al 4,8% verso la Ruta, piccola frazione di Camogli situata sull’insellatura che separa la catena appenninica dal Monte di Porfofino, il promontorio dove si trovano l’omonima e celeberrima località e l’Abbazia di San Fruttuoso di Capodimonte, costruita da monaci greci alla metà del X secolo e affacciata nella baia dov’è immersa dal 1954 la statua bronzea del Cristo degli Abissi. Si planerà, quindi, su Recco – patria riconosciuta di una delle varianti più apprezzate della ‘’fugassa’’, quella con formaggio – per riprendere immediatamente a puntare in alto, ora diretti al primo GPM ufficiale di giornata, previsto ai 470 metri del Colle Caprile, dove si giungerà dopo aver coperto 7,8 Km di strada inclinata al 4,9%, che si snoda attraverso le frazioni del comune sparso di Uscio, località nota a livello mondiale per la presenza della fonderia Trebino, che dal 1824 produce non solo campane ma anche orologi da torre e da campanile esportati in tutto il mondo. Scesi nella Val Fontanabuona – una delle più lunghe della provincia di Genova, conosciuta per le sue cave di ardesia – si tornerà a salire, diretti ora al Passo della Scoffèra, valico privo di particolare ‘’appeal’’ ciclistico a causa della facilità delle pendenze (il versante affrontato dai ‘’girini’’ misura una dozzina di chilometri, inclinati al 3,7% medio) e che fu teatro nel 1747 di una battaglia combattuta tra 3500 contadini di queste valli e un gruppo di militari austriaci che aveva partecipato all’Assedio di Genova e che furono sconfitti nella tenzone. Agli appassionati dello sport del pedale, invece, questo luogo richiamerà alla memoria la rovinosa caduta che, in discesa, occorse a Gino Bartali al Giro del 1940, l’edizione della corsa rosa che vide sbocciare la storica rivalità con Fausto Coppi. Siamo alle porte della fase più tortuosa della tappa che, poco dopo aver superato la Scoffèra, riprenderà a salire verso Torriglia, località di villeggiatura che in passato fu a capo di un omonimo principato e presso la quale si trovano le sorgenti del Laccio, torrente che unendosi al Pentemina da vita al più conosciuto Scrivia che, percorsa l’omonima valle, entra in Piemonte per andare a confluire nel corso del Po nei pressi di Cornale, in territorio lombardo. Girando attorno al Lago del Brugneto – il più vasto della Liguria, realizzato nel 1959 per l’approvvigionamento idrico della città di Genova, che andava sempre più estendendosi – si completerà la quarta salita di giornata portandosi ai quasi 1000 metri del Valico della Cappella di Garaventa dopo aver affrontato due balze di 3,2 Km cadauna (la prima al 4,4%, la seconda al 5,9% con un picco al 9,5%) separate da 2600 metri di strada in falsopiano. Rasentando e, per un breve tratto anche attraversando, il territorio del parco naturale regionale dell’Antola si giungerà alle porte di Rondanina, il comune meno popoloso dell’intera regione, al termine della penultima difficoltà altimetrica di giornata, uno strappo di 1500 metri poco pendenti. Tutto l’opposto della successiva discesa che, con 4,4 Km al 7,7%, deporrà il gruppo ai piedi dell’ultima e più impegnativa salita, che inizierà poco dopo il passaggio da Montebruno, centro della Val Trebbia dove un santuario eretto a partire dal 1486 rammenta che, alcuni anni prima, in questo paese ebbe luogo un’apparizione mariana che ebbe come unico testimone un pastore muto che, miracolosamente, riacquistò l’uso della parola. E proprio ora accadrà l’apparizione più attesa della giornata, quella dei 7 Km che condurranno al GPM di Barbagelata, tetto della tappa dall’alto dei suoi 1115 metri di quota e culmine dell’impegno giornaliero in virtù di una pendenza media del 6,5% e di uno strappo al 17,5% che potrebbe far dannare chi si sarà presentato al via del Giro con una condizione non ancora al top. Fortunatamente, lassù termineranno le ostilità e nel rimanente tratto di tappa le montagne interverranno solo a incorniciare un tracciato che ora proporrà l’interminabile discesa (quasi 16 Km) che rincondurrà in Val Fontanabuona transitando per Favale di Malvaro, il centro dal quale prenderebbe il nome la valle, con riferimento alla leggerissima acqua che sgorgava dalle fontane di questo comune. Ritrovata la pianura e ripresa la strada del mare, a Carasco il tracciato di questa terza frazione incrocerà la strada che scende dal Passo del Bocco, poi transiterà ai piedi della Val Graveglia, terra d’origine degli avi di Giuseppe Garibaldi, e quindi da Cogorno, presso il quale si trova il principale monumento della valle, la basilica di San Salvatore dei Fieschi, costruita in stile gotico-romanico a partire dal 1244 su iniziativa di Papa Innocenzo IV, appartenente alla famiglia Fieschi, feudataria della valle nonché una dei maggiori casati della nobilità genovese. Poco dopo il gruppo rivedrà il mare e inizierà l’ultima porzione della tappa, i 6000 scorrevoli metri di pianeggiante statale Aurelia che, pressochè privi di curve, punteranno dritti verso l’incantevole ‘’Baia delle Favole’’, un nome che riporta a quello di Hans Christian Andersen, ospite a Sestri Levante nel 1835, proprio nell’anno nel quale iniziò la sua carriera di scrittore di fiabe. Ma per qualcuno, oggi, la favola rosa del Giro potrebbe cominciare a tinteggiarsi di dramma….
Mauro Facoltosi
I VALICHI DELLA TAPPA
Sella di San Lorenzo (192). Coincide con la località San Lorenzo della Costa, attraversata dalla SS 1 “Via Aurelia” lungo la salita alla Ruta.
Valico di Ruta (tunnel – 254). Quotato 269 sulle cartine del Giro 2015, è valicato in galleria dalla SS 1 “Via Aurelia” tra San Lorenzo della Costa (Rapallo) e Recco. Il valico geografico è la Sella di Ruta (278), situata sulla displuviale che divide i due versanti del promontorio di Portofino. Il Giro l’ha scalato fin dalla prima edizione (1909), ma solo in due occasioni il passaggio è stato considerato valido per la classifica del GPM: a imporsi lassù sono stati il portoghese Da Silva nel 1991 (Sala Baganza – Savona, 1° Sciandri) e Germano Pierdomenico l’anno successivo (Genova – Uliveto Terme, 1° Leoni).
Colle Caprile (470). Valicato dalla SS 333 ‘’di Uscio’’ tra Uscio e Gattorna, il Giro l’ha già scalato in passato, mai come traguardo GPM.
Colletta di Boasi (tunnel – 642). Mette in comunicazione la Val Fontanabuona con la Val Bisagno ed è attraversata dalla SP 77 ‘’di Boasi’’, tra l’omonima località e il Passo della Scoffèra.
Passo della Scoffèra (674). Quotato 671 sulle cartine del Giro 2015, è raggiungibile da quattro diverse vie d’accesso (Davagna, Laccio, Ferriere e dalla SS 45 ‘’di Val Trebbia’’, che oggi evita il valico con un traforo lungo quasi 1,4 Km). Nonostante la sua notorietà, il Giro l’ho ha affrontato solo quattro volte come GPM e ha visto transitare in testa Aldo Moser nel 1958 (tappa Mondovì – Chiavari, vinta da Silvano Ciampi), Giuseppe Saronni nel 1978 (tappa Novi Ligure – La Spezia, vinta dallo stesso corridore), Flavio Zappi nel 1984 (tappa Lerici – Alessandria, vinta da Sergio Santimaria) e l’elvetico Pascal Richard nel 1994 (tappa Lavagna – Bra, vinta da Massimo Ghirotto), occasione nella quale non si salì fino al valico ma si termino la scalata all’imbocco della sottostante galleria.
Valico di Sottocolle (tunnel – 1018), Valico della Cappella di Garaventa (tunnel – 1038). Valicati dalla SP 15 tra Torriglia e Garaventa.
Sella della Cappella di Sant’Anna (1054). Valicato dalla SP 15 tra Propata e Conio d’Avena, coincide con il bivio per Rondanina
Colletta di Costa Finale (1111). Quotata 1115 sulle cartine del Giro 2015, è valicata dalla SP 56 ‘’di Barbagelata’’ tra Montebruno e Barbagelata. Coincide con il GPM di Barbagelata.
Valico di Barbagelata (1125). Coincide con l’omonima località.
Passo della Scoglina (922). Quotato 921 sulle cartine del Giro 2015 e 920 sul pannello di valico, è toccato nel corso della discesa da Barbagelata a Favale di Malvaro. Coincide con il bivio tra la SP 56 ‘’di Barbagelata’’ e la SP 23 ‘’della Scoglina’’.
FOTOGALLERY
Visualizzazione ingrandita della mappa
Castello di Rapallo
Visualizzazione ingrandita della mappa
Abbazia di San Fruttuoso
Visualizzazione ingrandita della mappa
Colle Caprile
Visualizzazione ingrandita della mappa
Passo della Scoffèra
Visualizzazione ingrandita della mappa
Valico della Cappella di Garaventa
Visualizzazione ingrandita della mappa
Lago del Brugneto
Visualizzazione ingrandita della mappa
La cappella al bivio per Rondanina, il paese meno popoloso della Liguria
Visualizzazione ingrandita della mappa
Santuario di Nostra Signora di Montebruno
Visualizzazione ingrandita della mappa
Salendo verso Barbagelata

Cogorno, Basilica dei Fieschi (panoramio)

Uno scorcio di Sestri Levante e, in trasparenza, l’altimetria della terza tappa del Giro 2015 (www.ilcomuneinforma.it)
CAVENDISH FA TRIS A SACRAMENTO
Terzo successo nella capitale dello Stato di California dopo quelli del 2009 e del 2014 per il britannico dell’Etixx-QuickStep che, come sempre ottimamente lanciato da Mark Renshaw, batte allo sprint un buon Peter Sagan e Jempy Drucker e conquista la prima maglia di leader, confermando l’ottimo stato di forma evidenziato al Giro di Turchia. Già fuori dai giochi Andrew Talansky, costretto al ritiro a causa di un virus.
Così come era avvenuto nel 2014 è stata la capitale Sacramento a ospitare la partenza del Giro di California, corsa giunta alla sua decima edizione che, sebbene non si possa dire abbia raggiunto negli anni l’obiettivo di rivaleggiare per appeal con il concomitante Giro d’Italia, ha comunque acquisito un certo prestigio e può vantare una start list decisamente qualificata con Sergio Henao (Team Sky), Warren Barguil e Lawson Craddock (Giant-Alpecin), Haimar Zubeldia (Trek), Robert Gesink e Laurens Ten Dam (Lotto-Jumbo), Andrew Talansky (Cannondale-Garmin) e Janez Brajkovic (UnitedHealtCare) che, in assenza del campione uscente Bradley Wiggins, si giocheranno la classifica generale. Per i traguardi parziali, invece, i nomi dal pedigree più importante sono quelli di Mark Cavendish e Julian Alaphilippe (Etixx-QuickStep), Peter Sagan (Tinkoff-Saxo), Stijn Devolder (Trek), Sep Vanmarcke (Lotto-Jumbo), Tyler Farrar e Theo Bos (MTN-Qhubeka), senza dimenticare tutti quei corridori locali poco conosciuti a livello internazionale ma comunque capaci di ottime performance e per i quali il Giro di California rappresenta l’obiettivo primarie della stagione. Per quanto riguarda l’Italia sono in gara Matteo Trentin (Etixx-QuickStep), Daniel Oss e Manuel Senni (Bmc), Daniele Bennati (Tinkoff-Saxo), Andrea Peron (Novo Nordisk). Marco Canola e Daniele Ratto (UnitedHealtCare).
Alla luce della totale assenza di difficoltà altimetriche, la prima tappa, 203 km con partenza e arrivo a Sacramento, non poteva che strizzare l’occhio ai velocisti e naturalmente le loro formazioni, a partire dall’Etixx-QuickStep e dalla MTN-Qhubeka, non si sono lasciate sfuggire l’occasione andando ad annullare in coincidenza con l’ingresso nel circuito cittadino finale il gap di 7 minuti che si erano costruiti i fuggitivi di giornata William Clarke (Drapac Pro Cycling), Steve Fisher (Jelly Belly-Maxxis), Rob Britton e Bobby Sweeting (Team SmartStop), evasi dal plotone fin dalle prime battute. Se si eccettua una bella ma anche breve sparata ai 1500 metri dal traguardo di Oss, finalizzata a favorire la volata di Jempy Drucker, è stata sempre la formazione di Cavendish a comandare le operazioni con in cattedra il solito Mark Renshaw, vittima peraltro di una caduta senza conseguenze in precedenza, che ha perfettamente pilotato sul rettilineo finale il proprio capitano che non ha avuto problemi a mantenere il vantaggio fino alla linea bianca, conquistando il decimo successo stagionale (nonchè il terzo in carriera a Sacramento dopo quelli del 2009 e del 2014). La piazza d’onore è andata a un Peter Sagan che ha perso qualche metro nel momento di lanciarsi ma è comunque apparso brillante, come sempre avvenuto al Giro di California, corsa in cui vanta diversi successi parziali e in cui si è aggiudicato ininterrottamente dal 2010 la classifica a punti. Sul gradino più basso del podio si è invece portato Drucker, che ha preceduto altri nomi relativamente nuovi come John Murphy (UnitedHealtCare), Guillaume Boivin (Optum p/b Kelly), Zico Waeytens (Giant-Alpecin) e Wouter Wippert (Drapac), mentre va segnalato il ritiro di Talansky, già costretto recentemente ad abbandonare il Giro dei Paesi Baschi dopo una caduta, a causa di un virus.
In virtù degli abbuoni Cavendish comanda la classifica generale con 1” su Clarke, 4” su Sagan, 6” su Drucker e Britton e 10” su Murphy e su tutti coloro che puntano al successo finale. Il quasi 30enne britannico sarà l’uomo da battere anche nella seconda tappa, 193,7 km da Nevada City a Lodi con una prima parte vallonata ma prevalentemente in discesa e con una seconda interamente pianeggiante.
Marco Salonna
ORDINE D’ARRIVO
1 Mark Cavendish (GBr) Etixx – Quick-Step 4:43:27
2 Peter Sagan (Svk) Tinkoff-Saxo
3 Jempy Drucker (Lux) BMC Racing Team
4 John Murphy (USA) UnitedHealthcare Pro Cycling
5 Guillaume Boivin (Can) Optum p/b Kelly Benefit Strategies
6 Zico Waeytens (Bel) Team Giant-Alpecin
7 Wouter Wippert (Ned) Drapac Professional Cycling
8 Tyler Farrar (USA) MTN – Qhubeka
9 Koen de Kort (Ned) Team Giant-Alpecin
10 Danny van Poppel (Ned) Trek Factory Racing
11 Robin Carpenter (USA) Hincapie Racing Team
12 Martijn Verschoor (Ned) Team Novo Nordisk
13 Jure Kocjan (Slo) Team SmartStop
14 Mark Renshaw (Aus) Etixx – Quick-Step
15 Travis McCabe (USA) Team SmartStop
16 Ben Hermans (Bel) BMC Racing Team
17 Logan Owen (USA) Axeon Cycling Team
18 Lucas Sebastian Haedo (Arg) Jamis – Hagens Berman
19 Jay McCarthy (Aus) Tinkoff-Saxo
20 Dion Smith (NZl) Hincapie Racing Team
21 Marco Canola (Ita) UnitedHealthcare Pro Cycling
22 Christian Knees (Ger) Team Sky
23 Jordan Kerby (Aus) Drapac Professional Cycling
24 Luis Romero Amaran (Cub) Jamis – Hagens Berman
25 Dennis van Winden (Ned) Team LottoNL-Jumbo
26 Joey Rosskopf (USA) BMC Racing Team
27 Robert Gesink (Ned) Team LottoNL-Jumbo
28 Gavin Mannion (USA) Jelly Belly p/b Maxxis
29 Andrea Peron (Ita) Team Novo Nordisk
30 Markel Irizar Aranburu (Spa) Trek Factory Racing
31 Lawson Craddock (USA) Team Giant-Alpecin
32 Peter Kennaugh (GBr) Team Sky
33 Julian Alaphilippe (Fra) Etixx – Quick-Step
34 Eric Marcotte (USA) Team SmartStop
35 Thomas Soladay (USA) Optum p/b Kelly Benefit Strategies
36 Theo Bos (Ned) MTN – Qhubeka
37 Kiel Reijnen (USA) UnitedHealthcare Pro Cycling
38 Rob Britton (Can) Team SmartStop
39 Warren Barguil (Fra) Team Giant-Alpecin
40 Fred Rodriguez (USA) Jelly Belly p/b Maxxis
41 Jacques Janse van Rensburg (RSA) MTN – Qhubeka
42 Tanner Putt (USA) UnitedHealthcare Pro Cycling
43 Tyler Magner (USA) Hincapie Racing Team
44 Michael Schär (Swi) BMC Racing Team
45 Ruben Zepuntke (Ger) Cannondale-Garmin Pro Cycling Team
46 Janez Brajkovic (Slo) UnitedHealthcare Pro Cycling
47 Joseph Schmalz (USA) Hincapie Racing Team
48 Yves Lampaert (Bel) Etixx – Quick-Step
49 Jos van Emden (Ned) Team LottoNL-Jumbo
50 Daniele Bennati (Ita) Tinkoff-Saxo
CLASSIFICA GENERALE
1 Mark Cavendish (GBr) Etixx – Quick-Step 4:43:17
2 William Clarke (Aus) Drapac Professional Cycling 0:00:01
3 Peter Sagan (Svk) Tinkoff-Saxo 0:00:04
4 Jempy Drucker (Lux) BMC Racing Team 0:00:06
5 Rob Britton (Can) Team SmartStop
6 John Murphy (USA) UnitedHealthcare Pro Cycling 0:00:10
7 Guillaume Boivin (Can) Optum p/b Kelly Benefit Strategies
8 Zico Waeytens (Bel) Team Giant-Alpecin
9 Wouter Wippert (Ned) Drapac Professional Cycling
10 Tyler Farrar (USA) MTN – Qhubeka
11 Koen de Kort (Ned) Team Giant-Alpecin
12 Danny van Poppel (Ned) Trek Factory Racing
13 Robin Carpenter (USA) Hincapie Racing Team
14 Martijn Verschoor (Ned) Team Novo Nordisk
15 Jure Kocjan (Slo) Team SmartStop
16 Mark Renshaw (Aus) Etixx – Quick-Step
17 Travis McCabe (USA) Team SmartStop
18 Ben Hermans (Bel) BMC Racing Team
19 Logan Owen (USA) Axeon Cycling Team
20 Lucas Sebastian Haedo (Arg) Jamis – Hagens Berman
21 Jay McCarthy (Aus) Tinkoff-Saxo
22 Dion Smith (NZl) Hincapie Racing Team
23 Marco Canola (Ita) UnitedHealthcare Pro Cycling
24 Christian Knees (Ger) Team Sky
25 Jordan Kerby (Aus) Drapac Professional Cycling
26 Luis Romero Amaran (Cub) Jamis – Hagens Berman
27 Dennis van Winden (Ned) Team LottoNL-Jumbo
28 Joey Rosskopf (USA) BMC Racing Team
29 Robert Gesink (Ned) Team LottoNL-Jumbo
30 Gavin Mannion (USA) Jelly Belly p/b Maxxis
31 Andrea Peron (Ita) Team Novo Nordisk
32 Markel Irizar Aranburu (Spa) Trek Factory Racing
33 Lawson Craddock (USA) Team Giant-Alpecin
34 Peter Kennaugh (GBr) Team Sky
35 Julian Alaphilippe (Fra) Etixx – Quick-Step
36 Eric Marcotte (USA) Team SmartStop
37 Thomas Soladay (USA) Optum p/b Kelly Benefit Strategies
38 Theo Bos (Ned) MTN – Qhubeka
39 Kiel Reijnen (USA) UnitedHealthcare Pro Cycling
40 Warren Barguil (Fra) Team Giant-Alpecin
41 Fred Rodriguez (USA) Jelly Belly p/b Maxxis
42 Jacques Janse van Rensburg (RSA) MTN – Qhubeka
43 Tanner Putt (USA) UnitedHealthcare Pro Cycling
44 Tyler Magner (USA) Hincapie Racing Team
45 Michael Schär (Swi) BMC Racing Team
46 Ruben Zepuntke (Ger) Cannondale-Garmin Pro Cycling Team
47 Janez Brajkovic (Slo) UnitedHealthcare Pro Cycling
48 Joseph Schmalz (USA) Hincapie Racing Team
49 Yves Lampaert (Bel) Etixx – Quick-Step
50 Jos van Emden (Ned) Team LottoNL-Jumbo

Per la terza volta Cavendish si impone sul traguardo di Sacramento, davanti al Campidoglio, sede del governo dello stato della California (foto Getty)
THEUNS VINCE L’ULTIMA TAPPA. LA QUATTRO GIORNI DI DUNKERQUE 2015 È DI KONOVALOVAS
Edward Theuns (Topsport Vlaanderen) vince in volata l’ultima tappa della Quattro Giorni di Dunkerque. La breve corsa a tappe francese viene conquistata dal lituano Ignatas Konovalovas che si limita a controllare Bryan Coquard (Team Europcar), oggi secondo, che conclude a 14 secondi in classifica generale. Da segnalare il buon terzo posto odierno di Danilo Napolitano (Wanty Groupe Gobert).
L’ultima tappa della Quattro Giorni di Dunkerque, la Cappelle-la-Grande – Dunkerque di 171 km, ha seguito un copione già scritto, con una volata finale che ha premiato Edward Theuns (Topsport Vlaanderen), bravo a precedere sulla linea del traguardo Bryan Coquard (Team Europcar) per un’incollatura. In terza posizione si classifica Danilo Napolitano (Wanty Groupe Gobert). La tappa aveva visto all’opera una fuga di sei ciclisti: i quattro francesi Sébastien Turgot (AG2R), Thomas Voeckler (Team Europcar), Laurent Pichon (FDJ.fr) e Benoit Jarrier (Bretagne Seché Environnement), l’olandese Tim Kerkhof (Team Roompot) e il tedesco Christian Mager (Team Cult Energy). Il sestetto ha avuto un vantaggio massimo di 3 minuti e 45 secondi, prima di essere ripreso durante il penultimo giro del circuito finale, in cui si erano distinte nell’inseguimento squadre come la Cofidis e la Topsport Vlaanderen. Inutile è stato anche l’estremo tentativo di Jarrier di provare l’azione solitaria, una volta accortosi che non c’era più collaborazione tra i fuggitivi. Nella volata sul traguardo di Dunkerque Theuns è partito lungo le transenne alla sua sinistra ai meno 200 metri ed è stato abile a contenere il ritorno di Bryan Coquard alla sua destra il quale, nonostante l’ultimo disperato colpo di reni, si è dovuto accontentare del secondo posto. Theuns ottiene così la sua seconda vittoria stagionale dopo la Ronde van Drenthe e si aggiudica anche la classifica dei giovani. Coquard è il ciclista più piazzato in questa edizione della Quattro Giorni di Dunkerque e vince, infatti, la classifica a punti. Il lituano Ignatas Konovalovas (Team Marseille 13 KTM) si aggiudica la prima corsa a tappe della sua carriera succedendo ad Arnaud Démare e precedendo in classifica generale proprio Coquard per 14 secondi, mentre terzo si posiziona l’estone Alo Jakin (Auber 93). Infine Julien Antomarchi (Roubaix Lille Metropole) si aggiudica la classifica dei GPM.
Giuseppe Scarfone
ORDINE D’ARRIVO
1 Edward Theuns (Bel) Topsport Vlaanderen – Baloise 3:54:23
2 Bryan Coquard (Fra) Team Europcar
3 Danilo Napolitano (Ita) Wanty – Groupe Gobert
4 Yauheni Hutarovich (Blr) Bretagne-Séché Environnement
5 Timothy Dupont (Bel) Roubaix Lille Metropole
6 Michael Schwarzmann (Ger) Bora-Argon 18
7 Russell Downing (GBr) Cult Energy Pro Cycling
8 André Looij (Ned) Team Roompot
9 Anthony Maldonado (Fra) Auber 93
10 Baptiste Planckaert (Bel) Roubaix Lille Metropole
11 Raymond Kreder (Ned) Team Roompot
12 Ralf Matzka (Ger) Bora-Argon 18
13 Jonas Ahlstrand (Swe) Cofidis, Solutions Credits
14 Alexis Bodiot (Fra) Equipe Cycliste de l’Armee de Terre
15 Gediminas Bagdonas (Ltu) AG2R La Mondiale
16 David Boucher (Fra) FDJ.fr
17 Benjamin Giraud (Fra) Team Marseille 13 KTM
18 Miguel Angel Rubiano (Col) Colombia
19 Oliver Naesen (Bel) Topsport Vlaanderen – Baloise
20 Damien Gaudin (Fra) AG2R La Mondiale
21 Frederik Backaert (Bel) Wanty – Groupe Gobert
22 Cesare Benedetti (Ita) Bora-Argon 18
23 Sébastien Minard (Fra) AG2R La Mondiale
24 Evaldas Siskevicius (Ltu) Team Marseille 13 KTM
25 Arnaud Gerard (Fra) Bretagne-Séché Environnement
26 José Gonçalves (Por) Caja Rural-Seguros RGA
27 Ignatas Konovalovas (Ltu) Team Marseille 13 KTM
28 Alo Jakin (Est) Auber 93
29 Brice Feillu (Fra) Bretagne-Séché Environnement
30 Florian Vachon (Fra) Bretagne-Séché Environnement
31 Sébastien Chavanel (Fra) FDJ.fr
32 Matthieu Boulo (Fra) Bretagne-Séché Environnement
33 Omar Fraile (Spa) Caja Rural-Seguros RGA
34 Julien Antomarchi (Fra) Roubaix Lille Metropole
35 Mads Pedersen (Den) Cult Energy Pro Cycling
36 Tim Declercq (Bel) Topsport Vlaanderen – Baloise
37 Michael Reihs (Den) Cult Energy Pro Cycling
38 Anthony Geslin (Fra) FDJ.fr
39 Dieter Bouvry (Bel) Roubaix Lille Metropole
40 David Menut (Fra) Auber 93
41 Maurits Lammertink (Ned) Team Roompot
42 Rodolfo Torres (Col) Colombia
43 Yoann Paillot (Fra) Team Marseille 13 KTM
44 Quentin Pacher (Fra) Equipe Cycliste de l’Armee de Terre
45 Julien El Fares (Fra) Team Marseille 13 KTM
46 Rudy Molard (Fra) Cofidis, Solutions Credits
47 Antoine Duchesne (Can) Team Europcar
48 Michael Van Staeyen (Bel) Cofidis, Solutions Credits
49 Fabio Duarte (Col) Colombia
50 Troels Ronning Vinther (Den) Cult Energy Pro Cycling
CLASSIFICA GENERALE
1 Ignatas Konovalovas (Ltu) Team Marseille 13 KTM 21:25:03
2 Bryan Coquard (Fra) Team Europcar 0:00:14
3 Alo Jakin (Est) Auber 93 0:00:31
4 Frederik Backaert (Bel) Wanty – Groupe Gobert 0:00:35
5 Damien Gaudin (Fra) AG2R La Mondiale 0:00:40
6 Mads Pedersen (Den) Cult Energy Pro Cycling 0:00:44
7 Edward Theuns (Bel) Topsport Vlaanderen – Baloise 0:00:46
8 Florian Vachon (Fra) Bretagne-Séché Environnement 0:01:04
9 Brice Feillu (Fra) Bretagne-Séché Environnement 0:01:36
10 Antoine Duchesne (Can) Team Europcar 0:01:37
11 Arnaud Gerard (Fra) Bretagne-Séché Environnement 0:01:51
12 Omar Fraile (Spa) Caja Rural-Seguros RGA 0:02:12
13 Baptiste Planckaert (Bel) Roubaix Lille Metropole 0:02:15
14 Maurits Lammertink (Ned) Team Roompot 0:02:19
15 Sébastien Minard (Fra) AG2R La Mondiale 0:02:47
16 Tim Declercq (Bel) Topsport Vlaanderen – Baloise 0:02:50
17 José Gonçalves (Por) Caja Rural-Seguros RGA 0:02:56
18 David Menut (Fra) Auber 93 0:03:22
19 Miguel Angel Rubiano (Col) Colombia 0:03:37
20 Rudy Molard (Fra) Cofidis, Solutions Credits 0:04:05
21 Julien El Fares (Fra) Team Marseille 13 KTM 0:04:10
22 Cesare Benedetti (Ita) Bora-Argon 18 0:04:15
23 Jimmy Turgis (Fra) Roubaix Lille Metropole 0:04:57
24 Raymond Kreder (Ned) Team Roompot 0:07:37
25 Steven Tronet (Fra) Auber 93 0:07:55
26 Alexandre Blain (Fra) Team Marseille 13 KTM 0:08:25
27 Pieter Vanspeybrouck (Bel) Topsport Vlaanderen – Baloise 0:09:02
28 Michel Kreder (Ned) Team Roompot 0:09:04
29 Preben Van Hecke (Bel) Topsport Vlaanderen – Baloise 0:09:44
30 Gediminas Bagdonas (Ltu) AG2R La Mondiale 0:10:46
31 Olivier Le Gac (Fra) FDJ.fr 0:11:04
32 Rodolfo Torres (Col) Colombia 0:11:18
33 Yoann Paillot (Fra) Team Marseille 13 KTM 0:12:42
34 Anthony Geslin (Fra) FDJ.fr 0:14:15
35 Laurent Pichon (Fra) FDJ.fr 0:14:18
36 Benoit Jarrier (Fra) Bretagne-Séché Environnement 0:14:37
37 Steve Chainel (Fra) Cofidis, Solutions Credits 0:14:49
38 Wesley Kreder (Ned) Team Roompot 0:15:24
39 Julien Loubet (Fra) Team Marseille 13 KTM 0:16:06
40 Clement Saint Martin (Fra) Team Marseille 13 KTM 0:16:17
41 Matthieu Boulo (Fra) Bretagne-Séché Environnement 0:16:27
42 Thomas Voeckler (Fra) Team Europcar 0:16:30
43 Oliver Naesen (Bel) Topsport Vlaanderen – Baloise 0:16:35
44 Julien Duval (Fra) Equipe Cycliste de l’Armee de Terre 0:16:59
45 Fabien Canal (Fra) Equipe Cycliste de l’Armee de Terre 0:17:00
46 Ralf Matzka (Ger) Bora-Argon 18 0:17:58
47 Yauheni Hutarovich (Blr) Bretagne-Séché Environnement 0:18:29
48 Jimmy Engoulvent (Fra) Team Europcar 0:19:11
49 Stijn Steels (Bel) Topsport Vlaanderen – Baloise 0:19:56
50 Guillaume Levarlet (Fra) Auber 93 0:20:05

Il successo allo sprint del belga Theuns nella tappa conclusiva della Quattro Giorni di Dunkerque (foto Stephane Mortagne)
ALMANACCO DEL DOPO TAPPA: QUI GENOVA
maggio 10, 2015 by Redazione
Filed under Approfondimenti
Anche quest’anno ilciclismo.it, proporrà, poche ore dopo la conclusione della tappa, l’oramai tradizionale almanacco zeppo di golosità: cominceremo dalla rassegna stampa internazionale, passando poi il parere dei tifosi, la colonna sonora del giorno, le previsioni del tempo per la tappa successiva, le “perle” dei telecronisti, il Giro d’Italia rivisto alla “rovescia” e il ricordo di un Giro passato (abbiamo scelto il 1975, nel 40° anniversario della vittoria di Fausto Bertoglio).
GIRO D’ITALIA, GIRO DEL MONDO
Italia
Fantastico Viviani a Genova. La maglia rosa a Matthews (Gazzetta dello Sport)
Giro, Viviani sprinta e vince. La maglia rosa a Matthews (Corriere della Sera)
Regno Unito
Viviani sprints to stage victory for Sky (The Times)
Francia
Viviani comme chez lui – Chavanel: «Pourquoi pas une étape?» – Pozzovivo, ça commence mal (L’Equipe)
Spagna
Viviani (Sky) gana en Génova y Matthews, nuevo líder – Dayer Quintana, entre los afectados por las caídas (AS)
Elia Viviani ya es grande (Marca)
Viviani gana y Matthews, nuevo líder del Giro (El Mundo Deportivo)
Belgio
Viviani wint eerste sprint in Giro (De Standaard)
L’Italien Elia Viviani remporte au sprint la 2e étape du Giro (L’Avenir)
Giro: Viviani règle le sprint, Michael Matthews nouveau leader (La Dernière Heure/Les Sports)
Tour d’Italie: Viviani remporte au sprint la quatrième étape (Sudinfo.be)
Paesi Bassi
Lindeman pakt bergtrui in Giro – Viviani dacht aan zege Hofland (De Telegraaf)
Germania
Greipel übt Selbstkritik – Matthews beim Giro in Rosa (Berliner Zeitung)
Stati Uniti
Inside Knowledge Helps Viviani Take Giro Second Stage (The New York Times)
Colombia
Viviani ganó la segunda etapa del Giro de Italia – A Urán le llegó la hora de ganar el Giro (El Tiempo)
Australia
Matthews in pink jersey in Giro d’Italia (The Age)
Matthews replaces Gerrans in pink (The Australian)
Matthews seizes Giro pink jersey (Herald Sun)
DISCOGIRO: la colonna sonora della tappa del Giro scelta per voi da ilciclismo.it
Dedicata al primo successo al Giro di Elia Viviani
“La prima cosa bella” (Malika Ayane)
a cura di DJ Jorgens
METEO GIRO
Le previsioni si riferiscono agli orari di partenza, passaggio e arrivo della tappa Rapallo – Sestri Levante
Rapallo : cielo sereno, 26,7°C, vento debole da WSW (7 Km/h), umidità al 43%
Torriglia – traguardo volante (Km 57,1): cielo sereno, 22,2°C, vento debole da SW (7 Km/h), umidità al 44%
Montebruno – traguardo volante (Km 84,6): poco nuvoloso, 24,8°C, vento debole da SW (6-8 Km/h), umidità al 45%
Sestri Levante: cielo sereno, 26,6°C, vento debole da WSW (9 Km/h), umidità al 44%
I MISTERI DELLA CASSAPANCA
Gli strafalcioni dei giornalisti al seguito della corsa rosa
Pancani: “Da oggi comincia il Giro d’Italia vero e proprio” (ieri erano su “Scherzi a parte”)
Martinello: “Le previsioni che i corridori stanno affrontando”
Pancani: “Conquista il primo GPM di giornata” (ce ne era uno solo)
De Luca: “Enrico Barbin, coinvolto nella caduta della Bardiani” (la Bardiani è la squadra di Barbin)
Professor Fagnani: “Tour gastronautici”
Martinello: “Attenziona, c’è una caduta”
Pancani: “Secondo e ultimo passaggio sulla linea del traguardo, tra poco comincia l’ultimo giro”
Martinello: “Nessuno riesce ad affrancare Matteo Tosatto”
Televideo: “Andre Greipel” (Andrè)
Televideo: “Davide Apollonio” (Appollonio)
IL GIRO DI GOMEZ
In questa rubrica vi faremo rileggere i piani alti della classica, come li avrebbe visti Gomez Addams nelle sue letture del giornale in “verticale”… vale a dire le classifiche giornaliere viste al contrario, dal punto di vista della maglia nera!
Ordine d’arrivo della seconda tappa, Albenga – Genova
1° Manabu Ishibashi
2° Matteo Pelucchi a 10′34″
3° Aleksejs Saramotins s.t.
4° Roger Kluge s.t.
5° Marco Coledan a 11′55″
Classifica generale
1° Manabu Ishibashi
2° Matteo Pelucchi a 9′01″
3° Roger Kluge a 11′12″
4° Aleksejs Saramotins a 11′21″
5° Tiziano Dall’Antonia a 12′07″
IL GIRO DI BERTOGLIO
Tuffo nella storia del Giro del 1975, nel quarantesimo anniversario della vittoria di Fausto Bertoglio e della fantastica conclusione dell’ultima tappa al Passo dello Stelvio. Ci condurranno indietro di 40 anni i titoli del quotidiano “L’Unità”
18 MAGGIO 1975 – 2a TAPPA: MODENA – ANCONA
OGGI IL GIRO ALL’ESAME DELLA PRIMA SALITA-VERITÀ – LIMPIDO SPRINT DI SERCU – KNUDSEN SEMPRE “ROSA”
Sul traguardo di Ancona secondo successo degli stranieri – Sul traguardo di Prati di Tivo il più atteso è Baronchelli
Caduta di Bitossi a Pesaro – Polemica tra Basso e Gualazzini sulle scorrettezze nelle volate – La giuria deve prevenire i pericoli e punire i fuorilegge – Osler in testa al Campionato delle regioni – Il bollettino medico: Bitossi, niente di preoccupante
ARCHIVIO ALMANACCO
Cliccare sul nome della tappa per visualizzare l’articolo
1a tappa: San Lorenzo al Mare – Sanremo

In attesa dell'almanacco del dopo tappa.... l''avanti tappa'' in casa BMC (foto Tim de Waele/TDWSport.com)