27-04-2015

aprile 27, 2015 by Redazione  
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PRESIDENTIAL CYCLING TOUR OF TURKEY

Il britannico Mark Cavendish (Etixx – Quick Step) si è imposto anche nella seconda tappa, Alanya – Antalya, percorrendo 182,3 Km in 4h21′32″, alla media di 41,822 Km/h. Ha preceduto allo sprint gli italiani Sacha Modolo (Lampre – Merida) e Nicola Ruffoni (Bardiani – CSF Pro Team). Cavendish è ancora leader della classifica con lo stesso tempo di Modolo e Ruffoni

LE TOUR DE BRETAGNE CYCLISTE TROPHÉE HARMONIE MUTUELLE

Il francese Lilian Calmejane (Vendée U) si è imposto nella terza tappa, Baud – Cléden-Cap Sizun, percorrendo 192,9 Km in 4h40′34″, alla media di 41,252 Km/h. Ha preceduto di 10″ il norvegese Hoelgaard e di 11″ l’italiano Alberto Cecchin (Roth – Skoda). L’altro italiano in gara, Andrea Pasqualon (Roth – Skoda), è 4° a 11″. Il norvegese Adrian Aas Stien (Team Joker) è ancora leader della classifica con 7″ sul belga Delfosse e 9″ su Calmejane. Cecchin 13° a 36″, Pasqualon 20° a 40″.

PMB ROAD CLASSIC

Il sudafricano Reynard Butler si è imposto nella corsa sudafricana, circuito di Pietermaritzburg, percorrendo 157 Km in 4h02′56″, alla media di 38,776 Km/h. Ha preceduto di 13″ il connazionale Kruger e di 17″ il connazionale Nicholas

26-04-2015

aprile 27, 2015 by Redazione  
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LIEGI-BASTOGNE-LIEGI

Il spagnolo Alejandro Valverde Belmonte (Movistar Team) si è imposto nella classica belga, Liegi – Ans, percorrendo 253 Km in 6h14′20″, alla media di 40,552 Km/h. Ha preceduto allo sprint il francese Alaphilippe e lo spagnolo Rodríguez Oliver. Miglior italiano Domenico Pozzovivo (AG2R La Mondiale), 8°.

PRESIDENTIAL CYCLING TOUR OF TURKEY

Il britannico Mark Cavendish (Etixx – Quick Step) si è imposto nella prima tappa, circuito di Alanya, percorrendo 144,8 Km in 3h17′58″, alla media di 43,886 Km/h. Ha preceduto allo sprint l’australiano Ewan e l’italiano Nicola Ruffoni (Bardiani – CSF Pro Team).

GIRO DELL’APPENNINO

Lo spagnolo Omar Fraile Matarranza (Caja Rural – Seguros RGA) si è imposto nella corsa italiana, Serravalle Retail Park – Genova (Pontedecimo), percorrendo 191,7 Km in 4h42′13″, alla media di 40,756 Km/h. Ha preceduto di 1″ l’italiano Stefano Pirazzi (Bardiani – CSF Pro Team) e di 2″ l’italiano Damiano Cunego (Nippo – Vini Fantini)

TOUR OF CROATIA

Il polacco Maciej Paterski (CCC Sprandi Polkowice) si è imposto nella quinta ed ultima tappa, Sveti Martin – Zagabria, percorrendo 177,5 Km in 3h59′40″, alla media di 44,437 Km/h. Ha preceduto allo sprint l’austriaco Großschartner e il russo Maikin. Miglior italiano Davide Viganò (Team Idea 2010 ASD), 6° a 10″. Paterski si impone in classifica con 1′01″ sullo sloveno Roglič e 1′18″ sul polacco Szmyd. Miglior italiano Edward Ravasi* (Team Colpack), 4° a 1′39″

* dilettante

LE TOUR DE BRETAGNE CYCLISTE TROPHÉE HARMONIE MUTUELLE

Lo sloveno Matej Mugerli (Synergy Baku Cycling Project) si è imposto nella seconda tappa, Sainte-Reine de Bretagne – Melrand, percorrendo 172,3 Km in 3h53′52″, alla media di 44,205 Km/h. Ha preceduto di 2″ il norvegese Hoelgaard e il francese Calmejane. Due italiani in gara, entrambi della Roth – Skoda: Alberto Cecchin è 6°, Andrea Pasqualon 10″. Il norvegese Adrian Aas Stien (Team Joker) è ancora leader della classifica con 9″ sui belgi Delfosse e Vliegen. Cecchin 20° a 42″, Pasqualon 37° a 42″.

LA ROUE TOURANGELLE RÉGION CENTRE – TROPHÉE HARMONIE MUTUELLE

Il francese Lorrenzo Manzin (FDJ) si è imposto nella corsa francese, Chateaurenault – Tours, percorrendo 199 Km in 4h34′09″, alla media di 43,553 Km/h. Ha preceduto allo sprint il connazionale Venturini e il tedesco Dieteren. Miglior italiano Giacomo Tomio (Roth Skoda), 20° a 4″.

PARIS- MANTES-EN-YVELINES

Il francese Nicolas Baldo (Team Vorarlberg) si è imposto nella corsa francese, Orgeval – Mantes la Jolie, percorrendo 171,9 Km in 3h57′22″, alla media di 43,452 Km/h. Ha preceduto allo sprint i connazionali Corbel e Barroso. Unico italiano in gara Claudio Catania (T.Palm – Pôle Continental Wallon), 49° a 6′47″.

RUTLAND – MELTON INTERNATIONAL CICLE CLASSIC

L’australiano Steele Von Hoff (NFTO) si è imposto nella corsa britannica, Oakham – Melton, percorrendo 179 Km in 4h16′15″, alla media di 41,912 Km/h. Ha preceduto allo sprint i britannici Opie e Tanfield.

JOE MARTIN STAGE RACE P/B NATURE VALLEY (USA)

L’argentino Lucas Sebastián Haedo (Jamis – Hagens Berman) si è imposto nella quarta ed ultima tappa, criterium di Fayetteville. Ha preceduto allo sprint gli statunitensi Magner e Murphy. Il costaricano Gregory Brenes (Jamis – Hagens Berman) si impone in classifica con lo stesso tempo di Murphy e 1″ sul colombiano Chalapud.

CAVENDISH: VENI, VIDI, VICI

aprile 27, 2015 by Redazione  
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Per il secondo anno consecutivo il 29enne britannico, perfettamente lanciato da Tom Boonen e Mark Renshaw, si impone in quel di Alanya nella frazione inaugurale del Giro di Turchia battendo l’emergente Caleb Ewan, autore di una gran rimonta nelle ultime decine di metri, e il bresciano Nicola Ruffoni. Italia in evidenza anche con Sacha Modolo, Daniele Ratto e Jakub Mareczko, tutti nella top ten, e con Alessandro Tonelli e Federico Zurlo protagonisti della fuga di giornata.

Per il quinto anno di fila ha preso il via da Alanya il Presidential Cycling Tour of Turkey, corsa a tappe di sei giorni giunta alla 51a edizione che in tempi recenti ha assunto un certo rilievo a livello internazionale; in particolare per quanto riguarda i velocisti, molti dei quali scelgono di affinare qui la preparazione per l’imminente Giro d’Italia. Da questo punto di vista, infatti, la start list è decisamente di prima qualità con Mark Cavendish, Tom Boonen e Mark Renshaw (Etixx-QuickStep), Ariel Richeze (Lampre-Merida), André Greipel (Lotto-Soudal), Adam Blythe e Caleb Ewan (Orica GreenEdge), Yauheni Hutarovich (Bretagne-Séché), Theo Bos (Mtn-Qhubeka) e i nostri Daniele Bennati (Tinkoff-Saxo), Sacha Modolo e Roberto Ferrari (Lampre-Merida), Francesco Chicchi (Androni), Nicola Ruffoni (Bardiani-CSF), Daniele Colli (Nippo-Vini Fantini) e l’eterno Alessandro Petacchi (Southeast), mentre decisamente meno qualificato è il campo partenti per quanto riguarda gli uomini di classifica con l’altro veterano azzurro Davide Rebellin (CCC-Polsat) che dovrà vedersela con Edward Beltran (Tinkoff-Saxo), Kristijan Durasek e Ilia Koshevoy (Lampre-Merida), Thomas De Gendt (Lotto Soudal), Eduardo Sepùlveda e Brice Feillu (Bretagne-Séché), Carlos Quintero (Team Colombia), Serge Pauwels (Mtn-Qhubeka) e Kevin Seeldraeyers (Torku Sekerspor).
La prima tappa, 145 km con partenza e arrivo ad Alanya e caratterizzati da un unico gran premio della montagna posto nelle fasi iniziali, ha avuto un andamento lineare con la fuga di cinque atleti di secondo piano – Mario Costa (Lampre-Merida), che da questa stagione affianca il più quotato fratello Rui in maglia blu-fucsia, Luis Mas Bonet (Caja Rural), Adam Phelan (Drapac), il padovano Federico Zurlo (UnitedHealtCare) e il bresciano Alessandro Tonelli (Bardiani-CSF) – che sono evasi dal gruppo dopo 10 km e si sono dati battaglia lungo i vari traguardi parziali, con Zurlo che è riuscito ad avere la meglio sia in occasione dello sprint intermedio che in quello per il GPM, ma il plotone, tirato principalmente dall’Etixx-QuickStep di Cavendish e dalla Lotto Soudal di Greipel ma anche dalla formazione di casa Torku Sekerspor, ha controllato agevolmente la situazione non lasciando più di 3′35” agli attaccanti e chiudendo il gap ai -20 dal traguardo.
Inevitabile dunque l’arrivo a ranghi compatti con i vari treni che si sono alternati a più riprese in testa al gruppo ma ad avere la meglio nelle ultime centinaia di metri è stato quello dell’Etixx-QuickStep, con Cavendish che ha potuto contare su due apripista d’eccezione come il solito Renshaw e il rientrante Boonen, che dopo aver saltato le classiche del Nord per via delle conseguenze della caduta alla Parigi-Nizza si appresta a fare il suo debutto al Giro d’Italia. Similmente a quanto accaduto nel 2014, sempre ad Alanya, il britannico ha così potuto lanciare il suo sprint davanti a tutti e, come un anno fa, è andato a conquistare il successo, il settimo della sua stagione dopo una tappa al Tour de San Luis, due tappe e la classifica generale del Dubai Tour, la Clasica de Almeria e la Kuurne-Bruxelles-Kuurne. Alle sue spalle ha impressionato il 20enne australiano Ewan, già medaglia d’argento ai Mondiali di Ponferrada nella categoria Under 23, che è risalito fortissimo nel finale e, se avesse iniziato lo sprint sulla ruota di Cavendish, sarebbe probabilmente riuscito a batterlo. Sul gradino più basso del podio è salito un positivo Ruffoni che ha preceduto un Modolo ancora alla ricerca della miglior condizione in questa stagione, Bos, la novità Michal Kolár (Tinkoff-Saxo), Daniele Ratto (UnitedHealtCare) e un deludente Greipel, solo 8°, mentre la top ten è stata chiusa dal bresciano di origine polacche Jakub Mareczko (Southeast). In assenza di abbuoni Cavendish è il primo leader della classifica generale e sarà l’atleta da battere anche nella seconda frazione, anche se i 182,3 km della Alanya-Antalya presentano una serie di strappetti nel finale.

Marco Salonna

ORDINE D’ARRIVO E PRIMA CLASSIFICA GENERALE

1 Mark Cavendish (GBr) Etixx – Quick-Step 3:17:58
2 Caleb Ewan (Aus) Orica GreenEdge
3 Nicola Ruffoni (Ita) Bardiani CSF
4 Sacha Modolo (Ita) Lampre-Merida
5 Theo Bos (Ned) MTN – Qhubeka
6 Michal Kolár (Svk) Tinkoff-Saxo
7 Daniele Ratto (Ita) UnitedHealthcare Pro Cycling
8 André Greipel (Ger) Lotto Soudal
9 Brenton Jones (Aus) Drapac Professional Cycling
10 Jakub Mareczko (Ita) Southeast Pro Cycling
11 Marco Benfatto (Ita) Androni Giocattoli
12 Jarl Salomein (Bel) Topsport Vlaanderen – Baloise
13 Ahmet Orken (Tur) Torku Sekerspor
14 Manuel Belletti (Ita) Southeast Pro Cycling
15 Ruslan Tleubayev (Kaz) Astana Pro Team
16 Andrea Piechele (Ita) Bardiani CSF
17 Nicolas Marini (Ita) Nippo – Vini Fantini
18 Martijn Verschoor (Ned) Team Novo Nordisk
19 Roy Jans (Bel) Wanty – Groupe Gobert
20 Carlos Barbero Cuesta (Spa) Caja Rural-Seguros RGA
21 Bert Van Lerberghe (Bel) Topsport Vlaanderen – Baloise
22 Sebastián Molano (Col) Colombia
23 Victor Campenaerts (Bel) Topsport Vlaanderen – Baloise
24 Andrea Peron (Ita) Team Novo Nordisk
25 Mark Renshaw (Aus) Etixx – Quick-Step
26 Jasper De Buyst (Bel) Lotto Soudal
27 Francesco Chicchi (Ita) Androni Giocattoli
28 Miguel Angel Lopez Moreno (Col) Astana Pro Team
29 Armindo Fonseca (Fra) Bretagne-Séché Environnement
30 Heiner Rodrigo Parra Bustamente (Col) Caja Rural-Seguros RGA
31 Yauheni Hutarovich (Blr) Bretagne-Séché Environnement
32 Paolo Simion (Ita) Bardiani CSF
33 Charles Planet (Fra) Team Novo Nordisk
34 Christian Meier (Can) Orica GreenEdge
35 Tomasz Kiendys (Pol) CCC Sprandi Polkowice
36 Fernando Grijalba (Spa) Caja Rural-Seguros RGA
37 Jay Mccarthy (Aus) Tinkoff-Saxo
38 Juan Pablo Valencia (Col) Colombia
39 Nikolay Mihaylov (Bul) CCC Sprandi Polkowice
40 Fabricio Ferrari Barcelo (Uru) Caja Rural-Seguros RGA
41 Jef Van Meirhaeghe (Bel) Topsport Vlaanderen – Baloise
42 Bakhtiyar Kozhatayev (Kaz) Astana Pro Team
43 Eduard Prades Reverte (Spa) Caja Rural-Seguros RGA
44 Nazim Bakirci (Tur) Torku Sekerspor
45 Mirac Kal (Tur) Torku Sekerspor
46 Brice Feillu (Fra) Bretagne-Séché Environnement
47 Christopher Jones (USA) UnitedHealthcare Pro Cycling
48 James Vanlandschoot (Bel) Wanty – Groupe Gobert
49 Gijs Van Hoecke (Bel) Topsport Vlaanderen – Baloise
50 Arman Kamyshev (Kaz) Astana Pro Team
51 Luis Mas Bonet (Spa) Caja Rural-Seguros RGA
52 Enrico Barbin (Ita) Bardiani CSF
53 Carlos Julian Quintero (Col) Colombia
54 Valerio Agnoli (Ita) Astana Pro Team
55 Youcef Reguigui (Alg) MTN – Qhubeka
56 Nicola Boem (Ita) Bardiani CSF
57 Javier Megias Leal (Spa) Team Novo Nordisk
58 Mirko Selvaggi (Ita) Wanty – Groupe Gobert
59 Tomasz Marczynski (Pol) Torku Sekerspor
60 Jan Ghyselinck (Bel) Wanty – Groupe Gobert
61 Stefan Schumacher (Ger) CCC Sprandi Polkowice
62 Carlos Mario Ramirez Botero (Col) Colombia
63 Daniil Fominykh (Kaz) Astana Pro Team
64 Dmitriy Gruzdev (Kaz) Astana Pro Team
65 Alex Cano Ardila (Col) Colombia
66 Boris Vallee (Bel) Lotto Soudal
67 Edwin Alcibiades Avila Vanegas (Col) Colombia
68 Natnael Berhane (Eri) MTN – Qhubeka
69 Lukasz Owsian (Pol) CCC Sprandi Polkowice
70 Eduard Alexander Beltran Suarez (Col) Tinkoff-Saxo
71 Timothy Roe (Aus) Drapac Professional Cycling
72 Lander Seynaeve (Bel) Wanty – Groupe Gobert
73 Enrico Battaglin (Ita) Bardiani CSF
74 Scott Ambrose (NZl) Team Novo Nordisk
75 Tiziano Dall’antonia (Ita) Androni Giocattoli
76 Robert Förster (Ger) UnitedHealthcare Pro Cycling
77 Ken Hanson (USA) UnitedHealthcare Pro Cycling
78 Eduardo Sepulveda (Arg) Bretagne-Séché Environnement
79 Pello Bilbao Lopez De Armentia (Spa) Caja Rural-Seguros RGA
80 Frantisek Padour (Cze) Androni Giocattoli
81 Kevin Ledanois (Fra) Bretagne-Séché Environnement
82 Frédéric Brun (Fra) Bretagne-Séché Environnement
83 Rafael Andriato (Bra) Southeast Pro Cycling
84 Davide Rebellin (Ita) CCC Sprandi Polkowice
85 Kristijan Durasek (Cro) Lampre-Merida
86 Pieter Jacobs (Bel) Topsport Vlaanderen – Baloise
87 Kevin De Mesmaeker (Bel) Team Novo Nordisk
88 Malcom Rudolph (Aus) Drapac Professional Cycling
89 Adam Hansen (Aus) Lotto Soudal
90 Gang Xu (Chn) Lampre-Merida
91 Kristian Sbaragli (Ita) MTN – Qhubeka
92 Nicolas Lefrancois (Fra) Team Novo Nordisk
93 Jelle Wallays (Bel) Topsport Vlaanderen – Baloise
94 Mateusz Taciak (Pol) CCC Sprandi Polkowice
95 Sonny Colbrelli (Ita) Bardiani CSF
96 Genki Yamamoto (Jpn) Nippo – Vini Fantini
97 Adrien Niyonshuti (Rwa) MTN – Qhubeka
98 Mario Jorge Faria Da Costa (Por) Lampre-Merida
99 Pavel Brutt (Rus) Tinkoff-Saxo
100 Lucas Euser (USA) UnitedHealthcare Pro Cycling

Cavendish è di casa sul rettilineo di Alanya (foto Tim de Waele/TDWSport.com)

Cavendish è di casa sul rettilineo di Alanya (foto Tim de Waele/TDWSport.com)

OTTIMO CUNEGO MA L’APPENNINO È DI FRAILE

aprile 26, 2015 by Redazione  
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Corsa molto emozionante che è esplosa, come ci si aspettava, sulle rampe del Passo della Bocchetta, la salita più impegnativa di giornata, grazie ad una azione di Damiano Cunego che non si è risparmiato nel tentativo di affondo, riuscendo anche a guadagnare insieme a Zardini un vantaggio abbastanza consistente, poi sfumato per scelta tattica della Bardiani. Nel finale ad otto, scatti continui fino all’ultimo affondo di Pirazzi, saltato pochi metri prima dell’arrivo da Fraile.

L’edizione 2015 del Giro dell’Appennino è stata davvero emozionante, nonostante la partecipazione fosse fortemente condizionata dalla concomitanza della Liegi-Bastogne-Liegi. Le emozioni però sono iniziate quando mancavano ancora oltre quaranta chilometri alla conclusione, con l’azione che ci si aspettava da parte di Damiano Cunego. Il capitano della Nippo Fantini ha, infatti, rotto gli indugi nel tratto della corsa più adatto alle sue caratteristiche, andando a riprendere uno ad uno i fuggitivi della prima ora e dando continuo respiro ad una azione ottima che aveva portato in testa alla corsa la coppia formata da Cunego e Zardini, che ha avuto un vantaggio massimo sul terzo di 50 secondi e di oltre 1 minuto e 20 secondi sugli altri 5 contrattaccanti. Arrivati a scollinare il Passo dei Giovi Reverberi si è, però, fatto due calcoli ed ha ordinato al suo corridore in testa alla corsa di stare passivo a ruota, perchè in un eventuale sprint a due Zardini non avrebbe avuto alcuna possibilità di battere il corridore di Cerro Veronese, mentre, al contrario, consentendo il rientro dei contrattaccanti i Bardiani avrebbero instaurato una netta superiorità numerica con tre elementi tutti da tener d’occhio. Difatti ha avuto il suo bel da fare Cunego, dovendo ogni volta saltare sulla ruota dell’attaccante di turno in una girandola di scatti durata sino al ricongiungimento dei contrattaccanti con la coppia di testa.
Questa situazione stressogena, creatasi in testa, ha probabilmente pregiudicato la vittoria a Damiano Cunego che non è stato abbastanza lesto a chiudere sull’ultimo allungo di Pirazzi, impresa che è invece riuscita a Fraile, che aveva sofferto non poco per cercare prima di tenere Cunego e poi di limitare i danni sul Passo della Bocchetta.
La corsa ha visto una fuga che ne ha caratterizzato buona parte del tracciato, fuga partita circa venti chilometri dopo il via ufficiale a Novi Ligure, composta da Simone Andreetta (Bardiani-CSF), Marco Frapporti (Androni-Sidermec), Angel Madrazo (Caja Rural-RGA), Giorgio Cecchinel (Southeast), Jacopo Mosca (Italia), Alexander Rybakov (RusVelo), Giovanni Pedretti (Unieuro), Dmitry Sokolov (Lokosphinx) e Stefan Praxmarer (Tirol Cycling Team). I nove procedono con buon accordo ed il vantaggio massimo si registra attorno al chilometro 50, con oltre 4 minuti. Nei successivi 100 Km il vantaggio vede prima una sorta di stabilizzazione in una misura di poco inferiore ai quattro primi e, quindi, una lenta e costante diminuzione. Da segnalare in tale fase il ritiro di Rodolfo Torres, Walter Pedraza (Colombia) e Manabu Ishibashi (Ishibashi), caduti nella discesa della Castagnola.
La corsa vera inizia dopo 150 Km di gara sulle prime rampe del Passo della Bocchetta, la salita più difficile di giornata, con tratti che sfiorano anche il 20% nella parte iniziale. Tra i fuggitivi, rimangono davanti solo Madrazo, Sokolov e Praxmarer, inseguiti da Adreetta, Frapporti, Cecchinel e Rybakov, mentre Pedretti e Mosca perdono definitivamente contatto. Nel gruppo, che continua a ridurre il gap nei confronti deagli attaccanti, parte come era prevedibile Damiano Cunego che, sulle severe rampe che conducono al passo, forza deciso portandosi dietro Fraile, molto sofferente ma bravissimo nel resistere alle accelerate del veronese, e Zardini, che in un primo momento sembrava aver perso l’attimo ma, successivamente, riesce a rientrare in progressione poco alla volta. Nel terzetto Fraile resta abbastanza passivo mentre Zardini ogni tanto dà una mano a Cunego che, però, resta il più attivo in testa. Dal gruppo escono anche Stefano Pirazzi e Manuel Bongiorno (Bardiani-CSF), Franco Pellizzotti (Androni-Sidermec) e Amets Txurruka (Caja Rural-RGA) che vanno a raggiungere Frapporti e Madrazo formando così un sestetto all’inseguimento dei tre, che si riducono a due quando Fraile non riesce più a tenere il ritmo dei due veneti e deve mollarne la ruota, proseguendo del proprio passo. In vista della scollinamento Cunego guadagna qualche metro sul conterraneo, andando a conquistare il primo posto sul Passo della Bocchetta, aggiudicandosi il relativo premio. Il distacco al GPM di Fraile è di 16 secondi mentre i contrattaccanti – che hanno lasciato Frapporti e Madrazo, ma hanno trovato Petilli, riportatosi su di loro – passano a quasi un minuto. Nella discesa Cunego si lancia fortissimo, sempre con Zardini. Il vantaggio dei due cresce sino ad arrivare a 50 secondi su Fraile e ad un minuto e 25 sui contrattaccanti. Nel corso dei successivi chilometri di gara Fraile viene riassorbito da dietro. Lungo la discesa dal Passo dei Giovi Reverberi ordina a Zardini di non dare più il cambio a Cunego per favorire il rientro di Pirazzi e Bongiorno, così da creare la superiorità numerica su un Cunego nettamente più veloce di Zardini. Sulle prime Cunego sembra voler proseguire nell’azione nonostante la passività di Zardini, ma ben presto decide di rialzarsi ed attendere il contrattaccanti, forse per tirare il fiato. In effetti è possibile che le energie spese nell’attacco sulla Bocchetta e nella fasi successive abbiano spinto Cunego a non provare a forzare negli ultimi 15 chilometri, anche se in realtà non sarebbe stata una totale scelleratezza provare ad andare all’arrivo dando tutto. anche se la strada rimanente favoriva i rientri.
Avvenuto il ricongiugimento Cunego si trova nella morsa dei Bardiani che scattano a turno, costringendo ogni volta l’alfiere della Nippo Fantini a rispondere colpo su colpo. E’ evidente il tentativo degli uomini di Reverberi di sfruttare la superiorità numerica per anticipare il veronese o comunque fargli spendere energie per portarlo meno pimpante all’eventuale sprint. Come se non bastesse, ci si mettono anche gli altri uomini del drappello a tentare allunghi in un finale che è una girandola di scatti, tutti rintuzzati dal capitano della Nippo.
Non è però abbastanza lesto Cunego a saltare sulla ruota di Pirazzi, quando mancavano 500 metri alla conclusione, con il laziale che riesce a creare il buco chiuso solo da Fraile che, a parte un timido tentativo di allungo, si era mantenuto buono a ruota riprendendo fiato e riuscendo quindi non solo a raggiungere Pirazzi, ma anche a saltarlo negli ultimi 100 metri, andando a conquistare una vittoria meritata per come ha saputo gestire la difficoltà sul Passo della Bocchetta e come ha saputo dosare lo sforzo per tirare fuori gli artigli al momento giusto.
Anche Cunego avrebbe certamente meritato la vittoria per la generosità profusa, sia nell’attacco che nella fase finale chiudendo su ogni allungo, ma purtroppo il veronese si è dovuto accontentare del gradino più basso del podio con la consolazione di una condizione che già dal Trentino appare in netta crescita.

Benedetto Ciccarone

ORDINE D’ARRIVO

1 Omar Fraile (Spa) Caja Rural-Seguros Rga 4:42:13
2 Stefano Pirazzi (Ita) Bardiani CSF 0:00:01
3 Damiano Cunego (Ita) Nippo – Vini Fantini 0:00:02
4 Franco Pellizzotti (Ita) Androni Giocattoli
5 Amets Txurruka (Spa) Caja Rural-Seguros Rga
6 Francesco Bongiorno (Ita) Bardiani CSF
7 Simone Petilli (Ita) Unieuro Wilier
8 Edoardo Zardini (Ita) Bardiani CSF 0:00:03
9 Sergey Shilov (Rus) Lokosphinx 0:01:09
10 Davide Gabburo (Ita) Nazionale Italia
11 Mauro Finetto (Ita) Southeast
12 Simone Stortoni (Ita) Androni Giocattoli
13 Walter Pedraza Morales (Col) Colombia
14 Kirill Sveshnikov (Rus) Lokosphinx
15 Gianfranco Zilioli (Ita) Androni Giocattoli
16 Alessio Taliani (Ita) Androni Giocattoli
17 Lukas Pöstlberger (Aut) Tirol Cycling Team
18 Marco Frapporti (Ita) Androni Giocattoli
19 Francesco Reda (Ita) Team Idea 2010 Asd
20 Hugh Carthy (Spa) Caja Rural-Seguros Rga
21 Matteo Busato (Ita) Southeast 0:01:33
22 Evgeny Shalunov (Rus) Lokosphinx 0:05:49
23 Gian Marco Di Francesco (Ita) Mg.Kvis-Vega
24 Giacomo Berlato (Ita) Nippo – Vini Fantini
25 Luca Chirico (Ita) Bardiani CSF
26 Angel Madrazo Ruiz (Spa) Caja Rural-Seguros Rga
27 Ricardo Vilela (Spa) Caja Rural-Seguros Rga
28 Petr Ignatenko (Rus) Rusvelo
29 Elia Favilli (Ita) Southeast
30 Alessandro Bisolti (Ita) Nippo – Vini Fantini
31 Yonattah Monsalve (Ita) Southeast
32 Marco Tecchio (Ita) Unieuro Wilier
33 Angel Rubiano Chavez (Col) Colombia
34 Aleksey Rybalkin (Rus) Lokosphinx
35 Serghei Tvetcov (Ita) Androni Giocattoli 0:07:37
36 Alexander Evtushenko (Rus) Rusvelo
37 Stefano Nardelli (Ita) Unieuro Wilier 0:08:09
38 Alexander Rybakov (Rus) Rusvelo
39 David Wöhrer (Aut) Tirol Cycling Team
40 Patrick Schultus (Aut) Tirol Cycling Team
41 Filippo Zaccanti (Ita) Nazionale Italia
42 Filippo Fiorelli (Ita) Nazionale Italia 0:12:30
43 Alberto Marengo (Ita) Nazionale Italia
44 Andrea Garosio (Ita) Nazionale Italia
45 Simone Ravanelli (Ita) Nazionale Italia
46 Jacopo Mosca (Ita) Nazionale Italia
47 Fabio Duarte (Col) Colombia
48 David Arroyo (Spa) Caja Rural-Seguros Rga
49 Antonio Molina (Spa) Caja Rural-Seguros Rga
50 Ildar Arslanov (Rus) Rusvelo
51 Nicola Bagioli (Ita) Nazionale Italia
52 Stiven Ramirez (Col) Colombia
53 Artem Ovechkin (Rus) Rusvelo
54 Dmitry Sokolov (Rus) Lokosphinx
55 Alexander Vdovin (Rus) Lokosphinx
56 Redi Halilaj (Ukr) Amore & Vita – Selle Smp
57 Oscar Gatto (Ita) Androni Giocattoli
58 Giuseppe Fonzi (Ita) Southeast
59 Stefan Praxmarer (Aut) Tirol Cycling Team
60 Giorgio Cecchinel (Ita) Southeast

Fraile approfitta dei litiganti... e gode!!! (foto Bettini)

Fraile approfitta dei litiganti... e gode!!! (foto Bettini)

VALVERDE, SONO TRE!

aprile 26, 2015 by Redazione  
Filed under 7) LIEGI - BASTOGNE - LIEGI, News

Lo spagnolo, già vincitore nel 2006 e nel 2008, coglie il terzo successo alla Liegi-Bastogne-Liegi, bruciando Alaphilippe e Rodriguez in una folta volata. Inutili gli attacchi profusi da Astana e Katusha, quest’ultima capace di portare Dani Moreno a 300 metri dalla vittoria. Al di sotto delle attese la prestazione di Nibali, rimbalzato dopo un breve affondo all’imbocco del Saint-Nicolas. Migliore degli italiani Pozzovivo, ottavo.

Se vincere la Liegi-Bastogne-Liegi è in assoluto un’impresa notevole, vincerla da favorito unico, pedalando per 253 km con un bersaglio sulla schiena, è qualcosa di eccezionale; e proprio di questo è stato capace Alejandro Valverde, al termine di una gara in cui ogni avversario era partito con il preciso intento di non portare il murciano allo sprint. Troppo forte l’ex Embatido, e forse troppo poco creativi i rivali, disabituati ormai a correre all’attacco, perlomeno quando il termine “attacco” indica qualcosa di diverso da una girandola di allunghi senza pretese negli ultimi 20 km. Unica eccezione la Astana di scuola Vinokourov, la cui enorme intraprendenza non è stata tuttavia supportata da altrettanta brillantezza degli interpreti.
Sono stati proprio i kazaki, freschi di conferma della licenza, ad infiammare la corsa, peraltro con largo anticipo sulle più ottimistiche tabelle di marcia: già sullo Stockeu, a quasi 80 km dal traguardo, dopo aver contribuito a ridurre ad un pugno di secondi il vantaggio della fuga della prima ora di Ulissi, Montaguti, Vergaerde, Chevrier, Minnaard, Turgis, Benedetti e Quaade, gli uomini di Nibali hanno mandato in avanscoperta Tanel Kangert, scatenando un florilegio di reazioni forse neppure immaginato. Guidati da Izagirre, infatti, non meno di una ventina di corridori si sono riportati sull’estone, con un’altra decina di elementi a poca distanza, dando per un attimo l’impressione che la corsa potesse impazzire.
Il solito, fatale istante di incertezza – sulla falsa riga di quello che a Ponferrada frenò la possibile maxi-fuga promossa dall’Italia a due terzi di corsa – ha però consentito ad un plotone ad un tratto spaesato di riparare il danno, concedendo via libera soltanto al ben più gestibile quintetto lanciato di lì a poco ancora da Kangert, al quale si sono accodati Chaves, Arredondo, Boaro e Scarponi.
I due Astana, chiamati dalla superiorità numerica a svolgere la maggior parte del lavoro, hanno seminato Boaro e Arredondo già sul Rosier, fino a dilatare il margine sul gruppo ad un massimo di 1’05’’. Con l’avvicinarsi della Redoute, Movistar e Katusha hanno provveduto a riportare il distacco intorno ai 20’’, senza rallentare nemmeno quando una maxi-caduta ai 40 dall’arrivo ha spezzato il plotone ed escluso dalla contesa nomi del calibro di Rolland, Roche, Gerrans (già acciaccato) e – soprattutto – Daniel Martin. Nibali ha evitato miracolosamente di restare coinvolto, frenando all’ultimo centimetro utile; un contrattempo costato qualche secondo – recuperato comunque in pochi chilometri – e forse anche un rinvio del successivo assalto Astana.
Com’è ormai consuetudine, il passaggio sulla Redoute è stato svilito da un gruppo transitato a ritmo di transumanza, che soltanto in cima è stato scosso dal tentativo di Siutsou, durato giusto il tempo necessario ad un primo piano in diretta tv. Scarponi e Chaves, sbarazzatisi di un esausto Kangert ai piedi dell’ascesa simbolo della Doyenne, non hanno potuto comunque resistere più di qualche chilometro ancora, permettendo al gruppo di presentarsi compatto ai piedi della Roche-aux-Faucons.
La salita cara ad Andy Schleck, solito infiammare qui la corsa nei suoi giorni di gloria, si è questa volta dovuta accontentare di assistere all’attacco di due outsider – sia pur di lusso – quali Kreuziger e Caruso, osservati da un gruppo ancora pressoché inerte. Soltanto nel successivo tratto di falsopiano la Astana, dopo aver inutilmente tentato di riportare tutti sotto con uno stracotto Taaramae, ha ridato fiato al suo piano tattico, spedendo Fuglsang in caccia del duo di testa. Con una notevole progressione, il danese è riuscito a trasformare la coppia in un trio, e chissà quale fisionomia avrebbe potuto assumere la corsa se un quintetto di contrattaccanti composto da Rui Costa, Bardet, Visconti, Moreno e Alaphilippe, non avesse mancato l’aggancio per un pugno di metri, prima che il marcamento reciproco portasse al naufragio l’azione.
Grazie ad un superlativo Stybar, i favoriti hanno potuto approcciare il Saint-Nicolas con un distacco di appena una decina di secondi dal terzetto di testa, prontamente azzerati da una progressione dimostrativa di Valverde e da un’ugualmente inefficace azione di Nibali, che in quel frangente produceva tuttavia il massimo sforzo. Henao e Caruso hanno a loro volta provato a scremare i resti del gruppo, riuscendo a far fuori un paio di grossi calibri (Gilbert e Kwiatkowski, oltre a Nibali, successivamente rientrato in vista dell’ultimo chilometro), ma non a promuovere un attacco degno di tale nome.
Caruso (nessuna omonimia: sempre Giampaolo, oggi inossidabile) si è incaricato di portare tutti assieme sotto lo strappo finale di Ans, dove Dani Moreno ha provato a giocare d’anticipo, con Joaquim Rodriguez ad incollarsi alla ruota di Valverde per chiudere il murciano in una tenaglia. Qui, però, Valverde – tante volte deriso con pieno merito per la sua insipienza tattica – ha messo in piedi un capolavoro strategico: anziché chiudere subito su Moreno, esponendosi a probabilissimi scatti in contropiede, ha atteso qualche centinaio di metri, inducendo addirittura a credere che le gambe lo avessero abbandonato sul più bello; soltanto in un secondo momento è arrivata la reazione, e quando Moreno è stato finalmente riassorbito, in vista della curva a sinistra che l’anno scorso costò la gara ad un altro Daniel (Martin), lo spazio per anticipare la volata era ormai esaurito.
Nello scenario per lui ideale, Valverde non ha tradito, mangiandosi facilmente i rivali di Firenze, Rodriguez e Rui Costa – 3° e 4° rispettivamente -, e trovando ancora in Alaphilippe, già secondo mercoledì alla Freccia e settimo all’Amstel, l’avversario più credibile, capace di una piazza d’onore alla Liegi prima dei 23 anni. Kreuziger ha trovato ancora la forza di guadagnarsi un ottimo 5° posto, mentre Pozzovivo provvedeva a piazzare il tricolore italiano in top 10, sia pur con un’ottava piazza che non può soddisfare fino in fondo.
Con il senno di poi, è fin troppo facile immaginare quali accorgimenti tattici da parte degli avversari avrebbero potuto complicare la vita a Valverde, messo davvero sotto pressione soltanto negli ultimi 20 km, e secondo piani strategici di facile lettura. La sensazione di generale mancanza di forze che ha destato la scalata al Saint-Nicolas e la disarmante progressione finale dello spagnolo, tuttavia, autorizzano a credere che i rivali, quest’oggi, potessero soltanto scegliere come farsi battere.

Matteo Novarini

ORDINE D’ARRIVO
1 Alejandro Valverde (Spa) Movistar Team 6:14:20
2 Julian Alaphilippe (Fra) Etixx – Quick-Step
3 Joaquim Rodriguez (Spa) Team Katusha
4 Rui Costa (Por) Lampre-Merida
5 Roman Kreuziger (Cze) Tinkoff-Saxo
6 Romain Bardet (Fra) AG2R La Mondiale
7 Sergio Luis Henao (Col) Team Sky
8 Domenico Pozzovivo (Ita) AG2R La Mondiale
9 Jakob Fuglsang (Den) Astana Pro Team
10 Daniel Moreno Fernandez (Spa) Team Katusha

La gioia di Valverde e il disappunto di Alaphilippe allarrivo di Ans (foto Tim De Waele/TDWSport.com)

La gioia di Valverde e il disappunto di Alaphilippe all'arrivo di Ans (foto Tim De Waele/TDWSport.com)

25-04-2014

aprile 26, 2015 by Redazione  
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TOUR OF CROATIA

Il belga Dimitri Claeys (Verandas Willems Cycling Team) si è imposto nella quarta tappa, Pola – Umago, percorrendo 155,1 Km in 3h20′42″, alla media di 46,368 Km/h. Ha preceduto allo sprint il polacco Bernas e il belga Bille. Miglior italiano Liam Bertazzo (Southeast), 5° a 42″. Il polacco Maciej Paterski (CCC Sprandi Polkowice) è ancora leader della classifica con 34″ sullo sloveno Roglič e 51″ sul polacco Szmyd. Miglior italiano Edward Ravasi* (Team Colpack), 4° a 1′12″

* dilettante

LE TOUR DE BRETAGNE CYCLISTE TROPHÉE HARMONIE MUTUELLE

Il norvegese Adrian Aas Stien (Team Joker) si è imposto nella prima tappa, Pont-Château – Crossac, percorrendo 146,9 Km in 3h26′19″, alla media di 42,721 Km/h. Ha preceduto allo sprint i belgi Vliegen e Delfosse. Due italiani in gara, entrambi della Roth – Skoda: Alberto Cecchin è 20° a 27″, Andrea Pasqualon è 77° a 27″. Stien è il primo leader della classifica con 9″ su Vliegen e Delfosse. Cecchin 22° a 42″, Pasqualon 78° a 42″.

ZUID OOST DRENTHE CLASSIC I

L’olandese Jeff Vermeulen (Cyclingteam Jo Piels) si è imposto nella corsa olandese, Dalen – Nieuw-Amsterdam, percorrendo 200 Km in 4h33′40″, alla media di 43,849 Km/h. Ha preceduto allo sprint il connazionale Stroetinga e il danese Brøchner. Unico italiano in gara Marco Zanotti (Parkhotel Valkenburg CT), 22° a 1′20″.

JOE MARTIN STAGE RACE P/B NATURE VALLEY (USA)

Lo statunitense John Murphy (UnitedHealthcare) si è imposto anche nella terza tappa, circuito di Prairie Grove, percorrendo 176 Km in 4h03′02”, alla media di 43,31 Km/h. Ha preceduto allo sprint l’argentino Lucas Sebastián Haedo e l’australiano Lewis. Il costaricano Gregory Brenes (Jamis – Hagens Berman) è ancora leader della classifica con 1″ sul colombiano Chalapud e 5″ sul neozelandese Smith

GRAN PREMIO DELLA LIBERAZIONE

L’argentino Lucas Manuel Gaday (Unieuro Wilier Trevigiani) si è imposto nella corsa italiana, circuito di Roma, percorrendo 138 Km in 3h18′00″, alla media di 41,818 Km/h. Ha preceduto allo sprint gli italiani Simone Consonni* (Team Colpack) e Francesco Castegnaro* (Team Pala Fenice Franchini)

* dilettante

A CLES VINCE TIRALONGO, PORTE TRIONFA AL TRENTINO

aprile 24, 2015 by Redazione  
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Nell’ultima tappa del Giro del Trentino-Melinda bella vittoria del siciliano dell’Astana, che regola in una volata ristretta i compagni di fuga David Arroyo (Caja Rural) e Fabio Duarte (Team Colombia). Richie Porte (Team SKY) si aggiudica invece il Giro del Trentino 2015, dimostrando una solidità individuale e di squadra che lo inserisce di diritto tra i ciclisti più attesi al prossimo Giro d’Italia.

La quarta e ultima tappa del Giro del Trentino 2015 da Malè a Cles vedeva subito scatti e controscatti per portare via la fuga. Si formava un drappello di 15 atleti: Patrick Gretsch (AG2R La Mondiale), Andrey Zeits (Astana), Serghei Tvetcov (Androni-Sidermec), Luca Sterbini (Bardiani-CSF), Giacomo Berlato (Nippo-Vini Fantini), Giorgio Cecchinel e Mirko Tedeschi (Southeast), Simone Petilli (Nazionale italiana), Cayetano Sarmiento (Colombia), Adrien Niyonshuti e Daniel Teklehaymanot (MTN Qhubeka), Cesare Benedetti (Bora-Argon 18), Miguel Ángel Benito Díez ed Amets Txurruka (Caja Rural-Seguros RGA). La Sky di Porte lasciava fare e la fuga aumentava il vantaggio fino a 2 minuti. La salita del Passo Predaia rimescolava, però, le carte dal momento che la fuga perdeva vistosamente i pezzi. Il gruppo non stava fermo e si creava un’interessante azione di Paolo Tiralongo (Team Astana), Fabio Duarte (Team Colombia) e David Arroyo (Caja Rural), che riprendevano ad uno ad uno i componenti della fuga ormai annullata. Il colombiano riusciva a scollinare per primo, con un vantaggio di circa 25 secondi sui due compagni. Il primo passaggio da Cles vedeva Duarte transitare in testa con 30 secondi di vantaggio su Tiralongo e Arroyo, mentre il gruppo veniva segnalato a poco più di 4 minuti. Al penultimo passaggio, invece, la Sky aveva decisamente aumentato l’andatura ed ora il vantaggio del colombiano era di 2 minuti e 40 secondi, con Tiralongo e Arroyo sempre intercalati. A circa 30 km dall’arrivo Tiralongo e Arroyo riuscivano finalmente a portarsi su Duarte con il gruppo che, pur avendo rintuzzato lo svantaggio dalla testa della corsa, non sembrava più capace di raggiungerla. Era così un discorso a tre che avrebbe deciso l’ultima tappa del Giro del Trentino. Nella volata Tiralongo si dimostrava il più veloce e otteneva la sua prima vittoria stagionale, lui che non alzava le braccia sul traguardo da tre anni, quando vinse la settima tappa del Giro d’Italia 2012. Per quanto riguarda la classifica generale rimane tutto invariato rispetto a ieri e così Richie Porte si aggiudica, dopo Giro di Catalogna e Parigi-Nizza, la terza corsa a tappe del suo 2015: un bel biglietto da visita per il prossimo Giro d’Italia, che vedrà l’australiano della Sky come uno dei grandi favoriti. Per l’Italia note positive soprattutto da parte di Dario Cataldo e Damiano Cunego, molto attivi durante i quattro giorni di corsa e capaci di chiudere in quarta e quinta posizione in classifica generale. Un gradino più sotto troviamo Domenico Pozzovivo che, nonostante la bella vittoria di ieri, non è mai sembrato insidiare il primato di Porte, nonostante alla vigilia sembrasse partire alla pari con il forte australiano per la vittoria finale.

Giuseppe Scarfone

ORDINE D’ARRIVO

1 Paolo Tiralongo (Ita) Astana Pro Team 3:58:07
2 David Arroyo (Spa) Caja Rural-Seguros RGA
3 Fabio Duarte (Col) Colombia
4 Alessandro Bisolti (Ita) Nippo – Vini Fantini 0:00:37
5 Jean-Christophe Peraud (Fra) AG2R La Mondiale
6 Gianfranco Zilioli (Ita) Androni Giocattoli
7 Simone Petilli (Ita) Italian National Team 0:00:39
8 Amets Txurruka (Spa) Caja Rural-Seguros RGA 0:00:49
9 Stefano Pirazzi (Ita) Bardiani CSF
10 José Mendes (Por) Bora-Argon 18
11 Simone Ponzi (Ita) Southeast Pro Cycling
12 Davide Gabburo (Ita) Italian National Team
13 Mauro Finetto (Ita) Southeast Pro Cycling
14 Omar Fraile (Spa) Caja Rural-Seguros RGA
15 Fabio Taborre (Ita) Androni Giocattoli
16 Damiano Cunego (Ita) Nippo – Vini Fantini
17 Andrey Zeits (Kaz) Astana Pro Team
18 Gianni Moscon (Ita) Italian National Team
19 Luca Chirico (Ita) Bardiani CSF
20 Moreno Moser (Ita) Cannondale-Garmin Pro Cycling Team
21 Hugo Houle (Can) AG2R La Mondiale
22 Leopold Konig (Cze) Team Sky
23 Mikel Landa Meana (Spa) Astana Pro Team
24 Merhawi Kudus Ghebremedhin (Eri) MTN – Qhubeka
25 Davide Villella (Ita) Cannondale-Garmin Pro Cycling Team
26 Cristiano Salerno (Ita) Bora-Argon 18
27 Dario Cataldo (Ita) Astana Pro Team
28 Richie Porte (Aus) Team Sky
29 Edoardo Zardini (Ita) Bardiani CSF
30 Domenico Pozzovivo (Ita) AG2R La Mondiale
31 Ryder Hesjedal (Can) Cannondale-Garmin Pro Cycling Team
32 Cesare Benedetti (Ita) Bora-Argon 18
33 Diego Rosa (Ita) Astana Pro Team
34 David Lopez (Spa) Team Sky
35 Serghei Tvetcov (Rom) Androni Giocattoli
36 Walter Pedraza (Col) Colombia
37 Emanuel Buchmann (Ger) Bora-Argon 18
38 Brayan Ramirez (Col) Colombia
39 Louis Meintjes (RSA) MTN – Qhubeka
40 Ricardo Vilela (Por) Caja Rural-Seguros RGA
41 Romain Bardet (Fra) AG2R La Mondiale
42 Angel Madrazo Ruiz (Spa) Caja Rural-Seguros RGA
43 Gustav Larsson (Swe) Cult Energy Pro Cycling
44 Alessio Taliani (Ita) Androni Giocattoli
45 Lukas Pöstlberger (Aut) Tirol Cycling Team
46 Davide Malacarne (Ita) Astana Pro Team
47 Rodolfo Torres (Col) Colombia
48 Joseph Lloyd Dombrowski (USA) Cannondale-Garmin Pro Cycling Team
49 Kanstantsin Siutsou (Blr) Team Sky
50 Sebastian Henao (Col) Team Sky

CLASSIFICA GENERALE

1 Richie Porte (Aus) Team Sky 13:43:41
2 Mikel Landa Meana (Spa) Astana Pro Team 0:00:22
3 Leopold Konig (Cze) Team Sky 0:00:58
4 Dario Cataldo (Ita) Astana Pro Team 0:01:11
5 Damiano Cunego (Ita) Nippo – Vini Fantini 0:01:13
6 José Mendes (Por) Bora-Argon 18 0:01:15
7 Domenico Pozzovivo (Ita) AG2R La Mondiale 0:01:32
8 Louis Meintjes (RSA) MTN – Qhubeka 0:01:33
9 Romain Bardet (Fra) AG2R La Mondiale 0:01:34
10 Edoardo Zardini (Ita) Bardiani CSF 0:01:37
11 Stefano Pirazzi (Ita) Bardiani CSF 0:01:48
12 Rodolfo Torres (Col) Colombia
13 Diego Rosa (Ita) Astana Pro Team 0:02:12
14 Ryder Hesjedal (Can) Cannondale-Garmin Pro Cycling Team 0:04:00
15 Kanstantsin Siutsou (Blr) Team Sky 0:04:44
16 Tanel Kangert (Est) Astana Pro Team 0:05:10
17 Gianfranco Zilioli (Ita) Androni Giocattoli 0:06:27
18 Paolo Tiralongo (Ita) Astana Pro Team 0:06:35
19 Merhawi Kudus Ghebremedhin (Eri) MTN – Qhubeka 0:07:11
20 Emanuel Buchmann (Ger) Bora-Argon 18 0:07:30
21 Alessandro Bisolti (Ita) Nippo – Vini Fantini 0:07:49
22 Joseph Lloyd Dombrowski (USA) Cannondale-Garmin Pro Cycling Team 0:07:53
23 Walter Pedraza (Col) Colombia 0:08:24
24 Andrey Zeits (Kaz) Astana Pro Team 0:08:29
25 Ricardo Vilela (Por) Caja Rural-Seguros RGA 0:08:48
26 Hugh Carthy (GBr) Caja Rural-Seguros RGA 0:09:08
27 Yonnatta Alejandro Monsalve (Ven) Southeast Pro Cycling 0:09:18
28 Amets Txurruka (Spa) Caja Rural-Seguros RGA 0:10:10
29 Fabio Duarte (Col) Colombia 0:10:35
30 Franco Pellizotti (Ita) Androni Giocattoli 0:10:37
31 Matteo Busato (Ita) Southeast Pro Cycling 0:11:22
32 Davide Gabburo (Ita) Italian National Team 0:11:29
33 Davide Malacarne (Ita) Astana Pro Team 0:11:36
34 Antonio Santoro (Ita) Italian National Team 0:11:58
35 Luca Chirico (Ita) Bardiani CSF 0:12:22
36 Francesco Bongiorno (Ita) Bardiani CSF 0:13:06
37 David Arroyo (Spa) Caja Rural-Seguros RGA 0:13:42
38 Omar Fraile (Spa) Caja Rural-Seguros RGA 0:13:55
39 David Lopez (Spa) Team Sky 0:14:21
40 Davide Villella (Ita) Cannondale-Garmin Pro Cycling Team 0:14:23
41 Alessio Taliani (Ita) Androni Giocattoli 0:14:27
42 Hubert Dupont (Fra) AG2R La Mondiale 0:15:32
43 Cesare Benedetti (Ita) Bora-Argon 18 0:16:38
44 Petr Ignatenko (Rus) RusVelo 0:17:45
45 Jean-Christophe Peraud (Fra) AG2R La Mondiale 0:18:53
46 Moreno Moser (Ita) Cannondale-Garmin Pro Cycling Team 0:20:17
47 Giorgio Cecchinel (Ita) Southeast Pro Cycling 0:22:07
48 Antonio Molina (Spa) Caja Rural-Seguros RGA 0:22:34
49 Sebastian Henao (Col) Team Sky 0:23:43
50 David Wöhrer (Aut) Tirol Cycling Team 0:24:00

Porte allarga le braccia... quasi a voler abbracciare le quattro frazioni della sua terza corsa a tappe stagionale (foto Tim de Waele/TDWSport.com)

Porte allarga le braccia... quasi a voler abbracciare le quattro frazioni della sua terza corsa a tappe stagionale (foto Tim de Waele/TDWSport.com)

24-04-2015

aprile 24, 2015 by Redazione  
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GIRO DEL TRENTINO

L’italiano Paolo Tiralongo (Astana Pro Team) si è imposto nella quarta ed ultima tappa, Malè – Cles, percorrendo 161,5 Km in 3h58′07″, alla media di 40,694 Km/h. Ha preceduto allo sprint lo spagnolo Arroyo Durán e il colombiano Duarte. L’australiano Richie Porte (Team Sky) si impone classifica con 22″ sullo spagnolo Landa Meana e 58″ sul ceco König. Miglior italiano Dario Cataldo (Astana Pro Team), 4° a 1′11″

TOUR OF CROATIA

Il polacco Maciej Paterski (CCC Sprandi Polkowice) si è imposto nella terza tappa, Plitvice – Vojak, percorrendo 230 Km in 5h55′58″, alla media di 38,768 Km/h. Ha preceduto di 18″ lo sloveno Roglič e di 33″ il polacco Szmyd. Miglior italiano Edward Ravasi* (Team Colpack), 5° a 38″. Paterski è il nuovo leader della classifica con 31″ su Roglič e 48″ su Szmyd. Miglior italiano Ravasi, 4° a 57″

* dilettante

JOE MARTIN STAGE RACE P/B NATURE VALLEY (USA)

Lo statunitense John Murphy (UnitedHealthcare) si è imposto nella seconda tappa, circuito di Fayetteville, percorrendo 173,9 Km in 4h08′02”, alla media di 42,067 Km/h. Ha preceduto allo sprint il connazionale Magner e il neozelandese Smith. Il costaricano Gregory Brenes (Jamis – Hagens Berman) è ancora leader della classifica con 1″ sul colombiano Chalapud e 5″ su Smith

23-04-2015

aprile 24, 2015 by Redazione  
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GIRO DEL TRENTINO

L’italiano Domenico Pozzovivo (AG2R La Mondiale) si è imposto nella terza tappa, Ala – Fierozzo Val dei Mòcheni, percorrendo 183,8 Km in 4h45′12″, alla media di 38,668 Km/h. Ha preceduto di 5″ lo spagnolo Landa Meana e l’australiano Richie Porte (Team Sky), ancora leader della classifica con 22″ su Landa Meana e 58″ sul ceco König. Miglior italiano Dario Cataldo (Astana Pro Team), 4° a 1′11″

TOUR OF CROATIA

Lo sloveno Marko Kump (Adria Mobil) si è imposto nella seconda tappa, Sibenik – Zara, percorrendo 204 Km in 4h50′40″, alla media di 42,110 Km/h. Ha preceduto allo sprint il polacco Franczak e il russo Maikin. Miglior italiano Filippo Fortin (GM Cycling Team), 6°. Kump è il nuovo leader della classifica con 5″ sul connazionale Bole e 6″ sul belga Van Zummeren. Miglior italiano Davide Viganò (Team Idea 2010 ASD), 13° a 15″

JOE MARTIN STAGE RACE P/B NATURE VALLEY (USA)

Il costaricano Gregory Brenes (Jamis – Hagens Berman) si è imposto nella prima tappa, cronoscalata del Devil’s Den State Park, percorrendo 4,3 Km in 8′36″, alla media di 30,349 Km/h. Ha preceduto di 1″ il colombiano Chalapud e 5″ il colombiano Montoya.

POZZOVIVO, STOCCATA D’AUTORE A FIEROZZO. PORTE BLINDA LA CLASSIFICA GENERALE.

aprile 23, 2015 by Redazione  
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Bella vittoria – seconda stagionale – per Domenico Pozzovivo che vince a Fierozzo dopo una tappa molto movimentata, caratterizzata da una fuga iniziale di 15 ciclisti e che si è animata soprattutto nella fase finale, con frequenti attacchi e contrattacchi. Richie Porte (Team SKY), oggi terzo a 5 secondi dal lucano, può guardare con fiducia a domani, giorno conclusivo del Giro del Trentino, dove nell’ultima tappa potrà essere condotto dalla SKY alla vittoria finale.

Dopo la terza tappa al Giro di Catalogna, Domenico Pozzovivo si aggiudica la seconda vittoria stagionale nella terza tappa del Giro del Trentino, disputata tra Ala e Fierozzo per 183,8 km che vedevano subito le prime scaramucce per portare via una fuga. Dopo scatti e contro scatti in testa al gruppo si formava un drappello di 15 uomini composto da Nathan Brown (Cannondale Garmin), Davide Malacarne (Team Astana), Hubert Dupont e Hugo Houle (AG2R), Marco Frapporti e Fabio Taborre (Androni Giocattoli), Simone Andreetta (Bardiani CSF), Cesare Benedetti e Paul Voss (Bora Argon 18), Natnael Berhane (Team MTN Qhubeka), Omar Fraile Matarranz (Caja Rural), Gustav Erik Larsson (Cult Energy), Artem Ovechkin (Team RusVelo), Mauro Finetto (Team Southeast) e Lukas Postlberger (Tirol Cycling Team). Il gruppo, tirato dalla SKY, lasciava fare e la fuga accumulava un vantaggio massimo di tre minuti al km 77. Nel frattempo, al traguardo volante di Borgo Valsugana Paul Voss transitava per primo. Le prime asperità di giornata si facevano sentire sulle gambe dei ciclisti in fuga e in particolare le scalate verso Montagnaga e, soprattutto, verso il Passo del Redebus facevano perdere pezzi alla fuga. In particolare sulle rampe più dure del Redebus si staccavano Frapporti, Finetto e Taborre. Di lì a poco altri ciclisti venivano meno, mentre dal gruppo, ormai vicinissimo, provavano ad attaccare Francesco Manuel Bongiorno (Bardiani CSF) e Rodolfo Andres Torres Agudelo (Team Colombia). La coppia raggiungeva in breve tempo i reduci della fuga, ovvero Matarranz e Hupond, formando un quartetto ai meno 28. Astana e SKY mantenevano viva l’andatura in testa al gruppo. Ai meno 21 era Diego Rosa (Team Astana) ad uscire prepotentemente dal gruppo e a riportarsi su Torres Aguedo, che nel frattempo era riuscito a seminare i tre compagni. Il duo scollinava sul Passo del Redebus con un vantaggio di 40 secondi sul gruppo, anche se tra di loro erano intercalati Dupont e Bardet, entrambi dell’AG2R. I due francesi ritornavano su due di testa nella discesa verso Canezza, da dove iniziava l’ultimo salita della tappa verso il traguardo di Fierozzo, 8 km a quasi il 7% di ascesa media. I quattro iniziavano subito forte la salita finale ma la SKY alle loro spalle aumentava l’andatura e, progressivamente, diminuiva il vantaggio. Il primo dei quattro a cedere era Dupont, che già sul Redebus aveva lavorato alacremente per il compagno Bardet. Ai meno 5 il vantaggio del terzetto di testa era ancora di circa 40 secondi. Louis Meintjes (MTN – Qhubeka) provava un allungo ai meno 3 ma veniva subito ripreso dal gruppo, che aveva rosicchiato nell’ultimo chilometro circa 15 secondi al terzetto davanti. Ai meno 2 era Edoardo Zandini (Bardiani CSF) a dare l’impulso giusto per gli scatti dal gruppo, dal quale attaccavano di lì a poco i grandi protagonisti della classifica generale. Richie Porte (Team SKY) e Damiano Cunego (Nippo Vini Fantini) scattavano, infatti, quasi all’unisono a circa 1 km e mezzo dall’arrivo e riprendevano i tre fuggitivi nel giro di una decina di secondi. A meno di un chilometro dalla fine era Domenico Pozzovivo (AG2R), piuttosto deludente ieri, a scattare e a fare subito il vuoto, mentre dietro si controllavano. Il piccolo lucano accelerava e andava tutto solo ad alzare le mani sul traguardo di Fierozzo mentre in seconda posizione, con un ritardo di 5 secondi, Mikel Landa precedeva Richie Porte. Il ciclista australiano della SKY conserva abbastanza agevolmente il primato in classifica generale alla vigilia della quarta e ultima tappa di venerdì, la Malè – Cles di 161.5 km. Nonostante Landa sia a 22 secondi dall’australiano e a meno di grandi sorprese, anche considerando che l’ultimo GPM è a 60 km dal traguardo, alla SKY di Porte basterà controllare la tappa per consentire al suo capitano di vincere il Giro del Trentino 2015.

Giuseppe Scarfone

ORDINE D’ARRIVO

1 Domenico Pozzovivo (Ita) AG2R La Mondiale 4:54:12
2 Mikel Landa Meana (Spa) Astana Pro Team 0:00:05
3 Richie Porte (Aus) Team Sky
4 Romain Bardet (Fra) AG2R La Mondiale
5 Damiano Cunego (Ita) Nippo – Vini Fantini
6 Rodolfo Torres (Col) Colombia 0:00:13
7 Dario Cataldo (Ita) Astana Pro Team 0:00:15
8 Diego Rosa (Ita) Astana Pro Team
9 Louis Meintjes (RSA) MTN – Qhubeka 0:00:17
10 Leopold Konig (Cze) Team Sky
11 José Mendes (Por) Bora-Argon 18
12 Edoardo Zardini (Ita) Bardiani CSF 0:00:20
13 Stefano Pirazzi (Ita) Bardiani CSF
14 David Arroyo (Spa) Caja Rural-Seguros RGA
15 Hugh Carthy (GBr) Caja Rural-Seguros RGA 0:00:35
16 Ryder Hesjedal (Can) Cannondale-Garmin Pro Cycling Team 0:00:41
17 Joseph Lloyd Dombrowski (USA) Cannondale-Garmin Pro Cycling Team 0:00:45
18 Tanel Kangert (Est) Astana Pro Team 0:01:13
19 Walter Pedraza (Col) Colombia
20 Paolo Tiralongo (Ita) Astana Pro Team
21 Emanuel Buchmann (Ger) Bora-Argon 18
22 Dominik Nerz (Ger) Bora-Argon 18
23 Alessandro Bisolti (Ita) Nippo – Vini Fantini
24 Merhawi Kudus Ghebremedhin (Eri) MTN – Qhubeka 0:01:40
25 Antonio Santoro (Ita) Italian National Team 0:01:57
26 Fabio Duarte (Col) Colombia 0:02:08
27 Andrey Zeits (Kaz) Astana Pro Team
28 Ricardo Vilela (Por) Caja Rural-Seguros RGA 0:02:12
29 Yonnatta Alejandro Monsalve (Ven) Southeast Pro Cycling
30 Kanstantsin Siutsou (Blr) Team Sky 0:02:19
31 Franco Pellizotti (Ita) Androni Giocattoli 0:03:02
32 Matteo Busato (Ita) Southeast Pro Cycling 0:03:14
33 Amets Txurruka (Spa) Caja Rural-Seguros RGA
34 Gianfranco Zilioli (Ita) Androni Giocattoli
35 Francesco Bongiorno (Ita) Bardiani CSF 0:04:33
36 Davide Gabburo (Ita) Italian National Team
37 Luca Chirico (Ita) Bardiani CSF 0:04:44
38 Davide Malacarne (Ita) Astana Pro Team 0:04:57
39 Davide Villella (Ita) Cannondale-Garmin Pro Cycling Team 0:05:06
40 Hubert Dupont (Fra) AG2R La Mondiale 0:06:10
41 Hugo Houle (Can) AG2R La Mondiale 0:06:44
42 Paul Voss (Ger) Bora-Argon 18 0:06:52
43 Omar Fraile (Spa) Caja Rural-Seguros RGA 0:07:19
44 Antonio Molina (Spa) Caja Rural-Seguros RGA
45 Angel Madrazo Ruiz (Spa) Caja Rural-Seguros RGA
46 Alessio Taliani (Ita) Androni Giocattoli
47 Petr Ignatenko (Rus) RusVelo
48 David Wöhrer (Aut) Tirol Cycling Team
49 Cesare Benedetti (Ita) Bora-Argon 18 0:07:23
50 Serghei Tvetcov (Rom) Androni Giocattoli 0:09:57

CLASSIFICA GENERALE

1 Richie Porte (Aus) Team Sky 9:44:45
2 Mikel Landa Meana (Spa) Astana Pro Team 0:00:22
3 Leopold Konig (Cze) Team Sky 0:00:58
4 Dario Cataldo (Ita) Astana Pro Team 0:01:11
5 Damiano Cunego (Ita) Nippo – Vini Fantini 0:01:13
6 José Mendes (Por) Bora-Argon 18 0:01:15
7 Domenico Pozzovivo (Ita) AG2R La Mondiale 0:01:32
8 Louis Meintjes (RSA) MTN – Qhubeka 0:01:33
9 Romain Bardet (Fra) AG2R La Mondiale 0:01:34
10 Edoardo Zardini (Ita) Bardiani CSF 0:01:37
11 Rodolfo Torres (Col) Colombia 0:01:48
12 Stefano Pirazzi (Ita) Bardiani CSF
13 Diego Rosa (Ita) Astana Pro Team 0:02:12
14 Ryder Hesjedal (Can) Cannondale-Garmin Pro Cycling Team 0:04:00
15 Kanstantsin Siutsou (Blr) Team Sky 0:04:44
16 Tanel Kangert (Est) Astana Pro Team 0:05:10
17 Gianfranco Zilioli (Ita) Androni Giocattoli 0:06:39
18 Merhawi Kudus Ghebremedhin (Eri) MTN – Qhubeka 0:07:11
19 Emanuel Buchmann (Ger) Bora-Argon 18 0:07:30
20 Dominik Nerz (Ger) Bora-Argon 18
21 Paolo Tiralongo (Ita) Astana Pro Team 0:07:34
22 Joseph Lloyd Dombrowski (USA) Cannondale-Garmin Pro Cycling Team 0:07:53
23 Alessandro Bisolti (Ita) Nippo – Vini Fantini 0:08:01
24 Walter Pedraza (Col) Colombia 0:08:24
25 Andrey Zeits (Kaz) Astana Pro Team 0:08:29
26 Ricardo Vilela (Por) Caja Rural-Seguros RGA 0:08:48
27 Hugh Carthy (GBr) Caja Rural-Seguros RGA 0:09:08
28 Yonnatta Alejandro Monsalve (Ven) Southeast Pro Cycling 0:09:18
29 P Amets Txurruka (Spa) Caja Rural-Seguros RGA 0:10:10
30 Franco Pellizotti (Ita) Androni Giocattoli 0:10:37
31 Matteo Busato (Ita) Southeast Pro Cycling 0:10:46
32 Fabio Duarte (Col) Colombia 0:11:28
33 Davide Gabburo (Ita) Italian National Team 0:11:29
34 Davide Malacarne (Ita) Astana Pro Team 0:11:36
35 Francesco Bongiorno (Ita) Bardiani CSF 0:11:46
36 Antonio Santoro (Ita) Italian National Team 0:11:58
37 Luca Chirico (Ita) Bardiani CSF 0:12:22
38 Omar Fraile (Spa) Caja Rural-Seguros RGA 0:13:55
39 David Lopez (Spa) Team Sky 0:14:21
40 Davide Villella (Ita) Cannondale-Garmin Pro Cycling Team 0:14:23
41 Alessio Taliani (Ita) Androni Giocattoli 0:14:27
42 David Arroyo (Spa) Caja Rural-Seguros RGA 0:14:37
43 Hubert Dupont (Fra) AG2R La Mondiale 0:15:32
44 Cesare Benedetti (Ita) Bora-Argon 18 0:16:38
45 Petr Ignatenko (Rus) RusVelo 0:16:47
46 Jean-Christophe Peraud (Fra) AG2R La Mondiale 0:19:05
47 Moreno Moser (Ita) Cannondale-Garmin Pro Cycling Team 0:20:17
48 Giorgio Cecchinel (Ita) Southeast Pro Cycling 0:21:09
49 Antonio Molina (Spa) Caja Rural-Seguros RGA 0:21:36
50 David Wöhrer (Aut) Tirol Cycling Team 0:22:22

Pozzovivo conquista lultima tappa di vera montagna del Giro del Trentino 2015 (foto Bettini)

Pozzovivo conquista l'ultima tappa di vera montagna del Giro del Trentino 2015 (foto Bettini)

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