VAN GARDEREN CONCEDE IL BIS, SUE LE MANI SULL’USA PRO CHALLENGE

agosto 24, 2014 by Redazione  
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Si è trattato di un bis a doppia valenza quello concesso da Tejay Van Garderen nell’impegnativa cronoscalata al Vail Pass, in una delle tappe cruciali dell’edizione 2014 dell’ex Giro del Colorado. Già lo scorso anno era andato a segno in questa particolare frazione, grazie alla quale aveva portato a casa anche la classifica finale della corsa statunitense. Quest’anno si è ripetuto, aggiunendo il tutto con il successo conquistato qualche giorno prima nel tappone della Monarch Mountain. E’, dunque, un dominio ancor più netto quello del corridore statunitense che si appresta ad affrontare l’ultima frazione, la classica passerella destinata ai velocisti

Una vittoria per mettere quasi definitivamente le mani sull’USA Pro Cycling.
Il condizionale è d’obbligo, mancando ancora una tappa, ma nell’ultima giornata non ci saranno ulteriori difficoltà sulla strada verso la vittoria di Tejay Van Garderen (BMC), che ha conquistato in modo perentoria la cronoscalata del Vail Pais, penultima tappa della corsa americana, infliggendo distacchi pesanti agli altri contendenti. L’atleta della BMC ha, infatti, rifilato 53” a Thomas Danielson (Team Garmin-Sharp), 1’08” a Serghei Tvetcov (Jelly Belly p/b Maxxis), 1’25” a Rafal Majka (Tinkoff-Saxo) e 1′40″ a Michael Rogers (Tinkoff-Saxo), solo per rimanere nelle prime posizioni di giornata. Il primo italiano, Alan Marangoni della Cannondale, ha concluso quarantesimo con un passivo di 4’11”.
La cronometro di ieri ha anche smosso la classifica alle spalle del sempre più saldo Van Garderen. Ora, infatti, a 1’32″ troviamo Danielson, a 1’45” Tvetcov e a 1′49″ Majka, scivolato in quarta posizione a seguito del distacco rimediato dal rumeno nella crono. Primo degli italiani è sempre Ivan Basso (Cannondale), 58° a 51’30”.
In una prova che ha avuto il maltempo come ospite indesiderato, si sono registrati tempi migliori rispetto all’edizione dello scorso anno, quando questa cronoscalata pure fu conquistata da Van Garderen. Prima dell’entrata in scena dei big i migliori tempi erano stati di Leopold König (NetApp-Endura), capace di resistere per ben 52 arrivi e che poi ha chiuso 27°, di Benjamin Day (UnitedHealthcare), di Michael Rogers (Tinkoff-Saxo) e di Thomas Danielson (Team Garmin-Sharp), prima che Van Gardener rimettesse nuovamente tutti in riga.
Oggi passerella conclusiva per i velocisti, 126 Km da Boulder a Denver con spazio ancora per una salita ad altissima quota (la Lookout Mountain, a 40 Km dal via) ed un finale totalmente pianeggiante.

Mario Prato

ORDINE D’ARRIVO

Result
1 Tejay van Garderen (USA) BMC Racing Team 0:24:26
2 Thomas Danielson (USA) Team Garmin-Sharp 0:00:53
3 Serghei Tvetcov (Rou) Jelly Belly p/b Maxxis 0:01:08
4 Rafal Majka (Pol) Tinkoff-Saxo 0:01:29
5 Michael Rogers (Aus) Tinkoff-Saxo 0:01:40
6 Ben Hermans (Bel) BMC Racing Team 0:01:55
7 Bartosz Huzarski (Pol) Team Netapp-Endura 0:02:07
8 Joseph Rosskopf (USA) Hincapie Sportswear Development 0:02:17
9 Matthew Busche (USA) Trek Factory Racing 0:02:20
10 Carter Jones (USA) Optum p/b Kelly Benefit Strategies 0:02:21
11 Pawel Poljanski (Pol) Tinkoff-Saxo 0:02:22
12 Phillip Gaimon (USA) Team Garmin-Sharp 0:02:32
13 Bruno Pires (Por) Tinkoff-Saxo 0:02:34
14 Frank Schleck (Lux) Trek Factory Racing
15 Ruben Zepuntke (Ger) Bissell Development Team 0:02:42
16 Benjamin King (USA) Team Garmin-Sharp 0:02:46
17 Riccardo Zoidl (Aut) Trek Factory Racing 0:02:47
18 Jens Voigt (Ger) Trek Factory Racing 0:02:49
19 Lachlan Norris (Aus) Drapac Professional Cycling 0:02:51
20 Laurent Didier (Lux) Trek Factory Racing 0:02:58
21 David de la Cruz Melgarejo (Esp) Team Netapp-Endura 0:02:59
22 Jose Joao Pimenta Costa Mendes (Por) Team Netapp-Endura
23 Peter Stetina (USA) BMC Racing Team 0:03:01
24 Benjamin Day (Aus) UnitedHealthcare Pro Cycling 0:03:07
25 Clement Chevrier (Fra) Bissell Development Team
26 Janier Alexis Acevedo Colle (Col) Team Garmin-Sharp 0:03:12
27 Leopold König (Cze) Team Netapp-Endura 0:03:14
28 Michael Schär (Sui) BMC Racing Team 0:03:15
29 Kirk Carlsen (USA) Jelly Belly p/b Maxxis 0:03:17
30 Rob Britton (Can) Team SmartStop 0:03:35
31 Robin Carpenter (USA) Hincapie Sportswear Development 0:03:43
32 Lucas Euser (USA) UnitedHealthcare Pro Cycling 0:03:46
33 Rick Zabel (Ger) BMC Racing Team 0:03:50
34 Julian Kyer (USA) Team SmartStop 0:03:56
35 Ryan Anderson (Can) Optum p/b Kelly Benefit Strategies
36 Daniel Alexander Jaramillo Diez (Col) Jamis-Hagens Berman p/b Sutter Home 0:03:58
37 Tom Zirbel (USA) Optum p/b Kelly Benefit Strategies 0:04:05
38 Alex Howes (USA) Team Garmin-Sharp 0:04:06
39 Yannick Eijssen (Bel) BMC Racing Team 0:04:07
40 Alan Marangoni (Ita) Cannondale 0:04:11
41 Hugh Carthy (GBr) Rapha Condor JLT 0:04:12
42 Martin Kohler (Sui) BMC Racing Team 0:04:13
43 Brent Bookwalter (USA) BMC Racing Team
44 Tanner Putt (USA) Bissell Development Team 0:04:15
45 Daniel Eaton (USA) Bissell Development Team
46 Tiago Machado (Por) Team Netapp-Endura 0:04:16
47 Gregor Muhlberger (Aut) Team Netapp-Endura
48 Thomas Dekker (Ned) Team Garmin-Sharp 0:04:17
49 Scott Zwizanski (USA) Optum p/b Kelly Benefit Strategies 0:04:25
50 Hayden Roulston (NZl) Trek Factory Racing

CLASSIFICA GENERALE

1 Tejay van Garderen (USA) BMC Racing Team 17:20:22
2 Thomas Danielson (USA) Team Garmin-Sharp 0:01:32
3 Serghei Tvetcov (Rou) Jelly Belly p/b Maxxis 0:01:45
4 Rafal Majka (Pol) Tinkoff-Saxo 0:01:49
5 Matthew Busche (USA) Trek Factory Racing 0:03:11
6 Joseph Rosskopf (USA) Hincapie Sportswear Development 0:03:31
7 Bartosz Huzarski (Pol) Team Netapp-Endura 0:03:35
8 Carter Jones (USA) Optum p/b Kelly Benefit Strategies 0:03:43
9 Ben Hermans (Bel) BMC Racing Team 0:03:44
10 Bruno Pires (Por) Tinkoff-Saxo 0:05:35
11 Julian Kyer (USA) Team SmartStop 0:05:51
12 Clement Chevrier (Fra) Bissell Development Team 0:06:31
13 Alex Howes (USA) Team Garmin-Sharp 0:07:07
14 Pawel Poljanski (Pol) Tinkoff-Saxo 0:07:18
15 Riccardo Zoidl (Aut) Trek Factory Racing 0:07:35
16 Lucas Euser (USA) UnitedHealthcare Pro Cycling 0:08:29
17 Frank Schleck (Lux) Trek Factory Racing 0:09:26
18 Ruben Zepuntke (Ger) Bissell Development Team 0:10:01
19 Janier Alexis Acevedo Colle (Col) Team Garmin-Sharp 0:14:02
20 Daniel Alexander Jaramillo Diez (Col) Jamis-Hagens Berman p/b Sutter Home 0:14:35
21 Michael Schär (Sui) BMC Racing Team 0:15:48
22 Benjamin King (USA) Team Garmin-Sharp 0:16:25
23 Brent Bookwalter (USA) BMC Racing Team 0:16:50
24 Chris Butler (USA) Hincapie Sportswear Development 0:18:49
25 Peter Stetina (USA) BMC Racing Team 0:19:36
26 David de la Cruz Melgarejo (Esp) Team Netapp-Endura 0:20:25
27 Rob Britton (Can) Team SmartStop 0:21:18
28 Jens Voigt (Ger) Trek Factory Racing 0:23:20
29 Laurent Didier (Lux) Trek Factory Racing 0:23:47
30 Phillip Gaimon (USA) Team Garmin-Sharp 0:24:41
31 Robbie Squire (USA) Jamis-Hagens Berman p/b Sutter Home 0:25:30
32 Tanner Putt (USA) Bissell Development Team 0:25:40
33 Ryan Anderson (Can) Optum p/b Kelly Benefit Strategies 0:26:34
34 Michael Rogers (Aus) Tinkoff-Saxo 0:26:39
35 Tiago Machado (Por) Team Netapp-Endura 0:26:41
36 Lachlan Norris (Aus) Drapac Professional Cycling 0:27:25
37 Javier Megias Leal (Esp) Team Novo Nordisk 0:27:26
38 Tom Zirbel (USA) Optum p/b Kelly Benefit Strategies 0:28:49
39 Rasmus Guldhammer (Den) Tinkoff-Saxo 0:31:35
40 Jose Joao Pimenta Costa Mendes (Por) Team Netapp-Endura 0:33:21
41 Dion Smith (NZl) Hincapie Sportswear Development 0:36:26
42 Richard Handley (GBr) Rapha Condor JLT 0:37:00
43 Hugh Carthy (GBr) Rapha Condor JLT 0:38:20
44 Gregor Muhlberger (Aut) Team Netapp-Endura 0:38:35
45 Patrick Konrad (Aut) Team Netapp-Endura 0:40:49
46 Edward Beltran Suarez (Col) Tinkoff-Saxo 0:40:50
47 Kiel Reijnen (USA) UnitedHealthcare Pro Cycling 0:42:51
48 Daniel Eaton (USA) Bissell Development Team 0:44:57
49 Robin Carpenter (USA) Hincapie Sportswear Development 0:46:32
50 Jesse Anthony (USA) Optum p/b Kelly Benefit Strategies 0:46:37

Van Garderen affronta sotto lacqua la cronoscalata al Vail Pass (foto Jonathan Devich)

Van Garderen affronta sotto l'acqua la cronoscalata al Vail Pass (foto Jonathan Devich)

MOVISTAR IN POLE POSITION A JEREZ

agosto 24, 2014 by Redazione  
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Nella località nota per ospitare ogni anno uno dei più seguiti gran premi di Formula 1 la formazione di Eusebio Unzue, trascinata da Adriano Malori e Jonathan Castroviejo che indossa la prima maglia rossa, si aggiudica la cronosquadre inaugurale della Vuelta con 6” sulle sorprendenti Cannondale e Orica-GreenEdge, consentendo a Nairo Quintana e Alejandro Valverde di avvantaggiarsi subito sui diretti rivali per la generale. Solo 5a la grande favorita Omega-QuickStep, in ritardo il Team Sky di Chris Froome e la Katusha di Joaquim Rodríguez che chiudono anche alle spalle della Tinkoff-Saxo di Alberto Contador.

Come avviene ininterrottamente dal 2010 la Vuelta a España, giunta alla sua 69a edizione, si è aperta con una cronosquadre disputata nell’occasione in quel di Jerez de la Frontera, città dell’Andalusia nota per il circuito sul quale si disputano ogni anno un gran premio di Formula 1 e uno di MotoGP, lungo un percorso di 12,6 km decisamente insidioso sia per le numerose curve sia per il porfido presente nel tratto iniziale e finale dello stesso. Fortunatamente, a differenza di quanto accaduto a Dublino nell’ultimo Giro d’Italia, si è gareggiato con il bel tempo e non vi sono stati incidenti di rilievo. Sulla carta le formazioni da battere erano la Movistar di Nairo Quintana e Alejandro Valverde, potendo contare su specialisti come Adriano Malori e Jonathan Castroviejo ma anche sullo stesso colombiano che ha stupito tutti nella recente cronometro della Vuelta a Burgos, e l’Omega-QuickStep, campionessa mondiale in carica di specialità, di Tony Martin e Rigoberto Urán ma solo la compagine guidata da Eusebio Unzue ha mantenuto le aspettative, chiudendo davanti a tutte con una media di 53,1 km/h e con Castroviejo che è passato per primo sul traguardo e ha conquistato pertanto la prima maglia “roja”, mentre quella di Patrick Lefevere non è andata oltre il 5° posto con un distacco di 11”. A occupare i due gradini più bassi del podio, entrambe con un ritardo di 6”, sono state due formazioni non nuove a exploit nelle cronosquadre ma apparentemente meno attrezzate di altre per questa prova, ovvero la Cannondale di Peter Sagan – addirittura in testa a metà percorso con 5” sulla Movistar, che con la sue doti di guida della bicicletta ha trascinato i compagni (tra i quali Damiano Caruso, che dovrebbe curare la classifica generale) – e l’Orica-GreenEdge di Michael Matthews e Ivan Santaromita, formazione che rispetto al passato è più votata alla montagna con gli emergenti Adam Yates ed Esteban Chaves pronti a dire la loro. Buone anche le prove della Trek di Fabian Cancellara, 4a a 9”, della Giant-Shimano di John Degenkolb, 6a a 16” e soprattutto della Tinkoff-Saxo di Alberto Contador che, grazie al supporto importante degli imprescindibili Daniele Bennati e Matteo Tosatto, si è piazzata 7a a 19” consentendo al madrileno di guadagnare terreno nei confronti di molti dei diretti rivali per la generale, in attesa delle prime montagne che diranno se davvero potrà puntare a vincere la sua terza Vuelta dopo l’incidente che lo ha costretto ad abbandonare il Tour de France e ad arrivare in Spagna in ritardo di preparazione. In particolare, a uscire sconfitte da questa giornata sono state il Team Katusha di Joaquim Rodríguez, 16° a 38” dalla Movistar (anche se era prevedibile una giornata difficile per la formazione russa alla luce di un organico infarcito di scalatori), e soprattutto il Team Sky di Chris Froome che, pur potendo contare su diversi ottimi passisti tra cui Dario Cataldo e Vasil Kiryienka oltre all’anglo-keniano, non è andato oltre l’11° posto a 27”, poco davanti all’Astana di Fabio Aru, 13a a 31”, e alle spalle di una convincente Lampre-Merida 10a a 25”. La compagine blu-fucsia, rimasta orfana del campione uscente Chris Horner (escluso a causa di un basso tasso di cortisolemia), avrà ora in Przemyslaw Niemiec l’atleta deputato a curare la classifica generale anche perchè Damiano Cunego, non al meglio per via dei postumi della caduta che l’ha costretto ad abbandonare il Giro di Polonia, ha perso terreno dai compagni di squadra così come è avvenuto in casa FDJ a Thibaut Pinot, alle prese negli ultimi giorni con una bronchite che ne ha messo a rischio la sua partecipazione alla Vuelta. La prima tappa in linea, 174,4 km da Algeciras a San Fernando con un ininfluente GPM di 3a categoria nelle fasi iniziali e interamente pianeggiante nel prosieguo, strizza l’occhio ai velocisti con Andrea Guardini (Astana) che, dopo i tre recenti successi ottenuti tra Giro di Danimarca ed Eneco Tour, proverà a ripetersi e avrà come principali avversari Sagan, Degenkolb, Nacer Bouhanni (Fdj) e Moreno Hofland (Belkin).

Marco Salonna

ORDINE D’ARRIVO

1 Movistar Team 0:14:13
2 Cannondale 0:00:06
3 Orica Greenedge
4 Trek Factory Racing 0:00:09
5 Omega Pharma – Quick-Step Cycling Team 0:00:11
6 Team Giant-Shimano 0:00:16
7 Tinkoff-Saxo 0:00:19
8 Belkin Pro Cycling Team
9 BMC Racing Team 0:00:21
10 Lampre-Merida 0:00:25
11 Team Sky 0:00:27
12 MTN – Qhubeka 0:00:29
13 Astana Pro Team 0:00:31
14 Lotto Belisol 0:00:31
15 AG2R La Mondiale 0:00:33
16 Team Katusha 0:00:38
17 IAM Cycling 0:00:40
18 Garmin Sharp 0:00:41
19 FDJ.fr 0:00:45
20 Caja Rural – Seguros RGA 0:00:48
21 Cofidis, Solutions Crédits 0:00:51
22 Team Europcar 0:01:03

CLASSIFICA GENERALE

1 Jonathan Castroviejo Nicolas (Spa) Movistar Team 0:14:13
2 Alejandro Valverde Belmonte (Spa) Movistar Team
3 Andrey Amador Bakkazakova (CRc) Movistar Team
4 Imanol Erviti Ollo (Spa) Movistar Team
5 Javier Moreno Bazan (Spa) Movistar Team
6 Nairo Alexander Quintana Rojas (Col) Movistar Team
7 Gorka Izaguirre Insausti (Spa) Movistar Team
8 Adriano Malori (Ita) Movistar Team 0:00:04
9 José Herrada Lopez (Spa) Movistar Team 0:00:06
10 Damiano Caruso (Ita) Cannondale
11 Peter Sagan (Svk) Cannondale
12 Alessandro De Marchi (Ita) Cannondale
13 Maciej Bodnar (Pol) Cannondale
14 Oscar Gatto (Ita) Cannondale
15 Michael Matthews (Aus) Orica Greenedge
16 Simon Clarke (Aus) Orica Greenedge
17 Adam Yates (GBr) Orica Greenedge
18 Ivan Santaromita (Ita) Orica Greenedge
19 Jhoan Esteban Chaves Rubio (Col) Orica Greenedge
20 Fabian Cancellara (Swi) Trek Factory Racing 0:00:09
21 Haimar Zubeldia Agirre (Spa) Trek Factory Racing
22 Fabio Felline (Ita) Trek Factory Racing
23 Bob Jungels (Lux) Trek Factory Racing
24 Jesse Sergent (NZl) Trek Factory Racing
25 Julian David Arredondo Moreno (Col) Trek Factory Racing
26 Jasper Stuyven (Bel) Trek Factory Racing
27 George Bennett (NZl) Cannondale
28 Gianluca Brambilla (Ita) Omega Pharma – Quick-Step Cycling Team 0:00:11
29 Pieter Serry (Bel) Omega Pharma – Quick-Step Cycling Team
30 Rigoberto Uran Uran (Col) Omega Pharma – Quick-Step Cycling Team
31 Tom Boonen (Bel) Omega Pharma – Quick-Step Cycling Team
32 Tony Martin (Ger) Omega Pharma – Quick-Step Cycling Team
33 Wout Poels (Ned) Omega Pharma – Quick-Step Cycling Team
34 Carlos Verona Quintanilla (Spa) Omega Pharma – Quick-Step Cycling Team
35 Nikolas Maes (Bel) Omega Pharma – Quick-Step Cycling Team 0:00:12
36 Chad Haga (USA) Team Giant-Shimano 0:00:16
37 John Degenkolb (Ger) Team Giant-Shimano
38 Tobias Ludvigsson (Swe) Team Giant-Shimano
39 Koen De Kort (Ned) Team Giant-Shimano
40 Lawson Craddock (USA) Team Giant-Shimano
41 Warren Barguil (Fra) Team Giant-Shimano 0:00:19
42 Daniele Bennati (Ita) Tinkoff-Saxo
43 Michael Valgren Andersen (Den) Tinkoff-Saxo
44 Chris Anker Sörensen (Den) Tinkoff-Saxo
45 Alberto Contador Velasco (Spa) Tinkoff-Saxo
46 Ivan Rovny (Rus) Tinkoff-Saxo
47 Oliver Zaugg (Swi) Tinkoff-Saxo
48 Sergio Miguel Moreira Paulinho (Por) Tinkoff-Saxo
49 Robert Gesink (Ned) Belkin Pro Cycling Team
50 Wilco Kelderman (Ned) Belkin Pro Cycling Team

La Movistar aggredisce le strade di Jerez de la Frontera (foto Bettini)

La Movistar 'aggredisce' le strade di Jerez de la Frontera (foto Bettini)

23-08-2014

agosto 23, 2014 by Redazione  
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VUELTA A ESPAÑA

Il team spagnolo Movistar Team si è imposto nella prima tappa, cronometro a squadre di Jerez de la Frontera, percorrendo 12,6 Km in 14′13″ alla media di 53,177 Km/h. Ha preceduto di 6″ il team italiano Cannondale Pro Cycling Team e il team australiano Orica-GreenEDGE. Lo spagnolo Jonathan Castroviejo Nicolas è la prima maglia “roja” con lo stesso tempo dei connazionali Valverde Belmonte e Amador Bikkazakova. Miglior italiano Adriano Malori (Movistar Team), 8° a 4″.

USA PRO CHALLENGE

Lo statunitense Tejay Van Garderen (BMC Racing Team) si è imposto nella sesta tappa, cronoscalata Vail – Vail Pass, percorrendo 16,1 Km in 24′26″ alla media di 39,536 Km/h. Ha preceduto di 53″ il connazionale Danielson e di 1′08″ il rumeno Tvetcov. Miglior italiano Alan Marangoni (Cannondale), 40° a 4′11″. Van Garderen è ancora leader della classifica con 1′32″ su Danielson e 1′45″ suTvetcov. Miglior italiano Ivan Basso (Cannondale), 58° a 51′30″

TOUR DE L’AVENIR

L’australiano Campbell Flakemore (Avanti Racing Team) si è imposto nel prologo, circuito di Saint-Flour, percorrendo 4,4 Km in 5′45″ alla media di 45,913 Km/h. Ha preceduto di 1″ l’italiano Davide Martinelli (Team Sky) e di 3″ l’olandese Roosen.

PUCHAR MINISTRA OBRONY NARODOWEJ

Il polacco Konrad Dabkowski (ActiveJet Team) si è imposto nella corsa polacca, circuito di Szydłowiec, percorrendo 149,6 Km in 3h27′25″ alla media di 43,275 Km/h. Ha preceduto allo sprint il connazionale Stepniak e lo slovacco Baška.

BALTIC CHAIN TOUR (Estonia – Lettonia – Lituania)

L’olandese Mathieu Van Der Poel (BKCP – Powerplus) si è imposto nella quarta tappa, Pärnu – Viljandi, percorrendo 165,5 Km in 3h47′51″ alla media di 43,581 Km/h. Ha preceduto di 10″ il letto Neilands e il tedesco Walsleben. Van Der Poel è il nuovo leader della classifica con 20″ sull’austriaco Fankhauser e 35″ sull’ucraino Kononenko.

GP COLLI ROVESCALESI

L’italiano Mirko Trosino* (Mastromarco Sensi Dover Benedetti) si è imposto nella corsa italiana, circuito di Rovescala, percorrendo 156 Km in 3h44′56″ alla media di 41,612 Km/h. Ha preceduto di 2″ gli italiani Mirco Maestri* (General Store Bottoli Zardini) e Simone Andreetta* (Zalf Euromobil Désirée Fior)

* dilettante

VUELTA 2013 & 2014: LE STARTING LIST A CONFRONTO

agosto 23, 2014 by Redazione  
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Nonostante il forfait last minute del campione uscente Chris Horner e quella già annunciata da tempo di Vincenzo Nibali, sarà una Vuelta stellare quella che si accinge a prendere il via da Jerez de la Frontera e basta citare per questo i nomi di Chris Froome, Alberto Contador, Joaquim Rodríguez, Nairo Quintana e Alejandro Valverde in chiave classifica generale e quelli di Peter Sagan, Fabian Cancellara e Philippe Gilbert per quanto riguarda i successi parziali; di seguito analizziamo i roster di ciascuna delle 22 formazioni in gara, 19 delle quali presenti già nel 2013, confrontate con quelle della passata stagione da cui si evince una netta crescita della qualità complessiva dei corridori al via.

MOVISTAR 2013: Alejandro Valverde, Eros Capecchi, Imanol Erviti, Iván Gutiérrez, José Herrada, Beñat Intxausti, Pablo Lastras, Javier Moreno, Sylwester Szmyd.
MOVISTAR 2014: Alejandro Valverde, Javier Moreno, Adriano Malori, José Herrada, Gorka Izagirre, Jonathan Castroviejo, Imanol Erviti, Nairo Quintana, Andrey Amador.

Nel 2013 vi era un uomo di classifica importante come Valverde, reduce da un buon Tour chiuso al 9° posto malgrado diversi minuti persi nella tappa dei ventagli, ma questa volta accanto al murciano, che ha parzialmente deluso alla Grande Boucle ma si è riscattato a San Sebastiàn, vi è colui che probabilmente è il principale favorito di questa Vuelta, ovvero un Quintana che dopo il trionfo del Giro ha preparato a puntino la corsa a tappe iberica aggiudicandosi la Vuelta a Burgos. Per quanto riguarda i gregari, probabilmente i vari Malori, Gorka Izagirre, Castroviejo e Amador non garantiscono quelle punte di rendimento in salita che garantivano sulla carta Capecchi e Intxausti più di uno Szmyd già in declino nella passata stagione, ma di sicuro sono superiori in pianura; pertanto nel complesso la formazione del 2014 è chiaramente superiore.

AG2R 2013: Domenico Pozzovivo, Julien Bérard, Carlos Betancur, Steve Chainel, Mikael Cherel, Ben Gastauer, Lloyd Mondory, Matteo Montaguti, Rinaldo Nocentini.
AG2R 2014: Carlos Betancur, Maxime Bouet, Hubert Dupont, Damien Gaudin, Patrick Gretsch, Yauheni Hutarovich, Lloyd Mondory, Rinaldo Nocentini, Sébastien Turgot.

La perdita di Pozzovivo per una recente caduta in allenamento è pesantissima per la compagine transalpina che, alla luce delle pessime condizioni di forma in cui, come peraltro nel 2013, sembra essere Betancur, rischia di trovarsi senza un uomo in grado di fare classifica. E’ vero che per il resto Bouet e Dupont sono due discreti scalatori, che un anno fa non erano al via, e Hutarovich può dire la sua nelle volate (complice anche l’assenza di una grande concorrenza), ma l’assenza di Pozzovivo fa sì che la formazione del 2013 abbia una preferenza, sia pure lieve.

ARGOS-SHIMANO 2013: Niklas Arndt, Warren Barguil, Johannes Froehlinger, Thierry Hupond, Reinardt Janse Van Rensburg, Tom Peterson, Georg Preidler, Ramon Sinkeldam, Tom Stamsnijder.
GIANT-SHIMANO 2014: Niklas Arndt, Warren Barguil, Lawson Craddock, John Degenkolb, Johannes Froehlinger, Chad Haga, Koen De Kort, Tobias Ludvigsson, Ramon Sinkeldam.

Rispetto alla passata stagione la formazione olandese può contare su un Barguil molto cresciuto (forse non per poter puntare a una top ten nella generale ma di sicuro per dire la sua nelle tappe di montagna, come avvenuto nella scorsa edizione della Vuelta), su un Arndt che a sua volta ha compiuto il salto di qualità per quanto riguarda le volate, su un buon cronoman come Ludvigsson ma soprattutto su un corridore vincente come Degenkolb che nel 2012 si era aggiudicato ben 5 tappe. L’unica perdita di una certa entità è quella di un buon scalatore come Preidler, ma nel complesso la formazione attuale è nettamente superiore.

ASTANA 2013: Vincenzo Nibali, Janez Brajkovic, Jakob Fuglsang, Andriy Grivko, Maxim Iglinskiy, Tanel Kangert, Paolo Tiralongo, Alessandro Vanotti, Andrey Zeits.
ASTANA 2014: Fabio Aru, Mikel Landa, Tanel Kangert, Paolo Tiralongo, Daniil Fominykh, Andrea Guardini, Alexey Lutsenko, Andrey Zeits, Jacopo Guarnieri.

Sebbene la sua preparazione per la corsa spagnola non fosse stata propriamente ideale, un anno fa Nibali si è presentato al via per vincere cosa che difficilmente, al di là degli exploit del Giro d’Italia, potrà fare un Aru apparso peraltro in ritardo di condizione al Giro di Polonia. Complessivamente con Brajkovic e Fuglsang oltre ai riconfermati Kangert e Tiralongo la formazione del 2013 aveva più qualità in salita sebbene Landa, più adatto comunque alle brevi corse a tappe, possa avere punte di rendimento superiori. In compenso nella compagine attuale sono presenti Guardini – ovvero il corridore più veloce al via della Vuelta, sebbene questo non implichi necessariamente suoi successi nelle frazioni che si concluderanno allo sprint – e una valida spalla come Guarnieri. Tuttavia Nibali, anche prima della consacrazione avvenuta all’ultimo Tour, è pur sempre Nibali e pertanto accordiamo una preferenza sia pure lieve alla compagine di un anno fa.

BELKIN 2013: Bauke Mollema, Theo Bos, Graeme Brown, Stef Clement, Juan Manuel Garate, Luis Leon Sánchez, David Tanner, Laurens Ten Dam, Robert Wagner.
BELKIN 2014: Stef Clement, Laurens Ten Dam, Robert Gesink, Moreno Hofland, Martijn Keizer, Wilco Kelderman, Paul Martens, Maarten Tjallingii, Robert Wagner.

Nella formazione del 2013 erano al via due potenziali uomini da top ten, peraltro entrambi reduci dal Tour, come Mollema e Ten Dam mentre in quella attuale ve ne sono tre: Gesink è un’incognita dopo la recente operazione al cuore ma ha dato buoni segnali al Giro di Polonia e potrebbe far valere la sua freschezza, Kelderman ha brillato al Giro e potrebbe ripetersi anche a una Vuelta in cui ha affinato al meglio la condizione al Tour of Utah; Hofland, per quanto riguarda le volate, non è inferiore a Bos anche se potrebbe avere un treno non all’altezza di quello del connazionale che poteva contare su Brown e Tanner. L’unica assenza pesante è quella di un cacciatore di tappe come Luis Leon Sánchez: nel complesso, però, la formazione attuale ha qualcosa in più.

BMC 2013: Philippe Gilbert, Yannick Eijssen, Martin Kohler, Sebastian Lander, Klaas Lodewyck, Dominik Nerz, Marco Pinotti, Ivan Santaromita, Danilo Wyss.
BMC 2014: Cadel Evans, Dominik Nerz, Philippe Gilbert, Samuel Sánchez, Rohan Dennis, Larry Warbasse, Danilo Wyss, Manuel Quinziato, Steve Morabito.

Difficilmente Sánchez ed Evans, sebbene soprattutto l’australiano sia apparso in ottima condizione aggiudicandosi due tappe consecutive al Tour of Utah, potranno puntare a qualcosa in più di un posto tra i primi 10; in ogni caso offrono certamente più garanzie in chiave classifica generale rispetto a quelle che offrivano Santaromita e il comunque riconfermato Nerz nella scorsa Vuelta. Considerando che Morabito, Dennis e Quinziato sono a loro volta atleti di qualità superiore rispetto a coloro di cui prendono il posto – eccezion fatta per Pinotti che, però, non era al top della condizione nel 2013 – e che Gilbert pur non essendo più quello straripante di un tempo è comunque un eccellente cacciatore di tappe, la compagine del 2014 è di gran lunga superiore.

CAJA RURAL 2013: David Arroyo, Javier Aramendia, André Cardoso, Fabricio Ferrari, Marcos Garcia, Francesco Lasca, Antonio Piedra, Amets Txurruka, Ivan Velasco.
CAJA RURAL 2014: Luis Leon Sánchez, David Arroyo, Francesco Lasca, Javier Aramendia, Amets Txurruka, Pello Bilbao, Antonio Piedra, Lluís Guillermo Mas, Karol Domagalski.

Non vi sono grossi cambiamenti tra le due formazioni con Arroyo che punterà a un posto tra i primi 10 della generale, Txurruka e Piedra ad azioni di lunga gittata nelle tappe di montagna e Lasca a piazzamenti nelle frazioni che si concluderanno allo sprint. Ma nella formazione attuale vi è un Sánchez che, sebbene non sia più l’atleta di qualche stagione orsono, fa comunque sì che il roster del 2014 sia preferibile.

CANNONDALE 2013: Ivan Basso, Guillaume Boivin, Tiziano Dall’Antonia, Lucas Sebastian Haedo, Paolo Longo Borghini, Maciej Paterski, Daniele Ratto, José Cayetano Sarmiento, Cameron Wurf.
CANNONDALE 2014: George Bennett, Peter Sagan, Paolo Longo Borghini, Matthias Krizek, Alessandro De Marchi, Oscar Gatto, Guillaume Boivin, Damiano Caruso, Maciej Bodnar.

Nel 2013 Basso, che aveva saltato il Giro d’Italia, si è presentato al via della Vuelta con ambizioni di chiudere sul podio o quantomeno di avvicinarlo, cosa che nè Caruso nè Bennett nè De Marchi sono in grado di fare. Tuttavia questi tre atleti citati fanno sì che la qualità media della compagine attuale in montagna sia superiore a quella di un anno fa, dove Basso era affiancato solo dal talento inespresso Sarmiento. E’, soprattutto, la presenza di Sagan, al di là di una stagione fin qui buona non eccezionale, a far sì che la formazione del 2014 sia di gran lunga superiore.

COFIDIS 2013: Jérome Coppel, Yohann Bagot, Cyril Bessy, Nicolas Edet, Luis Angel Mate, Adrien Petit, Stéphane Poulhies, Nico Sijmens, Romain Zingle.
COFIDIS 2014: Yoann Bagot, Jérome Coppel, Romain Bardy, Gert Joeaar, Christophe Le Mével, Guillaume Levarlet, Luis Angel Mate, Romain Zingle, Daniel Navarro.

Dopo il ritiro al Tour de France, in cui comunque non si stava comportando male, Navarro si presenta alla Vuelta con ambizioni di top ten che non poteva avere nessuno dei componenti del roster del 2013; se teniamo conto che anche Coppel, pur non essendo più il corridore che a inizio carriera sembrava poter capitanare la nouvelle vague del ciclismo francese, appare comunque in ripresa rispetto alla passata stagione e che per il resto non vi sono cambiamenti di rilievo, la formazione attuale ha decisamente qualcosa in più.

FDJ 2013: Thibaut Pinot, Arnaud Courteille, Kenny Elissonde, Alexandre Geniez, Laurent Mangel, Cédric Pineau, Anthony Roux, Geoffrey Soupe, Jussi Veikkanen.
FDJ 2014: Thibaut Pinot, Nacer Bouhanni, Kenny Elissonde, Geoffrey Soupe, Cédric Pineau, Murilo Fischer, Laurent Mangel, Johan Le Bon, Anthony Roux.

Un anno fa Pinot era arrivato alla Vuelta reduce da un Tour in cui aveva deluso sui Pirenei per poi abbandonare la corsa, mentre questa volta ci arriva forte del suo 3° posto alla Grande Boucle anche se le energie spese in Francia potrebbero venire a mancare in Spagna; come alternativa per la generale c’è Elissonde, che non è cresciuto come ci si aspettava ma che vanta ora nel suo palmarés il successo in cima all’Angliru nella scorsa Vuelta mentre manca nella formazione attuale un terzo uomo da salita all’altezza di Geniez. Tuttavia la presenza di un velocista vincente come Bouhanni fa sì che la squadra del 2014 sia superiore

GARMIN SHARP 2013: Daniel Martin, Caleb Fairly, Tyler Farrar, Koldo Fernández, Alex Howes, Michel Kreder, Nick Nuyens, Alex Rasmussen, Johan Vansummeren.
GARMIN SHARP 2014: André Cardoso, David Millar, Daniel Martin, Ryder Hesjedal, Koldo Fernández, Andrew Talansky, Nathan Brown, Nathan Haas, Johan Vansummeren.

Per quanto riguarda gli arrivi in volata la formazione di un anno fa aveva qualcosa in più con Brown che non può essere messo sullo stesso piano di Farrar, sebbene quest’ultimo comunque già non fosse più il corridore vincente di qualche stagione prima, senza dimenticare una valida spalla come Kreder. Il discorso cambia se guardiamo gli uomini in grado di essere protagonisti in montagna, poichè nel 2013 vi era il solo Daniel Martin, reduce peraltro da un Tour in cui era crollato nella terza settimana, mentre ora sono presenti un buon scalatore come Cardoso, due big come Hesjedal e Talansky (sebbene il primo non sia più quello che vinse il Giro nel 2012 e il secondo non potrà essere al top dopo le cadute che l’hanno costretto al ritiro al Tour) e, soprattutto, Martin dovrebbe essere in condizioni nettamente migliori rispetto alla passata stagione. Se ci aggiungiamo un Millar che potrebbe sorprendere nelle due prove a cronometro se ne evince che la compagine attuale abbia decisamente qualcosa in più.

KATUSHA 2013: Joaquim Rodríguez, Giampaolo Caruso, Vladimir Gusev, Vladimir Isaychev, Dmitry Kozontchuk, Alberto Losada, Daniel Moreno, Luca Paolini, Angel Vicioso.
KATUSHA 2014: Joaquim Rodríguez, Giampaolo Caruso, Sergei Chernetckii, Alexandr Kolobnev, Dmitry Kozontchuk, Alberto Losada, Daniel Moreno, Yuri Trofimov, Eduard Vorganov.

A differenza di quella di un anno fa – in cui Isaychev, Vicioso e Paolini avrebbero potuto giocarsi le proprie carte nelle frazioni meno impegnative, mentre ora come battitore libero vi è il solo Kolobnev che non è più quello di alcune stagioni fa – la formazione attuale è interamente votata alla causa di Rodríguez che ha avuto una stagione difficile con il ritiro al Giro per via di una caduta e un Tour passato a inseguire la condizione ma che a San Sebastiàn è apparso sulla strada giusta per tornare quello dei giorni migliori. Al suo fianco avrà il fedelissimo Moreno, che è in grado di andare a caccia di successi personali nonchè di chiudere a sua volta almeno nella top ten della generale, e in seconda battuta Losada e un Trofimov che potrebbe, però, pagare le fatiche del Tour. Il valore aggiunto fa sì che la formazione del 2014 abbia una lieve preferenza potrebbe essere Caruso che ha disputato un’ottima stagione, è reduce da un buon Giro di Polonia e potrebbe tornare a brillare in una grande corsa a tappe come gli era accaduto a inizio carriera.

LAMPRE-MERIDA 2013: Michele Scarponi, Winner Anacona, Matteo Bono, Luca Dodi, Massimo Graziato, Manuele Mori, Ariel Richeze, Simone Stortoni, Diego Ulissi.
LAMPRE-MERIDA 2014: Winner Anacona, Valerio Conti, Damiano Cunego, Elia Favilli, Roberto Ferrari, Przemyslaw Niemiec, Filippo Pozzato, Ariel Richeze, José Serpa.

Nella formazione del 2013 vi era un solo uomo in grado di dire la sua in montagna, peraltro più per le tappe che per la classifica generale, vale a dire Scarponi, mentre in quella attuale vi sono un Anacona che, come dimostra il 3° posto al Tour of Utah, arriva in condizioni nettamente migliori rispetto a un anno fa, un Niemiec che è un potenziale uomo da top ten, un altro valido scalatore come Serpa e un Cunego il cui rendimento è una grossa incognita, sia per la recente caduta al Giro di Polonia, sia perchè è da due anni che non riesce a essere competitivo in una grande corsa a tappe. Per quanto riguarda le volate non ci sarà solo Richeze in grado di ottenere piazzamenti ma anche Ferrari, mentre a livello di cacciatori di tappe sia Pozzato che Favilli non valgono Ulissi ma nel complesso, e nonostante la clamorosa esclusione dell’ultimo minuto del campione uscente Horner, la compagine attuale ha qualcosa in più.

LOTTO-BELISOL 2013: Bart De Clercq, Francis De Greef, Adam Hansen, Gregory Henderson, Vicente Reynes, Jurgen Van De Walle, Tosh Van Der Sande, Jelle Vanendert, Dennis Vanendert.
LOTTO-BELISOL 2014: Maxime Monfort, Jurgen Van Den Broeck, Sander Armee, Vegard Breen, Bart De Clercq, Jens Debusschere, Adam Hansen, Gregory Henderson, Pim Ligthart.

Sulla carta sono Monfort e Van Den Broeck, più di un De Clercq autore di una stagione fin qui da dimenticare (a differenza di quella scorsa quando arrivava alla Vuelta reduce da buone prestazioni al Tour de France), i due atleti che puntano a una top ten nella generale che sembra, comunque, fuori dalla portata di entrambi; per quanto riguarda i successi parziali Debusschere e Ligthart potrebbero avere qualcosa in più di Reynes e di un Jelle Vanendert che pure nelle ultime due stagioni ha dato qua e là qualche segno di ripresa dopo i fasti del 2011 e un successivo periodo buio. Nel complesso la formazione del 2014 è lievemente superiore, fermo restando il fatto che entrambe appaiono piuttosto modeste.

OMEGA-QUICKSTEP 2013: Tony Martin, Kevin De Weert, Andrew Fenn, Gianni Meersman, Serge Pauwels, Pieter Serry, Zdenek Stybar, Guillaume Van Keirsbulck, Kristof Vandewalle.
OMEGA-QUICKSTEP 2014: Tom Boonen, Gianluca Brambilla, Nikolas Maes, Tony Martin, Wouter Poels, Pieter Serry, Rigoberto Urán, Martin Velits, Carlos Verona.

Stybar e Meersman sono due cacciatori di tappe importanti che vengono meno e il Boonen attuale non è al loro livello ma in chiave classifica generale non c’è paragone tra le due formazioni, con Urán che dopo il secondo posto del Giro sembra aver raggiunto la maturità per puntare al podio alla Vuelta e avrà al fianco due gregari di qualità che già si sono distinti nella corsa rosa come Poels e Brambilla. Chiara preferenza, dunque, alla compagine attuale, tanto più se si considera che Tony Martin è arrivato al top della sua carriera.

ORICA-GREENEDGE 2013: Simon Gerrans, Sam Bewley, Simon Clarke, Baden Cooke, Mitchell Docker, Leigh Howard, Christian Meier, Michael Matthews, Wesley Sulzberger.
ORICA-GREENEDGE 2014: Adam Yates, Brett Lancaster, Cameron Meyer, Johan Esteban Chaves, Ivan Santaromita, Michael Matthews, Mitchell Docker, Sam Bewley, Simon Clarke.

Nei suoi primi tre anni di esistenza la formazione australiana, per quanto riguarda le grandi corse a tappe, ha sempre puntato alle cronosquadre o ai successi parziali nelle frazioni meno impegnative, cosa che farà anche nel 2014 con un Matthews che tenterà di ripetersi dopo un grande Giro d’Italia. La novità è che con Adam Yates e Chaves – e in terza battuta con un Santaromita reduce, però, da una stagione piuttosto opaca – questa formazione sarà competitiva anche nelle tappe più dure e non basta la presenza di Gerrans a mettere quello di un anno fa sullo stesso piano; decisamente superiore dunque il roster attuale.

RADIOSHACK 2013: Fabian Cancellara, Matthew Busche, Ben Hermans, Chris Horner, Markel Irizar, Robert Kiserlovski, Yaroslav Popovych, Gregory Rast, Haimar Zubeldia.
TREK 2014: Fabian Cancellara, Haimar Zubeldia, Jesse Sergent, Fabio Felline, Yaroslav Popovych, Bob Jungels, Jasper Stuyven, Kristof Vandewalle, Julián Arredondo.

Alla vigilia della Vuelta 2013 Horner non era certo un candidato per la vittoria ma un semplice outsider da top ten della generale, così come Kiserlovski e Zubeldia, mentre ora, considerando che il giovane Arredondo non ha nella continuità di rendimento il suo punto di forza e che dopo il Giro d’Italia non si è praticamente più visto, l’unico uomo di classifica rimane il basco che, però, in carriera non è mai riuscito ad andare forte in Spagna dopo un Tour di alto livello come quello appena conclusosi. Due cronomen come Sergent e Vandewalle, in aggiunta al solito Cancellara, sono garanzia di competitività nella cronosquadre inaugurale e inoltre sono al via due talenti emergenti come Jungels e, in misura minore, il nostro Felline: pertanto possiamo dare un giudizio di approssimativa parità tra le due formazioni.

TEAM SKY 2013: Sergio Luis Henao, Edvald Boasson Hagen, Dario Cataldo, Vasil Kiryienka, Christian Knees, Salvatore Puccio, Luke Rowe, Rigoberto Urán, Xabier Zandio.
TEAM SKY 2014: Christopher Froome, Dario Cataldo, Philip Deignan, Peter Kennaugh, Vasil Kiryienka, Christian Knees, Mikel Nieve, Luke Rowe, Kanstantin Siutsou.

Dopo aver vinto il Tour de France con Froome la compagine britannica si era presentata un anno fa con l’obiettivo di puntare ai successi parziali, principalmente con i due colombiani Urán, che pure era reduce dal 2° posto del Giro ma che non era arrivato alla Vuelta al top della condizione in quanto puntava forte sul Mondiale di Firenze, ed Henao nelle tappe di montagna e con Boasson Hagen in quelle meno impegnative. Invece, la formazione attuale è decisamente votata alla classifica generale con Froome a caccia di riscatto dopo le cadute che l’hanno costretto ad abbandonare il Tour de France, Nieve che se potesse effettuare la sua corsa potrebbe puntare a una top ten e Kennaugh e Deignan, oltre ai riconfermati Cataldo e Kiryienka, in grado a loro volta di supportare al meglio il loro leader quando la strada sale. Indubbiamente superiore il roster del 2014

SAXO-TINKOFF 2013: Roman Kreuziger, Rafal Majka, Michael Mørkøv, Evgeni Petrov, Nicolas Roche, Chris Anker Sørensen, Nicki Sørensen, Matteo Tosatto, Oliver Zaugg.
TINKOFF-SAXO 2014: Alberto Contador, Michael Valgren, Daniele Bennati, Jesús Hernández, Sérgio Paulinho, Ivan Rovny, Chris Anker Sørensen, Matteo Tosatto, Oliver Zaugg.

Se dovessimo guardare solo i nomi o meglio il nome di Alberto Contador non avremmo dubbi ad attribuire una preferenza alla formazione attuale, anche se per il resto, malgrado Bennati sia in grado di dire la sua almeno quanto Mørkøv sia in grado di dire la sua negli arrivi in volata, il roster del 2013 sia decisamente superiore con Kreuziger, Majka e Roche tutti sulla carta in grado di chiudere nei primi 10 della generale e Chris Sørensen decisamente più in condizione rispetto a questa stagione, in cui è stato costretto ad abbandonare il Giro per una caduta e da allora non è più stato competitivo. Dopo la frattura alla tibia del Tour de France e la partecipazione in extremis alla Vuelta difficilmente Contador potrà puntare alla classifica generale, ma una volta ritrovata una buona condizione potrà comunque puntare ad aggiudicarsi una delle tappe di montagna e pertanto attribuiamo quantomeno una parità tra le due formazioni.

EUSKALTEL 2013: Samuel Sánchez, Igor Anton, Jorge Azanza, Mikel Landa, Egoi Martínez, Mikel Nieve, Juan José Oroz, Pablo Urtasun, Gorka Verdugo.
EUROPCAR 2014: Romain Sicard, Natnael Berhane, Jérôme Cousin, Dan Craven, Jimmy Engoulvent, Vincent Jérôme, Yannick Martínez, Maxime Mederel, Bryan Nauleau.

Non può esserci paragone tra le due formazioni se si pensa che Sicard, proveniente proprio dalla Euskaltel, nella formazione basca avrebbe avuto almeno cinque corridori superiori a lui – ovvero Sánchez, Anton, Nieve, Landa e Verdugo – mentre nella Europcar è il capitano al di là di un discreto Giro disputato in appoggio a Rolland. Neppure nelle frazioni meno impegnative la compagine transalpina ha uomini in grado sulla carta di fare la differenza e, pertanto, è nettissima la superiorità della Euskaltel.

NETAPP-ENDURA 2013: Leopold König, Jan Bárta, Iker Camaño, David De La Cruz, Zakkari Dempster, Bartosz Huzarski, José Mendes, Daniel Schorn, Paul Voss.
MTN-QHUBEKA 2014: Sergio Pardilla, Gerald Ciolek, Merhawi Kudus, Louis Meintjes, Kristian Sbaragli, Daniel Teklehaimanot, Jay Robert Thomson, Jaco Venter, Jacques Janse Van Rensburg.

Difficilmente alla vigilia della scorsa edizione della Vuelta si poteva pensare che König potesse chiudere nella top ten, nè tantomeno migliorarsi al recente Tour de France, ma nel complesso offriva in montagna più garanzie sia dei talentuosi Kudus e soprattutto Meintjes, sia del più sperimentato Pardilla. Comunque la NetApp aveva in Mendes e De La Cruz altri due discreti scalatori e in Bárta e Huzarski due ottimi cronoman, mentre la Mtn-Qhubeka ha qualcosa in più in volata grazie a Ciolek. Nel complesso possiamo attribuire una sostanziale parità tra le due formazioni.

VACANSOLEIL 2013: Wouter Poels, Grega Bole, Thomas De Gendt, Juan Antonio Flecha, Johnny Hoogerland, Tomasz Marczynski, Markus Barry, Rafael Valls, Lieuwe Westra.
IAM CYCLING 2014: Marcel Aregger, Jonathan Fumeaux, Sébastien Hinault, Dominic Klemme, Pirmin Lang, Matteo Pelucchi, Aleksejs Saramotins, Johann Tschopp.

Non vi era nessun fuoriclasse nella Vacansoleil ma Poels, De Gendt, Marczynski e Valls erano sulla carta tutti atleti in grado di dire la loro in montagna, Flecha, Hoogerland e Westra nelle frazioni intermedie e Bole nelle volate, mentre per la Iam Cycling il solo Tschopp è in grado di rimanere vicino ai migliori quando la strada sale o, eventualmente, anticiparli da lontano come gli riuscì con successo sul Tonale al Giro 2010. Hinault e Pelucchi possono ottenere piazzamenti in volata comunque non superiori a quelli di Bole: netta dunque la superiorità della formazione olandese

Marco Salonna

Il gruppo in gara alla Vuelta 2013 (Tim De Waele)

Il gruppo in gara alla Vuelta 2013 (Tim De Waele)

DIDIER VA IN FUGA E VINCE, SALERNO TRA I PROTAGONISTI

agosto 23, 2014 by Redazione  
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E’ andata in porto la fuga nella terzultima tappa dell’ex Giro del Colorado, con il gruppo dei big che ha lasciato fare per risparmiare energie in vista della difficile cronoscalata al Vail Pass, in programma sabato. Così il successo è andato ad uno dei protagonisti del tentativo di giornata, il lussemburghese Didier, mentre l’italiano Cristiano Salerno è stato ripreso dal gruppo ma ha avuto la forza di non farsi staccare e di concludere la tappa sulla scia dei primi due della classifica, lo statunitense Van Garderen e il polacco Majka

Successo lussemburghese nella terzultima tappa dell’USA Pro Cycling Challenge, la Woodland Park – Breckenridge di 168 Km. Al termine di una fuga di tredici elementi il successo è, infatti, andato al campione nazionale a cronometro del Granducato di Lussemburgo Laurent Didier. Il vincitore, con un’azione solitaria nelle fasi conclusive, è stato capace di resistere alla reazione dei compagni di fuga, il colombiano Janier Acevedo, il canadese Rob Britton e lo statunitense Benjamin King, che hanno occupato nell’ordine le prime posizioni dell’ordine d’arrivo.
Prima della fuga buona ci avevano provato Tiago Machado (NetApp-Endura), Danny Summerhill (UHC), Eric Marcott (SmartStop), Luis Amaran (Jamis-Hagens Berman), Ty Magner e Dion Smith (Hincapie Sportswear), Steve Fisher (Jelly Belly) e Gregory Daniel (Bissell), capaci solo di guadagnare un vantaggio insufficiente a dare spessore alla fuga. Succesivamente, grazie all’azione di Scott Zwizanski (Optum p/b Kelly Benefit Strategies), è ripartito un’altro tentativo con protagonisti Acevedo e King (Garmin), Didier (Trek), Cristiano Salerno (Cannondale), Jose Pimenta (NetApp-Endura), Jai Crawford (Drapac), Chris Butler (Hincapie), Rob Britton (SmartStop), Richard Handley (Rapha-Condor), Daniel Eaton (Bissell) e Luis Lemus (Jelly Belly).
L’ultima salita è stata il teatro della battaglia finale, sia per chi ambiva alla vittoria di giornata, sia a chi mirava a fare sua la corsa americana che si concluderà domenica a Denver. Per la vittoria di giornata, dei dodici battistrada solo 4 si sono trovati nella condizione buona per giocarsi la tappa, con il lussemburghese nettamente più votato all’attacco rispetto ai compagni, strategia che ha premiato, nonostante il maggior impiego di energie.
Per quanto riguarda la generale, Van Gardener ha rafforzato la sua leadership e ora si trova con un vantaggio di 20” su Rafal Majka (Tinkoff-Saxo) e con 37” su Tvetcov (Jelly Belly).
L’unico italiano presente nella fuga di giornata, il ligure di Imperia Cristiano Salerno (Cannondale), dopo l’affondo di colui che sarebbe andato a vincere la tappa è stato ripreso dal gruppo, ma è riuscito a reggere il loro ritmo e ha terminato la tappa con un’onorevole undicesima posizione e con la soddisfazione di aver concluso accodato ai primi due della generale.
Oggi il programma prevede una cronometroscalata di 16,1 km con partenza dai 2484 metri di Vail e arrivo al soprastante ed omonimo passo, a quota 2943 slm.

Mario Prato

ORDINE D’ARRIVO

1 Laurent Didier (Lux) Trek Factory Racing 3:50:38
2 Janier Alexis Acevedo Colle (Col) Team Garmin-Sharp
3 Rob Britton (Can) Team SmartStop
4 Benjamin King (USA) Team Garmin-Sharp 0:00:15
5 Jose Joao Pimenta Costa Mendes (Por) Team Netapp-Endura 0:01:11
6 Daniel Eaton (USA) Bissell Development Team 0:01:26
7 Serghei Tvetcov (Rou) Jelly Belly p/b Maxxis 0:01:33
8 Richard Handley (GBr) Rapha Condor JLT
9 Tejay van Garderen (USA) BMC Racing Team
10 Rafal Majka (Pol) Tinkoff-Saxo
11 Cristiano Salerno (Ita) Cannondale
12 Thomas Danielson (USA) Team Garmin-Sharp 0:01:38
13 Matthew Busche (USA) Trek Factory Racing
14 Chris Butler (USA) Hincapie Sportswear Development
15 Ruben Zepuntke (Ger) Bissell Development Team 0:01:52
16 Joseph Rosskopf (USA) Hincapie Sportswear Development
17 Bartosz Huzarski (Pol) Team Netapp-Endura
18 Lucas Euser (USA) UnitedHealthcare Pro Cycling 0:02:06
19 Michael Schär (Sui) BMC Racing Team
20 Bruno Pires (Por) Tinkoff-Saxo
21 Carter Jones (USA) Optum p/b Kelly Benefit Strategies
22 Julian Kyer (USA) Team SmartStop
23 Michael Rogers (Aus) Tinkoff-Saxo
24 Pawel Poljanski (Pol) Tinkoff-Saxo 0:02:23
25 Ben Hermans (Bel) BMC Racing Team 0:02:49
26 Alex Howes (USA) Team Garmin-Sharp
27 Dion Smith (NZl) Hincapie Sportswear Development 0:03:05
28 David de la Cruz Melgarejo (Esp) Team Netapp-Endura
29 Frank Schleck (Lux) Trek Factory Racing
30 Calvin Watson (Aus) Trek Factory Racing 0:03:24
31 Phillip Gaimon (USA) Team Garmin-Sharp
32 Riccardo Zoidl (Aut) Trek Factory Racing 0:03:34
33 Clement Chevrier (Fra) Bissell Development Team
34 Scott Zwizanski (USA) Optum p/b Kelly Benefit Strategies
35 Peter Stetina (USA) BMC Racing Team 0:03:48
36 Luis Enrique Davila (Mex) Jelly Belly p/b Maxxis 0:04:38
37 Daniel Alexander Jaramillo Diez (Col) Jamis-Hagens Berman p/b Sutter Home 0:04:42
38 Jai Crawford (Aus) Drapac Professional Cycling 0:04:44
39 Edward Beltran Suarez (Col) Tinkoff-Saxo 0:05:32
40 Thomas Dekker (Ned) Team Garmin-Sharp
41 Hayden Roulston (NZl) Trek Factory Racing
42 Patrick Konrad (Aut) Team Netapp-Endura
43 Kirk Carlsen (USA) Jelly Belly p/b Maxxis
44 Gavin Mannion (USA) Team Garmin-Sharp
45 Joonas Henttala (Fin) Team Novo Nordisk 0:06:21
46 Zachary Bell (Can) Team SmartStop
47 Robbie Squire (USA) Jamis-Hagens Berman p/b Sutter Home 0:07:03
48 Elliott Porter (GBr) Rapha Condor JLT 0:08:23
49 Matej Mohoric (Slo) Cannondale 0:08:50
50 Tom Zirbel (USA) Optum p/b Kelly Benefit Strategies

ORDINE D’ARRIVO

1 Tejay van Garderen (USA) BMC Racing Team 16:55:56
2 Rafal Majka (Pol) Tinkoff-Saxo 0:00:20
3 Serghei Tvetcov (Rou) Jelly Belly p/b Maxxis 0:00:37
4 Thomas Danielson (USA) Team Garmin-Sharp 0:00:39
5 Matthew Busche (USA) Trek Factory Racing 0:00:51
6 Joseph Rosskopf (USA) Hincapie Sportswear Development 0:01:14
7 Carter Jones (USA) Optum p/b Kelly Benefit Strategies 0:01:22
8 Bartosz Huzarski (Pol) Team Netapp-Endura 0:01:28
9 Ben Hermans (Bel) BMC Racing Team 0:01:49
10 Julian Kyer (USA) Team SmartStop 0:01:55
11 Alex Howes (USA) Team Garmin-Sharp 0:03:01
12 Bruno Pires (Por) Tinkoff-Saxo
13 Clement Chevrier (Fra) Bissell Development Team 0:03:24
14 Lucas Euser (USA) UnitedHealthcare Pro Cycling 0:04:43
15 Riccardo Zoidl (Aut) Trek Factory Racing 0:04:48
16 Pawel Poljanski (Pol) Tinkoff-Saxo 0:04:56
17 Frank Schleck (Lux) Trek Factory Racing 0:06:52
18 Ruben Zepuntke (Ger) Bissell Development Team 0:07:19
19 Daniel Alexander Jaramillo Diez (Col) Jamis-Hagens Berman p/b Sutter Home 0:10:37
20 Janier Alexis Acevedo Colle (Col) Team Garmin-Sharp 0:10:50
21 Michael Schär (Sui) BMC Racing Team 0:12:33
22 Brent Bookwalter (USA) BMC Racing Team 0:12:37
23 Benjamin King (USA) Team Garmin-Sharp 0:13:39
24 Chris Butler (USA) Hincapie Sportswear Development 0:14:19
25 Peter Stetina (USA) BMC Racing Team 0:16:35
26 David de la Cruz Melgarejo (Esp) Team Netapp-Endura 0:17:26
27 Rob Britton (Can) Team SmartStop 0:17:43
28 Jens Voigt (Ger) Trek Factory Racing 0:20:31
29 Laurent Didier (Lux) Trek Factory Racing 0:20:49
30 Robbie Squire (USA) Jamis-Hagens Berman p/b Sutter Home 0:20:53
31 Tanner Putt (USA) Bissell Development Team 0:21:25
32 Javier Megias Leal (Esp) Team Novo Nordisk
33 Phillip Gaimon (USA) Team Garmin-Sharp 0:22:09
34 Tiago Machado (Por) Team Netapp-Endura 0:22:25
35 Ryan Anderson (Can) Optum p/b Kelly Benefit Strategies 0:22:38
36 Lachlan Norris (Aus) Drapac Professional Cycling 0:24:34
37 Tom Zirbel (USA) Optum p/b Kelly Benefit Strategies 0:24:44
38 Michael Rogers (Aus) Tinkoff-Saxo 0:24:59
39 Rasmus Guldhammer (Den) Tinkoff-Saxo 0:27:06
40 Jose Joao Pimenta Costa Mendes (Por) Team Netapp-Endura 0:30:22
41 Richard Handley (GBr) Rapha Condor JLT 0:31:06
42 Dion Smith (NZl) Hincapie Sportswear Development 0:32:00
43 Hugh Carthy (GBr) Rapha Condor JLT 0:34:08
44 Gregor Muhlberger (Aut) Team Netapp-Endura 0:34:19
45 Patrick Konrad (Aut) Team Netapp-Endura 0:35:57
46 Edward Beltran Suarez (Col) Tinkoff-Saxo 0:36:21
47 Kiel Reijnen (USA) UnitedHealthcare Pro Cycling 0:37:09
48 Jesse Anthony (USA) Optum p/b Kelly Benefit Strategies 0:40:24
49 Daniel Eaton (USA) Bissell Development Team 0:40:42
50 Robin Carpenter (USA) Hincapie Sportswear Development 0:42:49

Il lussemburghese Didier corona con il successo la fuga nella tappa di Breckenridge (foto Jonathan Devich)

Il lussemburghese Didier corona con il successo la fuga nella tappa di Breckenridge (foto Jonathan Devich)

22-08-2014

agosto 22, 2014 by Redazione  
Filed under Ordini d'arrivo

USA PRO CHALLENGE

Il lussemburghese Laurent Didier (Trek Factory Racing) si è imposto nella quinta tappa, Woodland Park – Breckenridge, percorrendo 168 Km in 3h50′38″ alla media di 43,706 Km/h. Ha preceduto allo sprint il colombiano Acevedo Calle e il canadese Britton. Miglior italiano Cristiano Salerno (Cannondale), 11° a 1′33″. Lo statunitense Tejay Van Garderen (BMC Racing Team) è ancora leader della classifica con 20″ sul polacco Majka e 37″ sul rumeno Tvetcov. Miglior italiano Ivan Basso (Cannondale), 58° a 46′49″

TOUR DU LIMOUSIN (Francia)

L’italiano Manuel Belletti (Androni Giocattoli – Venezuela) si è imposto nella quarta ed ultima tappa, Meuzac – Limoges, percorrendo 175,6 Km in 4h23′30″ alla media di 39,985 Km/h. Ha preceduto allo sprint il francese Réza e il belga Leukemans. L’italiano Mauro Finetto (Neri Sottoli) si impone in classifica con 7″ su Leukemans e 11″ sull’italiano Davide Rebellin (CCC Polsat Polkowice).

ARNHEM VEENENDAAL CLASSIC

Il belga Yves Lampaert (Topsport Vlaanderen – Baloise) si è imposto nella corsa olandese, Arnhem – Veenendaal, percorrendo 197,9 Km in 4h35′03″ alla media di 43,170 Km/h. Ha preceduto di 10″ gli olandesi Vingerling e Van Emden. Miglior italiano Marco Zanotti (Parkhotel Valkenburg CT), 40° a 1′11″

BALTIC CHAIN TOUR (Estonia – Lettonia – Lituania)

L’ucraino Mykhaylo Kononenko (Kolss Cycling Team) si è imposto nella terza tappa, Valmiera – Pärnu, percorrendo 164,5 Km in 3h46′50″ alla media di 43,512 Km/h. Ha preceduto allo sprint il russo Stash e l’olandese Van der Poel. Kononenko è tornato leader della classifica con 9″ sull’austriaco Fankhauser e 10″ su Van der Poel.

VOIGT CULLA IL SOGNO DELL’ULTIMA VITTORIA, VIVIANI LO RISVEGLIA

agosto 22, 2014 by Redazione  
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Il sogno del 42enne Voigt, quello dell’ultima vittoria da professionista, s’è infranto contro la legge del gruppo. Ci aveva provato il tedesco della Trek giunto all’ultima sua corsa, prima con la fuga da lontano e poi con il tentativo d’evasione dal gruppetto all’avanguardia. Ma il gruppo ha avuto gioco facile a recuperare, in una delle frazioni più semplici da gestire in questo USA Pro Challenge, e a 750 metri dal traguardo l’ha raggiunto e lasciato sul posto. E a gioire ieri è stato un nostro corridore, Elia Viviani, che ha avuto la meglio sul tedesco Kohler e sul rumeno Tvetcov che, dopo essersi piazzato terzo nel tappone della Monarch Mountain, ha dimostrato di saperci fare anche nelle frazioni per velocisti.

Successo italiano a Colorado Springs; la quarta tappa, interamente disputata su un circuito vallonato, è andata dopo un lungo periodo di astinenza ad Elia Viviani, il capitano designato della Cannondale per questa missione americana. Al termine di una volata a ranghi compatti alle spalle del veronese si sono piazzati Martin Kohler (BMC) e il rumeno Serghei Tvetcov (Jelly Belly). Nulla di invariato, invece, per quanto riguarda la classifica generale con Tejay Van Garderen (BMC) sempre leader.
Se la tappa si è conclusa in volata il plotone non ha certo aspettato, pedalando tranquillamente, l’atto finale allo sprint. Innanzitutto bisogna citare la fuga dei dodici che ha vivacizzato a lungo la tappa, ovvero Jens Voigt (Trek Factory Racing), Laurent Didier (Trek Factory), Gregor Mühlberger (NetApp-Endura), Ruben Zepuntke (Bissell Development), Rob Britton (SmartStop), Oscar Clark (Hincapie Sportswear Development), Toms Skujins (Hincapie Sportswear Development), Steve Fisher (Jelly Belly), Ben Jacques-Maynes (Jamis), Adam Phelan (Drapac), Danny Summerhill (UnitedHealthcare) e Martijn Verschoor (Novo Nordisk). Il vero protagonista di giornata, però, è stato il quasi 43enne Jens Voigt, alla sua ultima corsa in carriera. Il tedesco, quando ha visto che il gruppo reagiva, ha provato l’attacco in solitaria, che ha rischiato di avere successo visto che si è concluso solo a 750 metri dal traguardo, risucchiato dal plotone ormai lanciato nella volata finale.
Oggi quinta tappa dal Woodland Park a Breckenridge, 168 km con lo scollinamento dell’Hoosier Pass (3550 m) a 24 km dal termine.

Mario Prato

ORDINE D’ARRIVO

1 Elia Viviani (Ita) Cannondale 2:28:52
2 Martin Kohler (Sui) BMC Racing Team
3 Serghei Tvetcov (Rou) Jelly Belly p/b Maxxis
4 Tyler Magner (USA) Hincapie Sportswear Development
5 Kiel Reijnen (USA) UnitedHealthcare Pro Cycling
6 Jure Kocjan (Slo) Team SmartStop
7 Alex Howes (USA) Team Garmin-Sharp
8 Jonathan Cantwell (Aus) Drapac Professional Cycling
9 Brent Bookwalter (USA) BMC Racing Team
10 Ryan Anderson (Can) Optum p/b Kelly Benefit Strategies
11 Jacob Rathe (USA) Jelly Belly p/b Maxxis
12 Rasmus Guldhammer (Den) Tinkoff-Saxo
13 Zachary Bell (Can) Team SmartStop
14 Joseph Rosskopf (USA) Hincapie Sportswear Development
15 Tanner Putt (USA) Bissell Development Team
16 Bartosz Huzarski (Pol) Team Netapp-Endura
17 Michael Schär (Sui) BMC Racing Team
18 Daniel Alexander Jaramillo Diez (Col) Jamis-Hagens Berman p/b Sutter Home
19 Gavin Mannion (USA) Team Garmin-Sharp
20 Rafal Majka (Pol) Tinkoff-Saxo
21 Tejay van Garderen (USA) BMC Racing Team
22 Ben Hermans (Bel) BMC Racing Team
23 Tom Moses (GBr) Rapha Condor JLT
24 Clement Chevrier (Fra) Bissell Development Team
25 Bruno Pires (Por) Tinkoff-Saxo
26 Dion Smith (NZl) Hincapie Sportswear Development
27 Benjamin King (USA) Team Garmin-Sharp
28 Carter Jones (USA) Optum p/b Kelly Benefit Strategies
29 Ian Crane (USA) Jamis-Hagens Berman p/b Sutter Home
30 Pawel Poljanski (Pol) Tinkoff-Saxo
31 Bernard Sulzberger (Aus) Drapac Professional Cycling
32 Thomas Danielson (USA) Team Garmin-Sharp
33 Matthew Busche (USA) Trek Factory Racing
34 Peter Stetina (USA) BMC Racing Team
35 Jose Joao Pimenta Costa Mendes (Por) Team Netapp-Endura
36 Cameron Wurf (Aus) Cannondale
37 Tiago Machado (Por) Team Netapp-Endura
38 Patrick Konrad (Aut) Team Netapp-Endura
39 Javier Megias Leal (Esp) Team Novo Nordisk
40 Markel Irizar Aranburu (Esp) Trek Factory Racing
41 Robbie Squire (USA) Jamis-Hagens Berman p/b Sutter Home
42 Frank Schleck (Lux) Trek Factory Racing
43 Thomas Dekker (Ned) Team Garmin-Sharp
44 Richard Handley (GBr) Rapha Condor JLT
45 Jai Crawford (Aus) Drapac Professional Cycling
46 Julian Kyer (USA) Team SmartStop
47 Riccardo Zoidl (Aut) Trek Factory Racing
48 Michael Cuming (GBr) Rapha Condor JLT
49 James Oram (NZl) Bissell Development Team
50 David de la Cruz Melgarejo (Esp) Team Netapp-Endura

CLASSIFICA GENERALE

1 Tejay van Garderen (USA) BMC Racing Team 13:03:45
2 Rafal Majka (Pol) Tinkoff-Saxo 0:00:20
3 Ben Hermans (Bel) BMC Racing Team 0:00:23
4 Thomas Danielson (USA) Team Garmin-Sharp 0:00:34
5 Serghei Tvetcov (Rou) Jelly Belly p/b Maxxis 0:00:37
6 Matthew Busche (USA) Trek Factory Racing 0:00:46
7 Carter Jones (USA) Optum p/b Kelly Benefit Strategies 0:00:49
8 Joseph Rosskopf (USA) Hincapie Sportswear Development 0:00:55
9 Bartosz Huzarski (Pol) Team Netapp-Endura 0:01:09
10 Julian Kyer (USA) Team SmartStop 0:01:22
11 Clement Chevrier (Fra) Bissell Development Team 0:01:23
12 Alex Howes (USA) Team Garmin-Sharp 0:01:45
13 Bruno Pires (Por) Tinkoff-Saxo 0:02:28
14 Brent Bookwalter (USA) BMC Racing Team 0:02:37
15 Riccardo Zoidl (Aut) Trek Factory Racing 0:02:47
16 Pawel Poljanski (Pol) Tinkoff-Saxo 0:04:06
17 Lucas Euser (USA) UnitedHealthcare Pro Cycling 0:04:10
18 Frank Schleck (Lux) Trek Factory Racing 0:05:20
19 Ruben Zepuntke (Ger) Bissell Development Team 0:07:00
20 Daniel Alexander Jaramillo Diez (Col) Jamis-Hagens Berman p/b Sutter Home 0:07:28
21 Michael Schär (Sui) BMC Racing Team 0:12:00
22 Janier Alexis Acevedo Colle (Col) Team Garmin-Sharp 0:12:03
23 Jens Voigt (Ger) Trek Factory Racing 0:13:14
24 Tanner Putt (USA) Bissell Development Team 0:14:08
25 Javier Megias Leal (Esp) Team Novo Nordisk
26 Chris Butler (USA) Hincapie Sportswear Development 0:14:14
27 Peter Stetina (USA) BMC Racing Team 0:14:20
28 Lachlan Norris (Aus) Drapac Professional Cycling 0:14:34
29 Benjamin King (USA) Team Garmin-Sharp 0:14:57
30 Tiago Machado (Por) Team Netapp-Endura 0:15:08
31 Ryan Anderson (Can) Optum p/b Kelly Benefit Strategies 0:15:21
32 Robbie Squire (USA) Jamis-Hagens Berman p/b Sutter Home 0:15:23
33 David de la Cruz Melgarejo (Esp) Team Netapp-Endura 0:15:54
34 Tom Zirbel (USA) Optum p/b Kelly Benefit Strategies 0:17:27
35 Rob Britton (Can) Team SmartStop 0:19:16
36 Rasmus Guldhammer (Den) Tinkoff-Saxo 0:19:49
37 Phillip Gaimon (USA) Team Garmin-Sharp 0:20:18
38 Laurent Didier (Lux) Trek Factory Racing 0:22:22
39 Hugh Carthy (GBr) Rapha Condor JLT 0:24:08
40 Michael Rogers (Aus) Tinkoff-Saxo 0:24:26
41 Jesse Anthony (USA) Optum p/b Kelly Benefit Strategies 0:24:51
42 Gregor Muhlberger (Aut) Team Netapp-Endura 0:27:02
43 Kiel Reijnen (USA) UnitedHealthcare Pro Cycling 0:29:52
44 Dion Smith (NZl) Hincapie Sportswear Development 0:30:28
45 Jose Joao Pimenta Costa Mendes (Por) Team Netapp-Endura 0:30:44
46 Richard Handley (GBr) Rapha Condor JLT 0:31:06
47 Patrick Konrad (Aut) Team Netapp-Endura 0:31:58
48 Michael Torckler (NZl) Team SmartStop 0:32:14
49 Edward Beltran Suarez (Col) Tinkoff-Saxo 0:32:22
50 Robin Carpenter (USA) Hincapie Sportswear Development 0:32:49

Viviani si impone a Colorado Spring, la cittadina che applaudì il trionfo iridato di Moreno Argentin nel 1986 (foto Jonathan Devich)

Viviani si impone a Colorado Spring, la cittadina che applaudì il trionfo iridato di Moreno Argentin nel 1986 (foto Jonathan Devich)

VUELTA A ESPAÑA 2014 – LA “PRIMERA SEMANA”

agosto 22, 2014 by Redazione  
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Ecco le tappe della prima settimana della Vuelta 2014, quelle nelle quali i favoriti cominceranno a studiarsi e ad affinare le armi sulle prime difficoltà del tracciato, in attesa dell’arrivo in salita di giovedì sull’Alto Cumbres Verdes. Ci sarà spazio anche per i velocisti e i finisseur e qualche strappo anche per saggiare la condizione dei rivali, come quello al 14% nel finale di Córdoba. Atto d’apertura la prima delle tre prove contro il tempo, la cronosquadre serotina di Jerez de la Frontera

1a TAPPA: JEREZ DE LA FRONTERA (12,6 Km – cronometro a squadre)

Per la quarta volta nella storia la Vuelta a España prende le mosse dalla quinta cittadina per popolazione dell’Andalusia, che era già sede della tappa d’apertura nel 1979, nel 1984 e nel 1992. In questi tre precedenti si disputò il classico cronoprologo (nel 1984 vinto da Francesco Moser, che di lì a due mesi avrebbe conquistato il suo primo e unico Giro d’Italia) ed anche stavolta il via sarà contro il tempo, ma con una formula diversa, quella della cronosquadre, come puntualmente avviene fin dal 2010. Il tracciato prescelto dagli organizzatori si presenta totalmente pianeggiante e proporrà l’unica insidia nelle curve, prevista nel numero di 25 circa. La prima formazione prenderà il via da Plaza del Mamelón poco dopo le 19 del 23 agosto mentre l’arrivo dell’ultima formazione in gara avverrà attorno alle 20.40 in Avenida Álvaro Domecq. Previsti circa 13 minuti di gara e una media che potrebbe facilmente superare i 55 Km/h. Oltre ai quattro precedenti citati Jerez ha accolto altri sette traguardi della Vuelta, tra i quali ricordiamo quelli conquistati da Nicola Milani nel 1996 (tappa Marbella – Jerez) e dalla Gatorade nel 1992 (cronosquadre Arcos de la Frontera – Jerez).

2a TAPPA: ALGECIRAS – SAN FERNANDO (174,4 Km)

È la prima delle cinque frazioni che gli organizzatori hanno riservato ai velocisti. Le difficoltà altimetriche saranno ininfluenti, poiché si dovranno affrontare solo un colle di 3a categoria subito dopo la partenza, l’Alto del Cabrito (340 metri, 9,2 Km al 3,1%), e altri due strappetti attorno a metà tappa, in zona rifornimento. In tutto il resto della tappa regnerà la pianura, con i tratti più insidiosi che cominceranno dopo il secondo dei due traguardi volanti ad abbuoni; gli ultimi 40 Km, infatti, si svolgeranno in prossimità delle rive dell’oceano, con tutti i rischi connessi alla possibilità che si verifichino ventagli e conseguenti fratture nel gruppo. Da segnalare che, all’imbocco dell’ultimo chilometro, i corridori si troveranno sotto le ruote un breve tratto in lievissima ascesa che potrebbe influire sull’esito della volata. Algeciras, cittadina andalusa affacciata sullo Stretto di Gibilterra, accoglierà la Vuelta per la prima volta dopo esser stata traguardo volante in occasione della tappa Cadice – Estepona del 1998 (sprint conquistato da Juan Carlos Vicario, tappa da Jaan Kirsipuu). San Fernardo, conosciuta anche come La Isla, accoglierà per la prima volta un arrivo dopo esser stata nel 1992 sede di partenza della prima semitappa della seconda tappa, terminata a Jerez con il successo allo sprint di Abdujaparov.

3a TAPPA: CADICE – ARCOS DE LA FRONTERA (197,8 Km)

Tolte le tre tappe a cronometro previste, le cinque destinate ai velocisti e le sette che il gruppo trascorrerà in montagna, rimangono sei giornate “alternative”, di quelle che si definiscono di media montagna. La prima sarà questa terza frazione di quasi 200 Km, la terza per lunghezza tra quelle previste quest’anno, che rappresenterà anche la prima occasione per i cacciatori di tappe, se la squadra della maglia “roja” di turno (o di chi è ben piazzato in classifica e ambisce alle insegne del primato) li lascerà andare. Il tentativo potrebbe nascere, come spesso avviene, nei chilometri iniziali, oppure nel tratto compreso tra l’82° e il 144° Km di gara, nel quale saranno concentrati i due traguardi volanti e i quattro GPM previsti quest’oggi, sui quali spicca per quota il Puerto del Boyar (1100 metri), impegnativo solamente negli ultimi 2 Km (media del 7%), ma troppo distante dal traguardo per essere definito risolutivo. Comunque vada a finire, a decidere le sorti di questa frazione sarà lo strappetto finale, circa 800 metri al 6%, che fa gola ai finisseur ma che potrebbe anche non respingere tutti i velocisti, poiché potrebbero rimanere davanti quelli più resistenti e abituati a far tutto da soli, senza l’ausilio delle proprie formazioni. La città di Cadice, dalla quale Cristoforo Colombo salpò in occasione del secondo e del quarto viaggio verso l’America, ha finora ospitato quattro partenze di tappa e tre arrivi (si imposero lo spagnolo Gelabert nel 1950, lo spagnolo Ocaña nel prologo che diede il via all’edizione del 1970 e l’olandese Blijlevens nel 1998). Il centro di Arcos de la Frontera, uno dei più pittoreschi della nazione, nel 1992 accolse la partenza di una cronosquadre terminata a Jerez e vinta dalla Gatorade.

4a TAPPA: MAIRENA DEL ALCOR – CÓRDOBA (164,7 Km)

La seconda tappa di media montagna della Vuelta 2014 si annuncia più interessante rispetto a quella disputata ventiquattrore prima e non solo perché, stavolta, le salite saranno più vicine al traguardo. Quest’ultimo fino a una quindicina di anni fa era terreno di caccia quasi esclusivo dei velocisti, quando non era proposto a cronometro. Un anno, poi, gli organizzatori scoprirono alle porte della città una salita non durissima (8 Km al 4,7%) ma dotata di un picco al 16% che cambiò la destinazione d’uso delle frazioni cordovesi. Se prima qui vincevano i Van Poppel, i Minali e i Freire, cominciarono poi a imporsi corridori del calibro dello scozzese David Millar, dell’italiano Leonardo Bertagnolli o dello slovacco Peter Sagan, che nel 2011 è stato l’ultimo a imporsi su questo traguardo. Tutto merito dell’Alto del Catorce por Ciento (il nome significa 14%, anche se, come detto, il picco massimo di pendenza è più elevato), che quest’anno svetta sull’altimetria a 26 Km dalla conclusione, classificato di 2a categoria e preceduto da un colle di 3a, l’Alto de San Jeronimo. Non va comunque esclusa a priori la possibilità che non si verifichi molta selezione e si arrivi allo sprint, come accadde nel 2008, quando Tom Boonen prevalse su Bennati e Zabel. Mentre Mairena del Alcor debutta nel tracciato della Vuelta, una storica città come Córdoba, patrimonio dell’umanità dell’UNESCO, è alla sua 19a “presenza”. Se l’ultimo a trionfare è stato, come detto, Sagan, il primo fu lo spagnolo Antonio Karmany nel 1959: in mezzo si collocano, tra le altre, le affermazioni di Endrio Leoni nel 1994, Nicola Minali nel 1996, Leonardo Bertagnolli nel 2005 e Paolo Bettini nel 2006.

5a TAPPA: PRIEGO DE CÓRDOBA – RONDA (180 Km)

Tornano in scena i velocisti in un’altra tappa a loro totalmente dedicata e nonostante le difficoltà altimetriche del finale che faranno della frazione di Ronda la più impegnativa tra quelle pensate per i virtuosi dello sprint. Priva di asperità di rilievo per la maggior parte del suo sviluppo, a parte l’intrusione di modesti e isolati zampellotti, a una ventina di chilometri dalla conclusione questa tappa proporrà una facile ascesa di 3a categoria, il Puerto El Saltillo (3,6 Km 4,4%), che potrebbe rimanere nelle gambe poiché solitamente i finali di tappa sono affrontati a tutta e, per qualcuno, anche un piccolo ostacolo talvolta si tramuta in un muro. Per esempio, c’è chi, tra gli sprinter, potrebbe patire il finale poiché non c’è solo il “Saltillo” ma un falsopiano lievemente ascendente negli ultimi 1500 metri, pur non potendosi parlare di salita in senso stretto. E big? Dopo due giornate i cui finali li avranno comunque costretti a stare guardinghi, probabilmente oggi si prenderanno una mezza giornata di riposo, in attesa della prima tappa di montagna, prevista per l’indomani. Priego de Córdoba, centro stretto attorno al medioevale castello dei Medinaceli, nel 1976 ospitò l’arrivo della seconda tappa, vinta dal lussemburghese Roger Gilson. Ronda, una delle più antiche cittadine dell’Andalusia, debutta come arrivo ma ha all’attivo due traguardi volanti, disputati nel 1995 (Francky Andreu, tappa Siviglia – Marbella vinta da Nicola Minali) e nel 1997 (Cédric Vasseur, tappa Jerez de la Frontera – Málaga, vinta da Marcel Wüst)

6a TAPPA: BENALMÁDENA – ALTO CUMBRES VERDES (LA ZUBIA) (167,1 Km)

E’ il giorno nel quale capiremo se il colombiano Nairo Quintana, grande favorito per il successo finale assieme al britannico Froome, si è schierato al via con la stessa condizione che ha palesato al Giro d’Italia e alla recente Vuelta a Burgos, che ha conquistato grazie alla vittoria nel tappone con arrivo in salita alle Lagunas de Neila. Oggi, infatti, per la prima volta i corridori in gara faranno i conti con le salite vere, dopo le scaramucce altrimetriche viste nelle giornate precedenti. Il menù del giorno proporrà tre GPM, con i riflettori puntati quasi esclusivamente sull’ultimo, che coinciderà anche con il primo degli otto arrivi in salita previsti dalla Vuelta 2014, in cima all’inedito Alto Cumbres Verdes. È un debuttante di “lusso”, a cinque stelle di difficoltà per via delle elevate pendenze che si registreranno su quest’ascesa breve (4,6 Km), dove ai disagi delle inclinazioni (10% di media negli ultimi 4000 metri, con un picco al 24%) si uniranno quelli dovuti alle linearità della strada che rimonta le prime pendici della Sierra Nevada praticamente senza incontrare mai curve. Su questa gara peserà molto anche la condotta che il gruppo terrà fin dall’inizio di questa tappa, tenendo conto che in precedenza si dovranno affrontare prima i 12,3 Km al 5,7% dell’Alto de Zafarraya e poi i 5,8 Km al 5,8% dell’Alto de Los Bermejales. Benalmádena, località turistica della “Costa del Sol”, è stata sede d’arrivo della 18a tappa della Vuelta del 1986, partita da Granada e vinta dal russo Viktor Demidenko. È, invece, la prima volta per La Zubia, il comune del quale è originario l’ex corridore Francisco Cabello, che ricordiamo vincitore della tappa di Brighton al Tour de France del 1994.

7a TAPPA: ALHENDÍN – ALCAUDETE (169 Km)

Consegnata alla storia la prima tappa difficile, la prima settimana della Vuelta 2014 si chiude con una frazione trabocchetto, di media montagna, nella quale potrebbe provarci chi è stato ricacciato indietro dalle ripide pendenze dell’Alto Cumbres Verdes. Il tracciato, privo di grandi pendenze, è adatto alle imboscate e la maglia “roja” di turno correrà con le antenne ben dritte se ci terrà a conservarla oppure, al contrario, conscia delle tappe più impegnative a venire, potrebbe anche decidere di lasciarla per qualche giorno. Lungo il cammino verso Alcaudete s’incontreranno diversi trampolini utili per dare il “la” a un tentativo, sui quali spiccano i due GPM in programma, l’Alto de Íllora (6,8 Km al 6,6%) e l’Alto Ahillo (12,1 Km al 4%). Quest’ultimo sarà affrontato in apertura del circuito finale, un anello vallonato di 56 Km che si concluderà con una dolce salitella in cima alla quale sarà collocato il traguardo, un altra linea d’arrivo tarata sulle misure dei finisseur. Ospiteranno per la prima volta la Vuelta sia Alhendín, centro della provincia di Granada nel quale è nato l’ex corridore Antonio Miguel Díaz, sia Alcaudete. L’ascesa verso quest’ultimo centro, però, in due occasioni è stata considerata traguardo GPM: primo passaggio nel 1981, quando Vicente Belda scollinò per primo nel corso della Écija – Jaén (vinta da Juan Fernández Martín); secondo passaggio nel 1994, quando il francese Luc Leblanc fece suo lo speciale traguardo della tappa Córdoba – Granada, conquistata dal suo connazionale Laurent Jalabert.

Mauro Facoltosi

La località di Cumbres Verdes, traguardo della prima tappa di montagna della Vuelta (www.granadanatural.com)

La località di Cumbres Verdes, traguardo della prima tappa di montagna della Vuelta (www.granadanatural.com)

21-08-2014

agosto 21, 2014 by Redazione  
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USA PRO CHALLENGE

L’italiano Elia Viviani (Cannondale) si è imposto nella quarta tappa, circuito di Colorado Springs, percorrendo 113 Km in 2h28′52″ alla media di 45,544 Km/h. Ha preceduto allo sprint l’elvetico Kohler e il rumeno Tvetcov. Lo statunitense Tejay Van Garderen (BMC Racing Team) è ancora leader della classifica con 20″ sul polacco Majka e 23″ sul belga Hermans. Miglior italiano Ivan Basso (Cannondale), 56° a 36′49″

TOUR DU LIMOUSIN (Francia)

L’italiano Mauro Finetto (Neri Sottoli) si è imposto nella terza tappa, Lac de Vassivière – Le Maupuy Les Monts de Guéret, percorrendo 183,2 Km in 4h28′07″ alla media di 40,997 Km/h. Ha preceduto allo sprint il francese Simon e l’italiano Davide Rebellin (CCC Polsat Polkowice). Finetto è il nuovo leader della classifica con 11″ su Rebellin e sul belga Leukemans

BALTIC CHAIN TOUR (Estonia – Lettonia – Lituania)

Il russo Ivan Balykin (RusVelo) si è imposto nella seconda tappa, Riga – Sigulda, percorrendo 157,7 Km in 3h22′56″ alla media di 46,626 Km/h. Ha preceduto allo sprint l’austriaco Weiss e di 9″ l’olandese Van der Poel. L’austriaco Clemens Fankhauser (Tirol Cycling Team) è il nuovo leader della classifica con lo stesso tempo dell’ucraino Kononenko e 3″ su Van der Poel.

COLORADO, VAN GARDEREN TORNA AL VERTICE

agosto 21, 2014 by Redazione  
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Vincitore della scorsa edizione dell’ex Giro del Colorado, lo statunitense Tejay Van Garderen è tornato ad issarsi al vertice della corsa statunitense al termine di una delle tappa più impegnative. In programma la doppia ascesa alla Monarch Mountain, al termine della quale il corridore della BMC si è ritrovato solo al comando con il polacco Majka, uno dei grandi protagonisti della stagione 2014, “giustiziato” allo sprint dal nuovo capoclassifica. Oggi tappa a Colorado Springs, la città della vittoria azzurra di Argentin ai mondiali del 1986

Tappa regina quella in programma all’USA Pro Cycling Challenge e il successo con annesso primo posto nella generale è andato a un reduce del Tour de France, nonché vincitore di questa competizione lo scorso anno, Tejay van Garderen (BMC). In seconda posizione, incapace di rispondere alla stoccata finale dell’americano, si è piazzato Rafal Majka (Tinkoff-Saxo) ,che ha così conquistato anche la seconda posizione nella generale. Terzo a 20” dalla coppia di testa si è piazzato Serghei Ţvetcov (Jelly Belly) che è così salito al quinto posto in classifica.
Con una prima fase dove ogni tentativo di fuga veniva tarpato sul nascere, l’andamento è nettamente modificato quando la salita si è presentata sotto le ruote del plotone. Nonostante un loro portacolori vestisse le insegne del primato, la squadra più attiva a creare tentativi di attacco è stata la Garmin-Sharp del leader Alex Howes, sperando forse di sfruttare a proprio vantaggio, con qualche altro corridore, le difficoltà altimetriche in programma, ovvero la doppia ascesa alla Monarch Mountain, approcciata da due versanti differenti. Il vincitore dello scorso anno ha, però, giocato al gatto con il topo e, sornione, ha fatto sfogare le altrui energie fino a quando ha potuto affondare il suo attacco, al quale ha risposto solo il polacco.
Nelle fasi salienti della gara si è ritrovato in testa alla corsa un gruppetto di 8 elementi, Van Garderen e Ben Hermans (BMC), Tom Danielson e Acevedo (Garmin-Sharp), Rafal Majka, Michael Rogers e Pawel Poljanski (Tinkoff Saxo) e Carter Jones (Optum Pro Cycling’s), con l’americano della BMC che ha sferrato l’attacco buono per andare al traguardo, seguito ma mai messo in difficoltà dal polacco della Tinkoff.
Oggi la quarta tappa si disputerà interamente in circuito a Colorado Springs, il centro dove 6 settembre del 1986 Moreno Argentin si lauerò campione del mondo: da percorrere un anello di una trentina di chilometri da ripetere 4 volte, con un percorso vallonato che indurrà agli attacchi i finisseur.

Mario Prato

ORDINE D’ARRIVO

1 Tejay van Garderen (USA) BMC Racing Team 3:50:41
2 Rafal Majka (Pol) Tinkoff-Saxo
3 Serghei Tvetcov (Rou) Jelly Belly p/b Maxxis 0:00:20
4 Ben Hermans (Bel) BMC Racing Team 0:00:24
5 Thomas Danielson (USA) Team Garmin-Sharp
6 Carter Jones (USA) Optum p/b Kelly Benefit Strategies 0:00:30
7 Joseph Rosskopf (USA) Hincapie Sportswear Development 0:00:39
8 Matthew Busche (USA) Trek Factory Racing 0:00:45
9 Bartosz Huzarski (Pol) Team Netapp-Endura 0:00:51
10 Clement Chevrier (Fra) Bissell Development Team 0:01:06
11 Julian Kyer (USA) Team SmartStop 0:01:09
12 Bruno Pires (Por) Tinkoff-Saxo 0:01:18
13 Riccardo Zoidl (Aut) Trek Factory Racing 0:01:21
14 Pawel Poljanski (Pol) Tinkoff-Saxo 0:01:47
15 Lucas Euser (USA) UnitedHealthcare Pro Cycling 0:01:57
16 Frank Schleck (Lux) Trek Factory Racing
17 Brent Bookwalter (USA) BMC Racing Team
18 Alex Howes (USA) Team Garmin-Sharp
19 Daniel Alexander Jaramillo Diez (Col) Jamis-Hagens Berman p/b Sutter Home 0:03:07
20 Janier Alexis Acevedo Colle (Col) Team Garmin-Sharp 0:04:20
21 Ruben Zepuntke (Ger) Bissell Development Team 0:05:36
22 Laurent Didier (Lux) Trek Factory Racing 0:06:47
23 Michael Schär (Sui) BMC Racing Team 0:09:49
24 Jens Voigt (Ger) Trek Factory Racing 0:11:55
25 Robbie Squire (USA) Jamis-Hagens Berman p/b Sutter Home 0:12:58
26 Benjamin King (USA) Team Garmin-Sharp
27 Lachlan Norris (Aus) Drapac Professional Cycling
28 Chris Butler (USA) Hincapie Sportswear Development
29 Ryan Anderson (Can) Optum p/b Kelly Benefit Strategies
30 Phillip Gaimon (USA) Team Garmin-Sharp
31 Javier Megias Leal (Esp) Team Novo Nordisk
32 Gregor Muhlberger (Aut) Team Netapp-Endura
33 Peter Stetina (USA) BMC Racing Team
34 Tanner Putt (USA) Bissell Development Team
35 David de la Cruz Melgarejo (Esp) Team Netapp-Endura
36 Rob Britton (Can) Team SmartStop
37 Benjamin Day (Aus) UnitedHealthcare Pro Cycling
38 Tiago Machado (Por) Team Netapp-Endura
39 Tom Zirbel (USA) Optum p/b Kelly Benefit Strategies
40 Rasmus Guldhammer (Den) Tinkoff-Saxo
41 Edward Beltran Suarez (Col) Tinkoff-Saxo
42 Michael Rogers (Aus) Tinkoff-Saxo
43 Hugh Carthy (GBr) Rapha Condor JLT
44 Jose Joao Pimenta Costa Mendes (Por) Team Netapp-Endura
45 Jesse Anthony (USA) Optum p/b Kelly Benefit Strategies 0:17:55
46 Ian Crane (USA) Jamis-Hagens Berman p/b Sutter Home 0:27:53
47 Zachary Bell (Can) Team SmartStop
48 Ben Jacques-Maynes (USA) Jamis-Hagens Berman p/b Sutter Home
49 Rick Zabel (Ger) BMC Racing Team
50 Cristiano Salerno (Ita) Cannondale

CLASSIFICA GENERALE

1 Tejay van Garderen (USA) BMC Racing Team 10:34:53
2 Rafal Majka (Pol) Tinkoff-Saxo 0:00:20
3 Ben Hermans (Bel) BMC Racing Team 0:00:23
4 Thomas Danielson (USA) Team Garmin-Sharp 0:00:34
5 Serghei Tvetcov (Rou) Jelly Belly p/b Maxxis 0:00:37
6 Matthew Busche (USA) Trek Factory Racing 0:00:46
7 Carter Jones (USA) Optum p/b Kelly Benefit Strategies 0:00:49
8 Joseph Rosskopf (USA) Hincapie Sportswear Development 0:00:55
9 Bartosz Huzarski (Pol) Team Netapp-Endura 0:01:09
10 Julian Kyer (USA) Team SmartStop 0:01:22
11 Clement Chevrier (Fra) Bissell Development Team 0:01:23
12 Alex Howes (USA) Team Garmin-Sharp 0:01:45
13 Bruno Pires (Por) Tinkoff-Saxo 0:02:28
14 Brent Bookwalter (USA) BMC Racing Team 0:02:37
15 Riccardo Zoidl (Aut) Trek Factory Racing 0:02:47
16 Pawel Poljanski (Pol) Tinkoff-Saxo 0:04:06
17 Lucas Euser (USA) UnitedHealthcare Pro Cycling 0:04:10
18 Frank Schleck (Lux) Trek Factory Racing 0:05:20
19 Janier Alexis Acevedo Colle (Col) Team Garmin-Sharp 0:06:02
20 Ruben Zepuntke (Ger) Bissell Development Team 0:07:00
21 Daniel Alexander Jaramillo Diez (Col) Jamis-Hagens Berman p/b Sutter Home 0:07:28
22 Michael Schär (Sui) BMC Racing Team 0:12:00
23 Jens Voigt (Ger) Trek Factory Racing 0:12:22
24 Rob Britton (Can) Team SmartStop 0:13:15
25 Javier Megias Leal (Esp) Team Novo Nordisk 0:14:08
26 Tanner Putt (USA) Bissell Development Team
27 Lachlan Norris (Aus) Drapac Professional Cycling 0:14:09
28 Chris Butler (USA) Hincapie Sportswear Development 0:14:14
29 Phillip Gaimon (USA) Team Garmin-Sharp 0:14:17
30 Peter Stetina (USA) BMC Racing Team 0:14:20
31 Benjamin King (USA) Team Garmin-Sharp 0:14:57
32 Tiago Machado (Por) Team Netapp-Endura 0:15:08
33 Ryan Anderson (Can) Optum p/b Kelly Benefit Strategies 0:15:21
34 Robbie Squire (USA) Jamis-Hagens Berman p/b Sutter Home 0:15:23
35 Tom Zirbel (USA) Optum p/b Kelly Benefit Strategies 0:15:28
36 David de la Cruz Melgarejo (Esp) Team Netapp-Endura 0:15:54
37 Hugh Carthy (GBr) Rapha Condor JLT 0:18:07
38 Michael Rogers (Aus) Tinkoff-Saxo 0:18:25
39 Rasmus Guldhammer (Den) Tinkoff-Saxo 0:19:49
40 Gregor Muhlberger (Aut) Team Netapp-Endura 0:21:01
41 Laurent Didier (Lux) Trek Factory Racing 0:21:55
42 Jesse Anthony (USA) Optum p/b Kelly Benefit Strategies 0:24:51
43 Benjamin Day (Aus) UnitedHealthcare Pro Cycling 0:29:10
44 Kiel Reijnen (USA) UnitedHealthcare Pro Cycling 0:29:52
45 Carson Miller (USA) Jamis-Hagens Berman p/b Sutter Home 0:30:02
46 Michael Torckler (NZl) Team SmartStop 0:30:15
47 Dion Smith (NZl) Hincapie Sportswear Development 0:30:28
48 Jose Joao Pimenta Costa Mendes (Por) Team Netapp-Endura 0:30:44
49 Ivan Basso (Ita) Cannondale 0:30:48
50 Richard Handley (GBr) Rapha Condor JLT 0:31:06

Van Garderen si staglia su Majka e su tutti gli altri avversarari sulla Monarch Mountain (foto Tim de Waele/TDW Sport)

Van Garderen si 'staglia' su Majka e su tutti gli altri avversarari sulla Monarch Mountain (foto Tim de Waele/TDW Sport)

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