MISCHIA NELLA CRONO MISTA: MA LA SPUNTA SEMPRE TONY

giugno 14, 2014 by Redazione  
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A Bellinzona, percorso breve (neppure 10km) ma stimolante, pianeggiante per due terzi, poi – venenum in cauda – su per un bello strappo di un paio di km, dapprima al 6%, ma via via più ripido fino al 9%, e quindi a rotta di collo per una sinuosa discesa fino all’arrivo. Eppure, proprio come se fosse una cronometro di 50km piatta… vince Tony Martin!

Anche i prologhi aderiscono alla nouvelle vague delle crono creative, e ben venga: la combinazione di pianura, salita e discesa, shakerata in proporzioni diseguali, regala ordini di arrivo sorprendenti, e, tra intertempo e intertempo, suggerisce una logica narrativa in un esercizio di per sé linerare.
Oggi, però, non si miscela solo l’ordine di arrivo: anche quello di partenza viene adeguatamente rimescolato dalle notizie meteo, che minacciano tempesta per la seconda parte del pomeriggio; la sequenza delle squadre è estratta a sorte, ma ciascun team ha agio di disporre come meglio crede i propri uomini: così, coloro che nutrono ambizioni di tappa o classifica, invece che partire alla fine per godere dei riferimenti precedenti (come è più comune), si sparpagliano nella prima parte del pomeriggio, cercando di schivare una pioggia che si ridurrà a poche gocce, tanto che buoni tempi verranno ottenuti anche nella parte finale della gara.
Il fascino del ciclismo sta nella competizione equilibrata tra atleti dal fisico a dir poco disomogeneo: normalmente le cronometro vanno a smentire questa peculiarità (compensate, anche se in modo non del tutto simmetrico, dagli arrivi in salita); su un percorso come quello di oggi, però, c’è margine per dare una possibilità in più ad atleti che non si direbbero tagliati morfologicamente per questa specialità: a patto di avere una certa propensione per la disciplina, e voglia di lavorarci sopra.
Ecco dunque Pozzovivo affacciarsi a un secondo posto provvisorio, che si concretizzerà in un ottimo quinto finale. Non si può più parlare di sorpresa, con il ricordo di Tarazona, nella scorsa Vuelta, e la buona prova di Barolo, al Giro appena conclusosi, ma si può senz’altro osservare con approvazione come il tracciato apra la porta a questo tipo di rimescolamenti di carte.
Potremmo quasi dire che il lucano sia il primo fra gli uomini di classifica, se non fosse che davanti a lui di 6”, sul seggio del primato provvisorio, c’era il giovane (24 anni) australiano Rohan Dennis: autore di una prestazione autorevolissima (e di una partenza anticipata decisa a start list già stampata…), possiamo ripensare alla sua strenua resistenza nel Delfinato dell’anno scorso, concluso all’ottavo posto della generale dove aver difeso il podio in varie tappe impegnative, o anche alla piazza d’onore conquistata qualche settimana fa in California, dietro a un solidissimo Wiggins. Questo Svizzera prevede più mezza montagna che salita, oppure giganti alpini lontani dall’arrivo, e infine, certo, arrivi in quota, ma caratterizzati da relativa brevità o tratti di recupero. Insomma, lo spazio per sognare e soffrire c’è, se si è un corridore in crescita e assai pertinace: senza dimenticare l’altra cronometro di 25km per scavare qualche solco in più.
Wiggins, per la cronaca, veleggia privo di spinta verso un 14.o posto anodino (i cambi di programma non aiutano, specie se al ribasso, men che mai se imposti dall’alto); il baronetto giunge subito dietro al – lui sì oggi fenomenale – Davide Formolo: il 21enne neopro della Cannondale accenda un lumicino di speranza nel futuro della sua squadra, pericolosamente Sagan-dipendente.
A proposito di Sagan: stesso tempo di Pozzovivo, e quinta piazza. Un occhio alla classifica lo si potrebbe anche concedere, ma il Sagan un poco meno stellare visto finora quest’anno ha bisogno prima di tutto di una bella iniezione di convinzione a suon di tappe saccheggiate. E di adatte al suo talento ce ne sono parecchie. Poi magari la classifica verrà da sé… Il confronto tra Sagan e Pozzovivo suggerisce un altro spunto degno di nota: sono nove i secondi che lo slovacco recupera in discesa sull’italiano… Sagan è un fenomeno nella guida, ma Pozzovivo avrebbe potuto senz’altro fare di meglio in questo settore, avvicinando forse Dennis, ma sicuramente… Cancellara!
Sì, perché lo svizzero oggi si deve accontentare del primato nazionale, appena fuori dal podio, e davanti a Pozzovivo di soli 3”. Con un po’ più di spregiudicatezza in discesa, si sarebbe potuta consumare in parte la vendetta di Tarazona, dove davanti a Domenico giunsero solo i due fenomeni contro le lancette, Cancellara, appunto, e Tony Martin.
Ecco, Tony Martin oggi era irraggiungibile.
Si possono rimescolare i percorsi, gli ordini di partenza, le tipologie fisiche degli atleti: una costante resta, Martin è il re delle crono di questi ultimi anni. Gli si avvicinerà solo uno dei tanti giovanotti del vivaio Giant, Tom Dumoulin: cronoman del futuro, quest’anno si è aggiudicato la specifica frazione del Critérium International, ma ha già all’attivo anche un paio di secondi posti, nonché un quinto e un sesto, in contesti di prestigio e spessore tecnico come il Giro dei Paesi Baschi o la Tirreno.
A completare la top ten, 7.o e 8.o gli ex compagni di team Mollema e Slagter, a riprova di un percorso che si concedeva a scalatori polivalenti: Slagter ha senz’altro fatto valere la propria esplositività, già apprezzata al Parigi-Nizza, e fa della Garmin l’unica squadra con due uomini in top ten, entrambi, tra l’altro, in predicato di giocarsi la gara come capitani. Nono e decimo due giovani che stanno cercando di tornare in piena ribalta dopo aver già brillato negli esordi del professionismo: Ion Izagirre, dell’89, vincitore già due anni fa di una tappa al Giro, e Mattia Cattaneo, che aveva sorpreso con belle prestazioni perfino al Nord, ma che è rimasto impegolato in problemi fisici.
Chiudiamo menzionando le prestazioni scialbe di Pinot e Rui Costa, entrambi a una quarantina di secondi da Martin. Il percorso si addiceva abbastanza alle loro caratteristiche, quindi il problema non sono tanto i secondi accumulati – lo spazio per recuperare comunque c’è – quanto l’incognita sul loro stato di forma attuale.

Gabriele Bugada

ORDINE D’ARRIVO E CLASSIFICA GENERALE

1 Tony Martin (Ger) Omega Pharma – Quick-Step Cycling Team 13:48:08
2 Tom Dumoulin (Ned) Team Giant-Shimano 0:00:06
3 Rohan Dennis (Aus) Garmin Sharp 0:00:13
4 Fabian Cancellara (Swi) Trek Factory Racing 0:00:16
5 Domenico Pozzovivo (Ita) AG2R La Mondiale 0:00:19
6 Peter Sagan (Svk) Cannondale
7 Bauke Mollema (Ned) Belkin-Pro Cycling Team 0:00:22
8 Tom Jelte Slagter (Ned) Garmin Sharp 0:00:23
9 Ion Izagirre Insausti (Spa) Movistar Team 0:00:27
10 Mattia Cattaneo (Ita) Lampre-Merida 0:00:29
11 Peter Kennaugh (GBr) Team Sky
12 Sergio Pardilla (Spa) MTN – Qhubeka 0:00:31
13 Davide Formolo (Ita) Cannondale 0:00:32
14 Bradley Wiggins (GBr) Team Sky
15 Roman Kreuziger (Cze) Tinkoff-Saxo 0:00:33
16 Mathias Frank (Swi) IAM Cycling 0:00:34
17 Georg Preidler (Aut) Team Giant-Shimano 0:00:36
18 Fredrik Carl Wilhelm Kessiakoff (Swe) Astana Pro Team 0:00:37
19 Janier Alexis Acevedo Colle (Col) Garmin Sharp 0:00:38
20 Davide Rebellin (Ita) CCC Polsat Polkowice
21 Benjamin King (USA) Garmin Sharp
22 Manuele Boaro (Ita) Tinkoff-Saxo 0:00:39
23 Christophe Riblon (Fra) AG2R La Mondiale
24 Thibaut Pinot (Fra) FDJ.fr 0:00:40
25 Philip Deignan (Irl) Team Sky 0:00:41
26 Sergio Luis Henao Montoya (Col) Team Sky
27 Frederik Veuchelen (Bel) Wanty – Groupe Gobert 0:00:42
28 Rui Alberto Faria Da Costa (Por) Lampre-Merida
29 Silvan Dillier (Swi) BMC Racing Team
30 Christian Knees (Ger) Team Sky 0:00:43
31 Lawson Craddock (USA) Team Giant-Shimano
32 Maxime Monfort (Bel) Lotto Belisol
33 Eros Capecchi (Ita) Movistar Team
34 Marcel Wyss (Swi) IAM Cycling 0:00:44
35 Laurens ten Dam (Ned) Belkin-Pro Cycling Team
36 Vegard Breen (Nor) Lotto Belisol
37 Anthony Roux (Fra) FDJ.fr 0:00:45
38 Matthew Busche (USA) Trek Factory Racing
39 Reto Hollenstein (Swi) IAM Cycling
40 Michael Albasini (Swi) Orica GreenEdge 0:00:46
41 Moreno Moser (Ita) Cannondale
42 Sergei Chernetckii (Rus) Team Katusha
43 Mateusz Taciak (Pol) CCC Polsat Polkowice 0:00:48
44 Martin Elmiger (Swi) IAM Cycling 0:00:49
45 Rafael Valls Ferri (Spa) Lampre-Merida 0:00:52
46 Niki Terpstra (Ned) Omega Pharma – Quick-Step Cycling Team 0:00:53
47 Patrick Gretsch (Ger) AG2R La Mondiale
48 Simon Clarke (Aus) Orica GreenEdge
49 Daniel Teklehaimanot (Eri) MTN – Qhubeka
50 Cameron Meyer (Aus) Orica GreenEdge
51 Javier Moreno Bazan (Spa) Movistar Team
52 Olivier Zaugg (Swi) Tinkoff-Saxo 0:00:54
53 Ruben Plaza Molina (Spa) Movistar Team
54 Martin Kohler (Swi) BMC Racing Team 0:00:55
55 Jacques Janse van Rensburg (RSA) MTN – Qhubeka
56 Alex Dowsett (GBr) Movistar Team
57 Nino Schurter (Swi) Orica GreenEdge
58 Enrico Gasparotto (Ita) Astana Pro Team
59 Louis Meintjes (RSA) MTN – Qhubeka
60 Andy Schleck (Lux) Trek Factory Racing
61 Jose Joaquin Rojas Gil (Spa) Movistar Team 0:00:56
62 Matteo Trentin (Ita) Omega Pharma – Quick-Step Cycling Team
63 Cadel Evans (Aus) BMC Racing Team
64 Danny van Poppel (Ned) Trek Factory Racing 0:00:58
65 Thomas Degand (Bel) Wanty – Groupe Gobert
66 Jérémy Roy (Fra) FDJ.fr 0:00:59
67 Steven Kruijswijk (Ned) Belkin-Pro Cycling Team 0:01:00
68 Stef Clement (Ned) Belkin-Pro Cycling Team
69 Francesco Gavazzi (Ita) Astana Pro Team 0:01:01
70 Sander Armee (Bel) Lotto Belisol 0:01:02
71 Tomasz Marczynski (Pol) CCC Polsat Polkowice
72 Luke Rowe (GBr) Team Sky 0:01:04
73 Steve Morabito (Swi) BMC Racing Team
74 Valerio Agnoli (Ita) Astana Pro Team
75 Laurent Didier (Lux) Trek Factory Racing 0:01:06
76 Tom Danielson (USA) Garmin Sharp
77 Linus Gerdemann (Ger) MTN – Qhubeka
78 Michael Morkov (Den) Tinkoff-Saxo
79 Nelson Filipe Santos Simoes Oliveira (Por) Lampre-Merida 0:01:07
80 Bryan Coquard (Fra) Team Europcar 0:01:08
81 Marek Rutkiewicz (Pol) CCC Polsat Polkowice
82 Jonathan Fumeaux (Swi) IAM Cycling
83 Michael Schär (Swi) BMC Racing Team
84 Martin Velits (Svk) Omega Pharma – Quick-Step Cycling Team 0:01:09
85 Fränk Schleck (Lux) Trek Factory Racing
86 Johan Vansummeren (Bel) Garmin Sharp
87 Arnold Jeannesson (Fra) FDJ.fr 0:01:10
88 Yohann Gene (Fra) Team Europcar 0:01:11
89 Matthieu Ladagnous (Fra) FDJ.fr
90 Johann Tschopp (Swi) IAM Cycling
91 Michel Kreder (Ned) Wanty – Groupe Gobert 0:01:12
92 Laurens De Vreese (Bel) Wanty – Groupe Gobert
93 Joseph Lloyd Dombrowski (USA) Team Sky
94 Gatis Smukulis (Lat) Team Katusha
95 Kevin Seeldrayers (Bel) Wanty – Groupe Gobert 0:01:14
96 Grégory Rast (Swi) Trek Factory Racing 0:01:16
97 John Degenkolb (Ger) Team Giant-Shimano
98 Laurent Mangel (Fra) FDJ.fr
99 Mirko Selvaggi (Ita) Wanty – Groupe Gobert
100 Johan Esteban Chaves Rubio (Col) Orica GreenEdge

Tony Martin da le spalle a tutti nella crono davvio del Giro di Svizzera (foto Tim de Waele/TDW Sport)

Tony Martin da le spalle a tutti nella crono d'avvio del Giro di Svizzera (foto Tim de Waele/TDW Sport)

WESTRA-CONTADOR: STOCCATE FATALI AL LAC D’EMOSSON

giugno 14, 2014 by Redazione  
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Lieuwe Westra si aggiudica la seconda vittoria stagionale vincendo la penultima tappa del Delfinato, superando nelle ultime decine di metri la coppia russa della Katusha formata da Silin e Trofimov, dopo una fuga di 14 ciclisti che erano riusciti a compattarsi dopo il Col du Corbier. Scintille negli ultimissimi chilometri d’ascesa anche tra gli uomini di classifica, con Contador (giunto quarto) abile ad approfittare dei malanni fisici di Froome – caduto ieri – e ad impossessarsi della maglia gialla, che ora è sua per soli 8 secondi sull’inglese, giunto settimo. Nibali stazionario, resta sesto in classifica generale e domani l’ultima tappa con arrivo a Courchevel dovrebbe vedere la lotta finale tra lo spagnolo e l’anglo-keniano.

Un finale d’altri tempi e una bella pagina di ciclismo ci ha offerto oggi la penultima tappa del Criterium del Delfinato. Quando tutto sembrava scritto, a circa 3 km dall’arrivo un attacco di Contador e un recupero straordinario di Lieuwe Westra consentono allo spagnolo di issarsi al primo posto in classifica generale e all’olandese dell’Astana di vincere la tappa superando proprio nei metri finali la coppia russa Silin-Trofimov della Katusha. La settima tappa del Delfinato, Ville-la-Grand – Finhaut-Emosson di 160 Km, non presentava un percorso eccessivamente lungo ma era costellata di GPM, ben cinque di cui gli ultimi due “Hors Catégorie”. Inevitabile, quindi, considerarla decisiva in ottica classifica generale, con i migliori pronti a darsi battaglia specialmente nell’ultima ascesa verso il Lago di Emosson. La corsa si faceva interessante già nei primi chilometri, quando diversi tentativi di fuga si susseguivano in testa al gruppo. Soltanto dopo il passaggio al primo GPM di giornata, la Côte des Gets, si formava un primo gruppetto di fuggitivi composto da sei ciclisti: Westra (Astana), Silin e Trofimov (Katusha), Hesjedal (Garmin), Alaphilippe (Omega) e Gallopin (Lotto). I sei di testa (tra i quali si segnalavano l’attivissimo Westra, già protagonista nelle tappe precedenti, oltre alTrofimov, vincitore nella quarta tappa) andavano d’accordo, riuscendo a mettere tra di loro e il gruppo inseguitore oltre quattro minuti. Durante la scalata verso il Col du Corbier, secondo GPM posto al 64° km, un altro drappello di ciclisti cercava di staccarsi dal gruppo, all’inseguimento dei fuggitivi. Era formato da Visconti (Movistar), Kadri (Ag2r), Gautier (Europcar), Brandle (IAM Cycling), Boom (Belkin), De Marchi (Cannondale), Van Avermaet (BMC) e Schorn (NetApp). Il ricongiungimento tra i due gruppetti si ultimava proprio nel tratto finale dell’ascesa e i 14 mantenevano un vantaggio costante sul gruppo. Il terzo GPM di giornata, il Pas de Morgins, veniva superato in prima posizione da De Marchi che, così, si impossessava della maglia a pois di miglior scalatore con i punti GPM guadagnati. Il vantaggio della fuga, che superava i 7 minuti all’inizio della scalata del Col de la Forclaz, iniziava a calare sotto l’impulso della Tinkoff-Saxo prima e della SKY poi, che mettevano loro uomini in testa per imprimere un ritmo più sostenuto in gruppo. Intanto dalla fuga provavano ad evadere Silin, Trofimov, Hesjedal e Gallopin. In particolare i russi della Katusha riuscivano a prendere un buon vantaggio sul resto degli attaccanti e Trofimov scollinava la Forclaz in prima posizione, mantenendo ancora un vantaggio di oltre 5 minuti sul gruppo tirato dalla SKY, in particolare con l’imperturbabile Kiriyenka a dettare il ritmo. I due russi iniziavano d’amore e d’accordo l’ultima salita verso il lago d’Emosson, mentre nel gruppo della maglia gialla si facevano vedere Nibali e Contador nelle prime posizioni. Il gruppo della maglia gialla si riduceva sempre di più e Froome aveva ancora tre uomini a metà ascesa. Erano così gli ultimissimi chilometri di scalata a offrire lo spettacolo maggiore di questa tappa e forse di tutto il Delfinato 2014. Contador scattava ai meno 3 ma né Froome né Nibali reagivano. In particolare, l’inglese si metteva a ruota di Richie Porte che lo conduceva per un altro chilometro abbondante, prima di andarsene da solo con Contador che faceva già segnare circa venti secondi di vantaggio. Nel frattempo i giochi per la vittoria di tappa, che per buona parte della scalata verso il lago d’Emosson sembravano un discorso a due tra Trofimov e Silin, venivano improvvisamente minacciati Westra, che con un prodigioso recupero affiancava la coppia russa negli ultimi metri, superandola proprio sul traguardo e ottenendo così la seconda vittoria stagionale dopo l’affermazione nella settima tappa del Giro di Catalogna. Contador, con uno sforzo immane nell’ultimo chilometro, giungeva quarto a quasi due minuti da Westra ma, soprattutto, con venti secondi di vantaggio su Froome, giunto settimo. In questo modo lo spagnolo è ora primo in classifica generale, potendo vantare 8 secondi di vantaggio su Froome, mentre entra nella top five Andrew Talanski, ora terzo a 39 secondi da Contador. Kelderman perde una posizione ed è quarto a 59 secondi, mentre solo due secondi separano Van Den Broeck e Nibali, rispettivamente quinto e sesto. La tappa conclusiva di domenica, tra Megève e Courchevel, prevede quattro GPM con gli ultimi due, entrambi di prima categoria, collocati negli ultimi 20 km. Vedremo se Froome avrà recuperato del tutto dalla caduta di ieri e se avrà la forza per tentare di attaccare Contador.

Giuseppe Scarfone

ORDINE D’ARRIVO

1 Lieuwe Westra (Ned) Astana Pro Team 4:32:51
2 Yury Trofimov (Rus) Team Katusha 0:00:07
3 Egor Silin (Rus) Team Katusha 0:00:16
4 Alberto Contador Velasco (Spa) Team Tinkoff-Saxo 0:01:33
5 Andrew Talansky (USA) Garmin-Sharp 0:01:51
6 Ryder Hesjedal (Can) Garmin-Sharp 0:01:53
7 Christopher Froome (GBr) Team Sky
8 Vincenzo Nibali (Ita) Astana Pro Team 0:02:11
9 Romain Bardet (Fra) AG2R La Mondiale 0:02:16
10 Sébastien Reichenbach (Swi) IAM Cycling 0:02:19
11 Jurgen Van Den Broeck (Bel) Lotto-Belisol 0:02:24
12 Wilco Kelderman (Ned) Belkin Pro Cycling Team 0:02:32
13 Richie Porte (Aus) Team Sky 0:02:54
14 Leopold Konig (Cze) Team Netapp-Endura 0:03:01
15 Mikel Nieve Ituralde (Spa) Team Sky 0:03:06
16 Jakob Fuglsang (Den) Astana Pro Team 0:03:13
17 Igor Anton Hernandez (Spa) Movistar
18 Adam Yates (GBr) Orica GreenEdge
19 Daniel Navarro Garcia (Spa) Cofidis, Solutions Credits.
20 Daniel Moreno Fernandez (Spa) Team Katusha 0:03:35
21 Haimar Zubeldia Agirre (Spa) Trek Factory Racing 0:04:04
22 Tanel Kangert (Est) Astana Pro Team 0:04:12
23 John Gadret (Fra) Movistar 0:04:29
24 Tony Gallopin (Fra) Lotto-Belisol 0:04:48
25 Kristijan Durasek (Cro) Lampre-Merida
26 Jhon Darwin Atapuma Hurtado (Col) BMC Racing Team 0:05:07
27 Tejay Van Garderen (USA) BMC Racing Team
28 Greg Van Avermaet (Bel) BMC Racing Team
29 Mickaël Cherel (Fra) AG2R La Mondiale 0:05:19
30 Maxime Bouet (Fra) AG2R La Mondiale 0:05:24
31 Kenny Elissonde (Fra) Fdj.fr 0:05:28
32 Cyril Gautier (Fra) Team Europcar 0:05:51
33 Julian Alaphilippe (Fra) Omega Pharma Quick Step Cycling Team 0:06:08
34 Luis Angel Mate Mardones (Spa) Cofidis, Solutions Credits. 0:06:21
35 Damiano Cunego (Ita) Lampre-Merida 0:06:25
36 Bart De Clercq (Bel) Lotto-Belisol
37 Gustav Erik Larsson (Swe) IAM Cycling
38 Romain Sicard (Fra) Team Europcar 0:06:48
39 Jan Bakelants (Bel) Omega Pharma Quick Step Cycling Team 0:07:17
40 Jesus Hernandez Blazquez (Spa) Team Tinkoff-Saxo 0:07:29
41 Yohan Bagot (Fra) Cofidis, Solutions Credits. 0:09:23
42 David Lopez Garcia (Spa) Team Sky 0:09:35
43 Geraint Thomas (GBr) Team Sky
44 Kevin De Weert (Bel) Omega Pharma Quick Step Cycling Team 0:09:46
45 Alessandro De Marchi (Ita) Cannondale 0:09:48
46 Nicolas Edet (Fra) Cofidis, Solutions Credits. 0:09:51
47 Carlos Verona Quintanilla (Spa) Omega Pharma Quick Step Cycling Team 0:09:59
48 Amaël Moinard (Fra) BMC Racing Team 0:10:16
49 Bartosz Huzarski (Pol) Team Netapp-Endura 0:10:41
50 Lars Boom (Ned) Belkin Pro Cycling Team 0:11:17

CLASSIFICA GENERALE

1 Alberto Contador Velasco (Spa) Team Tinkoff-Saxo 27:46:51
2 Christopher Froome (GBr) Team Sky 0:00:08
3 Andrew Talansky (USA) Garmin-Sharp 0:00:39
4 Wilco Kelderman (Ned) Belkin Pro Cycling Team 0:00:59
5 Jurgen Van Den Broeck (Bel) Lotto-Belisol 0:01:14
6 Vincenzo Nibali (Ita) Astana Pro Team 0:01:16
7 Romain Bardet (Fra) AG2R La Mondiale 0:02:11
8 Sébastien Reichenbach (Swi) IAM Cycling 0:02:14
9 Jakob Fuglsang (Den) Astana Pro Team 0:02:50
10 Adam Yates (GBr) Orica GreenEdge 0:02:52
11 Leopold Konig (Cze) Team Netapp-Endura 0:03:00
12 Daniel Navarro Garcia (Spa) Cofidis, Solutions Credits. 0:03:11
13 Haimar Zubeldia Agirre (Spa) Trek Factory Racing 0:03:41
14 Mikel Nieve Ituralde (Spa) Team Sky 0:03:57
15 Tanel Kangert (Est) Astana Pro Team 0:04:02
16 Lieuwe Westra (Ned) Astana Pro Team 0:04:04
17 Daniel Moreno Fernandez (Spa) Team Katusha 0:04:32
18 Egor Silin (Rus) Team Katusha 0:04:58
19 Kristijan Durasek (Cro) Lampre-Merida 0:05:35
20 Tejay Van Garderen (USA) BMC Racing Team 0:05:44
21 Yury Trofimov (Rus) Team Katusha 0:06:06
22 John Gadret (Fra) Movistar 0:06:45
23 Jhon Darwin Atapuma Hurtado (Col) BMC Racing Team 0:06:53
24 Bart De Clercq (Bel) Lotto-Belisol 0:07:27
25 Jan Bakelants (Bel) Omega Pharma Quick Step Cycling Team 0:07:30
26 Maxime Bouet (Fra) AG2R La Mondiale 0:08:48
27 Kenny Elissonde (Fra) Fdj.fr 0:09:52
28 Ryder Hesjedal (Can) Garmin-Sharp 0:11:05
29 Gustav Erik Larsson (Swe) IAM Cycling 0:11:07
30 Richie Porte (Aus) Team Sky 0:12:17
31 Tony Gallopin (Fra) Lotto-Belisol 0:12:38
32 Mickaël Cherel (Fra) AG2R La Mondiale 0:12:44
33 Bartosz Huzarski (Pol) Team Netapp-Endura 0:12:52
34 Jesus Hernandez Blazquez (Spa) Team Tinkoff-Saxo 0:12:58
35 Cyril Gautier (Fra) Team Europcar 0:16:01
36 Nicolas Edet (Fra) Cofidis, Solutions Credits. 0:16:34
37 Luis Angel Mate Mardones (Spa) Cofidis, Solutions Credits. 0:16:35
38 Yohan Bagot (Fra) Cofidis, Solutions Credits. 0:18:49
39 Amaël Moinard (Fra) BMC Racing Team 0:18:54
40 Jean Christophe Peraud (Fra) AG2R La Mondiale 0:19:33
41 Greg Van Avermaet (Bel) BMC Racing Team 0:19:35
42 Igor Anton Hernandez (Spa) Movistar 0:19:38
43 Peter Velits (Svk) BMC Racing Team 0:21:35
44 Peter Stetina (USA) BMC Racing Team 0:23:05
45 Romain Sicard (Fra) Team Europcar 0:23:06
46 Carlos Verona Quintanilla (Spa) Omega Pharma Quick Step Cycling Team 0:23:33
47 David Lopez Garcia (Spa) Team Sky 0:26:39
48 Thomas Voeckler (Fra) Team Europcar 0:29:08
49 Lars Petter Nordhaug (Nor) Belkin Pro Cycling Team 0:29:09
50 Geraint Thomas (GBr) Team Sky 0:29:17

Contador allattacco sulla salita verso il Lago dEmosson si volta per controllare quanto ha... combinato (foto Tim de Waele/TDW Sport)

Contador all'attacco sulla salita verso il Lago d'Emosson si volta per controllare quanto ha... combinato (foto Tim de Waele/TDW Sport)

TOUR DE SUISSE 2014, UNA CORSA FORMATO CANCELLARA (MA ATTENZIONE AL PORTOGHESE E AGLI ALTRI SFIDANTI…)

giugno 14, 2014 by Redazione  
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Dopo quattro successi stranieri consecutivi gli organizzatori sono corsi ai ripari e hanno disegnato un tracciato che risultasse gradito ai corridori di casa. Tra Mathias Frank, scalatore, e Fabian Cancellara, cronoman, si è preferito privilegiare le potenzialità del secondo, dotato di maggior “appeal” mediatico e così l’edizione 2014 del Giro di Svizzera vedrà le cronometro far la cosiddetta “parte del leone”. Pur non lunghissime e nemmeno particolarmente veloci, non saranno contrastate da tappe di montagna veramente impegnative e così dovrebbe essere quelle le giornate decisive, nelle quali l’elvetico della Trek Factory avrà come principale avversario il portoghese Rui Costa, motivato dalla possibilità di cogliere uno strepitoso tris consecutivo, mai riuscito a nessuno. Ma anche altri corridori puntano al successo nella 78a edizione della corsa elvetica.

A visionar le altimetrie del Giro di Svizzera edizione 2014 c’è da rimanerne delusi. Ma come, la principale corsa a tappe di una delle nazioni più montagnose al mondo va a proporre un tracciato con tappe di montagna mal disegnate, salite mal collocate e “sopravvalutate” e più palcoscenico per le prove a cronometro? Una spiegazione c’è ed è l’amor patrio: gli svizzeri hanno in casa uno dei miglior interpreti delle prove contro il tempo e sono quattro anni che si vedono i loro uomini più quotati soccombere sotto il peso agonistico degli stranieri. E’ stato proprio Cancellara, nel 2009, l’ultimo dei rossocrociati a imporsi al Tour de Suisse, poi a issarsi sul gradino più elevato del podio sono stati il lussemburghese Fränk Schleck, lo statunitense Levi Leipheimer e per due volte il portoghese e campione del mondo in carica Rui Alberto Faria da Costa. Ai corridori di casa erano rimaste le sole briciole, con Cancellara che faceva incetta di successi contro il tempo (otto affermazioni dal 2003 a oggi, più due in linea) e il connazionale Mathias Frank che si doveva accontentare di finire la corsa con il grado di miglior elvetico della classifica, incassando una bruciante sconfitta lo scorso anno, quando era stato spodestato da Rui Costa proprio all’ultima tappa, la cronoscalata del Flumserberg.
Ecco perché, nel tracciare l’edizione n°78 del Tour de Suisse, gli organizzatori hanno pensato più ai corridori di casa – e in particolar modo a Cancellara, che ha più “fascino” (sportivamente parlando) rispetto a Frank – e hanno imbastito un percorso dove le salite sembrano quasi inserite solo per “dovere d’organizzazione” e a decidere le sorti della corsa saranno molto probabilmente le due tappe a cronometro, nelle quali, però, dovrà vedersela proprio con il vincitore uscente, anch’egli ben attrezzato in questo tipo di gare e che quest’anno punta in particolar modo al Tour de Suisse poiché un’altra vittoria gli permetterà di vedere il proprio nome iscritto accanto a quello dei due campioni elvetici che in carriera vinsero tre edizioni del Giro di Svizzera, Ferdy Kübler e Hugo Koblet, e sarebbe pure la prima volta che ciò accadrà consecutivamente. Non sarà il record di successi, però, che è nostrano poiché detenuto da Pasquale Fornara, vincitore in quattro edizioni. Non saranno, però, solo loro due a contendersi il successo nella 78a edizione della gara a tappe elvetica: al via si presenteranno, infatti, un Bradley Wiggins con il dente avvelenato dopo esser stato costretto a rinunciare al Tour de France per problemi di “convivenza” con Froome, il 37enne Cadel Evans reduce da un dignitoso Giro d’Italia e altri due vincitori del Tour de Suisse, il ceco Kreuziger e il lussemburghese Fränk Schleck, in gara con il fratello Andy. Per quanto riguarda gli italiani, l’unico dei nostri che potrebbe far bene in classifica è Domenico Pozzovivo, anche se la vittoria finale pare fuori dalla sua portata proprio per colpa delle cronometro.
La prima frazione contro il tempo sarà quella del giorno d’apertura, sabato 14 giugno, disegnata sulle strade di Bellinzona e che proporrà un tracciato molto simile a quella della crono che aprì il Giro di Svizzera in quel di Lugano tra il 2010 e il 2012 e che il “Diretto di Berna” fece sua in due occasioni. Se Cancellara riuscì a imporsi su quell’impegnativo tracciato, che prevedeva una salita da affrontare subito dopo esser scesi dalla rampa di lancio, ben difficilmente fallirà sul tracciato bellinzonese, 9,4 Km che presentano un’altimetria specularmente inversa, con la prima metà gara totalmente pianeggiante e quindi la salita di Artore, poco meno di 3 Km al 4,4%, da scavalcare a circa 2,4 Km dal traguardo.
L’indomani il gruppo lascerà il Ticino, muovendo sempre da Bellinzona, alla volta di Sarnen (Canton Obvaldo) e inevitabilmente, circondato com’è il cantone di lingua italiana dalle montagne, si dovranno superare le prime salite del Tour de Suisse 2014. Il Passo del San Gottardo e il successivo Furka sono due celebri valichi, anche sul piano ciclistico, ma saranno sminuiti dal trovarsi inseriti nel percorso molto lontano dall’arrivo, ai -106,5 Km da Sarnen il primo (tra l’altro affrontato dal versante della statale moderna, più facile della vecchia strada della Val Tremola) e ai -79 il secondo. Inutile anche la scalata al Grimsel, del quale si percorrerà solo il tratto terminale, per gli scalatori le uniche (poche) speranze quest’oggi di far secchi i passisti saranno concentrate nei 6,2 Km al 6,6% (massima del 14%) del Passo del Brünig, più prossimo al traguardo anche se non proprio vicinissimo, dovendosi poi percorrere ancora 22 Km.
Decisamente più intrigante, pur essendo un percorso di media montagna, appare il tracciato della frazione successiva, che terminerà in quel di Heiden, nel Canton Appenzello Esterno. Dal 70° Km in poi il percorso, sin lì provo di difficoltà, diventerà un’autentica “tagliola” e i restanti 135 Km saranno una successione di ascese, sette in tutto (l’ultima coinciderà con il traguardo), nessuna dotata di pendenze particolari ma che potrebbero riservare sorprese se il gruppo si lancerà in quel toboga a tutta velocità.
A questo punto entreranno in scena i velocisti, ai quali sono state riservate la quarta e la quinta frazione. La prima sarà la più impegnativa per la specifica categoria, non tanto per i superabilissimi saliscendi che s’incontreranno viaggiando verso Ossingen (Canton Zurigo), quando per la lievissima pendenza che i corridori si troveranno sotto le ruote negli ultimi 3 Km e che comunque avranno avuto la possibilità di testare in precedenza poiché la tappa si chiuderà con un circuito di 28 Km, da ripetere due volte.
La tappa del giorno dopo, invece, avrà un profilo più accidentato ma le difficoltà più rilevanti (due GPM di 3a categoria) dovranno essere superate nella prima metà della gara, mentre la pendenza al traguardo di Büren an der Aare (Canton Berna) sarà riservata solamente agli ultimi 200 metri, inclinati al 2% e pure questi affrontanti in “seconda visione”, per la presenza anche in questo finale di un circuito (30 Km, un solo giro).
L’ultima frazione di media montagna rappresenterà un’occasione d’oro per inscenare un attacco a sorpresa a Cancellara e colleghi passisti, alla vigilia della tappa che questi ultimi attenderanno di più e in vista della quale preferiranno non gettare energie preziose. A offrirla saranno le strade del Canton Giura, che proporranno quattro salite lungo la marcia d’avvicinamento al capoluogo cantonale Delémont, passando anche per un colle di 1a categoria, il Grand Chaumont, che però è troppo lontano dal traguardo e troppo isolato dalle altre difficoltà per pensare di essere sfruttato con profitto. Pur non presentando inclinazioni temibili, saranno le ultime due ascese quelle più stuzzicanti in chiave attacco, il Col des Rangiers di 2a categoria (7,6 Km al 4,6%) – da scavalcare ai -31 – e Le Rond-Pré (3,2 Km al 3,8%), piazzato a 12 Km dalla meta.
Il giorno della verità sarà venerdì 20 giugno quando, tornati nel Canton Berna, attorno alla cittadina di Worb si disputerà la seconda e più probante cronometro individuale. I chilometri da percorrere non saranno moltissimi, poco più di 24, ma compensati da un tracciato difficile da gestire, privo di salite vere e proprie ma nemmeno pianeggiante, al punto che gli organizzatori hanno previsto tempi di percorrenza medi di circa 32 minuti, che applicati alla distanza prevista fanno una media oraria poco inferiore ai 46 Km/h (per fare un paragone, il recente cronoprologo del Delfinato, che prevedeva una salitella, è stato vinto da Froome a 47,213 Km/h). Tecnicamente i primi 7 Km della cronometro saranno pianeggianti mentre i successivi 3,7 Km rappresenteranno il tratto più impegnativo, in salita al 5,3% con i novecento metri che precedono lo scollinamento, dove saranno presi i tempi intermedi, inclinati al 7,2%. Dopo una breve discesa e un piccolo tratto in quota inizierà un falsopiano di circa 4 Km, nel corso del quale saranno nuovamente presi i tempi di gara, prima che il tracciato torni a farsi scorrevole con la planata che, in poco meno di 6 Km, ricondurrà i corridori a Worb.
Se riuscirà a mettere parecchio tempo tra sé e gli avversari in questa giornata, Cancellara poco avrà da temere dalle due tappe successive di montagna, entrambe caratterizzate dall’arrivo in salita, ma non particolarmente impegnative. Il giorno successivo ci sarà l’arrivo nella stazione invernale di Verbier, nel Canton Vallese, al termine di un’ascesa di quasi 9 Km che ha una bella pendenza (7,6%) ma nemmeno molti segreti per il gruppo poiché si tratta di un finale molto noto, già più volte proposto in passato, anche al Giro di Romandia e, una volta, al Tour de France. In quest’ultima occasione, correva l’anno 2009, Cancellara era in gara e giunse al traguardo con quasi 4 minuti di ritardo, ma il corridore elvetico non aveva in quel momento più ambizioni di classifica, essendo uscito dai piani alti sin dal primo tappone pirenaico. Stavolta la situazione sarà ben diversa, poiché fin qui non si saranno incontrate grandi difficoltà, compresa questa frazione che, a parte qualcuna modestissima, non ne presenterà fino ai piedi dell’ascesa finale.
La tappa più impegnativa sotto il profilo altimetrico sarà l’ultima, interamente disegnata sulle strade del Vallese, tra Martigny e Saas-Fee, località che fu sede di tappa anche al Giro d’Italia del 1965. Al traguardo che tagliò per primo Italo Zilioli si giungerà dopo un tracciato di 156,5 Km che porterà il gruppo ad affrontare tre salite intermedie (due di 1a categoria e una di 2a) prima di quella finale, classificata H.C. (Hors Catégorie, ossia estremamente difficile), ma in realtà decisamente soppravalutata. L’unica vera difficoltà di quella salita (sulla quale potrebbero pesare le difficoltà precedenti) è data dall’elevato chilometraggio (quasi 19 Km, al netto delle contropendenze), mentre le pendenze sono quasi sempre pedalabili (media complessiva del 5,7%), facendosi un po’ più sensibili nei tre chilometri che precedono lo scollinamento, a sua volta posto a 1500 metri dal traguardo, al termine d’un tratto in falsopiano.
La “Perla delle Alpi” tornerà ad incoronare un elvetico o sarà ancora uno straniero a cogliere la “perla” più bella?

Mauro Facoltosi

Saas Fee, la località che ospiterà larrivo dellultima tappa del Giro di Svizzera (www.myswitzerland.com)

Saas Fee, la località che ospiterà l'arrivo dell'ultima tappa del Giro di Svizzera (www.myswitzerland.com)

13-06-2014

giugno 14, 2014 by Redazione  
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CRITÉRIUM DU DAUPHINÉ

Il belga Jan Bakelants (Omega Pharma – Quick Step) si è imposto nella sesta tappa, Grenoble – Poisy, percorrendo 178,5 Km in 4h07′20″ alla media di 43,302 Km/h. Ha preceduto allo sprint l’olandese Westra e di 24″ il ceco Stybar. Miglior italiano Valerio Conti (Lampre-Merida), 9° a 24″. Il britannico Christopher Froome (Team Sky) è ancora leader della classifica con 12″ sullo spagnolo Contador Velasco e sull’olandese Kelderman. Miglior italiano Vincenzo Nibali (Astana Pro Team), 6° a 50″.

RONDE DE L’OISE (Francia)

Il norvegese Daniel Hoelgaard (Etixx) si è imposto nella seconda tappa, Thiverny – Ribecourt-Dreslincourt, percorrendo 185,4 Km in 4h38′53″, alla media di 39,888 Km/h. Ha preceduto allo sprint il francese Jules e il belga Teuns. Miglior italiano Alfonso Fiorenza (Nankang – Fondriest), 11°. Il francese Romain Feillu (Bretagne – Séché Environnement) è ancora leader della classifica con 3″ su Hoelgaard e 7″ sul francese Barbier. Miglior italiano Fiorenza, 10° a 12″.

TOUR OF MALOPOLSKA (Polonia)

Il tedesco Maximilian Werda (Team Stölting) si è imposto nella seconda tappa, Niepolomice – Jodlownik, percorrendo 149 Km in 3h50′04″, alla media di 38,858 Km/h. Ha preceduto allo sprint l’italiano Riccardo Bolzan* (Cycling Team Friuli) e il polacco Franczak. Bolzan è il nuovo leader della classifica con 2″ sul polacco Matysiak e Werda.

* dilettante

GRAND PRIX “UDMURTSKAYA PRAVDA”

Il russo Sergey Nikolaev (Itera – Katusha) si è imposto anche nella terza tappa, circuito di Izevsk, percorrendo 168 Km in 3h52′25″, alla media di 43,370 Km/h. Ha preceduto allo sprint i connazionali Samokhvalov e Zhdanov. Il russo Timofey Kritskiy (RusVelo) è ancora leader della classifica con 46″ sul connazionale Nikolaev e 1′01″ sul connazionale Kosyakov

TOUR OF SINGKARAK (Indonesia)

L’australiano Brenton Jones (Avanti Racing Team) si è imposto nella settima tappa, Sijunjung – Dharmasraya, percorrendo 167,5 Km in 4h00′02″, alla media di 41,869 Km/h. Ha preceduto allo sprint l’iraniano Sohrabi e il filippino Bordeos. L’iraniano Amir Zargari (Pishgaman Yazd) è ancora leader della classifica con 1′07″ sul connazionale Ememi e 1′54″ sul connazionale Alizadeh

TOUR DE KOREA

Il sudcoreano Kyung-Gu Jang (Korail Cycling Team) si è imposto nella sesta tappa, Yeongju – Pyeongchang (Alpensia Resort), percorrendo 177,2 Km in 4h21′52″, alla media di 40,601 Km/h. Ha preceduto di 2″ il sudafricano Wesemann e di 1′57″ il britannico Handley. Miglior italiano Alessandro Malaguti (Vini Fantini – Nippo – De Rosa), 4° a 1′57″. Lo spagnolo Juan José Oroz Ugalde (Burgos BH) è ancora leader della classifica con 5″ sull’australiano Bayly e 8″ sul britannico Carthy. Miglior italiano Fortunato Baliani (Christina Watches – KUMA powered by DANA), 8° a 16″.

TOUR DE BEAUCE (Canada)

Il tedesco Stefan Schumacher (Christina Watches – KUMA powered by DANA) si è imposto nella terza tappa, circuito a cronometro di Saint-Georges, percorrendo 20 in 25′44″, alla media di 46,632 Km/h. Ha preceduto di 10″ il moldavo Tvetcov e di 11″ il canadese Roth. Miglior italiano Luca Benedetti (Amore & Vita – Selle SMP), 19° a 1′10″. Il lettone Toms Skujins (Hincapie Sportswear Development Team) è ancora leader della classifica con 1′17″ su Tvetcov e 1′30″ sul danese Andersen. Miglior italiano Benedetti, 10° a 2′20″

FESTA OMEGA, VINCE BAKELANTS. WESTRA BEFFATO. FROOME CADE MA SI SALVA

giugno 13, 2014 by Redazione  
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Il belga Bakelants (Omega Pharma) ottiene la prima vittoria stagionale battendo in una volata a due Lieuwe Westra (Astana), dopo che i due erano riusciti a evadere nei chilometri finali da un nutrito gruppo di fuggitivi. Froome rimane vittima di una caduta ai meno 7 e vedremo se e come domani, nella penultima tappa con arrivo in salita al Lago di Emosson, riuscirà a mettere il sigillo alla vittoria finale.

La fase centrale del Delfinato 2014 – piuttosto prevedibile dal punto di vista tattico e priva di sussulti degni di nota, se escludiamo la bella volata di Arndt, l’uno-due Katusha con Trofimov e Spilak e i tentativi di Contador e di Kelderman di animare un po’ la corsa nei finali di tappa, che hanno comunque permesso all’olandese della Belkin di rosicchiare 9 secondi in classifica generale a Froome – si è conclusa oggi con la sesta tappa disputata tra Grenoble e Poisy, lunga quasi 180 km. Subito dopo la partenza erano diversi i tentativi di portare via la fuga giusta, che riusciva a formarsi soltanto dopo il 30° km di corsa, quando un folto gruppo composto da 16 ciclisti riusciva a prendere il largo. Westra (Astana), Paulinho (Tinkoff-Saxo), Péraud (AG2R-La Mondiale), Ligthart (Lotto), Saramotins (IAM Cycling), Bodnar (Cannondale), Voigt (Trek), Bakelants e Stybar (Omega Pharma), Damuseau (Giant), Conti (Lampre), Tankink (Belkin), Benedetti (NetApp), Simon (Cofidis), Keukeleire (Orica) ed Erviti (Movistar) accumulavano un vantaggio che sfiorava i sei minuti, mentre dietro la Sky di Froome controllava come al solito, imponendo alla corsa un ritmo costante. La gara non riservava ulteriori spunti degni di nota, con i fuggitivi che intravedevano la possibilità di giocarsi le proprie carte. Nemmeno un’improvvisa accelerazione del gruppo ai meno 30, su iniziativa della FDJ.fr in supporto di Démare, sembrava scomporre più di tanto gli uomini in fuga, visto che il vantaggio si riduceva a quatto minuti ma tale si manteneva anche ai meno 20, quando il gruppo si convinceva che ormai la fuga era irraggiungibile. La tappa poteva sì avere una scossa ai meno 7, quando la fuga si avviava ormai abbastanza indisturbata al traguardo di Poisy: infatti, il leader della corsa Froome era vittima di una caduta, battendo la parte sinistra del corpo e riportando ben evidenti segni su spalla, gomito e natica. Aiutato da un compagno, l’inglese riusciva però a rientrare in gruppo nel giro di un chilometro e mezzo, anche perché la Sky si era subito attivata chiudendo su eventuali tentativi di attacco in un gruppo che, comunque, aveva rallentato per permettere a Froome di rientrare. Si è verificato praticamente l’opposto di quanto successo allo scorso Giro d’Italia nella tappa di Montecassino, quando la BMC di Evans non si fece scrupoli ad attaccare e mettere in difficoltà gli avversari subito dopo la mega caduta all’ingresso di Cassino. Nel frattempo dalla fuga erano riusciti ad evadere Westra, Bakelants e Ligthart, che sfruttavano gli zampellotti presenti nella parte finale della tappa e si avvantaggiavano di una quarantina di secondi sugli altri fuggitivi. Il più attivo era proprio Westra, i cui scatti e controscatti mettevano in croce Ligthart, costretto ad alzare bandiera bianca ai meno 3 km. A questo punto la vittoria era una questione a due tra Westra e Bakelants. L’olandese provava ad anticipare il belga negli ultimi metri ma Bakelants lo infilava sulla destra e lo superava proprio sul traguardo, conquistando la prima vittoria stagionale. Al terzo posto Stybar (Omega Pharma) regolava il gruppetto dei fuggitivi dopo 24 secondi, dando ulteriore lustro alla sua squadra, mentre il gruppo della maglia gialla tagliava il traguardo dopo quasi 4 minuti. Tutto resta invariato in classifica generale. Passata la paura, Froome è chiamato adesso a difendere la sua leadership nelle ultime due tappe del Delfinato, entrambe con arrivo in salita, a partire da quella di domani, Ville-la-Grand – Finhaut-Emosson di 160 km. Si sconfinerà in Svizzera con lo scenografico arrivo presso il lago di Emosson, dal quale si domina un panorama mozzafiato sul massiccio del monte Bianco, al termine di una tappa che prevede ben cinque GPM e che definirà al 99% il vincitore del Delfinato 2014. Siamo curiosi di vedere se la caduta di oggi avrà conseguenze sulla prestazione di Froome, con Contador, Kelderman e magari anche Nibali che proveranno ad approfittarne.

Giuseppe Scarfone

ORDINE D’ARRIVO

1 Jan Bakelants (Bel) Omega Pharma Quick Step Cycling Team 4:07:20
2 Lieuwe Westra (Ned) Astana Pro Team
3 Zdenek Stybar (Cze) Omega Pharma Quick Step Cycling Team 0:00:24
4 Pim Ligthart (Ned) Lotto-Belisol
5 Jens Keukeleire (Bel) Orica GreenEdge
6 Jens Voigt (Ger) Trek Factory Racing
7 Maciej Bodnar (Pol) Cannondale
8 Bram Tankink (Ned) Belkin Pro Cycling Team
9 Valerio Conti (Ita) Lampre-Merida
10 Julien Simon (Fra) Cofidis, Solutions Credits.
11 Jean Christophe Peraud (Fra) AG2R La Mondiale
12 Cesare Benedetti (Ita) Team Netapp-Endura
13 Thomas Damuseau (Fra) Team Giant-Shimano
14 Imanol Erviti (Spa) Movistar
15 Sergio Miguel Moreira Paulinho (Por) Team Tinkoff-Saxo
16 Aleksejs Saramotins (Lat) IAM Cycling 0:01:14
17 Richie Porte (Aus) Team Sky 0:03:55
18 Mikel Nieve Ituralde (Spa) Team Sky
19 Christopher Froome (GBr) Team Sky
20 David Lopez Garcia (Spa) Team Sky
21 Alberto Contador Velasco (Spa) Team Tinkoff-Saxo
22 Jakob Fuglsang (Den) Astana Pro Team
23 Ralf Matzka (Ger) Team Netapp-Endura
24 Daniel Navarro Garcia (Spa) Cofidis, Solutions Credits.
25 Vincenzo Nibali (Ita) Astana Pro Team
26 Jurgen Van Den Broeck (Bel) Lotto-Belisol
27 Tanel Kangert (Est) Astana Pro Team
28 Wilco Kelderman (Ned) Belkin Pro Cycling Team
29 Jesus Hernandez Blazquez (Spa) Team Tinkoff-Saxo
30 Adam Yates (GBr) Orica GreenEdge
31 Sébastien Reichenbach (Swi) IAM Cycling
32 Leopold Konig (Cze) Team Netapp-Endura
33 Lars Boom (Ned) Belkin Pro Cycling Team
34 Kristijan Durasek (Cro) Lampre-Merida
35 Marco Marcato (Ita) Cannondale
36 Andrew Talansky (USA) Garmin-Sharp
37 Alex Howes (USA) Garmin-Sharp
38 Tejay Van Garderen (USA) BMC Racing Team
39 Yury Trofimov (Rus) Team Katusha
40 Romain Bardet (Fra) AG2R La Mondiale
41 Christophe Le Mevel (Fra) Cofidis, Solutions Credits.
42 Luis Angel Mate Mardones (Spa) Cofidis, Solutions Credits.
43 Daniel Moreno Fernandez (Spa) Team Katusha
44 Peter Velits (Svk) BMC Racing Team
45 Jhon Darwin Atapuma Hurtado (Col) BMC Racing Team
46 Bart De Clercq (Bel) Lotto-Belisol
47 Andrey Zeits (Kaz) Astana Pro Team
48 Kenny Elissonde (Fra) Fdj.fr
49 Haimar Zubeldia Agirre (Spa) Trek Factory Racing
50 Greg Van Avermaet (Bel) BMC Racing Team

CLASSIFICA GENERALE

1 Christopher Froome (GBr) Team Sky 23:12:15
2 Alberto Contador Velasco (Spa) Team Tinkoff-Saxo 0:00:12
3 Wilco Kelderman (Ned) Belkin Pro Cycling Team
4 Andrew Talansky (USA) Garmin-Sharp 0:00:33
5 Jurgen Van Den Broeck (Bel) Lotto-Belisol 0:00:35
6 Vincenzo Nibali (Ita) Astana Pro Team 0:00:50
7 Haimar Zubeldia Agirre (Spa) Trek Factory Racing 0:01:22
8 Jakob Fuglsang (Den) Astana Pro Team
9 Adam Yates (GBr) Orica GreenEdge 0:01:24
10 Tanel Kangert (Est) Astana Pro Team 0:01:35
11 Romain Bardet (Fra) AG2R La Mondiale 0:01:40
12 Sébastien Reichenbach (Swi) IAM Cycling
13 Daniel Navarro Garcia (Spa) Cofidis, Solutions Credits. 0:01:43
14 Leopold Konig (Cze) Team Netapp-Endura 0:01:44
15 Jan Bakelants (Bel) Omega Pharma Quick Step Cycling Team 0:01:58
16 Tejay Van Garderen (USA) BMC Racing Team 0:02:22
17 Kristijan Durasek (Cro) Lampre-Merida 0:02:32
18 Mikel Nieve Ituralde (Spa) Team Sky 0:02:36
19 Daniel Moreno Fernandez (Spa) Team Katusha 0:02:42
20 Bart De Clercq (Bel) Lotto-Belisol 0:02:47
21 Jhon Darwin Atapuma Hurtado (Col) BMC Racing Team 0:03:31
22 Bartosz Huzarski (Pol) Team Netapp-Endura 0:03:56
23 John Gadret (Fra) Movistar 0:04:01
24 Maxime Bouet (Fra) AG2R La Mondiale 0:05:09
25 Lieuwe Westra (Ned) Astana Pro Team 0:05:59
26 Kenny Elissonde (Fra) Fdj.fr 0:06:09
27 Gustav Erik Larsson (Swe) IAM Cycling 0:06:27
28 Egor Silin (Rus) Team Katusha 0:06:31
29 Jesus Hernandez Blazquez (Spa) Team Tinkoff-Saxo 0:07:14
30 Yury Trofimov (Rus) Team Katusha 0:07:50
31 Jean Christophe Peraud (Fra) AG2R La Mondiale 0:08:20
32 Nicolas Edet (Fra) Cofidis, Solutions Credits. 0:08:28
33 Damiano Caruso (Ita) Cannondale 0:09:02
34 Mickaël Cherel (Fra) AG2R La Mondiale 0:09:10
35 Peter Stetina (USA) BMC Racing Team 0:09:19
36 Tony Gallopin (Fra) Lotto-Belisol 0:09:35
37 Valerio Conti (Ita) Lampre-Merida 0:10:21
38 Amaël Moinard (Fra) BMC Racing Team 0:10:23
39 Alexander Rybakov (Rus) Team Katusha 0:10:27
40 Ivan Santaromita (Ita) Orica GreenEdge 0:10:35
41 Ryder Hesjedal (Can) Garmin-Sharp 0:10:57
42 Richie Porte (Aus) Team Sky 0:11:08
43 Yohan Bagot (Fra) Cofidis, Solutions Credits. 0:11:11
44 Michal Kwiatkowski (Pol) Omega Pharma Quick Step Cycling Team 0:11:18
45 Sylvain Chavanel (Fra) IAM Cycling 0:11:23
46 Peter Velits (Svk) BMC Racing Team 0:11:50
47 Cyril Gautier (Fra) Team Europcar 0:11:55
48 Luis Angel Mate Mardones (Spa) Cofidis, Solutions Credits. 0:11:59
49 Thomas Voeckler (Fra) Team Europcar 0:13:32
50 Julien Simon (Fra) Cofidis, Solutions Credits. 0:14:17

Bakelants si aggiudica la sesta tappa del Delfinato (foto AFP)

Bakelants si aggiudica la sesta tappa del Delfinato (foto AFP)

GIOCHIAMO AL TOUR: ABBOZZI E BARUFFE VERSO LA MURE

giugno 13, 2014 by Redazione  
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Tappa nervosa, animata, tutto sommato divertente anche se chiusa in un “molto rumore per nulla”. Da prendere a esempio, però, su come si colloca una tappa trappola, ovvero con una facile di mezzo, a far da cuscinetto, prima delle grandi montagne. E così, sai mai che… Contador provi un “Fuente Dé”.

Prove di Tour: ieri Froome provava a scaricare la maglia, ma proprio non ce l’ha fatta. Oggi Contador prova a sgraffignargliela, ma anche il suo è un abbozzo, uno schizzo a mano libera, uno scherzo che comincia come scherzo, per vedere se poi si fa sul serio. Però oggi fanno sul serio soltanto i gregari, le seconde linee, i caratteristi specializzati nel ruolo di “spalla”: i primattori gigioneggiano, ci danno dentro di maniera, ma poco di più.
La giornata degli “eroi di giornata”, quella sì, è eroica da capo a piedi: la fuga non va, c’è sempre una squadra scontenta che chiude, perché oggi la fuga è scontata, si fiuta come non mai, e da tanto fiutarla finisce che ci si sfianca per metterla in piedi, e poi si è così stanchi che non si arriva all’arrivo.
E così via con il ritmo di rumba tambureggiante, media alta, cadute, fratture, ritiri (ma qui nessuno si lamenta o pesta i piedi come al Giro: e si sbaglia qui come si sbagliava là). Se ne vanno in nove, alla fin fine, prima del Col de Manse; ma in salita si rimescola il mazzo, qualcuno pesca il jolly e salta dal gruppo a bordo della fuga, qualcun’altro viene respinto e scartato dalle rampe all’insù.
In discesa nuovo giro di giostra, e ci troviamo con un’evasione più o meno stabile alquanto corposa, di circa 17 uomini.
Vale la pena di nominare De Marchi, che andrà per tutto il giorno a caccia di Gpm fino a indossare la maglia a pois, per consolarsi (coi fiocchi) di essere stato inghiottito lunedì dal duello al sole tra Froome e Contador; Voigt, buon ultimo, che rientra sui primi a suon di caparbietà, tanto per dimostrare che la scaramanzia non conta e che in diciassette a tavola ci si sta benissimo lo stesso; Damiano Caruso, in predicato di passare alla BMC l’anno venturo; Spilak, che odia il caldo e forse spera di soffrirlo meno in un contesto meno affollato; e tanti altri ottimi corridori, già vincitori di tappe al Giro o al Tour, come De Clercq, Bakelants, Le Mével…
Una fuga di lusso, insomma, da tenere a tiro perché i distacchi qui non sono ancora quelli geologici del Tour, e perché il tracciato non è dei più lineari. Ma, al contempo, una fuga buona per sedare gli animi degli uomini di classifica.
Tra questi “uomini di classifica”, tuttavia, c’è chi tranquillo proprio non ci sa stare. Parliamo naturalmente di Contador, al quale il Col de la Morte deve aver richiamato alla mente, per ovvia associazione di idee, quel Collado de la Hoz (“colle della falce”) dove si involò verso Fuente Dé.
A livello di forma e di intenzioni, però, e soprattutto a livello di avversari, siamo più dalle parti del Tour. Quindi, per cominciare, l’azione stessa di Contador va rassomigliando più ai suoi attacchi in discesa del 2013 che al furibondo fuorigiri esibito nella Vuelta 2012. Sul Collado de la Hoz, Alberto aprì il gas appena la salita si impennava, qui attende debitamente che il nastro d’asfalto punti all’ingiù, per sganciare Paulinho, prima, e poi per accodarsi, stare un po’ a ruota e… cominciare a raccogliere i pezzi della fuga che, là davanti, è andata sbriciolandosi nella côte susseguente, quella di Laffrey.
C’è poco da fare: il Contador della tarda maturità è il sogno dello spettatore. Nonostante la scarsa portata immaginabile per l’azione, l’emozione va subito alle stelle. Peccato che Nibali, serioso, non stia al gioco dello spagnolo, e resti meditabondo alla ruota di Froome.
Purtroppo, parlando di giochi e scherzi, anche le vicissitudini del Team Sky sembrano un teatrino inscenato da un drammaturgo fantasioso, ma poco ardito nel ribaltare tutta la trama: “guarda un po’ Richie Porte non va, si stacca da quaranta atleti, chissà…”. Che colpo di scena! (telefonato). Ma quando di Porte c’è bisogno, eccolo scovare la forma dal cappello a cilindro dove l’aveva momentaneamente scordata! Non sia mai che la squadra sbandi, e che qualcuno si sogni di convocare Wiggins al Tour. Anatema! Anzi, per maggior sicurezza, facciamo tornare di gran carriera anche Henao dal suo eremo andino, l’esperimento scientifico si è concluso tra squilli di tromba: niente di anomalo da segnalare, o per meglio dire, niente da segnalare, anomalo o no. Quel che brilla come il sole è che serve un buon gregario da salita per il Tour, e il buon Henao può tornare a trasmutarsi da cavia a cavallo da tiro.
Insomma, Contador ci prova (o gioca a provarci), distribuisce pacche sulle spalle ai fuggitivi, “dai Vichot, salta a ruota”, cerca di mettere in piedi una piccola guerrilla, ma da dietro le truppe in nero non vogliono saperne di baruffe e tirano il collo al gruppo, fino a ridurlo a gruppetto, di 15-20 unità, pur di tenere a tiro il madrileno.
Ecco, sì, era uno scherzo, una gag: Contador si rialza, il gruppo o gruppetto si fonde con pezzi sfusi di fuga, ma qualcuno là davanti è rimasto a piede libero. Davanti a tutti Spilak, e poi frammenti di fuga che verranno anch’essi inglobati quando gli uomini della generale proveranno di nuovo qualche piccolo fuoco d’artificio.
Spilak no, lui odia il caldo, odia la massa, preferisce una fresca solitudine alla faccia dei 36 gradi di temperatura al sole, e a tutta forza tira dritto fino alla linea. Tappa per lui, che non essendo russo di nazionalità come Trofimov la maglietta se la deve chiudere, prima di esultare.
Dietro, dicevamo, piccoli scoppietti, allunghi, balletti… Froome stesso deve provare a chiudere, o a allungare, sembra quasi una piccola classica. Il kenyano bianco si difende tutto sommato bene, gli scappano di sotto il naso solo il giovane Yates (Adam, 21enne, in top ten al Dauphiné: e lui dice di essere il gemello debole, quello forte si è rotto una clavicola in Turchia) e un altro virgulto ben noto a chi ha seguito il Giro, Wilco Kelderman. Nibali prova un contropiede, ma lo nominiamo solo per carità di patria. Lo avremmo atteso prima, però per Vincenzo quest’anno la situazione è seria, e certi giochetti fini a se stessi comprensibilmente non gli vanno. Aspettiamo sabato. Anzi, meglio, aspettiamo tre o quattro sabati, poi ne riparliamo. Sul serio.
Alla fine, molto rumore per nulla. Anche se la mossa di Contador pareva aver condannato la fuga del mattino, la tappa la vince un fuggitivo della prima ora. Kelderman e Yates svicolano dalle grinfie di Froome, ma pigliano solo 3” (ringraziare Impey, compagno di team di Yates, che fa guadagnare almeno 3-4” al gruppo con una lunghissima e inutilissima volata… scherzo da prete al giovane collega).
Per il resto, tutti assieme. Abbiamo scherzato. E noi da casa, almeno, ci siamo divertiti…

Gabriele Bugada

ORDINE D’ARRIVO

1 Simon Spilak (Slo) Team Katusha 4:51:24
2 Wilco Kelderman (Ned) Belkin Pro Cycling Team 0:00:14
3 Adam Yates (GBr) Orica GreenEdge
4 Daryl Impey (RSA) Orica GreenEdge 0:00:17
5 Romain Bardet (Fra) AG2R La Mondiale
6 Daniel Moreno Fernandez (Spa) Team Katusha
7 Tanel Kangert (Est) Astana Pro Team
8 Damiano Caruso (Ita) Cannondale
9 Arthur Vichot (Fra) Fdj.fr
10 Leopold Konig (Cze) Team Netapp-Endura
11 Andrew Talansky (USA) Garmin-Sharp
12 Jurgen Van Den Broeck (Bel) Lotto-Belisol
13 Tejay Van Garderen (USA) BMC Racing Team
14 Christopher Froome (GBr) Team Sky
15 Jakob Fuglsang (Den) Astana Pro Team
16 Alberto Contador Velasco (Spa) Team Tinkoff-Saxo
17 Kristijan Durasek (Cro) Lampre-Merida
18 Vincenzo Nibali (Ita) Astana Pro Team
19 Sébastien Reichenbach (Swi) IAM Cycling
20 John Gadret (Fra) Movistar
21 Daniel Navarro Garcia (Spa) Cofidis, Solutions Credits.
22 Jhon Darwin Atapuma Hurtado (Col) BMC Racing Team
23 Haimar Zubeldia Agirre (Spa) Trek Factory Racing
24 Mickaël Cherel (Fra) AG2R La Mondiale
25 Bartosz Huzarski (Pol) Team Netapp-Endura
26 Bart De Clercq (Bel) Lotto-Belisol
27 Egor Silin (Rus) Team Katusha
28 Mikel Nieve Ituralde (Spa) Team Sky 0:00:29
29 Richie Porte (Aus) Team Sky
30 Amaël Moinard (Fra) BMC Racing Team
31 Jan Bakelants (Bel) Omega Pharma Quick Step Cycling Team
32 Alessandro De Marchi (Ita) Cannondale 0:01:22
33 Stefan Denifl (Aut) IAM Cycling 0:01:34
34 Michal Golas (Pol) Omega Pharma Quick Step Cycling Team 0:04:25
35 Zdenek Stybar (Cze) Omega Pharma Quick Step Cycling Team
36 Kevin De Weert (Bel) Omega Pharma Quick Step Cycling Team
37 Michal Kwiatkowski (Pol) Omega Pharma Quick Step Cycling Team
38 Carlos Verona Quintanilla (Spa) Omega Pharma Quick Step Cycling Team
39 Nikias Arndt (Ger) Team Giant-Shimano
40 Thomas Voeckler (Fra) Team Europcar
41 Jesus Hernandez Blazquez (Spa) Team Tinkoff-Saxo
42 Peter Stetina (USA) BMC Racing Team
43 Giovanni Visconti (Ita) Movistar
44 Maxime Bouet (Fra) AG2R La Mondiale
45 Greg Van Avermaet (Bel) BMC Racing Team
46 Andrey Zeits (Kaz) Astana Pro Team
47 Sylvain Chavanel (Fra) IAM Cycling
48 Gustav Erik Larsson (Swe) IAM Cycling
49 Peter Velits (Svk) BMC Racing Team
50 Kenny Elissonde (Fra) Fdj.fr

CLASSIFICA GENERALE

1 Christopher Froome (GBr) Team Sky 19:01:00
2 Alberto Contador Velasco (Spa) Team Tinkoff-Saxo 0:00:12
3 Wilco Kelderman (Ned) Belkin Pro Cycling Team
4 Andrew Talansky (USA) Garmin-Sharp 0:00:33
5 Jurgen Van Den Broeck (Bel) Lotto-Belisol 0:00:35
6 Vincenzo Nibali (Ita) Astana Pro Team 0:00:50
7 Haimar Zubeldia Agirre (Spa) Trek Factory Racing 0:01:22
8 Jakob Fuglsang (Den) Astana Pro Team
9 Adam Yates (GBr) Orica GreenEdge 0:01:24
10 Tanel Kangert (Est) Astana Pro Team 0:01:35
11 Romain Bardet (Fra) AG2R La Mondiale 0:01:40
12 Sébastien Reichenbach (Swi) IAM Cycling
13 Daniel Navarro Garcia (Spa) Cofidis, Solutions Credits. 0:01:43
14 Leopold Konig (Cze) Team Netapp-Endura 0:01:44
15 Tejay Van Garderen (USA) BMC Racing Team 0:02:22
16 Kristijan Durasek (Cro) Lampre-Merida 0:02:32
17 Mikel Nieve Ituralde (Spa) Team Sky 0:02:36
18 Daniel Moreno Fernandez (Spa) Team Katusha 0:02:42
19 Bart De Clercq (Bel) Lotto-Belisol 0:02:47
20 Jhon Darwin Atapuma Hurtado (Col) BMC Racing Team 0:03:31
21 Bartosz Huzarski (Pol) Team Netapp-Endura 0:03:56
22 John Gadret (Fra) Movistar 0:04:01
23 Maxime Bouet (Fra) AG2R La Mondiale 0:05:09
24 Egor Silin (Rus) Team Katusha 0:05:31
25 Gustav Erik Larsson (Swe) IAM Cycling 0:05:50
26 Jan Bakelants (Bel) Omega Pharma Quick Step Cycling Team 0:06:03
27 Damiano Caruso (Ita) Cannondale
28 Tony Gallopin (Fra) Lotto-Belisol 0:06:04
29 Kenny Elissonde (Fra) Fdj.fr 0:06:09
30 Michal Kwiatkowski (Pol) Omega Pharma Quick Step Cycling Team 0:06:45
31 George Bennett (NZl) Cannondale
32 Jesus Hernandez Blazquez (Spa) Team Tinkoff-Saxo 0:07:14
33 Ivan Santaromita (Ita) Orica GreenEdge 0:07:36
34 Yury Trofimov (Rus) Team Katusha 0:07:50
35 Nicolas Edet (Fra) Cofidis, Solutions Credits. 0:07:51
36 Ryder Hesjedal (Can) Garmin-Sharp 0:07:58
37 Peter Stetina (USA) BMC Racing Team 0:08:09
38 Mickaël Cherel (Fra) AG2R La Mondiale 0:09:10
39 Amaël Moinard (Fra) BMC Racing Team 0:09:13
40 Yohan Bagot (Fra) Cofidis, Solutions Credits. 0:09:15
41 Alexander Rybakov (Rus) Team Katusha 0:09:27
42 Sylvain Chavanel (Fra) IAM Cycling 0:09:54
43 Lieuwe Westra (Ned) Astana Pro Team 0:10:00
44 Cyril Gautier (Fra) Team Europcar 0:10:45
45 Richie Porte (Aus) Team Sky 0:11:08
46 Thomas Voeckler (Fra) Team Europcar 0:11:50
47 Peter Velits (Svk) BMC Racing Team
48 Jean Christophe Peraud (Fra) AG2R La Mondiale 0:11:51
49 Luis Angel Mate Mardones (Spa) Cofidis, Solutions Credits. 0:11:59
50 Carlos Verona Quintanilla (Spa) Omega Pharma Quick Step Cycling Team 0:12:20

Contador allattacco nella tappa di La Mure (foto tdwsport)

Contador all'attacco nella tappa di La Mure (foto tdwsport)

12-06-2014

giugno 12, 2014 by Redazione  
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CRITÉRIUM DU DAUPHINÉ

Lo sloveno Simon Spilak (Team Katusha) si è imposto nella quinta tappa, Sisteron – La Mure, percorrendo 189,5 Km in 4h51′24″ alla media di 39,018 Km/h. Ha preceduto di 14″ l’olandese Kelderman e il britannico Yates. Miglior italiano Damiano Caruso (Cannondale Pro Cycling Team), 8° a 17″. Il britannico Christopher Froome (Team Sky) è ancora leader della classifica con 12″ sullo spagnolo Contador Velasco e Kelderman. Miglior italiano Vincenzo Nibali (Astana Pro Team), 6° a 50″.

GP DU CANTON D’ARGOVIE

Il tedesco Simon Geschke (Team Giant-Shimano) si è imposto nella corsa elvetica, circuito di Gippingen, percorrendo 181,5 Km in 4h31′14″ alla media di 40,150 Km/h. Ha preceduto allo sprint l’elvetico Dillier e il belga Baugnies. Miglior italiano Francesco Gavazzi (Astana Pro Team), 8°.

RONDE DE L’OISE (Francia)

Il francese Romain Feillu (Bretagne – Séché Environnement) si è imposto nella prima tappa, Fitz-James – Clermont, percorrendo 127,2 Km in 2h56′05″, alla media di 43,343 Km/h. Ha preceduto allo sprint il danese Carbel Svendgaard e il francese Barbier. Miglior italiano Alfonso Fiorenza (Nankang – Fondriest), 7°. Feillu è il primo leader della classifica con 7″ su Carbel Svendgaard e Barbier. Miglior italiano Fiorenza, 8° a 12″.

TOUR OF MALOPOLSKA (Polonia)

Il polacco Bartlomiej Matysiak (CCC Polsat Polkowice) si è imposto nella prima tappa, Miechów – Trzebinia, percorrendo 137 Km in 3h10′30″, alla media di 43,150 Km/h. Ha preceduto allo sprint l’italiano Riccardo Bolzan* (Cycling Team Friuli) e il polacco Janiaczyk. Matysiak è il primo leader della classifica con 3″ sul lettone Becis e 4″ su Bolzan

* dilettante

GRAND PRIX “UDMURTSKAYA PRAVDA”

Il russo Sergey Nikolaev (Itera – Katusha) si è imposto nella seconda tappa, circuito di Izevsk, percorrendo 120 Km in 3h14′48″, alla media di 36,961 Km/h. Ha preceduto allo sprint il connazionale Timofey Kritskiy (RusVelo) e di 2″ il connazionale Kosyakov. Kritskiy è ancora leader della classifica con 52″ sul connazionale Pokidov e 56″ su Nikolaev.

TOUR OF SINGKARAK (Indonesia)

Il giapponese Kouhei Uchima (Bridgestone Anchor Cycling Team) si è imposto nella sesta tappa, Padang Panjang – Solok City, percorrendo 111 Km in 2h37′48″, alla media di 42,205 Km/h. Ha preceduto di 39″ il marocchino Haddi e di 41″ l’indonesiano Suryadi. L’iraniano Amir Zargari (Pishgaman Yazd) è ancora leader della classifica con 1′24″ sul connazionale Ememi e 2′11″ sul connazionale Alizadeh

TOUR DE KOREA

Il britannico Michael Cuming (Rapha Condor JLT) si è imposto nella quinta tappa, Gumi – Yeongju, percorrendo 137,8 Km in 3h02′49″, alla media di 45,227 Km/h. Ha preceduto allo sprint il cinese Yeung e di 3″ il sudafricano Van Zyl. Miglior italiano Marco Benfatto (Continental Team Astana), 8° a 16″. Lo spagnolo Juan José Oroz Ugalde (Burgos BH) è ancora leader della classifica con 5″ sull’australiano Bayly e 8″ sul britannico Carthy. Miglior italiano Fortunato Baliani (Christina Watches – KUMA powered by DANA), 10° a 16″.

TOUR DE BEAUCE (Canada)

Il lettone Toms Skujins (Hincapie Sportswear Development Team) si è imposto nella seconda tappa, Lac-Mégantic – Mont-Mégantic, percorrendo 167,6 Km in 4h41′53″, alla media di 35,674 Km/h. Ha preceduto di 46″ il canadese Woods e di 1′42″ il canadese Jones. Miglior italiano Luca Benedetti (Amore & Vita – Selle SMP), 12° a 2′08″. Skujins è il nuovo leader della classifica con 49″ su Woods e 1′45″ su Jones. Miglior italiano Benedetti, 7° a 2′01″

GESCHKE, ARGO…VIA LIBERA A GIPPINGEN!

giugno 12, 2014 by Redazione  
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Simon Geschke conquista una bella vittoria nella 51° edizione del GP del Cantone di Argovia, in Svizzera, dando così alla sua squadra la decima vittoria in stagione. Il tedesco batte in una volata ristretta l’elvetico Dillier e il belga Jerome Baugnies (Wanty) dopo che la corsa era stata caratterizzata da una fuga iniziale di tre ciclisti, tra cui l’italiano Zilioli dell’Androni, oltre a numerosi attacchi nel finale, una volta ripresa la fuga. Il padrone di casa Albasini termina in quinta posizione e delude le aspettative nonostante tenti la sortita negli ultimi chilometri, non riuscendo così a fare il tris in una corsa che lo ha già visto vincitore nel 2011 e nel 2013

Posizionato in calendario in pieno Giugno, durante il Criterium del Delfinato e a due giorni dall’inizio del Giro di Svizzera, la 51° edizione del GP del Cantone d’Argovia ha attratto nomi interessanti lungo i verdi pendii della ridente località di Gippingen, offrendo un bello spettacolo di tifo e di pubblico. Nella starting list, composta da ben 9 squadre World Tour, comparivano alla partenza nomi di spessore come quello del campione del mondo in carica Rui Costa, oltre a quelli di Philippe Gilbert, Cadel Evans, Samuel Sánchez, Alexander Kolobnev e Alexander Kristoff, per non parlare della nutrita schiera di ciclisti svizzeri capitanata da Michael Albasini, già vincitore di questa corsa due volte negli ultimi tre anni e alla ricerca del terzo successo sulle strade di casa. La gara prevedeva un circuito di 12 km da percorrere 15 volte, per un totale di poco più di 180 km. La corsa è stata molto battagliata fin dalle prime fasi e ha visto il susseguirsi di diversi attacchi. Il primo di questi è stato ad opera di Marco Bandiera (Androni), dopodiché un terzetto formato da Gianfranco Zilioli (Androni), Mirco Saggiorato (nazionale elvetica) e Roger Kluge (IAM Cycling) prendeva la testa della corsa, accumulando un vantaggio massimo di circa 10 minuti. Il gruppo, pilotato da ciclisti di Orica GreenEDGE e MTN Qhubeka, controllava i fuggitivi ed ai meno 60 km dall’arrivo un’ulteriore accelerazione imposta dalla Katusha e dalla Giant-Shimano riduceva il vantaggio della fuga a meno di cinque minuti. Il gruppo faceva ormai sul serio e riprendeva infine i fuggitivi ai meno 15 dall’arrivo. Gli ultimi attacchi venivano portati da Díaz Cárdenas (Colombia), a cui seguivano gli spunti solitari ma inefficaci degli svizzeri Albasini, Fumeaux e Dillier. Il gruppo li teneva d’occhio e non lasciava loro spazio. La corsa era quindi destinata a chiudersi con una volata di una quarantina di ciclisti, in cui prevaleva il tedesco della Giant Simon Geschke. In seconda posizione, dopo essere stato protagonista di uno degli attacchi negli ultimi chilometri, si classificava Silvan Dillier (BMC) mentre in terza posizione chiudeva il podio Jerome Baugnies (Wanty) con Albasini (Orica GreenEDGE) giunto in quinta posizione, Gilbert sesto e Francesco Gavazzi (Astana), primo italiano, in ottava posizione. Geschke acciuffa la sua prima vittoria stagionale del 2014, dopo essersi piazzato in top ten in diverse corse (come il quarto posto alla Freccia del Brabante e il sesto all’Amstel Gold Race) ed aver fatto bene anche in alcune tappe del Giro d’Italia. Adesso occhi puntati sul Giro di Svizzera, che inizierà sabato 14 Giugno e per molti sarà l’ultimo test in vista del Tour de France di Luglio, anche se la parentesi dei Campionati nazionali di fine Giugno offrirà ancora qualche spunto prima della Grande Boucle.

Giuseppe Scarfone

ORDINE D’ARRIVO

1 Simon Geschke (Ger) Team Giant-Shimano 4:31:14
2 Silvan Dillier (Swi) BMC Racing Team
3 Jérôme Baugnies (Bel) Wanty – Groupe Gobert
4 Danny Van Poppel (Ned) Trek Factory Racing
5 Michael Albasini (Swi) Orica GreenEdge
6 Philippe Gilbert (Bel) BMC Racing Team
7 Paul Voss (Ger) Team Netapp – Endura
8 Francesco Gavazzi (Ita) Astana Pro Team
9 Sergei Chernetski (Rus) Team Katusha
10 Alexandr Kolobnev (Rus) Team Katusha
11 Zico Waeytens (Bel) Topsport Vlaanderen – Baloise
12 Jonathan Fumeaux (Swi) IAM Cycling
13 Martin Elmiger (Swi) IAM Cycling
14 Georg Preidler (Aut) Team Giant-Shimano
15 Juan Esteban Arango Carvajal (Col) Colombia
16 Edward Fabian Diaz Cardenas (Col) Colombia
17 Julien Berard (Fra) AG2R La Mondiale
18 Valerio Agnoli (Ita) Astana Pro Team
19 Thomas Degand (Bel) Wanty – Groupe Gobert
20 Sergio Pardilla Bellon (Spa) MTN – Qhubeka
21 Andre Fernando S. Martins Cardoso (Por) Garmin Sharp
22 Michael Schär (Swi) BMC Racing Team
23 Benjamin King (USA) Garmin Sharp
24 Rafael Valls Ferri (Spa) Lampre-Merida
25 Kevin Seeldraeyers (Bel) Wanty – Groupe Gobert 0:00:05
26 Fabio Andres Duarte Arevalo (Col) Colombia
27 Rui Alberto Faria Da Costa (Por) Lampre-Merida 0:00:10
28 Samuel Sanchez Gonzalez (Spa) BMC Racing Team
29 Simon Yates (GBr) Orica GreenEdge 0:00:13
30 Boy Van Poppel (Ned) Trek Factory Racing 0:00:23
31 Marco Frapporti (Ita) Androni Giocattoli
32 Thomas Sprengers (Bel) Topsport Vlaanderen – Baloise
33 Patrick Schelling (Swi) IAM Cycling
34 Eliot Lietaer (Bel) Topsport Vlaanderen – Baloise
35 Nino Schurter (Swi) Orica GreenEdge
36 Louis Meintjes (RSA) MTN – Qhubeka
37 Francis De Greef (Bel) Wanty – Groupe Gobert
38 Daniel Teklehaimanot (Eri) MTN – Qhubeka
39 Jhoan Esteban Chaves Rubio (Col) Orica GreenEdge
40 Maximiliano Ariel Richeze (Arg) Lampre-Merida 0:01:14
41 Patrick Facchini (Ita) Androni Giocattoli 0:01:52
42 Fabian Lienhard (Swi) 0:01:57
43 Johan Van Summeren (Bel) Garmin Sharp
44 Nathan Brown (USA) Garmin Sharp
45 Pieter Jacobs (Bel) Topsport Vlaanderen – Baloise
46 Arthur Van Overberghe (Bel) Topsport Vlaanderen – Baloise
47 Marcel Aregger (Swi) IAM Cycling
48 Andreas Schillinger (Ger) Team Netapp – Endura
49 Antonio Parrinello (Ita) Androni Giocattoli
50 Alexander Kristoff (Nor) Team Katusha
51 Mattia Cattaneo (Ita) Lampre-Merida
52 Alessio Taliani (Ita) Androni Giocattoli
53 Sacha Modolo (Ita) Lampre-Merida
54 Simon Pellaud (Swi) 0:02:36
55 Preben Van Hecke (Bel) Topsport Vlaanderen – Baloise 0:03:05
56 Frederik Veuchelen (Bel) Wanty – Groupe Gobert
57 Jeffry Johan Romero Corredor (Col) Colombia
58 Cadel Evans (Aus) BMC Racing Team
59 Zakkari Dempster (Aus) Team Netapp – Endura
60 Cameron Meyer (Aus) Orica GreenEdge
61 Mirco Saggiorato (Swi) Team Stölting
62 Sam Bennett (Irl) Team Netapp – Endura
63 Laurens De Vreese (Bel) Wanty – Groupe Gobert
64 Davide Appollonio (Ita) AG2R La Mondiale 0:03:42
65 Martin Kohler (Swi) BMC Racing Team
66 Edward Theuns (Bel) Topsport Vlaanderen – Baloise
67 Lawrence Warbasse (USA) BMC Racing Team
68 Steve Chainel (Fra) AG2R La Mondiale
69 Alexander Porsev (Rus) Team Katusha 0:04:43
70 Matthew Busche (USA) Trek Factory Racing
71 Nelson Filipe Santos Simoes Oliveira (Por) Lampre-Merida
72 Simon Clarke (Aus) Orica GreenEdge
73 Roger Kluge (Ger) IAM Cycling 0:06:47
74 Tom Bohli (Swi) 0:07:42
75 Lukas Spengler (Swi)
76 Théry Schir (Swi)
77 Jonathan Paredes (Col) Colombia
78 Lawson Craddock (USA) Team Giant-Shimano
79 Jay Robert Thomson (RSA) MTN – Qhubeka 0:11:13
80 Mitchell Docker (Aus) Orica GreenEdge 0:15:43
81 Darwin Ferney Pantoja Tobar (Col) Colombia
82 Tom Jelte Slagter (Ned) Garmin Sharp
83 Axel Domont (Fra) AG2R La Mondiale
84 Maxim Iglinsky (Kaz) Astana Pro Team
85 Marco Haller (Aut) Team Katusha
86 Tiziano Dall’antonia (Ita) Androni Giocattoli
87 Gianfranco Zilioli (Ita) Androni Giocattoli
88 Julian Kern (Ger) AG2R La Mondiale
89 Simon Zahner (Swi)
90 Lloyd Mondory (Fra) AG2R La Mondiale
91 Pirmin Lang (Swi) IAM Cycling
92 Andy Schleck (Lux) Trek Factory Racing
93 Thomas Danielson (USA) Garmin Sharp
94 Iker Camano Ortuzar (Spa) Team Netapp – Endura
95 Michel Kreder (Ned) Wanty – Groupe Gobert
96 Rohan Dennis (Aus) Garmin Sharp
97 Dominic Klemme (Ger) IAM Cycling
98 Juan Pablo Valencia (Col) Colombia
99 Yannick Eijssen (Bel) BMC Racing Team
100 Jan Keller (Swi)
101 Vladimir Isaichev (Rus) Team Katusha
102 Sea Keong Loh (Mas) Team Giant-Shimano
103 Jaco Venter (RSA) MTN – Qhubeka
104 Fabio Silvestre (Por) Trek Factory Racing
105 Jacopo Guarnieri (Ita) Astana Pro Team
106 Marco Bandiera (Ita) Androni Giocattoli
107 Valentin Iglinskiy (Kaz) Astana Pro Team
108 Tim De Troyer (Bel) Wanty – Groupe Gobert
109 Gediminas Bagdonas (Ltu) AG2R La Mondiale
110 Janier Alexis Acevedo Colle (Col) Garmin Sharp
111 Fredrik Carl Wilhelm Kessiakoff (Swe) Astana Pro Team
112 Tobias Ludvigsson (Swe) Team Giant-Shimano
113 Sander Helven (Bel) Topsport Vlaanderen – Baloise
114 Luka Mezgec (Slo) Team Giant-Shimano

Geschke si impone nelledizione 2014 del Gran Premio del Canton Argovia (foto Keystone)

Geschke si impone nell'edizione 2014 del Gran Premio del Canton Argovia (foto Keystone)

TROFIMOV 6 ANNI DOPO. I BIG NON RISCHIANO

giugno 11, 2014 by Redazione  
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La tappa di oggi del Delfinato proponeva un finale interessante con il Col de Manse e la relativa discesa verso Gap. I big non hanno voluto tentare attacchi, anche per non rischiare cadute nella difficile discesa. La Sky si è limitata a controllare la corsa e la vittoria di tappa se la sono giocata i fuggitivi. Sul Manse, Trofimov ha salutato i compagni di avventura e si è involato imprendibile sino al traguardo di Gap vincendo di nuovo, dopo 6 anni, una tappa al Criterium del Delfinato.

La tappa di oggi presentava un tracciato che poteva far presagire, oltre alla fuga da lontano (che c’è stata), anche un tentativo di allungo di qualche uomo di classifica, più per saggiare le risposte degli altri che per sferrare un vero e proprio attacco. Il finale di tappa presentava, infatti, l’ascesa al Col de Manse, salita non impossibile di seconda categoria, la cui sommità era tuttavia posta a 12 Km dall’arrivo e seguita da una discesa tecnica.
L’attesa bagarre tra i big non c’è stata né in salita né in discesa; probabilmente nessuno degli aspiranti alla vittoria del prossimo Tour de France ha voluto rischiare incidenti e così sono stati i fuggitivi della prima ora a darsi battaglia sul Manse. L’unico corridore riuscito ad andarsene con una azione seria è stato Trofimov (Katusha), che è poi stato bravissimo in discesa a mantenere un buon vantaggio ed a tagliare il traguardo in perfetta solitudine.
La corsa si è accesa al chilometro 20, quando in tredici hanno preso il largo: Andriy Grivko (Astana), Christian Meier (Orica-GreenEdge), Imanol Erviti (Movistar), Maxime Bouet (AG2R), Romain Sicard (Europcar), Pim Lightart (Lotto), Gustav Larsson (IAM), Damiano Caruso (Cannondale), Bob Jungels (Trek), Peter Velits (BMC), Yuriy Trofimov (Katusha), Jan Bakelants (OPQS) e Lars-Petter Nordhaug (Belkin). La squadra di Froome non si è dannata l’anima a tenere chiusa la corsa, ma ha comunque controllato il vantaggio della fuga, dato che tra gli attaccanti era presente anche Maxime Bouet che, alla partenza, accusava un passivo di soli 2 minuti e 43 secondi da Froome e che è stato per diversi chilometri leader virtuale della generale.
La presenza di Bouet poteva far pensare ad un ricongiungimento del gruppo con la fuga, mentre invece la Sky ha preferito ridurre il gap fino a riportarlo sotto i 2 minuti e mezzo, dopo aver toccato un massimo di 4:50, per poi mantenerlo in quella dimensione, tenendo al sicuro la leadership del capitano.
A trenta chilometri dal traguardo, il gruppo ha cominciato ad accelerare il ritmo ed a ridurre il distacco. Quando mancavano pochi chilometri all’inizio della salita Froome è stato costretto a fermarsi per via di una foratura, ma è rientrato in gruppo senza problemi, scortato dai compagni di squadra.
Sulla salita, dal gruppo, tenta di evadere Voeckler ma il suo tentativo si rivela effimero, mentre davanti ci prova Damiano Caruso che si porta dietro Trofimov e Bakelants. Ben presto Trofimov riesce a distanziare di qualche metro Bakelants e Caruso, mentre dal gruppo escono Hesjedal, Bardet e Van Garderen.
Trofimov prosegue nella sua azione e gli inseguitori si ricompattano senza, però, riuscire a chiudere sul russo che, in cima alla salita, ha un vantaggio di oltre 20 secondi, che divengono ben presto 38 nel corso della discesa, lungo la quale Trofimov prende anche qualche rischio per mantenere il vantaggio. La condotta di gara di Trofimov dà i suoi frutti ed il russo arriva da solo al traguardo con 25 secondi di vantaggio su Larsson e Lighart. Dietro Hesjedal, Van Garderen e Bardet raggiungono alcuni dei fuggitivi della prima ora, mentre il gruppo giunge in tranquillità a 2 minuti e 10 secondi.
Trofimov ha individuato la fuga giusta e sulle rampe non impossibili del Col de Manse ha fatto valere la sua buona condizione e le sue discrete doti di scalatore per staccare tutti ed andare a cogliere un’ottima vittoria che testimonia la personalità di questo corridore.
Nel gruppo nessuno ha tentato la stoccata in discesa, sebbene l’occasione si presentasse ghiotta per uomini come Contador, che ha soli 12 secondi di ritardo da Froome, e per Nibali in considerazione delle sue doti di discesista. Nessuno, però, ha voluto rischiare e, forse, neppure scoprire le proprie carte in vista del Tour. Mentre Froome, con le sue accelerazioni nella seconda tappa ha voluto spaventare gli avversari dimostrando di essere in condizione, gli sfidanti preferiscono stare al coperto e magari testarsi sugli attacchi dello stesso Froome.

Benedetto Ciccarone

ORDINE D’ARRIVO

1 Yury Trofimov (Rus) Team Katusha 3:59:22
2 Gustav Erik Larsson (Swe) IAM Cycling 0:00:23
3 Pim Ligthart (Ned) Lotto-Belisol 0:00:25
4 Lars Petter Nordhaug (Nor) Belkin Pro Cycling Team 0:00:28
5 Peter Velits (Svk) BMC Racing Team
6 Maxime Bouet (Fra) AG2R La Mondiale
7 Jan Bakelants (Bel) Omega Pharma Quick Step Cycling Team
8 Damiano Caruso (Ita) Cannondale
9 Andriy Grivko (Ukr) Astana Pro Team 0:01:31
10 Ryder Hesjedal (Can) Garmin-Sharp
11 Christian Meier (Can) Orica GreenEdge
12 Romain Sicard (Fra) Team Europcar
13 Imanol Erviti (Spa) Movistar
14 Romain Bardet (Fra) AG2R La Mondiale
15 Tejay Van Garderen (USA) BMC Racing Team
16 Jens Keukeleire (Bel) Orica GreenEdge 0:02:10
17 Cyril Gautier (Fra) Team Europcar
18 Chad Haga (USA) Team Giant-Shimano
19 Sylvain Chavanel (Fra) IAM Cycling
20 Valerio Conti (Ita) Lampre-Merida
21 Christopher Froome (GBr) Team Sky
22 Alex Howes (USA) Garmin-Sharp
23 Alberto Contador Velasco (Spa) Team Tinkoff-Saxo
24 Jesus Hernandez Blazquez (Spa) Team Tinkoff-Saxo
25 Greg Van Avermaet (Bel) BMC Racing Team
26 Jhon Darwin Atapuma Hurtado (Col) BMC Racing Team
27 Lieuwe Westra (Ned) Astana Pro Team 0:02:10
28 Adam Yates (GBr) Orica GreenEdge
29 Carlos Verona Quintanilla (Spa) Omega Pharma Quick Step Cycling Team
30 Wilco Kelderman (Ned) Belkin Pro Cycling Team
31 Andrew Talansky (USA) Garmin-Sharp
32 Dominik Nerz (Ger) BMC Racing Team
33 Luis Angel Mate Mardones (Spa) Cofidis, Solutions Credits.
34 Mikel Nieve Ituralde (Spa) Team Sky
35 Alexander Rybakov (Rus) Team Katusha
36 Kenny Elissonde (Fra) Fdj.fr
37 Bram Tankink (Ned) Belkin Pro Cycling Team
38 Jurgen Van Den Broeck (Bel) Lotto-Belisol
39 Kristjan Koren (Slo) Cannondale
40 George Bennett (NZl) Cannondale
41 Jakob Fuglsang (Den) Astana Pro Team
42 Peter Stetina (USA) BMC Racing Team
43 Leopold Konig (Cze) Team Netapp-Endura
44 Richie Porte (Aus) Team Sky
45 Kristijan Durasek (Cro) Lampre-Merida
46 Igor Anton Hernandez (Spa) Movistar
47 Tanel Kangert (Est) Astana Pro Team
48 Geraint Thomas (GBr) Team Sky
49 Michal Kwiatkowski (Pol) Omega Pharma Quick Step Cycling Team
50 Haimar Zubeldia Agirre (Spa) Trek Factory Racing

CLASSIFICA GENERALE

1 Christopher Froome (GBr) Team Sky 14:09:19
2 Alberto Contador Velasco (Spa) Team Tinkoff-Saxo 0:00:12
3 Wilco Kelderman (Ned) Belkin Pro Cycling Team 0:00:21
4 Andrew Talansky (USA) Garmin-Sharp 0:00:33
5 Jurgen Van Den Broeck (Bel) Lotto-Belisol 0:00:35
6 Vincenzo Nibali (Ita) Astana Pro Team 0:00:50
7 Maxime Bouet (Fra) AG2R La Mondiale 0:01:01
8 Haimar Zubeldia Agirre (Spa) Trek Factory Racing 0:01:22
9 Jakob Fuglsang (Den) Astana Pro Team
10 Adam Yates (GBr) Orica GreenEdge 0:01:31
11 Tanel Kangert (Est) Astana Pro Team 0:01:35
12 Romain Bardet (Fra) AG2R La Mondiale 0:01:40
13 Sébastien Reichenbach (Swi) IAM Cycling
14 Gustav Erik Larsson (Swe) IAM Cycling 0:01:42
15 Daniel Navarro Garcia (Spa) Cofidis, Solutions Credits. 0:01:43
16 Leopold Konig (Cze) Team Netapp-Endura 0:01:44
17 Tony Gallopin (Fra) Lotto-Belisol 0:01:56
18 Kenny Elissonde (Fra) Fdj.fr 0:02:01
19 Tejay Van Garderen (USA) BMC Racing Team 0:02:22
20 Mikel Nieve Ituralde (Spa) Team Sky 0:02:24
21 Kristijan Durasek (Cro) Lampre-Merida 0:02:32
22 Igor Anton Hernandez (Spa) Movistar 0:02:34
23 Michal Kwiatkowski (Pol) Omega Pharma Quick Step Cycling Team 0:02:37
24 George Bennett (NZl) Cannondale
25 Daniel Moreno Fernandez (Spa) Team Katusha 0:02:42
26 Bart De Clercq (Bel) Lotto-Belisol 0:02:47
27 Jesus Hernandez Blazquez (Spa) Team Tinkoff-Saxo 0:03:06
28 Valerio Conti (Ita) Lampre-Merida 0:03:24
29 Ivan Santaromita (Ita) Orica GreenEdge 0:03:28
30 Jhon Darwin Atapuma Hurtado (Col) BMC Racing Team 0:03:31
31 Yury Trofimov (Rus) Team Katusha 0:03:42
32 Nicolas Edet (Fra) Cofidis, Solutions Credits. 0:03:43
33 Ryder Hesjedal (Can) Garmin-Sharp 0:03:50
34 Alex Howes (USA) Garmin-Sharp 0:03:54
35 Bartosz Huzarski (Pol) Team Netapp-Endura 0:03:56
36 Peter Stetina (USA) BMC Racing Team 0:04:01
37 John Gadret (Fra) Movistar
38 Romain Sicard (Fra) Team Europcar 0:04:36
39 Yohan Bagot (Fra) Cofidis, Solutions Credits. 0:05:07
40 Alexander Rybakov (Rus) Team Katusha 0:05:19
41 Chad Haga (USA) Team Giant-Shimano 0:05:28
42 Egor Silin (Rus) Team Katusha 0:05:31
43 Sylvain Chavanel (Fra) IAM Cycling 0:05:46
44 Andriy Grivko (Ukr) Astana Pro Team 0:05:49
45 Jan Bakelants (Bel) Omega Pharma Quick Step Cycling Team 0:05:51
46 Kristjan Koren (Slo) Cannondale 0:05:52
47 Lieuwe Westra (Ned) Astana Pro Team
48 Damiano Caruso (Ita) Cannondale 0:06:03
49 Cyril Gautier (Fra) Team Europcar 0:06:37
50 Thomas Voeckler (Fra) Team Europcar 0:07:42

Trofimov taglia in déshabillé il traguardo di Gap del Criterium del Delfinato (foto AFP)

Trofimov taglia in 'déshabillé' il traguardo di Gap del Criterium del Delfinato (foto AFP)

11-06-2014

giugno 11, 2014 by Redazione  
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CRITÉRIUM DU DAUPHINÉ

Il russo Yury Trofimov (Team Katusha) si è imposto nella quarta tappa, Montélimar – Gap, percorrendo 167,5 Km in 3h59′22″ alla media di 41,986 Km/h. Ha preceduto di 23″ lo svedese Larsson e di 25″ l’olandese Ligthart. Miglior italiano Damiano Caruso (Cannondale Pro Cycling Team), 8° a 28″. Il britannico Christopher Froome (Team Sky) è ancora leader della classifica con 12″ sullo spagnolo Contador Velasco e 21″ sull’olandese Kelderman. Miglior italiano Vincenzo Nibali (Astana Pro Team), 6° a 50″.

GRAND PRIX “UDMURTSKAYA PRAVDA”

Il russo Timofey Kritskiy (RusVelo) si è imposto nella prima tappa, circuito a cronometro di Izevsk, percorrendo 18,9 Km in 21′18″, alla media di 53,239 Km/h. Ha preceduto di 29″ il connazionale Pokidov e di 35″ il connazionale Ershov.

TOUR OF SINGKARAK (Indonesia)

Lo spagnolo Óscar Pujol Muñoz (SkyDive Dubai Pro Cycling Team) si è imposto nella quinta tappa, Payakumbuh – Solok, percorrendo 102 Km in 2h23′42″, alla media di 42,588 Km/h. Ha preceduto allo sprint l’indonesiano Fitrianto e lo spagnolo Nohales Nieto. L’iraniano Amir Zargari (Pishgaman Yazd) è ancora leader della classifica con 1′24″ sul connazionale Ememi e 2′11″ sul connazionale Alizadeh

TOUR DE KOREA

Il sudcoreano Jun-Oh Kwon (Seoul Cycling Team) si è imposto nella quarta tappa, Gurye – Gumi, percorrendo 208,2 Km in 5h09′14″, alla media di 40,397 Km/h. Ha preceduto allo sprint l’italiano Kristian Sbaragli (MTN Qhubeka) e il cinese Jiang. Lo spagnolo Juan José Oroz Ugalde (Burgos BH) è ancora leader della classifica con 5″ sull’australiano Bayly e 8″ sul britannico Carthy. Miglior italiano Fortunato Baliani (Christina Watches – KUMA powered by DANA), 8° a 16″.

TOUR DE BEAUCE (Canada)

L’italiano Luca Benedetti (Amore & Vita – Selle SMP) si è imposto nella prima tappa, circuito di Sainte-Justine, percorrendo 196,4 Km in 4h53′19″, alla media di 40,397 Km/h. Ha preceduto allo sprint lo statunitense Young e il danese Andersen. Benedetti è il primo leader della classifica con 2″ sullo statunitense Rosskopf e 3″ sullo statunitense Berry

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