ALMANACCO DEL DOPO TAPPA: QUI SALSOMAGGIORE TERME

maggio 21, 2014 by Redazione  
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Anche quest’anno ilciclismo.it, proporrà, poche ore dopo la conclusione della tappa, l’oramai tradizionale almanacco zeppo di golosità: cominceremo dalla rassegna stampa internazionale, passando poi il parere dei tifosi, la colonna sonora del giorno, le previsione del tempo per la tappa successiva, le “perle” dei telecronisti, il Giro d’Italia rivisto alla “rovescia” e il ricordo di un Giro passato (abbiamo scelto il 1964, l’ultimo dei due Giri vinti da Anquetil).

GIRO D’ITALIA, GIRO DEL MONDO

Italia

Giro: tris di Bouhanni. Evans resta in rosa (Gazzetta dello Sport)

Bouhanni, terzo sigillo al Giro. Maxi caduta a 700 metri dall’arrivo (Corriere della Sera)

Regno Unito

Bouhanni completes Giro hat-trick (The Daily Telegraph)

Irlanda

Nicholas Roche: ‘I thought there might be a chance on the steep part to give it a shot’ (Irish Independent)

Francia

Bouhanni: «Ce n’est jamais facile!” – Evans perd un coéquipier (L’Equipe)

Spagna

Tercera etapa de Bouhanni (AS)

Fuga, caída y tercera de Bouhanni (Marca)

Tercera victoria del insaciable Bouhanni (El Mundo Deportivo)

Belgio

Weening gagne la 9e étape au bout d’une longue échappée (Le Soir)

Bouhanni pakt derde dagzege na massale valpartij (De Standaard)

Giro: et de trois pour Bouhanni (L’Avenir)

Giro: la troisième de Bouhanni (La Dernière Heure/Les Sports)

Tour d’Italie: Nacer Bouhanni s’offre le triplé malgré les chutes (Sudinfo.be)

Eijssen houdt geen breuken over aan val in Giro (Het Nieuwsblad)

Paesi Bassi

Het Nieuwsblad (De Telegraaf)

Lussemburgo

Dritter Etappensieg für Bouhanni (Tageblatt)

Germania

Bouhanni feiert dritten Etappensieg – Evans vorn (Berliner Zeitung)

Canada

Nacer Bouhanni makes it three stage wins at Giro (The Globe and Mail)

USA

Evans Maintains Giro d’Italia Lead – Bouhanni Makes It Three Stage Wins at Giro (The New York Times)

Colombia

Nacer Bouhanni ganó la décima etapa del Giro de Italia – ‘Balance bueno pese a no encontrar mis mejores sensaciones’: Nairo – En el Giro, minuto de silencio por niños que murieron en Fundación (El Tiempo)

Rigoberto Urán mantiene la segunda posición en el Giro – El Giro de Italia de luto por los niños que murieron en Fundación – En el Giro nadie ataca frontalmente (El Espectador)

Australia

Michael Matthews out of Giro d’Italia – Cadel Evans still leading Giro d’Italia (The Age)

Aussie Cadel Evans maintains lead in Giro d’Italia (The Australian)

Evans avoids huge pile-up to retain lead (Herald Sun)

BOX POPULI

Ogni giorno qui troverete i commenti degli appassionati di ciclismo, gente che le corse non le segue solo davanti alla tv, ma le vive sia andando ad applaudire i campioni lungo le strade, sia ricalcando le stesse rotte e sudando in sella ad una bici.

Mauro Facoltosi: Questo finale mi ricorda la Sanremo (con il solo Poggio). Chi pensate che possa imporsi?

Howling Wolf14: Infatti mi pare che la salitella finale sia anche chiamata Poggetto

Mauro Facoltosi: Si chiama Poggio Diana. La fecero anche nel finale della tappa di Salsomaggiore del 1988, ma salivano dall’altro versante e poi c’era molto più strada da percorrere per andare al traguardo. Quel giorno vinse Paolo Rosola.

Howling Wolf14: Volata di gruppo. Non si staccherà nessuno. A meno che qualcuno (ma chi?) non si metta in testa di far fuori sulla salitella Viviani, Ferrari e magari anche Bouhanni. Al Giro della Padania 2011, arrivo a Salsomaggiore e doppia scalata del Poggetto, fu uno sprint massiccio: 1° Modolo, 2° Viviani, 3° Napolitano.

Nebe1980: prevedo una noia mortale fino allo sprint

n@po: A meno che il naso di gatto faccia il miracolo (mercoledì) questa settimana sarà di una noia bestiale sino al weekend. Certo c’è la crono ma dal punto di vista dello spettacolo è un altra tappa noiosa incastonata nel nulla di questa seconda settimana.

MirkoBL: È una tappa di trasferimento per velocisti come ce ne sono sempre state e come è giusto che ce ne siano. Nulla di scandaloso. Volata di gruppo secondo logica.

Mauro Facoltosi: Ho contattato Massimiliano Lelli su Facebook e gli ho chiesto un parere sul finale, visto che li ha percorsi tutti per la RAI. Ecco la risposta: “La tappa di domani sarà insidiosa. Pianeggiante, è vero, ma con una salita finale che, se affrontata “a tutta”, potrebbe mettere in difficoltà alcuni dei velocisti che più soffrono le salite e che potrebbero non avere poi le energie per poter rientrare nel gruppi per la volata finale. Secondo me Diego Ulissi potrebbe farci vedere un nuovo “numero”.

MirkoBL: Più che altro i 5 km finali sono molto tortuosi. I treni dei velocisti potrebbero non avere vita facile.

Howling Wolf14 (sul commento di Nebe1980): L’unica speranza sta nel concretizzarsi di una successione di offensive e tentativi di fuga. Altrimenti, come temo, il copione sarà il solito: fuga dalla lunga distanza controllata scientificamente dal gruppone, poi ricongiungimento e finale dominato da Trek, Cannondale e FdJ. Purtroppo le tappe di pianura sono così. Ma ci sono sempre state.

Howling Wolf14 (sul parere di Lelli): Per farla “a tutta” occorre che vi siano team interessati a rendere dura l’ultima collinetta prima dell’arrivo. Ma chi, oltre alla Lampre di Ulissi, può essere interessato ad una soluzione di questo tipo?
Ai fini dello spettacolo, comunque, poco cambia. A quel punto, allora, piuttosto che vedere un altro finale di tappa favorevole a Ulissi preferisco vedere una volata generale, almeno c’è incertezza sino all’arrivo.

Mauro Facoltosi: Tris di Bouhanni. Ancora battuto Nizzolo. Caduta nel finale. Commenti?

Howling Wolf14: Altro che far fuori i velocisti sul Poggetto! Non se n’è staccato nemmeno uno. L’unico che forse sarebbe rimasto fuori, se fosse ancora in corsa, sarebbe Chicchi. Avete visto chi è rimasto attardato, invece? Boasson Hagen, Paolini, Anton, Moreno, Gasparotto, Capecchi, Moser, Scarponi (a 4’38”!!!) e Pirazzi.

Mauro Facoltosi: Moser è caduto prima del finale.

Nebe1980: Dopo la Sanremo siamo stati a discutere per giorni sul fatto che il Poggio non fa fuori i velocisti figuriamoci se li fa fuori il Poggetto. Speriamo che il Naso di Gatto offra qualche scintilla

DISCOGIRO: la colonna sonora della tappa del Giro scelta per voi da ilciclismo.it

Ancora tu

a cura di DJ Jorgens

METEO GIRO
Le previsioni si riferiscono agli orari di partenza, passaggio e arrivo della tappa Collecchio – Savona

Collecchio : poco nuvoloso, 21,3°C, vento debole da ENE (4-7 Km/h), umidità al 72%
Borgo Val di Taro (Km 46,9): nuvole sparse con possibilità di deboli e isolate precipitazioni, 23,1°C, vento debole da SE (5-8 Km/h), umidità al 63%
Sestri Levante – rifornimento (Km 107,3): poco nuvoloso con possibilità di deboli e isolate precipitazioni, 24,8°C (percepiti 23,5°C), vento debole da SE (10-12 Km/h), umidità al 59%
Genova (Km 157,1): poco nuvoloso, 23,4°C, vento debole da ESE (5-8 Km/h), umidità al 69%
Varazze – T.V. (Km 193,7): nuvole sparse con possibilità di deboli e isolate precipitazioni, 25,5°C (percepiti 24°C), vento moderato da ESE (10 Km/h), umidità al 51%
Savona : poco nuvoloso con qualche goccia di pioggia, 24,4°C (percepiti 22°C), vento moderato da E (14 Km/h), umidità al 49%

I MISTERI DELLA CASSAPANCA
Gli strafalcioni dei giornalisti al seguito della corsa rosa

Tuttobiciweb: “Colomnbia”
De Stefano (a proposito di un’asta di beneficenza): “Martinello da un bici, Mario Cipollini Max Lelli”
Francesca Lugeri (geologa): “Oggi è il compleanno esatto del terremoto in Emilia”
De Stefano: “Conferto di Beppe Conti” (conforto)
Conti: “Un grande uomo che non ha fatto sapore nulla” (sapere)
De Stefano: “Diego Rosa ci racconterà di una storia di quelli che non si raccontano spesso”
Lelli: “Mirana Romoli” (Marina)
Pancani: “Potrebbe indurre qualche squadra come gli altri velocisti”
Pancani: “Non è che Viviani si stacca in teoria”
Martinello: “Coppia di tosta”
Ds Cannondale sul malessere che ha colpito Viviani: “Ha passato due giorni, domenica notte” “Ha la testa un po’ chiusa”
Martinelli: “L’andatura non è altissima, ma abbastanza allegra”
Pancani: “Siamo 42 Km”
Pancani (parlando della crono di Barolo): “Non è il classico piattone per velocisti”
Martinello: “Bar – Barbaresco” (già ciucco prima ancora di arrivare nelle Langhe?)
Martinello: “Velodromo di Cagli” (Calì, in Colombia; Cagli è nelle Marche)
De Luca: “Giovanni Elena” (Giovanni Ellena, ds Androni)
Martinello: “Per questa genere di specialità”
Pancani (al passaggio da Brescello): “Il saluto di Don Peppone” (Don Camillo)
Scinto: “Ha una classifica per la fughe”
De Luca: “Ha colpito con il femore destro l’asfalto” (corrono anche gli scheletri?)
Pancani: “Ha avuto un vantaggio meteo di…”
De Luca: “Moreno Moser è caduto inciampando” (in bicicletta?)
Pancani: “Andrea Lelli” (Massimiliano Lelli)
De Luca: “Un dato molto esplicato”
De Luca: “Gare che all’apparrenza”
Pancani: “Ci manda la pubblicità la classifica”
Martinello: “Deve saltare sulla ruota del corridore della Giant”
De Stefano: “I quarantotti tornanti dello Stelvio”

IL GIRO DI GOMEZ
In questa rubrica vi faremo rileggere i piani alti della classica, come li avrebbe visti Gomez Addams nelle sue letture del giornale in “verticale”… vale a dire le classifiche giornaliere viste al contrario, dal punto di vista della maglia nera!

Ordine d’arrivo della decima tappa, Modena – Salsomaggiore Terme

1° Riccardo Zoidl
2° Andrea Fedi s.t.
3° Marco Bandiera s.t.
4° Arnaud Courteille a 22″
5° Luke Durbridge a 1′07″

Classifica generale

1° Svein Tuft
2° Arnaud Courteille a 1′20″
3° Jetse Bol a 2′03″
4° Michael Hepburn a 6′18″
5° Kenny Dehaes a 8′57″
Miglior italiano: Nicola Ruffoni, 8° a 16′32″

L’ULTIMO GIRO DI ANQUETIL
Tuffo nella storia del Giro del 1964, il secondo e ultimo conquistato dall’asso francese Jacques Anquetil. Ci condurranno indietro di 50 anni i titoli del quotidiano “La Stampa” e le altimetrie d’epoca dell’archivio di www.ilciclismo.it

11a TAPPA: RIMINI – SAN BENEDETTO DEL TRONTO (185 Km)

IL NOVARESE MARCOLI S’AFFERMA IN UNA VOLATA DI 110 CORRIDORI
Ieri nella Rimini – San Benedetto del Tronto
In classifica, Jacques Anquetil conserva la Maglia rosa – Un attacco del francese a Zilioli e Balmamion (che avevano forato) respinto dopo mezz’ora d’inseguimento – Oggi la dodicesima tappa, con arrivo in salita a Roccaraso

Nota sulla planimetria: Al momento di andare in stampa Torriani non aveva ancora stabilito il finale del Giro. Per questo motivo la planimetria propone i due progetti aperti in quel momento.

ARCHIVIO ALMANACCO
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Raduno di partenza

1a tappa: Belfast (cronosquadre)

2a tappa: Belfast (seconda tappa)

3a tappa: Armagh – Dublino

4a tappa: Giovinazzo – Bari

5a tappa: Taranto – Viggiano

6a tappa: Sassano – Montecassino

7a tappa: Frosinone – Foligno

8a tappa: Foligno – Montecopiolo

9a tappa: Lugo – Sestola

Modena, il gruppo si trasferisce verso il Km 0 della 10a tappa (foto Fiocchi - Il Resto del Carlino)

Modena, il gruppo si trasferisce verso il 'Km 0' della 10a tappa (foto Fiocchi - Il Resto del Carlino)

20-05-2014

maggio 21, 2014 by Redazione  
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GIRO D’ITALIA

Il francese Nacer Bouhanni (FDJ.fr) si è imposto nella decima tappa, Modena – Salsomaggiore Terme, percorrendo 173 Km in 4h01′13″, alla media di 43,032 Km/h. Ha preceduto allo sprint l’italiano Giacomo Nizzolo (Trek Factory Team) e l’australiano Matthews. L’australiano Cadel Evans (BMC Racing Team) è ancora maglia rosa, con 57″ sul colombiano Urán Urán e 1′10″ sul polacco Majka. Miglior italiano Domenico Pozzovivo (AG2R La Mondiale), 4° a 1′20″

AN POST RAS (Irlanda)

L’austriaco Jan Sokol (Synergy Baku Cycling Project) si è imposto nella terza tappa, Lisdoonvarna – Charleville, percorrendo 154,2 Km in 3h35′01″, alla media di 43,029 Km/h. Ha preceduto allo sprint l’italiano Ricardo Pichetta (Team Idea) e il britannico Wood. Il neozelandese Patrick Bevin (squadra nazionale) è ancora leader della classifica, con 1′55″ sull’austriaco Fankhauser e sull’italiano Alessandro Pettiti (Team Idea).

TOUR OF JAPAN

L’olandese Wouter Wippert (Drapac Cycling) si è imposto nella seconda tappa, circuito di Mino, percorrendo 160,7 Km in 3h47′36″, alla media di 42,363 Km/h. Ha preceduto allo sprint l’italiano Niccolò Bonifazio (Lampre – Merida) e l’australiano Jones. L’australiano William Clarke (Drapac Cycling) è ancora leader della classifica con 1″ su Wippert e Jones. Miglior italiano Filippo Pozzato (Lampre – Merida), 4° a 3″.

BOUHANNI PASSA LE ACQUE E BATTEZZA IL SUO TERZO TRAGUARDO ROSA

maggio 20, 2014 by Redazione  
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Il francese, che già indossa la maglia rossa, conquista anche la decima tappa del Giro d’Italia, precedendo nuovamente Nizzolo e Matthews in una volata condizionata da una caduta ai 700m. Protagonisti di giornata Andrea Fedi e Marco Bandiera, ripresi a 9 Km dall’arrivo dopo quasi 160 Km di fuga.

La decima tappa del Giro d’Italia, dedicata a Gino Bartali, ha portato i corridori da Modena a Salsomaggiore Terme, per un totale di 173 Km, attraversando le zone più colpite dal terremoto del 2012. Il percorso era interamente pianeggiante, con solamente lo strappo del Poggio Diana (1,8 Km al 3,7%, non contraddistinto da GPM) a movimentare l’altimetria e a lasciare aperto uno spiraglio per un arrivo diverso dalla volata di gruppo.
I protagonisti di giornata sono stati i due italiani Andrea Fedi (Neri Sottoli) e Marco Bandiera (Androni Giocattoli – Venezuela), già più volte alla ribalta in questo Giro: il primo guidava già la classifica delle fughe con ben 444 Km passati davanti al gruppo, il secondo, terzo con 340 Km in questa speciale classifica, capeggiava in quella dei traguardi volanti. Evasi al Km 8 e non costituendo una grande minaccia per il gruppo, i due sono arrivati ad avere fino a quasi 9’ di vantaggio, prima che le squadre incaricate di tenere cucita la corsa si organizzassero e aumentassero l’andatura.
Al traguardo intermedio di Mirandola (Km 60,9), se tra i fuggitivi Bandiera è transitato senza particolari problemi davanti a Fedi, incrementando il bottino di punti nella sua classifica, alle spalle s’è assistito a una grande bagarre per i punti della maglia rossa. Nella sfida tra i treni ha prevalso quello della Cannondale, che ha permesso a Elia Viviani – nonostante avesse la febbre da due giorni – di conquistare il terzo posto e i rispettivi 12 punti, precedendo Nicola Ruffoni (Bardiani – CSF Inox), Roberto Ferrari (Lampre – Merida), Giacomo Nizzolo (Trek) e Nacer Bouhanni (FDJ), impegnatosi poco in questo anticipo di volata preferendo risparmiare energie in vista del finale.
La tappa è proceduta in grande serenità, con il gruppo tirato (senza particolare frenesia) dalle squadre delle ruote veloci e la coppia al comando che vedeva diminuire progressivamente il proprio vantaggio. Gli unici sussulti sono stati dati da alcune cadute senza gravi conseguenze, tranne che per il belga Yannick Eijssen (BMC), costretto al ritiro. Fedi e Bandiera, con grande merito, sono riusciti ad arrivare fino ai 9 Km dal traguardo, arrendendosi di fronte alle numerose squadre intenzionate a provare a fare la differenza sulla salitella decisiva. In particolare è stata la Sky a inscenare un’azione importante su Poggio Diana in favore di Ben Swift, con il forcing di Dario Cataldo prima e poi di Edvald Boasson Hagen, che hanno allungato moltissimo il gruppo. Tuttavia l’asperità , come previsto, non è stata sufficiente per staccare le ruote veloci, finite solamente nelle retrovie e riportate in testa dai rispettivi compagni di squadra.
Siamo arrivati così a Salsomaggiore Terme con una situazione piuttosto convenzionale di volata di gruppo, ma anche questa volta le sorprese non erano finite: in una curva a destra ai 700m, a volata quasi già lanciata, Tyler Farrar (Garmin Sharp) ha commesso un grave errore in frenata ed è caduto quando era in settima ruota, abbattendo la decina di corridori alle sue spalle. Il gruppo s’è così spezzato, tagliando fuori dalla lotta per il successo alcuni probabili protagonisti come Elia Viviani e Alessandro Petacchi (OmegaPharma – Quick-Step). Il primo a lanciarsi è stato Albert Timmer (Giant – Shimano), ma il momento giusto sembrava essere quello scelto da Giacomo Nizzolo, che ha provato ad anticipare Bouhanni. Ma il francese s’è dimostrato nuovamente superiore alla concorrenza, riuscendo a fare la differenza negli ultimi 50m e conquistando la terza vittoria in questo Giro. Il velocista brianzolo s’è dovuto accontentare nuovamente del secondo posto, con terzo l’ex-maglia rosa Michael Matthews (Orica GreenEdge), autore di una notevole progressione. Hanno completato la top ten Roberto Ferrari, Enrico Battaglin (Barniani – CSF Inox), Vladimir Gusev (Katusha), Timmer, Swift, la maglia rosa Cadel Evans e Mauro Finetto (Neri Sottoli).
Rimasta completamente invariata la classifica generale, la tappa ha, invece, segnato profondamente la corsa per la maglia rossa, con Bouhanni – salito a 220 punti – che ha allungato soprattutto rispetto a Ferrari (156) e Viviani (151), mentre prova a mantenersi agganciato Nizzolo (196). Come anticipato, la fuga di giornata è fruttata al meglio per Bandiera, saldamente al comando della classifica dei traguardi volanti (32 punti, davanti a Fedi 26 e Viviani 19), e per Fedi, salito addirittura a 608 Km (davanti allo stesso Bandiera, fermo a 504).
Nonostante l’attenzione principale dei media e dei contendenti per la vittoria finale di questo Giro d’Italia sia già proiettata sulla cronometro individuale di giovedì, domani l’undicesima tappa potrebbe prestarsi a colpi di mano, specialmente da chi ha perso parecchio terreno nei primi giorni di gara o teme di perderne nella prova contro il tempo. Nei 249 Km da Collecchio a Savona verranno affrontati, infatti, due GPM di 2a categoria: il Passo Cento Croci (Km 66,1) e, soprattutto, il Naso di Gatto (Km 220,8), una salita di 7 Km all’8,1% di pendenza media che potrebbe costituire il trampolino di lancio ideale per un attacco, anche considerando che la lunga discesa terminerà solamente a 4 Km dall’arrivo. La soluzione più probabile per l’arrivo resta comunque la volata di un gruppetto, ristretto magari a una quarantina di unità.

Giorgio Vedovati

ORDINE D’ARRIVO

1 Nacer Bouhanni (Fra) FDJ.fr 4:01:13
2 Giacomo Nizzolo (Ita) Trek Factory Racing
3 Michael Matthews (Aus) Orica Greenedge
4 Roberto Ferrari (Ita) Lampre-Merida
5 Enrico Battaglin (Ita) Bardiani-CSF
6 Vladimir Gusev (Rus) Team Katusha
7 Albert Timmer (Ned) Team Giant-Shimano
8 Ben Swift (GBr) Team Sky
9 Cadel Evans (Aus) BMC Racing Team
10 Mauro Finetto (Ita) Neri Sottoli – Yellow Fluo
11 Tony Hurel (Fra) Team Europcar
12 Nathan Haas (Aus) Garmin Sharp
13 Rigoberto Uran Uran (Col) Omega Pharma – Quick-Step Cycling Team
14 Georg Preidler (Aut) Team Giant-Shimano
15 Luka Mezgec (Slo) Team Giant-Shimano
16 Sébastien Chavanel (Fra) FDJ.fr
17 Maxime Monfort (Bel) Lotto Belisol
18 David Tanner (Aus) Belkin Pro Cycling Team
19 Kanstantsin Siutsou (Blr) Team Sky
20 Robert Kiserlovski (Cro) Trek Factory Racing
21 Valerio Agnoli (Ita) Astana Pro Team
22 Alexis Vuillermoz (Fra) AG2R La Mondiale
23 Nicolas Roche (Irl) Tinkoff-Saxo
24 Paolo Tiralongo (Ita) Astana Pro Team
25 Eduard Vorganov (Rus) Team Katusha
26 Fabio Aru (Ita) Astana Pro Team
27 Diego Ulissi (Ita) Lampre-Merida
28 Jan Polanc (Slo) Lampre-Merida
29 Pierre Rolland (Fra) Team Europcar
30 Wilco Kelderman (Ned) Belkin Pro Cycling Team
31 Tobias Ludvigsson (Swe) Team Giant-Shimano
32 Danilo Hondo (Ger) Trek Factory Racing
33 Damiano Cunego (Ita) Lampre-Merida
34 Maarten Tjallingii (Ned) Belkin Pro Cycling Team
35 Ivan Basso (Ita) Cannondale
36 Wout Poels (Ned) Omega Pharma – Quick-Step Cycling Team
37 Przemyslaw Niemiec (Pol) Lampre-Merida
38 Pawel Poljanski (Pol) Tinkoff-Saxo
39 Rafal Majka (Pol) Tinkoff-Saxo
40 Jay Mccarthy (Aus) Tinkoff-Saxo
41 Alexandre Geniez (Fra) FDJ.fr
42 Jonathan Monsalve (Ven) Neri Sottoli – Yellow Fluo
43 Nicola Ruffoni (Ita) Bardiani-CSF
44 Fabio Andres Duarte Arevalo (Col) Colombia
45 Matteo Rabottini (Ita) Neri Sottoli – Yellow Fluo
46 Gert Dockx (Bel) Lotto Belisol
47 Bert De Backer (Bel) Team Giant-Shimano
48 Franco Pellizotti (Ita) Androni Giocattoli
49 Chris Anker Sörensen (Den) Tinkoff-Saxo
50 Kenny De Haes (Bel) Lotto Belisol

CLASSIFICA GENERALE

1 Cadel Evans (Aus) BMC Racing Team 42:50:47
2 Rigoberto Uran Uran (Col) Omega Pharma – Quick-Step Cycling Team 0:00:57
3 Rafal Majka (Pol) Tinkoff-Saxo 0:01:10
4 Domenico Pozzovivo (Ita) AG2R La Mondiale 0:01:20
5 Steve Morabito (Swi) BMC Racing Team 0:01:31
6 Fabio Aru (Ita) Astana Pro Team 0:01:39
7 Diego Ulissi (Ita) Lampre-Merida 0:01:43
8 Wilco Kelderman (Ned) Belkin Pro Cycling Team 0:01:44
9 Nairo Alexander Quintana Rojas (Col) Movistar Team 0:01:45
10 Robert Kiserlovski (Cro) Trek Factory Racing 0:01:49
11 Ivan Basso (Ita) Cannondale 0:02:01
12 Pierre Rolland (Fra) Team Europcar 0:02:56
13 Wout Poels (Ned) Omega Pharma – Quick-Step Cycling Team 0:03:03
14 Maxime Monfort (Bel) Lotto Belisol 0:03:41
15 Alexis Vuillermoz (Fra) AG2R La Mondiale 0:04:25
16 Ryder Hesjedal (Can) Garmin Sharp 0:04:30
17 Matteo Rabottini (Ita) Neri Sottoli – Yellow Fluo 0:04:36
18 Gianluca Brambilla (Ita) Omega Pharma – Quick-Step Cycling Team 0:05:01
19 Hubert Dupont (Fra) AG2R La Mondiale 0:05:36
20 Kanstantsin Siutsou (Blr) Team Sky 0:05:42
21 Franco Pellizotti (Ita) Androni Giocattoli 0:05:46
22 Damiano Cunego (Ita) Lampre-Merida 0:06:35
23 Alexandre Geniez (Fra) FDJ.fr 0:06:36
24 Samuel Sanchez (Spa) BMC Racing Team 0:06:37
25 Francis Mourey (Fra) FDJ.fr 0:07:52
26 Jarlinson Pantano (Col) Colombia 0:08:00
27 Davide Malacarne (Ita) Team Europcar 0:08:12
28 José Herrada Lopez (Spa) Movistar Team 0:08:53
29 Fabio Andres Duarte Arevalo (Col) Colombia 0:10:06
30 Ivan Santaromita (Ita) Orica Greenedge 0:10:16
31 Georg Preidler (Aut) Team Giant-Shimano 0:11:43
32 Michael Rogers (Aus) Tinkoff-Saxo 0:13:05
33 Daniel Moreno Fernandez (Spa) Team Katusha 0:13:10
34 Serge Pauwels (Bel) Omega Pharma – Quick-Step Cycling Team 0:13:41
35 Mauro Finetto (Ita) Neri Sottoli – Yellow Fluo 0:14:05
36 Tobias Ludvigsson (Swe) Team Giant-Shimano 0:14:09
37 Przemyslaw Niemiec (Pol) Lampre-Merida 0:14:39
38 Chris Anker Sörensen (Den) Tinkoff-Saxo 0:14:59
39 Bjorn Thurau (Ger) Team Europcar 0:16:28
40 Pawel Poljanski (Pol) Tinkoff-Saxo 0:17:41
41 André Cardoso (Por) Garmin Sharp 0:19:08
42 Matteo Montaguti (Ita) AG2R La Mondiale 0:22:06
43 Michele Scarponi (Ita) Astana Pro Team 0:23:15
44 Jan Polanc (Slo) Lampre-Merida
45 Maxime Bouet (Fra) AG2R La Mondiale 0:23:46
46 Dario Cataldo (Ita) Team Sky 0:23:59
47 Nicolas Roche (Irl) Tinkoff-Saxo 0:24:17
48 Mikel Landa Meana (Spa) Astana Pro Team 0:25:42
49 Julien Berard (Fra) AG2R La Mondiale 0:27:01
50 Sebastian Henao Gomez (Col) Team Sky 0:27:38

Lex maglia rosa Michael Matthews si complimenta con Bouhanni per la terza perla al Giro 2014 (foto Bettini)

L'ex maglia rosa Michael Matthews si complimenta con Bouhanni per la terza 'perla' al Giro 2014 (foto Bettini)

19-05-2014

maggio 20, 2014 by Redazione  
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GIRO D’ITALIA

Giorno di riposo

AN POST RAS (Irlanda)

Il neozelandese Patrick Bevin (squadra nazionale) si è imposto nella seconda tappa, Roscommon – Lisdoonvarna, percorrendo 159,2 Km in 3h32′08″, alla media di 45,028 Km/h. Ha preceduto allo sprint di 1′55″ l’italiano Alessandro Pettiti (Team Idea) e l’austriaco Fankhauser. Bevin è il nuovo leader della classifica, con 1′55″ su Fankhauser e Petitti.

TOUR OF JAPAN

Giorno di riposo

MODENA – SALSOMAGGIORE TERME: UN ABBRACCIO LUNGO 180 Km

maggio 20, 2014 by Redazione  
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A due anni dal sisma che ha gettato distruzione e disperazione nelle terre emiliane, il Giro solcherà quelle strade per un abbraccio che la corsa rosa ha già riservato in passato alle regioni colpite dai terremoti. Lo farà in una delle ultime frazioni interlocutorie del Giro, destinata all’epilogo in volata ma anche a far mandare giù qualche boccone amaro agli sprinter meno potenti, a quelli che patiscono gli ottovolanti finali. Proprio come quello sul quale si “giostrerà” nel circuito di Salsomaggiore.

Se gli abbracci si misurassero in chilometri, allora il milanese Giro d’Italia avrebbe diritto a pieno titolo a un Ambrogino d’oro “honoris causa”. In cent’anni e rotti di storia la corsa rosa ha sempre profondamente amato la terra che solca e in diverse occasioni ha avuto modo di ricambiare l’affetto che le nutrono gli italiani, portando sorrisi anche laddove alberga il dolore. Il 6 maggio del 1976 il Friuli fu sconvolto dal terremoto e dodici mesi più tardi Torriani fece terminare tra le rovine di Gemona una tappa dell’edizione successiva, conquistata dal velocista belga Marc Demeyer. Il 6 aprile 2009 tremò l’Abruzzo e un mese più tardi Zomegnan riuscì a imbastire una pedalata della solidarietà sulle strade dell’Aquila, organizzata in occasione del giorno di riposo nella vicina Chieti, antipasto alla tappa che, l’anno successivo, rischiò realmente di terremotare il Giro, quella vinta da Evgenij Petrov e che spedì nei piani alti della classifica lo spagnolo Arroyo, alla fine della corsa classificatosi a 1’51” da Ivan Basso. Fu nel 2012, però, che per la prima volta il Giro sentì la paura scorrere sulla pelle, quando il sisma che colpì l’Emilia fu avvertito in tutto il Nord Italia, anche nelle terre dove quel giorno si disputava la tappa dei Piani Resinelli. I percorsi dell’edizione successiva erano, però, già stabiliti, i contratti firmati e così l’appuntamento con l’abbraccio di solidarietà è slittato di ventiquattro mesi, fino al 20 maggio 2014 quando la carovana si rimetterà in moto dopo aver osservato la seconda delle tre giornate di riposo.
Chi punta alla vittoria finale potrà dormire sonni tranquilli perché stavolta il percorso sarà meno impegnativo rispetto a quello della tappa del 2010, chilometricamente molto lunga e caratterizzata da un’altimetria decisamente accidentata. Oggi, invece, si scivolerà letteralmente sul velluto della pianura fino a 30 Km dall’arrivo, quando sotto le ruote del gruppo spunteranno lievi saliscendi che non dovrebbero comunque impedire la volata in quel di Salsomaggiore, dove si arrivò allo sprint anche il primo giugno del 1988, l’ultima volta che la corsa rosa fece tappa nella località termale parmense. Vinse Paolo Rosola quella frazione che nella sua prima parte era più impegnativa rispetto a quella odierna (si partiva da Carrara e si superava la catena appenninica alla Cisa) mentre era identico il finale poiché, oggi come ventisei anni fa, si affronterà un vallonato anello di una ventina di chilometri che proporrà l’ascesa al Poggio Diana e una lieve pendenza anche sul rettilineo d’arrivo. Gli sprinter non avranno molto da tremare, anche se è certo che diversi velocisti saranno messi fuori gioco, ma lascia ben sperare il precedente del 1988, ancor più esigente perché in quella tappa il circuito dove essere percorso due volte mentre stavolta ci sarà una sola tornata.
La tappa, una delle ultime veramente facili del Giro 2014, prenderà le mosse da Modena e, tracciando una sorta di ricciolo sulle strade della Pianura Padana, nei chilometri iniziali percorrerà la Via Emilia in direzione di Bologna fino ad attraversare il centro di Castelfranco Emilia, passaggio che è una sorta di omaggio, nel 55° anniversario della scomparsa, ad Alfonsina Strada, la prima e unica donna ad aver partecipato al Giro d’Italia dei professionisti (1924). Iniziato il “ricciolo” i corridori si dirigeranno verso i centri che furono più fortemente colpiti dal terremoto, a cominciare da San Giovanni in Persiceto, al quale seguiranno Crevalcore, Camposanto e San Felice sul Panaro, dove i danni inferti alla Rocca Estense dalle due scosse costituirono una delle immagini simbolo del sisma. Rientrati nel modenese la corsa punterà ora su Mirandola, centro che dal 1310 al 1711 fu feudo dei Pico, il casato dal quale proviene il celebre umanista quattrocentesco Giovanni Pico della Mirandola, e che ha visto gravemente lesionato il castello appartenuto ai suoi passati signori, il duomo e soprattutto l’antichissima chiesa di San Francesco, una delle prime della storia erette in onore del santo di Assisi, totalmente crollata eccetto la facciata. Attraversata Concordia sulla Secchia, la seconda frazione emiliana del Giro sconfinerà per qualche chilometro in Lombardia, percorrendo una piccola porzione dell’Oltrepò Mantovano per poi “riemergere” sulle strade della provincia di Reggio nell’Emilia. Attorno a metà tappa il gruppo attraverà il centro di Guastalla, passata capitale di un piccolo stato esistito dal 1406 al 1748 e i cui principali monumenti sono la Basilica della Pieve e la cattedrale di San Pietro. La prima, costruita verso l’anno mille, ospitò anche un concilio indetto da Papa Pasquale II (1106) mentre della seconda fu vescovo il beato Andrea Carlo Ferrari che, successivamente inviato prima a Como e poi a Milano, sarà uno dei presuli più amati dai meneghini.
Poco dopo si giungerà a Brescello, paese che richiamerà alla memoria una delle più fortunate saghe del cinema italiano, poiché qui furono girati cinque dei sette film che ebbero come protagonisti il sanguigno Don Camillo e il non meno battagliero Peppone, personaggi usciti dalla penna di Giovannino Guareschi e poi trasportati sulla pellicola da Julien Duvivier, Carmine Gallone, Luigi Comencini, Mario Camerini e Terence Hill. Inevitabile, per il turista alla caccia di souvenir, confluire verso la piazza sulla quale affacciano il municipio e la chiesa di Santa Maria Maggiore, sulla quale vi sveliamo un aneddoto: gli scenografi del film ritennero la facciata troppo poco appariscente e per questo fecero erigere un porticato d’ingresso posticcio, in legno, piaciuto a tal punto al parroco locale che, su sua richiesta di non distruggerlo a fine riprese, fu immediatamente rifatto costruire in muratura a spese del produttore del film, quell’Angelo Rizzoli che nel 1927 aveva fondato l’omonima casa editrice, l’attuale RCS Media Group in seno alla quale opera l’organizzazione del Giro.
Sotto l’aspetto planimetrico, l’abbraccio virtuale alle genti dell’Emilia terremotata si concluderà a 130 Km dal via, quando il gruppo tornerà a pedalare sull’asse della Via Emilia, attraversando la cittadina di Parma. Mancherà poco più di un’ora alla conclusione e, a questo punto, il pubblico assiepato lungo la strada per applaudire i corridori avrà già avuto maniera d’ingannare l’attesa assaporando le delizie offerte da una delle capitali gastronomiche della nostra nazione e visitandone i principali monumenti, dal duomo al battistero, dalla Madonna della Steccata al Teatro Farnese passando per quel piccolo gioiellino nascosto che è la “Camera del Correggio”.
Una ventina di chilometri di rettifili ininterrotti condurrà i “girini” a Fidenza, dove lo scenografico duomo di San Donnino concederà l’ultima distrazione allo spettatore, anche a quelli che staranno assistendo alla corsa dal vivo e ora si precipiteranno davanti ai televisori per assistere alle fasi finali. È ora, infatti, che inizieranno i “mangia e bevi” che costelleranno gli ultimi 30 Km, introdotti dallo zampellotto e quindi dal successivo, dolce falsopiano che condurrà sin sul traguardo di Salsomaggiore, una delle più celebri località termali italiane, attiva in tal senso dal 1839. Transitati dinanzi al pomposo edificio delle Terme Berzieri comincerà il tratto più impegnativo di questa tappa, la salita a morbidi tornanti verso il Poggio Diana, un toponimo che richiama quello della collina sanremese. Le similitudini finiscono qua perché la salita emiliana, che il gruppo ha affrontato anche nel finale della tappa di Parma del Giro del 2011 vinta da Petacchi, è nettamente più tenera (circa 2 Km al 3,2%) e non proporrà una planata particolarmente tortuosa scendendo alle terme di Tabiano, località nota ben prima della nascita “termale” di Salsomaggiore, “sponsorizzata” dalle frequentazioni della duchessa di Parma Maria Luisa d’Asburgo-Lorena (seconda moglie di Napoleone Bonaparte) e di altri “vip” dell’epoca poi, tra i quali ricordiamo Giuseppe Verdi, che prediligeva la tranquillità del luogo. Di certo non ci sarà quiete in seno alle squadre dei velocisti che, superato quest’ostacolo a una quindicina di chilometri dall’arrivo, dovranno riorganizzare i loro treni con pochissimo spazio a disposizione, essendo previsto di lì a breve il rientro sulle strade percorse poco prima, con lo zampellotto incontrato all’uscita da Fidenza e l’ultimo falsopiano. Si può proprio dire che ci attende una volata alla “Ganna” perché per vincere oggi…. ghe voeuren i garun!

LAVORI IN CORSO

Modificato il finale. Non ci sarà nessun circuito, ma è confermata l’ascesa al Poggio Diana, affrontato dal versante opposto rispetto al tracciato originario (1,8 Km al 3,7%). Lo scollinamento, però, sarà molto più vicino al traguardo, distante poco più di 5 Km

Mauro Facoltosi

RINGRAZIAMENTI
Segnaliamo che le citazioni cinematografiche (nel testo e nella fotogallery) sono frutto della collaborazione con il sito www.davinotti.com, che ringraziamo per la disponibilità.

FOTOGALLERY

Uno scorcio di Piazza Grande a Modena (www.florarte.eu)

Uno scorcio di Piazza Grande a Modena (www.florarte.eu)

La Rocca Estense di San Felice sul Panaro vista prima del sisma (www.concretamentesassuolo.it)

La Rocca Estense di San Felice sul Panaro vista prima del sisma (www.concretamentesassuolo.it)

Mirandola, Castello dei Pico (www.skatingclubandora.com)

Mirandola, Castello dei Pico (www.skatingclubandora.com)

Basilica della Pieve, Guastalla (panoramio)

Basilica della Pieve, Guastalla (panoramio)

La chiesa di Santa Maria Maggiore a Brescello, la celebre parrocchia di Don Camillo (www.davinotti.com)

La chiesa di Santa Maria Maggiore a Brescello, la celebre parrocchia di 'Don Camillo' (www.davinotti.com)

Parma, Basilica di Santa Maria della Steccata (www.tripadvisor.com)

Parma, Basilica di Santa Maria della Steccata (www.tripadvisor.com)

Vista retrospettiva sul duomo di Fidenza (www.terrediverdi.it)

Vista retrospettiva sul duomo di Fidenza (www.terrediverdi.it)

Salsomaggiore, Terme Berzieri (digilander.libero.it)

Salsomaggiore, Terme Berzieri (digilander.libero.it)

Il duomo di Mirandola devastato dal terremoto e, in trasparenza, laltimetria della decima tappa (tg24.sky.it)

Il duomo di Mirandola devastato dal terremoto e, in trasparenza, l'altimetria della decima tappa (tg24.sky.it)

BIS INGLESE: TAPPA A CAVENDISH, GENERALE A WIGGINS

maggio 20, 2014 by Redazione  
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Chiusura in bellezza per il Regno Unito. Mark Cavendish non manca l’ultima occasione utile per una vittoria e batte allo sprint un ottimo Degenkolb e un Sagan che, forse, ha anticipato un po’ troppo la volata. Bradley Wiggins conquista la maglia gialla finale di questa edizione del Giro di California ed è il primo britannico a conquistare la più importante corsa statunitense.

Apertura e chiusura per Mark Cavendish, la corsa più importante degli States finisce così come era inziata, con una volata vincente di Cavendish che si impone su un John Degenkolb, confermando una volta di più la sua classe e gli ancor ampi margini di miglioramento che potrebbero portarlo a duellare alla apri con Cavendish e con Kittel nelle volate di Giro d’Italia e Tour De France. Terzo si piazza Sagan che, ritornato alla vittoria l’altro giorno, ha partecipato alla volata ma è partito nettamente in anticipo ed è stato agevolmente superato sia dal britannico, sia dal tedesco: del resto, si era già capito che, quando questi ultimi sono in posizione per disputare lo sprint, lo slovacco ha poche chances di vittoria.
La tappa di oggi ha visto partire una fuga promossa da Niki Terpstra (Omega Pharma-QuickStep), Jens Voigt (Trek Factory Racing), Matthew Hayman (Orica-GreenEdge), Jack Bobridge (Belkin), Chad Haga (Giant-Shimano), Chris Jones (UnitedHealthcare ) e Alex Candelario (Optum p / b Kelly Benefit Strategies), ai quali, in un secondo momento, si aggiunge Quintanilla. Dopo qualche difficoltà dei corridori nella discesa tecnica di Rock Store, la fuga raggiunge il traguardo volante, conquistato da Terpstra su Hayman e Quintanilla. La fuga consegue un vantaggio massimo di poco inferiore ai 4 minuti.
Sulla seconda ascesa a Rock Store si stacca Alex Candelario e attaccano, invece, Tempstra e Bobridge, il meglio piazzato in classifica generale, distanziato di 11 primi dalla maglia gialla. I due riescono ad andarsene definitivamente e a guadagnare un minuto sui più immediati inseguitori che, invece. vedono il gruppo avvicinarsi a gran velocità.
Sulla terza scalata a Rock Store esce dal gruppo José Pimenta (NetApp-Endura) nel tentativo di riprendere la testa della corsa; poco dopo allungano anche Acevedo, Jaranillo e Stetina. Nella discesa il vantaggio dei fuggitivi diminuisce sensibilmente, mentre il testa al gruppo si verificano diversi tentativi di allungo, ma il ritmo è troppo alto ed è difficile andarsene. Riescono a portarsi su Bobridge Euser, Teruel e Keukeleire, mentre Tempstra si rialza. Il gruppo si spezza addirittura in due tronconi e solo nel successivo tratto di pianura si ricompone con il ritorno di alcuni velocisti rimasti staccati sull’ultima ascesa a Rock Store.
I 4 attaccanti tentano di resistere al ritorno del gruppo, ma il vantaggio è troppo esiguo ed il loro destino è segnato: vengono ripresi a un paio di chilometri dalla conclusione
Nel finale si ritrovano tutti i velocisti sul rettilineo di arrivo e Cavendish è il meglio piazzato; alla sua destra prova a partire Sagan, ma anticipa troppo i tempi e viene superato da Cavendish che, però, negli ultimi metri stava subendo il ritorno di un John Degenkolb in forte rimonta.
Per quel che riguarda la generale Wiggins ha vinto nettamente e, a parte il finale della terza tappa, non è mai sembrato in difficoltà. Tuttavia una riflessione critica appare inevitabile, poichè Wiggins non ha avuto avversari all’altezza della situazione, ha stravinto una cronometro di 20 km – infliggendo agli avversari distacchi pesantissimi in relazione al ridotto chilometraggio – sulle salite sostanzialmente non è stato attaccato. Vero è che, probabilmente, non è andato neppure a tutta, ma questo non ci è dato saperlo perchè nessuno ci ha provato. Il finale della terza tappa continua però a lasciare dei dubbi perchè quei 20 secondi persi da Dennis in neppure un chilometro sembrano davvero troppi e perchè, anche se Wiggins aveva deciso di non disputare lo sprint, lasciare 20 secondi in poche centinaia di metri al secondo della generale, che ha un gap di 44 secondi da recuperare, non è condotta di gara che si addice ad un leader in forma. Per gli altri avversari la corsa è finita con gli abissali distachi subiti a cronometro; solo Thiago Machado aveva (in parte ) limitato i danni, ma poi lo stesso è apparso opaco, non ha tentato attacchi e, sull’ultimo arrivo in salita, è rimasto staccato ed ha accusato un ritardo di un minuto, salutando il podio. Acevedo ha provato un attacco, rintuzzato facilmente dal gregario Dombrovski.
In definitiva questa corsa non ci ha detto tutto sullo stato di forma di Wiggins, che è certamente buono in quanto ha vinto senza difficoltà una corsa di tutto rispetto, ma non sappiamo se è ai livelli del 2012 e, stando alle sue stesse parole, non sappiamo neppure se lo vedremo al via del Tour de France

Benedetto Ciccarone

ORDINE D’ARRIVO

1 Mark Cavendish (GBr) Omega Pharma – Quick-Step Cycling Team 2:53:50
2 John Degenkolb (Ger) Team Giant-Shimano
3 Peter Sagan (Svk) Cannondale
4 Matthew Harley Goss (Aus) Orica GreenEdge
5 Danny Van Poppel (Ned) Trek Factory Racing
6 Thor Hushovd (Nor) BMC Racing Team
7 Lars Boom (Ned) Belkin Pro Cycling Team
8 Zakkari Dempster (Aus) Team NetApp-Endura
9 Alex Howes (USA) Garmin Sharp
10 Kiel Reijnen (USA) UnitedHealthcare Professional Cycling Team
11 Jacob Rathe (USA) Jelly Belly p/b Maxxis
12 Ruben Zepuntke (Ger) Bissell Development Team
13 Daniel Jaramillo Díez (Col) Jamis – Hagens Berman
14 Jesse Sergent (NZl) Trek Factory Racing
15 Koen De Kort (Ned) Team Giant-Shimano
16 Carter Jones (USA) Optum p/b Kelly Benefit Strategies
17 Kristijan Koren (Slo) Cannondale
18 Javier Alexis Acevedo Colle (Col) Garmin Sharp
19 Jasper Stuyven (Bel) Trek Factory Racing
20 Bradley Wiggins (GBr) Team Sky
21 Adam Yates (GBr) Orica GreenEdge
22 Tiago Machado (Por) Team NetApp-Endura
23 David De La Cruz Melgarejo (Spa) Team NetApp-Endura
24 Andreas Schillinger (Ger) Team NetApp-Endura
25 Peter Stetina (USA) BMC Racing Team
26 Clément Chevrier (Fra) Bissell Development Team
27 Daan Olivier (Ned) Team Giant-Shimano
28 Taylor Phinney (USA) BMC Racing Team
29 Lawson Craddock (USA) Team Giant-Shimano
30 Haimar Zubeldia Agirre (Spa) Trek Factory Racing
31 Danny Pate (USA) Team Sky
32 Scott Zwizanski (USA) Optum p/b Kelly Benefit Strategies
33 Laurens Ten Dam (Ned) Belkin Pro Cycling Team
34 Javier Megias Leal (Spa) Team Novo Nordisk
35 Matthew Busche (USA) Trek Factory Racing
36 Robert Víctor Squire (USA) Jamis – Hagens Berman
37 Johan Esteban Chaves Rubio (Col) Orica GreenEdge
38 Rohan Dennis (Aus) Garmin Sharp
39 Benjamin King (USA) Garmin Sharp
40 Joshua Edmondson (GBr) Team Sky
41 Matteo Trentin (Ita) Omega Pharma – Quick-Step Cycling Team
42 Iker Camano Ortuzar (Spa) Team NetApp-Endura
43 Lucas Euser (USA) UnitedHealthcare Professional Cycling Team
44 Luis Romero Amaran (Cub) Jamis – Hagens Berman
45 Gregory Daniel (USA) Bissell Development Team
46 Joseph Lloyd Dombrowski (USA) Team Sky
47 Steve Fisher (USA) Jelly Belly p/b Maxxis
48 Jens Voigt (Ger) Trek Factory Racing
49 Fabio Sabatini (Ita) Cannondale
50 Isaac Bolivar Hernandez (Col) UnitedHealthcare Professional Cycling Team

CLASSIFICA GENERALE

1 Bradley Wiggins (GBr) Team Sky 28:22:05
2 Rohan Dennis (Aus) Garmin Sharp 0:00:30
3 Lawson Craddock (USA) Team Giant-Shimano 0:01:48
4 Tiago Machado (Por) Team NetApp-Endura 0:02:02
5 Adam Yates (GBr) Orica GreenEdge 0:02:14
6 Peter Stetina (USA) BMC Racing Team 0:02:30
7 Johan Esteban Chaves Rubio (Col) Orica GreenEdge 0:02:39
8 Laurens Ten Dam (Ned) Belkin Pro Cycling Team 0:03:01
9 Javier Alexis Acevedo Colle (Col) Garmin Sharp 0:03:05
10 David De La Cruz Melgarejo (Spa) Team NetApp-Endura 0:03:06
11 Carter Jones (USA) Optum p/b Kelly Benefit Strategies 0:03:19
12 Haimar Zubeldia Agirre (Spa) Trek Factory Racing 0:03:45
13 Matthew Busche (USA) Trek Factory Racing 0:03:57
14 Tom Danielson (USA) Garmin Sharp 0:04:27
15 Daan Olivier (Ned) Team Giant-Shimano 0:04:51
16 Gregory Brenes (CRc) Jamis – Hagens Berman 0:07:30
17 Kristijan Koren (Slo) Cannondale 0:08:00
18 Thomas Damuseau (Fra) Team Giant-Shimano 0:08:23
19 Daniel Jaramillo Díez (Col) Jamis – Hagens Berman 0:09:28
20 Lucas Euser (USA) UnitedHealthcare Professional Cycling Team 0:09:59
21 Benjamin King (USA) Garmin Sharp 0:10:07
22 Jack Bobridge (Aus) Belkin Pro Cycling Team 0:11:10
23 Nathan Brown (USA) Garmin Sharp 0:11:20
24 Clément Chevrier (Fra) Bissell Development Team 0:12:40
25 George Bennett (NZl) Cannondale 0:13:48
26 Joseph Lloyd Dombrowski (USA) Team Sky 0:16:16
27 Amaël Moinard (Fra) BMC Racing Team 0:16:48
28 Luis Romero Amaran (Cub) Jamis – Hagens Berman 0:18:34
29 Jens Keukeleire (Bel) Orica GreenEdge 0:19:48
30 Paul Voss (Ger) Team NetApp-Endura 0:19:55
31 Nicky Van Der Lijke (Ned) Belkin Pro Cycling Team 0:20:11
32 Carlos Verona Quintanilla (Spa) Omega Pharma – Quick-Step Cycling Team 0:20:19
33 Joshua Edmondson (GBr) Team Sky 0:20:45
34 Caleb Fairly (USA) Garmin Sharp 0:28:55
35 Javier Megias Leal (Spa) Team Novo Nordisk 0:29:20
36 Robert Víctor Squire (USA) Jamis – Hagens Berman 0:30:15
37 Iker Camano Ortuzar (Spa) Team NetApp-Endura 0:31:11
38 Chad Haga (USA) Team Giant-Shimano 0:31:18
39 Michael Schär (Swi) BMC Racing Team 0:32:03
40 Kiel Reijnen (USA) UnitedHealthcare Professional Cycling Team 0:32:54
41 Christopher Jones (USA) UnitedHealthcare Professional Cycling Team 0:34:07
42 Eloy Teruel Rovira (Spa) Jamis – Hagens Berman 0:36:19
43 Taylor Phinney (USA) BMC Racing Team 0:36:43
44 Greg Van Avermaet (Bel) BMC Racing Team 0:37:12
45 Gregory Daniel (USA) Bissell Development Team 0:37:26
46 Lars Boom (Ned) Belkin Pro Cycling Team 0:38:00
47 Scott Zwizanski (USA) Optum p/b Kelly Benefit Strategies 0:38:17
48 Ben Jacques-Maynes (USA) Jamis – Hagens Berman 0:38:46
49 Christian Knees (Ger) Team Sky 0:39:34
50 Danny Pate (USA) Team Sky 0:39:51

Wiggins festeggia il successo nella nona edizione dellAmgen Tour of California (foto Jonathan Devich)

Wiggins festeggia il successo nella nona edizione dell'Amgen Tour of California (foto Jonathan Devich)

ALMANACCO DEL DOPO TAPPA: QUI SESTOLA

maggio 19, 2014 by Redazione  
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Anche quest’anno ilciclismo.it, proporrà, poche ore dopo la conclusione della tappa, l’oramai tradizionale almanacco zeppo di golosità: cominceremo dalla rassegna stampa internazionale, passando poi il parere dei tifosi, la colonna sonora del giorno, le previsione del tempo per la tappa successiva, le “perle” dei telecronisti, il Giro d’Italia rivisto alla “rovescia” e il ricordo di un Giro passato (abbiamo scelto il 1964, l’ultimo dei due Giri vinti da Anquetil).

GIRO D’ITALIA, GIRO DEL MONDO

Italia

Giro, vince Weening davanti a Malacarne (Gazzetta dello Sport)

Giro, a Sestola vince l’olandese Weening. Antidoping, furia Ulissi (Corriere della Sera)

Regno Unito

Pieter Weening makes the most of his lucky break (The Times)

Francia

Pozzovivo grignote (L’Equipe)

Spagna

Weening se impone en Sestola y Pozzovivo recorta a Evans (AS)

Weening da la tercera a Orica (Marca)

Weening remata la escapada (El Mundo Deportivo)

Belgio

Weening gagne la 9e étape au bout d’une longue échappée (Le Soir)

Weening rondt lange vlucht af, Sestola baart muis voor klassement – Rekent Cadel Evans in het roze af met oude vloek? (De Standaard)

Giro: le Néerlandais Pieter Weening remporte la 9e étape(L’Avenir)

Giro: Weening remporte la 9e étape, Evans reste en rose (La Dernière Heure/Les Sports)

Le Néerlandais Pieter Weening s’impose dans la 9e étape du Tour d’Italie, Evans reste en rose (Sudinfo.be)

Paesi Bassi

Weening wint Giro-rit (De Telegraaf)

Lussemburgo

Weening gewinnt neunte Etappe (Tageblatt)

Germania

Evans und Wiggins wieder in Form – Tour aber ungewiss (Berliner Zeitung)

Canada

Pieter Weening edges out Davide Malacarne to win 9th stage of Giro (The Globe and Mail)

Colombia

Urán conservó segundo lugar en general del Giro y Nairo bajó un puesto – ‘La montaña no me desvela’: Julián Arredondo (El Tiempo)

Pieter Weening ganó la novena etapa del Giro de Italia – Edwin Ávila, eliminado del Giro por llegar fuera de tiempo (El Espectador)

Australia

Cadel Evans keeps lead in Giro d’Italia (The Age)

Evans remains in pink (The Australian)

Evans holds lead in Giro d’Italia (Herald Sun)

BOX POPULI

Ogni giorno qui troverete i commenti degli appassionati di ciclismo, gente che le corse non le segue solo davanti alla tv, ma le vive sia andando ad applaudire i campioni lungo le strade, sia ricalcando le stesse rotte e sudando in sella ad una bici.

Mauro Facoltosi: Cosa prevedete, alla luce della tappa del Carpegna?

Nebe1980: Alla luce della tappa del Carpegna dovrei dire che non succederà nulla tra i big anche perché la salita finale non è più dura di quella di oggi ma io continuo a pensare che non si debba e non si possa aspettare ancora ad attaccare Evans perché l’australiano non lo stacchi facilmente e con il vantaggio che ha accumulato già e quello che potrebbe prendere a cronometro potrebbe diventare imprendibile. Non si sa quanto Evans potrebbe cedere sulle salite né se cederà, bisogna cercare di attaccare subito per recuperare almeno in parte il tempo perso a Montecassino. L’unico che potrebbe avere convenienza a non forzare è Uran che è in crescendo di condizione ma forse non ancora al top, e che accusa da Evans un ritardo inferiore al minuto e che si difende bene sia in salita che a cronometro

MirkoBL: Va a finire che vedremo il tris di Ulissi.

Salitepuntocià: non è una tappa durissima, anzi è ancora piu facile di oggi Ulissi ricorda nettamente il suo DS in questi arrivi su salite non impossibili
Peccato non lo ricordi a cronometro e negli sprint di gruppo, ma gia trovare uno che sprint tatticamente perfetti e con fucilate impressionanti è già qualcosa, ovvio resterà un corridore da classiche o mondiali “mossi”, spero continui piano piano a migliorare

Nebe1980: possibilissimo il tris di Ulissi. Straquoto la prima affermazione di Salitepuntocià. Quoto anche la seconda ma sul fatto che resterà un corridore da corse mosse io spero che sarà così perchè se un corridore ha quelle caratteristiche è inutile forzare la natura, deve mantenere quelle caratteristiche. Guarda Di Luca che da corridore da Liegi si è trasformato in scalatore e in corridore da corse a tappe, guarda che fine ha fatto, del resto non è nell’ordine naturale delle cose vedere Di Luca che stacca nettamente Simoni alle tre cime di lavaredo

Salitepuntocià: purtoppo accadono … abbiamo visto armstrong essere raggiunto e staccato da indurain a crono, e dopo una malattia, diventare il n°1 a crono e in salita… abbiamo visto Orner dopo 41 anni di mediocrità diventare a 42 anni il domatore di vuelta e angliru… abbiamo visto Argentin primo e Moser 2°sul pir non duro, ma lungo versante del blockhaus nel 1984 quando un anno prima Moser stava per ritirarsi dalla carriera… De Luca pur reo a confronto di questi è meno eclatante

nisky: Forse, essendoci un bel pezzo tosto che finisce ai meno 4, qualcuno potrebbe attaccare un pò più lontano dei 200mt

profpivo: Per me può andare la fuga oggi, la classifica si è già sgranata abbastanza, gente alla Pirazzi o Rabottini

Mauro Facoltosi: Vittoria di Weening, attacco di Pozzovivo. Commenti?

Howling Wolf14: Queste montagne continuano a partorire topolini. Troppo dura l’ultima settimana, i big mica sono scemi, mica vanno a bruciarsi in queste tappe. La resa dei conti avverrà a tempo debito. Così c’è spazio per i comprimari. A me va benissimo, è giusto così. Ma coloro che si aspettavano tapponi corsi alla morte e in grado di rivoluzionare la classifica dovranno un po’ rivedere le loro previsioni. I favoriti sono sempre lì, tutti insieme. Cercando di non farsi del male. Nell’ultima settimana, poi, quello che andrà più forte e che dimostrerà maggiore resistenza vincerà il Giro. Facile, no?

MirkoBL: Mi dispiace per il mio conterraneo Malacarne, però ci ha provato. Bravo lo stesso. Bravo anche Pozzovivo che almeno un attacco serio lo ha fatto.

n@po: Occhio a Pozzovivo!

Mauro Facoltosi: Facili o no, queste sono tappe che rimarranno nelle gambe più avanti. Soprattutto se prese alle velocità con le quali sono partiti oggi.

Salitepuntocià: Pozzovivo ha fatto un miracolo a prendere 30″, non l’avevo previsto, la tappa era piu facile rispetto al Montecopiolo

DISCOGIRO: la colonna sonora della tappa del Giro scelta per voi da ilciclismo.it

Basilicata on my mind (Rocco Papaleo)

Relax (Mika)

a cura di DJ Jorgens

METEO GIRO
Le previsioni si riferiscono agli orari di partenza, passaggio e arrivo della tappa Modena – Salsomaggiore Terme

Modena: cielo cooerto con possibilità di deboli e isolate precipitazioni, 20,7°C, assenza di vento, umidità al 66%
Mirandola – T.V. (Km 60,9): cielo cooerto con possibilità di deboli e isolate precipitazioni, 22,4°C, assenza di vento, umidità al 58%
Guastalla (Km 98,2): nuvole sparse con possibilità di deboli e isolate precipitazioni, 22°C (percepiti 23°C), vento debole da WNW (3-4 Km/h), umidità al 63%
Parma (Km 131,8) : pioggia debole e schiarite (0,1 mm), 20,9°C, vento debole da NW (6 Km/h), umidità al 71%
Salsomaggiore Terme : pioggia debole e schiarite (0,1 mm), 19,9°C, vento debole da NW (7 Km/h), umidità al 78%

I MISTERI DELLA CASSAPANCA
Gli strafalcioni dei giornalisti al seguito della corsa rosa

Lelli: “La discesa finale con arrivo a Sestola”
Pancani: “Ne hanno già parlato sull’attacco di Alessandra De Stefano”
Pancani: “Siamo nelle finissime parti di questo attacco”
Conti: “Fu la molla che fece scattare Pantani per andare al Tour”
Francesca Lugeri (geologa): “L’impegno consuma energie e tempi intellettuali” (cioè lavorando si ruba tempo allo studio)
De Stefano: “Con Tomba abbiamo parlato per anni di ciclismo”
De Stefano: “Anteprima Giro si sposa con il pranzo degli italiani” (erano le 14 circa)
Conti: “I coloratissimi giornalisti della Colombia” (si riferiva al fatto che le loro telecronache erano vivaci e colorite)
Sentita ad Anteprima Giro: “Potrebbe non bastare l’attacco di una salita”
Pancani: “Visita parenti tifosi di Basso” (il corridore in visita parenti era Marangoni; e poi è fuor di dubbio che i parenti siano tifosi del loro congiunto… a meno di non creare crisi in famiglia)
Francesca Lugeri (geologa): “Pian del Lupo” (crasi tra Pian del Falco e Passo del Lupo)
Martinello (ricordando la gaffe del gallo di qualche tappa prima): “Dobbiamo stare attenti a queste specie in via di estinzione” (povere galline)
Conti: “Alleanza Uran-Quintana per far fuori Evans e spartirsi il Giro” (mezza maglia rosa a testa?)
De Luca: “Mi sono avvicinato a Righi, che è l’ammiraglia che segue la fuga”
Pancani: “Ben Spies sulla moto di Daniele Righi” (era sull’ammiraglia)
Pancani: “Andrea Barbin” (Enrico)
Martinello: “Il giro è molto più duro di quello che si immagini”
Martinello (su Pian del Falco): “Fu fissato l’arrivo di tappa che partì da Forte dei Marmi” (il rettilineo più lungo della storia del ciclismo)
Martinello: “Plan del Falco” (non vedi l’ora che arrivi la tappa di Montecampione?)
Pancani: “Ivan Basso potrà salire sul Giro?” (calpestando la planimetria sì)
De Luca: “Ho affiancato alla guida Mariuzzo”
Pancani: “Prima parte quasi totalmente pianeggiante” (senza il quasi)
Pancani: “Il gruppo abbia penato prima di decidere quale fuga mandare via” (c’erano corridori che si strappavano i capelli)
Martinello: “Europea, dove il ciclismo ha la propria culla”
Pancani: “Questo tratto centrale sono davvero molto impegnativi”
Martinello: “Tratto in dicesa”
De Luca: “Penso che la popolazione bovina abbia risentito del numero dopo la grigliata di oggi” (nel numero)
Martinello: “Sensibilà accelerazione in discesa”
Pancani: “La prima delle tre terre in terra d’Irlanda”
De Luca: “Malagarne” (Malacarne)
Martinello: “Ha fatto difficoltà a rialzarsi”
Pancani: “Pozzovivo va a prendere anche gli abbuoni” (primo, secondo e terzo di tappa?)
Pancani: “Cataldo rischia di essere recuperato”
Malacarne: “Siamo meno sull’occhio”
Sentita al Processo: “Stiamo stati fermi su in Olanda prima di partire” (Irlanda)
Televideo: “I battistrada passando indisturbati i GPM del Cippo di Carpegna….” (scalato il giorno prima)

IL GIRO DI GOMEZ
In questa rubrica vi faremo rileggere i piani alti della classica, come li avrebbe visti Gomez Addams nelle sue letture del giornale in “verticale”… vale a dire le classifiche giornaliere viste al contrario, dal punto di vista della maglia nera!

Ordine d’arrivo dell’ottava tappa, Lugo – Sestola

1° Michael Hepburn
2° Luke Durbridge s.t.
3° Michael Matthews s.t.
4° Nicola Ruffoni a 41″
5° Edoardo Zardini s.t.

Classifica generale

1° Jetse Bol
2° Svein Tuft a 1′33″
3° Kenny Dehaes a 3′32″
4° Arnaud Courteille a 3′38″
5° Michael Hepburn a 5′19″
Miglior italiano: Nicola Ruffoni, 7° a 11′07″

L’ULTIMO GIRO DI ANQUETIL
Tuffo nella storia del Giro del 1964, il secondo e ultimo conquistato dall’asso francese Jacques Anquetil. Ci condurranno indietro di 50 anni i titoli del quotidiano “La Stampa” e le altimetrie d’epoca dell’archivio di www.ilciclismo.it

9a TAPPA: FELTRE – MARINA DI RAVENNA (260 Km)

ZOPPAS VINCE SUL TRAGUARDO DI RAVENNA PRECEDENDO IN VOLATA IL BELGA HOEVENAERS
La tappa più lunga del “Giro” non ha portato mutamenti in classifica
Una gara senza troppe scosse con andatura piuttosto lenta – Uniche cose importanti le cadute: hanno tolto di gara Ferrari e Adami – La vittoria di Zoppas, un corridore che finora non aveva ottenuto alcun successo – Un primo sguardo al Giro, alle nove tappe disputate – Anquetil è il personaggio di centro e attorno si accendono le battaglie e le polemiche – Sono queste ultime che si dovrebbero evitare: le prime sono belle e riprenderanno fin da domani sull’erta di San Marino

10a TAPPA: RAVENNA – SAN MARINO (135 Km)

MAURER PRIMO A SAN MARINO DAVANTI AD ANQUETIL E ZILIOLI
Nella decima tappa, Ravenna-San Marino – Vivace lotta sulle salite del Giro
Il francese consolida la sua maglia rosa a danno di De Rosso, in ritardo di un minuto e mezzo – Il torinese avanza di un posto in classifica – Anche Enzo Moser ha perso terreno – Oggi traguardo a S. Benedetto del Tronto

Nota sulla planimetria: Al momento di andare in stampa Torriani non aveva ancora stabilito il finale del Giro. Per questo motivo la planimetria propone i due progetti aperti in quel momento.


ARCHIVIO ALMANACCO
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Raduno di partenza

1a tappa: Belfast (cronosquadre)

2a tappa: Belfast (seconda tappa)

3a tappa: Armagh – Dublino

4a tappa: Giovinazzo – Bari

5a tappa: Taranto – Viggiano

6a tappa: Sassano – Montecassino

7a tappa: Frosinone – Foligno

8a tappa: Foligno – Montecopiolo

Una sposa fresca di matrimonio non ha occhi che per il.... Giro! (foto Bettini)

Una sposa fresca di matrimonio non ha occhi che per il.... Giro! (foto Bettini)

18-05-2014

maggio 18, 2014 by Redazione  
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GIRO D’ITALIA

L’olandese Pieter Weening (Orica – GreenEDGE) si è imposto nella nona tappa, Lugo – Sestola, percorrendo 172 Km in 4h25′51″, alla media di 38,819 Km/h. Ha preceduto allo sprint l’italiano Davide Malacarne (Team Europcar) e di 42″ l’italiano Domenico Pozzovivo (AG2R La Mondiale). L’australiano Cadel Evans (BMC Racing Team) è ancora maglia rosa, con 57″ sul colombiano Urán Urán e 1′10″ sul polacco Majka. Miglior italiano Pozzovivo, 4° a 1′20″

AMGEN TOUR OF CALIFORNIA

Lo britannico Mark Cavendish (Omega Pharma – Quick Step) si è imposto nell’ottava ed ultima tappa, circuito di Thousand Oaks, percorrendo 122,4 Km in 2h53′50″, alla media di 42,247 Km/h. Ha preceduto allo sprint il tedesco Degenkolb e lo slovacco Sagan. Miglior italiano Matteo Trentin (Omega Pharma – Quick Step), 41°. Il britannico Bradley Wiggins (Team Sky) si impone in classifica, con 30″ sull’australiano Dennis e 1′48″ sullo statunitense Craddock. Miglior italiano Trentin, 56° a 44′20″

AN POST RAS (Irlanda)

L’australiano Robert-Jon McCarthy (An Post – Chainreaction) si è imposto nella prima tappa, Dunboyne – Roscommon, percorrendo 149,8 Km in 3h16′59″, alla media di 45,628 Km/h. Ha preceduto allo sprint il neozelandese Archbold e il tedesco Klemme. Miglior italiano Davide Ballerini (Team Idea), 10°. McCarthy è il primo leader della classifica, con 4″ su Archbold e 6″ su Klemme. Miglior italiano Ballerini, 14° a 10″.

TOUR DE PICARDIE (Francia)

Il francese Arnaud Démare (FDJ.fr ) si è imposto anche nella terza ed ultima tappa, Cap’Aisne – Bray-sur-Somme, percorrendo 170,5 Km in 3h45′35″, alla media di 45,349 Km/h. Ha preceduto allo sprint l’olandese Sinkeldam e il belga Meersman. Miglior italiano Kristian Sbaragli (MTN – Qhubeka), 26°. Démare si impone in classifica con 13″ su Sinkeldam e 21″ sul francese Coquard. Miglior italiano Sbaragli, 16° a 31″.

RHÔNE-ALPES ISÈRE TOUR (Francia)

Il francese Clément Venturini (Cofidis, Solutions Crédits) si è imposto nella quarta ed ultima tappa, circuito di Charvieu-Chavagneux, percorrendo 179,2 Km in 4h16′18″, alla media di 41,950 Km/h. Ha preceduto allo sprint i connazionali Combaud e Hoareau. Unico italiano in gara Corrado Lampa (Team Differdange – Losch), 26°. Il croato Matija Kvasina (Team Gourmetfein Simplon Wels) si impone in classifica, con 50″ sul francese Guay e 1′07″ su Lampa.

VUELTA A CASTILLA Y LEÓN (Spagna)

Lo spagnolo Luis León Sánchez Gil (Caja Rural – Seguros RGA) si è imposto nella terza ed ultima tappa, Lubián – Bembibre, percorrendo 164,6 Km in 4h46′48″, alla media di 34,435 Km/h. Ha preceduto di 47″ il portoghese Ferreira Sousa e di 1′53″ lo spagnolo Rojas Gil. Miglior italiano Matteo Busato (MG Kvis – Wilier), 9° a 1′53″. Lo spagnolo David Belda García (Burgos BH) si impone in classifica, con 57″ sul connazionale Garcia Fernandez e 1′01″ sul polacco Szmyd. Miglior italiano Busato, 15° a 2′37″.

GARMIN VELOTHON BERLIN

L’olandese Raymond Kreder (Garmin – Sharp) si è imposto nella corsa tedesco, circuito di Berlino, percorrendo 175,1 Km in 3h52′48″, alla media di 45,129 Km/h. Ha preceduto allo sprint l’irlandese Bennett e il russo Porsev.

TOUR OF JAPAN

L’australiano William Clarke (Drapac Cycling) si è imposto nella prima tappa, circuito a cronometro di Sakai, percorrendo 2,7 Km in 3′14″, alla media di 49,175 Km/h. Ha preceduto di 3″ il connazionale Kerby e di 5″ l’italiano Filippo Pozzato (Lampre – Merida).

DUE GIORNI MARCHIGIANA – GP SANTA RITA

L’italiano Andrea Toniatti* (Zalf Euromobil Désirée Fior) si è imposto nella corsa italiana, circuito di Sant’Agostino di Castelfidardo, percorrendo 158,7 Km in 3h44′12″, alla media di 42,471 Km/h. Ha preceduto allo sprint l’italiano Simone Andreetta* (Zalf Euromobil Désirée Fior) e il kazako Nikitin.

*dilettante

LA PRIMA FUGA PREMIA WEENING; POZZOVIVO BATTE UN COLPO

maggio 18, 2014 by Redazione  
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Protagonisti della fuga della prima ora insieme ad altri dodici atleti, Weening e Malacarne resistono al ritorno dei migliori sulla salita del Passo del Lupo, con l’olandese che regola l’italiano allo sprint. Pozzovivo è l’unico a provarci tra i favoriti, venendo ripagato con 26’’ recuperati e 4’’ di abbuono per la terza piazza. Il lucano è ora quarto in una generale per il resto invariata, dietro ad Evans, Uran e Majka.

Al nono giorno di gara, il Giro premia per la prima volta il coraggio dei fuggitivi: al Passo del Lupo, festeggia ancora una volta la Orica – GreenEDGE, tre tappe e sette maglie rosa in un primo spezzone di corsa da incorniciare. Il terzo successo, dopo quello della cronosquadre di Belfast e il pezzo di bravura e fortuna di Matthews a Montecassino, porta la firma di Pieter Weening, capace di involarsi in compagnia di tredici compagni d’avventura e di regolare Davide Malacarne in una volata senza storia, preceduta da mezzo chilometro di surplace degno del miglior Antonio Maspes.
Per l’olandese, la parte più difficile dell’opera, considerata la superiorità dimostrata nel finale, si può dire sia stata l’entrata nell’azione buona. Ci sono infatti voluti più di 50 km e un’ora abbondante di corsa a ritmi da Tour de France perché dal marasma di scatti e controscatti, controllati e selezionati dalla pattuglia Sky, emergesse il gruppetto buono, composto da Julien Berard, Enrico Barbin, Marco Bandiera, Jackson Rodriguez, David Tanner, Oscar Gatto, Leonardo Duque, Matteo Bono, Jonathan Monsalve, Tosh Van der Sande, Salvatore Puccio ed Eduard Vorganov, oltre ai due uomini rimasti a contendersi la tappa allo sprint.
In assenza di corridori pericolosi in chiave classifica generale in testa, il gruppo ha inseguito con scarsa convinzione per larga parte del tracciato, fino ad un sussulto imposto da BMC in primis e Garmin in seconda battuta, ad una cinquantina di chilometri dal traguardo. Il vantaggio dei quattordici, attestatosi a lungo al di sopra dei sette minuti, si è improvvisamente dimezzato, costringendo i più freschi fra i battistrada a reagire: Tanner ci ha provato salendo verso Rocchetta Sandri, quindi Weening nella successa discesa, infine Malacarne all’imbocco della salita finale.
Il duo italo-olandese si è composto a 15 km circa dal traguardo, cominciando ben presto a mettere secondi e poi minuti fra sé e gli ex compagni di viaggio. Il passo del plotone, in contemporanea, si è di nuovo addormentato non appena la strada ha ricominciato a salire, concedendo il definitivo semaforo verde all’azione della coppia.
Deposta ogni ambizione di successo di tappa, il gruppo maglia rosa si è adeguato al placido ritmo del trenino Saxo-Tinkoff fino all’imbocco del tratto più selettivo della salita, dall’abitato di Sestola a Piano del Falco. Il primo attacco, portato da Alexandre Geniez, non ha suscitato particolari scosse, ma già il secondo, firmato da Alexis Vuillermoz, brillante ieri in appoggio a Pozzovivo, ha ridestato l’attenzione di chi si preparava ad un altro finale sonnacchioso fino ai 300 metri conclusivi. Come l’allungo del francese obbligava a supporre, infatti, a muoversi poco dopo è stato proprio Pozzovivo, sorprendentemente ignorato dai rivali di classifica. Soltanto quando il lucano era già un tornante più avanti Kiserlovski ha abbozzato una titubante reazione, neutralizzata senza patemi da Evans, Quintana, Uran e tutti gli altri.
Soltanto al termine della sezione più dura dell’ascesa, a 4 km dal traguardo, con il rientro di Poels e Morabito, il gruppo maglia rosa ha cominciato ad inseguire, rosicchiando tuttavia soltanto spiccioli del mezzo minuto rapidamente incamerato dallo scalatore lucano, a dispetto delle pendenze assai più abbordabili. Saltando i fuggitivi superstiti – Weening e Malacarne a parte -, Pozzo ha anche strappato un terzo posto di tappa che vale 4’’ di abbuono, da sommare ai 26’’ guadagnati sulla strada. Distacco non ciclopico, ma sufficiente a costituire il primo vero affondo da parte di un uomo di alta classifica (proventi di cadute e sventure altrui a parte) e a fruttare un balzo in avanti di sei piazze in graduatoria, dalla decima alla quarta.
Evans, anche oggi trattato con i guanti da tutti gli altri avversari, non ha ovviamente incontrato problemi nel difendere la maglia rosa, riuscendo laddove aveva fallito due volte in passato: tanto nel 2002 (alla 16a tappa) quanto nel 2010 (alla 2a) aveva conquistato il primato, ed in entrambe le circostanze lo aveva ceduto dopo ventiquattro ore.
Uran e Majka, staccati di 57’’ e 1′10’’ rispettivamente, continuano ad occupare gli altri due gradini del podio virtuale, tallonati ora da un Pozzovivo distante 1’20’’ dalla vetta. Dietro a Morabito, quinto a 1’31’’, ma destinato ad uscire dalle posizioni di vertice per ovvie ragioni di scuderia, completano sempre la top 10 Aru, Ulissi, Kelderman, Quintana e Kiserlovski, raccolti in 9’’, fra 1’39’’ e 1’48’’ di ritardo.
Al secondo giorno di riposo, il Giro si presenta dunque con un volto ancora tutto da delineare, con i soli Scarponi e Rodriguez fuori causa tra i papabili protagonisti della vigilia, per ragioni che poco hanno a che vedere con gambe e strategie. Il percorso, certo, non strizzava più di tanto l’occhio ad eventuali coraggiosi, ma la sensazione è che a dominare siano stati timore ed equilibrio. La seconda settimana, se non altro con lo snodo della cronometro di giovedì, dirà di certo qualcosa di più, benché il rischio di altri giorni di corsa bloccati dai giganti ammassati nelle ultime sei tappe sia quanto mai concreto.

Matteo Novarini

ORDINE D’ARRIVO

1 Pieter Weening (Ned) Orica Greenedge 4:25:51
2 Davide Malacarne (Ita) Team Europcar
3 Domenico Pozzovivo (Ita) AG2R La Mondiale 0:00:42
4 Diego Ulissi (Ita) Lampre-Merida 0:01:08
5 Rigoberto Uran Uran (Col) Omega Pharma – Quick-Step Cycling Team
6 Wilco Kelderman (Ned) Belkin Pro Cycling Team
7 Cadel Evans (Aus) BMC Racing Team
8 Dario Cataldo (Ita) Team Sky
9 Rafal Majka (Pol) Tinkoff-Saxo
10 Fabio Andres Duarte Arevalo (Col) Colombia
11 Robert Kiserlovski (Cro) Trek Factory Racing
12 Fabio Aru (Ita) Astana Pro Team
13 Nairo Alexander Quintana Rojas (Col) Movistar Team
14 Ryder Hesjedal (Can) Garmin Sharp
15 Wout Poels (Ned) Omega Pharma – Quick-Step Cycling Team
16 Alexis Vuillermoz (Fra) AG2R La Mondiale
17 Maxime Monfort (Bel) Lotto Belisol
18 Hubert Dupont (Fra) AG2R La Mondiale
19 Pierre Rolland (Fra) Team Europcar
20 Ivan Basso (Ita) Cannondale
21 Sebastian Henao Gomez (Col) Team Sky
22 Kanstantsin Siutsou (Blr) Team Sky
23 Steve Morabito (Swi) BMC Racing Team
24 Mikel Landa Meana (Spa) Astana Pro Team
25 Jonathan Monsalve (Ven) Neri Sottoli – Yellow Fluo
26 Michael Rogers (Aus) Tinkoff-Saxo
27 Enrico Barbin (Ita) Bardiani-CSF 0:01:25
28 Leonardo Fabio Duque (Col) Colombia 0:01:36
29 Bjorn Thurau (Ger) Team Europcar 0:01:41
30 Matteo Rabottini (Ita) Neri Sottoli – Yellow Fluo
31 Franco Pellizotti (Ita) Androni Giocattoli
32 Daniel Moreno Fernandez (Spa) Team Katusha
33 Damiano Cunego (Ita) Lampre-Merida
34 Alberto Losada Alguacil (Spa) Team Katusha
35 Alexandre Geniez (Fra) FDJ.fr 0:01:46
36 Jackson Rodriguez (Ven) Androni Giocattoli 0:01:52
37 Gianluca Brambilla (Ita) Omega Pharma – Quick-Step Cycling Team 0:02:01
38 Julien Berard (Fra) AG2R La Mondiale 0:02:05
39 Matteo Bono (Ita) Lampre-Merida 0:02:20
40 Jan Polanc (Slo) Lampre-Merida
41 Jarlinson Pantano (Col) Colombia 0:02:35
42 Georg Preidler (Aut) Team Giant-Shimano 0:02:46
43 Ivan Santaromita (Ita) Orica Greenedge
44 Eduard Vorganov (Rus) Team Katusha 0:02:49
45 Salvatore Puccio (Ita) Team Sky
46 José Herrada Lopez (Spa) Movistar Team 0:03:24
47 Serge Pauwels (Bel) Omega Pharma – Quick-Step Cycling Team 0:03:53
48 Francis Mourey (Fra) FDJ.fr
49 Samuel Sanchez (Spa) BMC Racing Team
50 Nicolas Roche (Irl) Tinkoff-Saxo

CLASSIFICA GENERALE

1 Cadel Evans (Aus) BMC Racing Team 38:49:34
2 Rigoberto Uran Uran (Col) Omega Pharma – Quick-Step Cycling Team 0:00:57
3 Rafal Majka (Pol) Tinkoff-Saxo 0:01:10
4 Domenico Pozzovivo (Ita) AG2R La Mondiale 0:01:20
5 Steve Morabito (Swi) BMC Racing Team 0:01:31
6 Fabio Aru (Ita) Astana Pro Team 0:01:39
7 Diego Ulissi (Ita) Lampre-Merida 0:01:43
8 Wilco Kelderman (Ned) Belkin Pro Cycling Team 0:01:44
9 Nairo Alexander Quintana Rojas (Col) Movistar Team 0:01:45
10 Robert Kiserlovski (Cro) Trek Factory Racing 0:01:49
11 Ivan Basso (Ita) Cannondale 0:02:01
12 Pierre Rolland (Fra) Team Europcar 0:02:56
13 Wout Poels (Ned) Omega Pharma – Quick-Step Cycling Team 0:03:03
14 Maxime Monfort (Bel) Lotto Belisol 0:03:41
15 Gianluca Brambilla (Ita) Omega Pharma – Quick-Step Cycling Team 0:03:45
16 Alexis Vuillermoz (Fra) AG2R La Mondiale 0:04:25
17 Ryder Hesjedal (Can) Garmin Sharp 0:04:30
18 Matteo Rabottini (Ita) Neri Sottoli – Yellow Fluo 0:04:36
19 Hubert Dupont (Fra) AG2R La Mondiale 0:05:36
20 Kanstantsin Siutsou (Blr) Team Sky 0:05:42
21 Franco Pellizotti (Ita) Androni Giocattoli 0:05:46
22 Damiano Cunego (Ita) Lampre-Merida 0:06:35
23 Alexandre Geniez (Fra) FDJ.fr 0:06:36
24 Samuel Sanchez (Spa) BMC Racing Team 0:06:37
25 Francis Mourey (Fra) FDJ.fr 0:07:52
26 Jarlinson Pantano (Col) Colombia 0:08:00
27 Davide Malacarne (Ita) Team Europcar 0:08:12
28 Michael Rogers (Aus) Tinkoff-Saxo 0:08:27
29 José Herrada Lopez (Spa) Movistar Team 0:08:53
30 Daniel Moreno Fernandez (Spa) Team Katusha 0:09:48
31 Fabio Andres Duarte Arevalo (Col) Colombia 0:10:06
32 Ivan Santaromita (Ita) Orica Greenedge 0:10:16
33 Georg Preidler (Aut) Team Giant-Shimano 0:11:43
34 Serge Pauwels (Bel) Omega Pharma – Quick-Step Cycling Team 0:13:41
35 Mauro Finetto (Ita) Neri Sottoli – Yellow Fluo 0:14:05
36 Tobias Ludvigsson (Swe) Team Giant-Shimano 0:14:09
37 Przemyslaw Niemiec (Pol) Lampre-Merida 0:14:39
38 Chris Anker Sörensen (Den) Tinkoff-Saxo 0:14:59
39 Bjorn Thurau (Ger) Team Europcar 0:16:28
40 Pawel Poljanski (Pol) Tinkoff-Saxo 0:17:41
41 André Cardoso (Por) Garmin Sharp 0:18:07
42 Michele Scarponi (Ita) Astana Pro Team 0:18:37
43 Matteo Montaguti (Ita) AG2R La Mondiale 0:22:06
44 Mikel Landa Meana (Spa) Astana Pro Team 0:22:20
45 Jan Polanc (Slo) Lampre-Merida 0:23:15
46 Julien Berard (Fra) AG2R La Mondiale 0:23:39
47 Maxime Bouet (Fra) AG2R La Mondiale 0:23:46
48 Dario Cataldo (Ita) Team Sky 0:23:59
49 Nicolas Roche (Irl) Tinkoff-Saxo 0:24:17
50 Pieter Weening (Ned) Orica Greenedge 0:25:20

Pieter Weening alza le braccia allarrivo di Sestola - Passo del Lupo (foto Bettini)

Pieter Weening alza le braccia all'arrivo di Sestola - Passo del Lupo (foto Bettini)

ARRIVA IL SIGILLO DI SAGAN SU UN PERCORSO IDEALE

maggio 18, 2014 by Redazione  
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Sagan non si perde l’occasione più ghiotta del California, mette la squadra a fare il forcing sulle salite della parte centrale di gara e riesce a mettere Cavendish fuori dai giochi. Prima della sua vittoria effettiva c’è stata l’esultanza di Eloy Teruel, che pensava di aver vinto dopo aver tagliato per primo il traguardo quando mancava ancora un giro per terminare il circuito cittadino. Wiggins controlla senza problemi

Se il California prevedeva una tappa adatta a Peter Sagan, quella era la frazione odierna. Da Santa Clarita a Pasadena, con due GPM nella parte centrale della gara e la cima dell’ultima asperità posta a 50 Km dalla conclusione, c’era il terreno ideale per far fuori i velocisti e presentarsi sul traguardo insieme a corridori inferiori a lui allo sprint. Lo slovacco non ha sbagliato i calcoli e si è presentato nelle migliori condizioni all’appuntamento.
Anche oggi alcuni uomini hanno tentato la fuga, ma il primo tentativo, animato da Taylor Phinney della BMC, di nuovo all’attacco, Scott Zwizanski della Optum, Eloy Teruel della Jamis-Hagens Berman, Tao Geoghegan Hart della Bissell Development e Matteo Trentin dell’Omega Pharma – Quick Step, cui si è aggiunto in un secondo momento Matthew Hayman dell’Orica GreenEdge, non ha avuto fortuna ed il gruppo si è riportato abbastanza agevolmente e velocemente sugli attaccanti.
Poco dopo il ricongiugimento parte, però, un secondo tentativo nel quale è di nuovo presente Eloy Teruel, unitamente a Luis Enrique Davila della Jelly Belly, Chad Haga della Giant-Shimano, Lars Boom della Belkin, Greg Van Avermaet della BMC Benjamin King della Garmin Sharp e Isaac Bolívar Hernández della UnitedHealthcare. Questi ultimi attaccano ancora a 60 Km dall’arrivo e riescono a staccare i compagni di avventura. Sui di loro si riportano ben presto Van Avermaet e Haga e, in testa alla corsa, si forma così un quartetto. Bolívar passa primo sul secondo gran premio della montagna, mentre, da dietro, sotto le tirate della Cannondale, il gruppo recupera terreno e scollina ad un minuto e mezzo dalla testa. Molti velocisti, ivi compreso Cavendish, vengono irrimediabilmente staccati.
Nel corso della discesa, il gruppo riacciuffa Teruel e Davila e si avvicina pericolosamente ai battistrada, tra i quali si scatena la bagarre ai 15 dall’arrivo: parte Van Avermat con King a ruota, mentre gli altri non riescono a rispondere e nel gruppo passano in testa gli uomini di Wiggins.
In prossimità dell’ultimo giro, quando il gruppo è ormai a pochi secondi dai battistrada, parte Mendes, ma Teruel, che si era infilato in entrabi in tentativi di fuga, non ci sta e si riporta su di lui e sui battistrada, tagliando per primo il traguardo all’inizio dell’ultimo giro ed esultando, pensando di aver vinto. L’esultanza è piuttosto veemente e il povero Teruel ci mette un po’ per capire come stanno le cose: se ne accorgerà solo quando si vedrà superato da corridori che tirano a più non posso.
Negli ultimi chilometri non vi sono più tentativi e si va verso la volata di un gruppo che, orfano dei velocisti, vede Peter Sagan vincere con grande sicurezza davanti a Hushovd e Van Poppel e conquistare così una tappa disegnata per lui e corsa molto bene dalla sua squadra, che si è fatta carico di staccare i velocisti sulla salita più prossima all’arrivo.
Wiggins, dal canto suo, non ha nessun problema a controllare la corsa, che domani si concluderà con una tappa che, sebbene non provocherà distacchi tra gli uomini di classifica, non potrà essere considerata una normale passerella di finr giro. Il circuito di Thousand Oaks, un anello di circa 30 Km da ripetere quattro volte, prevede, infatti, l’ascesa a Rock Store, che potrebbe essere il trampolino di lancio per chi vorrà tentare di anticipare la volata, dando un’altra delusione ai velocisti.
Per la nona edizione i giochi sono ormai conclusi, ma la frazione di domani riserverà ancora momenti interessanti sui vari passaggi in vetta al GPM.

Benedetto Ciccarone

ORDINE D’ARRIVO

1 Peter Sagan (Svk) Cannondale 3:24:33
2 Thor Hushovd (Nor) BMC Racing Team
3 Danny Van Poppel (Ned) Trek Factory Racing
4 Zakkari Dempster (Aus) Team NetApp-Endura
5 John Degenkolb (Ger) Team Giant-Shimano
6 Matteo Trentin (Ita) Omega Pharma – Quick-Step Cycling Team
7 Jens Keukeleire (Bel) Orica GreenEdge
8 Nicky Van Der Lijke (Ned) Belkin Pro Cycling Team
9 Kiel Reijnen (USA) UnitedHealthcare Professional Cycling Team
10 Taylor Phinney (USA) BMC Racing Team
11 Lawson Craddock (USA) Team Giant-Shimano
12 Jacob Rathe (USA) Jelly Belly p/b Maxxis
13 Adam Yates (GBr) Orica GreenEdge
14 Ruben Zepuntke (Ger) Bissell Development Team
15 Bradley Wiggins (GBr) Team Sky
16 Carter Jones (USA) Optum p/b Kelly Benefit Strategies
17 José Joao Pimenta Costa (Por) Team NetApp-Endura
18 Luis Romero Amaran (Cub) Jamis – Hagens Berman
19 Alex Howes (USA) Garmin Sharp
20 Peter Stetina (USA) BMC Racing Team
21 Javier Megias Leal (Spa) Team Novo Nordisk
22 Gregory Brenes (CRc) Jamis – Hagens Berman
23 Johan Esteban Chaves Rubio (Col) Orica GreenEdge
24 Rohan Dennis (Aus) Garmin Sharp
25 Laurens Ten Dam (Ned) Belkin Pro Cycling Team
26 Tiago Machado (Por) Team NetApp-Endura
27 Tom Danielson (USA) Garmin Sharp
28 Daan Olivier (Ned) Team Giant-Shimano
29 David De La Cruz Melgarejo (Spa) Team NetApp-Endura
30 Haimar Zubeldia Agirre (Spa) Trek Factory Racing
31 Lars Boom (Ned) Belkin Pro Cycling Team
32 Clément Chevrier (Fra) Bissell Development Team
33 Matthew Busche (USA) Trek Factory Racing
34 Iker Camano Ortuzar (Spa) Team NetApp-Endura
35 Jasper Stuyven (Bel) Trek Factory Racing
36 Kristijan Koren (Slo) Cannondale
37 Thomas Damuseau (Fra) Team Giant-Shimano
38 Javier Alexis Acevedo Colle (Col) Garmin Sharp
39 Daniel Jaramillo Díez (Col) Jamis – Hagens Berman
40 Robert Víctor Squire (USA) Jamis – Hagens Berman 0:00:12
41 Daniel Summerhill (USA) UnitedHealthcare Professional Cycling Team
42 George Bennett (NZl) Cannondale
43 Jack Bobridge (Aus) Belkin Pro Cycling Team
44 Benjamin King (USA) Garmin Sharp
45 Nathan Brown (USA) Garmin Sharp
46 Joseph Lloyd Dombrowski (USA) Team Sky
47 Lucas Euser (USA) UnitedHealthcare Professional Cycling Team
48 Andreas Schillinger (Ger) Team NetApp-Endura
49 Michael Schär (Swi) BMC Racing Team
50 Lawrence Warbasse (USA) BMC Racing Team

CLASSIFICA GENERALE

1 Bradley Wiggins (GBr) Team Sky 25:28:15
2 Rohan Dennis (Aus) Garmin Sharp 0:00:30
3 Lawson Craddock (USA) Team Giant-Shimano 0:01:48
4 Tiago Machado (Por) Team NetApp-Endura 0:02:02
5 Adam Yates (GBr) Orica GreenEdge 0:02:14
6 Peter Stetina (USA) BMC Racing Team 0:02:30
7 Johan Esteban Chaves Rubio (Col) Orica GreenEdge 0:02:39
8 Laurens Ten Dam (Ned) Belkin Pro Cycling Team 0:03:01
9 Javier Alexis Acevedo Colle (Col) Garmin Sharp 0:03:05
10 David De La Cruz Melgarejo (Spa) Team NetApp-Endura 0:03:06
11 Carter Jones (USA) Optum p/b Kelly Benefit Strategies 0:03:19
12 Haimar Zubeldia Agirre (Spa) Trek Factory Racing 0:03:45
13 Matthew Busche (USA) Trek Factory Racing 0:03:57
14 George Bennett (NZl) Cannondale 0:04:23
15 Tom Danielson (USA) Garmin Sharp 0:04:27
16 Daan Olivier (Ned) Team Giant-Shimano 0:04:51
17 Gregory Brenes (CRc) Jamis – Hagens Berman 0:07:30
18 Kristijan Koren (Slo) Cannondale 0:08:00
19 Thomas Damuseau (Fra) Team Giant-Shimano 0:08:23
20 Daniel Jaramillo Díez (Col) Jamis – Hagens Berman 0:09:28
21 Lucas Euser (USA) UnitedHealthcare Professional Cycling Team 0:10:02
22 Benjamin King (USA) Garmin Sharp 0:10:07
23 Jack Bobridge (Aus) Belkin Pro Cycling Team 0:10:59
24 Nathan Brown (USA) Garmin Sharp 0:11:20
25 Clément Chevrier (Fra) Bissell Development Team 0:12:40
26 Joseph Lloyd Dombrowski (USA) Team Sky 0:16:16
27 Amaël Moinard (Fra) BMC Racing Team 0:16:31
28 Chad Haga (USA) Team Giant-Shimano 0:17:11
29 Luis Romero Amaran (Cub) Jamis – Hagens Berman 0:18:34
30 Jens Keukeleire (Bel) Orica GreenEdge 0:19:36
31 Paul Voss (Ger) Team NetApp-Endura 0:19:43
32 Nicky Van Der Lijke (Ned) Belkin Pro Cycling Team 0:20:11
33 Carlos Verona Quintanilla (Spa) Omega Pharma – Quick-Step Cycling Team 0:20:20
34 Joshua Edmondson (GBr) Team Sky 0:20:45
35 Ben Jacques-Maynes (USA) Jamis – Hagens Berman 0:26:53
36 Caleb Fairly (USA) Garmin Sharp 0:27:56
37 Javier Megias Leal (Spa) Team Novo Nordisk 0:29:20
38 Robert Víctor Squire (USA) Jamis – Hagens Berman 0:30:15
39 Iker Camano Ortuzar (Spa) Team NetApp-Endura 0:31:11
40 Michael Schär (Swi) BMC Racing Team 0:31:39
41 Damien Howson (Aus) Orica GreenEdge 0:31:57
42 Kiel Reijnen (USA) UnitedHealthcare Professional Cycling Team 0:32:54
43 Christopher Jones (USA) UnitedHealthcare Professional Cycling Team 0:33:43
44 Eloy Teruel Rovira (Spa) Jamis – Hagens Berman 0:36:08
45 Taylor Phinney (USA) BMC Racing Team 0:36:43
46 Greg Van Avermaet (Bel) BMC Racing Team 0:36:52
47 Gregory Daniel (USA) Bissell Development Team 0:37:26
48 Lars Boom (Ned) Belkin Pro Cycling Team 0:38:00
49 Scott Zwizanski (USA) Optum p/b Kelly Benefit Strategies 0:38:17
50 Christian Knees (Ger) Team Sky 0:39:21

Sagan, tattica perfetta e stavolta la tappa è sua (foto Jonathan Devich)

Sagan, tattica perfetta e stavolta la tappa è sua (foto Jonathan Devich)

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