26-04-2014

aprile 26, 2014 by Redazione  
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LE TOUR DE BRETAGNE CYCLISTE – TROPHÉE HARMONIE MUTUELLE

Il tedesco Vadim Galeyev (Continental Team Astana) si è imposto nella seconda tappa, Vay – Mauron, percorrendo 186,4 Km in 4h30′34″, alla media di 41,335 Km/h. Ha preceduto allo sprint il francese Manzin e l’olandese Looij. Miglior italiano Marco Benfatto (Continental Team Astana), 6°. Il francese Yann Guyot (Equipe cycliste de l’Armée de Terre) è ancora leader della classifica, con 6″ sul connazionale Le Lay e 33″ sul belga Delfosse. Miglior italiano Benfatto, 23° a 56″

VOLTA CICLISTICA INTERNACIONAL DO PARANÁ (Brasile)

Il venezuelano Honorio Rafael Machado Pérez si è imposto nella quarta tappa, circuito di Arapongas, percorrendo 201 Km in 4h01′57″, alla media di 41,413 Km/h. Ha preceduto allo sprint il cubano Fernández García e il brasiliano Carlos Manarelli (Funvic Brasilinvest – Sao Jose dos Campos), che è ancora leader della classifica con 23″ sul cileno Almonacid Gonzáles e 49″ sul brasiliano Panizo

ZUID OOST DRENTHE CLASSIC I

L’olandese Wim Stroetinga (Koga Cycling Team) si è imposto nella corsa olandese, circuito di Nieuw Amsterdam, percorrendo 200 Km in 4h24′02″, alla media di 45,449 Km/h. Ha preceduto allo sprint il tedesco Bauhaus e l’olandese Groenewegen. Unico italiano in gara Marco Zanotti (Parkhotel Valkenburg Continental Cycling Team), 5°.

EVANS CONQUISTA IL TRENTINO CORRENDO DA PADRONE

aprile 26, 2014 by Redazione  
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L’australiano non manifesta alcun segno di cedimento nella difficile tappa con arrivo al Monte Bondone, anzi dimostra ancora una volta di essere il più brillante, tirando il gruppetto dei migliori negli ultimi chilometri a ritmo elevatissimo per impedire eventuali tentativi di attacco. Un Evans in un simile stato di grazia si pone senza dubbio nella rosa dei favoriti alla vittoria finale del prossimo Giro d’Italia

Nessuna sorpresa quanto alla vittoria finale del Giro del Trentino. Cadel Evans ha conquistato definitivamente il vessillo del primato, ma la sua condotta di gara ha superato ogni aspettativa. Sulle rampe della lunga salita finale era lecito aspettarsi un Evans bersaglio di attacchi da ogni parte, anche perchè i molti corridori che lottavano per il terzo gradino del podio non si trovavano poi tanto lontani nella generale. Chi stava bene poteva pensare di attaccare gli avversari per il terzo posto prima degli ultimi chilometri, per tentare di mettere in difficoltà anche il leader. Non ci è voluto molto per capire che nessuno aveva le forze per staccare l’australiano e, negli ultimi chilometri, Evans ha preso in mano le redini della corsa e si è posto in testa al gruppo dei migliori, imponendo un ritmo talmente elevato da costringere gli avversari a pensare a resistere, piuttosto che ad attaccare. Per diversi chilometri, quindi, il leader ha fatto la corsa senza ricevere alcun cambio. I membri del gruppo si sono quindi rassegnati alla superiorità del leader e si sono giocati il terzo posto all’ultimo chilometro, conquistato da Niemec su Duarte per questione di centesimi.
La tappa di oggi ha visto partire subito la fuga, diversamente da quanto accaduto ieri. A muoversi sono Alex Dowsett (Movistar), Diego Rosa (Androni – Venezuela) e Leonardo Duque (Colombia), ai quali tenta di unirsi, senza successo, anche Cecchinel. Sulla salita verso il GPM di Campo Carlo Magno Dowsett e Duque vengono ripresi, mentre Rosa tenta di resistere davanti in solitaria e passa primo sulla cima più alta del Giro. Nel corso della discesa evadono dal gruppo, riportandosi su Rosa, José Serpa Perez (Lampre-Merida), Adriano Malori (Movistar), Gianfranco Zilioli ed Emanuele Sella (Androni-Venezuela), Moreno Moser (Cannondale), Philip Deignan (Sky), Angelo Pagani (Bardiani-CSF), Leonardo Duque (Colombia), Marek Rutkiewicz (CCC), Jacques Janse van Rensburg (MTN-Qhubeka) e Jonathan Monsalve (Neri Sottoli). In dodici uomini, il tentativo di fuga acquista ovviamente un peso maggiore, anche per la presenza di elementi importanti e, per questo, il gruppo appare restio a lasciar spazio all’azione di attacco. I fuggitivi difatti vengono ripresi proprio ai piedi del Monte Bondone. Sulla salita gli uomini di Michele Scarponi prendono decisamente in mano le operazioni, alzando il ritmo in particolare con Mikel Landa che, quando si porta in testa, causa il distacco di molti uomini nelle retrovie. A dieci chilometri dall’arriv, prova ad attaccare Domenico Pozzovivo, scatto al quale Evans risponde immediatamente, con facilità disarmante. Per qualche centinaia di metri Pozzovivo, Evans e Duarte restano davanti ma, non appena Pozzovivo desiste da ulteriori scatti, la seconda parte del gruppo dei migliori rientra sui tre. Sotto i colpi di una nuova accelerazione di Landa, il gruppo si allunga ulteriormente e, al termine del lavoro dello spagnolo, parte in contropiede Michele Scarponi, ma neppure lui riesce a fare selezione nel gruppetto, ridotto ormai a poco più di dieci unità. A questo punto, nessuno sembra avere intenzione di lanciare altri attacchi, vi è una lunga fase di studio con i migliori che si guardano in faccia senza mostrare intenzioni bellicose. In questa situazione, il giovane sudafricano Louis Meintjes (MTN Qhubeka) vede l’occasione per tentare di involarsi verso il traguardo del Monte Bondone e parte deciso, mostrando una buona brillantezza, un’altissima cadenza di pedalate e una discreta accelerazione, favorita dai suoi 55 chilogrammi e dalla sue caratteristiche di scalatore puro. Questa azione è la prima che riesce a creare un buco apprezzabile rispetto al gruppo dopo che, anche l’attacco di Pellizzotti non aveva sortito effetti. Il corridore italiano, però, non si da per vinto ed insieme a Mikel Landa si lancia all’inseguimento del sudafricano. Davvero pregevole la condotta di gara di Mikel Landa che, dopo essere stato protagonista sia ieri sia a San Giacomo di Brentonico e, dopo aver tirato oggi per Michele Scarponi, ha ancora la forza di lanciare un attacco. Ancora maggior pregio acquista la sua azione in quanto è proprio lui che, riuscendo a liberarsi della compagnia di Pellizzotti, si riporta tutto solo sul battistrada che ormai comincia a manifestare segni di affaticamento ed a mostrare una pedalata meno brillante. Il sudafricano, infatti, non tenta nemmeno di tenere la ruota del basco che va così a conquistare la vittoria nella tappa più impegnativa del Giro del Trentino con una prova maiuscola, confezionata dopo tre giorni in cui non si era certo risparmiato. Nel gruppo, Evans si pone in testa ed impone un ritmo molto alto, tanto che gli altri sembrano tutti al gancio e così il leader evita ulteriori tentativi di allungo con una condotta di gara da padrone incontrastato. Negli ultimi metri Niemec lancia l’attacco: a resistere sono solo Duarte ed Evans. Niemec riesce così a conquistare il terzo gradino del podio proprio ai danni di Duarte e degli altri pretendenti che arrivano pochi secondi dopo. Pozzovivo conserva, invece, la seconda posizione senza particolari problemi.
Ivan Basso, ancora una volta in pesante passivo, conferma una condizione che non arriva. E’ apparso, invece, in netto miglioramento Sir Wiggins che oggi è riuscito a tenere il gruppetto dei migliori nonostante la sfuriata di Evans; se si pensa che, solo due giorni fa, a San Giacomo di Brentonico era arrivato con quasi tre minuti di ritardo si può notare un crescendo di condizione che lascia un po’ l’amaro in bocca per la mancata partecipazione al Giro di un corridore che sembrava poter dire la sua. Quanto agli altri, bisogna dire che non si sono ricavate indicazioni particolarmente importanti, poiché i vari Pozzovivo, Aru, Scarponi sono sembrati tutti in una situazione di generale livellamento: nessuno ha avuto spunti particolarmente brillanti, nessuno cedimenti apprezzabili, i distacchi sono stati contenuto nel giro di pochi secondi nonostante una corsa con tre arrivi in salita. Decisiva diventa quindi la fase finale di avvicinamento al Giro per capire chi potrà tentare di competere con i favoriti.
Sorride, invece, a trentadue denti Cadel Evans che ha trovato davvero una condizione invidiabile e si pone quindi quale principale avversario di “Purito” Rodríguez e Nairo Quintana per il Giro d’Italia. Un Evans in queste condizioni, infatti, può ben sperare di resistere agli attacchi del colombiano e dello spagnolo in salita, tentando di avvantaggiarsi nella cronometro di Barolo.
Si chiude così il Giro del Trentino forse più duro degli ultimi anni con un vincitore di assoluto prestigio che ha pienamente meritato il successo.

Benedetto Ciccarone

ORDINE D’ARRIVO

1 Mikel Landa Meana (Spa) Astana Pro Team 4:49:39
2 Louis Meintjes (RSA) MTN – Qhubeka 0:00:10
3 Franco Pelizzotti (Ita) Androni Giocattoli 0:00:35
4 Przemyslaw Niemiec (Pol) Lampre-Merida 0:00:41
5 Cadel Evans (Aus) BMC Racing Team
6 Fabio Andres Duarte Arevalo (Col) Colombia
7 Domenico Pozzovivo (Ita) AG2R La Mondiale 0:00:46
8 Michele Scarponi (Ita) Astana Pro Team
9 Tiago Machado (Por) Team Netapp – Endura 0:00:49
10 Fabio Aru (Ita) Astana Pro Team
11 Bradley Wiggins (GBr) Team Sky 0:01:04
12 Marcos Garcia (Spa) Caja Rural – Seguros RGA 0:01:44
13 Sergio Pardilla Bellon (Spa) MTN – Qhubeka 0:01:50
14 Matteo Rabottini (Ita) Neri Sottoli 0:02:05
15 Hubert Dupont (Fra) AG2R La Mondiale 0:02:41
16 George Bennett (NZl) Cannondale 0:02:44
17 Igor Anton Hernandez (Spa) Movistar Team 0:03:08
18 Francesco Bongiorno (Ita) Bardiani CSF 0:03:26
19 Sergey Lagutin (Rus) Rusvelo 0:03:42
20 Mauro Finetto (Ita) Neri Sottoli 0:04:06
21 Kanstantsin Siutsou (Blr) Team Sky 0:04:40
22 Eros Capecchi (Ita) Movistar Team 0:05:29
23 Ivan Basso (Ita) Cannondale
24 Steve Morabito (Swi) BMC Racing Team
25 Jarlinson Pantano (Col) Colombia
26 Jackson Rodriguez (Ven) Androni Giocattoli 0:06:10
27 Edoardo Zardini (Ita) Bardiani CSF 0:06:14
28 Winner Anacona Gomez (Col) Lampre-Merida 0:06:52
29 Maxime Bouet (Fra) AG2R La Mondiale
30 Leopold Konig (Cze) Team Netapp – Endura 0:06:54
31 Artem Ovechkin (Rus) Rusvelo 0:06:58
32 Ilnur Zakarin (Rus) Rusvelo 0:07:08
33 Yonder Godoy (Ven) Androni Giocattoli 0:07:52
34 Marek Rutkiewicz (Pol) CCC Polsat Polkowice 0:08:03
35 Amets Txurruka (Spa) Caja Rural – Seguros RGA
36 José Pimenta Costa Mendes (Por) Team Netapp – Endura 0:09:38
37 Dayer Uberne Quintana Rojas (Col) Movistar Team 0:09:45
38 Brent Bookwalter (USA) BMC Racing Team 0:09:56
39 Patrick Facchini (Ita) Androni Giocattoli 0:10:11
40 Paolo Tiralongo (Ita) Astana Pro Team 0:10:54
41 David De La Cruz Melgarejo (Spa) Team Netapp – Endura
42 Philip Deignan (Irl) Team Sky
43 Andrey Zeits (Kaz) Astana Pro Team 0:11:41
44 Enrico Battaglin (Ita) Bardiani CSF 0:11:43
45 Alessio Taliani (Ita) Androni Giocattoli 0:11:54
46 Ian Boswell (USA) Team Sky 0:12:14
47 Cristiano Salerno (Ita) Cannondale 0:12:16
48 Diego Rosa (Ita) Androni Giocattoli 0:12:34
49 Sergey Firsanov (Rus) Rusvelo 0:13:04
50 Ruben Fernandez (Spa) Caja Rural – Seguros RGA 0:13:36

CLASSIFICA GENERALE

1 Cadel Evans (Aus) BMC Racing Team 14:14:03
2 Domenico Pozzovivo (Ita) AG2R La Mondiale 0:00:50
3 Przemyslaw Niemiec (Pol) Lampre-Merida 0:01:01
4 Fabio Andres Duarte Arevalo (Col) Colombia
5 Louis Meintjes (RSA) MTN – Qhubeka 0:01:06
6 Tiago Machado (Por) Team Netapp – Endura 0:01:07
7 Fabio Aru (Ita) Astana Pro Team 0:01:09
8 Michele Scarponi (Ita) Astana Pro Team 0:01:11
9 Franco Pelizzotti (Ita) Androni Giocattoli 0:01:26
10 Mikel Landa Meana (Spa) Astana Pro Team 0:01:32
11 Igor Anton Hernandez (Spa) Movistar Team 0:03:28
12 George Bennett (NZl) Cannondale 0:03:53
13 Matteo Rabottini (Ita) Neri Sottoli 0:04:03
14 Francesco Bongiorno (Ita) Bardiani CSF 0:04:17
15 Hubert Dupont (Fra) AG2R La Mondiale 0:04:22
16 Kanstantsin Siutsou (Blr) Team Sky 0:05:42
17 Marcos Garcia (Spa) Caja Rural – Seguros RGA 0:05:52
18 Mauro Finetto (Ita) Neri Sottoli 0:06:07
19 Bradley Wiggins (GBr) Team Sky 0:06:26
20 Edoardo Zardini (Ita) Bardiani CSF 0:06:37
21 Sergey Lagutin (Rus) Rusvelo 0:06:41
22 Sergio Pardilla Bellon (Spa) MTN – Qhubeka 0:06:46
23 Steve Morabito (Swi) BMC Racing Team 0:06:50
24 Eros Capecchi (Ita) Movistar Team 0:07:01
25 Ivan Basso (Ita) Cannondale 0:08:10
26 Jarlinson Pantano (Col) Colombia 0:08:57
27 Winner Anacona Gomez (Col) Lampre-Merida 0:09:01
28 Ilnur Zakarin (Rus) Rusvelo 0:09:21
29 Artem Ovechkin (Rus) Rusvelo 0:09:44
30 Marek Rutkiewicz (Pol) CCC Polsat Polkowice 0:10:50
31 Yonder Godoy (Ven) Androni Giocattoli 0:10:55
32 Amets Txurruka (Spa) Caja Rural – Seguros RGA 0:12:26
33 Philip Deignan (Irl) Team Sky 0:12:41
34 David De La Cruz Melgarejo (Spa) Team Netapp – Endura 0:13:07
35 José Pimenta Costa Mendes (Por) Team Netapp – Endura 0:13:18
36 Patrick Facchini (Ita) Androni Giocattoli 0:13:46
37 Leopold Konig (Cze) Team Netapp – Endura 0:14:02
38 Jackson Rodriguez (Ven) Androni Giocattoli 0:14:52
39 Diego Rosa (Ita) Androni Giocattoli 0:15:07
40 Ruben Fernandez (Spa) Caja Rural – Seguros RGA 0:16:01
41 Maxime Bouet (Fra) AG2R La Mondiale 0:17:18
42 Yonattah Monsalve (Ven) Neri Sottoli 0:17:40
43 Brent Bookwalter (USA) BMC Racing Team 0:18:23
44 Paolo Tiralongo (Ita) Astana Pro Team 0:18:55
45 Alessio Taliani (Ita) Androni Giocattoli 0:18:58
46 Stefano Pirazzi (Ita) Bardiani CSF 0:20:37
47 Andrey Zeits (Kaz) Astana Pro Team 0:20:45
48 Cristiano Salerno (Ita) Cannondale 0:21:01
49 Emanuele Sella (Ita) Androni Giocattoli 0:21:38
50 Francesco Failli (Ita) Neri Sottoli 0:22:06

Evans imperioso sui tornanti del Bondone (foto Bettini)

Evans imperioso sui tornanti del Bondone (foto Bettini)

25-04-2014

aprile 26, 2014 by Redazione  
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GIRO DEL TRENTINO

Lo spagnolo Mikel Landa Meana (Astana Pro Team) si è imposto nella quarta ed ultima tappa, Val Daone – Monte Bondone, percorrendo 175 Km in 4h49′39″, alla media di 36,250 Km/h. Ha preceduto di 10″ il sudafricano Meintjes e di 35″ l’italiano Franco Pellizotti (Androni Giocattoli – Venezuela). L’australiano Cadel Evans (BMC Racing Team) si impone in classifica, con 50″ sull’italiano Domenico Pozzovivo (AG2R La Mondiale) e 1′02″ sul polacco Niemiec

LE TOUR DE BRETAGNE CYCLISTE – TROPHÉE HARMONIE MUTUELLE

Il francese Yann Guyot (Equipe cycliste de l’Armée de Terre) si è imposto nella prima tappa, Plaimboeuf – Clisson, percorrendo 142,7 Km in 3h22′28″, alla media di 42,288 Km/h. Ha preceduto di 2″ il connazionale Le Lay e di 27″ il belga Delfosse. Miglior italiano Michele Scartezzini (Continental Team Astana), 11° a 46″. Guyot è il primo leader della classifica, con 6″ su Le Lay e 33″ su Delfosse. Miglior italiano Scartezzini, 19° a 56″

VOLTA CICLISTICA INTERNACIONAL DO PARANÁ (Brasile)

Il brasiliano Carlos Manarelli (Funvic Brasilinvest – Sao Jose dos Campos) si è imposto anche nella terza tappa, circuito di Ibiporã, percorrendo 167 Km in 4h01′57″, alla media di 41,413 Km/h. Ha preceduto allo sprint il connazionale Panizo e il cileno Almonacid Gonzáles. Manarelli è ancora leader della classifica con 17″ su Almonacid Gonzáles e 43″ su Panizo

GRAN PREMIO DELLA LIBERAZIONE

Il russo Evgeny Shalunov (Lokosphinx) si è imposto nella corsa italiana, circuito di Roma, percorrendo 138 Km in 3h20′11″, alla media di 41,362 Km/h. Ha preceduto di 25″ gli italiani Simone Consonni* (Team Colpack) e Liam Bertazzo (MG Kvis – Trevigiani)

*dilettante

EVANS APPONE IL SIGILLO E PREGUSTA IL TRIONFO

aprile 24, 2014 by Redazione  
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Al Trentino dominio assoluto dell’australiano che dimostra che la maglia ciclamino non è sulle sue spalle solo in virtù della cronometro a squadre. Sull’ultima difficile rampa, resiste alle accelerazioni degli scalatori e poi allunga in prima persona, riuscendo anche a distanziare Pozzovivo negli ultimi metri. Solo il Monte Bondone lo divide dal successo, ma con un simile stato di forma staccarlo sarà davvero impresa difficile.

La tappa odierna del Giro del Trentino è stata la frazione della conferma per Cadel Evans. Conferma della maglia ciclamino e conferma che lo stato di forma è quello dei giorni migliori e che l’anagrafe è per lui un dato insignificante.
Il tracciato della tappa di oggi poteva sembrare, ad un primo sguardo, meno severo rispetto alle frazioni di ieri e di domani, ma ad una analisi più approfondita risultava comunque un percorso degno della massima considerazione.
Si trattava infatti della frazione più lunga della corsa, con i suoi 184 chilometri e, a differenza della tappa di ieri, non presentava un metro di pianura, due salite vere anche se non costituenti GPM nei primi cento chilometri (il Passo Ballino e il Passo d’Ampola) e le difficoltà maggiori nella seconda parte, con le arcigne pendenze del GPM di Daone, le rampe del Passo del Durone, a oltre mille metri di quota e, successivamente, il muro finale con pendenze da capogiro. Il Durone poteva fare da trampolino di lancio per eventuali attacchi, anche se il tratto successivo alla discesa, tutto in leggera salita, favoriva un inseguimento di gruppo.
Il Passo del Durone è comunque stato il teatro della bagarre tra gli uomini della fuga del mattino, mentre i grandi si sono sfidati sulla salita finale.
Anche oggi è stato necessario aspettare diversi chilometri per vedere partire un tentativo di fuga, circostanza questa che testimonia come i corridori stiano affrontando le tappe di questa corsa a ritmi elevati sin dall’inizio. Andrey Zeits (Astana), Adriano Malori (Movistar), Damiano Caruso (Cannondale), Dario Cataldo (Sky), Diego Rosa (Androni – Venezuela), Carlos Quintero (Colombia), Antonio Piedra (Caja Rural – RGA), Mateusz Taciak (CCC Polsat), Sergio Pardilla (MTN Qhubeka), Josè Joao Pimenta (Team NetApp – Endura) e Jonathan Monsalve (Neri Sottoli – YellowFluo) sono coloro che animano il tentativo che caratterizzerà la maggior parte della tappa; il gruppo però, condotto dagli uomini di Evans, non può lasciare troppo spazio ad un tentativo con uomini che potevano rivelarsi pericolosi in caso di fuga bidone, fatto che le caratteristiche del tracciato della tappa rendevano possibile in caso di inerzia del gruppo. I fuggitivi difatti, alla compagnia dei quali si era unito in un secondo momento anche Angelo Pagani, non riescono a conseguire un vantaggio superiore ai 4 minuti proprio grazie al ritmo dei BMC, che in qualche tratto ricevono una mano dai Lampre.
Sulle rampe del Passo del Durone si rompe la corsa tra i fuggitivi e, tra allunghi e scatti, il gruppetto dei dodici davanti si sfilaccia completamente, mentre da dietro il gruppo continua a guadagnare, trend che continua anche nella discesa e nel successivo tratto di leggerissima salita, tratto logorante e completamente sfavorevole agli attaccanti. Il ricongiungimento avviene comunque ai piedi della salita finale. Nel primo tratto del muro la selezione è da dietro, man mano che il ritmo sale si staccano, una a una, le vittime della salita. Negli ultimi 1500 metri, quelli con le pendenze più elevate, accelera Domenico Pozzovivo, sempre tra i più attivi al Trentino; reggono il suo ritmo solo Landa, che già era andato in fuga ieri dimostrando buona condizione, e il leader Cadel Evans che non sembra affatto soffrire il ritmo della scalatore lucano, particolarmente a suo agio su pendenze in doppia cifra. Al contrario, è proprio Evans a proporre ulteriori accelerazioni a seguito delle quali rimane sulle ginocchia Landa. A quel punto, è facile prevedere il vincitore di tappa dato che Pozzovivo, in caso di arrivo insieme ad altri corridori, è battuto in partenza. Evans accelera nuovamente negli ultimi 150 metri e riesce a distaccare di tre secondi Pozzovivo che, oltre alla seconda posizione di tappa, conquista anche la seconda della generale.
Terzo a 9 secondi si classifica Landa, bravissimo se si pensa che è partito come gregario di Scarponi, che invece è arrivato quarto con 18 secondi di ritardo, precedendo di due secondi un altro uomo che generalmente si esaltà sulle pendenze severe, Igor Anton. Discreta la prova di Aru a 25 secondi e quella di Machado che, riuscendo a restare sulle ruote di Aru, rimane aggrappato con i denti al terzo gradino del podio della generale.
Le indicazioni tratte da questa tappa sono certamente lo stato di forma e la forza di Evans, che appare indubbiamente il più forte e più in forma su ogni terreno. Domenico Pozzovivo, dal canto suo, appare in crescendo di condizione e con una discreta continuità, tenta sempre degli allunghi e si classifica tra i primi. Igor Anton, Aru, Niemec e Duarte, invece, si giocheranno il terzo gradino del podio domani sulle rampe del Monte Bondone. Sarà probabilmente quella la sfida più interessante di domani; molti uomini, tutti fortissimi, raccolti in un fazzoletto di secondi, senza dimenticare che, se Pozzovivo dovesse incoontrare una giornata negativa, anche il secondo posto verrebbe messo in discussione. Appare, invece, difficile pensare ad un attacco alla maglia di leader di Evans, anche in virtù del suo stato di condizione, ma bisogna anche considerare che la salita finale misura 21 Km e che arriva dopo una tappa con altre salite impegnative. Salite così lunghe possono spesso riservare crisi inaspettate, anche a pochi chilometri dall’arrivo, come successe a Montecampione quando Pantani staccò Tonkov solo negli ultimi 2 chilometri della lunga ascesa. E’ proprio il chilometraggio che rende il Monte Bondone il più duro scoglio di questo Giro del Trentino, nonostante abbia pendenze inferiori rispetto alla parte finale delle salite di ieri e oggi.

Benedetto Ciccarone

ORDINE D’ARRIVO

1 Cadel Evans (Aus) BMC Racing Team 4:43:43
2 Domenico Pozzovivo (Ita) AG2R La Mondiale 0:00:03
3 Mikel Landa Meana (Spa) Astana Pro Team 0:00:09
4 Michele Scarponi (Ita) Astana Pro Team 0:00:18
5 Igor Anton Hernandez (Spa) Movistar Team 0:00:20
6 Francesco Bongiorno (Ita) Bardiani CSF 0:00:25
7 Fabio Aru (Ita) Astana Pro Team
8 Tiago Machado (Por) Team Netapp – Endura
9 Louis Meintjes (RSA) MTN – Qhubeka 0:00:27
10 Fabio Andres Duarte Arevalo (Col) Colombia 0:00:28
11 Franco Pelizzotti (Ita) Androni Giocattoli 0:00:30
12 Przemyslaw Niemiec (Pol) Lampre-Merida 0:00:34
13 Edoardo Zardini (Ita) Bardiani CSF 0:00:45
14 George Bennett (NZl) Cannondale 0:00:51
15 Kanstantsin Siutsou (Blr) Team Sky 0:00:53
16 Eros Capecchi (Ita) Movistar Team 0:00:57
17 Philip Deignan (Irl) Team Sky
18 Hubert Dupont (Fra) AG2R La Mondiale 0:01:02
19 Matteo Rabottini (Ita) Neri Sottoli 0:01:07
20 David De La Cruz Melgarejo (Spa) Team Netapp – Endura 0:01:12
21 Marek Rutkiewicz (Pol) CCC Polsat Polkowice
22 Mauro Finetto (Ita) Neri Sottoli 0:01:14
23 Steve Morabito (Swi) BMC Racing Team 0:01:16
24 Diego Rosa (Ita) Androni Giocattoli 0:01:18
25 Sergey Lagutin (Rus) Rusvelo 0:01:19
26 Jacques Janse Van Rensburg (RSA) MTN – Qhubeka 0:01:21
27 Yonder Godoy (Ven) Androni Giocattoli 0:01:28
28 Ivan Basso (Ita) Cannondale 0:01:29
29 Ilnur Zakarin (Rus) Rusvelo
30 Marcos Garcia (Spa) Caja Rural – Seguros RGA 0:01:42
31 Ruben Fernandez (Spa) Caja Rural – Seguros RGA
32 Jackson Rodriguez (Ven) Androni Giocattoli
33 Winner Anacona Gomez (Col) Lampre-Merida 0:01:47
34 Patrick Facchini (Ita) Androni Giocattoli 0:01:49
35 Artem Ovechkin (Rus) Rusvelo 0:01:57
36 Amets Txurruka (Spa) Caja Rural – Seguros RGA 0:02:05
37 Cristiano Salerno (Ita) Cannondale 0:02:12
38 Jarlinson Pantano (Col) Colombia 0:02:20
39 Yonattah Monsalve (Ven) Neri Sottoli 0:02:26
40 Francesco Failli (Ita) Neri Sottoli 0:02:46
41 Emanuele Sella (Ita) Androni Giocattoli
42 Alessio Taliani (Ita) Androni Giocattoli 0:02:49
43 Lukasz Owsian (Pol) CCC Polsat Polkowice
44 José Pimenta Costa Mendes (Por) Team Netapp – Endura 0:03:07
45 Leopold Konig (Cze) Team Netapp – Endura 0:03:15
46 Maxime Bouet (Fra) AG2R La Mondiale
47 Valerio Agnoli (Ita) Astana Pro Team
48 Moreno Moser (Ita) Cannondale 0:03:17
49 Bradley Wiggins (GBr) Team Sky
50 Stefano Pirazzi (Ita) Bardiani CSF

CLASSIFICA GENERALE

1 Cadel Evans (Aus) BMC Racing Team 9:23:43
2 Domenico Pozzovivo (Ita) AG2R La Mondiale 0:00:45
3 Tiago Machado (Por) Team Netapp – Endura 0:00:59
4 Igor Anton Hernandez (Spa) Movistar Team 0:01:01
5 Fabio Aru (Ita) Astana Pro Team
6 Przemyslaw Niemiec (Pol) Lampre-Merida
7 Fabio Andres Duarte Arevalo (Col) Colombia
8 Edoardo Zardini (Ita) Bardiani CSF 0:01:04
9 Michele Scarponi (Ita) Astana Pro Team 0:01:06
10 Francesco Bongiorno (Ita) Bardiani CSF 0:01:32
11 Franco Pelizzotti (Ita) Androni Giocattoli 0:01:36
12 Kanstantsin Siutsou (Blr) Team Sky 0:01:43
13 Louis Meintjes (RSA) MTN – Qhubeka
14 George Bennett (NZl) Cannondale 0:01:50
15 Steve Morabito (Swi) BMC Racing Team 0:02:02
16 Eros Capecchi (Ita) Movistar Team 0:02:13
17 Hubert Dupont (Fra) AG2R La Mondiale 0:02:22
18 Mikel Landa Meana (Spa) Astana Pro Team 0:02:23
19 Philip Deignan (Irl) Team Sky 0:02:28
20 Matteo Rabottini (Ita) Neri Sottoli 0:02:39
21 Mauro Finetto (Ita) Neri Sottoli 0:02:42
22 Winner Anacona Gomez (Col) Lampre-Merida 0:02:50
23 David De La Cruz Melgarejo (Spa) Team Netapp – Endura 0:02:54
24 Ilnur Zakarin (Rus) Rusvelo
25 Ruben Fernandez (Spa) Caja Rural – Seguros RGA 0:03:06
26 Jacques Janse Van Rensburg (RSA) MTN – Qhubeka 0:03:10
27 Diego Rosa (Ita) Androni Giocattoli 0:03:14
28 Ivan Basso (Ita) Cannondale 0:03:22
29 Artem Ovechkin (Rus) Rusvelo 0:03:27
30 Marek Rutkiewicz (Pol) CCC Polsat Polkowice 0:03:28
31 Sergey Lagutin (Rus) Rusvelo 0:03:40
32 Yonder Godoy (Ven) Androni Giocattoli 0:03:44
33 Jarlinson Pantano (Col) Colombia 0:04:09
34 Patrick Facchini (Ita) Androni Giocattoli 0:04:16
35 José Pimenta Costa Mendes (Por) Team Netapp – Endura 0:04:21
36 Yonattah Monsalve (Ven) Neri Sottoli 0:04:31
37 Marcos Garcia (Spa) Caja Rural – Seguros RGA 0:04:49
38 Amets Txurruka (Spa) Caja Rural – Seguros RGA 0:05:04
39 Valerio Agnoli (Ita) Astana Pro Team 0:05:14
40 Omar Fraile Matarranza (Spa) Caja Rural – Seguros RGA 0:05:23
41 Sergio Pardilla Bellon (Spa) MTN – Qhubeka 0:05:37
42 Bradley Wiggins (GBr) Team Sky 0:06:03
43 Emanuele Sella (Ita) Androni Giocattoli 0:06:16
44 Stefano Pirazzi (Ita) Bardiani CSF 0:06:24
45 Sylvester Szmyd (Pol) Movistar Team 0:06:50
46 Dario Cataldo (Ita) Team Sky 0:07:20
47 Angelo Pagani (Ita) Bardiani CSF
48 Francesco Failli (Ita) Neri Sottoli 0:07:31
49 Lukasz Owsian (Pol) CCC Polsat Polkowice 0:07:32
50 Alessio Taliani (Ita) Androni Giocattoli 0:07:45

Evans primo alla Pozza di Roncone: sigillo sul Giro del Trentino? (foto Bettini)

Evans primo alla Pozza di Roncone: sigillo sul Giro del Trentino? (foto Bettini)

24-04-2014

aprile 24, 2014 by Redazione  
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GIRO DEL TRENTINO

L’australiano Cadel Evans (BMC Racing Team) si è imposto nella terza tappa, Mori – Roncone, percorrendo 184,4 Km in 4h43′43″, alla media di 38,996 Km/h. Ha preceduto di 3″ l’italiano Domenico Pozzovivo (AG2R La Mondiale) e di 9″ lo spagnolo Landa Meana. Evans è ancora leader della classifica, con 45″ su Pozzovivo e 59″ su Pinto Machado.

LE TOUR DE FILIPINAS

Il laosiano Alex Ariya Destribois Phounsavath (CCN Cycling Team) si è imposto nella quarta ed ultima tappa, Bayombong – Baguio, percorrendo 132,7 Km in 4h32′42″, alla media di 29,196 Km/h. Ha preceduto di 1′14″ il filippino Mark John Lexer Guevarra Galedo (Team 7 Eleven Road Bike Philippines) e di 2′41″ l’iraniano Asgharzadeh. Lexer Guevarra Galedo si impone in classifica, con 1′03″ sull’australiano Sheppard e 4′12″ su Asgharzadeh.

VOLTA CICLISTICA INTERNACIONAL DO PARANÁ (Brasile)

Il brasiliano Carlos Manarelli (Funvic Brasilinvest – Sao Jose dos Campos) si è imposto nella seconda tappa, circuito di Londrina, percorrendo 79,6 Km in 2h01′42″, alla media di 39,244 Km/h. Ha preceduto allo sprint il cileno Almonacid Gonzáles e di 4″ il brasiliano Affonso. Manarelli è il nuovo leader della classifica con 11″ su Almonacid Gonzáles e 20″ su Affonso.

23-04-2014

aprile 23, 2014 by Redazione  
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FRECCIA VALLONE

Lo spagnolo Alejandro Valverde Belmonte (Movistar Team) si è imposto nella classica belga, Bastogne – Muro di Huy, percorrendo 199 Km in 4h36′45″, alla media di 43,143 Km/h. Ha preceduto di 3″ l’irlandese Martin e di 4″ il polacco Kwiatkowski. Miglior italiano Vincenzo Nibali (Astana Pro Team), 14° a 24″

GIRO DEL TRENTINO

L’italiano Edoardo Zardini (Bardiani Valvole – CSF Inox) si è imposto nella seconda tappa, Limone sul Garda – San Giacomo di Brentonico, percorrendo 164,5 Km in 4h25′39″, alla media di 37,154 Km/h. Ha preceduto di 19″ il polacco Niemiec e il colombiano Duarte Arevalo. L’australiano Cadel Evans (BMC Racing Team) è il nuovo leader della classifica, con 9″ su Zardini e 17″ su Niemiec.

LE TOUR DE FILIPINAS

L’indonesiano Rastra Patria Dinawan (Pegasus Continental Cycling Team) si è imposto nella terza tappa, Cabanatuan – Bayombong, percorrendo 146,6 Km in 4h12′25″, alla media di 34,847 Km/h. Ha preceduto allo sprint il mongolo Baasankhuu e il sudcoreano Do Hyeong. Il singaporiano Choon Huat Goh (OCBC Singapore Continental Cycling Team) è ancora leader della classifica, con 3′03″ sull’australiano Sheppard e 3′33″ sul filippino Lexer Guevarra Galedo.

VOLTA CICLISTICA INTERNACIONAL DO PARANÁ (Brasile)

Il venezuelano Honorio Rafael Machado Pérez si è imposto nella prima tappa, circuito di Bela Vista do Paraíso, percorrendo 128,4 Km in 3h04′30″, alla media di 41,756 Km/h. Ha preceduto allo sprint il cubano Fernández García e l’argentino Clavero, distanziati di 4″ e 6″ nella prima classifica generale

TRENTINO, PRIMA DI ZARDINI A SAN GIACOMO

aprile 23, 2014 by Redazione  
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Splendida vittoria per Edoardo Zardini, la prima tra i professionisti per il corridore di Peschiera del Garda, che parte all’inizio della salita finale e si impone staccando i compagni d’avventura e riuscendo a resistere al tardivo tentativo di ritorno del gruppo. Evans va a prendersi la maglia ciclamino di leader resistendo a timidi tentativi di attacco portatigli da Aru e Pozzovivo e si pone quale maggior favorito per la vittoria finale.

Primo arrivo in salita del Giro del Trentino e prime indicazioni consistenti sullo stato di forma dei big in vista del Giro d’Italia. Dopo la cronosquadre di ieri, i corridori erano chiamati ad una difficile prova su una salita finale lunga e con tratti con pendenze a doppia cifra. Il tracciato presentava una prima parte completamente pianeggiante, fino al Km 75, quando la strada iniziava a salire verso il GPM di Vigolo Vattaro da affrontare due volte, ma da versanti differenti. Al termine della discesa il percorso presentava un altro lungo tratto di pianura fino a Mori. La località che l’anno scorso ospitò la partenza della cronoscalata del Giro d’Italia è anche l’inizio della salita finale che, fino all’abitato di Brentonico, corrisponde a quella dalla crono vinta da Nibali in maglia rosa. Da Brentonico, però, invece di voltare a sinistra verso la Polsa, il percorso prevedeva la svolta a destra verso San Giacomo di Brentonico, con il tratto più difficile della salita che proponeva punte sino al 16%.
La prima ora di gara viene percorsa a 44 km/h e questa media rende molto difficile il formarsi di una fuga che riesce ad andar via solo dopo 30 km di corsa. Giorgio Cecchinel (Neri Sottoli – YellowFluo), Adrian Honkisz (CCC Polsat) e Leonardo Duque (Colombia) salutano il gruppo, guidato dagli uomini del leader Daniel Oss, riuscendo a mettere in saccoccia un consistente vantaggio che tocca punte massime intorno ai 9 primi. Il gruppo recupera nel corso di tutta la gara, senza spingere al massimo, con l’evidente, duplice intento di tenere la fuga a “bagnomaria” e di non spendere eccessive energie in ottica classifica generale.
La tranqullità cessa, come era prevedibile, già dalle prime rampe dell’ascesa finale- Mentre Duque cerca di resistere strenuamente, staccando i compagni di avventura, esce dal gruppo l’eritreo Daniel Teklehaymanot (MTN Qhubeka) sul quale si porta prontamente Cristiano Salerno (Cannondale). Anche questo tentativo d’evasione si rivela effimero perchè il gruppo, condotto dagli uomini di Pozzovivo, non impiega molto a chiudere sui due che, nel frattempo, avevano riassorbiro e staccato i protagonisti della fuga del mattino. Decisamente più incisivo, invece, risulta il secondo tentativo di fuga, che ha visto protagonisti il solito Stefano Pirazzi unitamente al compagno di squadra Edoardo Zardini (Bardiani CSF) e a Damiano Caruso (Cannondale), Mikel Landa (Astana) e Jacques Janse van Rensburg (MTN-Qhubeka). Il quintetto guadagna una ventina di secondi sul gruppo, guidato da Oss che, pur con la maglia ciclamino sulle spalle, si mette a disposizione di Evans. Del resto Oss corre in casa e conosce perfettamente le strade sulle quali si svolge la gara. Davanti perdono terreno Caruso e Van Rensburg sulle accelerazioni di un generosissimo Zardini che sembrano mettere in difficoltà anche il compagno di squadra Stefano Pirazzi, mentre Landa, stretto tra i due Bardiani, non sembra dell’idea di dare un significativo contributo all’azione in testa alla corsa. Una simile situazione non poteva andar bene a Zardini che, evidentemente, aveva la gamba migliore tra i tre. Il compagno di squadra non sembrava in condizione di tenere un buon ritmo, mentre Landa tendeva a sfruttare il lavoro; Zardini, quindi, si risolve a lasciare la compagnia dei due subito dopo l’abitato di Brentonico, nel tratto più duro della salita, con uno scatto secco che non lascia ai compagni di avventura nemmeno il tempo di provare a resistere. In testa al gruppo, nel frattempo, si pone a fare l’andatura Bradley Wiggins in prima persona, con un rapporto agilissimo e una altissima cadenza di pedalate, indice di un discreto stato di forma. La circostanza potrebbe far pensare ad un imminente attacco di Cataldo o Siutsou che, però, non appaiono sufficientemente brillanti per attaccare, situazione che fa desistere di colpo Wiggins dal lavoro impostato. Il gruppo, a questo punto, viene condotto da Steve Morabito che fa l’andatura per Evans. Il ritmo dello svizzero è, però, troppo blando e, davanti, un ottimo Zardini, che non da alcun segnale di cedimento, riprende a guadagnare, dopo che il ritmo di Wiggins aveva fatto diminuire il gap. Negli ultimi 3 Km si scatena la bagarre tra i big che, intanto, avevano riassorbito Landa e Pirazzi. E’ Fabio Aru ad accendere gli ardori, con due buone accelerate alle quali resistono solo Duarte, Evans e Pozzovivo. Lo scalatore lucano prova a partire al contrattacco e riesce anche a staccare Duart, Evans e Aru senza tuttavia conseguire un vantaggio significativo, tanto che i tre riescono a tenerlo a contatto visivo. Zardini, invece, prosegue con un’ottima andatura che gli permette di mantenere un buon vantaggio, nonostante tra i big si sia scatenata la bagarre.
Nelle ultime centinaia di metri, mentre Zardini taglia il traguardo braccia al cielo, Evans, Duarte e Niemec, che riesce a rientrare, staccano prima Aru e poi Pozzovivo tagliando il traguardo con 19 secondi di distacco da Zardini. Pozzovivo giunge a 23 secondi e Aru a 36 insieme a Franco Pellizzotti, mentre tra i grandi Igor Antón taglia il traguardo 38 secondi dopo Zardini. Lontani gli uomini della Sky, molto lontano Ivan Basso che non riesce proprio a trovare il colpo di pedale giusto.
La frazione di oggi ha offerto una prova superlativa del giovane corridore veneto che, da quando è partita l’azione, è sempre sembrato il più pimpante, ha sempre dato linfa alla fuga e, quando si è accorto che gli altri stavano raschiando il barile, è partito con uno scatto secco, da grande scalatore, azione che non ha affatto pagato perchè è riuscito a mantenere un ottimo ritmo per tutta la salita, difendendosi egregiamente, mentre dietro i big portavano i loro attacchi. Tra di loro, quelli che sembravano i più brillanti sono stati poi staccati negli ultimi metri: sono Pozzovivo ed Aru, che avevano tentato di staccare l’australiano per recuperare lo svantaggio della cronosquadre, ma si sono trovati con le gambe svuotate negli ultimi 300 metri. Evans, invece, da duro qual è, non ha attaccato affatto, ma ha resistito ad ogni accelerazione, riuscendo poi a recuperare a Zardini quei pochi secondi che gli hanno concesso di indossare la maglia ciclamino. Secondo è proprio il vincitore di tappa Zardini, con un passivo di 9 secondi, che, a questo punto, potrebbe anche sognare in grande, vista la sua condizione di forma. Gli altri avversari di Evans, seppur con distacchi tutt’altro che abissali, non sono apparsi in grado di impensierire l’australiano. E’ però certo che uomini come Niemec, Duarte, Antón, Pozzovivo e Scarponi non sono corridori che alzano bandiera bianca prima del tempo, specialmente quando, prima della conclusione, ci sono ancora molte salite da affrontare.
Per le prossime tappe, pertanto, c’è da aspettarsi ancora una dura battaglia tra i pretendenti alla vittoria finale, con Evans a questo punto superfavorito.
Il leader dovrà, però, fare attenzione alla frazione di domani, da Mori alla Pozza di Roncone per 184,4 Km, che si presta ai colpi di mano. Il tracciato sembra invitare i grandi ad aspettare il muro finale, 2 Km con pendenze fino al 17%, ma la parte precedente molto nervosa, con il Durone a 40 Km dall’arrivo, è un invito a nozze per chi ha voglia di tentare di far saltare il banco.

Benedetto Ciccarone

ORDINE D’ARRIVO

1 Edoardo Zardini (Ita) Bardiani CSF 4:25:39
2 Przemyslaw Niemiec (Pol) Lampre-Merida 0:00:19
3 Fabio Andres Duarte Arevalo (Col) Colombia
4 Cadel Evans (Aus) BMC Racing Team
5 Domenico Pozzovivo (Ita) AG2R La Mondiale 0:00:23
6 Fabio Aru (Ita) Astana Pro Team 0:00:26
7 Franco Pelizzotti (Ita) Androni Giocattoli 0:00:36
8 Omar Fraile Matarranza (Spa) Caja Rural – Seguros RGA
9 Igor Anton Hernandez (Spa) Movistar Team 0:00:38
10 Tiago Machado (Por) Team Netapp – Endura
11 Francesco Bongiorno (Ita) Bardiani CSF
12 Michele Scarponi (Ita) Astana Pro Team
13 Winner Anacona Gomez (Col) Lampre-Merida 0:00:49
14 Kanstantsin Siutsou (Blr) Team Sky 0:00:50
15 Louis Meintjes (RSA) MTN – Qhubeka 0:00:55
16 Ruben Fernandez (Spa) Caja Rural – Seguros RGA
17 Hubert Dupont (Fra) AG2R La Mondiale
18 Mikel Landa Meana (Spa) Astana Pro Team
19 George Bennett (NZl) Cannondale
20 Steve Morabito (Swi) BMC Racing Team
21 Mauro Finetto (Ita) Neri Sottoli 0:01:09
22 Ilnur Zakarin (Rus) Rusvelo 0:01:13
23 Matteo Rabottini (Ita) Neri Sottoli
24 Eros Capecchi (Ita) Movistar Team
25 Sergey Lagutin (Rus) Rusvelo 0:01:18
26 José Pimenta Costa Mendes (Por) Team Netapp – Endura
27 Artem Ovechkin (Rus) Rusvelo
28 Diego Rosa (Ita) Androni Giocattoli 0:01:26
29 Sergio Pardilla Bellon (Spa) MTN – Qhubeka
30 Jacques Janse Van Rensburg (RSA) MTN – Qhubeka 0:01:28
31 Angelo Pagani (Ita) Bardiani CSF
32 Philip Deignan (Irl) Team Sky 0:01:31
33 Jarlinson Pantano (Col) Colombia
34 Yonder Godoy (Ven) Androni Giocattoli 0:01:46
35 David De La Cruz Melgarejo (Spa) Team Netapp – Endura
36 Yonattah Monsalve (Ven) Neri Sottoli
37 Valerio Agnoli (Ita) Astana Pro Team 0:01:49
38 Ivan Basso (Ita) Cannondale
39 Patrick Facchini (Ita) Androni Giocattoli 0:01:57
40 Marek Rutkiewicz (Pol) CCC Polsat Polkowice 0:01:59
41 Amets Txurruka (Spa) Caja Rural – Seguros RGA 0:02:30
42 Sylvester Szmyd (Pol) Movistar Team 0:02:38
43 Davide Formolo (Ita) Cannondale
44 Stefano Pirazzi (Ita) Bardiani CSF
45 Marcos Garcia (Spa) Caja Rural – Seguros RGA
46 Bradley Wiggins (GBr) Team Sky 0:02:46
47 Emanuele Sella (Ita) Androni Giocattoli 0:03:00
48 Mateusz Taciak (Pol) CCC Polsat Polkowice 0:03:02
49 Dario Cataldo (Ita) Team Sky 0:03:30
50 Fabio Taborre (Ita) Neri Sottoli

CLASSIFICA GENERALE

1 Cadel Evans (Aus) BMC Racing Team 4:40:10
2 Edoardo Zardini (Ita) Bardiani CSF 0:00:09
3 Przemyslaw Niemiec (Pol) Lampre-Merida 0:00:17
4 Fabio Andres Duarte Arevalo (Col) Colombia 0:00:23
5 Tiago Machado (Por) Team Netapp – Endura 0:00:24
6 Fabio Aru (Ita) Astana Pro Team 0:00:26
7 Igor Anton Hernandez (Spa) Movistar Team 0:00:31
8 Steve Morabito (Swi) BMC Racing Team 0:00:36
9 Michele Scarponi (Ita) Astana Pro Team 0:00:38
10 Domenico Pozzovivo (Ita) AG2R La Mondiale
11 Kanstantsin Siutsou (Blr) Team Sky 0:00:40
12 George Bennett (NZl) Cannondale 0:00:49
13 Winner Anacona Gomez (Col) Lampre-Merida 0:00:53
14 Omar Fraile Matarranza (Spa) Caja Rural – Seguros RGA 0:00:55
15 Franco Pelizzotti (Ita) Androni Giocattoli 0:00:56
16 Francesco Bongiorno (Ita) Bardiani CSF 0:00:57
17 José Pimenta Costa Mendes (Por) Team Netapp – Endura 0:01:04
18 Eros Capecchi (Ita) Movistar Team 0:01:06
19 Louis Meintjes (RSA) MTN – Qhubeka
20 Hubert Dupont (Fra) AG2R La Mondiale 0:01:10
21 Ruben Fernandez (Spa) Caja Rural – Seguros RGA 0:01:14
22 Ilnur Zakarin (Rus) Rusvelo 0:01:15
23 Mauro Finetto (Ita) Neri Sottoli 0:01:18
24 Artem Ovechkin (Rus) Rusvelo 0:01:20
25 Philip Deignan (Irl) Team Sky 0:01:21
26 Matteo Rabottini (Ita) Neri Sottoli 0:01:22
27 David De La Cruz Melgarejo (Spa) Team Netapp – Endura 0:01:32
28 Sergio Pardilla Bellon (Spa) MTN – Qhubeka 0:01:37
29 Jarlinson Pantano (Col) Colombia 0:01:39
30 Jacques Janse Van Rensburg (RSA) MTN – Qhubeka
31 Ivan Basso (Ita) Cannondale 0:01:43
32 Diego Rosa (Ita) Androni Giocattoli 0:01:46
33 Angelo Pagani (Ita) Bardiani CSF 0:01:47
34 Valerio Agnoli (Ita) Astana Pro Team 0:01:49
35 Yonattah Monsalve (Ven) Neri Sottoli 0:01:55
36 Marek Rutkiewicz (Pol) CCC Polsat Polkowice 0:02:06
37 Yonder Godoy (Ven) Androni Giocattoli
38 Mikel Landa Meana (Spa) Astana Pro Team 0:02:08
39 Sergey Lagutin (Rus) Rusvelo 0:02:11
40 Patrick Facchini (Ita) Androni Giocattoli 0:02:17
41 Sylvester Szmyd (Pol) Movistar Team 0:02:31
42 Davide Formolo (Ita) Cannondale 0:02:32
43 Bradley Wiggins (GBr) Team Sky 0:02:36
44 Amets Txurruka (Spa) Caja Rural – Seguros RGA 0:02:49
45 Stefano Pirazzi (Ita) Bardiani CSF 0:02:57
46 Marcos Garcia (Spa) Caja Rural – Seguros RGA
47 Mateusz Taciak (Pol) CCC Polsat Polkowice 0:03:09
48 Dario Cataldo (Ita) Team Sky 0:03:20
49 Emanuele Sella (Ita) Androni Giocattoli
50 Fabio Taborre (Ita) Neri Sottoli 0:03:39

Zardini coglie la prima affermazione da professionista nellimpegnativa frazione di Brentonico (foto Bettini)

Zardini coglie la prima affermazione da professionista nell'impegnativa frazione di Brentonico (foto Bettini)

HUY, C’EST MOI… ALEJANDRO!

aprile 23, 2014 by Redazione  
Filed under 6) FRECCIA VALLONE, News

Alejandro Valverde fa sua per la seconda volta la Freccia Vallone dopo 8 anni, con una sparata negli ultimi 300 metri alla quale devono arrendersi un redivivo Daniel Martin ed un ancora troppo inesperto Kwiatkowski. Una fuga a tre caratterizza la corsa che si scalda negli ultimi 30 km. “Dani” Moreno e Philippe Gilbert grandi delusi di giornata, mentre per l’Italia si segnala un dignitoso 14° posto di Vincenzo Nibali ed una sfortunata caduta di Damiano Cunego, che lo esclude dalla bagarre finale. Domenica degna conclusione della Settimana delle Ardenne con la 100° edizione della Liegi-Bastogne-Liegi che, in considerazione delle ultime uscite, schiererà sicuramente una nutrita schiera di favoriti.

Dopo l’affermazione nel 2006, Alejandro Valverde vince la 78° edizione della Freccia Vallone grazie ad un scatto giusto al momento giusto sull’ultima delle tre ascese al Muro d’Huy. Dopo aver vinto già in questa stagione la Vuelta a Andalucía, la Vuelta a Murcia e la Roma Maxima, il murciano della Movistar si aggiudica la corsa intermedia della settimana delle Ardenne, iniziata domenica 20 Aprile con l’Amstel Gold Race e che si concluderà domenica 27 con la Liegi Bastogne Liegi, sfruttando nel migliore dei modi il grande lavoro della sua squadra. Nella cronaca della corsa si sviluppava dopo pochi chilometri dal via da Bastogne la fuga di giornata, comprendente Jonathan Clarke (UnitedHealth), Preben Van Hecke (Topsport Vlaanderen) e Ramunas Navardauskas (Garmin), il cui vantaggio non superava mai i 7 minuti, poichè il gruppo controllava il tentativo alternando in testa le squadre degli uomini più attesi. Così, il primo dei tre passaggi sul Muro di Huy, ai meno 86 km dall’arrivo, vedeva un vantaggio già inferiore ai sei minuti. In testa al gruppo faceva l’andatura la Trek in appoggio del capitano Frank Schleck. Le “côtes” da scalare – in totale 11 – rendevano la corsa interessante anche perché erano posizionate nella seconda parte del percorso. Ai meno 50 era la Lampre di Cunego a dare un’ulteriore sferzata in testa al gruppo, che guadagnava in poco tempo oltre un minuto sui tre di testa. Durante l’ascesa verso la Côte de Bousalle, ai meno 47, Clarke alzava bandiera bianca e la fuga si riduceva a sole due unità. Negli ultimi 30 km si concentravano le fasi calde della corsa: era la Movistar ad aumentare il ritmo sulla Côte d’Ahin e a far scendere ulteriormente il vantaggio della coppia di testa, ora a meno di tre minuti dal gruppo. Prima del penultimo passaggio sul Muro di Huy, di nuovo Trek e Lampre si facevano vedere nelle prime posizioni, dando man forte alla Movistar e alla Katusha. Piuttosto passiva, invece, era la BMC di Philippe Gilbert, quasi mai nel vivo della corsa. Attiva anche l’Europcar, che animava proprio il penultimo passaggio sul Muro d’Huy, ai meno 25: prima Rolland e poi Gautier scattavano e quest’ultimo in particolare riusciva a scollinare per primo all’inseguimento di Navardauskas e Van Hecke, distanti ormai non più di una trentina di secondi. Era, però, pronta la reazione, in particolare, di Katusha e Movistar, che mettevano alcuni uomini alle spalle del coraggioso francese, tra i quali Kolobnev, Caruso e Herrada López. Gautier veniva, infine, raggiunto ai meno 20. La Côte d’Ereffe, ai meno 11, dopo che Navardauskas prima e Van Hecke dopo venivano raggiunti, vedeva gli ultimi attacchi in testa al gruppo. Era prima Chris Anker Sørensen (Tinkoff Saxo) e poi Jérémy Roy (FDJ) a tentare rispettivamente l’attacco, ma in entrambi i casi era prima la Katusha e poi l’Orica GreenEDGE a rinvenire sugli attaccanti. A circa tre chilometri dall’arrivo, annullati tutti i tentativi, il gruppo si presentava ormai compatto, composto di una quarantina di atleti, ai piedi del Muro Di Huy. Una caduta metteva, però, fuori gioco Damiano Cunego, che ‘scodava’ più per disattenzioni proprie che per colpa di altri ciclisti, trascinando con sè “Purito Rodríguez (già piuttosto dolorante dopo la caduta nell’Amstel Gold Race), Fränk Schleck e Pieter Weening. La bagarre intanto era iniziata in testa al gruppo, che aveva iniziato la scalata finale al Muro di Huy. Gastauer (AG2R) provava ad anticipare tutti, ma veniva in breve tempo risucchiato dal gruppo. Era allora Bauke Mollema ad imprimere un bel ritmo, mentre il polacco Michal Kwiatkowski era alle sue spalle in rampa di lancio: il suo scatto avveniva, a tutta birra, a 500 metri dall’arrivo ma, come per l’Amstel, il troppo ardore, unito ancora all’inesperienza per questo tipo di finali, tradivano il giovane polacco che veniva raggiunto e superato da un redivivo Daniel Martin. Ma da dietro, con uno scatto ancora più incisivo, era Alejandro Valverde che ai meno 300 metri sverniciava l’irlandese ed andava a trionfare a braccia alzate sotto il traguardo. Chiudevano la top five Bauke Molelma in quarta posizione e Tom-Jelte Slagter in quinta. “Dani” Moreno e Philippe Gilbert, grandi attesi della vigilia, dovevano invece accontentarsi rispettivamente di un anonimo nono e decimo posto. 14mo e primo degli italiani si classificava Vincenzo Nibali, a dimostrazione che il lavoro svolto in altura potrà sicuramente giovargli nella Liegi-Bastogne.Liegi di domenica prossima, corsa che si adatta meglio alle sue caratteristiche e che resta aperta a molte soluzioni. Lo stesso Valverde può a ben vedere essere considerato un favorito, così come Daniel Martin che sembra essere tornato in buone condizioni ed è anche il detentore della ‘Decana’. Appuntamento quindi a domenica 27 Aprile per l’ultimo atto della settimana delle Ardenne, prima che Giro di Romandia e Giro d’Italia calamitino le attenzioni degli appassionati di ciclismo.

Giuseppe Scarfone

ORDINE D’ARRIVO

1 Alejandro Valverde Belmonte (Spa) Movistar Team 4:36:45
2 Daniel Martin (Irl) Garmin Sharp 0:00:03
3 Michal Kwiatkowski (Pol) Omega Pharma – Quick-Step Cycling Team 0:00:04
4 Bauke Mollema (Ned) Belkin Pro Cycling Team
5 Tom Jelte Slagter (Ned) Garmin Sharp 0:00:06
6 Jelle Vanendert (Bel) Lotto Belisol
7 Michael Albasini (Swi) Orica Greenedge 0:00:08
8 Roman Kreuziger (Cze) Tinkoff-Saxo
9 Daniel Moreno Fernandez (Spa) Team Katusha 0:00:11
10 Philippe Gilbert (Bel) BMC Racing Team 0:00:15
11 Julian David Arredondo Moreno (Col) Trek Factory Racing 0:00:17
12 WoutPoels (Ned) Omega Pharma – Quick-Step Cycling Team 0:00:19
13 Paul Martens (Ger) Belkin Pro Cycling Team 0:00:23
14 Vincenzo Nibali (Ita) Astana Pro Team 0:00:24
15 Mathias Frank (Swi) IAM Cycling 0:00:26
16 Simon Clarke (Aus) Orica Greenedge 0:00:28
17 Diego Ulissi (Ita) Lampre-Merida
18 Rudy Molard (Fra) Cofidis, Solutions Credits
19 Jakob Fuglsang (Den) Astana Pro Team
20 Jurgen Van Den Broeck (Bel) Lotto Belisol
21 Tom Dumoulin (Ned) Team Giant-Shimano
22 Gorka Izaguirre Insausti (Spa) Movistar Team 0:00:32
23 Warren Barguil (Fra) Team Giant-Shimano 0:00:37
24 Sébastien Reichenbach (Swi) IAM Cycling 0:00:40
25 Daan Olivier (Ned) Team Giant-Shimano 0:00:43
26 Lars Petter Nordhaug (Nor) Belkin Pro Cycling Team 0:00:45
27 Ivan Santaromita (Ita) Orica Greenedge 0:00:48
28 Thomas Sprengers (Bel) Topsport Vlaanderen – Baloise 0:00:51
29 Thomas Degand (Bel) Wanty – Groupe Gobert 0:00:54
30 Laurens Ten Dam (Ned) Belkin Pro Cycling Team
31 Cyril Gautier (Fra) Team Europcar
32 Jean-Marc Marino (Fra) Cannondale
33 Giampaolo Caruso (Ita) Team Katusha
34 Samuel Sanchez (Spa) BMC Racing Team
35 Romain Bardet (Fra) AG2R La Mondiale 0:00:58
36 Carlos Alberto Betancur Gomez (Col) AG2R La Mondiale 0:01:00
37 Chris Anker Sörensen (Den) Tinkoff-Saxo 0:01:03
38 Alex Howes (USA) Garmin Sharp 0:01:04
39 Mikael Cherel (Fra) AG2R La Mondiale
40 Jerome Coppel (Fra) Cofidis, Solutions Credits 0:01:12
41 Jesus Herrada Lopez (Spa) Movistar Team 0:01:14
42 Thomas Lövkvist (Swe) IAM Cycling 0:01:17
43 Jan Bakelants (Bel) Omega Pharma – Quick-Step Cycling Team
44 Benoît Vaugrenard (Fra) FDJ.fr 0:01:23
45 Ben Hermans (Bel) BMC Racing Team 0:01:25
46 Jérémy Roy (Fra) FDJ.fr
47 Cameron Meyer (Aus) Orica Greenedge
48 Alexandr Kolobnev (Rus) Team Katusha 0:01:30
49 Eduard Vorganov (Rus) Team Katusha
50 Bart De Clercq (Bel) Lotto Belisol 0:01:32

Valverde in cima al muro di Huy, a pochi passi dalla sua seconda Freccia Vallone (foto Tim de Waele/TDW Sport)

Valverde in cima al muro di Huy, a pochi passi dalla sua seconda Freccia Vallone (foto Tim de Waele/TDW Sport)

UN TRENTINO PRIMO LEADER DEL TRENTINO 2014

aprile 23, 2014 by Redazione  
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La BMC vola a oltre 56 di media e conquista la cronometro a squadre di apertura di questa edizione del Giro del Trentino battendo formazioni sulla carta molto più forti, regalando all’uomo di casa Daniel Oss la prima maglia di leader e mettendo il capitano Cadel Evans in una posizione invidiabile rispetto ai diretti avversari in classifica generale

Il Giro del Trentino ha aperto oggi il sipario con una cronosquadre d’apertura molto veloce; in una corsa estremamente montagnosa, quella di oggi era l’unica occasione per tentare di scombinare un copione già scritto, che prevede la battaglia per la vittoria come una sfida tra scalatori. La corsa che si è aperta oggi è, però, tradizionalmente anche un passaggio fondamentale per verificare lo stato di forma e provare la gamba per gli uomini che puntano a far bene nell’imminente Giro d’Italia.
Oggi era in particolare la giornata per uomini come Wiggins ed Evans per tentare di avvantaggiarsi su avversari come Pozzovivo, Scarponi e Basso. La maggior difficoltà per gli uomini della Sky era, però, rappresentata dal numero dei membri in gara. due uomini rispetto alle altre squadre. Questa circostanza, in particolare in una gara come quella odierna, ha probabilmente giocato un ruolo di primo piano nel determinare il risultato finale di una squadra che schierava al via uomini importanti come Wiggins e Cataldo. La favorita numero uno risultava, però, la Movistar, che si è presentata al via con tutti e 8 gli uomini previsti, con specialisti della cronometro come Malori e Dowsett. Una eventuale vittoria della Movistar sarebbe andata a tutto vantaggio di uno scalatore come Igor Antón che, solo tre anni fa, esaltò le sue doti di grimpeur vincendo al Giro d’Italia la tappa che terminava sul Monte Zoncolan.
Il percorso non presentava alcuna difficoltà altimetrica e l’unica insidia poteva essere rappresentata dalle numerose curve previste che, in una cronosquadre, rendevano ancor più importante una maggiore compattezza del “treno” per riuscire a realizzare il miglior tempo possibile.
Il limitato chilometraggio non spingeva ad aspettarsi rilevanti distacchi, ma la tappa di oggi era l’unica vera occasione per i non scalatori, anche perchè manca una cronometro individuale, scelta che appare perlomeno discutibile in una corsa a tappe che prevede tre arrivi in salita in quattro giornate di gara.
La frazione ha riservato una mezza sorpresa, poichè la BMC di Evans ha fatto registrare il miglior tempo. Ora, se certamente questa squadra è dotata di uomini molto validi, essa si trovava tuttavia al cospetto di compagini ben più blasonate, come le citate Sky e la Movistar; invece, la squadra del forte corridore australiano è riuscita a regalare una prestazione superlativa, fermando i cronometri sui 14 primi e 12 secondi secondi, alla media record di 56,620 Km/h.
Il primo della BMC a tagliare il traguardo è stato Daniel Oss che, per questo motivo, potrà provare la soddisfazione di indossare la maglia di leader sulle strade di casa nel corso della seconda frazione. Per il corridore di Trento si tratta certamente di un risultato importante non solo dal punto di vista sportivo, dato che quest’anno la corsa finirà proprio sulla montagna che domina la sua città natale, il Bondone.
I distacchi, come previsto, non sono stati abissali: il Team NetApp-Endura, secondo al traguardo, ha accusato un ritardo di 5 secondi, mentre terzi a 9 secondi si sono classificati gli Sky, nonostante i due uomini in meno che rappresentavano un gap non indifferente in una prova nella quale i cambi sono fondamentali. Ha un po’ deluso la Movistar che, da superfavorita, si trova fuori dal podio con un passivo di 12 secondi nei confronti della BMC.
Sul piano classifica generale è da osservare che il risultato della tappa di oggi mette tra i favoriti per la vittoria finale un uomo come Cadel Evans. L’australiano infatti, seppure non sia nel miglior stato di forma della carriera, è un duro che non molla facilmente in salita e si impegna a fondo in tutte le occasioni (ricordate il duello con Basso sullo Zoncolan nel 2010?). Con un risultato come quello di oggi gli scalatori saranno costretti ad attaccarlo ad ogni occasione, perchè aspettare il Bondone potrebbe rivelarsi una scelta scellerata quando c’è di mezzo un uomo come l’australiano.
Molto vicini sono Wiggins e Cataldo, a soli 9 secondi, mentre qualche secondo in più lo accusa Igor Antón, comunque recuperabili per uno scalatore come lui. Un secondo in più per Basso e Caruso che, insieme ai compagni della Cannondale, hanno accusato un passivo di 10 secondi dalla BMC.
Più lontana l’Astana di Scarponi e Aru a 20 secondi, mentre tra i grandi favoriti il maggiormente penalizzato al termine della tappa di oggi è stato Domenico Pozzovivo. Lo scalatore di Policoro, che conquistò l’edizione 2012 con un magnifico attacco sull’arcigna salita di Punta Veleno, si è visto registrato un passivo di ben 44 secondi, ritardo che potrebbe pregiudicare la sua vittoria finale.
La classifica generale tratteggiata oggi promette bene per lo spettacolo nelle prossime difficili frazioni. Pozzovivo, che coltiva certamente ambizioni per la vittoria finale, dovrà iniziare a fare il “diavolo a quattro” già da domani, cercando di rifilare distacchi a tutti senza limitarsi a saggiare la resistenza degli avversari, come avrebbe potuto fare se avesse accusato un distacco più contenuto. Del resto, Wiggins e Cataldo dovranno guardarsi da attacchi di uomini come lo stesso Pozzovivo e Antón ma dovranno altresì preoccuparsi di tentare di mettere in difficoltà Cadel Evans che, come detto, non è uomo che molla facilmente anche su salite molto dure.
Ci sono, quindi, tutti i presupposti per un prosieguo spettacolare per una corsa che, seppur breve, è sempre molto affascinante e fa da preludio alle grandi sfide del Giro d’Italia sulle salite delle Dolomiti e della Valsugana.

Benedetto Ciccarone

ORDINE D’ARRIVO

1 BMC Racing Team 0:14:12
Daniel Oss (Ita) BMC Racing Team
Cadel Evans (Aus) BMC Racing Team
Rick Zabel (Ger) BMC Racing Team
Steve Morabito (Swi) BMC Racing Team
Brent Bookwalter (USA) BMC Racing Team
Yannick Eijssen (Bel) BMC Racing Team
Martin Kohler (Swi) BMC Racing Team 0:14:24
Sebastian Lander (Den) BMC Racing Team 0:16:54
2 Team Netapp – Endura 0:14:17
Iker Camano Ortuzar (Spa) Team Netapp – Endura
David De La Cruz Melgarejo (Spa) Team Netapp – Endura
Leopold Konig (Cze) Team Netapp – Endura
José Pimenta Costa Mendes (Por) Team Netapp – Endura
Cesare Benedetti (Ita) Team Netapp – Endura
Bartosz Huzarski (Pol) Team Netapp – Endura
Tiago Machado (Por) Team Netapp – Endura
Scott Thwaites (GBr) Team Netapp – Endura 0:14:55
3 Team Sky 0:14:21
Bradley Wiggins (GBr) Team Sky
Dario Cataldo (Ita) Team Sky
Kanstantsin Siutsou (Blr) Team Sky
Salvatore Puccio (Ita) Team Sky
Philip Deignan (Irl) Team Sky
Ian Boswell (USA) Team Sky 0:15:27
4 Movistar Team
Eros Capecchi (Ita) Movistar Team 0:14:24
Sylvester Szmyd (Pol) Movistar Team
Igor Anton Hernandez (Spa) Movistar Team
Alex Dowsett (GBr) Movistar Team
Enrique Sanz (Spa) Movistar Team
Adriano Malori (Ita) Movistar Team
Giovanni Visconti (Ita) Movistar Team
Dayer Uberne Quintana Rojas (Col) Movistar Team 0:15:57
5 Cannondale 0:14:25
Moreno Moser (Ita) Cannondale
Ivan Basso (Ita) Cannondale
Davide Formolo (Ita) Cannondale
Elia Viviani (Ita) Cannondale
George Bennett (NZl) Cannondale
Damiano Caruso (Ita) Cannondale
Cristiano Salerno (Ita) Cannondale 0:15:21
Fabio Sabatini (Ita) Cannondale

CLASSIFICA GENERALE

1 Daniel Oss (Ita) BMC Racing Team 0:14:12
2 Cadel Evans (Aus) BMC Racing Team
3 Rick Zabel (Ger) BMC Racing Team
4 Steve Morabito (Swi) BMC Racing Team
5 Brent Bookwalter (USA) BMC Racing Team
6 Yannick Eijssen (Bel) BMC Racing Team
7 Iker Camano Ortuzar (Spa) Team Netapp – Endura 0:00:05
8 David De La Cruz Melgarejo (Spa) Team Netapp – Endura
9 Leopold Konig (Cze) Team Netapp – Endura
10 José Pimenta Costa Mendes (Por) Team Netapp – Endura
11 Cesare Benedetti (Ita) Team Netapp – Endura
12 Bartosz Huzarski (Pol) Team Netapp – Endura
13 Tiago Machado (Por) Team Netapp – Endura
14 Bradley Wiggins (GBr) Team Sky 0:00:09
15 Dario Cataldo (Ita) Team Sky
16 Kanstantsin Siutsou (Blr) Team Sky
17 Salvatore Puccio (Ita) Team Sky
18 Philip Deignan (Irl) Team Sky
19 Eros Capecchi (Ita) Movistar Team 0:00:12
20 Sylvester Szmyd (Pol) Movistar Team
21 Igor Anton Hernandez (Spa) Movistar Team
22 Alex Dowsett (GBr) Movistar Team
23 Enrique Sanz (Spa) Movistar Team
24 Adriano Malori (Ita) Movistar Team
25 Giovanni Visconti (Ita) Movistar Team
26 Martin Kohler (Swi) BMC Racing Team
27 Moreno Moser (Ita) Cannondale 0:00:13
28 Ivan Basso (Ita) Cannondale
29 Davide Formolo (Ita) Cannondale
30 Elia Viviani (Ita) Cannondale
31 George Bennett (NZl) Cannondale
32 Damiano Caruso (Ita) Cannondale
33 Michele Scarponi (Ita) Astana Pro Team 0:00:19
34 Fabio Aru (Ita) Astana Pro Team
35 Valerio Agnoli (Ita) Astana Pro Team
36 Fredrik Carl Wilhelm Kessiakoff (Swe) Astana Pro Team
37 Paolo Tiralongo (Ita) Astana Pro Team
38 Evan Huffman (USA) Astana Pro Team
39 Artem Ovechkin (Rus) Rusvelo 0:00:21
40 Sergey Firsanov (Rus) Rusvelo
41 Ilnur Zakarin (Rus) Rusvelo
42 Alexander Serov (Rus) Rusvelo
43 Artur Ershov (Rus) Rusvelo
44 Winner Anacona Gomez (Col) Lampre-Merida 0:00:23
45 Roberto Ferrari (Ita) Lampre-Merida
46 Elia Favilli (Ita) Lampre-Merida
47 Valerio Conti (Ita) Lampre-Merida
48 Jose Rodolfo Serpa Perez (Col) Lampre-Merida
49 Przemyslaw Niemiec (Pol) Lampre-Merida
50 Mateusz Taciak (Pol) CCC Polsat Polkowice 0:00:26

Punta decisamente verso lalto la BMC in questo Giro del Trentino, fin dalla cronosquadre dapertura (foto Bettini)

Punta decisamente verso l'alto la BMC in questo Giro del Trentino, fin dalla cronosquadre d'apertura (foto Bettini)

22-04-2014

aprile 22, 2014 by Redazione  
Filed under Ordini d'arrivo

GIRO DEL TRENTINO

Il team statunitense BMC Racing Team si è imposto nella prima tappa, cronometro a squadre Riva del Garda – Arco, percorrendo 14,3 Km in 14′12″, alla media di 56,620 Km/h. Ha preceduto di 5″ il team tedesco Team NetApp – Endura e di 9″ il team britannico Team Sky. Miglior team italiano la Cannondale, 5° a 13″. L’italiano Daniel Oss (BMC Racing Team) è il primo leader della classifica, con lo stesso tempo dell’australiano Evans e dello statunitense Bookwalter.

LE TOUR DE FILIPINAS

Il filippino Mark John Lexer Guevarra Galedo (Team 7 Eleven Road Bike Philippines) si è imposto nella seconda tappa, Subic Bay – Cabanatuan, percorrendo 142 Km in 4h14′34″, alla media di 33,468 Km/h. Ha preceduto di 47″ il sudcoreano Park e il filippino Joven. Il singaporiano Choon Huat Goh (OCBC Singapore Continental Cycling Team) è il nuovo leader della classifica, con 3′03″ sull’australiano Sheppard e 3′33″ su Lexer Guevarra Galedo.

G.P. PALIO DEL RECIOTO (open)

Il tedesco Silvio Herklotz (Team Stölting) si è imposto nella corsa italiana, circuito di Negrar, percorrendo 179 Km in 4h54′28″, alla media di 36,473 Km/h. Ha preceduto di 9″ l’australiano Power e l’italiano Stefano Nardelli* (Gavardo Tecmor)

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