MEZGEC FA TRIS, CONTADOR CI PROVA
Terzo successo in altrettanti arrivi in volata alla Volta a Catalunya per lo sloveno della Giant-Shimano che si impone con largo margine sui francesi Julian Alaphilippe e Samuel Dumoulin, mentre il capitano della Tinkoff-Saxo attacca sulla salita dell’Alt de Lilla e si butta addirittura in volata, chiudendo al 6° posto, ma non riesce a strappare la maglia gialla a Joaquim Rodríguez.
Dopo i due arrivi in salita della Molina e di Vallter 2000, che hanno visto in azione gli uomini di classifica e su tutti Joaquim Rodríguez (Katusha) che ha conquistato la maglia di leader, la Volta a Catalunya è approdata in quel di Valls, al termine di una frazione di 218,2 km con partenza da Llanars, vallonata ma senza particolari difficoltà altimetriche, eccezion fatta per l’Alt de Lilla, 6,3 km con una pendenza media intorno al 6% e la vetta posta ai -9 dal traguardo. Ci sono voluti ben 50 km di scatti e controscatti prima che partisse la fuga che ha caratterizzato gran parte della tappa con Marcus Burghardt (Bmc) e Georg Preidler (Giant-Shimano) che si sono mossi in compagnia dell’immancabile Michel Koch (Cannondale), a caccia di punti per rafforzare la sua leadership nella classifica degli sprint intermedi, e di Steven Kruiswijk (Belkin), Jérémy Roy (FDJ.fr), Angel Madrazo (Caja Rural) e Lukasz Owsian (Ccc Polsat) e un Pierre Rolland (Europcar) sempre attivissimo in queste giornate pur avendo raccolto poco. In seguito Burghardt e Preidler hanno preso il largo arrivando ad avere fino a 3′ sugli ex compagni di fuga e 9′ sul gruppo che ha, comunque, pian piano chiuso il gap sotto la spinta dell’Omega-QuickStep di Julian Alaphilippe e della Lampre-Merida di Roberto Ferrari, mentre sono rimaste alla finestra sia la Katusha, dal momento che non vi erano davanti uomini pericolosi per quanto riguarda la classifica generale, che naturalmente la Giant-Shimano del grande favorito di giornata Luka Mezgec (potendo contare sulla presenza di Preidler in fuga). Il ricongiungimento è avvenuto pochi chilometri prima dell’inizio dell’Alt de Lilla, lungo il quale il primo a tentare di fare il vuoto è stato Ryder Hesjedal (Garmin-Sharp), a caccia di rivincite dopo un 2013 in cui, tra cadute e malanni vari, non è riuscito a dare il meglio di sè nè al Giro d’Italia, nè al Tour de France. Decisamente più incisiva è stata l’azione di Lieuwe Westra (Astana), che ha raggiunto e superato l’ex biker canadese e ha resistito all’inseguimento dell’altro atleta della Garmin-Sharp Phillip Gaimon e di Daniel Navarro (Cofidis), desistendo solo quando, a circa un chilometro dalla vetta, si è mosso addirittura Alberto Contador (Tinkoff-Saxo), prontamente seguito da un Romain Bardet (Ag2r) in continua crescita. L’azione del madrileno ha per un attimo colto di sorpresa Rodríguez che ha, in ogni caso, prontamente reagito portandosi dietro Nairo Quintana (Movistar), Tejay Van Garderen (Bmc), Robert Kiserlovski (Trek) e Jacob Fuglsang (Astana), che in prossimità dello scollinamento ha contrattaccato prendendo un centinaio di metri margine e mantenendoli nella successiva discesa. Alle spalle del danese, ripreso a 5 km dal traguardo grazie soprattutto al lavoro della Lotto-Belisol di Sander Armée, si è ricompattato un gruppo di un centinaio di atleti comprendente Chris Froome (Team Sky), unico tra i big a non reagire immediatamente allo scatto di Contador e alla successiva rincorsa di Rodríguez (a ulteriore dimostrazione di una forma ancora non ottimale), e quasi tutti i velocisti ad eccezione di Ferrari, che ha tenuto duro fin quasi al gran premio della montagna ma è stato poi costretto a cedere e non è più riuscito a rientrare, malgrado il supporto dei compagni di squadra. Similmente a quanto accaduto nelle volate di Calella e Girona è stata l’Orica-GreenEdge di Leigh Howard a dimostrarsi la formazione più organizzata nell’ultimo chilometro, ma non c’è stato nulla da fare di fronte alla netta superiorità di Mezgec, che per la terza volta in altrettanti sprint si è imposto con estrema facilità, lasciando tutti gli altri a combattere per il secondo posto, andato di stretta misura all’astro nascente francese Alaphilippe davanti a Samuel Dumoulin (Ag2r), a Paul Martens (Belkin), a Raymond Kreder (Wanty-Groupe Gilbert) e a un Contador che non ha lasciato nulla di intentato per guadagnare qualche secondo di abbuono e strappare la maglia gialla a Rodríguez, mentre il migliore dei nostri è stato Davide Viganò (Caja Rural) che ha chiuso la top ten. La classifica generale rimane in ogni caso invariata nelle prime posizioni con “Purito” al comando con 4” su Contador, 7” su Van Garderen, 10” su Bardet e Quintana e 17” su Froome. Tutto si deciderà probabilmente nella frazione conclusiva di Barcellona dal momento che la sesta tappa, 163,9 km da El Vendrell a Vilanova i la Geltrú con un solo GPM posto ai -60 dal traguardo, vedrà presumibilmente andare in scena un nuovo arrivo a ranghi compatti in cui Megzec sarà ancora una volta l’uomo da battere.
Marco Salonna
ORDINE D’ARRIVO
1 Luka Mezgec (Slo) Team Giant-Shimano 5:16:00
2 Julian Alaphilippe (Fra) Omega Pharma – Quick-Step Cycling Team
3 Samuel Dumoulin (Fra) AG2R La Mondiale
4 Paul Martens (Ger) Belkin Pro Cycling Team
5 Michel Kreder (Ned) Wanty – Groupe Gobert
6 Alberto Contador Velasco (Spa) Tinkoff-Saxo
7 Adam Yates (GBr) Orica Greenedge
8 Kévin Reza (Fra) Team Europcar
9 Tosh Van Der Sande (Bel) Lotto Belisol
10 Davide Vigano (Ita) Caja Rural – Seguros RGA
11 Romain Hardy (Fra) Cofidis, Solutions Credits
12 Andrew Talansky (USA) Garmin Sharp
13 Daniel Martin (Irl) Garmin Sharp
14 Pieter Serry (Bel) Omega Pharma – Quick-Step Cycling Team
15 Leigh Howard (Aus) Orica Greenedge
16 Romain Bardet (Fra) AG2R La Mondiale
17 Wilco Kelderman (Ned) Belkin Pro Cycling Team
18 Davide Malacarne (Ita) Team Europcar
19 Maciej Paterski (Pol) CCC Polsat Polkowice
20 Daniele Ratto (Ita) Cannondale
21 Tejay Van Garderen (USA) BMC Racing Team
22 Samuel Sanchez (Spa) BMC Racing Team
23 Nairo Alexander Quintana Rojas (Col) Movistar Team
24 Joaquin Rodriguez Oliver (Spa) Team Katusha
25 Christopher Froome (GBr) Team Sky
26 Cédric Pineau (Fra) FDJ.fr
27 Robert Kiserlovski (Cro) Trek Factory Racing
28 Warren Barguil (Fra) Team Giant-Shimano
29 Christophe Le Mevel (Fra) Cofidis, Solutions Credits
30 Valerio Agnoli (Ita) Astana Pro Team
31 Ryder Hesjedal (Can) Garmin Sharp
32 Rudy Molard (Fra) Cofidis, Solutions Credits
33 Ben Gastauer (Lux) AG2R La Mondiale
34 Domenico Pozzovivo (Ita) AG2R La Mondiale
35 Daniel Moreno Fernandez (Spa) Team Katusha 0:00:06
36 Johannes Fröhlinger (Ger) Team Giant-Shimano
37 Gianluca Brambilla (Ita) Omega Pharma – Quick-Step Cycling Team
38 Darwin Atapuma Hurtado (Col) BMC Racing Team
39 Christian Meier (Can) Orica Greenedge
40 David Arroyo Duran (Spa) Caja Rural – Seguros RGA
41 Amets Txurruka (Spa) Caja Rural – Seguros RGA
42 Rigoberto Uran (Col) Omega Pharma – Quick-Step Cycling Team
43 Luis Angel Mate Mardones (Spa) Cofidis, Solutions Credits
44 Davide Rebellin (Ita) CCC Polsat Polkowice
45 Arnold Jeannesson (Fra) FDJ.fr
46 Peter Stetina (USA) BMC Racing Team
47 Thibaut Pinot (Fra) FDJ.fr
48 Thomas Degand (Bel) Wanty – Groupe Gobert
49 Mikael Cherel (Fra) AG2R La Mondiale
50 Fabio Aru (Ita) Astana Pro Team
CLASSIFICA GENERALE
1 Joaquin Rodriguez Oliver (Spa) Team Katusha 23:03:34
2 Alberto Contador Velasco (Spa) Tinkoff-Saxo 0:00:04
3 Tejay Van Garderen (USA) BMC Racing Team 0:00:07
4 Romain Bardet (Fra) AG2R La Mondiale 0:00:10
5 Nairo Alexander Quintana Rojas (Col) Movistar Team
6 Christopher Froome (GBr) Team Sky 0:00:17
7 Andrew Talansky (USA) Garmin Sharp 0:00:18
8 Domenico Pozzovivo (Ita) AG2R La Mondiale 0:00:26
9 Warren Barguil (Fra) Team Giant-Shimano 0:00:42
10 Robert Kiserlovski (Cro) Trek Factory Racing 0:00:48
11 David Arroyo Duran (Spa) Caja Rural – Seguros RGA 0:00:51
12 Valerio Agnoli (Ita) Astana Pro Team 0:01:00
13 Wilco Kelderman (Ned) Belkin Pro Cycling Team 0:01:01
14 Thibaut Pinot (Fra) FDJ.fr 0:01:20
15 Daniel Moreno Fernandez (Spa) Team Katusha 0:01:22
16 Luis Angel Mate Mardones (Spa) Cofidis, Solutions Credits 0:01:24
17 Ryder Hesjedal (Can) Garmin Sharp 0:01:26
18 Fabio Aru (Ita) Astana Pro Team 0:01:43
19 Daniel Martin (Irl) Garmin Sharp 0:01:49
20 David Lopez Garcia (Spa) Team Sky 0:01:54
21 Sander Armee (Bel) Lotto Belisol 0:01:58
22 Daniel Navarro Garcia (Spa) Cofidis, Solutions Credits 0:02:17
23 Amets Txurruka (Spa) Caja Rural – Seguros RGA
24 Carlos Verona (Spa) Omega Pharma – Quick-Step Cycling Team 0:02:55
25 Adam Yates (GBr) Orica Greenedge 0:03:00
26 Ivan Basso (Ita) Cannondale 0:03:16
27 Mikael Cherel (Fra) AG2R La Mondiale 0:03:24
28 Bart De Clercq (Bel) Lotto Belisol 0:03:35
29 Rigoberto Uran (Col) Omega Pharma – Quick-Step Cycling Team 0:04:16
30 Yoann Bagot (Fra) Cofidis, Solutions Credits 0:04:18
31 José Herrada Lopez (Spa) Movistar Team 0:04:34
32 Luis Leon Sanchez (Spa) Caja Rural – Seguros RGA 0:04:36
33 Arnold Jeannesson (Fra) FDJ.fr 0:05:21
34 Mikel Nieve Ituralde (Spa) Team Sky 0:05:26
35 George Bennett (NZl) Cannondale 0:06:46
36 Peter Stetina (USA) BMC Racing Team 0:07:05
37 Gianluca Brambilla (Ita) Omega Pharma – Quick-Step Cycling Team 0:07:25
38 Jurgen Van Den Broeck (Bel) Lotto Belisol 0:07:54
39 Darwin Atapuma Hurtado (Col) BMC Racing Team 0:08:08
40 Davide Malacarne (Ita) Team Europcar 0:08:15
41 Pierre Rolland (Fra) Team Europcar
42 Pieter Serry (Bel) Omega Pharma – Quick-Step Cycling Team 0:08:53
43 Steven Kruijswijk (Ned) Belkin Pro Cycling Team 0:09:09
44 Mikel Landa Meana (Spa) Astana Pro Team 0:09:26
45 Giampaolo Caruso (Ita) Team Katusha 0:10:18
46 Igor Anton (Spa) Movistar Team 0:10:42
47 Jose Rodolfo Serpa Perez (Col) Lampre-Merida 0:11:19
48 Jonathan Castroviejo Nicolas (Spa) Movistar Team 0:11:29
49 Jhoan Esteban Chaves (Col) Orica Greenedge 0:11:34
50 Christophe Le Mevel (Fra) Cofidis, Solutions Credits 0:12:06

Mezgec si impone per la terza volta in questa edizione del Giro di Catalogna (foto Tim de Waele)
KENNAUGH, CHE NUMERO! TAPPA E MAGLIA PER L’INGLESE DELLA SKY.
In una tappa caratterizzata dal bel tempo e da una fuga iniziale di una decina di ciclisti, bella affermazione del forte ciclista del Team SKY, abile ad attaccare nel finale e a promuovere l’azione decisiva sull’ultimo GPM insieme a Francesco Bongiorno, giunto secondo sul traguardo di Sogliano al Rubicone. In classifica generale Kennaugh conduce con oltre 40 secondi di vantaggio sul promettente ciclista della Bardiani CSF e può guardare con ottimismo alle ultime due tappe della gloriosa corsa romagnola.
La seconda tappa della Settimana Coppi e Bartali 2014 non ha tradito le aspettative degli appassionati di ciclismo, accorsi in massa sulle strade romagnole complice la bella giornata primaverile. E’ stata una tappa combattuta fin dai primi chilometri, dopo la partenza da Sant’Angelo di Gatteo, in cui molti erano i tentativi di portare via la fuga giusta. Soltanto dopo una cinquantina di chilometri si formava un gruppetto composto da 12 atleti: Davide Frattini (United Healthcare), Marco Frapporti (Androni – Venezuela), Jacques Janse Van Rensburg (Mtn – Qhubeka) , Zico Waeytens (Topsport Vlaanderen), Enrico Rossi (Cristina Watches – Kuna), Alessandro Malaguti e Daniel Paulus (Vini Fantini – Nippo), Andrea Vaccher (Marchiol Emisfero), Michael Woods (Amore & Vita – Selle Smp), Gianluca Leonardi (Area Zero Pro Team), Emanuel Kiserlovski (Meridiana Kamen Team), Matteo Busato (Mg Kvis – Trevigiani). Il vantaggio si assestava sui due minuti, mentre il gruppo era controllato dal Team SKY. Scatti e controscatti nel gruppo non lasciavano, però, molto tranquilla la fuga, che iniziava a scomporsi anche a causa di tentativi isolati. I cinque passaggi sul GPM di Ville di Monte Tiffi contribuivano all’incertezza della fuga, o quanto meno alla sua compattezza dal momento che ai 60 km dall’arrivo si era formato un terzetto al comando composto dai ‘reduci’ Van Rensburg, Kiserlovski e Frattini. Nel frattempo, il leader della corsa Ben Swift era segnalato in difficoltà dopo i primi due passaggi dal GPM, ma evidentemente la SKY oggi era tutta per Kennaugh e Cataldo, ottimi passisti che non temono pendenze troppo arcigne come quelle di oggi. E così la tappa si avviava alle scintille proprio negli ultimi 40 km di corsa. Sul penultimo passaggio sul GPM erano segnalati in difficoltà Pellizotti, Ulissi e Taborre, che sembravano poter ambire a qualcosa di più concreto in questa Coppi e Bartali, mentre in testa il solo Jense Van Rensburg provava a resistere al ritorno del gruppo, ridotto ormai a non più di una ventina di unità, ma il sudafricano doveva alzare bandiera bianca. La corsa entrava nel vivo ai meno 15, quando sull’ultimo passaggio da Ville di Monte Tiffi era Francesco Bongiorno della Bardiani CSF a scollinare per primo, seguito a 8 secondi dall’inglese Peter Kennaugh, che a sua volta era riuscito a staccarsi dal gruppo. Kennaugh riusciva a raggiungere Bongiorno e il duo di testa a circa 5 km dall’arrivo e a quel punto poteva contare su di una cinquantina di secondi di vantaggio sullo spezzettatissimo gruppo alle sue spalle. L’ultimo strappo, sul traguardo di Sogliano al Rubicone, veniva affrontato con decisione dalla coppia di testa, con Kennaugh che riusciva a sprintare quasi in solitaria grazie ad un irresistibile allungo negli ultimi metri. Bongiorno, giunto a due secondi dall’inglese, doveva così accontentarsi del secondo posto. In terza posizione, Matteo Rabottini precedeva Dario Cataldo, in un gruppetto che tagliava il traguardo in fila indiana a quasi un minuto da Kennaugh. In classifica generale, Peter Kennaugh svetta al primo posto, avendo ben 42 secondi di vantaggio su Rabottini e un minuto su Cataldo. La terza e penultima tappa di domani, interamente prevista sul circuito cittadino di Crevalcore, è dedicata ai velocisti e Kennaugh potrà riposarsi prima di preparare nell’ultima tappa di domenica l’assalto alla vittoria finale.
Giuseppe Scarfone
ORDINE D’ARRIVO
1 Peter Kennaugh (GBr) Team Sky 4:20:14
2 Francesco Manuel Bongiorno (Ita) Bardiani CSF 0:00:02
3 Matteo Rabottini (Ita) Yellow Fluo 0:00:48
4 Dario Cataldo (Ita) Team Sky 0:00:50
5 Jarlinson Pantano (Col) Colombia 0:00:52
6 Franco Pellizotti (Ita) Androni Giocattoli 0:00:53
7 Davide Mucelli (Ita) Meridiana Kamen Team
8 Damiano Caruso (Ita) Cannondale 0:00:54
9 Diego Rosa (Ita) Androni Giocattoli
10 Sergey Firsanov (Rus) RusVelo
11 Rafael Valls Ferri (Spa) Lampre-Merida 0:00:57
12 Simone Petilli (Ita) Area Zero Pro Team 0:01:42
13 Davide Villella (Ita) Cannondale 0:02:44
14 Antonio Santoro (Ita) Meridiana Kamen Team 0:02:46
15 Angelo Pagani (Ita) Bardiani CSF 0:02:55
16 Thomas Sprengers (Bel) Topsport Vlaanderen – Baloise 0:03:03
17 Sebastian Henao Gomez (Col) Team Sky 0:03:09
18 Ildar Arslanov (Rus) Itera – Katusha 0:03:13
19 Matej Mugerli (Slo) Adria Mobil 0:03:22
20 Paolo Ciavatta (Ita) Area Zero Pro Team 0:03:25
21 Radoslav Rogina (Cro) Adria Mobil 0:03:27
22 Miguel Angel Rubiano Chavez (Col) Colombia 0:03:28
23 Manuele Mori (Ita) Lampre-Merida 0:03:29
24 Alessandro Mazzi (Ita) Utensilnord
25 Sergey Lagutin (Uzb) RusVelo 0:03:31
26 Nicola Gaffurini (Ita) Vega – Hotsand
27 Alessandro Bisolti (Ita) Vini Fantini Nippo
28 Emanuel Kiserlovski (Cro) Meridiana Kamen Team 0:03:34
29 Louis Meintjes (RSA) MTN – Qhubeka
30 Marc de Maar (AHo) UnitedHealthcare Professional Cycling Team
31 Fabio Taborre (Ita) Yellow Fluo
32 Sergei Pomoshnikov (Rus) RusVelo
33 Arthur Vanoverberghe (Bel) Topsport Vlaanderen – Baloise
34 Edoardo Zardini (Ita) Bardiani CSF 0:03:38
35 Klemen Stimulak (Slo) Adria Mobil 0:03:49
36 Stefan Schumacher (Ger) Christina Watches – Kuma 0:03:52
37 Mauro Finetto (Ita) Yellow Fluo 0:03:54
38 Marco Frapporti (Ita) Androni Giocattoli 0:06:24
39 Diego Ulissi (Ita) Lampre-Merida 0:06:28
40 Zico Waeytens (Bel) Topsport Vlaanderen – Baloise 0:06:33
41 Davide Frattini (Ita) UnitedHealthcare Professional Cycling Team 0:06:34
42 Andrea Vaccher (Ita) Marchiol Emisfero 0:06:53
43 Merhawi Kudus (Eri) MTN – Qhubeka 0:10:37
44 Jacques Janse van Rensburg (RSA) MTN – Qhubeka 0:10:48
45 Constantino Zaballa Gutierrez (Spa) Christina Watches – Kuma 0:11:44
46 Carlos Julian Quintero (Col) Colombia 0:13:46
47 Ian Boswell (USA) Team Sky
48 Matteo Bono (Ita) Lampre-Merida
49 Kirill Pozdnyakov (Rus) RusVelo 0:14:52
50 Igor Frolov (Rus) Itera – Katusha
CLASSIFICA GENERALE
1 Peter Kennaugh (GBr) Team Sky 6:58:05
2 Francesco Manuel Bongiorno (Ita) Bardiani CSF 0:00:42
3 Dario Cataldo (Ita) Team Sky 0:01:00
4 Matteo Rabottini (Ita) Yellow Fluo 0:01:15
5 Damiano Caruso (Ita) Cannondale 0:01:24
6 Sergey Firsanov (Rus) RusVelo 0:01:28
7 Franco Pellizotti (Ita) Androni Giocattoli 0:01:30
8 Rafael Valls Ferri (Spa) Lampre-Merida 0:01:42
9 Jarlinson Pantano (Col) Colombia 0:01:46
10 Diego Rosa (Ita) Androni Giocattoli 0:02:24
11 Davide Mucelli (Ita) Meridiana Kamen Team 0:02:36
12 Simone Petilli (Ita) Area Zero Pro Team 0:02:44
13 Davide Villella (Ita) Cannondale 0:03:16
14 Thomas Sprengers (Bel) Topsport Vlaanderen – Baloise 0:03:39
15 Angelo Pagani (Ita) Bardiani CSF 0:03:44
16 Sergey Lagutin (Uzb) RusVelo 0:03:56
17 Sergei Pomoshnikov (Rus) RusVelo 0:03:59
18 Fabio Taborre (Ita) Yellow Fluo 0:04:02
19 Arthur Vanoverberghe (Bel) Topsport Vlaanderen – Baloise 0:04:07
20 Manuele Mori (Ita) Lampre-Merida 0:04:10
21 Sebastian Henao Gomez (Col) Team Sky 0:04:17
22 Miguel Angel Rubiano Chavez (Col) Colombia 0:04:22
23 Edoardo Zardini (Ita) Bardiani CSF 0:04:24
24 Mauro Finetto (Ita) Yellow Fluo 0:04:25
25 Matej Mugerli (Slo) Adria Mobil 0:04:30
26 Paolo Ciavatta (Ita) Area Zero Pro Team 0:04:32
27 Radoslav Rogina (Cro) Adria Mobil 0:04:35
28 Ildar Arslanov (Rus) Itera – Katusha 0:04:37
29 Nicola Gaffurini (Ita) Vega – Hotsand 0:04:40
30 Marc de Maar (AHo) UnitedHealthcare Professional Cycling Team 0:04:42
31 Stefan Schumacher (Ger) Christina Watches – Kuma 0:04:44
32 Klemen Stimulak (Slo) Adria Mobil 0:04:57
33 Alessandro Mazzi (Ita) Utensilnord 0:05:04
34 Alessandro Bisolti (Ita) Vini Fantini Nippo 0:05:14
35 Emanuel Kiserlovski (Cro) Meridiana Kamen Team 0:05:17
36 Louis Meintjes (RSA) MTN – Qhubeka 0:05:25
37 Diego Ulissi (Ita) Lampre-Merida 0:07:13
38 Zico Waeytens (Bel) Topsport Vlaanderen – Baloise 0:08:02
39 Davide Frattini (Ita) UnitedHealthcare Professional Cycling Team 0:08:40
40 Andrea Vaccher (Ita) Marchiol Emisfero 0:08:49
41 Merhawi Kudus (Eri) MTN – Qhubeka 0:11:35
42 Antonio Santoro (Ita) Meridiana Kamen Team 0:12:01
43 Jacques Janse van Rensburg (RSA) MTN – Qhubeka 0:12:16
44 Constantino Zaballa Gutierrez (Spa) Christina Watches – Kuma 0:12:36
45 Marco Frapporti (Ita) Androni Giocattoli 0:12:47
46 Carlos Julian Quintero (Col) Colombia 0:14:43
47 Ian Boswell (USA) Team Sky 0:15:47
48 Matej Mohoric (Slo) Cannondale 0:16:13
49 Fabio Sabatini (Ita) Cannondale 0:16:17
50 Sergey Klimov (Rus) RusVelo 0:16:19

Kennaugh trionfa sul porfido del centro storico di Sogliano (foto Bettini)
SAGAN E (ALTRI) 3: TRIONFO AD HARELBEKE
Lo slovacco conquista al G3 Harelbeke la sua prima classica stagionale, regolando Terpstra, Thomas e Vandenbergh in uno sprint a quattro, dopo una fuga di 25 km. Tagliato fuori da una caduta a 40 km dal termine Fabian Cancellara, che ha poi dato spettacolo con una splendida ma infruttuosa rimonta. Prova sotto tono per Tom Boonen.
Dopo un avvio di stagione meno esaltante di altre volte e la disfatta di Sanremo, è finalmente arrivata anche quest’anno l’ora di Peter Sagan, capace di mettere tutti in fila al G3 Harelbeke e di porre una seria candidatura al successo al prossimo Giro delle Fiandre, distante nove giorni. La prima vittoria stagionale in una classica dello slovacco, dopo quelle parziali ottenute in Oman e alla Tirreno-Adriatico, è maturata grazie ad una superiorità di mezzi apparsa evidente sin dall’accendersi della bagarre, da una gestione tattica più giudiziosa di altre volte, e da quel pizzico di fortuna che diviene quasi sempre necessario quando si approda sulle pietre, materializzatosi oggi nella maxi-caduta che ha estromesso dai giochi Fabian Cancellara, unico a mostrare una condizione tale da mettere a repentaglio l’affermazione di Sagan.
Lo snodo cruciale della giornata si è presentato a 40 km circa dal termine, quando al comando pedalavano ancora Maxime Daniel, Jérôme Cousin, Florian Sénéchal, Jay Robert Thomson e Laurens De Vreese, partiti in avanscoperta dopo una trentina di chilometri, ma ormai da tempo nel mirino di un gruppo prevalentemente pilotato dalla Belkin di Vanmarcke, dalla Trek di Cancellara e dalla BMC di Van Avermaet, Hushovd – ritiratosi poco prima – e Oss, quest’ultimo frenato però da problemi alla schiena. In un tratto pianeggiante, poco prima della scalata al Patersberg, capitombolo di massa ha frantumato un plotone fino ad allora quasi compatto, lanciando un drappello di una ventina di atleti, comprendente Sagan, Boonen, Terpstra, Vandenbergh, Valverde, Paolini, Bozic, Vanmarcke, Thomas, Degenkolb, Quinziato e Van Avermaet tra gli altri. Quasi tutti i favoriti, insomma, meno un Cancellara che, appena rimontato in sella, ha cominciato a superare e staccare corridori in pieno stile Pantani-Oropa, ma con la variante di un terreno assai meno selettivo.
Per nulla impietosito dalle disavventure dell’elvetico, Sep Vanmarcke, che il suo conto con la sorte l’aveva saldato poco prima con due forature ravvicinate, e che di certo non disdegnava l’idea di togliere definitivamente di mezzo colui che lo scorso anno gli negò la Roubaix, ha approcciato a tutta il Patersberg, trovando risposte convincenti da parte di Sagan, Degenkolb, Terpstra e Thomas su tutti.
Proprio quest’ultimo, pochi chilometri più tardi, ha invece preso l’iniziativa sulle rampe dell’Oude Kwaremont, gettando ulteriore scompiglio in un gruppetto in via di assottigliamento, nel quale i soli Degenkolb e Terpstra sembravano replicare con relativo agio. Lo stesso Sagan, rallentato forse anche da un temporaneo problema meccanico, dopo quello che già lo aveva costretto ad un cambio di bicicletta, ha avuto bisogno di qualche metro prima di cominciare a ricucire, riuscendo nell’aggancio soltanto al termine della successiva discesa.
Quasi in contemporanea, Cancellara riusciva a ridurre il distacco ad appena 13’’, lasciando ipotizzare un ormai prossimo ricongiungimento. Un attimo di esitazione, o più probabilmente una comprensibilissima esigenza di riprendere fiato dopo un simile fuori-giri, ha però arrestato sul più bello la rimonta della locomotiva rossocrociata, subito respinta dalla nuova accelerazione di Sagan sul Karnemelkbeekstraat, a 25 km dal traguardo. Con lo slovacco sono rimasti soltanto Thomas e il duo Omega Pharma composto da Terpstra e Vandenbergh, mentre il pur encomiabile sacrificio di Devolder non riusciva ad impedire che il divario del gruppo Cancellara dalla testa lievitasse addirittura oltre il minuto.
Il Tiegemberg, ultima asperità di giornata, ai -15 dall’arrivo, non ha prodotto ulteriori scosse tra i battistrada, offrendo però a Spartacus l’occasione per sparare l’ultima cartuccia; sforzo vano, anche se la sparata con cui lo svizzero ha quasi dimezzato il ritardo, prima di arrendersi alla scarsità di collaborazione da parte dei compagni di avventura, mette paura in vista dei prossimi appuntamenti sulle pietre.
Ormai certi di non poter più essere raggiunti, i quattro di testa hanno cessato ogni forma di cooperazione a 6 km dal termine, quando i due Omega hanno deciso di provare a far valere la propria superiorità numerica. A dispetto del numero impressionante di scatti prodotti dalla coppia, però, soltanto il primo tentativo di Terpstra è sembrato poter sventare la volata, peraltro più per il reciproco marcamento fra Sagan e Thomas che per la reale potenza della progressione dell’olandese.
Gli avversari erano quantomeno riusciti ad ottenere – abbastanza casualmente – che Sagan entrasse per primo nell’ultimo chilometro, lasciando un barlume di incertezza allo sprint finale. A porre la parola fine alla contesa hanno però provveduto lo scatto del morto di Vandenbergh e – soprattutto – l’inqualificabile gestione del finale da parte di Geraint Thomas, andato a chiudere sull’ultimo attacco e autore di una volata infinita, con la quale ha di fatto lanciato lo sprint all’uomo da battere.
Terpstra ha giustamente punito la scellerata strategia di Thomas sopravanzandolo al secondo posto, mentre, alle spalle del gallese e di Vandenbergh, Vanmarcke regolava Gallopin, Bozic, Farrar, Cancellara, Van Avermaet e un preoccupante Tom Boonen nella volata per la quinta piazza.
Luca Paolini, 13°, è stato ancora una volta il solo a tenere alta la bandiera italiana sul pavé, mostrando peraltro una gamba che lascia ben sperare in vista del prosieguo della campagna del Nord. Per trovare un altro tricolore nell’ordine d’arrivo occorre scendere fino al 48° posto di Salvatore Puccio, mentre un Pozzato in formato turistico si è defilato non appena la corsa si è accesa, chiudendo in una mesta 79a piazza. Con il Fiandre ormai alle porte, il digiuno che dura dal 2007 pare destinato a durare almeno un’altra primavera.
Matteo Novarini
ORDINE D’ARRIVO
1 Peter Sagan (Svk) Cannondale 4:56:31
2 Niki Terpstra (Ned) Omega Pharma – Quick-Step Cycling Team
3 Geraint Thomas (GBr) Team Sky
4 Stijn Vandenbergh (Bel) Omega Pharma – Quick-Step Cycling Team
5 Sep Vanmarcke (Bel) Belkin Pro Cycling Team 0:01:16
6 Tony Gallopin (Fra) Lotto Belisol
7 Borut Bozic (Slo) Astana Pro Team 0:01:19
8 Tyler Farrar (USA) Garmin Sharp
9 Fabian Cancellara (Swi) Trek Factory Racing
10 Greg Van Avermaet (Bel) BMC Racing Team
11 Tom Boonen (Bel) Omega Pharma – Quick-Step Cycling Team
12 Jurgen Roelandts (Bel) Lotto Belisol
13 Luca Paolini (Ita) Team Katusha
14 Florian Senechal (Fra) Cofidis, Solutions Credits
15 John Degenkolb (Ger) Team Giant-Shimano
16 Laurens De Vreese (Bel) Wanty – Groupe Gobert
17 Edvald Boasson Hagen (Nor) Team Sky
18 Ignatas Konovalovas (Ltu) MTN – Qhubeka
19 Zdenek Stybar (Cze) Omega Pharma – Quick-Step Cycling Team
20 Stijn Devolder (Bel) Trek Factory Racing 0:01:21
21 Dries Devenyns (Bel) Team Giant-Shimano 0:01:28
22 Yauheni Hutarovich (Blr) AG2R La Mondiale 0:03:14
23 Michael Morkov (Den) Tinkoff-Saxo
24 Adrien Petit (Fra) Cofidis, Solutions Credits
25 Bert De Backer (Bel) Team Giant-Shimano
26 Pim Ligthart (Ned) Lotto Belisol
27 Tom Van Asbroeck (Bel) Topsport Vlaanderen – Baloise
28 Jean-Pierre Drucker (Lux) Wanty – Groupe Gobert
29 Sylvain Chavanel (Fra) IAM Cycling
30 Danilo Wyss (Swi) BMC Racing Team
31 Yoann Offredo (Fra) FDJ.fr
32 Francisco José Ventoso Alberdi (Spa) Movistar Team
33 Vincent Jerome (Fra) Team Europcar
34 Sébastien Turgot (Fra) AG2R La Mondiale
35 Viacheslav Kuznetsov (Rus) Team Katusha
36 Yves Lampaert (Bel) Topsport Vlaanderen – Baloise
37 Nikolas Maes (Bel) Omega Pharma – Quick-Step Cycling Team
38 Daryl Impey (RSA) Orica Greenedge
39 Alexandre Pichot (Fra) Team Europcar
40 Romain Zingle (Bel) Cofidis, Solutions Credits
41 Martin Elmiger (Swi) IAM Cycling
42 Andrey Amador Bakkazakova (CRc) Movistar Team
43 Guillaume Van Keirsbulck (Bel) Omega Pharma – Quick-Step Cycling Team
44 Egoitz Garcia Echeguibel (Spa) Cofidis, Solutions Credits
45 Kristijan Koren (Slo) Cannondale
46 Johnny Hoogerland (Ned) Androni Giocattoli
47 Andriy Grivko (Ukr) Astana Pro Team
48 Salvatore Puccio (Ita) Team Sky
49 Maciej Bodnar (Pol) Cannondale
50 Yaroslav Popovych (Ukr) Trek Factory Racing

Sagan batte tutti ad Harelbeke (foto AFP)
27-03-2014
marzo 27, 2014 by Redazione
Filed under Ordini d'arrivo
SETTIMANA INTERNAZIONALE DI COPPI E BARTALI
Due semitappe disputate nel primo giorno di gara.
Il mattino, il britannico Ben Swift (Team Sky) si è imposto nella prima semitappa, circuito di Gatteo, percorrendo 99,5 Km in 2h22′31″, alla media di 41,890 Km/h. Ha preceduto allo sprint gli italiani Manuele Mori (Lampre – Merida) e Damiano Caruso (Cannondale Pro Cycling Team), distanziati di 2″ e 4″ nella prima classifica generale.
Il pomeriggio, il team britannico Team Sky (formazione A) si è imposto nella seconda semitappa, cronometro a squadre Gatteo a Mare – Gatteo, percorrendo 13,3 Km in 15′30″, alla media di 51,484 Km/h. Ha preceduto di 15″ il team russo RusVelo (squadra B) e di 18″ il team italiano Cannondale Pro Cycling Team (squadra B). Swift è ancora leader della classifica con 6″ sul connazionale Kennaugh e sull’italiano Dario Cataldo (Team Sky)
VOLTA CICLISTA A CATALUNYA
Lo statunitense Tejay Van Garderen (BMC Racing Team) si è imposto nella quarta tappa, Alp – Vallter 2000-Setcases, percorrendo 166,4 Km in 4h49′30″, alla media di 34,487 Km/h. Ha preceduto allo sprint il francese Bardet e di 4″ lo spagnolo Contador Velasco. Miglior italiano Domenico Pozzovivo (AG2R La Mondiale), 9° a 16″. Lo spagnolo Joaquim Rodríguez Oliver (Team Katusha) è ancora leader della classifica con 4″ su Contador Velasco e 7″ su Van Garderen. Miglior italiano Pozzovivo, 8° a 26″.
TOUR DE NORMANDIE
Il britannico Daniel Mclay (Lotto – Belisol U23) si è imposto nella terza tappa, Elbeuf-sur-Seine – Argentan, percorrendo 162 Km in 3h52′57″, alla media di 41,726 Km/h. Ha preceduto allo sprint l’italiano Marco Benfatto (Continental Team Astana) e il norvegese Hoelgaard. Il britannico Thomas Moses (Rapha Condor JLT) è ancora leader della classifica con 3″ sull’elvetico Küng e 6″ su Mclay. Miglior italiano Ignazio Moser (BMC Development Team), 39° a 24″.
VOLTA AO ALENTEJO – CRÉDITO AGRICOLA COSTA AZUL (Portogallo)
Lo spagnolo Eduard Prades Reverte (OFM – Quinta da Lixa) si è imposto nella seconda tappa, Sousel – Montemor-o-Novo, percorrendo 192,7 Km in 4h36′10″, alla media di 41,866 Km/h. Ha preceduto allo sprint il connazionale Carlos Barbero Cuesta (Euskadi) e il canadese Anderson. Barbero Cuesta è il nuovo leader della corsa con 6″ su Prades Reverte e 9″ su Anderson.
TOUR INTERNATIONAL DE CONSTANTINE (Algeria – dilettanti)
L’eritreo Amanuel Egerzeigzaarhka Gebrezgabihier si è imposto nella quarta ed ultima tappa, Constantine – Oum El Bouaghi, percorrendo 137,3 Km in 3h19′44″, alla media di 41,245 Km/h. Ha preceduto allo sprint il giapponese Shimizu e l’eritreo Tekeste Haile. Miglior italiano Marco Amicabile (Gragnano Sporting Club), 5°. Il russo Sergey Belykh (Team 21) si impone in classifica con 24″ sul francese Lebas e 42″ su Shimizu. Miglior italiano Amicabile, 11° a 10′54″
COLPACCIO VAN GARDEREN, PURITO RESISTE
Approfittando del marcamento tra gli altri uomini di classifica lo statunitense della Bmc allunga nelle ultime centinaia di metri della tappa regina di Vallter 2000 insieme a Romain Bardet e regola allo sprint il francese, balzando al 3° posto nella generale mentre il capitano della Katusha chiude 4° alle spalle di Alberto Contador e conserva la maglia gialla con 4” di margine sul madrileno. Ancora in gioco per il successo finale del Giro di Catalogna anche Nairo Quintana e Chris Froome mentre Domenico Pozzovivo chiude 9° confermandosi il migliore degli italiani.
La quarta frazione della Volta a Catalunya, 166,4 km da Alp a Vallter 2000, si presentava come la più impegnativa della breve corsa a tappe iberica con l’ascesa della Collada de Tosses in partenza e a seguire quelle dell’Alt de Canes, dell’Alt de Oix, dell’Alt de Rocabruna e infine gli ultimi 12 km al 7,8% verso il traguardo. La giornata è stata resa ancor più dura dal maltempo che ha imperversato soprattutto nel pomeriggio ma che, fortunatamente, non ha influito sul regolare svolgimento della corsa. Gli attacchi si sono susseguiti fin dalle prime battute, finchè non sono riusciti a prendere il largo quattro corridori di elevato spessore come Thomas De Gendt (Omega-Quick Step), Stef Clement (Belkin), Maxime Méderel (Europcar) e Rubén Plaza, alfiere di una Movistar che ha dunque scelto una tattica differente rispetto a quella della tappa della Molina, nella quale ha controllato la corsa per tutto il giorno per poi lanciare Nairo Quintana che, peròm non è andato oltre il terzo posto. Sono state quindi il Team Sky di Chris Froome la Tinkoff-Saxo di Alberto Contador a condurre l’inseguimento ai battistrada, che sono arrivati ad avere un vantaggio massimo di 4′10”. A dar loro mano, ovviamente, c’era la Katusha del leader Rodríguez, interessata non tanto ad andare a riprenderli quanto semplicemente a evitare che il gap prendesse dimensioni troppo consistenti, alla luce di una classifica generale che vedeva Méderel distanziato alla vigilia di 1′40” da “Purito”. I quattro atleti al comando hanno proseguito di comune accordo fino alle prime rampe dell’ascesa finale quando De Gendt e Plaza hanno distanziato i compagni d’avventura e su di loro è rinvenuto con una bella azione José Serpa (Lampre-Merida), costantemente in evidenza in tutte le corse disputate in questo inizio di 2014, che è arrivato a guadagnare fino a 1′15” nei confronti di un gruppo che, nel frattempo, aveva già perso parecchi elementi. Sotto la spinta di David López e Mikel Nieve l’azione del terzetto al comando è, però, stata annullata e non hanno avuto miglior fortuna i tentativi di Pierre Rolland (Europcar), Robert Kiserlovski (Trek), George Bennett (Cannondale) e soprattutto Warren Barguil (Giant Shimano), già in evidenza nella recente Strade Bianche e uno degli esponenti più in vista della nouvelle vague del ciclismo francese, che si è mosso a 4 km dal traguardo prendendo una ventina di secondi di margine prima di essere riassorbito ai -2. Similmente a quanto era accaduto a La Molina, il primo tra i big a muoversi è stato Froome, ma ancora una volta non è riuscito a fare la differenza e, anzi, è rimasto staccato di fronte al contrattacco di Contador, al quale hanno replicato prontamente Rodríguez e Quintana; tuttavia il capitano della Tinkoff-Saxo, temendo forse di subire la stoccata finale di Purito perdendo ulteriori secondi in classifica, non ha proseguito nell’azione consentendo a Froome, ad Andrew Talansky (Garmin), a Romain Bardet (Ag2r) e a Tejay Van Garderen (Bmc) di riportarsi sotto. Sono stati proprio gli ultimi due atleti citati, approfittando del marcamento tra i grandi di questa Volta a Catalunya, a prendere il largo nelle ultime centinaia di metri e a giocarsi il successo, andato allo sprint al 24enne statunitense che, malgrado il ritiro per problemi di stomaco alla recente Parigi-Nizza, ha dimostrato di possedere uno stato di forma mai avuto in passato a questo punto della stagione e può pertanto guardare con fiducia a un Tour de France in cui avrà i gradi di capitano unico della Bmc e tenterà di riscattare la delusione del 2013. Ottima in ogni caso anche la prova di Bardet mentre 3° a 3” si è piazzato Contador, che negli ultimi metri ha allungato leggermente su un Rodríguez meno brillante rispetto alla tappa della Molina ma che, comunque, si è difeso al meglio chiudendo 4° a 4″. Immediatamente alle spalle del capitano della Katusha si sono piazzati Quintana, che a Vallter 2000 si era imposto nella passata edizione della Volta a Catalunya, 5° a 5”, Talansky e Froome 6° e 7° a 8” mentre 8° a 15” si è piazzato Barguil e 9° a 16” un Domenico Pozzovivo (Ag2r) che, comunque, può ritenersi soddisfatto in chiave Giro d’Italia dal momento che è un corridore che predilige temperature ben più elevate rispetto a quelle incontrate nelle ultime due giornate. Per quanto riguarda gli altri possibili protagonisti alla corsa rosa Daniel Moreno (Katusha) ha chiuso 13° a 49”, Ryder Hesjedal e Daniel Martin (Garmin) 19° e 22° rispettivamente a 1′07” e 1′22”, Fabio Aru (Astana) a 1′18” e un Ivan Basso (Cannondale) ancora piuttosto in ritardo di condizione 26° a 2′23”. Non hanno, invece, preso il via Carlos Betancur (Ag2r) per uno stato febbrile e Chris Horner (Lampre-Merida) per la tendinite che già l’aveva costretto ad abbandonare la Tirreno-Adriatico. La lotta per la vittoria finale della Volta a Catalunya rimane aperta e vede Rodríguez sempre in maglia gialla ma con soli 4” su Contador, 7” su Van Garderen, 10” su Bardet e Quintana, 17” su Froome, 18” su Talansky e 26” su Pozzovivo, anche se le frazioni più impegnative sono ormai alle spalle dei corridori. Le insidie restano in ogni caso dietro l’angolo, a partire dalla 5a tappa, 218,2 km vallonati da Llanars–Vall de Camprodon a Valls con lo strappo dell’Alt de Lilla a 9 km dal traguardo.
Marco Salonna
ORDINE D’ARRIVO
1 Tejay van Garderen (USA) BMC Racing Team 4:49:30
2 Romain Bardet (Fra) AG2R La Mondiale
3 Alberto Contador Velasco (Spa) Tinkoff-Saxo 0:00:03
4 Joaquin Rodriguez Oliver (Spa) Team Katusha 0:00:04
5 Nairo Alexander Quintana Rojas (Col) Movistar Team 0:00:05
6 Andrew Talansky (USA) Garmin Sharp 0:00:08
7 Christopher Froome (GBr) Team Sky
8 Warren Barguil (Fra) Team Giant-Shimano 0:00:15
9 Domenico Pozzovivo (Ita) AG2R La Mondiale 0:00:16
10 Robert Kiserlovski (Cro) Trek Factory Racing 0:00:21
11 David Arroyo Duran (Spa) Caja Rural – Seguros RGA 0:00:26
12 Valerio Agnoli (Ita) Astana Pro Team 0:00:37
13 Daniel Moreno Fernandez (Spa) Team Katusha 0:00:49
14 Luis Angel Mate Mardones (Spa) Cofidis, Solutions Credits 0:00:51
15 Thibaut Pinot (Fra) FDJ.fr
CLASSIFICA GENERALE
1 Joaquin Rodriguez Oliver (Spa) Team Katusha 17:47:34
2 Alberto Contador Velasco (Spa) Tinkoff-Saxo 0:00:04
3 Tejay van Garderen (USA) BMC Racing Team 0:00:07
4 Romain Bardet (Fra) AG2R La Mondiale 0:00:10
5 Nairo Alexander Quintana Rojas (Col) Movistar Team
6 Christopher Froome (GBr) Team Sky 0:00:17
7 Andrew Talansky (USA) Garmin Sharp 0:00:18
8 Domenico Pozzovivo (Ita) AG2R La Mondiale 0:00:26
9 Warren Barguil (Fra) Team Giant-Shimano 0:00:42
10 David Arroyo Duran (Spa) Caja Rural – Seguros RGA 0:00:45
11 Robert Kiserlovski (Cro) Trek Factory Racing 0:00:48
12 Valerio Agnoli (Ita) Astana Pro Team 0:01:00
13 Thibaut Pinot (Fra) FDJ.fr 0:01:14
14 Daniel Moreno Fernandez (Spa) Team Katusha 0:01:16
15 Luis Angel Mate Mardones (Spa) Cofidis, Solutions Credits 0:01:18

Van Garderen fa sua la tappa regina della Volta Ciclista a Catalunya (foto Tim de Waele/TDW Sport)
ONE, TWO, SWIFT: LA SKY DOMINA LA PRIMA GIORNATA A GATTEO
Settimana Coppi e Bartali dominata dal Team SKY nelle prime due semitappe dell’edizione 2014. In mattinata, sul traguardo di Gatteo, vittoria di Ben Swift in uno sprint ristretto dopo attacchi e contrattacchi che avevano ridotto il gruppo principale ad una cinquantina di unità. Nella cronosquadre pomeridiana ‘a metà’ è ancora una volta la SKY, con Cataldo, Kennaugh, Kiryienka e Swift. a vincere in scioltezza. Swift comanda in classifica generale ma già nella seconda tappa di domani, comprendente cinque GPM ed adatta a scalatori e passisti veloci, avremo modo di osservare la reazione dei delusi di oggi.
La prima semitappa della Settimana Coppi e Bartali, un circuito di quasi 100 Km con traguardo fissato a Gatteo, è stata disputata sotto un cielo plumbeo ma ha concesso sprazzi di bel ciclismo, in una frazione caratterizzata da un “animus pugnandi” dei ciclisti in corsa, certamente ispirati dai nomi a cui questa manifestazione è intitolata. La fuga di giornata riusciva a staccarsi dopo 37 km ed era composta da sette uomini: Armando Quintero (Colombia), Preben van Hecke (Topsport Vlandereen Baloise), Takaschi Miyazawa (Vini Fantini Nippo), Simone Antonini (Marchiol Emisfero), Viesturs Luksevics (Amore & Vita – Selle Smp), Mirko Tedeschi (Team Idea) ed Emanuel Kiserlovski (Meridiana Kamen Team). Il vantaggio massimo era segnalato al 45° km quando la fuga poteva vantare 2 minuti e 35 secondi sul gruppo, tirato da Cannondale e Team SKY. Tedeschi transitava per primo al GPM di Sogliano al Rubicone, mentre dietro il gruppo iniziava a fare sul serio. Tedeschi transitava per primo anche sul secondo GPM di Torre di Massamanente, prima di lasciarsi sfilare dalla fuga. Infatti al Km 80 rimanevano in avanscoperta soltanto Quintero, Luksevics e Antonini. I tre venivano ripresi poco dopo e così il gruppo di testa poteva contare su una cinquantina di ciclisti che aveva preso un bel vantaggio sul gruppo principale, che inseguiva a 1′40”, divario sceso ad una ventina di secondi a meno 5 km dal traguardo. Una reazione del gruppo di testa portava, però, la corsa verso un finale in cui era quella cinquantina di ciclisti a giocarsi la vittoria in una volata a ranghi piuttosto ristretti. Riusciva a spuntarla Ben Swift, inglese del Team SKY, che dopo il bel terzo posto alla Milano-Sanremo conquista così la prima vittoria del 2014 e indossa anche la prima maglia di leader della Coppi e Bartali. Masticano amaro Manuele Mori (Lampre) e Damiano Caruso (Cannondale) che devono accontentarsi del secondo e del terzo posto e che rivedremo sicuramente protagonisti nella seconda semitappa. La ‘numerosa’ cronosquadre pomeridiana (al via un totale di 50 quartetti che comprendevano le squadre A e B di ciascuna formazione) prevedeva un percorso tendente al ‘rialzo’: 13 km e 300 metri da Gatteo a Mare a Gatteo, perciò una risalita verso l’entroterra romagnolo. Era la squadra A del Team SKY, formata da Cataldo, Kennaugh, Kiryienka e Swift, ad imprimere un ritmo insostenibile per tutte le altre, andando a chiudere in 15 minuti e 30”. Sogno sfumato così per la Rusvelo B (Lagutin, Pozdnyakov, Pomoshnikov ed Ershov) che, partita per terza, aveva a lungo cullato speranze di vittoria ma che, con il tempo di 15 minuti e 45″, si deve arrendere al predominio SKY per 15 secondi. Al terzo posto, sul gradino più basso del podio, si classificava la Cannondale B, formata da solo tre ciclisti (Bettiol, Boivin e Mohoric), che sopravanzavano per una questione di centesimi la Neri Sottoli B. In classifica generale il podio è targato SKY, poiché Swift, dopo l’exploit della prima semitappa, viene avvicinato dalla coppia Kennaugh-Cataldo, entrambi a 6 secondi. La tappa di domani, Sant’Angelo di Gatteo – Sogliano al Rubicone di 160.2 km, darà già importanti risposte per la classifica generale, poiché i ciclisti dovranno affrontare per ben cinque volte l’insidioso GPM di Ville di Monte Tiffi. Aspettiamoci scintille dai delusi di giornata, tra i quali i ciclisti di Cannondale, Neri Sottoli e Lampre, che vorranno sicuramente ‘ribellarsi’ al domino SKY.
Giuseppe Scarfone
ORDINE D’ARRIVO MATTINA
1 Ben Swift (GBr) Team Sky 2:22:31
2 Manuele Mori (Ita) Lampre-Merida
3 Damiano Caruso (Ita) Cannondale
4 Thomas Sprengers (Bel) Topsport Vlaanderen – Baloise
5 Alberto Cecchin (Ita) Marchiol Emisfero
6 Andrea Pasqualon (Ita) Area Zero Pro Team
7 Enrico Barbin (Ita) Bardiani CSF
8 Peter Kennaugh (GBr) Team Sky
9 Fabio Taborre (Ita) Neri Sottoli-Yellow Fluo
10 Matteo Busato (Ita) MG Kvis – Trevigiani
11 Davide Mucelli (Ita) Meridiana Kamen Team
12 Alessandro Mazzi (Ita) Utensilnord
13 Rafael Valls Ferri (Spa) Lampre-Merida
14 Edwin Alcibiades Avila Vanegas (Col) Colombia
15 Jarlinson Pantano (Col) Colombia
16 Davide Villella (Ita) Cannondale
17 Pieter Jacobs (Bel) Topsport Vlaanderen – Baloise
18 Milan Kadlec (Cze) Team Dukla Praha
19 Matej Mugerli (Slo) Adria Mobil
20 Miguel Angel Rubiano Chavez (Col) Colombia
21 Constantino Zaballa Gutierrez (Spa) Christina Watches – Kuma
22 Nicola Gaffurini (Ita) Vega – Hotsand
23 Diego Ulissi (Ita) Lampre-Merida
24 Emanuel Kiserlovski (Cro) Meridiana Kamen Team
25 Dario Cataldo (Ita) Team Sky
26 Stefan Schumacher (Ger) Christina Watches – Kuma
27 Sergei Pomoshnikov (Rus) RusVelo
28 Mauro Finetto (Ita) Neri Sottoli-Yellow Fluo
29 Sergey Lagutin (Uzb) RusVelo
30 Arthur Vanoverberghe (Bel) Topsport Vlaanderen – Baloise
31 Paolo Ciavatta (Ita) Area Zero Pro Team
32 Merhawi Kudus (Eri) MTN – Qhubeka
33 Marc de Maar (AHo) UnitedHealthcare Professional Cycling Team
34 Willem Jakobus Smit (RSA) Vini Fantini Nippo
35 Radoslav Rogina (Cro) Adria Mobil
36 Simone Petilli (Ita) Area Zero Pro Team
37 Sergey Firsanov (Rus) RusVelo
38 Sebastian Henao Gomez (Col) Team Sky
39 Klemen Stimulak (Slo) Adria Mobil
40 Jacques Janse van Rensburg (RSA) MTN – Qhubeka
41 Viesturs Luksevics (Lat) Amore & Vita – Selle SMP
42 Simone Antonini (Ita) Marchiol Emisfero
43 Edoardo Zardini (Ita) Bardiani CSF
44 Carlos Julian Quintero (Col) Colombia
45 Stefano Locatelli (Ita) Bardiani CSF
46 Francesco Manuel Bongiorno (Ita) Bardiani CSF
47 Ildar Arslanov (Rus) Itera – Katusha
48 Franco Pellizotti (Ita) Androni Giocattoli
49 Alexander Foliforov (Rus) Itera – Katusha
50 Preben Van Hecke (Bel) Topsport Vlaanderen – Baloise
ORDINE D’ARRIVO POMERIGGIO
1 Team Sky 0:15:30
2 RusVelo 0:00:15
3 Cannondale 0:00:18
4 Neri Sottoli-Yellow Fluo
5 Neri Sottoli-Yellow Fluo 0:00:21
6 Cannondale 0:00:22
7 Topsport Vlaanderen – Baloise 0:00:23
8 RusVelo 0:00:24
9 Adria Mobil 0:00:26
10 Topsport Vlaanderen – Baloise

Il quartetto che ha portato al successo il team Sky nella cronosquadre di Gatteo (foto Bettini)
PURITO GIA’ IN FORMA-GIRO, CONTADOR E FROOME SI ARRENDONO
Malgrado le poche corse nelle gambe Joaquim Rodríguez si dimostra già in eccellenti condizioni imponendosi per distacco in quel della Molina davanti al madrileno della Saxo-Tinkoff, a Nairo Quintana, a Tejay Van Garderen e all’anglo-keniano del Team Sky, che tenta di fare il vuoto ma cede nelle ultime centinaia di metri. Il catalano è anche il nuovo leader della classifica generale che vede ben piazzati anche i nostri Domenico Pozzovivo e Fabio Aru, rispettivamente 6° e 11° al traguardo.
Dopo le due frazioni inaugurali di Calella e Girona dedicate ai velocisti e dominate da Luka Mezgec (Giant-Shimano) la Volta a Catalunya è entrata nel vivo con la terza tappa, 162,9 km da Banyoles alla nota località sciistica di La Molina, caratterizzati dalle ascese dell’Alt de Coubet nelle fasi iniziali, dell’impegnativo Alt de la Creueta poco oltre metà percorso e infine dagli ultimi 5,3 km di scalata verso il traguardo con una pendenza media del 6%. Tuttavia gli oltre 30 km di falsopiano che dividevano la fine della discesa della Creueta dall’inizio della salita finale e le temperature particolarmente rigide, anche se fortunatamente per i corridori non si sono verificate le precipitazioni anche di carattere nevoso che alla vigilia avevano fatto temere per un possibile annullamento delle tappa, hanno fatto sì che la battaglia venisse rimandata alle fasi conclusive e che poco o nulla accadesse in precedenza, con i fuggitivi di giornata – Andrey Zeits (Astana), Jack Bobridge (Belkin), Michel Koch (Cannondale), Kévin Réza (Europcar), Branislau Samoilau (CCC Polsat), e Rudy Molard (Cofidis) – che, dopo essere partiti al km 6, riuscivano ad accumulare oltre 10′ di vantaggio. Gli attaccanti, comunque, sono sempre stati tenuti sotto controllo dalle formazioni dei grandi favoriti sia per il successo di giornata che per la classifica generale del Giro di Catalogna, ovvero la Tinkoff-Saxo di Alberto Contador, la Movistar di Nairo Quintana, la Katusha di Joaquim Rodríguez e il Team Sky di Chris Froome, coadiuvate successivamente anche dalla Fdj di Thibaut Pinot e dall’Omega-QuickStep di Rigoberto Urán. L’ultimo ad arrendersi al ritorno del plotone è stato, proprio lungo le prime rampe dell’ascesa verso La Molina, il francese di colore Réza che aveva precedentemente distanziato i compagni d’avventura. La Movistar ha operato con Jesús Herrada, Eros Capecchi e soprattutto Igor Antón un forcing che ha ridotto il gruppo dei migliori a una quarantina di unità e che si è esaurito ai -2 dal traguardo, con Pierre Rolland (Europcar) primo a tentare l’allungo in compagnia di Andrew Talansky (Garmin) e di Jacob Fuglsang (Astana) che ha immediatamente rilanciato l’azione, e approfittando di un attimo di rallentamento alle sue spalle, ha acquisito fino a un centinaio di metri di vantaggio. Nulla, però, ha potuto il danese di fronte alla progressione di Daniel Moreno che ha imposto un ritmo sostenutissimo per lanciare la fucilata di Rodríguez, con i soli Contador, Quintana e Froome a non perdere le ruote della coppia della Katusha. Il dominatore del Tour de France 2013 ha prodotto due accelerate delle sue ma, dimostrando di non essere ancora al 100% dopo i problemi alla schiena che l’hanno costretto a non prendere il via alla Tirreno-Adriatico, non è riuscito a fare la differenza e soprattutto non ha avuto le gambe per rispondere al successivo contrattacco di Purito, che ai 400 metri dal traguardo ha fatto il vuoto dietro di sè dimostrando, alla sua prima vera recita stagionale (al di là della partecipazione al Tour de San Luis nel mese di gennaio), di essere pressochè imbattibile in questo tipo di arrivi, prenotando il successo nella classifica generale della Volta a Catalunya che già lo ha visto trionfare nel 2010 e lanciando un segnale forte ai suoi avversari in vista delle classiche delle Ardenne e del Giro d’Italia. Alle spalle del 34enne di Barcellona si è piazzato con un distacco di 5” un Contador che si conferma comunque pienamente ritrovato ai massimi livelli, a 9” un Quintana competitivo ma ancora non in possesso del cambio di ritmo dei giorni migliori e a 11” un convincente Tejay Van Garderen (Bmc) che negli ultimi metri ha superato Froome, 5° con un ritardo di 13” da Rodríguez. Nella scia dell’anglo-keniano ha chiuso un brillante Domenico Pozzovivo (Ag2r), distanziato di 14” al pari di Wilco Kelderman (Belkin), di Talansky e del compagno Romain Bardet, mentre 10° a 20” ha chiuso Przemyslaw Niemiec (Lampre-Merida) e 11° a 23” Fabio Aru (Astana), dal quale ci si attendono grandi cose in montagna in un Giro d’Italia in cui dividerà i gradi di capitano della compagine kazaka con Michele Scarponi. Tra le delusioni di giornata, invece, si possono annoverare Daniel Martin (Garmin), 28° a 31” alla ruota di Ivan Basso (Cannondale), Chris Horner (Lampre-Merida), comunque non al meglio per via di una tendinite che ne ha già condizionato il rendimento alla Tirreno-Adriatico, 37° a 47” e soprattutto Carlos Betancur (Ag2r). addirittura 67° a 1′50”. L’ex capoclassifica Mezgec non aveva ovviamente chance di difendere la maglia di leader e ha chiuso con oltre 10′ di ritardo. La nuova classifica generale rispecchia sostanzialmente quella di tappa e vede Rodríguez in vetta con 5” su Contador, 9” su Quintana, 11” su Van Garderen, 13” su Froome e 14” su Kelderman, Talansky, Bardet e Pozzovivo alla vigilia della frazione regina di questo Giro di Catalogna, 166,4 km da Alp a Vallter 2000 che prevedono tre GPM di 1a categoria e uno di 2a prima della lunga ascesa finale verso il traguardo, affrontata anche nel 2013, quando Daniel Martin giunse davanti a tutti in virtù di una fuga da lontano e Rodríguez si piazzò alle sue spalle, distanziando i diretti rivali ma perdendo le chances di giocarsi il successo finale proprio a vantaggio dell’irlandese.
Marco Salonna
ORDINE D’ARRIVO
1 Joaquin Rodriguez Oliver (Spa) Team Katusha 4:50:55
2 Alberto Contador Velasco (Spa) Tinkoff-Saxo 0:00:05
3 Nairo Alexander Quintana Rojas (Col) Movistar Team 0:00:09
4 Tejay Van Garderen (USA) BMC Racing Team 0:00:11
5 Christopher Froome (GBr) Team Sky 0:00:13
6 Domenico Pozzovivo (Ita) AG2R La Mondiale 0:00:14
7 Wilco Kelderman (Ned) Belkin Pro Cycling Team
8 Andrew Talansky (USA) Garmin Sharp
9 Romain Bardet (Fra) AG2R La Mondiale
10 Przemyslaw Niemiec (Pol) Lampre-Merida 0:00:20
11 Fabio Aru (Ita) Astana Pro Team 0:00:23
12 David Arroyo Duran (Spa) Caja Rural – Seguros RGA
13 Rigoberto Uran (Col) Omega Pharma – Quick-Step Cycling Team
14 Ryder Hesjedal (Can) Garmin Sharp
15 Thibaut Pinot (Fra) FDJ.fr 0:00:27
16 Valerio Agnoli (Ita) Astana Pro Team
17 Adam Yates (GBr) Orica Greenedge
18 Bart De Clercq (Bel) Lotto Belisol 0:00:31
19 Daniel Moreno Fernandez (Spa) Team Katusha
20 Robert Kiserlovski (Cro) Trek Factory Racing
21 Daniel Navarro Garcia (Spa) Cofidis, Solutions Credits
22 Mikael Cherel (Fra) AG2R La Mondiale
23 Peter Stetina (USA) BMC Racing Team
24 Pierre Rolland (Fra) Team Europcar
25 Mikel Nieve Ituralde (Spa) Team Sky
26 Warren Barguil (Fra) Team Giant-Shimano
27 Ivan Basso (Ita) Cannondale
28 Daniel Martin (Irl) Garmin Sharp
29 Luis Angel Mate Mardones (Spa) Cofidis, Solutions Credits
30 Sander Armee (Bel) Lotto Belisol
31 Yoann Bagot (Fra) Cofidis, Solutions Credits
32 Amets Txurruka (Spa) Caja Rural – Seguros RGA 0:00:40
33 Marcos Garcia (Spa) Caja Rural – Seguros RGA
34 Luis Leon Sanchez (Spa) Caja Rural – Seguros RGA
35 David Lopez Garcia (Spa) Team Sky
36 Steven Kruijswijk (Ned) Belkin Pro Cycling Team 0:00:47
37 Christopher Horner (USA) Lampre-Merida
38 George Bennett (NZl) Cannondale
39 Carlos Verona (Spa) Omega Pharma – Quick-Step Cycling Team
40 Samuel Sanchez (Spa) BMC Racing Team
41 Angel Madrazo Ruiz (Spa) Caja Rural – Seguros RGA
42 Jose Rodolfo Serpa Perez (Col) Lampre-Merida
43 José Herrada Lopez (Spa) Movistar Team
44 Laurens Ten Dam (Ned) Belkin Pro Cycling Team
45 Gianluca Brambilla (Ita) Omega Pharma – Quick-Step Cycling Team 0:00:54
46 Davide Rebellin (Ita) CCC Polsat Polkowice
47 Heiner Rodrigo Parra Bustamente (Col) Caja Rural – Seguros RGA 0:00:57
48 Winner Anacona Gomez (Col) Lampre-Merida 0:01:00
49 Thomas Danielson (USA) Garmin Sharp 0:01:01
50 Jurgen Van Den Broeck (Bel) Lotto Belisol 0:01:08
CLASSIFICA GENERALE
1 Joaquin Rodriguez Oliver (Spa) Team Katusha 12:58:00
2 Alberto Contador Velasco (Spa) Tinkoff-Saxo 0:00:05
3 Nairo Alexander Quintana Rojas (Col) Movistar Team 0:00:09
4 Tejay Van Garderen (USA) BMC Racing Team 0:00:11
5 Christopher Froome (GBr) Team Sky 0:00:13
6 Wilco Kelderman (Ned) Belkin Pro Cycling Team 0:00:14
7 Romain Bardet (Fra) AG2R La Mondiale
8 Andrew Talansky (USA) Garmin Sharp
9 Domenico Pozzovivo (Ita) AG2R La Mondiale
10 Przemyslaw Niemiec (Pol) Lampre-Merida 0:00:20
11 Ryder Hesjedal (Can) Garmin Sharp 0:00:23
12 Rigoberto Uran (Col) Omega Pharma – Quick-Step Cycling Team
13 David Arroyo Duran (Spa) Caja Rural – Seguros RGA
14 Fabio Aru (Ita) Astana Pro Team
15 Valerio Agnoli (Ita) Astana Pro Team 0:00:27
16 Adam Yates (GBr) Orica Greenedge
17 Thibaut Pinot (Fra) FDJ.fr
18 Daniel Martin (Irl) Garmin Sharp 0:00:31
19 Mikel Nieve Ituralde (Spa) Team Sky
20 Robert Kiserlovski (Cro) Trek Factory Racing
21 Warren Barguil (Fra) Team Giant-Shimano
22 Yoann Bagot (Fra) Cofidis, Solutions Credits
23 Bart De Clercq (Bel) Lotto Belisol
24 Daniel Navarro Garcia (Spa) Cofidis, Solutions Credits
25 Mikael Cherel (Fra) AG2R La Mondiale
26 Peter Stetina (USA) BMC Racing Team
27 Daniel Moreno Fernandez (Spa) Team Katusha
28 Ivan Basso (Ita) Cannondale
29 Sander Armee (Bel) Lotto Belisol
30 Luis Angel Mate Mardones (Spa) Cofidis, Solutions Credits
31 Luis Leon Sanchez (Spa) Caja Rural – Seguros RGA 0:00:40
32 David Lopez Garcia (Spa) Team Sky
33 Amets Txurruka (Spa) Caja Rural – Seguros RGA
34 Marcos Garcia (Spa) Caja Rural – Seguros RGA
35 Angel Madrazo Ruiz (Spa) Caja Rural – Seguros RGA 0:00:47
36 Christopher Horner (USA) Lampre-Merida
37 Laurens Ten Dam (Ned) Belkin Pro Cycling Team
38 Steven Kruijswijk (Ned) Belkin Pro Cycling Team
39 George Bennett (NZl) Cannondale
40 José Herrada Lopez (Spa) Movistar Team
41 Carlos Verona (Spa) Omega Pharma – Quick-Step Cycling Team
42 Jose Rodolfo Serpa Perez (Col) Lampre-Merida
43 Gianluca Brambilla (Ita) Omega Pharma – Quick-Step Cycling Team 0:00:54
44 Davide Rebellin (Ita) CCC Polsat Polkowice
45 Samuel Sanchez (Spa) BMC Racing Team 0:00:57
46 Heiner Rodrigo Parra Bustamente (Col) Caja Rural – Seguros RGA
47 Winner Anacona Gomez (Col) Lampre-Merida 0:01:00
48 Thomas Danielson (USA) Garmin Sharp 0:01:01
49 Pierre Rolland (Fra) Team Europcar 0:01:02
50 Jurgen Van Den Broeck (Bel) Lotto Belisol 0:01:08

In un paesaggio ancora invernale 'Purito' Rodríguez si impone nella prima tappa di montagna della Volta Ciclista a Catalunya (foto Tim de Waele/TDW Sport)
26-03-2014
marzo 26, 2014 by Redazione
Filed under Ordini d'arrivo
VOLTA CICLISTA A CATALUNYA
Lo spagnolo Joaquim Rodríguez Oliver (Team Katusha) si è imposto nella terza tappa, Banyoles – La Molina (Alp), percorrendo 162,9 Km in 4h50′55″, alla media di 33,597 Km/h. Ha preceduto di 5″ il connazionale Contador Velasco e di 9″ il colombiano Quintana Rojas. Miglior italiano Domenico Pozzovivo (AG2R La Mondiale), 6° a 14″. Rodríguez Oliver è il nuovo leader della classifica con 5″ su Contador Velasco e di 9″ su Quintana Rojas. Miglior italiano Pozzovivo, 9° a 14″.
DWARS DOOR VLAANDEREN
L’olandese Niki Terpstra (Omega Pharma – Quick Step) si è imposto nella corsa belga, Roeselare – Waregem, percorrendo 201 Km in 4h31′43″, alla media di 44,384 Km/h. Ha preceduto di 20″ lo statunitense Farrar e lo sloveno Bozic. Miglior italiano Oscar Gatto (Cannondale Pro Cycling Team), 8° a 20″.
TOUR DE NORMANDIE
L’olandese Dylan Groenewegen (Cycling Team de Rijke) si è imposto nella seconda tappa, Forges-les-Eaux – Elbeuf-sur-Seine, percorrendo 149 Km in 3h29′09″, alla media di 42,744 Km/h. Ha preceduto allo sprint il russo Stash e il britannico Mclay. Miglior italiano Ignazio Moser (BMC Development Team), 5°. Il britannico Thomas Moses (Rapha Condor JLT) è ancora leader della classifica con 6″ sull’elvetico Küng e 7″ sul russo Nikolaev. Miglior italiano Moser, 38° a 24″.
VOLTA AO ALENTEJO – CRÉDITO AGRICOLA COSTA AZUL (Portogallo)
L’ecuadoriano Byron Patricio Guama De la Cruz (Team Ecuador) si è imposto nella prima tappa, Castelo de Vide – Marvão, percorrendo 167 Km in 4h18′25″, alla media di 38,774 Km/h. Ha preceduto allo sprint i portoghesi Fonte e Lemos Pinto, distanziati di 4″ e 6″ nella prima classifica generale.
TOUR INTERNATIONAL DE CONSTANTINE (Algeria – dilettanti)
Il francese Damien Monier (Bridgestone Anchor Cycling Team) si è imposto nella terza tappa, Mila – Constantine, percorrendo 101,5 Km in 2h58′26″, alla media di 34,130 Km/h. Ha preceduto di 47″ l’algerino Chabane e di 4′01″ l’algerino Reguigui. Miglior italiano Devid Tintori (Gragnano Sporting Club), 7° a 4′09″. Il russo Sergey Belykh (Team 21) è ancora leader della classifica con 17″ su Tintori e 24″ sul francese Lebas.
ORICA PERFETTA NELLE FIANDRE, TERPSTRA BISSA IL SUCCESSO DEL 2012
La squadra belga conquista la corsa preludio alle grandi classiche del nord adottando una tattica di gara impeccabile, con il vincitore del 2012 che parte nel punto più duro del tracciato e regge nei successivi trenta chilometri grazie sia alla sua resistenza e ostinazione, sia al prezioso lavoro dei due capitani che si improvvisano gregari di lusso e fanno da stopper vanificando tutti i tentativi di rimonta
La prima classica fiamminga della stagione è una corsa che, anche se non inserita tra le grandi classiche del nord come il Giro della Fiandre, la Roubaix, la Liegi e l’Amstel, non ha nulla da invidiare a tali corse, se non la partecipazione dei grandi. Non bisogna, però. dimenticare che la contemporaneità con il Giro di Catalogna gioca decisamente a sfavore della “À travers les Flandres”, conosciuta anche come la corsa che Merckx non ha mai vinto.
Per le caratteristiche del tracciato quella di oggi può, a buon diritto, considerarsi l’antipasto al Giro delle Fiandre che andrà in scena il 6 aprile prossimo.
Con un veloce sguardo al profilo altimetrico, infatti, si nota che, dopo 90 chilometri di tranquillità, ce ne sono altri 110 di continui saliscendi, 11 tipici muri fiamminghi di cui alcuni con fondo in pavé che rendono la corsa dura ed interessante. Del resto, i continui tentativi di attacco di oggi non hanno fatto altro che confermare che il tracciato nervoso è piaciuto a molti corridori che hanno tentato di centrare la vittoria.
Il punto chiave del tracciato si trova a 30 Km dall’arrivo con un accoppiata di muri terribili, l’Oude-Kwaremont e il Paterberg: il primo, al chilometro 167 di gara, è il meno temibile (1500 metri con una pendenza media del 3,6% e punte all’11%), mentre il secondo rappresenta il vero spauracchio della corsa con i suoi 365 metri al 12,9% e punte che superano il 20%. Tuttavia, la brevità dello strappo e i trenta chilometri ancora da percorrere per raggiungere il traguardo impediscono di considerare questo passaggio come l’unico determinante per le sorti della gara. Superati questi due muri ci sono, infatti, altri tre strappi da affrontare. Il Paterberg, comunque, è un ottimo trampolino di lancio per un’azione che può anche rivelarsi quella buona, se i successivi chilometri vengono gestiti con la tattica giusta. Insomma una corsa imprevedibile.
La gara soffre per le assenze dei big presenti in massa al Catalogna, ma tra i favoriti della vigilia spiccano i nomi del nostro Oscar Gatto, trionfatore lo scorso anno, e soprattutto di Alejandro Valverde, alla sua prima partecipazione. Lo spagnolo, in questo inizio di stagione, sta sfoderando colpi di gran classe, come quello alla Roma Maxima, ma il tracciato della gara di oggi non è il massimo per le sue caratteristiche. Partecipa anche Kristoff, fresco di vittoria alla Sanremo. Neppure si può sorvolare sulla presenza di tre uomini molto forti in corse di questo genere come Tom Boonen, Sylvain Chavanel e Niki Terpstra, tutti in forza alla Omega Pharma e tutti già vincitori di questa corsa, il primo nel 2007, il secondo nel 2008 ed il terzo nel 2012.
I timidi tentativi di attacco della prima parte di corsa sono facilmente neutralizzati dal gruppo che viaggia a gran velocità (51 orari la media della prima ora di corsa!).
Quando mancano ancora 140 Km alla conclusione, è David Millar a lanciare l’attacco portandosi dietro Kris Boeckmans, James Vanlandschoot e Kenneth Vanbilsen. Nei chilometri successivi il vantaggio dei battistrada non supera mai i 20/30 secondi e questo permette a molti corridori rimasti in gruppo di partire al contrattacco ed unirsi alla testa della corsa che diviene così formata da oltre 20 uomini: Songezo Jim (MTN-Qhubeka), John Murphy (UnitedHealthcare), Jay McCarthy (Tinkoff-Saxo), Kenneth Vanbilsen e Tom Van Asbroeck (Topsport Vlaanderen – Baloise), Fábio Silvestre e Markel Irizar (Trek), James Vanlandschoot e Frederik Veuchelen (Wanty – Groupe Gobert), Paolo Longo Borghini (Cannondale), Jos van Emden (Belkin), Dmitriy Muravyev (Astana), Gatis Smukulis (Katusha), Kris Boeckmans (Lotto Belisol), Stephen Cummings (BMC), Romain Zingle (Cofidis), Nikolas Maes (OmegaPharma – QuickStep), Chris Sutton (Sky), Gediminas Bagdonas (Ag2r La Mondiale), Aleksejs Saramotins (IAM Cycling), David Millar (Garmin – Sharp) e Daniel Schorn (NetAPP – Endura)
I rinforzi permettono ai battistrada di guadagnare, man mano, terreno sul gruppo fino ad accumulare un vantaggio massimo di tre minuti, che si riduce a due e mezzo ai piedi della prima salita.
Tuttavia la Orica Green Edge e la Movistar, uniche squadre senza uomini in fuga, cominciano a menare all’inseguimento dagli 80 Km all’arrivo ed il vantaggio dei battistrada scende sensibilmente chilometro dopo chilometro. A questo punto alcuni dei fuggitivi si rialzano, lasciando in testa solo Millar, Vanbilsen e Vanlandschoot con circa un minuto e mezzo sul gruppo che si prepara alla bagarre sui muri. Sull’Oude-Kwaremont non ci sono scatti ma si nota uno sfilacciarsi del gruppo. Subito dopo parte Guillaume Van Keilsbruck (OmegaPharma – QuickStep), ma la sua azione ha più che altro lo scopo di costringere le altre squadre all’inseguimento per poi lanciare, in contropiede, il compagno di squadra Niki Terpstra, già vincitore nel 2012, che attacca sul Paterberg, riuscendo a fare la differenza e a portarsi solitario al comando. Il gruppo, dopo aver ripreso i fuggitivi della prima ora, sonnecchia un po’ e lascia che Terpstra guadagni fino a 40 secondi, scelta scriteriata considerando che il corridore olandese aveva già vinto questa corsa e che gli altri due maggiori favoriti, essendo suoi compagni di squadra, faranno da stopper piuttosto che partire all’attacco.
Ai 20 dall’arrivo, vedendo l’esitazione del gruppo partono al contrattacco Stjin Devolder (Trek) Nicki Sorensen (Tinkoff-Saxo) e Alejandro Valverde (Movistar), alla sua prima volta sul pavé, dimostrando il suo stato di grazia e la sua voglia di attaccare su qualsiasi terreno. Rapidamente si porta sul quartetto Gert Steegmans, compagno di squadra di Terpstra, nel ruolo di stopper.
I quattro riescono a portarsi a dodici secondi dalla testa della corsa ma l’olandese non molla e continua a tutta, mentre il gruppo da dietro rinviene fortissimo. La grande caparbietà di Terpstra lo porta a rosicchiare altri secondi ed a presentarsi all’ultimo muro con una ventina di secondi da gestire.
Sull’ultimo strappo ci prova Nick Nuyens (Garmin-Sharp), ma sulla sua ruota si porta immediatamente Tom Boonen (OmegaPharma-QuickStep) a fare da stopper.
Mentre ai 2 all’arrivo i quattro contrattaccanti vengono ripresi dal gruppo, Terpstra continua solitario fino al traguardo; il gruppo, regolato da Farrar che manifesta il suo disappunto tirando pugni al manubrio, giunge a 19 secondi. Ottavo il vincitore dell’ano passato Oscar Gatto,
Si è trattato di una corsa stupenda, piena di emozioni, muri in pavè e attacchi.
La Omega Pharma ha adottato una tattica perfetta: tre superfavoriti che hanno corso in modo impeccabile, hanno sfruttato il lavoro delle squadre che non avevano uomini in fuga, nel punto chiave hanno lanciato un uomo per costringere il gruppo ad accelerare e, quindi, hanno lanciato in contropiede un uomo adatto a questa corsa per averla già vinta.
Se qualcuno ha pensato che Terpstra dovesse fare da apripista a Chavanel o a Tom Boonen, ha fatto male i conti; i due hanno, invece, fatto da stopper ad un gruppo che aspettava il loro attacco, che non è mai arrivato.
Da non sottovalutare anche la prova di Valverde, per la prima volta alla prese con il pavé. L’uomo della Movistar non ha voluto restare inerte ed ha colto la palla al balzo non appena Devolder ha rotto gli indugi.
Il vincitore, invece, è stato grande nel fare la differenza sul durissimo Paterberg, ma soprattutto a mantenere il vantaggio. Il Paterberg, infatti, a dispetto delle arcigne pendenze è estremamente breve e pertanto i secondi che si possono guadagnare lì non bastano per andare all’arrivo. Se la squadra lo ha aiutato confondendo le idee al gruppo, l’olandese è stato bravissimo a non mollare neppure quando i quattro contrattaccanti potevano addirittura tenerlo nel campo visivo.
Grandi emozioni e una grande azione di attacco per una corsa che merita certamente di più di una collocazione a metà settimana e di una partecipazione in prevalenza di seconde punte.
Benedetto Ciccarone
ORDINE D’ARRIVO
1 Niki Terpstra (Ned) Omega Pharma – Quick-Step Cycling Team 4:31:43
2 Tyler Farrar (USA) Garmin Sharp 0:00:17
3 Borut Bozic (Slo) Astana Pro Team
4 Jean-Pierre Drucker (Lux) Wanty – Groupe Gobert
5 Sylvain Chavanel (Fra) IAM Cycling
6 Jens Debusschere (Bel) Lotto Belisol
7 Tom Van Asbroeck (Bel) Topsport Vlaanderen – Baloise
8 Oscar Gatto (Ita) Cannondale
9 Jens Keukeleire (Bel) Orica Greenedge
10 Yauheni Hutarovich (Blr) AG2R La Mondiale
11 Maarten Wynants (Bel) Belkin Pro Cycling Team
12 Francisco José Ventoso Alberdi (Spa) Movistar Team
13 Alexander Kristoff (Nor) Team Katusha
14 Tom Boonen (Bel) Omega Pharma – Quick-Step Cycling Team
15 Ian Stannard (GBr) Team Sky
16 Michael Morkov (Den) Tinkoff-Saxo
17 Florian Senechal (Fra) Cofidis, Solutions Credits
18 Silvan Dillier (Swi) BMC Racing Team
19 Steve Chainel (Fra) AG2R La Mondiale
20 Cyril Lemoine (Fra) Cofidis, Solutions Credits
21 Laurens De Vreese (Bel) Wanty – Groupe Gobert
22 Stijn Vandenbergh (Bel) Omega Pharma – Quick-Step Cycling Team
23 Björn Leukemans (Bel) Wanty – Groupe Gobert
24 Kenneth Van Bilsen (Bel) Topsport Vlaanderen – Baloise
25 Mitchell Docker (Aus) Orica Greenedge
26 Andreas Schillinger (Ger) Team Netapp – Endura
27 Yves Lampaert (Bel) Topsport Vlaanderen – Baloise
28 Danny Van Poppel (Ned) Trek Factory Racing
29 Tim Declercq (Bel) Topsport Vlaanderen – Baloise
30 Jos Van Emden (Ned) Belkin Pro Cycling Team
31 Gediminas Bagdonas (Ltu) AG2R La Mondiale
32 Klaas Lodewyck (Bel) BMC Racing Team
33 Jasper Stuyven (Bel) Trek Factory Racing
34 Boy Van Poppel (Ned) Trek Factory Racing
35 Aleksejs Saramotins (Lat) IAM Cycling
36 Alejandro Valverde Belmonte (Spa) Movistar Team
37 Raymond Kreder (Ned) Garmin Sharp
38 Romain Zingle (Bel) Cofidis, Solutions Credits
39 Viacheslav Kuznetsov (Rus) Team Katusha
40 Julien Vermote (Bel) Omega Pharma – Quick-Step Cycling Team
41 Mirko Selvaggi (Ita) Wanty – Groupe Gobert
42 Markel Irizar Aranburu (Spa) Trek Factory Racing
43 Pim Ligthart (Ned) Lotto Belisol
44 Nick Nuyens (Bel) Garmin Sharp
45 Dylan Van Baarle (Ned) Garmin Sharp
46 Nikolas Maes (Bel) Omega Pharma – Quick-Step Cycling Team
47 Francesco Gavazzi (Ita) Astana Pro Team
48 Nicki Sörensen (Den) Tinkoff-Saxo
49 Gert Steegmans (Bel) Omega Pharma – Quick-Step Cycling Team
50 Kristijan Koren (Slo) Cannondale

Niki Terpstra trionfa nella semiclassica fiamminga (foto Tim de Waele/TDW Sport)
25-03-2014
marzo 26, 2014 by Redazione
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VOLTA CICLISTA A CATALUNYA
Lo sloveno Luka Mezgec (Team Giant – Shimano) si è imposto anche nella seconda tappa, Mataró – Girona, percorrendo 168 Km in 3h57′49″, alla media di 42,385 Km/h. Ha preceduto allo sprint gli italiani Roberto Ferrari (Lampre – Merida) e Daniele Ratto (Cannondale Pro Cycling Team). Mezgec è ancora leader della classifica con 14″ su Ferrari e sull’australiano Howard.
TOUR DE NORMANDIE
Il britannico Thomas Moses (Rapha Condor JLT) si è imposto nella prima tappa, Colombelles – Forges-les-Eaux, percorrendo 200 Km in 4h55′02″, alla media di 40,673 Km/h. Ha preceduto di 17″ l’olandese Van Trijp e il norvegese Enger. Miglior italiano Marco Benfatto (Continental Team Astana), 13° a 17″. Moses è il nuovo leader della classifica con 6″ sull’elvetico Küng e 7″ sul russo Nikolaev. Miglior italiano Ignazio Moser (BMC Development Team), 40° a 24″.
TOUR INTERNATIONAL DE CONSTANTINE (Algeria – dilettanti)
Il francese Thomas Lebas (Bridgestone Anchor Cycling Team) si è imposto nella seconda tappa, Constantine – Skikda, percorrendo 124,2 Km in 3h04′10″, alla media di 40,463 Km/h. Ha preceduto allo sprint il russo Sergey Belykh (Team 21) e l’italiano Devid Tintori (Gragnano Sporting Club). Belykh è il nuovo leader della classifica con 19″ su Tintori e 26″ su Lebas.