FRANK, LO SVIZZERO CHE TRIONFA IN AUSTRIA

luglio 3, 2013 by Redazione  
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Lo svizzero Mathias Frank (BMC) si aggiudica la quarta tappa del Giro d’Austria dopo aver pedalato per parecchi chilometri in avanscoperta. Il portacolori della BMC è riuscito a battere sull’arrivo in leggera salita di Alpendorf il danese Chris Anker Sorensen (Saxo Bank-Tinkoff) e il croato Matjia Kvasina (Team Gourmetfein Weiss). Kevin Seeldraeyers, giunto quattordicesimo oggi, conserva la maglia gialla di leader della corsa.

Foto copertina: Mathias Frank taglia solitario il traguardo di Alpendorf (foto Mario Stiehl)

Non si può tecnicamente dire che abbia vinto in casa ma Mathias Frank è andato molto vicino in questa impresa dato che la vittoria è arrivata a qualche chilometro poco più a ovest rispetto alla Svizzera, confermando tutto ciò che ha fatto di buono al Tour de Suisse dove ha indossato la maglia gialla sino alla cronometro finale, strappatagli dal portoghese Rui Da Costa.
Per quanto riguarda la conformazione, questa quarta tappa che partiva da Matrei per giungere dopo 149 chilometri ad Alpendorf, prevedeva una fase centrale molto impegnativa vista la presenza dell’Hochtor (meglio conosciuto come Grossglockner), Gran Premio della montagna Hors Categorie, e della successiva e complicata discesa. Dopodiché una trentina di chilometri in pianura prima degli ultimi 2000 metri in salita: sarebbe stata una tappa molto difficile da interpretare.
Nei primissimi chilometri, causa la difficoltà di interpretazione della tappa, i vari tentativi non riescono a decollare e per questo bisogna attendere il Grossglockner per vedere un tentativo serio, composta da quattro corridori: Kiserlovski (Radioshack), Frank (BMC), Majka e Sorensen (Saxo Bank-Tinkoff). Questo quartetto riesce a passare indenne la salita conservando comunque un vantaggio di un minuto circa su un gruppo ampiamente sfoltito da Seeldraeyers che, nel tratto in salita, ha alzato più di un paio di volte l’andatura costringendo alla resa una settantina di corridori.
Nel successivo tratto di pianura la situazione permane con sempre quattro corridori davanti al gruppo e un vantaggio che tuttavia tende a diminuire attestandosi sui trenta secondi.
Si giunge così negli ultimi due chilometri con la strada che inizia a salire, ancora. E nel gruppetto di testa Frank, poco prima del passaggio sotto il segnale dell’ultimo chilometro, decide lasciare la compagnia degli altri tre riuscendo a rimanere da solo. Anche nel gruppetto della maglia gialla, comprendente una trentina di unità, cominciano gli scatti, ma saranno inutili ai fini della vittoria di tappa perché Frank si presenta solitario e vittorioso sulla linea d’arrivo. Il corridore svizzero della BMC anticipa di 8” Sorensen e Kvasina che, grazie ad un’ottima azione, dal gruppo si riporta sul primo inseguitore ma si deve accontentare della terza posizione.
Completano la Top Ten Busche (a 10”), Majka (a 12”), Agostini e Kiserlovski (a 16”), Boswell (a 19”), Facchini (a 20”) e Brambilla (a 25”). Nessun problema per il leader Seeldraeyers che, dopo gli allunghi sul Grossglockner, si limita a controllare l’avversario numero uno in classifica generale, Riccardo Zoidl. Domani altra tappa nervosa con un arrivo in cima ad una salita di lunghezza comunque inferiore ai 5 chilometri.

Paolo Terzi

ALMANACCO DEL DOPO TAPPA: QUI NIZZA

luglio 3, 2013 by Redazione  
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Come negli ultimi anni, dopo le cronache del Tour la giornata alla “Grande Boucle” di ilciclismo.it si chiude con il solito baule zeppo di golosità: la rassegna stampa internazionale; il parere dei tifosi; la colonna sonora dell’ultima frazione disputata, le “perle” dei telecronisti, la presentazione della tappa che verrà, le previsioni del tempo, il “Tour alla rovescia” e il ricordo del Tour del 1938. Seguiteci.

Foto copertina: Nizza, la Promenade des Anglais (samilla.wordpress.com)

TOUR DE FRANCE, GIRO DEL MONDO

Italia

Gerrans in giallo dopo la cronosquadre. Froome guadagna 6″ su Contador (Gazzetta dello Sport)

Regno Unito

Cavendish pipped to team time trial by Australian squad (The Independent)

Orica GreenEdge take second stage victory (The Times)

Gerrans in yellow after time trial win (The Daily Telegraph)

Francia

Le TGV Orica-GreenEdge (L’Equipe)

Spagna

El Orica gana la crono a 57,8 km/h y hace líder a Gerrans (AS)

Contador aguanta el tirón (Marca)

Orica sigue en racha (El Mundo Deportivo)

Belgio

Gerrans (Orica) prend le maillot jaune à Bakelants (Le Soir)

Omega Pharma-Quickstep strandt op zucht van geel (De Standaard)

Bakelants cède son maillot jaune à Gerrans (L’Avenir)

Orica-GreenEdge remporte le chrono par équipes, Bakelants perd sa tunique jaune
(La Dernière Heure/Les Sports)

Orica-GreenEdge signe le contre-la-montre par équipes le plus rapide de l’histoire
(Sudinfo.be)

Omega Pharma-Quickstep grijpt 0,75 seconden naast gele trui (Het Nieuwsblad)

Paesi Bassi

Snelste tijdrit ooit in Tour (De Telegraaf)

Germania

Martin traurig – Orica-GreenEdge tanzt vor Freude (Berliner Zeitung)

Martin-Team verpasst den Sieg im Mannschaftszeitfahren knapp (Westdeutsche Allgemeine Zeitung)

Lussemburgo

RadioShack-Leopard-Trek belegt den elften Rang (Luxemburger Wort / La Voix du Luxembourg)

Simon Gerrans übernimmt das Gelbe TrikotSimon Gerrans übernimmt das Gelbe Trikot (Tageblatt)

Repubblica Slovacca

Ďalšia smola. Velitsov tím v časovke druhý o jedinú sekundu (Pravda)

Canada

Orica Greenedge wins team time trial at Tour de France (The Globe and Mail)

USA

Orica Greenedge Wins Tour Time Trial in Stage 4 (The New York Times)

Colombia

El Orica ganó la contrarreloj por equipos en el Tour de Francia (El Tiempo)

Nairo Quintana se ubica tercero en la clasificación juvenil del Tour de Francia (El Espectador)

Australia

Australian Simon Gerrans takes Tour de France yellow (The Age)

Gerrans grabs yellow jersey (The Australian)

Orica-GreenEdge triumph again (Herald Sun)

BOX POPULI

Ogni giorno, a partire dalla prima tappa, qui troverete i commenti degli appassionati di ciclismo, gente che le corse non le segue solo davanti alla tv, ma le vive sia andando ad applaudire i campioni lungo le strade, sia ricalcando le stesse rotte e sudando in sella ad una bici.

Piratapersempre82: Sorpresa Saxo, e ottima Lampre! Ora, quanto Contador ha contribuito al risultato?! I “soli” Bennati, Tosatto e Rogers come veri specialisti, x quanto fortissimi, possono aver portato in carrozza scalatori (completi) come Hernandez, Roche e Kreuziger, oltre che l’asso Madrileno, lasciandosi alle spalle team molti più attrezzati come Movistar, Garmin, Lotto e Bmc (Pinotti no?)?!
Io penso di no. Mont Saint Michel ci dará la risposta…

in collaborazione con gli utenti del Forum dello scalatore (www.salite.ch)

DISCOTOUR: la colonna sonora della tappa del Tour scelta per voi da ilciclismo.it

Rock n’Roll Train (AC/DC)

a cura di DJ Jorgens

LA TAPPA CHE VERRA’ – 5a TAPPA: CAGNER-SUR-MER – MARSIGLIA (228,5 Km)

La Corsica oramai è un ricordo ma domani, almeno nel finale, i corridori avranno l’impressione d’esser rimasti sull’isola francese. Scarsamente movimentata nei primi 150 Km, nonostante la presenza di due GPM, la prima tappa in linea disputata sul suolo continentale si farà decisamente frastagliata nel tratto finale, ricordando i tracciati mossi visti tra Porto-Vecchio e Calvi. Con la differenza sostanziale, però, che il percorso verso Marsiglia sarà più filante e che le due salite piazzate a ridosso al traguardo non presenteranno pendenze impegnative. Ci sarà, dunque, la possibilità d’assistere alla seconda volata piena (o quasi) del Tour, perchè oramai su questo tipo di percorsi si fatica a fare la differenza. Di certo la côte delle Bastides prima e il colle della Gineste poi costituiranno un bel banco di prova per i “treni”, provati dal chilometraggio (questa sarà la seconda frazione più lunga di questa edizione) e dal recente sforzo della cronosquadre e dovranno farne uno ulteriore per ricucire sui molto probabili tentativi che andranno in scena sulle due ascese, l’ultima delle quali svetta sull’altimetria a 12,5 Km dall’arrivo.

METEO TOUR
Le previsioni si riferiscono agli orari di partenza, passaggio e arrivo della tappa Cagnes-sur-Mer – Marsiglia

Cagnes-sur-Mer : poco nuvoloso con possibilità di deboli ed isolate piogge, 25,7°C (percepiti 27°C), venti deboli da WSW (9-16 Km/h), umidità al 52%
Fayence (Km 57): pioggia debole (0,2 mm), 23°C (percepiti 21°C), venti moderati da W (11-16 Km/h), umidità al 57%
Draguignan (Km 87,5): pioggia debole (0,2 mm) e schiarite, 23,5°C (percepiti 21,5°C), venti moderati da W (12-19 Km/h), umidità al 55%
Brignoles (Km 140): nuvole sparse, 25,7°C (percepiti 23°C), venti moderati da WNW (15-22 Km/h), umidità al 54%
Marsiglia: poco nuvoloso, 26,1°C (percepiti 22°C), venti moderati da WNW (20-21 Km/h), umidità al 48%

I MISTERI DELLA CASSAPANCA

Gli strafalcioni dei giornalisti al seguito del Tour

Pengo: “La galleria del vento è diventato”
Pancani: “Anfriteatro”
Pancani: “Pensevamo”
Pancani: “Intermadio”
Bulbarelli: “Sta per raggiungere la Garmin”
Televideo: “Radioschack” (Radioshack)
Televideo: “Kreuiziger” (Kreuziger)
Televideo: “Rodgers” (Rogers)
Televideo: “Media quasi 58 km/h”

IL GIRO DI GOMEZ
In questa rubrica vi faremo rileggere i piani alti della classica, come li avrebbe visti Gomez Addams nelle sue letture del giornale in “verticale”… vale a dire le classifiche giornaliere viste al contrario, dal punto di vista della maglia nera!

Ordine d’arrivo quarta tappa, Nizza – Nizza (cronosquadre)

1° Team Argos-Shimano
2° Euskaltel – Euskadi a 23″
3° Cofidis, Solutions Credits a 27″
4° Team Europcar a 34″
5° Sojasun a 37″
Formazioni italiane: Cannondale 10° a 1′13″, Lampre – Merida 15° a 1′22″

Classifica generale

1° Tom Veelers
2° Nacer Bouhanni a 1′05″
3° Benjamin Noval Gonzalez a 5′34″
4° Ruben Perez Moreno a 6′52″
5° Assan Bazayev a 7′07″
Primo italiano: Roberto Ferrari, 29° a 8′50″

IL PRIMO TOUR DI GINETTACCIO
Salite sulla macchina del tempo e tornante indietro con noi fino al luglio del 1938, al primo dei due Tour conquistata da Gino Bartali, rivissuto attraverso i titoli de “La Stampa” e le altimetrie d’epoca dell’archivio di www.ilciclismo.it

8 LUGLIO 1938 – 4a TAPPA (1a semitappa): NANTES – LA ROCHE-SUR-YON (62 Km)
4a TAPPA (2a semitappa): LA ROCHE-SUR-YON – LA ROCHELLE (83 Km)
4a TAPPA (3a semitappa): LA ROCHELLE – ROYAN (83 Km)

VARVEACKE VINCE A ROYAN
Meulenberg e Servadei lottano in velocità nelle prime due frazioni di tappa ma Varveacke vince a Royan
Gli “azzurri” si piazzano con i primi e mantengono le posizioni

9 LUGLIO 1938 – GIORNO DI RIPOSO A ROYAN

ASPETTIAMO I PIRENEI

Bilancio degli “azzurri” al Tour

10 LUGLIO 1938 – 5a TAPPA: ROYAN – BORDEAUX (198 Km)

L’IRRESISTIBILE SCATTO DI MEULENBERG
Gli azzurri lottano in velocità con il campione del mondo
Servadei e Bini ai posti d’onore – Gli italiani in gruppo con i primi

ARCHIVIO ALMANACCO

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UN SALUTO DA…. NIZZA

GIRO ROSA, FINALMENTE MARIANNE VOS

luglio 3, 2013 by Redazione  
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Dopo due secondi posti finalmente Marianne Vos riesce a piazzare la zampata vincente alla terza frazione del Giro Donne 2013. L’iridata è giunta in solitaria sul traguardo di Cerro al Volturno, davanti a Claudia Hausler e Tatiana Guderzo.

Foto copertina: la Vos all’attacco sulle strade del circuito di Cerro al Volturno (foto CJ Farquharson)

Non c’è due senza tre, ma stavolta il detto ha fatto un’eccezione: al terzo tentativo Marianne Vos è riuscita ad alzare le braccia al cielo al Giro Rosa, dopo due secondi posti nelle prime due tappe. Subito in fuga dal primo GPM, dopo appena 10 km di corsa, subito dominatrice come da tempo non la vedevamo. Avvantaggiatasi insieme ad un ristretto gruppetto, una ad una si è lasciata alle spalle lungo il circuito di Cerro al Volturno tutte le dirette concorrenti, ultime a resistere la Cromwell – sfortunata, imbattuta in una caduta nel momento topico della corsa – e la Scandolara. La campionessa del mondo attuale maglia rosa giunge quindi in solitaria sul duro traguardo molisano, trovando la vittoria tanto cercata nelle prime due frazioni della corsa e fino ad ora sfuggita solo per pochi centimetri. Alle sue spalle Claudia Hausler regola la volata di un ristretto gruppetto inseguitore, davanti ad una buona Tatiana Guderzo. Pagheranno 45” in generale dalla sempre più consolidata Maglia Rosa, che ora precede le stesse Hausler e Guderzo, rispettivamente di 1’13” e 1’15”.
Domani la tappa più lunga del Giro, 137.1 Km da Monte San Vito a Castelfidardo.

Lorenzo Alessandri
Twitter @LorenzoAleLS7

02-07-2013

luglio 2, 2013 by Redazione  
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TOUR DE FRANCE

La formazione australiana Orica – GreenEDGE si è imposta nella quarta tappa, cronometro a squadre di Nizza, percorrendo 25 Km in 25′56″ alla media di 57,885 Km/h. Ha preceduto di 1″ la formazione belga Omega Pharma-Quick Step e di 3″ la formazione britannica Sky Procycling. I due team italiani in gara sono giunti 8° a 25″ la Lampre – Merida, 13° a 34″ la Cannondale. L’australiano Simon Gerrans (Orica – GreenEDGE) è la nuova maglia gialla con lo stesso tempo del sudafricano Impey e dell’elvetico Albasini. Miglior italiano Damiano Cunego (Lampre – Merida), 25° a 25″.

GIRO D’ITALIA INTERNAZIONALE FEMMINILE

L’olandese Marianne Vos (Rabo Women Cycling Team) si è imposta nella terza tappa, circuito di Cerro al Volturno, percorrendo 99,3 Km in 2h49′44″ alla media di 35,102 Km/h. Ha preceduto di 45″ la tedesca Häusler e l’italiana Tatiana Guderzo (MCipollini Giordana). La Vos è ancora leader della classifica, con 1′13″ sulla Häusler e di 1′15″ sulla Guderzo.

INTERNATIONALE ÖSTERREICH-RUNDFAHRT – TOUR OF AUSTRIA

Il norvegese Thor Hushovd (BMC Racing Team) si è imposto nella terza tappa, Heiligenblut – Matrei-Osttirol, percorrendo 119,7 Km in 2h53′31″ alla media di 41,391 Km/h. Ha preceduto allo sprint l’italiano Daniel Oss (BMC Racing Team) e il belga Meersman. Il belga Kevin Seeldraeyers (Astana Pro Team) è ancora leader della classifica con 43″ sul kazako Dyachenko e 59″ sull’austriaco Zoidl. Miglior italiano Fabio Aru (Astana Pro Team), 5° a 1′29″.

ROMANIAN CYCLING TOUR

Il greco Georgios Bouglas (SP Tableware) si è imposto nella terza tappa, Reghin – Miercurea Ciuc, percorrendo 140 Km in 3h09′31″ alla media di 44,323 Km/h. Ha preceduto allo sprint lo spagnolo Sobrino Martínez e l’ucraino Vitaliy Buts (Kolss Cycling Team). Miglior italiano Michele Viola (Vini Fantini – D’Angelo&Antenucci – Kyklos) 4°. Buts è il nuovo leader della classifica, con 4″ sui connazionali Kononenko e Khripta. Miglior italiano Riccardo Bolzan (Cycling Team Friuli), 18° a 32″.

L’ORICA-GREENEDGE VINCE LA CRONOSQUADRE DEI RECORD

luglio 2, 2013 by Redazione  
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La squadra australiana, dopo la vittoria di ieri, conquista la cronometro a squadre di Nizza fissando la velocità record della specialità nel Tour de France: 57,8 Km/h. La maglia gialla passa così a Simon Gerrans, mentre le differenze tra i big della classifica sono minime.

Foto copertina: gli Orica grintosi sulle strade della cronosquadre di Nizza (AFP)

La quarta tappa del Tour numero 100 ha visto diverse squadre contendersi fino all’ultimo la vittoria nella cronometro a squadre più veloce della storia. Sul prestigioso traguardo di Nizza l’Orica-GreenEdge s’è infatti imposta di un soffio davanti all’Omega Pharma – Quick Step, chiudendo i 25 Km del percorso alla stratosferica media di 57,8 Km/h. Il record è stato senz’altro favorito da un percorso piuttosto breve e molto filante, con lunghissimi rettilinei e poche curve e solo alcune rotonde a creare tensione nei vari treni delle squadre, anche se i corridori hanno dovuto fronteggiare un vento dal mare piuttosto intenso, tendenzialmente favorevole nella parte iniziale e contrario nel finale.
Il successo sembrava essere saldamente nelle mani della squadra belga di Tony Martin, partita per seconda dal cancelletto: i già campioni del mondo hanno dominato il primo intermedio (58,8 Km/h la media dopo 13 Km) e fissato il riferimento della prova con il tempo di 25’56,76”, grazie anche al contributo importante di Mark Cavendish, sempre a suo agio in questo tipo di prove. Il Team Sky, forte del contributo di un Geraint Thomas in recupero dalla caduta e nonostante un leggero ritardo all’intermedio (5”), ha disputato una seconda parte di tappa velocissima (addirittura l’ultimo Km è stato misurato in una velocità di 70 Km/h) e s’è momentaneamente collocata a soli 2” dall’Omega Pharma. Con un rendimento della Garmin-Sharp e della BMC sotto le aspettative (rispettivamente sesta a 17” e nona a 26”), solamente l’Orica-GreenEdge poteva impensierire veramente la leadership e, dopo un intermedio già molto performante (+3”), hanno saputo migliorare per soli 75 centesimi il tempo all’arrivo, abbassandolo a 25’56,01”. Arriva così la seconda vittoria consecutiva per la squadra australiana, che conquista la maglia gialla con Simon Gerrans, sesto australiano a indossarla nella storia della Grande Boucle. Onore quindi, oltre al nuovo leader della generale, anche a Michael Albasini, Simon Clarke, Matthew Goss, Daryl Impey, Brett Lancaster, Cameron Mayer, Stuart O’grady e Svein Tuft.
Possono sorridere anche Alberto Contador, perché la Saxo Tinkoff s’è difesa ottimamente, contenendo il distacco a soli 9” (dopo un primo intermedio addirittura vicinissimo alla testa) e posizionandosi al quarto posto alle spalle di Orica, Omega e Sky, e il Team Movistar, settimo a 19”. Ottime anche le prove della Lotto Belisol, quinta a 16”, e della Lampre Merida, ottava a 24”, mentre non entusiasmanti i rendimenti di Radioshack (+28”), Belkin (+36”) e Astana (+55”). Complessivamente, tuttavia, la tappa si è rivelata ancora meno determinante del previsto, in quanto le differenze tra le principali formazioni sono veramente minime e in proiezione della lotta per la maglia gialla finale gli unici a essere già piuttosto attardati sono i francesi Thibaut Pinot (FDJ, +42”) e Pierre Rolland (Europcar, +1’13”), in realtà chiamati a contendersi un posto tra i primi dieci più che il podio. Rispetto al grande favorito Chris Froome (Sky) Contador paga infatti soli 6”, Van den Broeck (Lotto Belisol), Hesjedal e Talansky (Garmin Sharp) 14”, Valverde (Movistar) 17”, Rodriguez (Katusha) 25” e Schleck 26”, con anche il nostro Damiano Cunego (Lampre Merida) ben piazzato a soli 22” di ritardo.
Domani è prevista una lunga tappa sulla carta per velocisti, da Cagnes-sur-Mer a Marsiglia per ben 228,5 Km, ma la presenza di quattro GPM (per quanto non impegnativi) e di un’ulteriore strappo a soli 12,5 Km dal traguardo potrebbero creare un po’ di selezione. La chiave di volta starà probabilmente nella voglia degli scattisti di attaccare per evitare la volata: se il ritmo del gruppo sarà molto sostenuto nelle ultime asperità molte delle ruote veloci potrebbero staccarsi e non riuscire a rientrare, così che i grandi favoriti potrebbero essere gli stessi protagonisti della terza tappa: Peter Sagan e Simon Gerrans. I capitani in lizza per la maglia gialla potranno invece iniziare a concentrarsi sull’ importante tappa di sabato, quando il primo arrivo in salita ad Ax 3 Domaines delineerà la classifica in modo più netto.

Giorgio Vedovati

RE THOR NON É ANCORA FINITO. VITTORIA DI HUSHOVD A MATREI

luglio 2, 2013 by Redazione  
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Il norvegese Thor Hushovd (BMC) si aggiudica la terza tappa del Giro d’Austria battendo in volata il compagno di squadra Daniel Oss e il belga Gianni Meersman (Omega-Quick Step). Quarto posto per Simone Ponzi (Astana) e quinto per Fabio Felline (Androni-Venezuela). Permane la leadership di Seeldraeyers che conserva senza problemi la maglia gialla.

Foto copertina: Hushovd si impone sul traguardo di Matrei (foto Mario Stiehl)

Alcuni maligni, dopo la campagna del nord, davano Thor Hushovd quasi per finito, come se si fosse già ritirato dal mondo del ciclismo, ma non avevano fatto i conti con l’orgoglio di questo 35enne norvegese: ebbene, nelle ultime due settimane ha vinto il campionato norvegese su strada e questa terza tappa del Giro d’Austria dimostrando anche ai più scettici che qualcosa da dire, questo corridore, ce l’avesse ancora; forse non sarà più livelli di due anni fa quando riuscì a diventare campione del mondo ma alcune vittorie riesce ad ottenerle nonostante tutto.
Il percorso della tappa odierna, che partiva da Heiligenbut per terminare dopo 119 chilometri a Matrei, non era impegnativo come nelle frazioni precedenti, anzi, e ciò lasciava presagire ad un arrivo di gruppo compatto.
Nei primi chilometri di corsa c’è stata la solita “lotteria” per andare in fuga e i fortunati di oggi sono stati dapprima il solo Ignatiev (Katusha) raggiunto successivamente da Kratochvila (Arbo Gebruder Weiss). Sin da subito per la coppia al comando sarebbe stato praticamente impossibile arrivare al traguardo perché il gruppo non ha concesso quasi nulla, e riprenderli non è stato un compito molto complicato.
Giunti all’ultimo chilometro il plotone si presentava compatto ma una caduta occorsa nelle parti iniziale del gruppo ha escluso alcuni velocisti come Ciolek dalla volata, rendendo il finale più incerto. A quel punto a prendere in mano la situazione sono stati gli alfieri della BMC con Greg Van Avermaet che trainava Oss e Hushovd; scansatosi il belga, Daniel Oss iniziava lo sprint con Hushovd a ruota, con l’azione del trentino talmente efficace da staccare tutti gli avversari, tranne Thor, che nei metri successivi lo saltava e andava a vincere. Secondo posto per Daniel Oss mentre terza piazza per Gianni Meersman (Omega-Quick Step).
Completano la Top Ten Ponzi (Astana), Felline (Androni-Venezuela), Van der Sande (Lotto-Belisol), Van Avermaet (BMC), Ratto (Cannondale), Ghyselinck (Cofidis) e Cantwell (Saxo Bank-Tinkoff).
Nulla cambia in classifica generale che vede sempre Seeldraeyers al comando.
Domani prevista ancora una tappa impegnativa vista la presenza del Grossglockner sul percorso e con gli scalatori in rampa di lancio.

Paolo Terzi

GIRO ROSA 2013, FINALMENTE BRONZINI REGINA

luglio 2, 2013 by Redazione  
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Giorgia Bronzini è la vincitrice della seconda frazione del Giro Rosa, il circuito campano di Pontecagnano Faiano. Ancora piazza d’onore per l’iridata Marianne Vos che però conserva la Maglia Rosa, ottima terza Barbara Guarischi

Foto copertina: lo spunto vincente della Bronzini e il funambolismo della Vos (www.girorosa.it)

Era ormai da tempo che attendevamo un acuto della campionessa piacentina, acuto giunto su un palcoscenico importante come la Corsa Rosa. Il circuito campano di Pontecagnano Faiano di oggi si prestava molto bene a tentativi coraggiosi: il percorso era decisamente più duro di quanto l’altimetria potesse raccontare, così che le velociste hanno man mano perso contatto una alla volta ben prima di giungere in vista del traguardo finale. Oggi non era certo fra le pronosticate ma, come lei aveva detto qualche tempo fa, nel suo allenamento ha cercato ultimamente di diventare un po’ più scalatrice e un po’ meno velocista. Così che giunti allo sprint finale, era ancora nel gruppo di testa. Quando Marianne Vos lancia la volata, la Bronzini si incolla alla sua ruota, ben conscia delle poche possibilità di vittoria. E’ la sorte a metterci lo zampino, facendo incontrare al tubolare posteriore della olandese un notevole buco sul manto stradale, che non la fa cadere ma la costringe a smettere di pedalare per qualche attimo. Ne approfitta quindi la piacentina che sorpassa la campionessa iridata e si lancia verso la vittoria. Nonostante il problema tecnico la Vos mantiene il secondo posto e rafforza la leadership grazie alla conquista anche oggi degli abbuoni dei traguardi volanti lungo il percorso. Chiude il podio un’ottima Barbara Guarischi.
Domani tappa di 99.3 Km con partenza e arrivo a Cerro al Volturno e traguardo posto in cima ad uno strappetto valevole come GPM di 2a categoria, lo stesso sul quale nel 2009 svettò Noemi Cantele

Lorenzo Alessandri
Twitter @LorenzoAleLS7

01-07-2013

luglio 1, 2013 by Redazione  
Filed under Ordini d'arrivo

TOUR DE FRANCE

L’australiano Simon Gerrans (Orica – GreenEDGE) si è imposto nella terza tappa, Ajaccio – Calvi, percorrendo 145,5 Km in 3h41′24″ alla media di 39,431 Km/h. Ha preceduto di 1″ lo slovacco Sagan e lo spagnolo Rojas Gil. Miglior italiano Francesco Gavazzi ( Astana Pro Team), 7°. Il belga Jan Bakelants (RadioShack – Leopard) è ancora maglia gialla con 1″ sul francese Simon e su Gerrans. Miglior italiano Damiano Cunego (Lampre – Merida), 16° a 1″.

GIRO D’ITALIA INTERNAZIONALE FEMMINILE

L’italiana Giorgia Bronzini (Wiggle Honda Pro Cycling Team) si è imposta nella seconda tappa, circuito di Pontecagnano Faiano, percorrendo 99,6 Km in 2h34′03″ alla media di 38,792 Km/h. Ha preceduto allo sprint l’olandese Marianne Vos (Rabo Women Cycling Team) e l’italiana Barbara Guarischi (Vaiano Fondriest). La Vos è ancora leader della classifica, con 17″ sull’italiana Marta Tagliaferro (MCipollini Giordana) e sulla Guarischi.

INTERNATIONALE ÖSTERREICH-RUNDFAHRT – TOUR OF AUSTRIA

Il belga Kevin Seeldraeyers (Astana Pro Team) si è imposto anche nella seconda tappa, Innsbruck – Kitzbüheler Horn, percorrendo 157,4 Km in 4h17′15″ alla media di 36,711 Km/h. Ha preceduto di 5″ il kazako Dyachenko e di 14″ l’italiano Fabio Aru (Astana Pro Team). Seeldraeyers è ancora leader della classifica con 43″ su Dyachenko e 59″ sull’austriaco Zoidl. Miglior italiano Aru, 5° a 1′29″.

ROMANIAN CYCLING TOUR (dilettanti)

L’italiano Riccardo Bolzan (Cycling Team Friuli) si è imposto nella seconda tappa, Marghita – Baia Mare, percorrendo 167,5 Km in 3h40′55″ alla media di 45,492 Km/h. Ha preceduto allo sprint il tedesco Baumann e l’italiano Alex Buttazzoni (Cycling Team Friuli). L’ucraino Mykhaylo Kononenko (Kolss Cycling Team) è ancora leader della classifica, con lo stesso tempo dei connazionali Buts e Khripta. Miglior italiano Bolzan, 21° a 28″.

ALMANACCO DEL DOPO TAPPA: QUI CALVI

luglio 1, 2013 by Redazione  
Filed under Approfondimenti

Come negli ultimi anni, dopo le cronache del Tour la giornata alla “Grande Boucle” di ilciclismo.it si chiude con il solito baule zeppo di golosità: la rassegna stampa internazionale; il parere dei tifosi; la colonna sonora dell’ultima frazione disputata, le “perle” dei telecronisti, la presentazione della tappa che verrà, le previsioni del tempo, il “Tour alla rovescia” e il ricordo del Tour del 1938. Seguiteci.

Foto copertina: la cittadella di Calvi (www.voglioviverecosi.com)

TOUR DE FRANCE, GIRO DEL MONDO

Italia

A Calvi Gerrans beffa Sagan. Bakelants resta in giallo (Gazzetta dello Sport)

Regno Unito

Simon Gerrans holds off Peter Sagan to win third stage (The Independent)

Simon Gerrans pips Peter Sagan to savour stage three win in Tour de France (The Times)

Gerrans takes stage three victory (The Daily Telegraph)

Francia

Gerrans s’offre Sagan (L’Equipe)

Spagna

Gerrans se anticipa a Sagan y Rojas se clasifica tercero (AS)

Gerrans anula a Sagan (Marca)

Gerrans supera a Sagan (El Mundo Deportivo)

Belgio

Gerrans remporte l’étape, Bakelants reste en jaunee (Le Soir)

Gerrans vloert Sagan op de meet, Bakelants behoudt geel (De Standaard)

Gerrans remporte la 3e étape, Bakelants garde le maillot jaune (L’Avenir)

Un kangourou saute Sagan, Bakelants reste en jaune (La Dernière Heure/Les Sports)

Jan Bakelants conserve le maillot jaune après le succès de Gerrans à Calvi, Gilbert 5e (Sudinfo.be)

Paesi Bassi

Gerrans klopt Sagan nipt (De Telegraaf)

Germania

Gerrans gewinnt 3. Tour-Etappe – Martin zeitgleich (Berliner Zeitung)

Gerrans holt sich Sieg bei dritter Etappe der Tour de France (Westdeutsche Allgemeine Zeitung)

Lussemburgo

Andy Schleck zeitgleich mit Tagessieger Simon Gerrans (Luxemburger Wort / La Voix du Luxembourg)

Dritte Etappe geht an GerransDritte Etappe geht an Gerrans (Tageblatt)

Repubblica Slovacca

Sagan finišoval na druhom mieste! V cieli ho vraj limitovalo zranenie (Pravda)

Canada

Simon Gerrans holds off Peter Sagan to win hilly third stage of Tour de France (The Globe and Mail)

USA

Gerrans Restores Team’s Reputation With Win (The New York Times)

Colombia

Simon Gerrans ganó la tercera etapa del Tour de Francia (El Tiempo)

Simon Gerrans se impuso en un apretado esprín en la tercera etapa del Tour de Francia (El Espectador)

Australia

A win for Gerrans (The Age)

Gerrans’ historic win for Aussie team (The Australian)

Aussie Gerrans wins in photo finish (Herald Sun)

BOX POPULI

Ogni giorno, a partire dalla prima tappa, qui troverete i commenti degli appassionati di ciclismo, gente che le corse non le segue solo davanti alla tv, ma le vive sia andando ad applaudire i campioni lungo le strade, sia ricalcando le stesse rotte e sudando in sella ad una bici.

Howling Wolf14: Deludentissimo Moser. Non è nemmeno riuscito a rimanere nel gruppo di testa. Che cos’è accaduto?

N@po: Gruppo di pecoroni in transumanza. Corsica tradita. A Calvi si sarebbe potuto dinamitare il tour invece nulla. Deludentissime intere formazioni (Cannondale e Lampre a dir poco imbarazzanti). Al giro, nella prima settimana, malgrado le tempeste, si è vista bagarre continua qui una totale assenza di colpi d’ala da parte dei potenziali protagonisti. Ripeto, la tappa di Calvi si prestava a far saltare molte teste. Si è trasformata in una transumanza.

Succhiaruote: Vero, primi giorni di Tour insignificanti. Quando in gruppo non c’è voglia di dar battaglia non c’è percorso che tenga. Forse c’è interesse a trasformare il Tour da corsa ciclistica in evento puramente mediatico o forse i big non sono così big da mettersi subito in gioco, non so darmi una spiegazione per questa Grand Depart (!) tecnicamente imbarazzante.

JohnCipollina: Poca battaglia è vero ma anche il percorso non era così “duro” come sembrava. La seconda tappa oggettivamente non si prestava ad attacchi degli uomini di classifica. La terza è stata enfatizzata dai disegni altimetrici “generosi” , quando invece il Marsolino non sembrava per niente duro. Anche la discesa non è tecnica , quindi gli uomini di classifica non avevano chances di creare distacchi.
Un pò come l’ allungo di Froome sul cavalcavia ad Ajaccio. Insomma è già tanto che il Tour abbia messo un inizio più mosso rispetto alle classiche 5 o 6 tappe “biliardo”.
Ps: le tappe “biliardo” comunque arriveranno nella seconda settimana

N@po: La terza tappa era durissima. Bastava che una squadra accendesse le polveri e sarebbe stato uno sfracello. Invece sono andati a zonzo (non a Zonza , purtroppo, perchè avrebbe significato che erano in direzione Col Bavella ovvero il meglio della Corsica by bike) a ruota di Voigt.. La giustificazione delle strade pericolose non esiste. Con tutte quelle curve non si possono fare grandi velocità in discesa. E’ stata solo una totale mancanza di motivazioni. Il tour 2013 è nato con una povertà di protagonisti imbarazzante, la Sky (col suo treno) temeva come la peste queste tappe, incontrollabili, ed il resto del plotone si è adeguato supinamente. Peraltro sky si è disfatta malgrado la transumanza, e metà dei suoi effettivi si è comunque staccato. Non voglio immaginare cosa sarebbe successo in caso di battaglia.

JohnCipollina: Durissima , ma sei serio? Cassani è tre giorni che diceva che a Calvi sarebbero arrivati in 60/70. Allora la tappa di Firenze al Giro com’era ? hors categorie? Ma in Francia “truccano” le altimetrie

Mauro Facoltosi: Confrontate l’altimetria della tappa di Marsiglia (in programma dopodomani) proposta sul sito ufficiale del Tour con quella pubblicata da Bicisport (e pure fornita da ASO). La prima appare decisamente “gonfiata”

N@po: Vai a farla in bicicletta e poi ne riparliamo. Ti assicuro che ci sono pochi percorsi paragonabili per tortuosità ed assoluta assenza di pianura. Non sempre i grafici sono esaustivi.

JohnCipollina: io continuo a definirla interessante ma non certo durissima, nè tantomeno importante dal punto di vista della classifica generale. E ti ripeto che Cassani (che in bici ci va) ha sempre detto che a Calvi arrivava un gruppetto abbastanza numeroso. Anche quella di Marsiglia è abbastanza ridicola…sembra una “Pordenone – Arabba” e invece è una “Poggibonsi – Follonica”. Per carità la volata sarà difficile ma insomma….

Nebe1980: Beh comunque al giro le prime tappe che non sono più dure di queste hanno provocato bagarre anche tra i big (vedi Marina di ascea). Certo si tratta di volerlo fare ma i cosiddetti outsiders se avessero il coraggio di osare dovrebbero cominiciare qui. Nel 2011 Schleck ha perduto il tour nonostante la sua impresa nella tappa del galibier fondamentalmente perchè aveva poco vantaggio su Evans alla vigilia della crono. E sai perchè? perchè le tappe dei Pirenei sembravano tappe di pianura… non c’è stato un solo attacco sui pirenei eccetto quello di FranK Schleck che era evidentemente uno specchietto per le allodole.
In ogni caso confermo la mie impressioni di sempre. Tra Giro e tour non c’è paragone, al tour ci saranno più soldi ma il giro è decisamente superiore

in collaborazione con gli utenti del Forum dello scalatore (www.salite.ch)

DISCOTOUR: la colonna sonora della tappa del Tour scelta per voi da ilciclismo.it

Australia (Mango)

a cura di DJ Jorgens

LA TAPPA CHE VERRA’ – 4a TAPPA: NIZZA – NIZZA (cronometro a squadre – 25 Km)

Sarà una cronosquadre del “nuovo corso” il primo atto in continente del Tour dopo lo start dalla Corsica. Il percorso sposa la filosofia adottata nel 2009 per le prove collettive, abbandonando i troppo invasivi (e invisi a buona parte del gruppo) chilometraggi monstre per tracciati più snelli e poco inclini a “terremotare” la classifica, come saranno i 25 Km del circuito predisposto attorno alla citta di Nizza. Altimetricamente sarà un “piattone” quasi costante, spezzato da radi e brevi falsipiani, sul quale le formazioni più dotate gireranno facendo registrare medie piuttosto elevate, anche superiori ai 55 Km/h. Unica insidia il vento, che potrebbe infastidire la marcia delle squadre nei due tratti previsti lungo il mare, vale a dire nei primi 8 Km e nei 7000 metri che conduranno al traguardo, come tradizione collocato sulla celebre Promenade des Anglais

METEO TOUR
Le previsioni si riferiscono agli orari di partenza, passaggio e arrivo della tappa Nizza – Nizza (cronometro a squadre)

Nizza – partenza prima squadra : poco nuvoloso, 30°C (percepiti 29°C), venti moderati da S (10 Km/h), umidità al 38%
Nizza – arrivo ultima squadra: nuvole sparse, 29,6°C (percepiti 28,5°C), venti moderati da S (11 Km/h), umidità al 39%

I MISTERI DELLA CASSAPANCA

Gli strafalcioni dei giornalisti al seguito del Tour

Bulbarelli, parlando del Giro del 1987: “Bisogna chiarire a distanza di mezzo secolo”
Conti: “Tappa di Grenoble, creò questa maglia gialla”
Piva: “In cima manca 13 Km”
Bulbarelli, parlando di un incontro tra un tifoso e Roche: “Non ha resistito a chiedergli una domanda sulla tappa su Sappada”
Pancani: “Trasferimento sul continente” (se ne vanno in America?)
Pancani: “Formazione rocciose erose dal tempo” (dal vento, semmai)
Conti: “Cronometro che potrebbe capire la condizione”
Pancani: “Minera” (Minard)
Pancani: “Testa a testa tra Sagan e tra Gerrans”
Bulbarelli: “La nostra teca in uscita monitoriale” (che ti sei bevuto?)
Bulbarelli: “Proporra ai nostri telespettatori”
Conti, parlando del successo di Visentini al Giro: “Lui ha saputo battere tutti questi grandi del ciclismo al Giro d’Italia del 1986″ (nell’elenco appena citato c’erano corridori che quell’anno non corsero il Giro)
Severini (Giro donne): “Lo sprint di ieri che è arrivata seconda”
Bulbarelli, sempre parlando del Giro 1987: “Nella crono, il giorno prima di Sappada” (era due giorni dopo)
Letour.fr (sito ufficiale): “Gorka Izaguirre Insausti” e “Jon Izaguirre Insausti” (il cognome esatto è Izagirre Insausti; il secondo si chiama Ion)
Letour.fr: Murilo Antoniobil Fischer (Murilo Antonio Fischer)
Televideo: “Chavanal” (Chavanel)

IL GIRO DI GOMEZ
In questa rubrica vi faremo rileggere i piani alti della classica, come li avrebbe visti Gomez Addams nelle sue letture del giornale in “verticale”… vale a dire le classifiche giornaliere viste al contrario, dal punto di vista della maglia nera!

Ordine d’arrivo terza tappa, Ajaccio – Calvi

1° Tom Veelers
2° Nacer Bouhanni s.t.
3° Roberto Ferrari a 7′29″
4° Kris Boeckmans s.t.
5° Sep Vanmarcke s.t.

Classifica generale

1° Nacer Bouhanni
2° Tom Veelers s.t.
3° Geraint Thomas a 7′29″
4° Dmitriy Muravyev s.t.
5° Roberto Ferrari s.t.

IL PRIMO TOUR DI GINETTACCIO
Salite sulla macchina del tempo e tornante indietro con noi fino al luglio del 1938, al primo dei due Tour conquistata da Gino Bartali, rivissuto attraverso i titoli de “La Stampa” e le altimetrie d’epoca dell’archivio di www.ilciclismo.it

7 LUGLIO 1938 – 3a TAPPA: SAINT BRIEUC – NANTES (238 Km)

IL VINCITORE DI TURNO: SCHULTE
Inizio calmo e finale tumultuoso
Per ore e ore la corsa, ostacolata dal vento, dalla pioggia e dal freddo, non ha un sussulto, poi, nei pressi di Nantes, la lotta si scatena furibonda – Gli “azzurri” resistono e si piazzano in buona posizione – Oggi tre brevi tappe

ARCHIVIO ALMANACCO

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UN SALUTO DA…. CALVI

GERRANS ANTICIPA SAGAN A CALVI

luglio 1, 2013 by Redazione  
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Lo slovacco deve accontentarsi per il secondo giorno consecutivo della piazza d’onore alle spalle di Simon Gerrans, primo australiano a vincere al Tour per una squadra australiana. Nessuno scossone tra i big della classifica, già proiettati alla cronosquadre di domani.

Foto copertina: Gerrans si impone con un colpo di reni sul traguardo di Calvi (foto AFP)

La terza tappa del Tour de France ha risalito la costa occidentale della Corsica da Ajaccio a Calvi: 145,5 Km piuttosto frastagliati, con quattro GPM dislocati lungo il percorso che rendevano estremamente interessante e aperta la corsa. Dopo il secondo posto della seconda tappa, il grande favorito per la frazione odierna era lo slovacco Peter Sagan (Cannondale), che tuttavia non ha ancora recuperato dalle botte doloranti dovute alla caduta del primo giorno e non è riuscito a imporsi nella volata conclusiva, al termine di una corsa rimasta aperta fino all’ultimo.
La tappa è stata contraddistinta da una fuga di cinque uomini avvantaggiatasi fin dal primo chilometro: l’olandese Lieuwe Westra (Vacansoleil-DCM), l’australiano Simon Clarke (Orica-GreenEdge) e i francesi Sébastien Minard (AG2R La Mondiale), Alexis Vuillermoz (Sojasun) e Cyril Gautier (Europcar). La vittoria a Calvi faceva tuttavia gola a molti e i fuggitivi, dopo aver accumulato un vantaggio massimo di 4’20” al Km 17, sono stati tenuti costantemente sotto tiro. Il primo palpito della gara è stato il Col de San Bastiano, una facile ascesa di quarta categoria, dove Clarke, già vincitore della classifica della montagna nell’ultima Vuelta, ha preceduto in una serrata volata il francese Vuillermoz. Allo sprint intermedio di Sagone (Km 29) i fuggitivi sono transitati senza disputare la volata, capeggiati da Minard, ma nel gruppo i velocisti si sono dati battaglia, pur senza dare fondo al pieno della loro potenza: Marcel Kittel (Argos-Shimano) ha avuto la meglio su Greipel e Cavendish, guadagnando qualche punto su Sagan nella lotta per la maglia verde. È la seconda asperità di giornata, il Col de San Martino (3^ cat.), che rompe ogni illusione di successo per i fuggitivi: lungo i 7,5 Km al 5,4% di pendenza media, mentre nel gruppo dei fuggitivi Clarke vinceva la volata su Vuillermoz, il gruppo ha aumentato notevolmente l’andatura per impulso della Saxo-Tinkoff, seguito immediatamente dalla reazione delle squadre degli altri principali contendenti per la conquista del Tour. Subito dopo la discesa è stata la volta della Côte de Porto, una breve asperità di 2 Km ma piuttosto impegnativa (6,4% la media), tanto da mettere in difficoltà alcuni velocisti tra cui Cavendish, con l’ennesima volata vincente di Clarke al GPM, che raggiungeva così virtualmente nella classifica generale della montagna Pierre Rolland (senza tuttavia riuscire a conquistare la maglia a pois).
Il gruppo, che al terzo scollinamento di giornata aveva solamente una manciata di secondi di distacco dai battistrada, capisce che è ancora presto per ricucire la fuga e torna a concedere un nuovo piccolo margine, con la Radioshack Leopard, quasi sempre nella persona del quarantunenne Jens Voigt, a tirare per difendere la maglia gialla. La corsa si trascina così tranquillamente verso il finale contraddistinto da una salita di seconda categoria: il Col de Marsolino (3,3 Km all’8,1% di pendenza media), posizionato a soli 13,5 Km dal traguardo. Nel falsopiano precedente alla salita vera e propria Clarke e Minard hanno allungato sul resto della compagnia, mentre tutti i principali velocisti si staccavano dal gruppo. Gautier ha tentato di rientrare sulla testa della corsa, dove Clarke ha allungato in solitaria e con grande decisione sulla salita vera e propria. Il primo a evadere dal gruppo è stato Igor Anton (Euskaltel Euskadi), senza riuscire a fare la differenza, mentre Rolland, lanciato dal compagno di squadra Davide Malacarne, rientrava su Clarke (premiato giustamente come più combattivo di giornata) e lo staccava, involandosi alla conquista di altri punti per rafforzare la propria maglia a pois. I capitani si sono controllano, scollinando a una quindicina di secondi di ritardo, e lungo la discesa tecnica verso Calvi ci hanno provato Sylvain Chavanel, Lars-Peter Nordaugh e Mikel Nieve (Euskaltel Euskadi), ricompattandosi con Rolland a 8 Km dall’arrivo e ingaggiando una combattutissima lotta a distanza con il gruppo, privo di una squadra organizzata in forze per richiudere ma con più gregari delle varie squadre al lavoro rispetto alla simile situazione tattica della tappa di ieri. A 4 Km ha rilanciato Nordaugh seguito da Chavanel, ma il gruppo ha ricucito e si è lanciato ad altissima velocità, mentre uno scatto prepotente di Tom Dumoulin (Argos-Shimano) si esauriva a soli 500m dal successo. Nella volata Sagan ha preso la ruota di Gerrans, ma, lanciatosi, non ha saputo fare di più che affiancare l’australiano, che ha così tagliato per primo il traguardo con un margine di soli 5 cm; terzo si è classificato José Rojas (Movistar), seguito da Michal Kwiatkowski (Omega Pharma) e Philippe Gilbert (BMC). Il giovane slovacco si consola con la conquista della maglia verde, mentre Jan Bakelants (Radioshack Leopard) conserva la maglia gialla con un solo secondo di margine su un ancora folto gruppo di atleti.
Domani, dopo il ritorno sul continente, sarà il turno della cronometro a squadre di Nizza: 25 Km quasi perfettamente pianeggianti e con pochissime curve, dove si registreranno altissime velocità e potrebbe rivestire un ruolo importante il vento. Le squadre da battere dovrebbero essere il Team Sky, la Garmin-Sharp, la BMC e l’Omega Pharma – Quick Step (soprattutto se Tony Martin avrà recuperato dalla caduta nella prima tappa), con possibili out-sider la Belkin, l’Orica-GreenEdge e l’Astana. Il motivo principale d’interesse sarà tuttavia l’ipotetico distacco che la Saxo-Tinkoff di Alberto Contador potrebbe pagare rispetto alla Sky di Chris Froome, calcolabile sulla carta in circa 30”, ma c’è curiosità per rivalutare la Movistar, già seconda a grande sorpresa nella cronometro a squadre di Ischia del Giro d’Italia.

Giorgio Vedovati

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