CIOLEK PIÚ RAPIDO DI TUTTI

luglio 5, 2013 by Redazione  
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Il tedesco Gerald Ciolek (MTN-Qhubeka) risolve a proprio favore la volata che ha contraddistinto la sesta tappa del Giro d’Austria. Il corridore tedesco è riuscito ad anticipare sul traguardo Simone Ponzi (Astana) e l’australiano Jonathan Cantwell (Saxo Bank-Tinkoff). Il belga Kevin Seeldraeyers, pur essendo stato vittima di una caduta nel finale, continua a guidare la classifica generale.

É stata sufficiente una “mezza ruota” a Gerald Ciolek per aggiudicarsi la sesta frazione dell’International Osterreich Rundfahrt, noto semplicemente anche come Giro d’Austria, distruggendo invece le speranze di vittoria di Simone Ponzi, che è stato comunque bravo a tentare una difficile rimonta. Per il tedesco si tratta della quarta vittoria stagionale, numero che non raggiungeva dal 2007 quando militava nella T-Mobile.
Per quanto riguarda il tracciato della tappa odierna che partiva da Maria Taferl e che terminava a Poysdorf dopo 182 chilometri di corsa, presentava un profilo altimetrico non troppo impegnativo – 3 GPM, due di 4a e uno di 3a categoria, posizionati lontani dal traguardo – e difficilmente sarebbe sfuggita alle squadre dei velocisti.
Dopo la partenza si forma la fuga di giornata, composta da tre corridori, Fouchard (Cofidis), Springer (Team Voralberg) e Edmuller (Arbo Gerbruder Weiss). Questi atleti al comando riusciranno a guadagnare un vantaggio massimo di quasi sei minuti, ma la guardia effettuata dai team degli sprinter non ha consentito ai fuggitivi di poter pensare di giocarsi la tappa.
Il ricongiungimento avverrà a 12 chilometri dalla conclusione, dopo che le squadre interessate alla vittoria di tappa avevano già alzato la velocità da tempo.
Si giunge così nell’ultimo chilometro con Astana e MTN-Qhubeka che guidano il gruppo, con i treni già pronti a lanciare i propri uomini veloci, ma ad un certo punto scivola a centro gruppo l’austriaco Marco Haller che causa l’effetto domino, mandando a terra altri corridori, tra i quali spicca la maglia gialla Seeldraeyers, il quale impiega qualche minuto per riprendersi.
Nel frattempo la volata è partita con Gerald Ciolek che esce impetuoso a centro strada e cerca di allungare sugli altri; l’unico che prima gli “prende la ruota” e poi cerca di rimontarlo è Simone Ponzi, ma l’azione del bresciano si spegne appena sulla linea d’arrivo, tagliata dal tedesco a braccia alzate. All’ultimo gradino del podio si classifica l’australiano Jonathan Cantwell.
Completano la Top Ten Van der Sande (Lotto-Belisol), Felline e Bertazzo (Androni-Venezuela), Hushovd (BMC), Malaguti (Androni-Venezuela), Biedermann (Voralberg) e Sutton (Sky).
In classifica generale, come detto, a comandare è sempre Seeldraeyers che dovrà riprendersi velocemente dalla caduta perché domani è in programma la cronometro che deciderà la classifica generale, tracciata per 24 chilometri attorno a Podersdorf.

Paolo Terzi

CROLLO VOS, LA ABBOTT NE APPROFITTA SUL BEIGUA

luglio 5, 2013 by Redazione  
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Incredibile stravolgimento di classifica nella spettacolare tappa del Monte Beigua, con Mara Abbott che ha conquistato la Maglia Rosa con una grandissima azione in salita, strappandola ad una Vos incappata in una giornata di crisi nera. Grandissima Cauz, seconda; eterna Luperini terza al traguardo

Foto copertina: il colpaccio della Abbot sulla cima del Beigua (www.girorosa.it)

Lo sport, come la vita, è strano: meno di 24 ore fa eravamo qua ad osannare la potenza e la manifesta superiorità di Marianne Vos in questo Giro Rosa. Oggi però, nell’attesissima frazione del Monte Beigua, è successo di tutto e di più. La sorpresa più grande è la crisi nera che ha colpito l’ormai ex maglia rosa lungo l’ascesa del picco ligure. Una crisi forte, senza rimedio, che l’ha costretta a una resa inaspettata vista la condizione di forma mostrata nelle prime 4 frazioni, in cui l’iridata aveva conquistato 2 vittorie e due secondi posti. Ad approfittarne la ventisettenne statunitense Mara Abbott, che con una grandissima dimostrazione di forza ha staccato tutti chilometro dopo chilometro nella dura ascesa ligure. La scalatrice di Boulder (Colorado) è scattata ai piedi della salita, lasciandosi subito alle spalle tutte le dirette avversarie: la prima a farne le spese, come detto, è stata clamorosamente la ex Maglia Rosa Marianne Vos, mentre un terzetto tutto italiano formato da Luperini, Guderzo e Cauz navigava attorno ai 50” di ritardo a metà ascesa. Ma oggi la statunitense era inarrestabile, e metro dopo metro, il suo vantaggio incrementava inesorabilmente, così che sul traguardo il distacco della prima inseguitrice alle sue spalle, una spledida Francesca Cauz (classe 92), è stato di 1’44”. Terza e quarta rispettivamente le altre azzurre Luperini – eterna protagonista nonostante le 39 primavere sulle spalle – e Guderzo, giunte a 1’50” dalla Abbott. Saltata anche l’altra favorita alla vittoria finale, Evelyn Stevens, che ha pagato il tentativo iniziale per mandare fuorigioco l’iridata olandese con 3’51”. Una stremata Marianne Vos è giunta a ben 5’15”, salutando così i colori del primato, indossati dalla statunitense già vincitrice del Giro 2010.

Lorenzo Alessandri
Twitter @LorenzoAleLS7

04-07-2013

luglio 4, 2013 by Redazione  
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TOUR DE FRANCE

Il tedesco André Greipel (Lotto Belisol Team) si è imposto nella sesta tappa, Aix-en-Provence – Montpellier, percorrendo 176,5 Km in 3h59′02″ alla media di 44,303 Km/h. Ha preceduto allo sprint lo slovacco Sagan e il tedesco Kittel. Miglior italiano Roberto Ferrari (Lampre – Merida), 9°. Il sudafricano Daryl Impey (Orica – GreenEDGE) è la nuova maglia gialla con 3″ sul norvegese Boasson Hagen e 5″ sull’australiano Gerrans. Miglior italiano Davide Malacarne (Team Europcar), 53° a 1′18″.

GIRO D’ITALIA INTERNAZIONALE FEMMINILE

La statunitense Mara Abbott (Exergy Twenty16) si è imposta nella quinta tappa, Varazze – Monte Beigua, percorrendo 73,3 Km in 2h25′25″ alla media di 30,244 Km/h. Ha preceduto di 1′44″ l’italiana Francesca Cauz (Top Girls Fassa Bortolo) e di 1′49″ l’italiana Fabiana Luperini (Faren – Kuota). La Abbott è la nuova leader della classifica, con 1′27″ sull’italiana Tatiana Guderzo (MCipollini Giordana) e 1′34″ sulla Luperini.

INTERNATIONALE ÖSTERREICH-RUNDFAHRT – TOUR OF AUSTRIA

L’elvetico Mathias Frank (BMC Racing Team) si è imposto anche nella quinta tappa, St. Johann-Alpendorf – Sonntagberg, percorrendo 228,3 Km in 5h21′41″ alla media di 42,582 Km/h. Ha preceduto di 5″ il polacco Majka e di 6″ il francese Edet. Miglior italiano Patrick Facchini (Androni Giocattoli – Venezuela), 6° a 9″. Il belga Kevin Seeldraeyers (Astana Pro Team) è ancora leader della classifica con 52″ sull’austriaco Zoidl e 1′04″ sul kazako Dyachenko. Miglior italiano Fabio Aru (Astana Pro Team), 9° a 2′37″.

ROMANIAN CYCLING TOUR

L’ucraino Vitaliy Buts (Kolss Cycling Team) si è imposto nella quinta tappa, Botosani – Vaslui, percorrendo 189,2 Km in 4h47′50″ alla media di 41,232 Km/h. Ha preceduto allo sprint l’italiano Antonio Viola (Vini Fantini – D’Angelo&Antenucci – Kyklos) e il rumeno Grosu. L’ucraino Vitaliy Buts (Kolss Cycling Team) è ancora leader della classifica, con 14″ sui connazionali Khripta e Zagorodniy. Miglior italiano Riccardo Bolzan (Cycling Team Friuli), 17° a 42″.

ALMANACCO DEL DOPO TAPPA: QUI MONTPELLIER

luglio 4, 2013 by Redazione  
Filed under Approfondimenti

Come negli ultimi anni, dopo le cronache del Tour la giornata alla “Grande Boucle” di ilciclismo.it si chiude con il solito baule zeppo di golosità: la rassegna stampa internazionale; il parere dei tifosi; la colonna sonora dell’ultima frazione disputata, le “perle” dei telecronisti, la presentazione della tappa che verrà, le previsioni del tempo, il “Tour alla rovescia” e il ricordo del Tour del 1938. Seguiteci.

Foto copertina: la Promenade du Peyrou a Montpellier (www.multimediaphoto.com)

TOUR DE FRANCE, GIRO DEL MONDO

Italia

A Montpellier fa festa Greipel. Impey, maglia gialla storica (Gazzetta dello Sport)

Sudafrica

Impey becomes first African to wear yellow in Tour de France (BDlive)

SA’s Impey leads Tour de France (The Post)

Regno Unito

Cavendish narrowly misses out on back-to-back victories (The Independent)

Greipel outsprints Cavendish on stage six (The Times)

Greipel powers to first stage win (The Daily Telegraph)

Francia

Greipel en puissance (L’Equipe)

Spagna

Greipel gana el esprint y el sudafricano Impey, nuevo líder (AS)

El ‘increíble’ Greipel impone su fuerza en Montpellier (Marca)

André Greipel en honor a su jefe de filas (El Mundo Deportivo)

Belgio

Greipel s’impose devant Sagan (Le Soir)

Greipel wint koninklijke sprint (De Standaard)

Greipel devance Sagan d’un vélo, Impey 1er maillot jaune africain (L’Avenir)

L’étape pour Greipel, le jaune pour l’Afrique (La Dernière Heure/Les Sports)

André Greipel gagne la 6e étape dans un sprint royal, Daryl Impey premier Africain en jaune! (Sudinfo.be)

Greipel brengt Lotto-Belisol van de hel naar de hemel (Het Nieuwsblad)

Paesi Bassi

Greipel laat Lotto juichen. Historisch geel in Tour (De Telegraaf)

Germania

Deutscher Andre Greipel gewinnt 6. Etappe (Berliner Zeitung)

Sieberg verhilft Greipel zum Sieg in Montpellier (Westdeutsche Allgemeine Zeitung)

Lussemburgo

Greipel sprintet zum Erfolg, Impey fährt ins Gelbe Trikot (Luxemburger Wort / La Voix du Luxembourg)

Greipel sprintet zum Etappensieg (Tageblatt)

Repubblica Slovacca

Sagan opäť druhý. V záverečnom špurte nestačil na Greipela (Pravda)

Canada

Andre Greipel wins Stage 6 of Tour de France in sprint finish (The Globe and Mail)

USA

Andre Greipel Wins 6th Stage of Tour (The New York Times)

Colombia

Nairo Quintana sufrió una caída en la sexta etapa del Tour de Francia (El Tiempo)

André Greipel ganó la sexta etapa del Tour de Francia (El Espectador)

Australia

Gerrans loses lead, Greipel wins stage 6 (The Age)

Aussies refuse to hand over yellow jersey (Herald Sun)

BOX POPULI

Ogni giorno, a partire dalla prima tappa, qui troverete i commenti degli appassionati di ciclismo, gente che le corse non le segue solo davanti alla tv, ma le vive sia andando ad applaudire i campioni lungo le strade, sia ricalcando le stesse rotte e sudando in sella ad una bici.

Scattista: Oggi sembra molto probabile una volata e dovrebbe essere anche molto bella e combattuta, visto che i grandi velocisti e i loro treni si sono “presi le misure” ieri. Cavendish favorito grazie alla sua grande esplosivita’, ma penso che visto il successo di ieri le altre squadre faranno lavorare di piu’ la omega, per sfruttarne il lavoro. Si vedra’ anche se la lotto riuscira’ a fare un treno piu’ organizzato dopo il disastroso treno di ieri.

Nebe1980: Siamo alle solite. Cominciano i tavoli da biliardo

Profpivo: Intanto ritirato Van den Broeck dopo la caduta nella volata di ieri. Peccato, era senz’altro da podio sul percorso di quest’anno.

Scattista: che bella la Francia!

JohnCipollina: Se l’arrivo “tira” leggermente dico Sagan , se non tira questo Cavendish sembra imbattibile. Comunque prima settimana con percorso leggermente più movimentato del solito (ad es. prima settimana nella Francia del Nord), ma assolutamente nulla di che. Seconda settimana addirittura peggio fino al Ventoux , quindi buone pennichelle pomeridiane a tutti!

Scattista: l’importanza della squadra! Oggi la lotto e’ stata perfetta, forse dopo una possibile ’strigliata’ dai DS ieri ;) Cavendish partito lunghissimo e anche la pendenza non l’ha aiutato. Sagan tatticamente perfetto, ma Greipel non e’ proprio l’ultimo arrivato! E’ una bestia!

Nisky: Tavoli o non tavoli la Francia mi piace e più dell’Italia…tanto verde e posti seppur semplici ricchi di storia e bellezze naturali

in collaborazione con gli utenti del Forum dello scalatore (www.salite.ch)

DISCOTOUR: la colonna sonora della tappa del Tour scelta per voi da ilciclismo.it

Africa (Toto)

a cura di DJ Jorgens

LA TAPPA CHE VERRA’ – 7a TAPPA: MONTPELLIER – ALBI (205,5 Km)

E’ la vigilia delle prime tappe di montagna e, per approcciare al meglio l’appuntamento, gli organizzatori hanno predisposto un’ideale frazione di “acclimatazione”. Ci sarà ancora una volta, per il terzo giorno consecutivo, un traguardo appetibile ai velocisti ma prima di arrivarci ci sarà la possibilità di “scaldare” la gamba affrontando un colle di seconda categoria, la Croix de Mounis. La pendenza è interessante per questo tipo di esercizio (6,7 Km al 6,5%) ma, al contempo, non andrà troppo a rompere le uova nel paniere alle squadre degli sprinter, collocata com’è ad un centinaio di chilometri dall’arrivo. Sicuramente, a quel punto della gara, sarà in corso il tentativo di giornata, il cui vantaggio acquisito, complice la facilità del tratto successivo, pian piano verrà “sgretolato” dall’azione dei treni, favorita anche dall’assenza di altre rilevanti difficoltà nel finale. L’ultimo dei 4 GPM di giornata, tutti pedalabili, dovrà essere, infatti, superato a 35 Km dal traguardo e la facilità della strada nel rimanente tratto verso Albi darà la fatale botta di grazie alle residue energie dei fuggitivi.

METEO TOUR
Le previsioni si riferiscono agli orari di partenza, passaggio e arrivo della tappa Montpellier – Albi

Montpellier : cielo sereno, 27,4°C (percepiti 25°C), venti moderati da NNE (15-22 Km/h), umidità al 44%
Lacaune (Km 119): cielo sereno, 23°C (percepiti 21°C), venti moderati da NNW (11-18 Km/h), umidità al 56%
Albi : cielo sereno, 27,9°C (percepiti 30°C), venti deboli da NW (7-9 Km/h), umidità al 61%

I MISTERI DELLA CASSAPANCA

Gli strafalcioni dei giornalisti al seguito del Tour

Cassani, ricordando l’episodio del Tour 2011 : “Hoogerland e Freire furono investiti da una macchina” (lo spagnolo era Flecha)
Pancani: “Abbuoni cronometrici” (orologi in premio?)
Bulbarelli: “La tappa di oggi non presentava GPM” (ce ne era uno)
Cassani: “E’ stato tutto il giorno in mezzo all’ammiraglia”
Pancani: “Da una parte coloro che non vedono l’ora che finisca la pianura” (a dire il vero oggi era la prima tappa di vera pianura)
De Luca: “Molto seremo Roberto Ferrari”
De Luca: “Fon Poppel” (Van Poppel si pronuncia come si scrive)
Severini (Giro Donne): “Mara Abbott, vincitrice nel 2012″ (l’ha vinto nel 2010)
Severini (Giro Donne): “Penalizzata per un rifornimento non consentito di 40 secondi” (è durato troppo?)
Televideo: “Andre Greipel” (Andrè)
Televideo: “Scivolata di Cavendish, che fatica ma rientra prontamente sul gruppo, anche se lo paga sul traguardo” (pizzo?)

IL GIRO DI GOMEZ
In questa rubrica vi faremo rileggere i piani alti della classica, come li avrebbe visti Gomez Addams nelle sue letture del giornale in “verticale”… vale a dire le classifiche giornaliere viste al contrario, dal punto di vista della maglia nera!

Ordine d’arrivo sesta tappa, Aix-en-Provence – Montpellier

1° Alexey Lutsenko
2° Janez Brajkovic s.t.
3° Dmitriy Muravyev a 3′12″
4° Sep Vanmarcke a 3′38″
5° Johnny Hoogerland s.t.
Primo italiano Elia Favilli, 7° a 3′38″

Classifica generale

1° Tom Veelers
2° Dmitriy Muravyev a 37″
3° Assan Bazayev a 1′26″
4° Benjamin Noval Gonzalez a 1′41″
5° Jerome Cousin a 2′07″
Primo italiano: Adriano Malori, 8° a 3′38″

IL PRIMO TOUR DI GINETTACCIO
Salite sulla macchina del tempo e tornante indietro con noi fino al luglio del 1938, al primo dei due Tour conquistata da Gino Bartali, rivissuto attraverso i titoli de “La Stampa” e le altimetrie d’epoca dell’archivio di www.ilciclismo.it

12 LUGLIO 1938 – 7a TAPPA: BAYONNE – PAU (115 Km)

MIDDELKAMP PRIMO A PAU
La solita volata sul gruppo compatto
Oggi riposo e domani attacco ai Pirenei

13 LUGLIO 1938 – GIORNO DI RIPOSO A PAU

AI PIEDI DEI PIRENEI
“Il Giro di Francia comincia oggi”
Dicono gli “scalatori” che hanno promesso battaglia

ARCHIVIO ALMANACCO

Selezionare la voce “Tour de France″ nel menù “Corse” (in home, sopra la copertina)

UN SALUTO DA…. MONTPELLIER

I DUE VOLTI DELLA LOTTO-BELISOL: TRIONFA GREIPEL, ABBANDONA VAN DEN BROECK

luglio 4, 2013 by Redazione  
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Il neo campione tedesco, ben spalleggiato da Jurgen Roelandts e Gregory Henderson nelle fasi finali, si impone in quel di Montpellier davanti a Peter Sagan, Marcel Kittel e a un Marc Cavendish che non riesce a ripetere il successo del 2011 e dedica la vittoria al compagno di squadra belga, che non ha preso il via in seguito a una caduta nella tappa di Marsiglia. Fuori dai giochi anche Janez Brajkovic che finisce in terra nel finale e perde oltre 10 minuti, leggermente attardato da una foratura Damiano Cunego.

Foto copertina: sopra Greipel in trionfo, sotto Van den Broeck pesto al traguardo di Marsiglia (foto Bettini)

La sesta tappa del Tour de France, 176,5 km da Aix-en-Provence a Montpellier, si presentava sulla carta come una frazione dedicata agli sprinter con un unico gpm di 4a categoria posto nella prima metà del percorso ma la vera insidia era rappresentata dal vento di maestrale piuttosto forte che, per lunghi tratti, ha spirato lateralmente rispetto al senso di marcia dei corridori e che già quattro anni fa, lungo queste stesse strade, favorì un attacco a sorpresa di Lance Armstrong nei confronti di Alberto Contador, allora suo compagno-rivale all’Astana, che perse in quell’occasione 41” dal texano sul traguardo di La Grande-Motte ma riuscì ugualmente a conquistare la maglia gialla di Parigi. Questa volta, in realtà, i temuti ventagli non si sono verificati ma l’andamento tattico della corsa è stato comunque stravolto, con il solo Luis Angel Mate Mardones (Cofidis) che è andato in avanscoperta nelle prime battute ma dopo una cinquantina di km ha scelto di farsi riassorbire da un gruppo che ha proceduto costantemente ad un’andatura piuttosto sostenuta della quale ha fatto le spese Nacer Bouhanni (Fdj), sofferente a un ginocchio in seguito alla caduta sul rettilineo d’arrivo di Marsiglia e costretto al ritiro dopo aver perso contatto fin dalle prime fasi di gara; peraltro il franco-algerino non è stato l’unico ad alzare bandiera bianca visto che più avanti ha abbandonato anche Fredrik Kessiakoff (Astana) e che non hanno preso il via Maxime Bouet (Ag2r), che pure avrebbe corso sulle strade di casa, e soprattutto Jurgen Van Den Broeck (Lotto-Belisol), quarto in classifica generale nel 2012, coinvolto nella stessa caduta di Bouhanni che gli ha procurato un grosso ematoma a un ginocchio destro.
Con le squadre degli uomini di classifica (a partire dalla Saxo-Tinkoff di Contador e dal Team Sky di Chris Froome ma si è fatta notare anche la RadioShack di un Andy Schleck apparso molto motivato in queste prime giornate) a fare buona guardia in testa al gruppo insieme alle formazioni dei velocisti e all’Orica-GreenEdge della maglia gialla Simon Gerrans, gli unici spunti degni di nota sono stati dunque il successo di André Greipel (Lotto-Belisol) davanti a Mark Cavendish (Omega-QuickStep) nello sprint intermedio, una caduta senza gravi conseguenze del velocista britannico, immediatamente rientrato nel plotone, a circa 30 km dal traguardo e un’altra ben più significativa nel finale di Janez Brajkovic (Astana), che si è rialzato a fatica ed è riuscito a concludere la tappa ma con un distacco di oltre 10 minuti, dicendo così addio alle sue ambizioni di classifica; sfortunato anche Damiano Cunego (Lampre-Merida) che ha forato ai -5 e ha chiuso con un distacco di 54” dal resto del gruppo, vanificando di fatto l’ottima prova della compagine blu-fucsia nella cronosquadre di Nizza.
A differenza di quanto avvenuto a Marsiglia, il treno dell’Omega-QuickStep si è sfaldato negli ultimi km e ad approfittarne è stata la Lotto-Belisol con Jurgen Roelandts e Gregory Henderson a pilotare al meglio Greipel che ha potuto lanciarsi dalla prima posizione: Cavendish, che sul traguardo di Montpellier si era imposto nel 2011, è in ogni caso riuscito in extremis a prendere la ruota del neo campione tedesco ma, forse a causa delle botte riportata nella caduta precedente, la sua progressione non è stata incisiva come al solito e Greipel ha resistito in testa fino al traguardo, cogliendo il suo undicesimo successo in carriera nonchè il quinto al Tour de France. Il 32enne di Rostock ha preceduto la maglia verde Peter Sagan (Cannondale), che per la quarta volta dall’inizio della Grande Boucle è salito sul podio senza però mai riuscire ad alzare le braccia, il vincitore della tappa di Bastia Marcel Kittel (Argos-Shimano), Cavendish e il sorprendente Juan José Lobato (Euskaltel) mentre Roberto Ferrari (Lampre-Merida) ha chiuso al 9° posto e Daryl Impey (Orica-GreenEdge) al 13°, piazzamento che gli ha consentito, grazie anche a un buco di 5” formatosi alle sue spalle, di strappare la maglia gialla al compagno Gerrans e di essere il primo africano nella storia del Tour a indossare il simbolo del primato con 3” di vantaggio su Edvald Boasson Hagen (Team Sky), 5” appunto su Gerrans e sull’altro atleta dell’Orica-GreenEdge Michael Albasini, 6” su Sylvain Chavanel e Michal Kwiatkowski (Omega-QuickStep), 8” su Froome e Richie Porte (Team Sky). La tappa di domani, 205 km da Montpellier ad Albi, presenta quattro gran premi della montagna ma le maggiori difficoltà sono poste nella prima parte del percorso e i velocisti dovrebbero nuovamente giocarsi il successo prima di dare spazio agli uomini di classifica nel weekend che proporrà le due tappe pirenaiche di Ax-3-Domaines e Bagnères de Bigorre.

Marco Salonna

POVERO FRANK, LA SUA É SINDROME DA VITTORIA

luglio 4, 2013 by Redazione  
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Lo svizzero Mathias Frank (BMC) si ripete e si aggiudica la sua seconda vittoria consecutiva al Tour of Austria. Il corridore della BMC è riuscito a staccare di ruota tutti gli avversari nell’ultimo chilometro di una salita molto ripida. Distanziato di 5” il polacco Rafael Majka (Saxo Bank-Tinkoff) e di 6” il francese Nicolas Edet (Cofidis). Il belga Kevin Seeldraeyers, giunto nono con un ritardo di 16”, conserva la maglia gialla.

Foto copertina: il bis di Frank sulle strade del Giro d’Austria (foto Mario Stiehl)

Non era mai successo prima in casa BMC che un proprio corridore riuscisse a vincere due volte consecutive in un arco di tempo di 24 ore e oggi Mathias Frank è riuscito a concedere un bis che entrerà di diritto nella storia della formazione svizzero-americana. Se ieri la vittoria era arrivata dopo una giornata trascorsa in avanscoperta, nella tappa odierna lo svizzero ha staccato tutti gli altri migliori scalatori della corsa.
Per quanto riguarda il percorso odierna questa quinta tappa, che partiva da Alpendorf e terminava dopo ben 230 chilometri in cima alla salita di Sonntagberg, a fianco dell’omonima basilica, presentava un percorso nervoso, con l’aggiunta di qualche GPM di 2a-3a categoria, fino agli ultimi 3 chilometri dove iniziava la ripida salita con pendenze oltre il 15% che conduceva alla linea d’arrivo.
Nei chilometri successivi alla partenza, dopo una forte battaglia, riesce ad andare via la fuga, composta nell’occasione da tre corridori: Ignatiev (Katusha), Frapporti (Androni-Venezuela) e Paterski (Cannondale). Tuttavia gli uomini al comando potranno contare su un vantaggio poco superiore ai cinque minuti e su un gruppo particolarmente interessato al ricongiungimento, che arriverà a 5 chilometri dal traguardo.
Il punto decisivo della tappa sarà quindi l’ascesa allo Sonntagberg, affrontata in testa dagli uomini della Saxo Bank-Tinkoff che provano a forzare in favore di Majka e di Sorensen. A circa 700 metri dall’arrivo, nel punto più duro dell’ascesa, a partire è invece Mathias Frank che, in un colpo solo, distanzia tutti gli altri e, imponendo un ritmo parecchio elevato, riesce a tagliare solitario la linea del traguardo.
Il corridore svizzero della BMC va a precedere di 5” il polacco Rafa Majka e di 6” il francese Nicolas Edet. Completano la Top Ten Riccardo Zoidl ed un ottimo Patrick Facchini, a 9”, Chernetski e Ignatenko a 12”, Dyachenko e Seeldraeyers a 16” e l’italiano Agostini a 18”.
In classifica generale continua a mantenere la leadership il belga Seeldreyers, sempre inseguito dal beniamino di casa Riccardo Zoidl che oggi è riuscito a guadagnare 7” sulla maglia gialla. Domani è prevista una tappa dal profilo altimetrico più semplice e che dovrebbe terminare con una volata.

Paolo Terzi

MARIANNE VOS, L’IRRIDUCIBILE DELLA VITTORIA

luglio 4, 2013 by Redazione  
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C’è ancora Marianne Vos davanti a tutte sul traguardo di Castelfidardo, sempre più padrona anche di questa edizione del Giro femminile. Dietro di lei Evelyn Stevens e Ashleigh Moolman. Confermata sempre di più la maglia rosa

Foto copertina: la Vos prima anche a Castelfidardo (foto Ansa)

Un’altra dimostrazione di forza, se mai ce ne fosse stato bisogno. Un Giro Rosa fin qui cannibalizzato, e non ce ne voglia più di tanto Eddy Merckx, visto che nella storia della corsa per il gentil sesso raramente abbiamo potuto commentare un’atleta che più della Vos si avvicinasse alle caratteristiche del fuoriclasse belga. Fin qui 2 secondi posti (sfortunati peraltro) e due vittorie, razzia di traguardi volanti, Maglia Rosa in cassaforte. E cresce l’attesa per la tappa di oggi: tutti aspettano la Vos sull’ascesa del Monte Beigua, la tappa regina di questa edizione del Giro Rosa.
Ma rimaniamo alla frazione odierna, i 137 km da San Vito a Castelfidardo. Poco da segnalare, tranne qualche defezione allo start, il traguardo volante di Fabriano, regolato ovviamente dalla Vos su Cromwell e Scandolara, e il GPM di Colle Giglioni che ha visto transitare in testa l’atleta australiana con a ruota l’olandese ora nuova leader anche della classifica delle grimpeur. Il gruppo giunge pressoché compatto ai 300 metri conclusivi, con la rampa finale al 10 %: è qui che la Vos sprigiona il suo ormai caratteristico scatto veloce e giunge per la seconda volta quest’anno a braccia alzate sul traguardo. Dietro di lei, a 3” transita Evelyn Stevens, seguita dalla campionessa sudafricana Moolman e da una Tatiana Guderzo vista ancora una volta in un buono stato di forma.
Lievitano i distacchi in generale, alle spalle della Cannibale olandese: la seconda piazza, occupata dalla nostra Tatiana Guderzo, è già a 1’31”, mentre il terzo posto della Hausler dista 1’33”.
Domani la tappa più breve ma al contempo più dura di questa edizione, 73.3 Km da Varazze alla cima del Monte Beigua, dove si deciderà definitivamente se la maglia rosa ha già preso la direzione dei Paesi Bassi o se può essere ancora clamorosamente rimessa in gioco.

Lorenzo Alessandri
Twitter LorenzoAleLS7

ALMANACCO DEL DOPO TAPPA: QUI MARSIGLIA

luglio 4, 2013 by Redazione  
Filed under Approfondimenti

Come negli ultimi anni, dopo le cronache del Tour la giornata alla “Grande Boucle” di ilciclismo.it si chiude con il solito baule zeppo di golosità: la rassegna stampa internazionale; il parere dei tifosi; la colonna sonora dell’ultima frazione disputata, le “perle” dei telecronisti, la presentazione della tappa che verrà, le previsioni del tempo, il “Tour alla rovescia” e il ricordo del Tour del 1938. Seguiteci.

Foto copertina: Marsiglia, basilica di Notre-Dame de la Garde (www.costaazzurrapocket.com)

TOUR DE FRANCE, GIRO DEL MONDO

Italia

Marsiglia fa sorridere Cavendish. Gerrans resta in giallo (Gazzetta dello Sport)

Regno Unito

Mark Cavendish wins stage five (The Independent)

Mark Cavendish takes victory on stage five (The Times)

Cavendish takes first Tour de France stage win of 2013 (The Daily Telegraph)

Francia

Cavendish, c’est monsieur sprint (L’Equipe)

Spagna

Cavendish se exhibe al sprint (AS)

Cavendish recupera su trono (Marca)

¡Cavendish gana la quinta etapa! (El Mundo Deportivo)

Belgio

Le britannique Mark Cavendish remporte la 5ème étape au sprint (Le Soir)

Cavendish wint 24ste Tourrit, Van den Broeck valt (De Standaard)

Cavendish emporte la 5e étape dans un sprint marqué par une chute massive (L’Avenir)

Mark Cavendish domine le sprint, Van den Broeck au tapis (La Dernière Heure/Les Sports)

Mark Cavendish s’impose devant Boasson-Hagen et Sagan, Gerrans reste en jaune (Sudinfo.be)

Cavendish wint, Van den Broeck valt (Het Nieuwsblad)

Paesi Bassi

Cavendish zet wat recht (De Telegraaf)

Germania

Cavendish gewinnt 5. Tour-Etappe – Greipel ohne Chance (Berliner Zeitung)

Cavendish gewinnt fünfte Etappe, Greipel Vierter (Westdeutsche Allgemeine Zeitung)

Lussemburgo

Cavendish siegt – Andy Schleck zeitgleich (Luxemburger Wort / La Voix du Luxembourg)

Cavendish gewinnt fünfte Etappe (Tageblatt)

Repubblica Slovacca

Sagan nestačil v záverečnom šprinte na Cavendisha (Pravda)

Canada

Mark Cavendish takes Tour stage as crash mars finale (The Globe and Mail)

USA

Cavendish Wins Stage 5 of Tour; Gerrans Keeps Lead (The New York Times)

Colombia

Mark Cavendish se impuso en la quinta etapa del Tour de Francia (El Tiempo)

Mark Cavendish ganó la quinta etapa del Tour de Francia (El Espectador)

Australia

Cav strikes but Gerrans still leads (The Age)

Cavendish wins stage, Gerro keeps lead (The Australian)

Mark Cavendish wins crash-marred Stage 5 of Tour de France, as Simon Gerrans retains yellow jersey (Herald Sun)

BOX POPULI

Ogni giorno, a partire dalla prima tappa, qui troverete i commenti degli appassionati di ciclismo, gente che le corse non le segue solo davanti alla tv, ma le vive sia andando ad applaudire i campioni lungo le strade, sia ricalcando le stesse rotte e sudando in sella ad una bici.

Scattista: grande stagione, questa, per Cavendish. Peter Sagan ha sbagliatp scegliendo la ruota di Greipel, ma se avesse scelto quella di Cannonball, non sarebbe comunque andato al di la’ del secondo posto. Molto scarsa la Cannondale. Per la prossima stagione ipotizzo un cambio di maglia per Sagan o un deciso rafforzamento della squadra: non so che budget hanno gli americani.

in collaborazione con gli utenti del Forum dello scalatore (www.salite.ch)

DISCOTOUR: la colonna sonora della tappa del Tour scelta per voi da ilciclismo.it

La Marsigliese (Mireille Mathieu), sottotitolata in inglese

a cura di DJ Jorgens

LA TAPPA CHE VERRA’ – 6a TAPPA: AIX-EN-PROVENCE – MONTPELLIER (176,5 Km)

Se i velocisti ce l’hanno fatta a Marsiglia, difficilmente falliranno il bersaglio a Montpellier, a capo di quella che si annuncia come una delle frazioni altimetricamente più semplici dell’edizione 2013. Il Col de la Vayède, unico GPM di giornata, presenta pendenze che sulla carta sembrerebbero temibili (7% la media, 16% la massima), ma è concentrato in appena 700 metri di strada e, soprattutto, sarà seguito da oltre 100 Km di strada tracciata con il formato di una linea costantemente retta, interrotta solamente da rarissimi e modesti zampellotti, alcuni dei quali piazzati proprio in vista della retta d’arrivo. Le vere insidie della giornata arriverrano da Eolo perchè, superata quell’asperità, il tracciato andrà a solcare per diversi chilometri le strade della ventosa Camargue, terra sgombra di elevazioni e che, per questo, è sovente spazzata dalle folate. A quelle latitudini anche gli uomini di classifica dovranno tenere gli occhi bene aperti poichè basta un amen per ritrovarsi a pedalare nelle retrovie, col cuore in gola per riprendere le ruote di un’avanguardia che starà sicuramente tirando a tutta. Le previsioni per la giornata annunciano, per la zona attraversata, venti oltre i 30 Km/h. La Grande-Motte non è lontana, nello spazio e nei ricordi (Tour 2009)

METEO TOUR
Le previsioni si riferiscono agli orari di partenza, passaggio e arrivo della tappa Aix-en-Provence – Montpellier

Aix-en-Provence : cielo sereno, 28,7°C (percepiti 26°C), venti moderati da NNW (18 Km/h), umidità al 39%
Les Baux-de-Provence (Km 67,5): cielo sereno, 26,6°C (percepiti 22°C), venti moderati da N (28-38 Km/h), umidità al 39%
Bellegarde (Km 100,5): cielo sereno, 29°C (percepiti 25°C), venti moderati da N (26-33 Km/h), umidità al 30%
Montpellier: cielo sereno, 28,9°C (percepiti 27°C), venti moderati da NNW (16-27 Km/h), umidità al 33%

I MISTERI DELLA CASSAPANCA

Gli strafalcioni dei giornalisti al seguito del Tour

Bulbarelli: “L’esita di questa fuga”
Traduttore di Voeckler: “Miguel Indurein”
Traduttore di Voeckler: “Mi hermano”
Cassani: “Maglia rosa virtuale”
Cassani: “Inizio del salita”
Pancani: “Rettilineo d’arrivo lunghissimo, 2 Km e 200 metri” (c’era una curva ai 600 a gomito ai 600 metri)
Pancani: “Copia della Michelangelo” (sulla detta curva c’era una copia del David di Michelangelo)
Televideo: “228,5 Km al britannico Cavendish”
Severini (Giro Donne): “Queste sono le immagini che hanno dato il via alle atlete” (le hanno fatto partire con la forza spintonandole con la telecamera?)
Severini (Giro Donne): “Vedete, le atlete sono impegnate” (cosa ti attendevi? che cazzeggiassero?)

IL GIRO DI GOMEZ
In questa rubrica vi faremo rileggere i piani alti della classica, come li avrebbe visti Gomez Addams nelle sue letture del giornale in “verticale”… vale a dire le classifiche giornaliere viste al contrario, dal punto di vista della maglia nera!

Ordine d’arrivo quinta tappa, Cagnes-sur-Mer – Marsiglia

1° Romain Sicard
2° David Veilleux a 2′52″
3° Jerome Cousin s.t.
4° Yohann Gene s.t.
5° Frederik Willems s.t.
Primo italiano Elia Favilli, 19° a 2′52″

Classifica generale

1° Tom Veelers
2° Benjamin Noval Gonzalez a 5′34″
3° Romain Sicard a 5′42″
4° Assan Bazayev a 7′07″
5° Jerome Cousin a 7′20″
Primo italiano: Adriano Malori, 16° a 8′51″

IL PRIMO TOUR DI GINETTACCIO
Salite sulla macchina del tempo e tornante indietro con noi fino al luglio del 1938, al primo dei due Tour conquistata da Gino Bartali, rivissuto attraverso i titoli de “La Stampa” e le altimetrie d’epoca dell’archivio di www.ilciclismo.it

11 LUGLIO 1938 – 6a TAPPA (1a semitappa): BORDEAUX – ARCACHON (52,5 Km)
11 LUGLIO 1938 – 6a TAPPA (2a semitappa): ARCACHON – BAYONNE (171 Km)

FINALMENTE!
Maglie “azzurre” sui traguardi della sesta tappa. Ad Arcachon: Giulio Rossi. A Baiona: Glauco Servadei
Rossi, trionfatore della giornata, avanza al quarto posto nella classifica ad un solo minuto dal francese Leducq nuova “maglia gialla”

ARCHIVIO ALMANACCO

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UN SALUTO DA…. MARSIGLIA

03-07-2013

luglio 3, 2013 by Redazione  
Filed under Ordini d'arrivo

TOUR DE FRANCE

Il britannico Mark Cavendish (Omega Pharma – Quick Step) si è imposto nella quinta tappa, Cagnes-sur-Mer – Marsiglia, percorrendo 228,5 Km in 5h31′51″ alla media di 41, 314 Km/h. Ha preceduto allo sprint il norvegese Boasson Hagen e lo slovacco Sagan. Miglior italiano Roberto Ferrari (Lampre – Merida), 5°. L’australiano Simon Gerrans (Orica – GreenEDGE) è ancora maglia gialla con lo stesso tempo del sudafricano Impey e dell’elvetico Albasini. Miglior italiano Damiano Cunego (Lampre – Merida), 23° a 25″.

GIRO D’ITALIA INTERNAZIONALE FEMMINILE

L’olandese Marianne Vos (Rabo Women Cycling Team) si è imposta anche nella quarta tappa, Monte San Vito – Castelfidardo, percorrendo 137,2 Km in 3h14′28″ alla media di 42,331 Km/h. Ha preceduto di 3″ la statunitense Stevens e la sudafricana Moolman. Migliore italiana Tatiana Guderzo (MCipollini Giordana), 4° a 3″. La Vos è ancora leader della classifica, con 1′31″ sulla Guderzo e 1′33″ sulla tedesca Häusler.

INTERNATIONALE ÖSTERREICH-RUNDFAHRT – TOUR OF AUSTRIA

L’elvetico Mathias Frank (BMC Racing Team) si è imposto nella quarta tappa, Matrei-Osttirol – St. Johann-Alpendorf, percorrendo 146 Km in 3h42′39″ alla media di 39,344 Km/h. Ha preceduto di 8″ il danese Sørensen e il il croato Kvasina. Miglior italiano Stefano Agostini (Cannondale Pro Cycling Team), 6° a 16″. Il belga Kevin Seeldraeyers (Astana Pro Team) è ancora leader della classifica con 59″ sull’austriaco Zoidl e 1′04″ sul kazako Dyachenko. Miglior italiano Fabio Aru (Astana Pro Team), 7° a 2′09″.

ROMANIAN CYCLING TOUR

Il rumeno Eduard-Michael Grosu si è imposto nella quarta tappa, Bicaz – Botosani, percorrendo 197,8 Km in 4h47′50″ alla media di 41,232 Km/h. Ha preceduto allo sprint il serbo Stević e il tedesco Baumann. Miglior italiano Daniele Cazzola (Cycling Team Friuli), 8°. L’ucraino Vitaliy Buts (Kolss Cycling Team) è ancora leader della classifica, con 4″ sull’ungherese Lovassy e sull’ucraino Zagorodniy. Miglior italiano Riccardo Bolzan (Cycling Team Friuli), 18° a 32″.

CAVENDISH E OMEGA DETTANO LEGGE A MARSIGLIA

luglio 3, 2013 by Redazione  
Filed under News

Il campione del mondo di Copenhagen, superbamente supportato dai compagni di squadra, sia nell’inseguimento ai fuggitivi di giornata ripresi a 4 km dal traguardo, sia nella volata finale, si lascia alle spalle i primi difficili giorni di Tour dominando lo sprint davanti all’ex compagno Edvald Boasson Hagen e a Peter Sagan, che consolida la sua maglia verde. Buon quinto posto per il bresciano Roberto Ferrari mentre Simon Gerrans conserva la leadership nella generale.

Foto copertina: Cavendish si è sbloccato e va subito a segno nella prima occasione utile (foto Bettini)

Dopo la cronosquadre di Nizza che ha dato ridisegnato la classifica generale con Simon Gerrans (Orica-GreenEdge) nuovo leader della corsa e i primi distacchi, sia pure ancora nell’ordine di pochi secondi, tra coloro che puntano alla maglia gialla di Parigi il Tour de France è ripartito da Cagnes-sur-Mer per la quinta tappa, 228,5 km accidentati ma comunque alla portata almeno della maggior parte delle ruote veloci con il traguardo posto a Marsiglia, dove in passato si sono imposti i nostri Michele Orecchia, Gino Bartali, Fiorenzo Magni, Luciano Armani e per ultimo nel 1993 Fabio Roscioli, al termine di una fuga interminabile che è entrata nella storia della Grande Boucle.
A tentare di emulare quanto fatto dal marchigiano è stato Thomas De Gendt (Vacansoleil), terzo un anno fa al Giro d’Italia ma già uscito dalle zone alte della classifica generale per via di problemi intestinali accusati nelle tappe in Corsica, scattato subito dopo il km 0 e seguito dal campione mondiale under 23 in carica Alexey Lutsenko (Astana), dal talento fin qui inespresso Romain Sicard (Euskaltel), dall’altro francese Anthony Delaplace (Sojasun) e da una strana coppia dell’Europcar composta dal transalpino di colore Kevin Reza e dal giapponese Yukiya Arashiro, andati in avanscoperta sia per tentare il risultato personale sia per difendere la maglia a pois del loro capitano Pierre Rolland nei quattro gran premi della montagna, tutti di 3a e 4a categoria, disseminati lungo il percorso. I battistrada hanno acquisito fino a ben 13′ di margine e la corsa si è trascinata stancamente fino ai -50 dal traguardo quando il gruppo, distanziato in quel momento ancora di 6′ e tirato piuttosto blandamente dall’Orica-GreenEdge di Gerrans, dalla Lotto-Belisol di Andre Greipel e dall’Argos Shimano di John Degenkolb e Marcel Kittel, ha dato una decisa sferzata all’andatura grazie all’intervento degli uomini della QuickStep di un Marc Cavendish deciso a riscattarsi dopo la caduta nella tappa di Bastia e una bronchite che gli ha impedito di giocarsi le proprie carte nelle due frazioni successive di Ajaccio e Calvi. Davanti un’accelerazione di De Gendt ha fatto sì che Delaplace e Sicard rimanessero staccati ma anche il belga non era in una delle sue giornate migliori e forse troppo tardi se ne sono accorti Reza e Lutsenko che sull’ultima salitella di giornata – il Col de la Ginestre, la cui vetta era posta a 12,5 km dal traguardo – hanno preso il largo ma nulla hanno potuto fare di fronte a un plotone che è rinvenuto di gran carriera e dal quale hanno perso contatto una quarantina di corridori tra cui Kittel e un deludente Matthew Goss (Orica-GreenEdge), mentre Rolland e Jacob Fuglsang (Astana), rimasti coinvolti in una caduta nel tratto finale dell’ascesa, sono prontamente rientrati con l’aiuto dei rispettivi compagni di squadra.
Dopo il ricongiungimento con Lutsenko e Reza, avvenuto ai -4 dal traguardo, si è assistito alla sfida tra il treno della Lotto-Belisol e quello dell’Omega-QuickStep, ormai perfettamente oliato dopo che aveva avuto qualche difficoltà in avvio di stagione, che alla lunga ha avuto la meglio con i soliti Matteo Trentin e Gert Steegmans strepitosi nello spianare la strada a Cavendish, che si è lanciato quando mancavano 200 metri e non ha avuto avversari, conquistando il 14° successo stagionale nonchè il 24° in carriera sulle strade del Tour de France. Alle spalle del fuoriclasse dell’isola di Man hanno chiuso il suo ex compagno di squadra Edvald Boasson Hagen (Team Sky) e la maglia verde Peter Sagan (Cannondale), protagonisti entrambi di una buona rimonta ai danni di Greipel che non è andato oltre il quarto posto davanti a un positivo Matteo Ferrari (Lampre-Merida), autore forse della miglior prestazione di un 2013 fin qui al di sotto delle aspettative, ad Alexander Kristoff (Katusha), a Juan José Lobato (Euskaltel) e a Ramunas Navardauskas (Garmin), mentre a metà gruppo Nacer Bouhanni (Fdj) ha innescato una caduta di massa che non ha comunque influito sulla classifica generale per via della neutralizzazione e nella quale nessun corridore sembra aver avuto gravi conseguenze.
La graduatoria rimane dunque invariata con Gerrans che per via della somma dei piazzamenti mantiene la maglia gialla con lo stesso tempo dei compagni Daryl Impey e Michael Albasini, 1” su Michal Kwiatkowski e Sylvain Chavanel (Omega-QuickStep) e 3” su Boasson Hagen, Chris Froome e Richie Porte (Team Sky). Domani la sesta tappa, 176,5 km quasi completamente piatti da Marsiglia a Montpellier, si presenta come una nuova ghiotta occasione per gli sprinter a partire naturalmente da Cavendish che su questo traguardo si è già imposto nel 2011 davanti a Tyler Farrar e ad Alessandro Petacchi.

Marco Salonna

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