17-06-2013

giugno 18, 2013 by Redazione  
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VUELTA A COLOMBIA

Giorno di riposo

JUNGELS SI ACCHIAPPA L’ULTIMA TAPPA. A MARTENS LA GENERALE

giugno 17, 2013 by Redazione  
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Nell’ultima tappa del Giro di Lussemburgo la vittoria va al lussemburghese Bob Jungels (Radioshack-Leopard) che riesce ad anticipare il tedesco Paul Martens (Blanco) e il compagno di squadra, il belga Jan Bakelants.
Per quanto riguarda la classifica generale, ad imporsi è Martens che distacca di 4” Hivert e di 6” Bakelants.

Foto copertina: Jungels vince l’ultima tappa davanti al trionfatore nella classifica generale, il tedesco Martens (foto Bettini)

Era l’ultima tappa quindi l’ultima occasione per provare a conquistare la vittoria e magari, con essa, la classifica finale. Anche per questo sono stati in molti coloro che hanno provato un attacco, uno scatto per aggiudicarsi un po’ di gloria e, infatti, ne è venuta fuori una corsa spettacolare. A vincere è stato meritatamente Bob Jungels, neoprofessionista ventunenne proveniente proprio da questa terra, con un tentativo scaturito negli ultimi dieci chilometri e al quale si accoderà anche il futuro vincitore della classifica, il tedesco Martens.
In primo luogo questa quarta e ultima tappa prevedeva un percorso come al solito nervoso e pieno di insidie, soprattutto nel circuito finale da ripetere sei volte comprendente una salitella impegnativa e un successivo tratto in discesa ma comunque costellato da continui cambi di ritmo.
Dopo il via, la fuga fatica a prendere il largo e bisognerà aspettare una trentina di chilometri per vedere partire il tentativo buono, composto da quattro corridori, Quemeneur (Europcar), Corti (Colombia), Hofland (Blanco) ed Helmig (Team Differdange). Col passare dei chilometri il loro vantaggio aumenta fino a superare i cinque minuti ma il gruppo continua ad andare regolare.
Il plotone, invece, non aspettava altro che il circuito finale dove, nonostante tutte le tecnicità, riusciva a sviluppare una velocità di molto superiore rispetto a quella dei fuggitivi e, in meno di venticinque chilometri, il vantaggio cala fino a scendere sotto ai 30”. A questo punto, viste le poche speranze di giungere al traguardo, i fuggitivi non appaiono molto motivati a proseguire l’azione, tutti tranne Quemeneur, il quale decide di andarsene da solo.
Ma lo sarà per poco perché dal gruppo fuoriesce anche Wouter Poels (Vacansoleil-DCM) che prima lo riprende e poi lo stacca. Anche il corridore olandese non pedalerà per molto tempo da solo perché a fargli compagnia arriverà l’ottimo De Negri, con cui andrà a comporre una coppia al comando della corsa. Il gruppo, però, è troppo deciso a voler ritornare compatto e in meno di cinque chilometri la situazione si ricompatta grazie al lavoro di Blanco e Radioshack.
A due giri dal termine avviene il momento decisivo, quando sulla salita parte Bob Jungels e, col gruppo ormai sgranato in molte parti, solo in due riescono ad accodarsi al lussemburghese, il citato Martens (Blanco) e il suo compagno di squadra Bakelants.
A vincere è Jungels davanti a Martens che si consola con la conquista della maglia di leader, quella finale, la più importante. A 7” giunge una coppia regolata dall’ormai ex leader Hivert (Sojasun) su Brandle (IAM), mentre arriva a 12” un drappello regolato da Fumeaux (IAM) e composto nell’ordine anche da Leukemans (Vacansoleil-DCM), Jerome (Europcar), El Fares (Sojasun) e Sijmens (Cofidis).
In classifica generale la vittoria va al tedesco Martens che si aggiudica il Giro di Lussemburgo 2013 su Hivert (a 4”) e Bakelants (a 6”).

Paolo Terzi

RUI COSTA INARRESTABILE, FLOP BMC

giugno 17, 2013 by Redazione  
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Il portoghese della Movistar domina la durissima crono del Flumserberg davanti a Tanel Kangert e a Bauke Mollema e per il secondo anno consecutivo si aggiudica il Tour de Suisse con 1′02” sull’olandese e 1′10” su Roman Kreuziger che resiste all’assalto di Thibaut Pinot, mentre i grandi sconfitti di giornata sono l’ex maglia gialla Matthias Frank e il suo compagno Tejay Van Garderen che chiudono ben lontani dal podio.

Foto copertina: il portoghese Rui Alberto Faria da Costa in azione sulla salita del Flumserberg (foto Bettini)

Per la settima volta nelle ultime dieci edizioni il Tour de Suisse si è concluso con una cronometro ma, a differenza delle precedenti occasioni, non si è trattato della classica prova contro il tempo su percorso più o meno pianeggiante che spesso ribaltava i verdetti emersi in salita, come avvenuto ad esempio nel 2010, quando Frank Schleck scavalcò Robert Gesink, e nel 2011, quando Levi Leipheimer fece lo stesso con Damiano Cunego, e neppure di una cronoscalata propriamente detta come quella di Klausenpass in cui Roman Kreuziger costruì il suo successo finale nel 2008, ma bensì di una durissima prova di 26,8 km da Bad Ragaz a Flumserberg con i primi 16 km completamente pianeggianti e i successivi tutti in salita con una pendenza media del 9%, affrontati per l’ultima volta in una frazione in linea cinque anni fa con il successo di Igor Antón.
La classifica generale della vigilia, che vedeva Matthias Frank (Bmc) in maglia gialla con 13” su Rui Alberto Faria da Costa (Movistar), 23” su Kreuziger ora alla Saxo-Tinkoff, 44” su Thibaut Pinot (Fdj), 46” su Bauke Mollema (Blanco) e 1′17” sul compagno Tejay Van Garderen, faceva presagire una lotta per il successo finale che si sarebbe decisa sul filo dei secondi ma Rui Costa non ha lasciato scampo ai suoi avversari, dominando la prova in particolare negli ultimi 5 km, nei quali ha scavalcato Tanel Kangert (Astana), il solo a riuscire a insidiarlo per quanto riguarda la vittoria di tappa, e conquistando così per il secondo anno consecutivo il Giro di Svizzera, impresa riuscita in passato ai soli Gino Bartali, Pasquale Fornara ed Andrew Hampsten. Se, però, quello del 2012 fu un successo sofferto in cui determinante fu l’apporto di un gregario di lusso come Alejandro Valverde, questa volta il portoghese si è rivelato nettamente il più forte lungo tutti i nove giorni di gara, aggiudicandosi la tappa regina di La Punt oltre alla crono finale. Kangert ha chiuso con un distacco di 21”, risalendo a sua volta al sesto posto della generale, mentre 3° a 29” si è piazzato Mollema, che al pari di Rui Costa è andato molto forte negli ultimi 5 km e con questa prestazione è balzato al secondo posto della generale, con il rammarico per il tempo perso nella tappa di Meiringen in cui ha mancato per poco l’aggancio con il quartetto di testa di cui faceva parte il portoghese, perdendo in quella circostanza 39”. 4° a 42” ha chiuso Jean-Christophe Péraud (Ag2r), che ha compromesso le sue chance di alta classifica nella tappa di La Punt, 5° a 43” è giunto l’ormai non più sorprendente costaricano Andrey Amador (Movistar) e, 6° a 55”, Pinot ha confermato i suoi progressi nelle prove contro il tempo anche se, contrariamente alle aspettative, ha fatto meglio nel tratto pianeggiante che in quello in salita, il che gli ha impedito di strappare il terzo posto nella generale a un Kreuziger che non ha brillato piazzandosi 7° a 1′00” e venendo scavalcato nella generale da Mollema; ma, quantomeno, ha difeso il gradino più basso del podio dall’assalto del francese. Chiudono la top ten di tappa Simon Spilak (Katusha), 8° a 1′05” e sempre a proprio agio sulle strade elvetiche, Janez Brajkovic (Astana) 9° a 1′06” ma autore di un Tour de Suisse nel complesso non esaltante che, nelle gerarchie di squadra per il Tour de France, lo pone in secondo piano rispetto a uno Jacob Fuglsang ottimo protagonista al Giro del Delfinato, e Tejay Van Garderen solo 10° a 1′19” da Rui Costa: lo statunitense sembrava alla vigilia poter puntare anche al successo finale e ha realizzato il miglior tempo nei primi 16 km ma, forse anche a causa di un errore della scelta dei rapporti, ha ceduto di schianto nel tratto in salita al pari di Frank, che a sua volta si è difeso nel tratto pianeggiante per poi naufragare fino al 19° posto a 1′56” e precipitare al quinto posto della generale. Meglio dell’elvetico ha fatto Michele Scarponi (Lampre-Merida), che ha chiuso un Tour de Suisse che non l’ha visto protagonista anche a causa delle cadute con una dignitosa 14a piazza a 1′36”, davanti a uno specialista come Cameron Meyer (Orica-GreenEdge), 15° a 1′48”. Da segnalare in positivo, soprattutto in prospettiva futura per quanto riguarda i grandi Giri, anche la prestazione di Peter Sagan (Cannondale) che si è piazzato 20° a 2′01” mentre il suo compagno Moreno Moser, malgrado la prova fosse sulla carta adatta alle sue caratteristiche, non è andato oltre il 56° posto a 4′19”. Deludentissima è stata anche la prestazione di Fabian Cancellara (RadioShack), 65° a 5′03” e mai nelle prime posizioni durante tutto il Tour de Suisse.
La classifica finale vede dunque il successo di Rui Costa con 1′02” su Mollema, 1′10” su Kreuziger che per la terza volta sale sul podio del Tour de Suisse dopo il successo del 2008 e il 3° posto del 2009, 1′26” su Pinot, 1′43” su Frank, 1′51” su Kangert, 2′23” su Van Garderen, 2′42” su Daniel Martin (Garmin) e su Spilak e 3′44” su Meyer, mentre per quanto riguarda le altre classifiche Robert Vrecer (Euskaltel) si è aggiudicato la graduatoria degli sprint intermedi e quella di miglior scalatore e Sagan quella a punti. L’attenzione si sposta ora sui campionati nazionali del prossimo weekend, che per quanto riguarda l’Italia avranno luogo in Trentino, e soprattutto sul Tour de France che scatterà dalla Corsica il prossimo 29 giugno.

Marco Salonna

16-06-2013

giugno 17, 2013 by Redazione  
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TOUR DE SUISSE

Il portoghese Rui Alberto Faria da Costa (Movistar Team) si è imposto nella nona ed ultima tappa, cronometro Bad Ragaz – Flumserberg, percorrendo 26,8 Km in 51′56″ alla media di 30.962 Km/h. Ha preceduto di 21″ l’estone Kangert e di 29″ l’olandese Mollema. Miglior italiano Michele Scarponi (Lampre – Merida), 14° a 1′36″. In classifica si impone Faria da Costa con 1′02″ su Mollema e 1′10″ sul ceco Kreuziger. Miglior italiano Scarponi, 21° a 11′53″

SKODA TOUR DE LUXEMBOURG

Il lussemburghese Bob Jungels (RadioShack – Leopard) si è imposto nella quarta ed ultima tappa, Mersch – Lussemburgo, percorrendo 143,6 Km in 3h24′39″ alla media di 42,101 Km/h. Ha preceduto allo sprint il tedesco Paul Martens (Blanco Pro Cycling Team) e il belga Bakelants. Miglior italiano Pierpaolo De Negri (Vini Fantini – Selle Italia), 12° a 12″. In classifica si impone Martens con 4″ sul francese Hivert e 6″ su Bakelants. Miglior italiano Marco Marcato (Vacansoleil Pro Cycling Team), 6° a 15″

ROUTE DU SUD – LA DÉPÊCHE DU MIDI

L’italiano Marco Frapporti (Androni Giocattoli – Venezuela) si è imposto nella quarta ed ultima tappa, Saint Gaudens – L’Isle Jourdain, percorrendo 149,2 Km in 3h14′35″ alla media di 46,005 Km/h. Ha preceduto allo sprint l’italiano Danilo Napolitano (Accent Jobs – Wanty) e il francese Giraud. In classifica si impone il francese Thomas Voeckler (Team Europcar) con 4″ sull’italiano Franco Pellizotti (Androni Giocattoli – Venezuela) e 6″ sul francese Gadret.

TOUR DE PAYS DE SAVOIE

Il francese Clément Chevrier (Chambéry Cyclisme Formation) si è imposto nella quarta ed ultima tappa, Saint-Michel-de-Maurienne – La Toussuire, percorrendo 100,4 Km in 3h18′12″ alla media di 30,393 Km/h. Ha preceduto di 31″ il connazionale Dulin e di 42″ il belga Vervaeke. Unico italiano Matteo Draperi (Chambéry Cyclisme Formation), 50° a 37′02″. In classifica si impone il francese Yoann Barbas (Equipe cycliste de l’Armée de Terre) con 38″ su Chevrier e 1′23″ sullo spagnolo Duenas Nevado. Draperi 51° (ultimo) a 1h25′38″.

BOUCLE DE LA MAYENNE (Francia)

Il tedesco Marcel Meisen (BKCP-Powerplus) si è imposto nella terza ed ultima tappa, Saint-Mars-sur-Colmont – Laval, percorrendo 160 Km in 4h06′41″ alla media di 38,916 Km/h. Ha preceduto allo sprint il francese Fonseca e il belga Pauwels. Miglior italiano Eugenio Alafaci (Leopard – Trek Continental Team), 8°. In classifica si impone il canadese David Veilleux (Team Europcar) è il nuovo leader della classifica con 9″ sul francese Fournier e 28″ sul francese Vachon. Miglior italiano Andrea Fedi (Ceramica Flaminia – Fondriest), 12° a 54″.

STER ZLM TOER – GP JAN VAN HEESWIJK (Paesi Bassi)

L’olandese Pim Ligthart (Vacansoleil Pro Cycling Team) si è imposto nella quinta ed ultima tappa, Gerwen – Boxtel, percorrendo 176,2 Km in 4h04′17″ alla media di 43,277 Km/h. Ha preceduto allo sprint il belga Vandousselaere e l’olandese Van Goethem. Miglior italiano Matteo Trentin (Omega Pharma – Quick Step), 12°. In classifica si impone l’olandese Lars Boom (Blanco Pro Cycling Team) con 16″ sul tedesco Greipel e 25″ sul britannico Cavendish. Miglior italiano Davide Rebellin (CCC Polsat Polkowice), 20° a 7′28″.

OBERÖSTERREICHRUNDFAHRT (Austria, dilettanti)

L’austriaco Riccardo Zoidl (Team Gourmetfein Simplon) si è imposto anche nella terza ed ultima tappa, Altmünster – Mondsee, percorrendo 131,7 Km in 3h43′33″ alla media di 35,347 Km/h. Ha preceduto di 37″ l’italiano Matteo Collodel (Team Marchiol-Emisfero-Site) e il tedesco Knauer. In classifica si impone a classifica Zoidl con 37″ sul connazionale Eibegger e 55″ sul ceco Kratochvila. Miglior italiano Federico Pozzetto (Tirol Cycling Team), 4° a 2′14″.

TOUR DE SLOVÉNIE

L’australiano Brett Lancaster (Orica – GreenEDGE) si è imposto nella quarta ed ultima tappa, Brežice – Novo Mesto, percorrendo 155,8 Km in 3h41′04″ alla media di 42,286 Km/h. Ha preceduto allo sprint l’argentino Maximiliano Ariel Richeze (Lampre – Merida) e il belga Keukeleire. Miglior italiano Enrico Barbin (Bardiani Valvole – CSF Inox), 5°. In classifica si impone il croato Radoslav Rogina (Adria Mobil) con 19″ sullo sloveno Polanc e 37″ sul tedesco Sinkewitz. Miglior italiano Angelo Pagani (Bardiani Valvole – CSF Inox), 5° a 1′56″.

TOUR DE SERBIE

Il turco Ahmet Örken (Konya Torku Seker Sport) si è imposto nella sesta ed ultima tappa, Sremska Mitrovica – Belgrado, percorrendo 127,7 Km in 2h51′24″ alla media di 44,702 Km/h. Ha preceduto allo sprint il bulgaro Aleksiev e l’argentino Mauro Abel Richeze. Miglior italiano Simone Campagnaro (Team Nippo – De Rosa), 46° a 17″. In classifica si impone il serbo Ivan Stevic (Tusnad Cycling Team) con 1″ sul polacco Kirpsza e 9″ sullo slovacco Tybor. Miglior italiano Leonardo Pinizzotto (Team Nippo – De Rosa), 18° a 1′04″.

TOUR DE KOREA

Il sudcoreano Joon Yong Seo (KSPO) si è imposto nell’ottava ed ultima tappa, Hongcheon – Hanam, percorrendo 90,8 Km in 2h03′51″ alla media di 43,988 Km/h. Ha preceduto allo sprint il cinese Kwok e l’australiano Sheppard. Miglior italiano Kristian Sbaragli (Team MTN Qhubeka), 8°. In classifica si impone il britannico Michael Cuming (Rapha Condor JLT) con 9″ sul cinese Lok Cheung e 1′13″ sullo spagnolo Zaballa Gutiérrez. Miglior italiano Sbaragli, 10° a 3′04″.

VUELTA A COLOMBIA

Il colombiano Rafael Infantino Abreu (Aguardiente Antioqueño-Lotería de Medellín-IDEA) si è imposto nell’ottava tappa, Ibagué – Bogota, percorrendo 212,4 Km in 5h22′39″ alla media di 39,498 /h. Ha preceduto di 52″ il connazionale Pérez Munoz e di 59″ il connazionale Rodas Ramírez. Miglior italiano Andrea Masciarelli (Utensilnord Ora24.eu), 68° a 21′50″. Il colombiano Jonathan Millán (GW Shimano-Envía-Gatorade) è il nuovo leader della classifica con 32″ sul connazionale Largo e 3′01″ sul connazionale Ortega Ramírez. Miglior italiano Masciarelli, 118° a 2h54′02″

TOUR DE BEAUCE (Canada)

Lo spagnolo Diego Milán Jiménez (Inteja Dominican Cycling Team – IDC) si è imposto nella sesta ed ultima tappa, circuito di Ville de St-Georges, percorrendo 107 Km in 2h35′29″ alla media di 41,290 Km/h. Ha preceduto allo sprint il cubano Romero Amaran e lo statunitense Euser. Miglior italiano (unico rimasto in gara) Davide Frattini (UnitedHealthcare Presented by Maxxis), 26° a 1′26″. In classifica si impone lo statunitense Nathan Brown (Bontrager Cycling Team) con 36″ sull’irlandese Deignan e 44″ sul canadese Meier. Frattini 46° a 23′53″.

FLÈCHE ARDENNAISE

L’elvetico Silvan Dillier (BMC Development Team) si è imposto nella corsa belga, circuito di Herve, percorrendo 175 Km in 4h31′52″ alla media di 38,622 Km/h. Ha preceduto allo sprint il belga Dernies e di 2″ il belga Claeys.

SAGAN A FORZA DODICI, ILLUSIONE BENNATI

giugno 16, 2013 by Redazione  
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Il fuoriclasse slovacco, ottimamente supportato da Moreno Moser e Damiano Caruso, conquista il suo dodicesimo successo stagionale, nonchè ottavo in carriera, al Tour de Suisse battendo in rimonta l’aretino della Saxo-Tinkoff con Philippe Gilbert alle loro spalle, mentre la lotta per il successo finale resta ancora apertissima con Matthias Frank sempre leader e Rui Alberto Faria da Costa, Roman Kreuziger e Tejay Van Garderen pronti a scavalarlo nella crono conclusiva di Flumserberg.

Foto copertina: Sagan è il più forte sul traguardo di Bad Ragaz (foto Bettini)

L’ottava e penultima tappa del Tour de Suisse, 180,5 km da Zernez a Bad Ragaz con la scalata dello Julierpass nelle fasi iniziali e, dopo un lungo tratto di discesa e pianura, lo strappo di Maienfeld la cui vetta era posta a 6 km dal traguardo, si prestava a diverse possibili soluzioni che andavano dalla fuga da lontano alla volata di un gruppo più o meno ristretto, passando per un’azione da finisseur negli ultimi chilometri. A tentare la prima opzione sono stati lo sloveno Robert Vrecer (Euskaltel), che strada facendo si è assicurato i punti sufficienti per aggiudicarsi sia la classifica di miglior scalatore che quella degli sprint intermedi, il francese Maxime Bouet (Ag2r), l’elvetico Reto Hollenstein (Iam Cycling) e l’empolese Manuele Mori (Lampre-Merida), già in avanscoperta nella tappa di La Punt, ma il gruppo è stato ben determinato ad andarli a riprendere con la Bmc che ha inizialmente badato a non concedere loro troppo spazio, dal momento che Bouet nella generale aveva un distacco di 5′59” dalla maglia gialla Matthias Frank. In seguito sono entrate in “esercizio” l’Argos-Shimano di John Degenkolb, l’Orica-GreenEdge di Matthew Goss e Michael Albasini e la Cannondale di Peter Sagan, determinatissimo a tornare ad alzare le braccia dopo il successo da dominatore la tappa di Meiringen seguito però da un paio di inattese sconfitte nei giorni successivi: la loro decisa rincorsa ha portato all’inevitabile ricongiungimento, avvenuto ai -17 dal traguardo, con Hollenstein che è stato l’ultimo ad alzare bandiera bianca.
Lo strappo di Maienfeld è stato condotto di gran carriera dapprima dalla Garmin-Sharp, non certo per Tyler Farrar che è stato uno dei primi a perdere contatto quanto per il 7° della generale Daniel Martin, e successivamente dalla Cannondale con Stefano Agostini e successivamente Damiano Caruso e Moreno Moser, autori entrambi di un Giro di Svizzera fin qui tutt’altro che entusiasmante ma che potrebbe dare loro un’ottima condizione in vista del campionato italiano. Ne è venuta fuori una selezione decisamente maggiore rispetto al previsto con il gruppo che si è ridotto ad una quarantina di unità comprendente tutti gli uomini di classifica ad eccezione di Cameron Meyer (Orica-GreenEdge), che è rimasto vittima di una foratura ai piedi della salita e non riuscirà più a rientrare chiudendo con un distacco di 27”. Davanti sono rimasti anche diversi atleti in grado di ben figurare allo sprint, da Albasini a Daniele Bennati (Saxo-Tinkoff) passando per Julien Simon (Saur-Sojasun), José Joaquín Rojas (Movistar), il campione del mondo Philippe Gilbert (Bmc) e naturalmente Sagan, mentre fin dalle prime rampe, oltre a Farrar e a Goss (che insieme a tutti i compagni di squadra, tranne Albasini, si è fermato ad attendere Meyer), non hanno retto il ritmo Romain Feillu (Vacansoleil), Tom Boonen (Omega-QuickStep), Matti Breschel (Saxo-Tinkoff), i nostri Jacopo Guarnieri (Astana) e Davide Cimolai (Lampre-Merida) e un deludente Degenkolb. In prossimità dello scollinamento hanno ceduto anche Grega Bole (Vacansoleil), Ben Swift (Team Sky) e il vincitore della tappa di Leuggern Alexander Kristoff (Katusha).
Negli ultimi chilometri, quasi tutti in discesa, non ci sono state sorprese con Caruso e Moser sempre a scandire l’andatura, Frank che ha lavorato in prima persona per portare davanti Gilbert e Nicolas Roche (Saxo-Tinkoff) che ha fatto la stessa cosa per Bennati, che si è lanciato ai -200 metri e ha dato per un attimo l’impressione di potercela fare contro un Sagan rimasto leggermente chiuso: il fuoriclasse di Zilina è però riuscito a trovare un varco, a superare l’aretino, che comunque da tempo non si vedeva così brillante, e a cogliere il 12° successo stagionale nonchè l’8° in carriera al Tour de Suisse pur avendone disputate solo le ultime tre edizioni, mentre Gilbert ha chiuso sul gradino più basso del podio davanti ad Albasini, Christophe Riblon (Ag2r), Martin Elmiger (Iam Cycling) e Peter Velits (Omega-QuickStep). La classifica generale rimane sostanzialmente immutata e vede Frank in maglia gialla con 13” su Rui Alberto Faria da Costa (Movistar), 23” su Roman Kreuziger (Astana), 44” su Thibaut Pinot (Fdj), 46” su Bauke Mollema (Blanco) e 1′17” su Tejay Van Garderen (Bmc) alla vigilia della nona e ultima tappa, un’atipica cronometro di 26,8 km da Bad Ragaz a Flumserberg con i primi 16 km pianeggianti e i successivi tutti in salita con una pendenza media intorno al 7%: ben difficilmente Frank riuscirà a conservare il suo primato di fronte al campione uscente Rui Costa e a Kreuziger, che nel 2008 ha costruito proprio nella cronoscalata al Klausenpass il suo successo nel Tour de Suisse. Entrambi molto più specialisti dell’elvetico, ma non vanno dimenticati Van Garderen, che ha dominato una prova analoga a San Josè al Giro di California e ha tutte le carte in regola per recuperare il gap, e gli stessi Pinot e Mollema, entrambi molto cresciuti contro il tic tac nelle ultime stagioni.

Marco Salonna

15-06-2013

giugno 16, 2013 by Redazione  
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TOUR DE SUISSE

Lo slovacco Peter Sagan (Cannondale Pro Cycling Team) si è imposto nell’ottava tappa, Zernez – Bad Ragaz, percorrendo 180,5 Km in 4h33′26″ alla media di 39,607 Km/h. Ha preceduto allo sprint l’italiano Daniele Bennati (Team Saxo – Tinkoff) e il belga Gilbert. L’elvetico Mathias Frank (BMC Racing Team) è ancora leader della classifica, con 13″ sul portoghese Faria da Costa e 23″ sul ceco Kreuziger. Miglior italiano Domenico Pozzovivo (AG2R La Mondiale), 18° a 5′38″

SKODA TOUR DE LUXEMBOURG

L’italiano Giacomo Nizzolo (RadioShack – Leopard) si è imposto anche nella terza tappa, Eschweiler – Diekirch, percorrendo 178,8 Km in 4h25′59″ alla media di 40.333 Km/h. Ha preceduto allo sprint il russo Tsatevich e l’italiano Pierpaolo De Negri (Vini Fantini – Selle Italia). Il francese Jonathan Hivert (Sojasun) è ancora leader della classifica con 2″ sull’austriaco Brandle e 3″ sul tedesco Martens. Miglior italiano Marco Marcato (Vacansoleil Pro Cycling Team), 6° a 6″

ROUTE DU SUD – LA DÉPÊCHE DU MIDI

Il francese Thomas Voeckler (Team Europcar) si è imposto nella terza tappa, Izaourt – Bagnères de Luchon, percorrendo 175,3 Km in 4h43′53″ alla media di 37,050 Km/h. Ha preceduto allo sprint l’italiano Franco Pellizotti (Androni Giocattoli – Venezuela) e il francese Gadret. Voeckler è il nuovo leader della classifica con 4″ su Pellizotti e 6″ su Gadret.

TOUR DE PAYS DE SAVOIE

L’elvetico Mirco Saggiorato (EKZ Racing Team) si è imposto nella terza tappa, Thorens-Glières – Valmeinier, percorrendo 162,3 Km in 4h41′15″ alla media di 34,624 Km/h. Ha preceduto di 13″ il francese Latour e di 21″ lo spagnolo Duenas Nevado. Unico italiano Matteo Draperi (Chambéry Cyclisme Formation), 75° a 25′00″. Il francese Yoann Barbas (Equipe cycliste de l’Armée de Terre) è il nuovo leader della classifica con 42″ su Duenas Nevado e 53″ sull’ecuadoriano Carapaz. Draperi 65° a 49′26″.

BOUCLE DE LA MAYENNE (Francia)

Il francese Romain Guillemois (Vendée U – Cyclisme) si è imposto nella seconda tappa, Laval – Évron, percorrendo 183 Km in 4h13′25″ alla media di 43,328 Km/h. Ha preceduto allo sprint il connazionale Fournier e il canadese David Veilleux (Team Europcar). Miglior italiano Andrea Fedi (Ceramica Flaminia – Fondriest), 4° a 44″. Veilleux è il nuovo leader della classifica con 9″ sul francese Fournier e 28″ sul francese Vachon. Miglior italiano Fedi, 12° a 54″.

STER ZLM TOER – GP JAN VAN HEESWIJK (Paesi Bassi)

L’olandese Lars Boom (Blanco Pro Cycling Team) si è imposto nella quarta tappa, Verviers – La Gileppe, percorrendo 186 Km in 4h42′51″ alla media di 39,455 Km/h. Ha preceduto di 3″ il francese Davide Rebellin (CCC Polsat Polkowice) e l’olandese Lammertink. Boom è il nuovo leader della classifica con 16″ sul tedesco Greipel e 25″ sul britannico Cavendish. Miglior italiano Rebellin, 20° a 7′28″.

OBERÖSTERREICHRUNDFAHRT (Austria, dilettanti)

L’austriaco Riccardo Zoidl (Team Gourmetfein Simplon) si è imposto nella seconda tappa, Linz Stahlwelt – Aigen im Mühlkreis, percorrendo 137,8 Km in 3h37′14″ alla media di 38,060 Km/h. Ha preceduto allo sprint il connazionale Markus Eibegger (Team Gourmetfein Simplon) e di 18″ il ceco Kratochvila. Miglior italiano Nicolò Rocchi (Team Marchiol-Emisfero-Site), 4° a 1′37″. Eibegger è il nuovo leader della classifica con lo stesso tempo di Zoidl e 18″ su Kratochvila. Miglior italiano Federico Pozzetto (Tirol Cycling Team), 4° a 1′37″.

TOUR DE SLOVÉNIE

Il croato Radoslav Rogina (Adria Mobil) si è imposto nella terza tappa, Škofja Loka – Vršič, percorrendo 170 Km in 4h51′11″ alla media di 35,029 Km/h. Ha preceduto di 39″ lo sloveno Polanc e di 43″ il tedesco Sinkewitz. Miglior italiano Angelo Pagani (Bardiani Valvole – CSF Inox), 6° a 1′42″. Rogina è il nuovo leader della classifica con 19″ su Polanc e 37″ su Sinkewitz. Miglior italiano Pagani, 5° a 1′48″.

TOUR DE SERBIE

L’argentino Mauro Abel Richeze (Team Nippo – De Rosa) si è imposto nella quinta tappa, Pozarevac – Sremska Mitrovica, percorrendo 200,3 Km in 4h46′26″ alla media di 41,957 Km/h. Ha preceduto allo sprint lo slovacco Kolar e il serbo Ivan Stevic (Tusnad Cycling Team). Miglior italiano Simone Campagnaro (Team Nippo – De Rosa), 69°. Stevic è ancora leader della classifica con 6″ sul polacco Kirpsza e 12″ sullo slovacco Tybor. Miglior italiano Leonardo Pinizzotto (Team Nippo – De Rosa), 18° a 36″.

TOUR OF MALOPOLSKA (Polonia, dilettanti)

Il bielorusso Branislau Samoilau (RCOP-Belarus) si è imposto nella terza ed ultima tappa, circuito di Zapora, percorrendo 118 Km in 3h01′29″ alla media di 39,012 Km/h. Ha preceduto di 51″ il polacco Zielinski e di 1′01″ il polacco Sapa. Miglior italiano Andrea Borso (Cycling Team Friuli), 27 a 2′39″. In classifica si impone il polacco Lukasz Bodnar (Bank BGZ) con 4″ sul connazionale Cieslik e 1′38″ sul ceco Hudecek. Miglior italiano Borso, 45° a 18′39″.

TOUR DE KOREA

Il sudcoreano Ho-Sung Cho (Seoul Cycling Team) si è imposto nella settima tappa, Yangyang – Hongcheon, percorrendo 145,1 Km in 3h32′43″ alla media di 40,927 Km/h. Ha preceduto allo sprint l’australiano Sheppard e 10″ l’uzbeko Khalmuratov. Miglior italiano Kristian Sbaragli (Team MTN Qhubeka), 6° a 14″. Il britannico Michael Cuming (Rapha Condor JLT) è ancora leader della classifica, con 12″ sul cinese Lok Cheung e 1′13″ sullo spagnolo Zaballa Gutiérrez. Miglior italiano Sbaragli, 10° a 3′05″.

VUELTA A COLOMBIA

Il colombiano Mauricio Ortega Ramírez (Aguardiente Antioqueño-Lotería de Medellín-IDEA) si è imposto nella settima tappa, Manizales – Ibagué, percorrendo 183,1 Km in 4h40′29″ alla media di 39,168 /h. Ha preceduto di 14″ il connazionale Ardila Cano e lo spagnolo Sevilla Ribera. Miglior italiano Andrea Masciarelli (Utensilnord Ora24.eu), 133° a 51′24″. Il colombiano Jonathan Millán (GW Shimano-Envía-Gatorade) è il nuovo leader della classifica con 32″ sul connazionale Largo e 3′01″ sul connazionale Ortega Ramírez. Miglior italiano Andrea Masciarelli (Utensilnord Ora24.eu), 124° a 2h33′11″

TOUR DE BEAUCE (Canada)

L’olandese Marc De Maar (Unitedhealthcare Pro Cycling Team) si è imposto nella quinta tappa, circuito di Ville de Québec, percorrendo 126 Km in 3h07′02″ alla media di 40,420 Km/h. Ha preceduto allo sprint il canadese Duchesne e lo statunitense Clark. Miglior italiano Davide Frattini (UnitedHealthcare Presented by Maxxis), 41° a 2′22″. Lo spagnolo Francisco Mancebo Pérez (5-Hour Energy) è ancora leader della classifica con 5″ sullo statunitense Brown e 8″ sullo statunitense Cooke. Miglior italiano Andrea Peron (Team Novo Nordisk), 44° a 15′49″.

INTERNATIONALE THÜRINGEN-RUNDFAHRT (dilettanti)

L’australiano Caleb Ewan (nazionale australiana) si è imposto nella settima ed ultima tappa, circuito di Ichtershausen, percorrendo 157,5 Km in 3h48′05″ alla media di 41,432 Km/h. Ha preceduto allo sprint il danese Nielsen e il britannico Doull. In classifica si impone l’olandese Dylan Van Baarle (Rabobank Development Team) con 3″ sul danese Norman Hansen e 22″ sull’austrlaiano Howson.

DOPPIETTA DI NIZZOLO. GIACOMO SI RIPETE DAVANTI A TSATEVICH

giugno 15, 2013 by Redazione  
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Nella terza tappa in linea di quest’edizione 2013 del Giro di Lussemburgo la vittoria va di nuovo a Giacomo Nizzolo (Radioshack) che riesce ad avere la meglio allo sprint su Alexey Tsatevich (Katusha) e Pierpaolo De Negri (Vini Fantini).In classifica generale Jonathan Hivert conserva il simbolo del primato.

Foto copertina: il bis di Nizzolo sulle strade del Lussemburgo (foto Serge Waldbillig)

É ancora festa italiana in Lussemburgo e questo grazie ad un Giacomo Nizzolo davvero in forma che riesce a ripetersi in una tappa dal profilo altimetrico davvero impegnativo e quindi poco adatta ad un velocista normale, ma il corridore della Radioshack ha dimostrato col tempo di non essere solo uno sprinter, bensì un corridore capace anche di resistere su salite di media lunghezza e che si potrà affacciare in futuro anche nelle grandi classiche.
Per quanto riguarda il tracciato, questa terza tappa, che partiva da Eschweiler per terminare a Diekirch dopo 178 chilometri, proponeva come il solito un percorso nervoso ma reso ancora impegnativo dai tre passaggi sulla salita di Huelewee, breve ma intensa.
Subito dopo la partenza sono parecchi coloro che cercano di evadere dal gruppo, ma in seguito ad ogni scatto c’è sempre qualcuno pronto a chiudere. Sarà Mikhail Ignatiev (Katusha) a propiziare il tentativo più importante, andando a comporre la testa della corsa assieme a Kroon (Saxo Bank-Tinkoff) e Thurau (Europcar). Il gruppetto al comando riuscirà successivamente a guadagnare un vantaggio massimo di circa sei minuti prima che il gruppo cominci a ridurre il gap.
Durante l’ultimo passaggio sulla salita di Huelewee Ignatiev, Kroon e Thurau sono ancora davanti, ma ancora per poco perché dal gruppo fuoriescono Bakelants e Jungels della Radioshack che li riprendono in breve tempo. Tuttavia nemmeno questi cinque corridori riusciranno a guadagnare granché poiché sia la Vacansoleil che la Blanco sono ormai decise ad arrivare in volata.
E difatti volata sarà, soprattutto per il solo fatto che nessun altro corridore proverà ad allungare, con le squadre dei corridori più veloci che mantengono alta la velocità fino ai 250 metri dal traguardo: quando Nizzolo esce dalla ruota di Wynants (Blanco) per cominciare la propria volata, più nessuno riuscirà a sopravanzarlo. Il portacolori della Radioshack si aggiudica in questo modo la seconda vittoria di tappa consecutiva davanti al russo Tsatevich (Katusha) e a De Negri (Vini Fantini).
Completano la Top Ten Martens (Blanco), Marcato (Vacansoleil-DCM), Sijmens e Garcia (Cofidis), Arashiro (Europcar), Poels (Vacansoleil-DCM) e Hivert (Sojasun).
Proprio il decimo classificato, Hivert, si conferma per un altro giorno il leader della classifica generale della corsa lussemburghese.

Paolo Terzi

14-06-2013

giugno 15, 2013 by Redazione  
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TOUR DE SUISSE

Il portoghese Rui Alberto Faria da Costa (Movistar Team) si è imposto nella settima tappa, Meilen – La Punt, percorrendo 206 Km in 5h11′08″ alla media di 39,726 Km/h. Ha preceduto allo sprint l’olandese Mollema e lo statunitense Van Garderen. Miglior italiano Domenico Pozzovivo (AG2R La Mondiale), 17° a 1′27″. L’elvetico Mathias Frank (BMC Racing Team) è ancora leader della classifica, con 13″ su Faria da Costa e 23″ sul ceco Kreuziger. Miglior italiano Pozzovivo, 16° a 4′30″

SKODA TOUR DE LUXEMBOURG

L’italiano Giacomo Nizzolo (RadioShack – Leopard) si è imposto nella seconda tappa, Schifflange – Walferdange, percorrendo 173,1 Km in 4h10′24″ alla media di 41,477 Km/h. Ha preceduto allo sprint lo sloveno Kump e il tedesco Martens. Il francese Jonathan Hivert (Sojasun) è il nuovo leader della classifica con 2″ sull’austriaco Brandle e 3″ su Martens. Miglior italiano Marco Marcato (Vacansoleil Pro Cycling Team), 6° a 6″

ROUTE DU SUD – LA DÉPÊCHE DU MIDI

Il francese Yohann Gène (Team Europcar) si è imposto nella seconda tappa, circuito di Villecomtal sur Arras, percorrendo 182,8 Km in 4h38′00″ alla media di 39,453 Km/h. Ha preceduto allo sprint l’australiano Sutton e il francese Dumoulin. Miglior italiano Giairo Ermeti (Androni Giocattoli – Venezuela), 7°. Il francese Yannick Martinez (La Pomme Marseille) è ancora leader della classifica con 1″ su Gène e 5″ su Sutton. Miglior italiano Emanuele Sella (Androni Giocattoli – Venezuela), 7° a 8″.

TOUR DE PAYS DE SAVOIE

Lo spagnolo Jesus Del Pino Corrochano (Burgos BH – Castilla y Leon) si è imposto nella seconda tappa, Chambéry – Le Plateau de Solaison, percorrendo 146,9 Km in 4h12′50″ alla media di 34,860 Km/h. Ha preceduto di 28″ il francese Barbas e di 1′24″ il francese Lauber. Unico italiano Matteo Draperi (Chambéry Cyclisme Formation), 64° a 19′26″. Del Pino Corrochano è il nuovo leader della classifica con 39″ su Barbas e 1′12″ su Lauber. Draperi 64° a 27′15″.

BOUCLE DE LA MAYENNE (Francia)

Il francese Benoit Sinner (Equipe cycliste de l’Armée de Terre) si è imposto nella prima tappa, Saint-Berthevin – Le Bourgneuf-la-Forêt, percorrendo 188 Km in 4h38′26″ alla media di 40,512 Km/h. Ha preceduto allo sprint l’italiano Filippo Baggio (Ceramica Flaminia – Fondriest) e lo spagnolo Fonseca. Il francese Pierre-Henri Lecuisinier (Vendée U – Cyclisme) è ancora leader della classifica con 1″ sui connazionali Boulo e Gerard. Miglior italiano Eugenio Alafaci (Leopard – Trek Continental Team), 37° a 17″.

STER ZLM TOER – GP JAN VAN HEESWIJK (Paesi Bassi)

Il tedesco Marcel Kittel (Team Argos – Shimano) si è imposto nella terza tappa, circuito di Buchten, percorrendo 188,3 Km in 4h33′06″ alla media di 41,369 Km/h. Ha preceduto allo sprint il connazionale Greipel e il britannico Cavendish. Miglior italiano Matteo Trentin (Omega Pharma – Quick Step), 19°. Kittel è il nuovo leader della classifica con 6″ sul connazionale Wagner e 7″ sull’olandese Boom. Miglior italiano Trentin, 25° a 2′00″.

OBERÖSTERREICHRUNDFAHRT (Austria, dilettanti)

Il tedesco Florian Bissinger (Team Vorarlberg) si è imposto nella prima tappa, Wels – Altheim, percorrendo 178,8 Km in 4h04′58″ alla media di 43,794 Km/h. Ha preceduto allo sprint l’italiano Paolo Locatelli (Team Marchiol-Emisfero-Site) e il russo Pozdnyakov.

TOUR DE SLOVÉNIE

L’italiano Fabio Felline (Androni Giocattoli – Venezuela) si è imposto nella seconda tappa, Kočevje – Višnja Gora, percorrendo 168,5 Km in 4h22′52″ alla media di 38,460 Km/h. Ha preceduto allo sprint l’australiano Sulzberger e il colombiano Atapuma Hurtado. Felline è il nuovo leader della classifica con 15″ sul belga Van Overberghe e 17″ sullo sloveno Polanc.

TOUR DE SERBIE

Il turco Ahmet Örken (Konya Torku Seker Sport) si è imposto nella quarta tappa, Kladovo – Pozarevac, percorrendo 186,2 Km in 4h25′37″ alla media di 42,060 Km/h. Ha preceduto allo sprint l’italiano Leonardo Pinizzotto (Team Nippo – De Rosa) e di 6″ il serbo Ivan Stevic (Tusnad Cycling Team), nuovo leader della classifica con 1″ sul polacco Kirpsza e 6″ sullo slovacco Tybor. Miglior italiano Pinizzotto, 18° a 29″.

TOUR OF MALOPOLSKA (Polonia, dilettanti)

Il polacco Lukasz Bodnar (Bank BGŻ) si è imposto nella seconda tappa, Niepolomice – Jodlownik, percorrendo 149 Km in 3h58′15″ alla media di 37,523 Km/h. Ha preceduto allo sprint il connazionale Cieslik e di 1′32″ il ceco Hudecek. Miglior italiano Riccardo Bolzan (Cycling Team Friuli), 45° a 8′24″. Bodnar è il nuovo leader della classifica con 4″ su Cieslik e 1′38″ su Hudecek. Miglior italiano Bolzan, 27° a 8′23″.

TOUR DE KOREA

Il canadese Zachary Bell (Champion System Pro Cycling Team) si è imposto nella sesta tappa, Pyeongchang – Yangyang, percorrendo 184,7 Km in 4h12′07″ alla media di 43,956 Km/h. Ha preceduto allo sprint l’italiano Alberto Cecchin (Team Nippo – De Rosa) e il giapponese Nakajima. Il britannico Michael Cuming (Rapha Condor JLT) è il nuovo leader della classifica, con 12″ sul cinese Lok Cheung e 1′13″ sullo spagnolo Zaballa Gutiérrez. Miglior italiano Kristian Sbaragli (Team MTN Qhubeka), 10° a 3′05″.

VUELTA A COLOMBIA

Il colombiano Oscar Eduardo Sánchez Guarín (GW Shimano-Envía-Gatorade) si è imposto nella sesta tappa, Buga – Manizales, percorrendo 198,8 Km in 4h43′58″ alla media di 42,005 /h. Ha preceduto allo sprint lo spagnolo Sevilla Ribera e il connazionale Millán. Miglior italiano Andrea Masciarelli (Utensilnord Ora24.eu), 116° a 17′42″. Il colombiano Juan Sebastian Tamayo Martínez (GW Shimano-Envía-Gatorade) è ancora leader della classifica con 38″ sul connazionale Ortiz Caro e 41″ sul connazionale Martínez Gaitán. Miglior italiano Andrea Masciarelli (Utensilnord Ora24.eu), 126° a 1h43′12″

TOUR DE BEAUCE (Canada)

Lo statunitense Joey Rosskopf (Hincapie Sportswear Development Team) si è imposto nella quarta tappa, cronometro St-Benoît-Labre, percorrendo 20 Km in 26′30″ alla media di 45,283 Km/h. Ha fatto registrare lo stesso tempo del connazionale Brown e ha preceduto di 1″ l’australiano Day. Miglior italiano Andrea Peron (Team Novo Nordisk), 40° a 2′03″. Lo spagnolo Francisco Mancebo Pérez (5-Hour Energy) è ancora leader della classifica con 2″ sullo statunitense Cooke e 3″ su Brown. Miglior italiano Peron, 42° a 9′04″.

INTERNATIONALE THÜRINGEN-RUNDFAHRT (dilettanti)

Il danese Magnus Cort Nielsen (Team Cult Energy) si è imposto nella sesta tappa, circuito di Ichtershausen, percorrendo 173,5 Km in 4h10′10″ alla media di 41,612 Km/h. Ha preceduto allo sprint il connazionale Valgren Andersen e di 3″ il britannico Yates. L’olandese Dylan Van Baarle (Rabobank Development Team) è ancora leader della classifica, con 3″ sul danese Norman Hansen e 16″ sull’austrlaiano Howson.

RUI COSTA NON USURPA IL TRONO DI FRANK

giugno 15, 2013 by Redazione  
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Il portoghese vincitore del Tour de Suisse 2012 si aggiudica la tappa di La Punt precedendo “Tj” Van Garderen, Bauke Mollema e Thibaut Pinot con i quali si era avvantaggiato sull’Albulapass e balzando al secondo posto nella generale a soli 13” dall’elvetico che conserva la maglia gialla con Roman Kreuziger 3° a 23”. Si rivede a ridosso dei migliori Andy Schleck che lancia buoni segnali in vista del Tour de France.

Foto copertina: Faria Da Costa si impone nel tappone del Tour de Suisse 2013 (foto Bettini)

Dopo tre frazioni interlocutorie il Tour de Suisse ha proposto quella che si può considerare la sua tappa regina, 206 km da Meilen a La Punt con le ascese, a dire il vero tutt’altro che trascendentali anche se la seconda di esse era classificata come gpm di 1a categoria, di Beglingen, Klosters e Davos Wiesen e soprattutto la scalata verso i 2315 metri dell’Albulapass, 12 km al 7% circa di pendenza media prima dei 9 km conclusivi di discesa molto tecnica verso il traguardo. La bagarre è scoppiata fin dalle prime battute con una prima ora di gara percorsa ai 52 di media, finchè dopo circa 60 km non sono riusciti finalmente ad avvantaggiarsi 14 corridori, tra cui nomi di un certo calibro come Andreas Klöden (RadioShack), Damiano Caruso (Cannondale), il 13° nella generale dell’ultima Vuelta Tomasz Marczynski (Vacansoleil) e Luis León Sánchez (Blanco) oltre a José Joaquín Rojas (Movistar), Eduard Vorganov (Katusha), Niki Terpstra (Omega-QuickStep), Manuele Mori (Lampre-Merida), Michael Morkov (Saxo-Tinkoff), Daryl Impey (Orica-GreenEdge), Adria Saez (Euskaltel), Johannes Fröhlinger e Georg Preidler (Argos-Shimano) e Jean-Marc Marino (Saur-Sojasun). Ma la Saxo-Tinkoff di Roman Kreuziger, già vincitore del Giro di Svizzera nel 2008 e secondo nella generale a 23” dal leader Matthias Frank (Bmc), si è portata in blocco in testa al gruppo cercando di rendere la corsa il più dura possibile e così il vantaggio dei fuggitivi, dopo aver toccato un massimo intorno ai 6′, si è ridotto al lumicino ai piedi dell’Albulapass, rendendo la loro sorte ormai segnata.
I soli Sánchez e Preidler hanno tentato di resistere avvantaggiandosi sui compagni d’avventura nelle prime rampe ma nulla hanno potuto di fronte a Joseph Lloyd Dombrowski (Team Sky), vincitore del GiroBio 2012 e atleta dalle potenzialità illimitate quando la strada sale sebbene diversi problemi fisici ne abbiano condizionato il rendimento nella prima parte di questa stagione, che, dopo una breve tirata del compagno Joshua Edmondson (altro giovane grimpeur di talento), ha raggiunto e staccato i due uomini di testa arrivando ad avere quasi 1′ di margine sul gruppo dei migliori, ridotto a una trentina di unità con Jean-Christophe Péraud (Ag2r) unico della top ten della generale a perdere terreno. Tra i primi ha regnato l’attendismo, a tal punto che anche il regolarista elvetico Johann Tschopp (Iam Cycling) e Michele Scarponi (Lampre-Merida), uscito dalle zone alte della classifica in seguito alla caduta nella tappa di Meiringen, sono riusciti a guadagnare un centinaio di metri.
Finalmente a 4 km dalla vetta Bauke Mollema (Blanco), trionfatore in solitudine nel precedente arrivo in salita di Crans Montana, ha rotto gli indugi con uno scatto al quale hanno resistito i soli Thibaut Pinot (Fdj), Rui Alberto Faria da Costa (Movistar), Daniel Martin (Garmin-Sharp), Andy Schleck (RadioShack) e un Tejay Van Garderen (Bmc) cresciuto esponenzialmente rispetto alle prime tappe che non ha atteso un Frank che, dal canto suo, non ha comunque ceduto mantenendosi a breve distanza dai rivali in compagnia di Cameron Meyer (Orica-GreenEdge) mentre più pesante, malgrado il gran lavoro svolto dai compagni di squadra in precedenza, è stata la difficoltà di Kreuziger che, comunque, si è successivamente riportato sulla maglia gialla insieme a Simon Spilak (Katusha). Il successivo forcing operato soprattutto da Pinot ha fatto sì che si esaurisse l’azione di Dombrowski e che Schleck, comunque mai visto a questi livelli da due anni a questa parte (il che fa ben sperare per il Tour de France) e Martin perdessero le ruote al pari dello statunitense, venendo raggiunti dal gruppo Frank che ha scollinato con una trentina di secondi di distacco. In discesa sono stati invece Rui Costa e Van Garderen ad allungare con Mollema che si è riportato sotto, approfittando dell’arco gonfiabile ai -2 che si era sgonfiato costringendo i primi due a rallentare, mentre ha definitivamente perso terreno Pinot, che chiuderà 4° a 9” dal terzetto di testa in cui Rui Costa ha preceduto sul traguardo Van Garderen e Mollema, cogliendo il suo secondo successo stagionale dopo il Gp Amorebieta. Il campione uscente del Tour de Suisse ha inflitto 22” a Meyer, Martin, Kreuziger, Spilak, Frank e Dombrowski, 39” a Tanel Kangert (Astana), unico tra i reduci del Giro d’Italia a piazzarsi nelle zone alte, 49” ad Aleksandr Dyachenko (Astana) e Igor Antón (Euskaltel), 1′15” a Nicholas Roche (Saxo-Tinkoff), 1′18” ad Andy Schleck e 1′27” a un gruppetto comprendente Domenico Pozzovivo (Ag2r), unico azzurro a rimanere relativamente vicino ai migliori anche perché Diego Ulissi (Lampre-Merida) è stato costretto al ritiro per i postumi di una caduta accusata nella tappa di Meilen.
In classifica generale Rui Costa scavalca Kreuziger e si porta a 12” da Frank con il ceco 3° a 23”, Pinot 4° a 44”, Mollema 5° a 46” e Van Garderen 6° a 1′17”. Tutto si deciderà nell’atipica crono conclusiva il cui traguardo è posto in cima al Flumserberg ma prima i corridori affronteranno l’8a e penultima tappa, 180,5 km da Zernez a Bad Ragaz con lo Julierpass nelle fasi iniziali e lo strappo di Maienfeld a 6 km da un traguardo che potrebbe essere adatto ai colpi di mano.

Marco Salonna

NIZZOLO SI SBLOCCA. É SUO LO SPRINT A WALFERDANGE

giugno 14, 2013 by Redazione  
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Nella terza tappa del Tour de Luxembourg va in scena il primo successo italiano con la vittoria di Giacomo Nizzolo (Radioshack) che domina una volata tra i 25 corridori presentatisi sul traguardo. Il corridore della Radioshack ha preceduto lo sloveno Marko Kump (Saxo Bank-Tinkoff) e il tedesco Paul Martens (Blanco). Appena giù dal podio altri due atleti italiani: Belletti e Marcato, giunti rispettivamente quarto e quinto. Cambio della guardia in classifica generale con Jonathan Hivert che prende il posto del compagno di squadra Engoulvent.

Foto copertina: Nizzolo si impone sul traguardo di Warfeldange (foto Serge Waldbillig)

“Finalmente” avrà esclamato Giacomo Nizzolo al termine della tappa odierna che lo ha visto vincitore, proprio perché il brianzolo andava cercando quest’affermazione sin dall’inizio della stagione ciclistica in corso ma per lui, finora, erano arrivati solo piazzamenti, in special modo al Giro d’Italia dove ha collezionato ben tre quarti ed un secondo posto; pertanto la vittoria stentava ad arrivare, tuttavia i percorsi nervosi adatti a velocisti resistenti e l’assenza di uomini più veloci del corridore della Radioshack hanno favorito quest’ultimo che, come requisito minimo, doveva comunque possedere un’ottima condizione fisica.
La tappa, che partiva da Schifflange e terminava a Walferdange dopo 173 chilometri, presentava infatti un percorso nervoso continuamente puntellato da strappi, anche se quelli finale erano più leggeri.
Dopo la partenza sono tre i corridori che si guadagnano l’avanscoperta: Pozzo (Vini-Fantini), Turgot (Europcar) e De Gendt (Vacansoleil-DCM), che interpreta questo tentativo come una possibilità per incrementare la propria condizione in ottica Tour de France, dove sarà il leader della squadra per la classifica generale.
Il trio al comando, nonostante l’impegno mostrato, non è riuscito a guadagnare granché sul gruppo e, grazie al lavoro della Radioshack in modo particolare, sono stati raggiunti a circa trenta chilometri dal traguardo. Da lì in poi le ascese affrontate sono state contraddistinte da alcuni tentativi di attacco, ma tutti quanti effimeri perché il gruppo è sempre riuscito a rintuzzare gli scatti.
Nella volata finale non c’è stata storia con Giacomo Nizzolo che è risultato il più veloce a dispetto del comunque notevole guizzo di Marko Kump che ha cercato di contrastare fino alla fine il velocista lombardo; mentre al terzo posto si classifica il tedesco Paul Martens.
Completano la Top Ten Marcato (Vacansoleil-DCM), Belletti (Ag2r La Mondiale), Jerome (Europcar), Hivert (Sojasun), Tsatevitch (Katusha), Boaro (Saxo Bank-Tinkoff) e Garcia (Cofidis).
In classifica generale, invece, Jonathan Hivert (Sojasun) si impadronisce della maglia gialla di leader a danno del compagno di squadra Engoulvent, giunto oggi in ritardo a causa della difficoltà della tappa.

Paolo Terzi

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