28-10-2012

ottobre 30, 2012 by Redazione  
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TOUR OF HAINAN (Cina)

Il russo Alexander Serebryakov (Team Type 1 – Sanofi) si è imposto nella nona ed ultima tappa, circuito di Sanya, percorrendo 103,2 Km in 2h20′47″ alla media di 43,982 Km/h. Ha preceduto allo sprint l’olandese Sinkeldam e il belga Stallaert. In classifica si impone il kazako Dmitriy Gruzdev (Astana Pro Team) con 17″ sul connazionale Iglinskiy e 26″ sullo svedese Ludvigsson.

TOUR DU FASO (Burkina Faso; 19 – 28 ottobre)
Il burkinese Rasmane Ouedraogo si è imposto nella corsa a tappe africana, precedendo di 1′39″ il connazionale Nikiema e di 1′53″ l’olandese Schreurs. Le dieci frazioni sono state conquistate dagli olandesi Schreurs (1a e 3a) e Wouter de Groot (6a), dal belga Koen Demuynck (2a, 5a e 7a) e dagli algerini Hichem Chabane (4a), Fayçal Hamza (8a) e Adel Barbari (9a e 10a)

ASTANA, NON C’É DUE SENZA TRE!

ottobre 29, 2012 by Redazione  
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Dopo le due edizioni vinte da Valentin Iglinskiy, anche quest’anno è un uomo Astana a trionfare al Tour of Hainan e si tratta del ventiseienne Dmitriy Gruzdev.
Il kazako ha spazzato via la concorrenza vincendo per distacco la tappa di Wuzhishan, e controllando la tappa nelle due tappe rimanenti che hanno visto una conclusione in volata: la prima (ottava tappa) è stata vinta dall’olandese Sinkeldam e la seconda (nona ed ultima tappa) è andata al russo Serebryakov.

Foto copertina: Gruzdev s’inebria di successo al Tour of Hainan, imponendosi nella classifica finale (china.org.cn)

Nell’ottava e penultima tappa del Tour of Hainan si è verificato un epilogo in volata, con la vittoria di Ramon Sinkeldam (Argos-Shimano) su Alexander Serebryakov.
La frazione partiva da Wuzhishan e arrivava a Sanya dopo 140 chilometri su un percorso tutt’altro che impegnativo, anzi, favorendo in questo modo un arrivo a ranghi compatti. Sinkeldam è così riuscito a conquistare la sua seconda vittoria di giornata in questo Tour, battendo un altro plurivincitore di tappe, Serebryakov, ed il kazako Iglinskiy.
Nella nona ed ultima tappa il copione è stato lo stesso della frazione precedente con la sola, ma importante differenza: a vincere stavolta è stato Serebryakov che ha relegato Sinkeldam in seconda posizione e Stallaert (Landbowkredit) in terza. Nel testa a testa per le vittorie di tappe tra Serebryakov e Sinkeldam a primeggiare è stato il russo, portando il risultato sul tre a due.
In classifica generale non c’è stata nessuna sorpresa con il trionfo di Dmitriy Gruzdev (Astana), che senza difficoltà è riuscito a conservare il primato fino all’ultima e decisiva tappa. Al secondo posto troviamo il compagno di squadra Iglinskiy, vincitore delle ultime due edizioni; mentre si conferma al terzo posto il ventunenne svedese Ludvigsson della Argos-Shimano. Per l’Astana si tratta del terzo successo in questo gara a tappe asiatica, confermandosi come squadra mattatore della corsa.

Paolo Terzi

27-10-2012

ottobre 28, 2012 by Redazione  
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TOUR OF HAINAN (Cina)

L’olandese Ramon Sinkeldam (Team Argos – Shimano) si è imposto nell’ottava tappa, Wuzhishan – Sanya, percorrendo 141,6 Km in 3h07′52″ alla media di 45,223 Km/h. Ha preceduto allo sprint il russo Serebryakov e il kazako Iglinskiy. Il kazako Dmitriy Gruzdev (Astana Pro Team) ha conservato la testa della classifica con 18″ su Iglinskiy e 26″ sullo svedese Ludvigsson.

26-10-2012

ottobre 27, 2012 by Redazione  
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TOUR OF HAINAN (Cina)

Il kazako Dmitriy Gruzdev (Astana Pro Team) si è imposto nella settima tappa, Dongfang – Wuzhishan, percorrendo 215,7 Km in 5h24′38″ alla media di 39,866 Km/h. Ha preceduto di 2″ il connazionale Iglinskiy e lo svedese Ludvigsson. Gruzdev è il nuovo leader della classifica con 22″ su Iglinskiy e 26″ su Ludvigsson.

HAINAN, TAPPA E MAGLIA PER GRUZDEV

ottobre 27, 2012 by Redazione  
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Il kazako del team Astana, Dimitrry Gruzdev, vince la settima tappa del Tour of Hainan con una stoccata da vero finisseur a 8 chilometri dall’arrivo. Alle sue spalle si piazzano il compagno di squadra Valentin Iglinskyi e lo svedese Ludvigsson (Team Argos-Shimano). Gruzdev sale in questo modo al comando della classifica generale che guida con 22 secondi di vantaggio su Iglinskiy e 26 su Ludvigsson.

Foto copertina: foto di repertorio di Gruzdev, scattata al Tour of Hainan del 2008, dove si impose nella quarta tappa (foto Xinhua)

Era la tappa più impegnativa di questa corsa a tappe con una salita di circa 10 chilometri con lo scollinamento, guarda caso, ai meno 10. E con questo percorso qualcosa è successo.
Pronti e via e inizia la battaglia giornaliera per centrare la fuga, puntando sempre alla vittoria; e la fuga va, composta da tre corridori che mettono da parte un vantaggio massimo di 12 minuti sul gruppo principale.
A questo punto le squadre più importanti si assumono le proprie responsabilità e si mettono a inseguire i battistrada per diminuire il vantaggio fino a ricucire del tutto prima dell’attacco alla salita finale.
Sullo strappo finale si produce la selezione principale con la formazione di una moltitudine di gruppetti che, dopo essere stati staccati, procedono del loro passo fino all’arrivo.
Sul GPM in testa alla corsa ci sono sei corridori: Butler, De La Parte, Samokhalov, Ludvigsson, Iglinskiy e Gruzdev.
É anche dalla facilità di selezione che provoca la discesa che Gruzdev utilizza le sue doti da passista (6° al campionato del mondo a cronometro) e coglie l’attimo giusto per andarsene.
Dietro si controllano e Gruzdev può avvicinarsi solitario al traguardo di Wuzhishan.
Così il kazako vince solitario con una manciata di secondi sul gruppetto inseguitore regolato dal compagno di squadra Iglinskiy su Ludvigsson (interessante questo svedese classe ‘91 prospetto per le cronometro).
Il bottino di Gruzdev è doppio, e oltre alla tappa si aggiudica anche il primato momentaneo in classifica generale, con 22 secondi di vantaggio su Iglinskiy e 26 su Ludvigsson.

Paolo Terzi

FUGA DA DONGFANG

ottobre 26, 2012 by Redazione  
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Il corridore di Hong Kong King Lok Cheung si aggiudica la sesta tappa della corsa a tappa cinese. Cheung ha battuto in una volata ristretta Gruzdev, Yeung e Choiki dopo una lunga fuga che sembrava sul punto di essere ripresa dal gruppo.
Giornata tranquilla per Serebryakov che mantiene il primato in classifica generale.

Foto copertina: foto di King Lok Cheung scattata in occasione dei 16° Giochi Asiatici, disputati nel 2010 (bleacherreport.com)

Chi va in fuga viene talvolta designato come un essere illuso, che non bada alle conseguenze del rischio; ma tutto ciò è veicolato da qualcosa di più sopraffino: la speranza di poter vincere, un’arma fortissima.
Fino ad oggi, su cinque tappe, ci sono state cinque volate a risolvere la lotta per la vittoria, e per una gara in bicicletta tutta questa monotonia è assurda. E in questa sesta tappa c’è stata la sorpresa.
I fautori di questa sorpresa sono stati cinque coraggiosi partiti all’offensiva con una probabilità di arrivare in fondo che era minore del 10%, e con il gruppo che godeva della solita presunzione di poter riprendere facilmente i fuggiaschi.
Salzinger, Choi, Yeung, Gruzdev e Cheung erano coalizzati contro un gruppo formato da un centinaio di corridori, con il rapporto di forza favorevole a quest’ultimo, anche perché i compagni di squadra del leader avevano tutto l’interesse di riprenderli in quanto il distacco in classifica dei cinque era nell’ordine dei 30 secondi.
Per tutta la tappa i battistrada han dovuto fare i conti, quindi, con un vantaggio minimo, scremando ulteriormente le loro speranze; ma il gruppo, pur essendo vicino, lancerà in ritardo l’assalto finale.
All’ultimo chilometro si presentano così quattro corridori in testa alla corsa ( il quinto, Salzinger, perderà contatto, sfinito, al momento di lanciare lo sprint) e il gruppo che viaggiava a tutta velocità con 20 secondi di ritardo.
La vittoria doveva essere decisa alla sprint, ma stavolta ristretto a quattro corridori. E a prevalere è stato un corridore di Hong Kong, King Lok Cheung, alla prima vittoria stagionale, sul kazako Gruzdev e sul cinese Yeung.
Il gruppo è arrivato 16 secondi dopo, regolato dal belga Peeters. Mentre Serebryakov conserva la leadership per un’inezia, 4 secondi, sul vincitore di oggi Cheung.

Paolo Terzi

25-10-2012

ottobre 25, 2012 by Redazione  
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TOUR OF HAINAN (Cina)

Il cinese King Lok Cheung (Hong Kong Pro Cycling) si è imposto nella sesta tappa, Danzhou – Dongfang, percorrendo 171,9 Km in 3h59′21″ alla media di 43,091 Km/h. Ha preceduto allo sprint il kazako Gruzdev e il cinese Yeung. Il russo Alexander Serebryakov (Team Type 1 – Sanofi) ha conservato la testa della classifica con 4″ su Cheung e 9″ su Gruzdev.

SINK(ELDAM) THE SPRINT

ottobre 25, 2012 by Redazione  
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L’olandese Ramon Sinkeldam vince la quinta tappa del Tour of Hainan, che sta diventando un festival di velocisti. Alle sue spalle troviamo la coppia belga (e del Team Landbouwkredit) Peeters-Stallaert. In classifica generale comanda sempre il russo Alexander Serebryakov che oggi si è preso un giorno di relativo riposo dagli sprint.

Foto copertina: Sinkeldam festeggia sul podio il suo successo nella quinta tappa del Tour of Hainan (www.news.cn)

La tappa odierna era quella più lunga con i suoi 228 chilometri, favorevole quindi a quei corridori che possono gareggiare in gare molto lunghe durante l’anno, in particolare coloro che hanno affrontato prove World Tour (come le grandi classiche), e che sono più abituati a utilizzare le proprie doti di fondo.
Il percorso comunque non era adatto a probabili attaccanti, anzi, era quello tipico per atleti veloci, ma che stavolta richiedeva la forza di sprintare dopo la soglia dei 220 chilometri.
E, dopo lo sprint, nei primi piani della classifica di tappa comparivano nomi diversi da quelli citati nelle scorse tappe. Vincitore in primis, che proviene dall’Olanda (dopo l’ondata russa) e risponde al nome di Ramon Sinkeldam.
L’olandese della Argos-Shimano batte Kevin Peeters e Joeri Stallaert, entrambi belgi ed entrambi compagni di squadra nella Landbouwkredit-Euphony.
Sinkeldam, corridore ventitreenne, è alla prima vittoria stagionale dopo essersi in piazzato in tredicesima posizione nel Gp de Plouay (vinto da Boasson Hagen).
Chi pur senza farsi vedere nello sprint esce con un sorriso da questa tappa è Serebryakov, che conserva la sua maglia da leader con 17 secondi di vantaggio su Sinkeldam e 22 su Krasnov e Mat Senan.
Domani altra tappa per velocisti, da Danzhou a Dongfang per 171,9 Km.

Paolo Terzi

24-10-2012

ottobre 25, 2012 by Redazione  
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TOUR OF HAINAN (Cina)

L’olandese Ramon Sinkeldam (Team Argos – Shimano) si è imposto nella quinta tappa,
Chengmai – Danzhou, percorrendo 228 Km in 5h09′04″ alla media di 44,262 Km/h. Ha preceduto allo sprint i belgi Peeters e Stallaert. Il russo Alexander Serebryakov (Team Type 1 – Sanofi) ha conservato la testa della classifica con 19″ su Sinkeldam e 22″ sul russo Krasnov.

TOUR DE FRANCE, LOOK RINNOVATO PER FARE CENT(R)O

ottobre 24, 2012 by Redazione  
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Corretti gli errori commessi nel disegnare la scorsa edizione, oggi a Parigi gli organizzatori hanno presentato l’edizione 2013 del Tour de France, la centesima. Per presentarsi “in forma” all’evento il Tour s’è tolta le rughe del percorso che aveva visto spadroneggiare Wiggins, accorciando le tappe a cronometro e rimpolpando le tappe di montagna, che vedranno i partecipanti sfidare ascese come il Ventoux e l’Alpe d’Huez, proposta in una veste inedita.

Foto copertina: il Col de Sarenne, novità del Tour de France 2013 (marc.liaudon.pagesperso-orange.fr)
Quando, oggi dopo mezzogiorno, è caduto il trasparente velo che celava alla vista dei comuni mortali il tracciato del prossimo Tour de France s’è avuta la conferma della presa di coscienza degli organizzatori d’aver disegnato, l’anno scorso, un percorso sbagliato, dove si era dato troppo spazio alle tappe a cronometro da una parte e addolcito lo spessore delle tappe di montagna dall’altra. L’esito di questa infelice scelta era stato quello di un Tour noioso, vittima dello strapotere Sky e con pochissime e scoraggianti occasioni per gli scalatori.
Così, quando hanno cominciato a pensare all’edizione successiva, gli uomini di ASO hanno rimediato alle pecche della scorsa Grande Boucle, riducendo i chilometraggi delle due crono individuali (nel 2012 si percorsero quasi 100 Km contro il tempo, l’anno prossimo saranno 65) e disegnando con mano più felice le tappe di montagna, che saranno in tutto sette, quattro delle quali – le principali – con l’arrivo in salita.
Ora scendiamo a presentare quelli che fino a poche ore fa erano i “segreti” del Tour numero 100, un traguardo che sarà festeggiato approdando nell’unico scampolo di Francia finora rimasto “vergine”, la Corsica. L’isola che fu italiana (o meglio, genovese) fino al 1768 accoglierà le prime tre giornate di gara, che non comprenderanno il tradizionale prologo perché il Tour scatterà con una frazione in linea, 212 Km da Porto Vecchio a Bastia che costituiranno la prima delle sette tappe destinate alla conclusione allo sprint. La seconda tappa sarà già di media montagna, con la scalata al Colle di Vizzavona (1163 metri) lungo la strada per Ajaccio, traguardo tarato sulle misure dei finisseur, così come quello della terza e ultima tappa corsa, che terminerà a Calvi dopo aver superato i 3,3 Km all’8,1% del Colle di Marsolino nel finale.
Sbarcato in Costa Azzurra senza effettuare giorno di riposo, il Tour proporrà a Nizza la prima delle tre frazioni contro il tempo, la cronometro a squadre, che si disputerà su di uno snello circuito di 25 Km, con partenza e finale sulla Promenade des Anglais. Tre tappe di trasferimento (Marsiglia favorevole ai colpi di mano, mentre Montpellier e Albi dovrebbero essere prede per sprinter) traghetteranno il gruppo dalle prime pendici della catena alpina a quella pirenaica, dove le montagne debutteranno in maniera più esigente rispetto all’anno scorso, quando si scalò il Col du Grand Colombier a una quarantina di chilometri dal traguardo di Bellegarde-sur-Valserine. Il menù del primo “tappone” servirà i 2001 metri del Col de Pailhères (15,3 Km all’8%), seguito a ruota dall’arrivo in salita ad Ax-3 Domaines (7,8 Km all’8,2%), un’accoppiata già vista in passato al Tour e che non aveva mancato di far selezione (successi dello spagnolo Mercado nel 2003, dell’austriaco Totschnig nel 2005 e del francese Riblon nel 2010). Un pelo meno adatta agli scalatori sarà la seconda e ultima frazione pirenaica, che si concluderà a Bagnères de Bigorre dopo aver scavalcato i colli del Peyresourd e d’Azet e l’impegnativa ascesa a Hourquette-d’Ancizan (9,9 Km al 7,5%), che avrà l’unico difetto di trovarsi a 35 Km dall’arrivo.
72 ore più tardi, archiviati il primo giorno di riposo (con trasferimento verso la Bretagna) e la facile tappa di Saint-Malo, gli scalatori vivranno la loro giornata più difficile, che avrà la forma dei 33 piatti chilometri che si dovranno percorrere a cronometro verso l’incantevole baia di Mont-Saint-Michel, dove i passisti troveranno l’unica vera insidia nel vento che spesso spazza le coste della Manica.
Altre tre tappe “cuscinetto”, speculari a quelle precedenti i Pirenei (Tours e Saint-Amand-Montrond saranno per velocisti mentre il finale di Lione favorirà i finisseur), serviranno per tagliare velocemente nel mezzo la Francia e riportarsi nel sud della nazione, all’appuntamento con le giornate alpine, introdotte dall’arrivo sul Mont Ventoux (20,8 Km al 7,5%), previsto al termine della tappa più lunga (242 Km) e per la quale si attende il “pienone” di tifosi a bordo strada essendo collocata nel giorno della festa nazionale francese, il 14 luglio. Dopo la seconda e ultima giornata di riposo si riprenderà con la più facile tra le tappe montane dell’edizione 2013, che non andrà comunque sottovalutata perché il finale di Gap sarà il medesimo della spettacolare frazione disputata nel 2011, che vide l’attacco di Contador sul facile Col de Manse e la replica di Evans nella successiva discesa (la stessa resa celebre, nel 2003, dalla caduta di Beloki e dalla conseguente “scampagnata” nel tornante di Armstrong). Toccherà poi alla seconda cronometro, incastonata tra le frazioni alpine e denotata da un tracciato che agevolerà in parte anche gli scalatori, poiché nei 32 Km previsti tra Embrun e Chorges dovrà essere affrontata la salita lungo la “route des Puys”. Tappa delicata questa, anche perché precederà di ventiquattrore una delle frazioni “clou”, quella della scalata all’Alpe d’Huez (13,8 Km all’8,1%) che, per la prima volta nella storia, sarà affrontata due volte nella stessa giornata: il finale sarà, infatti, in circuito e la prima scalata non finirà sotto lo striscione dell’arrivo poiché si dovranno raggiungere i 1989 metri del Col de Sarenne.
Un’altra cavalcata montana senza l’arrivo in quota si correrà l’indomani, viaggiando da Bourg d’Oisans a Le Grand Bornand (via Glandon, Madeleine, Tamiè, Epine e Croix Fry) poi l’ultima occasione per gli scalatori sarà offerta dall’arrivo in salita, il quarto, che condurrà alla località turistica di Semnoz (10,7 Km all’8,5%), sopra Annecy.
Dopo questo penultimo atto la carovana prenderà l’aereo in direzione dell’Île-de-France, donde dalla reggia di Versailles partiranno gli ultimi 118 dei complessivi 3479 Km, quelli della tappa finale. Anzi del “Gran Finale” con le iniziali maiuscole perché, per solennizzare la conclusione del centesimo Tour, s’è pensato di rivisitare il classico circuito dei Champs-Élysées, ampliato fino ad abbracciare l’Arc de Triomphe e che soprattutto vedrà sfrecciare i reduci del Tour a tarda ora, con l’epilogo fissato subito dopo il tramonto e con uno spettacolare contorno di fuochi d’artificio.
Una stupenda maniera per ricordare i tempi andati, quando le tappe partivano e talvolta arrivavano a notte fonda: un occhio sui primi 100 anni di Tour e un altro sugli altrettanti che si prospettano per il futuro.

Mauro Facoltosi

La planimetria del Tour de France 2013 (www.letour.fr)

La planimetria del Tour de France 2013 (www.letour.fr)

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