CHICCHI E RICHICCHI

gennaio 25, 2012 by Redazione  
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E’ il velocista toscano il galletto mattatore delle prime giornate del Tour de San Luis. Dopo la prima tappa, infatti, Francesco Chicchi a fatto sua anche la seconda, regolando allo sprint il suo compagno di formazione Tom Boonen, al quale si apprestava a tirare la volata. Ma la forza messa in campo dallo sprinter dell’Omega Pharma-QuickStep è stata tale, che gli ha consentito di tirare dritto sino al traguardo, cogliendo così un secondo successo consecutivo.

Foto copertina: al bis di Chicchi esulta anche il compagno Boonen (foto Bettini)

Ancora Chicchi al Tour San Luis, al e non sul, e la differenza non è da poco. Non è stata nuovamente la grandine la protagonista della seconda giornata di gara ma il velocista toscano che dopo aver ritrovato la vittoria ieri ha concesso il bis nel convulso finale di ieri. In casa Omega-Quick Step il velocista designato era Tom Boonen, anche lui alla ricerca del ciclista che fu, mentre all’italiano in maglia da leader il delicato compito di ultimo uomo del treno.
Il caso c’ha però messo lo zampino, pur non potendo incriminare niente all’italiano per il lavoro svolto; quando lo stesso si è spostato per lasciare la scena al Campione del Mondo 2005 l’abbrivio era tale che ha comunque consentito al ritrovato velocista italiano di passare per primo sulla fettuccia finale. La classica foto frontale dell’arrivo ritrae così i due compagni a braccia alzate che passano quasi contemporaneamente sulla finish line, entrambi a braccia alzate.
La seconda vittoria incrementa la leadership nella generale di Chicchi che già da oggi dovrà riporre i suoi sogni di gloria. L’orografia della terza tappa, con l’arrivo in salita al Mirador del Potrero, chiamerà alla ribalta i camosci del gruppo e con i bei nomi della starting list non è difficile immaginare lo spettacolo che, già da oggi, animerà le strade argentine.
A chi vorrà seguire le fasi salienti del Tour di San Luis ricordiamo che la corsa a tappa argentina è quotidianamente trasmesso in streaming sul sito internet www.canal13sanluis.com, nella fascia oraria tra le 21 e 22.

Mario Prato

24-01-2012

gennaio 25, 2012 by Redazione  
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TOUR DE SAN LUIS (Argentina)

L’italiano Francesco Chicchi (Omega Pharma – Quick Step) si è imposto anche nella seconda tappa, San Luis – Villa Mercedes, percorrendo 145,3 Km in 3h22′40″, alla media di 43,016 Km/h. Ha preceduto allo sprint il belga Boonen e lo statunitense Keough. Chicchi ha conservato la maglia di leader con 14″ sull’argentino Juan José Haedo e 16″ su Keough.

CHICCHI DAL CIELO, CHICCHI AL CIELO

gennaio 24, 2012 by Redazione  
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E’ stato l’italiano Francesco Chicchi il primo corridore a levare le braccia al cielo al Tour de San Luis, la corsa a tappe argentina che nella sua prima giornata di gara ha dovuto fare i conti col maltempo ed anche un’improvvisa e violenta grandinata. Il primo successo italiano della stagione 2012 è giunto al termine di una classica tappa per velocisti, nella quale il gruppo si è frazionato a causa di un ventaglio. Una gara tutta da seguire, soprattutto per la presenza di alcuni dei nomi che contano del ciclismo mondiale, a partire da Alberto Contador.

Foto copertina: la premiazione di Chicchi (foto Bettini)

L’attesa prima vittoria italiana del 2012 porta il nome di Francesco Chicchi. Il velocista toscano in forza alla Omega-Quick Step ha avuto la meglio sull’idolo di casa Juan Josè Haedo nella prima tappa del Tour San Luis, corsa a tappe argentina che ha attirato in quei lidi alcuni dei bei nomi del ciclismo mondiale: il vincitore di Giro, Tour e Vuelta Alberto Contador, un ex Campione del Mondo del calibro di Tom Boonen, il vincitore di una Vuelta Vincenzo Nibali, quello di una Milano-Sanremo Filippo Pozzato e poi il Campione d’Italia Giovanni Visconti e il Campione di Francia Sylvain Chavanel, tanto per citarne alcuni dei più importanti.
Le aspettative di sole e caldo che hanno animato la trasferta di una buona parte dei convenuti in quei lidi si sono, però, scontrate con i bizzarri scherzi del clima che passava velocemente dal sole di inizio estate al nubifragio, con anche un’intensa spruzzata di grandine. Quest’ultima ha costretto il plotone “capitanato” da Alberto Contador a mettere il piede a terra e a cercare riparo, visto le dimensioni dei chicchi che cadevano dal cielo.
Ma se la gara è stata così archiviata anche per questi chicchi, è stato un ben altro Chicchi, Francesco, a scrivere il suo nome nell’albo d’oro della corsa argentina. Il toscano, la cui ultima vittoria risaliva al 2010, ha ottenuto la vittoria dopo una classica tappa per velocisti, caratterizzata dalle solite fughe da lontano, dal controllo delle squadre dei big e dalla volata conclusiva di un gruppo in parte sfoltito da una spaccatura causata da un “ventaglio” verificatosi a 50 km al termine.
Oltre al successo del toscano, nei primi 10 si è piazzato anche il neoprofessionista bresciano Sonny Colbrelli della Colnago Csf Bardiani. Il suo sesto posto gli ha anche permesso di indossare la maglia bianca di miglior giovane.

Mario Prato

23-01-2012

gennaio 24, 2012 by Redazione  
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TOUR DE SAN LUIS (Argentina)

L’italiano Francesco Chicchi (Omega Pharma – Quick Step) si è imposto nella prima tappa, San Luis – Villa Mercedes, percorrendo 189,3 Km in 4h53′18″, alla media di 38,725 Km/h. Ha preceduto allo sprint gli argentini Juan Jose Haedo e Richeze, distanziati di 4″ e 6″ nella prima classifica generale.

22-01-2012

gennaio 23, 2012 by Redazione  
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SANTOS TOUR DOWN UNDER (Australia)

Il tedesco André Greipel (Lotto-Belisol) si è imposto nella sesta ed ultima tappa, Adelaide City Council Street Circuit, percorrendo 90 Km in 1h56′48″, alla media di 46,233 Km/h. Ha preceduto allo sprint l’australiano Renshaw e l’italiano Alessandro Petacchi (Lampre – ISD). In classifica si impone l’australiano Simon Gerrans (GreenEDGE) con lo stesso tempo dello spagnolo Valverde e 8″ sul portoghese Machado. Miglior italiano Alessandro Ballan (BMC), 24° a 2′36″

VUELTA AL TACHIRA EN BICICLETA (Venezuela)

Il venezuelano Juan Murillo si è imposto nella decima ed ultima tappa, San Rafael de El Piñal – San Cristóbal, percorrendo 118,6 Km in 3h11′00″, alla media di 37,256 Km/h. Ha preceduto di 4″ i connazionali Navas e Abreu. In classifica si impone il venezuelano Jimmi Briceño con 1′02″ e 2′21″ sui connazionali González e Medina Marino. Nessun italiano in gara.

GREIPEL RE DI ADELAIDE, GERRANS D’AUSTRALIA

gennaio 22, 2012 by Redazione  
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Il tedesco della Lotto trionfa nuovamente in riva all’Oceano Indiano a una settimana di distanza dal successo nella Down Under Classic mentre l’atleta della Green Edge dopo essersi aggiudicato il campionato nazionale resiste agli assalti di Valverde e porta a casa la più importante corsa della terra dei canguri.

Foto copertina: il quarto successo di Greipel sulle strade australiane (Photo: © Mark Gunter/Cyclingnews)

La tradizionale frazione in circuito sulle strade di Adelaide che da sempre conclude il Tour Down Under aveva quest’anno un interesse in più alla luce della lotta per la classifica generale tra Gerrans e Valverde che in partenza avevano lo stesso tempo e degli abbuoni negli sprint intermedi che avrebbero potuto consentire al murciano di scavalcare il rivale: ci si aspettava quindi che la tattica della GreenEdge fosse quella di lasciare andare le fughe e quella della Movistar di tenere chiusa la corsa ma gli australiani guidati da Neil Stephens hanno fatto qualcosa in più promuovendo essi stessi gli attacchi in particolare con Cameron Meyer, vincitore della passata edizione del Tour Down Under, e questa strategia ha funzionato alla perfezione con continui scatti fin dalle prime fasi e Valverde che non ha avuto alcuna possibilità di guadagnare secondi di abbuono. Tra i più attivi all’attacco si sono visti i nostri Cimolai (Lampre) e Trentin (Omega-QuickStep), il 7° della classifica generale Bakelandts e il quasi 41enne Voigt (RadioShack), il campione mondiale under 23 di Mendrisio Sicard (Euskaltel) e soprattutto il già citato Meyer, ultimo ad arrendersi all’inseguimento delle squadre degli sprinter a 3 km dal traguardo.
A quel punto il grande favorito era Greipel (Lotto) sempre vittorioso in stagione nelle volate di gruppo e ancora una volta grazie anche al treno della sua squadra che non ha lasciato spazio a quelli avversari il tedesco non si è fatto pregare superando nettamente Renshaw (Rabobank) e Petacchi (Lampre), che invece è arrivato a un soffio dal secondo posto dell’australiano, e conquistando il suo terzo successo in questo Tour Down Under e undicesimo in totale nella storia della corsa in cui ha avuto la meglio anche nella classifica generale nel 2008 e nel 2010. Dal canto suo Gerrans si è limitato a rimanere a ruota di Valverde in modo da non perdere il vantaggio accumulato nella somma dei piazzamenti ed è salito a sua volta a quota 2 successi avendo trionfato già nell’edizione 2006 peraltro davanti a un altro spagnolo, Luis Leon Sanchez: si è rivelato dunque scintillante l’avvio di stagione del 31enne di Melbourne e soprattutto quello della GreenEdge che promette di divenire una delle squadre faro anche nelle corse europee e in particolare nelle classiche del Nord. Al terzo posto della generale si è piazzato Machado (Radioshack) davanti al ritrovato Rogers (Sky), al promettente Dennis (nazionale australiana), che si è aggiudicato la classifica dei giovani e quella di miglior scalatore, a Bakelandts e a Boasson Hagen (Sky) che ha conquistato la classifica a punti. La stagione proseguirà ora oltreoceano con il Tour de San Luis in Argentina mentre per quanto riguarda l’Europa dovremo attendere il 29 gennaio con il Gp de la Marseillaise.

Marco Salonna

21-01-2012

gennaio 22, 2012 by Redazione  
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SANTOS TOUR DOWN UNDER (Australia)

Lo spagnolo Alejandro Valverde (Movistar) si è imposto nella quinta tappa, McLaren Vale – Old Willunga Hill, percorrendo 151,5 Km in 3h45′48″, alla media di 40,257 Km/h. Ha preceduto allo sprint l’australiano Simon Gerrans (GreenEDGE) e di 2″ il portoghese Machado. Miglior italiano Alessandro Ballan (BMC), 19° a 1′50″. Gerrans è il nuovo leader della classifica, con lo stesso tempo di Valverde e 8″ su Machado. Miglior italiano Ballan, 18° a 2′00″

VUELTA AL TACHIRA EN BICICLETA (Venezuela)

Il venezuelano Manuel Eduardo Medina Marino si è imposto nella nona tappa, Circuito Táriba – Casa del Padre, percorrendo 114,2 Km in 3h13′13″, alla media di 35,462 Km/h. Ha preceduto di 1″ e 29″ i connazionali Jimmi Briceño e González, Briceño ha conservato la testa della classifica, con 1′02″ e 2′21″ su González e Medina Marino. Nessun italiano in gara.

VALVERDE-GERRANS, LOTTA SUL FILO DI LANA

gennaio 21, 2012 by Redazione  
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I due grandi favoriti del Tour Down Under si danno battaglia sul muro di Willunga Hill con il murciano che la spunta in volata ma nella classifica generale il neocampione australiano lo precede per la somma dei piazzamenti. Tutto si deciderà dunque nella frazione conclusiva di Adelaide

Foto copertina: la sfida tra Valverde e Gerrans sul traguardo di Willunga (Photo: © Mark Gunter/Cyclingnews)

Le prime quattro frazioni del Tour Down Under si sono rivelate molto più impegnative del previsto vuoi per la velocità sostenuta, vuoi per le condizioni atmosferiche con caldo e forte vento e vuoi perchè a metà gennaio molti corridori sono ancora all’inizio della preparazione ma di grandi difficoltà altimetriche non ce ne sono state, a differenza della quinta tappa che con il suo arrivo a Willunga Hill in cima a uno strappo di 3 km al 7,6% di pendenza media era quella che sulla carta avrebbe deciso la classifica generale. La corsa è vissuta sulla fuga di O’Grady (GreenEdge), Miyazawa (Saxo Bank), Haas (Garmin), Fenn (Omega-QuickStep), Goddaert (Ag2r) e un De Gendt (Vacansoleil) uscito dalle zone alte della generale per via della debacle nella frazione di Tanunda: l’emergente olandese era comunque il miglior piazzato tra i battistrada con un ritardo di 7′51” dalla maglia ocra Kohler (BMC) ed è per questo che la formazione del leader ha fatto in modo che il distacco del gruppo si mantenesse intorno agli 8′, con il chiaro intento di non perdere il primato ma soprattutto quello di far sì che la fuga arrivasse al traguardo in modo che atleti come Valverde (Movistar) e Gerrans (Ag2r), decisamente più avvezzi di Kohler ad ascese come quella degli ultimi 3 km, non potessero prendere secondi di abbuono.
Naturalmente le altre squadre non sono state a guardare e la Movistar e la RadioShack di Machado, altro uomo molto adatto al finale, hanno preso il comando delle operazioni iniziando a ridurre il gap dai basttistrada e riuscendo anche complice il vento laterale a spezzare il gruppo in diversi tronconi: per un certo tratto davanti sono rimasti una trentina con Lloyd (Lampre) unico tra i nomi di punta rimasto attardato ma più avanti il plotone si è ricompattato. Sul primo dei due passaggi a Willunga Hill quando mancavano 30 km alla conclusione Haas, vincitore nella passata stagione della Japan Cup, è riamsto solo al comando ma dopo lo scollinamento è stato raggiunto da un gruppo che il forcing di Lopez (Movistar) aveva ridotto a non più di 25 unità.
Il gruppetto si è mantenuto compatto fino a 4 km dal traguardo quando hanno preso il largo Machado, Pate (Sky), il sempre attivissimo Dennis (nazionale australiano) e Gutierrez (Movistar) che aveva però la funzione di stopper per favorire Valverde: sulle prime rampe dello strappo finale Dennis e Machado sono rimasti soli al comando ma sotto il triangolo rosso dell’ultimo km sono stati ripresi da Valverde, Gerrans, Bakelandts (Radioshack), Boasson Hagen e il redivivo Rogers (Sky) e Javier Moreno (Movistar) mentre Kohler pur lottando strenuamente non ce l’ha fatta a rimanere con questi uomini. Rogers ha tentato di partire lungo ma in breve Gerrans e Valverde hanno fatto la differenza con il murciano che è uscito dalla scia dell’australiano e lo ha beffato negli ultimi metri, iniziando con il piede giusto la sua stagione di rientro alle gare dopo la lunga squalifica. Machado è giunto 3° a 2”, Rogers 4° a 4”, Dennis 5° a 7”, un comunque convincente Boasson Hagen 6° a 12” e Moreno e Bakelandts 7° e 8° a 13” mentre vanno segnalati l’11° posto a 29” di Matthews (Rabobank) che dimostra di non essere solo uno sprinter, il 17° a 1′18” di Kohler e il 19° a 1′50” di un Ballan (BMC) che appare bene avviato nel suo cammino di avvicinamento al top della forma per le classiche del Nord.
In classifica generale Gerrans e Valverde hanno ora lo stesso identico tempo con Machado a 8”, Rogers e Dennis a 14” e Boasson Hagen a 18”: il circuito della frazione conclusiva di Adelaide è piatto come un biliardo ma non mancherà lo spettacolo con i due uomini di testa che si daranno battaglia negli sprint intermedi e in quello finale con l’australiano che può contare sul fatto che in caso di arrivo a pari tempo vanta una somma di piazzamenti migliore rispetto a quella dello spagnolo e avrebbe quindi la meglio.

Marco Salonna

20-01-2012

gennaio 21, 2012 by Redazione  
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SANTOS TOUR DOWN UNDER (Australia)

Lo spagnolo Oscar Freire (Katusha) si è imposto nella quarta tappa, Norwood – Tanunda, percorrendo 130 Km in 3h08′34″, alla media di 41,364 Km/h. Ha preceduto allo sprint il tedesco Ciolek e l’italiano Daniele Bennati (RadioShack-Nissan). L’elvetico Martin Kohler (BMC) si è riporato in testa alla classifica, con 2″ sull’australiano Matthews e su Freire. Miglior italiano Daniele Bennati (RadioShack-Nissan), 6° a 8″.

VUELTA AL TACHIRA EN BICICLETA (Venezuela)

Il venezuelano Jimmi Briceño si è imposto nell’ottava tappa, Seboruco – Cerro Cristo Rey, percorrendo 129 Km in 3h53′55″, alla media di 33,089 Km/h. Ha preceduto di 10″ i connazionali Medina Marino e Vargas. Briceño ha conservato la testa della classifica, con 32″ e 1′53″ sui connazionali González e Chacón. Nessun italiano in gara.

RIBALTONE A TANUNDA: BRINDANO FREIRE E KOHLER, AFFONDA GREIPEL

gennaio 20, 2012 by Redazione  
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L’apparentemente innocua ascesa di Menglers Hill rivoluziona il Tour Down Under con il tre volte campione del mondo che batte allo sprint Bennati e torna al successo dopo quasi un anno e l’elvetico della BMC che si riprende la maglia ocra strappandola al tedesco che giunge al traguardo con oltre 7 minuti di ritardo

Foto copertina:

La quarta frazione del Tour Down Under, 130 km da Norwood a Tanunda, era sulla carta dedicata ai velocisti malgrado la presenza a 29 km dal traguardo della salita di Menglers Hill, piuttosto impegnativa ma lunga solo 2,6 km e che nelle precedenti edizioni della corsa non aveva provocato grande selezione. Fin dalle prime fasi c’è stata bagarre con Paolini (Katusha) e Montaguti (Ag2r) tra i più attivi e il gruppo che si è frazionato in diversi tronconi lungo l’ascesa iniziale di Haughton Inglewood ma nessuno è riuscito a prendere il largo fino al primo sprint intermedio nel quale la maglia ocra Greipel (Lotto) si è imposto incrementando di altri 3” il suo vantaggio nella classifica generale. Subito dopo il traguardo volante ha finalmente preso il via la fuga di giornata ad opera di Smukulis (Katusha), McCarty (nazionale australiana) e Perez Moreno (Euskaltel), cui si è succesasivamente aggiunto Kadri (Ag2r), che hanno acquisito fino a 4′ di margine sul gruppo che si era nel frattempo ricompattato; le squadre più attive all’inseguimento erano la Garmin di Haussler e la Lotto, chiaro segnale che Greipel si sentiva in condizione di superare senza problemi l’asperità di Menglers Hill e di regolare tutti in volata come accaduto nei giorni precedenti.
La maglia ocra non aveva però fatto i conti con la Movistar che ha preso la salita a un ritmo forsennato con il duplice intento di favorire lo sprint di Rojas e di far guadagnare terreno a Valverde su alcuni degli avversari diretti: la velocità sostenutissima e gli attacchi portati da Dennis (nazionale australiana) e Gerrans (GreenEdge) hanno fatto sì che il tedesco, insieme tra gli alri a Petacchi (Lampre), Hutarovich (Fdj), Sabatini (Liquigas) e piuttosto sorprendentemente anche De Gendt (Vacansoleil), non reggesse il ritmo e che i fuggitivi venissero ripresi e in cima si è selezionato un gruppo di 49 corridori con 1′ di vantaggio su quello di Greipel, distacco che è andato a dilatarsi verso il traguardo grazie al lavoro di BMC e RadioShack che hanno preso il comando delle operazioni dopo lo scollinamento.
Nello sprint ristretto Freire (Katusha) ha sorpreso tutti andando a conquistare un successo che mancava dal febbraio 2011 quando si impose in due tappe della Vuelta Andalucìa mentre l’ultimo trionfo al di fuori dei confini iberici risaliva addirittura all’ottobre 2010 con la Parigi-Tours: alle spalle del tre volte campione del mondo sono giunti il tedesco Ciolek (Omega Pharma) e il nostro Bennati (Leopard), che si conferma molto più avvezzo alle volate di pochi corridori rispetto a quelle con il gruppo compatto, mentre Boasson Hagen (Sky), Matthews (Rabobank) e Rojas, che sulla carta potevano essere i favoriti in questo tipo di finale, hanno dovuto accontentarsi dei piazzamenti ai piedi del podio. Giampaolo Caruso (Katusha), Canuti (Liquigas) e Ballan (BMC) sono gli altri tre azzurri arrivati nel primo gruppo mentre Greipel ha accusato un ritardo di 7′45” cedendo la maglia ocra a Kohler (BMC) che ora guida con 2” su Matthews e Freire, 6” su Ciolek e 8” su Gerrans, Bennati, Boasson Hagen, Bakelandts (RadioShack) e Vorganov (Katusha). Abbuoni permettendo tutto si deciderà sullo strappo di Willunga Hill su cui si concluderà la quinta tappa con partenza da McLaren Vale, e sulla carta nei 3 km finali con pendenza media del 7,6% Valverde e Gerrans dovrebbero avere più frecce al proprio arco rispetto agli altri.

Marco Salonna

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