NON C’E’ MODO(LO) DI BATTERLO
Nella terza frazione del Giro della Padania, il forte velocista della Colnago-CSF si riprende la rivincita di Vigevano e torna a vincere (10° successo stagionale) conquistando di nuovo anche la maglia da leader. Ma le polemiche non si placano.
Foto copertina: Modolo, primo anche a Salsomaggiore (foto Bettini)
Non è bastato partire venti minuti prima e, soprattutto, girare attorno al territorio di competenza del Comune di Piacenza per evitare il terzo giorno di contestazioni in altrettanti di corsa. Corridori increduli che, nel mentre sono in sella, vedono gente intorno a loro che se la dà di santa ragione, carabinieri che finiscono a terra e qualche spintone che li raggiunge solo di striscio.
Questo è il corollario della corsa che, invece, fa rotta verso l’Emilia-Romagna andando a visitare quella Salsomaggiore Terme rimasta orfana di Miss Italia ma che ha trovato ancora una volta Mister Volata. Sulla frazione, sprint escluso, c’è ben poco da dire visto il biliardo che ha attraversato la Pianura Padana e, soltanto nel finale complice un piccolo strappetto c’è stato qualche movimento con Oscar Gatto (Farnese-Neri) e Giuseppe De Maria (Ceramica Flaminia) seguiti a ruota da Miguel Rubiano Chavez (D’Angelo&Antenucci). I tre hanno provato a scompaginare i piani delle squadre dei velocisti cercando di mettersi pancia a terra e fare il buco ma la Liquigas-Cannondale, vogliosa di fare doppietta dopo il successo di Viviani a Vigevano, non ha lasciato nemmeno un centimetro e quindi il gruppo si è compattato di nuovo in breve tempo.
E così siamo arrivati allo sprint con una assenza di rilievo: Daniel Oss, rimasto intruppato e che alla fine ha pagato 39” dal vincitore. A quel punto, Viviani è rimasto senza il suo uomo di riferimento e per Modolo è stato piuttosto facile andare ad alzare le braccia al cielo di fronte proprio all’uomo Liquigas ed ancora a Danilo Napolitano che ha riconfermato il terzo posto del giorno precedente. Nella top-10, poi, da segnalare anche il quinto posto di Danilo Hondo ed il settimo di Giovanni Visconti. Con questo successo, Modolo si riprende la maglia verde con quattro secondi di vantaggio su Viviani e 22 su Belletti.
Oggi quarta tappa: 175 chilometri da Noceto a San Valentino di Brentonico passando dall’Emilia, provincia di Parma, il vero tappone di questa gara a tappe. Circa un centinaio di chilometri di pianura per raggiungere l’alto Veneto, poi la prima salita verso il Gpm di Sant’Anna d’Alfaedo, discesa in Valdadige e poi arrivo in salita sul traguardo trentino. I velocisti passeranno in secondo piano, speriamo anche le contestazioni visto che si fa sul serio.
Saverio Melegari
08-09-2011
settembre 9, 2011 by Redazione
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VUELTA A ESPAÑA
L’italiano Francesco Gavazzi (Lampre – ISD) si è imposto nella diciottesima tappa, Solares – Noja, percorrendo 169,7 Km in 4h24′42″, alla media di 38,466 Km/h. Ha preceduto allo sprint il belga Vandewalle e di 10″ il francese Geniez. Lo spagnolo Juan Jose Cobo Acebo (Geox-TMC) ha conservato la maglia rossa, con 13″ e 1′41″ sui britannici Froome e Wiggins. Miglior italiano Vincenzo Nibali (Liquigas-Cannondale), 7° a 4′31″.
GIRO DI PADANIA
L’italiano Sacha Modolo (Colnago – CSF Inox) si è imposto nella terza tappa, Malpensa Lonate Pozzolo – Salsomaggiore Terme, percorrendo 198 Km in 4h52′42″, alla media di 40,587 Km/h. Ha preceduto allo sprint gli italiani Elia Viviani (Liquigas – Cannondale) e Danilo Napolitano (Acqua & Sapone). Modolo si è riportato in testa alla classifica, con 4″ e 22″ sugli italiani Viviani e Manuel Belletti (Colnago – CSF Inox).
TOUR DE L’AVENIR
Il tedesco Nikias Arndt si è imposto nella quarta tappa, Porrentruy – Arbois, percorrendo 153,5 Km in 4h08′32″, alla media di 37,057 Km/h. Ha preceduto allo sprint il francese Bardet e il britannico Yates. Miglior italiano Mattia Cattaneo, 18°. Il canadese David Boily ha conservato la testa della classifica, con 34″ sul danese Juul-Jensen e 38″ sul norvegese Laengen. Miglior italiano Cattaneo, 6° a 46″.
BUTRA HEIDELBERG CEMENT TOUR DE BRUNEI
Il malaysiano Anuar Manan (Terengganu Pro-Asia Cycling Team) si è imposto nella seconda tappa, Kuala Belait – Tutong, percorrendo 142,7 Km in 3h32′25″, alla media di 40,307 Km/h. Ha preceduto allo sprint l’iraniano Ramin e il vietnamita Hung. Il malaysiano Muhamad Adiq Husainie Othman (Malaysian National Team) ha conservato la testa della corsa, con 5″ sull’iraniano Jahanbanian Kamnabi e con 8″ sul thailandese Liphongyu.
TOUR OF MARMARA
Lo slovacco Marek Canecky (Manisaspor Cycling Team) si è imposto nella prima tappa, Sile – Kefken, percorrendo 102 Km in 2h36′57″, alla media di 38,993 Km/h. Ha preceduto allo sprint il turco Hasta e il siriano Hasanin. Unico italiano in gara Stefano Zanichelli (Konya Torku Seker Spor – Vivelo), 14° a 6″. La prima classifica vede in testa Canecky con 4″ su Hasta e 6″ su Hasanin. Zanichelli 14° a 16″.
GIRO DEL VENETO E DELLE DOLOMITI
L’italiano Gianluca Leonardi (Team Marchiol – Emisfero – Tassullo) si è imposto nel prologo, circuito di Loria, percorrendo 4,8 Km in 6′08″, alla media di 46,956 Km/h. Ha preceduto di 2″ e 3″ gli italiani Marco Coledan (Trevigiani Dynamon Bottoli) e Andrea Dal Col (Trevigiani Dynamon Bottoli)
ALMANACCO DEL DOPO TAPPA: QUI NOJA
settembre 9, 2011 by Redazione
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Ecco l’oramai consueta rubrica di approfondimento delle grandi corse a tappe della stagione 2011. Adesso tocca alla Vuelta per la quale, come al solito, vi proporremo la rassegna stampa internazionale, i commenti dei tifosi, l’illustrazione delle singole tappe, le previsioni meteo e il racconto di una “Vuelta che fu”
Foto copertina: vista panoramica di Noja (www.glogster.com)
VUELTA A ESPAÑA, VUELTA DEL MUNDO
Vuelta, splendido Gavazzi. Finito il digiuno azzurro (Gazzetta dello Sport)
Gavazzi triumphs as Cobo retains lead (The Daily Telegraph)
Gavazzi víťazom 18. etapy na Vuelte, Cobo v červenom (Pravda)
Top-10 glippede for Fuglsang (Jyllands-Posten)
Fuglsang angreb forgæves (Sporten.dk)
Ingen chancer for Fuglsang og Chris Anker (Politiken)
Gavazzi vant spurtduell mot Vandewalle (Adresseavisen)
Gavazzi sterkest (Aftenposten)
Gavazzi au sprint (L’Equipe)
Gavazzi vainqueur, Cobo toujours leader (Le Monde)
El italiano Gavazzi gana al sprint; Cobo sigue líder (AS)
El pacto de Noja (Marca)
Gavazzi se luce en Noja (El Mundo Deportivo)
Vandewalle passe à coté de la montre en or (Le Soir)
Gavazzi gagne devant Kristof Vandewalle (Sud Presse)
Gavazzi houdt Vandewalle van ritwinst in Vuelta (De Standaard)
Vandewalle offre la victoire à Gavazzi (La Dernière Heure/Les Sports)
Vandewalle passe tout près de la victoire (L’Avenir)
Gavazzi houdt Vandewalle van ritwinst in Vuelta (Het Nieuwsblad)
Mollema is groen kwijt (De Telegraaf)
Gavazzi wins 18th stage as Cobo keeps Vuelta lead (Usa Today)
BOX POPULI
Ecco le impressioni degli appassionati di ciclismo, gente che le corse non le segue solo davanti alla tv, ma le vive sia andando ad applaudire i campioni lungo le strade, sia ricalcando le stesse rotte e sudando in sella ad una bici.
Mauro Facoltosi: Come andrà a finire oggi?
Hotdogbr: normalmente sarebbe tappa da fuga ma mi attendo battaglia tra Froome e Cobo e vedremo se la Sky cercherà anche di tenere cucita la corsa in modo che il britannico possa anche prendere abbuoni
Gibosimoni: Finalmente un Italiano, grande azione in fuga di Gavazzi!
con la collaborazione degli utenti del Forum dello Scalatore (www.salite.ch)
LA TAPPA CHE VERRA’
Nelle intenzioni degli organizzatori la prima tappa del grande ritorno della Vuelta nei Paesi Baschi, dopo un digiuno pluritrentennale, doveva essere un’occasione per rifiatare offerta ai big, col palcoscenico da lasciare ai finisseur, chiamati alla ribalta dall’arrampicata al secco Alto El Vivero. Complice una situazione particolarmente “traballante” al vertice della classifica generale, le due ascese al colle sovrastante Bilbao, asperità spesso affrontata quando la corsa spagnola faceva scalo nella cittadina basca, potrebbe invece anche cambiare il volto della maglia roja. Non solo perchè la salita, pur breve, ha pendenze importanti (8,5% su 4,2 Km, con uno strappo al 14% oltremodo insidioso perchè lo si affronterà ad inizio ascesa), ma anche per la vicina presenza degli abbuoni, che saranno assegnati al primo passaggio dal traguardo e poi, come tradizione, all’arrivo, che sarà collocato 14 Km dopo la cima del GPM. Non ci fosse selezione tra i primi su quest’ultima, basterebbe già la gratificazione destinata al primo a tagliare il traguardo, sempre che Froome riesca ad imporsi anche stavolta, per far tornare la maglia roja sulle spalle del britannico. Da segnalare, infine, che nella giornata di domani tornerà a farsi sentire il gran caldo, con punte che potranno raggiungere i 34 gradi.
METEO VUELTA
Noja : cielo sereno, 29,1°C (percepiti 31,5°C), venti moderati da ESE (6 Km/h), umidità al 56%
Bilbao : sole e caldo, 31,7°C (percepiti 34°C), venti deboli a ESE (5-9 Km/h), umidità al 44%
C’ERA UNA VUELTA
Dopo avervi narrato, attraverso i titoli dei giornali dell’epoca, il Giro del Centenario dell’Unità (1961) e il primo Tour vinto da Indurain (1991), ora vi proporremo il ricordo della Vuelta del 1956, la prima conquistata da un italiano, Angelo Conterno. Giusto 55 anni fa.
Titoli dal quotidiano spagnolo “El Mundo Deportivo”
Altimetrie e grafici dal nostro personale archivio (in corso di aggiornamento), accessibile selezionando dal menù a discesa sotto la voce “Altimetrie storiche GT” (in alto a sinistra)ù
14a TAPPA: PAMPLONA – SAN SEBASTIAN
5a VICTORIA, AL ESPRINT, DE VAN STEENBERGEN DELANTE DE ITURAT Y THELSSEN EN LA 14a ETAPA DE LA VUELTA CICLISTA A ESPAÑA (G.P. FIRESTONE)
Conterno se mantiene líder y primero del G.P. de Montaña – Loroño, Conterno e Iturat, primeros en le Alto de Lizárraga, y Dotto, Suárez y Chacò en el de Vidania – Miguel Bover, abandonà – Hoy, la “etapa reina”, con las escaladas de Jaizquíbel, Elgueta y Urquiola
ARCHIVIO ALMANACCO
Selezionare la voce “Vuelta″ nel menù “Corse” (in home, sopra la copertina)
CHIAVE DI VUELTA: VINCONO GAVAZZI E LA…NOJA, I BIG RINVIANO LA RESA DEI CONTI
settembre 8, 2011 by Redazione
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Il valtellinese della Lampre si impone nella cittadina cantabra confermando di avere un grande feeling con la penisola iberica dopo il successo in una tappa dei Paesi Baschi e i due al Giro del Portogallo e prenotando una maglia azzurra per Copenhagen; per il resto la tappa non offre spettacolo con gli uomini di classifica che rimandano la battaglia alle prossime due frazioni che si disputeranno in terra Euskadi.
Foto copertina: Juan José Cobo taglia il traguardo di Noja; nessun attacco alla sua maglia quest’oggi (foto Bettini)
In assenza di azioni da parte degli uomini di classifica la corsa vera è stata solo quella tra i 17 fuggitivi di giornata, chi come Kiserlovski in cerca di un miglioramento della sua posizione nella generale, chi come Rodriguez a caccia della maglia verde della classifica a punti, chi come Montaguti a caccia della maglia a pois e chi come Gavazzi in cerca di un successo di tappa. Il valtellinese, autore fin qui di una Vuelta anonima ma in cui aveva già dimostrato di possedere un’ottima condizione rimanendo con i migliori nelle tappe di mezza montagna, ha corso in maniera tatticamente perfetta salendo con il proprio passo sul Puerto de Alisas, lasciando sfogare Paulinho che ha tentato l’azione solitaria a 30 km dall’arrivo, rispondendo prontamente a Vandewalle e tirando il giusto negli ultimi 2 km per impedire il rientro degli altri e far valere le sue migliori doti di sprinter rispetto a quelle del belga. Difficilmente ora il Ct Bettini non potrò prendere in considerazione Gavazzi per la gara di Copenhagen anche alla luce del fatto che l’atleta della Lampre si è già reso protagonista di un’ottima prova in quel di Geelong.
Il fatto che la fuga avesse acquisito oltre 10 minuti di vantaggio, quello per cui la salita più dura era molto lontana dall’arrivo e quello per cui dall’ultima ascesa al traguardo mancavano 27 km ha fatto sì che non ci fossero attacchi tra gli uomini di classifica per i quali quella di oggi è stata una tappa di trasferimento. Potrebbe essere quella di domani l’occasione giusta per Froome di tentare di recuperare i 13” che lo separano in classifica dalla maglia rossa Cobo: la tappa lunga soli 158,5 km e non durissima nella prima parte fa sì che non sia impossibile controllare la corsa, l’Alto del Vivero che verrà affrontato due volte è una salita corta ma con pendenze importanti e dei 14 km che separano l’ultimo scollinamento dal traguardo di Bilbao solo gli ultimi 5 sono pianeggianti; oltre alla lotta per il primo posto ci sarà anche quella per il terzo con Mollema che deve recuperare 24” a Wiggins e quella per il successo di tappa con gli Euskaltel che saranno prontissimi a dare battaglia sulle strade di casa, là dove la Vuelta torna dopo 33 anni.
Marco Salonna
GAVAZZI SPEZZA IL DIGIUNO ITAL-BICI
Dopo 40 tappe tra Giro, Tour e Vuelta senza successi azzurri la frazione di Noja vede il successo del valtellinese della Lampre che dopo essere andato in fuga con altri 16 corridori batte allo sprint Vandewalle, mentre gli uomini di classifica si controllano e rimandano la battaglia ai prossimi giorni.
Foto copertina: Francesco Gavazzi brucia Vandewalle sull’arrivo di Noja (foto Roberto Bettini)
La 18a tappa della Vuelta, 174,6 km da Solares a Noja, è stata la prima di tre frazioni di media montagna nelle quali Froome (Sky) dovrà dare il tutto per tutto per strappare la maglia rossa a Cobo (Geox) ma in realtà la battaglia tra i big non c’è stata se si eccettua un attacco lungo l’ascesa più dura di giornata, il Puerto de Alisas, di Poels (Vacansoleil), 11° nella generale a 5′43” da Cobo, immediatamente stoppato dagli uomini della Euskaltel. La corsa è infatti vissuta sulla fuga di Kohler (Bmc), Sijmens (Cofidis), Oroz (Euskaltel), Gavazzi (Lampre), De Greef (Omega Pharma), Jufre e Kiserlovski (Astana), Malacarne e Vandewalle (Quickstep), Luis Leon Sanchez (Rabobank), Gustov (Saxo Bank), Geniez e Timmer (Skil Shimano), Haussler (Garmin), Paulinho (Radioshack), un Rodriguez (Katusha) ormai uscito di classifica e a caccia di punti per la maglia verde oltre che del suo terzo successo di tappa e un Montaguti (Ag2r) che invece sperava di strappare la maglia a pois a Moncoutiè (Cofidis) ma che ha dovuto fare i conti con Sijmens, compagno di squadra del francese, in grado di precederlo su tutti i gpm di giornata ad eccezione del primo di 3a categoria.
I battistrada, tra i quali il migliore nella generale alla vigilia era Kiserlovski 21° a 17′16” da Cobo, hanno rapidamente guadagnato un vantaggio intorno ai 10 minuti ed è stato subito chiaro che sarebbero arrivati fino al traguardo anche perchè la Geox non aveva alcun interesse a inseguire: sul Puerto de Alisas, salita di 1a categoria, Kiserlovski ha smosso le acque portandosi dietro De Greef, Sijmens e Montaguti e in vista dello scollinamento sono rientrati Rodriguez, Gavazzi, Vandewalle, Geniez, Gustov, Paulinho e Oroz mentre gli altri hanno perso definitivamente contatto; poco da segnalare invece in gruppo se non il già citato attacco di Poels insieme a Roche (Ag2r) e le difficoltà degli uomini della Movistar vittime di un’intossicazione alimentare, con Madrazo costretto al ritiro, dopo che ieri avevano abbandonato Konovalovas, Pardilla e Lopez Garcia, ed Erviti e Intxausti che pur in grande difficoltà sono riusciti a concludere la tappa anche se in forte ritardo.
Mentre nel gruppo si è portata a tirare la Euskaltel e ha continuato a farlo anche dopo aver raggiunto Poels per proteggere la posizione di Nieve, 10° nella generlae a 5′33” da Cobo, dall’attacco di Kiserlovski, davanti Paulinho ha tentato l’azione solitaria scattando sull’ultima salita del giorno, il Puerto de Fuente las Varas la cui vetta era posizionata a 27 km dal traguardo di Noja, e guadagnando 50” sui dieci inseguitori: nel successivo tratto in pianura però al vicecampione olimpico di Atene sono mancate le forze e malgrado dietro non ci fosse un grande accordo è stato ripreso ai -4 dalla conclusione. Il successivo attacco è stato portato da De Greef ma quello vincente è stato quello di Vandewalle, alla cui ruota si è portato prontamente un Gavazzi che già nelle fasi precedenti appariva molto in palla; i due hanno tirato dritto fino al traguardo e il valtellinese ha avuto con grande facilità la meglio sul belga, riportando l’Italia sul gradino più alto del podio in una grande corsa a tappe dopo la vittoria di Capecchi nella 18a frazione del Giro in quel di San Pellegrino Terme. 3° a 10” è arrivato Geniez davanti a Sijmens, Montaguti, Gustov, Oroz e Rodriguez mentre il gruppo regolato da Geschke (Skil-Shimano) ha chiuso con un distacco di 7′42”.
Nulla cambia in classifica generale con Cobo che mantiene un vantaggio di 13” su Froome, 1′41” su Wiggins, 2′05” su Mollema e 3′48” su Menchov. La 19a tappa, significativa perchè la Vuelta tornerà nei Paesi Baschi dopo 33 anni di assenza, potrebbe però essere molto più insidiosa di quella che l’ha preceduta: i 158,5 km che da Noja porteranno a Bilbao prevedono infatti nel finale la doppia scalata dell’Alto del Vivero, salita di 4,2 km con una pendenza media intorno al 9% e l’ultimo scollinamento a soli 14 km dal traguardo.
Marco Salonna
VUELTA NOSTRAM – 17a TAPPA: CANGAS DE ONÍS – LA ROBLA
Dopo Giro e Tour abbiamo completato l’opera mettendoci anche a “pennellare” ipotetici tracciati anche per la Vuelta di Spagna. Rispetto alle altre due corse ci siamo lasciati più condurre dalla fantasia, pur cercando di conservare un certo legame con le altre due nostre “creazioni” (la “caccia” ai patrimoni UNESCO”), pensando ad una Vuelta transfrontaliera che, con l’esclusione del principato d’Andorra, toccherà tutte le nazioni confinanti, a partire dal Marocco.
17a TAPPA: CANGAS DE ONÍS – LA ROBLA
La Vuelta lascia le Asturie ma non le montagne, spostandosi nella comunità autonoma della Castilla y León con una frazione particolarmente delicata, che ricorda molto, sia nel disegno, sia nelle scelta delle strade, quella di Orreaga. Anche oggi ci sarà da fare i conti con lo sterrato, presente in due tratti: lungo tutta l’ascesa al Puerto de Ventana, classico passaggio della Vuelta che sarà preso da un versante inedito e nel chilometro conclusivo dell’Alto del Llombera, l’ultimo GPM, collocato a circa 15 Km dalla meta. La cima del Ventana, invece, sarà lontassima, a quasi 110 Km, ma la selezione che si verificherà lassù, complice anche la strada molto stretta, potrebbe non venire rimediata nel tratto rimanente, durante il quale dovranno essere affrontati altri tre GPM, insidiosi anche se pedalabili. Incisa potrebbe rivelarsi anche la distanza complessiva, poichè questa tappa sarà lunga ben 250 Km
Siti UNESCO
Los Valles de Omaña y Luna (riserva della biosfera)
Peñamellera Alta: Cueva de Llonín (Arte rupestre paleolitica della Spagna settentrionale)
Cabrales: Cueva de la Covaciella (Arte rupestre paleolitica della Spagna settentrionale)
Mauro Facoltosi
Di seguito altimetria (in due parti) e planimetria
ARCHIVIO VUELTA NOSTRAM
1a tappa: Circuito di Melilla
2a tappa: Melilla – Al-Hoseyma
3a tappa: Al-Hoseyma – Tétouan
4a tappa: Tétouan – Ceuta
5a tappa: Tarifa – Sanlúcar de Barrameda
6a tappa: Cascais – Sintra (cronometro individuale)
7a tappa: Batalha – Covilhã
8a tappa:Guarda – Peña de Francia
9a tappa:Béjar – Talavera de la Reina
10a tappa: Talavera de la Reina – Alcázar de San Juan
11a tappa: Cuenca – Estación de esquí de Aramón Javalambre
12a tappa: Teruel – Saragozza
13a tappa: Tudela – Estación de esquí de Aramón Formigal
14a tappa: Biescas – Saint-Lary-Soulan (Pla d’Adet)
15a tappa: Pau – Orreaga/Roncesvalles
16a tappa: Palacio de Los Hornillos (Las Fraguas / Arenas de Iguña) – Lagos de Covadonga
GUARDA, GUARDA…ARRIVA VIVIANI
Nell’arrivo di Vigevano, si invertono i fattori del rush finale di Laigueglia con Elia Viviani che piazza la zampata davanti a Sacha Modolo e, per il gioco dei piazzamenti, si prende anche temporaneamente la maglia verde. Ma sulla corsa proseguono le polemiche e le contestazioni.
Foto copertina: la volata vincente di Viviani a Vigevano (foto Bettini)
Più che di biciclette, si parla di spintoni. Più che di sport, si parla di politica e la cappa di polemiche intorno a questa prima edizione del Giro della Padania non accenna a placarsi. Anzi, va sempre peggio visto che adesso ci vanno di mezzo anche i ciclisti se si pensa alle aggressioni che si sono registrate, durante questa seconda frazione, all’ex leader del Giro, il velocista della Colnago-CSF Sacha Modolo, e forse il corridore più rappresentativo ai nastri di partenza, cioè Ivan Basso.
Limitandosi alla cronaca della giornata, come prevedibile la fuga si è animata nei primi chilometri per sfruttare le pendici dell’unico Gpm in programma, il Passo del Giovo, e tentare fortuna. Se ne sono andati in quattro: Zeits (Astana), Mamos (Amore&Vita), Brandle (Voralberg) e Gradek (Nazionale polacca), arrivando al Gpm con quasi tre minuti di vantaggio sul plotone. I problemi per loro, però, iniziavano quando la strada diventava un biliardo sui primi chilometri di bassa Padana per poi arrivare a Vigevano.
Lì toccava alla Farnese-Neri, in particolar modo Mirenda e Ricci Bitti, a menare le danze prima di ricucire tutto il distacco con i quattro in testa che, però, si sono dannati l’anima per non farsi riprendere. Nel finale è toccato alla Liquigas tenere alto il ritmo perché Viviani si sentiva più che bene, tanto che ha spremuto Oss all’ossesso. Il leader Modolo ci ha provato ad arrivare in doppia cifra di successi stagionali, ma stavolta il velocista della Liquigas è stato più scaltro ed è riuscito a festeggiare a Vigevano, davanti proprio all’uomo della Colnago e ad un redivivo Danilo Napolitano (Acqua&Sapone) che, ogni tanto, riesce a tirare fuori dal cilindro qualche perla. E lo stesso Oss che ha lanciato Viviani chiude quarto. Per il gioco degli abbuoni e dei piazzamenti, è lo stesso Viviani ad indossare la maglia verde alla vigilia della terza tappa che porterà il Giro di Padania in Emilia Romagna con partenza da Malpensa ed, arrivo, dopo 198km a Salsomaggiore Terme. Sperando che altri inconvenienti non sbuchino all’improvviso.
Saverio Melegari
07-09-2011
settembre 8, 2011 by Redazione
Filed under Ordini d'arrivo
VUELTA A ESPAÑA
Il britannico Christopher Froome (Sky Procycling) si è imposto nella diciassettesima tappa, Faustino V – Peña Cabarga, percorrendo 212,5 Km in 4h52′38″, alla media di 43,570 Km/h. Ha preceduto di 1″ lo spagnolo Juan Josè Cobo Acebo (Geox-TMC) e di 21″ l’olandese Mollema. Miglior italiano Marzio Bruseghin (Movistar Team), 7° a 29″. Cobo Acebo ha conservato la maglia rossa, con 13″ e 1′41″ sui britannici Froome e Wiggins. Miglior italiano Vincenzo Nibali (Liquigas-Cannondale), 7° a 4′31″.
GIRO DI PADANIA
L’italiano Elia Viviani (Liquigas – Cannondale) si è imposto nella seconda tappa, Loano – Vigevano, percorrendo 187 Km in 4h23′43″, alla media di 42,545 Km/h. Ha preceduto allo sprint gli italiani Sacha Modolo (Colnago – Csf Inox) e Danilo Napolitano (Acqua & Sapone). Viviani è il nuovo leader della classifica, con lo stesso tempo di Modolo. Terzo lo sloveno Mezgec a 16″.
TOUR DE L’AVENIR
L’australiano Michael Hepburn si è imposto nella terza tappa, Gérardmer – Porrentruy, percorrendo 166,5 Km in 4h29′58″, alla media di 37,004 Km/h. Ha preceduto allo sprint lo spagnolo Simon e il danese Juul-Jensen. Miglior italiano Mattia Cattaneo, 5°. Il canadese David Boily è il nuovo leader della classifica, con 28″ su Hepburn e 34″ su Juul-Jensen. Miglior italiano Cattaneo, 7° a 46″.
MEMORIAL RIK VAN STEENBERGEN
L’olandese Kenny Robert Van Hummel (Skil – Shimano) si è imposto nella corsa belga, percorrendo 189,6 Km in 4h30′08″, alla media di 42,112 Km/h. Ha preceduto allo sprint il tedesco Greipel e il russo Galimzyanov.. Miglior italiano Pier Paolo De Negri (Farnese Vini – Neri Sottoli), 17°.
BUTRA HEIDELBERG CEMENT TOUR DE BRUNEI
Il malaysiano Muhamad Adiq Husainie Othman (Drapac Cycling) si è imposto nella prima tappa, Bandar Seri Begawan – Kuala Belait, percorrendo 149,6 Km in 3h35′51″, alla media di 41,584 Km/h. Ha preceduto allo sprint l’iraniano Jahanbanian e l’uzbeko Abrekov, distanziati di 5″ nella prima classifica generale
CHIAVE DI VUELTA: FROOME-COBO DUELLO D’ALTRI TEMPI, SPETTACOLO A PENA CABARGA
settembre 8, 2011 by Redazione
Filed under Approfondimenti
Sono bastati gli ultimi 2 km ad accendere la corsa con una battaglia entusiasmante tra le due grandi rivelazioni della corsa iberica, che si sono scattati e controscattati in faccia più volte finchè alla fine il britannico non ha avuto la meglio riducendo a 13” il distacco in classifica dallo spagnolo che pure correva in casa: di arrivi in salita di qui a Madrid non ce ne saranno più ma si preannunciano altri fuochi d’artificio
Foto copertina: è un maschera il Froome all’attacco della Peña Cabarga (www.lavuelta.com)
La tappa di 211 km, la più lunga di una Vuelta il cui punto debole rispetto a Giro e Tour è proprio quella di non proporre lunghi ed estenuanti tapponi di montagna, che da Faustino V portava a Peña Cabarga con una salita finale di 6 km al 10% di pendenza media, faceva gola a molti: cacciatori di tappe come Chavanel e Van Avermaet che saranno pericolosissimi anche al Mondiale, Rodriguez vincitore un anno fa sullo stesso traguardo e con tanta voglia di rifarsi dopo la brutta caduta di ieri, Poels cui in diverse tappe è sfuggito di un soffio il successo e gli uomini della Euskaltel che stanno affinando le armi in vista dell’arrivo della Vuelta nella loro terra. Tutti questi uomini ci hanno provato, chi andando in fuga e chi mettendo davanti la squadra per annullarla, ma alla fine i protagonisti sono stati loro, Cobo e Froome, il primo e il secondo della classifica generale.
Sulle prime rampe ci hanno provato uomini importanti da Daniel Martin a Van den Broeck, da Chris Soerensen a un Bruseghin in grande crescita che sarebbe molto più avanti in classifica se non avesse gettato al vento tesori di energie nelle tappe asturiane, ma gli ultimi 2 km sono stati una sfida a due durata lo spazio di qualche minuto ma ricchissima di pathos. Il primo a partire è stato Cobo che sperava di chiudere la Vuelta ma Froome con una grinta e una potenza spaventosa lo ha saltato; ancora lo spagnolo si è riportato sotto e sembrava poter avere la meglio ma il britannico, che quasi è andato a toccarlo, lo ha superato all’ultima curva e gli ha inflitto 1”, che insieme agli 8 di abbuono riducono il distacco nella generale a 13”.
Nelle prossime tappe le salite non mancheranno: 5 gran premi di montagna di cui l’ultimo a 27 km dal traguardo nella frazione di Noja, la doppia scalata all’Alto del Vivero con l’ultima vetta a 14 km da quello di Bilbao e il Puerto de Urkiola a 56 km da quello di Vitoria. Salite non durissime ma in cui si può portare via un gruppetto ristretto e in cui Froome, che può sempre contare su un Wiggins che oggi ha pagato dazio ma è ancora 3° in classifica, potrà sfruttare la propria superiorità in volata per rosicchiare secondi di abbuono e in pianura per azioni da finisseur: tutto rischia di decidersi nell’ultima tappa a Madrid come non accadeva dal Tour del 1989 con il celebre sorpasso di Lemond a Fignon per 8” nella crono di Versailles
Marco Salonna
ALMANACCO DEL DOPO TAPPA: QUI PEÑA CABARGA
settembre 8, 2011 by Redazione
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Ecco l’oramai consueta rubrica di approfondimento delle grandi corse a tappe della stagione 2011. Adesso tocca alla Vuelta per la quale, come al solito, vi proporremo la rassegna stampa internazionale, i commenti dei tifosi, l’illustrazione delle singole tappe, le previsioni meteo e il racconto di una “Vuelta che fu”
Foto copertina: panorama dalla cima della Peña Cabarga (panneauxcols.free.fr)
VUELTA A ESPAÑA, VUELTA DEL MUNDO
Vuelta, Froome scatenato. Cobo 2°: tiene la maglia (Gazzetta dello Sport)
Froome wins epic Vuelta stage (The Daily Telegraph)
Froome wins climb to close on leader (The Independent)
V 17. etape Vuelty triumfoval Frooma (Pravda)
Engelsk kenyaner slog til i Vueltaen (Jyllands-Posten)
Fuglsang: – Mere død end levende (Sporten.dk)
Britisk outsider vinder topduel i Vueltaen (Politiken)
Froome tok innpå Cobo etter etappeseier (Adresseavisen)
Froome entretient le suspense (L’Equipe)
Froome ataca, gana y resta tiempo a Juanjo Cobo (AS)
Froome da una Vuelta de tuerca (Marca)
Froome gana y Cobo salva el liderato (El Mundo Deportivo)
Froome en costaud, Cobo reste en rouge (Le Soir)
Froome klopt Cobo in heroïsch klimspektakel (De Standaard)
La 17e étape pour Christopher Froome, Cobo reste leader (La Dernière Heure/Les Sports)
La 17e étape pour Christopher Froome, Cobo reste leader (L’Avenir)
Froome klopt Cobo in heroïsch klimspektakel (Het Nieuwsblad)
Groen beloning Mollema (De Telegraaf)
Froome wins 17th stage; Cobo keeps Vuelta lead (Usa Today)
BOX POPULI
Ecco le impressioni degli appassionati di ciclismo, gente che le corse non le segue solo davanti alla tv, ma le vive sia andando ad applaudire i campioni lungo le strade, sia ricalcando le stesse rotte e sudando in sella ad una bici.
Vedo23: Altra tappa disegnata dagli organizzatori su misura per Rodriguez… Basta, sono ridicoli!!! Per fortuna, almeno, non è in palla e dubito fortemente che oggi vinca.
Tra l’altro trovo piuttosto ridicolo anche il fatto che ripropongano arrivi identici a quelli dell’edizione precedente, e non è la prima volta di questa Vuelta. Su pendenze del genere Cobo resta il favorito, ma altrimenti credo che i due britannici gli avrebbero dato molto da faticare. In ogni caso ci proveranno, magari facendo attaccare Wiggins sulla penultima salita o subito all’inizio dell’ultima. Secondo me se la giocano ancora!
Hotdogbr (prima della tappa): se gli arrivi sono spettacolari, e questo lo è oltre a essere una cosa diversa sia dagli strappi di 2 km che dalle salite lunghe 10, 15 o 20 km, ben venga anche che vengano ripetuti da un anno all’altro, comunque oggi è terreno per Cobo anche se essendo già davanti non sarà lui a cercare a tutti i costi di vincere la tappa ma sicuramente si metterà la Vacansoleil a tirare per Poels e ricucire sulla fuga di giornata; quanto agli Sky oggi si difenderanno per poi attaccare nei prossimi giorni anche in discesa e in pianura
Hotdogbr (dopo la tappa): si può discutere sul livello di questa Vuelta o sul fatto che davanti ci siano corridori del tutto o quasi inattesi ma io giorno dopo giorno mi sto divertendo tanto a seguirla e vista la classifica non è ancora finita, le prossime tappe che sembravano insignificanti vedranno ancora Froome e Cobo combattersi anche su salite non troppo dure e anche in discesa e pianura, dunque ancora spettacolo di qui a Madrid
Vedo23: Grande spettacolo nel finale, con Froome che, come mi attendevo, sta facendo di tutto per vendere cara la pelle! Fantastico il suo scatto in faccia a Cobo, riuscendo con un grande forcing a staccarlo di ruota. Peccato che poi abbia ceduto leggermente e Cobo, anche con l’aiuto del punto di riferimento, sia riuscito a rientrare, ma la vittoria è la prova del talento e della forza del britannico!
NB: farei notare come Wiggins ha dichiarato che i “tifosi” spagnoli hanno minacciato di morte Froome in caso di vittoria della Vuelta… Il tutto durante la gara, mentre passavano! SCANDALOSO!!
MirkoBL: Ottima tattica, comunque, quella della Sky. Hanno messo il più forte che avevano a tirare, nonostante la maglia di leader, e adesso rischiano di perdere la Vuelta.
con la collaborazione degli utenti del Forum dello Scalatore (www.salite.ch)
LA TAPPA CHE VERRA’
La Vuelta è finita a veder le altimetrie delle tre tappe di montagna rimanenti, tutte caratterizzate da percorsi di medio impegno e poco adatte – se non decisamente inadeguate – a creare selezione.
Il punto di vista cambia, però, se si esamina quanto successo nelle ultime due giornate di gara, con la tenacia di Froome che, dopo aver fallito la caccia agli abbuoni nella frazione di Haro, ieri oltre alla gratificazione si è infilato nel palmares uno stupendo e prestigioso successo di tappa. Adesso sono appena 13″ i secondi che lo separano dalla cima della classifica e, con il bel gruzzoletto di abbuoni previsti tra traguardi volanti e arrivo di tappa, nelle prossime frazioni vedremo certamente le scintille agonistiche in gruppo. Infatti, nell’impossibilità di lanciarsi in un tentativo da lontano (il percorso non lo permette… e nemmeno lo stesso Cobo si lascerebbe scappare sotto il naso il corridore britannico), in vista dei traguardi volanti la corsa si accenderà e ne vedremo delle belle. Tutto questo tarperebbe le ali agli eventuali fuggitivi, perchè gli Sky faranno di tutto pur di far transitare il gruppo compatto sotto gli striscioni dei due sprint, collocati a cavallo del punto più impegnativo della 18a tappa, tracciata per 174 Km da Solares a Noja e che proporrà anche 5 GPM, sui quali spiccano i 9,4 Km al 6,2% del Puerto de Alisas.
METEO VUELTA
Solares : nuvole sparse, 23°C (percepiti 24,5°C), venti deboli da W (6 Km/h), umidità al 77%
Noja : nuvole sparse, 23,4°C (percepiti 25°C), venti deboli da NNW (8 Km/h), umidità al 73%
C’ERA UNA VUELTA
Dopo avervi narrato, attraverso i titoli dei giornali dell’epoca, il Giro del Centenario dell’Unità (1961) e il primo Tour vinto da Indurain (1991), ora vi proporremo il ricordo della Vuelta del 1956, la prima conquistata da un italiano, Angelo Conterno. Giusto 55 anni fa.
Titoli dal quotidiano spagnolo “El Mundo Deportivo”
Altimetrie e grafici dal nostro personale archivio (in corso di aggiornamento), accessibile selezionando dal menù a discesa sotto la voce “Altimetrie storiche GT” (in alto a sinistra)ù
13a TAPPA (1a SEMITAPPA): BAYONNE (Francia) – IRÚN (cronometro individuale)
13a TAPPA (2a SEMITAPPA):IRÚN – PAMPLONA *
*L’altimetria è la somma delle altimetrie delle due semitappe
BAHAMONTES A OCHO SEGUNDOS DEL LÍDER CONTERNO EN LA 13a ETAPA DE LA VUELTA CICLISTA A ESPAÑA (G.P. FIRESTONE)
La etapa contra el reloj la ganò Le Ber entrando “ex aequo” en segundo lugar el toledano Bahamontes y Bover – El francés Walkowiak, escapado con Serra en el collado de Huloi, gran vencedor de la etapa en linea de la tarde, seguido del [parola illeggibile] – España sigue al frente de la clasificación por equipos y Conterno líder de G.P. de la Montaña
ARCHIVIO ALMANACCO
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