LA VOS FA IL TRIS IN UNA GIORNATA TRISTE

luglio 7, 2011 by Redazione  
Filed under News

Altra grande vittoria per la maglia rosa Marianne Vos, che supera nella volata a Piacenza la campionessa del mondo nonché cittadina piacentina Giorgia Bronzini. La olandese incrementa ulteriormente il suo vantaggio su Sylwya Kapusta ed Emma Pooley, ma le tocca il compito arduo di difendere la leadership domani sul Mortirolo. Giornata però triste per il ciclismo femminile, a causa della morte in allenamento dell’australiana Carly Hibberd.

Foto copertina: il tris di Marianne Vos, colto sul traguardo di Piacenza (www.girodonne.it)

E’ l’indiscussa regina della prima parte del Girodonne 2011: Marianne Vos trionfa per la terza volta, con uno sprint imperioso sul traguardo di Piacenza. E lo fa battendo la padrona di casa Giorgia Bronzini, campionessa del Mondo a Geelong lo scorso anno, a cui è stata dedicata la tappa di oggi.

128 chilometri, gli ultimi prima delle grandi salite alpine, quelli che hanno diviso Fontanellato e Piacenza. Tre quarti di tappa in pianura, con una breve risalita sui colli piacentini e la discesa in città. Due i forfait prima della partenza: tornano a casa Rochelle Gilmore e la inglese Lucy Martin. La fuga di oggi, composta dall’italiana Valentina Bastianelli (Top Sport Vaiano Solaristech), dalla belga Lisbiet De Vocht (Top Sport Vlaanderen) e dalla giovane olandese Esra Tromp (Nazionale Olanda). L’atleta belga è stata la prima ad avvantaggiarsi, raggiunta dalle altre due colleghe qualche chilometro dopo, raggiungendo un vantaggio massimo di circa due minuti. Dietro il gruppo tirato dalla Forno d’Asolo di Giorgia Bronzini si avvicina e ai meno dieci dall’arrivo raggiunge il terzetto in fuga; ma nella volata finale nel centro di Piacenza è Marianne Vos che prende al comando l’ultima curva ai -200 metri e vince davanti alla stessa Bronzini.

Con questo successo la “cannibale” olandese incrementa il vantaggio grazie agli abbuoni e dovrà difenderla domani nella prima tappa alpina, che prevede la scalata al mitico Passo del Mortirolo. Attenzione agli attacchi in salita di Emma Pooley, che tenterà di guadagnare più secondi possibili, per gestirsi nella discesa difficile ed inedita dal versante di Grosio.

Ma la giornata di oggi si è svolta in maniera triste: stamani, la ciclista australiana Carly Hibberd, è morta investita da un’ auto pirata nei pressi di Como mentre si stava allenando ed il Girodonne l’ha voluta ricordare oggi a Piacenza nel cerimoniale di premiazione.

Tutta la redazione di ilciclismo.it porge le più sentite condoglianze alla famiglia di Carly. Che riposi in pace.

Andrea Giorgini

ALMANACCO DEL DOPO TAPPA: QUI CAP FRÉHEL

luglio 7, 2011 by Redazione  
Filed under Approfondimenti

Anche durante il Tour ilciclismo.it vi accompagnerà con l’oramai consueta rubrica-contenitore. Troverete i commenti dei tifosi, le previsioni del tempo, la rassegna stampa, le previsioni del tempo, la presentazione della tappa che verrà e i titoli con il ricordo del Tour 1991, rivisto attraverso i titoli del quotidiano spagnolo “El Mundo Deportivo”

Foto copertina: Cap Fréhel al tramonto (www.trekearth.com)

TOUR DE FRANCE, TOUR DE MONDE

Tour, l’urlo di Cavendish. Caduti Contador e Boonen(Gazzetta dello Sport)

Cavendish raskest, Boasson bommet (Aftenposten)

Fortsetter i gult (Adresseavisen)

Cavendish claims dramatic stage win (The Daily Telegraph)

Cavendish wins fifth stage of Tour de France (The Independent)

Cavendish anger fires him to stage win (The Times)

Cavendish sort de sa boîte (L’Equipe)

Mark Cavendish fait parler la poudre au cap Fréhel (Le Monde)

Die 5. Etappe geht an Cavendish (Tageblatt)

Mark Cavendish sprintet zum 72. Erfolg seiner Karriere (Luxemburger Wort / La Voix du Luxembourg)

Cavendish se adjudica la quinta etapa al sprint (AS)

Llega la primera de Cavendish(Marca)

Mark Cavendish gana al sprint la quinta etapa del Tour de Francia (El Mundo Deportivo)

Cavendish s’impose devant Gilbert (Le Soir)

Cavendish vainqueur au cap Fréhel, Gilbert (2e) en vert! (Sud Presse)

Cavendish klopt Gilbert op de meet (De Standaard)

Cavendish gagne au sprint. Gilbert, deuxième, récupère le maillot vert!(La Dernière Heure/Les Sports)

Gilbert frôle l’exploit face à Cavendish et récupère le maillot vert (L’Avenir)

Gilbert legt het af tegen Cavendish maar herovert groene trui (Het Nieuwsblad)

Gesink: Last van rug en bekken (De Telegraaf)

Cavendish Wins Crash-Filled Fifth Stage (The New York Times)

Cavendish wins crash-marred 5th Tour stage (USA Today)

Cavendish wins as Evans survives (Herald Sun)

Mark Cavendish survives crash chaos to win Tour de France’s fifth stage (The Daily Telegraph – Australia)

Cavendish wins a tough fifth stage of Le Tour. (The Age)

Sprint king Cavendish wins fifth stage (The Australian)

BOX POPULI
Ecco le impressioni degli appassionati di ciclismo, gente che le corse non le segue solo davanti alla tv, ma le vive sia andando ad applaudire i campioni lungo le strade, sia ricalcando le stesse rotte e sudando in sella ad una bici.

Mauro Facoltosi: Volata o fuga? E avremo qualche sorpresa dal vento?

Gibosimoni: Gran Cavendish anche con un treno quantomeno strano della HTC, grandissima condizione per Gilbert che su un arrivo appena al 3 % se non fosse per un gran Cav avrebbe vinto. Petacchi sparito dalla scena all’ultimo Km, mi dispiace invece molto per Brajkovic che secondo me avrebbe potuto far bene in qualità di uno dei Capitani della Radioshack. Segnalo la seconda caduta di questo Tour di Contador, caduto anche Boonen che ha avuto un ingente ritardo. (E Dino Zandegù che cerca di citare Vasco ma fa una gaffe ).
Bene tutti i big che sono riusciti ad arrivare indenni.

MirkoBL: Non ho ben capito cosa volesse fare Cavendish: probabilmente ha visto che anche questa volta il suo treno era troppo lungo e ha preferito far partire qualcun altro.
Però poi ha fatto una volata semplicemente magistrale.

Hotdogbr: tutti i big indenni tranne Brajkovic se vogliamo considerarlo tale anche se ho sempre pensato che i capitani della Radioshack fossero Kloeden e Leipheimer, per quanto riguarda le cadute in generale non credo che cambi molto con 160 partenti invece di 200, in ogni caso bel finale di tappa, peccato che non ci fosse un vero vento forte laterale altrimenti ci sarebbero stati sfracelli

N@po: Il numero dei corridor non c’entra. Il problema sono i percorsi totalmente non selettivi nei quali i corridori si distraggono. Al tour la prima settimana è dedicata alla noia ed alle carneficine (i bowling).

MirkoBL: Ah no, ho scoperto che è stato Goss a fare il buco. Però fenomenale Cavendish, questa volta ha fatto la volata completamente da solo.

Ceemo: Una volata fenomenale di Cavendish. Non ricordo una sua volata così bella. Questo è veramente un fenomeno!!

Argomento cadute

N@po: Praticamente una mattanza ma non si lamenta nessuno. Passano per paesini con stradine di due metri a 20km dall’arrivo, coi pali di acciaio ai lati e nessuno dice niente. Ci sono certi spartitraffico killer e nessuno dice niente. Le moto investono i corridori (e almeno queste le cacciano bontà loro) ed i corridori investono il pubblico ma nessuno si lamenta più di tanto, anzi…..

Aggiungiamoci che in queste prime tappe l’attitudine del gruppo è imbarazzante (falsa fuga fatta partire ad inizio tappa, senza bagarre, e poi transumanza a bassa velocità tipo giro anni 80 sino ai 50km finali- il tutto a meno che non caschi Contador) e che i commenti su queste tappe non sono del tipo: CHE PALLE!
ma del tipo: tappa interessante ricca di spunti… sigh!!
Insomma non toccate il tour….
e si capisce perchè al giro Zomegnan stava facendo miracoli…..

Aggiungo una riflessione per i corridori:
ha fatto più danni la tappa degli sterrati di Orvieto o la tappa odierna al tour??

Gibosimoni: Strano che dopo la caduta di Contador Riis non si sia messo d’impegno come per il Crostis, si vede che nemmeno lui aveva previsto altre cadute in una tappa apparentemente tranquilla come quella odierna.

Ceemo: Napo il motivo è semplice ed è solo quello economico.

con la collaborazione degli utenti del Forum dello Scalatore (www.salite.ch)

I MISTERI DELLA CASSAPANCA

De Luca: “Ancora partenza da Carhaix” (mah… a me risulta che ci partivano solo oggi e per la prima volta nella storia del Tour)
Cassani: “Il svantaggio”
Zandegù: “La squadra di Camenzind deve stare attenta” (Cavendish)
Cassani: “Hinault ha partecipato da ragazzino alla sua prima gara” (perchè? solitamente le prime leve del ciclismo sono ottuagenarie?)
Pancani: “Qua in riva all’Atlantico” (Manica! Manicaaaaa!!!)
Cassani: “Boasson Lage”
Pancani: “Ciolek” (si pronuncia Ziolek)
Pancani: “Uschiovd” (si pronuncia Usovd)
Pancani: “Roias” (si pronuncia Rohas)
Zandegù: “Gentleman”
Presentazione tappa di oggi su Gazzetta.it: “l’ascesa al Cote de Saint Michel de Montjoie” (si scrive Côte ed è femminile)
TelevideoRAI: “Per lo sprinter di Isola di Man” (non è un paese), “costratto al ritiro”, “Royessere” (Roy)

LA TAPPA CHE VERRA’

Un secco strappo di quasi 2 Km e poi i mille metri conclusivi in piano: il finale di Lisieux sembra la fotocopia di quello predisposto due mesi fa per l’arrivo della tappa di Tropea del Giro d’Italia, palcoscenico del tentativo in extremis di Gatto e Contador, andato felicemente in porto. Cosa potrà accadere in questo “sequel”? Non ci sarà il corridore della Farnese Vini, mentre Contador è della partita, ancora più motivato rispetto alla corsa rosa per via del dente avvelenato provocatogli dal tempo perso nelle prime due frazioni e dalla vittoria mancata per un soffio l’altro giorno a Mûr-de-Bretagne. Assisteremo, dunque, ad una replica – che tanto di moda vanno, televisivamenteparlando, nel periodo estivo – dell’attacco a sorpresa di Tropea. Possibile ma molto difficile perchè per il controllatissimo spagnolo stavolta avrà adosso gli occhi di tutti i pretendenti al successo finale, che difficilmente se lo lasceranno scappare sotto il naso. La conclusione più probabile sarà ancora quella di un bel volatone, sullo stile di quello visto l’altro giorno, magari col gruppo ancora “ricco” di qualche velocista di spessore. Potrebbe essere, dunque, l’occasione per un bis di Gilbert, per un successo in giallo di Hushovd oppure, perchè no, della prima vittoria italiana, firmata da Alessandro Petacchi. Un’ipotesi tutt’altro che peregrina poichè, se a Tropea non ci fosse stato l’attacco Gatto-Contador, sarebbe stato il velocista spezzino ad imporsi sul traguardo calabrese, dove invece si dovette accontenare di vincere la volata del gruppo, giunto con appena 5″ di ritardo

METEOTOUR

Dinan : alternanza di piogge deboli (0,3 mm) e schiarite, 15,6°C (percepiti 14°C), venti moderati da SSW (24-36 Km/h), umidità al 83%
Lisieux : alternanza di piogge deboli (0,2 mm) e schiarite, 17,7°C, venti moderati da SSW (25-35 Km/h), umidità al 70%

IL PRIMO INDURAIN

Ecco come il quotidiano spagnolo “El Mundo Deportivo” nel 1991 annunciava ai suoi lettori il primo Tour conquistato da Miguel Indurain
Altimetrie e grafici dal nostro personale archivio (in corso di aggiornamento), accessibile selezionando dal menù a discesa sotto la voce “Altimetrie storiche GT” (in alto a sinistra)

5a TAPPA: REIMS – VALENCIENNES (149,5Km)

SE ACABO’ EL SUEÑO DE SORENSEN
Caída de Sorensen y adiós al amarillo
Jelle Nijdam ganó a su manera – La ONCE en el ojo del huracán – Mínguez, invitado de excepción

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ARCHIVIO ALMANACCO
Selezionare la voce “Tour de France″ nel menù “Corse” (in home, sopra la copertina)

06-07-2011

luglio 7, 2011 by Redazione  
Filed under Ordini d'arrivo

TOUR DE FRANCE
Il britannico Mark Cavendish (HTC-Highroad) si è imposto nella quinta tappa, Carhaix – Cap Fréhel, percorrendo 158 Km in 3h38′32″, alla media di 43,380 Km/h. Ha preceduto allo sprint il belga Gilbert e lo spagnolo Rojas. Miglior italiano Daniel Oss (Liquigas-Cannondale), 9°. Il norvegese Thor Hushovd (Team Garmin-Cervelo) ha conservato la maglia gialla, con 1″ su Evans e 4″ sul lussemburghese Fränk Schleck. Miglior italiano Ivan Basso (Liquigas-Cannondale), 21° a 1′03″. Damiano Cunego (Lampre – ISD) 25° a 1′12″, Alberto Contador Velasco (Saxo Bank Sungard) 39° a 1′42″.

TOUR OF QINGHAI LAKE (Cina)
L’italiano Sacha Modolo (Colnago – CSF Inox) si è imposto nella quinta tappa, Xihaizhen – Mole Town (Qilian), percorrendo 123 Km in 3h09′07″, alla media di 39.023 Km/h. Ha preceduto allo sprint il polacco Taciak e l’ucraino Bileka. Lo sloveno Gregor Gazvoda (Perutnina Ptuj) ha conservato la testa della classifica, con 4″ sul kazako Gruzdev e 1′02″ su Taciak. Miglior italiano Omar Lombardi (Colnago – CSF Inox), 6° a 1′32″.

GIRO D’ITALIA INTERNAZIONALE FEMMINILE

L’olandese Marianne Vos (Nederland Bloeit) si è imposta nella sesta tappa, Fontanellato – Piacenza, percorrendo 128 Km in 3h14′07″, alla media di 39,563 Km/h. Ha preceduto allo sprint l’italiana Giorgia Bronzini (Colavita Forno d’Asolo) e la tedesca Teutenberg. La Vos ha conservato la testa della classifica, con 24″ sulla polacca Kapusta e 52″ sulla britannica Pooley. Migliore italiana Tatiana Guderzo (SC MCipollini Giordana), 11° a 3′34″.

INTERNATIONALE ÖSTERREICH-RUNDFAHRT – TOUR OF AUSTRIA
Il francese Alexandre Geniez (Skil – Shimano) si è imposto nella quarta tappa, Matrei in Osttirol – St. Johann/Alpendorf, percorrendo 199,3 Km in 5h30′09″, alla media di 36,220 Km/h. Ha preceduto di 15″ il tedesco Fröhlinger e di 36″ il moldavo Pliuschin. Miglior italiano Mauro Santambrogio (BMC Racing Team), 5° a 41″. Lo svedese Fredrik Kessiakoff (Pro Team Astana) ha conservato la testa della classifica, con 1′18″ su Santambrogio e 1′26″ sul ceco Konig.

COMMENTOUR DE FRANCE: TUTTI GIU’ PER TERRA

luglio 6, 2011 by Redazione  
Filed under Approfondimenti

Cadute più o meno gravi nella quinta giornata di Tour, alcune banali, altre inverosimili come quella accaduta a Nicki Sørensen. Ma ad avere avuto la peggio sono stati Janez Brajkovic e Tom Boonen, col primo costretto al ritiro mentre il belga è arrivato a Cap Frehel in forte ritardo.

Foto copertina: Janez Brajkovic a terra e Robert Gesink dolorante per una delle molte cadute che hanno flagellato la tappa odierna (foto AFP)

E’ stata come previsto una tappa per sprinter, con lo splendido sedicesimo trionfo di Mark Cavendish. Ma ciò che colpisce è l’innumerevole quantità di cadute che ha segnato la giornata conclusasi a Cap Frehel: dalle più classiche, colpevoli alcune distrazioni che hanno coinvolto tra gli altri Robert Gesink, Contador, Boonen, Brajkovic e Steegmans, fino ad arrivare a quella più assurda del danese Sørensen, volato a terra a causa del manubrio della sua bici incastrato ad una moto al seguito.
Disattenzioni che hanno costretto al ritiro lo sloveno della Radioshack, con Leipheimer che perde un uomo fondamentale per rincorrere il successo finale nelle tappe di montagna. Non sembra essere andata meglio a Boonen, che però è riuscito a concludere la tappa in forte ritardo, mentre Alberto Contador sembra di nuovo affetto dalla sfortuna che lo ha colpito nel weekend.
In ottica sprinters, sorprende l’ottima azione da velocista di Philippe Gilbert, apparso stanco ieri sul Mur de Bretagne e molto pimpante oggi, battuto solo dall’egregio Cavendish. Stavolta però la tattica utilzzata dall’HTC è stata un po’ insolita, con quel buco creato all’ultimo chilometro, correndo anche il rischio di perdere il successo. E Cannonball che ha risolto il tutto con la solita sua volata di grande potenza Male invece Petacchi, con una condizione che appare abbastanza precaria.

Andrea Giorgini

CAVENDISH SVERNICIA GILBERT NEL GIORNO DELLE CADUTE

luglio 6, 2011 by Redazione  
Filed under News

Finale entusiasmante a Cap Frehel con Voeckler ripreso a 2 km dal traguardo e il britannico che negli ultimi metri ha la meglio sul belga che sembrava ormai lanciato verso il successo mentre Hushovd conserva la maglia gialla. In tantissimi vanno in terra da Contador a Gesink, da Boonen a Popovych ma ad avere la peggio è Brajkovic costretto al ritiro.

Foto copertina: Mark Cavendish passa Philippe Gilbert nei metri finali per andarsi a prendere la 16a vittoria di tappa in carriera al Tour (foto AFP)

La quinta tappa del Tour de France, 164,5 km da Carhaix a Cap Frehel, sembrava dovesse essere la classica frazione per velocisti tanto più che i corridori venivano dalla frazione molto nervosa di Mur-de-Bretagne. Per i primi 70 km in effetti la corsa si è svolta in modo tranquillo con Valentin (Cofidis), Turgot (Europcar), Delaplace (Saur) e Gutierrez (Movistar) fuoriusciti al km 4 dal gruppo che nelle fasi successive ha controllato concedendo non più di 5′30” ai battistrada; in prossimità dello sprint intermedio, la cui introduzione stando a quanto visto in questi primi giorni ha effettivamente contribuito a vivacizzare la corsa, è iniziata la bagarre con tutte le squadre degli uomini di classifica, tra cui si è distinta finalmente in positivo la Liquigas di Basso, hanno preso la testa per evitare che i loro leader fossero sorpresi da possibili ventagli lungo un tracciato che costeggiava il mare per gli ultimi 70 km.
In realtà il vento spirava dall’ entroterra e comunque non era sufficientemente forte per creare selezione ma l’andatura del plotone è aumentata a dismisura tanto che i fuggitivi hanno rapidamente perso tutto il vantaggio finendo per essere ripresi a 45 km dal traguardo e la grande tensione in gruppo e le strade piuttosto tortuose hanno fatto sì che iniziasse il festival delle cadute: i primi a finire in terra sono stati Gesink (Rabobank) e Brajkovic (Radioshack), quindi è toccato a Contador (Saxo Bank) e in seguito al suo compagno Nicky Soerensen, vittima di una manovra kamikaze di un motociclista che ha preteso di sorpassare il gruppo malgrado tutta la strada fosse occupata; è stata poi la volta di Boom (Rabobank), Boonen (Quickstep) e infine Velasco (Euskaltel) ma i più sfortunati sono stati Brajkovic, che a detta del suo direttore sportivo Bruyneel avrebbe fatto grandi cose, che ha dovuto abbandonare la corsa e l’ex campione del mondo belga che è riuscito comunque pur molto sofferente a tagliare il traguardo in ultima posizione in compagnia del compagno Engels.
A 33 km dal traguardo si sono mossi Roy (Fdj), già in fuga ieri, e Voeckler (Europcar), che malgrado l’alta velocità degli inseguitori hanno rapidamente guadagnato 1′ e sembrava a un certo punto che potessero arrivare al traguardo, ma quando mancavano 17 km sono finalmente intervenuti gli uomini dell’HTC di Cavendish e quelli della Lampre di Petacchi e malgrado la tenace resistenza l’alsaziano, che aveva nel frattempo distanziato il connazionale, è stato raggiunto a 2000 metri dal traguardo.
Come già accaduto nella tappa di Redon il treno dell’HTC si è improvvisamente sfaldato, complice il percorso molto tortuoso, e ha tentato di approfittarne Boasson Hagen (Sky) con un’azione da finisseur quando mancavano 700 metri; alla ruota del norvegese si sono portati Romain Feillu (Vacansoleil) e la maglia gialla Hushovd (Garmin). Il campione del mondo si è lanciato ai 250 metri ma si è immediatamente piantato ed è stato Gilbert (Omega Pharma) a prendere la testa; sembrava che il vallone potesse riprendersi quello che aveva perso ieri a Mur-de-Bretagne ma improvvisamente è spuntato come una scheggia Cavendish che aveva approcciato lo sprint piuttosto indietro ma che negli ultimissimi metri ha superato Gilbert andando a conquistare il suo primo successo in questo Tour. 3° e vicinissimo ai primi due è giunto Rojas (Movistar) davanti ai sorpendente Gallopin (Cofidis) e Thomas (Sky), a Greipel (Omega Pharma), a Hinault (Ag2r), a Bonnet (Fdj) e a un positivo Oss (Liquigas) 9° al traguardo davanti a Hushovd: è andata malissimo invece a Petacchi che era molto ben posizionato ma si è semplicemente rialzato nel momento in cui è partito Boasson Hagen e dopo la corsa è stato anche accusato da Rojas di avergli rifilato un pugno nel costato.
Hushovd si consola con il mantenimento della leadership con 1” su Evans (Omega Pharma), 4” su Frank Schleck (Leopard), 8” su Millar (Garmin) e 10” su Kloeden (Radioshack) e Wiggins (Sky). Anche nella sesta tappa, 226,5 km da Dinan a Lisieux, gli uomini di classifica dovranno mantenere le antenne dritte; oltre ad essere la frazione più lunga del Tour il percorso presenta infatti continui saliscendi, ultimo dei quali uno strappo a 1,5 km dal traguardo: vista così sembra essere un’altra frazione dedicata a Gilbert ma potrebbe essere anche una giornata giusta per un’azione da lontano.

Marco Salonna

TOUR NOSTRUM – 3a TAPPA: LONGWY – NANCY

luglio 6, 2011 by Redazione  
Filed under News

Dopo il “Giro Nostrum” abbiamo provato a metterci nei panni anche di Christian Prudhomme e a tracciare un ipotetico percorso del Tour de France. L’unico filo conduttore è stato, come per la corsa rosa, il quarantennale dell’adozione della Convenzione sul Patrimonio dell’Umanità da parte dell’UNESCO. Non ci siamo basati sulle candidature ufficiali, con l’esclusione di Liegi e della tappa pirenaica della Pierre-Saint-Martin. Seguiteci

3a TAPPA: LONGWY – NANCY

La prima tappa totalmente francese del Tour sarà anche la prima delle sei riservate ai velocisti. Tra queste è la più impegnativa, ma il GPM di terza categoria piazzato a 25 Km dall’arrivo rappresenterà l’unica seria difficoltà e, dunque, gli sprinter dovrebbero dormire sonno tranquilli.

Siti UNESCO
Longwy: Fortificazioni di Vauban
Nancy: Place Stanislas, Place de la Carrière e Place d’Alliance

Giornalmente scoprirete il percorso…. Vi ricordiamo che NON si tratta del percorso ufficiale del Tour de France 2012 ma solo di un tracciato da noi costruito.

Mauro Facoltosi

Di seguito, tabella di marcia, altimetria e planimetria

3a_tappatour

Dettaglio finale

plan_nancy

alt_nancy

ARCHIVIO TOUR NOSTRUM

1a tappa: Liegi (cronosquadre)
2a tappa: Tongres / Tongeren – Longwy

ALMANACCO DEL DOPO TAPPA: QUI MÛR-DE-BRETAGNE

luglio 6, 2011 by Redazione  
Filed under Approfondimenti

Anche durante il Tour ilciclismo.it vi accompagnerà con l’oramai consueta rubrica-contenitore. Troverete i commenti dei tifosi, le previsioni del tempo, la rassegna stampa, le previsioni del tempo, la presentazione della tappa che verrà e i titoli con il ricordo del Tour 1991, rivisto attraverso i titoli del quotidiano spagnolo “El Mundo Deportivo”

Foto copertina: passaggio di un Tour de France sul “Mur” di Bretagna (www.sportlive.it)

TOUR DE FRANCE, TOUR DE MONDE

Evans brucia Contador. Spianato il Mur de Bretagne(Gazzetta dello Sport)

Beholder den gule trøyen (Aftenposten)

Imponerer i gult (Nordlys)

Hushovd beholder ledertrøya (Adresseavisen)

Evans thwarts Contador in photo finish (The Daily Telegraph)

Evans beats Contador in dramatic Tour de France finish (The Independent)

Evans holds off three-time winner in bunched finish (The Times)

Contador coiffé par Evans (L’Equipe)

Evans devance Contador, Hushovd toujours en jaune (Le Monde)

Fränk Schleck ist Dritter in der Gesamtwertung (Tageblatt)

Cadel Evans behauptet sich vor Alberto Contador (Luxemburger Wort / La Voix du Luxembourg)

Evans se impone y Contador rasca ocho segundos a Schleck (AS)

Primer aviso de Contador (Marca)

Contador: “Moralmente ha sido un día importante” (El Mundo Deportivo)

« La série de Gilbert ne pouvait durer indéfiniment » (Le Soir)

Cadel Evans, l’obstiné Australien (Sud Presse)

‘Ik kan niet altijd winnen’ (De Standaard)

Gilbert: “Vanendert allait trop vite, ça m’a cassé les jambes”(La Dernière Heure/Les Sports)

Evans d’un boyau devant Contador, Gilbert 5e (L’Avenir)

Gilbert: ‘Ik kan niet altijd winnen’ (Het Nieuwsblad)

Evans pakt zege op Muur (De Telegraaf)

Contador Tests His Legs on First Tour Climb (The New York Times)

Cadel Evans edges Alberto Contador to win Tour stage (USA Today)

Evans wins fourth stage (Herald Sun)

Cadel Evans overcomes chain problems to win fourth stage of Tour de France (The Daily Telegraph – Australia)

Cadel pips Contador to win fourth stage (The Age)

Cadel ready for battle in Tour de France (The Australian)

BOX POPULI
Ecco le impressioni degli appassionati di ciclismo, gente che le corse non le segue solo davanti alla tv, ma le vive sia andando ad applaudire i campioni lungo le strade, sia ricalcando le stesse rotte e sudando in sella ad una bici.

Mauro Facoltosi: Cosa potrà succedere sul muro finale? Qualche uomo di classifica potrebbe perdere le ruote?

Ceemo: Secondo me oggi nessuno aiuta la Lotto e arriva la fuga. Tra i big Basso perde una manciata di secondi oggi.

Hotdogbr: oggi si capirà chi davvero sta bene e chi no a differenza di quanto successo a Mont-des-Alouettes, a parte Gilbert davanti arriveranno gli uomini di classifica e se qualcuno, penso ad esempio a Basso, perderà terreno vuol dire che non può vincere il Tour al di là delle sue caratteristiche, in casa Italia è un giorno importante anche per Cunego per capire se può fare classifica o se deve puntare solo alle tappe.

MirkoBL: Gilbert non aveva abbastanza benzina come le altre volte; meglio, ha dimostrato di essere un po’ più umano anche lui. Grande Cadel! Reazione d’orgoglio di Contador: penso che, nonostante il ritardo, gli altri dovranno sudare per batterlo. Un applauso anche a Hushovd che si è difeso alla grandissima.
Bene anche Basso, pensavo che avrebbe perso qualche secondo di troppo; per contro, malino Andy Schleck. Però mi è sembrato che si siano studiati un po’ troppo sullo strappo finale.

Gibosimoni: Sono contentissimo per Cadel, è un onesto operaio della bici, che ha sempre fatto il suo. BRAVO!!

N@po: Se il buongiorno si vede dal mattino a Luz Ardiden Contador li sminuta tutti. E non ci sarà nemmeno Rujano che almeno è stato capace di stargli a ruota.

Hotdogbr: la battaglia si è accesa solo quando il tratto più duro era quasi finito e alla fine non si è capito molto, di scatti di Contador se ne sono visti di più incisivi rispetto a quelli di oggi prova ne sia che ad esempio S.Sanchez e Kloeden (attenzione a lui, vanta già due podi al Tour e sarebbero stati 3 senza quella crisi nel finale della Colombiere nel 2009) sono riusciti a chiudere il buco partendo da dietro, in particolare però è incomprensibile alla luce dei suoi podi alla Liegi il ritardo di Andy Schleck, forse anche lui ha iniziato la salita dietro ma c’era tutto il tempo per rimontare se ne avesse avute

Scattista: Mi sbaglierò sicuramente, ma provo a buttare lì che secondo me quest’anno Franck andrà meglio di Andy, in casa Schleck. Solo un’impressione anche perchè la corsa l’ho vista poco o niente, e più letta sul giornale e sul forum

con la collaborazione degli utenti del Forum dello Scalatore (www.salite.ch)

I MISTERI DELLA CASSAPANCA

Descrizione tappa di oggi su TV Sorrisi e Canzoni: “ultimi settanta chilometri pianeggianti” (praticamente c’è una côte dietro l’altra) “ma in riva all’Oceano Atlantico” (è la Manica)
De Luca: “Mur de Bretagne, la salita più impegnativa di questo Tour de France”
De Luca: “Rischio di farsi sosprendere in dietro”
De Luca, a proposito del successo di Farrar a Redon: “Primo successo della sua carriera”
Pancani: “Il Giro è approdato in Bretagna”
Cassani: “Uno strappetto oggi, una cronometro a squadra domani” (e le squadre saranno contente di affrontarne una ogni due-tre giorni)
Cunego: “Le strappe” (le salite, gli strappi)
Baldato: “Allenanandosi molto”
Damiani: “Arrivare sotto al muro di Bretagna”
De Stefano: “Penso che Riis abbia stretto le cuoia ai suoi ragazzi” (assassino!!)
Conti, a proposito di Guido Bontempi: “Chilometrista olimpico”
Bugno: “Le rotonde sono rotonde” (pensavi che li confondessimo con i “carrefour”?)
Cassani: “Muro di Alouettes”
Pancani: “Traguardo di Mur Bretagne”
Televideo RAI: “Mur de Bretagna”, “Aleksander Vinokourov” (Alexandre), “Hoogeland” (Hoogerland)

LA TAPPA CHE VERRA’

Nella sua inarrestabile marcia verso il nord della Francia il Tour oggi avvicinerà e costeggerà per quasi 70 km, praticamente tutto il finale di gara, le coste della Manica. Questo rappresenterà la principale insidia di giornata, ancor più delle continue côtes che dovranno affrontare i corridori lungo un tracciato che sarà verosimilmente spazzato dal forte vento. Elevato sarà, dunque, il rischio che si verifichino pericolosi ventagli, trappole nelle quali potranno anche cadere grossi nomi e dalle quali non sarà facile disincagliarsi, anche a causa della tortuosità del percorso. Se fu quasi impossibile recuperare il distacco subito nella famosa tappa della Grande Motte (Tour 2009) pedalandole sulle dritte filanti strade della Camargue, già si pregusta – nel caso accadano nuovamente simili situazioni in riva alla Manica – un finale da un lato palpitante e dall’altro molto dispendioso, anche sul piano dei nervi. Per quanto concerne il successo di tappa, potrebbero anche giocarselo i velocisti, ma pure in questo caso di dovrà fare i conti con le folate, arrivando in uno dei luoghi più esposti della costa, il Cap Fréhel, meta inedita del Tour così come Carhaix

METEOTOUR

Carhaix : pioggia alternana a schiarite, 18°C, venti moderati da SW (30 Km/h)
Cap Fréhel: nuvole sparse con qualche goccia di pioggia, 19,2°C, venti moderati da WSW (20-31 Km/h), umidità al 54%

IL PRIMO INDURAIN

Ecco come il quotidiano spagnolo “El Mundo Deportivo” nel 1991 annunciava ai suoi lettori il primo Tour conquistato da Miguel Indurain
Altimetrie e grafici dal nostro personale archivio (in corso di aggiornamento), accessibile selezionando dal menù a discesa sotto la voce “Altimetrie storiche GT” (in alto a sinistra)

4a TAPPA: DIGIONE – REIMS (286 Km)

LEMOND, CENTRO DE ATENCION
Estremecedor “sprint” de “Abdu”
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ARCHIVIO ALMANACCO
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05-07-2011

luglio 6, 2011 by Redazione  
Filed under Ordini d'arrivo

TOUR DE FRANCE
L’australiano Cadel Evans (BMC Racing Team) si è imposto nella quarta tappa, Lorient – Mûr-de-Bretagne, percorrendo 172 Km in 4h11′39″, alla media di 41,009 Km/h. Ha preceduto allo sprint lo spagnolo Contador Velasco e il kazako Vinokourov. Miglior italiano Ivan Basso (Liquigas-Cannondale), 13° a 6″. Il norvegese Thor Hushovd (Team Garmin-Cervelo) ha conservato la maglia gialla, con 1″ su Evans e 4″ sul lussemburghese Fränk Schleck. Miglior italiano Basso, 23° a 1′03″. Damiano Cunego (Lampre – ISD) 26° a 1′12″, Alberto Contador Velasco (Saxo Bank Sungard) 41° a 1′42″.

TOUR OF QINGHAI LAKE (Cina)
Il tedesco Robert Forster (UnitedHealthcare Pro Cycling) si è imposto nella quarta tappa, Bird Island – Xihaizhen, percorrendo 152,4 Km in 3h34′05″, alla media di 42,712 Km/h. Ha preceduto allo sprint gli italiani Andrea Pasqualon e Sacha Modolo, entrambi della Colnago – CSF Inox. Lo sloveno Gregor Gazvoda (Perutnina Ptuj) ha conservato la testa della classifica, con 4″ sul kazako Gruzdev e 1′15″ sul polacco Taciak. Miglior italiano Omar Lombardi (Colnago – CSF Inox), 6° a 1′34″.

GIRO D’ITALIA INTERNAZIONALE FEMMINILE

La britannica Nicole Cooke (SC MCipollini Giordana) si è imposta nella quinta tappa, Altedo – Verona, percorrendo 129 Km in 3h07′15″, alla media di 41,335 Km/h. Ha preceduto di 4″ l’olandese Marianne Vos (Nederland Bloeit) e la tedesca Teutenberg. Migliore italiana Giorgia Bronzini (Colavita Forno d’Asolo), 4°. La Vos ha conservato la testa della classifica, con 14″ sulla polacca Kapusta e 42″ sulla britannica Pooley. Migliore italiana Tatiana Guderzo (SC MCipollini Giordana), 10° a 3′24″.

INTERNATIONALE ÖSTERREICH-RUNDFAHRT – TOUR OF AUSTRIA
Il belga Jens Keukeleire (Cofidis, Le Credit En Ligne) si è imposto nella terza tappa, Kitzbühel – Prägraten am Großvenediger, percorrendo 174,5 Km in 4h17′08″, alla media di 40,718 Km/h. Ha preceduto allo sprint il sudafricano Impey e il danese Aaen Jörgensen. Miglior italiano Mauro Santambrogio (BMC Racing Team), 5°. Lo svedese Fredrik Kessiakoff (Pro Team Astana) ha conservato la testa della classifica, con 1′18″ su Santambrogio e 1′25″ sul ceco Konig.

COMMENTOUR DE FRANCE: CI SONO TUTTI, TRANNE GLI ITALIANI

luglio 5, 2011 by Redazione  
Filed under Approfondimenti

L’insidioso arrivo in cima al Mur de Bretagne ha evidenziato maggiormente i problemi di Ivan Basso e Damiano Cunego, mentre gli avversari stranieri, a partire da Evans e Contador hanno dimostrato di esserci, con l’iberico pronto e volenteroso a recuperare i secondi persi nelle prime due tappe.

Foto copertina: Cadel Evans festeggia il primo successo “sul campo” in carriera al Tour (foto Roberto Bettini)

Crono a squadre e Mur de Bretagne. Giudizi impietosi per i due italiani venuti al Tour per fare classifica, che in questi due giorni hanno decisamente avuto grossi problemi. Damiano Cunego sembra aver esaurito la fantastica forma avuta al Tour de Suisse, mentre Basso pare non aver recuperato a pieno dal banale incidente in allenamento sull’Etna. Per il primo sembra proprio che quel Giro di Svizzera perso per quattro miseri secondi lo abbia demoralizzato parecchio.
Al contrario il duro arrivo di oggi ha detto che uomini come Schleck, Contador, Evans e Vinokourov ci sono, e hanno una condizione ottima. Il vincitore del Giro 2011 non sembra minimamente abbattuto per il tempo perso nelle prime due frazioni, anzi. Lui c’è alla grande, ma dovrà vederla con una concorrenza nettamente maggiore rispetto alla Corsa Rosa vinta poco più di un mese fa. Uno fra tutti è Cadel Evans: l’australiano è il migliore di tutti e il suo successo di oggi lo dimostra a pieno. Philippe Gilbert ha un po’ pagato lo sforzo, o per la durezza dello strappo finale, o per aver tirato tutto il giorno la davanti con tutta la sua squadra.
Ma più il tempo passa e più ci si rende conto di seguire un Tour molto incerto e spettacolare. E siamo solamente all’inizio.

Andrea Giorgini

VERONA INCORONA NICOLE COOKE

luglio 5, 2011 by Redazione  
Filed under News

Con una azione da finisseur all’ultimo chilometro, la britannica olimpionica in carica si aggiudica la quinta tappa del Girodonne, conclusasi davanti all’Arena di Verona. Al secondo posto Marianne Vos che grazie agli abbuoni guadagna alcuni secondi sulle dirette avversarie Kapusta e Pooley. Terza la vincitrice di ieri, Ina Yoko Teutenberg. Bella prova per Valentina Scandolara e per Eleonora Patuzzo, atlete di casa.

Foto copertina: Nicole Cooke grida la sua gioia per il successo di Verona (foto Giro Donne)

Ci aspettavamo un’altra grande volata, ma a sorpresa è arrivata una vittoria da vera “finisseur”: autrice dell’impresa è la gallese della Mcipollini Nicole Cooke, iridata a Varese e olimpionica a Pechino nel 2008.
Una frazione velocissima quella di oggi da Altedo a Verona, percorsa ad una media di oltre 43 chilometri orari per un totale di 129 chilometri (la frazione più lunga dell’edizione 2011 del Girodonne). Tappa caratterizzata da una fuga che comprendeva tra le altre Valentina Scandolara, veronese di Tregnago, a caccia di un bel risultato sulle strade di casa; numerosi gli scatti nel finale, con la stessa Scandolara che prova l’impresa nella periferia del capoluogo veneto ma il suo tentativo rimane vano. All’ultimo chilometro scatta Nicole Cooke, ma nel frattempo avviene una brutta caduta di parte del gruppo (coinvolta anche la campionessa di Svezia Emma Johansson). La gallese mantiene i quattro secondi utili per la vittoria di tappa in solitaria, davanti ad una grande Marianne Vos, Ina Yoko Teutenberg e Giorgia Bronzini. Il piazzamento della Vos fa si che la Vos guadagnasse alcuni preziosi secondi sulle principali avversarie in classifica, avendo ora un vantaggio di 14 secondi sulla polacca Sylwya Kapusta, e 40 su Emma Pooley, prima favorita del Giro in attesa delle tappe alpine dei prossimi giorni.
Ma prima delle grandi salite, il Giro fa tappa a Piacenza, a casa della campionessa del mondo Giorgia Bronzini. E’ l’occasione per la velocista emiliana di poter vincere a casa, cercando di rompere il tabù delle vittorie di tappa italiane, finora rimaste a bocca asciutta.

Andrea Giorgini

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