CAVENDISH TORNA AL SUCCESSO
E’ tornato al successo il britannico che, nella scorsa stagione, pareva imbattibile. Quest’anno l’avevamo visto a segno una volta sola, sulle strade dell’Oman, vittoria avvenuta dopo un debutto difficile, caratterizzato da diverse cadute. Capitomboli che hanno caratterizzato anche il finale del Scheldeprijs, dove alle spalle di Cavendish – che in questa gara aveva ottenuto la sua prima affermazione da professionista – sono finiti a terra in tre, con le conseguenze peggiori per il belga Sjef De Wilde, per il quale è stato fortunatamente scongiurato il rischio di una paralisi.
Foto copertina: Cavendish lanciato a tutta verso la sua seconda vittoria stagionale (foto Bettini)
Mark Cavendish torna ad imporsi in volata. Dopo l’exploit del suo compagno di squadra Matthew Goss si era iniziato a parlare meno del velocista dell’HTC, ma con questa vittoria il britannico rilancia la sua immagine e fa capire a tutti che resta sempre l’uomo da battere nelle volate. Cavendish ci teneva molto a questa gara, in quanto su queste strade ha ottenuto il primo successo da professionista e l’esultanza fatta mostrando il numero tre con le dita dopo aver tagliato il traguardo sta ad indicare le tre vittorie conseguite nel Scheldeprijs. La gara è stata caratterizzata anche dalle cadute, come quella di Boonen quando mancavo ancora diversi chilometri al traguardo, o come l’ultima arrivata a duecento metri dalla linea d’arrivo, alle spalle del vincitore, nella quale sono rimasti coinvolti Weytland, Boasson Hagen e De Wilde. Quest’ultimo ha riportato le conseguenze peggiori, in quanto è stato portato in ospedale come gli altri ma ha riportato la frattura di tre costole.
Carlo Gugliotta
08-04-2011
aprile 9, 2011 by Redazione
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VUELTA CICLISTA AL PAIS VASCO
L’italiano Francesco Gavazzi (Lampre – ISD) si è imposto nella quinta tappa, Eibar – Zalla, percorrendo 177 Km in 4h27′03″, alla media di 39,768 Km/h. Ha preceduto allo sprint il belga Vandewalle e il francese Gadret. Squalificato e retrocesso al 47° posto il corridore che aveva tagliato per primo il traguardo, lo spagnolo Oscar Freire Gomez (Rabobank Cycling Team). Lo spagnolo Joaquin Rodriguez Oliver (Katusha Team) ha conservato la testa della classifica, con lo stesso tempo del tedesco Klöden e dello spagnolo Sanchez Gonzalez. Miglior italiano Ivan Santaromita (BMC Racing Team), 23° a 3′22″.
CIRCUIT CYCLISTE SARTHE – PAYS DE LA LOIRE
L’ìtaliano Daniele Bennati (Leopard Trek) si è imposto nella quinta ed ultima tappa, Abbaye de l’Epau – Bonnetable, percorrendo 166,7 Km in 4h00′04″, alla media di 41,663 Km/h. Ha preceduto allo sprint i francesi Bouhanni e Bonsergent. In classifica si impone il francese Anthony Roux (FDJ), con 5″ sul connazionale Kadri e 9″ sul britannico Millar. Miglior italiano Giairo Ermeti (Androni Giocattoli), 13° a 41″.
CIRCUIT DES ARDENNES INTERNATIONAL (Francia)
Il danese Troels Ronning Vinther (Glud & Marstrand – LRO) si è imposto nella prima tappa circuito di Vouziers, percorrendo 164 Km in 3h50′10″, alla media di 42,751 Km/h. Ha preceduto allo sprint di 1″ il francese Jules e il belga Meersman, distanziati di 2″ e 5″ nella prima classifica.
GRAN PRIX OF SOCHI (Russia)
Il russo Pavel Korolev si è imposto nella terza tappa, Novorossiysk – Nebug. Ha preceduto di 9″ e 16″ i connazionali Prishpetnyy e Rudaskov. Il tedesco Grischa Janorschke (Nutrixxion Sparkasse) ha conservato la testa della corsa, con 2″ su Rudaskov e 3″ sul tedesco Schröder.
CINTURON CICLISTA INTERNACIONAL A MALLORCA
Il britannico Ian Bibby (Motorpoint) si è imposto nella terza tappa, circuito di Playa de Muro, percorrendo 147,9 Km in 3h21′46″, alla media di 43,981 Km/h. Ha preceduto allo sprint il namibiano Hoffman e l’elvetico Oberholzer. Lo spagnolo Iker Camaño Ortuzar (Endura Racing) è il nuovo leader della classifica, con 32″ sullo sloveno Valjavec e 58″ su Bibby.
LES CHALLENGES PHOSPHATIERS – CHALLENGE KHOURIBGA (disputata il 7 aprile)
Lo slovacco Maros Kovac (Dukla Trencin Merida) si è imposto nella corsa marocchina. Ha preceduto allo sprint l’algerino Agab e di 5″ lo statunitense Bello Calixto.
LES CHALLENGES PHOSPHATIERS – CHALLENGE YOUSSOUFIA (disputata l’8 aprile)
Il marocchino Adil Jelloul si è imposto nella corsa marocchina. Ha preceduto di 18″ lo statunitense Bello Calixto e di 48″ il marocchino Chaoufi
MARCATO SECONDO AL CERAMI
L’azzurro della Vacansoleil si piega solo allo sprint al veterano (36 anni) belga della Landbouwkrediet Bert Schierlinckx. Il podio viene completato da un altro belga, Ben Hermans della Radioshack, staccato di 10”. In top 10 anche Donati, Visconti e Marzoli.
Foto copertina: Il tirato sprint tra Marcato e Schierlinckx (foto Roberto Bettini)
Buon risultato per i colori italiani al GP Pino Cirami disputato giovedì 7 in Belgio.
Il portacolori della Vancansoleil Marco Marcato ha chiuso al secondo posto, battuto dal solo Scheirlinckx della Landbouwkrediet.
A questo ottimo piazzamento bisogna aggiungere che ben 4 ciclisti italiani figurano nelle prime 8 posizioni dell’ordine d’arrivo, oltre al già citato Marcato, Donati è arrivato 5° a 54” mentre Visconti 6° e Marzoli 8° arrivati dopo 59” dal vincitore.
L’orografia del percorso ha fatto si che la corsa andasse in scena in due tempi. La prima parte di 132 km che si snodavano nella Vallonia era più consona agli scalatori classici, con molteplici tentativi ma tutti senza esito tranne quello di Fumiyuki Beppu (Radioshack), Pierre Cazaux (Euskaltel – Euskadi), Dimitri Claeys (Team NetApp), Francesco Di Paolo (Aqua e Sapone), Alexander Schmitt (Eddy Merckx – Indeland) e Kevin Lalouette (Roubaix – Lille Metropole).
Capaci di mettere tra di loro e gli inseguitori un discreto margine che ha raggiunto il massimo di 7’15”.
Nelle circuito finale invece da percorrere tre volte, con la presenza di tratti di pavè, la gara è entrata nel vivo.
Il tipico fondo stradale di questi luoghi ha creato alcune spaccature nel plotone che nel frattempo aveva raggiunto i fuggitivi.
In testa al plotone si sono così trovati Ben Hermans (Radioshack), Marco Marcato e Martijn Keizer (Vacansoleil), Steven Caethoven (Willems Verandas) Alessandro Donati (Acqua e Sapone), Wesley Kreder (Rabobank Continental), Frederic Amorison e Bert Scheirlinckx (Landbouwkrediet), Anthony Delaplace (Saur Sojasun), Boy Van Poppel (United Healthcare) e Anthony Colin (Roubaix), decisi ad andare a giocarsi la vittoria.
Sulla salita finale in pavè rimangono un 5 a ambire alla vittoria. Hermans, Marcato, Scheirlinckx, Donati e un tenace Dalaplace si ritrovano così nelle avanguardie, ma devono fare i conti con una strada che non concede sconti.
I più bravi sono così stati Scheirlinckx e Marcato, gli unici capaci di tenersi testa l’un l’altro fino alla volata finale che ha visto l’italiano battuto sul filo di lana.
Mario Prato
GIRO, GIRO TONDO…MA VINCE SAMUEL
Spettacolare quarta tappa dei Paesi Baschi con tutti i big che si scornano sull’ultima salita verso Arrate anche se basta un chilometro di pianura per riunirli tutti e far arrivare un plotoncino. Il più veloce, nella pseudo-volata, è Samuel Sanchez che però non riesce a guadagnare niente su tutti gli altri. Nella generale è sempre “Purito” Rodriguez al comando.
Foto copertina: Samuel Sanchez alza un braccio in segno di trionfo dopo aver bruciato Andreas Kloden e Alexander Vinokourov (foto Rafael Gòmez Alonso)
Fosse per Samuel Sanchez, le sue corse di concluderebbero sempre ad Eibar. Anzi, in special modo al Santuario di Arrate che domina la piccola cittadina basca: vincerebbe sempre. Infatti il capitano dell’Euskaltel bissa il successo del 2010 dopo aver corso sulla difensiva nei cinque, e duri, chilometri di salita finali, prima di mettersi in testa nell’ultimo chilometro di discesa ed anticipare tutti gli altri avversari.
Una vittoria che, ad onor del vero, si meritava in tutto e per tutto Xavier Tondo Volpini, il più attivo in salita (anche se il suo stile lascia molto a desiderare, ma va bene lo stesso) capace prima di stare alla ruota di Frank Schleck al momento dello scatto del lussemburghese e poi di mandarlo fuori giri e lasciarlo a piedi a metà salita. Peccato, però, che anche per l’uomo Movistar negli ultimi tre chilometri la benzina fosse finita.
Prima di tutto questo c’è stata la fuga di giornata con Albasini (HTC-Columbia), Belkov (Geox) e Julian Sanchez Pimienta (Caja Rural) che si sono dati battaglia su cinque dei sette Gpm di giornata arrivando anche ad un vantaggio di 12 minuti, prima di subire le accelerate di RadioShack, Euskaltel e Leopard-Trek che volevano giocarsi tutto sull’ultima salita.
Una volta ripresi, poco prima dei meno 10, la Leopard con Fulgsang ed un superlativo Jens Voigt tiene alto il ritmo per non far partir nessuno e, quando la strada inizia a salire, ecco subito il solito Duarte (Geox) che ha tanto nelle gambe ma poco come tattica di corsa (ma tutto questo gli servirà per crescere). Il colombiano rimane a bagnomaria per un paio di chilometri prima che Frank Schleck decida che è arrivato il momento per scatenare la bagarre: si accoda a lui subito Tondo, mentre il gruppo rimane a guardare con la Rabobank (LL Sanchez e Gesink) che non sanno che fare mentre è sfortunato Damiano Cunego che nel momento di massimo sforzo finisce a contatto con un altro atleta, gli salta per un attimo la catena e vede i “big” allontanarsi e per lui sarà impossibile rientrare. Schleck, intanto, rimane alla ruota di Tondo con Andy che nel gruppetto fa lo stopper per il fratello ma quando lo scalatore della Movistar in un breve rettilineo lascia sul posto Frank ecco che le tattiche Leopard-Trek vanno a farsi benedire. Infatti, poco dopo, a dare una bella accelerata in gruppo è Ale Vinokourov che cerca di rintuzzare i 20” di vantaggio di Tondo e, con l’aiuto di Horner e Rodriguez ci riesce in pieno. Il fuggitivo viene ripreso subito dopo il Gpm, meno uno e mezzo all’arrivo, e Samuel Sanchez fino a quel momento un po’ in ombra balza subito in testa per affrontare davanti a tutti le ultime curve in discesa prima del traguardo. Così è e per lui il successo è fin troppo semplice davanti ad un Kloden sempre attento, “Vino” e Rodriguez. In classifica non cambia niente, così come non dovrebbe creare scossoni la tappa di oggi che potrebbe essere l’occasione per i velocisti, cioè Freire e Gavazzi, di provare a centrare una vittoria.
Tutti i “big”, invece, sono già concentrati sulla crono di domani.
Saverio Melegari
07-04-2011
aprile 8, 2011 by Redazione
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VUELTA CICLISTA AL PAIS VASCO
Lo spagnolo Samuel Sanchez Gonzalez (Euskaltel-Euskadi) si è imposto nella quarta tappa, Amurrio – Eibar (Arrate), percorrendo 179 Km in 4h42′34″, alla media di 38,008 Km/h. Ha preceduto il tedesco Klöden e il kazako Vinokourov. Miglior italiano Ivan Santaromita (BMC Racing Team), 21° a 1′22″. Lo spagnolo Joaquin Rodriguez Oliver (Katusha Team) ha conservato la testa della classifica, con lo stesso tempo di Klöden e di Sanchez Gonzalez. Miglior italiano Damiano Cunego (Lampre – ISD), 18° a 1′49″.
CIRCUIT CYCLISTE SARTHE – PAYS DE LA LOIRE
Il francese Anthony Roux (FDJ) si è imposto nella quarta tappa, Angers – Pre-en-Pail, percorrendo 181,1 Km in 4h26′33″, alla media di 40,765 Km/h. Ha preceduto allo sprint i francesi Kadri e Fedrigo. Miglior italiano Giairo Ermeti (Androni Giocattoli), 20° a 23″. Roux è il nuovo leader della classifica, con 5″ su Kadri e 9″ sul britannico Millar. Miglior italiano Ermeti, 16° a 47″.
GRAN PRIX PINO CERAMI
Il belga Bert Scheirlinckx (Landbouwkrediet) si è imposto nella corsa belga, percorrendo 199,2 Km in 4h48′45″, alla media di 41,392 Km/h. Ha preceduto allo sprint l’italiano Marco Marcato (Vacansoleil-DCM Pro Cycling Team) e di 10″ il belga Hermans.
GRAN PRIX OF SOCHI (Russia)
Il russo Dmitriy Kosyakov (Itera – Katusha) si è imposto nella seconda tappa, circuito di Anapa, percorrendo 131 Km in 3h15′53″, alla media di 38,330 Km/h. Ha preceduto di 7″ il connazionale Shpilevsky e il tedesco Forke. Il tedesco Grischa Janorschke (Nutrixxion Sparkasse) ha conservato la testa della corsa, con 3″ sul connazionale Schröder e 6″ sul russo Rudaskov.
CINTURON CICLISTA INTERNACIONAL A MALLORCA
Lo spagnolo Iker Camano Ortuzar (Endura Racing) si è imposto nella seconda tappa, Port d’Alcúdia – Port de Pollença, percorrendo 148,5 Km in 3h36′29″, alla media di 41,158 Km/h. Ha preceduto allo sprint lo sloveno Valjavec e il norvegese Wilmann. Lo spagnolo Josè Belda Mira (Guerola – Valencia Terra I Mar) ha conservato la testa della corsa, con 15″ su Camano Ortuzar e 25″ su Wilmann.
06-04-2011
aprile 7, 2011 by Redazione
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VUELTA CICLISTA AL PAIS VASCO
Il kazako Alexandre Vinokourov (Pro Team Astana) si è imposto nella terza tappa, Villatuerta – Zuia – Murgia, percorrendo 180 Km in 4h20′38″, alla media di 41,437 Km/h. Ha preceduto di 20″ lo spagnolo Freire Gomez e il tedesco Martens. Miglior italiano Francesco Gavazzi (Lampre – ISD), 7°. Lo spagnolo Joaquin Rodriguez Oliver (Katusha Team) è tornato in testa alla classifica, con lo stesso tempo del tedesco Klöden e dello spagnolo Sanchez Gonzalez. Miglior italiano Damiano Cunego (Lampre – ISD), 7° a 6″.
SCHELDEPRIJS
Il britannico Mark Cavendish (HTC-Highroad) si è imposto nella corsa belga, percorrendo 200 Km in 4h29′57″, alla media di 44,452 Km/h. Ha preceduto allo sprint il russo Galimzyanov e il bielorusso Hutarovich. Miglior italiano Francesco Chicchi (Quickstep Cycling Team).
CIRCUIT CYCLISTE SARTHE – PAYS DE LA LOIRE
Due tappe disputate nel secondo giorno di gara.
Il mattino, il tedesco Michel Kreder (Team Garmin-Cervelo) si è imposto nella seconda tappa, Saint-Mars-La-Jaille – Angers, percorrendo 99,8 Km in 2h25′19″, alla media di 41,206 Km/h. Ha preceduto allo sprint l’italiano Daniele Bennati (Leopard Trek) e il francese Ravard. In classifica Bennati comanda con 4″ sui francesi Dumoulin e Hupond.
Il pomeriggio, Bennati si è imposto nella terza tappa, circuito a cronometro di Angers, percorrendo 6,8 Km in 8′13″, alla media di 49,655 Km/h. Ha preceduto di 6″ il britannico Millar e lo statunitense Zabriskie e ora ha un vantaggio in classifica di 16″ sui due corridori.
PRINCESS MAMACKAKRI SIRINDHON’S CUP – TOUR OF THAILAND
Il sudcoreano Ho Sung Cho si è imposto nella quinta ed ultima tappa, Chanthaburi – Chonburi. Ha preceduto allo sprint il giapponese Shimizu e il kazako Nikitin. In classifica si impone il tedesco Tobias Erler (Tabriz Petrochemical Team) ha conservato la testa della corsa con 11″ su Shimizu e 14″ sull’australiano Hall.
GRAN PRIX OF SOCHI (Russia)
Il tedesco Grischa Janorschke (Nutrixxion Sparkasse) si è imposto nella prima tappa, Krasnodar – Anapa, percorrendo 176 Km in 4h35′30″, alla media di 38,330 Km/h. Ha preceduto allo sprint il connazionale Schröder e il russo Rudaskov, distanziati di 3″ e 6″ nella prima classifica.
CINTURON CICLISTA INTERNACIONAL A MALLORCA
Lo spagnolo Jose Belda Mira (Guerola – Valencia Terra I Mar) si è imposto nella prima tappa, circuito a cronometro di S’Arenal de Llucmajor, percorrendo 7,1 Km in 8′21″, alla media di 51,018 Km/h. Ha preceduto di 7″ il britannico Bibby e di 15″ il tedesco Schafer.
OGNI ANNO IL VINO E’ SEMPRE PIU’ BUONO
Fantastico Alexandre Vinokourov che si aggiudica la terza tappa del Giro dei Paesi Baschi staccando tutti quanti a cinque chilometri dall’arrivo e chiudendo con 13 secondi di vantaggio sul gruppo dei migliori. Per i piazzamenti, invece, Joaquin Rodriguez torna in possesso della maglia di leader della generale. E domani il tappone.
Foto copertina: Vinokourov trionfa sul traguardo di Zuia/Murgia (Cyclinginside.com)
Prendete nota giovani ciclisti pronti a buttarvi nella mischia: se volete scappare prima dell’arrivo ed eludere i velocisti chiedete come si fa ad Alexandre Vinokourov. Il kazako, anima indiscussa della “sua” Astana, va a prendersi uno splendido successo di tappa a Zuia-Murgia dopo aver mandato per aria tutti i piani della vigilia delle squadre dei velocisti (sostanzialmente due: la Rabobank per Freire e la Lampre-ISD per Gavazzi).
“Vino” più invecchia e più non smette di stupire: per lui prima vittoria stagionale, dopo le quattro conquistate nel 2010 che doveva essere l’annata di gran chiusura per il biondo kazako. Invece, ha voluto ritardare il ritiro di dodici mesi e, francamente, ha fatto proprio bene. In questa giornata basca, Alexandre è partito di rimessa ai meno quattro dall’arrivo dopo il tentativo, secondo consecutivo, di Fabio Duarte (Geox-TMC) di scompaginare i piani dei velocisti e per poco non ci era riuscito andandosene su uno strappetto che non era nemmeno Gpm a sei chilometri dall’arrivo mettendo alla frusta tutto il gruppo. La discesa, da buon colombiano, però gli ha tarpato le ali e così il primo a riprenderlo appena la strada è tornata leggermente a spianare è stato proprio Vinokourov che lo ha raggiunto e poi ha tirato dritto perché sapeva che una trenata di quattro chilometri ce l’ha ancora nelle gambe eccome. E così, da venti metri siamo passati a cinquanta, poi tre secondi diventati sei per andare a tredici all’ultimo chilometri. A quel punto i giochi erano fatti e “Oscarito” Freire si è dovuto accontentare del secondo posto davanti al suo compagno di squadra Martens che aveva tirato fin troppo la volata.
Prima di tutto questo, cosa dire? E’ la frazione più lunga della corsa, 180 chilometri da Villatuerta a Zuia-Murgia. Ci sono in programma quattro Gpm e nella prima parte di percorso se ne va una fuga di sei che raggiunge un vantaggio massimo di 3’15”: Tony Martin (HTC) come animatore del tentativo, al quale si sono aggiunti Moinard (BMC), Garate (Rabobank), Pineau (Quick Step), Bellotti (Liquigas), Martinez (Euskaltel-Euskadi) e Niemec (Lampre-ISD). Il gruppo, come prevedibile, ha lasciato poco spazio perché c’erano uomini pericolosi per la classifica (Niemec in particolare) e così hanno dovuto andarsene Pineau, Bellotti e Moinard per la vera fuga di giornata.
La loro sorte è segnata alle pendici dell’ultimo Gpm quando decide di farsi vedere Marco Pinotti insieme a Kohler (BMC). Dopo un paio di chilometri, vengono ripresi e provano l’allungo Van Garderen, Kolobnev e Seeldrayers che vogliono anticipare i velocisti con Rabobank e Lampre-ISD in testa a fare l’andatura per Freire e Gavazzi. La salitella finale, però, è troppo dura per Van Garderen: rimangono in due ma si pestano i piedi visto che Seeldrayers centra in pieno la ruota posteriore di Kolobnev e finisce fuori strada. Il campione nazionale russo si deconcentra e viene ripreso in pochi metri da Duarte. Il resto è già raccontato.
Nella volata finale, il nostro Francesco Gavazzi non va oltre il settimo posto ed, invece, è prezioso il decimo del “purito” Rodriguez che, con questo piazzamento, torna in testa alla generale visto il 19° posto di Kloden.
Domani quarta tappa, quella che potrebbe essere decisiva: 179 km da Amurrio ad Eibar con 7 Gpm di cui due di 1° categoria nella fase finale di corsa con l’ultimo ad un chilometro e mezzo dalla fine. Ed i “big” dovranno scornarsi per forza.
Saverio Melegari
GIOCO A DUE KIRYENKA-KLODEN
Con un assolo da finisseur, Vasil Kiryenka vince la seconda tappa dei Paesi Baschi anticipando di pochissimo la volata finale. Piazza d’onore per un volitivo Andreas Kloden che, dopo il terzo posto del primo giorno, balza in testa alla generale, anche se tutti i big rimangono vicinissimi.
Foto copertina: Kiryenka si impone sul traguardo di Lekunberri (Cyclinginside.com)
In questo avvio di stagione abbiamo visto tante fughe andare in porto. Ma la stoccata da finisseur ancora ci mancava. Per fortuna ha subito coperto questa falla Vasil Kiryenka che, sulla soglia dei sessanta all’ora, si è aggiudicato il traguardo di Lekunberri dei Paesi Baschi facendo senz’altro contenta la Movistar, vera delusa della prima giornata di corse: è vero che si corre nella patria dell’Euskaltel, ma anche l’altro top-team spagnolo vuole fare bella figura da queste parti.
Una corsa animata fin dall’inizio da varie fughe. La prima ha visto dentro Gavazzi, Montaguti, Rogers e Van De Walle, ma quella che ha preso il largo è stata ancora a quattro e promossa da Valls, seguito da Iglinsky, Moinard ed il nostro Dario Cataldo. I fuggitivi sono arrivati ad un vantaggio massimo di 5’45” con la Katusha del leader Joaquin Rodriguez costretta a stare in testa senza però spremersi più di tanto. I russi, però, in questo frangente sono stati notevolmente aiutati da Lampre-ISD (segno che Cunego ci vuole provare) e Garmin-Cervelo e così, lentamente ma inesorabilmente, la fuga ha iniziato a perdere fino al ricongiungimento arrivato a 28 chilometri dal traguardo.
Con la Garmin-Cervelo in testa a tutta, niente è cambiato sino ai piedi dell’ultimo Gpm ai -4 dal traguardo: è stato in uno degli ultimi tratti di pianura che, a sorpresa, è partito il colombiano Fabio Duarte (Geox) seguito in primis da un Luis Leon Sanchez che, però, rimbalza subito, mentre quando si muove Kiryenka anche i big capiscono che può essere l’azione giusta e così al russo si accodano tutti i protagonisti della prima tappa (Cunego, Horner, Kloden, Rodriguez e S.Sanchez) con l’aggiunta di un altro Movistar come Uran e di Frank Schleck che si vuole riscattare dopo il flop di Zumarraga. Con tre uomini Movistar davanti, c’è anche Tondo, sono gli spagnoli a condurre le danze e provano a fare la differenza, senza riuscirvi, in discesa dove si nota anche Vinokourov.
L’azione decisiva arriva a 1.400 metri dal traguardo quando Kiryenka mette giù il rapportone e lascia tutti sul posto diventando imprendibile. Alle sue spalle oramai si lotta solo per la piazza d’onore conquistata da un volitivo, ed a questo redivivo, Andreas Kloden che si prende il piazzamento buono e quindi balza in testa alla generale. Niente volata per Damiano Cunego ed Ivan Basso che chiudono 12° e 22° nel gruppo giunto a 2” da Kiryenka, mentre tutti gli altri hanno accusato distacchi maggiori.
Nella generale, sono ora in tre a pari-merito: Kloden, Samuel Sanchez e Rodriguez. Dietro di loro, con un solo secondo di ritardo, c’è Chris Horner mentre il gruppetto a -6” è composto da Hesjedal, Lopez Garcia, Cunego, Tondo e Gesink. Per trovare un altro italiano bisogna andare al 16° posto con 18” di ritardo di Ivan Basso.
Oggi terza tappa, 180km da Villatuerta a Zuia-Murgia: quattro Gpm (tutti di 2° e 3° categoria) con l’ultimo posto ad undici chilometri dal traguardo. Può andar via una fuga, anche se i pochi velocisti che ci sono proveranno a tenere unita la corsa.
Saverio Melegari
UNA GIORNATA PERFETTA
aprile 6, 2011 by Redazione
Filed under 3) GIRO DELLE FIANDRE, News
Mai era successo, da quando giudichiamo i corridori di turno nelle grandi classiche, di far ricorso al voto massimo, il 10 con la lode. E’ capitato all’ultimo Fiandre, dove la prestazione di Nuyens ha quasi annichilito le pur ottime prestazioni di Chavanel e Cancellara e quelle, appena meno brillanti, di Gilbert e Ballan.
Foto copertina: Nuyens sul muro di Grammont (www.ispaphoto.com)
Nel Giro delle Fiandre 2011 i big si annullano a vicenda e alla fine a spuntarla è Nick Nuyens, buon corridore da pavè che, grazie ad una condotta di gara perfetta, ha saputo cogliere una occasione (forse) unica. Tra gli italiani, grintosa la prova di Ballan che per un soffio non riesce a fare il bis.
Un ringraziamento speciale alla Rai che, finalmente, ci ha consentito di seguire per più di quattro ore la diretta di una classica meravigliosa.
Nick Nuyens: ha saputo nascondersi per tutta la corsa e, capito il pericolo che poteva scaturire da un allungo di Cancellara negli ultimi tre chilometri, grazie ad una condizione fisica eccellente è riuscito ad accodarsi alla coppia Chavanel-Cancellara formando il terzetto che si è poi giocato la gara allo sprint. In una edizione percorsa a ritmi elevati, è stato in grado di gestirsi al meglio dimostrandosi il più lucido nel finale. Proprio una giornata perfetta! Voto: 10 e lode
Sylvain Chavanel: uscito in ottima condizione dal Tour de La Panne, è partito come co-capitano della Quick Step. Ha provato inizialmente un allungo a circa 90 km dal traguardo per coprire le spalle a Boonen ma raggiunto un discreto margine di vantaggio sul gruppo inseguitore ha avuto l’intelligenza di staccare i compagni di fuga e, da ottimo fondista qual è, provare a giungere al traguardo. Una volta ripreso è stato comunque, nonostante la lunga fuga, protagonista di tutte le principali azioni che si sono succedute fino al traguardo, dove si arrende solo al più fresco Nuyens. Voto: 9
Fabian Cancellara: indiscutibilmente il più forte, almeno fisicamente. Con una azione delle sue si toglie da ruota Boonen e compagnia e in pochi chilometri riprende la testa della corsa. Sembrerebbe la riproposizione di quanto accaduto lo scorso anno ma l’elvetico non capisce che il compagno di fuga, Chavanel, non è disposto a collaborare come Boonen nella passata edizione. Incomprensibile, poi, risulta la perdita netta del vantaggio accumulato di circa un minuto nel chilometro o poco più che precede il Muro di Grammont. Incomprensibile in quanto non dettata da una crisi ma da una precisa scelta tattica dello svizzero che, una volta iniziato lo strappo, imprime un’accelerazione incredibile che risulta quasi indigesta anche per gli immediati inseguitori capeggiati da uno Gilbert tanto determinato quanto stremato.
Intelligente invece la scelta di Cancellara di non rispondere alla sfuriata di Gilbert sul Bosberg, ma di salire del proprio passo e di guidare la successiva rincorsa al belga nel tratto pianeggiante. La volata finale e il suo esito evidenziano ancora una volta che, per vincere, oltre alle gambe occorre usare anche la testa. Voto: 8
Philppe Gilbert: qualcuno spieghi finalmente a questo atleta che con le sparate non si vincono le gare, o meglio non si vincono se un atleta brucia, con queste, tutte le energie che ha in corpo. Come già accaduto alla Liegi e al Mondiale dello scorso anno, il belga con le sue rasoiate stacca tutti di netto, salvo poi arenarsi un paio di chilometri dopo lo scollinamento dello strappo di turno. Così è accaduto anche oggi sull’ultimo muro, il Bosberg. Comunque brillante durante la corsa, ancora una volta non riesce a portare a casa il risultato a causa di una condotta di gara troppo dispendiosa. Voto: 7
Alessandro Ballan: una gara più che dignitosa quella del veneto. Sofferente un po’ sui muri più arcigni, si è preso la briga di far tirare la squadra (BMC: voto 9) nel tentativo, poi riuscito, di riagguantare i fuggitivi Cancellara e Chavanel. Molto lucido nel finale nel saper cogliere un paio di occasioni favorevoli alle sue caratteristiche di finisseur, è stato bravo perché ha creduto nel successo fino alla fine. Voto: 7
Juan Antonio Flecha: ha risposto sempre presente in tutte le fasi critiche della corsa, dimostrandosi uno dei migliori atleti internazionali per quanto riguarda le corse del Nord. Fin troppo generoso in alcune situazioni, si fa scappare l’occasione di seguire Cancellara nel finale. Crediamo che con questa condizione di forma anche l’iberico possa esprimersi al meglio nella Roubaix, una gara sicuramente a lui più congeniale rispetto al Fiandre. Voto: 6+
Tom Boonen: sfidare Cancellara sul pavè, quando davanti si ha un compagno di fuga ancora fresco e con un vantaggio in crescendo sul gruppo di oltre un minuto, equivale ad un suicidio. Sugli ultimi muri riesce a malapena a tenere la ruota dei primi, illudendo, comunque, i suoi tifosi di poter battere gli avversari allo sprint. Si è lasciato tuttavia sfuggire l’allungo decisivo di Cancellara nel finale e, con esso, la possibilità di fare tris nella gara da lui più amata. Ha provato un ultimo disperato tentativo di riaggancio negli ultimi 500 m, ma ormai i giochi erano stati fatti. Voto: 5
Filippo Pozzato: la sua gara avrebbe meritato la sufficienza se non fosse sparito completamente sul Muro di Grammont. Eppure in precedenza aveva dimostrato una condizione più che buona, riuscendo ad essere sempre tra i protagonisti nelle fasi calde della gara, rispondendo, ad esempio, con prontezza all’allungo di Boonen. Speriamo di poterlo ammirare, questa volta tra i primi, domenica prossima nella Parigi-Roubaix. Voto: 4
Thor Hushovd: data la sua eccezionale condizione di forma e la sua innata potenza, lo si credeva uno dei favoriti del Fiandre. Ha accennato solo un allungo in tutta la gara dileguandosi, poi, come Pozzato sugli ultimi muri. La Roubaix sicuramente si addice di più alle sue caratteristiche. Voto: 4
Francesco Gandolfi
05-04-2011
aprile 6, 2011 by Redazione
Filed under Ordini d'arrivo
VUELTA CICLISTA AL PAIS VASCO
Il bielorusso Vasili Kiryienka (Movistar Team) si è imposto nella seconda tappa, Zumarraga – Lekunberri, percorrendo 163 Km in 4h06′39″, alla media di 39,651 Km/h. Ha preceduto di 2″ il tedesco Andreas Klöden (Team RadioShack) e il lussemburghese A. Schleck. Miglior italiano Damiano Cunego (Lampre – ISD), 15°. Klöden è il nuovo leader della classifica, con lo stesso tempo degli spagnoli Rodriguez Oliver e Sanchez Gonzalez. Miglior italiano Cunego, 7° a 6″.
CIRCUIT CYCLISTE SARTHE – PAYS DE LA LOIRE
L’italiano Daniele Bennati (Leopard Trek) si è imposto nella prima tappa, Le Chateau-d’Olonne – St-Mars-la-Jaille, percorrendo 191 Km in 4h50′56″, alla media di 39,390 Km/h. Ha preceduto allo sprint i francesi Dumoulin e Bouhanni. La prima classifica vede Bennati in testa con 4″ sui francesi Dumoulin e Hupond.
PRINCESS MAMACKAKRI SIRINDHON’S CUP – TOUR OF THAILAND
Il kazako Dias Omirzakov (nazionale kazaka) si è imposto nella quarta tappa, circuito di Chanthaburi. Ha preceduto di 2″ il corridore di Honk Kong Ho Yuen e di 5″ il britannico Rodgers. Il tedesco Tobias Erler (Tabriz Petrochemical Team) ha conservato la testa della corsa con 14″ sull’australiano Hall e 18″ sul malaysiano Fahrullah Alias.