AURICOLARI ROVENTI A MAIORCA

febbraio 7, 2011 by Redazione  
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E’ partita con una defezione grave l’edizione 2011 della Challenge Ciclista a Mallorca. Presenti tutti i corridori iscritti, hanno lasciato le Baleari i membri della giuria, dopo un lungo tira e molla con i corridori, che chiedevano di gareggiare con gli auricolari, proibiti dal regolamento nelle gare esterne al WorldTour.
Senza più i crismi dell’ufficialità da parte dell’UCI, che sicuramente prenderà provvedimenti, la prova d’aperturà si è comunque svolta e si è conclusa col successo allo sprint dello statunitense Farrar. Oggi una simile manifestazione da parte del gruppo è prevista anche sulle strade del Tour del Qatar.

Foto copertina: al raduno di partenza di Palma di Maiorca, Franck Schleck si toglie l’auricolare in segno di protesta (www.sport.es)

Per preparare gli appuntamenti che contano i ciclisti – sia quelli con la “C” maiuscola, sia gli umili gregari hanno bisogno di pedalare – il clima favorevole è l’ideale. Ecco, quindi, in questo inizio di Febbraio (come è già successo a Gennaio) un proliferare di brevi corse a tappe, in Italia e nel sud di Francia e Spagna, per rimanere dove il ciclismo ha avuto i suoi albori, ma anche nei lontani Qatar e Oman. Tutti luoghi noti per il clima temperato, lontani dalla nebbia e dal gelo, “ingredienti” tipici dell’inverno continentale.
In questa ricerca del luogo per allenarsi perfetto e della forma i team non hanno che l’imbarazzo della scelta e hanno diviso i propri rosters per approdare a Mallorca per la locale Challenge con formazioni di tutto rispetto. Scorrendo la starting list saltano all’occhio i nomi di grossi calibri, come i fratelli Schleck per la neonata Leopard Trek, Kloden e Mc Ewen per Radioshack, Tyler Farrar per la Garmin-Cervelo, Freire e L L. Sanchez per la Rabobank, Gilbert per la Omega Pharma-Lotto, Menchov per la Geox-TMC, Ventoso per la Movistar, Alexander Kolobnev e Joaquin Rodriguez per la Katusha, ai quali bisogna aggiungere anche quello di Danilo Di Luca al suo debutto con la squadra russa, che dopo aver regolato la sanzione economica di 173.000 € con l’UCI ha ottenuto il nulla osta per tornare alle competizioni. Per l’abruzzese rimane ancora da effettuare il pagamento entro l’11 febbraio di 8.000 € di spese processuali e poi la sua vicenda relativa alla positività al Cera al Giro del Centenario sarà definitivamente chiusa: “Sono molto emozionato – ha ammesso prima del via il “Killer di Spoltore” – di solito ci sono tante aspettative tra una stagione e l’altra, figuriamoci quando l’attesa dura un anno. Dalla Vuelta a Mallorca non so sinceramente cosa aspettarmi: sicuramente la corsa mi servirà per ritrovare il ritmo-gara, conoscere meglio i miei compagni, prepararmi per i grandi eventi della stagione”. Per quanto riguarda la sua nuova squadra ha aggiunto: “Il mio inserimento nel team procede benissimo: sia tra i corridori che all’interno dello staff ci sono grandi professionisti con cui, per altro, avevo già lavorato nella mia carriera, quindi questo ha facilitato le cose. C’è tanto entusiasmo attorno a questa squadra: dal punto di vista personale non so cosa aspettarmi, posso solo promettere che io, per questa maglia, darò il massimo. Sempre. Oggi – ha proseguito – mi sento un uomo nuovo, un atleta che, dopo un processo di autocritica feroce, ha fatto un percorso di maturazione importante. So di aver sbagliato, ho scontato la mia squalifica ed oggi, dopo un anno di profonda riflessione, mi gioco una seconda chance con nuovi stimoli e motivazioni. Il passato mi è servito da lezione, ma oggi non ho più voglia di guardarmi indietro. Affronto a testa alta le nuove sfide di una stagione che, per me, significa tanto. E non solo da un punto di vista sportivo”.

Tornando alla starting list della corsa spagnola, i colori italiani saranno difesi da Nizzolo della Leopard, Di Luca e Caruso della Katusha, Pinotti della HTC, Cataldo e Malacarne della QuickStep, Cheula della Geox, e da Benedetti della Netapp.

La challenge maiorchina comprende, oltre al Trofeo Palma di Maiorca disputato oggi (ieri per chi legge, ndr), il Trofeo Cala Millor-Cala Millor di lunedì, il Trofeo Inca-Inca di martedì, il Trophee Deià di mercoledì e, infine, il Trofeo Magaluf-Palmanova di giovedì 10.

La prima giornata della challenge è stata caratterizzata da una fuga di 7 elementi: De Haes (Omega-Pharma Lotto), Ramírez (Andalucía), Chuzdha (Caja Rural), Ji (Skil-Shimano), Baer (Team NetApp), Verona (Burgos 2016), Eglin (Price Your Bike).
Ricompattato il gruppo ai meno 17, sul traguardo di Palma di Maiorca ha trovato la vittoria lo statunitense Tyler Farrar che ha avuto la meglio su Ventoso (Movistar), Kittel (Skill-Shimano) e sul resto del gruppo, con l’italiano Nizzolo buon 13° e primo dei “nostri”.
La vittoria di Farrar, la 400a della HTC Highroad dalla sua nascita (2008), è avvenuta dopo l’ennesima puntata della purtroppo famosa querelle tra UCI, Sindacato Internazionale dei Corridori e l’equivalente dei direttori sportivi, per la questione delle radioline.
Come gli appassionati di ciclismo sanno, la nuova normativa vieta al di fuori delle prove WorldTour (l’ex ProTour), l’uso di qualsivoglia mezzo tecnologico per comunicare a distanza tra ammiraglie e ciclisti. Nel tempo si è raccolta una caterva di opinioni che passano dal semplice mugugno a microfoni spenti a vere e proprie prese di posizione, come quella che ha avuto luogo oggi quando il plotone era già pronto a prendere il via e la giuria ha dovuto prendere posizioni notando alle orecchie dei partenti i “bistrattati” auricolari. La reazione dei lavoratori del pedale non si è fatta attendere con le biciclette abbandonate sull’asfalto dai legittimi proprietari e i direttori sportivi che si aggiravano in mezzo alle specialissime abbandonate. Ovviamente la protesta non è stata unanime e qualcuno ha provato a districarsi tra quell’insieme di telai e ruote che impedivano di prendere il via. Il fatto saliente è stato l’abbandono della prova da parte dei Giudici dell’UCI, dopo un loro tentativo di annullare la gara maiorchina.
A quel punto, pur con un ritardo di 20 minuti, le biciclette sono state inforcate e il plotone ha preso a muoversi verso il traguardo.
L’assenza della Giuria ufficiale ha, al momento, ottenuto solo la non registrazione del risultato odierno, in attesa di una presa di posizione da parte dell’UCI.
Ora le varie diplomazie sono al lavoro per permettere che le prssime prove in programma nei prossimi giorni abbiano uno svolgimento regolare.

Mario Prato

La protesta del gruppo (foto Bettini)

La protesta del gruppo (foto Bettini)

La vittoria allo sprint di Farrar (foto Bettini)

La vittoria allo sprint di Farrar (foto Bettini)

06-02-2011

febbraio 7, 2011 by Redazione  
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TOUR OF QATAR
L’olandese Lars Boom (Rabobank Cycling Team) si è imposto nel prologo, circuito del Cultural Village, percorrendo 2 Km in 3′07″, alla media di 38,502 Km/h. Ha preceduto di 4″ l’elvetico Cancellara e di 5″ l’olandese Veelers. Miglior italiano Manuel Quinziato (BMC Racing Team), 17° a 11″.

ETOILE DE BESSEGES (Francia)

Il francese Saïd Haddou (Team Europcar) si è imposto nella quinta ed ultima tappa, Gagnières – Bessèges, percorrendo 145 Km in 3h06′46″, alla media di 46,582 Km/h. Ha preceduto allo sprint il belga Jodts e il francese Anthony Ravard (AG2R La Mondiale). Miglior italiano Marco Marcato (Vacansoleil-DCM Pro Cycling), 4°. L’altro italiano in gara, Daniele Callegarin (Team Type 1 – Sanofi Aventis), è giunto 44°. In classifica si impone Ravard con 7″ su Marcato e sull’olandese Hoogerland. Callegarin è 86° a 10′26″.

TROFEO PALMA DE MALLORCA
Lo statunitense Tyler Farrar (Team Garmin-Cervelo) si è imposto nel prima prova del Challenge Ciclista a Mallorca percorrendo 116 Km in 2h32′24″, alla media di 45,669 Km/h. Ha preceduto allo sprint lo spagnolo Ventoso Alberdi e il tedesco Kittel. Miglior italiano Giacomo Nizzolo (Leopard Trek), 13°.

VUELTA CICLISTA DE CHILE
Il cileno Cristopher Mansilla (Bianchi – R2 Antofagasta) si è imposto nella decima ed ultima tappa, circuito di Santiago, percorrendo 100,8 km in 1h49′15″, alla media di 55,359 Km/h. Ha preceduto allo sprint l’argentino Fernandez e l’italiano Sonny Colbrelli. In classifica si impone il cileno Marco Arriagada (T Banc – Skechers) con 2′48″ sul connazionale Garrido e 2′55″ sull’argentino Godoy. Miglior italiano Colbrelli, 38° a 29′33″.

6 GIORNI DI COPENHAGEN

Dopo la quarta sera rimangono al comando i danesi Alex Rasmussen e Michael Mørkøv, che precedono di 63 punti gli olandesi Stam e Van Bon e di 71 punti la coppia tedesco-olandese Lampater-Schep

PETACCHI NON C’E'…. PISTA A VIVIANI

febbraio 6, 2011 by Redazione  
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La mancanza di Alessandro Petacchi ha reso più spettacolare e incerto l’esito del GP Costa degli Etruschi, classica di inizio stagione riservata ai sprinter. E le leve più giovani della volata non hanno tradito le attese, impegnandosi in una spettacolare volata che ha premiato Elia Viviani, ventiduenne veronese che viene dalla pista. Ha avuto ragione degli italiani Ferrari e Favilli e del “bambino d’oro” della Liquigas Sagan, atteso alla stagione della conferma dopo uno sfolgorante avvio nel 2010.

Foto copertina: Viviani primo a Donoratico (foto Bettini)

Il re delle ultime sei edizioni e in assoluto ancora dominatore delle volate made in italy, Alessandro Petacchi, aveva abdicato prima. Quando il gatto non c’è i topi ballano si diceva e, in effetti, una classifica piena di giovani è la migliore alternativa che potevamo aspettarci quando il trentaseienne Ale jet lascia loro spazio. Già si cercano nuove frecce veloci che possano prendere il posto dello spezzino e la vittoria del Donoratico fa gola a tutti. Il tracciato, cambiato rispetto alle ultime edizioni, si presenta ondulato nella prima parte di gara e non sconvolge il risultato finale, ma condiziona lo svolgimento della gara, facendo fuori qualcuno.
Classica fuga iniziale con Margutti, Fioretti, l’austriaco Brandle e il francese Cherel. Il gruppo li lascia sfogare, tenendoli a bagnomaria. La furia della Liquigas, sempre più uno squadrone, li inghiotte senza pietà lasciando il solo Brandle, che ci crede e non molla ma è aspirato a 2 km dall’arrivo. A questo punto Elia Viviani, grazie ad un treno tutto per lui fa una volata regale concedendo solo le spalle agli avversari e un commento entusiasta subito dopo il trionfo: “E pensare che a me piace improvvisare. Volate di gruppo, volate ristrette, stavolta il treno, altrimenti c’è da morire di noia. Adesso di nuovo valigie e aeroporto, destinazione Mumbai, India, per due corse in linea, quindi a Manchester, Inghilterra, per la pista“. Il bresciano Roberto Ferrari, giunto secondo, recrimina: ” E’andata male, e invece ai 500 metri ero messo bene. Davanti Viviani, alla sua ruota Napolitano, alla sua ruota io. Quando Viviani è partito, ed è partito bene, pensavo che Napolitano lo seguisse, invece ha indugiato. Io l’ho guardato. E la volata è finita lì, perché da quel momento ce la siamo giocata solo per il secondo posto. Avrei dovuto partire prima. Non dico che avrei vinto, ma almeno ci avrei provato. Comunque, così, a occhio, Viviani è proprio forte. Adesso punto al Laigueglia: potrebbe anche non sembrare adatto a me, però non si sa mai“. Elia Favilli, toscano di Cecina della Farnese Vini, correva in casa e forse proprio lo stimolo lo ha portato a cogliere un incredibile terzo posto. Incredibile soprattutto perché a un chilometro e mezzo dal traguardo si era trovato nelle retrovie con 25 (se non 30) uomini davanti, tutti agguerriti nel preparare la volata:” Meno male che c’è stato De Negri a pilotarmi davanti, più che una volata è stata una progressione, si vede che mi è servito fare da apripista a Guardini per le sue cinque vittorie in Malesia“. Quarto posto per Peter Sagan, sempre della Liquigas, e quinto per Baggio della De Rosa- Flaminia. Manuel Belletti, settimo, racconta: “Ero dietro a Ferrari, quando ai 500 metri dall’arrivo Richeze mi ha buttato fuori. Ho perso sei o sette posizioni, la velocità era altissima, e più di tanto non potevo rimontare“. Il siciliano Danilo Napolitano giunge nono e racconta la sua volata con le polveri bagnate: “Ho battezzato la ruota giusta, ma al momento giusto avevo le gambe sbagliate. Mi sono sentito vuoto, forse mi sono speso troppo prima sulle salite, forse ho pagato troppo i due giorni di dissenteria durante la settimana, non so darmi un’altra spiegazione. Viviani sembra avere grandi qualità, e tra strada e pista non si ferma mai, è un anno che è in condizione“. Fra i dieci anche Francesco Gavazzi e De Maria. Che dire, il gatto non c’era e i topi, soprattutto quelli italiani, hanno ballato bene. Vedremo nel prosieguo della stagione chi avrà maggiore continuità di rendimento e potrà ambire a risultati di prestigio.

Domenico Occhipinti

BESSÈGES, UNA TORTA PER TRE

febbraio 6, 2011 by Redazione  
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Nonostante i distacchi ridotti dei più prossimi inseguitori, sono rimasti in tre a giocarsi la corsa a tappe francese. Nella penultima frazione, vinta allo sprint dal francese Poulhies, il connazionale Ravard ha riconquistato la maglia di leader raggiungendo in cima alla classifica l’olandese Hoogerland, che ora veleggia col suo stesso tempo. A 2″ li tallona Marco Marcato, oggi secondo in volata, che, se riuscisse a colmare il disavanzo grazie agli abbuoni, potrebbe divenire il secondo italiano ad imporsi nell’Étoile de Bessèges dopo Fabio Baldato, vincitore nel 2003.

Foto copertina: la volata che, ancora una volta, ha rimescolato le carte all’Étoile de Bessèges (foto Isabelle Duchesne)

Marco Marcato ancora grande protagonista all’Étoile de Bessèges. Sul traguardo di Alès il veneto della Vacansoleil ha dovuto inchinarsi in volata solo al francese Poulhies (Saur) e, grazie agli abbuoni, si è portato a soli 2” da Ravard (AG2R) e dal compagno Hoogerland, con il transalpino che, in virtù dei migliori piazzamenti, ha riconquistato la maglia di leader strappandola all’olandese.
Il percorso, 152,4 km in circuito attorno ad Alès, prevedeva un’ascesa di prima categoria dopo 56 km e altre due di seconda categoria in seguito ma non c’è stata selezione nel gruppo, mentre si è accesa la lotta per la classifica degli scalatori con il tedesco Schmitz (Veranda’s Willems) che non si è fatto sorprendere entrando nella fuga di giornata insieme a Bodrogi (Team Type 1) e De Backer (Skil Shimano) e prendendo i punti sufficienti per conservare la maglia di leader dei gran premi della montagna fino al termine della corsa. In seguito si sono susseguiti scatti e controscatti con Voeckler (Europcar) tra i più attivi ma il tentativo più pericoloso è stato quello del russo Trofimov (Katusha), che è stato ripreso a pochi km dall’arrivo. Dietro, in uno sprint intermedio, Ravard ha conquistato il secondo di abbuono sufficiente per fargli raggiungere Hoogerland in classifica generale.
Tutto si è comunque deciso in volata e Poulhies si è rivelato nettamente il più forte imponendosi con un buon margine su Marcato e sull’altro francese Jules (La Pomme); solo 4° Hutarovich (FDJ) che ha smarrito la brillantezza con cui aveva vinto la prima tappa mentre 5° è giunto Giraud (La Pomme) davanti al vincitore di ieri Dumoulin (Cofidis) con Leukemans (Vacansoleil), Bacquet (Big Mat), Kocjan (Team Type 1) e Vanlandschoot (Veranda’s Willems) a chiudere la top ten.
In classifica generale è ormai una lotta a tre con Ravard che conduce con lo stesso tempo di Hoogerland e 2” su Marcato. E’ molto probabile che nella frazione conclusiva, 145 km senza grandi difficoltà altimetriche da Gagnières a Bessèges, l’olandese tenterà di attaccare da lontano mentre il veneto si giocherà tutte le chances in volata; sembrano ormai tagliati fuori tutti gli altri con Fedrigo a 8” e Gautier, Tronet, Bouet, Vichot e Coppel tutti a 13”.

Marco Salonna

05-02-2011

febbraio 6, 2011 by Redazione  
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GP COSTA DEGLI ETRUSCHI

L’italiano Elia Viviani (Liquigas-Cannondale) si è imposto nella corsa italiana, percorrendo 186,1 Km in 4h35′35″, alla media di 40,517 Km/h. Ha preceduto allo sprint gli italiani Roberto Ferrari (Androni Giocattoli) ed Elia Favilli (Farnese Vini – Neri Sottoli).

ETOILE DE BESSEGES (Francia)

Il francese Stéphane Poulhies (Saur – Sojasun) si è imposto nella quarta tappa, Grand Prix de la Ville d’Alès, percorrendo 152,4 Km in 3h36′41″, alla media di 42,200 Km/h. Ha preceduto allo sprint l’italiano Marco Marcato (Vacansoleil-DCM Pro Cycling) e il francese Jules. L’altro italiano, Daniele Callegarin (Team Type 1 – Sanofi Aventis), è giunto 113° a 9′45″. Il francese Anthony Ravard (AG2R La Mondiale) torna in testa alla classifica, con lo stesso tempo dell’olandese Hoogerland e 2″ su Marcato. Callegarin è 93° a 10′19″.

VUELTA CICLISTA DE CHILE
Il cileno Marco Arriagada (T Banc – Skechers) si è imposto nella nona tappa, Rancagua – Farellones, percorrendo 143,1 km in 3h51′18″, alla media di 37,12 Km/h. Ha preceduto di 29″ lo statunitense Wren e di 36″ il cileno Garrido. Miglior italiano Sonny Colbrelli, 55° a 22′34″. Arriagada conserva la testa della classifica con 2′48″ su Garrido e 2′55″ sull’argentino Godoy. Miglior italiano Colbrelli, 74° a 29′37″.

CAMPIONATI NAZIONALI SUDAFRICANI
Disputati dal 3 al 5 febbraio a Port Elizabeth i campionati nazionali sudafricani.
Le prove a cronometro sono state conquistate da Daryl Impey (elite – under 23 uomini), Cherise Taylor (elite donne), James Fourie (junior uomini), Eugenie Gouws (junior donne), Estephan Kotze (under 16 uomini) e Monique Gerber (under 16 donne).
Nelle gare su strada si sono imposti Darren Lill per la categoria elite.

6 GIORNI DI COPENHAGEN

Dopo la terza sera rimangono al comando i danesi Alex Rasmussen e Michael Mørkøv, che precedono di 14 punti i connazionali Madsen e Hester e di 50 punti i belgi De Ketele e Mertens

HOOGERLAND… MARCATO A VISTA

febbraio 5, 2011 by Redazione  
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Il corridore olandese è divenuto il nuovo leader della classifica dell’Étoile de Bessèges che, per il terzo giorno consecutivo, si ritrova con un capoclassifica differente. Stavolta, però, sembra che l’azione che ha deciso la frazione sia stato in grado di dare una precisa direzione alla corsa, con 16 tra i nomi più gettonati all’attacco nel circuito finale di Laudun. Il vantaggio di Hoogerland è, però, risicato, e il corridore della Vacansoleil appare marcato a vista dai più diretti avversari… e tra questi c’è anche l’”omonimo” ompagno di squadra italiano. Lo aiuterà a difendere il primato o farà gara per sè nelle rimanenti frazioni?

Foto copertina: Dumoulin primo allo sprint (foto AFP)

Giornata del riscatto per Samuel Dumoulin. Nella tappa più dura dell’Étoile de Bessèges, 152,5 km da Saint Victor La Coste a Laudun, l’atleta della Cofidis, vincitore dell’edizione 2010 della corsa ma rimasto fuori dai giochi della classifica generale dopo aver perso oltre 4′ nella prima tappa, ha regolato allo sprint i due della Vacansoleil Johnny Hoogerland e un sempre più convincente Marco Marcato. Grazie agli abbuoni, l’olandese strappa la maglia di leader al francese Ravard che ora lo segue a 1” di distacco.
La frazione è stata movimentata fin dall’avvio, con il francese Roy (FDJ) che al km 20 ha dato il là a una fuga importante, composta anche dal suo compagno Fédrigo, dal solito Hoogerland, da Curvers (Skil-Shimano), Traksel (Landbouwkrediet), Pliuschin e Isaychev (Katusha), Dion (Bretagne), Minard (AG2R), Gautier (Europcar) e Caethoven (Verandas Willems), rimasti in avanscoperta fino al km 84, malgrado il gruppo avesse lasciato pochissimo spazio data la presenza di molti uomini pericolosi per la classifica generale. Ci ha provato in seguito l’irlandese McLaughlin (An Post) ma anche il suo tentativo non ha avuto esito.
La gara si è nuovamente accesa all’ingresso del circuito finale di Laudun quando è nata la fuga che ha deciso la tappa e, con ogni probabilità, anche la classifica finale dell’Étoile de Bessèges, presenti quasi tutti i migliori con il leader della generale Ravard e il suo compagno Bouet (AG2R), Tronet (Roubaix), Fedrigo, Roy e Vichot (FDJ), Trofimov e Gusev (Katusha), Hoogerland e Marcato (Vacansoleil), Le Bon (Bretagne), Gautier (Europcar), Ghyllebert (An Post), Coppel (Saur), Drujon (BigMat), Taaramae e Dumoulin(Cofidis). I 16 attaccanti hanno subito trovato l’accordo e, malgrado il gruppo sia sempre rimasto molto vicino, non è più riuscito a ritornare sotto.
Lungo lo strappo finale di 1,2 km Dumoulin ha preceduto nell’ordine Hoogerland e un brillante Marcato, che appare ben avviato verso la miglior condizione in ottica Ardenne. A seguire Gautier, Tronet, Fedrigo, Ravard, Bouet e Vichot mentre gli altri componenti della fuga sono arrivati leggermente attardati e lo sloveno Kocjan (Team Type) ha vinto la volata del gruppo.
Hoogerland è stato abile a prendere 4” di abbuono nei due sprint intermedi che, insieme ai 6″ del secondo posto finale, gli consentono di guidare la classifica con 1” su Ravard, 8″ su Marcato, 10″ su Fedrigo e 13″ su Gautier, Bouet, Tronet, Vichot e Coppel. La quarta frazione, 152,4 km da Alès ad Alès, prevede un gpm di 1a categoria e due di 2a categoria ma dall’ultima vetta al traguardo ci sono 35 km e ciò potrebbe consentire a Ravard di disputare la volata e riprendersi la maglia di leader.

Marco Salonna

04-02-2011

febbraio 5, 2011 by Redazione  
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ETOILE DE BESSEGES (Francia)

Il francese Samuel Dumoulin (Cofidis, Le Credit en Ligne) si è imposto nella terza tappa, Saint-Victor-la-Coste – Laudun , percorrendo 152,5 Km in 3h27′20″, alla media di 44,132 Km/h. Ha preceduto allo sprint l’olandese Johnny Hoogerland e l’italiano Marco Marcato, entrambi della Vacansoleil-DCM Pro Cycling. L’altro italiano, Daniele Callegarin (Team Type 1 – Sanofi Aventis), è giunto 73° a 21″. Hoogerland è il nuovo leader della classifica, con 1″ sul francese Ravard e 8″ su Marcato. Callegarin è 61° a 34″.

LADIES TOUR OF QATAR

L’italiana Monia Baccaille (SC Mcipollini Giordana) si è imposta nella terza ed ultima tappa, Al Dayeen – Doha Corniche, percorrendo 92 Km in 2h25′22″, alla media di 37,972 Km/h. Ha preceduto allo sprint l’italiana Giorgia Bronzini e l’australiana Gilmore. In classifica si impone l’olandese Ellen Van Dijk (HTC Highroad Women) con 15″ sulla tedesca Becker e 20″ sull’olandese Slappendel. Migliore italiana Giorgia Bronzini, 9° a 2′03″.

VUELTA CICLISTA DE CHILE
Il cileno Antonio Cabrera (Providencia – OGM) si è imposto nell’ottava tappa, Telca – Curicó, percorrendo 117,1 km in 2h39′17″, alla media di 44,11 Km/h. Ha preceduto allo sprint il francese Belgy e il cubano Compinioni. Miglior italiano Sonny Colbrelli, 12° a 26″. Il cileno Marco Arriagada (T Banc – Skechers) conserva la testa della classifica con 5″ e 1′19″ sui connazionali Luis Mansilla e Cesario. Miglior italiano Colbrelli, 29° a 6′53″.

6 GIORNI DI COPENHAGEN

Dopo la seconda sera comandano i danesi Alex Rasmussen e Michael Mørkøv, che precedono di un giro i connazionali Madsen e Hester e la coppia costituita dall’austriaco Müller e dall’elvetico Marguet.

AG2R, VOLATA IN FAMIGLIA

febbraio 4, 2011 by Redazione  
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Evento insolito, a contendersi il successo allo sprint nella seconda frazione dell’Étoile de Bessèges sono stati due velocisti della medesima formazione, la francese AG2R. La festa è stata doppia perchè entrambi i corridori coinvolti hanno avuto di che gioire: a Mondory è andato il successo di tappa, al connazionale Ravard la maglia di leader, complice una giornata storta del capoclassifica Hutarovich, che ha perso le ruote della testa del gruppo nel tortuoso finale di Nimes.

Foto copertina: la volata “in casa” tra Mondory e Ravard (AFP)

Ga Doppietta AG2R nella seconda frazione dell’Étoile de Bessèges, 149,4 km da Nimes a Saint Ambroix. Il francese Lloyd Mondory, che doveva teoricamente tirare la volata al compagno Anthony Ravard, si è ritrovato a dover disputare lo sprint per sè e ha battuto il connazionale, che era giunto secondo anche nella tappa di Bellegard, e lo sloveno Ilesic (Team Type 1). Buon 5° posto per il nostro Marco Marcato (Vacansoleil) mentre Ravard diventa il nuovo leader della classifica generale scavalcando Hutarovich (FDJ), che è rimasto fuori dalla volata.
Pronti via ed è stato l’olandese Schmitz (Veranda-Willems) ad andarsene in solitaria, acquisendo un vantaggio massimo di 7′20” e transitando per primo lungo i due GPM di 2a categoria presenti nella prima metà del percorso, il che gli ha consentito di balzare al comando della classifica degli scalatori; all’ingresso del circuito finale di Nimes il gruppo, guidato da AG2R e FDJ, si è riportato sul battistrada, poi il contrattacco di tre ottimi passisti come l’olandese Westra (Vacansoleil), il russo Brutt (Katusha) e il francese Pichot (Europcar) non ha avuto esito, venendo annullato a 7 km dalla conclusione.
In un finale piuttosto tortuoso il grande favorito Hutarovich ha perso le prime posizioni del gruppo e ha rinunciato a disputare lo sprint. A 1,5 km dal traguardo Ravard ha perso la ruota di Mondory e i due corridori dell’AG2R si sono dunque trovati a disputare due volate separate, con Mondory ha superato negli ultimi metri il connazionale conquistando la prima vittoria stagionale e la terza in carriera. In terza posizione si è classificato il sorprendente sloveno Ilesic, al primo piazzamento in una corsa europea di rilievo, davanti a Poulhies (Saur) e al nostro Marcato (Vacansoleil); chiudono la top ten Giraud (La Pomme), De Backer (Skil-Shimano), Leukemans (Vacansoleil), Kocjan (Team Type) e Traksel (Landbouwkrediet). Da segnalare la prestazione di Leukemans che in carriera ha sempre fatto vedere il meglio nelle corse delle Ardenne e che in questa Étoile de Bessèges si sta rivelando molto competitivo anche in volata. Hutarovich è giunto solo 90° mentre uno dei favoriti, il francese Riblon, ha accusato un ritardo di 4′28” rimanendo escluso dai giochi per la vittoria finale.
In classifica generale grazie ai 6” di abbuono Ravard è divenuto il nuovo leader con 2” su Mondory e Hutarovich, 8″ su Leukemans e Ilesic e 9″ su Hoogerland e Sebastien Chavanel ma tutto è ancora apertissimo, alla luce del fatto che ci sono 82 corridori nello spazio di 12”. La terza tappa di 152,5 km, da Saint-Victoir La Coste a Laudun, si concluderà in cima a uno strappo di 1,2 km che sarà affrontato altre due volte a e potrebbe dunque essere decisivo per la vittoria finale.

Marco Salonna

03-02-2011

febbraio 4, 2011 by Redazione  
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ETOILE DE BESSEGES (Francia)

Il francese Lloyd Mondory (AG2R La Mondiale) si è imposto nella seconda tappa, Nîmes – Saint Ambroix, percorrendo 149,4 Km in 4h03′36″, alla media di 36,798 Km/h. Ha preceduto allo sprint il francese e compagno di squadra Anthony Ravard e lo sloveno Ilesic. Due italiani in gara: Marco Marcato (Vacansoleil-DCM Pro Cycling Team) è 5°, Daniele Callegarin (Team Type 1 – Sanofi Aventis) 78°. Ravard è il nuovo leader della classifica, con 2″ su Mondory e sul bielurosso Hutarovich. 19° e 63° Marcato e Callegarin, entrambi a 12″.

LADIES TOUR OF QATAR

L’olandese Ellen Van Dijk (HTC Highroad Women) si è imposta nella seconda tappa, Museum of Islamic Art – Lusail, percorrendo 94,5 Km in 3h06′51″, alla media di 30,345 Km/h. Ha preceduto allo sprint l’australiana Rhodes e l’olandese Visser. Migliore italiana Noemi Cantele (Garmin – Cervelo), 9° a 2′02″. La Van Dijk è la nuova leader della classifica, con 15″ sulla tedesca Becker e 21″ sull’olandese Slappendel. Migliore italiana Giorgia Bronzini, 9° a 2′09″.

VUELTA CICLISTA DE CHILE

Due semitappe disputate nel settimo giorno di gara.
Il mattino, il cileno Marco Arriagada (T Banc – Skechers) si è imposto nella prima semitappa, circuito a cronometro di Concepcion, percorrendo 17 km in 19′46″, alla media di 51,602 Km/h. Ha preceduto di 11″ l’argentino Giacinti e di 13″ il cileno Luis Mansilla. Miglior italiano Sonny Colbrelli, 28° a 1′42″. Arriagada torna in testa alla classifica con 9″ su Mansilla e 36″ su Giacinti. Miglior italiano Colbrelli, 30° a 6′53″.
Il pomeriggio, il francese Angelo Tulik (Vendée U) si è imposto nella seconda semitappa, Concepcion – Chillan, percorrendo 117,7 km in 2h23′13″, alla media di 49,310 Km/h. Ha preceduto allo sprint Luis Mansilla e l’argentino Borrajo. Miglior italiano Omar Bertazzo, 4°. Arriagada conserva la testa della classifica con 5″ su Mansilla e 36″ su Giacinti. Miglior italiano Colbrelli, 30° a 6′53″.

6 GIORNI DI COPENHAGEN

Dopo la prima sera comandano i danesi Jens-Erik Madsen e Marc Hester, che precedono di un giro gli olandesi Stam e Van Bon e i danesi Rasmussen e Mørkøv.

UN BOBRIDGE DA RECORD

febbraio 3, 2011 by Redazione  
Filed under Giro di pista, News

Nella notte in cui si concludeva la seigiorni di Berlino numero 100 con il successo di Bartko e Kluge, dall’altra parte del mondo, in Australia, l’inseguitore della Garmin ha stabilito il nuovo primato sui 4000 metri, battendo il record di Bordman che durava da 15 anni.

Foto copertina: Jack Bobridge in azione nella gara dei 4000 metri da record (foto Cycling Australia / Regallo)

La seigiorni di Berlino, giunta alla centesima edizione, ha presentato una starting list davvero eccezionale, con tutti i migliori seigiornisti al via e con la ciliegina sulla torta dei campioni del mondo del madison, per la prima volta assieme in una seigiorni.
Nè è risultata una corsa combattuta e molte coppie hanno avuto l’opportunità di giocarsi il successo sino alla fine, ma ad avere la meglio sono i padroni di casa Bartko e Kluge che fanno valere la loro esperienza per superare i canguri campioni del mondo e i danesi Rasmussen e Morkov. Il successo sembra netto, più di 100 punti sui secondi, ma è stato ottenuto dopo una rimonta che ha portato a conquistare il giro di ritardo che separava i tedeschi dai campioni del mondo.
Contemporaneamente, in Australia si stavano svolgendo i campionati nazionali su pista (tuttora in corso, conclusione prevista il 6 febbraio), dove nelle qualificazioni Rohan Dennis aveva fatto segnare un tempo vicino ai 4′e13”, la miglior prestazione sui 4 km da quando l’UCI ha bandito le biciclette speciali con le quali Boardman e Obree avevano stupito il mondo durante gli anni ‘90. Ciò che sembrava impossibile doveva però ancora accadere: Jack Bobridge, neoprofessionista della Garmin che non rinuncia alla pista, ha infranto il muro che sembrava insuperabile del record di Boardman e ha fatto fermare il cronometro sui 4′10”534. La performance è di altissimo livello tecnico e viene dopo mesi di “digiuno”, durante i quali Bobridge aveva abbandonato la pista per dedicarsi alla strada – correndo il Tour Down Under e vincendo il titolo australiano su strada – a dimostrazione che le due attività possono essere complementari.
Il prossimo mese di marzo offrirà parecchie occasiono per divertirsi se tutti gli atleti che possono ambire alla vittoria parteciperanno alla gara dell’inseguimento individuale. Forse mai nella storia ci sono stati così tanti atleti di qualità in questa disciplina che UCI e CIO hanno deciso di togliere dal programma olimpico. Provate ad immaginare che gara sarebbe quella di Londra 2012 se al via ci fossero i già citati Dennis e Bobridge, gli inglesi capitanati da Wiggins, l’americano Phinney, il neozelandese Sergent…..

Matteo Colosio

Il podio della 6 giorni di Berlino (www.sechstagerennen-berlin.de)

Il podio della 6 giorni di Berlino (www.sechstagerennen-berlin.de)

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