10-02-2011

febbraio 11, 2011 by Redazione  
Filed under Ordini d'arrivo

TOUR OF QATAR
L’australiano Mark Renshaw (HTC-Highroad) si è imposto nella quarta tappa, West Bay Lagoon – Al Kharaitiyat, percorrendo 153,5 Km in 3h12′36″, alla media di 47,819 Km/h. Ha preceduto allo sprint l’italiano Daniele Bennati (Leopard Trek) e il belga Boonen. Renshaw è il nuovo leader della classifica, con 6″ sul connazionale Haussler e 15″ su Bennati.

TROFEO MAGALUF-PALMANOVA

Il brasiliano Murilo Antonio Fischer (Team Garmin-Cervelo) si è imposto nella quinta ed ultima prova del Challenge Ciclista a Mallorca percorrendo 158,5 Km in 4h09′49″, alla media di 38,068 Km/h. Ha preceduto allo sprint gli spagnoli Freire Gomez e Rojas Gil. Miglior italiano Giacomo Nizzolo (Leopard Trek), 5°.

TOUR MÉDITERRANÉEN CYCLISTE PROFESSIONNEL
Il francese Romain Feillu (Vacansoleil-DCM Pro Cycling Team) si è imposto nella seconda tappa, Saint Cannat – Rousset, percorrendo 120 Km in 2h50′16″, alla media di 42,286 Km/h. Ha preceduto allo sprint gli italiani Davide Appollonio (Sky Procycling) e Danilo Napolitano (Acqua & Sapone). Il francese Thomas Voeckler (Team Europcar) ha conservato la testa della classifica, con 3″ e 4″ sui connazionali Feillu e Mangel. Miglior italiano Appollonio, 5° a 7″.

NON CI DELUDI MAI T-BLANC

febbraio 10, 2011 by Redazione  
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Nella prima tappa del Giro del Mediterraneo (corsa che prevedeva al via anche Riccò prima di quanto successo domenica a Pavullo) Thomas Voeckler fa sentire subito la sua voce e trova lo spunto vincente per aggiudicarsi lo sprint. Il campione francese va in fuga dopo 17 chilometri in compagnia di altri quattro e racimolano un vantaggio sufficiente per giocarsi tutto in volata.

Foto copertina: meritato bacio per Thomas Voeckler (foto Bettini)

Vuoi vedere che questa Europcar può avere molta più fortuna della vecchia BBox Bouygues? No, perché il primo mese di corse (che, comunque, è pur sempre poco indicativo) regala alla squadra che ha preso il posto della vecchia Bouygues già la quinta vittoria. Questa, però, è senz’altro la più importante fra tutte perché le altre erano arrivate in Africa (tre) e nell’ultima tappa dell’Etoile de Besseges. Invece, tutto sommato, il Giro del Mediterraneo ha tutto un altro fascino ed un altro blasone e, se poi, ad alzare le braccia al cielo è il capitano da sempre di questa formazione, vale a dire il campione nazionale francese Thomas Voeckler, allora ecco spiegato perché il successo di Pertuis vale doppio.
Prima frazione molto corta, solo 120 chilometri che separano Maubec da Pertuis, e tutti pensano che si possa decidere allo sprint. Invece, e lo sappiamo oramai perché lo dice la storia, quando Voeckler ha la giornata di grazia e la gamba buona è difficile per tutti tenerlo in gruppo.
Fatto sta che dopo 17 chilometri è proprio lui ad aprire il gas seguito da due francesi come Mangel (AG2R) ed il semi-sconosciuto, nonché giovanissimo, Vaubourzeix unitamente a Pauriol (FDJ) e Iriarte (Movistar) al termine del primo ed unico gran premio della montagna di giornata. I cinque prendono fiducia, il gruppo lascia stare, nonostante la Vacansoleil (per portare Feillu in volata e magari per non pensare a quanto successo a Riccò) cerchi in qualche modo di contenere il divario.
Con questa situazione in ghiaccio si arriva così all’ultimo chilometro ed i cinque si frazionano: ci prova Mangel, subito ripreso da Voeckler che sullo slancio lascia tutti sul posto. Nessun altro sembra in grado di reagire, visto che Pauriol e Iriarte alzano quasi subito bandiera bianca, Vaubourziex si sentiva già appagato per una fuga importante e per la testa della classifica dei giovani, mentre Mangel fin dall’inizio aveva visto che non c’era trippa per gatti.
E così Voeckler ha tirato dritto prendendosi un successo fin troppo facile. Il gruppo nel finale ha provato a reagire ma non è riuscito a ricucire il divario visto che il sesto posto, conquistato in volata da Feillu su Hutarovich, registra 13 secondi di ritardo.
In classifica generale, ovviamente, c’è lo stesso schieramento visto sul traguardo con il capitano della Europcar in maglia gialla seguito a 4” da Mangel ed a 6” da Vaubourziex.
Oggi seconda tappa, altri 120 chilometri da Saint Cannat a Rousset: probabile sprint ma, visto l’esito a sorpresa della prima giornata, mai dire mai.

Saverio Melegari

Povero Mangel.... pensava di avere vinto.... (foto Bettini)

Povero Mangel.... pensava di avere vinto.... (foto Bettini)

DI LUCA C’E', ANCORA

febbraio 10, 2011 by Redazione  
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Continua l’avvicinamento alla forma migliore per Danilo Di Luca. Arrivate le difficoltà nella corsa di Maiorca, Di Luca si è fatto vedere davanti per il secondo giorno consecutivo, concludendo la penultima tappa all’ottava tappa. Sono piccoli segnali che fanno ben sperare e che lasciano intendere un killer già pimpante alla prossima Tirreno-Adriatico, che proporrà una tappa a Chieti, vicino a casa sua. Intanto, la lotta per il successo nel Trofeo Deià è stata un “affaire” tutto spagnolo, con tre iberici ai primi tre posti: su tutti il Mov istar Jose Joaquin Rojas Gil.

Foto copertina: pensieroso, Danilo Di Luca guarda davanti a sè, nella direzione del suo ritorno alle corse (foto Bettini, scattata al raduno di partenza del Trofeo Inca, la precedente prova del Challenge Ciclista a Mallorca)

Successo iberico al Trofeo Deià, quarta e penultima prova della Challenge Mallorca.
Rispetto al Trofeo Inca, le salite odierne sono state gestite meglio dal gruppo dei migliori che si è presentato forte di 34 unità sul rettilineo d’arrivo.
La volata ha premiato il portacolori della Movistar Josè Joaquin Rojas che ha messo la sua ruota davanti a quella degli iberici Gorka Izaguirre (Euskatel-Euskadi) e Juan Josè Cobo Acebo (Geox): tre spagnoli di tre squadre spagnole a occupare i tre gradini del podio, con il solito Danilo DiLuca migliore degli italiani in ottava posizione.
Prima della conclusione in gloria per gli spagnoli, la giornata di corsa si è svolta nel classico modo, con una fuga importante di Philippe Gilbert (Omega Pharma-Lotto), Romain Zingle (Cofidis), Xabier Zabalo (Orbea Continental), Giampaolo Cheula (Geox-TMC) e Davide Malacarne (Quick Step) e con il gruppo che l’ha tenuta sottocontrollo e riacciuffata sulla salita del Puigmajor.
Le difficoltà di giornata e le ambizioni dei battistrada hanno ridotto il gruppo di testa ad una quarantina di unità. Con l’avvicinarsi del traguardo alcuni scatti in testa al gruppo hanno ulteriormente alzato l’andatura, provocando il cedimento di qualche elemento.
La volata tra non velocisti era, a questo punto, la più ovvia conclusione.
Domani ultima puntata della challenge con il Trofeo Magaluf-Palmanova.160 km e 5 Gpm, anche se tutti al di sotto dei 500m slm.

Mario Prato

Rojas Gil subito ha appena tagliato il traguardo del Trofeo Deià (foto Bettini)

Rojas Gil subito ha appena tagliato il traguardo del Trofeo Deià (foto Bettini)

09-02-2011

febbraio 10, 2011 by Redazione  
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TOUR OF QATAR
L’australiano Heinrich Haussler (Team Garmin-Cervelo) si è imposto anche nella terza tappa, Al Wakra – Mesaieed, percorrendo 150,5 Km in 3h28′04″, alla media di 43,399 Km/h. Ha preceduto allo sprint l’australiano Renshaw e l’italiano Daniele Bennati (Leopard Trek). Haussler è il nuovo leader della classifica, con 4″ su Renshaw e 15″ su Bennati.

TROFEO DEIA’

Lo spagnolo Jose Joaquin Rojas Gil (Movistar Team) si è imposto nella quarta prova del Challenge Ciclista a Mallorca percorrendo 143 Km in 3h18′59″, alla media di 43,119 Km/h. Ha preceduto allo sprint i connazionali Izagirre Insausti e Cobo Acebo. Miglior italiano Danilo Di Luca (Katusha Team), 8°.

TOUR MÉDITERRANÉEN CYCLISTE PROFESSIONNEL
Il francese Thomas Voeckler (Team Europcar) si è imposto nella prima tappa, Maubec-Coustellet – Pertuis, percorrendo 120 Km in 2h40′54″, alla media di 44,748 Km/h. Ha preceduto di 4″ e 6″ i connazionali Mangel e Vaubourzeix. Miglior italiano Davide Appollonio (Sky Procycling), 15° a 13″.

DOMINIO DANESE A COPENAGHEN

febbraio 9, 2011 by Redazione  
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I beniamini di casa, gli ex campioni del mondo Rasmussen e Mørkøv, si impongono nella seigiorni di Copenaghen davanti a due arrembanti connazionali Hester e Madsen, sfruttando il fattore campo per precedere coppie ben più quotate.

Foto copertina: Rasmussen e Mørkøv in azione nella serata finale (http://www.6-dages.dk)

Anche se con qualche difficoltà in più del previsto, i due favoriti della vigilia, i danesi Alex Rasmussen e Michael Mørkøv, sono riusciti a conquistare il successo finale nella penultima seigiorni della stagione.
A loro favore ha sicuramente giocato la starting list, di modesto livello rispetto ad altre seigiorni di questa stagione, oltre al fatto di correre in casa.
I favoriti della vigilia assieme alla coppia danese erano i tedeschi Bartko e Bengsch, capaci a Brema di dominare in lungo e in largo. Forse a causa del fattore sorpresa di cui ormai non godono più, i due hanno deluso le aspettative e non hanno mai impensierito i leader della classifica, terminando al 4° posto con un giro e oltre 100 punti di ritardo.
A far sudare la vittoria a Rasmussen e Mørkøv ci hanno pensato, invece, i giovani Hester E Madsen, danesi che da un po’ di tempo fanno parte del circuito delle seigiorni, ma che mai erano riusciti ad arrivare così vicini ad una vittoria. I due sfidanti, dopo essere stati leader della generale al termine della prima sera, hanno fin dal secondo giorno dovuto cedere alla supremazia dei connazionali più blasonati, perdendo anche un giro durante l’ultima serata, ma hanno dimostrato di essere in fase di maturazione e di avere molta grinta. Fra i due merita attenzione soprattutto Hester, per la gradualità dei suoi progressi. Hanno completato il podio gli esperti olandesi Stam e Van Bon.
La stagione si prenderà adesso una pausa, in attesa degli ultimi tre appuntamenti importanti, la quarta prova di coppa del mondo, la seigiorni di Tilburg e i campionati del mondo, che si disputeranno a Marzo ad Apeldoorn in Olanda.

Matteo Colosio

IL KILLER GIA’ SGOMITA AL CALDO DELLE BALEARI

febbraio 9, 2011 by Redazione  
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Ieri si è rivisto il Killer in azione nel finale della prima prova impegnativa della Challenge maiorchina. La salita al Puigmajor ha selezionato 25 corridori dal gruppo e tra questi c’erano due italiani, con Dario Cataldo oltre a Danilo Di Luca. Non è stato questo drappello, però, a giocarsi la tappa, per la quale la lotta si è circoscritta agli ultimi tre attaccanti di giornata, gli spagnoli Duran Aroca e Tondo Volpini e il belga Hermans. Alla fine, sarà proprio quest’ultimo a prevalerse sui due compagni d’avventura

Foto copertina: Danilo Di Luca al ritrovo di partenza della prima prova della Challenge Ciclista a Mallorca (foto MARCA)

Nella terza puntata della Challenge Mallorca, il Trofeo Inca, le salite vere hanno cominciato a essere protagoniste e hanno rivoluzionato i valori visti nei due giorni precedenti.
I velocisti e i loro treni hanno ripiegato in buon ordine e lasciato la ribalta ai battitori liberi, ai coraggiosi, a quelli che su percorsi come quello odierno non riescono a stare tranquilli in gruppo ma devono affrontare l’ignoto in cerca di gloria e di conferme.
Il percorso odierno si presentava nervoso, facile alle imboscate e ai colpi di mano e c’erano tutti i presupposti per una condotta di gara frizzante e libera dagli schemi.
Poco dopo il via c’è stato il tentativo di Leigh Howard, il velocista della HTC-Highroad, che si è ovviamente dimostrato un fuoco di paglia ma ha dato il via a tentativi ben più ambiziosi.
Come quello di Adrian Palomares (Andalucia Caja Granada), Adrian Saez (Orbea Continental), Dimitri Claeys (Team NetApp) e Jason McCartney (RadioShack), durato con il solo Palomares per 76 km e terminato sulle rampe del Puigmajor, “cima Coppi” di giornata.
Poco dopo il congiungimento si è avuto il tentativo ben più fortunato di un terzetto, costituito da Ben Hermans (RadioShack), Xavier Tondo (Movistar) e Arkaitz Duran (Geox-TMC). I tre sono stati capaci di tenere testa alle velleità di un gruppo oramai ridotto a 25 unità e a riuscire a raggiungere la meta con un vantaggio cospicuo, che ha permesso loro di giocarsi la vittoria senza temere un rientro degli inseguitori.
La lotta ha visto primeggiare il belga Hermans, con gli spagnoli Arkaitz Duran e Xavier Tondo piazzati nell’ordine.
Il gruppo inseguitore ha concluso la propria fatica dopo 45”, regolato allo sprint dal brasiliano Murillo Fisher.
Le buone notizie per i colori italiani vengono da Danilo Di Luca, ooichè l’abruzzese in maglia Katusha non solo ha chiuso in 7a posizione, primo degli italiani, ma è sempre apparso nel vivo dell’azione “Oggi ho fatto molto fatica a tenere il ritmo in salita“, dice Di Luca, “ma sono comunque molto contento. Nello sprint finale ho raccolto un settimo posto grazie a Kolobnev che mi ha dato una bella mano. Ma al di là del risultato, sono felice per aver riassaporato l’adrenalina dei finali di corsa. Mi mancava“.
Buona anche la prova del suo conterraneo Dario Cataldo (QuiskStep) 11° e con Di Luca unico italiano del gruppo dei 25 inseguitori.
Oiggi, quarto giorno della Challenge, si prevede un’altra prova agonisticamente interessante. Il programma prevede il Trofeo Deià, 143 km e 4 gpm a impreziosire il percorso, con la riproposizione del Col de Puigmajor a 20 km dal traguardo, seguito dal Coll d’en Bleda ai meno 10.

Mario Prato

La volata che ha deciso il Trofeo Inca (foto Bettini)

La volata che ha deciso il Trofeo Inca (foto Bettini)

08-02-2011

febbraio 9, 2011 by Redazione  
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TOUR OF QATAR
L’australiano Heinrich Haussler (Team Garmin-Cervelo) si è imposto nella seconda tappa, Camel Race Track – Doha Golf Club, percorrendo 135,5 Km in 3h04′03″, alla media di 44,172 Km/h. Ha preceduto allo sprint l’italianoDaniele Bennati (Leopard Trek) e il russo Galimzyanov. Il belga Tom Boonen (Quickstep Cycling Team) ha conservato la testa della classifica con 1″ su Haussler e 4″ sull’australiano Renshaw. Miglior italiano Bennati, 6° a 10″.

TROFEO INCA – INCA
Il belga Ben Hermans (Team Radioshack) si è imposto nella terza prova del Challenge Ciclista a Mallorca percorrendo 157,2 Km in 4h02′23″, alla media di 38,913 Km/h. Ha preceduto gli spagnoli Duran Aroca (allo sprint) e Tondo Volpini (di 1″). Miglior italiano Danilo Di Luca (Katusha Team), 7°.

6 GIORNI DI COPENHAGEN

Dopo la sesta ed ultima sera si impongono i danesi Alex Rasmussen e Michael Mørkøv, che precedono di un giro i connazionali Madsen ed Hester e gli olandesi Stam e Van Bon.

FARRAR NON E’ PIU’ “FUORILEGGE”

febbraio 8, 2011 by Redazione  
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Ritornata al lavoro la giuria, la Challenge Ciclista a Mallorca ha ripreso la sua marcia con i crismi dell’ufficialità dell’UCI. Forse per riabilitare il successo “fuorilegge” di ieri, Farrar è tornato al successo dopo ventiquattrore, regolando al termine di uno sprint incertissimo la coppia HTC Highroad Degenkolb – Howard. Infatti, per decretare il vincitore in maniera assoluto si è dovuti ricorrere al fotofinish.

Foto copertina: Chi ha vinto? Lo decreterà il fotofinish (foto Bettini)

Passata la tempesta, la prova odierna – ricordiamo che si corre un insieme di 5 gare singole senza classifica finale a tempi – si è disputata nella normalità. La protesta sugli auricolari, pur se ventilata, è stata accantonata per non danneggiare gli organizzatori, avendo l’UCI minacciato di cancellare la Challenge di gare maiorchine.
Il menù prevedeva alcune salite, adatte al periodo di stagione, che hanno vivacizzato la corsa e favorito la fuga dei soliti coraggiosi di giornata, Steven Cozza (NetApp), Luis Pasamontes (Movistar) e Adrian Saez de Arregi (Orbea), capaci di stare “fuori” per 130 km con un vantaggio massimo di 9’ quando mancavano 65 Km al termine.
Prima che il divario salisse in doppia cifra la reazione del gruppo non si è fatta attendere. Leopard Trek, Garmin-Cervelo e RadioShack hanno cominciato ad assumersi l’onere dell’inseguimento, riducendo la distanza dai battistrada ad un divario di facile gestione e soprattutto che scongiurasse i colpi di mano.
Quando mancavano 27 km al termine, l’iberico Pasamontes, miglior scalatore e combattivo di giornata, ha provato l’azione solitaria abbandonando i 2 compagni di fuga alle “grinfie” dell’accorrente gruppom che ha fagocitato anche lui ai meno15.
Chiuso la pratica dell’inseguimento, per la “testa di ponte” del plotone non è rimasto che rintuzzare il tentativo di Gilbert quando mancavano 10 km e preparare la volata, HTC-Highroad, Rabobank, RadioShack, Movistar e Garmin-Cervelo hanno eseguito alla perfezione il compito, aggredendo il rettifilo finale e consegnando ai velocisti gli ultimi 300 metri d’asfalto da sbranare per aggiudicarsi la vittoria.
I velocisti più rapidi lo hanno fatto tanto bene da arrivare contemporaneamente sulla “fettuccia” e costringendo la giuria, rientrata in servizio dopo l’astensione di ieri, ad avvalersi della tecnologia per dichiarare che il più veloce di tutti era lo stesso del giorno prima, Tyler Farrar. Piazzati il tedesco Degenkolb e l’australiano Howard, entrambi della HTC-Highroad. Primo italiano, come già accaduto ieri, è Giacomo Nizzolo della Leopard Trek, che ha terminato la gara in nona posizione.
Domani è in programma il Trofeo Inca, 170 km e un tracciato più nervoso, con le “vette” del Coll de Soller a 500m slm e del Coll de Puigmajor a 850m slm, con quest’ultimo posto ad una trentina di chilometri dall’arrivo, quasi tutti in discesa ma con un “dente”importante ai meno dieci.

Mario Prato

07-02-2011

febbraio 8, 2011 by Redazione  
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TOUR OF QATAR
Il belga Tom Boonen (Quickstep Cycling Team) si è imposto nella prima tappa, Dukhan – Al Khor Corniche, percorrendo 145,5 Km in 2h59′29″, alla media di 48,640 Km/h. Ha preceduto allo sprint il tedesco Haussler e l’australiano Renshaw. Miglior italiano Daniele Bennati (Leopard Trek), 4°. Boonen si porta in testa alla classifica con 4″ su Renshaw e 8″ sull’elvetico Cancellara. Miglior italiano Bennati, 6° a 16″.

TROFEO CALA MILLOR-CALA MILLOR
Lo statunitense Tyler Farrar (Team Garmin-Cervelo) si è impostoanche nella seconda prova del Challenge Ciclista a Mallorca percorrendo 172,4 Km in 4h04′11″, alla media di 42,361 Km/h. Ha preceduto allo sprint il tedesco Degenkolb e l’australiano Howard. Miglior italiano Giacomo Nizzolo (Leopard Trek), 9°.

6 GIORNI DI COPENHAGEN

Dopo la quinta sera rimangono al comando i danesi Alex Rasmussen e Michael Mørkøv, che precedono di 3 punti i connazionali Madsen ed Hester e di 57 punti gli olandesi Stam e Van Bon.

E’ DI RAVARD LA STELLA PIU’ ALTA

febbraio 7, 2011 by Redazione  
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E’ arrivata a compimento anche l’edizione 2011 dell’Étoile de Bessèges, ma sul gradino più alto del podio non c’è il nostro Marcato. ll corridore veneto non è riuscito a recuperare il modesto gap che lo separava dall’agguerrito francese Ravard, andato per tutta la giornata a caccia di abbuoni dopo aver messo per lungo tempo il “catenaccio” al gruppo. Il quasi 27enne della Vacansoleil si può però consolare con il secondo posto assoluto e con il raggiungimento di uno stato di forma che gli permetterà di far bene nelle prossime gare delle Ardenne. Tappa finale al francese Haddou.

Foto copertina: la premiazione di Anthony Ravard (foto Isabelle Duchesne)

Non riesce l’impresa a Marco Marcato nell’ultima frazione dell’Étoile de Bessèges, 145 km da Gagnières a Bessèges. Dopo una lotta durata per tutta la tappa il veneto della Vacansoleil ha dovuto accontentarsi del 4° posto allo sprint subito dietro al francese Ravard (AG2R) che si è aggiudicato la corsa con 7” sull’azzurro e sul suo compagno Hoogerland, mentre l’altro transalpino Jurdie (Europcar) ha conquistato il successo di giornata.
La gara è vissuta sulla lotta tra i primi tre della generale, separati in partenza da 2” in classifica, con il francese e l’azzurro a contendersi gli abbuoni nei traguardi intermedi e gli uomini della AG2R a tentare di entrare nelle fughe per togliere questi secondi extra alla coppia della Vacansoleil. Nessuno è riuscito a prendere il largo nella prima parte di tappa e Ravard si è aggiudicato il primo sprint davanti a Marcato, portando il suo vantaggio a 3” sull’italiano e su Hoogerland. Gli abbuoni successivi sono stati presi da Gusev (Katusha), Bertogliati (Team Type 1) e Roy (FDJ), andati in fuga insieme a Hivert (Skil-Shimano) e ripresi solo a 1 km dall’arrivo.
In volata Ravard, che era probabilmente il favorito visto il ritiro di Hutarovich (FDJ), ha badato esclusivamente a controllare Marcato uscendo dalla ruota del veneto negli ultimi metri e terminando la tappa in 3a posizione, mentre Haddou si è giocato il successo con il belga Jodts (Topsport Vlandeeren) prevalendo di un soffio. 5° è giunto Dumoulin (Cofidis) davanti a Poulhies (Saur), Bacquet (Big Mat), Ilesic (Team Type 1), Tronet (Roubaix) e Porsev (Katusha).
In classifica generale Ravard ha avuto la meglio con 7” su Marcato e Hoogerland, 15” su Fedrigo, 19” su Coppel e 20” su Gautier, Tronet, Bouet e Vichot. Da sottolineare comunque ancora una volta l’Étoile de Bessèges del veneto e sarebbe importante, dal momento che compie tra pochi giorni 27 anni, che riuscisse a confermarsi tra i migliori anche nelle corse delle Ardenne in un periodo non troppo florido a livello di talenti per il ciclismo italiano. Il calendario francese proseguirà ora con il Giro del Mediterrraneo altra corsa a tappe di 5 giorni che si disputerà dal 9 al 13 febbraio e che in passato ha visto spesso gli azzurri protagonisti.

Marco Salonna

Il successo allo sprint di Haddou; in maglia gialla Marco Marcato (foto AFP)

Il successo allo sprint di Haddou; in maglia gialla Marco Marcato (foto AFP)

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