UNA VUELTA DA 10… MA SENZA LODE
È indubbio che si tratta di un bel percorso quello approntato dagli organizzatori della Vuelta per l’edizione 2011 della corsa spagnola. Ci saranno tante montagne e buona parte di esse saranno inedite ma, in pratica, ci sarà anche un’ultima settimana di gara praticamente inesistente o quasi. I giochi si chiuderanno sull’Angliru per poi andare a trascorrere, sempre che la classifica non si mantenga aperta sino all’ultimo, giornate celebrative nei Paesi Baschi, che ritorneranno nella Vuelta dopo un’assenza ultratrentennale.
Foto copertina: la salita verso i Laghi di Somiedo, una delle “primizie” proposta dal tracciato della Vuelta 2011 (www.altimetrias.net)
Gli spagnoli non si smentiscono mai. Anche per il 2011 la scenografia del palcoscenico allestito per la Vuelta sarà eccezionale, un percorso che non potrà non far gongolare gli scalatori che avranno tutto dalla loro parte: le tappe di montagna saranno ben 10 (neanche Zomegnan ha osato tanto!) e i chilometri da affrontare contro il tempo appena 56, una dozzina in meno rispetto a quanto proporrà a maggio il Giro d’Italia. E, come alla corsa rosa, a masticar amaro saranno i velocisti, che avranno a disposizione solo cinque traguardi, contro gli otto che il tracciato proponeva dodici mesi prima.
Ma, come in ciascuna Venere che si rispetti, anche questo percorso perfetto presenta un suo “neo”, che avrà l’aspetto di una settimana finale piuttosto “debole”. Per com’è stato congeniato, i giochi di classifica molto probabilmente si chiuderanno sull’Angliru, quando mancheranno sette giorni alla passerella madrilena, e difficilmente la Peña Cabarga riuscirà a ribaltare una classifica che, a quel punto, sarà già stilata a suon di minuti. Un disegno, quello del finale, nel quale hanno prevalso le ragioni della politica sulla geografia, con il ritorno della Vuelta nei Paesi Baschi, accuratamente evitati sin dal 1979, anno nel quale il quotidiano locale El Correo Español-El Pueblo Vasco rinunciò all’organizzazione della corsa passando il testimone all’agenzia pubblicitaria Unipublic. La scelta di far terminare le penultime due frazioni nei centri più rilevanti di questa terra ha inevitabilmente allontanato le cime delle ascese, inducendo gli organizzatori a imbastire percorsi non all’altezza di un gran finale, più adatti a frazioni di trasferimento che ai tapponi che, di solito, si allestiscono alla vigilia della conclusione.
“Neo di Venere” a parte, ribadiamo che questa è e rimane una Vuelta molto bella sotto l’aspetto del tracciato e che consentirà a un campione del calibro di Vincenzo Nibali, se sarà della partita, di tentare uno strepitoso bis. Tra l’altro, il 20 agosto del 2011 la carovana si radunerà in una città molto cara agli sportivi italiani poiché per la partenza assoluta è stata scelta Benidorm, una delle capitali turistiche della Spagna, sede dei mondiali di ciclismo del 1992, vinti da Gianni Bugno che così bissò il successo conseguito l’anno precedente a Stoccarda.
Disputata la veloce cronosquadre d’apertura (16 Km pianeggianti), la prima tappa in linea si concluderà sulla spiaggia di Orihuela e costituirà la prima occasione per i velocisti, mentre l’indomani gli sprinter dovranno probabilmente rimandare il successo a causa dell’inserimento di un colle a ridosso del traguardo di Totana. Poi sarà già tempo di montagne…. e che montagne! Al quarto giorno di gara si dovrà fare i conti con l’epilogo ai 2126 metri della Sierra Nevada, dopo aver superato un’altra ascesa “over 2000”, la Sierra de Filabres: nessuna delle due presenta grandi pendenze, ma quote e chilometraggi (le due sierre messe assieme fanno oltre 50 Km di salita) sicuramente lasceranno il segno. La prima settimana di gara non sarà solo ascese lunghe ma anche brevi e brucianti muri. Ne saranno proposti due, il primo dei quali – quello di Valdepeñas de Jaén, dove l’anno scorso s’impose lo spagnolo Anton – sarà affrontato proprio il giorno dopo l’arrivo sulla Sierra Nevada. Córdoba proporrà l’oramai classico finale trabocchetto, con l’Alto de San Jeronimo piazzato a ridosso del traguardo, poi i velocisti torneranno a trovare pane per i loro denti viaggiando verso Talavera de la Reina. Le prossime montagne previste dal tracciato saranno quelle delle sierre della Spagna centrale, tra le quali si svolgeranno due frazioni, la prima tracciata sulla sierra “madrileña” e la seconda su quella di Bejar. Si comincerà con la tappa dell’Escorial, che terminerà sull’inedito muro della Cañada Nueva, mille metri di strada al 13% con punte fino al 23%, non lontano dal celeberrimo monastero. Il giorno dopo altro arrivo in quota, stavolta in vetta ad una difficoltà più consistente e conosciuta, poiché si arriverà ai 1970 metri della Covatilla, che già in tre occasioni è stata sede di tappa (l’ultima volta, nel 2006, s’impose Danilo Di Luca). La prima giornata di riposo farà da separè tra questo importante appuntamento e l’unica crono individuale, uno scorrevole circuito di 40 Km disegnato attorno alla città di Salamanca. Una frazione che si annuncia delicata, sia per la sua natura, sia perché sarà seguita dal terzo arrivo in salita (alla fine saranno complessivamente sei), che avrà per oggetto una “primizia”, poiché debutterà nel tracciato la stazione montana della Manzaneda, un’altra ascesa connotata più da una sensibile lunghezza (quasi 30 Km) che da inclinazioni da grimpeur, comunque interessanti nei 3000 metri conclusivi.
È giunta l’ora delle Asturie ma prima di visitare il “principato delle salite regali” ci sarà il tempo di concedersi un’altra tappa tranquilla, che i velocisti si contenderanno sul traguardo di Pontevedra. Attendono i corridori tre impegnative frazioni, quelle che andranno a decidere le sorti della 66° edizione della corsa a tappe spagnola. Si correrà il rischio di perderla se si sottovaluterà la prima di queste, apparentemente la più “dimessa” perché l’unica di montagna a non presentare l’arrivo in salita e per la distanza (55 Km) che separerà il traguardo di Ponferrada dalla vetta dell’Ancares, “puerto” inedito e cattivello (17 Km al 6,8% e gli ultimi 6 Km al 9,8%): sarà molto difficile recuperare un’eventuale défaillance patita lassù, anche perché il tratto successivo non favorirà i recuperi.
Toccherà poi ai “lagos” ma, stavolta, non si tratterà del classico finale di Covadonga poiché gli uomini di Unipublic, coadiuvati dal team di appassionati del “Foro de los Puertos de Montaña”, hanno scovato quelli inediti di Somiedo, verso i quali ci si arrampicherà nel finale della tappa della Farrapona, per un altro epilogo tarato sulle note degli scalatori.
Non sono una novità, invece, i 13 Km che condurranno la corsa in cima all’Angliru, ma i corridori forse mai si abitueranno ai sesti gradi che propone lo Zoncolan in salsa iberica, già quattro volte sede di tappa.
In quel luogo, come già anticipato, si dovrebbe conoscere con certezza non assoluta ma quasi il nome del vincitore finale, poiché difficilmente la situazione cambierà nel proseguimento della corsa.
La cittadina di Haro accoglierà quella che dovrebbe essere la penultima sfida tra i velocisti rimasti in gara poi si tornerà ad affrontare l’arcigno arrivo sulla Peña Cabarga, proposto anche lo scorso anno nella frazione che costò la Vuelta allo spagnolo Anton. Le pendenze “cattive”, in effetti, ci sono ma gli appena 6 Km potrebbero non bastare a scardinare la classifica, a meno che questa sia ancora aperta. A questo punto, però, potrebbero divenire rilevanti anche le tappe successive, in particolare quella vallonata diretta a Noja e la prima delle due frazioni basche, che si concluderà proponendo la doppia scalata al corto ma secco Alto del Viveiro, classico epilogo delle tappe che arrivavano a Bilbao. Più difficile, invece, sfruttare a proprio vantaggio il tracciato della frazione di Vitoria, che proporrà la più celebre salita basca, il Puerto de Urquiola (ai suoi 6 Km all’8,7% è dedicata una famosa corsa, la “Subida a Urkiola”, conquistata otto volte da corridori italiani) ma poi un vero e proprio “nulla altimetrico” negli ultimi 50 Km. Poi ne mancheranno appena 94 di chilometri, quelli che condurrano il gruppo dal circuito automobilistico del Jarama al podio di Plaza de Cibeles dove, nel cuore di Madrid, sarà consacrato ufficialmente il successore di Vincenzo Nibali.
Mauro Facoltosi
LE TAPPE E LE SALITE DELL’EDIZIONE 2011
1a TAPPA: BENIDORM (cronosquadre – 16 Km)
2a TAPPA: LA NUCIA – PLAYAS DE ORIHUELA (171,5 Km)
GPM: Alto de Relleu (400m – 3a cat.)
3a TAPPA: PETRER – TOTANA (164 Km)
GPM: Alto de la Santa (620m – 3a cat.)
4a TAPPA: BAZA – SIERRA NEVADA (172 Km)
GPM: Sierra de Filabres (2034m – 1a cat.), Puerto de Blancares (1300m – 3a cat.), Sierra Nevada (2126m – Cat. Especial)
5a TAPPA: SIERRA NEVADA – VALDEPEÑAS DE JAEN (200 Km)
GPM: Alto de Valdepeñas (1090m -2a cat. – due passaggi)
6a TAPPA: UBEDA – CORDOBA (185,7 Km)
GPM: Alto de San Jerónimo (565m – 2a cat.)
7a TAPPA: ALMADÉN – TALAVERA DE LA REINA (185 Km)
8a TAPPA: TALAVERA DE LA REINA – SAN LORENZO DE EL ESCORIAL (182 Km)
GPM: Puerto de Mijares (1575m – 1a cat.), Alto Collado Mediano (1380m – 2a cat.), Alto de Hoyo de la Guija (1460m – 2a cat.), Alto de San Lorenzo de El Escorial (1320m – 3a cat.)
9a TAPPA: VILLACASTIN – SERRA DE BEJAR / LA COVATILLA (179,5 Km)
GPM: Puerto Cruz del Hierro (1475m – 3a cat.), Sierra de Béjar / La Covatilla (1970m – Cat. Especial)
RIPOSO
10a TAPPA: SALAMANCA – SALAMANCA (cronometro – 40 Km)
11a TAPPA: VERIN – ESTACION DE MONTAÑA MANZANEDA (171 Km)
GPM: Alto Fumaces (983m – 3a cat.), Alto de Mourisca (1070m – 3a cat.), Alto de Ermida (550m – 3a cat.), Estación de Montaña Manzaneda (1760m – Cat. Especial)
12a TAPPA: PONTEAREAS – PONTEVEDRA (160 Km)
GPM: Alto de Moscoso (335m – 3a cat.), Alto Ponte Caldeas (330m – 3a cat.),
13a TAPPA: SARRIA – PONFERRADA (150 Km)
GPM: Alto O’Pico Da Peña (960m – 3a cat.), Alto de O Lago (1010m – 3a cat.), Alto Folgueiras De Aigas (945m – 1a cat.), Puerto de Ancares (1661m – 1a cat.), Alto de Ocero (855m – 3a cat.)
14a TAPPA: ASTORGA – LA FARRAPONA / LAGOS DE SOMIEDO (173,2 Km)
GPM: Puerto de Ventana (1590m – 1a cat.), Puerto de San Lorenzo (1350m – 1a cat.), La Farrapona / Lagos de Somiedo (1710m – Cat. Especial)
15a TAPPA: AVILÉS – ALTO DE L’ANGLIRU (144 Km)
GPM: Alto del Tenebredo (510m – 2a cat.), Alto del Cordal (780m – 1a cat.), Alto de l’Angliru (1560m – Cat. Especial)
16a TAPPA: VILLA ROMANA LA OLMEDA (PALENCIA) – HARO (180 Km)
RIPOSO
17a TAPPA: FAUSTINO V – PENA CABARGA (212,5 Km)
GPM: Portillo de la Sia (1217m – 2a cat.), Puerto de Alisas (675m – 2a cat.), Peña Cabarga (515m – Cat. Especial)
18a TAPPA: SOLARES – NOJA (169,7 Km)
GPM: Puerto de la Braguía (725m – 3a cat.), Alto del Caracol (840m – 2a cat.), Puerto de Alisas (675m – 1a cat.), Puerto de Fuente de Varas (450m – 3a cat.)
19a TAPPA: NOJA – BILBAO (157,9 Km)
GPM: Puerto de la Granja (345m – 3a cat.), Puerto de Las Muñecas (390m – 3a cat.), Alto El Vivero (400m – 2a cat. – due passaggi)
20a TAPPA: BILBAO – VITORIA (187 Km)
GPM: Alto de Karabieta (560m – 2a cat.), Puerto de Elosúa (685m – 3a cat.), Alto de Kampaza (465m – 3a cat.), Puerto de Urquiola (710m – 1a cat.)
21a TAPPA: CIRCUITO DEL JARAMA-RACE – MADRID (94 Km)
PISTA, SI RIPARTE DA ROTTERDAM (CON QUALCHE ACCIACCO)
gennaio 12, 2011 by Redazione
Filed under Giro di pista, News
Il 2011 comincia con una delle seigiorni più caratteristiche del circuito, quella di Rotterdam.
Protagonisti della manifestazione sono stati gli acciacchi che hanno colpito diversi big, condizionando il risultato finale della gara. Intanto il caso Keisse, che sembrava risolto, presenta un nuovo capitolo.
Foto copertina: la passerella trionfale di Stam e Van Bon (www.uiv.dk)
I primi giorni del nuovo anno sono stati intensi per Keisse e i suoi legali, con il corridore belga che pensava di aver ormai finito di pagare i conti con la giustizia, forte di una sentenza emessa da un tribunale belga. Ma l’UCI informava con un comunicato che il caso era ancora aperto e che il corridore della Quick Step non poteva correre al di fuori del territorio belga, dove aveva valore la sentenza di cui si è parlato.
Keisse, che risultava fra gli iscritti alla seigiorni di Rotterdam, rischiava dunque di non poter partire e i giudici di gara il giorno prima dell’inizio della manifestazione erano stati informati che, se avesse preso il via, nessuno dei suoi risultati avrebbe dovuto essere registrato.
Gli organizzatori e il corridore hanno però trovato una soluzione e, rivolgendosi ad un tribunale olandese, hanno ottenuto per Keisse il permesso di correre la seigiorni.
Dopo l’ennesima puntata della telenovela belga, che siamo certi presenterà altri colpi di scena, la seigiorni è potuta partire, con 14 coppie di buon livello e soprattutto ben assortite, per poter offrire uno spettacolo veramente equilibrato.
Partenza a razzo proprio per Keisse che, in coppia col connazionale De Ketele, balza subito al comando della classifica, tallonato dalle coppie Lampater – Stroetinga e Schep – Bos.
Salta subito all’occhio l’assenza di Marvulli e Terpstra dal vertice della classifica, causata da una forma influenzale che ha colpito il corridore elvetico durante i primi giorni di corsa e l’ha costretto al ritiro.
Durante la terza sera il belga Stroetinga, prima secondo in classifica, cade e si frattura la clavicola; al comando balza la coppia Stam – Van bon che conquista un giro di vantaggio sugli inseguitori.
La quarta sera porta alla ribalta Schep e Bos, i due idoli di casa, che prendono le redini della corsa e si presentano favoritissimi per la vittoria finale.
Buon velocista su strada, Bos si stava rivelando anche forte seigiornista, ma ha dovuto rinunciare all’ultima serata di gare per un problema fisico Questo spiana la strada a Stam e Van Bon che si impongono sulle coppie De Ketele – Keisse e Bartko – Ligthart .
Nel frattempo, è iniziata a Montichiari la “3 Sere del Garda”, manifestazione che coinvolgerà i migliori atleti italiani, dagli esordienti agli open. La starting list è di alto livello e in campo femminile spiccano i nomi di Bronzini e Guderzo. Spiace che fra gli open uomini siano assenti i corridori della nostra nazionale, impegnati in un ritiro a Valencia.
Matteo Colosio
11-01-2011
gennaio 12, 2011 by Redazione
Filed under Ordini d'arrivo
CAMPIONATI NAZIONALI AUSTRALIANI
Disputate a Learmonth le cronometro individuali.
Per gli elite si è imposto Cameron Meyer (WA), percorrendo 39 Km in 47′10″, alla media di 49,611 Km/h. Ha preceduto di 13″ Bobridge e di 21″ Matthews.
Per gli U23 si è imposto Luke Durbridge (WA), percorrendo 28 Km in 33′23″, alla media di 50,324 Km/h. Ha preceduto di 50″ Hepburn e di 1′04″ McCarthy.
Per le donne si è imposta Shara Gillow (QLD), percorrendo 28 Km in 38′17″, alla media di 43,883 Km/h. Ha preceduto di 3″ Heather e di 30″ Corset.
6 GIORNI DI ROTTERDAM
Dopo la sesta ed ultima sera si impongono gli olandesi Danny Stam e Léon van Bon, con 2 punti sui belgi De Ketele e Keisse e 47 sulla coppia tedesco-olandese Bartko-Ligthart
VARATA LA CORAZZATA LIQUIGAS
Presentata a Milano, a Palazzo, Cusani la squadra 2011 della Liquigas – Cannondale. Dopo la bellissima stagione passata, per il nuovo anno 11 arrivi hanno rinnovato il gruppo, in gran parte formato da atleti giovani e talentuosi, mentre 10 corridori hanno veleggiato verso nuove squadre. L’obiettivo è di ripetere lo strepitoso 2010, che ha visto la squadra in livrea verde-blu portare a casa due delle tre grandi corse a tappe, il Giro con Basso e la Vuelta con Nibali.
Foto copertina di Roberto Bettini
La Liquigas è prontissima per la nuova stagione che partirà tra pochissimi giorni con il Tour Down Under.
Il team guidato da Roberto Amadio è stato presentato nella sera del 10 gennaio nella Sala delle Bandiere di Palazzo Cusani a Milano, in un evento condotto dal telecronista di Eurosport Andrea Berton. Un evento di forte richiamo, anche per la presenza di Paolo Bettini e del presidente della FCI Renato Di Rocco
La serata è iniziata con un video che ha riassunto tutte le vittorie 2010 della Liquigas, ben 39, che hanno fatto si che la squadra abbia concluso la stagione al 2° posto nel ranking mondiale UCI.
Oltre ai trionfi di Basso e Nibali al Giro e alla Vuelta non vanno dimenticate le straordinarie vittorie del neoprofessionista slovacco Peter Sagan, il quale stasera ha affermato “Mi piace la Roubaix…” citando una delle classiche che vorrebbe vincere. Oppure la grinta di Daniel Oss, giovane trentino che nelle classiche del Nord ha dimostrato il suo enorme talento, culminato con la convocazione in Nazionale al mondiale australiano di Geelong.
Molti nomi nuovi, tanti ritorni e una età media dei 29 componenti della squadra che è inferiore ai 26 anni. Ripetere la stagione appena conclusa è molto difficile, affermano sia il Presidente Paolo Dal Lago sia tutti i sei direttori sportivi, capeggiati da Roberto Amadio. Dario Mariuzzo, per esempio, vorrebbe partire forte considerato che, statistiche alla mano, al suo esordio stagionale è sempre riuscito a portare a casa una vittoria.
Ed ecco che, sfilati uno ad uno i componenti del “roster”, arrivano i 2 capitani, Vincenzo Nibali ed Ivan Basso. La notizia vera è che Basso potrebbe partecipare anche al Giro con il messinese capitano unico, puntando però al Tour per mantenere una promessa fatta ad Aldo Sassi, quella di tornare a casa con la maglia gialla.
Già oggi diversi atleti partiranno per l’Australia, con l’augurio di portare a casa già qualche successo importante e fondamentale.
Andrea Giorgini
10-01-2011
gennaio 11, 2011 by Redazione
Filed under Ordini d'arrivo
CAMPIONATI NAZIONALI AUSTRALIANI
Disputare a Learmonth le cronometro individuali.
Per gli elite si è imposto Cameron Meyer (WA), percorrendo 39 Km in 47′10″, alla media di 49,611 Km/h. Ha preceduto di 13″ Bobridge e di 21″ Matthews.
Per gli U23 si è imposto Luke Durbridge (WA), percorrendo 28 Km in 33′23″, alla media di 50,324 Km/h. Ha preceduto di 50″ Hepburn e di 1′04″ McCarthy.
Per le donne si è imposta Shara Gillow (QLD), percorrendo 28 Km in 38′17″, alla media di 43,883 Km/h. Ha preceduto di 3″ Heather e di 30″ Corset.
6 GIORNI DI ROTTERDAM
Dopo la quinta sera passano al comando i belgi Iljo Keisse e Kenny De Ketele, con 7 punti sugli olandesi Sche e Bos e 19 punti sugli olandesi Stam e Van Bon
09-01-2011
gennaio 10, 2011 by Redazione
Filed under Ordini d'arrivo
CAMPIONATI NAZIONALI AUSTRALIANI
Disputata a Buninyong la gara su strada riservata alla categoria elite.
Si è imposto Jack Bobridge (Norwood CC), che ha percorso 163,2 Km in 4h12′42″, alla media di 38,749 Km/h. Ha preceduto di 37″ Goss e Gerrans.
CAMPIONATI NAZIONALI AUSTRALIANI
Disputate a Christchurch le prove su strade.
Per la categoria elite si è imposto Hayden Roulston (HTC – Highroad), che ha percorso 186 Km in 4h43′29″, alla media di 39,367 Km/h. Ha preceduto di 29″ Henderson e Yates.
Per la categoria U23 si è imposto Michael Vink, che ha percorso 186 Km in 4h43′59″, alla media di 39,298 Km/h. Ha preceduto di 3′49″ Williamson e di 3′50″ Mccoy.
Per la categoria donne si è imposta Catherine Cheatley, che ha percorso 123 Km in 3h38′19″, alla media di 33,804 Km/h. Ha preceduto di 1′13″ Sheridan e di 1′14″ Buchanan.
6 GIORNI DI ROTTERDAM
Dopo la quarta sera passano al comando gli olandesi Peter Schep e Theo Bos, con un giro di vantaggio sui connazionali Stam e Van Bon e la coppia tedesco-olandese Bartko-Ligthart.
08-01-2011
gennaio 9, 2011 by Redazione
Filed under Ordini d'arrivo
CAMPIONATI NAZIONALI AUSTRALIANI
Disputate a Buninyong le gare su strada riservate a U23 e donne.
Nella gara U23 si è imposto Ben Dyball (Caravello CC), che ha percorso 122,4 Km in 3h22′05″, alla media di 36,341 Km/h. Ha preceduto di 15″ Haas e Lewis.
La gara femminile è stata conquistata da Alexis Rhodes (Norwood C.C.), che ha percorso 102 Km in 3h’00′18″, alla media di 33,943 Km/h. Ha preceduto allo sprint Ryan e Hogan. Migliore U23 Carlee Taylor (Norwood C.C.), 7a a 55″.
CAMPIONATI NAZIONALI AUSTRALIANI
Giornata di sosta
6 GIORNI DI ROTTERDAM
Dopo la terza sera tornano in testa gli olandesi Danny Stam e Leon van Bon, che precedono di 47 punti la coppia tedesco-olandese Bartko-Ligthart e di 56 punti i belgi Keisse e De Ketele.
07-01-2011
gennaio 8, 2011 by Redazione
Filed under Ordini d'arrivo
CAMPIONATI NAZIONALI NEOZELANDESI
Contemporaneamente a quelli australiani (oggi giornata di sosta), a Christchurch si sono aperti i campionati nazionali neozelandesi. Prime prove effettuate le cronometro individuali.
Westley Gough si è imposto per la categoria elite, percorrendo 40 Km in 48′50″, alla media di 49,146 Km/h. Preceduti di 28″ Sergent e di 1′07″ Henderson.
Nella categoria U23 successo di Jason Christie, che ha percorso 40 Km in 49′41″, alla media di 48,306 Km/h. Preceduti di 9″ Vink e di 1′43″ Mcgregor.
Passando alle donne, si è imposta Sonia Waddell, che ha percorso 25 Km in 34′54″, alla media di 42,980 Km/h. Precedute di 20″ Nielsen e di 33″ Shanks
6 GIORNI DI ROTTERDAM
Dopo la seconda sera passano al comando i belgi Iljo Keisse e Kenny De Ketele. Precedonon di 5 punti la coppia tedesco-olandese Lampater-Stroetinga e di 6 punti gli olandesi Schep e Bos.
06-01-2011
gennaio 7, 2011 by Redazione
Filed under Ordini d'arrivo
CAMPIONATI NAZIONALI AUSTRALIANI
I campionati si sono aperti con l’effettuazione dei criterium, disputati a Ballarat.
La gara riservata gli elite è stata conquistata da Jonathan Cantwell (QLD) davanti a Giacoppo e Shaw. Per le categorie U23 e donne (elite e U23) si sono rispettivamente imposti Ben Grenda (TAS) e Lauren Kitchen (NSW, U23)
6 GIORNI DI ROTTERDAM
Dopo la prima sera comanda la coppia costituita dagli olandesi Danny Stam e Leon Van Bon, che precedono di un punto i connazionali Schep e Bos e di 2 punti i belgi Keisse e De Ketele.
05-01-2011
gennaio 5, 2011 by Redazione
Filed under Ordini d'arrivo
JAYCO BAY CYCLING (Australia)
L’australiano Matthew Goss (E3/Pure Tasmania) si è imposto nella quarta ed ultima tappa, circuito di Williamstown. Ha preceduto di 2 e 4 punti i connazionali Davis e Matthews. Goss si impone in classifica con 2 e 8 punti sui connazionali Matthews e Bernie Sulzberger.
La gara riservata alle donne è stata conquistata dalla tedesca Judith Arndt (Unattached) che ha preceduto di 2 e 4 punti le australiane Rochelle Gilmore (Honda e Hosking. La Gilmore si impone in classifica con 12 punti sulla Arndt e 16 sull’australiana Broun.