CHALLENGE CALABRIA, SI CHIUDE CON BELLETTI

gennaio 31, 2011 by Redazione  
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E’ arrivata al capolinea la prima, breve gara della stagione italiana del grande ciclismo. la terza ed ultima tappa del Giro della Provincia di Reggio Calabria, si è conclusa nel capoluogo col previsto volatone, che stavolta ha premiato il Colnago Belletti. Niente da fare per gli attaccanti di giornata e nemmeno per Daniel Oss, l’unico che avrebbe potuto insidiare la leadership di Pietropolli. Ma le squadre degli sprinter hanno, come al solito, trangugiato tutto e tutti.

Foto copertina: il successo di Belletti a Reggio Calabria (foto Bettini)

Volata doveva essere e volata è stata nella terza e ultima tappa del Challenge Calabria, 171,9 km con partenza da Pizzo Calabro e arrivo lungo il tradizionale traguardo di Reggio Calabria. I saliscendi nella prima parte del percorso non hanno impensierito gli sprinter e Manuel Belletti (Colnago-CSF) si è imposto su Danilo Napolitano (Acqua & Sapone) e sul compagno Sacha Modolo mentre Daniele Pietropolli (Lampre) ha conservato il primato in classifica generale bissando il successo del 2008.
La gara, disputata questa volta in condizioni meteo ideali e con una temperatura gradevole, ha visto ancora una volta diversi uomini tentare di evadere dal gruppo nei primi km, finchè non è nata la fuga di Christian Benenati (De Rosa) e del colombiano Norberto Wilches (Meridiana), che lungo l’ascesa di Sant’Elia ha poi staccato il compagno d’avventura. Nulla da fare, comunque, per entrambi poichè a 40 km dall’arrivo sono stati ripresi dal gruppo, sotto la spinta della Farnese Vini di Oscar Gatto, atteso a una replica dopo il successo di Vibo Valentia.
Nel tratto finale completamente pianeggiante l’Acqua & Sapone di Danilo Napolitano e la Liquigas di Daniel Oss, che in caso di successo aveva la possibilità teorica di strappare la maglia di leader a Pietropolli, hanno preso il comando delle operazioni mentre la De Rosa, indubbiamente la squadra più combattiva della corsa, ha tentato ancora di lanciare i suoi uomini all’attacco, dapprima con Sergio Laganà (rimasto in avanscoperta dai meno 34 ai meno 12 km all’arrivo) e poi con Matteo Fedi. ci ha provato in seguito anche l’ucraino Volodymir Zagorodny (Miche) ma la volata è stata inevitabile e Manuel Belletti ai 300 metri è uscito di prepotenza dal gruppo guidato dalla Farnese Vini vincendo quasi per distacco davanti a Danilo Napolitano (Acqua & Sapone), al compagno Sacha Modolo, al giovane napoletano Gianluca Maggiore (De Rosa) e a Oscar Gatto, che ha dovuto accontentarsi del 5° posto.
Tutto invariato in classifica generale con il successo di Daniele Pietropolli (Lampre), abile a mantenere le prime posizioni nel finale e non farsi sorprendere da eventuali buchi, con 6” sul colombiano Josè Serpa (Androni) e con 9” su Oss che si è aggiudicato la classifica dei giovani, mentre quella dei gran premi della montagna è andata a Stefano Pirazzi (Colnago-CSF) e quella dei traguardi volanti a Federico Rocchetti (De Rosa). Indicazioni positive in questa corsa sono arrivate anche da Damiano Cunego e Francesco Gavazzi, dall’abruzzese Fabio Taborre (Acqua & Sapone), dal 42enne Andrea Noè, sempre in prima linea quando la strada saliva e sempre a disposizione della sua squadra, e dai due corridori rientranti dopo lunghe squalifiche, Stefan Schumacher (Miche) e Patxi Vila (De Rosa). Il prossimo appuntamento del calendario italiano sarà il 5 febbraio con il GP Costa degli Etruschi di Donoratico, che vide nella passata edizione il successo di Alessandro Petacchi.

Marco Salonna

FESTA IN CASA ANDRONI

gennaio 31, 2011 by Redazione  
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Giornata agrodolce per gli italiani al Tour de Langkawi. Se, da una parte, il veronese Guardini ha fallito il successo di tappa – sarebbe stato il quinto in questa stessa corsa – dall’altra si festeggia con la conquista della maglia di leader da parte del venezuelano Monsalve che, grazie agli abbuoni dei traguardi volanti, l’ha “scippata” al colombiano Corredor. Dal canto suo, Guardini si consola mantenendo la maglia azzurra della classifica a punti.

Foto copertina: volata bagnata, volata fortunata per il tedesco Forster (foto Bettini)

Dalla pioggia che ha imperversato l’ottava tappa del Tour de Langkawi arrivano notizie contrastanti per i corridori e le squadre italiane impegnate a quelle latitudini.
La prima, poco piacevole, è che oggi il velocista principe della corsa a tappe malesi, Andrea Guardini dell’italianissima Farnese Vini-Neri Sottoli, è “solo” arrivato 4°, battuto in volata dal veterano tedesco Robert Forster (United Healthcare), buon primo, dall’altro tedesco Andre Schulze (CCC Polsat Polkowice) e dal neozelandese Rico Rogers (Giant Kendra Asia).
Una quarta piazza che non ha icomunque ntaccato la leadership del veronese nella classifica a punti, anche perché il primo inseguitore, il malese Manan, ha perso un poco dello smalto dimostrato nelle prime giornate e ha chiuso la tappa all’11° posto.
L’altra notizia riguarda invece i due “galli del pollaio” Jonathan Monsalve e Libardo Corredor che, dimenticate le loro doti di scalatori, si sono affrontati a viso aperto per guadagnare secondi preziosi nei traguardi volanti. Duello che ha premiato il venezuelano in maglia Androni Giocattoli che, grazie ai 4” guadagnati piazzandosi due volte secondo nei traguardi volanti, ha ribaltato la situazione a suo vantaggio.
La classifica generale vede ora Monsalve davanti a tutti con un vantaggio di 2” su Libardo Corredor e di 21” sul compagno di squadra Emanuele Sella.
Settimo l’altro italiano Domenico Pozzovivo (Colnago CSF INOX).
La pioggia odierna ha complicato non poco le cose in gruppo, prova ne è che il plotone si è presentato al traguardo diviso in due tronconi divisi tra loro da una ventina di secondi.

Mario Prato

31-01-2011

gennaio 31, 2011 by Redazione  
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LE TOUR DE LANGKAWI (Malesia)

Il russo Boris Shpilevsky (Tabriz Petrochemical Team) si è imposto nella nona tappa, Melaka – Nilai, percorrendo 151,7 Km in 2h40′52″, alla media di 56,581 Km/h. Ha preceduto di 2″ il francese Quemeneur e di 5″ il tedesco Forster. Miglior italiano Omar Lombardi (Colnago-CSF Inox), 5°. Il venezuelano Jonnatha Monsalve (Androni Giocattoli) conserva la testa della classifica, con 5″ sul colombiano Corredor e 24″ sull’ìtaliano Emanuele Sella (Androni Giocattoli).

VUELTA CICLISTA DE CHILE
oggi riposo

SEI GIORNI DI BERLINO

Dopo la quinta serata passa la comando la coppia tedesca costituita da Robert Bartko e Roger Kluge. Il loro vantaggio è di 25 punti sui danesi Rasmussen e Morkov e di 60 punti sulla coppia elvetico-tedesca Marvulli-Hondo

LE ROY JEREMY

gennaio 30, 2011 by Redazione  
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Jeremy Roy corona una lunghissima fuga di 150 km vincendo in solitaria il Gp La Marseillaise. Georges, compagno di fuga, e Feillu, vincitore della volata di gruppo, chiudono un podio interamente transalpino.

Foto copertina: l’arrivo solitario di Roy (www.cyclismactu.net)

Sembrava la solita sparata del mattino per mettere in mostra le maglie e, invece, nella discesa del Petit Galibier, l’azione di Jeremy Roy, in quel momento facente parte di un terzetto, si è trasformata in un trionfo.
Partiti dopo appena una decina di chilometri dalla partenza, Roy, Guay e Georges hanno saputo resistere al ritorno del gruppo proprio quando sembrava scontata una volata a ranghi compatti.
I tre viaggiavano con circa 6′30″ di vantaggio prima di affrontare le due salite di giornata: il già citato Petit Galibier e il successivo Espigoulier, due asperità che, secondo i pronostici, avrebbero dovuto tagliare le gambe a chi dal mattino viaggiava in avanscoperta. Dopo l’accelerazione del gruppo lungo le rampe delle due salite, poi, nessuno aveva più dubbi su come si sarebbe decisa la corsa-
In realtà, però, l’aumento di ritmo ha solo causato la rottura del gruppo che, scremato lungo le ascese, non è riuscito che a dimezzare il vantaggio sui fuggitivi. Lungo la discesa dall’Espigoulier la sferzata di Roy ha di fatto chiuso la corsa. Guay s’è dato per vinto e ha abbandonato mestamente i sogni di gloria, mentre gli altri due fuggitivi hanno iniziato una collaborazione decisiva, rotta ancora da Roy una ventina di chilometri più tardi.
Il portacolori della FDJ si è involato solitario verso il traguardo dove è giunto con un discreto vantaggio sull’ex compagno d’avventura Georges. Niente da fare per il terzo temerario, risucchiato dal gruppo che ha disputato la volata per il terzo posto, piazza conquistata da Romain Feillu, ben coadiuvato dalla squadra negli ultimi chilometri di disperato tentativo di recupero. Niente da fare però: il re di Marsiglia, neanche farlo a posta, è Jeremy Roy.
Un podio tutto francese per questo Gp Marseillaise, ma per vedere il primo italiano non serve scendere di molto l’ordine d’arrivo: spicca il settimo posto di Riccardo Riccò, compagno di Feillu, di certo non il principale favorito per un arrivo così veloce.

Andrea Mastrangelo

OSCAR… CHE GATTO!!!

gennaio 30, 2011 by Redazione  
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Le difficoltà del finale sembravano aver spazzato via le speranze dei velocisti presenti alla challene calabrese. Invece, il siluro della Farnese Vini ha completato la trionfale giornata della sua formazione – galvanizzata dai successi a ripetizione di Guardini in terra malese – riuscendo a rimanere aggrappato con i denti al gruppo di testa dopo l’ultima difficoltà e poi a regolarlo allo sprint, volando veloce come un “Gatto”. Ottima anche la prestazione del trentino Oss, salito al terzo posto della generale, ma la leadership di Pietropolli appare stabile e nessuno dovrebbe levargli il successo, nemmeno dopo l’ultima facile frazione.

Foto copertina: il “gatto Oscar” vince allo sprint sull’ostico traguardo di Vibo Valentia (foto Bettini)

Terzo successo in carriera per Oscar Gatto che regola un gruppetto di 28 corridori aggiudicandosi la seconda tappa del Challenge Calabria, 195,1 km da Soverato a Vibo Valentia. Il trevigiano della Farnese Vini ha avuto la meglio in volata su un ottimo Daniel Oss (Liquigas) e su Francesco Gavazzi (Lampre), mentre Daniele Pietropolli (Lampre) conserva la maglia azzurra di leader in attesa della terza e ultima tappa con arrivo a Reggio Calabria.
La gara, caratterizzata dalle avverse condizioni atmosferiche lungo tutto il percorso, è vissuta su una lunga fuga di Federico Rocchetti (De Rosa) Stefano Pirazzi (Colnago CSF), già in evidenza in molte tappe del Giro d’Italia 2010 malgrado una frattura allo scafoide, sui quali si è poi portato il croato Massimo Demarin (Loborika). Il gruppetto ha acquisito un vantaggio massimo di 5′ e poi, sui saliscendi che contrassegnavano la prima parte del percorso. Pirazzi è rimasto solo al comando, aggiudicandosi tra l’altro il traguardo volante di Lamezia Terme, inserito in omaggio alle 7 vittime dello scorso dicembre. Alla fine, però, anche lui ha dovuto arrendersi al ritorno del gruppo, guidato da Lampre e Liquigas.
Lungo l’ultima ascesa di giornata, che portava al GPM di Caria, si sono avvantaggiati Maciej Bodnar (Liquigas), Gianluca Randazzo (Miche), Emanuel Vona (Farnese Vini), Matteo Fedi e Patxi Vila (De Rosa), mentre il gruppo – sempre guidato dalla Lampre con un Damiano Cunego molto attivo – perdeva parecchi elementi, tra i quali quasi tutti i velocisti e anche uomini avvezzi alla salita come il colombiano Cayetano Sarmiento (Acqua & Sapone) e Francesco Ginanni (Androni). Anche Oscar Gatto, in prossimitò della vetta, ha perso contatto, ma è immediatamente rientrato mentre davanti Vila rimaneva solo al comando per poi essere raggiunto da Federico Canuti (Colnago-CSF), entrambi ripresi poco dopo lo scollinamento.
Negli ultimi 18 km in discesa e pianura verso Vibo Valentia èstata la Farnese Vini, presente con 6 uomini tra i 28 rimasti davanti, a prendere il comando delle operazioni per lanciare proprio Gatto: malgrado i tentativi ancora di Canuti e della De Rosa (dapprima con Edoardo Girardi e poi con Paolo Bailetti) la volata è stata inevitabile, con Gatto che ha preso la testa ai 150 m dall’arrivo e ha regolato nettamente Daniel Oss (Liquigas) e Francesco Gavazzi (Lampre). Da sottolineare, comunque, la prestazione del trentino, già protagonista verso Catanzaro e atteso alle gare del Nord. In 4a posizione si è classificato il leader della generale Daniele Pietropolli (Lampre) davanti al tunisino Chtioui (Acqua & Sapone); a seguire Ascani (D’Angelo & Antenucci), Bailetti, Canuti, Muto e Caruso (Liquigas), che chiude la top ten.
Pietropolli conserva dunque la maglia azzurra di leader con 6” su Serpa (Androni), 9” su Oss – risalito grazie ai 6” di abbuono – e 10″ su Caruso e Baliani (D’Angelo & Antenucci). Considerato il percorso dell’ultima tappa di 171,9 km da Pizzo a Reggio Calabria, adatto ai velocisti, il veronese della Lampre non dovrebbe avere problemi a bissare il successo conseguito nel 2008.

Marco Salonna

QUATTRO VOLTE GUARDINI

gennaio 30, 2011 by Redazione  
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Il più veloce è stato ancora lui e, per la quarta volta, Andrea Guardini ha scritto il suo nome nell’albo d’oro dell’edizione 2011 del Tour de Langkawi. Stavolta la festa è stata doppia, poichè con il successo di tappa è arrivata la riconquista della maglia di leader della classifica a punti. Mastica amaro il venezuelano Monsalve che, tratto in inganno da un’altimetria errata, aveva improntato tutta la tattica giornaliera ad un attacco su di uno strappo finale inesistente. E così il capoclassifica è rimasto il colombiano Corredor.

Foto copertina: la quarta vittoria di Guardini (Shane Goss/licoricegallery.com)

Quattro volte primo in sette tappe, due delle quali inadatte alle sue caratteristiche.
Questo è lo score inanellato dal sempre più sorprendente Andrea Guardini.
Allo stato delle cose non vale nemmeno avanzare dei dubbi sul valore degli avversari, perché con quattro vittorie su cinque volate disputate tutti i se e i ma non trovano terreno fertile.
Il ragazzo in maglia Farnese Vini – Neri sottoli ha dimostrato di avere i numeri, come già aveva fatto negli anni passati e, cosa ancora più importante, ha dimostrato di avere quella “fame” tipica dei cavalli di razza. Prova ne è che, appena finita la tappa, già guarda agli obiettivi futuri, “Lo so, sto facendo qualcosa di importante, e ormai che ci sono punto all’obiettivo grosso: cinque vittorie. Lo voglio fare per la squadra, che anche oggi ha lavorato per me quando ho visto che il finale non era impegnativo come sembrava sulla carta e lo voglio fare per il DS Giuliani, che ha promesso di smettere di fumare. Intanto chiudiamo il Malesia, poi penserò a Qatar e Oman, dove troverò una concorrenza più forte e dei tracciati anche più lunghi. Ma ormai che ci sono non posso fare a meno di pensarci. Sarà un banco di prova importante e ho voglia di fare bene anche là”.
La vittoria numero quattro ha permesso al veronese di rimpossessarsi della maglia azzurra, sfilandola al malese Manan, oggi non in giornata, arrivato “solo” 24° e ora distanziato in classifica di 14 punti.

La tappa odierna si è chiusa anche con un piccolo giallo, poichè il “Garibaldi” della gara malese indicava erroneamente l’arrivo della tappa in salita, cosa che ha ingolosito Monsalve desideroso di spodestare Corredor in classifica generale e tranquillizzato i team dei velocisti, che pensavano non ci fosse posto per loro nel finale. Queste due condizioni hanno di fatto autorizzato l’uscita della fuga di 8 coraggiosi: Adiq Othman (Drapac Professional Cycling Team), Deon Locke (Team Champion Systems), David McCann (Giant Kendra), Bradley Potgieter (MTN Qhubeka), Max Jenkins (United Healthcare Systems), Sea KeongLoh (Malaysian National Team), Kihong Yoo (Korea National Team) e l’italiano Manuele Caddeo (Colnago –CSF Inox), quest’ultimo molto attivo nei traguardi volanti.
Il piano Monsalve era chiaro: se la fuga va, la squadra rimane al coperto e nel finale “regolo i conti” in un testa a testa. Ma poi l’erronea segnalazione è stata scoperta e le squadre dei velocisti hanno preso il controllo delle operazioni con la Farnese Vini e il Team United Healthcare tra le più attive e con buona pace dei fuggitivi e di Monsalve.
L’epilogo è stato quello classico. I treni hanno cercato di portare nel miglior posizione possibile le proprie ruote veloci sul rettilineo finale e il buon Guardini ha messo tutti d’accordo regolando in una volata lunga 300m Robert Forster (United Healthcare) e Dene Rogers (Giant Kendra Pro Cycling)rispettivamente secondo e terzo).
La giornata di gloria della Farnese Vini – Neri sottoli si è completata con il 6° posto di Miyazawa e l’8° di Elia Favilli.

Mario Prato

30-01-2011

gennaio 30, 2011 by Redazione  
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LE TOUR DE LANGKAWI (Malesia)

Il tedesco Robert Forster (UnitedHealthcare Pro Cycling) si è imposto nell’ottava tappa, Kuala Pilah – Jasin, percorrendo 156,5 Km in 3h23′32″, alla media di 46,134 Km/h. Ha preceduto allo sprint il connazionale Schulze e il neozelandese Rogers. Miglior italiano Andrea Guardini (Farnese Vini-Neri Sotttoli), 4°. Il venezuelano Jonnatha Monsalve (Androni Giocattoli) passa in testa alla classifica, con 2″ sul colombiano Corredor e 21″ sull’ìtaliano Emanuele Sella (Androni Giocattoli).

GIRO DELLA PROVINCIA DI REGGIO CALABRIA – CHALLENGE CALABRIA
L’italiano Manuel Belletti (Colnago – CSF Inox) si è imposto nella terza ed ultima tappa, Pizzo Calabro – Reggio Calabria, percorrendo 171,9 Km in 4h29′42″, alla media di 38,242 Km/h. Ha preceduto allo sprint gli italiani Danilo Napolitano (Acqua & Sapone) e Sacha Modolo (Colnago – CSF Inox). Nella classifica finale si impone l’italiano Daniele Pietropolli (Lampre – ISD), con 6″ sul colombiano Serpa Perez e 9″ sull’italiano Daniel Oss (Liquigas-Cannondale).

LA TROPICALE AMISSA BONGO (Gabon)

L’eritreo Natnael Berhane si è imposto nella sesta ed ultima tappa, Owendo – Libreville, percorrendo 130 Km in 3h06′25″, alla media di 41,841 Km/h. Ha preceduto allo sprint il il francese Pineau e lo statunitense Bush Robert. In classifica si impone il francese Anthony Charteau (Europcar), con 4″ sul belga Cappelle e 7″ sul marocchino Jelloul.

TOUR OF WELLINGTON (Nuova Zelanda)

Il neozelandese Westley Gough (Subway Pro Cycling) si è imposto nella quinta ed ultima tappa, circuito di Wellington City, percorrendo 45 Km in 1h03′16″, alla media di 42,676 Km/h. Ha preceduto di 1″ gli australiani Earle e Norris. Nella classifica finale si impone il neozelandese George Bennet (Cardno Team).

VUELTA CICLISTA DE CHILE

L’italiano Filippo Fortin si è imposto nella quarta tappa, circuito di Antofagasta, percorrendo 125,5 km in 3h01’27″, alla media di 43,979 Km/h. Ha preceduto allo sprint il colombiano Roldan e il cileno Mansilla. Il cileno Marco Arriagada (T Banc – Skechers) conserva la testa della classifica con 9″ su Mansilla e 25″ sull’argentino Giacinti. Miglior italiano Sonny Colbrelli, 30° a 5′11″.

GRAN PRIX CYCLISTE LA MARSEILLAISE

Il francese Jérémy Roy (FDJ) si è imposto nella classica francese, percorrendo 139,7 Km in 3h30′55″, alla media di 39,740 Km/h. Ha preceduto di 2′38″ e 2′43″ i connazionali Georges e Feillu. Due italiani in gara, entrambi del Vacansoleil – DCM Procycling Team: Riccardo Riccò è 7° a 2′43″, Marco Marcato 54° a 8′34″.

SEI GIORNI DI BERLINO

Dopo la quarta serata comanda ancora la coppia australiana costituita da Leigh Howard e Cameron Meyer. Il loro vantaggio è di un giro sulla coppia tedesca Bartko-Kluge e su quella danese Rasmussen-Mørkøv

PIETROPOLLI INAUGURA IL CALABRIA

gennaio 29, 2011 by Redazione  
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Si è aperta all’insegna della Lampre e di Daniele Pietropolli la 61a edizione del Giro della Provincia di Reggio Calabria, da qualche edizione trasformatasi da classica in linea a corsa a tappe. Il finale della prima frazione è stato caratterizzato dal forcing della sua formazione che, nella figura di un già pimpante Damiano Cunego, ha selezionato il gruppo di testa sull’ascesa finale, in vetta alla quale è poi andato a segno un loro uomo, Daniele Pietropolli, già vincitore di questa corsa nel 2008.

Foto copertina: Pietropolli primo a Catanzaro (foto Bettini)

Si apre nel segno di Daniele Pietropolli il 61° Challenge Calabria, nuova denominazione del Giro della Provincia di Reggio Calabria e corsa d’apertura del calendario italiano a livello professionistico. Il veronese della Lampre-Farnese, già vincitore dell’edizione 2008 e terzo in quella del 2010, si è aggiudicato la prima tappa regolando in volata sull’impegnativo traguardo di Catanzaro, dopo 164,1 km, l’abruzzese Fabio Taborre (Acqua & Sapone) e il colombiano Josè Serpa (San Luis).
In questa stagione il Challenge Calabria si compone di tre tappe, una in meno rispetto alla passata edizione, e vede al via 13 squadre tra cui la Liquigas-Cannondale di Daniel Oss e Damiano Caruso e la Lampre-ISD che, oltre a Pietropolli, presenta anche Francesco Gavazzi, il neoacquisto Daniele Bertagnolli, il giovane Diego Ulissi – atteso al salto di qualità dopo l’ottima stagione scorsa – e soprattutto Damiano Cunego, che in questo 2011 ha scelto di preparare le classiche delle Ardenne correndo molto in Italia a differenza che in passato. Altri nomi di spicco sono quelli Danilo Napolitano, Francesco Failli e Cayetano Sarmiento dell’Acqua & Sapone, Francesco Ginanni e Josè Serpa dell’Androni, Manuel Belletti e Sacha Modolo della Colnago-CSF, Oscar Gatto e il 42enne Andrea Noè della Farnese Vini, Stefan Schumacher della Miche, Fortunato Baliani della D’Angelo & Antenucci e il basco Patxi Vila che rientra alle corse con la maglia della De Rosa dopo una lunga squalifica per doping.
La tappa, sostanzialmente pianeggiante prima degli ultimi 5 km in salita verso Catanzaro – non duri ma sufficienti per tagliare fuori i velocisti come avvenne al Giro 1996, quando a imporsi fu Pascal Hervè – è vissuta su una lunga fuga di Federico Rocchetti (De Rosa) e dell’ucraino Vitaly Kondrut (Lampre-ISD), evasi dal gruppo al km 30 fino a raggiungere un vantaggio superiore ai 10′; Liquigas, Androni e ISD si sono incaricate dell’inseguimento completato con successo proprio ai piedi dell’ascesa finale. E’ stata poi la Lampre, rimasta a ruota fino a quel momento data la presenza di Kondrut in fuga, a prendere il comando delle operazioni dapprima con un già brillante Cunego, che ha operato un forcing riducendo il gruppo di testa a una ventina di unità per poi farsi da parte a poco più di 1 km dall’arrivo, e poi con Ulissi; molto attivo anche Proni (Acqua & Sapone) nel lanciare il suo compagno Taborre e annullare un tentativo di Daniel Oss quando mancavano 500 metri ma è stato Gavazzi a lanciare la volata a Pietropolli che si è imposto nettamente davanti a Taborre e al colombiano Serpa (Androni), già in grande evidenza al Tour de San Luis; a seguire Baliani (D’Angelo & Antenucci), Caruso (Liquigas), un brillante Schumacher (Miche), Proni e staccati di 5” Gavazzi, il sorprendente sloveno Kerkez (Sava) e Oss a chiudere la top ten. Tra gli altri Vila è arrivato con un ritardo di 11”, Failli di 15, Ulissi e Sarmiento di 27 e Cunego di 33.
In classifica generale Pietropolli conduce grazie agli abbuoni con 4” su Taborre, 6″ su Serpa e 10″ su Baliani, Caruso, Schumacher, Proni e Gavazzi. Vista la sua condizione e la forza della Lampre dovrebbe riuscire a mantenere la maglia anche nella seconda tappa, 195,1 km movimentati da Soverato a Vibo Valentia con un’impegnativa salita che si conclude a 20 km dal traguardo.

Marco Salonna

GUARDINI…. E TRE!

gennaio 29, 2011 by Redazione  
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Terzo successo sulle strade malesi per Andrea Guardini, il velocista veneto che corre con la casacca della Farnese Vini – Neri Sottoli e che ha così mitigato la delusione per aver perso la maglia azzurra. Nulla cambia in una classifica “congelata” dal serrato controllo delle squadre degli sprinter.

Foto copertina: Guardini primo sul traguardo di Putrajaya (foto Shane Goss)

Con le tappe montane alle spalle il Tour de Langkawi 2011 è ritornato alla normalità, quella normalità che ha permesso al velocista della Farnese Vini – Neri Sottoli, Andrea Guardini, di scrivere per la terza volta in sei giorni il suo nome nell’albo d’oro della corsa malese.
Il successo odierno non è però bastato al veneto per conservare la maglia azzurra della classifica a punti, finita sulle spalle dell’idolo di casa Anuar Manan (Terengganu ProAsia Cycling), secondo al traguardo e molto attivo nella caccia ai traguardi intermedi.
Il terzo gradino del podio è stato invece occupato da un altro corridore in maglia Farnese Vini, il giapponese Takashi Miyazawa.
Lotta per la maglia della classifica a punti a parte, la tappa odierna è scorsa tranquilla, con una fuga di 6 che ha animato le fasi centrali e scatenato con il passare dei chilometri la bramosia delle squadre dei velocisti, intenzionati a rigiocarsi una tappa dopo 2 giorni di fatica in montagna.
Per quanto riguarda i piani alti della classifica nulla da segnalare, poichè sono sempre 2 i secondi che dividono i due contendenti. Inoltre, l’alta andatura del plotone non ha favorito colpi di mano da parte di ragazzi molto più a loro agio quando la strada guarda verso l’alto.
Con solo 4 tappe al termine e la lotta per la maglia azzurra nel vivo c’è il “rischio” che sia gli attacchi di Monsalve, sia le difese di Libardo Nino Corredor, si concludano con un nulla di fatto.

Mario Prato

29-01-2011

gennaio 29, 2011 by Redazione  
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LE TOUR DE LANGKAWI (Malesia)

L’italiano Andrea Guardini (Farnese Vini – Neri Sottolii) si è imposto anche nella settima tappa, Banting – Tampin, percorrendo 149,5 Km in 3h24′57″, alla media di 47,428 Km/h. Ha preceduto allo sprint il tedesco Förster e il neozelandese Rogers. Il colombiano Libardo Nino Corredor (LeTua Cycling Team) conserva la testa della classifica, con 2″ sul venezuelano Monsalve e 19″ sull’ìtaliano Emanuele Sella (Androni Giocattoli).

GIRO DELLA PROVINCIA DI REGGIO CALABRIA – CHALLENGE CALABRIA
L’italiano Oscar Gatto (Farnese Vini – Neri Sottoli) si è imposto nella seconda tappa, Soverato – Vibo Valentia, percorrendo 195,1 Km in 5h21′14″, alla media di 36,440 Km/h. Ha preceduto allo sprint gli italiani Daniel Oss (Liquigas-Cannondale) e Francesco Gavazzi (Lampre – ISD). L’italiano Daniele Pietropolli (Lampre – ISD) conserva la maglia di leader, con 6″ sul colombiano Serpa Perez e 9″ su Oss.

LA TROPICALE AMISSA BONGO (Gabon)
Il francese Yohann Gene (Europcar) si è imposto nella quinta tappa, Lambarene – Kango, percorrendo 149 Km in 3h29′12″, alla media di 42,734 Km/h. Ha preceduto allo sprint il connazionale Bouhanni e il belga Robert. Il francese Anthony Charteau (Europcar) conserva la testa della classifica, con 4″ sul belga Cappelle e 7″ sul marocchino Jelloul.

TOUR OF WELLINGTON (Nuova Zelanda)

L’australiano Nathan Earle (Genesys Wealth Advisers) si è imposto anche nella quarta tappa, circuito di Upper Hutt, percorrendo 120 Km in 2h45′34″, alla media di 43,487 Km/h. Ha preceduto i connazionali Hill (allo sprint) e Norris (di 1″). Il neozelandese George Bennet (Cardno Team) conserva la testa della classifica, con 38″ sull’australiano Lane e 52″ sul britannico Williamson

VUELTA CICLISTA DE CHILE

Il cileno Luis Mansilla (T Banc – Skechers) si è imposto nella terza tappa, circuito di Calama, percorrendo 121,4 km in 2h46’20″, alla media di 43,791 Km/h. Ha preceduto allo sprint i connazionali Marco Arriagada (T Banc – Skechers) e Cesario. Miglior italiano Sonny Colbrelli, 28° a 3′24″. Arriagada conserva la testa della classifica con 13″ su Mansilla e 25″ sull’argentino Giacinti. Miglior italiano Colbrelli, 30° a 5′11″.

SEI GIORNI DI BERLINO

Dopo la terza serata comanda la coppia australiana costituita da Leigh Howard e Cameron Meyer. Il loro vantaggio è di un giro sulla coppia tedesca Bartko-Kluge e su quella danese Rasmussen-Mørkøv

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