27-10-2010

ottobre 28, 2010 by Redazione  
Filed under Ordini d'arrivo

VOLTA A GUATEMALA
Il venezuelano Jose Contreras (Loteria Del Tachira) si è imposto nell’ottava tappa, Quetzaltenango – San Pedro, percorrendo 120 Km in 2h56′21″ alla media di 40,828 Km/h. Ha preceduto di 45″ il guatemalteco Hernandez e di 46″ il venezuelano Delegado. Il colombiano Juan Pablo Suarez (Epm-Une) è tornato in testa alla classifica, con 9″ e 30″ sui connazionali Baez e Colorado.

TOUR DU FASO
Il francese Cédric Chartier si è imposto nella sesta tappa, Kokologo – Boromo, percorrendo 128,9 Km in 3h20′21″ alla media di 38,602 Km/h. Ha preceduto allo sprint l’ivoriano Kante e il polacco Gucwa. Il francese Julien Schick (Team Reine Blanche) conserva la testa della corsa, con 1′17″ sul burkinese Ouedraogo e 1′49″ sul francese Leguay.

TOUR D’INDONESIA
Il russo Sergey Kudentsov (Polygon Sweet Nice) si è imposto nella quarta tappa, Pekalongan – Semarang, percorrendo 101,5 Km in 2h06′00″ alla media di 48,333 Km/h. Ha preceduto allo sprint il malaysiano Saleh e l’indonesiano Waseso. L’indonesiano Hari Fitrianto (Polygon Sweet Nice) ha conservato la maglia di leader, con 2″ sul connazionale Jaya e 11″ sull’olandese Nederlof.

26-10-2010

ottobre 27, 2010 by Redazione  
Filed under Ordini d'arrivo

VOLTA A GUATEMALA
Il colombiano Giovanny Baez (Epm-Une) si è imposto nella settima tappa, cronometro Salcajá – Mirador de Occidente, percorrendo 14 Km in 26′54″ alla media di 31,226 Km/h. Ha preceduto di 3″ e 7″ i connazionali Colorado e Suarez. Baez è il nuovo leader della generale, con 2″ su Suarez e 3″ su Colorado.

TOUR DU FASO
Il belga Laurent Mars si è imposto nella quinta tappa, Linoghin – Koupela, percorrendo 98,3 Km in 2h27′41″ alla media di 39,937 Km/h. Ha preceduto di 6″ il connazionale Premont e di 9″ il polacco Gucwa. Il francese Julien Schick (Team Reine Blanche) conserva la testa della corsa, con 1′17″ sul burkinese Ouedraogo e 1′44″ sul francese Leguay.

TOUR D’INDONESIA
L’indonesiano Fatahillah Abdullah (Pengprov Issi Daerah Istimewa Yogyakarta) si è imposto nella terza tappa, Cirebon – Pekalongan, percorrendo 136,4 Km in 3h07′23″ alla media di 43,675 Km/h. Ha preceduto allo sprint i connazionali Waseso e Rachmadani. L’indonesiano Hari Fitrianto (Polygon Sweet Nice) è il nuovo leader della generale, con 3″ e 4″ sui connazionali Jaya e Taufik.

KLUGE E BARTKO LANCIANO LA NUOVA STAGIONE DELLA PISTA

ottobre 26, 2010 by Redazione  
Filed under Giro di pista, News

Dopo il lungo letargo estivo, interrotto solo dalla seigiorni delle rose e dal mondiale juniores corso a Montichiari, riprende la stagione della pista, come da tradizione inagurata nel velodromo di Amsterdam. Sull’anello olandese i miglior sono stati i tedeschi Kluge e Bartko, già vincitori di questa seigiorni nella scorsa edizione.

Fotocopertina: Kluge e Bartko in azione nel velodromo di Amsterdam (www.gva.be)

Come da tradizione il primo appuntamento stagionale è stata la seigiorni di Amsterdam, giunta alla decima edizione, che si è confermata degna apertura del calendario invernale.
Una starting list di primordine ha dimostrato ancora una volta come siano i Paesi Bassi il luogo dove il ciclismo su pista si trova più a suo agio.
A vincere questo primo appuntamento è stata la coppia tedesca formata da Roger Kluge e Robert Bartko, campioni europei del madison, che così hanno confermana la vittoria ottenuta lo scorso anno nella capitale olandese.
Alle spalle dei tedeschi si è piazzata la coppia di casa, costituita da Léon Van Bon – una vecchia conoscenza del ciclismo su strada, ormai trapiantato stabilmente in pista – e da Danny Stam; al terzo posto, dopo essere stati al comando per 2 sere, si sono piazzati lo svizzero Franco Marvulli e dall’olandese Niki Terpstra.
Diamo ora un occhio al calendario di specialità che si presenta impoverito dalla cancellazione di diverse seigiorni: su tutte quella di Monaco, una delle più significative e prestigiose, che ha chiuso i battenti l’anno scorso per mancanza di fondi.
Buone notizie arrivano per il movimento italiano, con il gradito ritorno, dopo un anno di stop, della seigiorni di Cremona. Infine, si appresta ad un grande inverno anche il nuovo velodromo di Montichiari, inaugurato nel 2009, che accoglierà i campionati del mondo di paraciclismo (11-13 marzo 2011) e gare minori riservati ai pistard più giovani.
Scendendo nel dettaglio la prossima seigiorni sarà quella di Grenoble, in Francia, in calendario dal 28 ottobre al 2 novembre. Un mese più tardi toccherà a Gand, seguita a ruota da Zurigo e Apeldoorn, che ospiterà l’ultima gara del 2010. L’Epifania tutte le feste si porterà via e proprio il 6 gennaio 2011 il circo della seigiorni ripartirà da Rotterdam, nuovamente nei Paesi Bassi. Toccherà quindi e Brema e poi alla citata Cremona, dove si gareggerà nelle serate tra il 20 e il 25 gennaio. In febbraio la seigiorni farà tappa prima a Berlino e poi a Copenaghen, mentre l’ultima prova si disputerà dal 14 al 19 marzo a Tilburg, sempre sul suolo olandese.
Contemporaneamente agli ultimi appuntamenti stagionali si svolgerà la coppa del mondo di pista, articolata nei quattro appuntamenti di Melbourne, Calì, Pechino e Manchester, compresi nel periodo che andrà dal 2 dicembre 2010 al 20 febbraio 2011.
I Paesi Bassi organizzerano anche i campionati del mondo, che si svolgeranno ad Apeldoorn dal 23 al 27 Marzo.
Di rilievo, infine, saranno i campionati europei che si terranno a Pruszkòw (Polonia) dal 5 al 7 Novembre, poiché vi parteciperanno tutti i migliori atleti del settore, con la prospettiva delle qualificazione per le Olimpiadi di Londra del 2012.
La stagione è dunque partita con i migliori propositi. Ci auguriamo che gli atleti italiani, assenti ad Amsterdam, possano crescere a livello internazionale: il movimento tutto ne avrebbe bisogno per continuare il rilancio che la federazione sta cercando di dare alla specialità.

Matteo Colosio

25-10-2010

ottobre 26, 2010 by Redazione  
Filed under Ordini d'arrivo

VOLTA A GUATEMALA
Il colombiano Janier Alexis Acevedo (Orgullo Paisa-Indepo) si è imposto nella sesta tappa, Jalapa – La Eterna, percorrendo 128 Km in 3h23′01″ alla media di 37,829 Km/h. Ha preceduto i connazionali Muñoz (allo sprint) e Henao (di 55″). Il colombiano Juan Pablo Suárez (Epm-Une) conserva la testa della corsa, con 2″ sul venezuelano González e 5″ sul colombiano Colorado.

TOUR DU FASO
L’olandese Leander Schreurs si è imposto nella quarta tappa, Bani – Kaya, percorrendo 126,7 Km in 3h43′21″ alla media di 34,036 Km/h. Ha preceduto di 5″ il burkinese Ouedraogo e il camerunense N’gue. Il francese Julien Schick (Team Reine Blanche) è il nuovo capoclassifica, con 1′17″ su Ouedraogo e 1′44″ sul francese Leguay.

TOUR D’INDONESIA
L’indonesiano Muhammad Taufik (Pengprov Issi Daerah Istimewa Yogyakarta) si è imposto nella seconda tappa, Bandung – Cirebon, percorrendo 213 Km in 4h50′29″ alla media di 43,995 Km/h. Ha preceduto di 3″ il connazionale Burhanudin e di 12″ il russo Sergey Kudentsov (Polygon Sweet Nice), che conserva la maglia di leader con 6″ sugli indonesiani Jaya e Fitrianto.

1932 – IL GIRO DI PESENTI

ottobre 25, 2010 by Redazione  
Filed under 1932

Tappe mancanti: 2a e 13a
Della 3a tappa è presente la sola planimetria

1a


3a_p


4a


5a


6a


7a


8a


9a


10a


11a


12a

1931 – IL GIRO DI CAMUSSO

ottobre 25, 2010 by Redazione  
Filed under 1931

Prima edizione del Giro a prevedere l’assegnazione della Maglia Rosa.
Presenti l’altimetria della 5a tappa e parte delle planimetrie

ultime2


1-2-3a


4-6a


5a


1a parte


2a parte


3a parte


4a parte


5a parte

GIRINGIRO SUPERVADEMECUM

ottobre 24, 2010 by Redazione  
Filed under Approfondimenti

Dopo il Tour ecco aggiornato anche l’elenco delle località che la corsa rosa ha toccato in oltre cent’anni di onorata attività. Com’era logico aspettarsi, nonostante alcune “defezioni”, comanda Milano nel computo degli arrivi di tappa, seguita a debita distanza dalla capitale e da Napoli, a sua volta tallonata da Torino, che quest’anno accorcierà lo svantaggio sul capoluogo toscano. Una sola new entry va registrata, tra i traguardi parziali, nell’edizione 2010, con l’ingresso in lista di Macugnaga.

ARRIVI (numeri aggiornati al 2009, in grassetto le sedi di tappa 2010)

84 volte: Milano
46 volte: Roma
41 volte: Napoli
38 volte: Torino
30 volte: Firenze, Genova
21 volte: Bologna
20 volte: Trieste
18 volte: Bari, Verona
17 volte: Foggia, Pescara
16 volte: Brescia
15 volte: Trento
13 volte: Perugia, Potenza
12 volte: Bolzano, Campobasso, Forte dei Marmi, Montecatini Terme, Saint Vincent, San Marino (RSM)
11 volte: Arezzo, Cuneo, Rieti, Sanremo, Treviso
10 volte: Chieti, Cosenza, Mantova, Palermo
9 volte: Ancona, Ferrara, L’Aquila, Salerno, Terminillo, Udine, Venezia (due volte al Lido),
8 volte: Aprica, Bassano del Grappa, Forlì, Modena, Parma, Pisa, Rimini, Salsomaggiore Terme, San Pellegrino Terme, Teramo, Vicenza, Vittorio Veneto
7 volte: Benevento, Catania, Cesenatico, Fiuggi, Grosseto, Lanciano, Livorno, Lucca, Padova, Prato, Siena, Terni, Viareggio
6 volte: Alessandria, Bergamo, Campitello Matese, Como, La Spezia, Merano, Messina, Roccaraso, Selva di Valgardena, Taranto, Tre Cime di Lavaredo
5 volte: Ascoli Piceno, Bibione, Block Haus, Bormio, Catanzaro, Chianciano Terme, Cortina d’Ampezzo, Corvara in Badia, Matera, Monte Bondone, Orvieto, Pinerolo, Ravenna, Reggio Emilia, Riccione, Riva del Garda, Rovigo, Scanno, Sestriere, Sorrento, Sulmona, Vasto
4 volte: Agrigento, Alpe di Pampeago, Asiago, Asti, Auronzo di Cadore, Avellino, Caserta, Cremona, Frascati, Gorizia, Il Ciocco, Lecce, Lido di Camaiore, Lido di Jesolo, Macerata, Montevergine, Oropa, Passo Pordoi, Pesaro, Pistoia, Reggio Calabria, Santa Margherita Ligure, Savona, Sondrio, Terme Luigiane, Varazze, Varese
3 volte: Abano Terme, Abetone, Aosta, Arco, Arenzano, Assisi, Avezzano, Belluno, Bosco Chiesanuova, Briancon (FRA), Cagliari, Carrara, Casciana Terme, Cattolica, Cava de’ Tirreni, Cavalese, Cervia, Cesena, Faenza, Follonica, Francavilla al Mare, Frosinone, Gabicce Mare, Gardone Riviera, Gran Sasso d’Italia, Imperia, Lecco, Levico Terme, Locarno (CH), Loreto, Lumezzane, Maddaloni, Marina di Massa, Marina di Pietrasanta, Marostica, Meda, Mondovì, Monte Sirino, Monte Zoncolan, Novi Ligure, Passo dello Stelvio, Pavia, Peschici, Pieve di Cadore, Portoferraio, Rocca di Cambio, Rovereto, San Benedetto del Tronto, San Luca (Bologna), San Martino di Castrozza, Scarperia (Autodromo del Mugello), Senigallia, Sestri Levante, Taormina, Terracina, Urbino, Valle Varaita, Vesuvio, Viterbo
2 volte: Acqui Terme, Alba, Arabba, Arona, Arta Terme, Baselga di Pinè, Bellaria, Biandronno, Biella, Borgo Val di Taro, Busto Arsizio, Canazei, Carpegna, Carpi, Castelfranco Veneto, Castelgandolfo, Castrovillari, Cervinia, Città di Castello, Conegliano, Crotone, Diano Marina, Dobbiaco, Domodossola, Etna, Fabriano, Falzes, Fano, Fiorano Modenese, Folgaria, Formia, Gemona del Friuli, Imola, Iseo, Isernia, Laghi di Ganzirri (Messina), Lago Laceno, Langhirano, Latina, Lienz (A), Livigno, Lodi, Lubiana (SLO), Lugano (CH), Madesimo, Marmolada, Melfi, Milazzo, Mirandola, Moena, Montalcino, Monte Argentario (Porto Santo Stefano), Monte Generoso (Mendrisio – CH), Montecampione, Monviso, Nevegal (Belluno), Numana, Orta, Ortisei, Osimo, Ostuni, Passo del Tonale, Pejo Terme, Piacenza, Pila, Pinzolo, Plan de Corones, Pompei, Pontedera, Pordenone, Pratonevoso, Rodi Garganico, San Vincenzo, Sankt Moritz (CH), Sansepolcro, Sassari, Selvino, Silvi Marina, Siracusa, Spoleto, Strasburgo (FRA), Terme di Comano, Termoli, Tirano, Tivoli, Verbania, Vieste, Vigevano, Zingonia, Zoldo Alto
1 volta: Abbadia San Salvatore, Abbazia (CRO), Agropoli, Alassio, Alba Adriatica, Alleghe, Alpe di Siusi, Amsterdam (NL), Anagni, Andalo, Ans (Liegi – BEL), Arcore, Arosio, Arzignano, Asolo, Atene (GR), Aversa, Baia Domizia, Bardonecchia, Barletta, Barzio, Bezzecca, Bibbiena, Binago, Bitonto, Boario Terme, Bolsena, Bordighera, Borgo San Dalmazzo, Borgo Valsugana, Borgomanero, Bormio 2000, Borno, Bosa, Bra, Brentonico, Brindisi, Busseto, Caltanissetta, Camigliatello Silano, Campione d’Italia, Campo dei Fiori (Varese), Campotenese, Cannes (FRA), Cantù, Carovigno, Casale Monferrato, Cascia, Cascina, Casteggio, Castelfidardo, Castellammare di Stabia, Castiglione del Lago, Castrocaro Terme, Catanzaro Lido, Cecina, Cento, Chiavari, Chiavenna, Chiesa Valmalenco, Cittadella, Civitanova Marche, Civitella in Val di Chiana, Cles, Colli di San Fermo, Colonia (GER), Comacchio, Comerio, Contursi Terme, Corno alle Scale, Cortona, Courmayeur, Dalmine, Diamante, Dimaro, Dozza, Edolo, Erba, Esch sur Alzette (LUX), Falcade, Felino, Feltre, Fermo, Fiume (CRO), Folgarida, Foligno, Fondo Sarnonico, Fonte Cerreto (Gran Sasso), Foppolo, Formazza (Cascata del Toce), Fossano, Frabosa Soprana, Gallarate, Gatteo a Mare, Giffoni Valle Piana, Giulianova, Grado, Gressoney Saint Jean, Groningen (NL), Grossglockner (A), Gubbio, Hotton (BEL), Innsbruck (A), Inverigo, Ioanina (GR), Ischia, Jafferau (Bardonecchia), Jesi, Klangenfurt (A), Kranj (SLO), La Maddalena, La Thuile, Lago di Caldonazzo, Lago di Piediluco, Lainate, Lavagna, Lavarone, Legnago, Lenzerheide/Valbella (CH), Lerici, Les Deux Alpes (FRA), Leukerbad (CH), Lido degli Estensi, Lido delle Nazioni, Lido di Spina (Comacchio), Lignano Sabbiadoro, Limone Piemonte (Colle di Tenda), Limone Piemonte (Panice Soprana), Lissone, Loano, Longarone, Loreto Aprutino, Losanna (CH), Lucera, Lugo, Luino, Lussemburgo (LUX), Madonna del Ghisallo, Madonna di Campiglio, Malcesine, Maratea, Marcianise, Marcinelle (Charleroi – BEL), Marconia di Pisticci, Marina di Grosseto, Marina di Pisa, Marina di Ravenna, Marina Romea (Ravenna), Marotta, Mayrhofen (A), Mendrisio (CH), Merano 2000, Middelburg (NL), Mira, Modica, Mondragone, Monesi (Triora), Monte di Procida, Monte Grappa, Monte Maddalena (Brescia), Monte Petrano, Monte Pora, Monte Trebbio, Montebelluna, Montefiascone, Monteluco (Spoleto), Montenero (Livorno), Montepulciano, Montesano sulla Marcellana, Montevarchi, Monticello Brianza, Monza, Morbegno, Munster (GER), Nafpaktos (GR), Namur (BEL), Nettuno, Nicotera, Nizza (FR), Nola (C.I.S.), Novara, Olbia, Ozegna, Padula, Palazzolo sull’Oglio, Palinuro, Panicagliora, Paola, Parabiago, Passo del Bocco, Passo Furcia, Passo Lanciano, Passo Rolle, Passo San Pellegrino, Pedavena, Pescasseroli, Pescocostanzo, Pian dei Resinelli, Pian del Falco (Sestola), Piancavallo, Pieris (San Canzian d’Isonzo), Pietra Ligure, Pola (CRO), Policoro, Ponte di Legno, Pontoglio, Pontremoli, Porretta Terme, Porto Sant’Elpidio, Porto Recanati, Portorose (SLO), Portovenere, Prati di Tivo, Presolana, Rapallo, Ravello, Recanati, Recoaro Terme, Riese Pio X, Riolo Terme, Riomaggiore, Rivisondoli, Rocca di Papa, Rossano Veneto, Saas Fee (CH), Sacro Monte (Varese), Sala Consilina, Salice Terme, Salò, Saltara, San Donà di Piave, San Giacomo (Monti della Laga), San Giacomo di Roburent, San Giorgio del Sannio, San Romolo, San Severo, San Vendemiano, San Vigilio di Marebbe, Santa Maria Capua Vetere, Santa Maria del Cedro, Santuario di Vicoforte, Santuario Nostra Signora della Guardia, Sappada, Sapri, Sarezzo, Sarzana, Sassuolo, Sauze d’Oulx, Scalea, Schio, Sciacca, Sella Valsugana, Seraing (BEL), Serniga (Salò), Sion (CH), Sirmione, Sora, Sottomarina (Chioggia), Stradella, Superga, Susa, Tabiano Bagni (Salsomaggiore), Tarvisio, Teano, Todi, Torri del Vaiolet, Tortona, Tortoreto Lido, Trescore Balneario, Treviglio, Tropea, Turbigo, Uliveto Terme, Utrecht (NL), Valdobbiadene, Valenza, Valico del Vetriolo (Vetriolo Terme), Vallombrosa, Valmontone, Valnontey (Cogne), Val Senales, Varzi, Vercelli, Verviers (BEL), Vibo Valentia, Voghera.

DEBUTTANTI 2010

Macugnaga

PARTENZE (numeri aggiornati al 2009, in grassetto le sedi di tappa 2010)

3 volte: Brunico, Cefalù, Mestre, Pietrasanta, Savigliano
2 volte: Acquappesa Marina, Camaiore, Castiglione della Pescaia, Cesano Maderno, Ercolano, Misurina, Montesilvano Marina, Paestum, Predazzo, Racconigi, Rocca Pietore, Saluzzo, Soave, Villa San Giovanni, Villafranca Tirrena
1 volta: Agordo, Albese con Cassano, Amalfi, Amantea, Aulla, Bagnoli Irpino, Barberino del Mugello, Bardolino, Barumini, Belvedere Marittimo, Bled (SLO), Borgo a Mozzano, Bressanone, Broni, Cambiago, Campi Bisenzio, Canelli, Cannobio, Capannori, Capo d’Orlando, Caprera, Capua, Castellamonte, Castellana Grotte, Celano, Celle Ligure, Cellole, Cenate, Certosa di Pavia, Chieri, Città del Vaticano (CDV), Città Sant’Angelo, Civitavecchia, Clusone, Collecchio, Copertino, Corinaldo, Desenzano del Garda, Egna, Elefsina (GR), Empoli, Erbusco, Fidenza, Fiera di Primiero, Fornaci di Barga, Fossacesia, Gaeta, Garda, Ginevra (CH), Gradisca d’Isonzo, Grinzane Cavour, Idroscalo (Milano), Igea Marina, Lago Miseno, Lamporecchio, Larciano, Lauria, Legnano, Lenzerheide (CH), Madonna di Tirano*, Malè, Marina di San Vito Chietino, Marsala, Mentana, Mergozzo, Messolongi (GR), Metaponto, Mezzocorona, Mezzolombardo, Modigliana, Mondolfo, Mons (BEL), Montecarlo (MC), Montegrotto Terme (Terme Euganee), Montelibretti, Montella, Noto, Omegna, Orbetello, Palmi, Parenzo (CRO), Pergola, Perwez (BEL), Piamborno, Pienza, Pieve di Cento, Pizzo Calabro, Poggibonsi, Poggio di Sanremo, Polla, Pont Saint Martin, Pontida*, Porto Azzurro, Porto San Giorgio, Pozza di Fassa, Predappio, Reggello, Rio Marina, Rovato, Rovetta, Sala Baganza, Sampeyre, San Giorgio Piacentino, San Marcello Pistoiese, Santa Maria della Versa, Santarcangelo di Romagna, Sarnico, Saronno, Scalenghe, Scilla, Selva di Fasano, Seregno, Serravalle (RSM), Serravalle Scrivia, Sierre (CH), Sillian (A), Sinalunga, Solaria (Mazzin di Fassa), Solda, Spondigna (Sluderno)*, Telese Terme, Tempio Pausania, Terme La Calda (Latronico), Termeno, Trani, Urbania, Velden am Wörther See (A), Verres, Vestone, Vigo di Fassa, Villapiana Lido, Wanze (BEL).

*partenze d’emergenza, inserite all’ultimo minuto

DEBUTTANTI 2010

Piombino, Quarto dei Mille (Genova), Spilimbergo, Venaria Reale

LE “CITTA’ PERDUTE”

Roma 1912. Tappa interrotta per maltempo e sostituita, a fine giro, dal “Giro della Lombardia” (da non confondere con la classica di fine stagione).
Trieste 1946. Tappa interrotta a Pieris.
Salerno 1956. Tappa annullata per consentire ai corridori italiani di partecipare alle elezioni.
Moena 1962. Traguardo anticipato al Passo Rolle (maltempo).
Solda 1965. Traguardo anticipato al Passo dello Stelvio (maltempo).
Milano 1967. Prologo annullato per manifestazione di piazza.
Marmolada 1969. Tappa interrotta dopo pochi chilometri per maltempo.
Brescia 1983. Prologo annullato per manifestazione di piazza.
Colle Don Bosco 1988. Tappa interrotta e annullata a 1,5 Km dall’arrivo per manifestazione di piazza.
Santa Caterina Valfurva 1989. Tappa non disputata (maltempo)
Briancon 1995. Traguardo anticipato al Pontechianale (maltempo).
Sant’Anna di Vinadio 2001. Tappa non disputata (protesta corridori).
Plan de Corones 2006. Traguardo anticipato al Passo Furcia (maltempo).

PARTENZE ASSOLUTE (aggiornate al 2010)

41 volte: Milano
4 volte: Palermo, Roma
3 volte: Genova, Venezia (1 volta da Mestre, 2 dal Lido)
2 volte: Lecce, Torino
1 volta: Agrigento, Amsterdam (NL), Atene (GRE), Bari, Bologna, Bolzano, Brescia, Campione d’Italia, Caprera, Catania, Città del Vaticano (CDV), Firenze, Garda, Groningen (NL), Isola d’Elba (Porto Azzurro), Lucca, Messina, Monte di Procida, Montecarlo (MC), Napoli, Nizza (FRA), Olbia, Perugia, Pescara, Reggio Calabria, Saint Vincent, San Marino (RSM), San Pellegrino Terme, Sanremo, Seraing (BEL), Taormina, Trieste, Urbino, Verona, Verviers (BEL).

ARRIVI ASSOLUTI (aggiornate al 2010)

74 volte: Milano
3 volte: Roma, Verona
2 volte: Firenze, Trieste
1 volta: Bolzano, Lucca, Merano, Monza, Napoli, Passo dello Stelvio, Saint Vincent, Torino, Udine, Vittorio Veneto

24-10-2010

ottobre 24, 2010 by Redazione  
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JAPAN CUP

L’irlandese Daniel Martin (Garmin – Transitions) si è imposto nella corsa giapponese, percorrendo 151,3 Km in 4h02′28″, alla media di 37,440 Km/h. Ha preceduto di 57″ l’australiano McDonald e il giapponese Hatanaka. Due gli italini in gara: Luca Mazzanti (Team Katusha), si è piazzato 10° a 57″, Cristiano Salerno (De Rosa – Stac Plastic), 20° a 2′24″.

VOLTA CICLISTICA DE SAO PAULO (Brasile)
Il brasiliano Antonio Nascimento (GRCE Memorial/Pref Santos/Giant) si è imposto nella nona ed ultima tappa, Jundiaí – São Paulo, percorrendo 50 Km in 1h05′21″ alla media di 45,906 Km/h. Ha preceduto di 2″ gli argentini Chamorro e Borrajo. Il brasiliano Gregory Panizo (Clube DataRo de Ciclismo) si impone in classifica con 54″ e 59″ sui connazionali Nazaret e Seabra.

VOLTA A GUATEMALA
Il colombiano Alejandro Ramirez (Orgullo Paisa-Indeportes) si è imposto nella quinta tappa, Posada del Quetzal – Jalapa, percorrendo 137 Km in 3h42′25″ alla media di 36,957 Km/h. Ha preceduto di 27″ il venezuelano González e il colombiano Juan Pablo Suárez (Epm-Une), che conserva la testa della corsa, con 2″ sul venezuelano González e 5″ sul colombiano Colorado.

TOUR DU FASO
Il belga Jérémy Burton (Lotto – Bodysol) si è imposto nella terza tappa, Kaya – Dori, percorrendo 165,3 Km in 4h22′31″ alla media di 37,780 Km/h. Ha preceduto allo sprint il francese Schick e di 6″ il belga Christophe Prémont (Lotto – Bodysol), nuovo capoclassifica davanti al francese Schick e al burkinese Ouedraogo.

TOUR DU SEOUL

Il coreano Chan Jae Jang si è imposto nella terza ed ultima tappa, Kintex – Seoul. Ha preceduto allo sprint il tedesco Weissinger e l’iraniano Nateghi. Il polacco Tomasz Marczynski (CCC Polsat Polkowice) si è imposto in classifica con 11″ sul sudcoreano Gu Jang e 1′42″ sul tedesco Geschke.

VUELTA CHIHUAHUA CRITERIUM INTERNATIONAL

Il kazako Alexandre Vinokourov (Astana) si è imposto nella corsa messicana. Ha preceduto il lussemburghese Andy Schleck e lo spagnolo Samuel Sanchez.

TOUR D’INDONESIA
La formazione Polygon Sweet Nice si è imposta nella prima tappa, cronometro a squadre di Jakarta, percorrendo 12 Km in 15′53″ alla media di 45,330 Km/h. Ha preceduto di 8″ la CCN Sportswear e di 19″ la Eddy Hollands Bicycle Services. Primo leader della classifica è il russo Sergey Kudentsov (Polygon), davanti agl iindonesiani Matnur e Fitrianto.

23-10-2010

ottobre 24, 2010 by Redazione  
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VOLTA CICLISTICA DE SAO PAULO (Brasile)
Il brasiliano Gregory Panizo (Clube DataRo de Ciclismo) si è imposto nell’ottava tappa, Pindamonhangaba – Campos do Jordão, percorrendo 62 Km in 1h45′57″ alla media di 35,111 Km/h. Ha preceduto di 1′15″ e 1′17″ i connazionali Seabra e Morandi. Panizo è il nuovo leader della classifica, con 54″ e 59″ sui connazionali Nazaret e Seabra.

VOLTA A GUATEMALA
Il colombiano Rafael Montiel (Orgullo Paisa-Indeportes) si è imposto nella quarta tappa, Salamá – Cobán, percorrendo 95 Km in 2h49′52″ alla media di 33,556 Km/h. Ha preceduto di 39″ il connazionale Henao Montoya e il venezuelano García Rincon. Il colombiano Juan Pablo Suárez (Epm-Une) conserva la testa della corsa, con 2″ sul venezuelano Gonzalez e sul colombiano Colorado.

TOUR DU FASO
Il polacco Zbigniew Gucwa si è imposto nella seconda tappa, Yako – Ziniaré, percorrendo 141,5 Km in 3h39′59″ alla media di 38,594 Km/h. Ha preceduto allo sprint il burkinese Ouedraogo e il belga Laurent Mars, nuovo capoclassifica con lo stesso tempo dell’olandese Van Agtmaal e 6″ sul francese Soula.

TOUR DU SEOUL

Il coreano Chan Jae Jang si è imposto nella seconda tappa, Peace Dam – Union Bridge, percorrendo 186,1 Km in 4h23′02″ alla media di 42,451 Km/h. Ha preceduto allo sprint i tedeschi Weissinger e Janorschke. Il polacco Tomasz Marczynski (CCC Polsat Polkowice) conserva la testa della corsa con 11″ sul sudcoreano Gu Jang e 1′42″ sul tedesco Geschke.

TOUR OF TAIHU LAKE

L’australiano David Kemp (Fly V Australia) si è imposto nella corsa cinese percorrendo 188 Km in 4h24′49″ alla media di 42,595 Km/h. Ha preceduto di 2″ il cinese Yang e l’ucraino Hrechyn.

6 GIORNI DI AMSTERDAM
Vittoria finale della a coppia costituita dai tedeschi Roger Kluge e Robert Bartko. Secondi gli olandesi Stam – Van Bon, terza la coppia svizzero-olandese Marvulli-Terpstra.

BENVENUTO GIRO PER CAMOSCI

ottobre 23, 2010 by Redazione  
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Montevergine di Mercogliano, Etna, Grossglockner, Monte Zoncolan, Gardeccia, Nevegal (in cronoscalata), Macugnaga e Sestriere: saranno addirittura 8 i traguardi in quota del Giro d’Italia 2011, edizione che, a livello di bilanciamento salite – cronometro ricalca in larga parte l’edizione 2010. L’unica cronometro per specialisti sarà infatti quella conclusiva, 32,8 km con partenza da Piazza Castello a Milano e arrivo in Piazza del Duomo. Andiamo ad analizzare più nel dettaglio le 21 tappe del Giro presentato oggi a Torino e che vedrà impegnati i corridori dal 7 al 29 maggio del prossimo anno.

Foto copertina e gallery di Giuseppe de Socio

3496 km, 17 regioni toccate, 8 arrivi in salita, una cronometro a squadre, una cronoscalata, una crono individuale per specialisti, 24.000 metri circa di dislivello complessivo. Questo il Giro 2011 in dati, fermo restando che è noto come, di fatto, il tracciato non sia da ritenersi definitivo fino a pochi giorni prima della partenza, con tappe che possono essere soggette anche a cambiamenti radicali (si pensi alla Cuneo – Pinerolo dell’edizione 2009). Dati che già lasciano intuire quanto un’analisi più attenta del percorso rende più che evidente: anche quello del prossimo anno sarà un Giro d’Italia cucito su misura agli scalatori puri, che avranno a disposizione un’ampia gamma di terreni su cui prendere margine in vista dell’unica vera crono, collocata all’ultimo giorno di gara. Un Giro che ricalca molto da vicino il canovaccio della passata edizione, con molte montagne, un’unica cronometro per specialisti in chiusura, una cronoscalata – ancorché di caratteristiche molto differenti – e una cronosquadre nelle battute iniziali (lo scorso anno al quarto giorno di gara, questa volta in apertura).
Proprio la prova più amata dagli sponsor aprirà, il 7 maggio, l’edizione numero 94 della Corsa Rosa, su un tracciato di 21,5 km dalla Venaria Reale al cuore di Torino. Preannunciando quello che sarà forse il principale difetto del tracciato, il Giro conoscerà subito lo stress del trasferimento, quando i corridori raggiungeranno Alba per la partenza della 2a tappa, una delle più lunghe (242 km), con epilogo a Parma. Sarà questa una delle frazioni più agevoli delle tre settimane sotto il profilo altimetrico, nonché una delle più ghiotte occasioni per le ruote veloci del gruppo, che sin dal giorno successivo dovranno fare i conti con le velleità dei finisseur. Tanto la Reggio Emilia – Rapallo quanto la Quarto – Livorno, con gli strappi rispettivamente di Madonna delle Grazie e Montenero nel finale, potrebbero infatti essere preda di qualche coraggioso, con la prima decisamente più indiziata della seconda.
Pressoché impossibile pensare invece di assistere ad uno sprint a ranghi compatti ad Orvieto, nella 5a tappa, quando un tratto di sterrato e 3 GPM nella seconda metà, ultimo dei quali il Valico di Monte Nibbio, restringeranno il campo dei pretendenti al successo già prima dello strappo verso il traguardo umbro. Insidioso anche il finale della Orvieto – Fiuggi Terme del giorno successivo, tappa che precederà il primo arrivo in salita del Giro 2011, ai 1260 metri di Montevergine di Mercogliano. Un’ascesa che comunque mai, nelle sue precedenti apparizioni alla Corsa Rosa, ha generato grossa selezione, e che il prossimo anno giungerà per di più al termine di una tappa di appena 100 km – la più corta del Giro -, inasprita in precedenza dal solo Monte Taburno, a 65 km circa dal termine.
Ben più selettivo si preannuncia invece il secondo traguardo in quota, quello posto, all’indomani della facile Sapri – Tropea di sabato 14 maggio (attenzione però ad una lieve pendenza nel finale), al Rifugio Sapienza, alle pendici dell’Etna, dopo 159 km con partenza da Messina. L’ascesa finale, dal versante di Nicolosi, sarà preceduta da un’altra scalata al vulcano, questa volta fino al Rifugio Citelli, salendo da Linguaglossa.
Il successivo giorno di riposo servirà a trasferire la carovana in Molise, a Termoli, da cui prenderà le mosse la facile frazione diretta a Teramo, dove la lieve pendenza del finale non dovrebbe precludere ai velocisti la possibilità di giocarsi il traguardo parziale. Schiacciata fra quella di Teramo e un’altra frazione destinata agli sprinter, la Castelfidardo – Ravenna, i corridori troveranno, mercoledì 18 maggio, la tappa più accidentata del Giro, ben più di quanto non dicano i 4 GPM in programma. I 160 km da Tortoreto Lido a Castelfidardo, unica sede d’arrivo che avrà il privilegio di ospitare anche la successiva partenza, presentano infatti almeno una decina di strappi significativi, incluso quello che porterà sul traguardo marchigiano.
Con il già citato arrivo per velocisti a Ravenna si chiuderà di fatto una prima metà di Giro nervosa, e se ne aprirà una seconda, anticipata da un maxitrasferimento a Spilimbergo, marcatamente favorevole agli uomini della montagna. I grimpeur troveranno terreno fertile già venerdì 20 maggio, quando la 13a tappa sconfinerà in Austria, per raggiungere il traguardo del Grossglockner, posto a 1908 metri di quota, al termine del troncone più impegnativo della salita. Una giornata significativa, ma il cui peso rischia di scomparire di fronte alle cavalcate titaniche delle due frazioni successive. Sabato 21 maggio, i passi di Monte Croce Comelico, Sant’Antonio e Mauria precederanno infatti la tanto attesa accoppiata Monte Crostis – Monte Zoncolan, entrambi dai versanti più letali. Una tappa che potrebbe riscrivere radicalmente la classifica e generare fra i big dei distacchi che ora come ora risultano assai difficili da prevedere; per averne un’idea, si prendano quelli del 2010, e si pensi a come sarebbero potuti variare (a parità di condotta tattica, naturalmente) se prima dello Zoncolan vi fosse stato un mostro di 15 km e mezzo al 9% di pendenza media, seguito da un tratto di altopiano in sterrato.
Non solo, ma la sfiancante maratona in alta montagna della 14a tappa renderà ancor più aspri gli ostacoli proposti dalla frazione successiva: 230 km da Conegliano al Rifugio Gardeccia, scalando Piancavallo, Passo di Sant’Osvaldo (non segnalato come GPM), Forcella Cibiana, Passo Giau e Marmolada prima dell’erta finale, tanto breve quanto ripida. Una tappa che potrebbe invogliare i più coraggiosi (o semplicemente gli atleti usciti meno distrutti degli altri dalla frazione precedente) ad attaccare anche da lontano, con più punti (almeno le ultime tre salite) che si prestano ad inscenare offensive importanti.
Il secondo ed ultimo riposo farà da prologo al sesto arrivo in quota, quello previsto per i 12,7 km della cronoscalata Belluno – Nevegal. Ascesa decisamente più adatta ad una prova di questo genere rispetto alle pendenze proibitive di Plan de Corones, nonché indubbiamente più alla portata di chi del termine “cronoscalata” predilige la prima metà. Sarà invece tappa da fughe, in virtù delle pedalabili scalate ai passi del Tonale e dell’Aprica, la Feltre – Sondrio dell’indomani, la frazione più lunga della Corsa Rosa con i suoi 246 km, animata anche da uno strappo nel finale.
Il Passo di Ganda, posto a 30 km dal traguardo di San Pellegrino Terme, sarà il piatto forte della 18a tappa, anche se riesce difficile pensare che qualche uomo di classifica voglia avventurarsi in un’offensiva alla vigilia degli ultimi due arrivi in quota. Tanto più che, se quello di Macugnaga sembra prestarsi ad un finale allargato a tutti i big, quello di Sestriere, di per sé non molto più impegnativo, sarà invece posto al termine di una frazione lunghissima (242 km), e sarà soprattutto preceduto dall’ultimo mostro del Giro, il Colle delle Finestre, che dopo 6 anni farà il suo ritorno sulle strade rosa. Probabile che, dopo tutte queste asperità, il Giro sia già ampiamente deciso; se così non fosse, ultimo ed inappellabile giudice sarà il cronometro, arbitro della prova contro il tempo conclusiva di Milano, con partenza da Piazza Castello e arrivo in Piazza del Duomo, dopo 32,8 km che rappresenteranno l’unica vera frazione dedicata ai re della specialità.
Un Giro dunque in perfetto stile Zomegnan: tante salite, molti arrivi in salita, grossa attenzione al lato spettacolare, anche talvolta a scapito dell’equilibrio complessivo (non avremmo certamente gridato allo scandalo se la crono finale avesse misurato qualche chilometro in più, o se da qualche parte fosse stata infilata un’altra prova contro il tempo, anche di modesta lunghezza). Un tracciato che ci sentiamo comunque di promuovere pienamente, malgrado qualche trasferimento di troppo, e il concreto rischio che, in caso di netta superiorità di un corridore sugli altri, il nome del vincitore possa già risultare definito dal trittico alpino della seconda settimana. Nuove L’Aquila permettendo, ovviamente.

Matteo Novarini

IMMAGINI “SFUSE” DALLA PRESENTAZIONE

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