26-09-2010

settembre 27, 2010 by Redazione  
Filed under Ordini d'arrivo

GIRO DELLA TOSCANA

L’italiano Daniele Bennati (Liquigas-Doimo) si è imposto nella corsa toscana, percorrendo 196,3 Km in 4h59′00”, alla media di 39.391 Km/h. Ha preceduto allo sprint l’italiano Marco Marcato (Vacansoleil Pro Cycling Team) e lo statunitense Fairly.

TOUR DE VENDÉE

Lo spagnolo Koldo Fernandez De Larrea (Euskaltel – Euskadi) si è imposto nella corsa francese, percorrendo 206 Km in 4h44′07”, alla media di 43,503 Km/h. Ha preceduto allo sprint l’italiano Davide Appollonio (Cervélo Test Team) e il francese Hivert.

TOUR DU GÉVAUDAN LANGUEDOC-ROUSSILLON

Il francese Jérôme Coppel (Saur-Sojasun) si è imposto nella seconda ed ultima tappa, Marvejols – Mende-Montée Jalabert, percorrendo 134 Km in 3h23′28″, alla media di 39,515 Km/h. Ha preceduto di 19″ il connazionale Levarlet e di 21″ l’olandese Kelderman. Coppel si è imposto nella classifica finale con 19″ su Levarlet e 1′06″ su Kelderman.

VIVIANI, UNO SPRINT PER PANTANI

settembre 26, 2010 by Redazione  
Filed under News

È stato il veneto Elia Viviani a fare sua la settima edizione della gara intitolata al Pirata, negando il successo al colombiano Serpa e soprattutto a Manuel Belletti, che ci teneva molto a bissare il successo ottenuto al Giro, arrivando proprio sul medesimo traguardo di Cesenatico. Era inevitabile una simile conclusione poiché il Memorial Pantani da qualche edizione si è “venduto” ai velocisti, dopo aver traslocato il finale di gara dai colli cesenati alla riviera romagnola ed essersi epurato di diverse difficoltà. Lo strappo di Pontevecchio, da ripetere tre volte, era troppo lontano dalle fasi calde per permettere una selezione in corsa, nonostante qualcuno abbia tentato di sfruttarlo per smuovere le acque a proprio vantaggio: davanti è sempre rimasto il gruppetto di 26 attaccanti partito al 29° Km e nel quale viaggiavano, tra l’altro, alcuni sprinter, che poi sono riusciti a metter la loro ruota davanti a quella dei compagni d’avventura.

Foto copertina: Elia Viviani si impone a Cesenatico nel Memorial Marco Pantani (foto Bettini)

Terzo successo stagionale per Elia Viviani che si impone nel Memorial Pantani, per la prima volta dal 2004 disputato a fine settembre e non più subito dopo il Giro d’Italia come era avvenuto negli anni precedenti. Il 21enne neopro della Liquigas, indubbiamente uno tra i velocisti più promettenti nel panorama nazionale, si è imposto sul traguardo di Cesenatico davanti al colombiano Serpa (Androni) e all’idolo di casa Belletti (CSF), che non è riuscito a bissare il successo ottenuto al Giro proprio a Cesenatico.
Il percorso in verità non era uno di quelli che avrebbe strizzato l’occhio al Pirata, 183 km con il non durissimo strappo di Pontevecchio da ripetere per 3 volte e il finale in un circuito pianeggiante da ripetere 4 volte. Come di consueto nella prima fase ci sono stati scatti e controscatti ed è stato proprio Viviani, al km 29, a dare il via all’azione decisiva insieme a Carrara (Vacansoleil). Sui due si sono in seguito portati Montaguti (De Rosa), Dall’Antonia (Liquigas), Pietropolli e Ponzi (Lampre), De Negri e l’australiano Clarke (ISD), Belletti, Modolo, Frapporti e Marangoni (CSF), Tizza e il colombiano Tamayo (Carmiooro), Donati e Proni (Acqua&Sapone), Fumagalli (Ceramica Flaminia), Bertolini, Solari e il colombiano Serpa (Androni), Marcato e l’olandese Hoogerland (Vacansoleil), Muto (Miche), D’Angelo (CDC-Cavaliere), lo statunitense Fairly (Garmin) e l’ucraino Starchyk (Amore & Vita).
Il gruppo, nel quale erano rimasti tra gli altri Bertagnolli, Sella, Francesco Masciarelli e Riccò (che esordiva con la maglia della Vacansoleil), ha inizialmente inseguito con accanimento i 26 battistrada ma ha in seguito alzato bandiera bianca, tanto da venire fermato nel finale dalla giuria: davanti è stato Hoogerland, come sempre combattivo ai massimi livelli, a tentare di andarsene lungo la prima ascesa di Pontevecchio rimanendo solo al comando per una trentina di km. La sua azione non ha sortito alcun effetto, se non quello di far staccare Modolo, Clarke, Tamayo e D’Angelo, lasciando dunque 22 corridori a giocarsi il successo.
Hoogerland è stato ripreso all’inizio del circuito finale e, a quel punto, è stata la CSF a prendere il comando delle operazioni con Marangoni e Frapporti a tirare ininterrottamente per favorire la volata di Belletti fino all’ultimo chilometro e il solo Pietropolli a tentare uno scatto senza esito quando mancavano 10 km; proprio Belletti ha lanciato lo sprint ma è partito forse troppo lungo, venendo rimontato dapprima da Viviani, ben spalleggiato nel finale da Dall’Antonia, e poi da Serpa, sempre a suo agio sulle strade romagnole. Quarto è giunto Marcato davanti a De Negri, Montaguti, Proni, Fumagalli, Muto e Starchyk che ha chiuso la top ten.
Domani si replica con il Giro di Toscana che, oltre ai protagonisti del Memorial Pantani, vedrà al via anche Bennati, Scarponi, Cunego (alla sua ultima corsa stagionale) e il recente vincitore del GP Industria e Commercio a Prato Ulissi.

Marco Salonna

25-09-2010

settembre 26, 2010 by Redazione  
Filed under Ordini d'arrivo

MEMORIAL MARCO PANTANI

L’italiano Elia Viviani (Liquigas-Doimo) si è imposto nella corsa romagnola, percorrendo 183,7 Km in 4h23′31”, alla media di 41,826 Km/h. Ha preceduto allo sprint il colombiano Serpa Perez e l’italiano Manuel Belletti (Colnago – CSF Inox).

TOUR DU GÉVAUDAN LANGUEDOC-ROUSSILLON

Il francese Guillaume Levarlet (Saur-Sojasun) si è imposto nella prima tappa, Ispagnac Quézac – L’Esperou, percorrendo 162 Km in 4h22′57”, alla media di 36,965 Km/h. Ha preceduto allo sprint il connazionale Coppel e di 45″ l’olandese Kelderman

PRAGA – KARLOVY VARY – PRAGA

Il tedesco Andreas Schillinger (Team NetApp) si è imposto nella corsa ceca, percorrendo 268 Km in 6h52′05″, alla media di 36,021 Km/h. Ha preceduto di 1″ il connazionale Schäfer e il ceco Konig.

24-09-2010

settembre 25, 2010 by Redazione  
Filed under Ordini d'arrivo

TOUR DU GÉVAUDAN LANGUEDOC-ROUSSILLON

La formazione francese Team Vulco – Vélo Club Vaulx en Velin si è imposta nel prologo a squadre, circuito di Mende, percorrendo 1,3 Km in 1′33”, alla media di 50,32 Km/h. Ha preceduto di 14 centesimi la spagnola Orbea e di 1″ la francese Vélo Club La Pomme-Marseille.
Il prologo non era valido per la classifica generale.

22-09-2010

settembre 22, 2010 by Redazione  
Filed under Ordini d'arrivo

OMLOOP VAN HET HOUTLAND LICHTERVELDE

L’olandese Stefan Van Dijk (Verandas Willems) si è imposto nella corsa belga, percorrendo 191,4 Km in 4h19′46″, alla media di 44,209 Km/h. Ha preceduto allo sprint il connazionale Van Hummel e il britannico Blythe. Tre gli italiani in gara: Alessandro Ballan (BMC Racing Team) 106° a 35″, Cesare Benedetti (Team Netapp) 108°, Mauro Santambrogio (BMC Racing Team) 113°.

PROMOSSI E BOCCIATI DELLA VUELTA FIRMATA NIBALI

settembre 21, 2010 by Redazione  
Filed under Approfondimenti

Si è conclusa un’ edizione della Vuelta che ha finalmente visto il successo ‘fuori casa’ di un italiano in una grande corsa a tappe, a vent’anni dall’ultimo trionfo azzurro in terra spagnola e a dodici anni da quello del Pirata sulle strade della Grand Boucle. Dopo il podio del Giro, Nibali fa sua la corsa iberica grazie ad una bellissima prestazione sulle aspre rampe della Bola del Mundo.

Foto copertina: il podio della Vuelta 2010 (foto Bettini)

Vincenzo Nibali. Dobbiamo tutti essere grati a questo ragazzo siciliano che ha saputo interpretare questa Vuelta con il piglio dei grandi corridori da corse a tappe. Fin troppo generoso nella prima settimana di gara, è riuscito a rimanere lucido nei tanti momenti di difficoltà che lo hanno messo alla prova, specialmente quando la strada si impennava e diventava terreno ideale per gli specialisti dell’arrampicata. Podio al Giro, vittoria alla Vuelta nello stesso anno certificano la qualità cristallina di questo corridore. Il successo nel prossimo Tour non è più un’utopia. Voto: 10.

Ezequiel Mosquera. Lo scalatore spagnolo ha programmato la sua stagione interamente sulla Vuelta, presentandosi in perfette condizioni di forma come mai gli era accaduto in passato. Più volte ha fatto vacillare la maglia di leader di Nibali, senza però dar mai l’impressione di poter assestare il colpo di grazia. Anche sul suo terreno preferito non è riuscito a fare quella differenza che tutti i commentatori sportivi spagnoli si aspettavano. L’età ormai avanzata difficilmente gli consentirà di coronare il sogno della sua carriera, tuttavia rimarranno alla sua portata le tappe di montagna delle future edizioni. Voto: 8,5.

Peter Velits. La vera sorpresa della Vuelta. Ottimo cronoman, si è difeso caparbiamente sulle tante salite che hanno caratterizzato anche quest’anno la corsa spagnola. E’ stato capace di battere perfino Cancellara nella corsa contro il tempo. Il giovane atleta della Columbia saprà senz’altro togliersi grandi soddisfazioni al Tour de France, dove l’attitudine per la cronometro risulta molto più determinante rispetto agli altri Grandi Giri. Voto: 8.

Joaquim Rodriguez. L’uscita dalla Caisse d’Epargne capitanata dall’ex “embatido” Valverde evidentemente gli ha giovato, tant’è che si è scoperto corridore da Grandi Giri a quasi trentadue anni suonati. Quasi insuperabile quando le salite presentano una media lunghezza e con pendenze molto impegnative, non risulta più così competitivo là dove la montagna non possiede queste caratteristiche. Disastrose le sue prove contro il tempo, durante le quali i suoi 48 kg non lo favoriscono come invece avviene sui percorsi dove la forza di gravità è determinante. Voto: 7,5.

Frank Schleck, Carlos Sastre, Xavier Tondo. Partiti con intenti bellicosi, hanno dovuto alzare bandiera bianca man mano che i distacchi dai primi tre di classifica aumentavano. Questi atleti hanno avuto almeno il merito di aver provato a far saltare il banco con tentativi di fuga a lunga distanza, mai coronati neppure con una vittoria di tappa che avrebbe dato un senso alla loro partecipazione. Voto: 5.

Mark Cavendish, Tyler Farrar. La preparazione in vista del Mondiale è andata per il meglio. Se le rispettive squadre sapranno tamponare i numerosi tentativi, che sicuramente contrassegneranno gli ultimi giri del circuito iridato, si giocheranno le loro carte, ovviamente allo sprint. Voto: 9.

Philippe Gilbert. Come l’anno scorso ha raggiunto il massimo della condizione sul finire della stagione. A dispetto del 2009, tuttavia, ha preso parte alla Vuelta per affinare la forma. Ha vinto due tappe, con altrettante splendide azioni, ma a Melbourne i suoi avversari non gli renderanno la vita facile, specialmente i padroni di casa australiani. Voto: 8,5.

Francesco Gandolfi

ALMANACCO DEL DOPO TAPPA: QUI MADRID

settembre 20, 2010 by Redazione  
Filed under Approfondimenti

Anche durante la Vuelta ilciclismo.it vi proporrà il giornaliero almanacco – contenitore, con la rassegna stampa, i commenti dei tifosi (in arrivo un tifoso d’eccezione), le previsioni del tempo e la presentazione della tappa che verrà.

Foto copertina: il palazzo reale di Madrid (www.oxfam.org.uk)

PROCESSO ALLA TAPPA
Ecco le impressioni degli appassionati di ciclismo, gente che le corse non le segue solo davanti alla tv, ma le vive sia andando ad applaudire i campioni lungo le strade, sia ricalcando le stesse rotte e sudando in sella ad una bici.

telesport: Nibali DAY!!!!

gibosimoni: 19 Settembre 2010
La consacrazione nell’albo d’oro e nella storia di un grande uomo e grande atleta, se preferite non chiamatelo “campione”, ma le sue doti sono state confermate dalla strada, anche se gli avversari non avevano gran blasone (anche se gli Spagnoli in casa sono molto competitivi).
Bravo Vincenzo, la Vuelta torna ad un Italiano dopo 20 anni (trionfo di Giovannetti). Dopo Conterno, Gimondi Battaglin e lo stesso Giovannetti è il 5° Italiano nella storia a vincere la Vuelta a Espana, mentre un altro italiano, Alessandro Petacchi, è secondo con 20 successi nella classifica di vittoria di tappa dietro soltanto all’imprendibile Diego Rodriguez con 39 vittorie.
E speriamo che questa serie possa continuare in futuro, insieme all’albi aurei del Tour e del nostro Giro.

Howling Wolf14: Bravissimo. Grande vittoria di Vincenzo Nibali. E’ vero che non c’erano tantissimi avversari, e che alcuni di quelli che c’erano non hanno reso il massimo, a partire da Menchov, ma il successo è stato di grandissimo spessore. Innanzitutto perché non vincevamo la Vuelta da vent’anni e Nibali ha avuto il grandissimo merito di partire per vincerla, senza limitarsi, come tanti italiani avevano fatto in passato, a qualche misera vittoria di tappa. Era da tantissimi anni che un italiano non si schierava al via della Vuelta per vincerla. Quindi il suo primo merito è stato quello.
In secondo luogo direi che vincere all’estero è sempre molto difficile. Non è come vincere in Italia. Pertanto il successo di ieri acquisisce un valore aggiunto. Un grande vallore aggiunto.
In terzo luogo Nibali ha dimostrato una grandissima maturita tattica. Non è un campionissimo, è un grande corridore, con i propri limiti e la Vuelta ha dimostrato che questi limiti lo Squalo sa ora gestirli con intelligenza e saggezza. E’ stata questa, forse, la chiave di volta del suo successo. Ad Andora e a Cotobello ha lasciato qualche secondo agli avversari, ma ciò che ha perso l’ha perso sullo scatto, perché i suoi avversari di turno, Anton, Rodriguez e Mosquera, sullo scatto sono più forti. Geniale la tattica del siciliano sulla Bola del Mundo. Ha lasciato sfogare Mosquera, l’ha tenuto lì per 3 chilometri, lasciando che il suo vantaggio oscillasse tra gli 8″ e i 16″. Quando ha visto che la sfida era chiusa, a suo favore, lo ha riavvicinato con una facilità disarmante. L’unico errore, peraltro veniale, è quello di aver sbagliato i tempi per vincere anche sulla Bola del Mundo. Lì io credo che abbia avuto la presunzione di poter saltare Mosquera. E non c’è riuscito. Ma per lui c’era la vittoria più importante. Quella della Vuelta. Grandissimo. Dieci e lode. Viva Nibali!

Fiatogrosso: come sempre nulla da aggiungere al commento di HW.
Se non un: e adesso il Giro !

Mauro Facoltosi: Nibali da un certo punto di vista ci ha anche salvato l’onore: se non ci fosse stato lui la nostra Vuelta sarebbe stata da cancellare.

Marzio Bruseghin 28° a 29′56″
Giampaolo Caruso 36° a 56′25″
Marco Marzano 40° a 1h12′46″
Rinaldo Nocentini 53° a 1h44′09″
Daniele Pietropolli 61° a 1h56′46″
Ivan Santaromita 65° a 2h05′08″
Matteo Tosatto 67° a 2h07′19″
Enrico Gasparotto 68° a 2h07′28″
Dario Cataldo 71° a 2h09′54″
Mauro Finetto 79° a 2h14′17″
Daniele Bennati 85° a 2h24′11″
Giampaolo Cheula 86° a 2′24′40″
Manuele Mori 90° a 2h32′44″
Daniele Righi 112° a 3h13′51″
Davide Malacarne 126° a 3h34′20″
Angelo Furlan 136° a 3h44′35″
Jacopo Guarnieri 149° a 4h01′31″

con la collaborazione degli utenti del Forum dello Scalatore (www.salite.ch)

VUELTA A ESPAÑA, VUELTA DEL MUNDO

A Madrid apoteosi Nibali. “Ora sotto con il Mondiale”(Gazzetta dello Sport)

Roche closes on top-ten finish(The Times)

Cavendish green jersey ends Britain’s long wait (The Daily Telegraph)

Madrid puso la guinda(AS)

Nibali entra en la liga de campeones(Marca)

Nibali, el ‘Tiburón’ hambriento(El Mundo Deportivo)

Fränk Schleck: „Mehr war nicht möglich“ (Luxemburger Wort / La Voix du Luxembourg)

Italienischer Radprofi Nibali gewinnt 65. Vuelta (Tageblatt)

Velits: Viem, že po Vuelte odo mňa čakajú ľudia úspech (Pravda)

“Nibali, un futur grand”(L’Equipe)

Vincenzo Nibali remporte la Vuelta (Le Monde)

Nibali, la menace sicilienne (Le Soir)

Nibali: “J’espère lutter un jour avec Contador”(La Dernière Heure/Les Sports)

Hij is tegenbeeldvan Riccò’ (De Standaard)

Nibali n’a pas manqué l’occasion (L’Avenir)

L’Italien Vincenzo Nibali remporte le Tour d’Espagne (Sud Presse)

Italian Rider Nibali Wins Spanish Vuelta (The New York Times)

Italian rider Vincenzo Nibali claims victory in Spanish Vuelta (USA Today)

ARCHIVIO ALMANACCO
Selezionare la voce “Vuelta 2010″ nel menù “Reparto Corse” (in home, sopra la copertina)

20-09-2010

settembre 20, 2010 by Redazione  
Filed under Ordini d'arrivo

TOUR DE HOKKAIDO (Giappone)

Il sudcoreano Sung Baek Park (KSPO) si è imposto nella quarta ed ultima tappa, criterium di Sapporo, percorrendo 62 Km in 1h23′42″, alla media di 44,444 Km/h. Ha preceduto allo sprint i giapponesi Suzuki e Miyazawa. Unico italiano in gara, Vincenzo Garofolo (Team Nippo), si è piazzato 41° a 9″. Il giapponese Miyataka Shimizu (Bridgestone Anchor) si impone in classifca con 5″ sul connazionale Sano e 12″ sul sudcoreano Choi Jong. Garofolo è 11° a 5′42″.

19-09-2010

settembre 20, 2010 by Redazione  
Filed under Ordini d'arrivo

VUELTA A ESPAÑA

Lo statunitense Tyler Farrar (Garmin-Transitions) si è imposto nella ventunesima ed ultima tappa, San Sebastián de los Reyes – Madrid, percorrendo 85 Km in 2h02′34″, alla media di 41,610 Km/h. Ha preceduto allo sprint il britannico Cavendish e l’australiano Davis. Miglior italiano Angelo Furlan (Lampre-Farnese Vini), 12°. L’italiano Vincenzo Nibali (Liquigas-Doimo) si impone nella classifica finale con 43″ sullo spagnolo Mosquera e 3′04″ sullo slovacco Peter Velits.

GRAN PREMIO INDUSTRIA E COMMERCIO DI PRATO

L’italiano Diego Ulissi (Lampre-Farnese Vini) si è imposto nella corsa toscana, percorrendo 178 Km in 4h03′, alla media di 43,950 Km/h. Ha preceduto allo sprint gli italiani Michele Scarponi (Androni Giocattoli) e Alessandro Proni (Acqua & Sapone).

TOUR OF CHINA
L’australiano Aaron Kemps (Fly V Australia) si è imposto nella settima ed ultima tappa, criterium di Tianjin, percorrendo 85 Km in 1h45′03″, alla media di 48,548 Km/h. Ha preceduto allo sprint il neozelandese Rogers e l’olandese Van Bon. Il tedesco Dirk Muller (Team Nutrixxion Sparkasse) si impone in classifica, con 34″ sull’australiano Tanner e 41″ sullo statunitense Summerhill.

TOUR DE HOKKAIDO (Giappone)
Il giapponese Genki Yamamoto si è imposto nella terza tappa, Muroran City – Eniwa City, percorrendo 169 Km in 4h14′15″, alla media di 39,882 Km/h. Ha preceduto di 10″ l’italiano Vincenzo Garofolo (Team Nippo) e il corridore di Taipei Kai Feng. Il giapponese Miyataka Shimizu (Bridgestone Anchor) conserva la testa della corsa con 5″ sul connazionale Sano e 14″ sul sudcoreano Choi Jong. Garofolo è 11° a 5′33″.

CAMPIONATI NAZIONALI USA
Benjamin King (Trek Livestrong U23) si è imposto nella prova in circuito, percorrendo 180,2 Km in 4h44′56″, alla media di 37,945 Km/h. Ha preceduto di 1′34″ Candelario e di 1′35″ Reijnen.

TOUR OF BULGARIA
Il serbo Ivan Stevic (Partizan Srbija) si è imposto nella nona ed ultima tappa, Trojan – Teteven, percorrendo 149 Km in 3h32′53″, alla media di 41,995 Km/h. Ha preceduto allo sprint il tedesco Bartko e il ceco Konig. Il bulgaro Krassimir Koev Vasilev si impone in classifica 56″ sul portoghese Mestre e 1′07″ sullo spagnolo Mancebo Pérez.

GRAND PRIX D’ISBERGUES – PAS DE CALAIS
Il lettone Aleksejs Saramotins (Team HTC – Columbia) si è imposto nella corsa francese, percorrendo 200 Km in 4h48′13″, alla media di 41,635 Km/h. Ha preceduto di 2″ il russo Galimzyanov e il francese Romain Feillu. Miglior italiano Alessandro Ballan (BMC Racing Team), 61°.

DUO NORMAND
La coppia costituita dal russo Artem Ovechkin e dal moldavo Alexandr Pliuschin (Team Katusha) si è imposta nella cronometro a coppie francese, percorrendo 54,3 Km in 1h06′17″, alla media di 49,152 Km/h. Ha preceduto di 18″ i francesi Roux e Roy e di 30″ i russi Novikov e Dmitriy Ignatiev.

TROFEO BIANCHIN
Lo sloveno Robert Vrecer (Obrazi Delo Revije) si è imposto nella corsa veneta, percorrendo 171,8 Km in 4h12′17″, alla media di 40,859 Km/h. Ha preceduto di 15″ e 1′39″ gli italiani Fabio Aru (Palazzago Elledent Rad) e Pierre Paolo Penasa (Zalf Désirée Fior)

E’ NATA UNA STELLA (FINALMENTE)

settembre 20, 2010 by Redazione  
Filed under News

Il 65° Gp Industria e Commercio di Prato regala la prima vittoria fra i “prof” di una delle maggiori promesse del ciclismo italiano per il futuro: Diego Ulissi. Il 2 volte campione del mondo juniores compie un numero fantastico rientrando sulla coppia al comando, Proni e Scarponi, e piazza l’acuto allo sprint. Per lui, tutti si augurano sia solo l’inizio.

Foto copertina: L’arrivo di Diego Ulissi sul traguardo di Prato (foto Riccardo Scanferla)

Una vittoria che guarda al futuro. Una vittoria che fa ben sperare per il futuro tricolore del ciclismo, perché se in Spagna un oramai ex giovane di belle speranze Vincenzo Nibali riesce a portare a casa la Vuelta, a Prato a vincere è il più forte giovane di belle speranze in circolazione. Al primo anno da professionista, ricordiamo che ha solo 21 anni, Diego Ulissi riesce ad alzare le braccia al cielo in una corsa importante, per di più sulle strade di casa, che lo lancia verso un 2011 dove dovrà dimostrare di meritarsi la fiducia di una squadra come la Lampre.
E potrebbe formare senz’altro una bella coppia con quel Michele Scarponi che è riapparso oggi in testa alla corsa, in una delle ultime gare in maglia Androni Giocattoli prima di approdare anche lui, dal 2011, ai blu-fucsia di Beppe Saronni.
Una corsa, questo 65° Gp di Prato, bella da vedere ed incerta fino all’ultima, ma soprattutto non risolta con una volatona di gruppo come successo nelle ultime edizioni.
Finalmente, gli otto passaggi dal Gpm di Carmignano, 3 chilometri circa con punti anche all’8%, hanno fatto selezione e sono stati decisivi per l’esito della gara.
Nella prima parte di corsa se ne va la fuga, ma senza grosse velleità. Sono in 8: Savini, Da Dalto, Capelli, Bertolini, Marzoli, Borchi, Callegarin e Oberholzer. Nonostante ci siano diverse squadre rappresentate, il gruppo mantiene una buona andatura (anche perché la ISD di Visconti non c’è davanti) ed il vantaggio non riesce mai ad arrivare sopra il minuto e mezzo.
La corsa si infiamma sul penultimo passaggio a Carmignano: la fuga viene ripresa e ad aprire le danze ci pensa lo stesso Visconti, campione in carica. Alla sua ruota si forma un gruppetto di tutto rispetto con dentro Ulissi, Niemec, Gavazzi, Ventoso, Proni e Paolini, Valjavec, Serpa, Bisolti, Scarponi e Bertolini. Undici corridori di qualità (e anche qualcuno molto veloce come Ventoso, vincitore di recente della Parigi-Bruxelles, e Francesco Gavazzi) che non lasciano speranze a chi è rimasto in gruppo, anche perché questa volta davanti ci sono tutte le squadre più forti.
Sembra una giornata sfortunata per la Lampre quando Gavazzi finisce a terra, a pochissimi chilometri dall’arrivo, e viene riassorbito dal gruppo e sembra diventare da incubo quando ai -2 prova l’allungo Alessandro Proni, al rientro alle gare dopo un periodo di inattività per non essere riuscito a trovare squadra e già oggi ha ripagato la fiducia dell’Acqua&Sapone, con alle sue spalle Michele Scarponi.
Dietro di loro, quasi tutti sono al gancio, mentre Diego Ulissi capisce che ha davanti a se il fatidico “ora o mai più”. E così, ai 1.700 metri dall’arrivo si alza sui pedali e prova a rientrare sui due davanti che stanno già pregustandosi uno sprint di coppia. Ed è qui che il due volte campione del mondo juniores compie il primo numero importante della sua carriera: nelle gambe ha ancora benzina e, seppur davanti vadano via veloci, riesce a rientrare quando la testa della corsa è già entrata sul rettilineo finale di via Valentini. Il tempo di capire di avercela fatta ed è già ora di sprintare ma a quel punto diventa proprio lui il più veloce del terzetto e va a vincere abbastanza agevolmente davanti a Scarponi e Proni. Quarto arriva Visconti, ad 11”.
Se è nata una stella, come tutti sperano, soltanto la strada e le prossime gare ce lo diranno ma le indicazioni arrivate da Prato sono senz’altro buone.
Così come sono buone quelle per Paolo Bettini in quanto, caduta di Gavazzi a parte, oggi poteva testare la reale condizione di 4 uomini convocati per Melbourne: Gavazzi appunto, e poi Paolini, Visconti ed Andrea Tonti. E solo quest’ultimo, che sarà comunque riserva, non era presente nella fuga che si è giocata la corsa.

Saverio Melegari

« Pagina precedentePagina successiva »