1993 – LA VUELTA DI ROMINGER II
Tappe mancanti: 16a
1915 – IL GIRO MAI DISPUTATO
giugno 23, 2010 by Redazione
Filed under 1909 - 1915
Edizione della corsa rosa presentata ma mai disputata a causa dello scoppio della prima guerra mondiale (28 luglio 1914). Avrebbe dovuto presentare un percorso innovativo, con tappe brevi e nessun giorno di riposo tra una frazione e l’altra.
1992 – LA VUELTA DI ROMINGER I
1991 – LA VUELTA DI MAURI
Tappe mancanti: prologo, 1a (2a semitappa)
22-06-2010
giugno 23, 2010 by Redazione
Filed under Ordini d'arrivo
SETTIMANA TRICOLORE
Paolo Simion (Giorgione Aliseo Ventilconvettori) si è imposto nella prova in linea riservata gli juniores uomini, disputata a Vidor, percorrendo 138,6 Km in 3h28′02″, ad una media di 39,974 Km/h. Ha preceduto allo sprint Ignazio Moser (figlio del grande Francesco Moser) e Luca Wakermann
A SIMION IL PRIMO TRICOLORE IN LINEA
Il veneto precede Ignazio Moser e Luca Wackermann sul traguardo di Vidor, al termine di una lunghissima volata, e si laurea campione italiano juniores. Corsa estremamente tirata e combattuta, decisasi però in uno sprint molto folto in virtù del profilo altimetrico non certo proibitivo.
Foto copertina: Paolo Simion conquista il titolo italiano juniores in linea (foto www.settimanatricolore2010.it)
È Paolo Simion il primo atleta a scrivere il proprio nome nell’albo d’oro della Settimana Tricolore 2010, conquistando la prova in linea juniores grazie ad una sontuosa volata di oltre 200 metri. Uno sprint che ha messo in luce, da un lato, la ancora scarsa maturità dell’atleta veneto, non certo accortissimo nella scelta del momento in cui lanciare la propria progressione, ma dall’altro – cosa più importante, alla luce della giovanissima età del ragazzo – le sue grandi potenzialità, che hanno ampiamente sopperito al non eccelso tempismo. Una vittoria che non giunge certo inattesa, visto che nessuno aveva vinto più di Simion in questo 2010 a livello juniores, anche se i nomi di Andrea Zordan, fresco vincitore del Buffoni (per la seconda volta consecutiva, impresa riuscita, in passato, al solo Filippo Pozzato) nonché campione italiano uscente, e Luca Wackermann, campione europeo in carica, restavano in cima alla lista dei favoriti.
La prova si è sviluppata lungo un circuito di poco meno di 20 km, con partenza e arrivo in Via Guglielmo Marconi a Vidor, da ripetersi 7 volte, che, a dispetto di quanto affermavano gli organizzatori, che presentavano come selettivi i 4 km scarsi di ascesa verso Saccol, si è rivelato tutt’altro che proibitivo, e non ha consentito agli uomini più accreditati di fare la differenza, nonostante una condotta di gara assai aggressiva da parte di molti (inclusi gli stessi Zordan e Wackermann, all’attacco già intorno a metà gara). È stata soprattutto l’azione promossa da Alessandro Tonelli e Nicola Rossi a mettere a rischio l’epilogo di gruppo, specie quando altri cinque corridori vi si sono via via aggregati, consentendo al tentativo di conservare ancora una quindicina di secondi di margine all’imbocco dell’ultima ascesa. Proprio Zordan ha però riportato sotto il gruppo, che ha allora avuto gioco facile nel controllare gli ultimi chilometri di gara, rintuzzando anche gli attacchi sulle ultime rampe di Scartezzini e dello stesso Wackermann.
Anche nel tratto pianeggiante conclusivo alcuni atleti hanno avuto il coraggio di provarci, primo fra tutti Valerio Conti, promotore di un’azione che ha coinvolto anche Fontana, Lissandron, Guastini e ancora Wackermann (probabilmente l’uomo più combattivo di giornata), nonché ultimo ad arrendersi al ritorno veemente del plotone. L’ultimo sussulto è venuto da Lorenzon, che, proprio sotto il triangolo rosso dell’ultimo chilometro, ha trovato ancora le forze per proporre un’ultima accelerazione, cui sono mancati 300 metri per potersi trasformare nel colpo di mano vincente. Un gruppo di 48 corridori (alla faccia del “percorso dal profilo impegnativo” sbandierato dagli organizzatori, verrebbe da dire, complice il fatto che le gare juniores – e questa non ha fatto eccezione – sono di solito caratterizzate da una condotta ben poco attendista) è così arrivato a giocarsi il primo titolo iridato in linea di questa Settimana Tricolore, dopo quelli già assegnati a cronometro a Riccardo Donato, Luca Sterbini, Sara Romanin e Susanna Zorzi. Simion, come detto, ha lanciato la volata forse prematuramente, ma ha messo in mostra una freschezza invidiabile dopo 138,6 km non durissimi ma corsi alla morte, anticipando nettamente il figlio d’arte Ignazio Moser e Wackermann, ancora abbastanza in forze da chiudere 3° a dispetto dei
molti tentativi.
Con la prova odierna, Vidor dice addio, dopo un solo giorno, alla Settimana Tricolore 2010, che, dopo aver fatto tappa a Mogliano Veneto per le prove a cronometro di sabato, e dopo la cancellazione delle gare paralimpiche e di hand-bike previste per domenica scorsa a Treviso Sant’Artemio, si sposterà ora a Riese Pio X. In programma domani due prove femminili in linea: l’alter ego femminile della gara odierna e la competizione Donne Elite.
Matteo Novarini
1990 – LA VUELTA DI GIOVANNETTI
PROLOGO (per terzetti): BENICASSIM
1a TAPPA (1a semitappa): OROPESA DEL MAR-CASTELLÓN
GPM: Alto de Desierto de las Palmas
1a TAPPA (2a semitappa): BENICASSIM-BURRIANA (cronometro a squadre)
2a TAPPA: DENIA-MURCIA
GPM: Alto de les Planes
3a TAPPA: MURCIA-ALMERÍA
GPM: Alto de Carboneras
4a TAPPA: ALMERÍA-SIERRA NEVADA
GPM: Alto de Sierra Nevada (arrivo)
5a TAPPA: LOJA-UBRIQUE
GPM: Puerto Cabañas, Puerto de las Palomas, Puerto del Boyar
6a TAPPA: JEREZ-SIVIGLIA
7a TAPPA: SIVIGLIA -MÉRIDA
GPM: Puerto de la Cañada
8a TAPPA: CÁCERES-GUIJUELO
GPM: Puerto de los Castaños, Puerto de Tornavacas, Puerto de la Hoya, Puerto de Vallejera
9a TAPPA: PEÑARANDA DE BRACAMONTE-LEÓN
10a TAPPA: LEÓN- ESTACIÓN INVERNAL SAN ISIDRO
GPM: Collado de Aralla, Puerto de Ventana, Alto de la Cobertoria, Estación Invernal San Isidro (arrivo)
11a TAPPA: ESTACIÓN INVERNAL SAN ISIDRO – ALTO DEL NARANCO
GPM: Puerto de las Señales, Alto de la Faya de los Lobos, Alto de Santo Emiliano, Alto de la Rebollada, Alto de Manzaneda, Alto del Naranco (arrivo)
12a TAPPA: OVIEDO-SANTANDER
13a TAPPA: SANTANDER-NÁJERA
GPM: Portillo de Lunada
14a TAPPA: EZCARAY- ESTACIÓN DE VALDEZCARAY (cronometro)
GPM: Alto Cruz de la Demanda (Valdezcaray / arrivo)
15a TAPPA: LOGROÑO-PAMPLONA
16a TAPPA: PAMPLONA-JACA
GPM: GPM: Puerto de las Coronas, Puerto de Matamachos
17a TAPPA: JACA-ESTACIÓN DE CERLER
GPM: Puerto de Cotefablo, Collado de Foradada, Estación de Cerler (arrivo)
18a TAPPA: BENASQUE-SARAGOZZA
GPM: Alto de San Roque
19a TAPPA: SARAGOZZA-SARAGOZZA (cronometro)
20a TAPPA: COLLADO VILLABA-PALAZUELOS DE ERESMA (Destilerías Dyc)
GPM: Puerto de la Morcuera, Puerto de Los Cotos, Alto de Abantos, Collado de la Mina, Puerto de Navacerrada
21a TAPPA: PALAZUELOS DE ERESMA (Destilerías Dyc)-MADRID
GPM: Puerto de Los Leones
E ORA È TUTTO NERO
La mancata vittoria contro i neozelandesi complica enormemente il cammino azzurro in Sudafrica, e costringe la Nazionale ad una vittoria contro la Slovacchia per avere la certezza di accedere agli ottavi di finale. Qualificazione possibile anche con un ulteriore pareggio. Non ancora esclusa l’eventualità che il passaggio del turno venga determinato dal sorteggio.
Foto copertina: i neozelandesi esultano dopo la rete del vantaggio (foto Ansa)
Ridursi a dover affrontare una partita da dentro o fuori in un girone che, a detta di tutti o quasi, prima del Mondiale, era probabilmente il più agevole in assoluto, è già di per sé grave. Ancor più preoccupante è però sapere che il doversi giocare tutto in 90 minuti non è stato il frutto di straordinaria sfortuna o di buone prestazioni cui è mancata soltanto una finalizzazione all’altezza, ma è la logica conseguenza di quanto visto in campo per due partite e tre quarti, con la sola eccezione della seconda metà di ripresa contro il Paraguay.
Il gruppo F, per l’Italia, era un po’ come i Tour de France 1992 e 1993 per Indurain: non troppo impegnativo, apparentemente disegnato su misura per i campioni in carica. Perché ora scopriamo che il Paraguay è una buona squadra e ci raccontiamo che la Nuova Zelanda è molto organizzata (un tempo si sarebbe detto “molto catenacciara”), ma per un girone così, al momento del sorteggio, avremmo messo la firma. E invece, è un po’ come se il Navarro, per riprendere il confronto, non solo fosse rimasto sempre in difesa sulle montagne, ma si fosse anche dimenticato di asfaltare la concorrenza a cronometro, riducendosi così a doversi giocare il tutto per tutto nell’ultimo tappone. Meglio, forse, sarebbe paragonare la sfida con la Slovacchia a ciò che per il fuoriclasse di Villava era una cronometro, il suo terreno preferito, visto il livello non proibitivo del rivale, non certo comparabile ai Rominger, ai Bugno, agli Hampsten e ai Chiappucci con cui avrebbe dovuto fare i conti Miguel, ma, alla luce delle prime due uscite, pensare ad un compito agevole per i nostri resta comunque una previsione piuttosto ottimistica.
Per la certezza della qualificazione, ora, serve una vittoria. Con una sconfitta, si esce al 100%. Con un pari, si dipende dal risultato di Nuova Zelanda – Paraguay: se gli All Blacks (che nel calcio, in realtà, si fanno chiamare All Whites) perdono, andiamo avanti; se vincono, siamo fuori; se pareggiano, si finisce in un marasma di criteri secondari per stabilire il passaggio del turno, del tutto estranei ad uno sport in cui l’unico arbitro della classifica finale è il cronometro. In breve, passerebbe la squadra con il maggior numero di gol all’attivo nel girone (e quindi, di fatto, nell’ultima partita, visto che, ora come ora, ne avremmo 2 a testa). Il che potrebbe portare ad un caso estremo, ossia quello di due pareggi con lo stesso punteggio all’ultima giornata. Italia e Nuova Zelanda si ritroverebbero così con gli stessi punti, la stessa differenza reti, gli stessi gol segnati, e un pareggio nello scontro diretto, facendo sì che fosse una monetina a stabilire il passaggio del turno. Un’eventualità non nuova alla Nazionale italiana, che nel 1968 ebbe accesso alla finale del Campionato Europeo, poi vinta al replay contro la Jugoslavia all’Olimpico, proprio grazie ad un sorteggio fortunato, in seguito allo 0-0 in semifinale con l’URSS a Napoli. Un criterio certamente crudele, cui si potrebbe forse trovare qualche alternativa più valida. Escludendo, per ragioni di calendario, la possibilità di un ulteriore scontro diretto fra le squadre interessate, si potrebbe, ad esempio, adottare un criterio vagamente sciistico e automobilistico, privilegiando la squadra peggio piazzata nel ranking FIFA (nello sci alpino, in caso di parità dopo la prima manche, nella seconda scende prima l’atleta che ha ottenuto il tempo con il pettorale più alto; in Formula 1, fra due piloti con lo stesso tempo in qualifica, parte davanti quello che lo ha stabilito per primo). Fortunatamente, la FIFA non è dello stesso avviso, visto che, in tal caso, sarebbero stati gli All Blacks – anzi Whites – ad andare avanti.
A dispetto di avversarie più che abbordabili, ci siamo insomma auto-costretti a giocarci tutto nell’ultima ora e mezzo di gioco; una situazione non solo apertissima, ma che dipenderà in larga parte da episodi e buona o cattiva sorte. Anche per questo, noi continuiamo a preferire, come giudice inappellabile, il freddo ed imparziale cronometro.
Matteo Novarini
1989 – LA VUELTA DI DELGADO II
PROLOGO (a batterie): LA CORUÑA
1a TAPPA: LA CORUÑA-SANTIAGO DE COMPOSTELA
GPM: Alto de Igrexafeita
2a TAPPA (1a semitappa): VIGO-VIGO (cronometro a squadre)
2a TAPPA (2a semitappa): VIGO-ORENSE
GPM: Alto de Puxeiros, Puerto de Fuentefria
3a TAPPA: ORENSE-PONFERRADA
GPM: Alto del Rodicio, Alto de Trives, Alto de Hermida
4a TAPPA: LA BAÑEZA-BÉJAR
5a TAPPA: BÉJAR-ÁVILA
GPM: Puerto de la Hoya, Puerto de la Peña Negra, Puerto de Serranillos, Puerto de Navalmoral
6a TAPPA: ÁVILA-TOLEDO
GPM: Puerto de la Paramera
7a TAPPA: TOLEDO-ALBACETE
8a TAPPA: ALBACETE-GANDÍA
GPM: Alto del Campello, Alto de Onteniente, Puerto de Albaida, Alto de Vall de Gallinera
9a TAPPA: GANDÍA-BENICASSIM
GPM: Alto de l’Oronet, Alto de Desierto de las Palmas
10a TAPPA: VINAROZ-LÉRIDA
11a TAPPA: LÉRIDA-ESTACIÓN DE CERLER
GPM: Coll de Espina, Estación de Cerler (arrivo)
12a TAPPA: BENASQUE-JACA
GPM: Collado de Foradada, Puerto de Cotefablo
13a TAPPA: JACA-SARAGOZZA
GPM: Puerto de Santa Barbara
14a TAPPA: EZCARAY-VALDEZCARAY (cronometro)
GPM: Alto Cruz de la Demanda (Valdezcaray / arrivo)
15a TAPPA: HARO-SANTOÑA
GPM: Puerto de la Sía, Puerto de Alisas
16a TAPPA: SANTOÑA-LAGOS DE COVADONGA
GPM: Mirador del Fito, Lagos de Covadonga (arrivo)
17a TAPPA: CANGAS DE ONÍS- ESTACIÓN DE BRAÑILLÍN
GPM: Puerto de Arnicio, Alto de la Colladona, Puerto de Pajares, Estación de Brañillín (arrivo)
18a TAPPA: LEÓN-VALLADOLID
19a TAPPA: VALLADOLID-MEDINA DEL CAMPO (cronometro)
20a TAPPA: COLLADO VILLABA-PALAZUELOS DE ERESMA (Destilerías Dyc)
GPM: Puerto de la Morcuera, Puerto de Los Cotos, Alto de Abantos, Collado de la Mina, Puerto de Navacerrada
21a TAPPA: PALAZUELOS DE ERESMA (Destilerías Dyc)-MADRID
GPM: Puerto de Los Leones
1988 – LA VUELTA DI KELLY
Tappe mancanti: prologo
1a TAPPA: SAN CRISTOBAL DE LA LAGUNA-SANTA CRUZ DE TENERIFE (Canarie)
GPM: Puerto de Erjo, Puerto de las Canteras
2a TAPPA: TELDE – LAS PALMAS (cronometro a squadre) (Canarie)
3a TAPPA: ALCALÁ DEL RÍO-BADAJOZ
GPM: Alto del Ronquillo, Puerto de la Cañada
4a TAPPA: BADAJOZ-BÉJAR
GPM: Puerto de los Castaños, Alto de Santa Barbara, Alto de el Castanar
5a TAPPA: BÉJAR-VALLADOLID
GPM: Puerto de Vallejera
6a TAPPA: VALLADOLID-LEÓN
7a TAPPA: LEÓN- ESTACIÓN DE BRAÑILLÍN
GPM: Collado de Aralla, Puerto de Ventana, Alto de la Cobertoria, Puerto de Pajares, Estación de Brañillín (arrivo)
8a TAPPA: OVIEDO-ALTO DEL NARANCO (cronometro)
GPM: Alto del Naranco (arrivo)
9a TAPPA: OVIEDO-SANTANDER
GPM: Santillana del Mar
10a TAPPA: SANTANDER- ESTACIÓN DE VALDEZCARAY
GPM: Puerto del Escudo, Estación de Valdezcaray (arrivo)
11a TAPPA: LOGROÑO-JACA
GPM: Puerto del Perdon
12a TAPPA: JACA-ESTACIÓN DE CERLER
GPM: Puerto de Cotefablo, Collado de Foradada, Estación De Cerler (arrivo)
13a TAPPA: BENASQUE-ANDORRA
GPM: Coll de Fadas, Puerto de Viu de Llevata, Coll de Perbes, Port de Cantó
14a TAPPA: SEO DE URGEL-SANT QUIRZE DEL VALLÉS
GPM: Coll d’Estenalles
15a TAPPA: VALENCIA-ALBACETE
GPM: Alto de Ves
16a TAPPA: ALBACETE-TOLEDO
GPM: Alto de Toledo
17a TAPPA: TOLEDO-ÁVILA
GPM: Alto de Santa Maria de Gredos, Puerto del Pico, Puerto de Navalmoral
18a TAPPA: ÁVILA-PALAZUELOS DE ERESMA (Destilerías Dyc)
GPM: Alto de Valdelavia, Puerto de la Lancha, Puerto de la Cruz de Hierro, Puerto de Los Leones, Puerto de Navacerrada
19a TAPPA: LAS ROZAS-COLLADO VILLALBA (cronometro)
GPM: Alto de Galapagar
20a TAPPA: COLLADO VILLALBA-MADRID
GPM: Alto de Morata