A CHÂTEAUROUX TIM MERLIER SVERNICIA LA CONCORRENZA, MILAN SECONDO
Tim Merlier (Team Soudal Quick Step) rinnova il duello con Jonathan Milan (Team Lidl Trek) e ne esce ancora vincitore sul traguardo di Châteauroux. Terzo un redivivo Arnaud De Lie (Team Lotto)
La nona tappa del Tour 2025 vedrà ancora i velocisti all’opera dopo la volata di ieri che ha visto Jonathan Milan (Team Lidl Trek) vincere nettamente davanti a Wout van Aert (Team Visma Lease a Bike) e Kaden Groves (Team Alpecin Deceuninck) e che ha cancellato il tabù delle vittorie italiane al Tour che durava da sei anni. Oggi il corazziere di Tolmezzo può fare il bis a Châteauroux dove l’ultimo a vincere è stato Mark Cavendish nel 2021. La tappa di oggi è completamente pianeggiante e non dovrebbe quindi riservare particolari sorprese con la volata prevista al 99%. Dopo la partenza da Chinon andavano all’attacco Mathieu van der Poel e Jonas Rickaert (Team Alpecin Deceuninck). Il gruppo lasciava fare e Van der Poel per buona parte della tappa era anchela maglia gialla virtuale. Il ciclista olandese si aggiudicava il traguardo volante di La Belle Indienne, posto al km 24.2. La frattura alla costola patita nella caduta della tappa di venerdì metteva fuori causa Joao Almeida (UAE Team Emirates XRG), che era costretto al ritiro quando mancavano 84 km alla conclusione. Tadej Pogacar perdeva così un gregario fondamentale che sarebbe stato capitano in qualsiasi altra squadra. A 40 km dall’arrivo la coppia di testa aveva un vantaggio di 2 minuti sul gruppo maglia gialla, tirato dagli uomini della Lidl Trek. Rickaert dava tutto negli ultimi 30 km prendendo vento e facendo la maggior parte dell’andatura per Van der Poel, che restava da solo in testa a circa 6 km dalla conclusione. Nonostante gli sforzi il ciclista olandese veniva ripreso a soli 700 metri dal traguardo. Era la Israel Premier Tech a tirare la volata per Pascal Ackermann, ma da dietro partiva un nuovo duello tra Milan e Tim Merlier (Team Soudal Quick Step), che ancora una volta aveva la meglio sull’italiano. In terza posizione si piazzava un redivivo Arnaud De Lie (Team Lotto) mentre chiudevano la top five Pavel Bittner (Team Picnic PostNL) in quarta posizione e Paul Penhoët (Groupama – FDJ) in quinta posizione. Per Merlier è la seconda vittoria di tappa al Tour 2025. In classifica generale resta tutto invariato nelle prime posizioni con Pogacar sempre in maglia gialla davanti a Remco Evenepoal (Team Soudal Quick Step) e Kévin Vauquelin (Team Arkea B&B Hotels). Domani è la festa nazionale francese e al Tour si comincia a fare sul serio con la decima tappa da Ennezat a Le Mont-Dore di 165.3 km con ben otto GPM sui quali i big della classifica inizieranno a rodare i motori in vista dei Pirenei, in programma settimana prossima.
Antonio Scarfone

A Châteauroux come a Dunkerque Tim Merlier nega la gioia del successo al nostro Milan (foto Tim de Waele / Getty Images)
SARAH GIGANTE TRIONFA SUL MONTE NERONE, MA LA NUOVA MAGLIA ROSA È ELISA LONGO BORGHINI
La settima tappa del Giro d’Italia Women 2025 ha regalato emozioni e colpi di scena: sul traguardo in salita del Monte Nerone Sarah Gigante conquista la seconda vittoria personale nella corsa rosa, mentre Elisa Longo Borghini si prende la Maglia Rosa, ribaltando la classifica generale a un giorno dal termine. La montagna ha emesso il suo verdetto, restringendo la lotta per il successo finale a tre sole protagoniste.
La tappa regina del Giro d’Italia Women 2025 ha rispettato tutte le attese. I 150 chilometri da Fermignano a Monte Nerone, con un finale di salita selettivo e impegnativo, hanno ridisegnato la classifica generale e regalato una nuova leader, Elisa Longo Borghini. L’azzurra della UAE Team ADQ ha colto l’attimo giusto per forzare il ritmo insieme alla compagna di squadra Silvia Persico, prendendo vantaggio nel tratto che precede la salita decisiva. Alle sue spalle, però, Sarah Gigante (AG Insurance – Soudal Team) ha lanciato un attacco deciso a 2.700 metri dal traguardo, staccando tutte e involandosi verso il secondo successo personale in questo Giro, dopo quello ottenuto a Pianezze.
La Gigante ha tagliato il traguardo in solitaria con 45” sulla Longo Borghini e 1’14” su Isabella Holmgren, giovane promessa della Lidl-Trek, oggi autrice di una grande prestazione. Marlen Reusser (Movistar Team), fino a ieri in Maglia Rosa, ha pagato lo sforzo nella parte conclusiva della salita ed è giunta quarta a 1’17”, perdendo il simbolo del primato a favore dell’italiana.
Al termine della tappa la Longo Borghini guida la classifica generale con 22” sulla Reusser e 1’11” sulla stessa Gigante, ormai lanciatissima in un finale che si preannuncia incandescente. Paulina Rooijakkers (Fenix-Deceuninck) e Antonia Niedermaier (CANYON//SRAM zondacrypto) seguono più distanziate con quasi 3 minuti di ritardo.
“Due vittorie di tappa sono un risultato importante — ha dichiarato Sarah Gigante subito dopo l’arrivo —. Oggi mi sentivo bene, ho attaccato nel tratto più duro perché volevo dimostrare che il successo di Pianezze non era un caso. Sono grata alla mia squadra, abbiamo corso unite tutto il giorno. Domani ci riproverò”.
In conferenza stampa, l’australiana ha aggiunto: “L’obiettivo non era la tappa, ma il recupero in classifica generale. Superare atlete come Van der Breggen, Rooijakkers e Niedermaier mi dà fiducia. Il Mondiale di Imola l’ho visto in TV, conosco il percorso e so che sarà un’altra giornata impegnativa”.
Emozionata e lucida anche Elisa Longo Borghini, raggiante al traguardo: “Tornare in Maglia Rosa è bellissimo, ci abbiamo creduto come squadra. Quando io e Persico ci siamo trovate davanti, ho capito che era il momento di rischiare. Sarah oggi è stata fortissima, merita i complimenti. Domani sarà dura difendersi, ma ci proveremo con il cuore”.
Sarah Gigante è la prima australiana dal 1998 a vincere due tappe in un’unica edizione del Giro Women, dopo Anna Wilson Millward. È anche la 21ª vittoria per l’Australia nella corsa rosa, che così raggiunge gli Stati Uniti al quarto posto per successi nazionali. Per la Longo Borghini si tratta del ventesimo podio di tappa in carriera, il terzo in questa edizione. Da segnalare infine il primo podio per la giovanissima Holmgren, la più giovane a riuscirci dal 2020.
Oggi si chiude il Giro con la tappa finale, 134 chilometri da Forlì all’Autodromo di Imol su un percorso di mezza montagna con quattro giri del circuito mondiale 2020, comprendente le salite di Mazzolano e Cima Gallisterna. L’ultima sfida si concluderà proprio sul tracciato dell’Enzo e Dino Ferrari: le emozioni non sono finite.
Mario Prato

Sarah Gigante si impome sul Monte Nerone (foto Luc Claessen / Getty Images)
LA TAPPA DEL GIORNO (e altro ancora): CHINON – CHÂTEAUROUX
luglio 13, 2025 by Redazione
Filed under Approfondimenti, Copertina
Un’altra volata si staglia all’orizzoonte, stavolta al termine di una tappa ancora più piatta di quella disputata ieri
Se la tappa di ieri si poteva definire facile per quella odierna…. abbiamo esaurito gli aggettivi. Quella che si disputerà oggi sarà la più semplice dell’edizione 2025, l’unica tra quelle in linea (l’altra era la cronometro di Caen) a non proporre nemmeno un Gran Premio della Montagna, pur non essendo del tutto liscia. I circa 1000 metri di dislivello giornaliero si spiegano con il fatto che nei primi 85 Km si dovranno superare modestissimi saliscendi, poi sarà solamente pianura e questo è un fatto abbastanza raro al Tour. Gli ultimi chilometri, inoltre, si annunciano come i più veloci e snelli di questa edizione per la presenza di due lunghi rettilinei. Il primo misurerà ben 12 Km (a parte l’interruzione all’altezza di una rotatoria) e terminerà a 4 Km e mezzo dall’arrivo, già all’interno dell’abitato di Châteauroux, dove tre rotatorie e otto curve condurranno verso l’altro rettilineo, lungo un chilometro e mezzo e al termine del quale sarà collocato il traguardo. A voler cercare il proverbiale pelo nell’uovo è proprio all’inizio di quest’ultimo rettilineo, introdotto da una curva a gomito, che si trova il tratto più difficile per i naturali favoriti alla vittoria finale, perchè nelle prime centinaia di metri propone una leggera pendenza che potrebbe essere fatale a qualche velocista. Per il vincitore ci sarà poi l’onore di affiancare il proprio nome a quello di Mark Cavendish, che proprio su questo traguardo il 9 luglio del 2008 ottenne la prima delle sue 35 vittorie al Tour, record che lo sprinter britannico oramai ex corridore ha raggiunto lo scorso anno, superando di un successo il precedente primato detenuto dal grande Eddy Merckx.
METEO TOUR
Chinon: nubi sparse, 31°C (percepiti 30°C), vento moderato da SO (10-25 Km/h), umidità al 35%
Châtellerault (Km 46.2): nubi sparse, 31°C, vento moderato da SO (13-30 Km/h), umidità al 38%
Martizay (Km 78.3): nubi sparse, 31°C, vento moderato da SO (14-31 Km/h), umidità al 36%
Saint-Lactencin (Km 139): nubi sparse, 31°C, vento moderato da O (14-31 Km/h), umidità al 35%
Châteauroux: nubi sparse, 31°C, vento moderato da O (16-36 Km/h), umidità al 34%
GLI ORARI DEL TOUR
13.00: inizio diretta su Eurosport
13.25: partenza da Chinon
13.55-14.00: traguardo volante di La Belle Indienne
14.45: inizio diretta su Rai2 (preceduta dalla diretta del Giro d’Italia Women, dalle ore 14)
17.05-17.30: arrivo a Châteauroux
LA FOTORICOGNIZIONE DEL FINALE
http://www.ilciclismo.it/2009/?p=79247
RASSEGNA STAMPA
Italia
Capolavoro Milan! Sprint da campione al Tour, l’Italia rompe un digiuno lungo 113 tappe
Gazzetta dello Sport
Slovenia
Milan je poravnal račune. Pogačar ostaja rumen – Med italijansko sušo so slovenski asi dobili 23 etap (Milan pareggia i conti. Pogačar resta giallo – Durante la siccità italiana, gli assi sloveni hanno vinto 23 tappe)
Delo
Danimarca
Italianer spurter sig til sejr på begivenhedsfattig etape (L’Italia vola verso la vittoria in una tappa senza incidenti)
Jyllands-Posten
Francia
Milan sans rival à Laval – Milan, la gueule d’une superstar – Agressivité et flexibilité, le cocktail de Milan (Milan senza rivali a Laval – Milan, il volto di una superstar – Aggressività e flessibilità, il cocktail di Milan)
L’Équipe
Regno Unito
Milan powers to stage eight sprint win to keep green jersey (Milan vince l’ottava vittoria in volata e conserva la maglia verde)
The Guardian
Spagna
El esprint del gigante verde (Lo sprint del gigante verde)
AS
Portogallo
Jonathan Milan interrompe jejum italiano no Tour (Jonathan Milan interrompe il digiuno italiano al Tour)
Público
Belgio
Wout van Aert gaat het duel aan, maar de groene trui is te sterk: Jonathan Milan sprint oppermachtig naar de zege in Laval (Wout van Aert accetta la sfida, ma la maglia verde è troppo forte: Jonathan Milan sprinta alla grande verso la vittoria a Laval)
Het Nieuwsblad
Paesi Bassi
Jonathan Milan verslaat Wout van Aert in massasprint en wint achtste etappe in Tour de France (Jonathan Milan batte Wout van Aert in volata e vince l’ottava tappa del Tour de France)
De Telegraaf
Germania
Milan beendet Italiens Durststrecke bei der Tour – Ackermann im Massensprint Vierter (Milan interrompe il periodo di magra dell’Italia al Tour – Ackermann quarto nello sprint di gruppo)
Kicker
USA
Tour de France: Jonathan Milan wins Stage 8 in a sprint finish (Tour de France: Jonathan Milan vince l’ottava tappa in volata)
The Washington Post
Colombia
Tadej Pogacar, Jonas Vingegaard y Santiago Buitrago ‘sobrevivieron’ a los fuertes vientos en el Tour de Francia (Tadej Pogacar, Jonas Vingegaard e Santiago Buitrago sono sopravvissuti ai forti venti del Tour de France)
El Tiempo
Australia
Aussie Groves misses out on win at Tour de France (L’australiano Groves manca la vittoria al Tour de France)
The West Australian
TOURALCONTRARIO
L’ordine d’arrivo e la classifica generale visti dal punto di vista della maglia nera.
Ordine d’arrivo dell’ottava tappa
1° Jonas Rutsch
2° Mauro Schmid a 6′26″
3° Julian Alaphilippe s.t.
4° Michael Storer s.t.
5° Krists Neilands s.t.
Miglior italiano Davide Ballerini, 12° a 8′46″
Classifica generale
1° Mattéo Vercher
2° Jordi Meeus a 3′57″
3° Roel van Sintmaartensdijk a 4′32″
4° Yevgeniy Fedorov a 5′52″
5° Davide Ballerini a 6′13″
CASA RICORDI: TOUR DE FRANCE 1985
Quest’anno ricorrono due anniversari: sono trascorsi 40 anni sia dall’ultima vittoria di un corridore francese al Tour (Bernard Hinault), sia dalla prima delle due vittorie di Maria Canins nella Grande Boucle riservata alla donne, uniche affermazioni italiane nel Tour Femminile. Riviviamo quelle giornata attraverso i titoli del quotidiano “La Stampa”
6 LUGLIO 1985 – 8a TAPPA: SARREBOURG – STRASBURGO (75 Km)
HINAULT DÀ UN GIRO A TUTTO IL TOUR
Nella cronotappa il francese stacca il secondo (Roche) di 2′20″
Ora è in maglia gialla con 2′32″ sul compagno LeMond – Male Visentini, scalatori ko

Il Château Raoul di Châteauroux e l’altimetria della nona tappa (www.lecolbert36.fr)
LA LIPPERT VINCE A TERRE ROVERESCHE, LA REUSSER RESTA IN ROSA: LA MOVISTAR DOMINA LA SESTA TAPPA DEL GIRO D’ITALIA WOMEN
La sesta frazione del Giro d’Italia Women 2025, da Bellaria Igea Marina a Terre Roveresche, si è rivelata tutt’altro che interlocutoria. Tra fughe, scatti e risposte da leader, la Movistar Team ha messo a segno un doppio colpo: la vittoria di giornata con Liane Lippert e la conferma in Maglia Rosa per Marlen Reusser. Una tappa dal profilo movimentato che, senza rivoluzionare la classifica generale, ha comunque ristretto il cerchio delle pretendenti alla corsa rosa, alla vigilia del temuto arrivo sul Monte Nerone.
Continua a far festa la Movistar al Giro d’Italia Women, grazie alla vittoria della tedesca Liane Lippert traguardo di Orciano di Pesaro, in comune di Terre Roveresche, dove difende la Maglia Rosa di Marlen Reusser. Sul traguardo di Orciano di Pesaro, in comune di Terre Roveresche, l’ex campionessa nazionale tedesca ha anticipato di pochi secondi le olandesi Pauliena Rooijakkers (Fenix-Deceuninck) e Shirin Van Anrooij (Lidl – Trek). Il gruppo delle big ha chiuso con 1′24″ di ritardo dopo un attacco di Elisa Longo Borghini (UAE Team ADQ) sui saliscendi del finale, tentativo che non ha colto imprerata l’elvetica Marlen Reusser (Movistar Team). La compagna di squadra della vincitrice di tappa ha così conservato la Maglia Rosa con distacchi immutati sulla Longo Borghini (2° a 16″) e sull’olandese Anna van der Breggen (Team SD Worx – Protime, 3° a ‘153″), mentre grazie al tempo conquistato grazie alla fuga odierno è risalita fino al quarto posto la Rooijakkers, ora distanziata di 2’03” dalla Maglia Rosa.
“È stata una giornata fantastica, mi sentivo bene e il team mi ha dato carta bianca — ha raccontato una sorridente Lippert —. Volevo ripagare la fiducia, e vincere su un tracciato simile a quello dell’anno scorso mi ha dato la spinta giusta. La Maglia Rosa resta il nostro obiettivo principale: siamo un gruppo unito e compatto, e per Marlen faremo tutto il necessario fino a Roma”.
Dal canto suo la Reusser ha sottolineato la buona gestione della corsa: “Mi aspettavo un attacco da parte di Elisa, ma ho reagito nel modo giusto. È stata una bella giornata per il team, e sono felice per Liane. Domani ci aspetta la salita del Monte Nerone: l’ho provata qualche mese fa, e sapere cosa ci aspetta può fare la differenza”.
La sesta tappa regala così alla Lippert la 54ª vittoria tedesca nella storia del Giro Women e il primo podio per Rooijakkers e Van Anrooij. Per il terzo anno consecutivo, è la Movistar a imporsi nella tappa numero sei della corsa rosa: dopo la Van Vleuten a Canelli nel 2023 e la stessa Lippert a Chieti nel 2024, il tris è servito.
Ora su affronterà la tappa più dura dell’edizione 2025, che scatterà da Fermignano per concludersi dopo 150 Km sul Monte Nerone. Il percorso prevede una sequenza di salite sempre più dure che culmina negli ultimi 8 chilometri con pendenze medie superiori al 9% e punte fino al 12%. Sarà la tappa chiave per la Maglia Rosa, e le scalatrici avranno l’ultima parola.
Mario Prato

Liane Lippert vince la sesta tappa del Giro d'Italia riservato alla donne (foto Luc Claessen/Getty Images)
PHILIPSEN CENTRA IL TRIS A NÎMES, GIRMAY A TERRA, LA SFIDA PER LA MAGLIA VERDE SI RIAPRE
Japer Philipsen conquista la terza vittoria al Tour de France, pareggia i successi con Biniam Girmay (Intermarché – Wanty) e grazie alla sua Alpecin – Deceuninck, soprattutto a Mathieu Van Der Poel che lo ha lanciato al meglio verso il traguardo, riapre la lotta per la maglia verde, caduto poco prima dell’ultimo chilometro Girmay, al secondo posto arriva Phil Bahaus (Bahrain – Victorious), terzo invece un redivivo Alexander Kristoff Uno-X Mobility.
Riparte il Tour de France dopo l’ultimo giorno di riposo per l’ultima settimana, non partono, invece, le azioni di fuga ed il gruppo, di fatto, resta ancora in una condizione di “riposo” lungo i chilometri che da Gruissan portano a Nîmes. Non c’è nemmeno il tanto temuto vento, caratteristico di queste zone, a farsì la tappa diventi frizzante con la formazione dei ventagli. Tutti insieme appassionatamente per una tappa che non vede nessun allungo per quasi due ore di corsa. La velocità aumenta in testa al gruppo soltanto al traguardo con punti per la maglia verde, siamo al chilometro 96, la volata la vince Bryan Coquard (Cofidis), seguito da Jasper Philipsen (Alpecin – Deceuninck), terzo Anthony Turgis (Total Energies) mentre quarto la maglia verde Biniam Girmay (Intermarché – Wanty). Il belga rosicchia quattro punti all’eritreo che conserva un vantaggio rassicurante nella speciale classifica. Dopo la sfiammata dello sprint il gruppo si ricompone, la velocità diminuisce e ne approfitta Thomas Gachignard (TotalEnergies) guadagnando in poco tempo più di due minuti sul gruppo. Il ventitreenne francese transita per primo sull’unico GPM di quarta categoria di giornata, la Côte de Fambetou. Ai meno 25 chilometri dall’arrivo Gachignard viene ripreso con le squadre dei velocisti che iniziano il valzer delle cosuete operazioni in testa al gruppo per prendere le posizioni migliori e tenere al riparo il proprio uomo veloce. In particolare sia la Uno-X Mobility sia Lotto Dstny conducono il gruppo innalzando la velocità. Una serie infinita di rotonde costringe il gruppo a fare da elastico, i treni vanno a rimescolarsi continuamente in pratica fino ai meno 2 chilometri dall’arrivo. Poco prima del triangolo rosso dell’ultimo chilometro una caduta coinvolge Marijn van den Berg (EF Education – EasyPost) ma soprattutto Biniam Girmay, l’eritreo resta a dolorante a terra e taglierà il traguardo scortato da due compagni di squadra, si spera senza conseguenze, in attesa di notizie ufficiali dalla Intermarché – Wanty. A causa della caduta il gruppo si spezza, davanti sono abilissimi ed espertissimi come sempre gli Alpecin – Deceuninck a togliersi dai guai e condurre, così con la solita eccezionale spaarata di Mathieu Van Der Poel, jasper Philipsen a conquistare il suo terzo successo al Tour de France 2024, il belga vince facile su Phil Bahaus (Bahrain – Victorious) e su Alexander Kristoff (Uno-X Mobility), quarto posto per Sam Bennet (Decathlon AG2R La Mondiale Team), quinto per Wout van Aert (Team Visma | Lease a Bike) rimasto un pò chiuso nel finale. Si riapre quindi la sfida per la classifica della maglia verde che vede sempre al comando Girmay segue Philipsen con soli 32 punti da recuperare. Nulla cambia, invece, in classifica generale con Tadej Pogacar (UAE Team Emirates) sempre in maglia gialla. Domani tappa numero 17 da Saint Paul Trois Châteaux a Superdévoluy verso l’arrivo ben tre GPM di seconda, prima e terza categoria, concentrati nei 40 Km finali, che possono prevedere delle imboscate tra gli uomini di classifica.
Antonio Scarfone

Jasper Philipsen (Alpecin - Deceuninck) fa tris a Nimes (Photo Credit: Getty Images)