CONCA NON SEI SOLO. PANORAMICA DEI CAMPIONATI NAZIONALI DI CICLISMO SU STRADA
Conferme, sorprese e quant’altro ai campionati nazionali su strada 2025. Non solo Conca fa parlare di sé. Un corposo resoconto de il Ciclismo in attesa del Tour de France
Se in Italia ha destato scalpore la vittoria di Filippo Conca che si veste di tricolore pur gareggiando per una squadra amatoriale come lo Swatt Club, in giro per l’Europa non sono mancate le sorprese ma anche qualche conferma. Il nostro resoconto parte da ovest e termina a est. In Portogallo si corre da Ourem a Ourem per un totale di 174.5 km piuttosto vallonati. A vincere è Ivo Oliveira (UAE Team Emirates XRG) davanti a Pedro Silva (Team Anicolor / Tien 21) e Diogo Gonçalves (Team FEIRENSE – BEECELER). In Spagna i numerosi saliscendi da Granada a Granada (oltre 191 km con 13 gpm categorizzati) fanno esplodere la corsa nel finale fino all’allungo decisivo di Iván Romeo (Team Movistar) che vince in solitaria su Fernando Barceló (Team Caja Rural – Seguros RGA) e Roger Adrià (Team Red bull BORA Hansgrohe), In Francia su un altrettanto esigente percorso in quel di Les Herbiers, per un totale di 214.5 km, Dorian Godon (Decathlon AG2R La Mondiale) vince una volata a tre davanti a Romain Grégoire (Team Groupama FDJ) e Kévin Vauquelin (Team Arkéa B&B Hotels). In Belgio Tim Wellens (UAE Team Emirates XRG) sbaraglia la concorrenza nel circuito finale di Binche con un’azione solitaria che ricorda il miglior Remco Evenepoel (Team Soudal Quick Step), il quale deve accontentarsi della seconda piazza a 38 secondi di ritardo da Wellens mentre Jasper Philipsen (Team Alpecin Deceuninck) è terzo. In Olanda la volatona di Ede vede Danny van Poppel (Team Redbull BORA Hansgrohe) prevalere a sorpresa davanti ai favoriti Olav Kooij (Team Visma Lease a Bike) e Dylan Groenewegen (Team Jayco AlUla). In Lussemburgo invece il circuito di Mertzig da affrontare sette volte per un totale di 138.6 km vede la vittoria di Arthue Kluckers (Team Tudor Pro Cycling) davanti al compagno di squadra Luc Wirtgen mentre si piazza in terza posizione Alexandre Kess (Team Lotto Kern-Haus PSD Bank). Sul circuito tedesco di Linden, dove spiccava la salitella di Harzheckberg si impone Georg Zimmermann (Team Intermarchè Wanty) davanti a Felix Engelhardt (Team Jayco AlUla) ed Anton Schiffer (Team BIKE AID). Ad Aberystwith, in Gran Gretagna, vittoria di Samuel Watson (Team INEOS Grenadiers) davanti a Matthew Brennan (Team Visma Lease a Bike) ed Ethan Vernon (Team Israel Premier Tech). In Norvegia, a Hønefoss, è show dell’Uno X Mobility con addirittura undici ciclisti nei primi dodici classificati; a vincere è Andreas Leknessund davanti ai fratelli Anders Halland e Tobias Halland Johannessen. In Danimarca sul nervoso finale del circuito di Aalborg ha la meglio Søren Kragh Andersen (Team Lidl Trek) davanti a Mads Pedersen (Team Lidl Trek) e Casper Pedersen (Team Soudal Quick Step). A Fischingen, in Svizzera, Mauro Schmid (Team Jayco AlUla) vince in una volata ristretta davanti a Marc Hirschi (Team Tudor Pro Cycling) e Valentin Darbellay (Elite Fondations Cycling Team). A Dobczyce, in Polonia, Rafał Majka (UAE Team Emirates) torna alla vittoria dei Campionati Nazionali dopo nove anni, battendo Paweł Bernas (Team Mazowsze Serce Polski) e Mateusz Gajdulewicz (Team Mazowsze Serce Polski). In Slovacchia a Bánovce nad Bebravou assolo di Lukáš Kubis (Team Unibet Tietema Rockets) che vince nettamente davanti a Martin Svrček (Team Soudal Quick-Step) ed al diciannovenne Matthias Schwarzbacher (UAE Team Emirates Gen Z). Sullo stesso percorso si sono corsi anche i campionati cechi vinti da Mathias Vacek (Team Lidl Trek) davanti a Matyáš Kopecký (Team Novo Nordisk) ed a Tomáš Přida (Team Elkov – Kasper). In Slovenia, assenti Pogacar e Roglic, ad avere la meglio è stato il giovane Jakob Omrzel (Bahrain Victorious Development Team) su Jaka Marolt (Team Factor Racing) e Matevž Govekar (Team Bahrain – Victorious ). Nella vicina Croazia Nicolas Gojković (Pogi Team Gusto Ljubljana) vince davanti a Fran Miholjević (Team Bahrain – Victorious) e Roko Doljanin. In Austria Tim Wafler (Team Tirol KTM Cycling Team) beffa il più esperto Felix Großschartner (UAE Team Emirates – XRG) mentre terzo è Tobias Bayer (Team Alpecin Deceuninck).
Antonio Scarfone

Tim Wellens vince i Campionati Nazionali in Belgio (foto: Getty Images)
A GORIZIA FILIPPO CONCA E’ CAMPIONE ITALIANO SU STRADA UOMINI ELITE
Filippo Conca (Swatt Club) sorprende ciclisti più quotati nei Campionati Italiani di Ciclismo imponendosi in una volata ristretta a Gorizia davanti ad Alessandro Covi (UAE Team Emirates XRG) e Thomas Pesenti (Team Soudal Quick Step). Delude l’Astana che non ha sfruttato la sua superiorità numerica
Il Campionato Italiano su Strada uomini elite vede protagonizta il Friuli Venezia Giulia con Triste sede di partenza e Gorizia sede d’arrivo. Sono quasi 230 i km da percorrere ed il tracciato è complessivamente pianeggiante fino all’entrata nel circuito finale di Gorizia, dopo un breve passaggio in territorio sloveno, che dovrà essere affrontato tre volte e dove spicca la salita di San Floriano del Collio, quasi 4 km al 5% di pendenza media ma con alcuni tratti che arrivano all’8%. Dopo la fuga iniziale di Manlio Moro (Team Movistar), Samuele Zoccarato (Team Polti VisitMalta), Alessandro Iacchi (Team Solution Tech Vini Fantini), Lorenzo Ginestra e Francesco Carollo (Team Swatt Club), era soprattutto l’Astana a controllare la corsa forte della sua superiorità numerica LE prime scaramucce nel gruppo inseguitore iniziavano all’inizio del primo dei tre giri del circuito finale con Alberto Bettiol (Team XDS Astana) e Stefano Oldani (Team Cofidis) che allungavano ma che venivano ripresi poco prima della prima salita verso San Floriano del Collio. Era sulla seconda salita che le cose si definivano meglio con Zoccarato e Ginestra che restavano da soli in testa alla corsa. Alle loro spalle si segnalavano dodici inseguitori ovvero Davide Formolo (Team Movistar), Mattia Gaffuri e Filippo Conca (Swatt Club), Valerio Conti (Team Solution Tech-Vini Fantini), Alessandro Covi e Filippo Baroncini (UAE Team Emirates-XRG), Nicola Conci (Team XDS Astana), Giovanni Aleotti (Team Red Bull-Bora-Hansgrohe), Thomas Pesenti (Team Soudal-QuickStep), Luca Cretti (Team MBH Bank Ballan Csb) e Marco Tizza (Team Wagner Wazin WB) Una volta ripresi i due fuggitivi, le sorti della corsa si decidevano sulla terza ed ultima scalata di San Floriano del Collio. Restavano in testa Covi, Aleotti, Pesenti, Conca. Era il ciclista dell’UAE Team XRG a scollinare in prima posizione con qualche secondo di vantaggio sugli immediati inseguitori. Il quintetto si ricompattava a circa 2 km dalla conclusione mentre da dietro Jonathan Milan (Team Lidl Trek) provava a rientrare insieme a Niccolò Buratti (Team Bahrain Victorious) ed a Filippo Baroncini (UAE Team Emirates). Ma era ormai troppo ardi perchè i cinque battistrada si giocavano in una volata ristretta il titolo tricolore. Era Conca a imporsi su Covi e Pesenti mentre chiudevano la top five Aleotti e Gaffuri. Tra lo stupore generale Conca, ciclista di una squadra dilettante, vinceva i Campionati Italiani di Ciclismo su Strada, rinverdendo i fasti del 2008, quando Filippo Simeoni, un altro mister nessuno, trionfò in quel di Bergamo davanti a Giovanni Visconti e Filippo Pozzato. Insomma, tutti aspettavamo faville da Filippo Ganna e invece un altro Filippo è balzato agli onori della cronaca.
Antonio Scarfone

Filippo Conca vince il campionato nazionale 2025 (Sprint Cycling Agency)
FILIPPO GANNA SIGILLA PER LA SESTA VOLTA IL TITOLO DI CAMPIONE ITALIANO A CRONOMETRO
Sul velocissimo tracciato friulano da Morsano al Tagliamento a San Vito al Tagliamento, Filippo Ganna (Team INEOS Grenadiers) rispetta i pronostici della vigilia e vince con autorità il suo sesto titolo nazionale. Sul podio anche Filippo Baroncini (UAE Team Emirates) e Mattia Cattaneo (Team Soudal Quick Step)
Sono 18 i ciclisti che si affrontano nei Campionati Italiani a Cronometro Uomini Elite. La partenza è da Morsano al Tagliamento e dopo un percorso di 28 km completamente pianeggiante si arriverà al traguardo di San Vito al Tagliamento. Filippo Ganna (Team INEOS Grenadiers) parte con i favori del pronostico anche se negli ultimi tempi si è allenato maggiormente per il prossimo Tour de France dove ha intenzione di vincere almeno una tappa. Ma partire nelle cronometro di Caen e di Peyragudes con la maglia di campione italiano della specialità non sarebbe comunque male. Dietro Ganna si giocheranno il podio, o anche qualcosa di più, Mattia Cattaneo (Team Soudal Quick Step) e Filippo Baroncini (UAE Team Emirates), apparsi in ottima forma nelle ultime uscite. Da segnalare alla partenza anche Alberto Bettiol (Team EF Education EasyPost), terzo classificato nella cronometro finale del Giro di Svizzera, e Matteo Sobrero (Team Red Bull BORA Hansgrohe), unico a interrompere il dominio di Ganna negli scorsi anni. E Ganna non delude le attese della vigilia facendo segnare all’arrivo 30 minuti e 36 secondi e vincendo con 47 secondi di vantaggio su Baroncini e 47 secondi di vantaggio su Cattaneo. Chiudono la top five Sobrero in quarta posizione e Marco Frigo (Team Israel Premier Tech) in quinta posizione, rispettivamente a 1 minuto e 35 ed a 1 minuto e 56 secondi di ritardo da Ganna. Per il ciclista piemontese è il sesto titolo italiano della specialità negli ultimi sette anni.
Antonio Scarfone

Filippo Ganna vince il Campionato Italiano a Cronometro (foto: Getty Images)
DIEGO ULISSI TRIONFA IN SOLITARIA AL GIRO DELL’APPENNINO, CHE RITROVA UN VINCITORE ITALIANO DOPO SEI ANNI
Diego Ulissi (Team XDS Astana) vince meritatamente l’86° edizione del Giro dell’Appennino scattando al momento giusto sull’ultima salita di Madonna della Guardia e gestendo le forze nel finale. Salgono sul podio Andrii Ponomar (Team Petrolike) secondo e Simone Velasco (Team XDS Astana) terzo
Il Giro dell’Appennino, una delle più longeve corse italiane di un giorno, giunge alla sua 86° edizione e conferma per sommi capi il percorso tra Piemonte e Liguria che lo ha da sempre caratterizzato. L’edizione 2025 è lunga 203.1 km contro i 198.5 di quella del 2024 ma restano i gpm del Passo della Castagnola, del Passo dei Giovi, della Crocetta d’Oreo, di Pietralavezzara e della Madonna della Guardia. Dallo scollinamento di quest’ultimo gpm mancheranno 25 km all’arrivo di Genova, divisi equamente tra discesa e pianura. La partenza è invece da Arquata Scrivia, da dove si proseguirà stabilimento Elah-Dufour di Novi Ligure. La vittoria italiana manca da ben sei anni, quando Mattia Cattaneo si aggiudicò l’edizione 2019 davanti a Fausto Masnada e Simone Ravanelli. Dopo di lui, la corsa ha visto la vittoria di un ciclista inglese (Ethan Hayter nel 2020), uno belga (Ben Hermans nel 2021), uno sudafricano (Louis Meintjes nel 2022) e due svizzeri (Marc Hirschi nel 2023 e Jan Christen nel 2024). Sono diciannove le squadre alla partenza di cui tre World Tour, quattro Professional e dodici Continental. L’UAE Team Emirates sarà il faro della corsa ed anche se non è presente Jan Christen, vincitore dello scorso anno, la formazione emiratina ha in Alessandro Covi e Pablo Torres due ottime alternative per essere protagonista. Anche l’Astana XDS schiera un’ottima squadra con Simone Velasco e Diego Ulissi a spartirsi il ruolo di capitano. La fuga di giornata vedeva protagonisti Davide De Cassan (Team Polti VisitMalta), Nate Pringle (Team Red Bull – BORA – Hansgrohe Rookies), Matteo Cettolin (Team General Store – Essegibi – F.Lli Curia), Christian Bagatin (Team MBH Bank Ballan CSB), Simone Lucca (Gragnano Sporting Club), Andrea Colnaghi (Team Karcag Cycling ÉPKAR Team), Ben Granger (Team Mg.K Vis Costruzioni e Ambiente), Matthew Kingston (Mg.K Vis Costruzioni e Ambiente) e Leonardo Meccia (Team Technipes #inEmiliaRomagna). Dopo il passaggio sul Passo della Crocetta in fuga restavano in cinque ovvero De Cassan, Pringle, Bagatin, Granger e Kingston. A 60 km dalla conclusione, sotto la spimta del Team XSS Astana, il vantaggio dei cinque battistrada sul gruppo inseguitore era sceso a meno di 3 minuti. Sull’ultima salita di Madonna della Guardia Diego Ulissi (Team XDS Astana) evadeva dal gruppo inseguitore e con un’azione di grande classe e coraggio andava a riprendere la fuga. Il ciclista toscano aumentava la cadenza delle pedalate e restava da solo in testa alla corsa. Al suo inseguimento si portavano Louis Barrè (Team Intermarchè Wanty) e Matteo Fabbro (Team Solution Tech Vini Fantini). Ulissi dopo aver fatto la discesa a tutta, manteneva un vantaggio di quasi un minuto sui diretti inseguitori quando mancavano circa 15 km al termine. Ulissi manteneva la lucidità per non venire ripreso ed andava a vincere con 8 secondi di vantaggio su Andrii Ponomar (Team Petrolike) e 13 secondi di vantaggio sul compagno di squadra Simone Velasco. Chiudevano la top five Alessandro Covi (UAE Team Emirates) in quarta posizione e Francesco Busatto (Team Intermarchè Wanty ) in quinta posizione. Per Ulissi è la prima vittoria stagionale e l’Italia dopo 6 anni torna a sorridere in una corsa il cui albo d’oro è quasi completamente azzurro.
Antonio Scarfone

Ulissi vince l'edizione 2025 del Giro dell'Appennino (www.ilsecoloxix.it)
TOUR DE L’AVENIR: PABLO TORRES TROVA LA VITTORIA E INDOSSA LA MAGLIA GIALLA
Il secondo arrivo in quota cambia di nuovo le carte in tavola. Lo spagnolo Pablo Torres centra la vittoria dopo la terza posizione di ieri e indossa la maglia gialla. Podio di giornata per Van Bekkun e Widar. Kajamini 7° davanti alla ex maglia gialla Blackmore.
Due tappe impegnative ravvicinate hanno acceso il Tour de l’Avenir 2024. Se ieri era stato il britannico Joseph Blackmore a dettare la sua legge, oggi lo scettro è passato nella mani dello spagnolo Pablo Torres. Il madrileno non solo ha centrato il successo di tappa ma, grazie anche hai distacchi rifilati ai più diretti inseguitori, è diventato la nuova maglia gialla.
La tappa odierna è stata animata fino alla salita finale di Les Karellis da Simone Gualdi, Tobias Svarre, Menno Huising, Max Van Der Meulen, Moritz Kretschy e Matthew Greenwood. Il danese Svarre ha provato l’azione personale, ma nulla ha potuto contro il rimontante Torres che, dopo averlo raggiunto a 2.6 Km dall’arrivo, lo ha passato andando a centrare un successo che valeva doppio.
La reazione dei primi della classe per cercare di ridimensionare l’azione dello spagnolo porta la firma del solito Jarno Widar che, liberatosi dell’ingombrante presenza della maglia gialla Blackmore, ha provato l’inseguimento insieme a agli olandesi Darren Van Bekkum e Tijmen Graat. Il traguardo ha messo fine alle loro fatiche e così il ritardo nei confronti del vincitore sul traguardo si è stabilizzato sui 36” per Van Bekkum, sui 45” per Widar e sui 55” per Graat.
L’ormai ex capolclassifica ha chiuso in ottava posizione a 1’26”, ina posizione in più rispetto all’azzurro Florian Samuel Kajamini, che ha chiuso 7° a 1’20”. Buona la prestazione anche per il citato Gualdi, 10° a 1’35” poi, rimanendo in casa azzurri, segnaliamo anche la 18a posizione di Matteo Scalco.
In cassifica, come detto, ora guida Torres con un vantaggio di 31” su Widar e 1’03” su Blackmore. Primo degli italiani è sempre Kajamini, che ha mantenuto la 7a posizione a 2’13”.
Nella prova femminile la vittoria e la maglia gialla sono andate alla francese Marion Bunel, che ha distanziato di 34″ Isabella Holmgren e di 50″ la ex leader Lore De Schepper. Prima delle azzurre Eleonora Ciabocco, nona a 2′34″. In classifica la vincitrice odierna conduce con 16” sulla Holmgren e 31” sulla De Schepper. Prima italiana si conferma la Ciabocco, che ha perso 3 posizioni attestandosi all’ottavo posto a 2’31”.
Con la vittoria odierna la Bunel ha fatto poker, poichè oltre alla tappa e alla maglia Gialla, ha conquistato anche la maglia verde della classifica a punti, sia quella Bianca delle giovani.
Domani il Tour de l’Avenir entrerà in italia attraverso il Moncenisio per il primo dei due giorni piemontesi della corsa transalpina. È prevista infatti la Les Karellis – Condove di 119,3 km, frazione che prevede tre GPM, uno di terza, uno di seconda ed uno di prima, nella prima parte. Nella seconda, invece, ci sarà una lunga discesa prima di un falsopiano che porta all’arrivo di Condove. Sullo stesso percorso un paio d’ore prima gareggeranno anche le ragazze della categoria Under23.
Mario Prato

Lo spagnolo Torres vince la 4a tappa del Tour de l'Avenir (foto Le DL/Louise Raymond
SULL’ALPE D’HUEX FESTA PER VOLLERING E NIEWIADOMA.
Conclusione sulla mitica Alpe d’Huez per il Tour de France Femmes. Il successo di tappa è andato a Demi Vollering su Rooijakkers e Muzic. Quarta Katarzyna Niewiadoma che si aggiudica il Tour 2024 per 4” sulla Vollering. Quinta di tappa Gaia Realini, prima italiana anche nella Generale, quinta.
Conclusione epica e battagliata sull’Alpe d’Huez per il Tour de France Femmes. La tappa è andata a Demi Vollering (Team SD Worx – Protime) che si è imposta su Pauliena Rooijakkers (Fenix-Deceuninck), arrivata dopo 4″. Terza Évita Muzic (FDJ – SUEZ) a 1′01″, giunta insieme a Katarzyna Niewiadoma (Canyon//SRAM Racing), la leader della classifica che per soli 4″ nei confronti della vincitrice di tappa salva la maglia gialla e si aggiudica il Tour de France Femmes 2024. Prima italiana sul traguardo Gaia Realini (Lidl – Trek), quinta a 1′31″. Seguono con un ritardo superiore ai 3 minuti Cédrine Kerbaol (CERATIZIT-WNT Pro Cycling Team) e Valentina Cavallar (Arkéa – B&B Hotels Women). Ancora più distanziate sono giunte con oltre 5 minuti di ritardo Sarah Gigante (AG Insurance – Soudal Team), Niamh Fisher-Black (Team SD Worx – Protime) e Lucinda Brand (Lidl – Trek).
In classifica generale alle spalle della Niewiadoma e della Vollering si è piazzata terza a 10” la Rooijakkers. Più distanziata la Muzic, quarta a 1’21”. Quinta e prima delle italiane è la Realini, staccata di 2’19”. Seguono la Kerbaol a 2’51”, la Gigante a 7’09”, la Brand a 8′06″, Juliette Labous (Team dsm-firmenich PostNL) a 8′07″ e Thalita de Jong (Lotto Dstny Ladies) a 8′12″.
L’ultimo giorno di una corsa a tappe è sempre quello dei consuntivi. La classifica a punti con la relativa maglia verde è andata a Marianne Vos (Team Visma | Lease a Bike) su Lorena Wiebes (Team SD Worx – Protime) e la Niewiadoma. Quella dei GPM contrassegnata dall’iconica maglia a pois è andata alla vincitrice di ieri Justine Ghekiere (AG Insurance – Soudal Team) sulla Vollering e la Puck Pieterse (Fenix-Deceuninck). Quest’ultima ha primeggiato nella classifica riservata alle cicliste più giovani, mentre nella speciale challenge riservata alle squadre si è imposta la Lidl – Trek con quasi dodici minuti di vantaggio sulla FDJ – SUEZ
Mario Prato

La Niewiadoma esulta all'Alpe d'Huez, il Tour de France è suo per soli 4 secondi (Getty Images)
LA TAPPA DEL GIORNO (e altro ancora): CASCAIS – OURÉM
agosto 18, 2024 by Redazione
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La prima tappa in linea dovrebbe terminare allo sprint, anche se diversi velocisti potrebbero soffrire i saliscendi proposti dal tracciato e in particolare la salita che si dovrà affrontare vicinissima al traguardo
C’è una categoria di corridori che non sarà contenta del modo con la quale è stata progettata questa edizione della Vuelta. Stiamo parlando dei velocisti ai quali nel 2024 è stato lasciato ancor meno delle briciole per via degli appena quattro traguardi messi a loro disposizione, esattamente la metà rispetto a quelli che erano previsti sia al Tour, sia al Giro, dove però si sono viste sette volate perchè nella tappa di Lucca è andata in porto la fuga da lontano. Quest’ultima è un’eventualità che dovrà essere messa in conto anche al Giro di Spagna perchè solo una delle quattro tappe destinate agli sprinter sarà realmente facile e consentirà agevolmente alle loro squadre di tenere sotto controllo la situazione. Non sarà certo il caso dell’odierna frazione che da Cascais condurrà ad Ourém, il comune portoghese nel cui territorio comunale si trova la località di Fátima. Il celebrere santuario sarà lambito dal percorso di gara ad una quindicina di chilometri dall’arrivo, poco dopo lo scollinamento dell’Alto da Batalha, salita apparentemente semplice di 7 Km al 3.3% che prevede però un tratto iniziale di 2 Km al 7% mentre la parte rimanente avrà l’aspetto di un falsopiano che ricorda un pò quello del Poggio. Con le alte velocità tipiche dei finali sicuramente darà una bella setacciata al gruppo, che sulle sue pendenze potrebbe perdere per strada qualche sprinter e tra quelli che rimarranno davanti poi ci sarà anche ci soffrirà la lieve pendenza che caratterizza il chilometro conclusivo. A rendere ancora più complicata la giornata interverrà il vento, vero e proprio “biglietto da visita” delle regioni portoghesi più prossime al Portogallo: se date un’occhio più sotto alle previsioni meteo vi accorgerete che questa giornata potrebbe rivelarsi molto più dura del previsto.

Il santuario di Fatima ad Ourém e l’altimetria della seconda tappa (www.portogallo.info)
METEO VUELTA
Cascais : parzialmente nuvoloso, 21°C, vento moderato da N (30-42 Km/h), umidità al 86%
Mafra (Km 43.4): parzialmente nuvoloso, 23°C (percepiti 24°C), vento forte da N (30-55 Km/h), umidità al 73%
Óbidos (Km 104.3): parzialmente nuvoloso, 23°C (percepiti 24°C), vento forte da N (28-52 Km/h), umidità al 75%
Alcobaça (traguardo volante – Km 140.3): nubi sparse, 24°C (percepiti 25°C), vento forte da N (26-49 Km/h), umidità al 71%
Ourém : cielo sereno, 27°C (percepiti 28°C), vento forte da NO (31-56 Km/h), umidità al 50%
GLI ORARI DELLA VUELTA
12.50: partenza da Cascais
13.15-13.20: GPM dell’Alto do Lagoa Azul
14.30: inizio diretta su Eurosport
16.05-16.30: traguardo volante di Alcobaça (con abbuoni)
16.50-17.15: GPM dell’Alto da Batalha
17.15-17.45: arrivo a Ourém
RASSEGNA STAMPA
Vuelta, la crono è di McNulty: la prima maglia rossa è a stelle e strisce. Roglic meglio di Kuss
Gazzetta dello Sport – Italia
Roglič je na 8. mestu. McNulty v rdeči majici (Roglič è all’ottavo posto. McNulty con una maglietta rossa)
Delo – Slovenia
McNulty sees off Vacek to win Vuelta a España opener (McNulty sconfigge Vacek e vince la prima tappa della Vuelta a España)
The Guardian – Regno Unito
LRoglic golpea primero en su liga, McNulty viste de rojo en la suya (Roglic colpisce per primo nel suo campionato, McNulty veste di rosso nel suo)
AS – Spagna
Brandon McNulty é o primeiro líder após vencer contra-relógio em Oeiras (Brandon McNulty è il primo leader dopo aver vinto la cronometro di Oeiras)
Público – Portogallo
McNulty devant la surprise Vacek (McNulty davanti allla sorpresa Vacek)
L’Équipe – Francia
Cian Uijtdebroeks beperkt de schade, Primoz Roglic kan lachen: dit zijn de verschillen tussen de favorieten na tijdrit Vuelta (Cian Uijtdebroeks limita i danni, Primoz Roglic può ridere: queste le differenze tra i favoriti dopo la cronometro della Vuelta)
Het Nieuwsblad – Belgio
McNulty slaat toe en wint openingstijdrit Ronde van Spanje (McNulty colpisce e vince la cronometro di apertura del Giro di Spagna)
De Telegraaf – Paesi Bassi
McNulty gewinnt erste Etappe der Vuelta (McNulty vince la prima tappa della Vuelta)
Kicker – Germania
American Brandon McNulty wins individual time trial in record time in first stage of Spanish Vuelta (L’americano Brandon McNulty vince la cronometro individuale in tempo record nella prima tappa della Vuelta spagnola)
The Washington Post – USA
Daniel Felipe brilló en la crono, Nairo y Rigo no desentonaron: McNulty es el primer líder (Daniel Felipe ha brillato nella cronometro, Nairo e Rigo non si sono scontrati: McNulty è il primo leader)
El Tiempo – Colombia
Brandon McNulty gana la prueba contrarreloj. Richard Carapaz finaliza en el puesto 35 (Brandon McNulty vince la cronometro. Richard Carapaz chiude al 35° posto)
El Universo – Ecuador
VUELTAALCONTRARIO
L’ordine d’arrivo e la classifica generale visti dal punto di vista della maglia nera.
Ordine d’arrivo della prima tappa, Lisbona – Oeiras, e prima classifica generale
1° Elie Gesbert
2° Laurens Huys a 5″
3° Luca Vergallito a 10″
4° Kamil Gradek a 11″
5° Casper Pedersen a 13″
RICORDO DI JOSÈ MANUEL FUENTE
50 anni fa lo scalatore asturiano Josè Manuel Fuente si impone per la seconda ed ultima volta in carriera nel Giro di Spagna. Riviviamo quei giorni attraverso i titoli del quotidiano spagnolo “Mundo Deportivo”
24 APRILE 1974 – 1a TAPPA: ALMERÍA – ALMERÍA (98 Km)
PEELMAN BATIÓ AL SPRINT A PERURENA
Swerts se mantiene lider con tres segundos de ventaja
Mucha lluvia y el primer abandono
TOUR DE POLOGNE, ARRIVA IL “TRIPLETE” DI THIBAUT NYS
Il belga della Lidl-Trek si assicura il terzo successo di tappa al Giro di Polonia superando Diego Ulissi (UAE Team Emirates) e Oscar Onley (Team DSM – Firmenich PostNL) sul classico traguardo di Bukovina al termine della sesta frazione. Jonas Vingegaard (Visma – Lease A Bike) resta il leader della classifica generale con 13” su Ulissi e 20” sul compagno di squadra Wilco Kelderman. Domani la tappa finale a Cracovia.
Imbattibile Thibaut Nys (Lidl-Trek), che in questa edizione del Tour de Pologne cala il tris di tappa su sei disputate. Quella di oggi sui Monti Tatra (183 km da Wadowice a Bukovina Resort) è stata, però, una giornata in cui gli italiani sono stati grandissimi protagonisti, a cominciare dalla fuga: qui erano infatti presenti Davide Formolo (Movistar Team) e Samuele Battistella (Astana Qazaqstan) in compagnia dello svizzero Silvian Dillier (Alpecin Deceuninck), raggiunti in seguito da altri quattro corridori: Tim Wellens (UAE Team Emirates), Tobias Foss (Ineos Grenadiers), Mick Van Dijke (Visma – Lease A Bike) ed Archie Ryan (EF Education – Easy Post). Di questi sette uomini al comando l’ultimo a desistere è stato l’irlandese Ryan, che ha tentato un attacco ai -18 dall’arrivo, respinto a poco più di due chilometri dal termine grazie all’azione dei “calabroni” capitanati da Jonas Vingegaard (Visma – Lease A Bike). Il danese ha poi provato la volata terminando al quarto posto e si fatto così rosicchiare 6” di abbuono da Diego Ulissi (UAE Team Emirates), mentre Nys si è rivelato ancora una volta implacabile in questi arrivi. Molto bene all’arrivo anche gli azzurri Andrea Bagioli (Lidl-Trek, 6°) ed Edoardo Zambanini (Bahrain-Victorious, 8°).
Domani ultima tappa con la passerella di Cracovia al termine di una frazione di 142 km che partirà dalla celebrer miniera di sale di Wieliczka, monumento UNESCO
Andrea Giorgini

Nys va a segno anche sul classico traguardo di Bukovina (Getty Images)
PHILIPSEN CENTRA IL TRIS A NÎMES, GIRMAY A TERRA, LA SFIDA PER LA MAGLIA VERDE SI RIAPRE
Japer Philipsen conquista la terza vittoria al Tour de France, pareggia i successi con Biniam Girmay (Intermarché – Wanty) e grazie alla sua Alpecin – Deceuninck, soprattutto a Mathieu Van Der Poel che lo ha lanciato al meglio verso il traguardo, riapre la lotta per la maglia verde, caduto poco prima dell’ultimo chilometro Girmay, al secondo posto arriva Phil Bahaus (Bahrain – Victorious), terzo invece un redivivo Alexander Kristoff Uno-X Mobility.
Riparte il Tour de France dopo l’ultimo giorno di riposo per l’ultima settimana, non partono, invece, le azioni di fuga ed il gruppo, di fatto, resta ancora in una condizione di “riposo” lungo i chilometri che da Gruissan portano a Nîmes. Non c’è nemmeno il tanto temuto vento, caratteristico di queste zone, a farsì la tappa diventi frizzante con la formazione dei ventagli. Tutti insieme appassionatamente per una tappa che non vede nessun allungo per quasi due ore di corsa. La velocità aumenta in testa al gruppo soltanto al traguardo con punti per la maglia verde, siamo al chilometro 96, la volata la vince Bryan Coquard (Cofidis), seguito da Jasper Philipsen (Alpecin – Deceuninck), terzo Anthony Turgis (Total Energies) mentre quarto la maglia verde Biniam Girmay (Intermarché – Wanty). Il belga rosicchia quattro punti all’eritreo che conserva un vantaggio rassicurante nella speciale classifica. Dopo la sfiammata dello sprint il gruppo si ricompone, la velocità diminuisce e ne approfitta Thomas Gachignard (TotalEnergies) guadagnando in poco tempo più di due minuti sul gruppo. Il ventitreenne francese transita per primo sull’unico GPM di quarta categoria di giornata, la Côte de Fambetou. Ai meno 25 chilometri dall’arrivo Gachignard viene ripreso con le squadre dei velocisti che iniziano il valzer delle cosuete operazioni in testa al gruppo per prendere le posizioni migliori e tenere al riparo il proprio uomo veloce. In particolare sia la Uno-X Mobility sia Lotto Dstny conducono il gruppo innalzando la velocità. Una serie infinita di rotonde costringe il gruppo a fare da elastico, i treni vanno a rimescolarsi continuamente in pratica fino ai meno 2 chilometri dall’arrivo. Poco prima del triangolo rosso dell’ultimo chilometro una caduta coinvolge Marijn van den Berg (EF Education – EasyPost) ma soprattutto Biniam Girmay, l’eritreo resta a dolorante a terra e taglierà il traguardo scortato da due compagni di squadra, si spera senza conseguenze, in attesa di notizie ufficiali dalla Intermarché – Wanty. A causa della caduta il gruppo si spezza, davanti sono abilissimi ed espertissimi come sempre gli Alpecin – Deceuninck a togliersi dai guai e condurre, così con la solita eccezionale spaarata di Mathieu Van Der Poel, jasper Philipsen a conquistare il suo terzo successo al Tour de France 2024, il belga vince facile su Phil Bahaus (Bahrain – Victorious) e su Alexander Kristoff (Uno-X Mobility), quarto posto per Sam Bennet (Decathlon AG2R La Mondiale Team), quinto per Wout van Aert (Team Visma | Lease a Bike) rimasto un pò chiuso nel finale. Si riapre quindi la sfida per la classifica della maglia verde che vede sempre al comando Girmay segue Philipsen con soli 32 punti da recuperare. Nulla cambia, invece, in classifica generale con Tadej Pogacar (UAE Team Emirates) sempre in maglia gialla. Domani tappa numero 17 da Saint Paul Trois Châteaux a Superdévoluy verso l’arrivo ben tre GPM di seconda, prima e terza categoria, concentrati nei 40 Km finali, che possono prevedere delle imboscate tra gli uomini di classifica.
Antonio Scarfone

Jasper Philipsen (Alpecin - Deceuninck) fa tris a Nimes (Photo Credit: Getty Images)
GODON SI IMPONE NELLA VOLATA DI FRIBURGO ED E’ LA NUOVA MAGLIA GIALLA
A Friburgo la prima tappa in linea del Giro di Romandia vede la vittoria in volata di Dorian Godon (Team Decathlon AG2R La Mondiale) che precede il compagno di squadra Andrea Vendrame e Gianni Vermeersch (Team Alpecin Deceuninck). Godon è la nuova maglia gialla
La prima tappa del Giro di Romandia parte da Château d’Oex e termina a Friburgo dopo 165.7 km. Sono sei i gpm che i ciclisti dovranno affrontare lungo il percorso. In particolare quelli di Arconciel e di Lorette, che si dovranno percorrere rispettivamente tre e due volte all’interno del circuito finale, potrebbero animare la tappa che dovrebbe vedere all’arrivo di Friburgo una volata di un gruppo piuttosto compatto. Bisognerà comunque capire quali saranno le intenzioni delle squadre dei big, prime fra tutte UAE Team Emirates e INEOS Grenadiers le quali in caso di corsa dura potrebbero far fuori la maggior parte dei velocisti. Maikel Zijlaard (Team Tudor Pro Cycling) veste a sorpresa la maglia gialla e vedremo se al termine della tappa sarà ancora sua. La fuga di giornata veniva inaugurata con un’accelerazione di Fausto Masnada (Team Soudal Quick Step) a cui rispondevano Juri Hollmann (Team Alpecin Deceuninck), Patrick Gamper (Team BORA Hansgrohe), Raul Garcia Pierna (Team Arkea B&B Hotels), Rune Herregodts (Team Intermarchè Wanty) e Joey Rosskopf (Team Q36.5 Pro Cycling). Rosskopf si aggiudicava il primo traguardo volante di Corbières posto al km 39.3 mentre Hollmann scollinava in prima posizione sul primo gpm di Sorens posto al km 49.5. Il tedesco scollinava in prima posizione anche sul successivo gpm di Lorette posto al km 89.1. Hollman faceva il pieno aggiudicandosi anche i successivi gpm di Arconciel e di Lorette posti rispettivamente al km 116.2 ed al km 129.4. A circa 35 km dalla conclusione attaccavano David Gaudu (Team Groupama FDJ), Richard Carapaz (Team EF Education EasyPost) e Jan Christen (UAE Team Emirates) ma questo terzetto aveva vita breve perchè il gruppo maglia gialla rispondeva ed annullava la sua iniziativa dopo alcuni km. A 18 km dalla conclusione i fuggitivi della prima ora avevano una cinquantina di secondi di vantaggio sul gruppo tirato a turno dagli uomini della Movistar, della Lidl Trek e dell’Intermarchè Wanty. Julian Alaphilippe (Team Soudal Quick Step) scattava sull’ultimo gpm di Arconciel ed era il primo a raggiungere i fuggitivi tra cui era Masnada a scollinavare in prima posizione. La Movistar faceva comunque buona guardia ed il gruppo si compattava a 9 km dalla conclusione. A 4 km dall’arrivo attaccava Andreas Kron (Team Lotto Dstny) ma anche questa volta la Movistar ricuciva agevolmente sul ciclista danese. Volata doveva essere e volata sarebbe stata con la Decathlon AG2R La Mondiale attivissima nell’ultimo km con Dorian Godon che tirava la volata ad Andrea Vendrame ma quest’ultimo, forse a causa della strada in leggera discesa, non riusciva a superare il compagno. Godon vinceva così davanti a Vendrame mentre terzo era Gianni Vermeersch (Team Alpecin Deceuninck). Chiudevano la top five Milan Menten (Team Lotto Dstny) in quarta posizione e Kasper Asgreen (Team Soudal Quick Step) in quinta posizione. Per Godon è la vittoria stagionale dopo alcuni piazzamenti, il più prestigioso dei quali nella settima tappa del Giro di Cataligna, quando giunse secondo alle spalle di un certo Tadej Pogačar. Godon è anche la nuova maglia gialla con 6 secondi di vantaggio su Vermeersch e 9 secondi di vantaggio su Alaphilippe. Domani è in programma la seconda tappa da Friburgo a Les Marécottes di 171 km. Sarà una tappa importante per le sorti della classifica generale visto che l’arrivo è posto su una salita di 7.6 km con una pendenza media del 7.5%. In alcuni tratti si supererà il 10% per cui si inizieranno a delineare le vere forze in campo con prevedibili ripercussioni in classifica generale.
Antonio Scarfone

Dorian Godon vince a Friburgo (foto: Luc Claessen/Getty Images)