UNA STAGIONE UAE – 14 SETTEMBRE 2025: GRAND PRIX CYCLISTE DE MONTRÉAL
Quasi due mesi dopo la vittoria al Tour i media ciclistici tornano a interessarsi a Tadej Pogacar. Lo sloveno ha nel mirino il secondo mondiale e a poco più di una settimana dall’evento si rimette in sella, dopo un lungo “digiuno”, sulle strade del Gran Premio di Montréal, dove non manca di dimostrazione che la condizione è ancora quella della Grande Boucle. Non vince, ma è protagonista con il compagno di squadra Brandon McNulty, al quale concede la vittoria dopo esser giunti assieme al traguardo e aver staccato gli avversari
POGACAR E MC NULTY SHOW: DOMINIO UAE, VITTORIA DELLO STATUNITENSE
Tadej Pogačar e Brandon McNulty dominano il GP di Montréal, dopo una corsa ricca di attacchi e selezione, i due uomini UAE hanno fatto il vuoto nell’ultimo giro: lo sloveno ha gestito la situazione e con grande generosità ha lasciato il successo al compagno di squadra statunitense. Terzo posto per Quinn Simmons, staccato di oltre un minuto.
La corsa si apre subito con grande vivacità: sette corridori provano a prendere il largo, tra cui Andrew August, Artem Shmidt e Jørgen Nordhagen. Dopo una sessantina di chilometri, però, gli attacchi si moltiplicano e un nuovo drappello di inseguitori si porta davanti, fino a formare un gruppo più folto con nomi come Alex Baudin, Mauro Schmid e Jan Tratnik. La UAE Team Emirates prende in mano la situazione e inizia a dettare un ritmo severo, riducendo progressivamente il margine degli attaccanti. Diversi protagonisti si arrendono, tra cui Victor Lafay e Lewis Askey, finché restano solo sei uomini in testa. La corsa si accende ulteriormente sulla Côte Camillien-Houde: qui si staccano corridori di rilievo come Wout van Aert e Michael Matthews, mentre Baudin tenta un allungo solitario, presto neutralizzato. Con Tim Wellens e Pavel Sivakov a guidare il forcing, il gruppo si assottiglia giro dopo giro. Persino Julian Alaphilippe deve alzare bandiera bianca. A 36 km dall’arrivo è Brandon McNulty a rompere gli equilibri: con lui si muovono Quinn Simmons, Louis Barrè e Tadej Pogačar, che rapidamente si porta al comando. Il quartetto guadagna mezzo minuto, ma Barrè non regge il passo. A 23 km dal traguardo Pogačar cambia marcia e si invola, salvo poi rallentare per attendere McNulty. I due proseguono insieme, mentre Simmons resta staccato. Il vantaggio cresce fino a superare il minuto nell’ultimo giro. Gli ultimi chilometri diventano una passerella per la coppia UAE, con lo sloveno che lascia generosamente la vittoria al compagno. Brandon McNulty taglia così il traguardo a braccia alzate, abbracciato dal campione del mondo. Simmons completa il podio, terzo a poco più di un minuto.
Antonio Scarfone

Pogacar lascia la vittoria a Mc Nulty (Photo credit: Getty Images)
UNA STAGIONE UAE – 11 SETTEMBRE 2025: COPPA SABATINI
Non c’è due senza il tre e dopo GP di Larciano e Giro delle Toscana Isaac Del Toro fa suo anche il trittico di chiusura della tre giorni toscana di fine estate. E’ ancora il messicano, infatti, a imporsi sul traguardo della Coppa Sabatini, semiclassica che finisce nella bacheca della UAE per il terzo anno consecutivo, dove che le due precedenti edizioni erano state entrambe conquistate dall’elvetico Marc Hirschi, passato alla Tudor proprio all’inizio della stagione 2025
DEL TORO TRIS: SUA ANCHE LA COPPA SABATINI
Non poteva andare meglio la campagna italiana per Isaac Del Toro (UAE), dopo la delusione del Giro è stato sicuramente un buon modo per riscattarsi sulle strade azzurre. Tre vittorie su tre, con una superiorità disarmante e vista sul Mondiale.
La fuga di giornata è partita dopo 18 Km, inizialmente compost da Samuele Zoccarato (Team Polti VisitMalta), Valentin Retailleau (Team TotalEnergies) ed Edgar Cadena Martinez (Petrolike), a cui si sono aggiunti a breve giro Jon Agirre (Euskaltel – Euskadi), Simon Dalby (Uno-X Mobility), Luca Cretti, Ben Granger, Nicolò Pizzi (Mg.K Vis Costruzioni e Ambiente), Alexander Balmer (Solution Tech Vini Fantini) ed Edoardo Cipollini (MBH Bank Ballan CSB), nipote del celebre Mario. La corsa è scivolata via tranquilla sotto il controllo dell’UAE e dell’Intermarch, con gli attaccanti che percorrono in solitaria il primo tratto in linea, perdendo strada facendo Agirre e Pizzi lungo il circuito di Peccioli e presentandosi con circa 2’ di vantaggio all’ultimo passaggio dal muro di Via Greta.
Ci prova subito Benjamin Thomas (Cofidis) seguito a ruota da Isaac Del Toro e dal compagno di squadra Jan Christen (UAE); con loro ci sono anche Natnael Tesfatsion (Movistar), Richard Carapaz (EF), Marc Hirschi (Tudor), Pau Miquel (KERN), Christianh Scaroni (XDS Astana) e Alexandre Delettre (TotalEnergies), che si mettono subito all’inseguimento di Cadena e Balmer, ultimi superstiti della fuga con circa 11”. Nel frattempo rientrano anche Francesco Busatto (Intermachè) e Davide Piganzoli (Polti) quando il plotone è giunto all’inizio dell’ultimo giro.
I primi timidi tentativi sono di Christen e Carapaz, ma il lampo è sempre Del Toro, il quale viene seguito da Thomas e dal redivivo Granger, che dopo la lunga fuga è rimasto con i primi. I tre guadagnano rapidamente una ventina di secondi, sufficienti a giocarsi la vittoria sulle ultime rampe verso l’arrivo.
A 400m Del Toro si invola in solitaria, Thomas chiude terzo mentre Granger, dopo le fatiche della giornata, si deve accontentare di uno straordinario podio. Più indietro Scaroni stacca di poco Delettre, Hirschi, Carapaz, Miquel, Christen e Piganzoli.
Andrea Mastrangelo

Del Toro completa il "triplete" toscano imponendosi nella Coppa Sabatini (foto Luc Claessen/Getty Images)
UNA STAGIONE UAE – 10 SETTEMBRE 2025: GIRO DELLA TOSCANA
Tre giorni dopo l’affermazione al GP di Larciano il messicano Del Toro torna alla vittoria imponendosi al Giro della Toscana, la corsa che da una decina d’anni è intitolata alla memoria dell’indimenticato commissario tecnico della nazionale Alfredo Martini. E, intanto, zitta zitta la UAE rimpingua il suo bottino di successi stagionali arrivando a quota 82
L’ARIA DI TOSCANA FA BENE A DEL TORO
La Toscana è da sempre terra del vino, accostata spesso ai cavalli e al palio. Più raro l’abbinamento con i tori. Eppure ogni volta che il portacolori della UAE mette piede in queste zone si carica. A naggio aveva preso la maglia rosa sulle strade di Siena, salvo poi perderla malamente sul Colle delle Finestre, qualche giorno fa si era aggiudicato il GP Larciano e oggi ha fatto doppietta col Giro di Toscana.
190km, partenza e arrivo a Pontedera, tre passaggi a Peccioli, dove si correrà nei prossimi giorni la Coppa Sabatini, e due sul Monte Serra: questo il menù della 97a edizione del Giro della Toscana, gara che dal 2016 è stata intitolata alla memoria dell’indimenticato commissario tecnico della nazionale italiana di ciclismo Alfredo Martini, scomparso due anni prima.
Il primo tentativo di giornata, a vuoto, è quello di Matteo Spreafico (Mg.K Vis Costruzioni e Ambiente), Leonardo Vesco (MBH Bank Ballan CSB), Filippo Ridolfo e David Lozano (Team Novo Nordisk), quindi parte la fuga con Tyler Stites (Caja Rural – Seguros RGA), Nil Gimeno (Equipo Kern Pharma), Sam Brand (Team Novo Nordisk), Mattia Bais (Team Polti VisitMalta) e Adne Holter (Uno-X Mobility).
La situazione rimane cristallizzata fino al primo passaggio sul Monte Serra, quando davanti rimangono Bais e Holter, raggiunti nel successivo tratto pianeggiante da Lorenzo Milesi (Movistar).
Giunti al secondo passaggio si sono accendono le polveri. I primi a guadagnare qualche metro sono Michael Storer (Tudor) e Paul Double (Jayco), ma i due non hanno avuto altro effetto che sventolare la stola rossa sono il naso (Del) Toro, che con un attacco fulmineo ha salutato la compagnia per rivederli tutti dopo il traguardo.
L’ecuadoriano Richard Carapaz (EF) ha provato un inseguimento uno contro uno nel tratto pianeggiante, ma ha dovuto alzare bandiera bianca e farsi riprendere dal gruppo inseguitorem che si è poi giocato in volata la seconda posizione in volata, conquistata da Storer davanti a Steff Cras (TotalEnegies), Alessndro Pinarello (Bardiani), Yannis Voisard (Tudor), Christian Scaroni (Astana), Jordan Jegat (TotalEnergies), Davide Piganzoli (Polti), Carapaz e Daniele Formolo (Movistar).
Ora si disputerà un altro tradizione appuntamento del calendario settembrino, la 73a Coppa Sabatini, gara nella quale Del Toro tenterà una straordinaria tripletta.
Andrea Mastrangelo

Del Toro vince anche il Giro della Toscana (foto Luc Claessen/Getty Images)
UNA STAGIONE UAE – 7 SETTEMBRE 2025: GRAN PREMIO DI LARCIANO
Si annuncia un fine stagione travolgente per la UAE, che tra settembre e ottobre nell’ultimo mese di corse mette in fila una ventina abbondante di affermazioni. In particolare all’inizio di settembre si rifà vivo Isaac Del Toro, il corridore messicano rivelazione del Giro d’Italia che nel giro di quattro giorni fa sue tre prestigiose corse toscana, cominciando con il GP Industria & Artigianato di Larciano, che da un paio di stagioni è stato traslocato dalla tradizionale collocazione primaverile alla fine dell’estate
DEL TORO FA DIECI E OTTANTUNO: SUO IL GP INDUSTRIA E ARTIGIANATO
Dieci sono le sue vittorie stagionali dopo aver battuto Scaroni (XDS Astana) e Piganzoli (Team Polti) sul traguardo di Larciano. 81 è l’incredibile numero di vittorie stagionali della UAE che, mentre domina alla Vuelta, fa sue anche le classiche di fine stagione.
Il GP Industria e Artigianato può contare anche quest’anno su un campo partenti molto importante. Ci sono il messicano Isaac Del Toro (UAE Team Emirates – XRG), l’elvetico Marc Hirschi (Tudor) e l’ecuadoriano Richard Carapaz (EF), oltre a una batteria di outsider italiani pronti a giocarsela coi grandi nomi.
Pronti via evade un folto drappello che raggiungerà i 5’ di vantaggio, rimarrà in avanscoperta quasi tutta la corsa e verrà man mano ripreso lungo l’ultima tornata del circuito del San Baronto, l’ultimo e il più duro dei tre che compongono la corsa.
I primi attaccanti sono Pierre Latour (TotalEnergies) e Filippo Dignani (Sam-Vitalcare-Dynatek), raggiunti in seconda battuta da un quartetto formato da Tyler Stites (Caja Rural-Seguros), Cedrik Bakke Christophersen (Unibet-Tietema Rockets), David Delgado (Burgos) e Matteo Spreafico (Mg.KVis). In seguito tentano il congiungimento Leonardo Vesco (MBH), Mattia Piccini (Gragnano) e Andrea Nannini (Sam), che però non colgono l’attimo, provano a lungo a rientrare, ma alla fine devono alzare bandiera bianca e attendere il gruppo.
Giunti all’ultima tornata la fuga comincia a perdere dei pezzi, mentre da dietro iniziano gli attacchi. A questo punto il destino dei primi è segnato. Ad aprire le danze è Joris Delbove (TotalEnergies), seguito da Christian Scaroni (XDS Astana Team) e da Davide Piganzoli (Team Polti VisitMalta) Solo in un secondo momento Del Toro, rimasto senza compagni, si riporta sui primi con un’accelerata impietosa. Allo scollinamento sono in tre in testa alla corsa, Piganzoli, Scaroni e Del Toro. Il portacolori della Polti, vistosi battuto, prova ad anticipare la volata ai 400. Niente da fare poichè con questo Del Toro non si può nulla; infatti il messicano lo stacca portandosi dietro Scaroni, che si accontenta del secondo posto.
23 secondi più tardi Felix Engelhardt (Jayco) si aggiudica la volata degli inseguitori precedendo Alexandre Delettre (TotalEnergies).
Ora l’attenzione degli appassionati italiani rimane concentrata sulla Toscana, dove nei prossimi giorni si disputeranno il Giro della Toscana e la Coppa Sabatini, poi nel fine settimana andranno in scena il Memorial Pantani in Romagna e il Trofeo Matteotti in Abruzzo.
Andrea Mastrangelo

Del Toro vince a Larciano la 47a edizione del GP Industria & Artigianato (foto UAE Team Emirates)
UNA STAGIONE UAE – 8 GIUGNO 2025: 5a TAPPA GIRO DELLA SLOVENIA
Lo stesso giorno nel quale Tadej Pogacar si impone nella frazione d’apertura del Delfinato all’estremità opposta della catena alpina un’altro corridore in maglia UAE passa all’incasso. E’ il portoghese Ivo Oliveira, che un paio di mesi prima aveva vinto due tappe al Giro d’Abruzzo ed ora porta a caso l’atto conclusivo del Giro di Slovenia. Suo il successo sul traguardo di Novo Mesto, poi sul podio premiazione sale un altro elemento del team emiratino, l’austriaco Felix Großschartner, che per soli 14 secondi fallisce la conquista della vetta della classifica, raggunta dal norvegese della Uno-X Anders Halland Johannessen.
GIRO DI SLOVENIA 2025: IVO OLIVEIRA TRIONFA NELL’ULTIMA TAPPA, JOHANNESSEN SI IMPONE IN CLASSIFICA
Ivo Oliveira (UAE Team Emirates-XRG) si impone nettamente nella quinta e ultima tappa del Giro di Slovenia, conquistando uno sprint ristretto a Novo Mesto. A trionfare in classifica generale è il norvegese Anders Halland Johannessen (Uno-X Mobility), che difende con successo la maglia gialla e firma la sua prima vittoria in carriera in una corsa a tappe.
L’ultima frazione del Giro di Slovenia 2025 ha regalato emozioni e conferme, con un finale a tutta velocità nella tradizionale volata di Novo Mesto. Ivo Oliveira, portacolori della UAE Team Emirates-XRG, ha dimostrato una determinazione rabbiosa e una condizione eccellente battendo in volata Andrea Bagioli (Lidl-Trek) e Fernando Barceló (Caja Rural-Seguros). Per Oliveira si tratta della terza vittoria stagionale, dopo le due tappe vinte al Giro d’Abruzzo, portando a sei i successi in carriera. Si è trattato di un trionfo dal sapore speciale, dedicato al fratello Rui Oliveira, che era stato declassato nella seconda tappa, decisione della giuria che era stata contestata dal fratello.
La tappa, di 124 km da Litija a Novo Mesto, è stata movimentata sin dai primi chilometri con continui attacchi e una doppia scalata a Vače che ha animato la corsa. Un gruppo di cinque corridori, tra i quali Juan Pedro López e Sam Oomen (entrambi in forze alla Lidl-Trek), ha tentato la fuga ma è stato ripreso a meno di un chilometro dal traguardo. Nel finale Ivo Oliveira ha piazzato lo scatto decisivo a 300 metri dal traguardo, lasciando Bagioli e Barceló senza risposta.
Oltre a Oliveira sono da segnalare le ottime prestazioni di Fabio Christen (Q36.5) – quarto e vincitore delle classifiche a punti e GPM – e di Ludovico Crescioli (Polti-VisitMalta), quinto. Bene anche Lorenzo Quartucci (Solution Tech), ottavo, e Matteo Scalco (VF Group-Bardiani CSF-Faizanè), nono.
In classifica generale non ci sono stati cambiamenti di rilievo: Anders Halland Johannessen (Uno-X Mobility) ha saputo controllare la corsa gestendo il vantaggio sugli inseguitori e ha chiuso con 14” di margine su Felix Großschartner (UAE Team Emirates-XRG) e di 19” su Tao Geoghegan Hart (Lidl-Trek). Chiudono la topfive Quarto Jakob Omrzel (Bahrain-Victorious) e Christen. Il primo italiano in classifica è Alex Tolio (VF Group Bardiani CSF Faizanè), decimo a 1’32”.
Con questa vittoria di tappa e la conferma di Johannessen in maglia gialla, il Giro di Slovenia 2025 si chiude con un bilancio positivo per entrambe le squadre e per i tanti giovani protagonisti pronti a emergere nel panorama internazionale.
Mario Prato

Rui Oliveira vince l'ultima tappa del Giro di Slovenia (foto Sportida)
LA LIPPERT VINCE A TERRE ROVERESCHE, LA REUSSER RESTA IN ROSA: LA MOVISTAR DOMINA LA SESTA TAPPA DEL GIRO D’ITALIA WOMEN
La sesta frazione del Giro d’Italia Women 2025, da Bellaria Igea Marina a Terre Roveresche, si è rivelata tutt’altro che interlocutoria. Tra fughe, scatti e risposte da leader, la Movistar Team ha messo a segno un doppio colpo: la vittoria di giornata con Liane Lippert e la conferma in Maglia Rosa per Marlen Reusser. Una tappa dal profilo movimentato che, senza rivoluzionare la classifica generale, ha comunque ristretto il cerchio delle pretendenti alla corsa rosa, alla vigilia del temuto arrivo sul Monte Nerone.
Continua a far festa la Movistar al Giro d’Italia Women, grazie alla vittoria della tedesca Liane Lippert traguardo di Orciano di Pesaro, in comune di Terre Roveresche, dove difende la Maglia Rosa di Marlen Reusser. Sul traguardo di Orciano di Pesaro, in comune di Terre Roveresche, l’ex campionessa nazionale tedesca ha anticipato di pochi secondi le olandesi Pauliena Rooijakkers (Fenix-Deceuninck) e Shirin Van Anrooij (Lidl – Trek). Il gruppo delle big ha chiuso con 1′24″ di ritardo dopo un attacco di Elisa Longo Borghini (UAE Team ADQ) sui saliscendi del finale, tentativo che non ha colto imprerata l’elvetica Marlen Reusser (Movistar Team). La compagna di squadra della vincitrice di tappa ha così conservato la Maglia Rosa con distacchi immutati sulla Longo Borghini (2° a 16″) e sull’olandese Anna van der Breggen (Team SD Worx – Protime, 3° a ‘153″), mentre grazie al tempo conquistato grazie alla fuga odierno è risalita fino al quarto posto la Rooijakkers, ora distanziata di 2’03” dalla Maglia Rosa.
“È stata una giornata fantastica, mi sentivo bene e il team mi ha dato carta bianca — ha raccontato una sorridente Lippert —. Volevo ripagare la fiducia, e vincere su un tracciato simile a quello dell’anno scorso mi ha dato la spinta giusta. La Maglia Rosa resta il nostro obiettivo principale: siamo un gruppo unito e compatto, e per Marlen faremo tutto il necessario fino a Roma”.
Dal canto suo la Reusser ha sottolineato la buona gestione della corsa: “Mi aspettavo un attacco da parte di Elisa, ma ho reagito nel modo giusto. È stata una bella giornata per il team, e sono felice per Liane. Domani ci aspetta la salita del Monte Nerone: l’ho provata qualche mese fa, e sapere cosa ci aspetta può fare la differenza”.
La sesta tappa regala così alla Lippert la 54ª vittoria tedesca nella storia del Giro Women e il primo podio per Rooijakkers e Van Anrooij. Per il terzo anno consecutivo, è la Movistar a imporsi nella tappa numero sei della corsa rosa: dopo la Van Vleuten a Canelli nel 2023 e la stessa Lippert a Chieti nel 2024, il tris è servito.
Ora su affronterà la tappa più dura dell’edizione 2025, che scatterà da Fermignano per concludersi dopo 150 Km sul Monte Nerone. Il percorso prevede una sequenza di salite sempre più dure che culmina negli ultimi 8 chilometri con pendenze medie superiori al 9% e punte fino al 12%. Sarà la tappa chiave per la Maglia Rosa, e le scalatrici avranno l’ultima parola.
Mario Prato

Liane Lippert vince la sesta tappa del Giro d'Italia riservato alla donne (foto Luc Claessen/Getty Images)
PHILIPSEN CENTRA IL TRIS A NÎMES, GIRMAY A TERRA, LA SFIDA PER LA MAGLIA VERDE SI RIAPRE
Japer Philipsen conquista la terza vittoria al Tour de France, pareggia i successi con Biniam Girmay (Intermarché – Wanty) e grazie alla sua Alpecin – Deceuninck, soprattutto a Mathieu Van Der Poel che lo ha lanciato al meglio verso il traguardo, riapre la lotta per la maglia verde, caduto poco prima dell’ultimo chilometro Girmay, al secondo posto arriva Phil Bahaus (Bahrain – Victorious), terzo invece un redivivo Alexander Kristoff Uno-X Mobility.
Riparte il Tour de France dopo l’ultimo giorno di riposo per l’ultima settimana, non partono, invece, le azioni di fuga ed il gruppo, di fatto, resta ancora in una condizione di “riposo” lungo i chilometri che da Gruissan portano a Nîmes. Non c’è nemmeno il tanto temuto vento, caratteristico di queste zone, a farsì la tappa diventi frizzante con la formazione dei ventagli. Tutti insieme appassionatamente per una tappa che non vede nessun allungo per quasi due ore di corsa. La velocità aumenta in testa al gruppo soltanto al traguardo con punti per la maglia verde, siamo al chilometro 96, la volata la vince Bryan Coquard (Cofidis), seguito da Jasper Philipsen (Alpecin – Deceuninck), terzo Anthony Turgis (Total Energies) mentre quarto la maglia verde Biniam Girmay (Intermarché – Wanty). Il belga rosicchia quattro punti all’eritreo che conserva un vantaggio rassicurante nella speciale classifica. Dopo la sfiammata dello sprint il gruppo si ricompone, la velocità diminuisce e ne approfitta Thomas Gachignard (TotalEnergies) guadagnando in poco tempo più di due minuti sul gruppo. Il ventitreenne francese transita per primo sull’unico GPM di quarta categoria di giornata, la Côte de Fambetou. Ai meno 25 chilometri dall’arrivo Gachignard viene ripreso con le squadre dei velocisti che iniziano il valzer delle cosuete operazioni in testa al gruppo per prendere le posizioni migliori e tenere al riparo il proprio uomo veloce. In particolare sia la Uno-X Mobility sia Lotto Dstny conducono il gruppo innalzando la velocità. Una serie infinita di rotonde costringe il gruppo a fare da elastico, i treni vanno a rimescolarsi continuamente in pratica fino ai meno 2 chilometri dall’arrivo. Poco prima del triangolo rosso dell’ultimo chilometro una caduta coinvolge Marijn van den Berg (EF Education – EasyPost) ma soprattutto Biniam Girmay, l’eritreo resta a dolorante a terra e taglierà il traguardo scortato da due compagni di squadra, si spera senza conseguenze, in attesa di notizie ufficiali dalla Intermarché – Wanty. A causa della caduta il gruppo si spezza, davanti sono abilissimi ed espertissimi come sempre gli Alpecin – Deceuninck a togliersi dai guai e condurre, così con la solita eccezionale spaarata di Mathieu Van Der Poel, jasper Philipsen a conquistare il suo terzo successo al Tour de France 2024, il belga vince facile su Phil Bahaus (Bahrain – Victorious) e su Alexander Kristoff (Uno-X Mobility), quarto posto per Sam Bennet (Decathlon AG2R La Mondiale Team), quinto per Wout van Aert (Team Visma | Lease a Bike) rimasto un pò chiuso nel finale. Si riapre quindi la sfida per la classifica della maglia verde che vede sempre al comando Girmay segue Philipsen con soli 32 punti da recuperare. Nulla cambia, invece, in classifica generale con Tadej Pogacar (UAE Team Emirates) sempre in maglia gialla. Domani tappa numero 17 da Saint Paul Trois Châteaux a Superdévoluy verso l’arrivo ben tre GPM di seconda, prima e terza categoria, concentrati nei 40 Km finali, che possono prevedere delle imboscate tra gli uomini di classifica.
Antonio Scarfone

Jasper Philipsen (Alpecin - Deceuninck) fa tris a Nimes (Photo Credit: Getty Images)

