LA TAPPA DEL GIORNO (e altro ancora): MORZINE – MEGÈVE

luglio 12, 2022 by Redazione  
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Dopo il secondo giorno di riposo il Tour si rimette in marcia con la meno impegnativa tra le quattro tappe disegnate sulla catena alpina. L’interminabile ascesa finale verso Megève non presenta in nessun punto pendenze degne di segnalazione e con tutta probabilità i big si prenderanno una seconda giornata di relax vigile in attesa dei tapponi previsti nelle prossime ore

Non v’illuda l’interminabile salita finale, terza per lunghezza tra le ascese inserite nel percorso del Tour 2022, preceduta solo dai mitici colli del Galibier e della Croix-de-Fer. I 21 Km e rotti che condurranno oggi il gruppo fino ai 1460 metri dell’aeroporto della stazione di sport invernali di Megève, sulla cui pista sarà tracciata la linea d’arrivo, non presentano in nessun punto pendenze impegnative e difficilmente vedremo in azione i big, oggi principalmente attenti a non sprecare inutili energie in vista delle due dure tappe che sono programmate tra domani e dopo. Al massimo potrebbe esserci una sparata di qualche uomo di classifica sul rettilineo d’arrivo, che coincide con uno dei tratti più impegnativi dell’ascesa, sulla falsariga di quanto fatto da Pogacar domenica a Châtel, azione che gli ha permesso di guadagnare giusto una manciata di secondi sui rivali. Quella odierna, dunque, sarà un’altra occasione che i cacciatori di tappe e i corridori oramai fuori classifica non dovranno lasciarsi sfuggire, come ha saputo fare l’altro giorno il lussemburghese Jungels.

La pista dell’aeroporto di Megève e l’altimetria della decima tappa (www.savoie-mont-blanc.com)

La pista dell’aeroporto di Megève e l’altimetria della decima tappa (www.savoie-mont-blanc.com)

METEO TOUR

Morzine : cielo sereno, 25.2°C, vento debole da N (9 km/h), umidità al 41%
Thonon-les-Bains (42.8 Km): sole e caldo, 30.1°C, vento moderato da NNE (14-15 km/h), umidità al 35%
Châtillon-sur-Cluses (GPM – 97.3 Km): cielo sereno, 27.5°C, vento moderato da NNE (11 km/h), umidità al 38%
Megève* : nubi sparse, 23.1°C, vento debole da NW (8 km/h), umidità al 53%

* previsioni relative al centro di Megève (1111 metri), traguardo a quota 1460

GLI ORARI DEL TOUR

13.15: inizio diretta su Eurosport1
13.40: partenza da Morzine
14.10-14.15: GPM della Côte de Chevenoz
14.45: inizio diretta su RAI2
15.10-15.20: GPM del Col de Jambaz
15.50-16.00: GPM della Côte de Châtillon-sur-Cluses
16.25-16.40: traguardo volante di Passy-Marlioz
16.30-16.45: inizio salita finale
16.55-17.15: GPM della Montée de l’altiport de Megève
17.00-17.20: arrivo a Megève

RASSEGNA STAMPA

Tour, Jungels trionfa in solitario. Pogacar sempre in giallo

Gazzetta dello Sport – Italia

​Jungels zmagovalec 9. etape, Roglič je že na robu deseterice

Delo – Slovenia

Kalkuleret gambling slog fejl: Asgreen er ude af Touren

Politiken – Danimarca

Bob Jungels takes emotional Tour de France stage win with long-range solo effort

The Daily Telegraph – Regno Unito

Jungels, numéro en solo

L’Équipe – Francia

Jungels alarga la sequía española

AS – Spagna

Bob Jungels rondt lange solo in 9e rit van de Tour succesvol af, Tadej Pogacar pakt in laatste instantie toch nog wat tijd

Het Nieuwsblad – Belgio

Bob Jungels rondt solo van 50 kilometer succesvol af in Tour

De Telegraaf – Paesi Bassi

Bob Jungels gewinnt Tour-de-France-Etappe

Luxemburger Wort – Lussemburgo

Jungels attackiert zum Sieg – Geschkes Kampf mit Bergtrikot belohnt

Kicker – Germania

Люксембуржец Юнгельс выиграл девятый этап «Тур де Франс»

Sport Express – Russia

Mala jornada para Martínez y Urán en el Tour de Francia 2022

El Espectador – Colombia

Best day of Luxembourger’s life

The Australian – Australia

TOURALCONTRARIO

L’ordine d’arrivo e la classifica generale visti dal punto di vista della maglia nera.

Ordine d’arrivo della nona tappa, Aigle – Châtel

1° Frederik Frison
2° Reinardt Janse Van Rensburg s.t.
3° Amund Grøndahl Jansen s.t.
4° Caleb Ewan s.t.
5° Tim Wellens s.t.

Miglior italiano Mattia Cattaneo, 11° a 1′20″

Classifica generale

1° Anthony Turgis
2° Mikkel Bjerg a 12′59″
3° Marc Hirschi a 14′02″
4° Albert Torres a 23′12″
5° Amund Grøndahl Jansen a 24′55″

Miglior italiano Andrea Bagioli, 10° a 29′08″

STRAFALGAR SQUARE

L’angolo degli strafalcioni dei telecronisti

Rizzato: “Pogacar, due volte vincitore delle ultime due edizioni”
Rizzato: “L’ultima volta fu 25 anni fa, nel 1988″ (1998)
Garzelli: “Pidcock mi sembra di vederlo in maglia bianca” (a dire il vero la indossa da tre giorni)
Garzelli: “Otto giorni di corsi a tutta”
Rizzato: “La sua prima vittoria stra i professionisti”
Televideo: “Jungels attaca sulla Croix”
Televideo: “Thomas Geraint” (al contrario, Thomas è il cognome)
Televideo (riportando una dichiarazione di Pogacar): “L’Alpe d’Huez è la tappa regina”

CASA RICORDI: TOUR DE FRANCE 1992

Sono passati 30 anni dall’impresa di Claudio Chiappucci al Tour del 1992. Riviviamo quell’edizione della corsa francese attraverso i titoli del quotidiano “La Stampa”

9a TAPPA: LUSSEMBURGO – LUSSEMBURGO (cronometro individuale, 65 Km) – 14 LUGLIO 1992

INDURAIN È IL PADRONE
Lo spagnolo domina la cronometro e mette le mani sul Tour – E adesso addio ai sogni
Bugno perde quasi 4’, Chiappucci 5’ – Neppure l’aiuto di uno psicologo evita all’iridato un autentico kappaò – Il campione del mondo: “Bravo Miguel” – Lino ancora 1°

PAMBIANCO, RICORDO DI UN “GARIBALDINO”

luglio 11, 2022 by Redazione  
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È scomparso negli scorsi giorni all’età di 86 anni Arnaldo Pambianco, il corridore che vinse il Giro d’Italia del 1961 e che era soprannominato il “garibaldino” per il suo modo di correre e “Gabanein” dai suoi corregionali. Lo ricordiamo con il racconto di Mario Silvano

“Generoso!” Così ha definito Pambianco il mio amico Michele Dancelli, al quale ho chiesto che tipo di corridore fosse stato il campione romagnolo recentemente scomparso.
E che avesse questa caratteristica gli sportivi italiani se ne erano accorti ben prima del suo clamoroso successo al Giro del 1961.
Perché nel 1957, al campionato mondiale dei dilettanti, il ventunenne Arnaldo Pambianco diede prova di coraggio e di generosità, lanciandosi in un tentativo solitario verso il successo iridato, che si infranse a ottocento metri dal traguardo quando venne raggiunto dal belga Proost, che lo superò in volata. Un secondo posto amaro, invelenito dalla polemiche nell’ambiente azzurro, che non risparmiarono chi, tra i compagni di squadra, non lo avrebbe adeguatamente protetto. Quell’argento si aggiungeva non solo al titolo nazionale dei puri, conseguito lo stesso anno, ma anche al quinto posto ottenuto l’anno precedente alle Olimpiadi di Melbourne, dove il successo arrise al suo conterraneo Ercole Baldini.
Insieme a lui sarebbe passato professionista nelle fila della Legnano, ma nei primi due anni dovette accontentarsi di compiti di gregariato, che sembravano cozzare con i brillanti trascorsi da dilettante.
Al Mondiale di Reims, nel 1958, Pambianco c’era e quando Baldini andò in fuga fu sul punto di andarlo a riprendere, ma Coppi lo stoppò: “Lascialo andare”, gli disse. E Fausto aveva visto giusto, quel giorno.
Poi, nel 1960, dopo il secondo posto al Giro della Sardegna ottiene la prima vittoria da professionista: alla Milano-Torino giunge in solitudine nel motovelodromo, dopo essere scattato sulla salita che conduce all’Eremo. E il suo primo gesto dopo la vittoria è dettato anch’esso dalla generosità: depone il mazzo dei fiori del vincitore ai piedi della stele che ricorda Serse Coppi, tragicamente scomparso dopo la caduta alla Milano Torino del 1951.
Al Giro di quell’anno è un esempio di regolarità: in otto tappe si piazza nei primi dieci e nello storico tappone del Gavia è quarto. Conclude la corsa rosa al settimo posto e la brillante prestazione lo porta dritto in Francia, ad affiancare Gastone Nencini.
In quel Tour il generoso contributo di Pambianco per la vittoria di finale del campione toscano è determinante. Il giorno del trionfo azzurro a Briançon (primo Battistini, secondo Massignan) è accanto a Nencini e arriva insieme a lui sul traguardo. Addirittura potrebbe impreziosire la sua partecipazione alla Grande Boucle con una vittoria di tappa, ma a Luchon deve accontentarsi della piazza d’onore alle spalle dell’elvetico Gimmi.
Il settimo posto finale nella generale (terzo degli italiani, dopo il primoposto di Nencini e il secondo di Battistini) è un ulteriore conferma delle indubbie qualità del romagnolo.
Ma è l’anno successivo che Pambianco (il quale ha cambiato squadra, passando alla Fides con i gradi di capitano) compie il suo capolavoro, l’impresa che lo renderà indimenticabile.
E’ il Giro del 1961, la corsa a tappe dedicata al centenario dell’Unità d’Italia. Torriani pare essersi ispirato in buona parte alla memorialistica risorgimentale di Abba (Da Quarto al Volturno) quando ha disegnato il tracciato. Da Torino a Milano, passando per Quarto, Marsala, Teano, Castelfidardo, Trieste ,Vittorio Veneto e Trento: un evento sportivo il cui significato travalica il dato meramente agonistico per trasformarsi in una celebrazione dei luoghi del Risorgimento e dell’italianità.
Assente Nencini, non sembra che i nostri portacolori possano competere con Anquetil e Gaul, accreditati dei favori del pronostico.
Qualcuno, alla vigilia, accenna a Pambianco tra i possibili aspiranti alla vittoria finale, pur non nascondendo i limiti dell’atleta di Bertinoro il quale, invece, affronta la sfida con uno spirito “garibaldino”. Dopo una settimana di gara è quarto in classifica con soli 44 secondi di distacco dalla maglia rosa, l’iberico Suarez, mentre Anquetil ha quasi due minuti di ritardo.
Nella tappa da Cosenza a Taranto Pambianco è vittima di una grave caduta. Riesce a concludere la frazione, sospinto dai suoi compagni di squadra (“Qui non si ritira nessuno”, gli dicono) ma i sogni di gloria sembrano definitivamente tramontati. Il giorno successivo c’è la tappa cronometro e, miracolosamente, riesce a limitare i danni, pur accusando un ritardo di oltre quattro minuti dal transalpino. Risalendo la penisola, tuttavia, giorno dopo giorno guadagna terreno e dopo la tappa di Castelfidardo si ritrova al terzo posto, con un distacco di un minuto e 18 secondi dal campione d’oltralpe (ne aveva più di sette dopo la crono di Bari!).
Ma è nella tappa da Ancona a Firenze che Pambianco termina la sua rincorsa alla vetta della classifica. Sul passo del Muraglione si lancia in fuga con altri ardimentosi accorgendosi che Anquetil non è in giornata di grazia (il francese avrebbe addentato un panino insieme alla carta che lo avvolgeva, stagnola o oleata che fosse a seconda delle versioni). Settimo al traguardo, conquista la maglia rosa con un vantaggio di ventiquattro secondi sul francese, che diventano quarantaquattro dopo l’arrivo di Trieste.
L’Italia sportiva e non si appassiona all’impresa del romagnolo, a cui resta un ultimo ostacolo da superare, il temibile tappone dolomitico che, seppur modificato (il tracciato originario prevedeva il Gavia, oltre allo Stelvio da Bormio e l’arrivo in quota al Passo Resia), resta una prova ardua.
In quei giorni di inizio Giugno solo un altro evento ruba spazio al Giro: alla Corte d’Assise di Roma si celebrano le ultime udienze del famoso processo Fenaroli e gli italiani si dividonoin colpevolisti e innocentisti, in attesa del verdetto.
Pambianco, invece, rappresenta un momento di ritrovata unità e, sullo Stelvio, tutti vorrebbero essere lassù a sostenerlo. E l’impresa riesce: Gaul si aggiudica la frazione, ma il romagnolo a Bormio chiude al secondo posto, distanziando ulteriormente Anquetil. Il Giro è suo e la notizia oscura quella della sentenza di condanna emessa nel caso Fenaroli.
Finisce in un trionfo, per nulla annunciato, al Vigorelli (con l’attrice Joan Crawford a consegnargli il mazzo di fiori) e sarà il punto più alto (e irripetibile) della sua carriera.
Non ha vinto alcuna tappa, ma la lacuna verrà colmata due anni dopo con il successo al Nevegal.
Nel frattempo ci sarà spazio per un quinto posto ai Mondiali di Salò e per la vittoria finale al Giro di Sardegna. Passato nel 1963 alla Salvarani, Pambianco coglierà un prestigioso successo alla Freccia del Brabante prima di dedicarsi, negli ultimi due anni di carriera, a scortare con la consueta generosità Adorni e Gimondi nei loro successi al Giro e al Tour.
Una bella storia, quella di Arnaldo, che da ragazzo faceva il garzone di macelleria e indossava una giacchetta corta e striminzita (da qui il soprannome “Gabanein”).
Bella e romantica come la sua storia d’amore con Fabiola, la donna che avrebbe sposato dopo la vittoria al Giro e che sarebbe stata la compagna di tutta una vita.
E che fosse un atleta generoso lo aveva capito anche Coppi, il quale una volta gli consigliò di imparare ad amministrarsi, a non sprecare inutilmente energie. Il romagnolo fece tesoro dei preziosi suggerimenti del Campionissimo proprio in quel Giro del 1961, vinto – come ebbe a ricordare – grazie alla forza di volontà, alla resistenza alle avversità e a cinque minuti di fortuna. E chissà come sarebbe stato contento Fausto…..
Vera e propria icona del ciclismo di quegli anni Pambianco ha goduto dell’apprezzamento di colleghi e appassionati e non è mai stato dimenticato: il “garibaldino d’Italia” ha saputo conquistarsi, con pieno merito, un posto nella storia del ciclismo.

Mario Silvano

Arnaldo Pambianco in maglia rosa al Giro del 1961

Arnaldo Pambianco in maglia rosa al Giro del 1961

LA TAPPA DEL GIORNO (e altro ancora): AIGLE – CHÂTEL

luglio 10, 2022 by Redazione  
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Arriva il momento di confrontarsi con le Alpi, quest’anno previste in quattro round. Il primo andrà ancora in scena sulle strade della Confederazione Elvetica, che si lasceranno a soli 10 Km dal traguardo, una volta transitati in vetta alla penultima e principale ascesa di giornata, il Pas de Morgins

Il Tour sbarca sulle Alpi e lo fa con una tappa quasi interamente disegnata fuori dai confini nazionali, poiché si rientrerà definitivamente in territorio francese a soli 10 Km dal traguardo, in corrispondenza dello scollinamento della principale ascesa di giornata. Cinque ne proporrà il tracciato e su tutte spiccano proprio i 15.4 Km al 6.1% del Pas de Morgins, salita che è stata affrontata l’ultima volta in una corsa professionistica il 28 aprile del 2016 quando nella sottostante ed omonima stazione di sport invernali – dove termina il tratto più impegnativo (12 Km al 7.1%) – si concluse una tappa del Giro di Romandia vinta a tavolino dal colombiano Nairo Quintana in seguito alla retrocessione al secondo posto, a causa di una scorrettezza durante lo sprint a due, del russo Ilnur Zakarin. Non s’incontreranno, dunque, pendenze particolarmente ostiche in questa prima frazione alpina, ma quelle che ci sono potrebbe bastare per vedere un po’ di scintille tra gli uomini di classifica, che oggi potrebbero anche mettere sul piano un po’ di energie in più contando sul recupero che domani sarà offerto dal giorno di riposo.

Il Lac de Vonnes a Châtel e l’altimetria della nona tappa (www.savoie-mont-blanc.com)

Il Lac de Vonnes a Châtel e l’altimetria della nona tappa (www.savoie-mont-blanc.com)

METEO TOUR

Aigle : cielo sereno, 26.8°C, vento moderato da NNE (16-23 km/h), umidità al 46%
Semsales (traguardo volante – 56.5 Km): poco nuvoloso 22.6°C, vento moderato da NNE (17 km/h), umidità al 52%
Les Diablerets (inizio salita Col de la Croix – 122.3 Km): cielo sereno, 21.3°C, vento moderato da NNE (13-15 km/h), umidità al 52%
Monthey (inizio salita Pas de Morgins – 166.4 Km): cielo sereno, 27.3°C, vento moderato da NE (19-29 km/h), umidità al 44%
Chatel: cielo sereno, 20.4°C, vento moderato da NNE (18-22 km/h), umidità al 51%

GLI ORARI DEL TOUR

12.15: inizio diretta su Eurosport1
12.45: partenza da Aigle
13.35-13.45: GPM della Côte de Bellevue
14.00-14.15: traguardo volante di Semsales
14.45: inizio diretta su RAI2
15.25-15.45: GPM del Col des Mosses
16.00-16.20: GPM del Col la Croix
16.40-17.10: inizio salita Pas de Morgins
17.20-17.50: GPM del Pas de Morgins
17.30-18.00: arrivo a Chatel

RASSEGNA STAMPA

Spettacolo a Losanna: Van Aert davanti a Matthews e Pogacar

Gazzetta dello Sport – Italia

​Pogačarju ni uspel hat-trick, Van Aert je bil najhitrejši

Delo – Slovenia

Wout van Aert snupper etapesejren i Lausanne, hvor dansker var med helt fremme

Politiken – Danimarca

Wout van Aert times late attack to perfection to win stage eight at Tour de France

The Daily Telegraph – Regno Unito

Van Aert plus fort que Pogacar

L’Équipe – Francia

Van Aert es de oro

AS – Spagna

Wout wint weer! Groene trui Van Aert pakt tweede zege na indrukwekkende sprint

Het Nieuwsblad – Belgio

Van Aert laat iedereen zijn hielen zien en wint achtste Tour-etappe

De Telegraaf – Paesi Bassi

Van Aert sprintet in der Schweiz zum Sieg – Pogacar ganz entspannt Dritter

Kicker – Germania

Wout van Aert derrotó a Pogacar en el esprint de la octava etapa del Tour

El Espectador – Colombia

TOURALCONTRARIO

L’ordine d’arrivo e la classifica generale visti dal punto di vista della maglia nera.

Ordine d’arrivo dell’ottava tappa, Dole – Losanna

1° Amund Grøndahl Jansen
2° Danny van Poppel a 6′02″
3° Kasper Asgreen s.t.
4° Michael Mørkøv s.t.
5° Frederik Frison a 6′17″

Miglior italiano Andrea Bagioli, 7° a 6′48″

Classifica generale

1° Anthony Turgis
2° Mikkel Bjerg a 12′59″
3° Marc Hirschi a 15′19″
4° Victor Lafay a 26′32″
5° Kasper Asgreen a 26′59″

Miglior italiano Andrea Bagioli, 15° a 36′18″

STRAFALGAR SQUARE

L’angolo degli strafalcioni dei telecronisti

Rizzato: “I tamponi interni fatti dalla squadra al coronavirus”
Garzelli: “La Slovenia è la nazione rilevazione” (rivelazione)
Garzelli: “Ti tremano la gamba”
Rizzato: “Abbiamo visto una prima settima atipica, tante salite” (hanno fatto solo la Planche)
Garzelli: “Daniel Oss vediamo se centrerà una fuga” (si è ritirato due giorni fa)
Rizzato: “Ci andrei piano a dire che il ciclismo italiano sia decotto” (infatti non hanno ancora inventato una tisana alla maglia rosa)
Garzelli: “Ayuso l’ho visto iniziare a correre con 10 anni”
Garzelli: “Bravissima nell’attenzione Dainese”
Garzelli: “Finale spettecolare”
Garzelli: “Estrema favittoria” (estrema facilità di vittoria)
Televideo: “Mattia Catteneo” (Cattaneo)

CASA RICORDI: TOUR DE FRANCE 1992

Sono passati 30 anni dall’impresa di Claudio Chiappucci al Tour del 1992. Riviviamo quell’edizione della corsa francese attraverso i titoli del quotidiano “La Stampa”

8a TAPPA: VALKENBURG – COBLENZA (206.5 Km) – 13 LUGLIO 1992

VEDIAMO SE INDURAIN È SEMPRE GRANDE
Tour: oggi lo spagnolo deve gettare la maschera sui 63 Km della crono in Lussemburgo
A Bugno basterebbe limitare il distacco – Chiappucci senza paura: “Perderò poco e attaccherò sulle alpi” – Vince Nevens

LA TAPPA DEL GIORNO (e altro ancora): DOLE – LOSANNA

luglio 9, 2022 by Redazione  
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Dopo aver visitato Danimarca e Belgio il Tour torna a sconfinare, per la terza ed ultima volta in questa edizione. Si va in Svizzera per una classica tappa di trasferimento che rappresenterà un’occasione d’oro per gli attaccanti di giornata poichè l’ascesa finale toglierà di mezzo i velocisti e le loro formazioni, mentre le squadre dei big penseranno a non sprecare troppe energie in vista delle Alpi, che cominceranno domani

Il Tour 2022 si appresta a effettuare il suo ultimo sconfinamento, dopo aver trascorso le prime tre giornate in Danimarca e aver percorso una quarantina di chilometri in Belgio nella parte iniziale della frazione di Longwy. Adesso è il turno della Svizzera, sulle cui strade si disputeranno gli ultimi 70 Km della tappa odierna e la quasi totalità della frazione in programma domani, la prima delle quattro disegnate sulla catena alpina. In attesa di quest’ultima e di tornare a vedere in azione gli uomini di classifica, oggi avranno un’occasione d’oro i cacciatori di tappe perché la salita finale verso i quartieri alti di Losanna taglierà fuori dai giochi i velocisti e le loro formazioni, che non avranno alcun interesse nel porsi in testa al gruppo a lavorare per ridurre il vantaggio dei fuggitivi. Si tratta, dunque, di una solita tappa di trasferimento che, comunque, qualche emozione potrebbe riservarla se ci fosse tra i corridori di vertice qualcuno che avrà la voglia di sfruttare la rampa di 1 Km al 9.5% che termina a 800 metri dal traguardo e che rappresenta il “sale” di una salita finale per il resto abbastanza sciapa (ultimi 4.8 Km al 4.6%): in tal caso assisteremo a due corse in una, davanti la lotta tra i fuggitivi per staccarsi a vicende in prossimità del traguardo, dietro scaramucce tra i big per mettere pressione agli avversari alla vigilia delle montagne più che per guadagnare una manciatella di secondi.

Il parco olimpico di Losanna e l’altimetria dell’ottava tappa (www.lausanne-tourisme.ch)

Il parco olimpico di Losanna e l’altimetria dell’ottava tappa (www.lausanne-tourisme.ch)

METEO TOUR

Dole : poco nuvoloso, 24.2°C, vento moderato da NNE (20-23 km/h), umidità al 49%
Montrond (traguardo volante – 46.9 Km): poco nuvoloso 23.9°C, vento moderato da NNE (15-17 km/h), umidità al 50%
Morez (91.7 Km): poco nuvoloso, 23.6°C, vento moderato da NNE (17-18 km/h), umidità al 48%
Losanna : cielo sereno, 27.6°C, vento moderato da NNE (15-18 km/h), umidità al 44%

GLI ORARI DEL TOUR

12.55: inizio diretta su Eurosport1
13.20: partenza da Dole
14.20-14.30: traguardo volante di Montrond
14.45: inizio diretta su RAI2
15.00-15.10: GPM della Côte du Maréchet
15.35-15.50: GPM della Côte des Rousses
16.20-16.40: GPM della Côte de Pétra Félix
17.00-17.20: inizio salita finale
17.30-17.55: arrivo a Losanna

RASSEGNA STAMPA

Pogacar trionfa su La Planche des Belles Filles. Il re è sempre più giallo

Gazzetta dello Sport – Italia

​Pogačar ne podarja daril, planota lepih deklic je spet njegova

Delo – Slovenia

Vingegaard pressede Pogacar til det yderste: »Jeg fik endnu et bevis på, at jeg er godt kørende«

Politiken – Danimarca

Dominant Pogacar wins on La Super Planche des Belles Filles to extend Tour lead

The Daily Telegraph – Regno Unito

Pogacar toujours le plus fort

L’Équipe – Francia

Pogacar somete al aspirante

AS – Spagna

Poging Dylan Teuns strandt op ‘zijn’ Planche de Belles Filles, Pogacar demonstreert eens te meer en zet Vingegaard op zijn plek

Het Nieuwsblad – Belgio

Pogacar wint ook op La Planche des Belles Filles

De Telegraaf – Paesi Bassi

Drama um Kämna: Pogacar schnappt den Sieg auf Schotter weg

Kicker – Germania

Tadej Pogacar no tiene rivales en el Tour 2022

El Espectador – Colombia

TOURALCONTRARIO

L’ordine d’arrivo e la classifica generale visti dal punto di vista della maglia nera.

Ordine d’arrivo della settima tappa, Tomblaine – La Super Planche des Belles Filles

1° Marc Hirschi
2° Vegard Stake Laengen a 14″
3° Mikkel Bjerg s.t.
4° Nils Eekhoff s.t.
5° Michael Mørkøv s.t.

Miglior italiano Alberto Dainese, 8° a 2′44″

Classifica generale

1° Anthony Turgis
2° Marc Hirschi a 9′58″
3° Gianni Moscon a 10′42″
4° Mikkel Bjerg a 13′24″
5° Vegard Stake Laengen a 13′44″

STRAFALGAR SQUARE

L’angolo degli strafalcioni dei telecronisti

Rizzato: “Gente saluta in bicicletta” (salita)
Rizzato: “A due tappi dalla conclusione”
Garzelli: “Abbiamo visto Roglic buttarsi una borraccia intera in testa” (il ritorno di Tafazzi?)
Garzelli: “Guarda come l’elicottero si lotta per mantenere la posizione”
Rizzato: “Tour de Fransc”
Garzelli: “Parlava per via radio”
Garzelli: “Dettaglio che ora non ride più”
Garzelli: “Il giorno secessivo”

CASA RICORDI: TOUR DE FRANCE 1992

Sono passati 30 anni dall’impresa di Claudio Chiappucci al Tour del 1992. Riviviamo quell’edizione della corsa francese attraverso i titoli del quotidiano “La Stampa”

7a TAPPA: BRUXELLES – VALKENBURG (196.5 Km) – 12 LUGLIO 1992

LO STRATEGA CHIAPPUCCI MANDA ALL’ATTACCO NONNO ROCHE
L’anziano irlandese, preceduto all’arrivo dal francese Delion, scavalca Bugno e LeMond nella classifica generale
Il campione del mondo non si scompone: conta solo la cronometro di domani – Tebaldi quarto

LA TAPPA DEL GIORNO (e altro ancora): TOMBLAINE – LA SUPER PLANCHE DES BELLES FILLES

luglio 8, 2022 by Redazione  
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Prima tappa di montagna per un Tour già guardato dall’alto in basso da Tadej Pogacar, balzato ieri al comando di una classifica che oggi sarà inevitabilmente ridisegnata dall’arrivo in salita alla Planche des Belles Filles. L’ascesa, breve ma impegnativa, avrà il suo momento clou nel segmento “super” da affrontare nel finale, quando si pedalerà sullo sterrato con pendenze che arrivano al 24%

Il Tour arriva sui Vosgi per il primo appuntamento montano dell’edizione 2022 e ancora una volta sarà la salita della Planche des Belles Filles a dettar legge. Scoperta dalla Grande Boucle soli dieci anni fa, dal 2012 a oggi è già stata inserita cinque volte nel tracciato e quest’anno sarà affrontata come nel 2019 in versione “super”, percorrendo anche la ripidissima appendice sterrata che conduce in vetta alla montagna, lungo la quale si tocca una pendenza massima del 24%, la stessa che si raggiunge sul nostrano Plan de Corones. Non sarà l’unica difficoltà altimetrica di una giornata che, considerate facilità e distanza dal traguardo dei tre precedenti colli, si accenderà agonisticamente solo al momento d’intraprendere i 7 Km all’8.5% che condurranno a un traguardo che ha spesso portato bene ai corridori italiani. Lassù nel 2014 vinse Vincenzo Nibali, tre anni più tardi s’impose Fabio Aru mentre nel 2019, quando fu tenuto a battesimo l’inedito finale sterrato, Giulio Ciccone consolò l’amarezza per il secondo posto – l’aveva preceduto di 11 secondi il belga Dylan Teuns – con la conquista della maglia gialla, strappata per soli 6 secondi al francese Julian Alaphilippe.

La Planche des Belles Filles e l’altimetria della settima tappa (Wikipedia)

La Planche des Belles Filles e l’altimetria della settima tappa (Wikipedia)

METEO TOUR

Tomblaine : cielo sereno, 19.8°C, vento moderato da NNE (10-12 km/h), umidità al 47%
Rambervillers (58.2 Km): cielo sereno, 21.2°C, vento moderato da NNE (12-14 km/h), umidità al 50%
Gérardmer (traguardo volante – 101.2 Km): poco nuvoloso, 18.9°C, vento moderato da NNE (10-12 km/h), umidità al 60%
Belonchamp (151.7 Km): cielo sereno, 22.6°C, vento moderato da NNE (12-13 km/h), umidità al 51%
La Super Planche des Belles Filles: previsioni non disponibili

GLI ORARI DEL TOUR

12.55: inizio diretta su Eurosport1
13.15: partenza da Tomblaine
14.45: inizio diretta su RAI2
15.30-15.45: traguardo volante di Gérardmer
15.45-16.00: GPM del Col de Grosse Pierre
16.15-16.35: GPM del Col des Croix
17.00-17.20: inizio salita finale
17.15-17.45: arrivo sulla Planche des Belles Filles

RASSEGNA STAMPA

Re Pogacar dà spettacolo, tappa e maglia gialla. Van Aert, resa tra gli applausi

Gazzetta dello Sport – Italia

​Roglič je napadel, Pogačar sledil in zmagal

Delo – Slovenia

Tour-kongen Tadej Pogacar sejrer og kører sig i gult – Vingegaard nr. 7 i hektisk finale og nr. 3 samlet

Politiken – Danimarca

Tadej Pogacar wins Tour de France’s longest stage to take hold of leader’s yellow jersey

The Daily Telegraph – Regno Unito

Pogacar déjà au pouvoir

L’Équipe – Francia

Van Aert tira el maillot amarillo… y Pogacar lo recoge

AS – Spagna

Beresterke Wout van Aert steelt eens te meer de show in de Tour, maar verliest geel: Pogacar grijpt de macht

Het Nieuwsblad – Belgio

Magistrale Pogacar maakt ijzersterke Van Aert geel afhandig in Tour de France

De Telegraaf – Paesi Bassi

Pogacar siegt und holt Gelbes Trikot

Kicker – Germania

Россиянин Власов поднялся в топ-7 генеральной классификации «Тур де Франс»

Sport Express – Russia

¡Es una máquina! Tadej Pogacar ganó la sexta etapa y es líder del Tour de Francia

El Espectador – Colombia

Matthews pipped at Tour as imperious Pogacar takes yellow

The Sydney Morning Herald – Australia

TOURALCONTRARIO

L’ordine d’arrivo e la classifica generale visti dal punto di vista della maglia nera.

Ordine d’arrivo della sesta tappa, Binche – Longwy

1° Marc Hirschi
2° Anthony Turgis a 45″
3° Stefan Bissegger s.t.
4° Vegard Stake Laengen s.t.
5° Mikkel Bjerg s.t.

Miglior italiano Gianni Moscon, 7° a 1′05″

Classifica generale

1° Anthony Turgis
2° Gianni Moscon a 10′12″
3° Marc Hirschi a 14′44″
4° Mikkel Bjerg a 17′56″
5° Vegard Stake Laengen a 18′16″

STRAFALGAR SQUARE

L’angolo degli strafalcioni dei telecronisti

Garzelli: “Sta offrendo uno spettacolo che pochi anni abbiamo visto”
Garzelli: “50% di sance”
Nibali: “L’unica cosa che mi faceva veramente pianura”
Garzelli: “Vuole fare faticare a tutto il gruppo”
Garzelli: “Tappa disegnata in modo per le fughe da lontano”
Televideo: “Un tracciato che propone quattro salite severe” (tolto il muro al 12%, c’erano tre salitelle facilissime)

CASA RICORDI: TOUR DE FRANCE 1992

Sono passati 30 anni dall’impresa di Claudio Chiappucci al Tour del 1992. Riviviamo quell’edizione della corsa francese attraverso i titoli del quotidiano “La Stampa”

6a TAPPA: ROUBAIX – BRUXELLES (167 Km) – 11 LUGLIO 1992

CHIAPPUCCI SI SVEGLIA
Tour: in fuga con LeMond rifila 1’22” a Bugno e Indurain
“Ora la crono è meno pericolosa” – Jalabert sprint – L’iridato non fa nessun commento mentre Miguel dice: “Strade infami. Terribile quella caduta nel finale”

LA TAPPA DEL GIORNO (e altro ancora): BINCHE – LONGWY

luglio 7, 2022 by Redazione  
Filed under Approfondimenti

Dopo la fatiche del pavè va in scena una frazione caratterizzata da un interessante finale collinare che ricorda, in versione ridotta, certi tratti della Liegi-Bastogne-Liegi. In particolare a ridosso del traguardo, a sua volta in salita, si dovrà affrontare un breve ma ripidissimo muro al 12% che potrebbe cogliere di sorpresa chi non ha smaltito le pietre….

Se ieri i corridori hanno riassaporato per un giorno le fatiche della Parigi-Roubaix, oggi proveranno sulla loro pelle le suggestioni della Liegi-Bastogne-Liegi. Pur snodandosi lontanissimo dalle strade che si percorrono alla classica belga, il finale della sesta tappa può esser definito una versione in miniatura dei tratti più impervi della “Doyenne” grazie alla successione di quattro brevi “côtes” che s’incontrerà negli ultimi 16.5 Km, senza intermezzi pianeggianti tra un’ascesa e l’altra. Se le prime due saranno trascurabili non si può certo dire che lo sia la penultima, quella Côte de Pulventeux che con i suoi 800 metri al 12.3% di pendenza media è una Redoute in formato “mignon”, seguita da un breve tratto in quota che anticipa una discesa introdotta da una secca e stretta curva a destra. Terminata quest’ultima mancheranno soli 1600 metri all’arrivo, tanto è lunga la cosiddetta “salita dei religiosi” (pendenza media del 5.8%, massima dell’11%), che si concluderà proprio sulla linea d’arrivo, la stessa della tappa vinta da Peter Sagan al Tour del 2017. In quell’occasione lo slovacco regolò in volata un gruppo forte di ben 120 corridori, ma quella tappa presentava a un finale meno impegnativo rispetto a quella di quest’anno, che fa gola non solo ai finisseur ma anche a quei corridori di classifica che hanno già da recuperare e devono sfruttare ogni occasione utile, anche per raggranellare solo qualche secondo.

L’accesso alla cittadella fortificata di Longwy e l’altimetria della sesta tappa (structurae.net)

L’accesso alla cittadella fortificata di Longwy e l’altimetria della sesta tappa (structurae.net)

METEO TOUR

Binche : cielo coperto con deboli precipitazioni (0.1 mm), 16.2°C, vento moderato da NW (16-19 km/h), umidità al 91%
Lompret (50.7 Km): pioggia debole (0.1 mm), 15.8°C, vento moderato da NNW (17-22 km/h), umidità al 91%
Charleville-Mézières (118.8 Km): cielo coperto con deboli precipitazioni (0.1 mm), 18°C, vento moderato da NNW (17-21 km/h), umidità al 81%
Montmédy (171.3 Km): nubi sparse, 17.8°C, vento moderato da NNW (18-21 km/h), umidità al 74%
Longwy : nubi sparse, 18.1°C, vento moderato da NNW (19-23 km/h), umidità al 74%

GLI ORARI DEL TOUR

11.55: inizio diretta su Eurosport1
12.15: partenza da Binche
14.15-14.30: GPM della Côte des Mazures
14.45: inizio diretta su RAI2
15.30-15.55: traguardo volante di Carignan
16.55-17.20: GPM della Côte de Montigny-sur-Chiers
17.05-17.40: GPM della Côte de Pulventeux
17.15-17.45: arrivo a Longwy

RASSEGNA STAMPA

Clarke signore di Arenberg, Pogacar regala magie. E Van Aert resta in giallo

Gazzetta dello Sport – Italia

Pogačar za las ob rumeno majico, Roglič v velikih težavah

Delo – Slovenia

Veteran snupper sejren på vanvittig kaotisk etape, hvor Vingegaard får begrænset skaden efter defekt

Politiken – Danimarca

Crashes, chaos and carnage on the cobbles as the Tour de France is shaken to pieces

The Daily Telegraph- Regno Unito

Van Aert limite la casse, Pogacar impressionne

L’Équipe – Francia

El pavés tumba a Roglic – Simon Clarke logra la victoria sobre los adoquines

AS – Spagna

Chaos in de Hel: Roglic is verliezer van de dag, Van Aert behoudt nog net het geel, ritwinst voor Simon Clarke

Het Nieuwsblad – Belgio

Pogacar profiteert van pechdag Jumbo-Visma

De Telegraaf – Paesi Bassi

Clarke gewinnt Kopfsteinpflaster-Spektakel – Pogacar brilliert

Kicker – Germania

Австралиец Кларк выиграл пятый этап «Тур де Франс»

Sport Express – Russia

Tadej Pogacar ya empezó a sacar diferencias en el Tour de Franciaa

El Espectador – Colombia

‘Be cold as you can’: Tearful Simon Clarke wins stage five of Tour de France

The Sydney Morning Herald- Australia

TOURALCONTRARIO

L’ordine d’arrivo e la classifica generale visti dal punto di vista della maglia nera.

Ordine d’arrivo della quinta tappa, Lilla – Arenberg

1° Gianni Moscon
2° Alex Kirsch a 8′49″
3° Anthony Turgis s.t.
4° Carlos Verona a 10′50″
5° Marc Hirschi s.t.

Classifica generale

1° Anthony Turgis
2° Kevin Vermaerke a 8′20″
3° Gianni Moscon a 9′52″
4° Alex Kirsch a 12′46″
5° Marc Hirschi a 15′29″

STRAFALGAR SQUARE

L’angolo degli strafalcioni dei telecronisti

Rizzato: “La Ineos ha uomini chiavi”
Garzelli: “Le semicurvi sono le grandi difficoltà”
Garzelli: “La maglia giolla”
Garzelli: “Van der Poel si è staccato da 70 Km”
Garzelli: “È partito un corridore come Stuyven, che sa bene Pogacar”
Televideo: “La temuta tappa del pavè è finita nei pedali di Simon Clarke”

CASA RICORDI: TOUR DE FRANCE 1992

Sono passati 30 anni dall’impresa di Claudio Chiappucci al Tour del 1992. Riviviamo quell’edizione della corsa francese attraverso i titoli del quotidiano “La Stampa”

5a TAPPA: NOGENT-SUR-OISE – WASQUEHAL (196 Km) – 10 LUGLIO 1992

BONTEMPI, UNO SPRINT DI 5 Km
L’italiano stacca i compagni di fuga e vince di forza la quinta tappa del Tour
Indurain cade ma recupera alla svelta – Bene Bugno, Chiappucci resta in attesa – Cenghialta 5°

LA TAPPA DEL GIORNO (e altro ancora): LILLA – ARENBERG

luglio 6, 2022 by Redazione  
Filed under Approfondimenti

Arriva una delle frazioni più attese dai tifosi e temute dal gruppo. È il giorno del pavè, che scorrerà sotto le ruote del gruppo per quasi 20 Km, sbocconcellato in 11 settori. Una tappa da non perdere

157 Km e nemmeno un cavalcavia. A un semplice esame altimetrico la quinta tappa potrebbe apparire con la più facile tra le ventuno del Tour 2022 ma non sarà affatto così. Anzi, questa è una delle più temute di questa edizione e quei quadratini su fondo grigio con numerazione decrescente che spiccano nella seconda parte del profilo sono il biglietto da visita del pavè. Se ne incontreranno ben undici settori, cominciando a traballare sulle pietre quando si saranno percorsi un’ottantina di chilometri dal raduno di partenza di Lilla per poi tornare stabilmente sull’asfalto quando si dovranno percorrere gli 8 Km conclusivi. In mezzo una farcitura di porfido lunga quasi 20 Km con 4 settori presi dal tracciato della Parigi-Roubaix. Non se ne affronteranno i più duri e celebri, ma due di quelli abitualmente affrontati alla classica delle pietre sono classificati a 4 stelle di difficoltà. Se ne vedranno delle belle e qualche uomo di classifica potrebbe uscire di scena per la vittoria finale, anche se – fortunatamente – le previsioni meteo non annunciano quella pioggia tanto attesa altrove ma che avrebbe reso questa tappa ancora più complicata

Uno dei settori in pavé che si affronteranno verso l’Arenberg e l’altimetria della quinta tappa (Flickr)

Uno dei settori in pavé che si affronteranno verso l’Arenberg e l’altimetria della quinta tappa (Flickr)

METEO TOUR

Lilla : cielo coperto, 22.3°C, vento moderato da WNW (10-12 km/h), umidità al 50%
Mérignies (traguardo volante – 37.2 Km): cielo coperto, 22.5°C, vento moderato da WNW (12-14 km/h), umidità al 49%
inizio settori in pavè (79.7 Km): nubi sparse, 23°C, vento moderato da WNW (13-15 km/h), umidità al 46%
Arenberg : cielo coperto, 22.1°C, vento moderato da WNW (11-13 km/h), umidità al 52%

GLI ORARI DEL TOUR

13.25: inizio diretta su Eurosport1
14.00: partenza da Lilla
14.45: inizio diretta su RAI2
14.45-14.55: traguardo volante di Mérignies
15.40-15.50: imbocco primo settore di pavè
16.10-16.20: imbocco secondo settore di pavè
16.15-16.30: imbocco terzo settore di pavè
16.20-16.35: imbocco quarto settore di pavè
16.25-16.40: imbocco quinto settore di pavè
16.30-16.50: imbocco sesto settore di pavè
16.40-17.00: imbocco settimo settore di pavè
16.50-17.05: imbocco ottavo settore di pavè
16.55-17.10: imbocco nono settore di pavè
17.05-17.20: imbocco decimo settore di pavè
17.10-17.30: imbocco undicesimo settore di pavè
17.25-17.40: arrivo ad Arenberg

RASSEGNA STAMPA

Van Aert tra i grandissimi: infiamma la tappa, stacca i rivali e trionfa in giallo

Gazzetta dello Sport – Italia

Van Aert po treh drugih mestih na krilih rumene majice zmagal

Delo – Slovenia

Superstjerne leverer brillant soloridt, og Magnus Corts jubelfelttog fortsætter

Politiken – Danimarca

Impressive Van Aert soloes to stage four victory at Tour de France

The Independent – Regno Unito

Wout avait la clé

L’Équipe – Francia

Pedrada de Van Aert

AS – Spagna

Nu is het wél raak! Fenomenale Wout van Aert rijdt iedereen aan gort en pakt ritzege

Het Nieuwsblad – Belgio

Oppermachtige Van Aert pakt dagzege in Tour na fraai kunststukje – Pijnlijk: juichende Philipsen denkt dat hij wint in Tour

De Telegraaf – Paesi Bassi

Gelb attackiert beherzt: Van Aert fliegt nach kurzer Solofahrt zum Tagessieg

Kicker – Germania

Бельгиец Ваут ван Арт выиграл четвертый этап «Тур де Франс»

Sport Express – Russia

Van Aert tuvo su revancha y ganó la cuarta etapa del Tour de Francia

El Espectador – Colombia

TOURALCONTRARIO

L’ordine d’arrivo e la classifica generale visti dal punto di vista della maglia nera.

Ordine d’arrivo della quarta tappa, Dunkerque – Calais

1° Mikkel Bjerg
2° Anthony Turgis s.t.
3° Anthony Perez a 1′36″
4° Alex Kirsch s.t.
5° Quinn Simmons s.t.

Miglior italiano Andrea Bagioli, 13° a 1′36″

Classifica generale

1° Anthony Turgis
2° Christopher Juul-Jensen a 5′39″
3° Kevin Vermaerke a 6′19″
4° Magnus Cort a 6′34″
5° Ruben Guerreiro a 7′45″

Miglior italiano Alberto Dainese, 8° a 11′49″

STRAFALGAR SQUARE

L’angolo degli strafalcioni dei telecronisti

Garzelli: “Quel piccolo discussione”
Garzelli: “La tatta più adatta a Gilbert”
Rizzato: “Scarponi misse il piede a terra”
Rizzato: “Tappa senza difficoltà altimetriche” (c’erano 6 GPM)
Pancani: “Con spirito british, anche se non è britannico Geraint Thomas” (Thomas è gallese, quindi è britannico)
Garzelli: “Nella trance della situazione”

CASA RICORDI: TOUR DE FRANCE 1992

Sono passati 30 anni dall’impresa di Claudio Chiappucci al Tour del 1992. Riviviamo quell’edizione della corsa francese attraverso i titoli del quotidiano “La Stampa”

4a tappa: LIBOURNE – LIBOURNE (cronometro a squadre – 63.5 Km) – 9 LUGLIO 1992

L’UNO-DUE DI CHIAPPUCCI-BUGNO
Tour: nella cronometro a squadre Indurain perde terreno sui due italiani
I nostri ora sono davanti a Miguel – Lo spagnolo costretto ad attaccare – La tappa alla squadra di Fondriest – Chiappucci: Lui non è d’acciaio

LA TAPPA DEL GIORNO (e altro ancora): DUNKERQUE – CALAIS

luglio 5, 2022 by Redazione  
Filed under Approfondimenti

Dopo il trasferimento dalla Danimarca il Tour si rimette in marcia con un altra tappa nella quale protagonisti saranno i velocisti e il vento. Il finale disegnato lungo la spettacolare costa francese della Manica sarà, dunque, meritevole d’attenzione anche perchè oltre al vento bisognerà fare i conti con l’ultima delle sei brevi salitelle delle quali è punteggiato il percorso

Cambia la lingua, cambia lo scenario, ma la musica no. Le note che suoneranno in quel di Calais saranno ancora quelle della volata e del vento perché anche la prima tappa disegnata sul suolo francese presenterà un insidioso tratto esposto alle mercé di Eolo. Dopo una prima parte disegnate nell’entroterra e caratterizzata da un percorso collinare che a qualcuno ricorderà il “Grand Départ” dello scorso anno dalla Bretagna (sei GPM da affrontare), quando al traguardo mancheranno 25 Km i corridori giungeranno in prossimità del canale della Manica, costeggiandolo in uno dei sue tratti più spettacolari, caratterizzato dalle strapiombanti falesie di Cap Blanc-Nez, versione francese delle antistanti e più celebri scogliere britanniche di Dover. In questo caso il vento si sposerà all’esercizio della salita perché proprio in corrispondenza del promontorio si dovrà superare l’ultima delle sei ascese di giornata, la più impegnativa sotto l’aspetto delle pendenze, mille metri spaccati al 7.2% superati i quali si dovranno percorrere ancora 11 Km per andare al traguardo. Nonostante quest’ultima difficoltà dovrebbe essere un velocista ad imporsi in quel di Calais, considerato che si tratta di un finale nettamente meno complicato di quello della Sanremo, che spesso in questi ultimi decenni è terminata allo sprint.

Cap Blanc Nez e l’altimetria della quarta tappa (wikipedia)

Cap Blanc Nez e l’altimetria della quarta tappa (wikipedia)

METEO TOUR

Dunkerque : cielo sereno, 16.5°C, vento moderato da NW (18-21 km/h), umidità al 68%
Saint-Omer (49.7 Km): nubi sparse, 19.1°C, vento moderato da NW (15-17 km/h), umidità al 52%
Calais : poco nuvoloso, 17.8°C vento moderato da NNW (12-13 km/h), umidità al 59%

GLI ORARI DEL TOUR

13.00: inizio diretta su Eurosport1
13.30: partenza da Dunkerque
14.10-14.15: GPM della Côte de Cassel
14.45: inizio diretta su RAI2
14.50-15.00: traguardo volante di Lumbres
15.05-15.15: GPM della Côte de Remilly-Wirquin
15.40-15.50: GPM della Côte de Nielles-lès-Bléquin
15.45-16.00: GPM della Côte de Harlettes
16.10-16.30: GPM della Côte du Ventus
16.40-17.00: inizio tratto finale lungo la Manica
17.00-17.20: GPM della Côte du Cap Blanc-Nez
17.15-17.35: arrivo a Calais

RASSEGNA STAMPA

Le lacrime di Groenewegen, il “cattivo” che vince il giorno dopo Jakobsen

Gazzetta dello Sport – Italia

Mezgečev varovanec Groenewegen je zmagovalec 3. etape

Delo – Slovenia

Corts modige onemanshow gennem massive menneskemasser sætter storslået punktum for Tourens danske visit

Politiken – Danimarca

Groenewegen edges photo finish to win stage 3 after late crash

The Independent – Regno Unito

Groenewegen d’un souffle

L’Équipe – Francia

Groenewegen pesca en el sopor

AS – Spagna

Peter Sagan krijgt het opnieuw aan de stok met Wout van Aert in sprint: “Zijn bewegingen waren lelijk”

Het Nieuwsblad – Belgio

Groenewegen emotioneel: ’Dit is voor mijn vrouw en zoon’

De Telegraaf – Paesi Bassi

Siege des Schicksals für Sprint-Rivalen Jakobsen und Groenewegen

Kicker – Germania

Голландец Груневеген выиграл третий этап «Тур де Франс»

Sport Express – Russia

Tour de Francia 2022: Dylan Groenewegen gana la tercera etapa

El Espectador – Colombia

TOURALCONTRARIO

L’ordine d’arrivo e la classifica generale visti dal punto di vista della maglia nera.

Ordine d’arrivo della terza tappa, Vejle – Sønderborg

1° Simon Clarke
2° Daniel Oss a 20″
3° Mathieu Burgaudeau a 1′09″
4° Anthony Turgis s.t.
5° Franck Bonnamour a 2′19″

Classifica generale

1° Anthony Turgis
2° Ruben Guerreiro a 52″
3° Christopher Juul-Jensen a 4′03″
4° Kevin Vermaerke a 4′43″
5° Alberto Dainese a 4′56″

STRAFALGAR SQUARE

L’angolo degli strafalcioni dei telecronisti

Rizzato: “Ha rafforzato la propria leadership nella maglia a pois”
Garzelli: “In queste sere abbiamo cenato un po’ di tutti”
Rizzato: “130 punti di sottura”
Garzelli: “Devi andare forte in cronometro”
Garzelli: “Hanno salvato da possibili caduti”
Garzelli: “Conseguenze psicologiche forte”
Televideo: “Groenewegen beffa Van Aert a sprint”
Televideo: “Belga resta giallo”
Televideo: “Tappa del velociti”

CASA RICORDI: TOUR DE FRANCE 1992

Sono passati 30 anni dall’impresa di Claudio Chiappucci al Tour del 1992. Riviviamo quell’edizione della corsa francese attraverso i titoli del quotidiano “La Stampa”

3a TAPPA: PAU – BORDEAUX (218 Km) – 8 LUGLIO 1992

INDURAIN-BUGNO, OGGI SFIDA
Ciclismo: a Bordeaux si impone l’olandese Harmeling, terzo è Ghirotto
La cronosquadre può dare distacchi seri – Lino in giallo

LA TAPPA DEL GIORNO (e altro ancora): VEJLE – SØNDERBORG

luglio 3, 2022 by Redazione  
Filed under Approfondimenti

Ultima tappa sul suolo danese prima del trasferimento verso la Francia. Protagonisti annunciati saranno ancora i velocisti, al termine di una frazione nella quale dovrà essere nuovamente tenuta in conto l’incognita vento

Il Tour si appresta a salutare la Danimarca e lo fa con una tappa altimetricamente simile a quella di ieri e solo apparentemente meno “esposta”. Scendendo lungo la penisola dello Jutland in direzione sud stavolta s’incontreranno solo brevi e sporadici tratti disegnati in riva al Mar Baltico, mentre gran parte del tracciato si snoderà nell’entroterra, ma anche in questi casi bisognerà correre con le antenne ben dritte onde captare l’eventuale apertura di ventagli. La mancanza di grandi elevazioni montuose permette, infatti, al vento di raggiungere anche le zone più interne della nazione e potrebbero esserci quelle sorprese in ottica classifica generale che sono mancate ieri, quando il vento contrario sul ponte del Grande Belt ha di fatto impedito alle formazioni più abili nel creare ventagli di mettere alla frusta il gruppo e selezionarlo. Come nella frazione di ieri, a movimentare la tappa prima che entrino in scena le squadre dei velocisti saranno tre modesti GPM di quarta categoria disseminati lungo il percorso, che potrebbero far cambiare il volto al detentore della classifica della maglia a pois in attesa che inizino le grandi salite (la prima tappa di montagna è prevista sui Vosgi venerdì prossimo).

Vista aerea di Sønderborg e l’altimetria della terza tappa (www.construction21.org)

Vista aerea di Sønderborg e l’altimetria della terza tappa (www.construction21.org)

METEO TOUR

Vejle : pioggia modesta e schiarite (0.3 mm), 21.2°C, vento moderato da WSW (11-13 km/h), umidità al 62%
Kolding (54.7 Km): pioggia modesta (0.4 mm), 19.9°C, vento moderato da WSW (12-14 km/h), umidità al 72%
Christiansfeld (traguardo volante – 90.5 Km): pioggia modesta e schiarite (0.3 mm), 19.6°C, vento moderato da W (17-21 km/h), umidità al 74%
Sønderborg : nubi sparse, 22.4°C vento moderato da W (14-19 km/h), umidità al 54%

GLI ORARI DEL TOUR

12-55: inizio diretta su Eurosport1
13.15: partenza da Vejle
13.50-13.55: GPM della Côte de Koldingvej
14.00: inizio diretta su RAI2
15.00-15.15: GPM della Côte de Hejlsminde Strand
15.15-15.25: traguardo volante di Christiansfeld
15.55-16.10: GPM della Côte de Genner Strand
17.10-17.35: arrivo a Sønderborg

RASSEGNA STAMPA

Tour de France, la prima volata è del sopravvissuto Jakobsen. Van Aert nuova maglia gialla

Gazzetta dello Sport – Italia

Pogačar in Roglič sta se za las izognila nesreči

Delo – Slovenia

»Det var kedeligt, hvis jeg skal være ærlig«: Feltets stort anlagte tur over Storebælt endte som en stille fuser

Politiken – Danimarca

Jakobsen claims maiden Tour de France stage win after chaotic finish

The Independent – Regno Unito

Van Aert enfin en jaune – Jakobsen, Van Aert et la déception du Grand Belt

L’Équipe – Francia

Pogacar salva el caos

AS – Spagna

Gele trui Wout van Aert treurt niet om gemiste ritzege en heeft meteen cadeau voor zoontje Georges – Wout van Aert pakt gele trui, maar moet ritzege aan Fabio Jakobsen laten

Het Nieuwsblad – Belgio

Prachtige sprintzege Fabio Jakobsen in Tour

De Telegraaf – Paesi Bassi

Dramatisches Finale: Jakobsen gewinnt 2. Etappe

Kicker – Germania

Якобсен выиграл второй этап «Тур де Франс»

Sport Express – Russia

Tour de Francia 2022: Fabio Jakobsen gana la segunda etapa en el sprint – Nairo Quintana: “Ha sido un día muy peligroso, con muchos nervios”

El Espectador – Colombia

TOURALCONTRARIO

L’ordine d’arrivo e la classifica generale visti dal punto di vista della maglia nera.

Ordine d’arrivo della seconda tappa, Roskilde – Nyborg

1° Anthony Turgis
2° Ruben Guerreiro a 19″
3° Alberto Dainese s.t.
4° Kevin Vermaerke s.t.
5° Magnus Cort a 3′06″

Classifica generale

1° Ruben Guerreiro
2° Anthony Turgis a 18″
3° Kevin Vermaerke a 24″
4° Alberto Dainese a 37″
5° Vegard Stake Laengen a 2′36″

STRAFALGAR SQUARE

L’angolo degli strafalcioni dei telecronisti

Rizzato: “Questo primo giorno e mezzo di Tour de France”
Garzelli: “Un lavoro importantissima”
Garzelli: “Iniziare questo ponto nelle prime posizioni”
Garzelli: “Fabio Uapposen” (Jakobsen)
Televideo: “Bystroem” (Bystrøm)
Televideo: “Bystroem si arrendei ai -60 Km”

CASA RICORDI: TOUR DE FRANCE 1992

Sono passati 30 anni dall’impresa di Claudio Chiappucci al Tour del 1992. Riviviamo quell’edizione della corsa francese attraverso i titoli del quotidiano “La Stampa”

2a TAPPA: SAN SEBASTIÁN – PAU (255 Km) – 7 LUGLIO 1992

TOUR: BUGNO DÀ LA SCOSSA – LA CORSA TEME SEMPRE LO STOP
Attacca con Chiappucci, resistono solo Indurain e Mottet – Salendo verso Nord troverà i blocchi stradali?
E sale al terzo posto in classifica – Chiappucci 4°

LA TAPPA DEL GIORNO (e altro ancora): ROSKILDE – NYBORG

luglio 2, 2022 by Redazione  
Filed under Approfondimenti

Prima tappa in linea quasi totalmente pianeggiante ma dal finale insidioso. È previsto il passaggio sull’interminabile ponte del Grande Belt, viadotto sul mare esposto all’azione del vento, che oggi spirerà fin quasi ai 30 Km/h. Elevato, dunque, sarà il rischio d’incappare nei temuti ventagli, fratture in seno al gruppo nelle quali si possono perdere parecchi minuti, con pochissime possibilità di recuperarli perchè il traguardo sarà alle porte e davanti andranno sicuramente a tutta.

Se avete intenzione di prendervi una domenica di libertà con gli amici cercate di rincasare per le 16.30 perché è attorno a quell’ora che – secondo la media più alta stilata dagli organizzatori per la seconda tappa in linea – che il gruppo dovrebbe imboccare il Storebæltsbroen, ponte lungo quasi 15 Km inaugurato nel 1998 tra le isole di Selandia e Fionia superando così in due balzi il Grande Belt, degli stretti che collegano il Mare del Nord al Mar Baltico. In quei frangenti non ci sarà solo da ammirare l’opera dell’ingegno umano ma potrebbero anche svilupparsi interessanti azioni di corsa perché in quelle zone il vento spesso picchia forte e ogni centimetro del ponte potrebbe essere quello buono perché si apra un ventaglio in gruppo, con tutte le conseguenze del caso. In situazioni simili si possono anche perdere parecchi minuti ed è già un problema quando capitano a 40-50 Km dal traguardo, ma in questo caso ne mancheranno appena una ventina all’arrivo, momento della corsa nel quale normalmente già si viaggia ad altissima velocità, per cercare di ridurre il vantaggio accumulato dai fuggitivi di giornata e nel contempo incominciare le grandi manovre che porteranno allo sprint finale. Se in questo contesto uno o più corridori di classifica dovrebbero staccarsi non ci sarà praticamente possibilità di recuperare e per qualcuno potrebbero fin d’adesso spegnersi definitivamente le possibilità di vittoria finale al Tour 2022.

Il ponte del Grande Belt e l’altimetria della seconda tappa (www.motormagasinet.dk)

Il ponte del Grande Belt e l’altimetria della seconda tappa (www.motormagasinet.dk)

METEO TOUR

Roskilde : cielo sereno, 21.5°C vento moderato da WSW (20-25 km/h), umidità al 55%
Holbæk (42.3 Km): cielo sereno, 21.6°C vento moderato da SW (22-26 km/h), umidità al 56%
Kalundborg (traguardo volante – 126.9 Km): cielo sereno, 20.6°C vento moderato da SW (21-25 km/h), umidità al 61%
Pont du Grand Belt (181.1 Km): cielo sereno, 21.5°C vento moderato da SW (22-26 km/h), umidità al 51%
Nyborg : cielo sereno, 21.6°C vento moderato da SW (23-28 km/h), umidità al 45%

GLI ORARI DEL TOUR

12.00: inizio diretta su Eurosport1
12.35: partenza da Roskilde
13.55-14.05: GPM della Côte d’Asnæs Indelukke
14.10-14.20: GPM della Côte d’Høve Stræde
14.25-14.35: GPM della Côte de Kårup Strandbakke
14.45: inizio diretta su RAI2
15.20-15.35: traguardo volante di Kalundborg
16.30-16.55: imbocco ponte del Grande Belt
17.00-17.25: arrivo a Nyborg

RASSEGNA STAMPA

Sorpresa Lampaert nella crono d’apertura: beffato Van Aert, è la prima maglia gialla

Gazzetta dello Sport – Italia

Pogačar rumeno majico že pocukal za rokav

Delo – Slovenia

På eventyrenes boulevard manglede kun den lykkelige danske afslutning

Politiken – Danimarca

Lampaert claims surprise win in the wet on first Tour de France stage

The Independent – Regno Unito

Lampaert vainqueur du contre-la-montre

L’Équipe – Francia

Pogacar pega el primer golpe

AS – Spagna

Yves Lampaert kan het amper geloven: “Ik ben maar een boerke uit België, mijn hoofd ontploft”

Het Nieuwsblad – Belgio

Eerste gele trui in Tour van 2022 verrassend voor Yves Lampaert

De Telegraaf – Paesi Bassi

Lampaert überrascht: “Mein Kopf explodiert” – Pogacar setzt erstes Zeichen

Kicker – Germania

Болеем за темную лошадку из России! Почему стоит смотреть «Тур де Франс» в этом году

Sport Express – Russia

Con sorpresa comenzó el Tour de Francia 2022

El Espectador – Colombia

TOURALCONTRARIO

L’ordine d’arrivo e la classifica generale visti dal punto di vista della maglia nera.

Ordine d’arrivo della prima tappa, circuito a cronometro di Copenaghen, e prima classifica generale

1° Frederik Frison
2° Luca Mozzato a 7″
3° Pierre Rolland a 11″
4° Guy Niv a 16″
5° Alex Kirsch a 17″

STRAFALGAR SQUARE

L’angolo degli strafalcioni dei telecronisti

Garzelli: “I corridori dovranno avere la testa sulla corsa, sull’asfalto bagnato”
Rizzato: “Roglic è transitato con un’eccellente prova”
Rizzato: “Via anche il Tour de France per Pogacar”
Garzelli: “Sta facedo una crono senza prendendo rischi”
Giovannelli: “La sua bicicletta era un po’ sgonfia”
Rizzato: “Non ha più il visore davanti al casco” (visiera)
Garzelli: “Vlasov si ritrova 24″ (24 secondi)
Rizzato: “Ammissione postuma di Bjarne Riis” (Riis è ancora in vita…)
Bettiol: “I direttori sportivi mi hanno invogliato un po’ di attenzione”
Televideo: “Ganna si è dovuto accontentare del quarto crono”
Televideo: “Castelnau – Magnoac” (la penultima tappa è Castelnau-Magnoac – Cahors)

CASA RICORDI: TOUR DE FRANCE 1992

Sono passati 30 anni dall’impresa di Claudio Chiappucci al Tour del 1992. Riviviamo quell’edizione della corsa francese attraverso i titoli del quotidiano “La Stampa”

1a TAPPA: SAN SEBASTIÁN – SAN SEBASTIÁN (194.5 Km) – 6 LUGLIO 1992

PER IL TOUR SALITE IMPREVISTE – VINCE ARNOULD, ZUELLE LEADER
Le agitazioni di camionisti e contadini rischiano di fermare la corsa – Il francese s’impone in volata – Lo svizzero spodesta Indurain
C’è il problema dei blocchi stradali e per le auto scarseggia la benzina – Fondriest e Argentin già ko

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