COMMENTOUR DE FRANCE: TANTI ALLUNGHI, MA TUTTI INUTILI

luglio 17, 2011 by Redazione  
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Gli uomini di classifica hanno lanciato solo dei timidi attacchi sulla salita di Plateau de Beille, che nel 1998 lanciò Marco Pantani verso la conquista del Tour. Tra i più brillanti Ivan Basso e Samuel Sanchez, con quest’ultimo che rosicchia preziosi secondi sul brillantissimo Voeckler, sempre in giallo. Perde qualche secondo Damiano Cunego, che ora dovrà fare la voce grossa sulle Alpi. Ma resta in primo piano la grande impresa di Jelle Vanendert, entrato di diritto tra i grandi del Tour 2011.

Foto copertina: un’istantanea della tappa del Plateau de Beille (foto Bettini)

Pochi grandi scossoni oggi verso Plateau de Beille. I grandi cambiamenti che potevamo immaginare, nonostante la enorme difficoltà del tappone pirenaico, non sono arrivati. Alla fine la grande impresa l’ha fatta un belga semisconosciuto in Italia ma che in questo Tour sta ottenendo le maggiori soddisfazioni della sua intera carriera. Jelle Vanendert ha fatto la gara della vita, vincendo dove solo dei fuoriclasse del calibro di Pantani, Armstrong e Contador sono riusciti a trionfare nelle passate edizioni in cui la Grande Boucle salì fin quassù. Ed il risultato ottenuto dal corridore della Omega Pharma – Lotto diventa molto più prezioso dal fatto che la sua ultima vittoria fu nel 2007, e chi trionfò qui in passato avrebbe poi portato la maglia gialla a Parigi.

Se Vanendert ha vinto grazie ad uno scatto singolo ma decisivo, di certo non hanno fatto lo stesso i grandi big. La selezione naturale di una salita del genere ha un effetto minimo e solamente uno scatto secco può far ottenere dei buoni risultati, e ciò non è avvenuto tra di loro. L’unica vera vittima di oggi è stato Damiano Cunego, che non ha retto i continui scatti di Andy Schleck e di Ivan Basso, perdendo quaranta secondi e due posizioni nella classifica generale. Mentre continua il grande momento di Samuel Sanchez, l’unico che con un solo scatto è riuscito a lasciarsi dietro gli avversari più importanti: ma la prova d’orgoglio del grande Thomas Voeckler è un altro segnale che l’alsaziano vuole tenersi quella maglia gialla a lui tanto cara, e sarà un osso duro nei prossimi giorni, sebbene la cronometro a Grenoble non sia per nulla a suo vantaggio.
Ora si riparte in direzione Alpi: saranno i giganti di questo Tour su cui uomini altrettanto grandi faranno scoppiare i botti finali prima della conclusione sui Campi Elisi. Parigi si avvicina, le Alpi ancora di più.

Andrea Giorgini

ALMANACCO DEL DOPO TAPPA: QUI PLATEAU DE BEILLE

luglio 17, 2011 by Redazione  
Filed under Approfondimenti

Anche durante il Tour ilciclismo.it vi accompagnerà con l’oramai consueta rubrica-contenitore. Troverete i commenti dei tifosi, le previsioni del tempo, la rassegna stampa, le previsioni del tempo, la presentazione della tappa che verrà e i titoli con il ricordo del Tour 1991, rivisto attraverso i titoli del quotidiano spagnolo “El Mundo Deportivo”

Foto copertina: cavalli al pascolo sul Plateau de Beille (panneauxcols.free.fr)

TOUR DE FRANCE, TOUR DE MONDE

Vanendert vola sui Pirenei. Basso c’è, Voeckler resiste(Gazzetta dello Sport)

Jeg var heldig (Aftenposten)

Voeckler beholdt den gule trøya (Adresseavisen)

Vanendert siegt, Contador schaut zu (Süddeutsche Zeitung)

Vanendert siegt am Plateau de Beille vor Sanchez (Westdeutsche Allgemeine Zeitung)

Voeckler climbs high to retain yellow jersey (The Independent)

Vanendert wins 14th stage (The Daily Telegraph)

Vanendert wins 14th stage but Voeckler hangs on (The Times)

Voeckler ne lâche rien (L’Equipe)

Vanendert vainqueur à Beille, Voeckler impressionne (Le Monde)

Jelle Vanendert gewinnt die 13. Etappe (Tageblatt)

TBelgier Vanendert feiert ersten Etappensieg (Luxemburger Wort / La Voix du Luxembourg)

Vanendert gana en Plateau de Beille(AS)

Todo sigue igual tras los Pirineos (Marca)

Vanendert gana en plateau de Beille, a los favoritos (El Mundo Deportivo)

Jelle Vanendert au sommet(Le Soir)

Incroyable Jelle Vanendert: un Belge gagne au Plateau de Beille et prend le maillot à pois! (Sud Presse)

Historische zege voor Vanendert op Plateau de Beille (De Standaard)

ExceptionnJelle Vanendert! (La Dernière Heure/Les Sports)

Le Belge Vanendert triomphe sur le plateau de Beille (L’Avenir)

Vanendert maakt droom waar op Plateau de Beille (Het Nieuwsblad)

Grote surprise in Pyreneeën(De Telegraaf)

Belgium’s Vanendert Wins 14th Stage (The New York Times)

Vanendert captures 14th stage at Tour de France (USA Today)

Cadel holds third overall (Herald Sun)

Jelle Vanendert wins the 14th stage. (The Age)

Rookie makes mark, Evans stays in touch (The Australian)

BOX POPULI
Ecco le impressioni degli appassionati di ciclismo, gente che le corse non le segue solo davanti alla tv, ma le vive sia andando ad applaudire i campioni lungo le strade, sia ricalcando le stesse rotte e sudando in sella ad una bici.

Pedale Pazzo: Tappa molto bella e ben studiata.
Purtroppo però temo che come al solito i big aspetteranno l’ultima salita, anzi gli ultimi 3km dell’ultima salita. Qualche seconda linea coraggiosa potrebbe tentera l’attacco sul duro Col d’Agnes, che è un ottimo trampolino di lancio e lo sarebbe anche per qualche big coraggioso (coraggiosissimissimo) con magari già un compagno di squadra in fuga dai primi km in modo che possa farsi aiutare poi nel tratto in discesa/pianura fino ai piedi dell’ultima salita. Ma credo sia fantacliciclismo.

Hotdogbr: Andy Schleck mi da l’impressione di andare fortissimo, vero è che dipende anche dal suo modo di pedalare, ma se lui e Frank continuano a correre in questo modo a Parigi saranno 5° e 6°, salgono prepotentemente invece le quotazioni di Evans e soprattutto di Voeckler che può essere staccato solo con andature forti e regolari dall’inizio della salita e non certo con scattini di 50 metri, lui che con gli scatti ci va a nozze. Sanchez bravo ma sia oggi che a Luz Ardiden l’hanno lasciato andare, Contador con la cronometro potrà anche andare sul podio ma dubito meglio anche perchè le Alpi sono solo tra pochi giorni, Basso benino ma non è in grado di fare la differenza e a Parigi raccoglierà un dignitoso 5°-6° posto, per Cunego un certo passo indietro rispetto a due giorni fa ma si sapeva che S.Sanchez e Contador l’avrebbero scavalcato in una classifica dove comunque è 8° con quasi 4′ di vantaggio sull’11°

Patagonia63: mah…spettacolo così così….sono troppo forti e 4 5 che ambiscono alla gialla e e si studiano senza mai dare l’idea di attaccare seriamente. A qst punto mi viene da dire che Contador al Giro era completamente senza rivali…nonostante la buona volontà di Sarponi e Nibali. Siamo agrappati solo a Basso per le corse a tappe e ha già superato la trentina…vedo un futuro grigio per i ns. colori sia per il Giro e specialmente per il Tour!

N@po: Al giro Contador andava al doppio di adesso.

Gibosimoni: i dati confermano ciò che scrive Napo. Watt, Watt/Kg, VAM sono tutti nettamente inferiori, anche a similitudine di percorso.

Profpivo: Gli unici che possono fare saltare il banco sono gli Schleck, credo che Franck dovrebbe sacrificarsi provando un’azione decisa da lontano, magari sull’Izoard costringendo gli altri ad inseguire. Altrimenti vedo grande favorito Evans, perchè Voeckler sta facendo i miracoli ma sulle Alpi dovrebbe pagare dazio.

N@po: Le alpi sono nettamente più facili dei pirenei. Se non staccano Voeckler sull’Agnello non lo staccano certo sul Galibier o sull’Alpe. Faccio notare che al Delfinato Voeckler ha preso due minuti e venti da Evans nella stessa crono di sabato prossimo, non avendo però alcuna motivazione di classifica. Sicuramente perderà molto meno.

Vedo23: A parte che non condivido l’affermazione, non dimentichiamoci una cosa: conta molto di più il COME affrontano una salita che QUALE salita è! Possono fare grande selezione su una salita al 6% ai 30 Km/h, magari più che su uno Zoncolan!

N@po: No. Questo è un mito da sfatare. Sulle salite facili le grandi selezioni non si vedono da anni ed anni.

Pedra85: A 20kmh la scia ha un effetto sensibile, ed un professionista che punta al tour riesce comodamente a salire ai 20 orari in tratti all’ 8%, basta stare a ruota per faticare il 5% in meno. Con queste condizioni lo scatto è l’ unico modo per far prendere vento anche agli avversari, altrimenti con un gruppo di pretendenti tutto sommato equivalenti è impossibile fare selezione.

Salitepuntocià: Napo hai ragione, da anni lo diciamo, anche i numeri dicon che sullo zoncolan o altre dure salite , v’è piu distacco fra 1°e il 10
4′ l’anno scorso, 3′ mi pare quest’anno… l’etna solo 1′…..
luz ardiden e beille han deluso chi pensava facessero selezione, ma è normalissimo, 1′ circa fra il primo e decimo a luz, e 1′30 a beille, che pure non è facile… ma non son le nostre salite, e nemmeno il bagargui , il mont du chat, o il colombis… ma quando cavolo le mettono?
Le Alpi son piu facili dei pirenei, perchè l’agnello è distante troppo dal galibier, che non è sta gran salita da briancon, e l’izoard manco lo calcolo, ha sempre deluso le apsettative sia al tour che ai giri negli anni 90-2000
C’è solo l’Alpe d’Huez, troppo poco per staccare Voeckeer, che a questo punto è il favorito. Evans è generoso ma un perdente nei GT, non li da 2′ a Voekler nella crono, se la fa sempre sotto. E non lo stacca in salita, anzi, vedendo la forma, è il francese che puo staccare evans in salita e mettersi al riparo nella crono
è incredibile che potrebbe vincere il tour uno lasciato andare via nella tappa massiciocentrale

con la collaborazione degli utenti del Forum dello Scalatore (www.salite.ch)

I MISTERI DELLA CASSAPANCA

Cassani: “Si è fatto sfilare” (lasciato)
Pancani: “La Col de la Core”
Pancani: “non è qua al Giro”
Pancani: “6′15″ masso” (massimo)
Cassani: “Ha vinto la Parigi-Camemberg” (Camembert)
Conti: “Di Paco è stato un “tombeur de femme” come Cipollini da giovane” (Cipollini lo è ancora adesso; inteso come giovane e inteso come “tombeur de femme”)
De Luca: “Pronti, via e si scalda per cercare una fuga”
De Luca: “Col de Letrape” (Latrape)
De Luca: “Plateau Beille”
Pancani: “Andiamo a rivedere lo statto”
Pancani: “Qui vediamo la maglia a pois, che è simbolo della maglia a pois” (e poi, quello che stavano inquadrando in quel momento non era la maglia, ma un pannello a pois)
De Luca (domanda a Gotti sui fuggitivi): “Quanti minuti devono avere per poter arrivare alla fine?” (basta non sforare il tempo massimo)
De Stefano: “Ci aspettiamo tanti telespettatori sulle strade” (masochista!!! E chi le vede le vostre dirette!!)
Cassani: “Di Gregorio” (Di Gregoriò, alla francese)
Pancani: “Oggi, giorno feriale”
Gazzetta.it: “Limouz” (Limoux)
TelevideoRAI: “Jalle Vanendert” (Jelle), “Plateu de Beille”, “Chavanal” (Chavenel), “Izaguirre” (Izagirre),

LA TAPPA CHE VERRA’

Tra i Pirenei e le Alpi c’è di mezzo il mare… della tranquillità. Quella che si appresteranno ad affrontare i partecipanti al Tour sarà una delle frazioni più semplici di questa edizione, nella quale la difficoltà più rilevante sarà il chilometraggio, rasentante i 200 Km. La linea tracciata tra i due centri è praticamente retta, spezzata solo da un GPM di 4a categoria, praticamente piazzato a “distanza di sicurezza”, per le squadre dei velocisti, dal traguardo di Montpellier. Per loro le uniche insidie vere sarà quelle variabili del tempo… o meglio del maltempo perchè le previsioni odierne parlando di pioggia, pur se sempre debole, su tutto l’asse della tappa, accompagnata da venti non forti ma piuttosto moderati, creando così il rischio che si creino ventagli, pericolosi anche per gli uomini di classifica. Fu proprio in una tappa di trasferimento dai Pirenei alle Alpi che si verificò la “chiave di volta” dell’edizione 2006, l’azione che mandò in giallo il futuro vincitore finale, lo spagnolo Óscar Pereiro Sio.

METEOTOUR

Limoux : pioggie deboli (0,1 mm), 17°C (percepiti 16°C), venti moderati da WNW (29-37 Km/h), umidità al 81%
Montpellier : pioggie deboli (0,5 mm), 21,5°C, venti moderati da WNW (18-21 Km/h), umidità al 59%

IL PRIMO INDURAIN

Ecco come il quotidiano spagnolo “El Mundo Deportivo” nel 1991 annunciava ai suoi lettori il primo Tour conquistato da Miguel Indurain
Altimetrie e grafici dal nostro personale archivio (in corso di aggiornamento), accessibile selezionando dal menù a discesa sotto la voce “Altimetrie storiche GT” (in alto a sinistra)

14a TAPPA: SAINT GAUDENS -C ASTRES (172,5 Km)

TODOS PENDIENTES DE INDURAIN
Día de regalo para Indurain
Cenghialta, el triunfo de la modestia – Delgado, en la hora de ser fuerte – Leblanc: “No qüeremos tramposos”

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ARCHIVIO ALMANACCO
Selezionare la voce “Tour de France″ nel menù “Corse” (in home, sopra la copertina)

ALMANACCO DEL DOPO TAPPA: QUI LOURDES

luglio 16, 2011 by Redazione  
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Foto copertina: il celebre santuario di Lourdes (www.dentrosalerno.it)

TOUR DE FRANCE, TOUR DE MONDE

Il Tour applaude Hushovd. Domani Plateau de Beille(Gazzetta dello Sport)

Det villeste jeg har gjort i min karriére (Aftenposten)

Det var Thors Tour (Adresseavisen)

Andreas Klöden steigt aus (Süddeutsche Zeitung)

Klöden steigt während der 13. Etappe aus (Westdeutsche Allgemeine Zeitung)

Hushovd takes stunning victory in latest stage (The Independent)

Lucky 13 for Hushovd (The Daily Telegraph)

Hushovd reels in Roy to win 13th stage (The Times)

Hushovd crucifie Roy (L’Equipe)

Hushovd s’impose à Lourdes, Roy y était presque (Le Monde)

Hushovd gewinnt 13. Etappe (Tageblatt)

Thor Hushovd unterstreicht seine Qualitäten (Luxemburger Wort / La Voix du Luxembourg)

Hushovd se impone en la meta de Lourdes en solitario(AS)

El arcoiris sale en Lourdes (Marca)

Jeremy Roy corona el Aubisque y Hushovd se adjudica la etapa (El Mundo Deportivo)

C’est le Tour d’Hushovd (Le Soir)

Victoire d’Hushovd, Gilbert de nouveau dans le top 10 (Sud Presse)

Thor Hushovd maakt mirakel waar in Lourdes (De Standaard)

Le miracle Hushovd à Lourdes (La Dernière Heure/Les Sports)

Hushovd en solitaire et en champion (L’Avenir)

Hushovd zorgt voor mirakel in Lourdes (Het Nieuwsblad)

Dondergod daalt neer in Tour(De Telegraaf)

Hushovd Wins Tour Stage; Voeckler Keeps Lead (The New York Times)

Thor Hushovd of Norway wins 13th stage of Tour de France (USA Today)

Hushovd pulls off Pyrenees miracle (Herald Sun)

Hushovd stuns Roy, Voeckler keeps yellow (The Age)

Thor Hushovd on fire in Tour de France (The Australian)

BOX POPULI
Ecco le impressioni degli appassionati di ciclismo, gente che le corse non le segue solo davanti alla tv, ma le vive sia andando ad applaudire i campioni lungo le strade, sia ricalcando le stesse rotte e sudando in sella ad una bici.

Mauro Facoltosi: Cosa potrà succedere sull’Aubisque?

Jack.ciclista: Che va via la fuga di un gruppo di uomini fuori classifica. I big aspetteranno domani.

Ceemo: Tappa da fuga, e nessuno dei big si muove sull’Aubisque. Troppo facile la discesa e troppi km di pianura prima di Lourdes.
Ci sarebbe voluto uno lla vinokurov in questa tappa.

Hotdogbr: attenzione (mi rivolgo alla Lampre visto che finora ha esclusivamente lavorato per le volate di Petacchi e non certo per Cunego) a non far rientrare in classifica uomini che adesso sono lontani, tradotto significa andare a tirare per non far prendere troppi minuti alla fuga che sicuramente prenderà il largo

Scattista: Secondo me per Evans, BAsso, COntador & Co. era meglio se la maglia la perdeva Voeckler e la prendeva Franck.
Così la LEopard sarebbe dovuto uscire più allo scoperto e usurarsi subito! Così invece i fratellini possono stare ancora un pò coperti…

Gibosimoni: fuga con i soliti 3/4 francesi e altri 2/3 del resto del mondo, probabilmente Samuel Sanchez perderà la maglia (vediamo se Hoogerland dopo il terribile incidente avrà ancora grinta per tentare d’entrare nella fuga giusta) e i big si riposano in attesa di domani (ma qualche pesce minore, da 10-15° posto potrebbe addirittura saltare sull’Aubisque per poi forse rientrare).

Dopo la tappa

Hotdogbr: Thor profana Lourdes verrebbe da dire, in realtà non è così sorprendente il suo successo visto come sta andando in questo Tour e visto che già in passato ha fatto buone cose in montagna, di sicuro Moncoutiè e Gusev che dovevano fare la differenza sono andati sotto le aspettative, per quanto riguarda i big non è accaduto niente ma era inevitabile, un po’ per via della tappa di domani e un po’ perchè nella fuga non c’erano loro compagni di squadra

con la collaborazione degli utenti del Forum dello Scalatore (www.salite.ch)

I MISTERI DELLA CASSAPANCA

De Luca: “Già in partenza era partito”
Cassani: “Ad alta noce”
Conti: “Quando si vinse Gino Bartali”
Cassani: “Vedremo se Moncoutiè riesci”
Pancani: “Si adatta alle perfezione”
TelevideoRAI: “Moncoutie” (Moncoutiè)

LA TAPPA CHE VERRA’

Plateau de Beille è un nome iscritto a caratteri cubitali nella storia del Tour. Scoperta recente della Grande Boucle, quel traguardo è risultato sempre fondamentale nell’economica della corsa, al punto che tutti i vincitori di tappa lassù sono poi arrivati in giallo a Parigi: il primo è stato Marco Pantani nel 1998, seguito da Lance Armstrong (impostosi due volte, nel 2004 e nel 2004) e da Alberto Contador nel 2007, nel primo dei suoi tre Tour conquistati. Anche stavolta, se i 15,8 Km al 7,9% dell’ascesa pirenaica saranno decisivi lo scopriremo solo il 24 luglio nella capitale francese, dopo aver affrontato tutte le Alpi e l’unica crono in programma, quella di Grenoble. Oggi quasi certamente assisteremo alla replica dello spettacolo visto l’altro giorno a Luz Ardiden, magari con qualche distacco più netto perchè potrebbe venir fuori la fatica dopo tre giorni d’alta montagna e al termine d’una frazione che proporrà altre 5 ascese, anche se i big dovrebbero attendere l’ultima per inscenare i loro attacchi.

METEOTOUR

Saint-Gaudens: nuvole sparse, 20°C (percepiti 22°C), venti deboli da NNW (3 Km/h), umidità al 72%
Plateau de Beille: poco nuvoloso, 13°C (percepiti 12°C), venti moderati da SO (10 Km/h), limite della neve a 4200 metri.

IL PRIMO INDURAIN

Ecco come il quotidiano spagnolo “El Mundo Deportivo” nel 1991 annunciava ai suoi lettori il primo Tour conquistato da Miguel Indurain
Altimetrie e grafici dal nostro personale archivio (in corso di aggiornamento), accessibile selezionando dal menù a discesa sotto la voce “Altimetrie storiche GT” (in alto a sinistra)

13a TAPPA: JACA – VAL LOURON (232 Km)

INDURAIN COLOSAL
Miguelazo!!!
Indurain: sueño en amarillo – Delgado y LeMond, hundidos – Indurain, portada a portada – Indurain, en la hora de la felicidad – La culminación de una trayectoria – Chiappucci echa flores al líder

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ARCHIVIO ALMANACCO
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COMMENTOUR DE FRANCE: THOR, VICHINGO PIRENAICO

luglio 15, 2011 by Redazione  
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E’ l’impresa del campione del mondo il fatto del giorno nella seconda tappa di montagna del Tour. Analizziamo la storia del fuoriclasse di Grimstad Thor Hushovd, dai primi passi fino allle ultime grandi vittorie della sua carriera, ricca di successi che lo hanno catapultato tra i più forti ciclisti scandinavi di sempre.

Foto copertina: Thor Hushovd sul podio di Lourdes (foto Bettini)

Il nome Thor fa parte della storia e della cultura nordeuropea essendo il Dio del tuono per la popolazione vichinga, da cui poi è stato preso spunto per numerose trasposizioni letterarie e cinematografiche. Ed è un nome entrato da qualche anno tra i grandi miti del ciclismo contemporaneo, grazie a Thor Hushovd.
Nato nel 1978 a Grimstad, città che ha dato i natali anche a Dag Otto Lauritzen, primo norvegese vincitore di una tappa al Tour de France nel 1987, è cresciuto sportivamente praticando lo sci di fondo, lo sport nazionale del suo Paese, insieme al fratello maggiore, passando poi al ciclismo. Il talento di Thor si nota da subito nelle categorie giovanili in cui vince immediatamente titoli nazionali, passando dilettante nel 1998. Diventò professionista nel 2000 militando per ben otto stagioni nella Credit Agricole, e al secondo anno da prof si aggiudica il campionato nazionale a crono e il primo successo di tappa alla Grand Boucle. Negli successivi arrivano altri trionfi dove spiccano tappe al Giro del Delfinato, al Giro d’Italia, alla Vuelta e la Gand Wevelgem nel 2006 oltre ad altri titoli nazionali sia a crono che in linea. Il passaggio nel 2009 alla Cervelo Test Team gli consente di ottenere altri grandi risultati: in quell’anno vince la tappa di Barcellona conclusasi sulla salita di Montjuic, e la classifica finale a punti del Tour de France, ma è il 2010 l’anno della sua consacrazione grazie all’ennesimo titolo nazionale a crono, la tappa di Arenberg al Tour, quella di Murcia alla Vuelta e il titolo mondiale in linea a Geelong.
Quello di oggi a Lourdes è un altro tassello che si aggiunge a questa straordinaria carriera: nonostante le sue doti di passista molto veloce, è stato bravissimo a tenere bene su un mitico colle pirenaico come l’Aubisque, sfruttando poi la discesa e la pianura degli ultimi chilometri nel rincorrere il francese Roy, raggiunto e superato a velocità tripla a tremila metri dall’arrivo. Un Tour splendido per il norvegese finora, sigillato anche dai sette giorni passati brillantemente in maglia gialla.
Il Thor di oggi non sarà più il Dio del tuono, ma è diventato un mito per gli sportivi norvegesi: e forse non solo per loro.

Andrea Giorgini

ALMANACCO DEL DOPO TAPPA: QUI LUZ ARDIDEN

luglio 15, 2011 by Redazione  
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Anche durante il Tour ilciclismo.it vi accompagnerà con l’oramai consueta rubrica-contenitore. Troverete i commenti dei tifosi, le previsioni del tempo, la rassegna stampa, le previsioni del tempo, la presentazione della tappa che verrà e i titoli con il ricordo del Tour 1991, rivisto attraverso i titoli del quotidiano spagnolo “El Mundo Deportivo”

Foto copertina: i tornanti verso Luz Ardiden (didiercadelano.zzl.org)

TOUR DE FRANCE, TOUR DE MONDE

Sanchez re dei Pirenei. Super Basso, bene Cunego(Gazzetta dello Sport)

Die Schwächen des Alberto Contador (Süddeutsche Zeitung)

Sanchez gewinnt erste schwere Berg-Etappe (Westdeutsche Allgemeine Zeitung)

Jeg ofret mer enn noensinne (Aftenposten)

Voeckler retains yellow jersey after first mountain stage (The Independent)

Sanchez wins 12th stage (The Daily Telegraph)

Sanchez grimpe, Contador grince (L’Equipe)

Le maillot jaune donne des ailes à Thomas Voeckler (Le Monde)

Sanchez gewinnt 12. Etappe (Tageblatt)

Fränk Schleck baut Vorsprung auf Contador aus (Luxemburger Wort / La Voix du Luxembourg)

Samuel conquista Luz Ardiden y Contador flojea(AS)

Samu Sánchez gana en Luz-Ardiden y Contador cede ante Andy Schleck (Marca)

Gran triunfo de Samuel Sánchez (El Mundo Deportivo)

Jelle Vanendert : « J’espérais encore gagner dans les derniers kilomètres » (Le Soir)

Vanendert: “Oui, j’espérais encore gagner dans les derniers kilomètres” (Sud Presse)

Vanendert maakt indruk op Luz-Ardiden (De Standaard)

Jelle Vanendert: “une prestation fantastique” (La Dernière Heure/Les Sports)

Samuel Sanchez remporte la 12e étape, le Belge Vanendert 2e (L’Avenir)

Belgen zorgen voor vuurwerk (Het Nieuwsblad)

Zege Sanchez, Schleck sterk (De Telegraaf)

Mixed Day for Spain as Sanchez Wins Stage (The New York Times)

Voeckler in yellow as Tour hits Pyrenees (USA Today)

Contador loses more time to Evans (Herald Sun)

Evans reinforces bid as Contador slips (The Age)

Sanchez claims maiden Tour stage win (The Australian)

BOX POPULI
Ecco le impressioni degli appassionati di ciclismo, gente che le corse non le segue solo davanti alla tv, ma le vive sia andando ad applaudire i campioni lungo le strade, sia ricalcando le stesse rotte e sudando in sella ad una bici.

Ceemo: Tappa disegnata molto bene; peccato sia la prima di montagna e con la classifica cortissima vedremo il gregge andare assieme fino ai -5 km e li Andy farà lo scattino.
Qualcuno dei big prenderà qualche minuto, ma non mi aspetto grandissimi stravolgimenti.
Voeckler potrebbe tenere la maglia.

Jack.ciclista: Condivido in toto
Credo ciascuno avrà più curiosità di capire come stanno gli avversari che volontà di guadagnare secondi in classifica, quindi credo si esporranno in pochi.

Profpivo: E’ sicuramente la tappa meglio disegnata tra quelle pirenaiche. Peccato che le cadute abbiano tolto di mezzo alcuni possibili protagonisti, magari uno dei Radioshack avrebbe provato ad animare la corsa già sul Tourmalet. Temo anch’io che tutti aspettino l’ultima salita, a meno che Contador non provi a far saltare il banco visto che comunque i distacco da Evans e Schleck è abbastanza pesante. Ma bisogna vedere come sta.

MirkoBL: Io non sono nemmeno sicuro che sia Andy a fare lo scattino. Mi sembra che, al momento, il suo interesse maggiore sia quello di non perdere la ruota di Contador.

Hotdogbr: eh sì, il punto è che Contador ha paura di attaccare per via del ginocchio, e comunque se dovesse farlo aspetterà gli ultimi 5 km, e Andy Schleck ha paura a sua volta di essere staccato Contador anche se qualcosa dovrà fare altrimenti se la classifica è questa prima di Grenoble il Tour lo vince Evans; un corridore come Cunego che è meno controllato di altri dovrebbe, gambe permettendo, attaccare sul Tourmalet magari in compagnia di altri corridori di mezza classifica come Roche, Peraud e Taaramae e iniziando la salita finale magari con 1′ di vantaggio

Dopo la corsa

Profpivo: Finalmente due italiani protagonisti al Tour, erano anni che non succedeva. Mi ha stupito soprattutto Basso, veramente pimpante, forse il più forte in salita insieme a Evans.
Contador non è lui, e oggi si è visto chiaramente. Si vede che non pedala bene, al di là del fatto che si è staccato nel finale.

Versosella: tutti con Basso. E bando alle ciance.

Hotdogbr: i fratelli Schleck sono i può forti ma hanno perso un’occasione ed Evans a questo punto è almeno al pari di loro come possibile favorito con Basso subito dietro, Sanchez ha vinto ma non è che abbia impressionato, Contador non è tagliato fuori ma ora di tappe per fare la differenza ne avrà a disposizione solo due e mezza (la salita di Serre Chevalier non è durissima), Voeckler incredibile ma si vedeva a Saint Flour che volava e credo che alla lunga comunque salterà in aria, Cunego avrebbe potuto osare di più ma ci sta dopo 4 anni che non riesce a fare classifica dopo un grande Giro e ora avrà il morale a mille, tutti gli altri sembrano tagliati fuori

Fricius: Finalmente un bell’arrivo, con Basso e Cunego in ottima luce!

Ceemo: Tappa abbastanza noiosa e come previsto tutti assieme fino allultima salita. Mi sembrano tutti abbastanza stanchi anche se è solo la prima salita. Stupiscono in negativo gli htc e i rabobank che crollano verticalmente; dispiace per Kloden che sembrava davvero in palla e paga le tante cadute. In positivo Basso e Cunego che comunque non hanno fatto niente di incredibile. Gli schleck potevano provare a far fuori Contador ma si dimostrano tatticamente non troppo acuti. Samuel Sanchez bene, ma non penso lo lasceranno andare ancora. Evans a questo punto potrebbe essere davvero il favorito se riuscirà a mantenere la condizione e se Contador non recupererà dalla tante botte prese.

con la collaborazione degli utenti del Forum dello Scalatore (www.salite.ch)

I MISTERI DELLA CASSAPANCA
Pancani: “Luz Sent Savor” (pronuncia di Luz-Saint-Sauver; si dovrebbe dire Sover)
De Luca: “Tour di Svizzera”
Pancani: “Scherzano e ridano”
Pancani: “Nel cuore di Pirenei”
Pancani: “Siamo ad Arreau, dove inizia anche l’Aspin” (erano ad Ancizan, dove inizia solo l’Hourquette d’Ancizan)
De Luca: “E’ caduto Klöden, che era terzo in classifica” (era ottavo)
Conti: “Gli uomini di Andy Sleck impone un ritmo notevole” (due al prezzo di uno)
Pancani: “Il Tourmalet, la leggenda del Tourmalet, è passato per la settantesima volta nella storia del Tour”
Pancani: “Ripreso da Van… Ten Dam” (ci mancava solo Van Damme in gruppo e oltre alle cadute fioccavano pure gli sganassoni)
Pancani: “Vecchio maniera”
Cassani: “Non assistavamo”
Pancani: “Vittoria di un basco” (Sanchez è asturiano)
De Stefano: “Il sorriso di Ivan Basso, davvero incredibile” (a 64 denti? o pensavi che fosse stato contagiato da Petacchi)
TelevideoRAI: “poi il mitico Tourmalet, con Thomas davanti a Roy” (il contrario), “Tom Danielson” (Thomas),

LA TAPPA CHE VERRA’

“Siamo alle solite” sentenzieranno subito i più critici tra i critici di percorsi, puntando il dito sul percorso della seconda frazione pirenaica, tracciata secondo un disegno classico, proposito sin dagli anni eroici del Tour, quando i direttori si chiamavano Desgranges e Goddet e tappe del genere, con l’ultima salita piazzata a parecchi chilometri dal traguardo, erano comunque selettive grazie al contributo combinato delle pendenze e dei fondi stradali sterrati. Da allora di acqua ne è passata sotto i ponti, i mezzi tecnici sono cambiati, sotto le ruote è spuntato l’asfalto ma è rimasto il “vezzo” d’inserire tappe simili, oramai divenute praticamente inutili ai fini della classifica, perchè le mutate condizioni “ambientali” impediscono di creare selezione vera. Lo dimostra la “cavalcata” di quasi 200 Km e cinque colli proposta l’anno scorsa tra Luchon e Pau e che vide, alle spalle del gruppetto di fuggitivi che si giocò la tappa allo sprint, l’arrivo della “crème” della classifica compatta, nascosta all’interno di un gruppo di una cinquantina di corridori contente anche diversi velocisti, come il futuro campione del mondo Hushovd (che vinse la volata per il 10° posto), Rojas e Ciolek.
Quest’anno va dato atto agli organizzatori d’aver “sprecato” una sola salita e questo potrebbe costituire anche un incentivo alla battaglia, perchè l’Aubisque è un colle impegnativo e la situazione di classifica dopo il tappone di Luz Ardiden è ancora incerta. Se dovesse accendersi la bagarre sul mitico passo e qualcuno dei corridori di vertice dovesse staccarsi, per questi ultimi i 42 Km che condurranno al traguardo di Lourdes dilateranno il distacco acquisito, perchè la successiva discesa è una delle più impegnative di questa edizione e, una volta guadagnata la pianura, chi si sarà salvato e sarà davanti non starà certo a temporeggiare e imprimerà una condotta di gara tale da “allontanare” ancor più gli avversari. Sugli esiti di questa gara influirà molto anche la velocità con la quale si affronterà il tratto iniziale che, alla luce del basso chilometraggio previsto, potrebbe essere piuttosto elevata: a quel punto, al momento d’affrontare l’Aubisque potrebbero rimanere nelle gambe anche i due precedenti GPM, due brevi strappi di 3a categoria dotati, però, di pendenze interessanti

METEOTOUR

Pau : poco nuvoloso, 21,2°C, assenza di vento, umidità al 69%
Lourdes : poco nuvoloso, 23,5°C (percepiti 25°C), venti deboli da NW (5-7 Km/h), umidità al 60%

IL PRIMO INDURAIN

Ecco come il quotidiano spagnolo “El Mundo Deportivo” nel 1991 annunciava ai suoi lettori il primo Tour conquistato da Miguel Indurain
Altimetrie e grafici dal nostro personale archivio (in corso di aggiornamento), accessibile selezionando dal menù a discesa sotto la voce “Altimetrie storiche GT” (in alto a sinistra)

12a TAPPA: PAU – JACA (192 Km)

LEBLANC: QUERER ES PODER
Exasperante pasividad de Banesto
Mottet logra su segunda victoria – No hay quinto malo para Chozas – Estalla la rebelión en el Tour – Un seminarista de amarillo

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ARCHIVIO ALMANACCO
Selezionare la voce “Tour de France″ nel menù “Corse” (in home, sopra la copertina)

COMMENTOUR DE FRANCE: ITALIANI AL TOP, CONTADOR E’ FLOP

luglio 14, 2011 by Redazione  
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Il primo tappone pirenaico da enormi soddisfazioni al ciclismo italiano con le ottime prestazioni di Ivan Basso e di Damiano Cunego che entrano prepotentemente in classifica generale. Buoni segnali dai fratelli Schleck che attuano un vero gioco di squadra “in famiglia”, mentre i continui attacchi dei big mettono in seria difficoltà Alberto Contador. E la maglia gialla di Voeckler ha dimostrato di reggere molto bene sul Tourmalet e a Luz Ardiden.

Foto copertina: Ivan Basso durante la scalata a Luz Ardiden (foto Bettini)

Ivan Basso e Damiano Cunego sono le vere note liete della prima tappa di alta montagna al Tour. I due azzurri, in particolare il varesino, sono stati capaci di resistere agli attacchi dei loro avversari e nel finale i loro sforzi sono serviti a lasciarsi alle spalle Alberto Contador. Il vincitore del Giro d’Italia, quasi sicuramente per le cadute in cui è rimasto coinvolto, è parso in forte affanno, mollando quando mancava poco meno di un chilometro all’arrivo di Luz Ardiden. Il ritardo di un minuto e mezzo dello spagnolo da Cadel Evans pare difficile da recuperare, vista la evidente differenza dello stato di forma che stanno avendo i due.
Interessante e decisivo oggi è stato il gioco di squadra dei fratelli Schleck, che con quegli scatti hanno smosso una tappa che prima aveva detto molto poco, a parte i coraggiosi tentativi di fuga di Kreuziger e Thomas andati via sul Tourmalet. E poco ci mancava che Franck avesse riuscito a raggiungere Vanendert e Sanchez e giocarsi la vittoria di tappa, andata meritatamente al campione olimpico.
Sarà stata la giornata di festa nazionale francese, però vanno fatti i complimenti a Thomas Voeckler, ancora una volta un osso duro offrendo una splendida prestazione difendendosi con forte orgoglio e con la maglia gialla ancora sulle sue spalle. L’impresa però sarà quella di tenerla alla fine di questa dura tre giorni pirenaica, in particolare dopodomani salendo a Plateau de Beille, dove chi ha vinto nelle passate occasioni, arrivava in giallo a Parigi.

Andrea Giorgini

COMMENTOUR DE FRANCE: CAVENDISH – GREIPEL, IL DUELLO CONTINUA

luglio 14, 2011 by Redazione  
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Nuovo testa a testa tra i due sprinter ex compagni di squadra sul traguardo di Lavaur. Una battaglia tra due ciclisti amici prima e separati in casa HTC poi, costringendo il tedesco a cambiare aria ed accasarsi alla Omega Pharma – Lotto. E adesso tocca ai big, domani iniziano i Pirenei.

Foto copertina: Gli ex compagni Cavendish e Greipel si abbracciano dopo il traguardo (foto Bettini)

Alla vigilia delle prime grandi salite sui Pirenei si è consumato a Lavaur un ennesimo duello tra Mark Cavendish e Andrè Greipel, andato allo sprinter dell’Isola di Man per la terza volta in questa edizione. Si può ritenere un testa a testa tra i più interessanti del Tour, non per la classifica generale ovviamente, bensì per la storia e l’avventura che i due in questione hanno passato negli anni trascorsi insieme nella HTC – Highroad (in precedenza Columbia). Amici nel 2008, quando Cannonball aiutò Greipel a vincere la tappa di Locarno al Giro d’Italia, lentamente i rapporti tra i due si sono incrinati fino alla definitiva separazione di inizio 2011 quando il tedesco è passato alla Omega Pharma – Lotto. La causa della divisione tra i due stava nel fatto che in occasione del Tour veniva sempre preferito Cavendish al velocista di Rostock. Adesso in Omega Pharma è arrivata per Greipel la grande chance di partecipare per la prima volta al Tour de France, dando vita all’emozionante duello visto in questi giorni. Un tete-a-tete che rivedremo di certo una volta passati i Pirenei, sui quali i grandi big della generale daranno quello spettacolo che solamente le grandi salite sanno dare. Montagne vere, come Tourmalet e Luz Ardiden, dove la carovana passerà domani per il primo durissimo arrivo in quota, in un giorno particolare come il 14 luglio, la festa nazionale francese. La situazione è molto più incerta, con le cadute degli ultimi giorni e i ritiri di diversi big a causa dei brutti infortuni. Diverse squadre, come Astana, Team Sky e Omega Pharma – dovranno utilizzare tattiche diverse, essendo orfane dei loro capitani Vinokourov, Wiggins e Van den Broeck. Farà una cosa simile anche la Radioshack per il ritiro di Brajkovic ed Horner, ma anche gli stessi Leipheimer e Klöden non sembrano in condizione brillante per le cadute in cui sono stati coinvolti. Ed inoltre staremo a vedere cosa fará Contador, scopriremo sulle rampe di Tourmalet e di Luz Ardiden se lo spagnolo avrá problemi fisici come é stato detto nelle ultime ore. Sta di fatto che lo spettacolo non mancherá, con uno scenario epico: da Tour de France.

Andrea Giorgini

ALMANACCO DEL DOPO TAPPA: QUI LAVAUR

luglio 14, 2011 by Redazione  
Filed under Approfondimenti

Anche durante il Tour ilciclismo.it vi accompagnerà con l’oramai consueta rubrica-contenitore. Troverete i commenti dei tifosi, le previsioni del tempo, la rassegna stampa, le previsioni del tempo, la presentazione della tappa che verrà e i titoli con il ricordo del Tour 1991, rivisto attraverso i titoli del quotidiano spagnolo “El Mundo Deportivo”

Foto copertina: la cattedrale di Lavaur (www.fond-ecran-image.fr)

TOUR DE FRANCE, TOUR DE MONDE

Tour, rivincita Cavendish. Da domani i Pirenei(Gazzetta dello Sport)

Cavendish siegt vor Greipel (Süddeutsche Zeitung)

Cavendish slo tilbake (Aftenposten)

Cavendish vant (Adresseavisen)

Cavendish claims Green Jersey with stage victory (The Independent)

Cavendish wins Stage 11 to claim green jersey (The Daily Telegraph)

Cavendish bounces back to grab green (The Times)

Cavendish prend sa revanche (L’Equipe)

Cavendish s’impose au sprint à Lavaur (Le Monde)

Mark Cavendish gewinnt 11. Etappe (Tageblatt)

Cavendish revanchiert sich an Greipel (Luxemburger Wort / La Voix du Luxembourg)

Cavendish gana la etapa(AS)

Cavendish consuma la ‘vendetta’ (Marca)

Cavendish suma su tercera etapa al sprint (El Mundo Deportivo)

Cavendish prend le vert à Gilbert (Le Soir)

Cavendish remporte l’étape et reprend le maillot vert à Philippe Gilbert (Sud Presse)

Cavendish pakt rit én groen (De Standaard)

Le Cav’ remet les pendules à l’heure (La Dernière Heure/Les Sports)

Cavendish fait la passe de trois et prend le vert à Gilbert (L’Avenir)

Cavendish pakt derde ritzege en groen (Het Nieuwsblad)

Gesink: Je ziet bijna niets (De Telegraaf)

Cavendish Goes Green Before Mountain Climb (The New York Times)

Mark Cavendish wins 11th stage of Tour de France (USA Today)

Cavendish gets his revenge (Herald Sun)

Cavendish wins stage to take green jersey (The Age)

Revenge a sweet taste for Cavendish (The Australian)

I MISTERI DELLA CASSAPANCA

De Luca: “Gran premio di montagna”
Conti: “Questo è un paesino medioevale francese bellissimo” (e io che mi credevo che fossero in Spagna)
Pancani: “In disceso”
Conti: “Palmarè” (palmares)
De Luca: “Cerchiamo di rispondere a quanti possibile”
Pancani: “Il nucleo originale di questa squadra” (originario)
De Luca: “Noi torneremo qua allo studio di Milano” (eravate al bar?)
Pancani: “Nella finale, all’ultimo chilometro”
TelevideoRAI: “Boasson Hage” (Boasson Hagen),

LA TAPPA CHE VERRA’

Tourmalet, Luz Ardiden. Bastano questi due nomi per far capire che, da oggi, la musica cambierà. Non saranno più le rapsodie delle volate e (si spera) le note stonate delle cadute a rieccheggiare dalle cronache di un Tour che, muri e Massiccio Centrale a parte, fin qui è stato piuttosto scarno altimetricamente. Per far le cose per bene, poi, Prudhomme è andato a scovare tra gli anfratti pirenaici un colle inedito, la Hourquette d’Ancizan, 10 Km d’ascesa al 7,5%, lungo una strada parallela a quella del glorioso Aspin, che andranno a comporre un trittico finale d’alta montagna in grado di far saltare per aria il Tour, caratterizzato da 40 Km di salita compresi negli ultimi 80 di gara, da 3083 metri di dislivello complessivi e da una pendenza media globale del 7,6%. L’unico neo è costituito dal fatto che questa frazione s’inserirà all’inizio di un’ulteriore trilogia di tappe montane (domani traguardo a Lourdes con l’Aubisque, sabato l’arrivo in salita sul Plateau de Beille) e questa concentrazione di difficoltà potrebbe frenare gli ardori agonistici dei corridori impegnati nella lotta per la maglia gialla.

METEOTOUR

Cugnaux : nuvole sparse con possibilità di isolati e debolissimi piovaschi, 18,7°C, venti moderati da W (13-16 Km/h), umidità al 74%
Luz Ardiden: parzialmente nuvoloso, 10°C (percepiti 9°C), venti moderati da NE (10 Km/h), limite della neve a 3100 m

IL PRIMO INDURAIN

Ecco come il quotidiano spagnolo “El Mundo Deportivo” nel 1991 annunciava ai suoi lettori il primo Tour conquistato da Miguel Indurain
Altimetrie e grafici dal nostro personale archivio (in corso di aggiornamento), accessibile selezionando dal menù a discesa sotto la voce “Altimetrie storiche GT” (in alto a sinistra)

11a TAPPA: QUIMPER – SAINT-HERBLAIN (246 Km)

INDURAIN YA ES TERCERO
Breukink se cae con todo el equipo
PDM: la película de los hechos – La historia negra de PDM – Opiniones para todos los gustos – Mottet destapó su tarro de esencias – Sin el PDM, la carrera queda coja

GIORNO DI RIPOSO

EMPIEZA LO FUERTE
La batalla de los Pirineos, a punto
Zimmermann, expulsado de carrera – De vuelta a España tras 14 años

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ARCHIVIO ALMANACCO
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COMMENTOUR DE FRANCE: OMEGA PHARMA -LOTTO, CHE GIORNATA!

luglio 13, 2011 by Redazione  
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Lasciato il Massiccio Centrale, il Tour si dirige verso i Pirenei nel segno di Gilbert e compagni. Il campione belga dimostra la sua ottima condizione ma è un capolavoro tattico di squadra che ha portato alla vittoria Andrè Greipel, che si toglie la soddisfazione di battere allo sprint il suo ex compagno e rivale Mark Cavendish. Ma Voeckler dimostra di voler tenere la Maglia Gialla a lungo.

Foto copertina: Marco Marcato all’attacco per il compagno di squadra Hoogerland (foto Bettini)

Il Tour è ripartito e subito è andato in contro all’ennesima caduta di una prima settimana da tregenda (a terra dopo 11 Km, tra gli altri, Cancellara, Gesink e Leipheimer). Superato il primo ostacolo del Massiccio Centrale ci si dirige verso i Pirenei con due frazioni abbastanza interlocutorie, entrambe da fughe: la prima, è stata annullata solamente grazie alla forte spinta della Omega Pharma – Lotto, con Gilbert nuovamente grande attaccante e Greipel nel suo vincente sprint. Per la squadra belga oggi è stata la migliore prestazione di squadra in questo Tour, nonostante il ritiro di tre uomini tra cui Jürgen Van den Broeck, che fino a due giorni fa era il capitano. Ed ora il capitano sarà per forza di cose Gilbert, che tenterà l’assalto alla classifica generale, ma con l’obiettivo principale di mantenere la maglia verde fino a Parigi.
La maggiore soddisfazione del giorno se l’è tolta di sicuro Andrè Greipel: prima di quest’anno non aveva mai partecipato al Tour a causa della presenza in squadra di Mark Cavendish, e oggi lo ha battuto in una splendida volata nella corsa a tappe più prestigiosa, levandosi qualche sassolino dagli scarpini nei confronti di Cannonball.
La seconda squadra grande protagonista oggi è stata la Vacansoleil grazie a due suoi uomini: il primo è l’italiano Marco Marcato, capace di vincere su tre dei quattro GPM previsti oggi, compiendo un gesto di grande cavalleria nei confronti del secondo, Johnny Hoogerland, maglia a pois conquistata a Saint Flour nel giorno di quel drammatico volo sul filo spinato. E l’olandese ha terminato la tappa, 160 chilometri con 33 punti di sutura sulle gambe, segno di quanto è eroico il ciclismo e chi lo pratica nonostante fatica, sudore ed in questo caso ferite.
Verso i Pirenei si ha a che fare anche con un Thomas Voeckler che ha intenzione di tenersi la maglia gialla per un po’. Il Tourmalet ed il primo vero arrivo in quota a Luz Ardiden ne daranno un responso ben definito. Ma ci tocca attendere altri due lunghi giorni per riceverlo.

Andrea Giorgini

ALMANACCO DEL DOPO TAPPA: QUI CARMAUX

luglio 13, 2011 by Redazione  
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Anche durante il Tour ilciclismo.it vi accompagnerà con l’oramai consueta rubrica-contenitore. Troverete i commenti dei tifosi, le previsioni del tempo, la rassegna stampa, le previsioni del tempo, la presentazione della tappa che verrà e i titoli con il ricordo del Tour 1991, rivisto attraverso i titoli del quotidiano spagnolo “El Mundo Deportivo”

Foto copertina: panorama di Carmaux (wikipedia)

TOUR DE FRANCE, TOUR DE MONDE

Greipel castiga Cavendish. Voeckler ancora in giallo(Gazzetta dello Sport)

Rache trieb Greipel zum Sieg (Bild)

Greipel gewinnt zehnte Tour-Etappe im Zielsprint (Süddeutsche Zeitung)

Greipel gewinnt die zehnte Tour-Etappe (Westdeutsche Allgemeine Zeitung)

Slik får Andy Schleck i seg 9000 kalorier
(Aftenposten)

Greipel slo Cavendish i spurten (Adresseavisen)

Cavendish left stunned after sprint defeat by old nemesis (The Independent)

Cavendish eyes stage win number 18 (The Daily Telegraph)

Greipel mate Cavendish (L’Equipe)

Greipel surprend Cavendish (Le Monde)

Greipel gewinnt zehnte Etappe (Tageblatt)

Voigt: “Alle sind wohlauf” (Luxemburger Wort / La Voix du Luxembourg)

Greipel ganó a Mozart(AS)

Alberto Contador desmiente que se vaya a retirar del Tour de Francia (Marca)

Greipel y Cavendish, los enemigos del sprint (El Mundo Deportivo)

Greipel plus véloce que Cavendish (Le Soir)

Jurgen Van den Broeck hospitalisé à Herentals depuis mercredi matin (Sud Presse)

Greipel klopt Cavendish (De Standaard)

Van Impe: “Gilbert avec les meilleurs ? Il doit essayer!” (La Dernière Heure/Les Sports)

Gilbert pense toujours pouvoir finir le Tour en vert (L’Avenir)

Hoogerland: belletje premier, eigen gebak en liedje (Het Nieuwsblad)

Gesink valt toch niet (De Telegraaf)

Lessons Learned From a Master Sprinter (The New York Times)

Andre Greipel wins 10th stage of Tour de France (USA Today)

Greipel wins, Evans still third (Herald Sun)

Greipel outsprints Cavendish at Tour (The Age)

Greipel wins sprint battle (The Australian)

BOX POPULI
Ecco le impressioni degli appassionati di ciclismo, gente che le corse non le segue solo davanti alla tv, ma le vive sia andando ad applaudire i campioni lungo le strade, sia ricalcando le stesse rotte e sudando in sella ad una bici.

Hotdogbr: dovrebbe essere tappa da fuga però l’HTC è al completo e la Garmin ha perso Zabriskie ma ha trovato Hesjedal e Millar che ora che sono fuori classifica tireranno, dunque sarà volata

Hotdogbr: complimenti agli uomini dell’Omega Pharma non per il successo di Greipel che poteva anche non arrivare ma per la tattica, fossi stato il loro direttore sportivo avrei ordinato ai miei di fare esattamente la stessa cosa ovvero il forcing sull’ultima salita per staccare Cavendish, ma nella realtà raramente si vedono azioni del genere; credo peraltro che l’azione di Gilbert non fosse in programma ma ormai la squadra si era sfaldata e a quel punto doveva andare dietro a Gallopin e ad altri che eventualmente sarebbero scattati

con la collaborazione degli utenti del Forum dello Scalatore (www.salite.ch)

I MISTERI DELLA CASSAPANCA

Presentazione tappa di Carmaux su TV Sorrisi e Canzoni: “Passati i Pirenei”, “Al côte de Mirandol-Bourgnounac” (côte è femminile)
Conti: “ultima côte a 25 Km dal traguardo” (era ai -15)
De Luca: “Maglia gialla di Thor Hushovd” (è Voeckler)
Pancani: “Ginocchio battuto” (ha vinto il piede o la coscia?)
Cassani: “Questi lunghi falsopiano”
Pancani: “Frazione di Lavaur” (pronunciato così come era scritto; si legge Lavor)
De Luca: “Nessuna conseguenza per nessuno” (praticamente una strage…. o era caduto solo Ulisse?)
Pancani: “Gran Premio Volante” (beh certo… lo striscione è “campato per aria”)
Cassani: “Quello strappo è rimasto con una gamba su e una gamba giù”
Cassani: “Sul Mur des Alouettes, sulla Côte des Alouettes, la montagna delle allodole” (l’unica giusta è l’ultima, la traduzione letterale di Mont des Alouettes)
Cassani: Osch (ovvero la strana coppia Oss-Cavendish)
De Luca, commentando la premiazione di Hoogerland: “E’ qua alle nostre spalle” (lo schermo degli studi di Milano, non Hoogerland che stava a Carmaux)
De Luca: “capriola mortale sul filo spinato” (se era stata mortale, chi stavano premiando? Il clone di Hoogerland?)
Presentazione tappa di Lavaur su gazzetta.it: “pirenei”
TelevideoRAI: “Sebastian Hinault” (Sébastien), “Williams Bonnet” (William). Inoltre… clic sulla pagina della classifica generale e si apre la classifica dei piloti della Formula 1

LA TAPPA CHE VERRA’

La tappa è per velocisti, ma anche oggi ci sarà da smaltire la classica sbornia da pianura francese, ovvero tutta una teoria di “côtes” che movimentano non poco il grafico altimetrico. Rispetto alla frazione di Carmaux, però, sarà meno problematico gestire la corsa per i “treni”, grazie ad un tracciato meno accidentato, in particolar modo negli ultimi 32 Km, la distanza che separerà la cima del GPM di Puylaurens dal traguardo di Lavaur. Questo sarà l’ultimo prima dei Pirenei e il terzultimo da qui a Parigi: per questo motivo molti sprinter, come spesso accade, potrebbero optare per tornarsene a casa dopo questa frazione e, di conseguenza, il controllo delle loro formazioni oggi sarà ancora più serrato.

METEOTOUR

Blaye-les-Mines:piogge moderate (0,7 mm), 18,3°C, venti moderati da W (20-24 Km/h), umidità al 89%
Lavaur : piogge moderate (0,8 mm), 19°C, venti moderati da W (24-31 Km/h), umidità al 85%

IL PRIMO INDURAIN

Ecco come il quotidiano spagnolo “El Mundo Deportivo” nel 1991 annunciava ai suoi lettori il primo Tour conquistato da Miguel Indurain
Altimetrie e grafici dal nostro personale archivio (in corso di aggiornamento), accessibile selezionando dal menù a discesa sotto la voce “Altimetrie storiche GT” (in alto a sinistra)

10a TAPPA: RENNES – QUIMPER (207,5 Km)

FIEBRE EN EL TOUR
Los PDM, barridos por un virus
Un extraño virus diezma al PDM – Anderson, más listo que Emonds – Lo que tiene que hacer Echavarri – Carrera táctica y guerra de nervios

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