LUCA MOZZATO, SUCCESSO ITALIANO ALLA BREDENE KOKSIJDE CLASSIC

marzo 15, 2024 by Redazione  
Filed under News

Sventola il tricolore sul primo gradino del podio della Bredene Koksijde Classic. Luca Mozzato si è imposto nella corsa belga su Groenewegen e Thijssen. Ai piedi del podio Simone Consonni, quarto

Al termine di una corsa nervosa, tipica delle latitudini fiamminghe. il successo ha sorriso a Luca Mozzato della Arkéa – B&B Hotels. Il veneto è stato capace di rimanere sempre nel vivo della corsa, nonostante i molteplici tentativi di allungo portati da molti partecipanti, e la pioggia e il vento che hanno reso ancora più complicato il tutto. Anche grazie all’apporto della squadra, però, il nostro ha potuto spendere le giuste energie e nelle fasi finali prima si è trovato con merito nel gruppo dei battistrada, poi ha potuto contrastare i velocisti ritornati su di loro. Atleti, questi, che sulla carta sono decisamente più veloci e adatti ad arrivi a ranghi più o meno compatti. Nelle ultimissime fasi una caduta ha ulteriormente complicato le cose, ma non ha interferito con la volata del portacolori della Arkéa – B&B Hotels.
Sul podio insieme a Mozzato sono saliti due signori velocisti, ovvero Dylan Groenewegen (Team Jayco AlUla) e Gerben Thijssen (Intermarché – Wanty). Quarta posizione per Simone Consonni (Lidl – Trek), per lui ancora una prestazione di livello dopo il quinto posto dell’altro ieri nella Danilith Nokere Koerse. A seguire si sono piazzati Arnaud De Lie (Lotto Dstny), Emīls Liepiņš (Team Dsm-Firmenich PostNL), Arvid de Kleijn (Tudor Pro Cycling Team), Timothy Dupont (Tarteletto – Isorex), Hugo Hofstetter (Israel – Premier Tech) e Dries Van Gestel (TotalEnergies).

Mario Prato

Mozzato vince in volata la semiclassica belga (Getty Images)

Mozzato vince in volata la semiclassica belga (Getty Images)

TIM MERLIER, ALLA NOKERE KOERSE LA TRIPLETTA È SERVITA

marzo 13, 2024 by Redazione  
Filed under News

La Danilith Nokere Koerse numero 78 è andata, come le due edizioni precedenti, a Tim Merlier che si è imposto con un’azione di forza nel finale su Jakobsen e Philipsen .Quinto posto per Simone Consonni

Aria, aria di casa mia, aria di libertà… cantava nei primi anni ’80 Sammy Barbot. Lo stesso pensiero deve averlo Tim Merlier che, essendo nato a Wortegem-Petegem, distante solo 14 km da Nokere, si è “preso” la libertà di vincere anche per il terzo anno consecutivo la Danilith Nokere Koerse. A dispetto delle sue caratteristiche di velocista, oggi il portacolori della Soudal-Quick Step si è imposto con un’azione di forza ai meno 350 metri che gli ha permesso di vincere quasi per distacco davanti a Fabio Jakobsen (Team Dsm-firmenich PostNL), Jasper Philipsen (Alpecin – Deceuninck), Pascal Ackermann (Israel – Premier Tech), Simone Consonni (Lidl – Trek), Tom Van Asbroeck (Israel – Premier Tech), Maikel Zijlaard (Tudor Pro Cycling Team), Milan Menten (Lotto Dstny). Quattro secondi di ritardo ha accusato la coppia formata da Hugo Hofstetter (Israel – Premier Tech) e Pavel Bittner (Team dsm-firmenich PostNL), che completano la “top ten” mentre undicesimo a 7″ dal vincitore si è piazzato Filippo Baroncini (UAE Team Emirates).
Il finale scoppiettante è stato il giusto epilogo di una gara corsa in modo frizzante, ma che non ha mai permesso agli attaccanti di turno di prendere il largo in maniera definitiva.
Oggi si è altresì disputata la 5a edizione della corsa dedicata alle donne. Sulla distanza di 127 km si è imposta come nel 2023 Lotte Kopecky (Team SD Worx – Protime). La campionessa del ,ondo in carica ha preceduto di 17″ la compagna di squadra Lorena Wiebes, seconda anche lo scorso anno, e di 18″ Lily Williams (Human Powered Health). Ironia del destino anche nella gara femminile la prima delle italiane risponde al cognome Consonni: è Chiara, la piccola di casa, che difende i colori della UAE Team ADQ e ha chiuso in 12a posizione a 1’13” dalla fuoriclasse belga.

Mario Prato

Per il terzo anno consecutivo Tim Merlier vince la Nokere Koerse (foto Luc Claessen / Getty Images)

Per il terzo anno consecutivo Tim Merlier vince la Nokere Koerse (foto Luc Claessen / Getty Images)

ALBERTO BETTIOL, FUGA CAPOLAVORO ALLA MILANO – TORINO

marzo 13, 2024 by Redazione  
Filed under News

La Classica più antica del mondo torna a parlare italiano dopo nove anni grazie alla impresa del corridore toscano della EF Education – Easy Post sul traguardo di Salassa. Decisivo lo scatto a 30 km dal termine sulla salita di Prascorsano, poi – aiutato dalle sue doti – è riuscito a resistere alla furia dei primi inseguitori. La UAE Team Emirates completa il podio grazie agli svizzeri Jan Christen e Marc Hirschi.

RCS Sport ha rinnovato il percorso della Milano – Torino, che torna ad essere mosso e collinare dopo alcune edizioni andate appannaggio dei velocisti. Non siamo ai livelli degli arrivi di Superga ma si è visto uno spettacolo degno di una grande corsa, sia dal punto di vista paesaggistico (bellissimi gli scenari con le montagne innevate del Parco Nazionale del Gran Paradiso), sia dal lato sportivo.

Da Rho si andava Salassa in 177 chilometri complessivi, con diversi importanti contendenti al via. In ottica Milano-Sanremo, per esempio, si erano schierati attesi protagonisti della “Classicissima” come Mark Cavendish (Astana Qazaqstan Team), Alexander Kristoff (Uno-X Mobility), Ivan Garcia Cortina (Movistar Team), Marc Hirschi (UAE Team Emirates) e Alberto Bettiol (EF Education – EasyPost). La fuga iniziale è composta da tre corridori, il francese Matteo Vercher (Total Energies), l’italiano Marco Murgano (Team Corratec – Vini Fantini) e lo spagnolo Marcel Camprubi (Q36.5 Pro Cycling Team), che parteno dopo otto chilometri e saranno raggiunta ai -37. Dopo il passaggio dalla linea d’arrivo si affrontata un circuito mosso che includeva le salite di Prascorsano e Colleretto Castelnuovo: è sulla prima salita (3 chilometri al 7% medio e massima del 12%) c’è va in scena lo scatto decisivo di Alberto Bettiol, dietro al quale si gettano all’inseguimento quindici corridori.

L’azione del toscano è forte e risulta praticamente imprendibile da tutti, nonostante alcune azioni, come quella di Gianluca Brambilla (Q36.5 Pro Cycling Team), risultate poi vana. La UAE – Team Emirates lavora per Hirschi grazie a Jan Christen e Diego Ulissi, mentre per i colori italiani c’è anche Martin Marcellusi (VF Group – Bardiani CSF – Faizanè). Bettiol si difende sul secondo strappo e poi deve fare sfoggio delle sue doti di cronoman nel falsopiano che porta a Salassa. All’ultimo chilometro, quando il toscano ha soli 10” di vantaggio, c’è lo scatto di Christen, che inizialmentw sembra in grado di raggiungere Bettiol: il gap è, però, incolmabile e al traguardo si presente sette secondi prima dell’elvwtico. Dopo il Giro delle Fiandre 2019 e la tappa di Stradella al Giro d’Italia 2021, questa è la terza vittoria “di lusso” per il corridore della EF Education – Easy Post, che regala all’Italia un successo alla Milano – Torino nove anni dopo quello di Diego Rosa, trionfante a Superga nel 2015.

Con l’avvicinamento alla Milano-Sanremo, Bettiol torna così a essere uno dei papabili outsiders della Classicissima di primavera. Qui le parole del vincitore odierno: “Questa è una corsa iconica e ho voluto onorarla, non credevo di andare così forte. Ho disputato la Tirreno – Adriatico e ne sono uscito bene in vista della Sanremo, è un risultato che da fiducia a me ed alla squadra. La condizione è molto buona e voglio fare bene nei prossimi appuntamenti”.

Andrea Giorgini

Alberto Bettiol impegnato nella sua personale cronometro individuale sulle strade della Milano-Torino (Getty Images)

Alberto Bettiol impegnato nella sua personale cronometro individuale sulle strade della Milano-Torino (Getty Images)

JONATHAN MILAN DOMINA LA VOLATA CONCLUSIVA DELLA TIRRENO-ADRIATICO

marzo 10, 2024 by Redazione  
Filed under News

E sono due! Vittoria ancora schiacciante per Jonathan Milan alla Tirreno-Adriatico 2024. Il velocista della Lidl – Trek conquista l’arrivo di San Benedetto del Tronto, secondo Alexander Kristoff, mentre terzo chiude Davide Cimolai (Movistar). La corsa dei due mari va invece a Jonas Vingegaard (Visma | Lease a Bike)

L’ultima frazione della Tirreno Adriatico 2024 con l’arrivo a San Benedetto del Tronto vede i primi tentativi di fuga di un pimpante Ben Healy (EF Education-EasyPost) che tutto solo si porta in avanscoperta; l’irlandese è seguito da Alessandro De Marchi (Team Jayco AlUla) e Antonio Tiberi (Bahrain Victorious) andando così a formare un terzetto in testa alla corsa. Qualche chilometro dopo riescono ad entrare in testa anche Georg Steinhauser (EF Education-EasyPost), Damiano Caruso (Bahrain Victorious) e Luke Rowe (Ineos Grenadiers). Il gruppetto in fuga arriverà a toccare un vantaggio massimo di 2’, sempre sotto controllo dalle squadre dei velocisti che si alternano in testa per tenere alta l’andatura; troppo ghiotto l’arrivo in volata di quest’oggi. Sono infatti soprattutto gli Alpecin-Deceuninck e i Lidl-Trek a fare sempre capolino in gruppo, ed infatti il loro lavoro inizia a dare i frutti sperati rosicchiando secondi tra la testa della corsa ed il gruppo inseguitore. Lasciata alle spalle la parte più accidentata della tappa il gruppo affronta ampie strade favorevoli all’inseguimento ed infatti nel giro di una ventina di chilometri, poco dopo metà frazione, il vantaggio della fuga è di un solo minuto, tempo che resta invariato quando inizia il primo giro del circuito conclusivo. A dar man forte all’inseguimento arrivano anche gli uomini della Uno-X Mobility, il gap scende a 36”, poi ancora a 14” nella terza tornata, a questo punto il gruppo tiene a bagnomaria la fuga per non avvicinarsi troppo. Una caduta a 24 km dall’arrivo costringe al ritiro Richard Carapaz (Team EF Education EasyPost). SI attende ormai soltanto la volata sul lungomare di San Benedetto del Tronto. Jonathan Milan imprime un’accelerazione pazzesca che lo fa quasi decollare e vince con un’autorità schiacciante davanti ad Alexander Kristoff (Team Uno X Mobility) e Davide Cimolai (Team Movistar). Chiudono la top five Jasper Philipsen (Team Alpecin Deceuninck) e Stanislaw Aniolkowski (Team Cofidis), rispettivamente in quarta e il quinta posizone. Nella top ten si piazzano anche Andrea Vendrame (Decathlon AG2R La Mondiale Team) settimo, Giovani Lonardi (Team Polti Kometa) ottavo ed Enrico Zanoncello (VF Group – Bardiani CSF – Faizanè) decimo. E’ la seconda vittoria di tappa alla Tirreno Adriatico per Milan che vince anche la classifica a punti. Il dominio di Jonas Vingegaard è stato chiaro ed evidente nelle ultime due tappe ed il cilcista danese vince con merito la sua prima Tirreno Adriatico. Il due volte vincitore del Tour de France coglie la vittoria anche nella classifica dei gpm mentre Juan Ayuso (UAE team Emirates) si deve accontentare della vittoria nella classifica dei giovani. Infine l’UAE Team Emirates si aggiudica la classifica a squadre.

Antonio Scarfone

Jonathan Milan vince a San Benedetto del Tronto (foto: Getty Images)

Jonathan Milan vince a San Benedetto del Tronto (foto: Getty Images)

A NIZZA VINCE EVENEPOEL MA LA CORSA VERSO IL SOLE E’ DI JORGENSON

marzo 10, 2024 by Redazione  
Filed under News

Nell’ottava ed ultima tappa della Parigi – Nizza Matteo Jorgenson (Team Jumbo Visma Lease a Bike) resta incollato alla ruota di Remco Evenepoel (Team Soudal Quick Step) che nonostante i numerosi attacchi non riesce a staccare il ciclista statunitense, portandoselo fino al traguardo dove vince almeno la volata ristretta. Jorgenson vince così la Parigi – Nizza 2024

A differenza della Tirreno – Adriatico, la Parigi – Nizza 2024, giunta all’ultima tappa, non ha ancora un vincitore chiaro. Se nella Corsa dei Due Mari la vittoria di Jonas Vingegaard è apparsa subito schiacciante, con le ultime due tappe dominate dal campione danese, quella verso il sole si deciderà oggi con l’ottava ed ultima tappa proprio da Nizza a Nizza, che presenta il consueto percorso che si addentra nell’entroterra nizzardo ricco di ‘cols’ e ‘côtes’. Saranno ben cinque i gpm da affrontare e ce ne sarà anche un’altro, il Col d’Eze, sottoforma di traguardo volante. Saranno 110 km verosimilmente senza un attimo di respiro che ci diranno se Brandon McNulty (UAE Team Emirates) riuscirà a difendere la maglia gialla che conserva alla partenza da Nizza con soli 4 secondi su Matteo Jorgenson (Team Jumbo Visma Lease a Bike), con Mattias Skjelmose Jensen (Team Lidl Trek) e Remco Evenepoel (Team Soudal Quick Step) poco più distanti ma a loro volta in corsa per la vittoria finale. Da Nizza non partivano David Gaudu (Team Groupama FDJ), Kuka Mezgec ed Elmar Reiders (Team Jayco ALUla). Dopo 4 km attaccavano in tre: Johan Jacobs (Team Movistar), Victor Campenaerts (Team Lotto Dstny) e Laurence Pithie (Team Gropama FDJ). Il terzetto di testa iniziava l’ascesa verso la Côte de Levens, primo gpm in programma posto al km 21, con 2 minuti di vantaggio sul gruppo maglia gialla. Campenaerts restava da solo in testa alla corsa dopo che prima Pithie e poi Jacobs si staccavano. Il ciclista belga scollinava in prima posizione mentre nel gruppo maglia gialla erano già iniziate le schermaglie con un attacco a tre da parte di Laurens De Plus (Team INEOS Grenadiers), Bruno Armirail (Team Groupama FDJ), Christian Scaroni e Samuele Battistella (Team Astana Qazaqstan). Jacobs, staccato dalla testa della corsa, si aggregava a questi quattro ciclisti. Alle spalle del primo gruppo inseguitore si formavano altri drappelli in cui erano presenti uomini fuori classifica. Uno di questi riusciva a raggiungere il primo gruppo inseguitore all’inizio della salita della Côte de Châteauneuf. Erano complessivamente dodici i ciclisti che facevano parte di questo gruppo ed oltre a Battistella, Scaroni, De Plus, Jacobs e Armirail erano presenti Quentin Pacher (Team Groupama FDJ), Ion Izagirre (Team Cofidis), Pello Bilbao (Team Bahrain Victorious), Ewen Costiou (Team Arkéa B&B Hotels), Harry Sweeny (Team EF Education EasyPost), Ruben Guerreiro e Will Barta (Team Movistar). Campenaerts scollinava in prima posizione sulla Côte de Châteauneuf mentre il primo gruppo inseguitore si era arricchito di altri quattro ciclisti e cioè Mads Pedersen (Team Lidl Trek), Gijs Leemreize (Team DSM-Firmenich PostNL), Hugo Houle e Jakob Fuglsang (Team Israel Premier Tech). Dopo una decisa accelerazione, il gruppo maglia gialla riprendeva il primo gruppo inseguitore a metà ascesa della Côte de Berre-les-Alpes, in cima al quale scollinava ancora Campenaerts. Il ciclista belga veniva ripreso a 48 km dalla conclusione. Sulla Côte de Peille il gruppo si sfaldava sotto il forcing dell’UAE Team Emirates. Ma era Evenepoel ad attaccare a circa 2 km dalla vetta. Il ciclista belga si avvantaggiava insieme a Matteo Jorgenson (Team Jumbo Visma Lease a Bike) e Aleksandr Vlasov (Team BORA Hansgrohe). Quest’ultimo scollinava in prima posizione. Il terzetto di testa aumentava il suo vantaggio sul primo gruppo inseguitore. Jorgenson vinceva il tragaurdo volante del Col D’Eze posto al km 84.5. I tre battistrada iniziavano il Col des Quatre-Chemins, ultimo gpm della tappa, con quasi 2 minuti di vantaggio sul primo gruppo inseguitore. Evenepoel scollinava in prima posizione seguito come un’ombra da Jorgenson mentre Vlasov accusava la fatica e si staccava dalla testa della corsa. Jorgenson non si impegnava più di tanto nella volata finale avendo ormai in tasca la vittoria della Parigi – Nizza e praticamente lasciava che Evenepoel tagliasse per primo la linea del traguardo. Vlasov chiudeva in terza posizione a 50 secondi di ritardo. Più dietro a 1 minuto e 39 secondi di ritardo chiudevano la top five Skjelmose Jensen in quarta posizione e McNulty in quinta posizione. Evenepoel ottiene la terza vittoria stagionale mentre Jorgenson vince la Parigi – Nizza 2024. Per quanto riguarda le altre classifiche, Evenepoel vince quella a punti e quella dei gpm mentre Jorgenson vince la classifica della maglia bianca.

Antonio Scarfone

Remco Evenepoel vince a Nizza (foto: Getty Images)

Remco Evenepoel vince a Nizza (foto: Getty Images)

TIRRENO-ADRIATICO, VINGEGAARD INCIDE LA VITTORIA NEL PETRANO

marzo 9, 2024 by Redazione  
Filed under News

C’è un solo padrone alla Tirreno-Adriatico 2024 ed è Jonas Vingegaard il corridore Visma | Lease a Bike impone la sua forza con uno scatto a 6 Km dall’arrivo sulla salita finale di Monte Petrano e di fatto mette nel proprio palmares la vittoria della breve corsa a tappe italiana. Non possono che accontentarsi delle restanti posizioni del podio odierno Juan Ayuso (UAE Team Emirates) e Jai Hindley (Team Bora-Hansgrohe), secondo e terzo anche in classifica generale

Tappa regina della Tirreno-Adriatico 2024 con qualche attacco a sorpresa fin dai chilometri iniziali con Richard Carapaz (EF Education – Easypost) e Damiano Caruso (Bahrain Victorious) a rendere frizzanti le prime fasi della corsa subito messe in calma dal gruppo che non lascia andar via uomini “pericolosi”, stessa sorte per un allungo di Julian Alaphilippe (Soudal-QuickStep) e Kevin Vermaerke (Team dsm-firmenich PostNL) subito riassorbiti dal plotone, a questo punto ci prova, sfruttando un tratto favorevole all’attacco Ben Healy (EF Education – Easypost) a cui poco dopo si accoda, ancora il francese Alaphilippe portandosi dietro anche Nans Peters (Decathlon Ag2r La Mondiale). Tanti gli attacchi nei chilometri iniziali, con anche a provare a fuoriuscire dal plotone, ma il gruppo si mantiene inizialmente compatto per l’andatura molto sostenuta. Dopo una decina di chilometri, allungano ma la loro azione viene presto annullata. Subito, però, riparte al contrattacco , che riesce a prendere un vantaggio di una quindicina di secondi su un gruppo piuttosto frazionato per via dei tanti saliscendi presenti nelle prime fasi di tappa. I tre restano per qualche chilometro in avanscoperta ma il gruppo si rifà sotto e nel riprenderli, grazie ad un rallentamento, vi è un contrattacco di sei uomini che sono: Axel Zingle (Cofidis), Richard Carapaz (EF Education – Easypost), Michał Kwiatkowski (Ineos Grenadiers), Iván García Cortina (Movistar Team), Andreas Leknessund (Uno-X Mobility) e Nikias Arndt (Bahrain Victorious). Il gruppetto dei sei appena citati si riporta sui battistrada e così la fuga va via con nove uomini per arrivare ad un vantaggio massimo di circa 3 minuti. La situazione di corsa resta cristallizzata fino al chilometro quaranta dove il gruppo ha un cambio di ritmo che permette dieci chilometri dopo di portare lo svantaggio a 1 minuto e mezzo. All’attacco della salita di Pian di Trebbio è Healy a piazzare un allungo, seguito dal compagno Carapaz, ai due riescono a portarsi sotto Garcia Cortina, Leknessund, Peter e Kwiatkowski, ma sia Peter sia Kwiatkowski, si staccano prima dello scollinamento. I due compagni di squadra della EF impongono un passo troppo duro anche per Cortina che alza bandiera bianca. Verso la salita di Moira, terminato il lavoro di Healey, è Carapaz ad accelerare seguito da Leknessund, mentre, invece, in gruppo Juan Ayuso (UAE Team Emirates) deve fermarsi per una foratura proprio mentre la strada inizia a salire, costretto ad inseguire Ayuso riesce poco dopo a riportarsi nel gruppo dei migliori grazie al lavoro di Alessandro Covi. Il gruppo in questa fase riesce a rosicchiare terreno prezioso tirato da Attila Valter (Visma|Lease a Bike), mentre allo scollinamento è la Bahrain-Victorious con Damiano Caruso a prendere in mano la operazioni di inseguimento, con la testa della corsa distante 1 minuto e 45 secondi. All’inizio della salita di Monte Petrano il solito forcing della Jumbo Visma Lease a Bike allungava il gruppo ormai ridotto ad una dozzina di unità. A poco più di 6 km dalla vetta Scattava Hindley. Alla ruota del ciclista australiano si portavano immediatamente Vingegaaed e Ayuso. Il terzetto raggiungeva in pochissimo tempo Carapaz che piombava nelle retrovie. Vingegaard accelerava a sua volta e faceva il vuoto alle sue spalle, con Ayuso e Hindley che pedalavano del loro passo. Era un altro show del campione danese il quale andava a vincere in solitaria sul traguardo di Monte Petrano, mettendo il sigillo alla sua prima Tirreno – Adriatico. A 26 secondi di ritardo Ayuso la spuntava su Hindley nella volata per la seconda piazza. Quarto era Isaac Del Toro a 36 secondi di ritardo mentre chiudeva la top five Thomas Pidcock a 42 secondi di ritardo. Vingegaard ottiene la seconda vittoria consecutiva nella corsa dei due mari e ipoteca la vittoria nella generale visto che il suo vantaggio su Ayuso, secondo, è ora di 1 minuto e 24 secondi. Domani ci sarà la consueta passerella finale nella settima ed ultima tappa da San Benedetto del Tronto a San Benedetto del Tronto di 154 km. La prima parte del percorso è molto vallonata ed è presente anche il gpm di Montedinove ma gli 80 km finali totalmente pianeggianti favoriranno i velocisti che si giocheranno la vittoria di tappa, mentre come detto Vingegaard è ormai ad un passo dalla vittoria della maglia azzurra.

Antonio Scarfone

Jonas Vingegaard vince sul Monte Petrano (foto: Getty Images)

Jonas Vingegaard vince sul Monte Petrano (foto: Getty Images)

VLASOV, OK LO SCATTO E’ GIUSTO. IL RUSSO VINCE ALLA MADONE D’UTELLE, MCNULTY RESTA IN GIALLO

marzo 9, 2024 by Redazione  
Filed under News

Sulla salita della Madone d’Utelle Aleksandr Vlasov (Team BORA Hansgrohe) trova il momento giusto per attaccare a 4 km dall’arrivo e vince in solitaria mentre i big di classifica si controllano. Brandon McNulty (UAE Team Emirates) cede un po’ nel finale e riesce a conservare la maglia gialla per soli 4 secondi. Domani gran finale della Parigi Nizza con gli ultimi attacchi che decideranno in modo definitivo la classifica generale

La salita finale della Madone d’Utelle è il piatto forte della settima tappa della Parigi – Nizza 2024. Una tappa ridisegnata con modifiche profonde a causa del maltempo e della neve che avrebbero impedito le salite del Col Saint-Martin-La Colmiane e di Auron, previste originariamente. Brandon McNulty (UAE Team Emirates) è la nuova maglia gialla ma dovrà difendersi specialmente da Matteo Jorgenson (Team Jumbo Visma Lease a Bike), Luke Plapp (Team Jayco AlUla), Mattias Skjelmose Jensen (Team Lidl Trek), Remco Evenepoel (Team Soudal Quick Step) ed Egan Bernal (Team INEO Grenadiers), i cinque ciclisti più minacciosi alle sue spalle in una classifica generale ancora molto fluida. Da Nizza non partivano cinque ciclisti ovvero Arnaud Demare (Team Arkéa B&B Hotels), Dylan Groenewegen (Team Jayco AlUlA), Gerben Thijssen (Team Intermarchè Wanty), Pascal Ackermann e Rick Zabel (Team Israel Premier Tech). Benjamin Thomas (Team Cofidis) scollinava per primo sulla Côte de Gattières, primo gpm affrontato al km 10.1. Il ciclista francese restava in avanscoperta insieme a Johan Jacobs (Team Movistar) mentre alle loro spalle a circa 1 minuto di ritardo era segnalato un quartetto formato da Sandy Dujardin (Team TotalEnergies), Brent van Moer (Team Lotto Dstny), Martin Tusveld e Gijs Leemreize (Team DSM-Firmenich PostNL). I quattro inseguitori venivano ripresi dal gruppo maglia gialla dopo una trentina di km. Era il Team Soudal Quick Step ad impegnarsi in prima persona nell’inseguimento dei due battistrada. Il primo ciclista della fuga a rialzarsi era Thomas, che veniva ripreso dal gruppo maglia gialla a 37 km dalla conclusione. Il forcong della Soudal Quick Step continuava incessantemente, nonostante un cambio bici di Remco Evenepoel ed anche Jacobs si doveva arrendere a 14 km dalla conclusione. Il ritmo si faceva ancora più elevato sulla salita verso la Modone d’Utelle quando il gruppo maglia gialla si riduceva a una decina di unità. Un impagabile Ilan van Wilder (Team Soudal Quick Step) spianava la strada allungando il gruppetto di testa. Con uno scatto deciso Egan Bernal (Team INEOS Grenadiers) vinceva il traguardo volante di Utelle posto al km 95 dopodochè Van Wilder tornava a dettare il ritmo in testa alla corsa. A 4 km dalla conclusione, dopo un primo attacco di Evenepoel, scattava Aleksandr Vlasov (Team BORA Hansgrhoe) che in breve tempo faceva il vuoto, non preoccupando più di tanto la maglia gialla McNulty, visto che era distante dal primo posto oltre 2 minuti. Il ciclista russo nel giro di un km raggiungeva 2o secondi di vantaggio sui diretti inseguitori, che ormai si contavano sulle dita di una mano. Vlasov vinceva in solitaria sul traguardo della Madone d’Utelle mentre Evenepoel regolava il drappello degli inseguitori a 8 secondi di vantaggio davanti a Primoz Roglic (Team BORA Hansgrohe). Chiudevano la top five Mattias Skjelmose Jensen (Team Lidl Trek) e Matteo Jorgenson (Team Jumbo Visma Lease a Bike). Dopo due secondi posti al Trofeo Calvià ed al Trofeo Serra de Tramuntana, Vlasov ottiene la sua prima vittoria stagionale. McNulty, nonostante aver ceduto nell’ultimo km, riesce a mantenere la maglia gialla con 4 secondi di vantaggio su Jorgenson e 35 secondi di vantaggio su Skjelmose Jensen. Domani è in programma l’ottava ed ultima tappa della Parigi – Nizza 2024. Nizza è sede di partenza e di arrivo. Nel mezzo cinque gpm che decideranno molto probabilmente la classifica finale. L’ultimo di questi è il Col de Quatre Chemins si quasi 4 km all’8.1 di pendenza media. La battaglia finale per la maglia gialla può scoppiare proprio su questo gpm ma da gente come Evenepoel ci si può aspettare di tutto e potrebbe sconvolgere la corsa anche prima con uno dei suoi attacchi.

Antonio Scarfone

Aleksandr Vlasov vince sulla Madone dUtelle (foto: Getty Images)

Aleksandr Vlasov vince sulla Madone d'Utelle (foto: Getty Images)

SKJELMOSE JENSEN VINCE A LA COLLE-SUR-LOUP. BRANDON MCNULTY NUOVA MAGLIA GIALLA

marzo 8, 2024 by Redazione  
Filed under News

La sesta tappa della Parigi – Nizza si accende nel finale con attacchi e contrattacchi che lasciano un terzetto ben assortito in testa alla corsa, il quale si avvantaggia sui diretti inseguitori e si gioca la vittoria in una volata ristretta in cui Mattia Skjelmose Jensen (Team Lidl Trek) ha la meglio su Brando McNulty (UAE Team Emirates) e Matteo Jorgenson (Team Jumbo Visma Lease a Bike). McNulty è la nuova maglia gialla

Osservando l’altimetria della sesta tappa della Parigi – Nizza 2024 non sembra che il percorso possa offrire chissà che cosa. La fuga potrebbe avere addirittura le sue chance di successo visto che da Sisteron a La Colle-sur-Loup la strada invita a qualche azione ben ragionata. Eppure il cambio di percorso della tappa di domani a causa della neve prevista, con relativo ‘ammorbimento’ delle difficoltà originariamente programmate, può portare oggi ad uno sconvolgimento in classifica generale. E così presumibilmente saranno gli uomini di classifica a giocarsi la vittoria di tappa e a darsi battaglia negli ultimi 30 km con la Côte de Colle-sur-Loup ad accendere la miccia. Sarà l’ultimo dei cinque gpm da affrontare e seppur lungo appena 1.8 km, la sua pendenza media che supera il 10% la dice tutta sulla sua difficoltà. Remco Evenepoel (Team Soudal Quick Step), già ieri molto pimpante nel finale, è atteso ad una rasoiata delle sue anche perchè la maglia gialla è distante 30 secondi ed il campione belga, tra i massimi se non il massimo favorito della Corsa verso il Sole, deve dare proprio oggi un segnale chiaro ai suoi avversari, che comunque non staranno a guardare. Da Sisteron erano in tre a non partire ovvero Silvan Dillier (Team Alpecin Deceuninck), Nils Eekhoff e Tobias Lund Andresen (Team DSM-Firmenich PostNL). Nonostante diversi attacchi il gruppo era ancora compatto dopo 30 km dalla partenza. Solu Col de Leques, primo dei cinque gpm da affrontare, Christian Scaroni (Team Astana Qazaqstan) scollinava in prima posizione. Il ciclista italiano era tra gli artefici di un nuovo attacco che si concretizzava nella successiva discesa con il formarsi della fuga di giornata. Oltre a Scaroni andavano in fuga Laurence Pithie (Team Groupama FDJ), Mads Pedersen (Team Lidl Trek), Bruno Armirail (Team Decathlon AG2R La Mondiale), Cedric Beullens (Team Lotto Dstny), Gijs Leemreize (Team DSM-Firmenich PostNL), Marco Haller (Team BORA Hansgrohe), Georg Zimmermann (Team Intermarchè Wanty), Mathieu Burgaudeau (Team TotalEnergies) e Michael Storer (Team Tudor Pro Cycling). Sul successivo Col de Luens posto al km 87.4 era Burgaudeau a scollinare in prima posizione. Il ciclista francese si ripeteva anche sulla successiva Côte de la Blachette posta al km 92.6. Dopo un’accelerazione decisa dell’INEOS Grenadiers, la fuga veniva ripresa a 59 km dall’arrivo, poco dopo che Burgaudeau aveva scollinato in prima posizione sul Col de Gourdon posto al km 140.5. Il gruppo si presentava così compatto ai piedi del quinto ed ultimo gpm della Côte de Colle-sur-Loup e questo probabilmente era uno dei momenti più attesi di questa Parigi – Nizza. Tra le squadre più attive in testa al gruppo si segnalavano il Team Lidl Trek e l’UAE Team Emirates. All’inizio della salita, che coincideva con il primo passaggio sul traguardo, la BORA Hansgrohe imponeva subito un ritmo spezzagambe con Primoz Roglic che provava l’allungo insieme a Brandon McNulty (UAE Team Emirates). A 1 km dalla vetta accelerava Matteo Jorgenson (Team Jumbo Visma Lease a Bike). Il ciclista statunitense si avvantaggiava di una quindicina di secondi sul drappello dei diretti inseguitori dai quali veniva imprudente mente estromesso Santiago Buitrago (Team Bahrain Victorius) che cadeva malamente in una semicurva verso destra. Jorgenson veniva raggiunto da McNulty e Mattia Skjelmose Jensen (Team Lidl Trek) a 25 km dalla conclusione. Lo statunitense si aggiudicava il traguardo volante di Tourrettes-sur-Loup posto al km 177.2 mentre il vantaggio dei tre battistrada sul gruppo maglia gialla, formato da dieci ciclisti, era salito a 25 secondi. I tre battistrada si davano cambi regolari ed il loro vantaggio cresceva addirittura km dopo km, sfiorando il minuto. Nella volata a tre Skjelmose Jensen vinceva davanti a McNulty e Jorgenson mentre Remco Evenepoel (Team Soudal Quick Step) regolava il drappello degli inseguitori per la quarta piazza a 52 secondi di ritardo da Skjelmose Jensen. Chiudeva la top five Harold Tejada (Team Astana Qazaqstan) a 53 secondi da Skjelmose Jensen. Il ventitreenne danese ottiene la prima vittoria stagionale mentre McNulty è la nuova maglia gialla con 23 secondi di vantaggio su Jorgenson e 34 secondi di vantaggio su Luke Plapp (Team Jayco AlUla). Domani è in programma la settima tappa da Nizza a La Madone d’Utelle di 104 km, tappa rivoluzionata e accorciata come detto a causa delle difficili condizioni meteo previste. Sulla Côte de Gattières, posta al km 9.5, probabilmente si formerà la fuga di giornata anche se saranno i big di classifica a giocarsi più realisticamente la tappa negli ultimi 15 km di salita, la cui pendenza massima non supera mai il 7%.

Antonio Scarfone

Mattias Skjelmose Jensen vince a La Colle-sur-Loup (foto: Getty Images)

Mattias Skjelmose Jensen vince a La Colle-sur-Loup (foto: Getty Images)

VINGEGAARD ATTACCA SUL SAN GIACOMO, ALLUNGA SUGLI AVVERSARI E VINCE IN SOLITARIA A VALLE CASTELLANA

marzo 8, 2024 by Redazione  
Filed under News

Un attacco deciso a 5 km dalla vetta del San Giacomo consente a Jonas Vingegaard (Team Jumbo Visma Lease a Bike) di avvantaggiarsi sui diretti avversari e di prendere addirittura il largo nel giro di un paio di km. Il vincitore degli ultimi due Tour de France arriva tutto solo sul traguardo di Valle Castellana lasciando la concorrenza a lottare per il secondo posto. La maglia azzurra è sua, il trionfo nella Tirreno – Adriatico è vicino

La quinta tappa della Tirreno – Adriatco 2024 parte da Torricellla Sicura e Termina a Valle Castellana dopo 144 km. Sono due i gpm da affrontare: Castellalto al km 54.8 e San Giacomo al km 120.4. La seconda salita in particolare assume rilevanza per la tattica delle squadre visto che è lunga quasi 12 km con una pendenza media del 6.2%. Sembra scontato che la maglia azzurra Jonathan Milan (Team Lidl Trek) cederà il simbolo del primato e potremmo assistere a qualche bell’azione degli uomini di classifica. Dallo scollinamento del San Giacomo mancheranno 24 km alla conclusione. Da Torricella Sicura non partivano Kristian Sbaragli (Team Corratec Vini Fantini), Rune Herregodts (Team Intermarchè Wanty), Anthony Delaplace (Team Arkéa B&B Hotels) e Chris Froome (Team Israel Premier Tech), quest’ultimo ancora dolorante per la botta presa nella caduta della seconda tappa che ha rivelato dopo esami medici la frattura dello scafoide. La fuga di giornata si formava al termine di diversi attacchi che si concretizzavano definitivamente prima della salita di Castellalto. Erano dieci i ciclisti che si avvantaggiavano sul gruppo maglia azzurra, ovvero Alessandro De Marchi (Team Jayco AlUla), Niccolò Bonifazio (Team Corratec Vini Fantini), Andrea Vendrame (Team Decathlon AG2R La Mondiale), Clément Davy (Team Groupama FDJ), Filippo Ganna (Team INEOS Grenadiers), Simon Clarke (Team Israel Premier Tech), Ivan Garcia Cortina (Team Movistar), Damien Howson (Team Q36.5 Pro Cycling Team), Kasper Asgreen (Team Soudal Quick Step) e Magnus Cort Nielsen (Team Uno X Mobility). Howson scollinava in prima posizione sul gpm di Castellalto posto al km 54.8. Il gruppo maglia azzurra inseguiva a circa 2 minuti di ritardo. Ganna vinceva il traguardo volante di Campli posto al km 88.7. All’inizio della salita di San Giacomo i fuggitivi avevano soltanto secondi di vantaggio sul gruppo maglia azzurra tirato a turno dagli uomini della Cofidis, dell’EF Education EasyPost, dell’UAE Emirates e dell’INEOS Grenadiers. Howson era il primo fuggitivo a rialzarsi e ad essere ripreso dal gruppo in forte recupero. Il decisivo forcing del Team Jumbo Visma Lease a Bike portava il gruppo a soli 20 secondi dalla fuga che continuava a perdere pezzi mentre Milan si era già staccato da parecchio tempo. De Marchi, Cort Nielsen e Vendrame erano gli ultimi tre fuggitivi ad essere ripresi quando mancavano 7 km alla vetta del San Giacomo. A poco più di 5 km dalla vetta Jonas Vingegaard (Team Jumbo Visma Lease a Bike) decideva di attaccare e metteva subito tra di sé e gli immediati inseguitori una decina di secondi. Al suo inseguimento si portavano Ayuso, Jai Hindley (Team BORA Hansgrohe), Ben O’Connor (Team Decathlon AG2R La Mondiale), Thyman Arensman (Team INEOS Grenadiers) , Ivan Ramiro Sosa (Team Movistar) e Cian Uijtdebroeks (Team Jumbo Visma Lease a Bike). Più staccati erano Ben Tulett (Team Jumbo Visma Lease a Bike), Daniel Martinez (Team BORA Hansgrohe), Enric Mas (team Movistar) e Thomas Pidcock (Team INEOS Grenadiers). Vingegaard scollinava in prima posizione e faceva già il vuoto visto che il drappello degli inseguitori transitava sul gpm di San Giacomo con quasi 1 minuto di ritardo. Per il danese era ormai una cavalcata trionfale verso la vittoria e la maglia azzurra. Vingegaard vinceva con 1 minuto e 12 secondi di vantaggio su Ayuso mentre terzo era Hindley. A 1 minuto e 14 secondi si classificavano invece O’Connor ed Arensman, a chiusira della top five. Dopo aver dominato l’O Gran Camino, Vingegaard sembra in rampa di lancio per dominare anche la Tirreno – Adriatico visto che veste oggi la sua prima maglia azzurra con ben 54 secondi di vantaggio su Ayuso e 1 minuto e 20 secondi di vantaggio su Hindley. Domani è in programma la sesta tappa da Sassoferrato al Monte Petrano di 180 km con i due gpm di La Forchetta e di Moria che faranno da antipasto al piatto forte della tappa, il monte Petrano, una salita di 10.2 km al 7.9% di pendenza media. Vingegaard domani può chiudere definitivamente il discorso per la maglia azzurra.

Antonio Scarfone

Jonas Vingegaard vince a Valle Castellana (foto: Getty Images)

Jonas Vingegaard vince a Valle Castellana (foto: Getty Images)

MILAN METTE LA FRECCIA A GIULIANOVA. TAPPA E MAGLIA PER IL CICLISTA DI TOLMEZZO

marzo 7, 2024 by Redazione  
Filed under News

La quarta tappa della Tirreno Adriatico si conclude a Giulianova con una volata caratterizzata dalla strada in leggera ascesa. E’ un arrivo fatto apposta per Jonathan Milan (Team Lidl Trek) che con una strepitosa progressione brucia Jasper Philipsen (Team Alpecin Deceuninck) e Corbin Strong (Team Israel Premier Tech), diventando anche la nuova maglia azzurra

Il Valico di Castelluccio è l’unica difficoltà altimetrica della quarta tappa della Tirreno – Adriatico 2024 da Arrone a Giulianova di 207 km. Si lascia l’Umbria per arrivare in Abruzzo e la volata di gruppo sembra l’opzione più quotata. Juan Ayuso (UAE Team Emirates) parte in maglia azzurra. Erano sei i ciclisti protagonisti della fuga di giornata, partita dopo appena 3 km: Lorenzo Quartucci (Team Corratec Vini Fantini), Alexander Kamp (Tudor Pro Cycling Team), Jonas Abrahamsen (Team Uno X Mobility), Alex Tolio (VF Group – Bardiani – CSF Faizanè), Davide Bais e Mirco Maestri (Team Polti Kometa). Il vantaggio della fuga arrivava a quasi 5 minuti intorno al km 18 dopodichè l’UAE Team Emirates iniziava ad imprimere un ritmo più elevato in testa al gruppo inseguitore. Kamp scollinava per primo sul gpm del Valico di Castelluccio posto al km 69.3. A 100 km dalla conclusione la fuga riprendeva vigore ed kl suo vantaggio sul gruppo maglia azzurra tornava a raggiungere i 5 minuti. A quaesto punto intervenivano in prima persona le squadre dei velocisti con Team Lidl Trek, Team Soudal Quick Step e Team Alpecin Deceuninck a dettare con decisione i tempi dell’inseguimento. Una caduta coinvolgeva a 41 km dalla conclusione Magnus Sheffield (Team INEOS Grenadiers) ed Attila Valter (Team Jumbo Visma Lease a Bike) ma i due ciclisti risalivano in sella e rientravano prontamente in gruppo. Anche Ayuso rientrava in gruppo dopo aver forato a 29 km dalla conclusione. Tolio, Bais e Quartucci erano i primi ciclisti a staccarsi dalla fuga e ad essere ripresi dal gruppo. Maestri vinceva il traguardo volante di Mosciano Sant’Angelo posto al km 193 mentre tra i velocisti si staccava Tim Merlier (Team Soudal Quick Step). Thymen Arensman (Team INEOS Grenadiers) era vittima di una foratura a 11 km dalla conclusione. Il ciclista olandese dopo aver cambiato la bici rientrava in gruppo a 5 km dalla conclusione con l’aiuto del compagno di squadra Connor Swift. L’ultimo km in costante ascesa faceva accelerare il gruppo che raggiungeva Abrahamsen, ultimo fuggitivo in avanscoperta, a poco meno di 300 metri dall’arrivo. La volata vedeva una progressione fenomenale di Jonathan Milan (Team Lidl Trek) che vinceva davanti a Jasper Philipsen (Team Alpecin Deceuninck) e Corbin Strong (Team Israel Premier Tech). In quarta posizione si classificava Biniam Girmay (Team Intermarchè Wanty) mentre chiudeva la top five Axel Zingle (Team Cofidis). Nella top ten si segnalava il decimo posto di Antonio Tiberi (Team Bahraun Victorious). Milan ottiene la seconda vittoria stagionale e soprattutto diventa la nuova maglia azzurra con 4 secondi di vantaggio su Ayuso e 18 secondi di vantaggio su Kévin Vauquelin (Team Arkéa B&B Hotels). Domani è in programma la quinta tappa da Torricella Sicura a Valle Castellana di 144 km. Una tappa di media montagna con due gpm, Castellalto e San Giacomo. Quest’ultima salita in particolare è lunga quasi 12 km ed ha una pendenza media del 6.2% e dal suo scollinamento il traguardo è distante 24 km. Se qualche squadra ha intenzione di fare un bel forcing potremo assistere ad un finale davvero interessante che influirà anche sulla classifica generale.

Antonio Scarfone

Jonathan Milan vince a Giuilanova (foto: Getty Images)

Jonathan Milan vince a Giuilanova (foto: Getty Images)

« Pagina precedentePagina successiva »