CELANO DOMA L’APPENNINO

aprile 10, 2017 by Redazione  
Filed under News

Danilo Celano, corridore lucano di 27 anni, si è aggiudicato il Giro dell’Appennino edizione numero 78, dopo una bella azione in solitaria nei chilometri finali. Battuti Bernal Gómez e Senni.

Danilo Celano si aggiudica un prestigioso successo nel Giro dell’Appennino, storica corsa del calendario italiano, sul percorso di 199 chilometri da Serravalle Scrivia a Chiavari, in Liguria. Dopo aver indossato la maglia di miglior scalatore alla Coppi e Bartali, il giovane e promettente scalatore lucano della Amore&Vita-Selle Smp ha confermato il suo ottimo momento di forma scattando sulla salita di Leivi, ascesa finale prima del traguardo di Chiavari ed ultimo dei sei GPMN previsti, salutando gli altri corridori che con lui componevano la fuga che ha caratterizzato la corsa nelle sue fasi salienti. All’azione di Celano si sono dovuti arrendere Torres, Cattaneo e Bernal Gómez della Androni-Sidermec, Manuel Senni, corridore della BMC che oggi vestiva le insegne della la Nazionale Italiana, e Rodríguez della Wilier-Selle Italia. La gioia del traguardo a braccia alzate di Celano fa il paio con la sua prima affermazione tra i professionisti. Alle sue spalle, staccati di una quindicina di secondi, si sono piazzati Bernal Gómez al secondo posto e Senni al terzo. Sergey Firsanov, il corridore russo della Gazprom trionfatore nella scorsa edizione, si è dovuto accontentare della quindicesima posizione.

Valerio Capsoni

ORDINE D’ARRIVO

1 Danilo Celano (Ita) Amore & Vita – Selle SMP p/b Fondriest 5:00:30
2 Egan Bernal (Col) Androni Giocattoli 0:00:16
3 Manuel Senni (Ita) BMC Racing Team
4 Cristian Rodríguez (Spa) Wilier Triestina
5 Rodolfo Torres (Col) Androni Giocattoli
6 Mattia Cattaneo (Ita) Androni Giocattoli
7 Fausto Masnada (Ita) Androni Giocattoli 0:00:34
8 Matteo Busato (Ita) Wilier Triestina
9 Ivan Santaromita (Ita) Nippo – Vini Fantini
10 Oscar Eduardo Sanchez Guarin (Col) Bicicletas Strongman
11 Michele Gazzara (Ita) Sangemini – MG.Kvis 0:00:55
12 Alexander Vdovin (Rus) Lokosphinx
13 Ivan Rovny (Rus) Gazprom – Rusvelo 0:01:21
14 Simone Andreetta (Ita) Bardiani CSF 0:01:32
15 Sergey Firsanov (Rus) Gazprom – Rusvelo 0:01:43
16 Stefano Pirazzi (Ita) Bardiani CSF
17 Juan Sebastian Tamayo Martinez (Col) Bicicletas Strongman
18 Francesco Manuel Bongiorno (Ita) Sangemini – MG.Kvis
19 Davide Mucelli (Ita) Meridiana Kamen Team 0:02:00
20 Paolo Totò (Ita) Sangemini – MG.Kvis 0:02:05
21 Davide Pacchiardo (Ita) GM Europa Ovini
22 Francesco Romano (Ita) Italy
23 Leonardo Basso (Ita) Italy
24 Pierpaolo Ficara (Ita) Amore & Vita – Selle SMP p/b Fondriest
25 Marco Bernardinetti (Ita) Amore & Vita – Selle SMP p/b Fondriest
26 Steven Calderon Porras (Col) Bicicletas Strongman
27 Zahiri Abderrahim (Mar) Unieuro Trevigiani – Hemus 1896
28 Marco Frapporti (Ita) Androni Giocattoli
29 Jonathan Caicedo Cepeda (Ecu) Bicicletas Strongman
30 Iuri Filosi (Ita) Nippo – Vini Fantini 0:02:32
31 Ildar Arslanov (Rus) Gazprom – Rusvelo 0:02:50
32 Luca Wackermann (Ita) Bardiani CSF
33 Lorenzo Fortunato (Ita) Italy 0:03:03
34 Reinier Honig (Ned) Team Vorarlberg
35 Hans-Jörg Leopold (Aut) WSA-Greenlife
36 Artem Nych (Rus) Gazprom – Rusvelo
37 Daniel Martinez (Col) Wilier Triestina
38 Sebastian Baldauf (Aut) Team Vorarlberg
39 Giulio Ciccone (Ita) Bardiani CSF
40 Mikel Elorza Pagaldai (Spa) Amore & Vita – Selle SMP p/b Fondriest
41 Nicola Gaffurini (Ita) Sangemini – MG.Kvis
42 Alexander Foliforov (Rus) Gazprom – Rusvelo
43 Sebastian Schönberger (Aut) Tirol Cycling Team
44 Pier Paolo De Negri (Ita) Nippo – Vini Fantini
45 Fabio Tommassini (Ita) d’Amico – Utensilnord
46 Simone Velasco (Ita) Bardiani CSF
47 Alex Turrin (Ita) Wilier Triestina
48 Davide Orrico (Ita) Sangemini – MG.Kvis
49 Federico Canuti (Ita) d’Amico – Utensilnord
50 Giacomo Zilio (Ita) Italy
51 Stefan Pöll (Aut) WSA-Greenlife
52 Redi Halilaj (Alb) Amore & Vita – Selle SMP p/b Fondriest
53 Enrico Salvador (Ita) Tirol Cycling Team
54 Lorenzo Rota (Ita) Bardiani CSF
55 Patrick Schelling (Swi) Team Vorarlberg
56 Dmitriy Kozontchuk (Rus) Gazprom – Rusvelo
57 Eugert Zhupa (Ita) Wilier Triestina – Selle Italia
58 Giuseppe Fonzi (Ita) Wilier Triestina
59 Damiano Cunego (Ita) Nippo – Vini Fantini
60 Marco Canola (Ita) Nippo – Vini Fantini
61 Antonio Parrinello (Ita) GM Europa Ovini
62 Yonder Godoy (Ven) Wilier Triestina
63 Carlos Andres Becerra Alarcon (Col) Bicicletas Strongman
64 Marco Tizza (Ita) GM Europa Ovini
65 Timon Loderer (Aut) WSA-Greenlife 0:10:02
66 Niccolo’ Salvietti (Ita) Sangemini – MG.Kvis
67 Paolo Prandini (Ita) Sangemini – MG.Kvis
68 Gian Friesecke (Swi) Team Vorarlberg
69 Arseny Nikiforov (Rus) Russia
70 Mateo Frankovic (Cro) Meridiana Kamen Team
71 Matteo Rotondi (Ita) GM Europa Ovini
72 Matteo Rabottini (Ita) Meridiana Kamen Team
73 Marco Zamparella (Ita) Amore & Vita – Selle SMP p/b Fondriest
74 Sebastian Orlando Caro Monroy (Ita) d’Amico – Utensilnord
75 Raffaello Bonusi (Ita) Androni Giocattoli
76 Sergio Vega Merodio (Spa) Unieuro Trevigiani – Hemus 1896
77 Alessandro Bisolti (Ita) Nippo – Vini Fantini
78 David Galarreta Ugarte (Spa) Amore & Vita – Selle SMP p/b Fondriest
79 Emanuel Kiserlovski (Cro) Meridiana Kamen Team
80 Simone Ravanelli (Ita) Unieuro Trevigiani – Hemus 1896
81 Nicola Toffali (Ger) 0711|Cycling
82 Leonardo Canepa (Ita) GM Europa Ovini
83 Damiano Cima (Ita) Italy
84 Camilo Andres Gomez Archila (Col) Bicicletas Strongman
85 Sergey Vdovin (Rus) Lokosphinx
86 Didier Alexander Sastoque Pulido (Col) Bicicletas Strongman
87 Roberto González (Col) Bicicletas Strongman
88 Ilia Koshevoy (Blr) Wilier Triestina
89 Ettore Carlini (Ita) d’Amico – Utensilnord
90 Helmut Trettwer (Ger) WSA-Greenlife

Danilo Celano si impone in solitaria nella 78a edizione del Giro dellAppennino (foto Bettini)

Danilo Celano si impone in solitaria nella 78a edizione del Giro dell'Appennino (foto Bettini)

VAN AVERMAET PIGLIATUTTO: SPRINT VINCENTE AL VELODROMO

aprile 9, 2017 by Redazione  
Filed under 4) PARIGI - ROUBAIX, News

Greg Van Avermaet non si ferma più. Quella di Rio 2016 è stata solo la prima di una serie di prestigiose vittorie che stanno arrivando una dietro l’altra in quest’inizio di stagione, nelle corse di un giorno, quelle che maggiormente si addicono ad un corridore con le caratteristiche del belga. Oggi, in una corsa durissima e di difficile interpretazione, è stato perfetto e anche quando si è trovato nella sgradevole situazione di rimanere staccato poco prima della Foresta di Arenberg per una caduta è rimasto nel gruppetto che si è poi andato a giocare la vittoria e ha preso benissimo il tempo a Štybar, che aveva cercato di sorprendere tutti partendo sparato all’improvviso.

La classica delle pietre si è rivelata ancora una volta una corsa ricca d’intramontabile fascino. I tratti di pavè, le pietre sconnesse, i corridoi laterali che i corridori cercano disperatamente di percorrere sembrerebbero elementi fuori posto in un ciclismo che, camminando sempre di più nell’era postmoderna, sembra a tratti perdere di vista sempre più il sapore delle antiche sfide nella polvere, tra mille difficoltà, in strade strette, con imprevisti ad ogni metro.
E’, invece, proprio in una corsa come la Roubaix che si riesce a riassaporare, e quindi apprezzare ancor di più, come ogni cosa che diviene rara, l’emozione di una battaglia senza esclusione di colpi, su un terreno impervio che, anche oggi, non ha risparmiato nessuno. Nemmeno il vincitore Greg Van Avermaet è stato risparmiato dalle insidie delle quali sono piene le strade di questa magnifica ed antica classica.
Il belga si è, infatti, trovato a dover recuperare in uno dei punti critici del tracciato, poco prima di attaccare il primo settore di pavè a cinque stelle, quello che attraversa la Foresta di Arenbreg.
Il suo gruppo è poi riuscito a rientrare e poco dopo si è scatenata la bagarre, durata sostanzialmente fino al Carrefour de l’Arbre, all’uscita dal quale i giochi erano ormai fatti anche se, come si vedrà, il finale stava per riservare la sorpresa più imprevedibile.
In un inizio di gara a ritmi forsennati, con girandole di allunghi e tentativi, i primi a riuscire a guadagnare terreno sul gruppo sono Patrick Bevin e Simon Clarke della Cannondale – Drapac, Edward Theuns della Trek – Segafredo), Kenneth Vanbilsen del Cofidis, Pierre-Luc Périchon della Fortuneo – Vital Concept, Coen Vermeltfoort della Roompot Oranje Peloton, Iván García Cortina della Bahrain – Merida e Matteo Bono dell’UAE Fly Emirates. Il loro tentativo dura tuttavia lo spazio d’un mattino, perché dietro si continua a menare a tutta e, anche dopo il ricongiungimento, appare davvero difficile riuscire ad imbastire una fuga credibile. Di tale situazione fanno le spese Michael Mørkøv e Mads Würtz della Katusha – Alpecin, Hugo Hofstetter della Cofidis, Maxime Daniel della Fortuneo-Vital Concept) e Benjamin Giraud della Delko Marseille-Provence KTM, i quali cullano per appena 20 Km la pia illusione che il gruppo avesse loro concesso il beneplacito.
Dopo 75 chilometri di gara la situazione è quindi di gruppo compatto, una compattezza dovuta alle inquietudini di certuni che trovano pronta reazione in quelle degli avversari, con un sostanziale blocco della situazione.
Chiaramente, una situazione di elevate velocità e nervosismo possono facilmente provocare cadute, come infatti puntualmente accade già prima dell’inizio dei settori in pavè.
In vista del primo settore di pietre provano ancora Yannick Martinez (Delko Marseille Provence), Kenneth Vanbilsen (Cofidis) e Frederik Backaert (Wanty – Groupe Gobert), ma da dietro sopraggiungono Jelle Wallays (Lotto Soudal) e Mickaël Delage (FDJ), che verranno raggiunti in un secondo momento da Stijn Vandenbergh (Ag2r La Mondiale). Sarà questo il primo tentativo che riuscirà a gestire un certo vantaggio, comunque esiguo, nei confronti di un gruppo che si trova ora in un momento molto delicato, con le cadute che si susseguono a breve distanza e che coinvolgono nomi di primo piano come Oliver Naesen (AG2R La Mondiale), che in questa prima parte di stagione si è sempre dimostrato competitivo nelle classiche, e soprattutto Greg Van Avermaet (BMC) che si ritrova a dover inseguire gente come Sagan (Bora – Hansgrohe) e Boonen (Quick-Step Floors) prima ancora della Foresta di Arenberg. Anche Terpstra (Quick-Step Floors) rimane coinvolto nella caduta ed è anche colui che ne riporta le più gravi conseguenze, essendo costretto al ritiro.
In un primo momento sembrava che davanti volessero accelerare il ritmo per impedire il rientro di Van Avermaet, che in effetti all’inizio fatica a far calare il gap accumulato sul gruppo dei migliori, ma poi davanti c’è una fase di rallentamento che favorirà il rientro del campione olimpico.
La fase di stanca induce Sylvain Chavanel (Direct Énergie) ad avvantaggiarsi sul gruppo, riportandosi sulla testa della corsa che, a questo punto, era composta dal solo Wallays, essendosi rialzati gli altri due.
La corsa esplode nel settore tra Warlaing e Brillon, dove Sagan si produce in un’accelerazione fortissima alla quale resiste solo il compagno di squadra Maciej Bodnar. I due riprendono i battistrada, ma vengono poi a loro volta raggiunti da Daniel Oss (BMC) e Jasper Stuyven (Trek – Segafredo). Il tentativo è bene assortito – anche se la presenza di Oss è più che altro con la funzione di stopper per favorire il rientro di Van Avermaet – ma poi accade l’imprevisto: il campione del mondo incappa in un incidente meccanico e, per l’ennesima volta, deve arrendersi alla sfortuna mentre davanti restano soli Oss e Stuyven.
Il gruppo non è bene organizzato e non riesce così a recuperare la trentina di secondi che la testa della corsa continua a vantare sugli inseguitori.
Visto il momento difficile vari corridori provano ad evadere dal gruppo, ma i tentativi inscenati da Sebastian Langeveld (Cannondale – Drapac), André Greipel (Lotto Soudal), Arnaud Démare (FDJ) e Tony Martin (Katusha – Alpecin) hanno esito negativo.
Tuttavia, nel secondo tratto di pavè a cinque stelle, quello di Mons-en-Pevele, Jürgen Roelandts (Lotto Soudal), Dimitri Claeys (Cofidis) e uno splendido Gianni Moscon (Team Sky) riescono a raggiungere la coppia al comando.
In gruppo è Zdeněk Štybar (Quick-Step Floors) che decide di fare il diavolo a quattro e disintegra il drappello dei migliori che, dopo la sua accelerata, si riduce ad una decina di unità, con la presenza di tutti i maggiori pretendenti alla vittoria.
I cinque davanti cominciano a sentire il gruppo che si avvicina ed Oss tenta l’azione solitaria, riuscendo a staccare i compagni d’avventura. Sono Langeveld, Roelandts e Štybar i primi a lanciarsi all’inseguimento; anche Peter Sagan si riporta su costoro, ma è ancora una volta la sfortuna a fermare lo slovacco, che incappa nuovamente in una noia meccanica. Questa volta deve dire addio ai sogni di gloria, perché la corsa è nella fase rovente e il rientro appare subito operazione alquanto difficile, anche per via del prevedibile contraccolpo psicologico per il campione del mondo che riteneva, dopo il primo problema, di aver già pagato il dazio a questa corsa.
Sul terzetto all’inseguimento di Oss si riporta un altro terzetto, composto Greg Van Avermaet, Stuyven e Moscon. Si forma quindi un sestetto alla caccia del corridore della BMC, con Greg Van Avermaet nella situazione ideale in quanto la presenza del compagna di squadra solitario al comando lo esime dal tirare, lasciando agli altri il compito di guidare l’inseguimento.
Oss viene, tuttavia, fermato dall’ammiraglia per dare aiuto diretto al gruppo di testa, probabilmente perché Van Avermaet si sente così forte da preferire avere un compagno che lavorasse per impedire il rientro del gruppo Boonen, nel quale era in quel momento ancora presente Sagan, piuttosto che far lavorare gli altri per ricucire su Oss. Se questo era l’intento, deve dirsi che ha portato i suoi discreti risultati, dato che il ritardo del gruppo Boonen da questo momento ha preso a lievitare fino a rendere impossibile il rientro degli avversari.
Sul Carrefour de l’Arbre Van Avermaet prova a lasciarsi alle spalle gli avversari con una trenata lunghissima e micidiale che stronca i tentativi di resistenza degli altri, con eccezione di Štybar e Langeveld. Il corridore ceco in un primo tempo tenta di esimersi dal tirare con la scusa di avere Tom Boonen dietro ma, successivamente, ben sapendo che il capitano non può rientrare, tenta di provare la febbre a Van Avermaet con due accelerate che vengono stoppate con grande autorità dall’olimpionico, che appare in forma smagliante.
Arrivati nel velodromo i tre cominciano una fase di studio estremamente pericolosa, dato che vanno in quasi surplace per tentare di conquistare la posizione migliore per lanciare lo sprint. Questo studio esasperato permette a Moscon e Stuyven di riportarsi sui tre al comando. E’ proprio l’ottimo Moscon che tenta di lanciare la volata lunga, ma le energie spese per rientrare non gli permettono di avere successo. Dal canto suo Štybar prova a partire sparato all’improvviso, ma Van Avermaet riesce a raggiungerlo ed a superarlo senza problemi.
Il belga, dopo Rio, ci ha preso gusto e non si ferma più, inanella un successo dietro l’altro e dopo il secondo posto al Giro delle Fiandre conquista la sua prima classica monumento. A questo punto, aspettiamo ancora Van Avermaet nelle prossime classiche di questa primavera.
Sagan anche questa volta è stato fermato dalla sfortuna e, dopo il secondo posto alla Milano Sanremo in una situazione nella quale si era trovato a doversi sobbarcare tutto il lavoro e dopo la caduta al Giro delle Fiandre, anche oggi ha dovuto alzare bandiera bianca anzitempo, fermato da un problema meccanico proprio nel momento in cui aveva agganciato il gruppetto dal quale si è poi sviluppata l’azione decisiva. Il campione del mondo ha comunque onorato la corsa come aveva fatto al Fiandre, arrivando al traguardo applaudito da tutto il pubblico del velodromo che ha tributato anche a Tom Boonen il ringraziamento per aver animato e corso con tutte le forze anche questa edizione della Parigi-Roubaix che, per lui che l’ha vinta 4 volte, è stata l’ultima. Ha tentato in ogni modo di battere il record di Roger de Vlaeminck, impresa sfuggitagli per un soffio l’anno scorso in uno sprint che sembrava vinto in partenza contro l’australiano Hayman.
Va così in archivio anche questa straordinaria edizione della classica delle pietre che non ha riservato neppure un minuto senza emozioni e che si inserisce in un inizio di stagione davvero emozionante, che sta offrendo corse straordinarie. Le tre monumento disputate sinora sono state tutte e tre all’altezza della loro fama e del loro prestigio grazie ai campioni che le hanno interpretate al meglio, offrendo agli appassionati uno spettacolo davvero imperdibile.

Benedetto Ciccarone

ORDINE D’ARRIVO

1 Greg Van Avermaet (Bel) BMC Racing Team 5:41:07
2 Zdenek Stybar (Cze) Quick-Step Floors
3 Sebastian Langeveld (Ned) Cannondale-Drapac
4 Jasper Stuyven (Bel) Trek-Segafredo
5 Gianni Moscon (Ita) Team Sky
6 Arnaud Demare (Fra) FDJ 0:00:12
7 André Greipel (Ger) Lotto Soudal
8 Edward Theuns (Bel) Trek-Segafredo
9 Adrien Petit (Fra) Direct Energie
10 John Degenkolb (Ger) Trek-Segafredo
11 Mathew Hayman (Aus) Orica-Scott
12 Florian Senechal (Fra) Cofidis, Solutions Credits
13 Tom Boonen (Bel) Quick-Step Floors
14 Yoann Offredo (Fra) Wanty – Groupe Gobert
15 Laurens De Vreese (Bel) Astana Pro Team
16 Marcus Burghardt (Ger) Bora-Hansgrohe
17 Piet Allegaert (Bel) Sport Vlaanderen – Baloise
18 Nikolas Maes (Bel) Lotto Soudal
19 Sylvain Chavanel (Fra) Direct Energie
20 Dylan Van Baarle (Ned) Cannondale-Drapac
21 Daniel Oss (Ita) BMC Racing Team
22 Jurgen Roelandts (Bel) Lotto Soudal 0:00:20
23 Jelle Wallays (Bel) Lotto Soudal 0:00:26
24 Marcel Sieberg (Ger) Lotto Soudal 0:00:36
25 Ramon Sinkeldam (Ned) Team Sunweb 0:02:24
26 Marco Marcato (Ita) Team UAE Emirates
27 Nils Politt (Ger) Katusha-Alpecin
28 Jonas Van Genechten (Bel) Cofidis, Solutions Credits
29 Koen De Kort (Ned) Trek-Segafredo
30 Bert Van Lerberghe (Bel) Sport Vlaanderen – Baloise
31 Oliver Naesen (Bel) AG2R La Mondiale
32 Bert De Backer (Bel) Team Sunweb
33 Jos Van Emden (Ned) Team LottoNl-Jumbo
34 Dimitri Claeys (Bel) Cofidis, Solutions Credits
35 Stijn Vandenbergh (Bel) AG2R La Mondiale 0:03:01
36 Bernhard Eisel (Aut) Dimension Data 0:03:30
37 Pieter Vanspeybrouck (Bel) Wanty – Groupe Gobert 0:03:45
38 Peter Sagan (Svk) Bora-Hansgrohe 0:05:12
39 Christophe Laporte (Fra) Cofidis, Solutions Credits 0:05:44
40 Jasha Sütterlin (Ger) Movistar Team 0:07:12
41 Daniele Bennati (Ita) Movistar Team 0:09:41
42 Wouter Wippert (Ned) Cannondale-Drapac
43 Mickael Delage (Fra) FDJ
44 Iljo Keisse (Bel) Quick-Step Floors
45 Matthieu Ladagnous (Fra) FDJ
46 Mads Würtz Schmidt (Den) Katusha-Alpecin
47 Dylan Groenewegen (Ned) Team LottoNl-Jumbo
48 Reto Hollenstein (Swi) Katusha-Alpecin
49 Mike Teunissen (Ned) Team Sunweb
50 Ryan Mullen (Irl) Cannondale-Drapac
51 Boy van Poppel (Ned) Trek-Segafredo
52 Pim Ligthart (Ned) Roompot – Nederlandse Loterij
53 Scott Thwaites (GBr) Dimension Data
54 Lars Ytting Bak (Den) Lotto Soudal
55 Pierre Luc Perichon (Fra) Fortuneo – Vital Concept
56 Miles Scotson (Aus) BMC Racing Team
57 Maxime Farazijn (Bel) Sport Vlaanderen – Baloise
58 Olivier Le Gac (Fra) FDJ
59 Christian Knees (Ger) Team Sky
60 Jorge Arcas Peña (Spa) Movistar Team
61 Imanol Erviti (Spa) Movistar Team
62 Gregory Rast (Swi) Trek-Segafredo
63 Hugo Houle (Can) AG2R La Mondiale
64 Edvald Boasson Hagen (Nor) Dimension Data
65 Tom Scully (NZl) Cannondale-Drapac
66 Alex Dowsett (GBr) Movistar Team
67 Luka Mezgec (Slo) Orica-Scott
68 Dmitriy Gruzdev (Kaz) Astana Pro Team
69 Preben Van Hecke (Bel) Sport Vlaanderen – Baloise
70 William Clarke (Aus) Cannondale-Drapac
71 Nikias Arndt (Ger) Team Sunweb
72 Ian Stannard (GBr) Team Sky
73 Manuel Quinziato (Ita) BMC Racing Team
74 Jean-Pierre Drucker (Lux) BMC Racing Team
75 Maciej Bodnar (Pol) Bora-Hansgrohe
76 Tony Martin (Ger) Katusha-Alpecin
77 Andreas Schillinger (Ger) Bora-Hansgrohe 0:09:48
78 Jens Debusschere (Bel) Lotto Soudal 0:09:53
79 Edward Planckaert (Bel) Sport Vlaanderen – Baloise 0:09:55
80 Wesley Kreder (Ned) Wanty – Groupe Gobert
81 Francis Mourey (Fra) Fortuneo – Vital Concept
82 Yves Lampaert (Bel) Quick-Step Floors
83 Jens Keukeleire (Bel) Orica-Scott 0:14:06
84 Marc Sarreau (Fra) FDJ
85 Juraj Sagan (Svk) Bora-Hansgrohe 0:18:28
86 Franck Bonnamour (Fra) Fortuneo – Vital Concept
87 Marco Haller (Aut) Katusha-Alpecin
88 Matteo Trentin (Ita) Quick-Step Floors
89 Niccolo Bonifazio (Ita) Bahrain-Merida
90 Alexander Edmonson (Aus) Orica-Scott 0:20:44
91 Mitch Docker (Aus) Orica-Scott
92 Truls Korsaeth (Nor) Astana Pro Team
93 David Per (Slo) Bahrain-Merida
94 Amund Grondahl Jansen (Nor) Team LottoNl-Jumbo
95 Mads Pedersen (Den) Trek-Segafredo
96 Jenthe Biermans (Bel) Katusha-Alpecin
97 Reinardt Janse Van Rensburg (RSA) Dimension Data
98 Julien Vermote (Bel) Quick-Step Floors
99 Matti Breschel (Den) Astana Pro Team
100 Boris Vallee (Bel) Fortuneo – Vital Concept
101 Luka Pibernik (Slo) Bahrain-Merida 0:20:50
102 Jay Robert Thomson (RSA) Dimension Data 0:27:12

Lo sprint decisivo sulla mitica pista del velodromo di Roubaix (Tim de Waele/TDWSport.com)

Lo sprint decisivo sulla mitica pista del velodromo di Roubaix (Tim de Waele/TDWSport.com)

A ROGLIČ LA CRONO FINALE, A VALVERDE IL GIRO DEI PAESI BASCHI.

aprile 8, 2017 by Redazione  
Filed under News

Seconda affermazione di Primož Roglič (LottoNL-Jumbo) che conquista la cronometro finale di Eibar. Alejandro Valverde (Movistar), secondo per soli 9 secondi, conquista il Giro dei Paesi Baschi 2017

Quando hai le stimmate del campione non ti fermi quasi mai. Alejandro Valverde (Movistar) confeziona un’altra prestazione maiuscola nella cronometro di Eibar e vince abbastanza nettamente la sua terza corsa a tappa stagionale, dopo la Vuelta a Andalucía e la Volta Ciclista a Catalunya. Soltanto Primož Roglič (LottoNL-Jumbo) riesce a sovrastarlo per la vittoria di tappa, unico a scendere sotto i 36 minuti in un percorso caratterizzato da una salita iniziale abbastanza impegnativa e da una seconda parte di tracciato dove la potenza doveva vedersela con la linearità di pedalata, dal momento che alcuni tratti in rettilineo, pur espostI a un vento piuttosto fastidioso, potevano disturbare i ciclisti. Il murciano, dopo una strepitosa prima parte, favorito anche dall’esser partito con la bici tradizionale, si doveva arrendere nella seconda metà del tracciato ad un Roglič ispirato, che ha già fatto vedere ottime cose in questo Giro dei Paesi Baschi, essendosi aggudicato due giorni fa anche la tappa di Bilbao. Valverde chiudeva comunque secondo, a 9 secondi dallo sloveno, garantendosi la vittoria finale anche perché i più immediati inseguitori non riuscivano a fare meglio di lui. Ion Izagirre (Bahrain Merida) era soltanto terzo a 15 secondi da Roglič, mentre Alberto Contador (Trek – Segafredo) chiudeva in quarta posizione a 23 secondi. A chiudere la top five, un buon David De La Cruz (Quick-Step), già maglia amarillo, a 34 secondi da Roglič. Da segnalare la buona prova offerta da Diego Ulissi (UAE Team Emirates), ottavo a 52 secondi. In classifica generale Valverde sopravanza Contador di 17 secondi, rifilando all’uomo di Pinto l’ennesimo podio stagionale. Terzo Ion Izagirre a 21 secondi. Valverde si aggiudica anche la classifica a punti mentre quella della montagna va ad Alex Howes (Cannondale Drapac). Adesso molti dei protagonisti del Giro dei Paesi Baschi si sposteranno a latitudini più settentrionali visto che la seconda parte di Aprile è caratterizzata dalla campagna della Ardenne, nella quale, se manterrà questa condizione, Valverde sarà l’uomo da battere.

Giuseppe Scarfone

Valverde taglia il traguardo della crono finale: il successo di giornata gli sfuggirà per soli 9 secondi, ma laffermazione nella classifica del Giro dei Paesi Baschi è nettamente sua (Getty Images Sport)

Valverde taglia il traguardo della crono finale: il successo di giornata gli sfuggirà per soli 9 secondi, ma l'affermazione nella classifica del Giro dei Paesi Baschi è nettamente sua (Getty Images Sport)

VALVERDE, TAPPA E MAGLIA AD ARRATE; ALTRA PERLA DEL MURCIANO NELLA STAGIONE 2017

aprile 7, 2017 by Redazione  
Filed under News

Alejandro Valverde (Movistar) conquista con uno spunto in discesa la quinta e penultima tappa del Giro dei Paesi Baschi precedendo il francese Bardet (AG2R) e il colombiano Urán (Cannondale-Drapac) al termine di una tappa molto animata nel finale. Valverde è anche la nuova maglia amarillo e domani nella crono finale di Eibar avrà la grande occasione di vincere per la prima volta in carriera la corsa a tappe basca.

Come spesso capita al Giro dei Paesi Baschi, la penultima tappa è la più corta ma anche la più dura dal punto di vista altimetrico. Nell’edizione 2017 sono ben sei i GPM da scalare, tre dei quali di prima categoria, mentre l’ultima salita verso il santuario di Arrate, percorsa da un versante diverso rispetto allo scorso anno, presenta due chilometri iniziali durissimi con una pendenza media che sfiora l’11%. E’ perciò una delle tappe più attese di questa edizione, nella quale i ciclisti più avanti in classifica generale dovranno giocare le loro carte per la vittoria finale. Da segnalare non partente Julian Alaphilippe (Quick-Step) che, dopo il ritardo accumulato in classifica generale nelle prime tappe (complice anche una caduta), ha preferito staccare in vista della campagna delle Ardenne. Dopo la partenza da Bilbao il ritmo era subito indiavolato. Dopo una ventina di chilometri una maxi fuga di 18 ciclisti riusciva a prendere il largo. Tra di essi era presente anche l’italiano Matteo Montaguti (AG2R), ma per il resto non si segnalavano ciclisti che potevano impensierire i primi posti della classifica generale. Quick-Step e Movistar controllavano in ogni caso la situazione e non lasciavano troppo spazio alla fuga che, per il momento, aveva acquisito un vantaggio di 1 minuto e 20 secondi. Sul primo GPM del Puerto de Pagatza, posto al km 45, era proprio Montaguti il primo a transitare. Al km 60 la fuga aveva 1 minuto di vantaggio sul gruppo. Omar Fraile (Dimension Data) si aggiudicava il secondo GPM di tappa al km 71, ma a quel punto la fuga si era ormai spezzettata e il gruppo rinveniva con decisione. Laurens Ten Dam (Sunweb) riusciva a raggiungere in testa Fraile e la coppia prendeva una ventina secondi di vantaggio sul gruppo a 56 km dall’arrivo. Al km 82 il gruppo riassorbiva gli ultimi due fuggitivi e Alex Howes (Cannondale-Drapac) transitava in prima posizione sul GPM di Trabakua. Il gruppo iniziava il terzultimo GPM, l’Alto de Izua ad andatura sostenuta e Simon Špilak (Katusha), rimasto attardato per un problema meccanico, cercava di riprendere le ultime posizioni del gruppo con l’aiuto di alcuni compagni. Il testa al gruppo si erano portati gli uomini della Orica-Scott in appoggio al britannico Simon Yates. Jack Haig (Orica-Scott) transitava in prima posizione sul GPM di Izua. Ai meno 22, lungo l’ascesa del penultimo GPM, Michal Kwiatkowski (Sky) era vittima di una foratura ma rientrava prontamente in gruppo. Tosh Van Der Sande (Lotto-Soudal) provava ad attaccare ma la sua azione veniva anullata dal gruppo nel giro di un chilometro, poi Carlos Verona (Oric-Scott) transitava in prima posizione sul penultimo GPM dell’Alto de Urkaregi. Iniziava così l’ultimo GPM, l’Alto de Usartza, la cui cima era collocata a soli 2 Km dal traguardo. Il gruppo si riduceva drasticamente sotto l’impulso della Movistar. Restavano in testa ai meno quattro Alberto Contador (Trek-Segafredo), Michael Woods (Cannondale-Drapac), Alejandro Valverde (Movistar), Louis Meintjes (UAE Team Emirates) e Romain Bardet (AG2R). Lo spagnolo Samuel Sánchez (BMC), già vittorioso in carriera per tre volte su questo traguardo, tentava la sortita ai meno 2, quando la strada spianava per poi buttarsi capofitto in discesa, ma sfortunatamente era vittima di una rovinosa caduta che per poco non coinvolgeva anche Contador. Valverde non si lasciava pregare e prendeva subito la testa della corsa. Il murciano era abile a non farsi superare e tagliava il traguardo su Bardet e Urán. Il murciano aggiunge così un’altra vittoria alla sua stagione finora quasi impeccabile ed è anche primo in classifica generale, sempre su Bardet e Urán, accreditati dello stesso tempo per la mancanza di abbuoni. Domani la sesta ed ultima tappa prevede la consueta cronometro individuale dell’ultimo giorno di gara, come nel 2016 disegnata in circuito attorno ad Eibar. Quest’anno i chilometri da percorrere sono raddoppiati, essendo ben 27, spalmati su un percorso che prevede i primi 5 km in salita, prima della discesa e di un lungo tratto in pianura. Alla luce dei risultati di oggi Valverde può vincere ma dovrà tenere conto di avversari non proprio fermi sul passo.

Giuseppe Scarfone

Unaltra perla di Valverde impreziosisce la stagione 2017: sua la tappa regina del Giro dei Paesi Baschi 2017 (Getty Images Sport)

Un'altra ''perla'' di Valverde impreziosisce la stagione 2017: sua la tappa regina del Giro dei Paesi Baschi 2017 (Getty Images Sport)

ROGLIČ “PRIMOŽ” A BILBAO, DE LA CRUZ ANCORA LEADER DEI BASCHI

aprile 6, 2017 by Redazione  
Filed under News

In una tappa segnata da molti ritiri per cadute e problemi fisici Primož Roglič (LottoNL-Jumbo), con un’azione personale ai meno 3 km dal traguardo, parte all’attacco e resiste al ritorno di un gruppo ridotto all’osso. Buon terzo posto per Giovanni Visconti (Bahrain Merida) mentre David De La Cruz (Quick-Step) mantiene la maglia amarillo per un solo secondo sullo sloveno. Domani quinta tappa con arrivo in salita al santuario di Arrate

L’ascesa verso l’Alto del Vivero, posto a 14 km dall’arrivo, era il punto clou della quarta tappa da San Sebastián a Bilbao ed il palcoscenico sul quale si sarebbero dati battaglia gli uomini di classifica. Una salita di poco più di 5 km di lunghezza, ma con una pendenza media superiore all’8% e con punte massime del 14%. Un bel test, quindi, per chi aspira alla vittoria finale nella breve corsa a tappe basca. Dopo la partenza da San Sebastián si susseguivano gli attacchi per riuscire a concretizzare la fuga di giornata. Il ritmo indiavolato proseguiva per un lungo tratto e soltanto al km 55 si formava una fuga di quattro ciclisti, Maxim Belkov (Katusha), Amaël Moinard (BMC), Toms Skujiņš (Cannondale-Drapac) e Jonathan Lastra (Caja Rural). Dopo 70 km il vantaggio del quartetto era di 3 minuti e 20 secondi su un gruppo tirato blandamente dalla Quick-Step, squadra della maglia amarillo De La Cruz. Il vantaggio della fuga aumentava di un altro minuto al km 74 e si manteneva contante per parecchio tempo. Lastra si aggiudicava il primo sprint intermedio al km 102 mentre Moinard transitava in prima posizione sull’Alto de Sollube, primo GPM di tappa posto al km 110. Lastra vinceva anche il secondo traguardo volante posto al km 118. Il gruppo intanto aveva aumentato il ritmo e il vantaggio dei quattro fuggitivi era sceso a 3 minuti a circa 50 km dall’arrivo. In testa gli uomini dell’Astana, in appoggio del capitano Luis León Sánchez, aveva raggiunto quelli della Quick-Step per dare ulteriore mano all’inseguimento. Ai meno 40 il vantaggio della fuga era sceso a meno di 2 minuti. Una caduta a circa 30 km dall’arrivo coinvolgeva una decina di ciclisti tra i quali si segnalava ancora Alberto Contador (Trek-Segafredo), già ruzzolato a terra nel finale della prima tappa. I più malconci erano Daniel Navarro (Cofidis), Darwin Atapuma (BMC) e Stephen Cummings (Team Dimension Data), tutti e tre costretti al ritiro. Da segnalare, nei chilometri precedenti, i ritiri per problemi fisici anche di José Herrada (Movistar), Rafael Valls e Louis Vervaeke (Lotto-Soudal). Skujins era l’ultimo ad arrendersi al ritorno del gruppo, che alla fine annullava l’azione dell’olandese ai meno 18. Il primo a tentare l’attacco sulle prime rampe del Vivero era Serge Pauwels (Dimension Data) mentre Contador incappava in un altro imprevisto, dovendo fare i conti anche con una foratura. Pauwels nel frattempo veniva ripreso dall’avanguardia del gruppo. Ripartiva all’attacco Nicholas Roche (BMC), ma anche l’irlandese veniva ripreso. Sull’Alto del Vivero transitava per primo Simon Yates (Orica-Scott) che guidava un gruppetto ridotto ad una ventina di unità. Nelle prime fasi della discesa successiva partiva al contrattacco Primož Roglič (LottoNL-Jumbo), ma la maglia amarillo David De La Cruz (Quick-Step) conduceva in prima persona l’inseguimento e lo sloveno veniva ripreso nel giro di un chilometro. La rapida discesa verso Bilbao vedeva così un gruppo ristretto di una ventina di ciclisti pronti a lottare per la vittoria di tappa. Ai meno 3 Roglič ci riprovava e questa volta riusciva a mantenere un vantaggio risicato ma decisivo fino al traguardo. In seconda posizione a 2 secondi Michael Matthews (Sunweb) regolava un il gruppetto dei migliori precedendo Giovanni Visconti (Bahrain Merida). Da segnalare Diego Ulissi (UAE Team Emirates) ancora nella top ten, precisamente in ottava posizione. Dopo la vittoria alla Volta ao AlgarveRoglič centra la seconda affermazione stagionale e in classifica generale è ora secondo con soltanto un secondo di ritardo da David De La Cruz, che conserva dunque la maglia amarillo. Michal Kwiatkowski (Sky) è terzo a 3 secondi da De La Cruz. Domani quinta e penultima tappa da Bilbao al santuario di Arrate; con i suoi 140 km è la più corta tra quelle in linea del Giro dei Paesi Baschi 2017 ma la presenza di sei GPM, di cui tre di prima categoria (l’ultimo è a soli 2 Km dall’arrivo), la renderà senz’altro decisiva ai fini di un’ulteriore scrematura dei piani alti della classifica generale, in vista della cronometro prevista dopodomani.

Giuseppe Scarfone

Lo sloveno Roglič si impone sul traguardo di Bilbao fermandosi ad un soffio dalla leadership del Giro dei Paesi Baschi (foto Bettini)

Lo sloveno Roglič si impone sul traguardo di Bilbao fermandosi ad un soffio dalla leadership del Giro dei Paesi Baschi (foto Bettini)

KITTEL, SIGNORE DELLA SCHELDA

aprile 6, 2017 by Redazione  
Filed under News

Marcel Kittel si aggiudica la quinta delle ultime sei edizioni della Scheldeprijs, semiclassica belga posta tra il Giro delle Fiandre e la Parigi-Roubaix, su un percorso adatto alle ruote veloci e che ben si presta alle caratteristiche dello sprinter della Quick-Step. Alle sue spalle, sul traguardo di Schoten, Elia Viviani del Team Sky e Nacer Bouhanni della Cofidis.

I 202 chilometri dello Scheldeprijs vedono al loro interno alcuni tratti di pavé. La fuga prende corpo, secondo copione, nei primi chilometri di gara, subito dopo la partenza da Mol. I corridori che la compongono sono Pim Ligthart della Roompot-Nederlandse Loterij, Marco Mathis della Katusha-Alpecin, Christophe Prémont della Verandas Willems-Crelan, Stijn Steels della Sport Vlaanderen-Baloise, Frederik Veuchelen della Wanty-Groupe Gobert, Julien Stassen della WB Veranclassic Aqua Protect ed Eugert Zhupa della Wilier-Triestina. Dietro il gruppo, tirato dalle squadre dei velocisti, lascia fare grazie anche a un percorso non particolarmente impegnativo. Il vantaggio dei fuggitivi arriva a sfiorare i 5′, ma il gruppo preme sull’acceleratore per ridurre il divario, annullando il tentativo ai meno 25 dall’arrivo. Insistono solo Ligthart e Zhupa, ma si va verso la volata. La QuickStep-Floors, tirata anche in prima persona da Tom Boonen, che alla Roubaix di domenica chiuderà la carriera, prende il comando delle operazioni. Ai meno 5 dal traguardo una caduta spezza il gruppo, riducendolo a poche decine di corridori. La squadra belga non si disunisce, con Matteo Trentin a lungo nel ruolo di ultimo uomo per lanciare la volata a Kittel. Il tedesco parte con uno sprint potente, che non lascia spazio agli avversari. Alle sue spalle secondo posto per Elia Viviani del Team Sky, terza piazza per Nacer Bouhanni della Cofidis, quarta per Jürgen Roelandts della Lotto-Soudal e quinta per Pascal Ackermann della Bora-Hansgrohe, che oggi ha avuto nel compagno di squadra Peter Sagan un gregario di lusso nei chilometri finali della corsa.

Valerio Capsoni

ORDINE D’ARRIVO

1 Marcel Kittel (Ger) Quick-Step Floors 4:35:25
2 Elia Viviani (Ita) Team Sky
3 Nacer Bouhanni (Fra) Cofidis, Solutions Credits
4 Jurgen Roelandts (Bel) Lotto Soudal
5 Pascal Ackermann (Ger) Bora-Hansgrohe
6 Rudy Barbier (Fra) AG2R La Mondiale
7 Reinardt Janse Van Rensburg (RSA) Dimension Data
8 Marc Sarreau (Fra) FDJ
9 Ramon Sinkeldam (Ned) Team Sunweb
10 Jonas Van Genechten (Bel) Cofidis, Solutions Credits
11 Ivan Garcia (Spa) Bahrain-Merida
12 Boy van Poppel (Ned) Trek-Segafredo
13 Robin Stenuit (Bel) Wanty – Groupe Gobert
14 Edward Theuns (Bel) Trek-Segafredo 0:00:02
15 Michael Morkov (Den) Katusha-Alpecin
16 Tom Van Asbroeck (Bel) Cannondale-Drapac
17 Wouter Wippert (Ned) Cannondale-Drapac
18 Kevyn Ista (Bel) WB Veranclassic Aqua Protect
19 Erwann Corbel (Fra) Fortuneo – Vital Concept
20 Matteo Trentin (Ita) Quick-Step Floors 0:00:05
21 Timothy Dupont (Bel) Veranda’s Willems Crelan
22 Rick Zabel (Ger) Katusha-Alpecin
23 Dmitriy Gruzdev (Kaz) Astana Pro Team
24 Rüdiger Selig (Ger) Bora-Hansgrohe 0:00:07
25 Ryan Gibbons (RSA) Dimension Data
26 Marcel Sieberg (Ger) Lotto Soudal
27 Laurens De Vreese (Bel) Astana Pro Team
28 Gediminas Bagdonas (Ltu) AG2R La Mondiale
29 Frederik Backaert (Bel) Wanty – Groupe Gobert
30 Wesley Kreder (Ned) Wanty – Groupe Gobert
31 Patrick Bevin (NZl) Cannondale-Drapac
32 Stijn Devolder (Bel) Veranda’s Willems Crelan
33 Maxime Daniel (Fra) Fortuneo – Vital Concept
34 Marco Haller (Aut) Katusha-Alpecin
35 Liam Bertazzo (Ita) Wilier Triestina 0:00:12
36 Mickael Delage (Fra) FDJ 0:00:13
37 Boris Vallee (Bel) Fortuneo – Vital Concept
38 Lukas Spengler (Swi) WB Veranclassic Aqua Protect
39 Jonathan Dibben (GBr) Team Sky
40 Bernhard Eisel (Aut) Dimension Data
41 Coen Vermeltfoort (Ned) Roompot – Nederlandse Loterij
42 Iljo Keisse (Bel) Quick-Step Floors 0:00:20
43 Tom Boonen (Bel) Quick-Step Floors
44 Niccolo Bonifazio (Ita) Bahrain-Merida
45 Geoffrey Soupe (Fra) Cofidis, Solutions Credits 0:00:22
46 Riccardo Minali (Ita) Astana Pro Team 0:00:24
47 Moreno Hofland (Ned) Lotto Soudal 0:00:27
48 Christoph Pfingsten (Ger) Bora-Hansgrohe
49 Julien Duval (Fra) AG2R La Mondiale
50 Tim Ariesen (Ned) Roompot – Nederlandse Loterij 0:00:32
51 Preben Van Hecke (Bel) Sport Vlaanderen – Baloise 0:00:34
52 Christian Knees (Ger) Team Sky 0:00:48
53 Jacopo Guarnieri (Ita) FDJ
54 Scott Thwaites (GBr) Dimension Data
55 Gianni Moscon (Ita) Team Sky 0:01:06
56 Alex Turrin (Ita) Wilier Triestina 0:01:24
57 Reto Hollenstein (Swi) Katusha-Alpecin
58 Dylan Groenewegen (Ned) Team LottoNl-Jumbo
59 Andre Looij (Ned) Roompot – Nederlandse Loterij
60 Luke Rowe (GBr) Team Sky 0:01:28
61 Stijn Vandenbergh (Bel) AG2R La Mondiale 0:01:30
62 Bert De Backer (Bel) Team Sunweb
63 Sander Cordeel (Bel) Veranda’s Willems Crelan
64 Zdenek Stybar (Cze) Quick-Step Floors 0:01:37
65 Erik Baska (Svk) Bora-Hansgrohe
66 Andreas Schillinger (Ger) Bora-Hansgrohe 0:01:43
67 Davide Martinelli (Ita) Quick-Step Floors 0:01:56
68 Etienne Van Empel (Ned) Roompot – Nederlandse Loterij
69 Luka Pibernik (Slo) Bahrain-Merida
70 Borut Bozic (Slo) Bahrain-Merida
71 Giuseppe Fonzi (Ita) Wilier Triestina
72 Jarl Salomein (Bel) Sport Vlaanderen – Baloise
73 Christophe Masson (Fra) WB Veranclassic Aqua Protect
74 Oliver Naesen (Bel) AG2R La Mondiale
75 Lawrence Naesen (Bel) WB Veranclassic Aqua Protect
76 Mike Teunissen (Ned) Team Sunweb
77 Lennard Hofstede (Ned) Team Sunweb
78 Ludwig De Winter (Bel) WB Veranclassic Aqua Protect
79 Lennard Kämna (Ger) Team Sunweb
80 Meiyin Wang (Chn) Bahrain-Merida
81 Ludovic Robeet (Bel) WB Veranclassic Aqua Protect
82 Jenthe Biermans (Bel) Katusha-Alpecin
83 Elie Gesbert (Fra) Fortuneo – Vital Concept
84 Hugo Houle (Can) AG2R La Mondiale
85 Ion Insausti (Spa) Bahrain-Merida
86 Nikolas Maes (Bel) Lotto Soudal
87 Jelle Wallays (Bel) Lotto Soudal
88 Kiel Reijnen (USA) Trek-Segafredo
89 Michal Kolár (Svk) Bora-Hansgrohe
90 Pierre Luc Perichon (Fra) Fortuneo – Vital Concept
91 Tony Gallopin (Fra) Lotto Soudal
92 Daniel Hoelgaard (Nor) FDJ
93 Matthieu Ladagnous (Fra) FDJ
94 Brian Van Goethem (Ned) Roompot – Nederlandse Loterij
95 Michaël Van Staeyen (Bel) Cofidis, Solutions Credits
96 Hugo Hofstetter (Fra) Cofidis, Solutions Credits 0:02:04
97 Florian Senechal (Fra) Cofidis, Solutions Credits 0:02:45
98 Kevin Deltombe (Bel) Sport Vlaanderen – Baloise 0:03:10
99 Fabio Sabatini (Ita) Quick-Step Floors
100 Rafael Andriato (Bra) Wilier Triestina
101 Owain Doull (GBr) Team Sky 0:03:25
102 Ian Stannard (GBr) Team Sky
103 Tim Declercq (Bel) Quick-Step Floors
104 Zico Waeytens (Bel) Team Sunweb
105 Jesper Asselman (Ned) Roompot – Nederlandse Loterij
106 Twan Castelijns (Ned) Team LottoNl-Jumbo
107 Olivier Le Gac (Fra) FDJ
108 Arman Kamyshev (Kaz) Astana Pro Team
109 Alexis Gougeard (Fra) AG2R La Mondiale 0:03:36
110 Franck Bonnamour (Fra) Fortuneo – Vital Concept
111 Jonas Rickaert (Bel) Sport Vlaanderen – Baloise 0:03:49
112 Bert Van Lerberghe (Bel) Sport Vlaanderen – Baloise
113 Maxime Farazijn (Bel) Sport Vlaanderen – Baloise
114 Pieter Vanspeybrouck (Bel) Wanty – Groupe Gobert
115 Kenneth Vanbilsen (Bel) Cofidis, Solutions Credits
116 Maarten Wynants (Bel) Team LottoNl-Jumbo
117 Tyler Farrar (USA) Dimension Data 0:04:24
118 Baptiste Planckaert (Bel) Katusha-Alpecin 0:04:55
119 Mads Würtz Schmidt (Den) Katusha-Alpecin
120 Robert Wagner (Ger) Team LottoNl-Jumbo
121 Gijs Van Hoecke (Bel) Team LottNl-Jumbo
122 Arnaud Demare (Fra) FDJ 0:05:25
123 Gregory Rast (Swi) Trek-Segafredo 0:05:26
124 Matti Breschel (Den) Astana Pro Team
125 Eugenio Alafaci (Ita) Trek-Segafredo
126 Zhandos Bizhigitov (Kaz) Astana Pro Team
127 Francis Mourey (Fra) Fortuneo – Vital Concept
128 Eugert Zhupa (Alb) Wilier Triestina
129 Matthias Brändle (Aut) Trek-Segafredo
130 Matteo Draperi (Ita) Wilier Triestina
131 Edward Planckaert (Bel) Sport Vlaanderen – Baloise
132 Michael Goolaerts (Bel) Veranda’s Willems Crelan
133 Elias Van Breussegem (Bel) Veranda’s Willems Crelan
134 Otto Vergaerde (Bel) Veranda’s Willems Crelan
135 Nico Denz (Ger) AG2R La Mondiale
136 Taco Van Der Hoorn (Ned) Roompot – Nederlandse Loterij
137 Mark Mcnally (GBr) Wanty – Groupe Gobert
138 Thomas Scully (NZl) Cannondale-Drapac
139 Sebastian Langeveld (Ned) Cannondale-Drapac
140 Youcef Reguigui (Alg) Dimension Data 0:06:11
141 Lars Ytting Bak (Den) Lotto Soudal 0:06:22
142 Steven Lammertink (Ned) Team LottoNl-Jumbo 0:07:24
143 Lars Boom (Ned) Team LottoNl-Jumbo 0:07:26
144 Stijn Steels (Bel) Sport Vlaanderen – Baloise
145 Pim Ligthart (Ned) Roompot – Nederlandse Loterij
146 Timo Roosen (Ned) Team LottoNl-Jumbo
147 Julien Stassen (Bel) WB Veranclassic Aqua Protect
148 Frederik Veuchelen (Bel) Wanty – Groupe Gobert
149 Ruslan Tleubayev (Kaz) Astana Pro Team
150 William Clarke (Aus) Cannondale-Drapac
151 Matteo Pelucchi (Ita) Bora-Hansgrohe
152 Jay Robert Thomson (RSA) Dimension Data 0:09:51
153 Max Walscheid (Ger) Team Sunweb 0:11:05
154 Christophe Prémont (Bel) Veranda’s Willems Crelan 0:13:26
155 Marco Mathis (Ger) Katusha-Alpecin

Per la quinta volta in carriera il tedesco Kittel fa suo lo Scheldeprijs (Tim de Waele/TDWSport.com)

Per la quinta volta in carriera il tedesco Kittel fa suo lo Scheldeprijs (Tim de Waele/TDWSport.com)

LA FEDE DI LA CRUZ. A SAN SEBASTIÁN TAPPA E MAGLIA PER LO SPAGNOLO

aprile 5, 2017 by Redazione  
Filed under News

David De La Cruz (Quick-Step) si impone a San Sebastián grazie ad un’azione solitaria sull’ultimo GPM a circa 10 km dall’arrivo, dopo che si era esaurita la fuga di giornata, nella quale erano presenti ben quattro italiani. Lo spagnolo conquista anche la vetta della classifica generale e diventa sul campo il capitano della squadra belga, dopo che Julian Alaphilippe è giunto ancora una volta attardato al traguardo per colpa di una caduta.

Dopo le prime due tappe favorevoli ai velocisti, la terza tappa del Giro dei Paesi Baschi 2017 era attesa per sapere chi veramente poteva lottare per la vittoria finale. Con ben sei GPM sarebbero usciti alla distanza i ciclisti più dotati e più avvezzi alle vittorie nei grandi giri e nelle brevi corse a tappe. Da segnalare i forfait, prima della partenza, di Andrew Talanski (Cannondale Drapac) e di Ruben Guerreiro (Trek-Segafredo). La Vitoria/Gasteiz – San Sebastián di 160.5 km iniziava con un ritmo piuttosto blando da parte del gruppo. Gli attacchi partivano dopo il km 10 ma il gruppo non lasciava spazio, riprendendo tutti i tentativi di gruppetti più o meno numerosi. Solo al km 43 riusciva a formarsi la fuga, composta da nove ciclisti: Alessandro De Marchi (BMC), Stéphane Rossetto (Cofidis), Matteo Montaguti (AG2R), Jakob Fuglsang (Astana), Sergio Pardilla (Caja Rural), Arnaud Courteille (FDJ), Antonio Nibali (Bahrain Merida), Alex Howes (Cannondale-Drapac) ed Eros Capecchi (Movistar). Montaguti transitava in prima posizione sul GPM dell’Alto de Udana. La fuga faceva registrare un vantaggio di 2 minuti sul gruppo tirato dagli uomini della Sunweb, compagni della maglia amarillo Michael Matthews. La fuga guadagnava altri 2 minuti sul gruppo, portando così il proprio vantaggio a 4 minuti intorno al km 80. Sull’Alto de Mandubia, secondo GPM di giornata, transitava per primo Howes mentre il gruppo aveva ridotto il vantaggio della fuga a poco meno di 3 minuti con Movistar e Sky a dettare il ritmo in testa. Sul successivo GPM di Santa Águeda, l’unico di prima categoria, transitava in prima posizione ancora Howes mentre il gruppo si manteneva a un ritardo stabilizzatosi sui 3 minuti. Una caduta coinvolgeva nella zona del rifornimento alcuni ciclisti tra cui Julian Alaphilippe (Quick-Step), che ripartiva con qualche difficoltà e si ritrovava attardato con oltre 2 minuti da recuperare sul gruppo. A meno 48 km dall’arrivo la Lotto-Soudal provava ad imprimere un’ulteriore scossa nelle posizioni di testa ed il vantaggio della fuga si riduceva a poco più di un minuto. Oltre al vantaggio, la fuga stessa si riduceva poichè in testa rimanevano i soli Fuglsang, primo a transitare sul quarto GPM, De Marchi e Montaguti. All’inizio del penultimo GPM di Andazarrate era la Movistar a portarsi davanti al gruppo a tirare e i risultati erano subito evidenti; infatti, il gruppo stesso si riduceva ad una cinquantina di unità ed il vantaggio del terzetto di testa continuava a scendere. La maglia amarillo Michael Matthews restava in coda cercando in tutti i modi di non staccarsi, mentre la fuga riusciva a scollinare con soli 15 secondi di vantaggio, con Fuglsang che transitava nuovamente in prima posizione. Nella successiva discesa il tentativo della mattina veniva ripreso, precisamente a 22 km dall’arrivo. Nello stesso momento Alejandro Valverde (Movistar) era vittima di una foratura ma ritornava prontamente nel gruppo dopo che un suo compagno gli aveva immediatamente passato la bici. Iniziava così l’ultimo GPM della tappa con Movistar e SKY sempre in testa a tirare un gruppo ridotto ormai ad una trentina di unità. Era David De La Cruz (Quick-Step) a provare l’attacco ed a guadagnare una decina di secondi sul gruppo. Lo spagnolo transitava in prima posizione sull’ultimo GPM di Mendizorrotz, conservando una decina di secondi su un gruppo composto da una ventina di elementi. Ancora più dietro era segnalato Michael Matthews, che questa volta non era riuscito a tenere il ritmo dei migliori. De La Cruz riusciva a mantenere un vantaggio esiguo ma sufficiente a vincere sul traguardo di San Sebastián con 3 secondi di vantaggio su un gruppo regolato da Michal Kwiatkowski (SKY) che precedeva Jay McCarthy (Bora-Hansgrohe). A chiudere la top five erano Valverde e Giovanni Visconti (Bahrain Merida), primo italiano all’arrivo (da segnalare anche il settimo posto di Diego Ulissi). De La Cruz ottiene la seconda vittoria stagionale dopo quella nell’ultima tappa della Parigi – Nizza. In classifica generale lo spagnolo è primo con 3 secondi di vantaggio su McCarthy e Valverde. L’assenza di abbuoni temporali non consente ancora di definire perfettamente la classifica, se consideriamo che Alberto Contador (Team Trek Segafredo) è in quarantaduesima posizione con lo stesso tempo di McCarthy. La quarta tappa di domani tra San Sebastián e Bilbao, pur presentando soltanto due GPM, assume nel finale le caratteristiche da tappa mossa con una ripida discesa seguita da qualche insidioso saliscendi. Si tratta, quindi, di una frazione adatta ai finisseur, mentre gli uomini di classifica dovranno tenere gli occhi ben aperti.

Giuseppe Scarfone

Dopo la frazione conclusiva della Parigi-Nizza, lo spagnolo David De La Cruz fa sua anche la prima frazione impegnativa del Giro dei Paesi Baschi (foto EFE)

Dopo la frazione conclusiva della Parigi-Nizza, lo spagnolo David De La Cruz fa sua anche la prima frazione impegnativa del Giro dei Paesi Baschi (foto EFE)

DA MICHAEL A MICHAEL, È LA VOLTA DI ALBASINI

aprile 4, 2017 by Redazione  
Filed under News

Cambia il cognome e la nazionalità ma il nome del vincitore della seconda tappa è lo stesso di chi si era imposto ieri, l’austriano Michael Matthews (Sunweb). Stavolta il più veloce è l’elvetico Michael Albasini (Orica-Scott), che ha la meglio allo sprint su “Max” Richeze (Quick-Step) e Sean De Bie (Lotto-Soudal). Matthews resta primo in classifica generale alla vigilia della terza frazione, che dovrebbe smuovere le acque proprio nei piani alti.

Un GPM di seconda categoria dopo 16 km ed un altro di terza a 60 km dall’arrivo sono le uniche asperità della seconda tappa del Giro dei Paesi Baschi 2017, da Pamplona ad Elciego. La scena sembra, quindi, riservata anche questa volta ai velocisti, sulla falsariga di quanto successo ieri. Dopo la partenza da Pamplona l’immediato attacco della coppia formata da Luis Maté (Cofidis) e Fabricio Ferrari (Caja Rural) portava subito alla fuga di giornata, visto che il gruppo non reagiva, tant’è vero che già dopo soli 4 km dalla partenza il vantaggio della coppia era di 2 minuti. Al km 10 il vantaggio dei fuggitivi era di 4 minuti e 45 secondi sul gruppo, in testa al quale gli uomini della Sunweb del leader Matthews controllavano la situazione. Sul GPM dell’Alto de Etxauri, al km 16, Maté transitava in prima posizione mentre dal gruppo si segnalava il contrattacco di Igor Antón (Dimension Data) e Yoann Bagot (Cofidis), che però venivano riassorbiti dal gruppo nel giro di un paio di chilometri. La tappa proseguiva senza ulteriori note di cronaca, con il vantaggio della fuga tenuto sempre sotto controllo dal gruppo. All’inizio della salita verso l’Alto de la Aldea, secondo GPM di giornata posto al km 112, il vantaggio della coppia di testa era di 4 minuti. Bagot e Antón riprovavano ad attaccare mentre Maté transitava in prima posizione anche sul secondo GPM. A meno 47 dall’arrivo Alberto Contador (Trek-Segafredo) era vittima di una foratura ma tornava prontamente in gruppo. A 44 km dall’arrivo la fuga aveva un vantaggio di 2 minuti e 15 secondi. Le squadre dei velocisti imprimevano al gruppo un’andatura più sostenuta e il vantaggio dei fuggitivi si riduceva a 1 minuto a 35 km dall’arrivo. Ai meno 25 era la Quick-Step a prendere in mano la situazione ed a portarsi in testa a tirare, a sostegno di Maximiliano Richeze, velocista designato per la volata di oggi, ed protezione del capitano Alaphilippe dopo la sfortunata foratura avvenuta quando era all’attacco nel finale della prima tappa. Ferrari era il primo dei fuggitivi ad essere ripreso dal gruppo ai meno 18. Ma anche Maté, solo in testa, era ormai nel mirino del gruppo che lo riprendeva ai meno 16. Ai meno 10 in testa al gruppo faceva capolino la Movistar, con i compagni di Valverde schierati a protezione del loro capitano. La volata era sempre più vicina, precisamente dopo una curva verso destra. Il più scaltro era Michael Albasini (Orica-Scott) che anticipava di poco “Max” Richeze e Sean De Bie (Lotto-Soudal). Da segnalare il nono posto di Manuele Mori (UAE Team Emirates), primo degli italiani. La classifica generale non cambia nelle prime posizioni con Michael Matthews (Team Sunweb) sempre primo su Richeze e De Bie, senza distacchi in quanto non sono previsti abbuoni in questa corsa. Domani terza tappa di 160 km da Vitoria a San Sebastián infarcita di GPM: saranno ben sei, con l’ultimo a circa 10 km dall’arrivo. I velocisti, protagonisti nelle prime due tappe, dovrebbero lasciare il posto a coloro che aspirano alla vittoria finale e, inevitabilemente, anche la classifica generale assumerà un’altra fisionomia.

Giuseppe Scarfone

Il colpo di reni tra Albasini e Richeze sul traguardo di Elciego (foto Tim de Waele/TDWSport.com)

Il colpo di reni tra Albasini e Richeze sul traguardo di Elciego (foto Tim de Waele/TDWSport.com)

BASCHI? NO, AUSSIE. MICHAEL MATTHEWS VINCE E SALE SU UN PODIO TUTTO AUSTRALIANO

aprile 3, 2017 by Redazione  
Filed under News

Michael Matthews (Sunweb) si aggiudica la prima tappa del Giro dei Paesi Baschi battendo in volata i connazionali Jay McCarthy (Bora Hansgrohe) e Simon Gerrans (Orica-Scott). Il finale concitato è stato caratterizzato dalla foratura Julian Alaphilippe (Quick-Step) e dalla caduta di Alberto Contador (Trek-Segafredo).

Le caratteristiche più salienti del Giro dei Paesi Baschi 2017, dal punto di vista altimetrico, sono concentrate nella diminuzione dei terribili “altos” che costellano la zona e dellìaumento del chilometraggio dell’ultima e consueta tappa a cronometro. Sulla carta, quindi, si tratta di un percorso adatto a uomini esplosivi ma dotati anche di buon fondo. Si inizia con una tappa favorevole ai velocisti, da Pamplona a Sarriguren, per una distanza di poco superiore ai 153 km, con tre GPM piuttosto facili distribuiti nella prima metà della tappa. Dopo la partenza da Pamplona si registrava quasi subito il primo ritiro da parte dell’irlandese Sam Bennet (Bora-Hansgrohe), proprio uno dei favoriti di oggi, sofferente per una bronchite e che aveva preso il via solo per evitare alla sua formazione la pesante multa che l’UCI commina alle formazioni in caso di mancata partenza di uno o più corridori. Al km 7 si formava la fuga di giornata grazie all’azione di tre ciclisti, Lluís Mas (Caja Rural), Yoann Bagot (Cofidis) e Igor Antón (Dimension Data). Sul primo GPM dell’Alto de Erro, al km 23, Bagot transitava in prima posizione e la fuga faceva registrare un vantaggio di circa 4 minuti sul gruppo. Dopo 36 km il vantaggio dei fuggitivi era sceso a 3 minuti. Dopo 53 km, a meno 100 km dall’arrivo, il vantaggio iniziava a scendere sotto i 3 minuti. Il gruppo era tirato dagli uomini della UAE Team Emirates, il cui capitano Ion Izagirre sente particolarmente questa corsa visto che è basco. Bagot si aggiudicava anche il secondo GPM posto al km 79, sempre in vetta all’Alto de Erro. A meno 70 km dall’arrivo la fuga aveva un vantaggio di 2 minuti e 45 secondi, mentre in testa al gruppo si portavano anche gli uomini della Sunweb. Il terzo ed ultimo GPM di giornata, l’Alto de Mezkiriz al km 70.7, se lo aggiudicava Antón mentre Bonet vinceva il primo sprint intermedio al km 92. Nel frattempo il gruppo riduceva ulteriormente il suo ritardo a poco più di 2 minuti. Bonet vinceva anche il secondo traguardo volante, posto al km 121, poi il gruppo rinveniva a tutta forza sulla fuga, nella quale il primo a rialzarsi era Antón. Il gruppo rientrava sui fuggitivi e iniziavano gli attacchi finali di alcuni ciclisti per evitare la volata di massa. Un restringimento della strada ed un breve tratto in salita a circa 5 km dal traguardo favoriva l’attacco di Julian Alaphilippe (Quick-Step). Il francese, già con una buona gamba in vista delle Ardenne, metteva tra sé ed il gruppo una decina di secondi di margine ma a poco più di 3 km dall’arrivo una foratura gli impediva di condurre in porto il suo tentativo e, anzi, lo attardava al punto di farlo guingere al traguardo 2 minuti dopo l’arrivo dai primi.. Il gruppo, molto allungato, si compattava nel corso dell’ultimo chilometro e la volata era vinta dall’australiano Michael Matthews (Sunweb) sui connazionali Jay McCarthy (Bora-Hansgrohe) e Simon Gerrans (Orica-Scott). Solo ventiduesimo è il primo italiano, Enrico Battaglin della LottoNL-Jumbo. L’australiano ottiene così la sua prima vittoria stagionale e ora conduce una classifica generale che è l’esatta fotocopia dell’ordine d’arrivo non essendo previsti abbuoni di tempo. Una caduta di Alberto Contador (Trek-Segafredo), avvenuta a 700 metri dall’arrivo, faceva perdere allo spagnolo più di un minuto al traguardo ma il suo tempo veniva neutralizzato, come prevede il regolamento per gli incidenti che avvengono entro gli ultimi 3 Km di gara.. La seconda tappa di domani, sempre con partenza da Pamplona ma con arrivo ad Elciego, per un totale di 173.4 km, presenta due GPM anche questa volta abbastanza lontani dal traguardo. E’ perciò più che probabile un nuovo arrivo a ranghi compatti, in attesa della ben più ostica tappa di mercoledì.

Giuseppe Scarfone

Michael Matthews domina una volata tutta australiana al termine della prima tappa del Giro dei Paesi Baschi (Getty Images Sport)

Michael Matthews domina una volata tutta australiana al termine della prima tappa del Giro dei Paesi Baschi (Getty Images Sport)

FIANDRE, LA VENDETTA DI GILBERT

aprile 2, 2017 by Redazione  
Filed under 3) GIRO DELLE FIANDRE, News

Dopo il secondo posto nella E3 Harelbeke e nella “A travers la Flandre”, Philippe Gilbert, che vicino allo scoccar delle trentacinque primavere sembra tornato quello di un tempo, conquista la classica monumento che apre la stagione delle classiche del nord con un’impresa memorabile con tutti i crismi, compreso l’arrivo solitario ed il traguardo superato con la bici alzata verso il cielo.

Era nell’aria un successo di Philppe Gilbert, un campione che aveva fatto incetta di classiche fino a qualche anno fa, senza mai però centrare il successo in questa importante corsa. In questa stagione sinora aveva vinto solo la prima tappa della Tre giorni di La Panne, vittoria che gli aveva anche permesso di conquistare la classifica generale.
Tuttavia, le corse più importanti gli erano sfuggite di un soffio: la E3 Harelbeke persa in volata con Van Avermaet e la corsa che fa da preludio al Giro delle Fiandre, “A travers la Flandre”, vinta da Lampaert.
Queste due corse, nelle quali Gilbert ha conquistato la piazza d’onore, sono quelle che maggiormente si avvicinano al Giro della Fiandre, vuoi per le zone attraversate, vuoi per le caratteristiche del percorso. Era perciò presumibile, come si diceva in apertura, che Gilbert oggi avrebbe tentato il tutto per tutto per centrare la vittoria della più prestigiosa di queste tre gare.
La concorrenza era agguerrita, nomi come Van Avermaet e, soprattutto, Sagan non erano certo tranquillizzanti per il campione nazionale belga, che ha però confezionato un’impresa da ricordare.
Per quel che riguarda la cronaca della corsa, va segnalato che la fuga di giornata è partita in concomitanza con l’abbassarsi della bandiera del via ufficiale.
Salutano il gruppo Julien Duval (AG2R-La Mondiale), Oliviero Troia (UAE Team Emirates), Marc McNally (Wanty-Groupe Gobert), Stef Van Zummeren, Michael Goolaerts (Vérandas Willems–Crelan) e Julien Morice (Direct Énergie). A costoro si aggregano, dopo alcuni chilometri, anche Edward Planckaert (Sport Vlaanderen-Baloise) e André Looij (Roompot-Nederlandse Loterij). Il gruppo non sembra particolarmente preoccupato del tentativo di questi uomini che, infatti, riescono a mettere oltre 11 minuti tra loro ed il gruppo.
A quel punto alcune formazione, prima tra tutte la BMC, cercano di alzare l’andatura per ridurre il gap che ai piedi del primo muro è di circa 10 minuti.
Sull’Oude Kwaremont l’armonia in gruppo si spezza e vari corridori provano a scattare ed a formare tentativi, ma nessuno di questi riesce ad avere fortuna, mentre l’andatura, che comincia a salire progressivamente, apre una fase piuttosto confusa della corsa con moltissime cadute in gruppo. Tra i corridori coinvolti ci sono il nostro Niccolò Bonifazio (Bahrain Merida) e lo sfortunato taiwanese Chun Kai Feng, pure in forza al team arabo, che, dopo essere finito per ben due volte a terra, è costretto ad allontanarsi dalla corsa a bordo di un’autoambulanza.
La chiave della corsa odierna è stato il ritrovato Muro di Grammont, reintrodotto nel tracciato dopo esser stato affrontato l’ultima volta nel 2011, sul quale entrano in azione in prima persona Gilbert e Boonen: i due attesi campione della Quick-Step Floors riescono a sorprendere due grossi favoriti come il campione del mondo Sagan (Bora – Hansgrohe) e l’olimpionico Van Avermaet (BMC Racing Team), mentre restano a ruota Maciej Bodnar (Bora – Hansgrohe), Matteo Trentin (Quick-Step Floors), Gianni Moscon, Luke Rowe (Team Sky), Bryan Coquard, Sylvain Chavanel (Direct Énergie), Sacha Modolo (UAE Team Emirates), Sep Vanmarcke (Cannondale – Drapac), Jasper Stuyven (Trek – Segafredo), Alexander Kristoff (Katusha – Alpecin), Pieter Vanspeybrouck (Wanty – Groupe Gobert) e Arnaud Démare (FDJ).
Con due personaggi come Sagan e Van Avermaet indietro, il drappello dei contrattaccanti cerca un buon accordo per evitare il rientro dei pericolosi titolati e il loro vantaggio ondeggia tra i 40 secondi ed il minuto, mentre dietro faticano a trovare la quadra con BMC e Bora tra le più attive, mentre Lotto-Soudal e Astana contribuiscono all’inseguimento in modo meno incisivo.
La fuga del mattino viene quindi raggiunta dai contrattaccanti quando mancano ancora 65 Km alla conclusione, segno del fatto che il gruppo è esploso ben prima delle fasi finali.
Gilbert inizia a confezionare il proprio capolavoro al secondo passaggio sull’Oude Kwaremont, staccando tutti con un azione di forza quando mancano ancora 55 Km alla conclusione. Intanto, i suoi compagni di squadra Boonen e Trentin tentano di interpretare al meglio il ruolo di stopper.
Le operazioni per il tentativo di ricongiungimento vengono prese in mano da Sep Vanmarcke della Cannondale, anch’esso favorito dal correre in casa e dalle sue caratteristiche di uomo da classiche: purtroppo il suo tentativo si infrange sull’asfalto, come era toccato in precedenza a molti altri uomini.
Sul Paterberg Sagan e Van Avermaet rientrano sui più immediati inseguitori di Gilbert, che tenta di mantenere un buon ritmo senza sfinirsi e riesce ad incrementare il vantaggio sugli inseguitori sino a portarlo ad assestarsi intorno al minuto.
Sul Taaienberg, mentre Boonen è costretto a fermarsi per un problema meccanico, si forma un quintetto grazie all’accelerazione di Sagan che si porta dietro Oliver Naesen (Ag2r La Mondiale), Greg Van Avermaet, Matteo Trentin e Yoann Offredo (Wanty – Groupe Gobert). In cinque riescono agevolmente e riportarsi su Felline (Trek – Segafredo) e Van Baarle (Cannondale-Drapac), che si erano portati in avanscoperta dopo il Paterberg, mentre appare molto più complicato raggiungere la testa della corsa, dato che il battistrada riesce a gestirsi egregiamente anche nei tratti pianeggianti.
Sull’ultimo passaggio sull’Oude Kwaremont Sagan, che non dà mai per vinto, ci riprova e Van Avermaet e Naesen sono gli unici a tenere il ritmo dello slovacco; ma quasi in vetta al muro il campione del mondo sbanda, forse nel tentativo di stare a bordo strada per evitare il pavè, e cade facendo finire a terra anche Naesen e Van Avermaet. Per lo slovacco e per Naesen è la fine della corsa, mentre Van Avermaet riesce a ripartire dopo essere stato superato da Van Baarle, che era rimasto vittima dello scatto di Sagan.
A questo punto la situazione è, quindi, la seguente: davanti a tutti Gilbert seguito da Van Baarle e, più indietro, Offredo, Felline, Trentin, Van Avermaet e Terpstra (Quick-Step Floors).
Nell’ultima ascesa verso il Paterberg Van Avermaet e Terpstra si riportano su Van Baarle poi negli ultimi chilometri pianeggianti il peso della lunghissima azione solitaria ed il vento contrario mettono a dura prova il campione belga, che riesce comunque a mantenere un vantaggio tale da permettergli di scendere dalla bicicletta sulla linea d’arrivo e festeggiare la vittoria come aveva fatto l’anno Diego Rosa nella quinta tappa del Giro dei Paesi Baschi, anche il quel caso al termine di una lunghissima azione solitaria.
Come sappiamo, Gilbert ha un particolare feeling con l’Amstel Gold Race e, quindi, con uno stato di forma simile c’è da giurare che il belga tenterà di festeggiare la giornata di Pasqua con un’altra vittoria.

Benedetto Ciccarone

ORDINE D’ARRIVO

1 Philippe Gilbert (Bel) Quick-Step Floors 6:23:45
2 Greg Van Avermaet (Bel) BMC Racing Team 0:00:29
3 Niki Terpstra (Ned) Quick-Step Floors
4 Dylan Van Baarle (Ned) Cannondale-Drapac
5 Alexander Kristoff (Nor) Katusha-Alpecin 0:00:53
6 Sacha Modolo (Ita) Team UAE Emirates
7 John Degenkolb (Ger) Trek-Segafredo
8 Filippo Pozzato (Ita) Wilier Triestina
9 Sylvain Chavanel (Fra) Direct Energie
10 Sonny Colbrelli (Ita) Bahrain-Merida
11 Michael Valgren Andersen (Den) Astana Pro Team
12 Luke Durbridge (Aus) Orica-Scott
13 Matteo Trentin (Ita) Quick-Step Floors
14 Yoann Offredo (Fra) Wanty – Groupe Gobert
15 Gianni Moscon (Ita) Team Sky
16 Scott Thwaites (GBr) Dimension Data
17 Tony Gallopin (Fra) Lotto Soudal
18 Nelson Oliveira (Por) Movistar Team
19 Fabio Felline (Ita) Trek-Segafredo 0:01:01
20 André Greipel (Ger) Lotto Soudal 0:02:29
21 Baptiste Planckaert (Bel) Katusha-Alpecin
22 Edvald Boasson Hagen (Nor) Dimension Data
23 Oliver Naesen (Bel) AG2R La Mondiale 0:02:32
24 Alberto Bettiol (Ita) Cannondale-Drapac
25 Alexander Edmonson (Aus) Orica-Scott 0:03:30
26 Adrien Petit (Fra) Direct Energie
27 Peter Sagan (Svk) Bora-Hansgrohe
28 Nikias Arndt (Ger) Team Sunweb
29 Pim Ligthart (Ned) Roompot – Nederlandse Loterij
30 Magnus Cort Nielsen (Den) Orica-Scott
31 Julien Duval (Fra) AG2R La Mondiale
32 Matti Breschel (Den) Astana Pro Team
33 Marco Marcato (Ita) Team UAE Emirates
34 Matthieu Ladagnous (Fra) FDJ
35 Julien Vermote (Bel) Quick-Step Floors
36 Yves Lampaert (Bel) Quick-Step Floors
37 Tom Boonen (Bel) Quick-Step Floors
38 Boy Van Poppel (Ned) Trek-Segafredo
39 Frederik Backaert (Bel) Wanty – Groupe Gobert
40 Florian Senechal (Fra) Cofidis, Solutions Credits
41 Stefan Küng (Swi) BMC Racing Team
42 Nils Politt (Ger) Katusha-Alpecin
43 Luka Pibernik (Slo) Bahrain-Merida
44 Preben Van Hecke (Bel) Sport Vlaanderen – Baloise
45 Stijn Vandenbergh (Bel) AG2R La Mondiale
46 Thomas Sprengers (Bel) Sport Vlaanderen – Baloise
47 Alexey Lutsenko (Kaz) Astana Pro Team
48 Guillaume Van Keirsbulck (Bel) Wanty – Groupe Gobert
49 Silvan Dillier (Swi) BMC Racing Team
50 Eugert Zhupa (Alb) Wilier Triestina
51 Jasper Stuyven (Bel) Trek-Segafredo
52 Tom Van Asbroeck (Bel) Cannondale-Drapac
53 Andrea Pasqualon (Ita) Wanty – Groupe Gobert
54 Huub Duyn (Ned) Veranda’s Willems Crelan
55 Marcus Burghardt (Ger) Bora-Hansgrohe
56 Arnaud Demare (Fra) FDJ
57 Edward Theuns (Bel) Trek-Segafredo
58 Bram Tankink (Ned) Team LottoNl-Jumbo
59 Reinardt Janse Van Rensburg (RSA) Dimension Data
60 Reto Hollenstein (Swi) Katusha-Alpecin
61 Daniel Oss (Ita) BMC Racing Team
62 Gaetan Bille (Bel) Veranda’s Willems Crelan 0:03:35
63 Alex Turrin (Ita) Wilier Triestina
64 Ian Stannard (GBr) Team Sky 0:03:36
65 Bryan Coquard (Fra) Direct Energie
66 Maciej Bodnar (Pol) Bora-Hansgrohe
67 Zdenek Štybar (Cze) Quick-Step Floors
68 Ivan Garcia Cortina (Spa) Bahrain-Merida 0:04:15
69 Sam Bewley (NZl) Orica-Scott 0:04:32
70 Olivier Le Gac (Fra) FDJ 0:06:59
71 Mark Mcnally (GBr) Wanty – Groupe Gobert
72 Sebastian Langeveld (Ned) Cannondale-Drapac
73 Michael Morkov (Den) Katusha-Alpecin
74 Søren Kragh Andersen (Den) Team Sunweb 0:08:02
75 Koen De Kort (Ned) Trek-Segafredo
76 Pieter Vanspeybrouck (Bel) Wanty – Groupe Gobert
77 Federico Zurlo (Ita) Team UAE Emirates 0:08:35
78 Ramon Sinkeldam (Ned) Team Sunweb
79 Laurens De Vreese (Bel) Astana Pro Team
80 Christoph Pfingsten (Ger) Bora-Hansgrohe
81 Mike Teunissen (Ned) Team Sunweb
82 Ryan Mullen (Irl) Cannondale-Drapac
83 Iljo Keisse (Bel) Quick-Step Floors
84 Dries Van Gestel (Bel) Sport Vlaanderen – Baloise
85 Antoine Duchesne (Can) Direct Energie
86 Andrey Grivko (Ukr) Astana Pro Team
87 Imanol Erviti (Spa) Movistar Team
88 Dion Smith (NZl) Wanty – Groupe Gobert
89 Jasha Sütterlin (Ger) Movistar Team
90 Roy Curvers (Ned) Team Sunweb
91 Mathew Hayman (Aus) Orica-Scott
92 Mitch Docker (Aus) Orica-Scott
93 Wesley Kreder (Ned) Wanty – Groupe Gobert
94 Jonas Rickaert (Bel) Sport Vlaanderen – Baloise
95 Julien Morice (Fra) Direct Energie
96 Mickael Delage (Fra) FDJ
97 Lars Boom (Ned) Team LottoNl-Jumbo
98 Dimitri Claeys (Bel) Cofidis, Solutions Credits
99 Jean-Pierre Drucker (Lux) BMC Racing Team
100 Stijn Steels (Bel) Sport Vlaanderen – Baloise
101 Dries De Bondt (Bel) Veranda’s Willems Crelan
102 Christian Knees (Ger) Team Sky 0:11:31
103 Hugo Houle (Can) AG2R La Mondiale
104 Bernhard Eisel (Aut) Dimension Data
105 Twan Castelijns (Ned) Team LottoNl-Jumbo
106 Lukasz Wisniowski (Pol) Team Sky
107 Kiel Reijnen (USA) Trek-Segafredo
108 Owain Doull (GBr) Team Sky
109 Stijn Devolder (Bel) Veranda’s Willems Crelan
110 Tom Scully (NZl) Cannondale-Drapac
111 Rudy Barbier (Fra) AG2R La Mondiale
112 Juraj Sagan (Svk) Bora-Hansgrohe
113 Rafael Andriato (Bra) Wilier Triestina
114 Bert Van Lerberghe (Bel) Sport Vlaanderen – Baloise
115 Gijs Van Hoecke (Bel) Team LottoNl-Jumbo
116 Amund Grondahl Jansen (Nor) Team LottoNl-Jumbo
117 Yohann Gene (Fra) Direct Energie
118 Alexandre Pichot (Fra) Direct Energie
119 Gregory Rast (Swi) Trek-Segafredo
120 Luke Rowe (GBr) Team Sky
121 Tyler Farrar (USA) Dimension Data

Gilbert confeziona sulle strade delle Fiandre una delle più splendide imprese della sua carriera (Tim de Waele/TDWSport.com

Gilbert confeziona sulle strade delle Fiandre una delle più splendide imprese della sua carriera (Tim de Waele/TDWSport.com

« Pagina precedentePagina successiva »