BALOISE BELGIUM TOUR, LA LOTTO SOUDAL DOMINA LA CORSA DI CASA. SUCCESSO FINALE A KEUKELEIRE
Jens Keukeleire (Lotto Soudal) ha trionfato nella corsa di casa, giunta all’ottantottesima edizione, davanti al suo compagno di squadra Jelle Vanendert e a Dion Smith (Wanty – Groupe Gobert). Davide Rebellin (Sovac – Natura4Ever) è stato il migliore degli azzurri chiudendo al 32esimo posto.
Il percorso del Baloise Belgium Tour prevedeva cinque tappe delle quali tre adatte agli sprinter, una cronometro e una tappa ricca di “côtes” interamente svolta nelle Ardenne. I favoriti della vigilia erano Magnus Cort Nielsen (Astana Pro Team), Simon Špilak (Katusha – Alpecin), Jens Keukeleire e Jelle Vanendert (Lotto Soudal).
La prima tappa prevedeva un percorso pianeggiante intorno a Buggenhout e ha visto una fuga di sei atleti – Aimé De Gendt (Sport Vlaanderen – Baloise), Giovanni Carboni (Bardiani – CSF), Conor Dunne (Aqua Blue Sport), Kenny Molly (nazionale belga), Michael Boroš (Pauwels sauzen – Vastgoedservice ) e Dieter Bouvry (Cibel – Cebon) – venire ripresi ai -9. Daan Soete (Pauwels sauzen – Vastgoedservice) ha tentato di anticipare la volata a 2500 metri dall’arrivo, ma è stato ripreso ai -700 e André Greipel (Lotto Soudal) si è poi imposto in volata per un soffio davanti ad un ottimo Riccardo Minali (Astana Pro Team) e a Tim Merlier (Vérandas Willems-Crelan).
La seconda tappa da Lochristi a Knokke-Heist prevedeva sempre un percorso pianeggiante, con due tratti di pavè a 60 chilometri dal traguardo che non hanno però influenzato la corsa. La fuga di giornata è stata stavolta composta da Antoine Warnier (WB Aqua Protect Veranclassic), Johan Jacobs (Pauwels sauzen – Vastgoedservice), Quinten Hermans (Telenet Fidea Lions), Jimmy Janssens (Cibel – Cebon) e Rob Ruijgh (Tarteletto – Isorex). Questi corridori sono stati ripresi a 15 dalla fine, mentre Lasse Norman Hansen (Astana Pro Team) era stato autore di un attacco in solitaria per guadagnare gli abbuoni del “Golden KM” (tre sprint racchiusi nel giro di un chilometro che assegnano ciascuno 3, 2 e un secondo di abbuono ai primi classificati) e quindi ha atteso un gruppo che in precedenza si era allungato notevolmente, anche strappandosi. Dopo questo momento di confusione, il plotone si era ricompattato per la volata finale che, anche questa volta, ha visto Greipel ottimamente lanciato dai suoi compagni di squadra: il corridore tedesco riusciva così a fare doppietta, battendo per pochissimo il secondo classificato, Wouter Wippert (Roompot – Nederlandse Loterij), mentre Merlier si classicava ancora al terzo posto.
La terza tappa prevedeva una cronometro individuale di poco meno di 11 chilometri e veniva vinta da Christophe Laporte (Cofidis, Solutions Crédits) per 5” su Andrei Grivko (Astana Pro Team) e 7” su Brian Van Goethem (Roompot – Nederlandse Loterij). Greipel perdeva la maglia di leader per 4” a favore del vincitore di tappa Laporte.
La quarta tappa, invece, era caratterizzata da diversi muri delle Ardenne, tra i quali quello famosissimo di Huy, distribuiti lungo un circuito di 73 chilometri da ripetere due volte, con la partenza e l’arrivo posti a Wanze. Subito all’inizio del secondo giro avveniva una selezione importantissima che riduceva il gruppo a ventuno unità comprendenti: Jens Keukeleire, Jelle Wallays e Jelle Vanendert della Lotto Soudal, Simon Špilak e Jenthe Biermans della Katusha – Alpecin, Andrei Grivko e Magnus Cort Nielsen dell’Astana, Dion Smith della Wanty – Groupe Gobert, Anthony Turgis della Cofidis, Elmar Budding della Roompot – Nederlandse Loterij, Bryan Coquard della Vital Concept Cycling Club, Thomas Sprengers della Sport Vlaanderen – Baloise, Connor Dunbar e Mark Christian dell’Aqua Blue Sport, Toon Aerts, Lars Van der Haar e Quinten Hermans della Telenet Fidea Lions, Laurens Huys della squadra nazionale belga, Rob Ruijgh della Tarteletto – Isorex), Gaëtan Bille della Sovac – Natura4Ever e Gianni Marchand della Cibel – Cebon). Diversi corridori provavano a rientrare, a partire da un primo gruppo inseguitore che comprendeva Thiago Machado(Katusha – Alpecin), Lasse Norman Hansen (Aqua Blue Sport), Frederik Backaert (Wanty – Groupe Gobert) e Jimmy Janssens (Cibel – Cebon); più indietro c’era anche il leader della classifica Laporte, ma nessuno di questi corridori aveva successo nell’inseguimento. Nel gruppo di testa sulla salita del Thier Du Moulin, distante 45 km dall’arrivo, si scatenava la bagarre con Keukeleire e Budding che prendevano un lieve vantaggio, successivamente raggiunti da Dunbar. Sul muro di Huy Nielsen andava in difficoltà sotto il forte ritmo da parte dei restanti fuggitivi che andavano a rintuzzare l’azione dei tre uomini al comando. Al termine del muro era Turgis con Marchand a provare ad evadere da un gruppo ridotto a tredici corridori: Vanendert, Keukeleire, Špilak , Biermans, Grivko, Sprengers, Smith, Budding, Coquard, Huys, Dunbar, Hermans e Ruijgh. Quest’ultimo tentava poi l’azione in solitaria per recuperare il duo di testa, ma il suo tentativo falliva dopo un paio di chilometri. Coquard attaccava subito prima dell’inizio della salita della Côte D’Ereffe per prenderla con qualche metro di vantaggio rispetto al resto dei fuggitivi, ma in discesa riuscivano a richiudere anche sul velocista francese; al contrario, sulla salita era Dunbar che provava ad allungare con Vanendert e Smith, che stavolta riuscivano riprendere Turgis e Marchand ai -21, mentre era in corso il “Golden KM”, dove Vanendert riusciva a vincere l’ultimo di questi sprint dopo che Turgis aveva fatto suoi i primi due. In discesa Grivko, Keukeleire e Špilak riuscivano a rientrare sulla testa della corsa portando a otto gli elementi di questo gruppo, ma su un breve strappetto il forcing di Vanendert faceva cedere di schianto prima Špilak, poi Grivko e Marchand. Nel tratto precedente l’ultima salita di giornata, la Côte du Chemin Du Comte, Grivko con Marchand e Coquard provavano ad organizzare un tentativo di inseguimento, ma senza successo; dopo il GPM, su un tratto di falsopiano, Vanendert attaccava con prepotenza liberandosi dei compagni di fuga e andando a vincere una tappa corsa ad andatura folle. La volata del gruppetto inseguitore veniva vinta da Keukeleire su Smith. Keukeleire conquistava la leadership con 11” sul compagno di squadra Vanendert, vincitore della tappa, e 26” su Turgis.
L’ultima tappa, da Landen a Tongeren, presentava un percorso pianeggiante e, dunque, privo di insidie. La fuga era composta da Kevin Van Melsen (Wanty – Groupe Gobert), Kenny Molly (nazionale belga), Jonas Rickaert (Sport Vlaanderen – Baloise), Jens Adams (Pauwels sauzen – Vastgoedservice) e Timothy Stevens (Cibel – Cebon), che venivano ripresi a undici chilometri dall’arrivo. Durante la tappa, purtroppo, una caduta costringeva il terzo della classifica generale, Turgis, ad abbandonare la corsa. In un finale bagnato toccava a Keukeleire, con la maglia di leader della classifica generale, e a un altro compagno di squadra il duro compito di lanciare la volata nell’ultimo chilometro a Greipel che, restando troppo presto al vento in un finale che tendeva a salire, favoriva i suoi avversari, tra i quali la spuntava Bryan Coquard con un ottimo spunto finale, mentre Laporte si piazzava al secondo posto davanti a Roy Jans (Cibel – Cebon).
La classifica generale è stata vinta da Keukeleire su Vanendert e Smith, mentre Greipel, Sprengers e la Lotto Soudal si sono rispettivamente imposti nella classifica a punti, in quella “Primus” dei traguardi volanti e in quella a squadre.
Carlo Toniatti
CLASSIFICA GENERALE
1 Jens Keukeleire (Bel) Lotto Soudal 14:43:37
2 Jelle Vanendert (Bel) Lotto Soudal 0:00:15
3 Dion Smith (NZl) Wanty-Groupe Gobert 0:00:39
4 Edward Dunbar (Irl) Aqua Blue Sport 0:00:45
5 Andrey Grivko (Ukr) Astana Pro Team 0:00:55
6 Gianni Marchand (Bel) Cibel-Cebon 0:01:16
7 Bryan Coquard (Fra) Vital Concept Club 0:01:48
8 Quinten Hermans (Bel) Telenet Fidea Lions 0:01:49
9 Jenthe Biermans (Bel) Katusha-Alpecin 0:01:53
10 Martijn Budding (Ned) Roompot-Nederlandse Loterij 0:02:50

Jens Keukeleire raggiante alla partenza dell'ultima tappa del Giro del Belgio (www.sport.be)
GRAZIE GIRO, CRONACHE ROMANE DI UNA GIORNATA PARTICOLARE
Epilogo romano macchiato dallo stato delle strade della capitale, il che non ha impedito lo svolgimento dell’ultima tappa del primo Giro d’Italia conquistato da un corridore britannico. Chris Froome è giunto in parata sui Fori Imperiali dopo che era stato Sam Bennett ad aver l’onore d’imporsi al termine di uno rettilinei d’arrivo più spettacolari del mondo
Il Giro d’Italia numero 101 ha avuto il suo epilogo finale sul circuito della capitale italiana, forse il più bello in assoluto di sempre dal punto di vista scenografico, che non ha nulla da invidiare al celeberrimo atto di chiusura del Tour de France sugli Champs-Elysées, anzi. Roma e i suoi monumenti sono la vetrina più bella che il nostro Paese possa offrire allo spettatore che guarda in tv un evento planetario come il Giro d’Italia. Piazza Venezia, Trinità dei Monti, Piazza del Popolo, Via del Corso, le Terme di Caracalla, il Circo Massimo e infine il gran finale ai Fori Imperiali, con il Colosseo alle spalle dei corridori. Undici chilometri e mezzo di un circuito monumentale in tutti i sensi, se non per i problemi delle strade cittadine, ormai noti da tempo. Ma non si poteva pensare prima a risolverli? Arriva il Giro per la festa finale, i corridori partono e si accorgono a gara iniziata di buche, sanpietrini malmessi e altro, costringendo giuria e direzione a neutralizzare la corsa dopo tre dei dieci giri previsti e la minaccia di un vero e proprio sciopero del pedale,
Dopo aver “risolto” il problema, la corsa ha finalmente un significato, seppure si sia deciso di annullare anche gli abbuoni ai traguardi volanti. Con la classifica generale già definita e ufficializzata alla fine del terzo Giro, i big della generale si riposano e girano per Roma ad andatura turistica, lasciando spazio ai velocisti. Ci provano in molti, tra i quali Viacheslav Kuznetsov (Katusha – Alpecin) e Christopher Juul-Jensen (Mitchelton-Scott); poi va via un quartetto che include anche Tony Martin (Katusha – Alpecin) e Ryan Mullen ( Trek – Segafredo) e che viene ripreso poco prima dello sprint. La Bora – Hansgrohe si fa subito vedere lavorando per Sam Bennett, Elia Viviani (Quick-Step Floors) ha un problema meccanico dopo il penultimo passaggio sulla linea d’arrivo ma è aiutato da Štybar e dai compagni di squadra che lo riportano davanti. All’ultimo chilometro Niccolò Bonifazio (Bahrain Merida) cerca di intromettersi, Elia parte ai 300 metri lanciato da Fabio Sabatini, ma rinviene Bennett: l’irlandese ha modo di superare la maglia ciclamino, che smette di pedalare a 40 metri dal termine e finisce secondo, ma la sfida personale finisce comunque 4-3 per il velocista bresciano, che si porta a casa anche il simbolo del primato della classifica a punti. La Maglia Rosa, che sette giri prima era già ufficiale, arriva in parata con il resto della squadra dopo oltre 15 minuti, manca solo il bielorusso Kiryenka, ritiratosi a Bardonecchia. E sono applausi del pubblico romano, solo applausi, come al momento della consegna del Trofeo Senza Fine, sul palco insieme ad un altro grande campione come Alberto Contador: Chris Froome diventa il primo vincitore britannico del Giro d’Italia, così come per il Team Sky che vince anche la classifica delle squadre. Dopo Merckx ed Hinault il keniano bianco è il terzo corridore a vincere consecutivamente i tre Grandi Giri, entrando automaticamente nella lista dei vincitori della “Tripla Corona”.
Cos’altro aggiungere? E’ stato un bellissimo Giro, caratterizzato da una foltissima presenza di pubblico, grandi salite e colpi di scena, soprattutto le clamorose crisi che hanno coinvolto prima Johan Esteban Chaves (Mitchelton-Scott), poi Fabio Aru (UAE-Team Emirates), quindi Simon Yates (Mitchelton-Scott) e infine Thibaut Pinot (Groupama – FDJ) ieri. L’impresa di Froome nella tappa di Bardonecchia ci ha riportati a tempi ormai lontani, epici, e ce la ricorderemo a lungo. Il neocampione ha promesso di ritornare ancora alla “Corsa più dura al mondo, nel Paese più bello del mondo”, e noi lo aspettiamo. Intanto come ogni anno a conti fatti e a corsa terminata, grazie GIRO, è davvero un #amoreinfinito!
Andrea Giorgini
ORDINE D’ARRIVO
1 Sam Bennett (Irl) Bora-Hansgrohe 2:50:49
2 Elia Viviani (Ita) Quick-Step Floors
3 Jean-Pierre Drucker (Lux) BMC Racing Team
4 Baptiste Planckaert (Bel) Katusha-Alpecin
5 Manuel Belletti (Ita) Androni Giocattoli-Sidermec
6 Sacha Modolo (Ita) EF Education First-Drapac p/b Cannondale
7 Niccolo Bonifazio (Ita) Bahrain-Merida
8 Clement Venturini (Fra) AG2R La Mondiale
9 Paolo Simion (Ita) Bardiani CSF
10 Fabio Sabatini (Ita) Quick-Step Floors
11 Jan Polanc (Slo) UAE Team Emirates
12 Enrico Battaglin (Ita) LottoNL-Jumbo
13 Manuele Mori (Ita) UAE Team Emirates
14 Jack Haig (Aus) Mitchelton-Scott
15 Ryan Gibbons (RSA) Dimension Data
16 Sam Bewley (NZl) Mitchelton-Scott
17 Jens Debusschere (Bel) Lotto Fix All
18 Guillaume Boivin (Can) Israel Cycling Academy
19 Michael Mørkøv (Den) Quick-Step Floors
20 Christoph Pfingsten (Ger) Bora-Hansgrohe
21 Giovanni Visconti (Ita) Bahrain-Merida
22 Rémi Cavagna (Fra) Quick-Step Floors
23 Domenico Pozzovivo (Ita) Bahrain-Merida
24 Jaco Venter (RSA) Dimension Data
25 Gijs Van Hoecke (Bel) LottoNL-Jumbo
26 Jurgen Roelandts (Bel) BMC Racing Team
27 Matej Mohoric (Slo) Bahrain-Merida
28 Kristian Sbaragli (Ita) Israel Cycling Academy
29 Rohan Dennis (Aus) BMC Racing Team
30 Boy van Poppel (Ned) Trek-Segafredo
31 Liam Bertazzo (Ita) Wilier Triestina-Selle Italia
32 Tom Van Asbroeck (Bel) EF Education First-Drapac p/b Cannondale
33 Sander Armee (Bel) Lotto Fix All
34 Zdenek Stybar (Cze) Quick-Step Floors
35 Diego Ulissi (Ita) UAE Team Emirates
36 José Gonçalves (Por) Katusha-Alpecin
37 Mattia Cattaneo (Ita) Androni Giocattoli-Sidermec
38 Matteo Montaguti (Ita) AG2R La Mondiale
39 Quentin Jauregui (Fra) AG2R La Mondiale
40 Davide Villella (Ita) Astana Pro Team
41 Manuele Boaro (Ita) Bahrain-Merida
42 Natnael Berhane (Eri) Dimension Data
43 Florian Senechal (Fra) Quick-Step Floors
44 Andreas Schillinger (Ger) Bora-Hansgrohe
45 Davide Formolo (Ita) Bora-Hansgrohe
46 Cesare Benedetti (Ita) Bora-Hansgrohe
47 Felix Grossschartner (Aut) Bora-Hansgrohe
48 Marco Frapporti (Ita) Androni Giocattoli-Sidermec
49 Jacopo Mosca (Ita) Wilier Triestina-Selle Italia
50 Vegard Stake Laengen (Nor) UAE Team Emirates
51 Patrick Konrad (Aut) Bora-Hansgrohe
52 Georg Preidler (Aut) Groupama-FDJ
53 Jérémy Roy (Fra) Groupama-FDJ
54 Alexandre Geniez (Fra) AG2R La Mondiale
55 Ben Hermans (Bel) Israel Cycling Academy
56 Kilian Frankiny (Swi) BMC Racing Team
57 Frederik Frison (Bel) Lotto Fix All
58 Adam Hansen (Aus) Lotto Fix All
59 Lars Bak (Den) Lotto Fix All
60 Jos van Emden (Ned) LottoNL-Jumbo
61 Danny van Poppel (Ned) LottoNL-Jumbo
62 Tony Martin (Ger) Katusha-Alpecin
63 Ryan Mullen (Irl) Trek-Segafredo
64 Sam Oomen (Ned) Team Sunweb
65 Nathan Brown (USA) EF Education First-Drapac p/b Cannondale
66 Francesco Gavazzi (Ita) Androni Giocattoli-Sidermec
67 Davide Ballerini (Ita) Androni Giocattoli-Sidermec
68 Koen Bouwmam (Ned) LottoNL-Jumbo
69 Nico Denz (Ger) AG2R La Mondiale
70 Benjamin King (USA) Dimension Data
71 Alex Turrin (Ita) Wilier Triestina-Selle Italia
72 Andrea Vendrame (Ita) Androni Giocattoli-Sidermec
73 Ruben Plaza (Spa) Israel Cycling Academy
74 Francisco Ventoso (Spa) BMC Racing Team
75 Eros Capecchi (Ita) Quick-Step Floors
76 Zakkari Dempster (Aus) Israel Cycling Academy
77 Marco Marcato (Ita) UAE Team Emirates
78 Mads Pedersen (Den) Trek-Segafredo
79 Markel Irizar (Spa) Trek-Segafredo
80 Marco Coledan (Ita) Wilier Triestina-Selle Italia
81 Enrico Barbin (Ita) Bardiani CSF
82 Viacheslav Kuznetsov (Rus) Katusha-Alpecin
83 Christopher Juul Jensen (Den) Mitchelton-Scott
84 Maximilian Schachmann (Ger) Quick-Step Floors
85 Alessandro De Marchi (Ita) BMC Racing Team
86 Domen Novak (Slo) Bahrain-Merida
87 Eugert Zhupa (Alb) Wilier Triestina-Selle Italia
88 Giuseppe Fonzi (Ita) Wilier Triestina-Selle Italia
89 Valerio Conti (Ita) UAE Team Emirates
90 Giulio Ciccone (Ita) Bardiani CSF
91 Simone Andreetta (Ita) Bardiani CSF
92 Fausto Masnada (Ita) Androni Giocattoli-Sidermec
93 Guy Sagiv (Isr) Israel Cycling Academy
94 Krists Neilands (Lat) Israel Cycling Academy
95 Darwin Atapuma (Col) UAE Team Emirates
96 Mads Würtz Schmidt (Den) Katusha-Alpecin
97 Alex Dowsett (GBr) Katusha-Alpecin
98 Christopher Hamilton (Aus) Team Sunweb
99 Tom Dumoulin (Ned) Team Sunweb
100 Chad Haga (USA) Team Sunweb
101 Laurens ten Dam (Ned) Team Sunweb
102 Roy Curvers (Ned) Team Sunweb
103 Lennard Hofstede (Ned) Team Sunweb
104 Laurent Didier (Lux) Trek-Segafredo
105 Niklas Eg (Den) Trek-Segafredo
106 Gianluca Brambilla (Ita) Trek-Segafredo
107 Carlos Betancur (Col) Movistar Team
108 Maurits Lammertink (Ned) Katusha-Alpecin
109 Hubert Dupont (Fra) AG2R La Mondiale
110 Antonio Nibali (Ita) Bahrain-Merida
111 Victor De La Parte (Spa) Movistar Team
112 Eduardo Sepulveda (Arg) Movistar Team
113 Ruben Fernandez (Spa) Movistar Team
114 Antonio Pedrero (Spa) Movistar Team
115 Jarlinson Pantano (Col) Trek-Segafredo
116 Richard Carapaz (Ecu) Movistar Team
117 Dayer Quintana (Col) Movistar Team
118 Andrey Zeits (Kaz) Astana Pro Team
119 Luis León Sanchez (Spa) Astana Pro Team
120 Alexey Lutsenko (Kaz) Astana Pro Team
121 Maxim Belkov (Rus) Katusha-Alpecin
122 Rodolfo Torres (Col) Androni Giocattoli-Sidermec
123 Miguel Angel Lopez (Col) Astana Pro Team
124 Jacques Janse Van Rensburg (RSA) Dimension Data
125 Pello Bilbao (Spa) Astana Pro Team
126 Jan Hirt (Cze) Astana Pro Team
127 François Bidard (Fra) AG2R La Mondiale
128 Steve Morabito (Swi) Groupama-FDJ
129 Anthony Roux (Fra) Groupama-FDJ
130 Roman Kreuziger (Cze) Mitchelton-Scott
131 Sébastien Reichenbach (Swi) Groupama-FDJ
132 Simon Yates (GBr) Mitchelton-Scott
133 Mikel Nieve (Spa) Mitchelton-Scott
134 George Bennett (NZl) LottoNL-Jumbo
135 Bert-Jan Lindeman (Ned) LottoNL-Jumbo
136 Robert Gesink (Ned) LottoNL-Jumbo
137 Svein Tuft (Can) Mitchelton-Scott
138 Hugh Carthy (GBr) EF Education First-Drapac p/b Cannondale
139 Michael Woods (Can) EF Education First-Drapac p/b Cannondale
140 Mitchell Docker (Aus) EF Education First-Drapac p/b Cannondale
141 Joe Dombrowski (USA) EF Education First-Drapac p/b Cannondale
142 Christian Knees (Ger) Team Sky
143 David De La Cruz (Spa) Team Sky
144 Salvatore Puccio (Ita) Team Sky
145 Chris Froome (GBr) Team Sky
146 Wout Poels (Ned) Team Sky
147 Kenny Elissonde (Fra) Team Sky
148 Sergio Henao (Col) Team Sky
149 Esteban Chaves (Col) Mitchelton-Scott
CLASSIFICA GENERALE
1 Chris Froome (GBr) Team Sky 89:02:39
2 Tom Dumoulin (Ned) Team Sunweb 0:00:46
3 Miguel Angel Lopez (Col) Astana Pro Team 0:04:57
4 Richard Carapaz (Ecu) Movistar Team 0:05:44
5 Domenico Pozzovivo (Ita) Bahrain-Merida 0:08:03
6 Pello Bilbao (Spa) Astana Pro Team 0:11:50
7 Patrick Konrad (Aut) Bora-Hansgrohe 0:13:01
8 George Bennett (NZl) LottoNL-Jumbo 0:13:17
9 Sam Oomen (Ned) Team Sunweb 0:14:18
10 Davide Formolo (Ita) Bora-Hansgrohe 0:15:16
11 Alexandre Geniez (Fra) AG2R La Mondiale 0:17:30
12 Wout Poels (Ned) Team Sky 0:17:40
13 Sergio Henao (Col) Team Sky 0:29:41
14 José Gonçalves (Por) Katusha-Alpecin 0:34:29
15 Carlos Betancur (Col) Movistar Team 0:41:48
16 Rohan Dennis (Aus) BMC Racing Team 0:56:07
17 Mikel Nieve (Spa) Mitchelton-Scott 0:58:16
18 Gianluca Brambilla (Ita) Trek-Segafredo 1:00:30
19 Michael Woods (Can) EF Education First-Drapac p/b Cannondale 1:01:24
20 Hubert Dupont (Fra) AG2R La Mondiale 1:03:54
21 Simon Yates (GBr) Mitchelton-Scott 1:15:11
22 Sébastien Reichenbach (Swi) Groupama-FDJ 1:15:18
23 Robert Gesink (Ned) LottoNL-Jumbo 1:19:49
24 Valerio Conti (Ita) UAE Team Emirates 1:23:04
25 Luis León Sanchez (Spa) Astana Pro Team 1:23:11
26 Fausto Masnada (Ita) Androni Giocattoli-Sidermec 1:26:13
27 Felix Grossschartner (Aut) Bora-Hansgrohe 1:28:47
28 Diego Ulissi (Ita) UAE Team Emirates 1:31:28
29 Georg Preidler (Aut) Groupama-FDJ 1:33:24
30 Matej Mohoric (Slo) Bahrain-Merida 1:40:18
31 Maximilian Schachmann (Ger) Quick-Step Floors 1:41:36
32 Jan Polanc (Slo) UAE Team Emirates 1:58:09
33 Mattia Cattaneo (Ita) Androni Giocattoli-Sidermec 2:00:17
34 Enrico Battaglin (Ita) LottoNL-Jumbo 2:02:15
35 Laurens ten Dam (Ned) Team Sunweb 2:02:53
36 Jack Haig (Aus) Mitchelton-Scott 2:03:06
37 François Bidard (Fra) AG2R La Mondiale 2:06:25
38 Giovanni Visconti (Ita) Bahrain-Merida 2:07:32
39 Victor De La Parte (Spa) Movistar Team 2:08:19
40 Giulio Ciccone (Ita) Bardiani CSF 2:08:55
41 Maurits Lammertink (Ned) Katusha-Alpecin 2:10:27
42 Matteo Montaguti (Ita) AG2R La Mondiale 2:17:10
43 Kilian Frankiny (Swi) BMC Racing Team 2:20:10
44 Benjamin King (USA) Dimension Data 2:24:26
45 Ben Hermans (Bel) Israel Cycling Academy 2:25:01
46 Jan Hirt (Cze) Astana Pro Team 2:26:47
47 Ruben Plaza (Spa) Israel Cycling Academy 2:27:57
48 Quentin Jauregui (Fra) AG2R La Mondiale 2:29:16
49 Eros Capecchi (Ita) Quick-Step Floors 2:42:24
50 Koen Bouwmam (Ned) LottoNL-Jumbo 2:42:38
51 Kenny Elissonde (Fra) Team Sky 2:42:39
52 Nathan Brown (USA) EF Education First-Drapac p/b Cannondale
53 Francesco Gavazzi (Ita) Androni Giocattoli-Sidermec 2:45:41
54 Jarlinson Pantano (Col) Trek-Segafredo 2:48:11
55 Roman Kreuziger (Cze) Mitchelton-Scott 2:51:50
56 David De La Cruz (Spa) Team Sky 2:52:42
57 Sander Armee (Bel) Lotto Fix All 2:53:44
58 Christoph Pfingsten (Ger) Bora-Hansgrohe 2:56:01
59 Rodolfo Torres (Col) Androni Giocattoli-Sidermec 2:58:56
60 Adam Hansen (Aus) Lotto Fix All 3:00:57
61 Darwin Atapuma (Col) UAE Team Emirates 3:04:46
62 Nico Denz (Ger) AG2R La Mondiale 3:06:03
63 Joe Dombrowski (USA) EF Education First-Drapac p/b Cannondale 3:09:17
64 Salvatore Puccio (Ita) Team Sky 3:10:40
65 Alessandro De Marchi (Ita) BMC Racing Team 3:11:06
66 Manuele Mori (Ita) UAE Team Emirates 3:12:32
67 Andrey Zeits (Kaz) Astana Pro Team 3:13:51
68 Davide Ballerini (Ita) Androni Giocattoli-Sidermec 3:14:02
69 Marco Marcato (Ita) UAE Team Emirates 3:19:46
70 Davide Villella (Ita) Astana Pro Team 3:19:53
71 Chad Haga (USA) Team Sunweb 3:20:46
72 Esteban Chaves (Col) Mitchelton-Scott 3:21:31
73 Krists Neilands (Lat) Israel Cycling Academy 3:28:13
74 Christopher Juul Jensen (Den) Mitchelton-Scott 3:28:31
75 Manuele Boaro (Ita) Bahrain-Merida 3:30:05
76 Anthony Roux (Fra) Groupama-FDJ 3:39:48
77 Hugh Carthy (GBr) EF Education First-Drapac p/b Cannondale 3:43:25
78 Jacques Janse Van Rensburg (RSA) Dimension Data 3:43:35
79 Steve Morabito (Swi) Groupama-FDJ 3:45:10
80 Zdenek Stybar (Cze) Quick-Step Floors 3:50:40
81 Mads Würtz Schmidt (Den) Katusha-Alpecin 3:53:07
82 Dayer Quintana (Col) Movistar Team 3:54:32
83 Natnael Berhane (Eri) Dimension Data 3:54:37
84 Ryan Gibbons (RSA) Dimension Data 3:58:31
85 Ruben Fernandez (Spa) Movistar Team 3:59:36
86 Alex Turrin (Ita) Wilier Triestina-Selle Italia 4:02:56
87 Alexey Lutsenko (Kaz) Astana Pro Team 4:04:11
88 Sacha Modolo (Ita) EF Education First-Drapac p/b Cannondale 4:05:44
89 Francisco Ventoso (Spa) BMC Racing Team 4:06:01
90 Andrea Vendrame (Ita) Androni Giocattoli-Sidermec 4:06:38
91 Christian Knees (Ger) Team Sky 4:07:02
92 Antonio Pedrero (Spa) Movistar Team 4:07:15
93 Niklas Eg (Den) Trek-Segafredo 4:08:20
94 Enrico Barbin (Ita) Bardiani CSF 4:08:34
95 Jaco Venter (RSA) Dimension Data 4:10:02
96 Eduardo Sepulveda (Arg) Movistar Team 4:10:17
97 Laurent Didier (Lux) Trek-Segafredo 4:11:05
98 Jacopo Mosca (Ita) Wilier Triestina-Selle Italia 4:11:21
99 Jos van Emden (Ned) LottoNL-Jumbo 4:14:22
100 Antonio Nibali (Ita) Bahrain-Merida 4:14:30
101 Domen Novak (Slo) Bahrain-Merida 4:15:24
102 Vegard Stake Laengen (Nor) UAE Team Emirates 4:17:23
103 Christopher Hamilton (Aus) Team Sunweb 4:19:34
104 Clement Venturini (Fra) AG2R La Mondiale 4:20:56
105 Viacheslav Kuznetsov (Rus) Katusha-Alpecin 4:21:56
106 Lars Bak (Den) Lotto Fix All 4:22:00
107 Michael Mørkøv (Den) Quick-Step Floors 4:22:56
108 Cesare Benedetti (Ita) Bora-Hansgrohe 4:23:41
109 Jérémy Roy (Fra) Groupama-FDJ 4:24:39
110 Tony Martin (Ger) Katusha-Alpecin 4:27:59
111 Kristian Sbaragli (Ita) Israel Cycling Academy 4:28:29
112 Sam Bennett (Irl) Bora-Hansgrohe 4:32:23
113 Niccolo Bonifazio (Ita) Bahrain-Merida 4:34:24
114 Bert-Jan Lindeman (Ned) LottoNL-Jumbo 4:36:23
115 Rémi Cavagna (Fra) Quick-Step Floors 4:36:25
116 Baptiste Planckaert (Bel) Katusha-Alpecin 4:39:44
117 Guillaume Boivin (Can) Israel Cycling Academy 4:40:13
118 Jean-Pierre Drucker (Lux) BMC Racing Team 4:40:19
119 Marco Frapporti (Ita) Androni Giocattoli-Sidermec 4:41:35
120 Alex Dowsett (GBr) Katusha-Alpecin 4:41:53
121 Danny van Poppel (Ned) LottoNL-Jumbo 4:43:41
122 Gijs Van Hoecke (Bel) LottoNL-Jumbo 4:44:25
123 Manuel Belletti (Ita) Androni Giocattoli-Sidermec 4:45:51
124 Jurgen Roelandts (Bel) BMC Racing Team 4:45:53
125 Simone Andreetta (Ita) Bardiani CSF 4:46:51
126 Zakkari Dempster (Aus) Israel Cycling Academy 4:49:40
127 Maxim Belkov (Rus) Katusha-Alpecin 4:51:09
128 Roy Curvers (Ned) Team Sunweb 4:55:00
129 Fabio Sabatini (Ita) Quick-Step Floors 4:55:09
130 Sam Bewley (NZl) Mitchelton-Scott 4:55:48
131 Mitchell Docker (Aus) EF Education First-Drapac p/b Cannondale 4:56:30
132 Elia Viviani (Ita) Quick-Step Floors 4:57:04
133 Tom Van Asbroeck (Bel) EF Education First-Drapac p/b Cannondale 4:57:56
134 Markel Irizar (Spa) Trek-Segafredo 4:59:12
135 Florian Senechal (Fra) Quick-Step Floors 4:59:31
136 Jens Debusschere (Bel) Lotto Fix All 5:03:59
137 Boy van Poppel (Ned) Trek-Segafredo 5:05:39
138 Ryan Mullen (Irl) Trek-Segafredo 5:08:12
139 Andreas Schillinger (Ger) Bora-Hansgrohe 5:08:33
140 Mads Pedersen (Den) Trek-Segafredo 5:09:34
141 Guy Sagiv (Isr) Israel Cycling Academy 5:15:42
142 Frederik Frison (Bel) Lotto Fix All 5:15:59
143 Liam Bertazzo (Ita) Wilier Triestina-Selle Italia 5:18:15
144 Lennard Hofstede (Ned) Team Sunweb 5:18:53
145 Paolo Simion (Ita) Bardiani CSF 5:25:31
146 Marco Coledan (Ita) Wilier Triestina-Selle Italia 5:32:07
147 Svein Tuft (Can) Mitchelton-Scott 5:32:52
148 Eugert Zhupa (Alb) Wilier Triestina-Selle Italia 5:34:14
149 Giuseppe Fonzi (Ita) Wilier Triestina-Selle Italia 5:48:37

È firmata da Sam Bennett la volata nello scenario più bello del mondo (Getty Images)
ROMA: NON CHIAMATELA PASSERELLA
Potrebbe non trattarsi della tradizionale passerella di fine corsa. Le insidie delle strade romane, sampietrini in primis, avranno il potenziale per rendere meno scontato del solito l’ultimo giorno di gara e anche gli uomini di classifica dovranno tenere gli occhi bene aperti… e non certo per ammirare i monumenti della capitale.
Un circuito cittadino da ripetere più e più volte è il classico “format” delle passerelle di fine giro, ma stavolta non ci sarà il solito clima da ultimo giorno di scuola spensierato. Roma è Roma e il fatto di correre tra i monumenti della “Città Eterna” darà quel “quid” in più al gruppo che si lancerà lungo le strade della capitale certamente con più ardore. Ed anche il percorso ci metterà del suo perché ci sarà un’insidia che l’altimetria non può evidenziare, la presenza dei “sampietrini”, i cubetti di porfido che pavimentano molte strade di Roma e che hanno questo nome in ricordo degli operai che, all’epoca dello Stato Pontificio, erano preposti alla loro manutenzione e che erano stipendiati dalla “Fabbrica della Basilica di San Pietro”. Non è certo il pavè della Roubaix, ma si tratta comunque un fondo stradale meritevole di particolare attenzione da parte del gruppo per la sua scivolosità – soprattutto in caso di fondo stradale bagnato dalla pioggia o in conseguenza della caduta di qualche borraccia – e per le vibrazioni che inevitabilmente saranno innescate dagli spazi tra un blocchetto e l’altro. Ne sa qualcosa il russo Denis Menchov che, nell’affrontare un tratto di sampietrini nel corso della crono conclusiva del Giro d’Italia 2009, scivolò inattesamente a terra percorrendo l’ultimo chilometro, ruzzolone che non gli impedì di imporsi nel “Giro del Centenario”, riuscendo anche a guadagnare una ventina di secondi sul corridore che lo seguiva in classifica, l’abruzzese Danilo Di Luca che poi sarà estromesso dall’albo d’oro di quell’edizione per la positività al CERA. Poiché nel corso di ciascun giro – lungo 11,5 Km cadauno – si dovranno percorrere 4,8 Km sul porfido e sono previste 10 tornate, alla fine di quest’ultima frazione i corridori avranno incamerato quasi una cinquantina di chilometri di pavè, all’incirca la stessa razione di pietre che caratterizza la Roubaix; dunque, la tappa capitolina potrebbe rivelarsi molto più dura del previsto, con cadute e frazionamenti nel gruppo che potrebbero anche avere un certo peso. Se la situazione di classifica fosse decisamente “solida” molto probabilmente scatterà nel gruppo un certo senso di “fair play”, con i corridori di testa che rallenteranno per attendere chi sarà rimasto attardato; ma se ci fossero uomini che da quelle particolari situazioni di corsa potrebbero trarne vantaggio – come il poter entrare nella top ten della corsa (o nella top five, ricordate quel che fece Vinokurov a Parigi nel 2005?) o, addirittura, fare le scarpe a una maglia rosa che abbia un vantaggio risicato – allora la tappa cambierà completamente registro e diventerebbe anche determinante. In caso di corsa particolarmente “accesa” nelle operazioni di recupero potrebbe non aiutare molto nemmeno il disegno altimetrico perché il tracciato prevede una salita nelle fasi iniziali del circuito e sicuramente lì vedremo il gruppo messo in fila indiana, in particolar modo nei tratti più stretti del percorso.
L’ultimo raduno di partenza avrà luogo nella cornice delle Terme di Caracalla, dagli anni ’30 del secolo scorso tornate a “vivere” come luogo di concerti, dalle quali il gruppo si metterà in marcia per percorrere fuori gara il tratto finale del circuito, sino al “chilometro 0” che sarà fissato presso la futura linea d’arrivo, al termine del rettilineo di Via dei Fori Imperiali, la centralissima arteria che fu realizzata in epoca fascista su progetto dell’ingegner Barnaba Gozzi per collegare in linea retta il Colosseo con Piazza Venezia, opera che fu compiuta demolendo il cosiddetto “quartiere Alessandrino”, realizzato alla fine del XVI secolo su iniziativa del cardinale Michele Bonelli nelle adiacenze dei Fori Imperiali. Percorsi i primi 300 metri già sul lastricato si giungerà in Piazza Venezia dove, svoltando a destra, si andrà a imboccare il tratto in salita, diviso in due settori distinti da una breve e ripida discesa. La prima porzione d’ascesa è la più consistente, misura 1,2 Km e sale al 3,8% (primi 400 metri al 7,2%), da percorrere in compagnia dei sampietrini sino a 400 metri dalla scollinamento. Di fatto si tratta dell’ascesa al colle del Quirinale, sul quale il gruppo giungerà dopo esser transitato da Largo Magnanapoli, piazza del rione Monti sulla quale incombe la medioevale Torre delle Milizie mentre a due passi si apre il sagrato della barocca chiesa dei Santi Domenico e Sisto. Allo scoccare del primo chilometro ci sarà il passaggio di fronte al Palazzo del Quirinale, “nato” nel 1583 come residenza estiva dei papi in un’area considerata più salubre rispetto a quella del Colle Vaticano, divenuto dopo l’Unità d’Italia prima residenza ufficiale della famiglia Savoia e poi del Presidente della Repubblica. Si ritroverà l’asfalto nei 400 metri conclusivi di questa prima parte della salita che, costeggiato il fabbricato della “Manica Lunga”, avrà termineall’altezza dell’incrocio delle “Quattro Fontane”, così chiamato per le quattro fontane che ne adornano gli angoli, opera dall’architetto ticinese Francesco Borromini. Qui si svolterà a sinistra per imboccare uno dei tratti più infidi del circuito, la breve discesa in porfido che spezza in due la salita iniziale e sulla quale si affaccia di sbieco l’imponente Palazzo Barberini, che appartenne ad una delle più influente famiglie dell’aristocrazia romana e che oggi accoglie una delle due sedi della Galleria Nazionale d’Arte Antica. Al termine della discesa sotto le ruote s’incontrerà uno “sputo” d’asfalto al momento del passaggio da Piazza Barberini, al cui centro troneggia la berniniana Fontana del Tritone, subito dopo il quale riprenderanno pietre e salita nei 500 metri al 2,4% che condurranno a uno dei luoghi turisticamente più celebri della capitale, la chiesa della Santissima Trinità dei Monti, punto più elevato della scenografica scalinata che sale dalla sottostante Piazza di Spagna. Sfiorata Villa Medici, sede dal 1803 dell’Accademia di Francia, si pedalerà per circa 800 metri sull’asfalto nell’affrontare la breve discesa che, disegnata nelle pendici del Pincio – colle belvedere dal quale ammire il panorama su Roma sorseggiando un aperitivo o un caffè nella neoclassica Casina Valadier – plana con un paio di tornanti su Piazza del Popolo, dove si ritroverà il lastricato nei successivi 400 metri, di fatto costituiti dal periplo di uno dei più celebri spazi aperti di Roma, sul quale si affacciano la basilica di Santa Maria del Popolo e le due chiese “gemelle” di Santa Maria dei Miracoli e di Santa Maria in Montesanto, quest’ultima nota con il soprannome di “Chiesa degli artisti”. Transitando tra questi due luoghi di culto si andrà a imboccare il più lungo rettifilo previsto dal tracciato, coincidente con l’intera Via del Corso. Lunga 1500 metri e totalmente da percorrere su asfalto, è l’ultimo tratto della storica strada consolare Flaminia e deriva il nome dalle corse dei “bàrberi”, cavalli originari dell’Africa settentrionale, che un tempo si tenevano in occasione del carnevale. Vi si affacciano palazzi della nobiltà romana (come il Doria-Pamphili, sede dell’omonima galleria, una delle principali collezioni d’arte private), chiese come la Basilica dei Santi Ambrogio e Carlo al Corso (è la chiesa “nazionale” dei lombardi che risiedono nella capitale), rinomati alberghi e luoghi del potere come Palazzo Chigi, costruito nel 1582 e dal 1961 sede del Governo, fino a quella data ospitato nel Palazzo del Viminale. All’uscita dal “Corso” il gruppo si ritroverà nuovamente in Piazza Venezia, stavolta pedalando sul lato dell’omonimo palazzo – con il celebre balcone di mussoliniana memoria – mentre di fronte si avrà l’imponenza del Vittoriano, il monumento a re Vittorio Emanuele II per realizzare il quale si racconta che l’architetto marchigiano Giuseppe Sacconi si sia ispirato alle scenografie naturali delle Dolomiti. Qui avrà inizio il più lungo tra i sette settori di porfido che s’incontreranno in ciascun giro, 1800 metri all’inizio dei quali i “girini” sfrecceranno tra il colle del Campidoglio e il quartiere del Ghetto, dov’è possibile deliziare il palato con alcune prelibatezze della cucina “giudaico-romanesca” come gli spettacolari carciofi alla giudía. È l’occasione per unire il piacere della tavola alla vista di alcuni tra i monumenti secondari della capitale come il Portico d’Ottavia, il Foro Piscario e il Teatro di Marcello. Si lambirà quindi il corso del Tevere dalle parti del Tempio di Vesta e della fotografatissima Bocca della Verità (è il chiusino d’un antico tombino, esposto nell’atrio della Basilica di Santa Maria in Cosmedin), dove si svolterà in direzione di Piazza di Porta Capena, giungendovi dopo aver costeggiato la cavea del Circo Massimo sul lato del Palatino. Giunti nella piazza dove un tempo troneggiava la Stele di Axum, rinvenuta semi-interrata da soldati italiani nel 1935 durante la guerra d’Etiopia e restituita nel 2005 allo stato africano, inizierà una sorta di “circuito nel circuito”, un anello interamente su asfalto lungo poco meno di 3 Km che si snoderà attorno alle Terme di Caracalla e che ricalca una piccola parte del tracciato del Gran Premio della Liberazione, una delle più prestigiose corse del calendario U23, che si tiene annualmente il 25 aprile e nel cui albo d’oro risalta la vittoria di Gianni Bugno nel 1985, ottenuta pochi mesi prima del suo passaggio al professionismo, mentre l’edizione 2018 è stata conquistata dal 22enne veronese Alessandro Fedeli. Sfiorate la villa dove abitò Alberto Sordi, prossimamente trasformata in un museo dedicato all’indimenticato attore romano, e la chiesa dei Santi Nereo e Achilleo, si farà ritorno in Piazza di Porta Capena all’imbocco della penultima razione di pavè, poco meno di 300 metri lungo Via di San Gregorio, strada che punta dritta come un fuso verso l’Arco di Costantino costeggiando il Celio, uno dei sette colli “canonici” sui quali fu fondata la città di Roma e sul quale si trovano, tra i monumenti più prossimi al tracciato della tappa, la chiesa di San Gregorio Magno al Celio e l’adiacente complesso di oratori. Un altro arco i corridori lo incontreranno proprio accanto al Colosseo, ma non si tratterà di un’opera d’arte, essendo quello metallico dell’organizzazione, emblema della “flamme rouge” un tempo accesa per avvisare i corridori del sopraggiungere dell’ultimo chilometro e che anticiperà il rientro del gruppo sul lastricato dei Fori Imperiali, per uno dei rettilinei d’arrivo più spettacolari della storia del ciclismo. Alto che Campi Elisi!!!
Mauro Facoltosi
RINGRAZIAMENTI
Segnaliamo che le citazioni cinematografiche (nel testo e nella fotogallery) sono frutto della collaborazione con il sito www.davinotti.com, che ringraziamo per la disponibilità.
FOTOGALLERY

La chiesa dei Santi Domenico e Sisto era la chiesa della “Prima comunione” della figlia di Aldo Fabrizi nell’omonimo film di Alessandro Blasetti (www.davinotti.com)

Non c’è solo il Quirinale: nell’omonima piazza si affaccia l’imponente Palazzo della Consulta, che nel 1952 il regista Mario Camerini trasformò nel Palazzo Ducale di Parma in una scena di “Moglie per una notte” (www.davinotti.com)

Palazzo Barberini diventa la residenza d’un ministro nel film “San Michele aveva un gallo”, firmato dai fratelli Paolo e Vittorio Taviani (www.davinotti.com)

La chiesa della Trinità dei Monti e la sua scalinata immortalate nel film “La ragazza che sapeva troppo” di Mario Bava (www.davinotti.com)

La Casina Valadier al Pincio teatro delle nozze sfumate di Renato Pozzetto in “Mia moglie è una strega” (www.davinotti.com)

La facciata interna di Villa Medici sullo sfondo di una scena de “Il conte Tacchia” (www.davinotti.com)

La basilica di Santa Maria del Popolo come la vede Tom Hanks in “Angeli e Demoni”…. cioè ribaltata rispetto a come la si vedrebbe normalmente (www.davinotti.com)

Monica Vitti pedinata da un’investigatore privato in “Io so che tu sai che io so”, film diretto e interpretato da Alberto Sordi (www.davinotti.com)

L’improbabile presidente della Repubblica interpretato da Claudio Bisio percorre trionfalmente Via del Corso in Benvenuto Presidente! (www.davinotti.com)

Il cortile del Palazzo dei Conservatori, sul Campidoglio, spacciato per residenza papale ne In nome del popolo sovrano (1990) (www.davinotti.com)

Una scena dell’indimenticato “Un americano a Roma”, il film della celebre battuta di Sordi “Maccarone, m'hai provocato e io ti distruggo adesso, maccarone! Io me te magno...!”, è girata nel quartiere del Ghetto, presso il Portico d’Ottavia (www.davinotti.com)

Audrey Hepburn e Gregory Peck al cospetto della Bocca della Verità nel celebre “Vacanze romane” (www.davinotti.com)

Il campanile di Santa Maria in Cosmedin fa da sfondo ad una scena dello spassoso “Bianco rosso e Verdone” (www.davinotti.com)

Nino Manfredi ai piedi dell’Obelisco di Axum in “Straziami, ma di baci saziami” (www.davinotti.com)

Federico Fellini ricostruisce un locale notturno della “Dolce vita” negli ambienti delle Terme di Caracalla, dove Marcello Mastroianni e Anita Ekberg ballano sulle note di Adriano Celentano (www.davinotti.com)

Da un celebre registra ad un altro: Vittorio De Sica gira all’esterno della chiesa dei Santi Nereo e Achilleo una scena de “Ladri di biciclette” (www.davinotti.com)

Nella chiesa di San Gregorio Magno al Celio Fantozzi partecipa al funerale della madre del mega direttore naturale Conte Lamberti “immaturamente scomparsa all’età di 126 anni!!!” (www.davinotti.com)

L’Arco di Costantino crolla (per finta) in “Che gioia vivere”, film del 1961 del regista francese René Clément (www.davinotti.com)

“Totò cerca casa!” nientemento che all’interno del Colosseo (www.davinotti.com)

Via dei Fori Imperiali e, in trasparenza, l’altimetria della ventunesima tappa del Giro 2018 (Google Street View)
TORMENTA DI NIEVE A CERVINIA. FROOME IPOTECA LA MAGLIA ROSA
A Susa è Mikel Nieve a imporsi al termine di una lunga cavalcata durata oltre 30 km. Lo spagnolo, in fuga insieme ad altri 26, parte nella seconda parte dell’ascesa verso il Col de Saint Pantaleon e rende così meno amaro il tracollo di ieri del compagno di squadra ed ex maglia rosa Simon Yates. Oggi, invece, clamorosa cotta di Thibaut Pinot che vede sfumare il terzo posto nella generale a favore di Miguel Ángel López . Chris Froome ipoteca così la sua prima maglia rosa con Tom Dumoulin secondo. Appuntamento domani per la passerella finale di Roma
Dopo la tappa di ieri, entrata di diritto nella storia del ciclismo per l’impresa di Chris Froome (Sky) che vince e indossa la maglia rosa dopo esser partito sul Colle delle Finestre ed aver percorso 80 km in fuga solitaria, oggi si riparte da Susa per una tappa ancora molto dura, con arrivo a Cervinia dopo 214 Km che presentano nella seconda parte del percorso tre GPM di prima categoria: il Col Tsecore, il Col de Saint Pantaleon e l’ascesa finale verso Cervinia. Dopo la partenza dalla località piemontese erano molti i tentativi di fuga. Alla fine riusciva a staccarsi un drappello abbastanza numeroso di 27 ciclisti, tra i quali si segnalavano Mikel Nieve e Roman Kreuziger della Mitchelton Scott che, dopo la débâcle dell’ex maglia rosa Simon Yates, cercavano di rinverdire i fasti della squadra australiana. Tra i fuggitivi era presente anche Elia Viviani (Quick Step), il quale si aggiudicava il primo traguardo volante di Samone, Le cose iniziavano a farsi serie all’inizio della scalata verso il Col Tsecore, quando Kreuziger faceva un pressing tale da far staccare molti dei fuggitivi. Infatti, davanti restavano in nove, tra i quali il citato Nieve, Michael Woods (EF Educational Drapac), Gianluca Brambilla (Trek Segafredo), Felix Grossschartner (Bora Hansgrohe), Valerio Conti (UAE Team Emirates), Robert Gesink (Team LottoNL-Jumbo), Giovanni Visconti e Matej Mohoric (Bahrain Merida) e Giulio Ciccone (Bardiani CSF), che transitava in prima posizione sul GPM del Col Tsecore. A questo punto la fuga aveva un vantaggio vicino ai 6 minuti sul gruppo, nel quale era il Team Astana a fare l’andatura. L’ascesa sul successivo Col de Saint Pantaleon era fatale per Thibaut Pinot (Groupama FDJ), che si staccava improvvisamente dal gruppo maglia rosa, a testimonianza del fatto che il Giro 2018 è stato colmo di sorprese, dopo le crisi di Simon Yates, la mezza crisi di Domenico Pozzovivo (Bahrain Merida) e il ritiro di Fabio Aru (UAE Team Emirates). Intanto il gruppo di testa si riduceva ancora ed era Nieve a scattare e fare il vuoto quando mancava 31 km al termine. Lo spagnolo scollinava per primo sul Col de Saint Pantaleon con un vantaggio di 30 secondi su Grossschartner e di circa un minuto e mezzo su Ciccone, Gesink e Brambilla. Il gruppo maglia rosa scollinava a oltre 8 minuti da Nieve. Ad Astana e Sky, sulla salita verso Cervinia si sostituivano in testa gli uomini del Team Movistar. Il forcing della squadra spagnola, a meno di 10 km dal traguardo, anticipava così l’ultima battaglia del Giro 2018, quella per la maglia bianca tra Richard Carapaz (Movistar) e Miguel Ángel López (Team Astana). L’ultimo ciclista a tirare per Carapaz era Carlos Betancur, ma il primo a scattare era Tom Dumoulin (Team Sunweb), a cui si francobollava Froome. Erano ripetuti i tentativi d’allungo dell’olandese ma Froome non lo mollava di un metro. Ai meno 5 dall’arrivo, con Nieve ormai lanciato verso la vittoria di tappa, Froome, Carapaz, López e Pozzovivo si avvantaggiavano su Dumoulin, il quale però riusciva a raggiungere i cinque davanti a lui (nel gruppetto maglia rosa era presente anche Davide Formolo del Team Bora Hansgrohe). Nieve nel giorno del suo 34° compleanno vinceva meritatamente la terza tappa in carriera del Giro d’Italia, dopo quelle conseguite alle Torri del Vajolet nel 2011 e a Cividale del Friuli nel 2016. In seconda posizione a 2 minuti e 17 secondi si piazzava Gesink mentre chiudeva il podio parziale Grossschartner con 2 minuti e 42 secondi di ritardo da Nieve. Dopo poco più di 6 minuti il gruppetto maglia rosa veniva regolatoda Wouter Poels (Sky) proprio su Froome. La classifica generale, ormai finale, vede il campione britannico condurre con 46 secondi di vantaggio su Dumoulin e 4 minuti e 56 secondi su López, che conquista così il terzo posto in seguito al crollo di Pinot. Domani è in programma l’ultima tappa del Giro 2018, la passerella di Roma. Il circuito lujngo le strade della capitale vedrà protagonisti quasi sicuramente i velocisti e Chris Froome dovrà semplicemente chiudere nel gruppo dei migliori per vincere il suo primo Giro d’Italia.
Giuseppe Scarfone
ORDINE D’ARRIVO
1 Mikel Nieve (Spa) Mitchelton-Scott 5:43:48
2 Robert Gesink (Ned) LottoNL-Jumbo 0:02:17
3 Felix Grossschartner (Aut) Bora-Hansgrohe 0:02:42
4 Giulio Ciccone (Ita) Bardiani CSF 0:03:45
5 Gianluca Brambilla (Ita) Trek-Segafredo 0:05:23
6 Wout Poels (Ned) Team Sky 0:06:03
7 Chris Froome (GBr) Team Sky
8 Davide Formolo (Ita) Bora-Hansgrohe
9 Domenico Pozzovivo (Ita) Bahrain-Merida
10 Richard Carapaz (Ecu) Movistar Team
11 Sam Oomen (Ned) Team Sunweb
12 Miguel Angel Lopez (Col) Astana Pro Team
13 Tom Dumoulin (Ned) Team Sunweb 0:06:09
14 George Bennett (NZl) LottoNL-Jumbo 0:06:45
15 Patrick Konrad (Aut) Bora-Hansgrohe
16 Pello Bilbao (Spa) Astana Pro Team
17 Alexandre Geniez (Fra) AG2R La Mondiale 0:07:04
18 Carlos Alberto Betancur Gomez
19 Hubert Dupont (Fra) AG2R La Mondiale 0:08:54
20 Sergio Henao (Col) Team Sky 0:09:42
21 Jan Polanc (Slo) UAE Team Emirates 0:10:09
22 Michael Woods (Can) EF Education First-Drapac p/b Cannondale
23 Kilian Frankiny (Swi) BMC Racing Team 0:10:53
24 Koen Bouwman (Ned) LottoNL-Jumbo 0:11:54
25 Sander Armee (Bel) Lotto Fix All
26 Fausto Masnada (Ita) Androni Giocattoli-Sidermec 0:11:56
27 José Gonçalves (Por) Katusha-Alpecin 0:12:16
28 Ruben Plaza (Spa) Israel Cycling Academy
29 Victor De La Parte (Spa) Movistar Team 0:14:56
30 Valerio Conti (Ita) UAE Team Emirates 0:15:03
31 Matej Mohoric (Slo) Bahrain-Merida
32 Mattia Cattaneo (Ita) Androni Giocattoli-Sidermec 0:16:08
33 Enrico Battaglin (Ita) LottoNL-Jumbo 0:16:52
34 François Bidard (Fra) AG2R La Mondiale
35 Luis León Sanchez (Spa) Astana Pro Team
36 Laurens ten Dam (Ned) Team Sunweb 0:17:39
37 Giovanni Visconti (Ita) Bahrain-Merida 0:18:40
38 Maurits Lammertink (Ned) Katusha-Alpecin 0:21:38
39 Krists Neilands (Lat) Israel Cycling Academy 0:22:58
40 Kenny Elissonde (Fra) Team Sky 0:24:04
41 Salvatore Puccio (Ita) Team Sky 0:24:57
42 David De La Cruz (Spa) Team Sky
43 Ruben Fernandez (Spa) Movistar Team
44 Diego Ulissi (Ita) UAE Team Emirates 0:25:11
45 Manuele Mori (Ita) UAE Team Emirates
46 Alex Turrin (Ita) Wilier Triestina-Selle Italia
47 Christopher Juul Jensen (Den) Mitchelton-Scott
48 Domen Novak (Slo) Bahrain-Merida 0:25:44
49 Alexey Lutsenko (Kaz) Astana Pro Team 0:26:15
50 Christian Knees (Ger) Team Sky 0:27:15
51 Francesco Gavazzi (Ita) Androni Giocattoli-Sidermec 0:34:59
52 Davide Ballerini (Ita) Androni Giocattoli-Sidermec
53 Davide Villella (Ita) Astana Pro Team
54 Benjamin King (USA) Dimension Data
55 Jack Haig (Aus) Mitchelton-Scott
56 Adam Hansen (Aus) Lotto Fix All
57 Mads Pedersen (Den) Trek-Segafredo
58 Christopher Hamilton (Aus) Team Sunweb
59 Jacopo Mosca (Ita) Wilier Triestina-Selle Italia
60 Enrico Barbin (Ita) Bardiani CSF
61 Rodolfo Torres (Col) Androni Giocattoli-Sidermec
62 Jacques Janse Van Rensburg (RSA) Dimension Data
63 Jarlinson Pantano (Col) Trek-Segafredo
64 Nathan Brown (USA) EF Education First-Drapac p/b Cannondale 0:36:24
65 Vegard Stake Laengen (Nor) UAE Team Emirates 0:42:18
66 Darwin Atapuma (Col) UAE Team Emirates
67 Tony Martin (Ger) Katusha-Alpecin
68 Ryan Mullen (Irl) Trek-Segafredo 0:45:32
69 Nico Denz (Ger) AG2R La Mondiale
70 Christoph Pfingsten (Ger) Bora-Hansgrohe
71 Ben Hermans (Bel) Israel Cycling Academy
72 Francisco Ventoso (Spa) BMC Racing Team
73 Andrey Zeits (Kaz) Astana Pro Team
74 Cesare Benedetti (Ita) Bora-Hansgrohe
75 Mads Würtz Schmidt (Den) Katusha-Alpecin
76 Guillaume Boivin (Can) Israel Cycling Academy
77 Roy Curvers (Ned) Team Sunweb
78 Lars Ytting Bak (Den) Lotto Fix All
79 Bert-Jan Lindeman (Ned) LottoNL-Jumbo
80 Jos van Emden (Ned) LottoNL-Jumbo
81 Michael Mørkøv (Den) Quick-Step Floors
82 Niklas Eg (Den) Trek-Segafredo
83 Manuel Belletti (Ita) Androni Giocattoli-Sidermec
84 Rohan Dennis (Aus) BMC Racing Team
85 Eugert Zhupa (Alb) Wilier Triestina-Selle Italia
86 Matthieu Ladagnous (Fra) Groupama-FDJ
87 Danny van Poppel (Ned) LottoNL-Jumbo
88 Thibaut Pinot (Fra) Groupama-FDJ
89 Ryan Gibbons (RSA) Dimension Data
90 Jean-Pierre Drucker (Lux) BMC Racing Team
91 Anthony Roux (Fra) Groupama-FDJ
92 Baptiste Planckaert (Bel) Katusha-Alpecin
93 Laurent Didier (Lux) Trek-Segafredo
94 Chad Haga (USA) Team Sunweb
95 Jérémy Roy (Fra) Groupama-FDJ
96 Clement Venturini (Fra) AG2R La Mondiale
97 Guy Sagiv (Isr) Israel Cycling Academy
98 Alex Dowsett (GBr) Katusha-Alpecin
99 Steve Morabito (Swi) Groupama-FDJ
100 Jurgen Roelandts (Bel) BMC Racing Team
101 Dayer Uberney Quintana Rojas
102 Eros Capecchi (Ita) Quick-Step Floors
103 Marco Marcato (Ita) UAE Team Emirates
104 Markel Irizar (Spa) Trek-Segafredo
105 Rémi Cavagna (Fra) Quick-Step Floors
106 Gijs Van Hoecke (Bel) LottoNL-Jumbo
107 Eduardo Sepulveda (Arg) Movistar Team
108 Manuele Boaro (Ita) Bahrain-Merida
109 Kristian Sbaragli (Ita) Israel Cycling Academy
110 Natnael Berhane (Eri) Dimension Data
111 Georg Preidler (Aut) Groupama-FDJ
112 Roman Kreuziger (Cze) Mitchelton-Scott
113 Jens Debusschere (Bel) Lotto Fix All
114 Quentin Jauregui (Fra) AG2R La Mondiale
115 Jacobus Venter (RSA) Dimension Data
116 Zdenek Stybar (Cze) Quick-Step Floors
117 Zakkari Dempster (Aus) Israel Cycling Academy
118 Marco Frapporti (Ita) Androni Giocattoli-Sidermec
119 Andrea Vendrame (Ita) Androni Giocattoli-Sidermec
120 Sébastien Reichenbach (Swi) Groupama-FDJ
121 Boy van Poppel (Ned) Trek-Segafredo
122 Hugh Carthy (GBr) EF Education First-Drapac p/b Cannondale
123 Frederik Frison (Bel) Lotto Fix All
124 Joe Dombrowski (USA) EF Education First-Drapac p/b Cannondale
125 Fabio Sabatini (Ita) Quick-Step Floors
126 Elia Viviani (Ita) Quick-Step Floors
127 Antonio Nibali (Ita) Bahrain-Merida
128 Maxim Belkov (Rus) Katusha-Alpecin
129 Florian Senechal (Fra) Quick-Step Floors
130 Jan Hirt (Cze) Astana Pro Team
131 Marco Coledan (Ita) Wilier Triestina-Selle Italia
132 Maximilian Schachmann (Ger) Quick-Step Floors
133 Vyacheslav Kuznetsov (Rus) Katusha-Alpecin
134 Lennard Hofstede (Ned) Team Sunweb
135 Andreas Schillinger (Ger) Bora-Hansgrohe
136 Antonio Pedrero (Spa) Movistar Team
137 Liam Bertazzo (Ita) Wilier Triestina-Selle Italia
138 Matteo Montaguti (Ita) AG2R La Mondiale
139 Alessandro De Marchi (Ita) BMC Racing Team
140 Tom Van Asbroeck (Bel) EF Education First-Drapac p/b Cannondale
141 Svein Tuft (Can) Mitchelton-Scott
142 Esteban Chaves (Col) Mitchelton-Scott
143 Sam Bewley (NZl) Mitchelton-Scott
144 Simon Yates (GBr) Mitchelton-Scott
145 Simone Andreetta (Ita) Bardiani CSF
146 Mitchell Docker (Aus) EF Education First-Drapac p/b Cannondale
147 Sacha Modolo (Ita) EF Education First-Drapac p/b Cannondale 0:45:53
148 Giuseppe Fonzi (Ita) Wilier Triestina-Selle Italia 0:46:41
149 Niccolo Bonifazio (Ita) Bahrain-Merida 0:46:44
150 Paolo Simion (Ita) Bardiani CSF 0:46:53
151 Sam Bennett (Irl) Bora-Hansgrohe 0:47:20
CLASSIFICA GENERALE
1 Chris Froome (GBr) Team Sky 86:11:50
2 Tom Dumoulin (Ned) Team Sunweb 0:00:46
3 Miguel Angel Lopez (Col) Astana Pro Team 0:04:57
4 Richard Carapaz (Ecu) Movistar Team 0:05:44
5 Domenico Pozzovivo (Ita) Bahrain-Merida 0:08:03
6 Pello Bilbao (Spa) Astana Pro Team 0:11:50
7 Patrick Konrad (Aut) Bora-Hansgrohe 0:13:01
8 George Bennett (NZl) LottoNL-Jumbo 0:13:17
9 Sam Oomen (Ned) Team Sunweb 0:14:18
10 Davide Formolo (Ita) Bora-Hansgrohe 0:15:16
11 Alexandre Geniez (Fra) AG2R La Mondiale 0:17:30
12 Wout Poels (Ned) Team Sky 0:17:40
13 Sergio Henao (Col) Team Sky 0:29:41
14 José Gonçalves (Por) Katusha-Alpecin 0:34:29
15 Carlos Alberto Betancur Gomez 0:41:48
16 Thibaut Pinot (Fra) Groupama-FDJ 0:43:46
17 Rohan Dennis (Aus) BMC Racing Team 0:56:07
18 Mikel Nieve (Spa) Mitchelton-Scott 0:58:16
19 Gianluca Brambilla (Ita) Trek-Segafredo 1:00:30
20 Michael Woods (Can) EF Education First-Drapac p/b Cannondale 1:01:24
21 Hubert Dupont (Fra) AG2R La Mondiale 1:03:54
22 Simon Yates (GBr) Mitchelton-Scott 1:15:11
23 Sébastien Reichenbach (Swi) Groupama-FDJ 1:15:18
24 Robert Gesink (Ned) LottoNL-Jumbo 1:19:49
25 Valerio Conti (Ita) UAE Team Emirates 1:23:04
26 Luis León Sanchez (Spa) Astana Pro Team 1:23:11
27 Fausto Masnada (Ita) Androni Giocattoli-Sidermec 1:26:13
28 Felix Grossschartner (Aut) Bora-Hansgrohe 1:28:47
29 Diego Ulissi (Ita) UAE Team Emirates 1:31:28
30 Georg Preidler (Aut) Groupama-FDJ 1:33:24
31 Matej Mohoric (Slo) Bahrain-Merida 1:40:18
32 Maximilian Schachmann (Ger) Quick-Step Floors 1:41:36
33 Jan Polanc (Slo) UAE Team Emirates 1:58:09
34 Mattia Cattaneo (Ita) Androni Giocattoli-Sidermec 2:00:17
35 Enrico Battaglin (Ita) LottoNL-Jumbo 2:02:15
36 Laurens ten Dam (Ned) Team Sunweb 2:02:53
37 Jack Haig (Aus) Mitchelton-Scott 2:03:06
38 François Bidard (Fra) AG2R La Mondiale 2:06:25
39 Giovanni Visconti (Ita) Bahrain-Merida 2:07:32
40 Victor De La Parte (Spa) Movistar Team 2:08:19
41 Giulio Ciccone (Ita) Bardiani CSF 2:08:55
42 Maurits Lammertink (Ned) Katusha-Alpecin 2:10:27
43 Matteo Montaguti (Ita) AG2R La Mondiale 2:17:10
44 Kilian Frankiny (Swi) BMC Racing Team 2:20:10
45 Benjamin King (USA) Dimension Data 2:24:26
46 Ben Hermans (Bel) Israel Cycling Academy 2:25:01
47 Jan Hirt (Cze) Astana Pro Team 2:26:47
48 Ruben Plaza (Spa) Israel Cycling Academy 2:27:57
49 Quentin Jauregui (Fra) AG2R La Mondiale 2:29:16
50 Eros Capecchi (Ita) Quick-Step Floors 2:42:24
51 Koen Bouwman (Ned) LottoNL-Jumbo 2:42:38
52 Kenny Elissonde (Fra) Team Sky 2:42:39
53 Nathan Brown (USA) EF Education First-Drapac p/b Cannondale
54 Francesco Gavazzi (Ita) Androni Giocattoli-Sidermec 2:45:41
55 Jarlinson Pantano (Col) Trek-Segafredo 2:48:11
56 Roman Kreuziger (Cze) Mitchelton-Scott 2:51:50
57 David De La Cruz (Spa) Team Sky 2:52:42
58 Sander Armee (Bel) Lotto Fix All 2:53:44
59 Christoph Pfingsten (Ger) Bora-Hansgrohe 2:56:01
60 Rodolfo Torres (Col) Androni Giocattoli-Sidermec 2:58:56
61 Adam Hansen (Aus) Lotto Fix All 3:00:57
62 Darwin Atapuma (Col) UAE Team Emirates 3:04:46
63 Nico Denz (Ger) AG2R La Mondiale 3:06:03
64 Joe Dombrowski (USA) EF Education First-Drapac p/b Cannondale 3:09:17
65 Salvatore Puccio (Ita) Team Sky 3:10:40
66 Alessandro De Marchi (Ita) BMC Racing Team 3:11:06
67 Manuele Mori (Ita) UAE Team Emirates 3:12:32
68 Andrey Zeits (Kaz) Astana Pro Team 3:13:51
69 Davide Ballerini (Ita) Androni Giocattoli-Sidermec 3:14:02
70 Marco Marcato (Ita) UAE Team Emirates 3:19:46
71 Davide Villella (Ita) Astana Pro Team 3:19:53
72 Chad Haga (USA) Team Sunweb 3:20:46
73 Esteban Chaves (Col) Mitchelton-Scott 3:21:31
74 Krists Neilands (Lat) Israel Cycling Academy 3:28:13
75 Christopher Juul Jensen (Den) Mitchelton-Scott 3:28:31
76 Manuele Boaro (Ita) Bahrain-Merida 3:30:05
77 Anthony Roux (Fra) Groupama-FDJ 3:39:48
78 Hugh Carthy (GBr) EF Education First-Drapac p/b Cannondale 3:43:25
79 Jacques Janse Van Rensburg (RSA) Dimension Data 3:43:35
80 Steve Morabito (Swi) Groupama-FDJ 3:45:10
81 Matthieu Ladagnous (Fra) Groupama-FDJ 3:48:51
82 Zdenek Stybar (Cze) Quick-Step Floors 3:50:40
83 Mads Würtz Schmidt (Den) Katusha-Alpecin 3:53:07
84 Dayer Uberney Quintana Rojas 3:54:32
85 Natnael Berhane (Eri) Dimension Data 3:54:37
86 Ryan Gibbons (RSA) Dimension Data 3:58:31
87 Ruben Fernandez (Spa) Movistar Team 3:59:36
88 Alex Turrin (Ita) Wilier Triestina-Selle Italia 4:02:56
89 Alexey Lutsenko (Kaz) Astana Pro Team 4:04:11
90 Sacha Modolo (Ita) EF Education First-Drapac p/b Cannondale 4:05:44
91 Francisco Ventoso (Spa) BMC Racing Team 4:06:01
92 Andrea Vendrame (Ita) Androni Giocattoli-Sidermec 4:06:38
93 Christian Knees (Ger) Team Sky 4:07:02
94 Antonio Pedrero (Spa) Movistar Team 4:07:15
95 Niklas Eg (Den) Trek-Segafredo 4:08:20
96 Enrico Barbin (Ita) Bardiani CSF 4:08:34
97 Jacobus Venter (RSA) Dimension Data 4:10:02
98 Eduardo Sepulveda (Arg) Movistar Team 4:10:17
99 Laurent Didier (Lux) Trek-Segafredo 4:11:05
100 Jacopo Mosca (Ita) Wilier Triestina-Selle Italia 4:11:21
101 Jos van Emden (Ned) LottoNL-Jumbo 4:14:22
102 Antonio Nibali (Ita) Bahrain-Merida 4:14:30
103 Domen Novak (Slo) Bahrain-Merida 4:15:24
104 Vegard Stake Laengen (Nor) UAE Team Emirates 4:17:23
105 Christopher Hamilton (Aus) Team Sunweb 4:19:34
106 Clement Venturini (Fra) AG2R La Mondiale 4:20:56
107 Vyacheslav Kuznetsov (Rus) Katusha-Alpecin 4:21:56
108 Lars Ytting Bak (Den) Lotto Fix All 4:22:00
109 Michael Mørkøv (Den) Quick-Step Floors 4:22:56
110 Cesare Benedetti (Ita) Bora-Hansgrohe 4:23:41
111 Jérémy Roy (Fra) Groupama-FDJ 4:24:39
112 Tony Martin (Ger) Katusha-Alpecin 4:27:59
113 Kristian Sbaragli (Ita) Israel Cycling Academy 4:28:29
114 Sam Bennett (Irl) Bora-Hansgrohe 4:32:23
115 Niccolo Bonifazio (Ita) Bahrain-Merida 4:34:24
116 Bert-Jan Lindeman (Ned) LottoNL-Jumbo 4:36:23
117 Rémi Cavagna (Fra) Quick-Step Floors 4:36:25
118 Baptiste Planckaert (Bel) Katusha-Alpecin 4:39:44
119 Guillaume Boivin (Can) Israel Cycling Academy 4:40:13
120 Jean-Pierre Drucker (Lux) BMC Racing Team 4:40:19
121 Marco Frapporti (Ita) Androni Giocattoli-Sidermec 4:41:35
122 Alex Dowsett (GBr) Katusha-Alpecin 4:41:53
123 Danny van Poppel (Ned) LottoNL-Jumbo 4:43:41
124 Gijs Van Hoecke (Bel) LottoNL-Jumbo 4:44:25
125 Manuel Belletti (Ita) Androni Giocattoli-Sidermec 4:45:51
126 Jurgen Roelandts (Bel) BMC Racing Team 4:45:53
127 Simone Andreetta (Ita) Bardiani CSF 4:46:51
128 Zakkari Dempster (Aus) Israel Cycling Academy 4:49:40
129 Maxim Belkov (Rus) Katusha-Alpecin 4:51:09
130 Roy Curvers (Ned) Team Sunweb 4:55:00
131 Fabio Sabatini (Ita) Quick-Step Floors 4:55:09
132 Sam Bewley (NZl) Mitchelton-Scott 4:55:48
133 Mitchell Docker (Aus) EF Education First-Drapac p/b Cannondale 4:56:30
134 Elia Viviani (Ita) Quick-Step Floors 4:57:04
135 Tom Van Asbroeck (Bel) EF Education First-Drapac p/b Cannondale 4:57:56
136 Markel Irizar (Spa) Trek-Segafredo 4:59:12
137 Florian Senechal (Fra) Quick-Step Floors 4:59:31
138 Jens Debusschere (Bel) Lotto Fix All 5:03:59
139 Boy van Poppel (Ned) Trek-Segafredo 5:05:39
140 Ryan Mullen (Irl) Trek-Segafredo 5:08:12
141 Andreas Schillinger (Ger) Bora-Hansgrohe 5:08:33
142 Mads Pedersen (Den) Trek-Segafredo 5:09:34
143 Guy Sagiv (Isr) Israel Cycling Academy 5:15:42
144 Frederik Frison (Bel) Lotto Fix All 5:15:59
145 Liam Bertazzo (Ita) Wilier Triestina-Selle Italia 5:18:15
146 Lennard Hofstede (Ned) Team Sunweb 5:18:53
147 Paolo Simion (Ita) Bardiani CSF 5:25:31
148 Marco Coledan (Ita) Wilier Triestina-Selle Italia 5:32:07
149 Svein Tuft (Can) Mitchelton-Scott 5:32:52
150 Eugert Zhupa (Alb) Wilier Triestina-Selle Italia 5:34:14
151 Giuseppe Fonzi (Ita) Wilier Triestina-Selle Italia 5:48:37

Lo spagnolo Nieve vince l'ultimo tappone del Giro 2018 (foto Bettini)
SUSA – CERVINIA: ULTIME MONTAGNE DA RIBALTONE?
Tappa inutile ai fini della classifica o estrema possibilità di ribaltare il Giro d’Italia con un’impresa che sarà ricordata per decenni? Il tappone di Cervina potrebbe lasciare tutto così com’era se si sarà usciti dalla frazione di Bardonecchia con una situazione di classifica salda e difficilmente scardinabile. Ma se ci saranno gli estremi per rimettere tutto in gioco attendiamoci allora una giornata al cardipalmo per tutti, tifosi e primattori del 101° Giro d’Italia.
Le due crono di Gerusalemme e Rovereto, l’Etna e il Gran Sasso, lo Zoncolan e Sappada, Pratonevo e Bardonecchia. Con tutto questo ben di Dio alle spalle a questo punto la classifica generale potrebbe essere fatta e finita e la maglia rosa di turno potrebbe sentirsi nella classica “botte di ferro”… ma poi c’è Cervinia e qui potrebbe accadere di tutto e il contrario di tutto. Se la leadership fosse ben solida sulle spalle chi avrà l’onore di indossarla questa tappa dovrebbe scivolar via senza troppe sorprese, ma se si vestiranno le insegne del primato con un distacco anche dell’ordine del minuto o del minuto e mezzo allora bisognerà mantenere alta l’attenzione per tutta la giornata. Pur non essendoci né “Mortiroli”, né “Zoncolani” il finale dell’ultima tappa di montagna proporrà 51 Km di salita e quasi 3400 metri di dislivello che sono davvero “tanta roba”, per rubare una sua espressione tipica a Silvio Martinello, il commentatore tecnico delle corse ciclistiche della RAI che esordì in questo ruolo nel 1997, quando ancora correva e il Giro era trasmesso sulle reti di Berlusconi. E in quelle vesti già si trovò a commentare questo finale perché, a parte l’inedita ascesa allo Tsecore, le ultime due salite in programma oggi furono affrontate consecutivamente anche nella frazione che rappresentò il punto di svolta di quell’edizione del Giro, fin lì condotta in rosa da Pavel Tonkov e da quel momento comandata da Ivan Gotti. Il corridore bergamasco attaccò sul Saint Pantaléon e poi andò pian piano a riprendere i fuggitivi di giornata, infine presentandosi tutto solo sul traguardo di Cervinia con un vantaggio di 1’46” sul russo, che perse la maglia per 51” e non raggiungerà più la testa della classifica concludendo quell’edizione del Giro con un passivo di 1’27” da Gotti. Ebbene, in quell’occasione si correva la 14a tappa del Giro e ancora bisognava superare la terza settimana, mentre stavolta Cervina arriverà in coda alla corsa rosa, momento nel quale contano le energie residue ed emergono i campioni dotati di fondo: dunque, considerato quel che accadde il 31 maggio di 21 anni fa ai piedi del Cervino, stavolta si prospetta una tappa dagli esiti ancora più devastanti, se la classifica lo consentirà, con un “ribaltone” che farà storia e andrà ad affiancarsi a quello confenzionato due anni fa da Vincenzo Nibali nella tappa di Sant’Anna di Vinadio.
Oggi le difficoltà saranno “confinate” nel finale di una tappa che non proporrà altro che pianura nei primi 130 Km, muovendosi lungo un falsopiano dolcemente discendente nel tratto iniziale di questa frazione che scatterà da Susa, piccola città d’arte ai piedi della catena alpina nella quale ammirare monumenti d’epoca romana come l’Arco d’Augusto, l’anfiteatro e le ben conservate mura che la cingono, attraverso le quali si aprono le tre porte di Piemonte, di Francia e Savoia. Percorsi i primi 34 Km in direzione Torino ci sarà un brusco cambio di direzione, accompagnato dall’inizio di un tratto a morbidissimi saliscendi disegnato ai piedi del Monte Lera, sul quale si trova l’unica riserva naturale integrale del Piemonte, nella quale è sempre proibito l’accesso (con l’esclusione del 5 agosto di ogni anno) per preservarne la rarissima Euphorbia × gibelliana. Raggiunto l’abitato di Fiano, la corsa supererà il corso del Fiume Stura di Lanzo facendo l’ingresso nel territorio noto con il toponimo di Canavese, vasta regione storico-geografica i cui confini non sono mai stati definiti con precisione e lo stesso vale per il suo nome, che secondo alcuni storici deriverebbe dalla coltivazione della canapa, mentre secondi altri dal termine romano canaba, che indicava un luogo dove adatto all’agricoltura. Il primo centro di quest’area attraversato dal gruppo sarà Ciriè, vera e propria capitale ciclistica del Canavese poiché vi hanno vissuto o ve ne erano originari ben tre vincitori della corsa rosa: il più “prolifico” è stato Giovanni Brunero con tre edizioni conquistate (1921, 1922, 1926), in seconda posizione si classifica Franco Balmamion con i due Giri vinti consecutivamente tra 1962 e 1963, mentre “fanalino di coda” di questa speciale classifica è Giuseppe Enrici, nato a Pittsburgh da genitori ciriacesi e vincitore nel 1924, nella medesima edizione nella quale si classificò al 4° posto un altro corridore originario di Ciriè, Secondo Martinetti. Il ruolo di vera e propria “supremazia” ciclistica di quest’angolo del Canavese oggi è idealmente continuato dal vicino centro di San Francesco al Campo, presso il quale nel 1996 è stato realizzato nel giro di soli quattro mesi il principale tra i tre velodromi oggi esistenti in Piemonte, la cui pista in diverse occasioni è stata “calcata” anche dagli atleti della nazionale. Il tratto successivo vedrà il gruppo attraversare la Vauda, altopiano formatosi ai piedi del ghiacciaio che in epoca remota ricopriva interamentee l’area delle Valli di Lanzo, oggi riserva naturale all’interno della quale ricade anche un ex poligono militare utilizzato dall’esercito per un centinaio di anni.
Raggiunta Favria, dove si trova l’interessante chiesa romanica di San Pietro Vecchio, e poi il vicino centro di Salassa, dominato dai 24 metri dall’altissima porta-torre che sovrasta il ricetto medioevale, si supererà il corso del torrente Orco a nord di Rivarolo Canavese, il comune che nel 2014 accolse l’arrivo della 13a frazione del Giro, traguardo sul quale erano attesi i velocisti ma, invece, per soli 11 secondi andò in porto la fuga di giornata con il successo di Marco Canola davanti al venezuelano Jackson Rodríguez e al francese Angélo Tulik. Si lambirà poi Castellamonte, rimanendo sulla tangenziale che evita l’ingresso nel centro dove si può ammirare la Rotonda Antonelliana, unica parte realizzata di un’enorme chiesa progettata dall’architetto Alessandro Antonelli – lo stesso della Mole torinese – e che, nelle intenzioni originarie poi naufragate a causa dell’esaurirsi dei fondi messi a disposizione, avrebbe dovuto quasi eguagliare le dimensioni della Basilica di San Pietro in Vaticano. Sfiorato il colle sul quale sorgono il borgo di Parella e il suo castello, circondato dai vigneti nei quali si è recentemente tornati a coltivare il vitigno dell’Erbaluce di Caluso DOCG, i “girini” giungeranno alle porte di Ivrea, che per il 2019 s’è candidata per tornare a ospitare un arrivo di tappa della corsa rosa (come già avvenuto nel 2013, quando nella città della Olivetti e della Battaglia delle Arance s’impose lo spagnolo Beñat Intxausti) mentre quest’anno sarà “bypassata” dalla carovana, che imboccherà la provinciale che corre sulla sponda occidentale della Dora Baltea. L’ultimo tratto piemontese del Giro 2018 vedrà la corsa attraversare i centri di Baio Dora e Quincinetto poi si entrerà in Val d’Aosta dalla sua unica porta d’accesso italiana, la cittadina di Pont-Saint-Martin, situata nel luogo dove, secondo la leggenda, il ponte che assegna il nome al primo comune valdostano fu costruito in una notte dal diavolo dopo un patto con San Martino, che gli concedette la prima anima che l’avrebbe attraversato (con uno stratagemma il santo vi farà transitare per primo un cane). Dopo il centro di Donnas, presso il quale è ancora oggi possibile percorrere un tratto dell’antichissima strada consolare romana delle Gallie, il gruppo giungerà ai piedi di uno dei più celebri castelli della valle, autentico biglietto da visita della più piccola regione italiana: è il forte fatto innalzare nel XIX secolo dalla famiglia Savoia sopra la cittadina di Bard, nel 2006 aperto al pubblico dopo un lungo periodo d’abbandono e oggi sede di un museo dedicato alle Alpi. Un altro celebre maniero della valle è quello cubico di Verrès, innalzato nel XIV secolo a dominio dell’imbocco della Val d’Ayas e che oggi “sorveglierà” l’ingresso del gruppo nella fase calda della penultima tappa. È da Verrès, infatti, che inizierà la prima delle tre salite finali, l’inedito colle che sulle cartine del Giro 2018 è chiamato con i meno “tradizionali” dei suoi tre nomi, Tsecore e Mont- Tseuc, mentre i cicloamatori sono prevalentemente abituati a utilizzare il più facilmente ricordabile toponimo di Colle di Zuccore, forse anche per addomesticarne a parole le sue pendenze: la media complessiva è del 7,7%, con una prima parte d’ascesa – fin quando si rimane sulla provinciale della Val d’Ayas – non particolarmente impegnativa (11 Km al 6,6%) e un tratto conclusivo di 5 Km che “sprizza” al 10% medio, reso ancor più selettivo dal ridotto calibro della carreggiata. Novità abbiamo detto, ma non del tutto perché molti partecipanti alla corsa rosa si ricorderanno d’averlo affrontato da dilettante: in diverse occasioni, infatti, lo Zuccore è stato inserito nel tracciato del Giro Ciclistico della Valle d’Aosta, forse la seconda corsa a tappe di categoria più importante del calendario italiano dopo il Giro d’Italia, e c’è già stata anche una “prima volta” professionistica nel 1992 quando la Gazzetta dello Sport, dopo averla valutata e scartata per il percorso della tappa del Giro d’Italia che terminò a Pila, la inserì nel tracciato della frazione di Gressoney-La-Trinité del Trofeo dello Scalatore disputato in quello stesso anno, vinta da Alberto Elli e che vide il calabrese Michele Coppolillo transitare per primo in cima allo Zuccore. Il tratto iniziale della successiva discesa si snoderà attraverso le frazioni più alte del comune sparso di Emarèse, sfiorando la zona dove si trovava una miniera d’oro scoperta in epoca settecentesca, dopo che un contadino aveva casualmente trovato nella terra una pepita del peso di 180 grammi, e sfruttata – ma con poco profitto – per una quindicina d’anni. Successivamente si confluirà sulla strada che proviene dal Col de Joux, continuando la planata in direzione di Saint-Vincent, una delle più conosciute località turistiche della Valle d’Aosta, oggi celebre prevalentemente per il Casino de la Vallée che dal 1921 costituisce la principale attrattiva di un centro che fino a quel momento era frequentato soprattutto per le sue terme, scoperte il 20 luglio 1770 dal parroco Jean-Baptiste Perret e le cui acque furono inizialmente utilizzate anche per azionare la funicolare che portava i pazienti allo stabilmento termale, mediante due cassoni che venivano alternativamente riempiti e svuotati d’acqua per permettere la salita e la discesa delle vetture sfruttando la forza di gravità. Terminata la discesa un breve troncone pianeggiante attraverso Châtillon, centro dominato dal Castello Passerin d’Entrèves (vi è conservato l’archivio di uno dei casati più influenti della valle, gli Challant), “deporrà” il gruppo ai piedi della difficoltà successiva, il Col Saint Pantaléon, che sarà affrontato da un versante in parte diverso rispetto a quello percorso in occasione del citato precedente del 1997: i suoi 16,5 Km al 7,1% furono, invece, percorsi nella loro totalità nel finale della tappa giunta a Cervinia nel 2015 e pure terminata con il successo di uno scalatore “maiuscolo” come Fabio Aru, che l’indomani poi bissò il successo nel tappone del Colle delle Finestre con arrivo a Sestriere. In discesa si attraverserà quindi la località turistica di Torgnon, che ha dato il nome alla Valtournenche (il suo toponimo latino era Tornacus) e presso la quale, in frazione Septumian, si trova il santuario di Notre-Dame de La Salette, teatro di una suggestiva fiaccolata sulla neve nel film Casanova ‘70 di Mario Monicelli, pellicola dove veniva presentato con il fittizio nome di “chiesa di Santa Rosamunda delle Nevi”. Terminata anche l’ultima discesa di giornata non ci saranno più intervalli ma immediatamente si riprenderà a salire verso il traguardo, affrontando quella che sulla carta appare come l’ascesa più facile del trittico finale, presentando una pendenza media del 5,3% e un dislivello che non arriva ai mille metri. Ma delle tre questa è la più lunga – 18,2 Km per la precisione – e, dunque, dopo tutto quanto affrontato finora bisognerà attingere alle residue energie per rimanere a galla in un finale nel quale si salirà costantemente ma si rischierà, al contrario, di sprofondare precipitevolissimevolmente.
Mauro Facoltosi
I VALICHI DELLA TAPPA
Colle di Zuccore (1623 metri). È il nome italiano del Col Tsecore, valicato dalla strada comunale che mette in comunicazione Quincod (Challand-Saint-Anselme) con Sommarese (Emarèse). L’unica corsa professionistica a essere transitata in vetta al Col di Zuccore è stata la tappa di Gressoney-La-Trinité del Trofeo dello Scalatore del 1992 citata nell’articolo.
Colle di San Pantaléon (1645 metri). Quotato 1664 sulle cartine del Giro 2015, è valicato dalla Strada Regionale 42 tra Semon e Torgnon. Il Giro d’Italia l’ha scalato tre volte, la prima volta nel 1992 nel corso della Saluzzo – Pila, vinta dal tedesco Udo Bölts dopo che sul passo era transitato in testa il portoghese Acacio Da Silva. Ci si tornerà nel 1997 nel finale della citata Racconigi – Cervinia vinta da Gotti, mentre il GPM del San Pantaléon era finito nel carniere del colombiano José Jaime González Pico. L’ultima volta risale al 2015 quando, in occasione della Gravellona Toce – Cervinia conquista da Fabio Aru, il colle valdostano era svalicato per primo da Giovanni Visconti.
RINGRAZIAMENTI
Segnaliamo che le citazioni cinematografiche (nel testo e nella fotogallery) sono frutto della collaborazione con il sito www.davinotti.com, che ringraziamo per la disponibilità.
FOTOGALLERY
Susa, Porta Savoia
Monte Lera
Altopiano della Vauda
Favria, chiesa di San Pietro Vecchio
Salassa, l’alta torre-porta del ricetto medioevale
Castellamonte, l’incompiuta Rotonda Antonelliana
Castello di Parella
L’antico ponte di Pont-Saint-Martin
Donnas, l’arco che incornicia un tratto dell’antica strada romana per le Gallie
Forte di Bard
Il castello di Verrès visto da uno dei tornanti della salita verso il Colle di Zuccore
Tratto terminale del Colle di Zuccore
Saint Vincent, Casino de la Vallée
Châtillon, Castello Passerin d’Entrèves
Panoramico tornante lungo la salita al Saint Pantaléon

Il santuario di Notre-Dame de La Salette visto nel film “Casanova ‘70” (www.davinotti.com)

La cuspide del Cervino vista da vicino e, in trasparenza, l’altimetria della ventesima tappa del Giro 2018 (Google Street View)
GIORNATA D’ALTRI TEMPI: AL GIRO SALTA IL BANCO
Accade di tutto nel tappone alpino più duro del Giro d’Italia. La Sky, sugli scudi già dalle fasi iniziali, provoca il crollo verticale di Yates che esce dai giochi nelle prime fasi della salita verso il Colle delle Finestre. A 80 Km dall’arrivo attacca Froome che va in solitaria a prendersi tappa e maglia, mentre Dumoulin si difende strenuamente, ma ha la sfortuna di non trovare gli alleati giusti. Il Giro non è ancor finito perché gli sforzi di oggi potrebbero presentare il conto domani.
Il Giro d’Italia non è il Tour de France, la corsa rosa è molto più bella e molto più imprevedibile rispetto alla Grande Boucle e Chris Froome (Sky) ne è stato il testimone, nel bene e nel male.
Nella prima settimana di Giro il keniano bianco non riesce ad esprimersi al meglio e cade in tutti i trabocchetti e le insidie che tradizionalmente presentano le strade del mezzogiorno, che spesso vengono sottovalutate. Dopo la vittoria di misura sullo Zoncolan, il capitano Sky si fa sorprendere nella discesa del Passo di Sant’Antonio e va a pagare un pesante passivo sul traguardo di Sappada. Oggi, invece, grazie alla resurrezione di Wouter Poels e del resto della Sky, la nuova maglia rosa del Giro d’Italia riesce a far esplodere del tutto le squadre e la corsa e, mentre Simon Yates (Mitchelton-Scott) naufragava già in pessime acque, Froome, accortosi che ormai nessuno degli avversari aveva più una struttura di squadra solida, ha giocato le carte dell’azzardo partendo a oltre 80 Km dalla conclusione, in concomitanza con l’inizio del tratto sterrato della salita verso la Cima Coppi. Il gruppetto dei migliori si spezza subito e davanti restano Tom Dumoulin (Team Sunweb), Thibaut Pinot (Groupama – FDJ), Richard Carapaz (Movistar Team) e Miguel Ángel López (Astana), mentre dietro resta ingabbiato il nostro Domenico Pozzovivo (Bahrain Merida). Il keniano bianco imposta una fuga solitaria del tutto contro la logica perché dopo il GPM di Sestriere c’era un lunghissimo tratto di falsopiano del tutto sfavorevole ad un uomo solo. Dumoulin, che ha il merito di non aver mai mollato (e che non ha ancora perso), ha avuto la sfortuna di rimanere con personaggi che, per vari motivi, non hanno voluto o potuto offrirgli una grande collaborazione. Carapaz e López, confortati dalla difficoltà di Pozzovivo, hanno deciso di risparmiarsi per provare la sparata degli ultimi 300 metri e anche Pinot, che vedeva avvicinarsi il podio, non si è esattamente dannato l’anima, preferendo farsi aiutare dal compagno di squadra Sébastien Reichenbach, che però non ne aveva abbastanza per essere incisivo.
Questi elementi, uniti alla straordinaria caparbietà e stato di forma di Froome, hanno determinato l’esito di questa tappa. Ovviamente queste condizioni vanno anche create e pertanto bisogna anche dare atto dell’ottima strategia di gara del team Sky, che ha prima pensato a lasciare gli avversari senza aiuti e poi ha lanciato il suo uomo migliore.
Dumoulin ha certamente da rammaricarsi della condotta di gara di López e Carapaz, che comunque avrebbero potuto cercare di collaborare maggiormente perché un distacco minore da parte di Froome sarebbe tornato anche a loro vantaggio nell’ottica della tappa di domani, ma è stata la difficoltà di Pozzovivo la chiave di volta della strategia. Se il gruppo di Pozzovivo fosse riuscito a mantenere un distacco minimo nei confronti del gruppo del vincitore dello scorso anno, López e Carapaz avrebbero avuto tutto l’interesse a collaborare mentre, vedendo il dilatarsi del distacco del lucano, hanno pensato solo a risparmiare energie per provare a scattarsi in faccia sulla salita finale. Tra l’altro, la maglia bianca ed il suo rivale, nonostante non avessero tirato un metro, si sono comunque presentati molto stanchi sull’ultima salita dato che, nonostante gli scatti, sono riusciti a distanziare Dumoulin solo negli ultimi 300 metri.
La crisi dell’ultimo chilometro e mezzo di ieri di Yates non era una piccola défaillance, quindi, ma il segnale di una condizione che stava svanendo e probabilmente anche lo sforzo della cronometro ha contribuito a lasciare il capitano della Mitchelton-Scott a corto di energie ed infatti l’ex maglia rosa si è staccata già dalle prime rampe del Colle delle Finestre. È stato chiaro sin da subito che questa sarebbe stata una tappa in cui fare corsa dura, tanto che la pima fuga di giornata, formatasi progressivamente nelle prime fasi di gara e composta da una ventina di corridori – Matteo Montaguti (AG2R La Mondiale), Luis Léon Sánchez (Astana), Davide Formolo (Bora – Hansgrohe), Carlos Betancur (Movistar), Sergio Henao (Sky), Valerio Conti e Darwin Atapuma (UAE Team Emirates), Mickael Cherel (AG2R La Mondiale), Antonio Pedrero (Movistar), José Gonçalves (Katusha – Alpecin), Laurens Ten Dam (Sunweb), Giovanni Visconti (Bahrain – Merida), Krists Neilands (Israel Cycling Academy), David De La Cruz (Sky), Gianluca Brambilla e Jarlinson Pantano (Trek – Segafredo), Fausto Masnada (Androni – Sidermec), Davide Villella (Astana), Giulio Ciccone (Bardiani – CSF), Zdeněk Štybar (Quick-Step Floors), Joe Dombrowski e Nathan Brown (EF – Drapac) – vede il proprio tramonto dopo soli 80 Km di gara, in concomitanza con il passaggio dal primo traguardo volante, quando Fabio Aru (UAE-Team Emirates) era già da un pezzo salito in ammiraglia.
Tramontato questo primo tentativo, ci riprovano Montaguti, Neilands ed Atapuma, raggiunti poco dopo da Rodolfo Torres (Androni – Sidermec), Sánchez, Brown, Gonçalves, Conti e Koen Bouwman (Team LottoNL-Jumbo). Sulle prime rampe del Colle delle Finestre la Sky inizia ad accelerare e Sánchez prova ad andar via da solo, ma è costretto ad alzare bandiera bianca, mentre la maglia rosa si stacca a 86 chilometri dalla conclusione. Sotto la spinta degli Sky il gruppetto dei migliori si ritrova composto da soli 14 uomini che rispondono ai nomi di De La Cruz, Sergio Henao, Poels, Kenny Elissonde, Froome (Sky), Ben O’Connor (Dimension Data), Carapaz, Formolo, Pello Bilbao, López (Astana), Pozzovivo (Bahrain – Merida), George Bennett (Team LottoNL-Jumbo), Sam Oomen, Dumoulin (Sunweb), Reichenbach e Pinot (Groupama – FDJ). Non appena iniziato il tratto sterrato parte deciso Froome e nessuno tenta di rispondere all’allungo, con Dumoulin che come al solito prosegue regolare, portandosi dietro i soli Pinot e Carapaz, mentre López rientra in un secondo momento e Pozzovivo rimane ingabbiato in un gruppetto composto da uomini che hanno il capitano davanti e quindi nessun interesse a tirare.
Il distacco di Froome sale lentamente nel corso della salita verso la Cima Coppi, arrivando fino a 40 secondi. È, invece, nella discesa che il gap si dilata notevolmente arrivando sino ad 1 minuto e 40 secondi, forse anche a causa di un rallentamento degli inseguitori per attendere Reichenbach e riceverne la collaborazione nel successivo tratto.
Il trend, però, non si inverte, vista anche la passività di Carapaz e López e la scarsa brillantezza di Reichenbach; così sul GPM di Sestriere il vantaggio del keniano bianco sale a 2′40″ sui più immediati inseguitori e addirittura a 5 minuti sul gruppo di Pozzovivo, sul quale si era nel frattempo riportato Formolo. Nel successivo tratto il vantaggio sale fino a 3′20″ per poi continuare ad oscillare su questi livelli sino alla conclusione.
Sull’ultima salita, infatti, le cose non cambiano; Carapaz, Pinot e López provano vari allunghi, ma Dumoulin, che non risponde alle rasoiate, riesce sempre con il ritmo a riportarsi sugli avversari che non sembrano averne abbastanza, neppure per recuperare su un Froome che comincia a denotare segni di stanchezza. Il gruppo di Pozzovivo, invece, continua a perdere e giunge al traguardo con circa 8 minuti di ritardo, mentre la maglia rosa varca la striscia dell’arrivo più di mezz’ora oltre l’arrivo di Froome, uscendo definitivamente di classifica.
Il nuovo leader ha ora 40 secondi di vantaggio su Dumoulin, mentre Pinot conquista la terza posizione al posto di Pozzovivo, che viene sopravanzato anche da López e Carapaz.
Domani bisognerà vedere chi sarà ad accusare maggiormente gli sforzi di oggi, visto che Dumoulin ha un distacco in classifica che potrebbe anche essere colmabile.
Froome è stato grandissimo ed ha mandato a ramengo le teorie di coloro che dicono che nel ciclismo moderno non si può attaccare da lontano. Ha dimostrato che, quando si hanno coraggio e carattere, si deve osare e quando si sono raggiunti certi traguardi il secondo o il terzo posto non contano più, bisogna correre per vincere anche a costo di saltare. Il team manager della Sky ha confermato l’impressione che si era già avuta guardando la corsa e cioè di un attacco rischioso ma preparato scrupolosamente. Froome stesso ha detto, nell’intervista post gara, che il distacco in classifica era eccessivo per tentare un attacco solo sulla salita finale, dimostrando di essere disposto a rischiare di colare a picco. Questo modo di correre non era mai stato adottato da Froome al Tour de France, mentre la situazione delle prime due settimane di Giro, con una corsa disputata a viso aperto da tanti atleti, lo hanno visto andare in difficoltà e costretto a provare questo tipo di attacco. È proprio questo il fascino di una corsa che si conferma ancora una volta la più bella del mondo.
Benedetto Ciccarone
ORDINE D’ARRIVO
1 Chris Froome (GBr) Team Sky 5:12:26
2 Richard Carapaz (Ecu) Movistar Team 0:03:00
3 Thibaut Pinot (Fra) Groupama-FDJ 0:03:07
4 Miguel Angel Lopez (Col) Astana Pro Team 0:03:12
5 Tom Dumoulin (Ned) Team Sunweb 0:03:23
6 Sébastien Reichenbach (Swi) Groupama-FDJ 0:06:13
7 Davide Formolo (Ita) Bora-Hansgrohe 0:08:22
8 Sam Oomen (Ned) Team Sunweb 0:08:23
9 Patrick Konrad (Aut) Bora-Hansgrohe
10 Pello Bilbao (Spa) Astana Pro Team
11 Domenico Pozzovivo (Ita) Bahrain-Merida 0:08:29
12 George Bennett (NZl) LottoNL-Jumbo 0:08:38
13 Alexandre Geniez (Fra) AG2R La Mondiale 0:09:45
14 Sergio Henao (Col) Team Sky 0:11:09
15 Wout Poels (Ned) Team Sky
16 Ben Hermans (Bel) Israel Cycling Academy 0:14:00
17 Gianluca Brambilla (Ita) Trek-Segafredo 0:14:20
18 Rohan Dennis (Aus) BMC Racing Team 0:14:38
19 José Gonçalves (Por) Katusha-Alpecin 0:14:55
20 Robert Gesink (Ned) LottoNL-Jumbo 0:15:41
21 Georg Preidler (Aut) Groupama-FDJ 0:19:32
22 Luis León Sanchez (Spa) Astana Pro Team
23 Kilian Frankiny (Swi) BMC Racing Team 0:23:07
24 Diego Ulissi (Ita) UAE Team Emirates 0:24:43
25 Hubert Dupont (Fra) AG2R La Mondiale 0:24:49
26 Darwin Atapuma (Col) UAE Team Emirates
27 Valerio Conti (Ita) UAE Team Emirates
28 François Bidard (Fra) AG2R La Mondiale
29 Eros Capecchi (Ita) Quick-Step Floors 0:25:32
30 Matteo Montaguti (Ita) AG2R La Mondiale 0:26:00
31 Laurens ten Dam (Ned) Team Sunweb 0:27:00
32 Koen Bouwmam (Ned) LottoNL-Jumbo 0:27:22
33 Davide Villella (Ita) Astana Pro Team 0:32:52
34 Alexey Lutsenko (Kaz) Astana Pro Team
35 Joe Dombrowski (USA) EF Education First-Drapac p/b Cannondale
36 Benjamin King (USA) Dimension Data
37 Andrey Zeits (Kaz) Astana Pro Team
38 Jan Hirt (Cze) Astana Pro Team
39 Michael Woods (Can) EF Education First-Drapac p/b Cannondale 0:33:35
40 Francesco Gavazzi (Ita) Androni Giocattoli-Sidermec 0:33:51
41 Jan Polanc (Slo) UAE Team Emirates 0:34:28
42 Carlos Betancur (Col) Movistar Team
43 Victor De La Parte (Spa) Movistar Team
44 Rodolfo Torres (Col) Androni Giocattoli-Sidermec
45 Jérémy Roy (Fra) Groupama-FDJ
46 Anthony Roux (Fra) Groupama-FDJ
47 Steve Morabito (Swi) Groupama-FDJ
48 Maurits Lammertink (Ned) Katusha-Alpecin
49 Manuele Mori (Ita) UAE Team Emirates 0:35:05
50 Salvatore Puccio (Ita) Team Sky
51 Christian Knees (Ger) Team Sky
52 Felix Grossschartner (Aut) Bora-Hansgrohe
53 Kenny Elissonde (Fra) Team Sky
54 Hugh Carthy (GBr) EF Education First-Drapac p/b Cannondale 0:35:09
55 Zdenek Stybar (Cze) Quick-Step Floors
56 Eduardo Sepulveda (Arg) Movistar Team
57 Domen Novak (Slo) Bahrain-Merida
58 David De La Cruz (Spa) Team Sky 0:35:16
59 Giulio Ciccone (Ita) Bardiani CSF 0:35:18
60 Jacopo Mosca (Ita) Wilier Triestina-Selle Italia
61 Fausto Masnada (Ita) Androni Giocattoli-Sidermec
62 Enrico Battaglin (Ita) LottoNL-Jumbo
63 Niklas Eg (Den) Trek-Segafredo
64 Quentin Jauregui (Fra) AG2R La Mondiale
65 Davide Ballerini (Ita) Androni Giocattoli-Sidermec 0:35:24
66 Krists Neilands (Lat) Israel Cycling Academy
67 Matej Mohoric (Slo) Bahrain-Merida 0:35:27
68 Jarlinson Pantano (Col) Trek-Segafredo 0:35:34
69 Giovanni Visconti (Ita) Bahrain-Merida 0:35:51
70 Mads Würtz Schmidt (Den) Katusha-Alpecin 0:36:09
71 Nico Denz (Ger) AG2R La Mondiale 0:37:22
72 Matthieu Ladagnous (Fra) Groupama-FDJ 0:37:34
73 Jurgen Roelandts (Bel) BMC Racing Team 0:37:39
74 Ruben Plaza (Spa) Israel Cycling Academy 0:37:44
75 Alessandro De Marchi (Ita) BMC Racing Team 0:37:52
76 Marco Marcato (Ita) UAE Team Emirates 0:37:57
77 Roman Kreuziger (Cze) Mitchelton-Scott 0:38:51
78 Mikel Nieve (Spa) Mitchelton-Scott
79 Simon Yates (GBr) Mitchelton-Scott
80 Tom Van Asbroeck (Bel) EF Education First-Drapac p/b Cannondale
81 Maximilian Schachmann (Ger) Quick-Step Floors
82 Jean-Pierre Drucker (Lux) BMC Racing Team
83 Mattia Cattaneo (Ita) Androni Giocattoli-Sidermec
84 Marco Frapporti (Ita) Androni Giocattoli-Sidermec
85 Jack Haig (Aus) Mitchelton-Scott
86 Christopher Hamilton (Aus) Team Sunweb
87 Alex Dowsett (GBr) Katusha-Alpecin
88 Christopher Juul Jensen (Den) Mitchelton-Scott 0:38:57
89 Nathan Brown (USA) EF Education First-Drapac p/b Cannondale 0:39:10
90 Jacques Janse Van Rensburg (RSA) Dimension Data 0:39:24
91 Ruben Fernandez (Spa) Movistar Team
92 Antonio Pedrero (Spa) Movistar Team 0:39:31
93 Bert-Jan Lindeman (Ned) LottoNL-Jumbo 0:39:40
94 Vegard Stake Laengen (Nor) UAE Team Emirates 0:40:26
95 Fabio Sabatini (Ita) Quick-Step Floors 0:43:45
96 Adam Hansen (Aus) Lotto Fix All
97 Alex Turrin (Ita) Wilier Triestina-Selle Italia
98 Tony Martin (Ger) Katusha-Alpecin
99 Danny van Poppel (Ned) LottoNL-Jumbo
100 Zakkari Dempster (Aus) Israel Cycling Academy
101 Markel Irizar (Spa) Trek-Segafredo
102 Roy Curvers (Ned) Team Sunweb
103 Clement Venturini (Fra) AG2R La Mondiale
104 Guillaume Boivin (Can) Israel Cycling Academy
105 Ryan Mullen (Irl) Trek-Segafredo
106 Guy Sagiv (Isr) Israel Cycling Academy
107 Sander Armee (Bel) Lotto Fix All
108 Chad Haga (USA) Team Sunweb
109 Gijs Van Hoecke (Bel) LottoNL-Jumbo
110 Francisco Ventoso (Spa) BMC Racing Team
111 Manuel Belletti (Ita) Androni Giocattoli-Sidermec
112 Ryan Gibbons (RSA) Dimension Data
113 Jos van Emden (Ned) LottoNL-Jumbo
114 Lars Bak (Den) Lotto Fix All
115 Natnael Berhane (Eri) Dimension Data
116 Eugert Zhupa (Alb) Wilier Triestina-Selle Italia
117 Dayer Quintana (Col) Movistar Team
118 Esteban Chaves (Col) Mitchelton-Scott
119 Mitchell Docker (Aus) EF Education First-Drapac p/b Cannondale
120 Lennard Hofstede (Ned) Team Sunweb
121 Cesare Benedetti (Ita) Bora-Hansgrohe
122 Baptiste Planckaert (Bel) Katusha-Alpecin
123 Sam Bewley (NZl) Mitchelton-Scott
124 Jaco Venter (RSA) Dimension Data
125 Rémi Cavagna (Fra) Quick-Step Floors
126 Florian Senechal (Fra) Quick-Step Floors
127 Christoph Pfingsten (Ger) Bora-Hansgrohe
128 Andrea Vendrame (Ita) Androni Giocattoli-Sidermec
129 Elia Viviani (Ita) Quick-Step Floors
130 Michael Mørkøv (Den) Quick-Step Floors
131 Svein Tuft (Can) Mitchelton-Scott
132 Enrico Barbin (Ita) Bardiani CSF
133 Liam Bertazzo (Ita) Wilier Triestina-Selle Italia
134 Andreas Schillinger (Ger) Bora-Hansgrohe
135 Niccolo Bonifazio (Ita) Bahrain-Merida
136 Sam Bennett (Irl) Bora-Hansgrohe
137 Simone Andreetta (Ita) Bardiani CSF
138 Sacha Modolo (Ita) EF Education First-Drapac p/b Cannondale 0:44:04
139 Paolo Simion (Ita) Bardiani CSF 0:44:07
140 Antonio Nibali (Ita) Bahrain-Merida 0:44:26
141 Manuele Boaro (Ita) Bahrain-Merida 0:44:30
142 Viacheslav Kuznetsov (Rus) Katusha-Alpecin 0:44:43
143 Kristian Sbaragli (Ita) Israel Cycling Academy 0:45:05
144 Giuseppe Fonzi (Ita) Wilier Triestina-Selle Italia 0:45:10
145 Boy van Poppel (Ned) Trek-Segafredo
146 Marco Coledan (Ita) Wilier Triestina-Selle Italia
147 Laurent Didier (Lux) Trek-Segafredo 0:45:26
148 Jens Debusschere (Bel) Lotto Fix All
149 Mads Pedersen (Den) Trek-Segafredo 0:45:30
150 Frederik Frison (Bel) Lotto Fix All 0:45:32
151 Maxim Belkov (Rus) Katusha-Alpecin 0:45:49
CLASSIFICA GENERALE
1 Chris Froome (GBr) Team Sky 80:21:59
2 Tom Dumoulin (Ned) Team Sunweb 0:00:40
3 Thibaut Pinot (Fra) Groupama-FDJ 0:04:17
4 Miguel Angel Lopez (Col) Astana Pro Team 0:04:57
5 Richard Carapaz (Ecu) Movistar Team 0:05:44
6 Domenico Pozzovivo (Ita) Bahrain-Merida 0:08:03
7 Pello Bilbao (Spa) Astana Pro Team 0:11:08
8 Patrick Konrad (Aut) Bora-Hansgrohe 0:12:19
9 George Bennett (NZl) LottoNL-Jumbo 0:12:35
10 Sam Oomen (Ned) Team Sunweb 0:14:18
11 Davide Formolo (Ita) Bora-Hansgrohe 0:15:16
12 Alexandre Geniez (Fra) AG2R La Mondiale 0:16:29
13 Rohan Dennis (Aus) BMC Racing Team 0:16:38
14 Wout Poels (Ned) Team Sky 0:17:40
15 Sergio Henao (Col) Team Sky 0:26:02
16 José Gonçalves (Por) Katusha-Alpecin 0:28:16
17 Sébastien Reichenbach (Swi) Groupama-FDJ 0:35:29
18 Simon Yates (GBr) Mitchelton-Scott 0:35:42
19 Carlos Betancur (Col) Movistar Team 0:40:47
20 Georg Preidler (Aut) Groupama-FDJ 0:53:55
21 Michael Woods (Can) EF Education First-Drapac p/b Cannondale 0:57:18
22 Hubert Dupont (Fra) AG2R La Mondiale 1:01:03
23 Gianluca Brambilla (Ita) Trek-Segafredo 1:01:10
24 Maximilian Schachmann (Ger) Quick-Step Floors 1:02:07
25 Mikel Nieve (Spa) Mitchelton-Scott 1:04:29
26 Diego Ulissi (Ita) UAE Team Emirates 1:12:20
27 Luis León Sanchez (Spa) Astana Pro Team 1:12:22
28 Valerio Conti (Ita) UAE Team Emirates 1:14:04
29 Fausto Masnada (Ita) Androni Giocattoli-Sidermec 1:20:20
30 Robert Gesink (Ned) LottoNL-Jumbo 1:23:41
31 Matej Mohoric (Slo) Bahrain-Merida 1:31:18
32 Felix Grossschartner (Aut) Bora-Hansgrohe 1:32:12
33 Jack Haig (Aus) Mitchelton-Scott 1:34:10
34 Matteo Montaguti (Ita) AG2R La Mondiale 1:37:41
35 Ben Hermans (Bel) Israel Cycling Academy 1:45:32
36 Jan Hirt (Cze) Astana Pro Team 1:47:18
37 Quentin Jauregui (Fra) AG2R La Mondiale 1:49:47
38 Mattia Cattaneo (Ita) Androni Giocattoli-Sidermec 1:50:12
39 Laurens ten Dam (Ned) Team Sunweb 1:51:17
40 Enrico Battaglin (Ita) LottoNL-Jumbo 1:51:26
41 Jan Polanc (Slo) UAE Team Emirates 1:54:03
42 Maurits Lammertink (Ned) Katusha-Alpecin 1:54:52
43 Giovanni Visconti (Ita) Bahrain-Merida 1:54:55
44 Benjamin King (USA) Dimension Data 1:55:30
45 François Bidard (Fra) AG2R La Mondiale 1:55:36
46 Victor De La Parte (Spa) Movistar Team 1:59:26
47 Eros Capecchi (Ita) Quick-Step Floors 2:02:55
48 Giulio Ciccone (Ita) Bardiani CSF 2:11:13
49 Nathan Brown (USA) EF Education First-Drapac p/b Cannondale 2:12:18
50 Roman Kreuziger (Cze) Mitchelton-Scott 2:12:21
51 Kilian Frankiny (Swi) BMC Racing Team 2:15:20
52 Christoph Pfingsten (Ger) Bora-Hansgrohe 2:16:32
53 Francesco Gavazzi (Ita) Androni Giocattoli-Sidermec 2:16:45
54 Jarlinson Pantano (Col) Trek-Segafredo 2:19:15
55 Ruben Plaza (Spa) Israel Cycling Academy 2:21:44
56 Kenny Elissonde (Fra) Team Sky 2:24:38
57 Nico Denz (Ger) AG2R La Mondiale 2:26:34
58 Darwin Atapuma (Col) UAE Team Emirates 2:28:31
59 Joe Dombrowski (USA) EF Education First-Drapac p/b Cannondale 2:29:48
60 Rodolfo Torres (Col) Androni Giocattoli-Sidermec 2:30:00
61 Alessandro De Marchi (Ita) BMC Racing Team 2:31:37
62 Adam Hansen (Aus) Lotto Fix All 2:32:01
63 David De La Cruz (Spa) Team Sky 2:33:48
64 Andrey Zeits (Kaz) Astana Pro Team 2:34:22
65 Koen Bouwmam (Ned) LottoNL-Jumbo 2:36:47
66 Marco Marcato (Ita) UAE Team Emirates 2:40:17
67 Chad Haga (USA) Team Sunweb 2:41:17
68 Esteban Chaves (Col) Mitchelton-Scott 2:42:02
69 Davide Ballerini (Ita) Androni Giocattoli-Sidermec 2:45:08
70 Sander Armee (Bel) Lotto Fix All 2:47:53
71 Manuele Boaro (Ita) Bahrain-Merida 2:50:36
72 Davide Villella (Ita) Astana Pro Team 2:50:57
73 Salvatore Puccio (Ita) Team Sky 2:51:46
74 Manuele Mori (Ita) UAE Team Emirates 2:53:24
75 Anthony Roux (Fra) Groupama-FDJ 3:00:19
76 Hugh Carthy (GBr) EF Education First-Drapac p/b Cannondale 3:03:56
77 Steve Morabito (Swi) Groupama-FDJ 3:05:41
78 Matthieu Ladagnous (Fra) Groupama-FDJ 3:09:22
79 Christopher Juul Jensen (Den) Mitchelton-Scott 3:09:23
80 Zdenek Stybar (Cze) Quick-Step Floors 3:11:11
81 Krists Neilands (Lat) Israel Cycling Academy 3:11:18
82 Mads Würtz Schmidt (Den) Katusha-Alpecin 3:13:38
83 Jacques Janse Van Rensburg (RSA) Dimension Data 3:14:39
84 Dayer Quintana (Col) Movistar Team 3:15:03
85 Natnael Berhane (Eri) Dimension Data 3:15:08
86 Ryan Gibbons (RSA) Dimension Data 3:19:02
87 Sacha Modolo (Ita) EF Education First-Drapac p/b Cannondale 3:25:54
88 Francisco Ventoso (Spa) BMC Racing Team 3:26:32
89 Andrea Vendrame (Ita) Androni Giocattoli-Sidermec 3:27:09
90 Antonio Pedrero (Spa) Movistar Team 3:27:46
91 Niklas Eg (Den) Trek-Segafredo 3:28:51
92 Jaco Venter (RSA) Dimension Data 3:30:33
93 Eduardo Sepulveda (Arg) Movistar Team 3:30:48
94 Laurent Didier (Lux) Trek-Segafredo 3:31:36
95 Jos van Emden (Ned) LottoNL-Jumbo 3:34:53
96 Antonio Nibali (Ita) Bahrain-Merida 3:35:01
97 Enrico Barbin (Ita) Bardiani CSF 3:39:38
98 Ruben Fernandez (Spa) Movistar Team 3:40:42
99 Vegard Stake Laengen (Nor) UAE Team Emirates 3:41:08
100 Clement Venturini (Fra) AG2R La Mondiale 3:41:27
101 Jacopo Mosca (Ita) Wilier Triestina-Selle Italia 3:42:25
102 Viacheslav Kuznetsov (Rus) Katusha-Alpecin 3:42:27
103 Lars Bak (Den) Lotto Fix All 3:42:31
104 Michael Mørkøv (Den) Quick-Step Floors 3:43:27
105 Alex Turrin (Ita) Wilier Triestina-Selle Italia 3:43:48
106 Alexey Lutsenko (Kaz) Astana Pro Team 3:43:59
107 Cesare Benedetti (Ita) Bora-Hansgrohe 3:44:12
108 Jérémy Roy (Fra) Groupama-FDJ 3:45:10
109 Christian Knees (Ger) Team Sky 3:45:50
110 Kristian Sbaragli (Ita) Israel Cycling Academy 3:49:00
111 Christopher Hamilton (Aus) Team Sunweb 3:50:38
112 Sam Bennett (Irl) Bora-Hansgrohe 3:51:06
113 Tony Martin (Ger) Katusha-Alpecin 3:51:44
114 Niccolo Bonifazio (Ita) Bahrain-Merida 3:53:43
115 Domen Novak (Slo) Bahrain-Merida 3:55:43
116 Bert-Jan Lindeman (Ned) LottoNL-Jumbo 3:56:54
117 Rémi Cavagna (Fra) Quick-Step Floors 3:56:56
118 Baptiste Planckaert (Bel) Katusha-Alpecin 4:00:15
119 Guillaume Boivin (Can) Israel Cycling Academy 4:00:44
120 Jean-Pierre Drucker (Lux) BMC Racing Team 4:00:50
121 Marco Frapporti (Ita) Androni Giocattoli-Sidermec 4:02:07
122 Alex Dowsett (GBr) Katusha-Alpecin 4:02:24
123 Danny van Poppel (Ned) LottoNL-Jumbo 4:04:12
124 Gijs Van Hoecke (Bel) LottoNL-Jumbo 4:04:56
125 Manuel Belletti (Ita) Androni Giocattoli-Sidermec 4:06:22
126 Jurgen Roelandts (Bel) BMC Racing Team 4:06:24
127 Simone Andreetta (Ita) Bardiani CSF 4:07:22
128 Zakkari Dempster (Aus) Israel Cycling Academy 4:10:11
129 Maxim Belkov (Rus) Katusha-Alpecin 4:11:40
130 Roy Curvers (Ned) Team Sunweb 4:15:31
131 Fabio Sabatini (Ita) Quick-Step Floors 4:15:40
132 Sam Bewley (NZl) Mitchelton-Scott 4:16:19
133 Mitchell Docker (Aus) EF Education First-Drapac p/b Cannondale 4:17:01
134 Elia Viviani (Ita) Quick-Step Floors 4:17:38
135 Tom Van Asbroeck (Bel) EF Education First-Drapac p/b Cannondale 4:18:27
136 Markel Irizar (Spa) Trek-Segafredo 4:19:43
137 Florian Senechal (Fra) Quick-Step Floors 4:20:02
138 Jens Debusschere (Bel) Lotto Fix All 4:24:30
139 Boy van Poppel (Ned) Trek-Segafredo 4:26:10
140 Ryan Mullen (Irl) Trek-Segafredo 4:28:43
141 Andreas Schillinger (Ger) Bora-Hansgrohe 4:29:04
142 Guy Sagiv (Isr) Israel Cycling Academy 4:36:13
143 Frederik Frison (Bel) Lotto Fix All 4:36:30
144 Liam Bertazzo (Ita) Wilier Triestina-Selle Italia 4:38:46
145 Lennard Hofstede (Ned) Team Sunweb 4:39:24
146 Mads Pedersen (Den) Trek-Segafredo 4:40:38
147 Paolo Simion (Ita) Bardiani CSF 4:44:41
148 Marco Coledan (Ita) Wilier Triestina-Selle Italia 4:52:38
149 Svein Tuft (Can) Mitchelton-Scott 4:53:23
150 Eugert Zhupa (Alb) Wilier Triestina-Selle Italia 4:54:45
151 Giuseppe Fonzi (Ita) Wilier Triestina-Selle Italia 5:07:59

Un momento della "pazza" ma vincente fuga di Froome sul Colle delle Finestre (foto Tim de Waele/TDWSport.com)
VENARIA REALE – BARDONECCHIA (JAFFERAU): FINESTRE CON VISTA SULLO SPETTACOLO
Non sono mancate le critiche anche su questa tappa e stavolta gli organizzatori sono stati messi in “croce” per la collocazione del Colle delle Finestre, piazzato a 73 Km dall’arrivo. È un bel rischio perché ciò potrebbe non invogliare i corridori alla battaglia, rimandandola all’ascesa finale. Ma vogliamo pensare positivo, perché il Finestre provocherà comunque una bella selezione naturale e qualche nome già lassù potrebbe pagar dazio. E se qualcuno dei corridori che ambiscono alla maglia rosa dovesse decidere di dissotterrare l’ascia di guerra da quelle parti oggi se ne vedranno davvero delle belle. Altro che la vittoria di Merck nel 1972!
L’Italia è un popolo di santi, poeti e navigatori…. e di lamentatori, aggiungiamo noi. Non possiamo negarlo perché, forse mai come da noi, ci si lamenta di tutto, dal governo al vicino di casa molesto passando anche per le tappe del Giro. Dopo la frazione di Pratonevoso, infatti, criticata per la tanta pianura prima dell’ascesa finale, c’è chi ha borbottato anche per il disegno della tappa che si concluderà sul Monte Jafferau e che prevede il Colle delle Finestre a 73 Km dal traguardo. È stata proprio la notevole distanza che separa la cima del passo piemontese dall’arrivo a stimolare i “lamentatori” che, a dire il vero, stavolta non hanno tutti i torti. Considerato l’andazzo di molte corse viste nel recente passato, con i “big” in azione solamente negli ultimi chilometri prima del traguardo, effettivamente ci sarebbe il rischio che sul Finestre si assista a quel che viene definito “greggismo”, ossia a un’ascesa affrontata dal gruppo dei migliori senza azioni da parte di qualche uomo di classifica. In realtà tappe come queste devono, invece, servire proprio a smuovere il gruppo dalla sonnolenza e a motivare i corridori alle azioni in salita che tanto piacciono ai tifosi, nonostante la notevole mole di chilometri che poi si dovranno percorrere per andare al traguardo. Va, però, detto che, anche se non si dovessero muovere i grandi primattori della corsa rosa, l’ascesa rimarrà sicuramente nelle gambe perché è dura, lunga e, com’è noto, presenta un considerevole tratto sterrato e, sicuramente, in vetta qualche grosso nome potrebbe transitare con distacco più o meno lieve. Recuperare non sarà per nulla facile perché il tracciato non lo consentirà nell’immediato, dovendosi subito affrontare le docili pendenze del Sestriere e oramai lo sanno anche i muri che una salita pedalabile affrontata di seguito a una molto più dura finisce spesso per far lievitare i distacchi. È vero che poi ci saranno quasi 40 Km di strada agevole, parte in discesa e parte in falsopiano, grazie ai quali si potrebbe anche annullare completamente il gap, ma lo sforzo fatto potrebbe essere pagato a caro prezzo nel momento nel quale si tornerà a fare i conti con una salita impegnativa come quello della Jafferau, 7,2 Km al 9,1% che hanno nel “curriculum” un precedente di lusso datato 1972 quando, salendo sul monte che domina Bardonecchia, Eddy Merckx castigò tutti e in particolare lo scalatore spagnolo José Manuel Fuente, favorito per il successo quel giorno dopo aver già staccato il belga sul Blockhaus e che sullo Jafferau chiuderà terzo con 47 secondi di ritardo. È un precedente che fa ben sperare perché la tappa del 1972 era molto più lunga – si partiva da Savona percorrendo 256 Km mentre stavolta ne sono in programma 184 – ma anche molto meno esigente di quella odierna a causa della presenza del solo Sestriere prima dell’ascesa finale e, dunque, a dispetto di un disegno che qualcuno ha giudicato infelice, potrebbe invece risultare molto più dura del previsto, con distacchi al traguardo ben maggiori di quelli fatti registrare il giorno dell’impresa del “Cannibale”.
In questo terzultimo giorno di gara la carovana si radunerà presso la reggia di Venaria Reale, la residenza di caccia voluta dal Duca Carlo Emanuele II di Savoia che ha ospitato il “Big Start” del Giro nel 2011, quando la corsa rosa scattò da Torino, in occasione del 150° anniversario dell’Unità d’Italia, con una cronometro a squadre vinta dalla HTC-Highroad, formazione statunitense che si sciolse al termine di quella stagione. Nel tratto da percorrere fuori gara verso il “chilometro 0”, l’effettivo avvio della tappa, i corridori transiteranno lungo i confini di un’altra tenuta venatoria sabaudia, il Parco della Mandria, oggi area naturale protetta nel cui cuore si erge un castello, celebre per esser stato il nido d’amore di Re Vittorio Emanuele II e della sua consorte morganatica Rosa Vercellana. I primi 20 Km si snoderanno dritti in direzione delle montagne del Canavese, percorrendo in dolce falsopiano ascendente la statale che conduce a Lanzo Torinese, il principale centro delle tre “Valli di Lanzo”: la più settentrionale è la Val Grande, quella mediana è la Val d’Ala mentre il gruppo risalirà il tratto iniziale della più meridionale delle tre, la Valle di Viù, percorrendo la quale è possibile arrivare in auto fino al Lago di Malciaussia mentre gli escursionisti possono raggiungere anche il Lago della Rossa, la cui diga è la più alta d’Europa, costruita a una quota di 2718 metri. I “girini”, come detto, percorreranno solo il primo tratto di valle e poi, appena attraversato il comune di Viù – conosciuto dagli appassionati di “bob kart” in quanto sede sin dal 1959 di un gran premio di questa particolare gara che ricorda le “Soapbox Race” americane – svolteranno a sinistra per tornare verso Torino attraverso il Colle del Lys. È un’ascesa inedita per la corsa rosa, che sarà affrontata dal suo versante più pedalabile (13,8 Km al 4,3% con un tratto intermedio di 5,4 Km al 7,1%) e che vedrà i corridori in vetta transitare prima davanti all’omonimo e panoramico rifugio – set nel 2013 di una scena del film “Aspirante Vedovo” con Fabio De Luigi e Luciana Littizzetto, remake di un quasi omonimo film del 1959 con Alberto Sordi e Franca Valeri – e poi al cospetto del monumento che ricorda i 26 partigiani che lassù furono catturati e fucilati dai tedeschi il 2 luglio del 1944. Pendenze molto più sostenute – sono 13 Km al 6,7% – presenterà la discesa sull’altro versante, che ricondurrà la corsa in pianura dopo il passaggio da Almese, centro presso il quale negli anni ’80 sono stati rinvenuti i resti di una villa eretta in epoca romana a breve distanza dalla strada consolare che da Augusta Taurinorim (Torino) conduceva prima a Segusium (l’attuale Susa) e poi al Mons Matrona, il valico che oggi chiamiamo Monginevro. Sarà proprio questa la direzione che ora andrà a imboccare il gruppo, che prima di arrivare all’appuntamento con il Colle delle Finestre dovrà percorrere una trentina di chilometri agevoli, toccando all’inizio di questo tratto Sant’Ambrogio di Torino, il centro nel cui territorio comunale ricade uno dei monumenti simbolo della regione Piemonte, l’Abbazia di San Michele della Chiusa, costruita tra il X e il XIII secolo sulla cima del monte Pirchiriano e che è più nota con il nome di “Sacra di San Michele”. Alle porte di Susa, che in quest’occasione non sarà attraversata dalla corsa ma il giorno successivo ospiterà la partenza del tappone di Cervinia, si attaccherà l’atteso Colle delle Finestre, che proprio all’inizio propone il suo tratto più aspro (14%), unica impennata di una salita che sale sempre costante attorno al 9% per 18 chilometri e mezzo, movimentata da ben 44 tornanti e resa unica dallo sterrato che s’incontrerà negli ultimi 7,8 Km, un fondo che un tempo caratterizzava l’intera strada, tracciata nel XVIII secolo dal genio militare per collegare le numerose fortificazioni erette su quelle montagne: tra queste la più celebre è quella monumentale di Fenestrelle, mentra un’altra, oggi in cattivo stato di conservazione , era stata innalzata nel 1891 proprio in prossimità del valico. Raggiunta la Cima Coppi dell’edizione 2018 – un “titolo” che al Fineste era toccato anche nel 2015, quando lo speciale premio dedicato al Campionissimo fu conquistato dallo spagnolo Mikel Landa – si ritroverà l’asfalto nella ripida discesa verso la Val Chisone, dove si attraverserà Pragelato, la località di sport invernali che ospita lo Stadio del Trampolino, costruito per le Olimpiadi Invernali del 2006 e successivamente utilizzato anche in occasioni di gare della Coppa del Mondo di combinata nordica e di Coppa del Mondo di salto con gli sci. A questo punto già da qualche chilometro si sarà ripresi a salire per affrontare i 16,2 Km al 3,8% che conducono al Sestriere, inserito per la prima volta nel percorso del Giro nel 1911, quando ancora non esisteva la celeberrima stazione di sport invernali, sviluppatasi negli anni ’30 su iniziativa del fondatore della FIAT Giovanni Agnelli (padre dell’avvocato), e questo era ancora un semplice valico di passaggio sfruttato sin dal tempo dei romani, epoca nella quale vi era stata posizionata la “petram sextarium”, il cippo miliare dal quale poi derivò il nome di Sestriere.
In discesa, tra le due strade possibili, s’è scelto di percorrere il vecchio itinerario che transita per Sauze di Cesana, località di villeggiatura situata all’imbocco della solitaria Valle Argentera, frequentata sia d’estate, sia d’inverno, quando le sue cascate ghiacciano e gli appassionati di sci fuoripista trovano parecchio pane per i loro denti. Ufficialmente la discesa avrà termine con il passaggio da Cesana Torinese – il paese del quale secondo alcuni studiosi sono originari gli antenati del celebre pittore francese Paul Cézanne, il cui cognome altro non sarebbe che una “francesizzazione” del toponimo Cesana – anche se poi si continuerà a perdere quota più gradatamente percorrendo la statale del Monginevro in direzione di Oulx, nel cui borgo superiore si trova la medioevale Torre Delfinale, detta anche “dei Saraceni” e restaurata da non molti anni. È da questo centro che ha inizio il falsopiano di una dozzina di chilometri che, costeggiando l’autostrada diretta al traforo stradale del Frejus (aperto nel 1980 affiancandosi a quello ferroviario, in esercizio fin dal 1871), condurrà la corsa nel cuore di Bardonecchia, una delle stazioni sciistiche più “anziane” d’Italia, nell’inverno del 1904 teatro delle prime gare. Oggi ben due comprensori ricadono all’interno del comune piemontese e uno di questi è realizzato sulle pendici dello Jafferau, il monte che accoglierà le ultime fasi di gara e sulla cui cima si trovano gli scarsi resti dell’omonima batteria, seconda fortezza più alta della catena alpina (2775 metri), costruita 120 anni fa con lo scopo di poter colpire da lontano la vicina Francia. Altri tempi, altri bellicismi, oggi scongiurati dal trattato di pace firmato con la Francia dopo la Seconda Guerra Mondiale e che prevedeva di bombardare e distruggere il forte. Ma sul far della sera del 25 maggio 2018 su quelle pendici si tornerà cruentemente a battagliare, stavolta per la pacifica conquista della Rosa.
Mauro Facoltosi
I VALICHI DELLA TAPPA
Col San Giovanni (1116 metri). Valicato dalla SP 197 “del Colle del Lys” nel corso della salità da Viù al Colle del Lys.
Colle del Lys (1311 metri). Aperto tra i monti Arpone e Pelà, è valicato dalla SP 197 “del Colle del Lys” e mette in comunicazione Viù con Almese. Talvolta il suo nome viene scritto “Lis”.
Colletto di Meana (1455 metri). Valicato dalla SP 172 “del Colle delle Finestre”, che mette in comunicazione Meana di Susa con Fenestrelle passando per il Colle delle Finestre. Il valico si trova sul versante di Meana (quello che il Giro affronterà in salita) e s’incontra nel punto nel quale inizia il tratto sterrato. Quotato 1456 sulle cartine del Giro 2018.
Colle delle Finestre (2176 metri). Quotato 2178 sulle cartine del Giro 2018, è costituito dai monti Carlei e Pintas ed è valicato dalla SP 172 “del Colle delle Finestre”, che mette in comunicazione Meana di Susa con Fenestrelle. Il Giro d’Italia l’ha valicato per la prima volta il 28 maggio del 2005, nel finale della tappa Savigliano – Sestriere, che vide Danilo Di Luca transitare primo in vetta mentre il successo di giornata andò al venezuelano José Rujano. Successivamente si è tornati sul Finestre in altre due occasioni, sempre con il traguardo finale fissato al Sestriere: nel 2011, partendo da Verbania, il bielorusso Vasil’ Kiryenka fece man bassa conquistando prima il GPM e poi il traguardo di tappa; nel 2015 la tappa, partita da Saint-Vincent, sarà dominata dagli Astana con Mikel Landa primo sul Finestre e Fabio Aru vincitore di tappa bissando il successo conseguito ventiquattrore prima a Cervinia.
Colle di Sestriere (2033 metri). È un’ampia depressione che separe il Monte Fraitève e dalla Punta Rognosa di Sestriere. Vi transita la SS 23 “del Colle di Sestriere” tra Cesana Torinese e Pragelato. Da Cesana vi sale anche il vecchio tracciato della statale, che transita per Sauze di Cesana e che quest’anno sarà percorsa in discesa dai “girini”. È quotato 2035 sulle cartine del Giro, dov’è riportata l’erronea grafia francese spesso utilizzata di Sestrière. La corsa l’ha superato per la prima volta nel 1911, nel corso della Mondovì – Torino vinta dal francese Lucien Georges Mazan, più conosciuto con il soprannome di “Petit Breton”. Dal 1933, anno dell’istituzione della classifica GPM, è stato inserito 16 volte sul tracciato della corsa rosa: l’ultimo conquistatore è stato Fabio Aru, vincitore della Saint-Vicent – Sestriere nel 2015.
RINGRAZIAMENTI
Segnaliamo che le citazioni cinematografiche (nel testo e nella fotogallery) sono frutto della collaborazione con il sito www.davinotti.com, che ringraziamo per la disponibilità.
FOTOGALLERY
Reggia di Venaria Reale
Castello della Mandria
Lanzo Torinese, Ponte del Diavolo
Valle di Viù, Lago di Malciaussia
Lago della Rossa

Il rifugio del Colle del Lys in notturna nel film “Aspirante vedovo” (www.davinotti.com)
Il rifugio del Colle del Lys in notturna nel film “Aspirante vedovo” (www.davinotti.com)
Lo scollinamento del Colle del Lys con il monumento ai partigiani caduti nell’eccidio nazista
Resti della villa romana rinvenuta alle porte di Almese
La Sacra di San Michele vista da uno degli ultimi tornanti della discesa dal Colle del Lys
Sacra di San Michele
Un tratto sterrato del Colle delle Finestre
Vista aerea sullo scollinamento del Colle delle Finestre; al centro si riconosce uno scorcio del Forte
Pragelato, Stadio del Trampolino
Sestriere, il piazzale intitolato a Giovanni Agnelli senior
Sauze di Cesana, testata della Valle Argentera
Oulx, Torre Delfinale
Bardonecchia, Forte Bramafam
Bardonecchia, Palazzo delle Feste

Spettacolare vista dai resti della Batteria Jafferau e, in trasparenza, l’altimetria della diciannovesima tappa del Giro 2018 (Google Street View)
PRIMO SANGUE A PRATONEVOSO: DALLA NOIA ALLA SUSPENSE IN DUE KM
Dal nulla, nel nulla, si riapre il Giro. Uno, due colpi secchi, non di più, il primo parato, il secondo in piena mandibola e Yates vacilla. Alla vigilia di due tappe sciogli ginocchia.
Duecento chilometri, in gran parte di nulla padano. Begli sfondi piemontesi, senz’altro, e una fuga a cui finalmente si concede un quarto d’ora buono per giocarsi la tappa. Con una partenza piatta come un biliardo nel meridione milanese, sono perlopiù passisti. Nel momento in cui ricevono il via libera, il copione del finale è già scritto. Nessuna speranza per l’ottanta per cento di loro.
E prima ancora che l’asfalto s’inerpichi, già sappiamo chi si possa giocare la vittoria, un terzetto che rappresenta tre diverse generazioni: anzitutto, il talentuoso tedeschino Schachmann della Quickstep, che già mise in gran mostra alla Freccia Vallone la sua tenuta e il suo spunto brillante, in questo Giro a lungo maglia bianca di miglior giovane finché i tracciati privilegiavano gli uomini da classiche. Poi il bergamasco Mattia Cattaneo, una delle grandi speranze del nostro ciclismo giovanile un lustro fa, poi tormentato dai problemi fisici nel professionismo e, ormai ventottenne, sostanzialmente un talento polivalente finito, per ora, sprecato. Infine il quasi quarantenne Rubén Plaza, veteranissimo di mille battaglie, mercenario da romanzo arruolato dalla Israel Cycling Academy per dare un senso al proprio Giro. Un uomo che spinge rapporti da fine anni Novanta e che, pur vincitore assai sporadico, ben sa barcamenarsi, se ancora questa primavera si è portato a casa una piccola corsa a tappe in terra iberica. Ma i suoi ultimi fulgori risalgono a tre anni fa, alla Vuelta di Aru, e proprio alla tappa in cui l’Astana del sardo ribaltò la classifica affondando Dumoulin. Che ricordi! Allora Plaza si lanciò in un cavalcata solitaria d’altri tempi, seminando su quattro Gpm e più di 150 chilometri il resto di una maxi fuga di quaranta atleti, sparandosi mezza giornata in solitudine fra le sierras madrilene.
Sono proprio loro a battagliare sulle poco impervie rampe di Pratonevoso, con Schachmann e Cattaneo che si marcano stretti mentre Plaza sembra sempre in affanno, con il suo rapportone epico, ma finisce ogni volta per rientrare sui primi. C’è anche un quarto incomodo imprevisto, Pfingsten della Bora, il classico uomo invisibile che a trent’anni suonati è arrivato forse una volta nei primi dieci (10º) di una gara di qualche rilievo e che qui strappa con le unghie e con i denti qualche istante di gloria a tanti anni di gregariato. Ma è condannato a un ruolo da comparsa.
I chilometri passano e la sfida in stile Ok Corral fra Cattaneo e Schachmann prende sempre più la piega di un colpo di grazia. Una volta sganciato definitivamente Pfingsten, i sussulti di suspense sono garantiti solo dai periodici rientri di Plaza. Nel finale Cattaneo prova un allungo, due, tre, ma Schachmann risponde sempre con facilità irrisoria e sulla retta d’arrivo fulmina i due rivali sopravvissuti. Cattaneo, stremato, viene passato anche dall’inesausto Plaza.
Un po’ dispiace, e non per nazionalismo: non ce ne voglia il promettente tedesco che meritava senz’altro una vittoria di tappa, ma fra tutte la Quickstep è la squadra che meno abbisognasse di un’ulteriore soddisfazione, mentre l’Androni, già amaramente beffata sul Gran Sasso dopo un numero di Masnada per colpa del folle inseguimento Astana, deve di nuovo accontentarsi di un posto di rincalzo. La differenza fra squadre World Tour e professional diventa ogni anno più abissale e potrebbe finire per rappresentare un problema per il ciclismo. Un Grande Giro in cui meno della metà dei team porta a casa qualcosa (perché poi, ricordiamolo, fra le World Tour stesse la differenza di dimensione economica e quindi di schieramento è divenuta vertiginosa) non rappresenta un grande incentivo per gli sponsor a investire. Già è nella natura di questo sport che si vinca in uno e si perda in duecento: ciò veniva parzialmente compensato dal moltiplicarsi e intrecciarsi di obiettivo, il sale tattico che rende fenomenale lo scacchiere di gara. Se però la polarizzazione di valori in campo è tale che i grandi non lasciano nemmeno le briciole, in breve – ma è già una realtà – si faticherà a trovare chi voglia partecipare al gioco, magari con un investimento di media dimensione.
Veniamo ora all’altra gara nella gara, quella per la classifica generale. Il pubblico sbadiglia e inveisce contro l’ennesima salita isolata in fondo a una tappa tendenzialmente piatta. Il gruppo avanza ad andatura da crociera anche quando la strada comincia a salire. Si staccano solo i velocisti e coloro che han già deciso, come Aru o Ciccone, che punteranno sulla tappa di domani o dopodomani, oggi si riposa.
La prima novità emerge da una furbata, volontaria o meno, di Miguel Ángel López: il capitano Astana galleggia in fondo al gruppetto e la Movistar, fiutando sangue, si mette a fare un bel ritmo pimpante culminante con una secca accelerata di Betancur. Il gruppo si screma.
L’Astana, non si sa se per rompere l’andazzo o se per giocare in contropiede, dando respiro a López, lancia Bilbao, che è in classifica generale. L’effetto a catena comincia pian piano ma promette conseguenze atomiche. Dietro Bilbao, e poi davanti, saltandolo come un birillo, va Poels della Sky, mentre Bilbao rientra nei ranghi. Se l’Astana gioca di squadra, si dicono gli inglesi, perché non noi? L’innesco successivo è la rissa per la maglia bianca: come intuibile, scatta Carapaz, e si scopre che quello di López era probabilmente un bluff. Si avventa sull’ecuadoriano e lo salta di netto.
Poi Superman sorvola Poels, e con la sua pedalata piena, finalmente potente come nei giorni migliori, inizia a metter secondi pesanti fra sé e il gruppo.
Reazione a catena: in classifica generale sopra López c’è Pinot, che mette la squadra a tirare. Altra accelerazione costante, dopo quella Movistar, che comincia a far diventare frenetica la successione dei tornanti, con un passo che si suol vedere su un 2% di pendenza in meno. E se Pinot non ha replicato in prima persona, significa che la gamba ancora non c’è.
Ecco un attacco interlocutorio di George Bennett della LottoNL-Jumbo, e poi siamo al momento chiave. Un chilometro e mezzo o poco più alla fine. Scambio di occhiate fra Yates e Dumoulin, elettricità statica da sfida imminente, e “bum”, parte la progressione violentissima di Tom. Yates non gli lascia nemmeno un centimetro. L’unico a tenere è Pozzovivo. Ma da dietro rientra regolare Froome e, un po’ come il vecchio volpone Plaza, approfitta del fiatone dei duellanti per lanciare sul lato opposto della carreggiata la propria veemente progressione, niente frullate, in piedi sui pedali e perfino con una sorta di rapportone. Mezzo attimo di incertezza, tutti a guardare, ed ecco che Pozzovivo si lancia sgusciando fra Dumoulin e Yates per riprendere Froome con un’accelerazione robusta. La fissione è incontrollabile. Duomoulin raschia il fondo del barile perché sa che non può concedere il minimo spazio al lucano. E invece Yates resta incollato all’asfalto.
Il terzo trova facile comunità d’intenti. La maglia rosa, finora invulnerabile, è sparita dai radar di colpo. L’accordo è ancor più semplice perché Poels da davanti attende il suo capitano e piazza un bel paio di trenate a tutta sulle pendenze ora facili, da muscolo e da scia.
Yates è come bloccato, mulina un rapporto leggero mentre accanto a lui sfilano i fantasmi della top ten che erano stati sganciati dal veemente scontro fra i big. Nemmeno provano ad approfittare della sua necessità di tirare a tutta: lo vedono troppo moscio. Passano Bilbao e Carapaz, passa Formolo tirando Konrad, è per la maglia rosa un’agonia appena attenuata dal provvidenziale arrivo del gregario Nieve, dalla cui forma molto dipenderà nei prossimi due giorni.
Davanti Poels sbaglia strada, proprio così, e quasi si porta dietro Froome; per fortuna Pozzovivo conosce bene la salita e trascina tutti sulla retta via, con un bel finale in cui pare il più forma. Superman López taglia comunque il traguardo per primo fra i big, con una quindicina di secondi sul super-trio di inseguitori.
Gli altri arrivano alla spicciolata, con Yates che lascia sul campo metà del suo vantaggio su Dumoulin, e soprattutto l’immagine di schiacciante superiorità con cui aveva annichilito la concorrenza. L’altro grande perdente del giorno è Pinot: poca adatta a lui la salita secca, ma dopo la pessima crono dell’altro giorno subentra il sospetto che stia male o che la forma troppo precoce del Trentino stia precipitando sotto i livelli di guardia.
Quarantott’ore. Tanto resta per decidere l’intero futuro di tre settimane di corsa. Ottomila metri verticali spartiti in due tapponi sui duecento km. Lo sterrato del Finestre, l’aria rarefatta over duemila, le pendenze ispide del Jafferau, e poi i tre valichi valdostani in rapida successione il giorno dopo. C’è spazio per veder volare i minuti e riscrivere un’intera top ten, anche con giochi di squadra, per chi ancora ne avrà una al proprio fianco per aiutare. La maglia rosa ha lasciato gocce rosseggianti di secondi sulla neve immaginaria di Pratonevoso. Domani ci sarà la neve reale a bordo strada.
Gabriele Bugada
ORDINE D’ARRIVO
1 Maximilian Schachmann (Ger) Quick-Step Floors 4:55:42
2 Ruben Plaza (Spa) Israel Cycling Academy 0:00:10
3 Mattia Cattaneo (Ita) Androni Giocattoli-Sidermec 0:00:16
4 Christoph Pfingsten (Ger) Bora-Hansgrohe 0:01:10
5 Marco Marcato (Ita) UAE Team Emirates 0:01:26
6 Michael Mørkøv (Den) Quick-Step Floors 0:01:36
7 Viacheslav Kuznetsov (Rus) Katusha-Alpecin 0:01:52
8 Jos van Emden (Ned) LottoNL-Jumbo 0:03:22
9 Alex Turrin (Ita) Wilier Triestina-Selle Italia 0:03:29
10 Davide Ballerini (Ita) Androni Giocattoli-Sidermec 0:05:09
11 Miguel Angel Lopez (Col) Astana Pro Team 0:10:48
12 Domenico Pozzovivo (Ita) Bahrain-Merida 0:11:03
13 Tom Dumoulin (Ned) Team Sunweb
14 Chris Froome (GBr) Team Sky
15 Wout Poels (Ned) Team Sky 0:11:07
16 Patrick Konrad (Aut) Bora-Hansgrohe 0:11:23
17 Pello Bilbao (Spa) Astana Pro Team
18 Richard Carapaz (Ecu) Movistar Team
19 Mikel Nieve (Spa) Mitchelton-Scott 0:11:31
20 Simon Yates (GBr) Mitchelton-Scott
21 Davide Formolo (Ita) Bora-Hansgrohe
22 George Bennett (NZl) LottoNL-Jumbo 0:11:36
23 Sébastien Reichenbach (Swi) Groupama-FDJ
24 Thibaut Pinot (Fra) Groupama-FDJ
25 Rohan Dennis (Aus) BMC Racing Team
26 Alexandre Geniez (Fra) AG2R La Mondiale
27 Ben O’Connor (Aus) Dimension Data 0:11:43
28 Boy van Poppel (Ned) Trek-Segafredo 0:11:50
29 Carlos Betancur (Col) Movistar Team 0:12:03
30 Sam Oomen (Ned) Team Sunweb 0:12:30
31 José Gonçalves (Por) Katusha-Alpecin 0:13:10
32 Georg Preidler (Aut) Groupama-FDJ
33 Niklas Eg (Den) Trek-Segafredo 0:13:42
34 Matteo Montaguti (Ita) AG2R La Mondiale
35 Mikael Cherel (Fra) AG2R La Mondiale 0:14:06
36 Quentin Jauregui (Fra) AG2R La Mondiale 0:14:15
37 Jan Hirt (Cze) Astana Pro Team 0:14:26
38 Sergio Henao (Col) Team Sky 0:14:46
39 Valerio Conti (Ita) UAE Team Emirates
40 Laurens ten Dam (Ned) Team Sunweb 0:15:18
41 Luis León Sanchez (Spa) Astana Pro Team
42 Andrey Zeits (Kaz) Astana Pro Team
43 Kilian Frankiny (Swi) BMC Racing Team
44 Koen Bouwmam (Ned) LottoNL-Jumbo 0:15:41
45 Hubert Dupont (Fra) AG2R La Mondiale 0:16:51
46 Kenny Elissonde (Fra) Team Sky 0:17:16
47 Fausto Masnada (Ita) Androni Giocattoli-Sidermec 0:17:43
48 Ruben Fernandez (Spa) Movistar Team 0:18:28
49 Diego Ulissi (Ita) UAE Team Emirates 0:19:47
50 Jan Polanc (Slo) UAE Team Emirates
51 Francesco Gavazzi (Ita) Androni Giocattoli-Sidermec
52 Benjamin King (USA) Dimension Data
53 Mads Würtz Schmidt (Den) Katusha-Alpecin
54 Ryan Gibbons (RSA) Dimension Data
55 Lars Bak (Den) Lotto Soudal
56 Gianluca Brambilla (Ita) Trek-Segafredo
57 Enrico Battaglin (Ita) LottoNL-Jumbo
58 Jacopo Mosca (Ita) Wilier Triestina-Selle Italia
59 Natnael Berhane (Eri) Dimension Data
60 Maurits Lammertink (Ned) Katusha-Alpecin
61 Nathan Brown (USA) EF Education First-Drapac p/b Cannondale
62 Anthony Roux (Fra) Groupama-FDJ
63 Giovanni Visconti (Ita) Bahrain-Merida
64 Robert Gesink (Ned) LottoNL-Jumbo
65 Sander Armee (Bel) Lotto Soudal
66 Felix Grossschartner (Aut) Bora-Hansgrohe
67 Krists Neilands (Lat) Israel Cycling Academy 0:21:23
68 Ben Hermans (Bel) Israel Cycling Academy
69 Kristian Sbaragli (Ita) Israel Cycling Academy
70 Steve Morabito (Swi) Groupama-FDJ
71 Louis Vervaeke (Bel) Team Sunweb
72 Matej Mohoric (Slo) Bahrain-Merida
73 Domen Novak (Slo) Bahrain-Merida
74 Alessandro De Marchi (Ita) BMC Racing Team 0:21:26
75 Antonio Pedrero (Spa) Movistar Team 0:21:51
76 David De La Cruz (Spa) Team Sky 0:22:12
77 Roman Kreuziger (Cze) Mitchelton-Scott 0:22:57
78 Antonio Nibali (Ita) Bahrain-Merida
79 Davide Villella (Ita) Astana Pro Team
80 Esteban Chaves (Col) Mitchelton-Scott
81 Francisco Ventoso (Spa) BMC Racing Team
82 Victor De La Parte (Spa) Movistar Team
83 Dayer Quintana (Col) Movistar Team
84 François Bidard (Fra) AG2R La Mondiale
85 Matthieu Ladagnous (Fra) Groupama-FDJ
86 Jérémy Roy (Fra) Groupama-FDJ
87 Eduardo Sepulveda (Arg) Movistar Team 0:23:40
88 Nico Denz (Ger) AG2R La Mondiale 0:24:22
89 Clement Venturini (Fra) AG2R La Mondiale
90 Adam Hansen (Aus) Lotto Soudal
91 Christopher Hamilton (Aus) Team Sunweb 0:25:27
92 Zakkari Dempster (Aus) Israel Cycling Academy
93 Ryan Mullen (Irl) Trek-Segafredo
94 Chad Haga (USA) Team Sunweb
95 Markel Irizar (Spa) Trek-Segafredo
96 Rodolfo Torres (Col) Androni Giocattoli-Sidermec
97 Joe Dombrowski (USA) EF Education First-Drapac p/b Cannondale
98 Jurgen Roelandts (Bel) BMC Racing Team
99 Cesare Benedetti (Ita) Bora-Hansgrohe
100 Jean-Pierre Drucker (Lux) BMC Racing Team 0:25:51
101 Laurent Didier (Lux) Trek-Segafredo
102 Christian Knees (Ger) Team Sky 0:26:06
103 Tom Van Asbroeck (Bel) EF Education First-Drapac p/b Cannondale
104 Giulio Ciccone (Ita) Bardiani CSF
105 Mirco Maestri (Ita) Bardiani CSF
106 Alex Dowsett (GBr) Katusha-Alpecin
107 Baptiste Planckaert (Bel) Katusha-Alpecin
108 Roy Curvers (Ned) Team Sunweb
109 Manuel Belletti (Ita) Androni Giocattoli-Sidermec
110 Salvatore Puccio (Ita) Team Sky
111 Hugh Carthy (GBr) EF Education First-Drapac p/b Cannondale
112 Danny van Poppel (Ned) LottoNL-Jumbo
113 Guillaume Boivin (Can) Israel Cycling Academy
114 Gijs Van Hoecke (Bel) LottoNL-Jumbo
115 Darwin Atapuma (Col) UAE Team Emirates
116 Michael Woods (Can) EF Education First-Drapac p/b Cannondale
117 Marco Frapporti (Ita) Androni Giocattoli-Sidermec
118 Enrico Barbin (Ita) Bardiani CSF
119 Eugert Zhupa (Alb) Wilier Triestina-Selle Italia
120 Manuele Mori (Ita) UAE Team Emirates
121 Bert-Jan Lindeman (Ned) LottoNL-Jumbo
122 Fabio Aru (Ita) UAE Team Emirates
123 Andrea Vendrame (Ita) Androni Giocattoli-Sidermec
124 Liam Bertazzo (Ita) Wilier Triestina-Selle Italia
125 Alexey Lutsenko (Kaz) Astana Pro Team
126 Jack Haig (Aus) Mitchelton-Scott
127 Guy Sagiv (Isr) Israel Cycling Academy
128 Jarlinson Pantano (Col) Trek-Segafredo
129 Tony Martin (Ger) Katusha-Alpecin
130 Andreas Schillinger (Ger) Bora-Hansgrohe
131 Jaco Venter (RSA) Dimension Data
132 Maxim Belkov (Rus) Katusha-Alpecin
133 William Bonnet (Fra) Groupama-FDJ
134 Vegard Stake Laengen (Nor) UAE Team Emirates
135 Jens Debusschere (Bel) Lotto Soudal
136 Manuele Boaro (Ita) Bahrain-Merida
137 Christopher Juul Jensen (Den) Mitchelton-Scott
138 Lennard Hofstede (Ned) Team Sunweb
139 Simone Andreetta (Ita) Bardiani CSF
140 Giuseppe Fonzi (Ita) Wilier Triestina-Selle Italia 0:26:59
141 Mitchell Docker (Aus) EF Education First-Drapac p/b Cannondale 0:27:02
142 Frederik Frison (Bel) Lotto Soudal 0:27:09
143 Fabio Sabatini (Ita) Quick-Step Floors 0:27:24
144 Zdenek Stybar (Cze) Quick-Step Floors
145 Eros Capecchi (Ita) Quick-Step Floors
146 Rémi Cavagna (Fra) Quick-Step Floors
147 Florian Senechal (Fra) Quick-Step Floors
148 Elia Viviani (Ita) Quick-Step Floors
149 Niccolo Bonifazio (Ita) Bahrain-Merida 0:27:41
150 Vasil Kiryienka (Blr) Team Sky 0:27:49
151 Mads Pedersen (Den) Trek-Segafredo 0:28:37
152 Marco Coledan (Ita) Wilier Triestina-Selle Italia
153 Paolo Simion (Ita) Bardiani CSF
154 Jacques Janse Van Rensburg (RSA) Dimension Data 0:28:52
155 Sacha Modolo (Ita) EF Education First-Drapac p/b Cannondale 0:30:06
156 Sam Bewley (NZl) Mitchelton-Scott 0:33:57
157 Svein Tuft (Can) Mitchelton-Scott
158 Sam Bennett (Irl) Bora-Hansgrohe
CLASSIFICA GENERALE
1 Simon Yates (GBr) Mitchelton-Scott 75:06:24
2 Tom Dumoulin (Ned) Team Sunweb 0:00:28
3 Domenico Pozzovivo (Ita) Bahrain-Merida 0:02:43
4 Chris Froome (GBr) Team Sky 0:03:22
5 Thibaut Pinot (Fra) Groupama-FDJ 0:04:24
6 Miguel Angel Lopez (Col) Astana Pro Team 0:04:54
7 Rohan Dennis (Aus) BMC Racing Team 0:05:09
8 Pello Bilbao (Spa) Astana Pro Team 0:05:54
9 Richard Carapaz (Ecu) Movistar Team 0:05:59
10 Patrick Konrad (Aut) Bora-Hansgrohe 0:07:05
11 George Bennett (NZl) LottoNL-Jumbo 0:07:06
12 Ben O’Connor (Aus) Dimension Data 0:07:45
13 Sam Oomen (Ned) Team Sunweb 0:09:04
14 Carlos Betancur (Col) Movistar Team 0:09:28
15 Wout Poels (Ned) Team Sky 0:09:40
16 Alexandre Geniez (Fra) AG2R La Mondiale 0:09:53
17 Davide Formolo (Ita) Bora-Hansgrohe 0:10:03
18 José Gonçalves (Por) Katusha-Alpecin 0:16:30
19 Sergio Henao (Col) Team Sky 0:18:02
20 Maximilian Schachmann (Ger) Quick-Step Floors 0:26:25
21 Michael Woods (Can) EF Education First-Drapac p/b Cannondale 0:26:52
22 Mikel Nieve (Spa) Mitchelton-Scott 0:28:47
23 Mikael Cherel (Fra) AG2R La Mondiale 0:32:00
24 Sébastien Reichenbach (Swi) Groupama-FDJ 0:32:25
25 Georg Preidler (Aut) Groupama-FDJ 0:37:32
26 Hubert Dupont (Fra) AG2R La Mondiale 0:39:23
27 Fabio Aru (Ita) UAE Team Emirates 0:45:44
28 Fausto Masnada (Ita) Androni Giocattoli-Sidermec 0:48:11
29 Gianluca Brambilla (Ita) Trek-Segafredo 0:49:59
30 Diego Ulissi (Ita) UAE Team Emirates 0:50:46
31 Valerio Conti (Ita) UAE Team Emirates 0:52:24
32 Luis León Sanchez (Spa) Astana Pro Team 0:55:59
33 Jack Haig (Aus) Mitchelton-Scott 0:58:28
34 Matej Mohoric (Slo) Bahrain-Merida 0:59:00
35 Felix Grossschartner (Aut) Bora-Hansgrohe 1:00:16
36 Robert Gesink (Ned) LottoNL-Jumbo 1:11:09
37 Mattia Cattaneo (Ita) Androni Giocattoli-Sidermec 1:14:30
38 Matteo Montaguti (Ita) AG2R La Mondiale 1:14:50
39 Jan Hirt (Cze) Astana Pro Team 1:17:35
40 Quentin Jauregui (Fra) AG2R La Mondiale 1:17:38
41 Enrico Battaglin (Ita) LottoNL-Jumbo 1:19:17
42 Giovanni Visconti (Ita) Bahrain-Merida 1:22:13
43 Jan Polanc (Slo) UAE Team Emirates 1:22:44
44 Maurits Lammertink (Ned) Katusha-Alpecin 1:23:33
45 Benjamin King (USA) Dimension Data 1:25:47
46 Laurens ten Dam (Ned) Team Sunweb 1:27:26
47 Victor De La Parte (Spa) Movistar Team 1:28:07
48 François Bidard (Fra) AG2R La Mondiale 1:33:56
49 Ben Hermans (Bel) Israel Cycling Academy 1:34:41
50 Christoph Pfingsten (Ger) Bora-Hansgrohe 1:35:56
51 Nathan Brown (USA) EF Education First-Drapac p/b Cannondale 1:36:17
52 Roman Kreuziger (Cze) Mitchelton-Scott 1:36:39
53 Giulio Ciccone (Ita) Bardiani CSF 1:39:04
54 Eros Capecchi (Ita) Quick-Step Floors 1:40:32
55 Francesco Gavazzi (Ita) Androni Giocattoli-Sidermec 1:46:03
56 Jarlinson Pantano (Col) Trek-Segafredo 1:46:50
57 Ruben Plaza (Spa) Israel Cycling Academy 1:47:09
58 Adam Hansen (Aus) Lotto Soudal 1:51:25
59 Nico Denz (Ger) AG2R La Mondiale 1:52:21
60 Kenny Elissonde (Fra) Team Sky 1:52:42
61 Kilian Frankiny (Swi) BMC Racing Team 1:55:22
62 Alessandro De Marchi (Ita) BMC Racing Team 1:56:54
63 Rodolfo Torres (Col) Androni Giocattoli-Sidermec 1:58:41
64 Joe Dombrowski (USA) EF Education First-Drapac p/b Cannondale 2:00:05
65 Chad Haga (USA) Team Sunweb 2:00:41
66 Esteban Chaves (Col) Mitchelton-Scott 2:01:26
67 David De La Cruz (Spa) Team Sky 2:01:41
68 Louis Vervaeke (Bel) Team Sunweb 2:04:24
69 Andrey Zeits (Kaz) Astana Pro Team 2:04:39
70 Marco Marcato (Ita) UAE Team Emirates 2:05:29
71 Darwin Atapuma (Col) UAE Team Emirates 2:06:51
72 Sander Armee (Bel) Lotto Soudal 2:07:17
73 Manuele Boaro (Ita) Bahrain-Merida 2:09:15
74 Koen Bouwmam (Ned) LottoNL-Jumbo 2:12:34
75 Davide Ballerini (Ita) Androni Giocattoli-Sidermec 2:12:53
76 Salvatore Puccio (Ita) Team Sky 2:19:50
77 Davide Villella (Ita) Astana Pro Team 2:21:14
78 Manuele Mori (Ita) UAE Team Emirates 2:21:28
79 Anthony Roux (Fra) Groupama-FDJ 2:29:00
80 Hugh Carthy (GBr) EF Education First-Drapac p/b Cannondale 2:31:56
81 Christopher Juul Jensen (Den) Mitchelton-Scott 2:33:35
82 Steve Morabito (Swi) Groupama-FDJ 2:34:22
83 Dayer Quintana (Col) Movistar Team 2:34:27
84 Natnael Berhane (Eri) Dimension Data 2:34:32
85 Matthieu Ladagnous (Fra) Groupama-FDJ 2:34:57
86 Jacques Janse Van Rensburg (RSA) Dimension Data 2:38:24
87 Ryan Gibbons (RSA) Dimension Data 2:38:26
88 Krists Neilands (Lat) Israel Cycling Academy 2:39:03
89 Zdenek Stybar (Cze) Quick-Step Floors 2:39:11
90 Mads Würtz Schmidt (Den) Katusha-Alpecin 2:40:38
91 Sacha Modolo (Ita) EF Education First-Drapac p/b Cannondale 2:44:59
92 Francisco Ventoso (Spa) BMC Racing Team 2:45:56
93 Andrea Vendrame (Ita) Androni Giocattoli-Sidermec 2:46:33
94 Laurent Didier (Lux) Trek-Segafredo 2:49:19
95 Jaco Venter (RSA) Dimension Data 2:49:57
96 Antonio Pedrero (Spa) Movistar Team 2:51:24
97 Antonio Nibali (Ita) Bahrain-Merida 2:53:44
98 Jos van Emden (Ned) LottoNL-Jumbo 2:54:17
99 Niklas Eg (Den) Trek-Segafredo 2:56:42
100 Eduardo Sepulveda (Arg) Movistar Team 2:58:48
101 Enrico Barbin (Ita) Bardiani CSF 2:59:02
102 Clement Venturini (Fra) AG2R La Mondiale 3:00:51
103 Viacheslav Kuznetsov (Rus) Katusha-Alpecin 3:00:53
104 Lars Bak (Den) Lotto Soudal 3:01:55
105 Michael Mørkøv (Den) Quick-Step Floors 3:02:51
106 Alex Turrin (Ita) Wilier Triestina-Selle Italia 3:03:12
107 Cesare Benedetti (Ita) Bora-Hansgrohe 3:03:36
108 Vegard Stake Laengen (Nor) UAE Team Emirates 3:03:51
109 Ruben Fernandez (Spa) Movistar Team 3:04:27
110 Kristian Sbaragli (Ita) Israel Cycling Academy 3:07:04
111 Jacopo Mosca (Ita) Wilier Triestina-Selle Italia 3:10:16
112 Sam Bennett (Irl) Bora-Hansgrohe 3:10:30
113 Tony Martin (Ger) Katusha-Alpecin 3:11:08
114 Niccolo Bonifazio (Ita) Bahrain-Merida 3:13:07
115 Jérémy Roy (Fra) Groupama-FDJ 3:13:51
116 Christian Knees (Ger) Team Sky 3:13:54
117 Alexey Lutsenko (Kaz) Astana Pro Team 3:14:16
118 Christopher Hamilton (Aus) Team Sunweb 3:14:56
119 Rémi Cavagna (Fra) Quick-Step Floors 3:16:20
120 Baptiste Planckaert (Bel) Katusha-Alpecin 3:19:39
121 Vasil Kiryienka (Blr) Team Sky 3:19:45
122 Guillaume Boivin (Can) Israel Cycling Academy 3:20:08
123 Bert-Jan Lindeman (Ned) LottoNL-Jumbo 3:20:23
124 Mirco Maestri (Ita) Bardiani CSF 3:21:05
125 Danny van Poppel (Ned) LottoNL-Jumbo 3:23:36
126 Domen Novak (Slo) Bahrain-Merida 3:23:43
127 Gijs Van Hoecke (Bel) LottoNL-Jumbo 3:24:20
128 Jean-Pierre Drucker (Lux) BMC Racing Team 3:25:08
129 Manuel Belletti (Ita) Androni Giocattoli-Sidermec 3:25:46
130 Marco Frapporti (Ita) Androni Giocattoli-Sidermec 3:26:25
131 Alex Dowsett (GBr) Katusha-Alpecin 3:26:42
132 Simone Andreetta (Ita) Bardiani CSF 3:26:46
133 Maxim Belkov (Rus) Katusha-Alpecin 3:29:00
134 Zakkari Dempster (Aus) Israel Cycling Academy 3:29:35
135 Jurgen Roelandts (Bel) BMC Racing Team 3:31:54
136 Roy Curvers (Ned) Team Sunweb 3:34:55
137 Fabio Sabatini (Ita) Quick-Step Floors 3:35:04
138 Sam Bewley (NZl) Mitchelton-Scott 3:35:43
139 Mitchell Docker (Aus) EF Education First-Drapac p/b Cannondale 3:36:25
140 Elia Viviani (Ita) Quick-Step Floors 3:37:02
141 Markel Irizar (Spa) Trek-Segafredo 3:39:07
142 Florian Senechal (Fra) Quick-Step Floors 3:39:26
143 William Bonnet (Fra) Groupama-FDJ 3:40:33
144 Jens Debusschere (Bel) Lotto Soudal 3:42:13
145 Tom Van Asbroeck (Bel) EF Education First-Drapac p/b Cannondale 3:42:45
146 Boy van Poppel (Ned) Trek-Segafredo 3:44:09
147 Ryan Mullen (Irl) Trek-Segafredo 3:48:07
148 Andreas Schillinger (Ger) Bora-Hansgrohe 3:48:28
149 Frederik Frison (Bel) Lotto Soudal 3:54:07
150 Guy Sagiv (Isr) Israel Cycling Academy 3:55:37
151 Liam Bertazzo (Ita) Wilier Triestina-Selle Italia 3:58:10
152 Mads Pedersen (Den) Trek-Segafredo 3:58:17
153 Lennard Hofstede (Ned) Team Sunweb 3:58:48
154 Paolo Simion (Ita) Bardiani CSF 4:03:43
155 Marco Coledan (Ita) Wilier Triestina-Selle Italia 4:10:37
156 Svein Tuft (Can) Mitchelton-Scott 4:12:47
157 Eugert Zhupa (Alb) Wilier Triestina-Selle Italia 4:14:09
158 Giuseppe Fonzi (Ita) Wilier Triestina-Selle Italia 4:25:58

Sul rettelineo d'arrivo di Pratonevoso si perfeziona l'attacco alla rosa di Simon Yates da parte della triade Dumoulin - Pozzovivo - Froome (Getty Images)
ABBIATEGRASSO – PRATONEVOSO: MONTAGNA SÌ, MA OCCHIO ALLA PIANURA
Tanta, tantissima pianura caratterizza la prima delle tre frazioni di montagna finali. Quello che, a prima vista, appare come un “neo” potrebbe rivelarsi un valore aggiunto se qualche squadra dovesse partire agguerrita da Abbiategrasso. In passato ci furono campioni che riuscirono a infuocare sin dall’avvio tappe disegnate come questa, con il risultato di spremere gli avversari ben prima che si arrivasse sulle salite, dopo la classifica esplose letteralmente. E poi c’è la cabala a provocare un sottile brivido sulla pelle dei corridori: chi ha vinto a Pratonevoso si è poi sempre imposto nella classifica finale del Giro!
Giudicare l’altimetria di una tappa come quella di Pratonevoso è un po’ come osservare un bicchiere di vino ricolmo a metà, con tutti i punti di vista connessi. C’è chi noterà per prima cosa la parte “piena” del bicchiere, che ha i connotati della lunga ascesa finale verso il traguardo, non particolarmente cattiva nelle pendenze, ma sono comunque 14 Km al 6,9% che, a quattro giorni dalla fine di una grande corsa a tappe, possono lo stesso far molto male perché ci sono corridori di punta che patiscono la terza settimana di gara mentre più o meno tutti dovranno fare i conti con le energie in progressivo declino.
Altri, invece, coloro che per loro natura sono abituati a notare per prima cosa il bicchiere “mezzo vuoto”, punteranno il dito sui 180 Km precedenti, nei quali la pianura regnerà quasi dappertutto sovrana, tranne un paio di sporadiche occasioni. Sono critici dal palato fine, che sostengono che tappe simili vanno bene a inizio corsa mentre per il finale di un grande giro “reclamano” percorsi più consistenti che prevedano più colli da affrontare in successione perché è a questo punto della corsa che emergono i campioni con gli attributi. Ma tutta quella pianura potrebbe anche non rivelarsi un punto a sfavore per la prima tappa del trittico finale e, anzi, potrebbe anche rivelarsi determinante se ci saranno all’avvio da Abbiategrasso corridori e squadre con intenzioni bellicose a livello classifica. Merckx e Hinault, per esempio, con l’aiuto dei loro compagni di squadra spesso trasformavano in vere e proprie “corride” quelle che, altrimenti, sarebbero state estenuanti e piattissime marce d’avvicinamento alle ascese finali, tenendo sempre elevata la velocità e facendo così giungere gli avversari già stanchi ai piedi delle salite. C’è un precedente al proposito che avvenne in una tappa molto simile a quella odierna, datato 2 giugno 1982, e che ha come protagonista il francese Bernard Hinault. Il corridore transalpino, che quell’anno prendeva parte per la prima volta in carriera al Giro, aveva conquistato la maglia rosa già nella cronosquadre d’apertura di Milano e poi, dopo averla ceduta a Bonnet, Fignon e Moser, l’aveva ritrovata nel tappone appennico di Roccaraso, conservandola sino alla prima frazione alpina di San Martino di Castrozza. Il giorno successivo, primo giugno, i piani del francese saltarono, però, sulla salita del Passo Croce Domini, inserita nel finale della Fiera di Primiero – Boario Terme che vide il varesino Silvano Contini fare doppietta, vincendo la tappa e prendendo la maglia rosa con un distacco molto importante su Hinault, ora secondo in classifica a 2’14”. Il 2 giugno si correva una tappa brevissima e tutta pianeggiante fino ai piedi dell’ascesa finale, soli 85 Km da Piamborno a Montecampione, in previsione della quale Bernard organizzò una levataccia per i suoi compagni di squadra, portandoli a compiere un allenamento a tutta velocità. Così al via da Piamborno i corridori della Renault si presentarano molto più “caldi” e carichi degli avversari e nel tratto pianeggiante continuarono a proporre i ritmi del loro allenamento “privato”: il risultato fu una vera e propria “esplosione” del gruppo sulla salita finale (molto più breve rispetto a quella dell’impresa di Pantani nel 1998), in cima alla quale Hinault si presentò tutto solo, riprendendosi definitivamente la maglia rosa con gli interessi. Infatti, se prima di Boario il ritardo di Contini dal primato era di 26 secondi appena, ora il divario era accresciuto a 1’41”.
È dunque una frazione solo apparentemente disegnata con scarsa lungimiranza quella che vedrà i corridori partire da Abbiategrasso e, superato il corso del Ticino, giungere a una decina di chilometri del via a Vigevano, il capoluogo della Lomellina celebre per la sua bellissima Piazza Ducale, realizzata in epoca rinascimentale su iniziativa di Ludovico il Moro per fungere da spettacolare ingresso al Castello Sforzesco, la cui torre realizzata dal Bramante alla fine dell’ottocento fu presa a modella per la ricostruzione della torre del castello di Milano, che era andata perduta a causa dello scoppio di un deposito di polvere da sparo.
Il tratto successivo, l’ultimo in terra di Lombardia per il 101esimo Giro d’Italia, vedrà i corridori pedalare nel caratteristico paesaggio delle risaie in direzione di Mortara, l’antica “Selva bella” (Pulchra Silva), che poi diventerà “Mortis ara” (altare della morte) in memoria degli oltri 70000 caduti nella cruenta battaglia combattuta il 12 ottobre 773 tra le truppe di Carlo Magno e quelle del re longobardo Desiderio sul luogo dove fu successivamente costruita un’abbazia dedicata a Sant’Albino, divenuta in epoca medioevale una tappa della Via Francigena. Prima di sbarcare in Piemonte la corsa rosa toccherà anche i centri di Cozzo – nel cui castello nel 1499 fu ospite il re di Francia Luigi XII – e di Candia Lomellina, poi si varcherà il corso del Po per la seconda e ultima volta quest’anno alle porte di Casale Monferrato, una delle più interessanti città d’arte piemontesi, conosciuta anche per una delle più celebri sinagoghe d’Italia, costruita nel 1585 in stile barocco dopo che, 25 anni prima, il duca Guglielmo Gonzaga aveva concesso alla locale comunità ebraica la libera professione della loro religione. Dopo il passaggio da Casale s’interromperà per una decina di chilometri la linearità del grafico altimetrico che s’incresperà leggermente nell’attraversare i colli del Monferrato, dove si dovranno superare in rapida successione tre brevi “zampellotti”, un poco puntuto tridente che ha i suoi apici nei passaggi da Vignale Monferrato, Montemagno e Castagnole Monferrato: tra i primi due la corsa sfiorerà il colle sul quale si trova il centro di Altavilla Monferrato, passando proprio accanto a un vecchio deposito dei tram, oggi utilizzato come parcheggio dalla locale società di autolinee ma che ospita anche il piccolo Museo dei Tramway a Vapore, inserito nel circuito dell’Ecomuseo del Basso Monferrato Astigiano.
Ripresa la pianura, la prossima meta del gruppo sarà proprio la città di Asti, conosciuta non solo per i suoi vini ma anche per il Palio che vi si tiene annulmente fino dal XII secolo e che dal 1988 ha il suo “campo” nella centralissima piazza dedicata a Vittorio Alfieri, il drammaturgo celebre per la frase “Volli, e volli sempre, e fortissimamente volli“, vergata in una lettera che l’Alfieri inviò al collega poeta toscano Ranieri de’ Calzabigi. Il successivo tratto si svolgerà nel lungo “corridoio naturale” della valle del Tanaro che funge da collegamento tra il Monferrato e le Langhe, lasciando ai margini del tracciato le colline sulle quali sorgono centri abitati come Guarene, il cui sontuoso castello fa bello sfoggio di sé in alcune scene del film storico “Ferdinando e Carolina”, anche questo firmato dalla regista romana Lina Wertmüller.
La corsa rosa transiterà quindi per Alba, cittadina che inebria il visitatore non solo con i nettari prodotti in queste terre ma anche con l’aroma del Tarfufo Bianco – al quale è annualmente dedicata una fiera che si tiene tra i mesi di ottobre e novembre – e con le leccornie preparate con le nocciole della varietà “Tonda Gentile delle Langhe”. Sono i vini, però, a farla da padrone a queste latitudini e in particolare nella vicina Grinzane Cavour, il cui castello medioevale, appartenuto alla famiglia del primo Presidente del Consiglio dei Ministri del Regno d’Italia, oggi ospita la più prestigiosa enoteca del Piemonte. Non meno nota è la vicina Barolo, che il gruppo sfiorerà al termine del secondo settore pianeggiante di questa frazione, al momento d’affrontare l’unico GPM intermedio previsto dal tracciato; molto pedalabile, la salita condurrà in poco più di 5 Km inclinati al 4,6% al piccolo borgo di Novello, nei cui vigneti dalla metà degli anni ‘90 è ripresa la coltivazione di un vitigno unico e raro, il Nascetta. Ritrovato il corso del Tanaro al termine della discesa, bisognerà poi percorrere altri 40 Km privi di difficoltà prima di arrivare ai piedi di Pratonevoso, nei quali la pianura avrà stavolta il formato d’un interminabile falsopiano in leggerissima pendenza. In questa fase si lascerà il territorio langarolo a Carrù, centro nel quale si trova una delle cinque “panchine giganti” realizzate dal designer statunitense Chris Bangle, che ha lavorato nel settore automobilistico fino al 2009 – in Fiat, Alfa Romeo e Bmw – e dopo aver lasciato quest’attività, si è trasferito nel vicino centro di Clavesana, da dove dirige una società a suo nome che opera nel campo del design.
L’ultima grande cittadina attraversata nel corso della frazione sarà Mondovì che, a poco meno di 30 Km dalla conclusione, accoglierà il gruppo nella piazza centrale del Breo, il quartiere d’aspetto prevalentemente moderno che sorge ai piedi del nucleo storico della medioevale Mons Regalis, detto Piazza, i cui monumenti sono in gran parte “firmati” dall’architetto monregalese Francesco Gallo, che per il suo paese natale progettò la Cattedrale di San Donato mentre nella vicina Vicoforte lascerà una delle sue opere più celebri, la cupola ellittica – la più grande del mondo – dell’omonimo santuario.
A Frabosa Sottana terminerà finalmente l’attesa e si andrà all’attacco dell’ascesa finale, 14 Km che hanno sempre sorriso a 32 denti al Giro d’Italia, perché chi si è imposto a Pratonevoso poi ha sempre vinto il Giro. È successo nel 1996, quando la corsa rosa si spinse per la prima volta sulle pendici del Monte Mondolè, con il successo di Pavel Tonkov che sulla montagna cuneese indosserà quella maglia rosa che, a parte il breve e traballante interregno dello spagnolo Olano sulle Dolomiti, vestirà sino a Milano. La cabala si ripeterà nel 2000, quando a imporsi lassù sarà Stefano Garzelli, ancora senza indosso la rosa che farà sua due giorni più tardi, alla vigilia della conclusione meneghina, dopo la cronoscalata del Sestriere. Sarà così anche nel 2018?
Mauro Facoltosi
I VALICHI DELLA TAPPA
Colla del Prel (1615 metri). Negli anni ’60 vi è stata realizzata la stazione di sport invernali di Pratonevoso, amministrativamente appartente al comune di Fabrosa Sottana. La tappa si conclude poche centinaia di metri prima di giungere al valico vero e proprio, nello stesso luogo dove terminò la tappa del 2000 vinta da Garzelli. Nel 1996, invece, si arrivò presso il piazzale situato circa 2 Km più a valle, all’ingresso della stazione invernale, nello stesso luogo dove nel 2008 giungerà una frazione del Tour de France vinta dall’australiano Simon Gerrans, finora unico caso nel quale la “cabala” non si avverò perché a imporsi in quell’edizione della Grande Boucle fu lo spagnolo Carlos Sastre.
RINGRAZIAMENTI
Segnaliamo che le citazioni cinematografiche (nel testo e nella fotogallery) sono frutto della collaborazione con il sito www.davinotti.com, che ringraziamo per la disponibilità.
FOTOGALLERY
Abbiategrasso, Basilica di Santa Maria Nuova
La torre del Bramante svetta sulla Piazza Ducale di Vigevano
Mortara, abbazia di Sant’Albino
Castello di Cozzo
La sinagoga di Casale Monferrato
Vignale Monferrato
Altavilla Monferrato, la sede del Museo dei Tramway a Vapore
Asti, Palazzo Alfieri, dimore natale del drammaturgo e poeta Vittorio Alfieri

Il castello di Guarene fa da sfondo ad una scena del film “Ferdinando e Carolina” (www.davinotti.com)
Il castello di Guarene fa da sfondo ad una scena del film “Ferdinando e Carolina” (www.davinotti.com)
La Fiera Internazionale del Tartufo Bianco d’Alba
Castello di Grinzane Cavour
Barolo, Castello Falletti di Barolo
Carrù, la Panchina Gigante progettata dal designer Chris Bangle
Mondovì, Cattedrale di San Donato
Santuario di Vicoforte

Spettacolare panorama invernale di Pratonevoso con il Monviso sullo sfondo e, in trasparenza, l’altimetria della diciottesima tappa del Giro 2018 (www.pratonevoso.com)
VIVIANI SPUMEGGIA TRA I VIGNETI DELLA FRANCIACORTA
Ad Iseo è Elia Viviani (QUick-Step) ad imporsi in una volata che non sembrava così probabile alla partenza da Riva del Garda. Il veneto batte Sam Bennett (Bora Hansgrohe) e Niccolò Bonifazio (Bahrain Merida). I ripetuti tentativi di fuga sono puntualmente annullati e così le squadre dei velocisti hanno preso in mano le redini della tappa. Giornata tranquilla per Simon Yates (Mitchelton Scott) che conserva la maglia rosa alla vigilia di un trittico di tappe, quelle decisive, tutte in salita.
La quiete prima della tempesta…ma sarà vera quiete? In questa frase c’è la sintesi delle aspettative sulla diciassettesima tappa del Giro 2018 da Riva del Garda a Iseo. Ci si attende, infatti, una tappa sostanzialmente tranquilla per gli uomini di classifica, che dopo lo sforzo di ieri nella crono da Trento a Rovereto dovrebbero ricaricare le pile in vista dei prossimi tre giorni di fuoco con tre arrivi (e che arrivi) in salita sulle Alpi Occidentali. Vedremo se finalmente il gruppo lascerà la fuga arrivare fino alla fine, cosa raramente accaduta in questa edizione del Giro. La tappa odierna, lunga 155 km (successivamente ridotti di 7 Km, come vedremo) prevede un unico GPM di terza categoria a circa metà percorso ma saranno i primi 10 km, in costante ascesa, a darci già molte risposte sullo svolgimento della tappa. E, infatti, dopo la partenza da Riva del Garda – non partenti Louis Meintjes (Dimension Data) e Victor Campenaerts (LottoNL-Jumbo), erano molti i tentativi di attacco che si susseguivano in testa al gruppo. Da segnalare anche la decisione in corsa della giuria di neutralizzare i primi 7 km a causa di una caduta avvenuta nelle retrovie del gruppo durante il trasferimento verso il “chilometro zero”. Erano 14 i ciclisti che componevano la fuga: Luis León Sánchez e Davide Villella (Astana), David de la Cruz e Salvatore Puccio (Sky), Matteo Cattaneo e Francesco Gavazzi (Androni Giocattoli), Giovanni Visconti (Bahrain-Merida), Alessandro De Marchi (BMC), Sébastien Reichenbach (Groupama-FDJ), Quentin Jauregui (AG2R La Mondiale), Rubén Fernández (Movistar), Nathan Brown (EF-Drapac), Krists Neilands (Israel Cycling Academy) e Giulio Ciccone (Bardiani CSF). La fuga, però, non riusciva a prendere il largo perchè dopo lo scollinamento era la Bora-Hansgrohe a portarsi in testa al gruppo inseguitore a tirare a tutta, a testimonianza del fatto che Sam Bennett credeva nella vittoria in quel di Iseo. La maggior parte dei partecipanti alla fuga iniziale veniva ripresa al km 35, mentre restavano al comando Jauregui, Neilandts e Cattaneo. Al loro inseguimento si staccavano dal gruppo un’altra ventina di ciclisti. Era così che si formava un’altra fuga di 22 ciclisti, tra i quali erano presenti ben quattro componenti dell’UAE Team Emirates, Diego Ulissi, Vegard Stake Laengen, Valerio Conti e Darwin Atapuma. Frapporti si aggiudicava il primo sprint intermedio posto al km 49. Poco dopo anche quest’altro tentativo di fuga veniva annullato, soprattutto grazie alle trenate di Quick-Step e Bora-Hansgrohe. Era evidente che Elia Viviani (Quick-Step) e Bennett volevano giocarsi ancora la tappa. Un nuovo tentativo di fuga era portato sulla salita di Lodrino dai “fedelissimi” Luis León Sánchez, Ben Hermans (Israel Cycling Academy), Visconti e De Marchi, ai quali si univano Maximilian Schachmann (Quick-Step), Alexandre Geniez (AG2R) e la coppia Sky formata da Wouter Poels e Kenny Elissonde. Geniez scollinava in prima posizione aggiudicandosi così l’unico GPM di giornata. Nei successivi chilometri alcuni dei fuggitivi, tra i quali Visconti, si rialzavano dopo essersi resi conto che anche questo tentativo non riusciva a prendere un vantaggio sufficiente a farlo diventare decisivo. In testa restavano Sánchez, Poels, De Marchi ed Hermans, con Simone Andreetta ed Enrico Barbin – entrambi della Bardiani-CSF – a “bagnomaria” tra testa della corsa e gruppo inseguitore. Al secondo traguardo volante di Erbusco transitava in prima posizione Poels, mentre in testa al gruppo si alternavano uomini di LottoNL-Jumbo, Bahrain Merida e Bora-Hansgrohe, con la Quick-Step che rimaneva più coperta. A 24 km dall’arrivo si passava per la prima volta da Iseo, con i quattro di testa che cercavano di resistere strenuamente al ritorno del gruppo, in quel momento attardato di 24 secondi. Sánchez e De Marchi venivano ripresi per ultimi a poco di 12 km dall’arrivo. Nonostante qualche attacco nel finale – l’ultimo dei quali portato da Maurits Lammertink (Katusha-Alpecin), la tappa si decideva in volata con Viviani che aveva la meglio su Bennett e Niccolò Bonifazio (Bahrain Merida). Quarta vittoria di tappa per il veneto che ipoteca così la maglia ciclamino. Domani è in programma la diciottesima tappa da Abbiategrasso a Pratonevoso per un totale di 196 km. Il facile GPM di Novello, posto al km 140, farà da antipasto alla ben più impegnativa ascesa finale di quasi 15 km, con punte massime del 10% e una pendenza media del 6,9%. Sarà la prima di tre tappe dove gli uomini di classifica dovranno necessariamente uscire allo scoperto e rendere spettacolare il finale di un combattutissimo Giro d’Italia 2018.
Giuseppe Scarfone
ORDINE D’ARRIVO
1 Elia Viviani (Ita) Quick-Step Floors 3:19:57
2 Sam Bennett (Irl) Bora-Hansgrohe
3 Niccolo Bonifazio (Ita) Bahrain-Merida
4 Danny van Poppel (Ned) LottoNL-Jumbo
5 Jens Debusschere (Bel) Lotto Fix All
6 Kristian Sbaragli (Ita) Israel Cycling Academy
7 Jean-Pierre Drucker (Lux) BMC Racing Team
8 Sacha Modolo (Ita) EF Education First-Drapac p/b Cannondale
9 Andrea Vendrame (Ita) Androni Giocattoli-Sidermec
10 José Gonçalves (Por) Katusha-Alpecin
11 Ryan Gibbons (RSA) Dimension Data
12 Matej Mohoric (Slo) Bahrain-Merida
13 Manuele Mori (Ita) UAE Team Emirates
14 Marco Marcato (Ita) UAE Team Emirates
15 Alexandre Geniez (Fra) AG2R La Mondiale
16 Mirco Maestri (Ita) Bardiani CSF
17 Francesco Gavazzi (Ita) Androni Giocattoli-Sidermec
18 Quentin Jauregui (Fra) AG2R La Mondiale
19 Fabio Sabatini (Ita) Quick-Step Floors
20 Nico Denz (Ger) AG2R La Mondiale
21 Sam Oomen (Ned) Team Sunweb
22 Christoph Pfingsten (Ger) Bora-Hansgrohe
23 Michael Mørkøv (Den) Quick-Step Floors
24 Enrico Barbin (Ita) Bardiani CSF
25 Jarlinson Pantano (Col) Trek-Segafredo
26 Chris Froome (GBr) Team Sky
27 Tom Dumoulin (Ned) Team Sunweb
28 Simon Yates (GBr) Mitchelton-Scott
29 Thibaut Pinot (Fra) Groupama-FDJ
30 Matteo Montaguti (Ita) AG2R La Mondiale
31 Richard Carapaz (Ecu) Movistar Team
32 Davide Formolo (Ita) Bora-Hansgrohe
33 Pello Bilbao (Spa) Astana Pro Team
34 Sam Bewley (NZl) Mitchelton-Scott
35 Francisco Ventoso (Spa) BMC Racing Team
36 Mikael Cherel (Fra) AG2R La Mondiale
37 Patrick Konrad (Aut) Bora-Hansgrohe
38 George Bennett (NZl) LottoNL-Jumbo
39 Carlos Betancur (Col) Movistar Team
40 Benjamin King (USA) Dimension Data
41 Zdenek Stybar (Cze) Quick-Step Floors
42 Ben O’Connor (Aus) Dimension Data
43 Domenico Pozzovivo (Ita) Bahrain-Merida
44 Sergio Henao (Col) Team Sky
45 Miguel Angel Lopez (Col) Astana Pro Team
46 Alex Turrin (Ita) Wilier Triestina-Selle Italia
47 Giovanni Visconti (Ita) Bahrain-Merida
48 Fausto Masnada (Ita) Androni Giocattoli-Sidermec
49 Chad Haga (USA) Team Sunweb
50 Matthieu Ladagnous (Fra) Groupama-FDJ
51 Jaco Venter (RSA) Dimension Data
52 Christopher Hamilton (Aus) Team Sunweb
53 Eros Capecchi (Ita) Quick-Step Floors
54 Enrico Battaglin (Ita) LottoNL-Jumbo
55 Wout Poels (Ned) Team Sky
56 Rohan Dennis (Aus) BMC Racing Team
57 Maximilian Schachmann (Ger) Quick-Step Floors
58 Davide Villella (Ita) Astana Pro Team
59 Esteban Chaves (Col) Mitchelton-Scott
60 Victor De La Parte (Spa) Movistar Team
61 François Bidard (Fra) AG2R La Mondiale
62 Giulio Ciccone (Ita) Bardiani CSF
63 Jacopo Mosca (Ita) Wilier Triestina-Selle Italia
64 Ruben Fernandez (Spa) Movistar Team
65 Gianluca Brambilla (Ita) Trek-Segafredo
66 Dayer Quintana (Col) Movistar Team
67 Felix Grossschartner (Aut) Bora-Hansgrohe
68 Valerio Conti (Ita) UAE Team Emirates
69 Diego Ulissi (Ita) UAE Team Emirates
70 Kilian Frankiny (Swi) BMC Racing Team
71 Georg Preidler (Aut) Groupama-FDJ
72 Laurens ten Dam (Ned) Team Sunweb
73 Jan Hirt (Cze) Astana Pro Team
74 Luis León Sanchez (Spa) Astana Pro Team
75 Hubert Dupont (Fra) AG2R La Mondiale
76 Sébastien Reichenbach (Swi) Groupama-FDJ
77 Eduardo Sepulveda (Arg) Movistar Team
78 Jérémy Roy (Fra) Groupama-FDJ
79 Antonio Pedrero (Spa) Movistar Team 0:00:23
80 Mattia Cattaneo (Ita) Androni Giocattoli-Sidermec 0:00:25
81 Michael Woods (Can) EF Education First-Drapac p/b Cannondale 0:00:35
82 Maurits Lammertink (Ned) Katusha-Alpecin 0:00:49
83 Nathan Brown (USA) EF Education First-Drapac p/b Cannondale
84 Christian Knees (Ger) Team Sky 0:00:51
85 Robert Gesink (Ned) LottoNL-Jumbo 0:00:54
86 Cesare Benedetti (Ita) Bora-Hansgrohe
87 Zakkari Dempster (Aus) Israel Cycling Academy
88 Mitchell Docker (Aus) EF Education First-Drapac p/b Cannondale
89 Alessandro De Marchi (Ita) BMC Racing Team 0:01:16
90 Roman Kreuziger (Cze) Mitchelton-Scott 0:01:19
91 Salvatore Puccio (Ita) Team Sky 0:01:24
92 Jack Haig (Aus) Mitchelton-Scott 0:01:31
93 Svein Tuft (Can) Mitchelton-Scott 0:01:56
94 Christopher Juul Jensen (Den) Mitchelton-Scott 0:02:20
95 Andreas Schillinger (Ger) Bora-Hansgrohe 0:03:42
96 Kenny Elissonde (Fra) Team Sky
97 Anthony Roux (Fra) Groupama-FDJ
98 Steve Morabito (Swi) Groupama-FDJ
99 Markel Irizar (Spa) Trek-Segafredo
100 Rodolfo Torres (Col) Androni Giocattoli-Sidermec
101 Jurgen Roelandts (Bel) BMC Racing Team
102 Jan Polanc (Slo) UAE Team Emirates
103 Krists Neilands (Lat) Israel Cycling Academy
104 Ruben Plaza (Spa) Israel Cycling Academy
105 Sander Armee (Bel) Lotto Fix All
106 Ben Hermans (Bel) Israel Cycling Academy
107 Louis Vervaeke (Bel) Team Sunweb
108 Bert-Jan Lindeman (Ned) LottoNL-Jumbo 0:05:21
109 Koen Bouwmam (Ned) LottoNL-Jumbo
110 Mikel Nieve (Spa) Mitchelton-Scott 0:06:35
111 Darwin Atapuma (Col) UAE Team Emirates
112 Fabio Aru (Ita) UAE Team Emirates
113 Vegard Stake Laengen (Nor) UAE Team Emirates
114 Joe Dombrowski (USA) EF Education First-Drapac p/b Cannondale
115 Alexey Lutsenko (Kaz) Astana Pro Team
116 David De La Cruz (Spa) Team Sky 0:07:33
117 Giuseppe Fonzi (Ita) Wilier Triestina-Selle Italia 0:07:49
118 Natnael Berhane (Eri) Dimension Data 0:09:11
119 Simone Andreetta (Ita) Bardiani CSF
120 Andrey Zeits (Kaz) Astana Pro Team
121 Domen Novak (Slo) Bahrain-Merida
122 Antonio Nibali (Ita) Bahrain-Merida
123 Niklas Eg (Den) Trek-Segafredo
124 Laurent Didier (Lux) Trek-Segafredo
125 Hugh Carthy (GBr) EF Education First-Drapac p/b Cannondale
126 Marco Frapporti (Ita) Androni Giocattoli-Sidermec 0:10:21
127 Rémi Cavagna (Fra) Quick-Step Floors
128 Paolo Simion (Ita) Bardiani CSF
129 Manuel Belletti (Ita) Androni Giocattoli-Sidermec
130 Roy Curvers (Ned) Team Sunweb
131 Alex Dowsett (GBr) Katusha-Alpecin
132 Adam Hansen (Aus) Lotto Fix All
133 William Bonnet (Fra) Groupama-FDJ
134 Lars Bak (Den) Lotto Fix All
135 Davide Ballerini (Ita) Androni Giocattoli-Sidermec
136 Lennard Hofstede (Ned) Team Sunweb
137 Baptiste Planckaert (Bel) Katusha-Alpecin
138 Marco Coledan (Ita) Wilier Triestina-Selle Italia
139 Eugert Zhupa (Alb) Wilier Triestina-Selle Italia
140 Guy Sagiv (Isr) Israel Cycling Academy
141 Florian Senechal (Fra) Quick-Step Floors
142 Tom Van Asbroeck (Bel) EF Education First-Drapac p/b Cannondale
143 Guillaume Boivin (Can) Israel Cycling Academy
144 Tony Martin (Ger) Katusha-Alpecin
145 Maxim Belkov (Rus) Katusha-Alpecin
146 Viacheslav Kuznetsov (Rus) Katusha-Alpecin
147 Ryan Mullen (Irl) Trek-Segafredo
148 Jacques Janse Van Rensburg (RSA) Dimension Data
149 Clement Venturini (Fra) AG2R La Mondiale
150 Gijs Van Hoecke (Bel) LottoNL-Jumbo
151 Boy van Poppel (Ned) Trek-Segafredo
152 Mads Würtz Schmidt (Den) Katusha-Alpecin
153 Jos van Emden (Ned) LottoNL-Jumbo
154 Mads Pedersen (Den) Trek-Segafredo
155 Vasil Kiryienka (Blr) Team Sky
156 Liam Bertazzo (Ita) Wilier Triestina-Selle Italia
157 Manuele Boaro (Ita) Bahrain-Merida 0:14:13
158 Frederik Frison (Bel) Lotto Fix All
CLASSIFICA GENERALE
1 Simon Yates (GBr) Mitchelton-Scott 69:59:11
2 Tom Dumoulin (Ned) Team Sunweb 0:00:56
3 Domenico Pozzovivo (Ita) Bahrain-Merida 0:03:11
4 Chris Froome (GBr) Team Sky 0:03:50
5 Thibaut Pinot (Fra) Groupama-FDJ 0:04:19
6 Rohan Dennis (Aus) BMC Racing Team 0:05:04
7 Miguel Angel Lopez (Col) Astana Pro Team 0:05:37
8 Pello Bilbao (Spa) Astana Pro Team 0:06:02
9 Richard Carapaz (Ecu) Movistar Team 0:06:07
10 George Bennett (NZl) LottoNL-Jumbo 0:07:01
11 Patrick Konrad (Aut) Bora-Hansgrohe 0:07:13
12 Ben O’Connor (Aus) Dimension Data 0:07:33
13 Sam Oomen (Ned) Team Sunweb 0:08:05
14 Carlos Betancur (Col) Movistar Team 0:08:56
15 Alexandre Geniez (Fra) AG2R La Mondiale 0:09:48
16 Davide Formolo (Ita) Bora-Hansgrohe 0:10:03
17 Wout Poels (Ned) Team Sky 0:10:04
18 Michael Woods (Can) EF Education First-Drapac p/b Cannondale 0:12:17
19 Sergio Henao (Col) Team Sky 0:14:47
20 José Gonçalves (Por) Katusha-Alpecin 0:14:51
21 Mikel Nieve (Spa) Mitchelton-Scott 0:28:47
22 Mikael Cherel (Fra) AG2R La Mondiale 0:29:25
23 Fabio Aru (Ita) UAE Team Emirates 0:31:09
24 Sébastien Reichenbach (Swi) Groupama-FDJ 0:32:20
25 Hubert Dupont (Fra) AG2R La Mondiale 0:34:03
26 Georg Preidler (Aut) Groupama-FDJ 0:35:53
27 Maximilian Schachmann (Ger) Quick-Step Floors 0:38:06
28 Gianluca Brambilla (Ita) Trek-Segafredo 0:41:43
29 Fausto Masnada (Ita) Androni Giocattoli-Sidermec 0:41:59
30 Diego Ulissi (Ita) UAE Team Emirates 0:42:30
31 Jack Haig (Aus) Mitchelton-Scott 0:43:53
32 Matej Mohoric (Slo) Bahrain-Merida 0:49:08
33 Valerio Conti (Ita) UAE Team Emirates 0:49:09
34 Felix Grossschartner (Aut) Bora-Hansgrohe 0:52:00
35 Luis León Sanchez (Spa) Astana Pro Team 0:52:12
36 Robert Gesink (Ned) LottoNL-Jumbo 1:02:53
37 Enrico Battaglin (Ita) LottoNL-Jumbo 1:11:01
38 Matteo Montaguti (Ita) AG2R La Mondiale 1:12:39
39 Giovanni Visconti (Ita) Bahrain-Merida 1:13:57
40 Jan Polanc (Slo) UAE Team Emirates 1:14:28
41 Jan Hirt (Cze) Astana Pro Team 1:14:40
42 Quentin Jauregui (Fra) AG2R La Mondiale 1:14:54
43 Maurits Lammertink (Ned) Katusha-Alpecin 1:15:17
44 Victor De La Parte (Spa) Movistar Team 1:16:41
45 Benjamin King (USA) Dimension Data 1:17:31
46 François Bidard (Fra) AG2R La Mondiale 1:22:30
47 Laurens ten Dam (Ned) Team Sunweb 1:23:19
48 Giulio Ciccone (Ita) Bardiani CSF 1:24:29
49 Eros Capecchi (Ita) Quick-Step Floors 1:24:39
50 Ben Hermans (Bel) Israel Cycling Academy 1:24:49
51 Roman Kreuziger (Cze) Mitchelton-Scott 1:25:13
52 Mattia Cattaneo (Ita) Androni Giocattoli-Sidermec 1:25:49
53 Nathan Brown (USA) EF Education First-Drapac p/b Cannondale 1:28:01
54 Jarlinson Pantano (Col) Trek-Segafredo 1:32:15
55 Francesco Gavazzi (Ita) Androni Giocattoli-Sidermec 1:37:47
56 Adam Hansen (Aus) Lotto Fix All 1:38:34
57 Nico Denz (Ger) AG2R La Mondiale 1:39:30
58 Rodolfo Torres (Col) Androni Giocattoli-Sidermec 1:44:45
59 Joe Dombrowski (USA) EF Education First-Drapac p/b Cannondale 1:46:09
60 Christoph Pfingsten (Ger) Bora-Hansgrohe 1:46:17
61 Kenny Elissonde (Fra) Team Sky 1:46:37
62 Chad Haga (USA) Team Sunweb 1:46:45
63 Alessandro De Marchi (Ita) BMC Racing Team 1:46:59
64 Esteban Chaves (Col) Mitchelton-Scott 1:50:00
65 David De La Cruz (Spa) Team Sky 1:51:00
66 Kilian Frankiny (Swi) BMC Racing Team 1:51:35
67 Darwin Atapuma (Col) UAE Team Emirates 1:52:16
68 Louis Vervaeke (Bel) Team Sunweb 1:54:32
69 Manuele Boaro (Ita) Bahrain-Merida 1:54:40
70 Ruben Plaza (Spa) Israel Cycling Academy 1:58:36
71 Sander Armee (Bel) Lotto Fix All 1:59:01
72 Andrey Zeits (Kaz) Astana Pro Team 2:00:52
73 Salvatore Puccio (Ita) Team Sky 2:05:15
74 Manuele Mori (Ita) UAE Team Emirates 2:06:53
75 Koen Bouwmam (Ned) LottoNL-Jumbo 2:08:24
76 Davide Villella (Ita) Astana Pro Team 2:09:48
77 Marco Marcato (Ita) UAE Team Emirates 2:15:34
78 Hugh Carthy (GBr) EF Education First-Drapac p/b Cannondale 2:17:21
79 Christopher Juul Jensen (Den) Mitchelton-Scott 2:19:00
80 Davide Ballerini (Ita) Androni Giocattoli-Sidermec 2:19:18
81 Anthony Roux (Fra) Groupama-FDJ 2:20:44
82 Jacques Janse Van Rensburg (RSA) Dimension Data 2:21:03
83 Dayer Quintana (Col) Movistar Team 2:23:01
84 Zdenek Stybar (Cze) Quick-Step Floors 2:23:18
85 Matthieu Ladagnous (Fra) Groupama-FDJ 2:23:31
86 Steve Morabito (Swi) Groupama-FDJ 2:24:30
87 Natnael Berhane (Eri) Dimension Data 2:26:16
88 Sacha Modolo (Ita) EF Education First-Drapac p/b Cannondale 2:26:24
89 Krists Neilands (Lat) Israel Cycling Academy 2:29:11
90 Ryan Gibbons (RSA) Dimension Data 2:29:50
91 Andrea Vendrame (Ita) Androni Giocattoli-Sidermec 2:31:58
92 Mads Würtz Schmidt (Den) Katusha-Alpecin 2:32:22
93 Francisco Ventoso (Spa) BMC Racing Team 2:34:30
94 Laurent Didier (Lux) Trek-Segafredo 2:34:59
95 Jaco Venter (RSA) Dimension Data 2:35:22
96 Antonio Pedrero (Spa) Movistar Team 2:41:04
97 Antonio Nibali (Ita) Bahrain-Merida 2:42:18
98 Enrico Barbin (Ita) Bardiani CSF 2:44:27
99 Eduardo Sepulveda (Arg) Movistar Team 2:46:39
100 Clement Venturini (Fra) AG2R La Mondiale 2:48:00
101 Sam Bennett (Irl) Bora-Hansgrohe 2:48:04
102 Vegard Stake Laengen (Nor) UAE Team Emirates 2:49:16
103 Cesare Benedetti (Ita) Bora-Hansgrohe 2:49:40
104 Lars Bak (Den) Lotto Fix All 2:53:39
105 Niklas Eg (Den) Trek-Segafredo 2:54:31
106 Tony Martin (Ger) Katusha-Alpecin 2:56:33
107 Niccolo Bonifazio (Ita) Bahrain-Merida 2:56:57
108 Kristian Sbaragli (Ita) Israel Cycling Academy 2:57:12
109 Ruben Fernandez (Spa) Movistar Team 2:57:30
110 Christian Knees (Ger) Team Sky 2:59:19
111 Alexey Lutsenko (Kaz) Astana Pro Team 2:59:41
112 Rémi Cavagna (Fra) Quick-Step Floors 3:00:27
113 Christopher Hamilton (Aus) Team Sunweb 3:01:00
114 Jacopo Mosca (Ita) Wilier Triestina-Selle Italia 3:02:00
115 Jérémy Roy (Fra) Groupama-FDJ 3:02:25
116 Jos van Emden (Ned) LottoNL-Jumbo 3:02:26
117 Vasil Kiryienka (Blr) Team Sky 3:03:27
118 Baptiste Planckaert (Bel) Katusha-Alpecin 3:05:04
119 Guillaume Boivin (Can) Israel Cycling Academy 3:05:33
120 Bert-Jan Lindeman (Ned) LottoNL-Jumbo 3:05:48
121 Mirco Maestri (Ita) Bardiani CSF 3:06:30
122 Danny van Poppel (Ned) LottoNL-Jumbo 3:09:01
123 Gijs Van Hoecke (Bel) LottoNL-Jumbo 3:09:45
124 Viacheslav Kuznetsov (Rus) Katusha-Alpecin 3:10:32
125 Jean-Pierre Drucker (Lux) BMC Racing Team 3:10:48
126 Manuel Belletti (Ita) Androni Giocattoli-Sidermec 3:11:11
127 Alex Turrin (Ita) Wilier Triestina-Selle Italia 3:11:14
128 Marco Frapporti (Ita) Androni Giocattoli-Sidermec 3:11:50
129 Alex Dowsett (GBr) Katusha-Alpecin 3:12:07
130 Simone Andreetta (Ita) Bardiani CSF 3:12:11
131 Michael Mørkøv (Den) Quick-Step Floors 3:12:46
132 Sam Bewley (NZl) Mitchelton-Scott 3:13:17
133 Domen Novak (Slo) Bahrain-Merida 3:13:51
134 Maxim Belkov (Rus) Katusha-Alpecin 3:14:25
135 Zakkari Dempster (Aus) Israel Cycling Academy 3:15:39
136 Jurgen Roelandts (Bel) BMC Racing Team 3:17:58
137 Fabio Sabatini (Ita) Quick-Step Floors 3:19:11
138 Roy Curvers (Ned) Team Sunweb 3:20:20
139 Mitchell Docker (Aus) EF Education First-Drapac p/b Cannondale 3:20:54
140 Elia Viviani (Ita) Quick-Step Floors 3:21:09
141 Florian Senechal (Fra) Quick-Step Floors 3:23:33
142 Markel Irizar (Spa) Trek-Segafredo 3:25:11
143 William Bonnet (Fra) Groupama-FDJ 3:25:58
144 Jens Debusschere (Bel) Lotto Fix All 3:27:38
145 Tom Van Asbroeck (Bel) EF Education First-Drapac p/b Cannondale 3:28:10
146 Andreas Schillinger (Ger) Bora-Hansgrohe 3:33:53
147 Ryan Mullen (Irl) Trek-Segafredo 3:34:11
148 Frederik Frison (Bel) Lotto Fix All 3:38:09
149 Guy Sagiv (Isr) Israel Cycling Academy 3:41:02
150 Mads Pedersen (Den) Trek-Segafredo 3:41:11
151 Liam Bertazzo (Ita) Wilier Triestina-Selle Italia 3:43:35
152 Boy van Poppel (Ned) Trek-Segafredo 3:43:52
153 Lennard Hofstede (Ned) Team Sunweb 3:44:13
154 Paolo Simion (Ita) Bardiani CSF 3:46:37
155 Svein Tuft (Can) Mitchelton-Scott 3:50:21
156 Marco Coledan (Ita) Wilier Triestina-Selle Italia 3:53:31
157 Eugert Zhupa (Alb) Wilier Triestina-Selle Italia 3:59:34
158 Giuseppe Fonzi (Ita) Wilier Triestina-Selle Italia 4:10:31

Viviani infila la quarta perla tra le bollicine degli spumanti franciacortini (foto Bettini)

